Come fare Email Marketing
con successo
“Come fare Email Marketing con successo per vendere, fidelizzare i clienti, acquisirne di nuovi
e aumentare il ROI”
Ha il miglior ROI rispetto agli altri mezzi (Direct Marketing Association)
L’Email Marketing ha il miglior ROI(ritorno sull'investimento) rispetto agli altri mezzi di
marketing, secondo una ricerca della Direct Marketing Association condotta su 1.400 aziende.
Obiettivo Fornirti utili indicazioni sia sulla strategia che sulla operatività, frutto della nostra
esperienza Pluriennale con aziende di importanza nazionale ed internazionale, su come usare
con Successo l’Email Marketing per vendere, fare cross selling e up selling,fidelizzare i clienti e
i rivenditori e acquisirne di nuovi.
Definizione
Fare Email Marketing significa realizzare strategie di marketing utilizzando l'email
come canale di comunicazione con i clienti attuali e potenziali con il loro preventivo
consenso.
È anche detto permission marketing.
È cosa diversa dallo spamming, cioè l’invio di email senza il preventivo consenso,
vietato dalla legge sulla Privacy.
Vantaggi
Le più recenti indagini e la nostra esperienza pluriennale evidenziano che sempre
più aziende (piccole, medie e grandi) effettuano regolarmente azioni di Email
Marketing, perché:
HA IL MIGLIOR ROI
ha il miglior ROI(ritorno sull'investimento) rispetto agli altri mezzi (FACILE, RAPIDA
E AFFIDABILE)l'email è facileda usare, è rapida, è affidabile;
TASSI DI RISPOSTA SUPERIORI
garantisce tassi di risposta (click through) superiori a qualsiasi altro strumento
di marketing diretto;
RISULTATI IN TEMPO REALE
è possibile controllarne in tempo reale i risultati sapendo quali e quanti utenti
hanno aperto e cliccato sui link contenuti all'interno del messaggio;
Vantaggi
90% DEI CLICK ENTRO 3 GIORNI DALL’INVIO
dopo soli 3 giorni lavorativi dall’invio si ha circa il 90%
dei risultati finali, con un forte picco le prime ore del primo giorno.
Come Usarlo
Come usarlo per vendere, fare cross selling e up selling, fidelizzare i clienti e rivenditori,
acquisirne di nuovi e aumentare il ROI.
È un metodo molto efficace e con il miglior ROI rispetto agli altri mezzi per
vendere, fare cross selling e up selling, fidelizzare i clienti e rivenditori e acquisirne
di nuovi, attraverso una comunicazione regolare con una email newsletter, ad esempio una
volta al mese, di uno o più dei seguenti argomenti:
notizie editoriali;
inviti a eventi, webcast e fiere;
novità;
promozioni;
comunicati stampa;
rassegna stampa;
casi di successo;
calendari corsi di formazione;
listini.
ORGANIZZARE UN’AZIONE DI
EMAIL MARKETING
Nell’organizzare ogni singola azione di Email Marketing vanno definiti:
• la scelta del target, valutando di volta in volta a chi comunicare;
• la redazione del testo, usando un linguaggio e uno stile adatti e efficaci per l’Email
Marketing;
• la scelta dei link di approfondimento al tuo sito per ciascuna notizia della newsletter;
• la realizzazione della pagina HTML per le newsletter con immagini e colori, usando un layout
standard e delle procedure già testate e funzionanti;
• i processi, stabilire chi fa cosa e con quali modalità;
• l'analisi dei risultati, per vedere quali notizie hanno riscosso il maggior interesse;
• l’eventuale follow up, con un recall telefonico.
