Analisi del periodo Le proposizioni principali NOME Frasi semplici e complesse ● ESEMPIO Un insieme di frasi semplici formano una frase complessa (o periodo). Mentre Carlo parlava, Frase semplice o proposizione ● SPIEGAZIONE Fabio leggeva il giornale + Frase semplice o proposizione = Frase complessa o periodo Il numero di verbi indica il numero delle proposizioni Dichiarative (dette anche enunciative o informative) Dichiarano o affermano qualcosa. Danno un giudizio o negano qualcosa Gli inglesi sono culturalmente diversi Franco giocherà da terzino Il mondo è dei furbi, ma i furbi finiscono male (due dichiarative coordinate dalla congiunzione ma) Esclamative Sono quelle che esprimono con forza sentimenti vari. Spesso sono seguite dal punto esclamativo È un’esclamazione di meraviglia Quanti soldi hai! Che bella classe! Desiderative (o ottative) Esprimono un desiderio, una speranza, un’attesa, un augurio Almeno potessi vincere! Speriamo sia una bella giornata Speriamo che arrivi Vorrei che tu fossi felice Imperative o volitive Esprimono un comando, un ordine Torna prima delle 22.00 Prendimi il pane Interrogative dirette Esprimono una domanda diretta. Spesso utilizzano avverbi, o pronomi interrogativi quali come, quando, chi, cosa e, naturalmente, un punto di domanda Come stai? Quando torni? Chi sei? Cosa vuoi? Andiamo a casa, o rimaniamo qui? (se sono espresse due alternative, si dice che è un’interrogativa disgiuntiva. Sono presenti congiunzioni come o, e, oppure, ovvero Esplicative Sono proposizioni indipendenti che servono per spiegare meglio un concetto già espresso e sono introdotte, il più delle volte, da vale a dire, ecc. Alla lavagna furono interrogati tutti, cioè (furono interrogati) tutti gli alunni di quella classe Il Pascoli scisse molte poesie in novenari, vale a dire (scisse) in un verso poco usato fino a quel tempo Ammettono un’ipotesi. Spesso il verbo è al congiuntivo, seguito da pure. Puoi sostituirlo con mettiamo anche che Esortative Esprimono un’esortazione, un invito, una preghiera. Potrebbe precedere per cortesia Cerchiamo di fare presto Passa pure davanti Dubitative Esprimono un dubbio Puoi sostituirlo anche con Non so cosa+ infinito Cosa dirò domani al professore? (che cosa potrei dire?) Conclusive Esprimono una conclusione, un giudizio finale. Spesso introdotte da perciò, dunque, quindi… Hai totalizzato 1/100, perciò il tuo compito non è sufficiente Hai studiato diligentemente, quindi ti meriti questo bel voto Sono frasi che risultano tra due trattini, tra parentesi, tra due virgole e sono accessorie, cioè, non indispensabili Quando tornerai, / mi dirai il voto / che hai preso = tre verbi, tre proposizioni NB: con i verbi servili (dovere, volere e potere + infinito) ed i verbi fraseologici (stare per + infinito, cominciare a + infinito, ecc.) si conta un solo verbo Volevo dirti / che non posso venire = due proposizioni Stavo per uscire / quando Luca ha iniziato a piangere = due proposizioni I verbi di modo finito e indefinito La proposizione principale ● ● I verbi di modo finito sono: indicativo, congiuntivo, condizionale, imperativo I verbi di modo indefinito sono: infinito, gerundio, participio quei verbi, cioè, che non hanno le persone: per esempio mangiare, mangiando, mangiato, ecc.) La proposizione principale si riconosce da tre caratteristiche: ● ● ● È indipendente, autonoma, cioè può stare da sola Ha un verbo di modo finito (indicativo, congiuntivo, condizionale, imperativo) Non è introdotta da preposizioni subordinanti Ho spedito una lettera a Chiara,| per comunicarle |che tornerò ✔ per comunicarle: NON PUÒ ESSERE LA PRINCIPALE