MASTOPLASTICA ADDITIVA
L’indicazione principale alla mastoplastica additiva è un volume mammario inadeguato. L’ipoplasia ghiandolare pu
tipo involutivo o per deficit di sviluppo.
L’ipoplasia da difetto di sviluppo è caratterizzata da deficit di cute, di tessuto sottocutaneo e di sottostante tessuto
ghiandolare, mentre la forma involutiva è caratterizzata dal solo deficit di tessuto ghiandolare con eccesso relativo di cu
tessuto sottocutaneo.
Questa si manifesta in genere con ptosi ghiandolare o pseudoptosi. L’aumento di volume mammario ai fini estetici con
protesi di appropriate dimensioni correggerà la maggior parte dei casi di ipoplasia ghiandolare da deficit di sviluppo sen
grave deformità e la maggior parte dei casi di ipoplasia ghiandolare involutiva senza una ptosi significativa. Nel caso in
presente un significativo deficit di sviluppo si può ricorrere ad una espansione tissutale prima dell’aumento di volume. S
presente una ptosi di II o III grado può essere utile associare una mastopessi all’intervento di mastoplastica additiv
VALUTAZIONE DELLA PAZIENTE
Nel caso in cui venga riferita una storia famigliare di cancro della mammella o nel caso in cui la paziente abbia pi
viene indicata una analisi mammografica. Si passa quindi alla valutazione della situazione locale: il chirurgo deve esam
paziente in piedi e seduta, ponendo attenzione alle dimensioni, alla posizione ed alle eventuali asimmetrie della mamm
al solco sottomammario, alla posizione del capezzolo relativamente alla cupola mammaria ed al solco sottomammario,
dimensione ed alla forma della parete toracica, alla relazione fra la parete ed il tronco, all’altezza ed al peso della pazie
mammelle devono essere esaminate bimanualmente in posizione seduta e supina. Ogni reperto degno di nota, specialm
l’asimmetria dei capezzoli, delle cupole mammarie o della parete toracica, deve essere rilevato prima dell
PROTESI MAMMARIE
Protesi ripiene di gel di silicone a parete unica mono o polistratificata
Protesi ripiene di gel di silicone ricoperte di poliuretano
Protesi a doppia camera con camera interna ripiena di soluzione fisiologica ed esterna di gel di silicone
Protesi a doppia camera ripiene internamente di gel di silicone ed esternamente di soluzione fisiologica
Protesi a palloncino riempibili di soluzione fisiologica
Protesi ripiene di betadine a camera singola o doppia
Protesi ripiene di olio di soia L’involucro esterno può essere: liscio in schiuma di poliuretano testurizzato microstruttura
TECNICA CHIRURGICA
Le protesi mammarie possono essere posizionate a livello retroghiandolare cioè tra la ghiandola mammaria e la fascia d
muscolo pettorale, o in posizione retromuscolare, tra il grande e il piccolo pettorale. Le vie classiche di introduzione del
protesi mammarie sono tre:
Via sottomammaria: l’incisione cutanea, lunga circa 4-5 cm, viene effettuata a livello del solco mammario, direttame
sotto il capezzolo, a paziente seduta o in piedi. E’ importante tracciare questa linea mentre la paziente è
perché in posizione supina la mammella si sposta verso l’alto. Se in posizione supina il segno del tracciato non corrispo
solco sottomammario, la cicatrice risultante risalirà sulla mammella e non rimarrà nel solco sottomammario.
Per ampi aumenti di volume i segni per l’incisione devono essere tracciati 1-1,5 cm sotto il segno del solco sottomamm
Questa via di accesso permette una buona visione del piano prescelto e un ampio campo operatorio in cui effettuare lo
scollamento. La protesi viene inserita nella tasca così creata, previo inserimento di un drenaggio in aspirazione, quin
effettuata la sutura per strati. vedi esempio
Via ascellare: l’incisione, effettuata nel cavo ascellare, a livello del pilastro anteriore, risulta assai poco visibile. Quest
accesso consente una visione più limitata del campo operatorio e dei piani di scollamento, con maggiori difficolt
nell’effettuazione di una accurata emostasi. Pur potendo posizionare la protesi indifferentemente in sede sottoghiand
sottomuscolare, si preferisce la sede sottopettorale. L’approccio transascellare sottomuscolare risulta tecnicamente pi
semplice, comporta un minor danno vascolare ed è associato ad una inferiore incidenza di contrattura capsulare. Pu
impiegato nelle pazienti che vogliono assolutamente evitare cicatrici sulla mammella. L’incisione deve avere una lunghe
circa 4 cm, deve essere eseguita trasversalmente in un solco cutaneo naturale dell’ascella.
Via periareolare: l’incisione a semiluna viene eseguita lungo il margine dell’areola dove risulta più evidente la differen
cromatica tra l’areola stessa e la cute della mammella. La semiluna può essere sopra o sotto areolare. La cicatrice si rim
bene e si mimetizza bene. L’unica eccezione sono le pazienti con areole molto pigmentate nelle quali l’incisione pu
piccole aree cicatriziali bianche depigmentate. L’incisione prosegue verso i piani profondi e con la dissezione si identifica
piano tra la capsula posteriore della mammella e la fascia del muscolo grande pettorale.
-Personalmente utilizzo la via ascellare (sottomuscolare) nelle pazienti giovani, senza ptosi, che desiderano un aument
moderato
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