I 13 principali elementi che contribuiscono al
miglioramento dell’efficacia
I 13 principali elementi che contribuiscono al miglioramento dell’efficacia
Per aumentare l’efficacia delle tue newsletter devi usare al meglio ciascuno dei 13 principali elementi che contribuiscono
significativamente al miglioramento del risultato:
• IL PIANO EDITORIALE
Con una pianificazione precisa dei contenuti in funzione
degli obiettivi di marketing e di vendita si aumenta notevolmente l'efficacia della newsletter e quindi va redatto un piano
editoriale delle newsletter da inviare.
• LA FREQUENZA DI INVIO
I risultati di una newsletter aumentano se la
comunicazione avviene a intervalli di tempo regolari, in modo che i destinatari si abituino a ricevere informazioni
via email da quel mittente.
• IL MOMENTO DELL’INVIO (GIORNO E ORA) Le persone leggono le email prevalentemente in determinati giorni e orari, per
cui, a parità di condizioni, il momento dell'invio influenza i risultati e varia in funzione del target.
• I CONTENUTI IN RELAZIONE AGLI OBIETTIVI
Una volta aperta la newsletter, i destinatari la leggeranno
con maggiore o minore attenzione a seconda di come è scritta, di come sono distribuite le notizie, di quanto sia chiara la
comunicazione.
• L’OGGETTO
È la prima cosa che i destinatari delle newsletter vedono
e in base ad esso decidono se aprirla e leggerla, oppure cancellarla.
IL MITTENTE
Chi riceve la newsletter, decide di aprirla in base alla
fiducia e alla conoscenza che ha dell'azienda che la invia, e quindi presta molta attenzione al mittente, che contribuisce anche
all’immagine (branding) aziendale.
L’INDICE
Quando una newsletter contiene più di una notizia, è utile
mettere all'inizio un indice degli argomenti, perché il cliente che apre l'email legge subito le prime righe, e non va di solito fino
in fondo. L'indice quindi aiuta a informare subito dei vari contenuti.
I LINK IN FUNZIONE DELL’OBIETTIVO
I destinatari decidono in pochi secondi dall'apertura della
newsletter su quali link al suo interno cliccare, per approfondire gli argomenti di loro interesse;
di conseguenza, la scelta dei vari link da inserire e del dove posizionarli va fatta con molta attenzione, di volta
in volta in funzione degli obiettivi di comunicazione, di marketing e di vendita.
IL CHI SIAMO E I LINK ALLE PRINCIPALI SEZIONI DEL SITO
I vari destinatari, sia che siano clienti che potenziali
clienti, hanno una conoscenza non omogenea dell'azienda che spedisce la newsletter, e una sezione 'chi siamo' in fondo al
testo, con dei link alle principali sezioni del sito, contribuisce ogni volta a ricordare di cosa si occupa l'azienda e al cross
selling e up selling di prodotti
e servizi.
GLI ALLEGATI
Per approfondire determinati argomenti della newsletter,
è spesso utile e talvolta indispensabile fornire anche file allegati, quali, ad esempio, Acrobat PDF, Word, Excel e Power Point,
senza però appesantire troppo, in termini di occupazione di spazio, la dimensione dell'email.
LA LUNGHEZZA
I destinatari, una volta aperta la newsletter, è bene che
trovino con semplicità e in tempi rapidi ciò che interessa loro e quindi la lunghezza delle varie notizie va scelta con molta
cura.
LA PROCEDURA DI CANCELLAZIONE
La legge sulla Privacy prevede che il destinatario possa in ogni momento cancellarsi dalle newsletter, e la procedura è utile
che sia semplice, intuitiva e possibilmente automatica.
Se l'utente non riesce a cancellarsi, a causa della procedura poco chiara o non funzionante, può fare una denuncia al Garante
della Privacy.
Email marketing: i sette errori più comuni
Ecco la classifica degli errori più diffusi nell'invio di newsletter e di campagne di email marketing su proprie liste.
1. Non avere il consenso preventivo
Inviare in modo massivo messaggi ad utenti che non si sono iscritti volontariamente e in modo verificabile, significa fare spam.
