La presente relazione tecnica riguarda la realizzazione degli impianti elettrici asserviti all’isola ecologia di Via Bonifati in Roma. La compilazione della presente specifica tecnica è stata eseguita secondo quanto disposto dalle leggi vigenti in materia e dalle norme tecniche in vigore al momento dell’esecuzione dei lavori stessi, nel quadro delle disposizioni previste dalla DL 37/08. L’impianto elettrico descritto nella presente specifica è stato progettato in base alle prescrizioni stabilite dalla committenza. L’impresa esecutrice dell’impianto ed il Direttore dei Lavori devono prendere visione della presente specifica tecnica prima che si proceda ai lavori di installazione degli impianti stessi. Eventuali modifiche alla presente specifica dovranno essere discusse con il Direttore dei Lavori e/o con la committenza (che potrà richiedere variazioni in base ad esigenze contingenti) e di esse dovrà essere prodotta adeguata documentazione. L’impresa installatrice è tenuta alla conoscenza ed al rispetto delle norme tecniche menzionate nella presente relazione. La DL disporrà volta per volta attraverso ordini di servizio l’inizio dei lavori. A seguito di ogni intervento successivo alla realizzazione l’impresa incaricata dovrà fornire la documentazione descrittiva (comprensiva di relazione tecnica e schemi elettrici) firmata e timbrata da un professionista abilitato (perito o ingegnere). L’elenco materiali e la dichiarazione di conformità secondo quanto prescritto dal DL 37/08 devono essere forniti al termine dei lavori sempre dall’impresa installatrice in funzione delle dimensioni dell’impianto e dell’intervento effettuato (v. allegato). La presente relazione tecnica non riguarda in alcun modo la conformità e le condizioni di realizzazione dei macchinari presenti nei locali asserviti dall’impianto. La presente specifica tecnica non riguarda altresì l’impianto elettrico asservito al cantiere per la realizzazione delle opere e non costituisce pertanto piano di sicurezza ai fini dell’applicazione del DL 81/08 né può essere integrata come allegato al piano di sicurezza (qualora lo stesso venga redatto da un professionista incaricato) per quanto riguarda la esclusiva corretta esecuzione dei lavori di installazione dell’impianto elettrico asservito al cantiere. L’impianto elettrico descritto nella presente specifica tecnica è stato specificatamente progettato per essere asservito alle attività descritte nella stessa, è declinata pertanto qualsiasi responsabilità per sinistri a persone o cose dovuti ad usi diversi da quelli per cui il progetto stesso è stato concepito. E’ altresì declinata qualsiasi responsabilità per sinistri a persone o cose dovuti a : • carenze nella direzione o esecuzione dei lavori • manomissione dell’impianto da parte di terzi ed in particolare da personale non abilitato e/o autorizzato • carenze di progettazione, installazione, realizzazione di qualunque altro impianto presente nei locali in questione • carenze nella realizzazione e nell’installazione di qualunque apparecchio nei locali in questione L’edizione della presente relazione tecnica è stata aggiornata alla data riportata in copertina e sostituisce tutte le edizioni precedenti. -1Ufficio PROGETTAZIONE E DIREZIONE LAVORI di AMA Spa 2.0 - NORME E LEGGI DI RIFERIMENTO Nella redazione della presente relazione è stato fatto riferimento alle seguenti norme e leggi : • Lg 1 marzo 1968 n° 186 - disposizioni concernenti l’installazione di impianti elettrici ed elettronici • Lg 18 ottobre 1977 n° 791 - Disposizioni concernenti le garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro determinati limiti di tensione • DECRETO 22 gennaio 2008, n. 37 - Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n° 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici • DL 25 novembre 1996 n° 626 - per la marcatura CE del materiale elettrico • CEI 64/8 - Apparecchi utilizzatori ed impianti a tensione inferiore a 1000 V • CEI 64/12 - Impianti di terra negli edifici ad uso residenziale e terziario • CEI 64/50 - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici utilizzatori, ausiliari e telefonici • CEI 0/2 - Guida per la documentazione di progetto degli impianti elettrici • CEI 0/3 - Guida alla dichiarazione di conformità • CEI 3/32 - Raccomandazioni generali per la preparazione degli schemi elettrici • UNI 10380 - Illuminazione di interni con luce artificiale NB - Le norme citate riguardano esclusivamente la realizzazione dell’impianto o di parti di esso e fanno riferimento all’edizione vigente al momento dell’esecuzione dei lavori, non sono state considerate le altre norme che fanno riferimento ai criteri di fabbricazione dei vari componenti elettrici, in quanto le stesse vengono richiamate in allegato alla presente relazione. Non sono state considerate le norme che fanno riferimento agli apparecchi utilizzatori in quanto la realizzazione di tali apparecchi non rientra nelle responsabilità di progettazione, direzione ed esecuzione lavori dell’impianto. Non sono ammessi standard normativi interni adottati in proprio da enti pubblici e non, nonché da società di distribuzione dell’energia (o da società ad esse partecipate sotto qualsiasi forma), che si discostano dalle norme CEI (o equivalenti). -2Ufficio PROGETTAZIONE E DIREZIONE LAVORI di AMA Spa 3.0 - CLASSIFICAZIONE DEI LUOGHI E DELLE UTENZE La tipologia di locali è stata classificata come segue in base alle normative esistenti : Locale uffici Aree esterne LUOGO ORDINARIO: norma CEI 64-8 LUOGO ORDINARIO: norma CEI 64-8 L’impianto utilizzatore sarà costituito da: • Utenze luce • Utenze FM 4.0 - CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELL’IMPIANTO L’impianto descritto nella presente relazione tecnica è stato concepito per poter essere esercito in BT. L’alimentazione fornita dall’ente distributore sarà trifase con tensione nominale verso terra pari a 230 V. Pertanto l’impianto deve essere strutturato in modo poter funzionare come sistema di distribuzione di tipo TT. Eventuali luoghi soggetti a norma specifica sono trattati negli specifici allegati. Le misure principali di protezione prescritte dalla norma CEI 64-8 per garantire la sicurezza dell’impianto stesso sono : 1. 