Terapia genica del carcinoma del pancreas Daniela Basso, Paola Fogar, Silvia Pedrazzoli Dipartimenti di Medicina di Laboratorio e Scienze Mediche e Chirurgiche Università degli Studi di Padova Terapia genica del carcinoma del pancreas Il carcinoma pancreatico colpisce nel Veneto 15.9 maschi e 15.3 femmine per 100,000 residenti all'anno ed è un tumore gravato ancor oggi da una elevatissima mortalità. Infatti, nonostante gli enormi progressi della medicina degli ultimi decenni, la sopravvivenza dei pazienti a cinque anni dalla diagnosi è inferiore al 5%. In altri termini solo cinque pazienti su 100 è ancora vivo dopo cinque anni dal momento della diagnosi e delle cure che vengono effettuate attualmente. La cura principale del carcinoma pancreatico è rappresentata dalla asportazione chirurgica del tumore; la radio e la chemioterapia non sono efficaci nei confronti di questa neoplasia e sostanzialmente non migliorano né la sopravvivenza nè la qualità di vita di questi pazienti. L'asportazione chirurgica del tumore è risolutiva solo in una piccolissima percentuale di casi, quelli che si presentano all'osservazione del medico con tumori di piccole dimensioni (diametro inferiore ai 2 cm) che non hanno ancora oltrepassato i confini della ghiandola pancreatica. Di fronte a un tumore così devastante e angosciante la ricerca degli ultimi anni si è orientata verso l'identificazione di strategie terapeutiche alternative, in modo da aumentare le armi a nostra disposizione per curare non solo i pochi casi di tumori di piccole dimensioni confinati al pancreas, ma anche quelli più avanzati, che rappresentano la maggior parte di quelli diagnosticabili. La terapia genica rappresenta una di queste nuove armi terapeutiche. In linea generale per terapia genica si intende la cura di una malattia, sia essa ereditaria o acquisita, come i tumori, mediante l'inserimento nelle cellule di geni. La tecnologia moderna ci consente di inserire nelle cellule, siano esse di origine vegetale o animale, una quantità pressoché illimitata di geni. Alcune malattie genetiche, causate da un gene anomalo ereditato dai genitori, possono essere così curate mediante l'inserimento nelle cellule del gene normale. Nel caso specifico dei tumori del pancreas si sa che le cellule tumorali presentano alterazioni di un numero molto elevato di geni ciascuno dei quali contribuisce alla insorgenza e alla crescita del tumore stesso. Il tentativo di inserire nelle cellule tumorali ciascuno di questi geni normali è uno dei possibili approcci della terapia genica. Più promettente però è la terapia genica con geni suicidi. Questi sono solitamente geni che non fanno parte del genoma umano, ma appartengono ad altri organismi viventi, come i batteri, i virus o i lieviti. I geni suicidi, una volta inseriti nelle cellule dei mammiferi, sono in grado di rendere queste stesse cellule sensibili all'azione di farmaci normalmente ben tollerati, che diventano letali (vedi figura). 1/2 Terapia genica del carcinoma del pancreas L'inserimento quello di che le rischio veicoli Si passaggio infettare cellule tratta il dall'altro. successivo innocui, di sane manipolazione microscopiche sfrutta all'interno le cellule dei infettate che trattamento geni come non tumorali, delle nelle epossono veicolo di sensibilizzate. vescicole cellule. agenti cellule con possono inormalmente virus. diffondere infettanti. ilun può farmaco lipidiche Ildovuta altrettanto essere Un limite Una altro nell'ambiente, può che maggiore realizzato alternativa uccidere limite possono infettare della di in non veicolare più anche questa vario ai terapia veicoli facilmente solo modo: le modalità le genica icellule geni virali cellule il(nel controllabili: sistema eèera sane. con è consentirne rappresentata tumorali, che agenti Questo iepiù iefficace ma virali liposomi. implica anche da èdei illa è Nel suicida sensibili stato come bloccare orientato cerevisiae nostro inserito ilche timidina trattamento al la la (lievito laboratorio ganciclovir, loro nostra nelle crescita chinasi, diun strategia cellule delle birra). abbiamo farmaco ottenuto solo cellule tumorali verso parzialmente geneticamente dal di virus origine altro in vitro Herpes gene sia umana innocuo in (cellule modificate suicida: vitro simplex, mediante che coltivate) per in le con citosina in vivo. cellule grado agenti ganciclovir e5-FU Per in deaminasi umane. di vivo virali. questo rendere Abbiamo Questo topo) motivo del in grado cellule Saccaromices ilvirus gene dimostrato abbiamo gene di era L'enzima del precursori DNA possono carenza fosforibosilpirofosfato farmaco di sviluppare codificato pirimidinici 5-fosfo-ribosil-transferasi 5-fluoro-citosina Era già da resistenza dell'RNA al noto questo 5-FU. che (5-FC) gene, al etestato le del 5-FU. cellule in (5-PRT), non DNA 5-fluoro-uracile In presente neoplastiche, bloccando alcuni enzima casi nelle la questa che (5-FU). sintesi in cellule particolare trasferisce resistenza Ilfunzione proteica umane, quelle ilma entra fosforibosile catalizza da è stata un nel del lato metabolismo imputata pancreas, la conversione del la sintesi alla di veniva Abbiamo controbilanciare velocità efficienti sotto neomicina, metodo ilforma controllo inibita chimico di di costruito conversione quelli utilizzata di la un'unica di le l'eventuale di nostre E. per promotore vettore Coli, proteina. della cellulare selezionare linee sono resistenza 5-FC capace tumorali Questa costitutivo stati di nel ¾ le di clonati metabolita delle linee esprimere pancreatiche: proteina (pRc/RSV) linee cellulari in alla un attivo. geneticamente chimerica una carenza vettore in dopo doppia che modo Ila geni di di conferiva trattamento non espressione 5-PRT, stabile. del solo modificate. 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