Non importa quale che sia il contenuto del messaggio o la rilevanza ipotetica per il destinatario: si tratterà comunque di una
pessima figura che non potrà che avere effetti negativi sulla reputazione, rispettabilità, immagine, deliverability e ovviamente
efficacia del messaggio.
Certo, anche lo spam funziona e può portare risultati, ma si tratta di frazioni infinitesimali rispetto ai risultati che si possono
ottenere, anche su piccoli numeri, con azioni di marketing responsabili e ben gestite.
2. Non effettuare dei test di invio
Gli errori più banali si possono evitare semplicemente dedicando 10 minuti in più nell'eseguire una prova di invio verso
indirizzi di prova, meglio se verso altre persone. Per chi opera nel settore B2C è fortemente consigliato provare un invio verso i
principali portali di posta (Hotmail, Gmail, Yahoo!, Virgilio...). Si raccomanda in particolare di provare i link, la presenza di
immagini e gli errori di ortografia.
Nei casi più evoluti si provano invii con piccole varianti (ad esempio nell'oggetto) su un campione ristretto di destinatari, per
verificare sul campo il più efficace. Questa pratica è chiamata A/B testing o test multivariato.
3. Sottovalutare l'oggetto e il mittente
La chiave del successo risiede in due elementi che spesso sono sottovalutati. La coppia oggetto/mittente infatti sono
determinanti nella decisione dell'utente di aprire o no il nostro messaggio. Dobbiamo essere prima di tutto riconosciuti da tutti i
destinatari (quindi mai cambiare il mittente) e occorre proporre un contenuto già interessante nell'oggetto.
Presentandosi con "Newsletter di Settembre" risulterà sempre meno efficace di un "[News] I 7 modi migliori per inviare email".
Niente trucchi: la coerenza tra oggetto e testo del messaggio è inoltre fondamentale se non si vuole perdere rapidamente la
fiducia dei destinatari.
4. Gestire male le cancellazioni
Il messaggio finisce nello spam? Non sempre la colpa è del sistema utilizzato per spedire. Senza procedure di cancellazioni
automatiche (con massimo 2 click, senza invio di email o necessità di digitare alcunchè) il rischio è che l'utente trovi più
comodo altre strade: cliccare sul bottone "spam", bloccare il mittente...
Queste azioni, se ripetute da più destinatari, possono compromettere in modo grave la reputazione del mittente, che
improvvisamente vedrà i propri messaggi finire nella cartella della posta indesiderata, o peggio bloccati a monte dai server
antispam.
5. Improvvisarsi grafici
Preparare un messaggio email non è come scrivere un documento word, e neppure come preparare una pagina html di un sito
web. Vi sono alcune particolarità che possono condizionare fortemente il successo di una campagna, una checklist degli
elementi critici da verificare è disponibile qui: Specifiche per la creazione di email html.
Una grafica improvvisata viene subito riconosciuta dai destinatari più sensibili ed evoluti, oltre che rischiare deformazioni al
limite dell'illeggibilità se consultata su un client di posta diverso da quello del mittente. L'impaginazione è fondamentale: non
dare per scontato che il messaggio venga letto integralmente, che venga capito e che l'utente sappia di cosa stiamo parlando e
cosa ci aspettiamo da lui.
L'eventuale azione richiesta deve essere ben evidente e spiegata, non associata ad immagini ma a testo. Relegare infatti il
contenuto più importante alla sola forma grafica (cioè un'immagine), significa rinunciare a priori a tutti quei destinatari che
leggeranno il messaggio senza scaricare le immagini (vuoi perchè bloccate dal client, vuoi perchè di fretta, vuoi perchè il
messaggio è aperto da un telefonino...).
