Sezione 1

annuncio pubblicitario
Prescrizioni delle Aziende elettriche di distribuzione
concernenti gli impianti interni - PAE 1994
AEC Airolo
Azienda Elettrica Comunale, 6780 Airolo
tel. 091/873.81.25
fax 091/873.81.21
[email protected]
AEC Ascona
Azienda Elettrica Comunale, Via delle Scuole 3, 6612 Ascona
tel. 091/759.81.00
fax 091/759.81.39
[email protected]
AMB Bellinzona
Aziende Municipalizzate della Città di Bellinzona
Vicolo Muggiasca 1A, 6500 Bellinzona
Sezione amministrativa
Bellinzona
tel. 091/821.88.11 fax 091/821.88.40
Sezione tecnica
Giubiasco
tel. 091/850.49.49 fax 091/850.49.15
[email protected] www.amb.ch
AECB Brusio
Azienda Elettrica Comunale, 7743 Brusio GR
tel. 081/846.54.53
fax 081 834.70.48
[email protected]
www.brusio.ch
AGE Chiasso
Azienda Comunale AGE, 6830 Chiasso
tel. 091/695.07.11
fax 091/695.07.49
[email protected]
www.age-sa.ch
CEF Faido
Cooperativa Elettrica, 6760 Faido
tel. 091/866.18.25
fax 091/866.23.64
SES Locarno
Società Elettrica Sopracenerina, Piazza Grande 5, 6601 Locarno
tel. 091/756.91.91
fax 091/756.91.92
Società Elettrica Sopracenerina, Via Gen. Guisan 10, 6710 Biasca
tel. 091/756.91.91
fax 091/756.94.14
www.ses.ch
[email protected]
AIL SA Lugano
Aziende Industriali di Lugano (AIL) SA, Via della Posta 8, 6901 Lugano
tel. 058/866.78.11
fax 058/866.78.30
Servizio clienti
tel. 058/866.75.70
fax 058/866.77.96
www.ail.ch
[email protected]
AEM SA Massagno
Azienda Elettrica di Massagno SA, Via Privata 4, 6900 Massagno
tel. 091/966.25.21
fax 091/967.40.01
[email protected]
www.aemsa.ch
AIM Mendrisio
Aziende Industriali Mendrisio, Via V. Vela 9, 6850 Mendrisio
tel. 091/646.18.26
fax 091/646.43.83
[email protected] www.aimonline.ch
AEC Ponte Tresa
Azienda Elettrica Comunale, 6988 Ponte Tresa
tel. 091/606.16.86
fax 091/606.70.47
[email protected]
IE Poschiavo
Impresa Elettrica Comunale, 7742 Poschiavo GR
tel. 081/839.03.02
fax 081/839.03.62
[email protected]
www.poschiavo.ch
AMS Stabio
AMS elettricità, 6855 Stabio
tel. 091/647.20.73
fax 091/647.23.27
[email protected]
www.amstabio.ch
AEC Mesocco
Azienda Elettrica Comunale, 6563 Mesocco
tel. 091/822.91.40
fax 091/831.20.07
[email protected]
CEEC Calanca
Consorzio Energia Elettrica, 6595 Riazzino
tel. 091/859.15.46
fax 091/859.15.47
[email protected]
Gennaio ’94
agg. giugno 2009
natel 079/331.41.41
I
PAE
Sezione 1: Prescrizioni generali
Sezione 2: Disposizioni per il condizionamento
termico di locali
Sezione 3: Formulari
Sezione 4: Prescrizioni complementari delle
singole Aziende
Sezione 5: Comunicati PAE
Sezione 6: Comunicati delle singole Aziende
Gennaio ’94
agg. giugno 2009
II
PAE
PREFAZIONE
Le prescrizioni d'Azienda PAE sono legittimate dalla cifra 1.0.2 della norma per le
installazioni a bassa tensione ( NIBT ) dell'Electrosuisse delle quali costituiscono il
necessario complemento. Esse contemplano gli aspetti per la sicurezza d’esercizio,
la manutenzione e la gestione degli impianti per la fornitura di energia elettrica e
relativi apparecchi di misura.
La nuova edizione tiene conto delle raccomandazioni dell'AES in materia di
prescrizioni d'Azienda e dei disposti dell’Ordinanza OIBT.
Gennaio ’94
agg. giugno 2009
III
PAE
DEFINIZIONI
Azienda
nelle prescrizioni che seguono viene mantenuto il termine Azienda
elettrica per designare il distributore di energia elettrica, nell’Ordinanza
OIBT questo termine è sostituito da gestore di rete.
dps
dispositivo di protezione contro le sovracorrenti. Nelle edizioni precedenti
delle PAE e nelle ordinanze è definito come ruttore.
Anche i fusibili vanno considerati sotto questa categoria.
RaSi
rapporto di sicurezza.
RCDs
dispositivi protettivi a corrente di guasto ( Residual Current protective
Device ), precedentemente FI.
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agg. giugno 2009
IV
PAE
Sezione 1
PRESCRIZIONI GENERALI
Gennaio ’94
agg. giugno 2009
1
PAE
Sezione 1
INDICE
1.
