rachide - Dr. Luca Mingrone

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RACHIDE
GENERALITA’
Una vertebra tipo presenta un Corpo anteriore, più o meno cilindrico, ed un Arco posteriore
che è formato da due Peduncoli e due Lamine; queste ultime sono unite posteriormente a
formare il Processo Spinoso.
Inoltre, dall’arco originano su entrambi i lati i Processi Trasversi ed i Processi Articolari
superiori ed inferiori; questi ultimi formano le articolazioni mobili, con i corrispondenti processi
delle vertebre adiacenti, mentre i processi trasversi e spinosi forniscono inserzioni a numerosi
muscoli e legamenti.
Le vertebre sacrali sono fuse a formare una solida base a forma di cuneo, incastrata nel cingolo
pelvico, che distribuisce il peso del corpo sulle articolazioni dell’anca.
I dischi intervertebrali fungono da cuscinetti elastici per assorbire le stimolazioni meccaniche
che insistono sulla colonna vertebrale.
Le vertebre adiacenti hanno poche possibilità di movimento, ma la somma di tali movimenti
conferisce una considerevole mobilità alla colonna nel suo insieme.
Il Canale Vertebrale si estende per l’intera lunghezza della colonna e rappresenta un’ottima
protezione per il Midollo Spinale.
I nervi ed i vasi spinali passano attraverso i Fori Intervertebrali che sono formati da piccole
incisure, poste sui bordi superiore e d inferiore dei peduncoli delle vertebre adiacenti
Le Faccette Articolari delle Vertebre Cervicali si trovano su un piano paraorizzontale:
- Le faccette articolari Inferiori hanno direzione avanti-basso
- Le faccette articolari Superiori hanno direzione dietro-alto.
Le Faccette Articolari Dorsali si trovano su un piano parafrontale:
- Le faccette Inferiori guardano verso avanti-dentro
- Le faccette Superiori guardano verso dietro-fuori.
Le Faccette Articolari delle Vertebre Lombari sono su un piano parasagittale:
- Le faccette Inferiori hanno direzione avanti-fuori
- Le faccette Superiori hanno direzione dietro-dentro.
Attorno a ciascuna vertebra è presente un apparato legamentoso necessario per stabilizzare le
vertebre stesse.
Da avanti verso dietro troviamo:
Legamento Longitudinale Anteriore: parte dall’Apofisi Basilare dello Sfenoide, è saldamente
fissato ai contorni anteriori dei corpi vertebrali e dei dischi intervertebrali in misura minore,
arriva fino alla faccia anteriore del Sacro e si continua fino alla faccia anteriore del Coccige,
attraverso i legamenti sacro coccigei anteriori.
Il legamento longitudinale anteriore è un fascio nastriforme che mette in contatto tutta la colonna
vertebrale ed aumenta in larghezza, procedendo dall’alto verso il basso.
Legamento Longitudinale Posteriore: parte dall’Apofisi Basilare dell’Occipite ed arriva fino
alla faccia posteriore del Sacro, nella sua porzione intracanalare.
È più largo in alto che in basso, più stretto sul corpo, più largo sul disco, ha una disposizione a
tenda e decorre all’interno del canale vertebrale, dietro i corpi vertebrali.
I margini del legamento sono dentellati, perché si spingono in fuori, fino ai bordi dei corpi
vertebrali, per fondersi con le fibre anulari dei dischi intervertebrali.
Questo legamento è più debole rispetto al longitudinale anteriore, perché l’estensione della
colonna è ridotta rispetto alla flessione e protegge il disco intervertebrale.
Il legamento longitudinale posteriore non si attacca molto sui corpi, perché deve lasciare lo
spazio per il passaggio dell’arteria e della vena nutritizia.
Legamenti Gialli: sono costituiti per la maggior parte di tessuto connettivo elastico che dà loro
il caratteristico colore.
Si estendono dalla faccia antero-inferiore della lamina sovrastante alla faccia postero-superiore
della lamina sottostante e dalla linea mediana verso le capsule articolari dei processi articolari.
Il legamento longitudinale posteriore, i legamenti Gialli, la capsula ed i legamenti intrarticolari
chiudono il canale midollare.
