Ada Negri (Lodi 3 febbraio 1870 – Milano, 11 gennaio 1945), scrittrice Grazie ai sacrifici materni poté frequentare la scuola ottenendo il diploma di insegnante elementare. Ebbe due figlie: Bianca, ispiratrice di molte poesie, e Vittoria, che morì a un mese di vita. Proprio questi accadimenti portano la Negri a rendere sempre più introspettive e autobiografiche le proprie liriche, a partire dalla raccolta Maternità (1904). Nel 1918 pubblicò Orazioni, raccolta di patriottiche odi alla patria che segnarono il suo avvicinamento alle posizioni mussoliniane; queste ultime le costarono, in seguito, anni di oblio. Morì nel 1945 e fu sepolta nel Famedio di Milano. Il 3 aprile 1976 la sua tomba venne traslata nell'antica Chiesa di San Francesco a Lodi, che aveva frequentato e a cui aveva dedicato più versi Ada Negri nella letteratura Poesia di Primavera di Ada Negri Rami di pesco Ferma al quadrivio, mentre piove e spiove sotto l’aspro alternar delle ventate chiaccianti come fruste sulle facce di chi va, di chi viene, una vecchietta vende rami di pesco. O primavera per pochi soldi! O riso, o tremolìo di stelle rosee su bagnate pietre! Scompare agli occhi miei la strada urbana con fango e folla e strider di convogli sulle rotaie, e saettar nemico d’automobili in corsa. Ecco, e in un campo mi trovo: è verde, di frumento appena sorto dal suolo: pioppi e gelsi intorno con la promessa delle fronde al sommo dei rami avvolti in una nebbia d’oro: e peschi: oh, lievi, oh, gracili, d’un rosa che non è della terra: ch’è di tuniche d’angeli, scesi a benedire i primi germogli, e pronti, a un alito di brezza, a rivolar da nube a nube in cielo. Le caratteristiche del fiore: Il fior di pesco Il pesco, originario della Cina, è un arbusto che in genere si mantiene al di sotto dei due metri di altezza, con fusti eretti, scarsamente ramificati, spesso ricoperti da spine acuminate, a foglia caduca. Il fogliame è di colore verde scuro, ovale o lanceolato, e si presenta dopo la fioritura. I fiori ricordano molto i fiori dei meli e sono molto colorati, nelle tonalità del rosa, e per questo vengono comunemente chiamati fior di pesco; sbocciano in piccoli grappoli, ben sparsi lungo i rami privi di foglie, verso la fine dell'inverno, donando all'arbusto un'insolita grazia, spiccano molto sui rami scuri e spogli, che sembrano secchi. In primavera inoltrata ai fiori seguono piccoli frutti che sono commestibili. Un’antica leggenda narra che la pianta di pesco sia nata grazie ad un pescatore, il quale dopo aver tirato a riva con fatica un grosso pesce, trovò nel suo ventre uno strano e grosso nocciolo, incuriosito decise di piantarlo dinanzi la sua capanna, dopo qualche mese nacque un alberello che nei mesi primaverili si vesti di graziosi fiori dalle sfumature rosee. Il primo frutto che ne derivò fu chiamato pesca, in omaggio della sua provenienza. Il fiore di pesco è uno dei fiori più romantici, il suo significato è quello di fedeltà e amore eterno, un amore bello e dai fiori sempre vivi è anche il simbolo dell’immortalità.