Capobianco Dondona

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Torino, 09/05/2014
Patologie esotiche dell’equide:
rischi di introduzione sul nostro
territorio nazionale
Andrea Capobianco Dondona
CESME
CdR Nazionale per lo studio delle malattie esotiche
Malattie emergenti - riemergenti
• Malattia riconosciuta per la prima volta o che si
presenta con un nuovo quadro evolutivo, o che
si è verificata precedentemente ma mostra un
aumento dell’incidenza o un’espansione
rispetto ai parametri geografici, agli ospiti o alla
diffusione dei vettori.
• Molte di queste infezioni sono zoonosi,
alcune possono evolvere e divenire malattie
trasmissibili dell’uomo.
WHO-FAO-OIE
Consultation
Maggio 2004
Malattie equine non
presenti in Italia
• Malattia/e non presenti sul territorio nazionale
e che possono essere introdotte da un altro
paese sia temporaneamente che in via
permanente.
• Malattie causate da: virus, batteri, funghi o
parassiti.
• La loro introduzione in un paese può interessare
non solo chi è direttamente coinvolto, ma può
avere effetti collaterali devastanti.
• Sebbene le conseguenze economiche possono
essere molto serie, gli aspetti sociali non
possono in alcun modo essere trascurati.
Controllo delle malattie
esotiche
• L’unico modo per evitare l’introduzione di una
malattia esotica è chiudere completamente le
frontiere a qualunque commercio, incluse animali e
persone. Resta comunque il problema dei vettori!
• E’ IMPOSSIBILE!!!
• La strategia migliore è che l’intero settore si dia
delle regole per scongiurare una tale eventualità,
e questo richiede che TUTTE le persone coinvolte si
impegnino in tal senso.
• E’ necessario rispettare in maniera rigorosa le
normative sanitarie in termini di import/export
L’OIE e la movimentazione
degli Equidi
• Luglio 2013: accordo tra OIE e International
Federation of Horseracing Authorities (IFHA)
-
Superare i problemi legati alle importazioni temporanee
Gruppo di lavoro per definire protocolli e regolamenti
• 2011 e 2012: conferenza FEI-OIE “International horse
Movement”
• Dal 2012
-
Disease Free Country per la Peste Equina
Sul Terrestrial Code: zones and compartments
Equine Disease Free Zone (EDFZ) per eventi sportivi
Malattie infettive del
cavallo
Malattie batteriche e
parassitarie
ENGLISH
ITALIAN
PATHOGEN
Present in Italy
OIE Listed
Bacterium
+
+
Anthrax
Antrace (Bacillus anthracis)
Equine Babesiosis (Piroplasmosis)
Babesiosi Equina (Piroplasmosi)
Parasite
+
+
Echinococcus granulosus var equinus
Echinococcus granulosus var equinus
Parasite
+
+
Equine Granulocytic Ehrlichiosis (EGE)
Ehrlichiosi Equina
Parasite
+
-
Potomac Horse Fever (PHF)
Erlichiosi monocitaria equina (Neorickettsia risticii)
Parasite
+
-
Epizootic Lymphangitis
Linfangite epizootica (Histoplasma farciminosum)
Fungus
+
+
Lyme Disease
Malattia di Lyme
(Borrelia burgdorferi, B. afzelii and B. garinii)
Bacterium
+
-
Contagious Equine Metritis (CEM)
Metrite Contagiosa (Taylorella equigenitalis)
Bacterium
+
+
Equine Protozoal Myeloencephalitis (EPM)
Mieloencefalite Protozoaria Equina (Sarcocystis
neurona)
Parasite
?
