attenzione! comprendere i propri sintomi

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ATTENZIONE!
Il materiale contenuto in questo PDF è riferito a condizioni non patologiche come malattie
reumatiche, neurologiche o degenerative: il riferimento è alla persona “sana” che avverte
alcuni sintomi che la disturbano.
COMPRENDERE I PROPRI SINTOMI
UNA BREVE GUIDA PER CAPIRE COME SI ARRIVI AD AVVERTIRE
SINTOMI A VOLTE ESTREMAMENTE DIVERSI TRA LORO
Se ci pensiamo bene, i sintomi che normalmente avvertiamo sono divisibili in tre
categorie: sintomi fisici (mal di collo, mal di schiena..), sintomi metabolici (mal di stomaco,
colon irritabile, stanchezza..) e sintomi a carico del sistema nervoso (ansia, depressione,
difficoltà di concentrazione...).
Se volessimo citare soltanto i più comuni, parleremmo di:
SINTOMI FISICI
• dolori della colonna vertebrale (collo, dorso, bassa schiena)
• dolori delle articolazioni (ginocchio,spalla, ecc..)
• dolori del cranio (es cefalea muscolo tensiva)
SINTOMI METABOLICI
• stanchezza cronica
• gonfiori e disturbi gastro enterici
• disturbi del sonno
SINTOMI EMOTIVI
• ansia
• depressione
• visione negativa del futuro
• tachicardia, tremori, formicolii
Navigando su L’Altra Riabilitazione.it, ad esempio alle pagine
Dolori muscolari diffusi:l’importanza di un approccio globale
Statistica sui pazienti tipici:considerazioni interessanti
è possibile capire come ci sia un forte collegamento tra queste tre categorie di disturbi,
ovvero come i meccanismi che le originano siano assolutamente in comune.
In breve, questo avviene perchè i fattori che ci provocano il problema, quelli che
chiamiamo le CAUSE, hanno un duplice impatto. Prendiamo un esempio ben definito:
faccio un incidente, ho un trauma, e quindi dolore.
Se il dolore è forte e persiste nel tempo, avrò un aumento di sostanze infiammatorie in
circolo: questo aumento di sostanze infiammatorie porterà al tentativo da parte
dell’organismo di “spegnere” l’infiammazione, e ciò avverrà aumentando la produzione
di ormoni anti-infiammatori, sopratutto cortisolo. Ma il prolungato rilascio di cortisolo ha
un forte impatto sul metabolismo, sopratutto sulla produzione di energia: ecco che
possiamo ritrovarci la stanchezza cronica per colpa di un trauma fisico.
I meccanismi sono un po’ più complessi naturalmente, ma questo esempio rende l’idea.
Ora, se ci pensiamo bene, anche le CAUSE che ci portano ad avvertire i sintomi sono
divisibili nelle stesse categorie di cui abbiamo parlato prima. Proviamoci:
CAUSE MECCANICHE
traumi, incidenti, fratture
posture prolungate
poca mobilità e quindi poco tono muscolare
rigidità
CAUSE METABOLICHE
cattiva alimentazione
forte utilizzo di farmaci
stile di vita errato (es. orari dei pasti)
CAUSE NERVOSE
problemi familiari, lavorativi
approccio alla vita
traumi emotivi
Ovviamente questa è una rapidissima cernita, l’elenco potrebbe essere molto più lungo.
E quindi, per comprendere meglio come liberarmi dai sintomi, non sarà decisamente
interessante capire quali sono le cause “a monte”? Ma certo che si! E come si fa? Non è
semplicissimo, ma un’ idea ce la si può fare.
Sicuramente nel corpo umano non è tutto matematico, tipo “se avverti questo hai
questo”, proprio per nulla; ma altrettanto sicuramente ci sono alcuni “segni” che se
interpretati correttamente possono indirizzarci verso un tipo di soluzione piuttosto che un
altro.
E dunque, vediamo quali sono questi “segni” che ci indicano se la causa principale dei
nostri sintomi è di tipo meccanico, metabolico o nervoso.
