ISTOLOGIA: i tessuti animali Dopo la fecondazione, l’embrione va incontro ad un processo di differenziamento che dà origine ai tessuti, dai quali si originano gli organi, poi gli apparati e i sistemi e, quindi, l’organismo. I tessuti sono un insieme di cellule con caratteri morfologici e funzionali simili. Negli animali e, quindi, nell’uomo, si riconoscono 4 tipi principali di tessuti, divisi in sottotipi: 1. TESSUTO EPITELIALE, che ha funzione di rivestimento, protezione e secrezione di sostanze; 2. TESSUTO CONNETTIVO, che svolge varie funzioni: collegamento, riempimento, sostegno, riserva …. 3. TESSUTO MUSCOLARE, formato da cellule che contraendosi, trasformano l’energia chimica in energia meccanica per il movimento; 4. TESSUTO NERVOSO, le cui cellule [neuroni] rispondono agli stimoli e reagiscono all’ambiente. tessuto I TESSUTI ANIMALI caratteristiche sottotipi Le cellule sono strettamente addossate le une alle altre, come le mattonelle di un pavimento. Epiteliale FUNZIONI: Protettiva e rivestimento Secretiva (ghiandolare) Assorbimento (ciliato intestino) Pulizia e lubrificazione (ciliato trachea) Formato da cellule + abbondante sostanza intercellulare. Connettivo Muscolare di rivestimento FUNZIONI: collegamento riempimento sostegno e protezione distribuzione sostanze nutritive accumulo e riserva. Costituito da un fascio di fibre muscolari, ognuna di esse è formata da miofibrille, in cui ci sono filamenti proteici di actina e miosina che si alternano originando la striatura. La contrazione del muscolo avviene per scorrimento dei filamenti di actina [che si accorciano] rispetto a quelli di miosina, la cui lunghezza rimane invariata. La miofibrilla presenta un’alternanza di bande chiare (bande I prof. Filippo Quitadamo // tessuti e apparato digerente ghiandolare cartilagineo osseo sangue Striato Liscio Ricopre la superficie esterna del corpo e le cavità interne. Può essere monostratificato quando riveste superfici non soggette ad usura (polmoni), oppure pluristratificato (pelle). Costituisce le ghiandole esocrine (salivari) o endocrine (fegato, pancreas), le cui sostanze vengono liberate nel sangue (ormoni) Forma lo scheletro durante lo stato embrionale. Le cellule, condrociti, sono immerse in una sostanza fondamentale chiamata condrina. formato da osteociti + osseina Plasma + globuli rossi (trasportano i gas respiratori e i nutrienti) + globuli bianchi (con funzione di difesa) + piastrine [per la coagulazione]. Costituisce la muscolatura scheletrica e volontaria, con alternanza di actina e miosina. Riveste le pareti dell’apparato digerente e di altri organi interni; muscoli involontari; è 1 Nervoso di actina, filamenti più sottili) e bande scure (bande A di miosina, filamenti più spessi); a metà di ogni banda chiara (nell’actina) sono presenti dei setti trasversali o strie Z. Il tratto compreso fra due strie Z prende il nome di sarcomero, unità strutturale e funzionale del muscolo. costituito da neuroni capaci di rispondere agli stimoli (irritabilità) e di trasmettere segnali (conducibilità). Cardiaco assente la striatura. Tipico del cuore; è striato, ma involontario. Ogni neurone è formato da: nucleo o pirenoforo dendriti, ramificazioni corte che portano l’impulso dalla periferia verso il centro assone, prolungamento che porta l’impulso dal centro in periferia. Nutrizione e apparato digerente I tessuti formano organi e apparati La pluricellularità ha provocato la differenziazione e la specializzazione cellulare, con diversi gradi di organizzazione della vita: • • • • tessuti organi apparati e sistemi organismo. Scopo degli apparati I vari apparati e sistemi hanno come obiettivo garantire agli organismi: • L’accrescimento • Il mantenimento • La riproduzione. APPARATI Un insieme di organi formati da tessuti diversi e collaborano alla stessa funzione. SISTEMI Un insieme di strutture separate, costituite dallo stesso tessuto e collaborano per svolgere una funzione. Principali apparati e sistemi del corpo umano •Apparato digerente •App. circolatorio •App. escretore •App. tegumentario •App. riproduttore •App. respiratorio. prof. Filippo Quitadamo // tessuti e apparato digerente Sistema muscolare Sistema scheletrico Sistema nervoso Sistema endocrino Sistema linfatico Sistema immunitario. 