-
Dourine
Morbo Coitale Maligno (Trypanosoma equiperdum)
Parasite
+/-
+
Glanders
Morva (Burkholderia mallei)
Bacterium
+/-
+
Nagana
Nagana (trypanosomiasi)
Parasite
-
-
Bacterium
+
-
Parasite
+
+
Bacterium
+
-
Corynebacterium pseudotuberculosis (Pigeon Pseudotubercolosi
(Corynebacterium pseudotuberculosis)
Fever)
Horse Mange
Rogna equina
Salmonella equi abortus
Salmonella equi abortus
Surra
Surra (Trypanosoma evansi)
Parasite
-
+
Trichinellosis
Trichinellosi
Parasite
+
+
Malattie virali
ENGLISH
ITALIAN
PATHOGEN
Present in Italy
OIE Listed
Equine Infectious Anaemia (EIA)
Anemia Infettiva
Virus
+
+
Equine Arteritis Virus (EAV)
Arterite virale equina
Virus
+
+
Japanese Encephalitis (JE)
Encefalite Giapponese
Virus
-
+
Equine Viral Encephalitides (EEE, WEE, VEE) Encefaliti Virali Equine
Virus
-
+
Equine Encephalosis (EE)
Encefalosi Equina
Virus
-
-
Getah
Getah virus
Virus
?
-
Equine Influenza (EI)
Influenza Equina
Virus
+/-
+
Louping Ill
Louping Ill
Virus
-
-
Borna Disease
Malattia di Borna
Virus
+
-
Nipah Virus
Nipah Virus
Virus
-
+
African Horse Sickness (AHS)
Peste Equina
Virus
-
+
Horse Pox
Pox Equino
Virus
-
+
Rabies
Rabbia
Virus
-
+
Equine Rhinopmeumonitis (EHV-1 abortion) Rinopolmonite equina
Virus
+
+
Vesicular Stomatitis (VS)
Stomatite Vescicolare
Virus
-
+
West Nile Virus (WNV)
West Nile Disease
Virus
+
-
Malattie a Rischio
d’introduzione
Malattie a Rischio
Introduzione
ENGLISH
ITALIAN
PATHOGEN
Present in Italy
OIE Listed
Glanders
Morva (Burkholderia mallei)
Bacterium
+/-
+
Surra
Surra (Trypanosoma evansi)
Parasite
-
+
African Horse Sickness (AHS)
Peste Equina
Virus
-
+
Equine Influenza (EI)
Influenza Equina
Virus
+/-
+
Equine Viral Encephalitides (EEE,
WEE, VEE)
Encefaliti Virali Equine
Virus
-
+
Japanese Encephalitis (JE)
Encefalite Giapponese
Virus
-
+
Vesicular Stomatitis (VS)
Stomatite Vescicolare
Virus
-
+
Morva
(Burkholderia mallei)
L’agente patogeno
• Burkholderia mallei
- Batterio gram negativo
- Sopravvive principalmente negli animali infetti
- E’ in grado di sopravvivere a lungo in ambienti
favorevoli (umidi)
- E’ velocemente inattivato da calore e luce solare
• E’ “imparentato” con Burkholderia pseudomallei
- Agente della melioidosi
• Ha una storia antica ed è stato usato in passato
come arma batteriologica
Trasmissione
Animali e Uomo
•Ingestione
- Cibo od acqua contaminati
- Essudati cutanei, secrezioni respiratorie
•Inalazione
•Contatto diretto
- Abrasioni della cute
- Mucose
•Fomiti
•Uomo-uomo (raro)
Epidemiologia
• Endemica
- Alcuni paesi di: Africa, Medio Oriente, Asia, e Sud
America
• Sospetta
- Paesi Balcanici, ex repubbliche Sovietiche
• Casi sporadici
- Centro America
• Una tempo era molto diffusa, ma è stata
eradicata in molti paesi
Ospiti
• Colpisce i solipedi
- Asini
• Forma acuta
- Cavalli
• Forma cronica
• Carnivori, uomo e capre
sono anch’essi suscettibili
• Suini e bovini sono resistenti
Malattia negli animali
• Le diverse forme di malattia non sono
facilmente distinguibili a differenza
dell’uomo
- Possono presentarsi simultaneamente
- Incubazione: 2 - 6 settimane
• Forma nasale
- Febbre, tosse, dispnea, abbondante scolo
nasale, ulcere
- Coinvolgimento linfonodale e vascolare
- Morte
Malattia negli animali
Forma Polmonare
- Noduli ed ascessi
nei polmoni
- Dispnea
- Tosse
- Febbre
- Progressiva
debilitazione
Forma Cutanea
- Noduli ed ulcere
cutanee
- Linfoadenopatia
- Gonfiore delle
articolazioni ed edema
degli arti
- Orchite nei maschi
Malattia negli animali
• Forma acuta
− Più comune negli asini
− Sintomatologia nasale e polmonare
Tosse e dispnea
Noduli ed ulcere sulla mucosa nasale
Linfonodi sottomandibolari ingrossati
− Possibile sintomatologia neurologica
