Torino, 09/05/2014 Patologie esotiche dell’equide: rischi di introduzione sul nostro territorio nazionale Andrea Capobianco Dondona CESME CdR Nazionale per lo studio delle malattie esotiche Malattie emergenti - riemergenti • Malattia riconosciuta per la prima volta o che si presenta con un nuovo quadro evolutivo, o che si è verificata precedentemente ma mostra un aumento dell’incidenza o un’espansione rispetto ai parametri geografici, agli ospiti o alla diffusione dei vettori. • Molte di queste infezioni sono zoonosi, alcune possono evolvere e divenire malattie trasmissibili dell’uomo. WHO-FAO-OIE Consultation Maggio 2004 Malattie equine non presenti in Italia • Malattia/e non presenti sul territorio nazionale e che possono essere introdotte da un altro paese sia temporaneamente che in via permanente. • Malattie causate da: virus, batteri, funghi o parassiti. • La loro introduzione in un paese può interessare non solo chi è direttamente coinvolto, ma può avere effetti collaterali devastanti. • Sebbene le conseguenze economiche possono essere molto serie, gli aspetti sociali non possono in alcun modo essere trascurati. Controllo delle malattie esotiche • L’unico modo per evitare l’introduzione di una malattia esotica è chiudere completamente le frontiere a qualunque commercio, incluse animali e persone. Resta comunque il problema dei vettori! • E’ IMPOSSIBILE!!! • La strategia migliore è che l’intero settore si dia delle regole per scongiurare una tale eventualità, e questo richiede che TUTTE le persone coinvolte si impegnino in tal senso. • E’ necessario rispettare in maniera rigorosa le normative sanitarie in termini di import/export L’OIE e la movimentazione degli Equidi • Luglio 2013: accordo tra OIE e International Federation of Horseracing Authorities (IFHA) - Superare i problemi legati alle importazioni temporanee Gruppo di lavoro per definire protocolli e regolamenti • 2011 e 2012: conferenza FEI-OIE “International horse Movement” • Dal 2012 - Disease Free Country per la Peste Equina Sul Terrestrial Code: zones and compartments Equine Disease Free Zone (EDFZ) per eventi sportivi Malattie infettive del cavallo Malattie batteriche e parassitarie ENGLISH ITALIAN PATHOGEN Present in Italy OIE Listed Bacterium + + Anthrax Antrace (Bacillus anthracis) Equine Babesiosis (Piroplasmosis) Babesiosi Equina (Piroplasmosi) Parasite + + Echinococcus granulosus var equinus Echinococcus granulosus var equinus Parasite + + Equine Granulocytic Ehrlichiosis (EGE) Ehrlichiosi Equina Parasite + - Potomac Horse Fever (PHF) Erlichiosi monocitaria equina (Neorickettsia risticii) Parasite + - Epizootic Lymphangitis Linfangite epizootica (Histoplasma farciminosum) Fungus + + Lyme Disease Malattia di Lyme (Borrelia burgdorferi, B. afzelii and B. garinii) Bacterium + - Contagious Equine Metritis (CEM) Metrite Contagiosa (Taylorella equigenitalis) Bacterium + + Equine Protozoal Myeloencephalitis (EPM) Mieloencefalite Protozoaria Equina (Sarcocystis neurona) Parasite ? - Dourine Morbo Coitale Maligno (Trypanosoma equiperdum) Parasite +/- + Glanders Morva (Burkholderia mallei) Bacterium +/- + Nagana Nagana (trypanosomiasi) Parasite - - Bacterium + - Parasite + + Bacterium + - Corynebacterium pseudotuberculosis (Pigeon Pseudotubercolosi (Corynebacterium pseudotuberculosis) Fever) Horse Mange Rogna equina Salmonella equi abortus Salmonella equi abortus Surra Surra (Trypanosoma evansi) Parasite - + Trichinellosis Trichinellosi Parasite + + Malattie virali ENGLISH ITALIAN PATHOGEN Present in Italy OIE Listed Equine Infectious Anaemia (EIA) Anemia Infettiva Virus + + Equine Arteritis Virus (EAV) Arterite virale equina Virus + + Japanese Encephalitis (JE) Encefalite Giapponese Virus - + Equine Viral Encephalitides (EEE, WEE, VEE) Encefaliti Virali Equine Virus - + Equine Encephalosis (EE) Encefalosi Equina Virus - - Getah Getah virus Virus ? - Equine Influenza (EI) Influenza Equina Virus +/- + Louping Ill Louping Ill Virus - - Borna Disease Malattia di Borna Virus + - Nipah Virus Nipah Virus Virus - + African Horse Sickness (AHS) Peste Equina Virus - + Horse Pox Pox Equino Virus - + Rabies Rabbia Virus - + Equine Rhinopmeumonitis (EHV-1 abortion) Rinopolmonite equina Virus + + Vesicular Stomatitis (VS) Stomatite Vescicolare Virus - + West Nile Virus (WNV) West Nile Disease Virus + - Malattie a Rischio d’introduzione Malattie a Rischio Introduzione ENGLISH ITALIAN PATHOGEN Present in Italy OIE Listed Glanders Morva (Burkholderia mallei) Bacterium +/- + Surra Surra (Trypanosoma evansi) Parasite - + African Horse Sickness (AHS) Peste Equina Virus - + Equine Influenza (EI) Influenza Equina Virus +/- + Equine Viral Encephalitides (EEE, WEE, VEE) Encefaliti Virali Equine Virus - + Japanese Encephalitis (JE) Encefalite Giapponese Virus - + Vesicular Stomatitis (VS) Stomatite Vescicolare Virus - + Morva (Burkholderia mallei) L’agente patogeno • Burkholderia mallei - Batterio gram negativo - Sopravvive principalmente negli animali infetti - E’ in grado di sopravvivere a lungo in ambienti favorevoli (umidi) - E’ velocemente inattivato da calore e luce solare • E’ “imparentato” con Burkholderia pseudomallei - Agente della melioidosi • Ha una storia antica ed è stato usato in passato come arma batteriologica Trasmissione Animali e Uomo •Ingestione - Cibo od acqua contaminati - Essudati cutanei, secrezioni respiratorie •Inalazione •Contatto diretto - Abrasioni della cute - Mucose •Fomiti •Uomo-uomo (raro) Epidemiologia • Endemica - Alcuni paesi di: Africa, Medio Oriente, Asia, e Sud America • Sospetta - Paesi Balcanici, ex repubbliche Sovietiche • Casi sporadici - Centro America • Una tempo era molto diffusa, ma è stata eradicata in molti paesi Ospiti • Colpisce i solipedi - Asini • Forma acuta - Cavalli • Forma cronica • Carnivori, uomo e capre sono anch’essi suscettibili • Suini e bovini sono resistenti Malattia negli animali • Le diverse forme di malattia non sono facilmente distinguibili a differenza dell’uomo - Possono presentarsi simultaneamente - Incubazione: 2 - 6 settimane • Forma nasale - Febbre, tosse, dispnea, abbondante scolo nasale, ulcere - Coinvolgimento linfonodale e vascolare - Morte Malattia negli animali Forma Polmonare - Noduli ed ascessi nei polmoni - Dispnea - Tosse - Febbre - Progressiva debilitazione Forma Cutanea - Noduli ed ulcere cutanee - Linfoadenopatia - Gonfiore delle articolazioni ed edema degli arti - Orchite nei maschi Malattia negli animali • Forma acuta − Più comune negli asini − Sintomatologia nasale e polmonare Tosse e dispnea Noduli ed ulcere sulla mucosa nasale Linfonodi sottomandibolari ingrossati − Possibile sintomatologia neurologica − Morte Malattia negli animali • Forma cronica - Tosse, malessere, febbre, perdita di peso - Scolo nasale ed ulcere, noduli cutanei - Coinvolgimento linfonodale e vascolare - Gonfiore delle articolazioni ed edema degli arti • Forma latente - Solitamente sintomi meno evidenti - Scolo nasale - Orchite (frequente) Diagnosi differenziale • • • • • • • Melioidosi Adenite equina (Streptococcus equi var equi) Linfangite Altre forme di polmonite Empiema della tasca gutturale Dermatofitosi Dermatomicosi Trattamento • Gli antibiotici sono efficaci - Solo nelle aree endemiche • Dubbi sull’opportunità di curare gli animali - Possono diventare serbatoi asintomatici e infettare l’uomo Prevenzione • Cavalli - Diagnosi precoce e quarantena - Conferma di laboratorio e abbattimento • E’ una malattia notificabile • Non esistono vaccini nè per l’uomo nè per gli animali Surra (Trypanosoma evansi) Il parassita • Trypanosoma evansi - Organismo appartenente al subgenere Trypanozoon - Trasmesso da insetti ematofagi - In Brasile è trasmesso anche dai pipistrelli vampiri Ospiti • Colpisce un’ampia varietà di specie - Cavalli, muli e asini Cammelli e lama Cervi Bovini, bufali, pecore e capre Maiali • Carnivori (cane e gatto) ed elefanti sono anch’essi suscettibili, insieme ad altre specie Trasmissione • Non richiede un vettore biologico, ma può essere trasmesso meccanicamente - Sangue - Tessuti • Tabanus spp. • Genera: Haematopota, Chrysops, Lyperosia, Stomoxys, Musca and Atylotus • I carnivori possono anche infettarsi ingerendo tessuti infetti. Epidemiologia • Endemica - Africa Medio Oriente Asia Sud America Isole Canarie (Spagna) • Nel 2006 c’è stato un focolaio in Francia nei dromedari Distribuzione del Trypanosoma evansi a livello globale Sintomatologia clinica • La malattia non è sempre di facile identificazione - Esistono forme subcliniche - Incubazione: 5 - 60 giorni • Forme: acuta, subacuta e cronica - Febbre, perdita di peso, letargia, anemia, linfoadenomegalia, edema - Talvolta orticaria, ittero e petecchie emorragiche sulle mucose - Rara la sintomatologia neurologica, ma possibile paresi e atrofia muscolare - Aborti e malformazioni fetali sono possibili - Leucopenia ed immunosoppressione Sintomatologia clinica Pelo arruffato Riduzione della gobba Edema ventrale Diagnosi differenziale • Peste equina • Arterite virale • Anemia infettiva • Babesiosi equina • Encefaliti Prevenzione e controllo • Diagnosi precoce e quarantena • Conferma di laboratorio e isolamento o meglio abbattimento • Controllo dei vettori / repellenti • Stabulazione notturna al chiuso • E’ una malattia notificabile African Horse Sickness African Horse Sickness Virus • Virus ad RNA senza envelope • Famiglia Reoviridae - Genere Orbivirus • Nove sierotipi (1-9) - Tutti viscerotropici - Sierotipo 9 • Aree endemiche • Focolai fuori dall’ Africa - Sierotipi 1-8 • Aree geografiche limitate Ospiti • Equidi - Cavalli, asini e muli - Zebre • Altri - Dromedari - Cani Distribuzione • Endemica in Africa Sub-sahariana • Focolai - Africa Settentrionale e Meridionale - Medio Oriente - Spagna e Portogallo Distribuzione secondo l’OIE (2011) Morbilità/Mortalità • Variano in base alla specie, allo stato immunitario, alla forma di malattia • Mortalità in base alla specie - I cavalli sono particolarmente sensibili Specie Mortalità Cavalli 50-95% Muli 50% Asini Europei ed Asiatici 5-10% Asini Africani e zebre Rara Morbilità/Mortalità • Mortalità in base alla forma di malattia Forma di Malattia Mortalità Polmonare Fino a 95% Cardiaca 50% o superiore Mista 70-80% Horsesickness fever Normalmente guarisce Trasmissione • Non contagiosa • Trasmessa da vettori: Culicoides spp. - Culicoides imicola – vettore principale C. bolitinos C. variipennis Altri artropodi ? • Viremia negli equidi - Cavalli: da 12 a 40 giorni - Zebre, asini Africani: fino a 6 settimane Storia • 1600: Prima segnalazione - Cavalli nell’ Africa Meridionale • 1921: Sir Arnold Theiler - Ha descritto 7 focolai in Southern Africa dal 1780 al 1918 • 1959-61: Medio Oriente - Primo focolaio fuori dall’Africa • 1987-91: Spagna e Portogallo - Zebre importate - Nuove specie di Culicoides Impatto Economico • 1989: Portogallo - 137 focolai • 104 allevamenti - 206 cavalli abbattuti - 170.000 equini vaccinati - Costo: $1.9 milioni SPAIN Incubazione • Sperimentale: 2-21 giorni • Infezione naturale: 3-14 giorni Disease Form Incubation Period Peracute (pulmonary) form 3-5 days Subacute (edematous or cardiac) form 7-14 days Acute (mixed) form 5-7 