2 La Nutrizione In natura esistono due modalità di nutrizione: 1. Autotrofa: piante 2. Eterotrofa: animali, funghi... La nutrizione avviene a livello cellulare. La nutrizione è il processo attraverso il quale i nutrienti, estratti dagli alimenti, vengono utilizzati a livello cellulare per: • Fini energetici. • Fini funzionali e plastici (strutturali). • Il turnover o ricambio cellulare. • L’accrescimento. La nutrizione si compie in quattro fasi: 1. Alimentazione. 2. Digestione: meccanica e chimica, con funzione di liberare i nutrienti presenti negli alimenti. Extracellulare (nel tubo digerente). 3. Assorbimento. 4. Metabolismo. Alimentazione: assunzione di alimenti, per cui gli animali si distinguono in erbivori, carnivori, onnivori. Digestione: fase preparatoria alla nutrizione. È la degradazione, demolizione, smontaggio di molecole grosse in molecole piccole, grazie ad enzimi specifici. Contro i quali l’organismo si difende con due strategie: nelle cellule sono nella forma inattiva (zimogeno) e con la mucosa. Assorbimento: le sostanze digerite entrano nel sangue per raggiungere le cellule. Metabolismo: utilizzazione dei nutrienti con reazioni di sintesi e demolizione. I nutrienti • • • Sono sostanze chimiche nutritive presenti negli alimenti, e si distinguono in: Energetici: carboidrati, lipidi Strutturali e funzionali: proteine, vitamine, sali minerali, acqua, lipidi……. prof. Filippo Quitadamo // tessuti e apparato digerente 3 Da un punto di vista morfologico e strutturale, l’apparato digerente è un lungo tubo (di circa 11 m nell’uomo adulto), in cui si riconoscono varie parti: • Bocca o cavità orale • Faringe o retrobocca • Esofago • Stomaco • Intestino tenue e crasso • Ghiandole intrinseche ed estrinseche. prof. Filippo Quitadamo // tessuti e apparato digerente 4 Ghiandole intrinseche: si trovano all’interno del canale alimentare (gastriche + enteriche). Rivestono le pareti dello stomaco e dell’intestino. Estrinseche situate all’esterno del tubo digerente. Esse sono le ghiandole salivari, il fegato e il pancreas. La struttura del tubo digerente è costituita da 4 strati concentrici: • • • • La tonaca mucosa (interna) dotata di epitelio con cellule secernenti muco, ormoni, enzimi. La sottomucosa, di natura connettivale La tonaca muscolare con fibre circolari e longitudinali utili per la peristalsi. La tonaca esterna o sierosa con 3 strati di fibre muscolari e tessuto connettivo. La mucosa La superficie della mucosa presenta creste e avvallamenti, che ne aumentano enormemente la superficie. Il muco svolge un’azione protettiva e lubrificante. Struttura dell’apparato digerente Tale struttura del tubo digerente consente lo svolgimento dei tre processi fondamentali dell’attività digestiva: • Progressione del cibo con la peristalsi • La liberazione di enzimi • L’assorbimento. Sfinteri Sono dispositivi muscolari a forma di anello simili a valvole, che, con l’apertura e chiusura, regolano il flusso dei materiali da un tratto e l’altro del tubo o verso l’esterno del corpo. La peristalsi La progressione del cibo nel canale digerente non avviene per gravità, ma grazie alle contrazioni ritmiche delle fibre muscolari (peristalsi). La peristalsi svolge anche l’importante funzione di rimescolare il cibo e non è sotto il controllo della volontà dell’individuo. Le vie superiori: la cavità orale, la faringe, l’esofago • • • • • LA BOCCA È la zona di assunzione del cibo. In essa troviamo: I denti, infissi negli alveoli delle gengive La lingua con il compito di rimescolare il cibo e deglutire Le ghiandole salivari: parotidi (25 g), sottolinguali (5 g) e sottomascellari (6 g). prof. Filippo Quitadamo // tessuti e apparato digerente 5 Il dente Struttura del dente • • • • La radice: infissa nell’alveolo, costituita da cemento Il colletto: lieve restringimento tra corona e radice. Costituito da cemento. La corona: sporgente dalla gengiva. Costituita da