− Morte
Malattia negli animali
• Forma cronica
- Tosse, malessere, febbre, perdita di peso
- Scolo nasale ed ulcere, noduli cutanei
- Coinvolgimento linfonodale e vascolare
- Gonfiore delle articolazioni ed edema degli arti
• Forma latente
- Solitamente sintomi meno evidenti
- Scolo nasale
- Orchite (frequente)
Diagnosi differenziale
•
•
•
•
•
•
•
Melioidosi
Adenite equina (Streptococcus equi var equi)
Linfangite
Altre forme di polmonite
Empiema della tasca gutturale
Dermatofitosi
Dermatomicosi
Trattamento
• Gli antibiotici sono efficaci
- Solo nelle aree endemiche
• Dubbi sull’opportunità di
curare gli animali
- Possono diventare serbatoi
asintomatici e infettare
l’uomo
Prevenzione
• Cavalli
- Diagnosi precoce e quarantena
- Conferma di laboratorio e
abbattimento
• E’ una malattia notificabile
• Non esistono vaccini nè per
l’uomo nè per gli animali
Surra
(Trypanosoma evansi)
Il parassita
• Trypanosoma evansi
- Organismo appartenente al subgenere
Trypanozoon
- Trasmesso da insetti ematofagi
- In Brasile è trasmesso anche dai pipistrelli vampiri
Ospiti
• Colpisce un’ampia varietà di specie
-
Cavalli, muli e asini
Cammelli e lama
Cervi
Bovini, bufali, pecore e capre
Maiali
• Carnivori (cane e gatto) ed elefanti sono
anch’essi suscettibili, insieme ad altre
specie
Trasmissione
• Non richiede un vettore biologico, ma può
essere trasmesso meccanicamente
- Sangue
- Tessuti
• Tabanus spp.
• Genera: Haematopota, Chrysops, Lyperosia,
Stomoxys, Musca and Atylotus
• I carnivori possono anche infettarsi ingerendo
tessuti infetti.
Epidemiologia
• Endemica
-
Africa
Medio Oriente
Asia
Sud America
Isole Canarie (Spagna)
• Nel 2006 c’è stato un focolaio in Francia nei
dromedari
Distribuzione del Trypanosoma
evansi a livello globale
Sintomatologia clinica
• La malattia non è sempre di facile identificazione
- Esistono forme subcliniche
- Incubazione: 5 - 60 giorni
• Forme: acuta, subacuta e cronica
- Febbre, perdita di peso, letargia, anemia,
linfoadenomegalia, edema
- Talvolta orticaria, ittero e petecchie emorragiche sulle
mucose
- Rara la sintomatologia neurologica, ma possibile paresi e
atrofia muscolare
- Aborti e malformazioni fetali sono possibili
- Leucopenia ed immunosoppressione
Sintomatologia clinica
Pelo arruffato
Riduzione della gobba
Edema ventrale
Diagnosi differenziale
• Peste equina
• Arterite virale
• Anemia infettiva
• Babesiosi equina
• Encefaliti
Prevenzione e controllo
• Diagnosi precoce e quarantena
• Conferma di laboratorio e
isolamento o meglio
abbattimento
• Controllo dei vettori /
repellenti
• Stabulazione notturna al
chiuso
• E’ una malattia notificabile
African Horse
Sickness
African Horse Sickness Virus
• Virus ad RNA senza envelope
• Famiglia Reoviridae
- Genere Orbivirus
• Nove sierotipi (1-9)
- Tutti viscerotropici
- Sierotipo 9
• Aree endemiche
• Focolai fuori dall’ Africa
- Sierotipi 1-8
• Aree geografiche limitate
Ospiti
• Equidi
- Cavalli, asini e muli
- Zebre
• Altri
- Dromedari
- Cani
Distribuzione
• Endemica in Africa
Sub-sahariana
• Focolai
- Africa Settentrionale e
Meridionale
- Medio Oriente
- Spagna e Portogallo
Distribuzione secondo l’OIE
(2011)
Morbilità/Mortalità
• Variano in base alla specie, allo stato
immunitario, alla forma di malattia
• Mortalità in base alla specie
- I cavalli sono particolarmente sensibili
Specie
Mortalità
Cavalli
50-95%
Muli
50%
Asini Europei ed Asiatici
5-10%
Asini Africani e zebre
Rara
Morbilità/Mortalità
• Mortalità in base alla forma di malattia
Forma di Malattia
Mortalità
Polmonare
Fino a 95%
Cardiaca
50% o superiore
Mista
70-80%
Horsesickness fever
Normalmente guarisce
Trasmissione
• Non contagiosa
• Trasmessa da vettori: Culicoides spp.
