Le proposizioni Soggettive e Oggettive
Le proposizioni soggettive e oggettive svolgono la funzione di soggetto e di complemento oggetto rispetto
alla proposizione reggente da cui dipendono.
Hanno una costruzione molto simile fra loro, difatti entrambi dipendono da verbi come:
 Verba dicendi , declarandi, putandi ed existimandi
 Verba sentiendi
 Verba affectuum
Forma esplicita:
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Soggettive: Nelle proposizioni soggettive il verbo reggente è di solito alla diatesi passiva (o media)
oppure è una locuzione impersonale come δεῖ , χρή, ἔξεστι, δῆλον ἐστί, συμβαίνει…
ὡς, ὅτι, διότι + indicativo o ottativo
La negazione è solitamente οὐ e quando vengono utilizzati i tempi storici si può trovare nella proposizione
anche ἄν.
Es.
“λέγεται γάρ ὡς ναύτης εἶχεν υἱόν.”
Si narra che un marinaio avesse un figlio
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Oggettive: Per quanto riguarda le proposizioni oggettive il verbo della reggente è di norma alla
diatesi attiva.
ὡς, ὅτι, διότι + indicativo o ottativo
Es.
“εἶπον οὖν ὅτι τάλαντον ἀργυρίου ἕτοιμος εἴην δοῦναι”
Dissi dunque che ero pronto a consegnare un talento d’argento.
Forma Implicita:
Sia le soggettive che le oggettive si esprimono in forma implicita con una cosiddetta PROPOSIZIONE
INFINITIVA.
Sogg. in accusativo + verbo all’Infinito
NB: se il soggetto della prop. subordinata è lo stesso della reggente, nella subordinata non sarà espresso e
tutto ciò che lo riguarda andrà al caso nominativo.
Inoltre spesso il soggetto può essere sottinteso.
Es.
“φησὶ γάρ ὁ κατήγορος οὑ δικαίως με λαμβάνειν τὸ παρὰ τῆς πόλεως ἀργυρίον.”
L’accusa sostiene infatti che io percepisca illecitamente il sussidio statale.