2. 3. 4. 5. 6. Sezionamento Protezione contro le sovracorrenti Protezione contro i cortocircuiti Protezione contro i contatti indiretti Protezione contro i contatti diretti Protezione dei circuiti in bassissima tensione I criteri generali che devono essere seguiti per poter assicurare l’efficacia delle misure di protezione suddette devono rispondere a quanto prescritto dal fascicolo 4 della norma CEI 64-8. -3Ufficio PROGETTAZIONE E DIREZIONE LAVORI di AMA Spa 4.1 - Sezionamento I criteri di sezionamento dell’impianto devono soddisfare alle condizioni disposte dalle sezioni 462, 463, 464 e 465 della norma CEI 64-8. Per ciascuna tipologia di utenza, è stato previsto il sezionamento sui seguenti punti dell’impianto : Quadro Punti di comando Punti Luce organi di protezione, sezionatori interruttori di comando Quadro Punti di comando Prese FM organi di protezione interruttori di comando dei macchinari Quadro Illuminazione di sicurezza organi di protezione della linea luce ordinaria Dovendo garantire le massime condizioni di sicurezza, si rende necessario realizzare la sezionabilità del neutro. 4.2 - Protezione dai sovraccarichi La protezione dalle correnti di sovraccarico deve rispondere a tutti i requisiti disposti dalla sezione 433 e dall’art. 473.1 della norma CEI 64-8. La protezione dai sovraccarichi deve essere realizzata mediante dispositivi termici opportunamente dimensionati tarati o mediante fusibili scelti in base alla portata del cavo da proteggere e alle condizioni di esercizio. La norma CEI 64-8 prescrive che devono essere protette dal sovraccarico tutte le parti che possono essere interessate, pur in condizioni di integrità elettrica dei vari componenti, da correnti superiori alle portate dei cavi che le costituiscono. Affinché la protezione sia efficace gli sganciatori termici dovranno essere dimensionati secondo i seguenti criteri : Ib ≤ I n ≤ I z Dove Ib è la corrente del circuito che in condizioni normali percorre la conduttura, In è la corrente nominale del dispositivo di protezione (o la corrente di regolazione per gli apparecchi regolabili) ed Iz è la portata della conduttura. Il dimensionamento dei fusibili di protezione interni ad eventuali macchinari è di esclusiva responsabilità della casa costruttrice del macchinario stesso. Per ciascuna tipologia di utenza, è stata prevista la protezione da sovraccarico nei seguenti punti dell’impianto : -4Ufficio PROGETTAZIONE E DIREZIONE LAVORI di AMA Spa Quadro Punti Luce Relè termico Quadro Protezione locale Prese FM Relè termico Eventuali fusibili di protezione sui macchinari Quadro Illuminazione di sicurezza Relè termico della linea luce ordinaria 4.3 - Protezione dai cortocircuiti La protezione dalle correnti di cortocircuito deve rispondere a tutti i requisiti disposti dalla sezione 434 e dall’art. 473.2 della norma CEI 64-8. La protezione contro i cortocircuiti deve essere realizzata mediante dispositivi magnetici opportunamente dimensionati e tarati o mediante fusibili scelti in base alla portata del cavo da proteggere e alle condizioni di guasto. Le correnti di cortocircuito devono essere valutate o misurate secondo l’art. 434.2 della norma CEI 64-8, il calcolo può essere effettuato utilizzando le relazioni fondamentali dell’elettrotecnica o il metodo dell’algebra delle sequenze riportato dalla norma CEI 11-28. Il valore della corrente di corto circuito la punto di consegna sarà fornito dall’ente distributore e segnalato all’appaltatore. Tra le utenze presenti non sono stati individuati carichi particolari per cui è richiesta la non applicabilità della protezione mediante interruzione automatica. Inoltre il valore della corrente di cortocircuito nel punto di derivazione all’impianto esistente non è noto a priori, né praticamente calcolabile per via analitica. Per ciascuna tipologia di utenza, è stata prevista la protezione da cortocircuito nei seguenti punti dell’impianto : Quadro Punti Luce Relè magnetico Quadro Protezione locale Prese FM Relè magnetico Eventuali fusibili di protezione sui macchinari Quadro Illuminazione di sicurezza Relè magnetico della linea luce ordinaria -5Ufficio PROGETTAZIONE E DIREZIONE LAVORI di AMA Spa 4.4 - Protezione contro i contatti diretti La norma CEI 64-8 prescrive che a tutti i componenti dell’impianto venga applicata una misura di protezione contro contatti diretti. La protezione contro i contatti diretti deve rispondere a quanto prescritto dalla sezione 412 e dall’art. 471.1 della norma CEI 64-8. Le protezioni possono essere preventive o repressive : nel primo caso impediscono il contatto, nel secondo invece intervengono per limitare le conseguenze più gravi del contatto. 4.4.1 - Protezioni preventive Tutte le parti di impianto dovranno avere un grado di protezione IP (previsto dalla norma CEI 70-1) non inferiore ad IP 44. Le parti che sono normalmente in tensione devono essere ricoperte completamente da un isolamento non rimovibile, se non per distruzione dello stesso, e rispondente ai requisisti richiesti dalle norme di fabbricazione del relativo componente. L’isolamento deve resistere a tutti i tipi di sollecitazione che possono manifestarsi durante Il funzionamento, e qualora venga applicato durante l’installazione del componente, la sua efficacia deve essere equivalente a quella di analoghi componenti costruiti in fabbrica. Le parti dell’impianto che devono essere accessibili, non potendo essere completamente isolate, dovranno essere protette tramite involucri o barriere che abbiano adeguato grado di protezione. 