avorio e dentina ricoperta da smalto. Internamente c’è la polpa dentaria con terminazioni nervose e capillari. Tipi di denti La dentatura umana presenta 4 tipi di denti distinti per forma e funzione: • • • • Incisivi: con corona a scalpello per tagliare (n° 8) Canini: con corona conica per lacerare (n° 4) Premolari: con corona larga, con 2 tubercoli e 1 solco, per macinare (n° 8) Molari: corona larga con 4 tubercoli e 2 solchi, per macinare il cibo (n° 12). DENTATURA UMANA: da latte e permanente • Difiodonte: dentatura da latte o decidua (20 denti) + dentatura permanente con 32 denti. • • Eterodonte: ha diversi tipi di denti. Completa: ha tutti i tipi di denti. prof. Filippo Quitadamo // tessuti e apparato digerente 6 INCISIVO CANINO PREMOLARE MOLARE FUNZIONE: masticazione, digestione meccanica in bocca. La formula dentaria: 8 incisivi, 4 canini, 8 premolari, 12 molari. M - PM - C - I 3– 2– 1– 2 3– 2– 1– 2 prof. Filippo Quitadamo // tessuti e apparato digerente I - C - PM - M 2–1– 2– 3 2–1– 2 –3 7 La saliva Le ghiandole salivari producono 1,5 litri/giorno di saliva, costituita da acqua, sali e ptialina o diastasi salivare + lisozima. Svolge le seguenti funzioni: • • Digestiva fisica e chimica: lubrifica il cibo ed inizia la demolizione dell'amido grazie alla ptialina. Non digestive, ha azione detergente, limitando lo sviluppo di batteri (lisozima). FARINGE o retrobocca: cavità ad imbuto di 14 cm. Dalla faringe hanno origine sia le vie respiratorie sia le vie digestive. Si dirama nell’esofago e nella laringe dove c’è l’epiglottide per chiudere il passaggio del cibo nel respiratorio. ESOFAGO = porto cibo Organo cavo cilindrico, lungo 25-30 cm, largo 3 cm; comunicante con lo stomaco tramite l’apertura cardiale. E’ rivestito da tre tuniche: a) Esterna o avventizia, connettivale, con fibre elastiche; con funzione protettiva e trofica. b) Mediana muscolare, con fibre circolari e longitudinali (per la peristalsi) c) Interna mucosa, di natura epiteliale. Stomaco È un sacco muscolare a forma di cornamusa, lungo circa 30 cm, con una capacità di 1200-1500 cm3. È situato a sinistra del corpo ed è provvisto di due aperture: • • Il cardias, vicino al cuore Il piloro (portinaio), valvola all’inizio dell’intestino, per regolare il deflusso del bolo nel duodeno. Lo stomaco si divide in 5 parti: prof. Filippo Quitadamo // tessuti e apparato digerente 8 1. 2. 3. 4. 5. parte cardiale corpo dello stomaco fondo antro parte pilorica. Presenta due curvature: la grande e la piccola. È rivestito da tre tuniche: 1) sierosa, esterna; 2) muscolare con 3 tipi di fibre; 3) mucosa con 5 milioni di ghiandole gastriche. Svolge funzioni di immagazzinamento e di digestione chimica (grazie al succo gastrico) e meccanica (grazie alle fibre muscolari). Le ghiandole gastriche (circa 5 milioni) si dividono in: • di fondo • piloriche. La mucosa gastrica contiene tre tipi di cellule: • • • Fondamentali o adelomorfe (contorni indistinti) che secernono pepsinogeno Cellule di rivestimento (delomorfe) che producono HCl Cellule accessorie che producono muco. Succo gastrico Le cellule gastriche producono circa 2 litri/gg di succo gastrico, contenente: • HCl, disinfettante ed attivatore enzimatico • L’enzima pepsina • Muco prof. Filippo Quitadamo // tessuti e apparato digerente 9 • Lipasi gastrica per i lattanti. STOMACO Piccola curvatura Grande curvatura L’intestino Si divide in due parti: prof. Filippo Quitadamo // tessuti e apparato digerente 10 • L’intestino tenue: lungo circa 8 m, con diametro di 3 cm, ripiegato nell’addome. È costituito da: duodeno (25-30 cm, superiore, discendente, orizzontale, ascendente) e da intestino mesenterico che supera i 7 m (= digiuno + ileo di pari lunghezza). • L’intestino crasso: ha un diametro di 10 cm, lunghezza di 1,80 metri ed è suddiviso in: a) cieco b) colon (ascendente, trasverso e discendente) c) retto. Il crasso svolge due funzioni: a) Riassorbimento acqua b) Formazione delle feci (batteri, cellulosa, cellule di desquamazione). Succo enterico Viene prodotto dalle ghiandole del Brunner e del Galeazzi. Quantità = 2 litri /giorno • Invertasi, maltasi e lattasi, sui carboidrati. • Erepsina, sulle proteine • Lipasi enterica sui grassi. Fegato È la ghiandola esocrina più voluminosa, posta a destra della cavità addominale. Ha una forma ovale e pesa circa 1,5 kg, di colore rosso scuro, con numerosi lobuli epatici poliedrici. È suddiviso in 4 lobi: quadrato, caudato, destro e sinistro. È il centro di controllo: trattiene le sostanze tossiche, immagazzina quelli in eccesso e distribuisce le altre. prof. Filippo Quitadamo // tessuti e apparato digerente 11 funzioni del fegato 1) Contribuisce all’omeostasi dell’organismo. 