articolazione - Dott. Aldo Di Fazio

APPARATO LOCOMOTORE
Le articolazioni (o giunture)
L’ articolazione è il punto di
contatto che si trova tra osso
e osso, tra cartilagine e ossa
e tra denti e ossa.
Non deve necessariamente
assicurare il movimento,
alcune di esse rappresentano
semplicemente una
giunzione tra ossa vicine
Le articolazioni (o giunture)
Dal punto di vista funzionale sono classificate in
• sinartrosi: articolazione per continuità è
rigida;
• diartrosi: articolazione per contiguità si
muove liberamente.
Sinartosi cartilaginee
I due tipi di articolazioni
cartilaginea sono:
Sincondrosi, in cui il tessuto
connettivo è costituito da
cartilagine ialina;
Sinfisi, in cui le estremità delle
due ossa sono ricoperte da
cartilagine ialina.
Tortora, Derrickson
Conosciamo il corpo
umano © Zanichelli
Diartrosi
La caratteristica
distintiva
dell’articolazione
sinoviale è la cavità
sinoviale tra le due
ossa articolate che
permette libertà di
movimento.
Le funzioni delle ossa e del
sistema scheletrico
Il tessuto osseo e l’apparato scheletrico svolgono le
seguenti funzioni:
• sostegno;
• protezione;
• contributo al movimento;
• omeostasi minerale;
• produzione delle cellule sanguigne;
• riserva di trigliceridi.
Tortora, Derrickson
Conosciamo il corpo
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Classificazione delle ossa
Tortora, Derrickson
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La struttura delle ossa
A livello macroscopico,
l’osso è suddiviso in
diafisi;
epifisi;
metafisi;
cartilagine articolare;
periostio;
cavità midollare;
endostio.
Tortora, Derrickson
Conosciamo il corpo
umano © Zanichelli
Tortora, Derrickson
Conosciamo il corpo
umano © Zanichelli
La formazione dell’osso
Durante l’infanzia e l’adolescenza le ossa
lunghe crescono in
• lunghezza: i condrociti si dividono sul lato
epifisario e vengono sostituiti da osso sul lato
diafisario;
• spessore: le cellule del pericondrio si
differenziano in osteoblasti, quindi in osteociti
e si formano nuovi osteoni.
Tortora, Derrickson
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I muscoli
I muscoli hanno numerose
funzioni:
• rendono possibili i movimenti
• proteggono le ossa e gli
organi
• danno forma al corpo
• liberano calore contraendosi,
perciò riscaldano il corpo
e lo aiutano a mantenere
una temperatura costante.
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I muscoli volontari
Ci sono muscoli volontari e muscoli involontari,
che hanno strutture e funzioni diverse tra loro.
I muscoli volontari sono fatti di tessuto striato.
Il loro movimento è controllato dal sistema nervoso centrale, cioè da
comandi inviati dal cervello.
• muscoli volontari scheletrici: fanno muovere le ossa
• muscoli volontari pellicciai: fanno muovere la pelle
I muscoli volontari striati si contraggono velocemente e sviluppano
grande potenza: liberano molta energia in poco tempo, ma si
stancano rapidamente
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I muscoli involontari
I muscoli involontari (o viscerali) sono fatti di
tessuto liscio.
Sono controllati dal sistema nervoso
autonomo.
Esempi:
• parete dello stomaco
• parete dell’intestino
• vasi sanguigni.
I muscoli involontari lisci si contraggono e si
rilassano in modo lento e regolare,
ma in pratica non si stancano mai.
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I muscoli e il movimento
I muscoli possono soltanto contrarsi, cioè tirare le estremità di un
osso, ma non spingerle.
Per questa ragione spesso i muscoli devono agire in coppia.
bicipite
contratto
tricipite
contratto
Tricipite
rilassato
bicipite
rilassato
Esempio: se per flettere un braccio si contrae un muscolo,
per estendere di nuovo il braccio
bisognerà contrarre un altro muscolo.
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I due muscoli si chiamano antagonisti,
perché compiono azioni opposte.15
LEGALE
Classificazione
I muscoli sono formati da un VENTRE e da due TENDINI
o APONEUROSI.