4.4.2 - Protezioni repressive La protezione repressiva deve essere conseguita mediante l’impiego di dispositivi differenziali. Affinché la protezione sia efficace, il tempo di intervento del dispositivo, per i vari valori della corrente, deve risultare minore o al limite uguale, al tempo massimo di sopportabilità della corrente elettrica. Per ciascuna tipologia di utenza, è stata prevista la protezione repressiva da contatti diretti nei seguenti punti dell’impianto : Quadro Punti Luce Relè differenziale Quadro Prese FM Relè differenziale Quadro CDZ Relè differenziale Quadro Illuminazione di sicurezza Relè differenziale della linea luce ordinaria -6Ufficio PROGETTAZIONE E DIREZIONE LAVORI di AMA Spa 4.5 - Protezione contro i contatti indiretti La protezione contro contatti indiretti deve rispondere a quanto disposto dalla sezione 413 e dall’art. 471.2 delle norme CEI 64-8. Essendo l’impianto in oggetto strutturato per lavorare con un sistema di distribuzione di tipo TT, è necessario che in ogni parte dell’impianto sia soddisfatta la seguente relazione : Rt ≤ Eo / I5s dove Rt è la resistenza dell’impianto di terra, Eo è la tensione di fase ed I5s è la corrente di intervento in 5 secondi del dispositivo di protezione. Per ciascuna tipologia di utenza, è stata prevista la protezione da contatti indiretti nei seguenti punti dell’impianto : Quadro Punti Luce Relè differenziale Quadro Prese FM Relè differenziale Quadro CDZ Relè differenziale Quadro Illuminazione di sicurezza Relè differenziale della linea luce ordinaria 4.5.1 – Dispersore Il dispersore deve essere realizzato mediante l’infissione nel terreno di uno o più picchetti in acciaio ramato. La DL comunicherà eventuali provvedimenti specifici da adottare in caso di esigenze particolari. 4.5.2 – Conduttore di terra E’ il conduttore che collega il dispersore al collettore di terra. Deve essere realizzato con una treccia in rame isolata in PVC di colore giallo-verde della sezione minima di almeno 25 mmq. 4.5.3 - Collettore di terra E’ l’elemento dell’impianto di terra a cui vengono collegati i conduttori di terra, di protezione ed equipotenziali. Il collettore deve essere accessibile, meccanicamente robusto, deve garantire nel tempo la continuità elettrica ed essere individuato con il contrassegno di terra. Il collettore deve essere disposto accanto la quadro generale in scatola trasparente in PVC. -7Ufficio PROGETTAZIONE E DIREZIONE LAVORI di AMA Spa 4.5.4 - Conduttori di protezione Sono i conduttori che collegano le masse al collettore principale di terra e, se fanno parte della stessa conduttura dei conduttori di fase, devono avere una sezione pari : • alla sezione dei conduttori di fase se dello stesso materiale dei conduttori di fase • ad una sezione che gli permetta di avere la stessa conduttanza dei conduttori di fase se di materiale diverso dai conduttori di fase Se non fanno parte della stessa conduttura dei conduttori di fase la loro sezione non deve essere inferiore ai seguenti valori : • 2,5 mm2 se protetto meccanicamente • 4 mm2 in caso contrario 4.5.5 - Rete equipotenziale La rete equipotenziale ha il compito di collegare all’impianto di terra tutte le masse estranee. La rete equipotenziale è in genere costituita da uno o più nodi equipotenziali e dai conduttori equipotenziali. In generale negli ambienti ordinari non esiste l’obbligo di realizzare una rete di collegamento equipotenziale separata dal resto dell’impianto di terra, o comunque non esiste l’obbligo di una sua realizzazione secondo i canoni delle norme specifiche, nonostante molti ispettori degli enti pubblici la richiedano esplicitamente. L’art. 413.1.2 delle norme CEI 64-8 richiede comunque che in ogni edificio siano collegati al collettore principale di terra : • i tubi alimentanti i servizi dell’edificio • le parti strutturali metalliche dell’edificio, le canalizzazioni del riscaldamento centrale e del condizionamento dell’aria • le armature principali del cemento armato, se praticamente possibile Se non possono essere soddisfatte le condizioni per un’interruzione automatica del circuito, è necessario un collegamento equipotenziale supplementare. 4.5.6 - Masse e masse estranee Le masse vengono tutte individuate in base alla definizione data dall’art. 23.2 della norma CEI 648, come parte conduttrice di un componente elettrico che può essere toccata e può andare in tensione in condizioni ordinarie; una parte conduttrice che può andare in tensione solo perché è in contatto con una massa non è considerata massa. Le masse estranee vengono tutte individuate in base alla definizione data dall’art. 23.3 della norma CEI 64-8, come parte conduttrice non facente parte dell’impianto elettrico in grado di introdurre un potenziale verso terra. La norma CEI 64-8 (ed. 1998) ha stabilito un limite della resistenza verso terra al di sotto della quale le parti metalliche possono essere considerate masse estranee, tale limite è stato fissato a 1000 Ω. -8Ufficio PROGETTAZIONE E DIREZIONE LAVORI di AMA Spa L’importanza di tale valore sta nel fatto che da esso dipende la tensione totale a cui verrebbe a trovarsi una persona che entri accidentalmente in contatto tra una parte in tensione ed una massa estranea. Esistono parti metalliche che non sono né parti attive, né parti intermedie, né masse, né masse estranee. Esse non sono prese in considerazione e tanto meno definite dalle norme CEI, perché irrilevanti ai fini della sicurezza, né si considera naturalmente il caso in cui tali masse possano diventare masse “occasionalmente” a causa del contatto accidentale con una parte attiva in quanto il rischio sarebbe trascurabile a causa del ridotto tempo di esposizione. Se, viceversa, la parte metallica è specificamente destinata a portare componenti dell’impianto, con involucro isolante e dotati di solo isolamento principale, essa è da considerarsi una massa vera e propria. 