days Horsesickness fever 5-14 days Sintomatologia Clinica • Quattro forme di malattia - Iperacuta (polmonare) Subacuta edematosa (cardiaca) Acuta (mista) Horsesickness fever • Infezioni sintomatiche sono più comuni nei cavalli e nei muli • Le zebre sono solitamente asintomatiche Iperacuta - Forma Polmonare • • • • • • • Febbre acuta Improvvisa e grave insufficienza polmonare Dispnea, tachipnea Sudorazione profusa Tosse spasmodica Essudato nasale sierofibrinoso Schiuma dalle narici Morte rapida (poche ore) dovuta ad edema polmonare Subacuta Edematosa – Forma Cardiaca • Edema - Fosse sopraorbitali, palpebre - Guance, labbra, lingua, spazio inter mandibolare - Collo, torace, costato - Assente nelle estremità inferiori degli arti • Se l’animale guarisce l’edema persiste per circa 3-8 giorni Subacuta – Forma Cardiaca • Stadi terminali - Grave depressione, coliche, petecchie della congiuntiva e della lingua ventrale • Morte per insufficienza cardiaca • Mortalità del 50% o superiore • Morte entro 4-8 giorni Acuta – Forma Mista • Forme polmonari e cardiache • Sintomatologia cardiaca di solito subclinica - Seguita da grave insufficienza respiratoria • Sintomi respiratori lievi - Seguito da edema e morte • Diagnosi da esame necroscopico • Mortalità del 70-80% Horsesickness Fever • Segni clinici lievi • Febbre molto caratteristica (3-8 giorni) - Remissione al mattino (non rilevabile) - Peggioramento pomeridiano • Altri sintomi - Lieve anoressia o depressione - Congestione delle mucose - Aumento della frequenza cardiaca • Raramente fatale Diagnosi Differenziale • • • • • • • • Arterite virale equina Anemia infettiva equina Hendra Purpura emorragica Piroplasmosi equina Encefalosi Equine Antrace Tossine Controllo • Quarantena - Equidi da aree endemiche • Asia, Africa, Mediterraneo - Minimo 60 giorni al punto di ingresso • Controllo dei vettori e protezione degli animali - Insetticidi - Stabulazione in stalle a prova di insetto dal tramonto all'alba Encefaliti Virali Equine Encefaliti Equine • Eastern equine encephalitis (EEE) Encefalite equina dell'Est • Western equine encephalitis (WEE) - Encefalite equina dell‘Ovest • Venezuelan equine encephalitis (VEE) - Encefalite equina Venezuelana I Virus • EEE, WEE, and VEE viruses - Famiglia Togaviridae - Genere Alphavirus • Trasmessa da zanzare • La malattia - Encefalite nell’uomo e nei cavalli - Altri mammiferi ed uccelli si infettano occasionalmente Trasmissione Vertebrate Hosts Virus Particles Mosquito Vector Dead End Hosts Vettori delle Encefaliti Equine Malattia EEE WEE VEE Vettore Culiseta melanura Aedes spp. Culex (Cx.) nigrapalpus Coquilletidia spp. Culex tarsalis Aedes melanimon Aedes dorsalis Aedes campestris Culex (Melanoconion) spp. Rischi per l'uomo • Eastern equine encephalitis - Gli anziani sono più a rischio - Tasso di mortalità: 33% • Western equine encephalitis - Bambini <1 anno sono più a rischio - Tasso di mortalità: 3% • Venezuelan equine encephalitis - I bambini si ammalano più facilmente - Mortalità rara Rischi per gli animali • Mortalità nei cavalli - EEE ~ 90% - VEE ~ 50 to 90% - WEE ~ <30% • Vaccino disponibile negli U.S.A. EASTERN EQUINE ENCEPHALITIS Storia della EEE • 1942-1943 - Epidemia in Michigan • 1947 - Southern Louisiana e Texas - 14,000 casi - 83% di mortalità • 1951 - Isolato da Culiseta melanura Epidemiologia della EEE • 1964-2010 - 270 casi totali - In media 6 casi all’anno - In media 1 - 2 decessi all’anno • Mortalità - Uomo: 30 to 70% - Equini: 90% • I casi nei cavalli di solito appaiono prima - Servono da sentinelle per l’uomo •Endemic in portions of the American continent •Eastern half of N. America from Canada to the Caribbean Islands and S. America. •EEE viruses comprises 2 major