perché ✗ verbo di modo indefinito (comunicarle= comunicare a lei) ✗ non può stare da sola (non ha senso) ✔ che tornerò: NON PUÒ ESSERE LA PRINCIPALE perché ✗ è introdotto dalla congiunzione subordinante che ✗ non può stare da sola ✔ ● ● Coordinazione e subordinazione Ho spedito una lettera a Chiara: È LA PRINCIPALE perché ✗ Può stare da sola ✗ Ha il verbo di modo finito (indicativo) ✗ Non è introdotta da proposizioni subordinanti La proposizione principale non può essere eliminata ed è indipendente dalle altre. Se regge altre proposizioni viene detta reggente A parte la proposizione principale, le altre proposizioni non sono autonome e possono esistere solamente perché sono legate alla principale. Queste p. si legano in due modi: ● Dicano pure di aver studiato, la verità emergerà molto presto Facciano pure confusione, questa domenica faranno compiti supplementari per coordinazione (paratassi): attraverso le proposizioni coordinanti = COORDINATE Franco parla e urla continuamente in classe ● Concessive per subordinazione (ipotassi): attraverso proposizioni subordinante = SUBORDINATE Paolo parla molto in classe perché non riesce a concentrarsi Congiunzioni coordinanti Affermative (e, ed, anche, pure, altresì, inoltre), negative (né, neanche, neppure, nemmeno), disgiuntive (O, oppure, ovvero, ossia, anche), avversative (ma, però, anzi, pure, nondimeno, tuttavia, eppure, al contrario, piuttosto, invece di, mentre, del resto), dimostrative (cioè, infatti, difatti, ossia, in effetti, per esempio), conclusive (dunque, perciò, quindi, pertanto, sicché, ebbene, di conseguenza, in conclusione), correlative (e…e , né…né , sia…sia , sia…che , o…o, non solo…ma anche – ecc.) Congiunzioni subordinanti Finali (perché, affinché, acciocché), causali (perché, poiché, giacché, siccome), concessive (sebbene, quantunque, benché, nonostante, ancorché), condizionali (se, purché, qualora), modali (come, comunque), consecutive (che, così che, tanto che, di modo che, talmente che), eccettuative (eccetto, tranne, fuorché, senonché, salvo che), interrogative e dubitative (perché , se), temporali (quando, come, appena che, dopo che, prima che, allorché, mentre, finché, ogni volta che), avversative (mentre, quando, laddove), esclusive (senza, senza che), comparative (più che, più di, meno che, tanto quanto, meglio che...). Incidentali Mi trovo a Verona, città di Giulietta, per due giorni Mi piace – lo confesso – stare con voi Hai preso tu (per fortuna) le chiavi Franco mi ha prestato un libro Proposizione principale reggente - enunciativa La struttura delle proposizioni - rapporti di subordinazione e coordinazione che inizierò domani e (che) gli restituirò Prop. subordinata di I grado - relativa Prop. coordinata alla sub. di I grado, reggente - relativa dopo averlo letto Prop. subordinata di II grado - temporale Le proposizioni secondarie Proposizioni Soggettive Oggettive Dichiarative Definizione Svolge funzione di soggetto ad un verbo o ad una espressione impersonale Svolge funzione di complemento oggetto ad un verbo transitivo attivo Chiarisce un elemento presente nella reggente Causali Costruzione esplicita (E), implicita (I) ed esempio E: che + ind. o cong. • Sembra che voi godiate ottima salute I: (di +) infinito • E' bello vedere il sorgere del sole E: che + ind. o cong. • Il prof. dice che voi godiate buona salute I: (di +) infinito • Il poeta dice di aver sognato Beatrice Modali E: introdotta da che o cioè che • + indicativo, congiuntivo o condizionale • Che cosa pensi del fatto che non ti ho interrogato? Di questo sono certo: sei una persona fidata I: (di +) infinito Di una