4.6 - Protezione dei circuiti in bassissima tensione In ambienti ordinari la protezione da contatti diretti e indiretti delle parti di un impianto a bassissima tensione di sicurezza, bassissima tensione di protezione o bassissima tensione funzionale è considerata assicurata quando : • la tensione nominale non supera i 50 V ca o i 120 V cc (art. 411.1.1 CEI 64-8) • l’alimentazione proviene da una sorgente elettrochimica o da dispositivi elettronici che rispondano a norme appropriate o da trasformatori di sicurezza o da qualsiasi altra sorgente che presenti un grado di sicurezza equivalente • sono assicurate le condizioni viste nei punti 411.1.3 - 4 - 5 e 411.3 delle norme CEI 64-8 In particolare si raccomanda che i circuiti in bassissima tensione vengano tenuti separati dai circuiti di potenza o che siano dotati dello stesso isolamento o che in alternativa i circuiti di potenza siano dotati di doppio isolamento. 4.7 - Contenimento delle cadute di tensione sezioni minime dei conduttori Indicando con ∆V% la caduta di tensione percentuale espressa dalla relazione : ∆V% = (ρM/S)/V × 100 dove con ρ si intende la resistività del conduttore, con M il momento elettrico e con S la sezione del conduttore; la sezione 525 della norma CEI 64-8 dispone che le cadute di tensione tra l’origine dell’impianto utilizzatore e qualsiasi apparecchio utilizzatore non devono superare il 4% della tensione nominale dell’impianto. Sono ammesse cadute di tensione più elevate per i motori o per altri apparecchi che richiedono assorbimenti più elevati, con la condizione che le variazioni di tensione rimangano nei limiti della norma particolare di tali apparecchi. -9Ufficio PROGETTAZIONE E DIREZIONE LAVORI di AMA Spa 5.0 - DIMENSIONAMENTO E SCELTA DEI COMPONENTI 5.1 - Cavi La sezione dei conduttori di fase nei circuiti a.c. e dei conduttori attivi nei circuiti c.c. non deve essere inferiore ai valori dati nella tabella 52 E della norma CEI 64-8 (art. 524.1 CEI 64-8). In particolare devono essere rispettate le seguenti sezioni minime : Illuminazione e relative prese a spina Circuiti principali e derivazioni alle singole 2,5 mm2 prese 1,5 mm2 Derivazioni ai singoli punti luce Usi diversi dall’illuminazione e relative prese aspina Circuiti principali destinati ad alimentare 6 mm2 grossi carichi resistivi Altri circuiti principali 4 mm2 Derivazione per grossi carichi resistivi 4 mm2 Derivazioni ai singoli utilizzatori o alle singole prese 2,5 mm2 Per quanto riguarda l’identificazione dei conduttori, dovranno essere rispettate le indicazioni della tabella CEI-UNEL 00722 per i colori distintivi dei cavi : • • • • bicolore giallo verde per i conduttori equipotenziali, di protezione e di terra blu chiaro per il conduttore neutro nero marrone e grigio rispettivamente per le fasi R, S e T rosso e nero per i circuiti SELV, PELV e FELV - 10 Ufficio PROGETTAZIONE E DIREZIONE LAVORI di AMA Spa Non è ammessa la connessione dei cavi con nastri isolanti, le giunzioni dei cavi devono essere realizzate mediante appositi connettori. Nella realizzazione dell’impianto deve essere fatto uso delle seguenti tipologie di cavi : Per i circuiti di potenza H07V-K N1VV-K per distribuzione in interno o per distribuzione in esterno in posa non interrata per distribuzione in interno o per distribuzione in esterno in posa non interrata FG7 per distribuzione in esterno in posa interrata Per i circuiti di comando e segnalazione H05V-K H05RN-F FROR 300/500 NOTA – Tutti cavi devono essere “non propaganti la fiamma” e non devono esser disposti in nessun caso in fascio verticale, qualora sia necessario provvedere a tale disposizione è obbligatorio fare uso di cavi “non propaganti l’incendio”. 5.2 – Organi di protezione e manovra Per la protezione dei circuiti dovrà essere fatto uso di interruttori magnetotermici aventi le seguenti caratteristiche : Circuiti luce Curva C Circuiti FM Curva C – Curva D Nei quadri elettrici non è ammessa l’alimentazione da un unico dispositivo di protezione di più linee afferenti ciascuna ad una utenza diversa dalle altre linee uscenti dallo stesso organo di protezione. Ciascuna linea afferente ad una determinata utenza deve essere derivata da un unico dispositivo di protezione dimensionato per la protezione della stessa linea. 5.3 – Condutture, scatole di derivazione e involucri Le conduttore e le scatole di derivazione dovranno avere dimensioni e caratteristiche riportate nell’allegato III. A meno di indicazioni diverse, nei locali dovrà comunque essere fatto uso dei seguenti gradi di protezione : Sala vendita IP 40 – Posa a vista o in controsoffitto Retro IP 55 – Posa a vista o in controsoffitto Linea generale interrata IP 68 – Posa interrata - 11 Ufficio PROGETTAZIONE E DIREZIONE LAVORI di AMA Spa NOTA - Nei bagni devono essere rigorosamente tenute in considerazione le prescrizioni associate a ciascuna zona di rispetto Non è ammesso in l’uso di quadri in PVC con coperchio a giorno. Non è ammessa la connessione e la giunzione delle condutture mediante collanti o sigillanti di qualsiasi tipo, la connessione e la giunzione delle condutture deve essere realizzata mediante appositi elementi di giunzione e/o pressacanna. Non è ammessa la posa a vista delle condutture mediante collanti o sigillanti di qualsiasi tipo, la posa a vista delle condutture deve essere realizzata mediante appositi elementi di fissaggio. 