QUANDO LA CAUSA E’ MECCANICA....
i dolori muscolo-scheletrici
• sono localizzati e poco diffusi (2-3 distretti al max)
• sono dipendenti dal movimento
• traggono beneficio da esercizi e cure
i sintomi metabolici
• sono spesso poco presenti: esistono problemi metabolici causati puramente da traumi
allo scheletro, ma i meccanismi non sono del tutto spiegati, e la percentuale di questi
casi è bassa. Se il dolore è cronico e dura da tempo, possono comunque comparire a
causa della elevata produzione di molecole legate all’infiammazione.
In generale
si tratta generalmente di soggetti giovani, con una storia posturale ben definita ed un
aspetto fisico che non mostra nè troppo aumento del grasso nè troppa perdita di
muscolo. Sono i soggetti più facilmente riabilitabili, perchè rispondono bene al
movimento e agli esercizi.
QUANDO LA CAUSA E’ METABOLICA
I dolori muscolo scheletrici
• sono diffusi in tutto il corpo, o in diversi distretti
• variano molto di giorno in giorno, senza apparente logica
• il soggetto può avvertire metereopatia (sta peggio quando
cambia il tempo)
• si accompagnano a modificazioni della composizione corporea,
per lo più aumento del grasso addominale
• traggono meno beneficio da esercizi e cure, ma molto da situazioni di diminuzione
dello stress
I sintomi metabolici
• ne sono presenti almeno 3 diversi
• traggono beneficio da variazioni nel comportamento alimentare
In generale
quando è l’alterazione del metabolismo la base del problema il soggetto ha tipicamente
una situazione poco definita, molta stanchezza ed un probabile aumento del grasso
sproporzionato rispetto a quanto mangia. La caratteristica è una scarsa tonicità del
tessuto muscolare, ed una bassa energia generale. Traggono quindi beneficio da un
approccio integrato tra attività fisica generica, attività specifica e cambio di
alimentazione.
QUANDO LA CAUSA E’ NERVOSA
I dolori muscolo scheletrici
• sono diffusi e poco gestibili: il dolore appare come una sorta
di “morsa” che comprime
• non seguono alcuna logica (es ci sono di notte o al mattino
appena svegli)
• si accompagnano a riduzione della massa muscolare (ma di
solito non aumenta il grasso)
• il dolore può comparire all’improvviso come una infiammazione
estremamente acuta che dura qualche giorno
• ci sono spesso vertigini e sbandamenti
I sintomi metabolici
• sono presenti almeno 3 diversi, e quasi sempre il disturbo del sonno
• ci sono fluttuazioni del tono dell’umore
• il soggetto ha spesso voglia di carboidrati (dolci oppure farinacei)
In generale
quando l’attore principale è il sistema nervoso la persona mostra un quadro che non
segue una logica meccanica di alcun tipo (il dolore varia da una parte all’altra) ed ha una
percezione di scarso stato di salute generale. Sono i casi più difficili in quanto fortemente
legati al carattere, al vissuto e allo stile di vita in generale. Per avere beneficio devono
quindi lavorare su tutte le componenti: l’attività fisica, l’alimentazione ma anche lo stile di
vita. Traggono naturalmente beneficio da tecniche quali il training autogeno.
E ORA COSA FACCIO?
Adesso che hai capito qualcosa di più sui tuoi sintomi, spero che tu ti stia chiedendo cosa
puoi fare per risolverli. Ma è semplice, puoi usare L’Altra Riabilitazione!
Se hai scaricato questo PDF lasciando la tua mail, nei prossimi giorni ti arriveranno delle
mail nelle quali troverai parecchie risorse per iniziare il tuo cammino verso un migliore
stato di salute.
Nel frattempo, ecco alcuni link sul nostro sito che possono aiutarti:
approfondimento dei singoli sintomi
http://www.laltrariabilitazione.it/che-disturbi-avverti
il nostro canale youtube
https://www.youtube.com/user/AltraRiabilitazione
se soffri in particolare di cervicale, qui c’è tutto quello che ti serve
http://www.laltrariabilitazione.it/cervicale-guida-completa
come facciamo la valutazione dei nostri pazienti
http://www.laltrariabilitazione.it/esempio-di-visita-2
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