-
Culicoides imicola – vettore principale
C. bolitinos
C. variipennis
Altri artropodi ?
• Viremia negli equidi
- Cavalli: da 12 a 40 giorni
- Zebre, asini Africani: fino a 6 settimane
Storia
• 1600: Prima segnalazione
- Cavalli nell’ Africa Meridionale
• 1921: Sir Arnold Theiler
- Ha descritto 7 focolai in Southern Africa dal 1780 al
1918
• 1959-61: Medio Oriente
- Primo focolaio fuori dall’Africa
• 1987-91: Spagna e Portogallo
- Zebre importate
- Nuove specie di Culicoides
Impatto Economico
• 1989: Portogallo
- 137 focolai
• 104 allevamenti
- 206 cavalli abbattuti
- 170.000 equini vaccinati
- Costo: $1.9 milioni
SPAIN
Incubazione
• Sperimentale: 2-21 giorni
• Infezione naturale: 3-14 giorni
Disease Form
Incubation Period
Peracute (pulmonary) form
3-5 days
Subacute (edematous or cardiac)
form
7-14 days
Acute (mixed) form
5-7 days
Horsesickness fever
5-14 days
Sintomatologia Clinica
• Quattro forme di malattia
-
Iperacuta (polmonare)
Subacuta edematosa (cardiaca)
Acuta (mista)
Horsesickness fever
• Infezioni sintomatiche sono più comuni nei
cavalli e nei muli
• Le zebre sono solitamente asintomatiche
Iperacuta - Forma Polmonare
•
•
•
•
•
•
•
Febbre acuta
Improvvisa e grave insufficienza polmonare
Dispnea, tachipnea
Sudorazione profusa
Tosse spasmodica
Essudato nasale sierofibrinoso
Schiuma dalle narici
Morte rapida (poche ore)
dovuta ad edema
polmonare
Subacuta Edematosa –
Forma Cardiaca
• Edema
- Fosse sopraorbitali, palpebre
- Guance, labbra, lingua, spazio
inter mandibolare
- Collo, torace, costato
- Assente nelle estremità
inferiori degli arti
• Se l’animale guarisce l’edema
persiste per circa 3-8 giorni
Subacuta – Forma Cardiaca
• Stadi terminali
- Grave depressione, coliche, petecchie della
congiuntiva e della lingua ventrale
• Morte per insufficienza cardiaca
• Mortalità del 50% o superiore
• Morte entro 4-8 giorni
Acuta – Forma Mista
• Forme polmonari e cardiache
• Sintomatologia cardiaca di solito subclinica
- Seguita da grave insufficienza respiratoria
• Sintomi respiratori lievi
- Seguito da edema e morte
• Diagnosi da esame necroscopico
• Mortalità del 70-80%
Horsesickness Fever
• Segni clinici lievi
• Febbre molto caratteristica (3-8 giorni)
- Remissione al mattino (non rilevabile)
- Peggioramento pomeridiano
• Altri sintomi
- Lieve anoressia o depressione
- Congestione delle mucose
- Aumento della frequenza cardiaca
• Raramente fatale
Diagnosi Differenziale
•
•
•
•
•
•
•
•
Arterite virale equina
Anemia infettiva equina
Hendra
Purpura emorragica
Piroplasmosi equina
Encefalosi Equine
Antrace
Tossine
Controllo
• Quarantena
- Equidi da aree endemiche
• Asia, Africa, Mediterraneo
- Minimo 60 giorni al punto di ingresso
• Controllo dei vettori e protezione degli animali
- Insetticidi
- Stabulazione in stalle a prova di insetto dal
tramonto all'alba
Encefaliti Virali