5.4 – Corpi illuminanti Non è ammesso l’uso di lampade di emergenza di tipo SE alimentate da linea preferenziale. Tutti i corpi illuminanti utilizzati per l’illuminazione esterna devono rispondere a quanto indicato nell’allegato III. 5.5 - Esecuzione dell’impianto di terra Dispersore Ciascun picchetto deve avere la lunghezza di almeno 1 m e deve avere un diametro di almeno 18 mm. Ciascun picchetto deve essere posizionato in un pozzetto munito di coperchio per l’ispezione delle dimensioni minime di 30×30×30 cm e deve essere identificato da un apposito cartello. I pozzetti devono essere disposti in modo da garantire : una rapida evacuazione delle acque piovane, (se disposti in aree esterne adibite a parcheggio o a transito di mezzi) la resistenza al peso dei mezzi. Nel caso della presenza di più picchetti, ciascun picchetto deve essere posizionato ad una distanza non inferiore ad 8 m da ciascuno degli altri picchetti e dovrà essere ad essi collegato da una treccia in rame nuda interrata della sezione di 35 mmq o (ove questo non fosse realizzabile) da una treccia in rame isolata in PVC di colore giallo-verde della sezione minima di almeno 16 mmq disposta in apposita conduttura. - 12 Ufficio PROGETTAZIONE E DIREZIONE LAVORI di AMA Spa Conduttore di terra e collettore di terra Il collettore (o nodo di terra) deve essere posizionato in prossimità del quadro di stanza secondo quanto riportato sulla planimetria e deve essere collegato al dispersore tramite un conduttore di terra avente le seguenti caratteristiche : Materiale Rame (Cu) Sezione (mm2) 16 Colore giallo-verde Il collettore di terra generale deve essere costituito da una barra di rame numerata ad almeno 12 contatti e deve essere protetto in scatola in PVC con coperchio trasparente (v. schema in allegato). Conduttori di protezione I conduttori di protezione dovranno collegare le masse ai nodi equipotenziali, dovranno avere le seguenti caratteristiche e rispettare le seguenti dimensioni in riferimento ai conduttori di fase : Materiale Rame (Cu) Sezione (mm2) 6 - 4- 2,5 - 1,5 Colore giallo-verde Le derivazioni alle singole utenze dovranno essere realizzate con adeguati morsetti a mantello per impedire il sezionamento del montante generale. Conduttori equipotenziali I conduttori equipotenziali devono avere la sezione minima di almeno 6 mm2. e devono collegare al collettore più vicino tutte le messe metalliche che presentano una resistenza verso terra inferiore ad 1 kΩ. Materiale Rame (Cu) Sezione (mm2) 6 Colore giallo-verde 5.5.1 - Masse e masse estranee presenti Le masse la cui presenza influisce in modo significativo sulla sicurezza dell’impianto di illuminazione in oggetto alla presente relazione tecnica sono : • corpi illuminanti • connessione di terra delle prese Le masse estranee la cui presenza influisce in modo significativo sulla sicurezza dell’impianto di illuminazione in oggetto alla presente relazione tecnica sono : • tubazioni metalliche connesse a terra Tali masse estranee devono essere collegate a terra mediante conduttori equipotenziali della sezione di 6 mm2. - 13 Ufficio PROGETTAZIONE E DIREZIONE LAVORI di AMA Spa L’impresa installatrice inoltre deve effettuare una misura della resistenza verso terra di tutte le parti metalliche presenti nei locali al fine di individuare quelle che presentano un valore inferiore ad 1 kΩ e collegare le stesse al collettore di terra più vicino mediante conduttori equipotenziali della sezione di 6 mm2. - 14 Ufficio PROGETTAZIONE E DIREZIONE LAVORI di AMA Spa 6.0 - VERIFICHE I criteri di verifica sull’impianto devono essere conformi a quanto prescritto dal fascicolo 6 della norma CEI 64-8. 6.1 - Misura della resistenza di terra Per il presente intervento non è eseguibile una misura della resistenza di terra. Essendo l’impianto dotato di interruttori differenziali a protezione delle linee non è richiesta una misura né una relativa verifica dell’impedenza di guasto. 6.2 - Verifica delle cadute di tensione Non è espressamente richiesta una verifica delle cadute di tensione per la presente tipologia di impianto. Tuttavia si raccomanda una misura di controllo ad intervalli non superiori a due anni. 6.3 - Prove di continuità dei conduttori di protezione ed equipotenziali Non è espressamente richiesta una verifica della continuità dei conduttori di protezione ed equipotenziali per la presente tipologia di impianto. Tuttavia si raccomanda una misura di controllo ad intervalli non superiori a due anni. 6.4 - Prove della soglia di intervento degli interruttori differenziali Al termine dei lavori l’impresa esecutrice è tenuta ad effettuare una prova della soglia di intervento degli interruttori differenziali secondo quanto disposto dall’art. 612.6.1 della norma CEI 64-8. Per la presente tipologia di impianto è consigliabile effettuare una prova della soglia di intervento degli interruttori differenziali almeno una volta l’anno. 6.5 - Misura della resistenza di isolamento dei circuiti Non è espressamente richiesta una misura della resistenza di isolamento dei circuiti per la presente tipologia di impianto. Tuttavia si raccomanda una misura di controllo ad intervalli non superiori a due anni. 6.6 - Misura della resistenza di isolamento dei pavimenti e delle pareti Non è espressamente richiesta una misura della resistenza di isolamento dei pavimenti e delle pareti per la presente tipologia