RACHIDE LOMBARE
Le vertebre lombari sono le vertebre più grosse e sono facilmente riconoscibili per la mancanza dei
fori trasversali e delle faccette costali.
I Processi Articolari si dirigono in basso partendo dalle zone di giunzione tra i peduncoli e le
lamine. I processi articolari superiori sono leggermente concavi e guardano dietro-dentro, mentre
quelli inferiori sono convessi e rivolti avanti-fuori. Questa conformazione permette parzialmente la
flessione e l’estensione, mentre la rotazione è molto limitata.
I Processi Trasversi delle prime tre vertebre lombari sono lunghi e sottili, a somiglianza delle
coste, per cui vengono anche chiamati processi costiformi e partono dalla parte media del
peduncolo.
I Dischi Intervertebrali sono interposti tra i corpi vertebrali adiacenti, dall’epistrofeo fino al Sacro,
e rappresentano strutture fibrocartilaginee estremamente resistenti, che fungono da robusti mezzi di
fissità e da cuscinetti elastici. Sono formati da alcuni strati esterni concentrici di tessuto fibroso,
l’Anello Fibroso e da una zona elastica gelatinosa centrale, il Nucleo Polposo.
I dischi sono molo poco vascolarizzati ed innervati. Nell’adulto costituiscono circa il 25% della
lunghezza dell’intera colonna vertebrale, con l’avanzare degli anni il nucleo polposo diminuisce il
proprio contenuto di acqua e diventa più sottile, ciò determina un accorciamento di 2-3 cm
dell’intera lunghezza della colonna. I dischi intervertebrali sono più sottili nella porzione cervicale,
nella parte alta della regione toracica, mentre sono più spessi a livello della regione lombare. In una
sezione verticale, i dischi lombari hanno la forma di cuneo più spesso anteriormente. La convessità
del tratto lombare della colonna è dovuta più alla forma dei dischi che alla diversità dei corpi
vertebrali; la forma a cuneo del disco lombo-sacrale serve a minimizzare gli effetti della marcata
angolazione lombo-sacrale.
L5 è una vertebra atipica: è la più grande, il suo corpo a cuneo è più alto anteriormente, il
peduncolo è più obliquo rispetto a quello delle vertebre sovrastanti, le sue faccette articolari
inferiori sono piane, guardano avanti e sono poste su un piano frontale in posizione più laterale.
RACHIDE DORSALE
Le dodici vertebre toraciche hanno dimensioni intermedie tra le vertebre cervicali, più piccole, e le
vertebre lombari, più grandi. Presentano un corpo vertebrale con dimensione antero-posteriore
maggiore, due peduncoli piuttosto tozzi che si specializzano in un’altra struttura detta processo
trasverso e due lamine che si organizzano per formare la spinosa ( molto importante per capire il
comportamento delle vertebre a livello toracico).I corpi vertebrali sono a forma di cuore e sono più
spessi posteriormente che anteriormente. Sono facilmente riconoscibili per le faccette costali situate
ai lati dei corpi vertebrali e sui processi trasversi, tranne che su quelli dell’undicesima e dodicesima
vertebra, che si articolano con le faccette poste rispettivamente sulla testa e sui tubercoli delle coste
corrispondenti; ciascuna vertebra presenta una faccetta costale superiore ed una inferiore, per cui il
comportamento di una costa influenzerà due vertebre.
T1: è una vertebra di passaggio, che presenta faccette articolari poste sul piano paraorizzontale
superiormente e su un piano parafrontale inferiormente. Inoltre ha una sola faccetta costale. È una
vertebra più rigida per il cambio delle curve, da lordosi a cifosi e per l’articolazione con la prima
costa.
T12: è una vertebra di passaggio con comportamento transitorio, presenta faccette articolari poste
su un piano parafrontale superiormente e faccette poste su un piano parasagittale inferiormente,
quindi sopra si comporta come una vertebra dorsale, sotto come una vertebra lombare.
Reperi anatomici: le spinose e le trasverse delle vertebre D1-D2-D3 sono sullo stesso piano, da
D4 fino a D10 la spinosa sarà a livello della trasversa della vertebra sottostante, per cui si allunga in
basso e dietro. Da D11 sarà una via di mezzo, si ha un ½ decalaggio, mentre D12 torna ad avere la
spinosa a livello della trasversa.
