Psicologia dello Sviluppo Do#.ssa Maria Giuseppina

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Psicologia dello Sviluppo Corso aggiun+vo per le a0vità forma+ve per gli alunni in situazione di handicap nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria. A.A. 2013/2014 DoC.ssa Maria Giuseppina Bartolo Psicologia dell’Età Evolu4va o Psicologia dello Sviluppo ? Psicologia dell’età evolu+va (nascita-­‐adolescenza) Psicologia dello sviluppo (fecondazione-­‐morte) si cerca sempre più di evidenziare la con1nuità dello sviluppo prima e dopo la nascita. La Psicologia dello Sviluppo
Ogni teoria dello sviluppo cerca di rispondere a 3 domande-­‐chiave: 1-­‐ Qual è la natura del cambiamento che caraCerizza lo sviluppo? 2-­‐ Quali processi causano questo cambiamento? 3-­‐ Il cambiamento è con+nuo e graduale o discon+nuo e improvviso? Quando? Come? Perché? Quando: esistono traieCorie comuni che, in assenza di patologie, ogni individuo, nell'infanzia, percorre fino a giungere a tappe di sviluppo ben precise. Come: Seguendo il progresso di ogni singola competenza degli individui e studiandone i meccanismi di sviluppo (diff. di ritmo/ diff. di s+le). Perché: Cerca di spiegare i processi che sono alla base di ogni singola competenza dis+nguendo tra faCori gene+ci e faCori ambientali. Visione meccanicista dello sviluppo: Le forze agiscono sul soggeCo modificandolo, se conosciamo le forze ed il soggeCo possiamo prevederne il risultato. Visione organismica dello sviluppo: Il soggeCo autonomamente è in con+nuo movimento e produce da solo sta+ differen+ in sequenze successive. Il bambino costruisce da sé la sua conoscenza formulando e verificando ipotesi sugli ogge0 e sulle cause degli even+. Visione contestualista dello sviluppo: Un determinato comportamento ha significato solo in relazione al contesto storico e sociale Sviluppo = Cambiamento Natura quan+ta+va – sviluppo come accrescimento graduale, accumulo di cambiamen+ nel tempo. Natura qualita+va – sviluppo come comparsa di nuove capacità o trasformazione di quelle già presen+. I principali approcci allo studio dello
sviluppo
• Approccio Comportamen+s+co • Approccio Organismico • Approccio Psicoanali+co Approccio Comportamentistico
Individuo plasmabile con illimitata capacità di apprendere. Il cambiamento non proviene dall’interno ma è l’ambiente ad imporlo dall’esterno. Metodo di studio: sperimentazione ed osservazione in condizioni controllate. Approccio Organismico
Individuo come organismo a0vo e spontaneo teso a realizzare le proprie potenzialità. Il bambino costruisce la propria comprensione di sé e degli altri aCraverso un con+nuo interscambio con l’ambiente. Metodo di studio: osservazione e sperimentazione con moderato controllo. Approccio Psicoanalitico
Individuo come organismo simbolico capace di aCribuire significa+ a se stesso ed al mondo. Il cambiamento è il risultato di confli0 interni (amore/odio; unione/separazione). Il cambiamento è di +po qualita+vo e procede per stadi. Metodo di studio: colloquio clinico, minimo grado di controllo. Lo sviluppo cognitivo
Tre prospe0ve: • Maturazionismo • Comportamen+smo • Costru0vismo Maturazionismo
Ogni nuova abilità che compare con il procedere dell’età è regolata dalla maturazione. Lo sviluppo dovuto alla maturazione è indipendente dalla pra+ca o dall’esercizio. Gli schemi dello sviluppo hanno base biologica. Comportamentismo
Individuo plasmato dall’ambiente. I meccanismi di apprendimento operano allo stesso modo durante tuCo il ciclo vitale. Ci si ispira ai principi del riduzionismo, per cui un comportamento complesso altro non è che un insieme di comportamen+ semplici. Costruttivismo
L’individuo costruisce a0vamente la propria conoscenza grazie ad un interscambio con l’ambiente. Nel corso dello sviluppo il sistema cogni+vo subisce una serie di trasformazioni che corrispondono a struCure intelle0ve di crescente complessità e stabilità (stadi di sviluppo). Approccio Ecologico
Bronfenbrenner (1979) MACROSISTEMA ESOSISTEMA MESOSISTEMA M MM Scuola Famiglia Coetanei La vita intrauterina
Spermatozoo 
Ovulo

Zigote
Sviluppo prenatale: -­‐periodo germinale -­‐periodo embrionale -­‐periodo fetale Periodo Germinale
Dalla fecondazione a 2 se0mane circa di gestazione. Gemelli iden+ci (monozigo+ci) Gemelli fraterni (dizigo+ci) Periodo Embrionale Dalla 2° all’8° se0mana di gestazione Si sviluppano gli organi essenziali ed alla fine di questo periodo l’embrione ha assunto una forma umana (lunghezza circa 3 cm), cuore e sistema nervoso sono in funzione. Periodo par+colarmente “sensibile” allo sviluppo di dife0 congeni+. Periodo Fetale Dalla 9° se0mana (3° mese di gestazione) L’organismo già formato cresce e si perfeziona. Si sviluppano gli organi genitali. Iniziano i primi riflessi (suzione, prensione). Il corpo si distende e dal 4° mese la madre potrebbe iniziare ad avver+re i movimen+ del bambino. Fine del 6° mese (24 se0mane) limite minimo per la sopravvivenza in caso di parto prematuro. >41 se0mane (post-­‐term) 37-­‐41 se0mane (term) 34-­‐36 se0mane (late pre-­‐term/near term) 32-­‐33 se0mane (moderately pre-­‐term) 28-­‐31 se0mane (very preterm) < 28 se0mane (extremely pre-­‐term) (Golenberg et al., 2008) Diagnosi prenatale
Allo scopo di iden+ficare sindromi gene+che si possono u+lizzare le seguen+ tecniche: • Ecografia fetale (20-­‐22 se0mane) • Analisi dei tessu+ fetali (Villocentesi) (10-­‐12 se0mane) • Amniocentesi (15-­‐18 se0mane) Sviluppo di cervello e
Sistema nervoso
Cervello: -­‐Proliferazione neuronale -­‐Migrazione -­‐Organizzazione Entro il 1° anno di vita -­‐ motricità grossolana Fino a 4 anni-­‐ motricità fine La nascita
Processi di adaCamento fisico e psichico all’ambiente circostante. Respirazione – Nutrizione – Termoregolazione Sonno, pianto, veglia
Prime 2 se0mane 16 h (circa) di sonno suddivise in 7/8 intervalli. Il pianto – precursore del linguaggio, forma di comunicazione non intenzionale. Veglia Capacità comportamentali
Riflessi -­‐ reazioni automa+che a par+colari s+moli, con il tempo scompaiono o vengono indirizza+ verso comportamen+ volontari Stereo+pie ritmiche se persistono nell’infanzia possono essere indicatori di una qualche patologia dello sviluppo. Capacità percettive
Alcune capacità sono presen+ già in fase prenatale (odori, ta0li). Apparato visivo consente di individuare bene i contorni di un oggeCo a breve distanza. Par+colare interesse suscita il volto umano. Apparato udi+vo. Sviluppo atipico
FaCori che possono provocare la nascita pretermine: -­‐stato di salute di madre e feto -­‐gemellarità -­‐anomalie nella placenta -­‐fecondazione assis+ta -­‐svantaggio socio-­‐demografico-­‐culturale Fattori di rischio della nascita
pretermine • Biologico-­‐medico • Ambientali, relazionali, sociali 
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