Coop MdF Medici di Famiglia Distretto 7 il percorso travagliato della vita tra felicità e dolore tre incontri per approfondire il senso del vivere Nonantola - Sala Verde - Palazzo Abbaziale lunedì 13 marzo ore 20.45 LORENZO BARANI A morire non si impara Nella farmacia della filosofia. Perchè parlare della morte se a morire non si impara? La natura del desiderio e la ricerca della pienezza del proprio essere (della felicità?). La filosofia ricerca il sapere che anela al senso della vita. La filosofia come rimedio del dolore. Note per una poetica della felicità.... lunedì 20 marzo ore 20.45 PAOLO VACONDIO e CRISTINA POPPI Il gesto della cura nel rapporto medico-paziente domenica 26 marzo ore 16.00 SALVATORE NATOLI L’esperienza del dolore e della felicità nel percorso della vita La malattia inguaribile, l’orizzonte del fine vita e, a contemplare questi misteri, colui che cura e colui che è curato. L’esperienza di vivere da familiari ed operatori, accanto alle persone ammalate, l’ultimo pezzo del cammino di vita, avendo il ruolo e la responsabilità di curare, o meglio di prendersi cura. Il dolore è quanto di più proprio, individuale e intrasferibile possa darsi nella vita degli uomini, ma nello stesso tempo non è un’esperienza così immediata e diretta come a prima vista potrebbe sembrare. Nessun uomo potrebbe vivere la sua sofferenza o sopravvivere ad essa, o comunque attraversarla, se non riuscisse in qualche modo ad attribuire un senso a ciò che patisce. Da circa un quarto di secolo, in modo organizzato e strutturato, nella nostra provincia, vengono assistite a casa le persone affette da malattie inguaribili e spesso il sonno della morte sopravviene tra le mura domestiche, nella propria stanza da letto. Attorno al malato c’è la famiglia, le persone significative, preparate ed edotte sulla malattia e sui gesti utili al benessere del proprio caro, supportate dall’equipe in questo difficile passaggio. Tutto ciò induce riflessioni tra medici, infermieri e familiari, che diventano inevitabilmente testimoni della relazione che la nostra società riesce ad avere, o a negare, con le realtà estreme della malattia grave e della morte. Felicità di questa vita. Perchè? Perchè è qui, in questo mondo, che l’uomo ne fa esperienza, ma ancor più perchè è la vita ad essere felice. Se, come si è soliti pensare, la felicità si gusta appieno nell’attimo, non va dimenticato che felice, in senso stretto, lo si può dire solo di una vita intera, pienamente compiuta: e perchè questo accada, bisogna saper modulare insieme gioie e dolori, fallimenti e successi, bisogna saper tessere con sagacia la trama della propria esistenza, disegnarne il ricamo. Parlare di felicità penetrando nelle pieghe della vita significa quindi parlare di affetti, delle “ragioni estreme” della gioia e del dolore, ma anche di visioni del mondo, di etica, di politica, in breve riflettere su quella che la tradizione filosofica ha definito la “condizione umana”. Lorenzo Barani professore di Filosofia; Paolo Vacondio Responsabile del “Programma Cure Palliative” dell’Azienda USL di Modena; Cristina Poppi Medico di Medicina Generale; Salvatore Natoli Filosofo, professore di Filosofia Teoretica presso l’Università Statale di Milano Bicocca con il patrocinio di: Comune di Nonantola Parrocchia di S. Michele Arcangelo - Nonantola