Cosmetologia orale:mito o realtà?

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Cosmetologia orale:
mito o realta’?
Sia che ci troviamo in un supermercato, in una farmacia, o semplicemente tranquilli a casa a leggere una rivista,
siamo bersagliati
da messaggi,
tra gli scaffali o con annunci pubblicitari, che riguardano nutraceutici,
nutricosmetici, cosmeceutici, e ora perfino “Cibi di Bellezza”, tutti prodotti con nomi ibridi e complessi che
rivendicano la loro capacità di assicurarci la bellezza eterna. Il Dr. Faust era solo avanti con i tempi? I requisiti
normativi sono stati definiti con sufficiente precisione per i settori in espansione dei farmaci, dei cosmetici e dei
prodotti alimentari? A quale regolamentazione va riferita una capsula di protezione solare da assumere prima
dell'esposizione per rafforzare le nostre difese immunitarie?
Gli integratori alimentari di nuova generazione sono prodotti che promettono miglioramenti della salute e alcuni
di essi garantiscono effetti benefici contro i segni dell’invecchiamento cutaneo.
La ricerca, in questo campo, consiste nella selezione dei c o m p o n e n t i , c o m p re n s i o n e e c o n t ro l l o d e l l a
biodisponibilità nel plasma, nella pelle e nelle appendici cutanee, ma soprattutto è importante che dimostrino la
bioefficacia dopo l’assunzione orale. Onestamente possiamo supporre che gli integratori di bellezza, o i loro
metaboliti, che raggiungono l’organo obiettivo della cura,
dopo un viaggio lungo e difficoltoso dalla bocca alla pelle,
si fissano immediatamente negli strati più profondi per
realizzare pienamente la loro funzione senza ulteriori
trasformazioni.
Questo è a dimostrazione che le sostanze nutritive
possono realmente rafforzare e completare l’azione dei
prodotti cosmetici tradizionali. Infatti i cosmetici di uso
esterno, anche se hanno il vantaggio di una via più breve,
sono soggetti al metabolismo e al degrado più rapido a
causa dell’ossidazione per la presenza degli enzimi nella
pelle, ma soprattutto per il fatto di non poter raggiungere
gli strati più profondi per avere l’effetto cosmetico
previsto.
Questa azione combinata, a patto che la prestazione sia
dimostrata in modo corretto, ha bisogno di maggiore
chiarezza nel messaggio rivolto ai consumatori, perché
t ro p p o s p e s s o è d i ff i c i l e d i s t i n g u e re i l re a l e
dall’immaginario.
Non abbiamo già a disposizione sostanze nutritive con efficaci proprietà cosmetiche?
Sì, alcune delle quali sono già ampiamente conosciute ed utilizzate nei prodotti
cosmetici stessi, come ad esempio la vitamina A, nota per la sua capacità di riparare la
pelle e mantenerla in buono stato, la vitamina C per le sue proprietà antiradicaliche e
per l'effetto di protezione contro raggi UV, i probiotici, che contribuiscono
efficacemente alla guarigione della pelle e alla difesa cellulare contro le radiazioni
UV, gli acidi grassi polinsaturi, per ridurre la secchezza e la desquamazione della
pelle, e anche gli estratti naturali come la quercitrina (proveniente della
quercetina) e il chemferolo, estratto dai semi di kiwi per il quale i ricercatori
giapponesi hanno dimostrato l'effetto sulla pigmentazione e la diminuzione delle
rughe, e molti altri. Tuttavia, è assolutamente necessario controllare la validità
dei dati disponibili, è per questo che l'EFSA (UE) ha rivisto lo status della
vitamina E, smentendo le sue presunte proprietà antiossidanti e dermoprotettive.
Esistono modelli sperimentali atti a dimostrare gli effetti cosmetici dei prodotti da somministrare per via orale?
Si, questi modelli esistono, ma è necessario far ricorso ad indagini cliniche. Tali indagini non presentano particolari difficoltà,
in quanto i protocolli sono, il più delle volte, molto simili a quelli attuati per testare i prodotti cosmetici tradizionali. Ciononostante, a
causa dei potenziali effetti sistemici, gli studi sull’uomo richiedono il rispetto rigoroso
delle norme deontologiche, in particolare l’esistenza di pre-requisiti rilevanti.
In questo caso, non è facile valutare nel contesto la sicurezza e l’efficacia
di tali prodotti.
Esistono requisiti normativi specifici legati alla
nutricosmetica?
Ad eccezione dell’Asia, l'attuale quadro normativo
è sostanzialmente insufficiente.
La direttiva europea, così come il nuovo regolamento della
cosmetica, stabiliscono con precisione l'uso esclusivamente
topico dei prodotti cosmetici e la loro funzione. Allo stesso
modo, le norme per gli integratori alimentari e per gli alimenti
stabiliscono in modo inequivocabile la funzione nutriente. Ma
non è la stessa cosa per questa nuova generazione di prodotti da
somministrare per via orale e priva di finalità nutritiva. Pertanto,
è necessaria una regolamentazione specifica.
Si può parlare di convergenza tra prodotti cosmetici e integratori alimentari per la bellezza?
L'evidente interesse dell’industria cosmetica in questo campo e i grandi investimenti stanziati, dimostrano che questo settore sa
perfettamente quali sono i vantaggi e i profitti che si possono trarre da ciò che non può essere visto
come una semplice tendenza momentanea, ma corrisponde ad una reale evoluzione della
società. Questa evoluzione incontra un desiderio antico e profondo nell'essere umano,
certamente in parte perso per la mancanza di chiarezza nelle informazioni che riceve:
trovare negli alimenti un supporto naturale per
soddisfare i propri bisogni in termini di
benessere, di autostima e di piacere.Tutto ciò
corrisponde ai principali valori espressi
attraverso l’immagine che ognuno vuole
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avere di sé stesso e mostrare agli altri : la
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giovinezza e la bellezza.
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Stampato nel Marzo 2011
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Nel prossimo numero: Valutazioni sensoriali
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