di impianto. - 15 Ufficio PROGETTAZIONE E DIREZIONE LAVORI di AMA Spa ALLEGATI -1- ALLEGATO I - SPECIFICHE COSTRUTTIVE E NORMATIVE DEI COMPONENTI Tutti i componenti installati dopo il 30 giugno 1997 debbono essere contrassegnati con il marchio CE secondo quanto disposto dal DL 626 del 25/11/96. In addizione i criteri di scelta e di installazione dei componenti elettrici devono corrispondere a quanto disposto dal fascicolo n° 5 delle norme CEI 64-8. Il suddetto fascicolo della norma CEI 64-8 è dedicato specificatamente all’installazione dei componenti elettrici, i tecnici incaricati dei lavori di esecuzione e l’eventuale direttore dei lavori sono pertanto tenuti a prenderne visione prima di procedere alla messa in opera dei componenti stessi. In particolare : • I componenti dell’impianto e gli apparecchi utilizzatori fissi dovranno essere installati in modo da facilitare il funzionamento, il controllo, l’esercizio e l’accesso alle connessioni. I dispositivi di manovra e di protezione, quando vi sia possibilità di confusione che possa causare pericolo, devono portare scritte o altri contrassegni che ne permettano l’identificazione. (sez. 514 CEI 64-8). • I componenti dovranno essere scelti conformi alle prescrizioni di sicurezza delle rispettive norme e in modo da non causare effetti nocivi sugli altri componenti e sulla rete di alimentazione o influenze reciproche dannose (sez. 515 CEI 64-8). I componenti inoltre dovranno essere installati tenendo conto di eventuali condizioni ambientali particolari riscontrate. Quadro elettrico Il quadro elettrico generale deve essere realizzato in PVC con portello trasparente dotato di chiusura con serratura. In ingresso al quadro generale ed esterno allo stesso deve essere realizzato un commutatore per permettere l’alimentazione dell’impianto da sorgente autonoma. I quadri elettrici devono essere disposti in modo da facilitarne la manovra, l’ispezione e la manutenzione. Tali possibilità non devono essere ridotte in modo significativo a causa del montaggio in involucri o in compartimenti. (art. 513.1 CEI 64-8). Devono essere fornite targhe o altri mezzi appropriati di identificazione per indicare la funzione degli apparecchi di manovra e di protezione, a meno che non ci sia possibilità di confusione. Se il funzionamento degli apparecchi di manovra e di protezione non può essere rilevato dall’operatore e se ciò può dar luogo a pericoli, deve essere previsto, in posizione visibile per l’operatore, un adatto indicatore in accordo, per quanto applicabile con le norme CEI 16-3 e 16-5 (art. 514.1 CEI 64-8). Quadri elettrici di distribuzione con corrente nominale di entrata non superiore a 125 A e con corrente presunta di corto circuito non superiore a 10 kA assemblati da ditta diversa da quella che ha installato l’impianto • La Dichiarazione di Conformità del quadro elettrico tramite lo specifico modulo UNI-CEI EN 45014 (in quattro copie firmate e timbrate in originale dalla ditta che lo ha assemblato) che attesti la rispondenza alle prescrizioni della norma CEI 23-51. • L’abilitazione ai requisiti tecnico-professionali della ditta che ha assemblato il quadro Quadri elettrici di distribuzione con corrente nominale di entrata superiore a 125 A o con corrente presunta di corto circuito superiore a 10 kA • La Dichiarazione di Conformità del quadro elettrico tramite lo specifico modulo UNI-CEI EN 45014 (in quattro copie firmate e timbrate in originale dalla ditta che lo ha assemblato) che attesti la rispondenza alle prescrizioni della norma CEI 23-51. • L’abilitazione ai requisiti tecnico-professionali della ditta che ha assemblato il quadro (se diversa da quella che installa l’impianto) Quadri elettrici di distribuzione con corrente nominale di entrata superiore a 125 A e con corrente presunta di corto circuito superiore a 10 kA • La Dichiarazione di Conformità del quadro elettrico tramite lo specifico modulo UNI-CEI EN 45014 (in quattro copie firmate e timbrate in originale dalla ditta che lo ha assemblato) che attesti la rispondenza alle prescrizioni della norma CEI 17-13. • La relazione tecnica (in duplice copia) comprensiva dello schema unifilare e di tutte le caratteristiche tecniche del quadro, nonché di tutti i dati tecnici dei componenti con la verifica dei limiti funzionali previsti dalla norma CEI 17-13/1. • L’abilitazione ai requisiti tecnico-professionali della ditta che ha assemblato il quadro (se diversa da quella che installa l ‘impianto) La presente documentazione dovrà essere fornita all’atto dello scarico dei materiali. In mancanza della suddetta documentazione, l’impresa non potrà procedere alla consegna e alla conseguente installazione dei materiali. Canalizzazioni, condutture e scatole di derivazione La scelta e la messa in opera delle condutture elettriche deve essere conforme a quanto prescritto dal capitolo 52 della norma CEI 64-8. Nella scelta e nella messa in opera delle condutture si devono prendere in considerazione i principi fondamentali del capitolo 13 della norma CEI 64-8 (art. 520.1 CEI 64-8). Le condutture elettriche devono essere disposte o contrassegnate in modo tale da poter essere identificate per le ispezioni, le prove, le riparazioni o le modifiche dell’impianto (art. 514.2 CEI 648). Il diametro interno dei tubi protettivi deve essere almeno pari ad 1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto dal fascio di cavi. La sezione occupata dai cavi nei canali non deve superare il 50% della sezione utile del canale stesso. E’ permesso posare conduttori di sistemi di tensione diversi nella stessa conduttura, a condizione che tutti i conduttori siano isolati per la tensione nominale più elevata (art. 521.6 CEI 64-8) I tubi protettivi rigidi in PVC ed i loro accessori devono essere conformi a quanto disposto dalle norme CEI 23-8. I tubi protettivi flessibili in PVC ed i loro accessori devono essere conformi a quanto disposto dalle norme CEI 23-14. I canali portacavi in materiale plastico devono essere conformi a quanto disposto dalle norme CEI 23-19. I tubi per le installazioni devono essere conformi a quanto disposto dalle norme CEI 23-28, i sistemi di tubi per le installazioni devono essere conformi a quanto disposto dalle norme CEI. I sistemi di canali metallici devono essere conformi a quanto disposto dalle norme CEI 23-31. I sistemi di canali plastici devono essere conformi a quanto disposto dalle norme CEI 23-32. Filatura I conduttori di terra, di protezione ed equipotenziali devono essere installati secondo quanto prescritto dalla norma CEI 64-12 e dal capitolo 54 della norma CEI 64-8. Per il posizionamento e l’utilizzo dei cavi in bassa tensione occorre fare riferimento alla guida CEI 20-40. I cavi con tensione nominale non superiore a 450/750 V devono essere conformi a quanto prescritto dalle norme CEI 20-19 e 20-20. Per quanto riguarda l’identificazione dei conduttori, dovranno essere rispettate le indicazioni della tabella CEI-UNEL 00722 per i colori distintivi dei cavi : • bicolore giallo verde per i conduttori equipotenziali, di protezione e di terra • blu chiaro per il conduttore neutro • nero marrone e grigio rispettivamente per le fasi R, S e T Nei cavi multipolari, in assenza di neutro, il colore blu chiaro può essere utilizzato come conduttore di fase (art. 514.3 CEI 64-8). La sezione dei conduttori di fase nei circuiti a.c. e dei conduttori attivi nei circuiti c.c. non deve essere inferiore ai valori dati nella tabella 52 E della norma CEI 64-8 (art. 524.1 CEI 64-8). Apparecchi di protezione e sezionamento I circuiti luce devono essere dotati di apparecchi di sezionamento generale esterni al quadro in modo da permettere la messa fuori servizio al personale estraneo senza che questo comporti l’intervento sul quadro. I dispositivi di protezione, sezionamento e comando devono essere installati secondo quanto prescritto dal capitolo 53 della norma CEI 64-8. I dispositivi di protezione devono essere disposti ed identificati in modo che i circuiti protetti possano essere facilmente riconosciuti, a questo scopo può essere conveniente raggrupparli in quadri di distribuzione (art. 514.4 CEI 64-8). I contattori destinati alla manovra di circuiti in bassa tensione devono essere conformi a quanto prescritto dalla norma CEI 17-3. Gli interruttori automatici per circuiti in bassa tensione devono essere conformi a quanto prescritto dalla norma CEI 17-5. Gli interruttori ed i sezionatori e le unità combinate con fusibili destinati alla manovra di circuiti in bassa tensione devono essere conformi a quanto prescritto dalla norma CEI 17-11. Le apparecchiature di manovra a bassa tensione devono essere conformi a quanto prescritto dalle norme CEI 17-44, 17-50 e 17-51. Gli interruttori magnetotermici devono essere conformi a quanto prescritto dalla norma CEI 23-3. Gli interruttori differenziali devono essere conformi a quanto prescritto dalla norma CEI 23-18, 2342, 23-44. I fusibili devono essere conformi a quanto prescritto dalle norme CEI 32-1, 32-4 e 32-5. Le prese a spina devono essere conformi a quanto prescritto dalle norme CEI 23-5, 23-12 e 23-16. Tutte le utenze di potenza superiore ad 1 kW devono essere alimentate da presa interbloccata. Circuiti SELV, PELV e FELV Per gli impianti elettrici utilizzatori, ausiliari e telefonici occorre fare riferimento alle prescrizioni contenute nella norma CEI 64-50. I conduttori dei circuiti SELV, PELV e FELV devono essere disposti in condutture apposite o, se disposti nella stessa conduttura con conduttori BT, devono essere dotati di isolamento con tensione nominale pari alla più elevata tensione nominale presente nella conduttura. In alternativa i conduttori BT possono essere dotati di doppio isolamento. Gli apparecchi elettronici ed i loro accessori collegati alla rete devono essere conformi a quanto prescritto dalle norme CEI 12-13. I servizi di sicurezza devono essere installati secondo quanto prescritto dal capitolo 56 della norma CEI 64-8. Gli impianti telefonici devono essere installati secondo quanto prescritto dalle norme CEI 103-1/113-14. In particolare : • l’impianto telefonico deve avere tubazioni , cassette e scatole di derivazione separate ed indipendenti dagli altri impianti • le cassette devono essere installate ad un’altezza dal pavimento non inferiore a 25 cm con riferimento al bordo inferiore ed essere raggiungibili senza l’ausilio delle scale • le prese telefoniche devono essere installate ad un’altezza dal pavimento di lameno 17,5 cm e non sopra una presa di energia elettrica • nei tratti a pavimento la tubazione deve essere di tipo pesante • il raggio di curvatura minimo di posa della tubazione deve essere almeno 6 volte il diametro esterno della tubazione stessa Per eventuali impianti citofonici o a diffusione sonora le cassette di derivazione devono essere separate da quelle di energia a meno che le linee dedicate non abbiano lo stesso grado di isolamento delle linee di potenza o le linee di potenza non siano dotate di doppio isolamento. ALLEGATO II – SCHEMI UNIFILARI E TABELLE DI VERIFICA Impianto elettrico Asservito all'Isola Ecologica AMA di Via Bonifati - Roma IL TECNICO: Ing. Francesco Saverio Paoletti RM 17768 DATA: Maggio 2015 DESCRIZIONE: Quadro contatore DISEGNO: 1/1 Settore 1 " ##$" %% ! ' ! & ' ! %% Fusibile ( ) 230-400 V 50 Hz Icc presunta = 3,6 kA CdT stimata rispetto al punto