A seconda del numero di estremità si dividono in Bicipiti,
Tricipiti e Quadricipiti; vi sono poi i digastrici e gli
orbicolari.
Si inseriscono sulle ossa (MUSCOLI SCHELETRICI) o
sulla cute (MUSCOLI PELLICCIAI O MIMICI)
A seconda del numero di estremità si dividono in Bicipiti,
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Tricipiti e Quadricipiti; vi sono
poi i digastrici e gli orbicolari.
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I distretti del sistema scheletrico
•Lo scheletro umano consiste in 206 ossa,
raggruppate in due divisioni
• scheletro assile: comprende le ossa che si
trovano lungo l’asse longitudinale del corpo
(cranio, torace e della colonna vertebrale);
• scheletro appendicolare: contiene le ossa
dai cingoli e dagli arti superiori e inferiori. Il
cingolo viene definito come la struttura di
legame
dell’arto al tronco
Tortora,
Derrickson
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Il cranio
Il cranio poggia sulla colonna vertebrale e
comprende
• le ossa craniche, che formano la cavità
cranica che racchiude e protegge il cervello
(neurocranio);
• le ossa facciali, che formano la faccia
(splancnocranio).
Tortora, Derrickson
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Il cranio
Le ossa craniche (neurocranio)
• frontali
• parietali;
• temporali;
• occipitale;
• sfenoide;
• etmoide.
Il cranio
Le ossa facciali
•
•
•
•
•
•
nasali;
mascellari;
palatine;
mandibola;
zigomatiche;
vomere
L’osso ioide
•L’osso ioide non è unito e collegato a nessun altro osso ma è
connesso alle ossa temporali tramite legamento e muscoli.
•Sostiene la lingua e fornisce punti di attacco ad alcuni
muscoli linguali, ai muscoli del collo e della faringe.
Tortora, Derrickson
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La colonna vertebrale
La colonna vertebrale è
composta dalle
vertebre. Esse sono:
• cervicali;
• toraciche;
• lombari;
• sacrali.
Tortora, Derrickson
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La vertebra
Le vertebre sono costituite da tre regioni principali.
•
•
Corpo: è la porzione frontale che sostiene il peso.
Arco vertebrale: è formato da due parti corte e spesse, peduncoli,
che si completano con le lamine.
•
Processi: servono per l’attacco dei muscoli e delle articolazioni .
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La regione toracica
La gabbia toracica è formata da
• sterno: osso stretto e piatto
posto al centro della parete
toracica anteriore;
•
costole: 12 coppie
collegate
direttamente con lo
sterno (vere
costole) o
indirettamente
(false costole) o
affatto (costole
fluttuanti).
CLAVICOLA
 Osso piatto piatto e ha forma ad S.
 Rappresenta l’unico legame diretto dell’arto superiore con il tronco.
 Si estende dall’incisura giugulare (estremità sternale) fino alla scapola
(estremità acromiale)
 Faccia inferiore: presenta una superficie rugosa caratterizzata dalla
presenza di rugosità e rilievi; in posizione mediale la tuberosita’
costale e in posizione laterale il tubercolo conoide che dà attacco al
legamento coraco- clavicolare.
La cintura scapolare (o cingolo toracico)
Tortora, Derrickson
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SCAPOLA
MUSCOLI DELLA SPALLA
1. Deltoide
2. Sovraspinato
3. Infraspinato
(sottospinato)
4. Grande
Rotondo
5. Piccolo
Rotondo
6. Sottoscapolare
Diaframma
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ARTO SUPERIORE
Gli arti superiori
L’omero è
l’osso del
braccio lungo e
sottile e si
articola con la
scapola alla
spalla, e con il
radio e l’ulna al
gomito.
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Gli arti superiori
•L’ulna è l’osso
mediale
dell’avambraccio ed
è più lungo del radio.
•Il radio è l’osso
laterale
dell’avambraccio.
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Gli arti superiori
•Il carpo, o polso,
contiene le ossa carpali,
tenute insieme da
legamenti.
•Il metacarpo contiene
cinque ossa metacarpali.
•Le falangi sono le ossa
delle dita.