variants, North & South American EEE nei cavalli • Incubazione: 5 – 14 giorni • Sintomatologia nei cavalli - Febbre, anoressia, depressione - Sintomatologia del SNC • Ipersensibilità, vagare senza meta, circling, atassia, paresi, paralisi • La morte può verificarsi entro pochi giorni • Si verificano anche infezioni asintomatiche o lievi • Vaccino disponibile per i cavalli EEE negli Uccelli • Asintomatica nella maggior parte delle specie • Sintomi clinici - Depressione, tremori, paralisi delle gambe, sonnolenza - Emù, struzzi • Enterite emorragica, vomito - Morte 24 ore dopo l’insorgenza dei sintomi • Vaccinazione - Alcuni uccelli vengono vaccinati per EEE WESTERN EQUINE ENCEPHALITIS Epidemiologia della WEE • Culex tarsalis - Popolazioni molto abbondanti in estate - Epidemie associate con freddo, primavere piovose - Il vento può trasportare zanzare per 800 miglia in meno di 24 ore • Casi tra Giugno-Agosto - 639 casi dal 1964 - 1989-1997: nessun decesso (uomo) WEE is more widely distributed in N. and S. America than either EEE or the endemic strains of VEE virus. Occurs more frequently in the western states and provinces of the USA and Canada, respectively. WEE negli Animali • Asintomatica - Blacktail jackrabbit, kangaroo rat, Western gray squirrel, prairie dog, birds Cavalli • Segni clinici: - Febbre, depressione, alterata capacità cognitiva, atassia, disfagia - Progresso fino alla paralisi, convulsioni, morte - Tasso di mortalità <30% • Trattamento con terapia di supporto • Vaccino disponibile VENEZUELAN EQUINE ENCEPHALITIS Ceppi Virali Subtype Cycle Pathogenic I-A I-B I-C Epizootic/ Epidemic Highly virulent for equines I-D II I-E III I-F IV V VI Enzootic/ Endemic Not for horses Limited cases in humans Ceppi di VEE • Epizootici/Epidemici - I-A, I-B, and I-C - Malattie nell’uomo e cavallo - Trasmesso da molte specie di zanzare - Serbatoio naturale sconosciuto - Cavalli e asini agiscono come amplificatori • Enzootici/Endemici - Malattia nell’uomo - Trasmesso prevalentemente da Culex (Melanoconion) - Serbatoio naturale sono i roditori che vivono in paludi e foreste Epidemic strains – Have traditionally originated in northern S. America. Endemic strains – Atlantic coastal regions from Florida through Panama, Colombia, French Guiana, Peru, Brazil to Argentina. Storia della VEE • 1938 - Isolato dal cervello di cavallo • 1962-1964 - Focolaio in Venezuela • 23.000 casi umani • 1967 - Focolaio in Colombia • 220.000 casi umani • Oltre 67.000 cavalli morti Storia della VEE • 1969-1971 - Il più grande focolaio registrato Dal Costa Rica alla Valle del Rio Grande in Texas Migliaia di casi di encefaliti nell’uomo Oltre 100.000 cavalli morti • 1995 - Venezuela e Colombia - Oltre 90.000 casi umani Trasmissione Epizootica della VEE Other species naturally infected but not amplifiers Primary Vector multiple mosquito species Dead-end hosts Humans Vertebrate Host Horses Trasmissione Enzootica della VEE Primary Vector Culex (Melanoconion) species Dead end hosts Humans Vertebrate Host Rodents VEE nei Cavalli • Incubazione: 1 - 5 giorni • I cavalli sono estremamente sensibili - Febbre, anoressia, depressione, labbra flaccide, palpebre e orecchie cadenti, incoordinazione e cecità - Morte da 5 a 14 giorni dopo l'esordio clinico • Mortalità: dal 50 al 90% • La trasmissione intrauterina causa aborto, natimortalità VEE negli Animali • La maggior parte degli animali domestici non mostrano segni clinici o amplificano il virus • Sperimentalmente - Conigli e cani infettati muoiono dopo l'inoculo - Animali di laboratorio sensibili • Fungono da sentinelle • Guinea pigs, topi, criceti • Ceppi enzootici non causano malattia negli animali VEE come Arma Batteriologica • Aerosolized VEE • La malattia nell’uomo e nei cavalli si manifesta contemporaneamente • Sintomatologia simil-influenzale nell’uomo • Possibile sintomatologia neurologica nei cavalli • Ampio numero di casi in una area geografica definita Encefalite Giapponese Encefalite Giapponese • Genere Flavivirus • Il nome viene dal Latino flavus che significa “giallo” • Virus ad RNA a singolo filamento con envelope • Morfologia non ben definita Storia • 1870s: Giappone - Epidemie di “Encefalite estiva” • 1924: Ampia epidemia in Giappone - 6.125 casi umani; 3.797 decessi • 1935: isolato per la prima volta - Da un uomo morto di encefalite • 1938: il virus è isolato da una zanzara (Culex tritaeniorhynchus) Storia • 1940 to 1978 - La malattia si diffonde con epidemie in China, Korea ed India (6.000 casi umani) • 1983: vaccinazione in South Korea - Inizia già all’età di 3 anni - Nelle zone endemiche anche prima Impatto Economico • Maiale - Alta mortalità nei suinetti • Cavallo - Mortalità fino al 5% • Uomo - Costo per la vaccinazione e le cure mediche - Controllo dei vettori Distribuzione • Endemica nelle zone temperate e tropicali dell’Asia Korea • Controllo della malattia con la Japan China India Philippines vaccinazione Indonesia Morbilità/Mortalità • Maiale - Alta mortalità nei suinetti - Rara negli adulti • Cavallo - Bassa mortalità (<5%) • Uomo - Mortalità: dal 5 al 40% - Grave sintomatologia neurologica: 45 to 70% Trasmissione • Trasmessa da vettori • Ciclo enzootico - Zanzare: Culex • Culex tritaeniorhynchus - Reservoir/ospiti amplificatori • Maiali, pipistrelli, uccelli trampolieri • Forse anche rettili ed anfibi - Ospiti accidentali • Cavalli, uomo, altri Sintomatologia: Cavallo • Incubazione: da 8 a 10 giorni • Di solito subclinica • Febbre, locomozione compromessa, stupore, digrignamento dei denti • Cecità, coma, morte (raro) Sintomatologia: Maiale • Incubazione non definita • Esposizione durante la prima parte della gravidanza è pericolosa • Nascita di feti nati morti o mummificati • Suinetti: segni neurologici, morte • Verri: infertilità, gonfiore dei testicoli Diagnosi Differenziale • Cavallo - WEE, EEE, altre encefaliti virali, Hendra, rabbia, neurotossine, encefaliti tossiche • Maiale - Myxovirus-parainfluenza 1, coronavirus, Menangle virus, Nipah virus, Porcine parvovirus, PRRS Trattamento • Non esiste un trattamento efficace • Terapia di supporto Prevenzione • Controllo dei vettori - Eliminare le zone di riproduzione delle zanzare - Controllo delle larve e degli adulti • Vaccinazione - Cavallo, maiale, uomo • Misure di protezione personali - Evitare le ore di attività delle zanzare - Uso di repellenti contenenti DEET Stomatite Vescicolare Vesicular Stomatitis Virus • Vesiculovirus ad RNA - Famiglia Rhabdoviridae - Principali sierotipi • VSV-NJ e VSV-I • Colpisce: cavalli, bovini, maiali, camelidi e l’uomo - Pecore e capre sono resistenti • Assomiglia molto ad altre malattie vescicolari come l’Afta Epizootica Storia • Inizi del 1800s - Malattia equina simile alla Stomatite Vescicolare • 1927: identificazione del virus • 1950s: prime segnalazioni di casi umani • 1982-83: focolaio nell’Ovest degli U.S.A. - In precedenza, tipiche onde epizootiche - Oggi, un evento l’anno negli U.S.A. Focolai Recenti • • • • • • 1998-99: NM, CO, TX; 130 positivi 2004-05: TX, NM, CO; 470 positivi 2005: nove stati; 786 positivi 2006: WY; 29 positivi 2009: TX, NM; 7 positivi 2010: AZ; 4 positivi Impatto Economico • 1928: allevamenti da latte in California - Perdita da 97$ to 202$ per capo • 1995: allevamenti da carne in New Mexico - Perdita da 53$ per capo • Perdite dovute a: - Aumento degli abbattimenti, aumento della mortalità - Produzione ridotta di latte - Lavoro, farmaci, spese veterinarie