di consegna: 0,01% Sistema di distribuzione - TT Resistenza presunta (o rilevata) dell'impianto di terra locale (Ohm ) 50 / In5s - per protezione di massima corrente 50 / In5s - per protezione differenziale Conformità all'articolo 413.1.4.2 della norma CEI 64-8 Soglia di massima corrente a monte (A) Soglia differenziale a monte (A) 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 0,079 - - - - - - - - - - 50,000 - - - - - - - - - - Conforme - Quadro contatore - Verifica dello stato di esercizio e delle C.d.T. per le linee uscenti dal settore 1 Numero e sezione dei conduttori Tipo di cavo Temperatura ambiente °C 30 Formazione di appartenenza Lunghezza linea (metri) 10 Tipo di posa Disposizione Portata teorica (Ampere) 44,00 Coefficiente K1 (Tab. CEI UNEL 35024 / 1) 0,93 Coefficiente K2 (Tab. CEI UNEL 35024 / 1) 0,80 Coefficiente K3 (Tab. CEI UNEL 35024 / 1) 1,04 Coefficiente K4 (Tab. CEI UNEL 35024 / 1) 1,33 Coefficiente di distribuzione del carico 1,00 Portata effettiva tollerabile (Ampere) 35,32 Corrente massima assorbita dal carico (Ampere) Corrente convenzionale assorbita dal carico (Ampere) Impedenza di linea a 20 ° C (Ohm) C.d.T. rispetto al punto di consegna riferita alla corrente massima C.d.T. rispetto al punto di consegna riferita alla corrente convenzionale Destinazione utenza 4,11 3,74 0,007 0,12% 0,05% Quadro contatore - Verifica della tenuta al corto circuito per le linee uscenti dal settore 1 Numero e sezione dei conduttori Sezione di neutro (mmq) 4x6 6 Tipo di cavo Temperatura media di esercizio °C 30 Lunghezza linea (metri) 10 Coefficiente K 143 Massima Icc ad inizio linea (kA) 0,63 Energia passante ad inizio linea (MJ) Calcolata su un tempo di 0,01 Sec 0,003969 Resistenza di fase di linea (Ohm) 0,030 Reattanza di fase di linea (Ohm) 0,0001 Resistenza di neutro di linea (Ohm) 0,030 Reattanza di neutro di linea (Ohm) 9,55E-05 Fattore di attenuazione della Icc 1,00 Minima Icc a fine linea (kA) 0,63 Energia passante a fine linea (MJ) Calcolata su un tempo di 0,02 Sec Energia massima tollerabile dal cavo (MJ) Conformità all'art. 434.3.2 della norma CEI 64-8 Destinazione utenza 0,007938 0,74 Conforme Impianto elettrico Asservito all'Isola Ecologica AMA di Via Bonifati - Roma 230-400 V 50 Hz Icc presunta = 3,6 kA CdT stimata rispetto al punto di consegna: 0,01% IL TECNICO: Ing. Francesco Saverio Paoletti RM 17768 DATA: Maggio 2015 DESCRIZIONE: Quadro generale DISEGNO: 1/1 Settore 1 ! "# ! $ % &&'% $ ) Fusibile ( ! "" # ! ! "" ! "" ! # ! ! "" ! Sistema di distribuzione - TT Resistenza presunta (o rilevata) dell'impianto di terra locale (Ohm ) 50 / In5s - per protezione di massima corrente 50 / In5s - per protezione differenziale 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 16 0,313 0,500 0,500 0,313 0,313 0,313 0,313 - - - - - 166,667 166,667 1666,667 1666,667 1666,667 1666,667 - - - - Conformità all'articolo 413.1.4.2 della norma CEI 64-8 Conforme Conforme Conforme Conforme Soglia di massima corrente a monte (A) Soglia differenziale a monte (A) Conforme Conforme 630 1 Conforme Quadro generale - Verifica dello stato di esercizio e delle C.d.T. per le linee uscenti dal settore 1 Numero e sezione dei conduttori Tipo di cavo Temperatura ambiente °C 30 30 30 30 30 30 30 5 55 65 4 4 4 4 35,00 35,00 35,00 40,00 35,00 40,00 35,00 Coefficiente K1 (Tab. CEI UNEL 35024 / 1) 1 1 1 1 1 1 1 Coefficiente K2 (Tab. CEI UNEL 35024 / 1) 1,00 0,80 0,80 1,00 1,00 1,00 1,00 Coefficiente di distribuzione del carico 1,00 0,50 0,50 1,00 1,00 1,00 1,00 Portata effettiva tollerabile (Ampere) 27,30 21,84 21,84 31,20 27,30 31,20 27,30 4,11 5,35 4,80 1,18 1,18 1,18 2,37 3,74 4,86 4,36 1,08 1,08 1,08 2,15 0,006 0,061 0,073 0,009 0,004 0,009 0,004 0,09% 0,57% 0,60% 0,41% 0,13% 0,41% 0,24% 0,04% 0,46% 0,48% 0,04% 0,02% 0,04% 0,03% Formazione di appartenenza Lunghezza linea (metri) Tipo di posa Disposizione Portata teorica (Ampere) Coefficiente K3 (Tab. CEI UNEL 35024 / 1) Coefficiente K4 (Tab. CEI UNEL 35024 / 1) Corrente massima assorbita dal carico (Ampere) Corrente convenzionale assorbita dal carico (Ampere) Impedenza di linea a 20 ° C (Ohm) C.d.T. rispetto al punto di consegna riferita alla corrente massima C.d.T. rispetto al punto di consegna riferita alla corrente convenzionale Destinazione utenza ! ! "## ! "## ! "## ! "## Quadro generale - Verifica della tenuta al corto circuito per le linee uscenti dal settore 1 Numero e sezione dei conduttori 4x4 4x4 4x4 2x4 4x4 2x4 4x4 4 4 4 4 4 4 4 Temperatura media di esercizio °C 30 30 30 30 30 30 30 Lunghezza linea (metri) 5 55 65 4 4 4 4 Coefficiente K 143 143 143 143 143 143 143 Massima Icc ad inizio linea (kA) 0,16 0,10 0,10 0,16 0,16 0,16 0,16 0,000256 0,000100 0,000100 0,000256 0,000256 0,000256 0,000256 Resistenza di fase di linea (Ohm) 0,022 0,245 0,289 0,018 0,018 0,018 0,018 Reattanza di fase di linea (Ohm) 0,0001 0,0001 0,0001 0,0001 0,0001 0,0001 0,0001 0,022 0,245 0,289 0,018 0,018 0,018 0,018 Sezione di neutro (mmq) Tipo di cavo Energia passante ad inizio linea (MJ) Calcolata su un tempo di 0,01 Sec Resistenza di neutro di linea (Ohm) Reattanza di neutro di linea (Ohm) 0,000101 0,000101 0,000101 0,000101 0,000101 0,000101 0,000101 Fattore di attenuazione della Icc 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 Minima Icc a fine linea (kA) 0,16 0,10 0,10 0,16 0,16 0,16 0,16 0,000512 0,000200 0,000200 0,000512 0,000512 0,000512 0,000512 0,33 0,33 0,33 0,33 0,33 0,33 0,33 Conforme Conforme Conforme Conforme Conforme Conforme Conforme Energia passante a fine linea (MJ) Calcolata su un tempo di 0,02 Sec Energia massima tollerabile dal cavo (MJ) Conformità all'art. 434.3.2 della norma CEI 64-8 Destinazione utenza