Tortora, Derrickson
Conosciamo il corpo
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BICIPITE BRACHIALE
 Presenta due origini che
convergono in un unico
ventre e che si inseriscono
sulla tuberosità brachiale
del radio:
- Il capo lungo ha origine
sulla fossa glenoidea
- Il capo breve come il
muscolo coracobrachiale e
il piccolo pettorale hanno
origine
dal
processo
coracoideo della scapola
TRICIPITE BRACHIALE
 Muscolo posteriore del
braccio
 Presenta 3 origini ed
un’unica inserzione a
livello dell’olecrano
dell’ulna; i capi sono:
- Capo lungo che origina
a livello della fossa
glenoidea
- Capo laterale e
- Capo mediale che
originano sulla faccia
posteriore dell’omero
lateralmente e
medialmente il nervo
radiale
La cintura pelvica
Le due ossa iliache formano la cintura pelvica che connette
gli arti inferiori allo scheletro assile e sostiene la colonna
vertebrale e i visceri.
ANCA
Osso piatto, pari e simmetrico, derivato nell’adulto dalla
fusione di 3 componenti:
- Ileo
- Ischio
- Pube
 L’ILEO presenta:
- Una
porzione
laterale
per
l’articolazione con il femore
- Una porzione superiore slargata sulla
quale poggiano parte dei visceri
addominali.
- La superficie interna concava delimita
una depressione denominata fossa
iliaca i cui margini superiori costituisco
la cresta iliaca con le spine anterosuperiori ed antero-inferiori.
- Il suo margine inferiore delimitato dalla
linea arcuata che lo separa dall’ischio
sottostante
 L’ISCHIO prende parte con l’ileo alla
formazione del’acetabolo.
- Presenta una superficie anteriore a
forma di «C»
- Una superficie posteriore dotata di
rilievi, le tuberosità ischiatiche su cui
viene scaricato il peso del corpo in
posizione seduta.
 Il PUBE tramite il proprio corpo fuso
con l’ileo e l’ischio determina la
porzione antero-inferiore dell’acetabolo
ART. SACROILIACA
(DIARTROSI)
Artrodia (Articolazione piana)
Legamenti sacroiliaco anteriore e
posteriore

SINFISI PUBICA
(SINARTROSI)
Disco fibrocartilagineo
interpubico

ART. SACROCOCCIGEA
(SINARTROSI)
Sinfisi con disco fibrocartilagineo

ARTO INFERIORE
 Come l’arto superiore è formato
da un cingolo e da una parte
libera.
 Il cingolo è costituito dalle ossa
dell’anca e posteriormente dal
sacro e dal coccige
 La parte libera è costituita dalla
coscia, dalla gamba e dal piede.
 L’arto inferiore provvede alla
deambulazione, al sostegno del
corpo ed al mantenimento della
posizione eretta; le ossa che lo
compongono sono, pertanto, più
robuste e hanno dimensioni
maggiori rispetto alle rispettivi
controparti dell’arto superiore.
L’arto inferiore
•Il femore, o osso della
coscia, è il più lungo,
pesante e robusto del corpo.
•La patella è un piccolo
osso triangolare posto
davanti all’articolazione tra
il femore e la tibia.
FEMORE E ROTULA
 Osso lungo; insieme alla patella
costituisce la porzione scheletrica
della coscia
 l’epifisi prossimale presenta:
- una porzione slargata, la testa
dove si inserisce il legamento
rotondo
che
stabilizza
l’articolazione coxo-femorale.
- Posteriormente ed inferiormente
sono presenti due rilievi ossei, il
piccolo ed il grande trocantere
che danno attacco ad i muscoli
- Il collo anatomico, una regione
ristretta che fa seguito alla testa
- Il collo chirurgico che separa
l’epifisi distale dalla diafisi.
Quest’ultima è percorsa sulla sua
superficie posteriore dalla linea
aspra che fornisce inserzione ai
muscoli.
 L’epifisi distale presenta
le superfici articolari per
la tibia e la rotula; si
riconoscono, infatti:
- Due condili, mediale e
laterale per l’articolazione
con la tibia, separati
posteriormente dalla fossa
intercondiloidea, ma fusi
anteriormente a formare
la troclea femorale, ossia
la superficie articolare per
la rotula o patella.