2) Produce la bile, (funzione principale) 3) Funzione uropoietica: degrada gli amminoacidi in urea 4) Funzione marziale 5) Funzione glicogenica, cioè accumula glucosio in glicogeno 6) Funzione adipogenica, cioè fissa i grassi 7) Produce fibrinogeno e protrombina (proteine) 8) Funzione antitossica 9) Immagazzina le vitamine A – D – K – B12 10) Distrugge i globuli rossi vecchi (funzione marziale), recupera il ferro. Funzioni della bile: Quantità = 500-1100 1) 2) 3) 4) 5) cm3/giorno. Emulsiona i grassi Neutralizza l’acidità del succo gastrico Rinforza l’azione del succo pancreatico Favorisce l’azione intestinale Elimina le sostanze tossiche. Pancreas = tutto carne È una ghiandola (estrinseca) lunga 16 cm e pesa 70 grammi. Ha una duplice funzione: 1) Esocrina: produce enzimi digestivi (funzione digestiva) prof. Filippo Quitadamo // tessuti e apparato digerente 12 2) Endocrina/ormonale: produce ormoni (insulina e glucagone) che regolano il metabolismo dei glucidi. Succo Pancreatico: composizione • • • • • Tripsinogeno che genera la tripsina, enzima proteolitico Lipasi pancreatica o steapsina, agisce sui lipidi Amilopsina, agisce sui carboidrati. Quantità = 400-700 cm3/giorno. Viene convogliato nel duodeno tramite i condotti di Wirsung e Santorini. Fisiologia della digestione: le fasi 1a fase - preparatoria 1. La digestione dell’amido nella bocca: masticazione e insalivazione, con formazione del bolo. 2. Deglutizione: lingua, faringe, esofago 3. La digestione delle proteine nello stomaco (pepsina + HCl): chimificazione 2a fase 4. La digestione carboidrati, grassi e proteine nell’intestino tenue (bile, succo pancreatico + succo enterico): chilificazione 3a fase 5. Assorbimento 6. Utilizzazione 7. Espulsione delle feci [cellulosa + residui indigeriti + cellule intestinali + leucociti + batteri]. Assorbimento diretto: capillari sanguigni – vene – fegato – cuore. Interessa: Monosaccaridi, Amminoacidi, Vitamine idrosolubili, sali e acqua. prof. Filippo Quitadamo // tessuti e apparato digerente 13 Assorbimento indiretto: Vasi chiliferi - dotto toracico - sangue. Interessa: Acidi grassi e Vitamine AD-E-K. Nella bocca la saliva ha una triplice azione: fisica in quanto scioglie alcune sostanze meccanica perché trasforma il cibo in una poltiglia (bolo alimentare) chimica per effetto della ptialina trasforma gli amidi cotti in maltosio. Pertanto, nella bocca avviene la trasformazione meccanica di tutti gli alimenti e la trasformazione chimica solo degli zuccheri. Nello stomaco la digestione è di natura meccanica (dovuta ai movimenti della muscolatura gastrica) e chimica (dovuta al succo gastrico). Nel tenue la digestione si completa ed è chimica. prof. Filippo Quitadamo // tessuti e apparato digerente 14 PATOLOGIA Tossinfezioni alimentari: tifo, dissenteria, colera Ernie intestinali (fuoriuscita dalla cavità), appendicite, infiammazione appendice ulcera (stomaco, duodeno), erosione della mucosa epatite virale, alcolismo cronico con cirrosi epatica, degenerazione tessuto epatico calcolosi biliare, gastrite (infiammazione della mucosa gastrica), emorroidi (retto) colite, infiammazione del colon Diarrea, emissione frequente di feci liquide Disfagia, difficoltà nella deglutizione Enterite, infiammazione tenue Peritonite, infiammazione peritoneo (membrana che riveste la cavità addominale) Stipsi, difficoltà nel defecare prof. Filippo Quitadamo // tessuti e apparato digerente 15 prof. Filippo Quitadamo // tessuti e apparato digerente 16