Equine
Encefaliti Equine
• Eastern equine encephalitis (EEE) Encefalite equina dell'Est
• Western equine encephalitis
(WEE) - Encefalite equina
dell‘Ovest
• Venezuelan equine encephalitis
(VEE) - Encefalite equina
Venezuelana
I Virus
• EEE, WEE, and VEE viruses
- Famiglia Togaviridae
- Genere Alphavirus
• Trasmessa da zanzare
• La malattia
- Encefalite nell’uomo e nei cavalli
- Altri mammiferi ed uccelli si
infettano occasionalmente
Trasmissione
Vertebrate
Hosts
Virus
Particles
Mosquito Vector
Dead End Hosts
Vettori delle
Encefaliti Equine
Malattia
EEE
WEE
VEE
Vettore
Culiseta melanura
Aedes spp.
Culex (Cx.) nigrapalpus
Coquilletidia spp.
Culex tarsalis
Aedes melanimon
Aedes dorsalis
Aedes campestris
Culex (Melanoconion) spp.
Rischi per l'uomo
• Eastern equine encephalitis
- Gli anziani sono più a rischio
- Tasso di mortalità: 33%
• Western equine encephalitis
- Bambini <1 anno sono più a rischio
- Tasso di mortalità: 3%
• Venezuelan equine encephalitis
- I bambini si ammalano più facilmente
- Mortalità rara
Rischi per gli animali
• Mortalità nei cavalli
- EEE ~ 90%
- VEE ~ 50 to 90%
- WEE ~ <30%
• Vaccino disponibile
negli U.S.A.
EASTERN EQUINE
ENCEPHALITIS
Storia della EEE
• 1942-1943
- Epidemia in Michigan
• 1947
- Southern Louisiana
e Texas
- 14,000 casi
- 83% di mortalità
• 1951
- Isolato da Culiseta melanura
Epidemiologia della EEE
• 1964-2010
- 270 casi totali
- In media 6 casi all’anno
- In media 1 - 2 decessi all’anno
• Mortalità
- Uomo: 30 to 70%
- Equini: 90%
• I casi nei cavalli di solito appaiono prima
- Servono da sentinelle per l’uomo
•Endemic in portions of the American
continent
•Eastern half of N. America from
Canada to the Caribbean Islands and
S. America.
•EEE viruses comprises 2 major
variants, North & South American
EEE nei cavalli
• Incubazione: 5 – 14 giorni
• Sintomatologia nei cavalli
- Febbre, anoressia, depressione
- Sintomatologia del SNC
• Ipersensibilità, vagare senza meta, circling, atassia,
paresi, paralisi
• La morte può verificarsi entro pochi giorni
• Si verificano anche infezioni asintomatiche o
lievi
• Vaccino disponibile per i cavalli
EEE negli Uccelli
• Asintomatica nella maggior parte delle specie
• Sintomi clinici
- Depressione, tremori, paralisi delle gambe, sonnolenza
- Emù, struzzi
• Enterite emorragica, vomito
- Morte 24 ore dopo l’insorgenza dei sintomi
• Vaccinazione
- Alcuni uccelli vengono vaccinati per EEE
WESTERN EQUINE
ENCEPHALITIS
Epidemiologia della WEE
• Culex tarsalis
- Popolazioni molto abbondanti in
estate
- Epidemie associate con freddo,
primavere piovose
- Il vento può trasportare zanzare per
800 miglia in meno di 24 ore
• Casi tra Giugno-Agosto
- 639 casi dal 1964
- 1989-1997: nessun decesso (uomo)
WEE is more widely distributed in
N. and S. America than either EEE
or the endemic strains of VEE virus.