Distribuzione • Emisfero Occidentale - America Settentrionale, Centrale e Meridionale • Emergenza nell’Emisfero Orientale? - 2009: Bahrain, Laos (sospetta) - 2009: Pakistan (in un area limitata) • Sud Ovest degli U.S.A - Focolai nelle regioni più calde • Sud Est degli U.S.A.: ciclo enzootico Morbilità / Mortalità • Morbilità - Varia tra il 5 e il 90% - La maggior parte degli animali siero-convertono • Mortalità - Più alta negli adulti - La morte è rara nei bovini e nei cavalli Trasmissione negli Animali • Vettori Sandfly - Flebotomi - Mosche - Epidemie stagionali • Contatto diretto - Animali infetti - Oggetti contaminati Blackfly Trasmissione all’Uomo • Contatto diretto - Tessuti infetti, liquido vescicolare, saliva • Punture di insetto - Mosche, flebotomi • Aerosol - In laboratorio Sintomatologia clinica • Incubazione - 3 – 5 giorni • Febbre e vescicole che ricordano FMD • I cavalli si ammalano in maniera grave - Lesioni orali • Scialorrea, masticazione, sfregamento della bocca, zoppia - Lesioni delle bande coronariche Sintomatologia clinica • Bovini e maiali - Lesioni vescicolari • Orali, ghiandola mammaria, fascia coronarica, regione interdigitale - Di solito limitate ad un’unica area del corpo - Salivazione e zoppia • Remissione in 2 settimane Trattamento • Non esistono trattamenti specifici • Terapia di supporto - Acqua fresca e pulita • Elettroliti se necessario - Alimentazione umida • Antibiotici per infezioni secondarie • Prognosi fausta • Gli animali da reddito possono subire perdite Prevenzione • Non acquistare da allevamenti positivi per 3 mesi dopo l'infezione • Evitare il pascolo nelle ore di massima attività vettoriale • Segregazione e isolamento necessario per ridurre la diffusione • Disinfezione e pulizia • Programmi di controllo dei vettori Influenza Equina Influenza Equina • Si conoscono due sottotipi - H7N7 (equine virus 1) - H3N8 (equine virus 2) - Altri si sono estinti o prevalenze bassissime • 1987: 1987 epidemia in India, 27.00 casi (centinaia di morti) • 1989: 1989 epidemia in China (H3N8) senza morti • 2007: 2007 ultima epidemia imponente in Australia • Infetta anche i cani e raramente l’uomo Conclusioni Conclusioni 1. L’analisi del rischio può fornire un aiuto consistente nella gestione delle strategie di controllo - dal momento che l’influenza del clima su ecosistemi e malattie infettive non è completamente noto - per ridurre ad un livello accettabile l’INCERTEZZA con cui si è chiamati ad operare in caso di malattie “nuove”. L’analisi del rischio deve essere basata su DATI SPECIFICI generati dalle attività di sorveglianza condotta nello stesso “ambiente” a cui l’analisi è riferita Conclusioni 2. Previsioni a lungo termine sui cambiamenti climatici e sulla conseguente evoluzione delle vector-borne diseases sono ancora inaffidabili. Inoltre è necessario un approccio UMILE nel prevedere le possibili evoluzioni di una malattia (BTV8 in Nord Europa) 3. Training appropriato e programmi di comunicazione dovrebbero essere indirizzati a tutti gli “attori” affinché siano in grado di fronteggiare malattie la cui natura può essere completamente differente da quelle presenti sul territorio Conclusioni 3. Approccio pragmatico adottato per immaginare ed implementare nuove strategie (i.e.: vaccinazione dei bovini nell’Europa del sud); 5. Di fronte alle nuove sfide mantenere un approccio basato sull’esperienza e su dati consolidati (es.: ricorso alla vaccinazione) Conclusioni 6. Solo attraverso la collaborazione internazionale è possibile tentare di controllare le TADs caratterizzate da una diffusione rapida quali le vector-borne 7. Necessario essere preparati disponendo di strumenti diagnostici e vaccini in anticipo GRAZIE PER L’ATTENZIONE