Scheda tecnica Tignola dell`Olivo - Agroambiente Lazio, portale a

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TIGNOLA DELL'OLIVO
Prays oleae (Berm.)
BIOLOGIA
La tignola compie 3 generazioni l'anno, che si svolgono
rispettivamente a carico dei fiori, dei frutti e delle foglie. Il primo
volo degli adulti avviene in aprile all'epoca della separazione dei
bottoni floreali. Le larve nate dopo circa 7 giorni rovinano i boccioli e
i fiori già aperti distruggendoli.
Alla fine di maggio o ai primi giorni di giugno, dopo aver danneggiato
mediamente 10-20 fiori, si incrisalidano in mezzo alle parti
danneggiate.
Dagli adulti che sfarfallano in giugno (secondo volo) ha origine la
generazione carpofaga (a carico dei frutti).
In questa fase le uova vengono deposte sul calicetto delle giovani
olive. Dopo 5-7 giorni le larve neonate penetrano nella drupa,
forano il nocciolo e divorano la mandorla.
TAVOLA
A maturità la tignola fuoriesce dalla drupa attraverso un foro
posto in prossimità del punto di attacco del peduncolo per
incrisalidarsi sulla superficie del suolo, se l'oliva è caduta a terra, o
tra le foglie.
A partire dai primi di settembre sfarfallano gli adulti dando
origine alla generazione fillofaga (sulle foglie).
Le larve neonate penetrano nelle foglie, formando mine filiformi. In
gennaio, nella II età formano una mina a piazzolla o a C. Durante la
III e IV età le larve scavano mine più ampie e al risveglio vegetativo
completano lo sviluppo con erosioni sulla pagina inferiore delle
foglie, sui germogli e sulle gemme ascellari.
LARVA NELL'OLIVA (Foto C. Grande)
In aprile si ripresenterà la generazione antofaga.
FORO SUL BOCCIOLO FLOREALE (Foto Cirio)
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DANNI
La tignola dell'olivo provoca danni a carico delle foglie, dei
fiori e dei frutti.
Le larve sulla generazione fillofaga scavano mine fogliari e
distruggono i germogli emessi dalle gemme ascellari e apicali.
Le larve della generazione antofaga distruggono i boccioli
fiorali e fiori.
Le larve della generazione carpofaga danneggiano le drupe,
all'interno delle quali una sola larva è destinata a sopravvivere. Le olive infestate vanno soggette ad una prima cascola
quando raggiungono la dimensione di un grano di pepe, e
ad una seconda cascola in settembre-ottobre quando le
larve della seconda generazione fuoriescono dalla drupa.
FORO D'USCITA (Foto C. Grande)
DIFESA
La difesa dell'oliveto contro la tignola si basa principalmente
contro la generazione carpofaga, e soltanto eccezionalmente sulle
altre generazioni.
Campionamento: si effettua installando trappole a feromone (1
ogni 30-50 metri) controllate bisettimanalmente a partire dalla' fase
di indurimento del nocciolo.
Nel momento di massima cattura, indice della presenza della
seconda generazione, effettuare sempre bisettimanalmente
unmpionamento di 100 olive su 10 piante (10 olive per pianta),
prese a caso ad altezza d'uomo su tutta la pianta.
MINE SU FOGLIE (Foto C. Grande)
Le olive raccolte dovranno essere esaminate dai tecnici che
verificheranno l'inizio della schiusura delle uova al fine di
decidere l'eventuale trattamento.
- Trattamento: in caso di intervento possono essere impiegati i
seguenti principi attivi:
Fenthion
Methidathion
Deltametrina
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