cosa sono certo, di avere fatto tutto il possibile per aiutarti • N.B.: Sia la proposizione soggettiva che quella oggettiva rispondono alla domanda chi, che cosa, ma la soggettiva ha il verbo della reggente impersonale (non si può cioè capire chi sia il soggetto), mentre l'oggettiva ha il verbo della reggente personale • • Strumentali Condizionali Si dice che tu sbagli = si dice (principale reggente impersonale) + che tu sbagli (soggettiva) Carlo dice che sei bravo = Carlo dice (principale reggente personale) + che sei bravo (oggettiva) E: poiché, perché, giacché + indicativo. • Poiché aveva visto il ponte rotto, si fermò in un casolare I: gerundio semplice (azione contemporanea alla reggente), gerundio composto (anteriore alla reggente) participio passato e infinito • • • • Vedendo il ponte rotto, si fermò Avendo visto il ponte rotto, tornò indietro Visto il ponte rotto Per fare il furbo, ti sei tradito stupidamente E: come, come se, comunque, quasi che, secondo che + ind. o cong. • Ha costruito la libreria come avevo progettato quest’estate I: gerundio o infinito (proprio della forma parlata) • • Non studiando certamente sarai bocciato Con il distrarti non capirai certo la lezione Indicano il mezzo attraverso cui si realizza l'azione espressa nella principale La proposizione è solo implicita I: gerundio o infinito • Il testo si può facilmente ricordare schematizzando le informazioni con il ridurre l'inquinamento si rende l'aria più pura Indicano la condizione necessaria perché si verifichi quanto affermato dalla reggente E: se + indicativo; se + congiuntivo • • Se vieni a casa, ti darò quel libro Se venisse mio padre uscirei I: gerundio, participio e infinito • • • Tempo permettendo, ci vediamo domani Trattata meglio certo mi avrebbe risposto A lavorare ci si stanca Indicano la causa per cui avviene o non avviene l'azione della proposizione reggente Indicano il modo con cui si svolge l’azione della proposizione reggente Per capire quindi se è soggettiva o oggettiva bisogna guardare la frase che la regge (che spesso che la precede) Nella dichiarativa, invece, la frase successiva non dipende dal verbo come nella soggettiva o nell'oggettiva (si dice, Carlo dice), ma da un elemento (nell'esempio “del fatto, di questo, una cosa”)relativo al quale si specifica meglio il significato Interrogative indirette formulano una interrogazione in forma indiretta, cioè dipendono da un verbo come "chiedere", "domandare", "conoscere", ecc. E: indicativo o al congiuntivo o • al condizionale Dimmi chi sei I: infinito Gli chiesi se andare a Roma o a Napoli • N.B.. la proposizione condizionale insieme con la reggente forma il cosiddetto periodo ipotetico che può essere di tre tipi: 1° tipo o della realtà ("Se vieni a casa, ti darò quel libro"); 2° tipo o della possibilità ("Se venisse mio padre -ed è possibile- uscirei"); 3° tipo o della irrealtà ("Se fosse vivo Napoleone, in Europa si parlerebbe francese" Nel periodo ipotetico la prop. condizionale si dice PROTASI (se vieni a casa), quella reggente APODOSI (ti darò quel libro) Consecutive N.B.: possono essere introdotte da un pronome (Dimmi chi sei), da un aggettivo (Dimmi quale libro stai leggendo), da un avverbio (Dimmi dove andrai in vacanza), da una congiunzione (Dimmi quando andrai in vacanza - Dimmi perché sei stato rimandato - Dimmi se andrai a Roma). Non confondere il "se" ipotetico ("Se vieni a casa ti darò un libro" - "Se venisse mio padre, potrei uscire", vedi prop. condizionali) con il se "se" interrogativo ("Dimmi se verrai a Roma"). Tutte le interrogative dirette, infatti, possono essere trasformate in interrogative