Occurs more frequently in the
western states and provinces of the
USA and Canada, respectively.
WEE negli Animali
• Asintomatica
- Blacktail jackrabbit, kangaroo rat, Western gray squirrel,
prairie dog, birds
Cavalli
• Segni clinici:
- Febbre, depressione, alterata capacità cognitiva, atassia,
disfagia
- Progresso fino alla paralisi, convulsioni, morte
- Tasso di mortalità <30%
• Trattamento con terapia di supporto
• Vaccino disponibile
VENEZUELAN EQUINE
ENCEPHALITIS
Ceppi Virali
Subtype
Cycle
Pathogenic
I-A
I-B
I-C
Epizootic/
Epidemic
Highly virulent for
equines
I-D II
I-E III
I-F IV
V
VI
Enzootic/ Endemic Not for horses
Limited cases in
humans
Ceppi di VEE
• Epizootici/Epidemici
- I-A, I-B, and I-C
- Malattie nell’uomo e
cavallo
- Trasmesso da molte
specie di zanzare
- Serbatoio naturale
sconosciuto
- Cavalli e asini agiscono
come amplificatori
• Enzootici/Endemici
- Malattia nell’uomo
- Trasmesso
prevalentemente da
Culex (Melanoconion)
- Serbatoio naturale sono
i roditori che vivono in
paludi e foreste
Epidemic strains
– Have traditionally
originated in
northern S. America.
Endemic strains –
Atlantic coastal regions
from Florida through
Panama, Colombia,
French Guiana, Peru,
Brazil to Argentina.
Storia della VEE
• 1938
- Isolato dal cervello di cavallo
• 1962-1964
- Focolaio in Venezuela
• 23.000 casi umani
• 1967
- Focolaio in Colombia
• 220.000 casi umani
• Oltre 67.000 cavalli morti
Storia della VEE
• 1969-1971
-
Il più grande focolaio registrato
Dal Costa Rica alla Valle del Rio Grande in Texas
Migliaia di casi di encefaliti nell’uomo
Oltre 100.000 cavalli morti
• 1995
- Venezuela e Colombia
- Oltre 90.000 casi umani
Trasmissione Epizootica
della VEE
Other species
naturally
infected but
not amplifiers
Primary Vector
multiple
mosquito species
Dead-end hosts
Humans
Vertebrate
Host
Horses
Trasmissione Enzootica della
VEE
Primary Vector
Culex
(Melanoconion)
species
Dead end
hosts
Humans
Vertebrate
Host
Rodents
VEE nei Cavalli
• Incubazione: 1 - 5 giorni
• I cavalli sono estremamente sensibili
- Febbre, anoressia, depressione, labbra flaccide,
palpebre e orecchie cadenti, incoordinazione e
cecità
- Morte da 5 a 14 giorni dopo l'esordio clinico
• Mortalità: dal 50 al 90%
• La trasmissione intrauterina causa aborto,
natimortalità
VEE negli Animali
• La maggior parte degli animali domestici non
mostrano segni clinici o amplificano il virus
• Sperimentalmente
- Conigli e cani infettati muoiono dopo l'inoculo
- Animali di laboratorio sensibili
• Fungono da sentinelle
• Guinea pigs, topi, criceti
• Ceppi enzootici non causano malattia negli
animali
VEE come Arma
Batteriologica
• Aerosolized VEE
• La malattia nell’uomo e nei cavalli si manifesta
contemporaneamente
• Sintomatologia simil-influenzale nell’uomo
• Possibile sintomatologia neurologica nei cavalli
• Ampio numero di casi in una area geografica
definita
Encefalite
Giapponese
Encefalite Giapponese
• Genere Flavivirus
• Il nome viene dal Latino flavus che
significa “giallo”
• Virus ad RNA a singolo filamento
con envelope
• Morfologia non ben definita
Storia
• 1870s: Giappone
- Epidemie di “Encefalite estiva”
• 1924: Ampia epidemia in Giappone
- 6.125 casi umani; 3.797 decessi
• 1935: isolato per la prima volta
- Da un uomo morto di encefalite