6. Ignorare i report statistici
Non basta disporre di tool statistici evoluti, occorre anche avere la pazienza di leggerli, analizzarli, confrontarli per capire dove
si può migliorare. Ogni indicatore ha significati importanti: il tasso di apertura è legato alla frequenza di invio, alla coppia
oggetto/mittente e alla capacità di sviluppare nel tempo una relazione. Il tasso di click (pesato sulle aperture) è invece un ottimo
indicatore della qualità del messaggio e della nostra "call-to-action", nonchè della rilevanza del messaggio rispetto alla lista di
destinazione.
Altri tassi come il tasso di email recapitate e di disiscrizione sono utili per capire la qualità della lista e delle nostre
comunicazioni. Confrontando le variazioni nel tempo, di questi indicatori si possono anticipare criticità, profilare i destinatari,
scoprire le frequenze migliori e monitorare la percentuale di utenti "attivi" su quelli che invece ignorano i nostri messaggi.
7. Inviare in modo artigianale
Senza un sistema di invio professionale, la probabilità di andare incontro a scarsi risultati si moltiplica, solo per il fatto che una
percentuale che può superare tranquillamente il 50% dei destinatari, semplicemente il messaggio non lo riceverà mai.
Un'analisi delle statistiche e dei messaggi di errore, oltre che ovviamente a qualche test sui sistemi di posta e antispam più
diffusi, non potrà che confermare questo fenomeno.
L'invio in copia nascosta (CCN) infatti, oltre ad essere estremamente macchinoso, lento, a rischio di errore, denota una scarsa
serietà da parte del mittente, una scarsa attenzione da parte del destinatario che si vede recapitato un messaggio chiaramente
"massivo" e non personalizzato, tipico tra l'altro degli spammer di prima generazione.
Senza opportuni accorgimenti tecnici (SPF, open relay, DKIM, PTR inverso, IP statico con buona reputazione, header ben
formati, bilanciamento del carico, consistenza degli invii nel tempo, configurazioni particolari in base ai server di destinazione,
feedback loop sottoscritti, list-unsubscribe header, la gestione degli hard bounce...) non si può pensare di riuscire a competere
con i filtri antispam che ogni giorno sono più competitivi nell'arginare lo spam.
Come l’Email Marketing può essere utile alla propria attività?
Il perchè l’Email Marketing può essere utile alla tua attività:
con estrema facilità, autonomia e poco budget a disposizione potrai:
- Fidelizzare i Clienti con l’invio di newsletter informative e promozioni
- Comunicare velocemente con i tuoi clienti
- Conoscere la propria banca dati avendo un database aggiornato
- Profilare la propria banca dati
- Analizzare le statistiche per ricavare dati strategici utili all’azienda.
Quello che ti serve è dare la possibilità ai tuoi utenti di restare in contatto con un metodo push, ovvero non attendere che sia
l’utente a tornare sulle tue pagine (per poi magari non trovare alcun aggiornamento), devi essere tu a comunicare con loro
e spingere i tuoi contenuti verso l’utente.
Quali sono i giorni migliori per inviare? Sicuramente il martedì
Il martedì risulta essere il giorno in cui si concentra il maggior numero di invii di newsletter;
Il martedì è anche il giorno con le migliori performance in termini di Open Rate e CTR;
Il maggior numero di aperture avviene entro la prima ora dall’invio. Trascorse le prime 24 ore, la probabilità che il
messaggio venga aperto scende al 1%;
I messaggi automatici hanno tassi di apertura più alti del 24% e CTR più alti del 47% rispetto alla media;
Welcome messages e confirmation emails raggiungono tassi di apertura intorno al 67% e CTR del 33%.
GraphicMail
Presentazione
600 milioni di email/mese
oltre 7.000 clienti e 30.000 utenti che ad oggi utilizzano la
piattaforma in tutto il mondo
GraphicMail è presente in 22 nazioni e disponibile in 12 lingue, tra
cui: Italiano, Inglese, Francese, Tedesco, Spagnolo, Portoghese,
Olandese, Cinese, Slovacco, russo, etc.
www.graphicmail.it
www.sharpspring.it
Sono soluzioni distribuite e supportate da ADVMedia www.adv-media.it
Cos’è GraphicMail?