D2 si trova a livello della forchetta sternale, D9 in linea con la forchetta sottosternale, D3 a livello
della spina della scapola, D7-D8 in linea con l’angolo inferiore della scapola.
Tutti i parametri di movimento delle vertebre toraciche sono intorno a 30-35°.
RACHIDE CERVICALE
Regione particolare del rachide.
-
Funzione dell’equilibrio,
-
funzione della motilità della testa.
Il rachide cervicale fornisce una via di conduzione protetta per il midollo spinale.
Protegge le arterie vertebrali, le vene giugulari interne e la catena simpatica del SNV.
La particolare disposizione delle faccette articolari del rachide superiore e inferiore e delle faccette
posteriori consente alla testa una buona libertà di movimento in tutti i piani dello spazio.
Vi è inoltre una particolare interazione con il cingolo scapolare per la presenza delle numerose
reciproche interazioni muscolari.
RACHIDE CERVICALE INFERIORE (C0-C2)
Il rachide cervicale inferiore è caratterizzato da un’estrema mobilità ed è dipendente dai muscoli e
dal peso della testa. In questa zona c’è ricchezza di elementi vascolo-nervosi.
C3 si trova all’altezza dell’angolo mandibolare; le trasverse di C4 sono all’altezza della proiezione
posteriore dell’osso ioide; la spinosa di C7 è la più prominente a rachide flesso.
Le faccette articolari delle vertebre cervicali C2 C3 si orientano i maniera obliqua di circa 45°,
mentre andando verso C7 l’inclinazione è di circa 10°.
La cerniera cervico-dorsale rappresenta la parte posteriore di una zona importante dal punto di vista
fasciale, ossia il diaframma toracico superiore.
Il diaframma toracico superiore è formato posteriormente da C7-D1, anteriormente da K1-K2, dalla
clavicola e, al centro, dal legamento costo-vertebro-trasverso-pleurico, un ventaglio legamentoso
che sostiene il Duomo pleurico, ossia l’apice del polmone.
Un problema alla spalla si ripercuote a livello di C7-D1, a livello della clavicola e tutte le torsioni
che si creano saranno i presupposti per la periartrite.
C7 non presenta trasverse, queste partono da D1; C7 si muove su un piano paraorizzontale mentre
D1 su un piano parafrontale.
RACHIDE CERVICALE SUPERIORE
Il rachide cervicale superiore da un punto di vista anatomico e funzionale è molto diverso dal
rachide cervicale inferiore permette tutti gli adattamenti posturali rispetto alle condizioni sottostanti;
questa porzione alta del rachide non può essere dissociata dall’occipite con il quale essa forma un
insieme funzionale complesso, che completa la meccanica articolare del rachide cervicale inferiore,
in modo da permettere i movimenti della testa nei tre piani dello spazio.
Le articolazioni tra occipite-atlante e atlante-epistrofeo, incaricate di ricevere il peso della testa
sono, sul piano meccanico, abbastanza deboli e dotate parallelamente di una grande mobilità. Questi
due fattori spiegano in gran parte la frequenza delle disfunzioni a questo livello.
D’altra parte, degli squilibri sottostanti possono trovare le proprie compensazioni a questo livello,
allo scopo di conservare l’orizzontalità dello sguardo in posizione eretta.
Le manifestazioni a distanza delle disfunzioni a questo livello sono numerose e variate a causa della
presenza di importanti strutture vascolo-nervose ( gangli cervicale superiore, plesso cervicale,
arteria vertebrale, vena giugulare interna) e fasciali.
Al livello del rachide sup., ed in particolare per l’epistrofeo, dove sono inclinate proprio
orizzontalmente (Il movimento maggiore di rotazione cervicale si realizza a questo livello), le
faccette sono inclinate in basso ed avanti, partendo da 10 gradi per C7-D1 fino a circa 45 gradi per
C2-C3. Per rachide cerv. Superiore si intende anche l’articolazione occipito-atlantoidea, infatti
l’occ. funziona qui come una vertebra.
C2 è reperibile come prima spinosa, palpabile da sotto l’occipite.
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