• 1938: il virus è isolato da una zanzara (Culex
tritaeniorhynchus)
Storia
• 1940 to 1978
- La malattia si diffonde con epidemie in China,
Korea ed India (6.000 casi umani)
• 1983: vaccinazione in South Korea
- Inizia già all’età di 3 anni
- Nelle zone endemiche anche prima
Impatto Economico
• Maiale
- Alta mortalità nei suinetti
• Cavallo
- Mortalità fino al 5%
• Uomo
- Costo per la vaccinazione e le
cure mediche
- Controllo dei vettori
Distribuzione
• Endemica nelle
zone temperate e
tropicali dell’Asia
Korea
• Controllo della
malattia con la
Japan
China
India
Philippines
vaccinazione
Indonesia
Morbilità/Mortalità
• Maiale
- Alta mortalità nei suinetti
- Rara negli adulti
• Cavallo
- Bassa mortalità (<5%)
• Uomo
- Mortalità: dal 5 al 40%
- Grave sintomatologia neurologica: 45 to 70%
Trasmissione
• Trasmessa da vettori
• Ciclo enzootico
- Zanzare: Culex
• Culex tritaeniorhynchus
- Reservoir/ospiti amplificatori
• Maiali, pipistrelli, uccelli trampolieri
• Forse anche rettili ed anfibi
- Ospiti accidentali
• Cavalli, uomo, altri
Sintomatologia: Cavallo
• Incubazione: da 8 a 10 giorni
• Di solito subclinica
• Febbre, locomozione
compromessa, stupore,
digrignamento dei denti
• Cecità, coma, morte (raro)
Sintomatologia: Maiale
• Incubazione non definita
• Esposizione durante la prima parte della
gravidanza è pericolosa
• Nascita di feti nati morti o mummificati
• Suinetti: segni neurologici, morte
• Verri: infertilità, gonfiore dei testicoli
Diagnosi Differenziale
• Cavallo
- WEE, EEE, altre encefaliti virali, Hendra, rabbia,
neurotossine, encefaliti tossiche
• Maiale
- Myxovirus-parainfluenza 1, coronavirus, Menangle
virus, Nipah virus, Porcine parvovirus, PRRS
Trattamento
• Non esiste un trattamento efficace
• Terapia di supporto
Prevenzione
• Controllo dei vettori
- Eliminare le zone di riproduzione delle zanzare
- Controllo delle larve e degli adulti
• Vaccinazione
- Cavallo, maiale, uomo
• Misure di protezione personali
- Evitare le ore di attività delle zanzare
- Uso di repellenti contenenti DEET
Stomatite
Vescicolare
Vesicular Stomatitis Virus
• Vesiculovirus ad RNA
- Famiglia Rhabdoviridae
- Principali sierotipi
• VSV-NJ e VSV-I
• Colpisce: cavalli, bovini, maiali,
camelidi e l’uomo
- Pecore e capre sono resistenti
• Assomiglia molto ad altre malattie
vescicolari come l’Afta Epizootica
Storia
• Inizi del 1800s
- Malattia equina simile alla Stomatite Vescicolare
• 1927: identificazione del virus
• 1950s: prime segnalazioni di casi umani
• 1982-83: focolaio nell’Ovest degli U.S.A.
- In precedenza, tipiche onde epizootiche
- Oggi, un evento l’anno negli U.S.A.
Focolai Recenti
•
•
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1998-99: NM, CO, TX; 130 positivi
2004-05: TX, NM, CO; 470 positivi
2005: nove stati; 786 positivi
2006: WY; 29 positivi
2009: TX, NM; 7 positivi
2010: AZ; 4 positivi
Impatto Economico
• 1928: allevamenti da latte in California
- Perdita da 97$ to 202$ per capo
• 1995: allevamenti da carne in New Mexico
- Perdita da 53$ per capo
• Perdite dovute a:
- Aumento degli abbattimenti, aumento della
mortalità
- Produzione ridotta di latte
- Lavoro, farmaci, spese veterinarie
Distribuzione
• Emisfero Occidentale
- America Settentrionale, Centrale e Meridionale
• Emergenza nell’Emisfero Orientale?