GraphicMail è una piattaforma multicanale di email e mobile marketing facile da usare non solo per chi
è già esperto, ma anche per chi è alle prime armi. La piattaforma è sviluppata e aggiornata
internamente con infrastruttura tecnologica in linea con tutte le maggiori novità in ambito
digitalmarketing.
Leader e punto di riferimento nel mondo del mercato dell’e-mail marketing Graphicmail è
disponibile in versioni per PMI, Rivenditori, Corporate e Organizzazioni No Profit.
Gli oltre 6.000 clienti e 30.000 utenti che ad oggi utilizzano la piattaforma in tutto il mondo, sono
la più concreta testimonianza della nostra professionalità.
GraphicMail è presente in 22 nazioni e disponibile in 12 lingue, tra cui: Italiano, Inglese, Francese,
Tedesco, Spagnolo, Portoghese, Olandese, Cinese, Slovacco, russo, etc.
Alcuni Top Clients
Barcellona Calcio
ItaliaFruit,
quotidiano online
UNICEF
Cosa offre GraphicMail?
Crea, Modifica, Invia, Pubblica e Controlla
• Editor per creare le proprie newlsetter
• Integrazione di email & mobile marketing
• Strumenti di Segmentazione per la profilazione
delle campagne
• Pubblicazione diretta nei Social Network
• Creazione di liste con la possibilità di integrare
database
• Soluzioni personalizzate per la deliverability
• Prezzi competitivi
Modalità Base
Caratteristiche
• Crea e modifica emails
e newsletter
• Crea e gestisci liste
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Modalità avanzata
CARATTERISTICHE
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Report dettagliati
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Email Authentication
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Google Analytics Integration
Robust API
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Versione Reseller
• Imposta la piattaforma e crea
subaccount
• Gestisci ed Invia Newsletter
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• Personalizza la piattaforma
con il tuo logo
• Fai girare la piattaforma sotto
il tuo URL
• Integra le funzionalità in altre
applicazioni con le API
• Accedi al listino con il 20% di
sconto
Versione Enterprise
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subaccount
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Professionali
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subaccount
• Invia per Subaccount
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il tuo URL
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applicazioni con le API
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sconto
Corporate & Enterprise solutions
SOLUZIONI DISPONIBILI
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Connessioni a database esterni
Condivisioni di dati tra account
Interfaccia personalizzabile
Inbox monitoring
Versioni per Enti no Profit e Onlus
“parte della nostra mission è aiutare gli enti no-profit e le organizzazioni culturali a comunicare attraverso l'email
marketing.”
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Primi 5mila crediti gratuiti
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Accedi al listino con il 35% di sconto
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Crea emails
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Il sistema convertirà automaticamente il file word in html
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• Fornisce accesso all’HTML
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documenti
• Personalizza gli invii
Libreria hosting per ogni utente
• Mantieni il controllo totale del tuo archivio
immagini e documenti
• Cerca le immagini direttamente su “google
images” escludendo quelle protette da copyright
Crea Liste, Form d’iscrizione
e
Controlla il tuo Target
Strumenti di List Building
Crea Form personalizzati
Facile da integrare in ogni sito web, blog, facebook, etc.
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Gestione di Ip mailserver in whitelist
Monitoraggio continuo della reputazione degli IP
In linea con le regole CAN-SPAM e 196/2003
Gestione opt-in e double opt-in
Gestione opt-out
Email authentication
Integrato per semplificare l'implementazione di SenderID e
DKIM
Strumenti di Analisi
Reports
• Report Approfonditi
• Panoramica Invii
• Esportabili in pdf
Behavioural targeting
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determinato link
Alcune Funzionalità
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Autorisponditori
e Triggered Emails
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– Un utente si iscrive ad una lista
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Google Analytics.
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