Preghiera a S. Dorotea 6 febbraio2008 “La memoria della salvezza ravviva in noi il dono dell’amore” Ci hai aperto il cuore, ci hai svelato l'amore, ci hai fatto gustare la bellezza del cielo 1 Anche noi dunque, circondati da una così gran moltitudine di testimoni…, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede. Eb 12,1 Ravviviamo la ‘memoria’ della salvezza… Con i ‘testimoni’ teniamo fisso il nostro sguardo su Gesù… Sì, anche noi siamo circondati da un’immensa moltitudine di testimoni; insieme con loro formiamo la grande processione che corre con perseveranza, tenendo fisso lo sguardo su Gesù. Essi sono la ‘memoria’ viva della salvezza; memoria che ci affascina, ci introduce e ci trascina nella corsa che ci sta davanti. Dorotea è tra questi! La sua figura emerge luminosa e leggera, perché libera dal peso del peccato, mossa dal vento dello Spirito che la sospinge in questa corsa e, come la Sposa del Cantico dei Cantici, fa risuonare il canto: “Attirami dietro a te, corriamo! M'introduca il re nelle sue stanze: gioiremo e ci rallegreremo per te, ricorderemo le tue tenerezze…” (CC 1,4). In loro vive la memoria dell’esperienza con Gesù… I discepoli di Gesù portano in sé la memoria viva di quanto hanno vissuto con Lui, il Maestro. Anche noi che camminiamo sulla loro stessa strada, ma in altro tempo, portiamo impresse le orme di un’insopprimibile memoria cristiana. Essa ci ricorda una lunga storia di fede, di santità, di testimonianza, di valori lasciatici in eredità… 2 Gli spazi entro cui viviamo, ci muoviamo, diamo volto alle cose, intessiamo relazioni… sono pieni delle tracce di questa memoria. S. Dorotea, infatti, è raffigurata, è ricordata, è rappresentata, è resa attuale da una devozione che si è perpetuata nello spazio e nel tempo fino ad arrivare a noi, oggi… Scrive una ragazza che ha frequentato una scuola delle Dorotee: “Osservo il soffitto, apparentemente assorta… Ad un tratto, come per incanto, mi viene in mente la mia scuola. Quella in cui, volente o nolente, sono stata ospitata dai 6 ai 19 anni. Non so il perché, ma mi è tornata alla mente la santa a cui la scuola era dedicata. Ovviamente… non sono una fervente cattolica, ma quella santa mi aveva sempre affascinato. Si tratta di Santa Dorotea, una martire che per testimoniare di essere in paradiso, dopo essere stata uccisa, invia dai cieli un cesto di mele e rose… Essendo inverno era la prova indubbia che lei si trovava in un posto in cui il tempo non aveva più alcun senso”. È una ‘memoria’ che conserva i tratti della bellezza e del profumo… Le mele e le rose, sinonimo di bellezza e di profumo, di grazia e fragilità. Esse rappresentano due tratti caratteristici della vita di S. Dorotea, il cui nome, come sappiamo significa dono di Dio. La vita, come l’ha pensata e voluta Dio, è sempre associata al bene, a tutto quello che rende l’esistenza umana bella e felice, e proprio per questo la vita vera è pienezza: “Sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza”. È memoria che diventa arte nell’esprimere l’amore… 3 La salvezza inizia e si innesta qui sulla terra come arte del vivere. La vita di Gesù è stata una «pratica di umanità» conforme alla volontà di Dio, e questa pratica racconta la salvezza, il progetto di Dio di salvare tutta l’umanità e tutta la storia. La realizzazione della salvezza va dunque pensata come umanizzazione autentica, e questo è possibile condividendo la vita di Gesù di Nazaret. È memoria che suscita testimoni dell’amore… La continuità nel tempo di questa ‘memoria’ di S. Dorotea evidenzia, dentro la grande processione dei testimoni, altre figure che ad essa si ispirano, rivelandone tratti inediti: don Luca Passi, che l’ha scelta come patrona dell’Istituto e dell’Opera, don Marco che l’ha guardata con il suo sguardo contemplativo, madre Rachele che ne ha condiviso la fede e l’obbedienza, Madre Marini e suor… Quanti nomi scorrono nella nostra memoria! Sostando in preghiera e in contemplazione, senz’altro emergono dal fondo della nostra storia figure di dorotee che riproducono altri tratti di Dorotea e ne confermano la bellezza e il profumo, la grazia e la fragilità… La memoria che ricorda la Pasqua è aperta alla speranza e al futuro… Lo Spirito la rende ‘dono d’amore’ che ‘ricrea’ in novità. Memoria: è ricordare per sperare; è rivisitare il passato per aprirsi al futuro, nella certezza che Dio è fedele alle sue promesse e quanto ha operato in Dorotea lo opererà anche in noi che con lei ‘corriamo’ verso quello che ci sta dinanzi. 4 Memoria: è capacità di coniugare il passato delle meraviglie del Signore col futuro che Lui solo sa suscitare. Memoria: è capacità di coniugare il passato delle meraviglie del Signore col futuro che Lui solo sa suscitare. Dal cuore della memoria… il sentimento gratitudine e la voce della preghiera… Benediciamo il Signore (Salmo 110) Renderò grazie al Signore con tutto il cuore, la mia lode nel consesso dei giusti e nella sua assemblea. Grandi sono le sue opere sono splendore di bellezza le contemplino coloro che le amano con tutto il cuore. Benediciamo il Signore Egli è la nostra salvezza. Lui solo compie meraviglie. Alleluia, alleluia. Ha lasciato un ricordo dei suoi grandi prodigi, perché il Signore è misericordia, è pietà e tenerezza. Egli dà il cibo a chi lo teme e si ricorda per sempre della sua eterna fedeltà e della sua alleanza. Benediciamo il Signore 5 della Egli è la nostra salvezza. Lui solo compie meraviglie. Alleluia, alleluia Le opere delle sue mani sono verità e giustizia stabili sono tutti i suoi comandi, immutabili per sempre. Principio della sua saggezza è il timore del Signore, saggio è colui che gli è fedele per sempre loderà il suo nome. Una benedizione Sono Dorotea, la giovane vergine e martire che tu onori come protettrice dell'Istituto e dell’Opera che con il mio nome s’intitola. Dono di Dio esso significa. Queste rose e queste mele sono il simbolo. A te dal cielo oggi le invio come un giorno le mandai a Teofilo. Ti ricordino la Bellezza e il profumo, il sapore e la gratuità con cui puoi esprimere ogni tuo dono. Non dimenticare che c’è un dono promesso da Gesù ad ogni uomo, quello della 'vita piena' nella Trinità. Con la tua vita, la tua preghiera, la tua parola di a tutti che essa ci appartiene. Ti benedico insieme alle amiche Crista e Callista a Teofilo e a tutti gli altri amici di lassù. Dorotea 6