- 2009: Bahrain, Laos (sospetta)
- 2009: Pakistan (in un area limitata)
• Sud Ovest degli U.S.A
- Focolai nelle regioni più calde
• Sud Est degli U.S.A.: ciclo enzootico
Morbilità / Mortalità
• Morbilità
- Varia tra il 5 e il 90%
- La maggior parte degli animali siero-convertono
• Mortalità
- Più alta negli adulti
- La morte è rara nei bovini e nei cavalli
Trasmissione negli Animali
• Vettori
Sandfly
- Flebotomi
- Mosche
- Epidemie stagionali
• Contatto diretto
- Animali infetti
- Oggetti contaminati
Blackfly
Trasmissione all’Uomo
• Contatto diretto
- Tessuti infetti, liquido vescicolare, saliva
• Punture di insetto
- Mosche, flebotomi
• Aerosol
- In laboratorio
Sintomatologia clinica
• Incubazione
- 3 – 5 giorni
• Febbre e vescicole che ricordano
FMD
• I cavalli si ammalano in maniera
grave
- Lesioni orali
• Scialorrea, masticazione,
sfregamento della bocca, zoppia
- Lesioni delle bande coronariche
Sintomatologia clinica
• Bovini e maiali
- Lesioni vescicolari
• Orali, ghiandola mammaria, fascia
coronarica, regione interdigitale
- Di solito limitate ad un’unica
area del corpo
- Salivazione e zoppia
• Remissione in 2 settimane
Trattamento
• Non esistono trattamenti specifici
• Terapia di supporto
- Acqua fresca e pulita
• Elettroliti se necessario
- Alimentazione umida
• Antibiotici per infezioni secondarie
• Prognosi fausta
• Gli animali da reddito possono subire perdite
Prevenzione
• Non acquistare da allevamenti positivi per 3
mesi dopo l'infezione
• Evitare il pascolo nelle ore di massima attività
vettoriale
• Segregazione e isolamento necessario per
ridurre la diffusione
• Disinfezione e pulizia
• Programmi di controllo dei vettori
Influenza Equina
Influenza Equina
• Si conoscono due sottotipi
- H7N7 (equine virus 1)
- H3N8 (equine virus 2)
- Altri si sono estinti o prevalenze bassissime
• 1987:
1987 epidemia in India, 27.00 casi (centinaia
di morti)
• 1989:
1989 epidemia in China (H3N8) senza morti
• 2007:
2007 ultima epidemia imponente in Australia
• Infetta anche i cani e raramente l’uomo
Conclusioni
Conclusioni
1. L’analisi del rischio può fornire un aiuto consistente
nella gestione delle strategie di controllo
-
dal momento che l’influenza del clima su ecosistemi e
malattie infettive non è completamente noto
-
per ridurre ad un livello accettabile l’INCERTEZZA con
cui si è chiamati ad operare in caso di malattie “nuove”.
L’analisi del rischio deve essere basata su DATI SPECIFICI
generati dalle attività di sorveglianza condotta nello
stesso “ambiente” a cui l’analisi è riferita
Conclusioni
2. Previsioni a lungo termine sui cambiamenti
climatici e sulla conseguente evoluzione delle
vector-borne diseases sono ancora inaffidabili.
Inoltre è necessario un approccio UMILE nel
prevedere le possibili evoluzioni di una malattia
(BTV8 in Nord Europa)
3. Training appropriato e programmi di
comunicazione dovrebbero essere indirizzati a tutti
gli “attori” affinché siano in grado di fronteggiare
malattie la cui natura può essere completamente
differente da quelle presenti sul territorio
Conclusioni
3. Approccio pragmatico adottato per
immaginare ed implementare nuove
strategie
(i.e.: vaccinazione dei bovini nell’Europa del sud);
5. Di fronte alle nuove sfide mantenere un
approccio basato sull’esperienza e su dati
consolidati (es.: ricorso alla vaccinazione)
Conclusioni
6. Solo attraverso la collaborazione internazionale
è possibile tentare di controllare le TADs
caratterizzate da una diffusione rapida quali le
vector-borne
7. Necessario essere preparati disponendo di
strumenti diagnostici e vaccini in anticipo
GRAZIE PER
L’ATTENZIONE
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