dirette (Verrai a Roma?) Temporali Relative Indicano una circostanza di tempo in relazione alla proposizione reggente E: l'indic. o il cong. • Mentre dormivo, è caduto un fulmine I: con l'infinito o il gerundio (in questo ultimo caso hanno di solito anche il senso causale). Talvolta anche con il participio • • • Dopo aver visto il manifesto, se ne andò Avendo visto il manifesto, se ne andò Uscito di casa incontrò Luciano Sono sempre introdotte da un E: pronomi relativi o avverbi pronome relativo o da avverbi relativi relativi (dove, laddove, dovunque...) I: participio pres. o pass; infinito • • Ho incontrato una ragazza che mi piace La via dove (in cui) abito è alberata • • Il libro letto (che abbiamo letto) Le leggi derivanti (che derivano) dal diritto romano sono numerose. È l'ora di arrivare? Relative improprie: molte prop. relative, pur essendo presente il pronome che le rende tali, hanno però altra funzione • • • • • • Finali valore valore valore valore valore valore causale: ho guardato questo film che (perché) mi appassiona finale: chiamerò qualcuno che (affinché) mi dia una risposta temporale: ho visto Flaminia e Geraldo che (mentre) parlavano di te consecutivo: non c'è nessuno che (tale che) non sbagli concessivo: Maria, che pure mi conosce (sebbene mi conosca) da tanti anni, non mi ha creduto condizionale: chi (se qualcuno) volesse farsi interrogare, mi avverta. Indicano il fine per cui si compie l'azione della proposizione reggente (vedi anche relativa impropria) Concessive Comparative • • E: perché o affinché + congiuntivo. • Vanno a scuola affinché [perché] imparino qualcosa I: di per, di a + infinito • Vanno a Roma per vedere il Papa Avversative Indicano la conseguenza di quanto affermato nella reggente [NB: spesso nella reggente compaiono "tanto", "così"...] Indicano una condizione (vera o supposta) in contrasto con quanto affermato dalla reggente [Di solito nella reggente compaiono "tuttavia", "comunque", ecc.] E: che + indicativo o con una relativa impropria • Tarzan era tanto forte che vinceva un leone I: da e l'infinito • Tarzan era tanto forte da vincere un leone E: quantunque, benché, sebbene + congiuntivo • Benché tu sia uno sciocco, voglio comunque spiegarti una cosa I: pure + gerundio e participio • Pur vedendo il nemico assai forte, tuttavia lo affrontò a viso aperto Benché affaticato ricominciò a studiare • indicano il secondo termine di E: di quanto, di quello che, paragone dopo un piuttosto che, come se + comparativo presente nella indicativo o congiuntivo. proposizione reggente I: che o piuttosto che + infinito esprimono un pensiero contrapposto a quello della proposizione reggente • La conferenza fu più dotta di quanto ci attendessimo • E' meglio tacere che parlare scioccamente E: mentre, laddove + indicativo • Molti stanno in vacanza, mentre noi dobbiamo lavorare I: infinito Parli anziché correggere l'esercizio • NB: nella reggente spesso si incontrano forme avverbiali come "al contrario", "invece". Non si confonda il "mentre" avversativo con quello temporale. Proposizione eccettuativa Proposizione esclusiva Esprime un'eccezione rispetto E: tranne che, eccetto che, a meno che... + congiuntivo a quanto sostenuto nella principale I: tranne che, eccetto che, a meno che... + infinito Indica fatti e circostanze esclusi rispetto a quanto detto nella principale • Sarò libero domani, a meno che non ci siano imprevisti dell'ultimo momento • Potete fare quello che volete, tranne tornare dopo le 23.00 E: senza che, che non + congiuntivo • Parlerò io per te senza che ti pronunci I: senza + infinito • Ci siamo capiti senza parlare