Qualità microbiologica di cosmetici aperti pubblicato il 30.9.2005

QUALITÀ MICROBIOLOGICA DI COSMETICI APERTI
Introduzione e obiettivi della campagna
I cosmetici sono sostanze o preparazioni, che sono destinate a venire a contatto esterno con
diverse parti del corpo umano (epidermide, capelli, sistema pilifero, unghie, labbra, regioni
genitali esterne) oppure con i denti o le mucose della cavità orale. Essi servono
esclusivamente o soprattutto a proteggerle, a mantenerle in buono stato, a pulirle, a
profumarle o a deodorarle oppure a modificarne l’aspetto. Essi agiscono localmente sulla
pelle sana ed i suoi organi, sulle mucose della bocca o delle regioni genitali esterne oppure
sui denti. Le sostanze in essi contenute non devono, se assorbite, esplicare alcuna azione
interna.
Esiste una vasta gamma di cosmetici, come da definizione nella specifica ordinanza (vedi
allegato 2 dell’Ordinanza sugli oggetti d’uso: http://www.admin.ch/ch/i/rs/817_04/index.html):
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Creme, emulsioni, lozioni, gel e oli per la cura della pelle (mani, piedi, viso ecc.)
Maschere di bellezza (esclusi i prodotti per l’abrasione superficiale della pelle per via
chimica)
Fondotinta (liquidi, paste, ciprie)
Cipria per il trucco, polveri per il dopobagno e per l’igiene personale
Saponi da toeletta, saponi deodoranti ecc.
Profumi, acque da toeletta e acqua di Colonia
Preparazioni per bagni e docce (sali, schiume, oli, gel ecc.)
Prodotti per la depilazione
Deodoranti e antitraspiranti
Prodotti per la cura dei capelli:
- tinture capillari e decoloranti
- prodotti per l’ondulazione, la sbrogliatura e il fissaggio
- prodotti per la messa in piega
- prodotti per pulitura (lozioni, polveri, shampoo)
- prodotti di cura (lozioni, creme, oli)
- prodotti per l’acconciatura (lozioni, lacche, gel, schiume, brillantine)
Prodotti per la rasatura (saponi, schiume, lozioni ecc.)
Prodotti per il trucco del viso e degli occhi e per struccare
Prodotti per la cura e il trucco delle labbra
Prodotti per la cura dei denti e della bocca
Prodotti adesivi (per ciglia e unghie, parrucche e posticci)
Prodotti per la cura e il trucco delle unghie
Prodotti per le cure intime esterne
Prodotti solari
Prodotti per abbronzamento senza sole
Prodotti per schiarire la pelle
Prodotti antirughe
I cosmetici hanno una storia plurimillenaria e la loro origine va ricercata nell’istinto di
abbellire il corpo che nell’uomo primitivo era legato molto probabilmente a ragioni magiche e
rituali. Le prime testimonianze di sostanze cosmetiche e della loro applicazione si trovano in
Egitto dove si raggiunse una notevole conoscenza di oli essenziali e di profumi. Il settore dei
cosmetici si avvale tuttavia al giorno d’oggi di tecniche e di metodologie altamente
sofisticate. Le materie prime utilizzate in campo cosmetologico devono avere caratteristiche
Laboratorio cantonale
tali da rispondere a tutti i requisiti sia sotto il profilo funzionale, farmaco-biologico sia per
quanto riguarda l’idoneità di una determinata forma cosmetica.
Il carattere industriale dell’attuale produzione di cosmetici pone notevoli problemi di ordine
sanitario e normativo. Soltanto attenti controlli scientifici delle materie prime e di manufatti
garantiscono cosmetici efficienti ed un elevato grado di sicurezza. L’esigenza di esibire al
pubblico prodotti cosmetici non alterati dal punto di vista organolettico, come pure privi di
inconvenienti in relazione all’uso continuo, hanno spinto e spingono sempre più le aziende
interessate ad allestire preparazioni cosmetiche aventi una ridotta carica microbica, con
assenza di microrganismi patogeni. Per ottenere questo scopo al cosmetico vengono
solitamente aggiunti anche agenti conservanti, che tuttavia perdono parte della loro efficacia
dopo per esempio prolungata apertura della confezione. In poche parole se per un
imballaggio integro, non ancora aperto, vi è garanzia di igiene, per uno già aperto la
possibilità di crescita microbica dovuta ad una ricontaminazione (molto probabile ad ogni uso
che se ne fa) o ad una perdita di tenore conservante è reale.
Esistono infatti casi di episodi infettivi non del tutto rari in conseguenza all’uso di preparati
cosmetici; ripetute sono state le segnalazioni riportate dalla letteratura e svariati sono stati gli
isolamenti di germi patogeni come miceti ed enterobatteri. La letteratura americana ha
dimostrato in particolare i danni agli occhi causati da mascara contaminati da Pseudomonas
aeruginosa su sette pazienti ricoverati in ospedale per ulcere corneali (1983).
Nella presente campagna si è quindi focalizzata l’attenzione su campioni di cosmetici aperti
utilizzati in saloni di bellezza con applicazioni in prossimità degli occhi.
Parametri analitici determinati
I campioni sono stati analizzati per verificare l’eventuale presenza di Pseudomonas
aeruginosa. Pseudomonas aeruginosa è un battere che può provocare congiuntiviti
(infiammazione delle congiuntive) anche gravi con complicazioni sistemiche soprattutto in
neonati e persone immunodepresse. Questo germe è contemplato dall’ORI (Ordinanza sui
requisiti igienici-microbiologici delle derrate alimentari, degli oggetti d’uso, dei locali, degli
impianti e del personaleper i cosmetici) che ne definisce un valore limite di 10 UFC (Unità
Formanti Colonia) per grammo.
Risultati
I risultati sono mostrati nella tabella seguente:
Numero campioni analizzati
Parametro
Totale campioni
conformi
39
Ps. aeruginosa
39 (100%)
Discussione e conclusioni
L’esito della campagna è stato molto confortante. L’analisi dei 39 campioni di cosmetici
aperti costituiti da mascara, kajal occhi, contorno occhi, lozione peli, latte demaquillant,
matita occhi, fondo tinta, coprente, eye shadow, correttore, perfect eye e eye fix non hanno
dato adito a contestazioni. Già in una precedente campagna effettuata nel 1999 il risultato è
stato simile.
Laboratorio cantonale – Bellinzona, 13 settembre 2005