• La rotula è un osso breve
di forma sesamoide, che
presenta la base in alto e
l’apice in
Basso accolto nello spessore
Del tendine del quadricipite
femorale
MUSCOLI ANTERIORI DELLA
COSCIA
 Tensore della fascia lata
 Sartorio
 Quadricipite femorale
MUSCOLO SARTORIO
 Muscolo nastriforme che
attraversa
tutta
la
fascia anteriore della
coscia
dirigendosi
dall’alto in basso e
dall’esterno all’interno.
- Origine:
spina
anterosuperiore
dell’anca
- Inserzione:
epifisi
prossimale della tibia
(tendine a zampa d’oca)
MUSCOLO QUADRICIPITE FEMORALE
 Presenta 4 capi di origine ed un’unica
inserzione
 Le 4 origini sono costituite da:
1) Muscolo retto femorale con origine sulla
spina iliaca antero-inferiore
2) Muscolo vasto mediale con origine sulla
linea aspra del femore
3) Muscolo vasto laterale con origine sul
grande trocantere
4) Muscolo
vasto
intermedio
(strato
profondo) con origine sulla linea aspra
del femore.
 L’unica inserzione è costituita dal
legamento patellare a livello del
ginocchio, dove i 4 ventri si uniscono in
un unico legamento formato da 3 lamine
sovrapposte:
1) Lamina superficiale di pertinenza del
retto femorale
2) Lamina intermedia di pertinenza del
muscolo vasto mediale e laterale
3) Lamina profonda di pertinenza del
muscolo vasto intermedio
ARTICOLAZIONE DEL GINOCCHIO
 Il ginocchio è un ginglimo angolare le cui superfici articolari
sono costituite dai condili femorali e da quelli tibiali.
 Poiché i condili femorali hanno una superficie più curva
rispetto a quelli tibiali, le superfici articolari non
combaciano perfettamente determinando una forte
incongruenza nell’articolazione.
I MENISCHI
 I limitati punti di contatto
fra le superfici articolari
sono «tamponati» dalla
presenza di due menischi,
il mediale ed il laterale,
che prendono attacco a
livello
dell’eminenza
intercondiloidea
della
tibia.
 I menischi sono membrane
di
fibrocartilagine
generalmente presenti per
risolvere le articolazioni le
cui superfici articolari
risultano incongruenti
CAPSULA ARTICOLARE E LEGAMENTI
I
legamenti
che
stabilizzano
e
rinforzano la capsula
articolare sono:
1. I
legamenti
collaterali:
- Legamento collaterale
tibiale
- Legamento collaterale
fibulare
2. I legamenti crociati:
- Legamento
crociato
anteriore
- Legamento
crociato
posteriore
L’arto inferiore
•La tibia è l’osso
più grande della
gamba che sostiene
il carico maggiore.
•La fibula
(o pèrone) è
parallela e laterale
alla tibia.
 Costituiscono lo scheletro della
gamba:
- La tibia si trova in posizione
mediale
- La fibula si trova in posizione
laterale.
 Entrambi sono ossa lunghe
 La tibia presenta:
- un’epifisi prossimale di forma
piramidale con i condili per
l’articolazione con il femore; i due
condili mediale e laterale sono
separati da un rilievo, l’eminenza
intercondiloidea.
Inferiormente
all’epifisi si trova la tuberosità
tibiale punto di inserzione del
quadricipite femorale.
- La diafisi è percorsa posteriormente
dalla linea poplitea per l’inserzione
del muscolo popliteo.
- L’epifisi distale, meno voluminosa,
presenza in posizione mediale una
sporgenza, il malleolo mediale
TIBIA E FIBULA
 La fibula, posta in posizione
laterale rispetto alla tibia è
un osso lungo dalla forma
grossolanamente
quadrangolare che presenta
a
livello
dell’epifisi
prossimale una faccetta
articolare superiore per la
tibia, mentre l’epifisi distale
presenta
la
faccetta
articolare inferiore per la
tibia e lateralmente il
malleolo laterale che si
articola sia con la tibia e sia
con l’astragalo il rimo osso
del tarso.
L’arto inferiore
•Il tarso o caviglia
contiene sette ossa tarsali
tenute insieme da
legamenti.
•Il metatarso è formato
da cinque ossa
metatarsali.
•Le falangi del piede
corrispondono a quelle
della mano nel numero e
nella disposizione.
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