1.1
1.2
1.3
1.4
1.5
1.6
GENERALITA'
Premesse
Campo d'applicazione
Autorizzazione ad installare
Tensioni e frequenze
Fattore di potenza
Telecomando centralizzato e orologi di comando
2.
2.1
2.2
2.3
ANNUNCIO E CONTROLLO
Annuncio
Lavori d’installazione
Controlli e collaudo
3.
3.1
3.2
DISPOSIZIONI PER L'APPLICAZIONE DELLE
MISURE DI PROTEZIONE
Sistema di protezione
Dispersori di terra
4.
4.1
ALLACCIAMENTI ELETTRICI DEI FABBRICATI
Esecuzione degl’allacciamenti
5.
5.1
5.2
5.3
CONDUTTURE
Condutture principali (colonne)
Condutture d'abbonato
Condutture di comando
6.
6.1
6.2
6.3
6.4
6.5
6.6
6.7
QUADRI DI MISURA E DI DISTRIBUZIONE
Generalità
Ubicazione dell'installazione di misura
Posa dei contatori e dei ricevitori di telecomando
Disposizione e designazione degli apparecchi di misura
Nicchie e armadi di protezione
Installazione di misura con riduttori di corrente
Cablaggio degli apparecchi di misura
7.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE CONTRO
LA SOVRACORRENTE
Dps d'allacciamento (NIBT 4.3.2.5)
Dps d'abbonato
Dps di comando
7.1
7.2
7.3
Gennaio ’94
agg. giugno 2009
2
PAE
Sezione 1
10.
10.1
10.2
10.3
10.4
10.5
10.6
RACCORDO DI UTILIZZATORI D'ENERGIA
Generalità
Lampade a scarica
Utilizzatori calorici
Condizionamento termico dei locali
Utilizzatori e installazioni che generano armoniche
Utilizzatori, installazioni che provocano variazioni
di tensione
11.
COMPENSAZIONE DELLA POTENZA REATTIVA
E IMPIANTI DI FILTRAGGIO
Generalità
Impianti di compensazione
Circuiti di blocco delle frequenze musicali in impianti
di compensazione
Installazioni di filtri
11.1
11.2
11.3
11.4
12.
12.1
12.2
INSTALLAZIONI DI PRODUZIONE DI ENERGIA
ELETTRICA
Impianti in parallelo con la rete di distribuzione
Impianti senza funzionamento in parallelo con la rete
di distribuzione
13.
13.1
13.2
IMPIANTI TEMPORANEI
Impianti di cantiere
Impianti per manifestazioni
14.
DISPOSIZIONI FINALI
16.
LETTERATURA
18.
INDIRIZZI
20.
ELENCO ALLEGATI
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3
PAE
Sezione 1
1.
GENERALITÀ
1.1
Premesse
1.11
Queste prescrizioni PAE, sono da applicare per l'esecuzione degli impianti
elettrici, allacciati alla rete di distribuzione delle Aziende elettriche
distributrici, in seguito denominate Aziende. Le Aziende svolgono compiti di
controllo per le PAE ed hanno legalmente il compito di verifica secondo la
OIBT.
1.12
Per l'esecuzione di impianti allacciati alla rete di distribuzione, oltre alle NIBT
2005 (Pubblicazione ASE 1000:2005 ) e alle PAE, si devono rispettare le
disposizioni e le condizioni contenute:
a) nei Regolamenti e Tariffe delle singole Aziende;
b) nelle Leggi, Ordinanze, Decreti e Prescrizioni emanate in materia dalle
Autorità federali, cantonali e comunali, in particolare:
• Legge federale del 24 giugno 1902 concernente gli impianti elettrici a
corrente forte e a corrente debole.
• Ordinanza del 30 marzo 1994 sugli impianti elettrici a corrente forte.
• Ordinanza del 9 aprile 1997 sui prodotti elettrici a bassa tensione
(OPBT).
• Ordinanza del 7 novembre 2001 sugli impianti a bassa tensione
(OIBT).
1.2
Campo d'applicazione
Le PAE sono applicabili a tutte le installazioni allacciate alla rete di
distribuzione secondo l’art. 2 OIBT.
1.3
Autorizzazione ad installare
Hanno diritto d'installare impianti elettrici solo le persone rispondenti alle
condizioni del capitolo 2 dell'OIBT.
L’Ispettorato federale degli impianti a corrente forte ESTI concede
l'autorizzazione ad installare e tiene un registro pubblico delle autorizzazioni.
1.4
Tensioni e frequenze
I valori delle tensioni e delle frequenze per l'alimentazione degli impianti sono
3 x 400 / 230 V, 50 Hz ( regole e valori nominali secondo pubblicazione EN
50160 ).
Per altre tensioni vedi le prescrizioni delle singole aziende
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4
PAE
1.5
Sezione 1
Fattore di potenza
Salvo contratti speciali, il fattore di potenza misurato ai dps di abbonato non
deve essere inferiore a 0,9.
Per l'installazione di sistemi di compensazione con il relativo dispositivo di
regolazione, bisogna richiedere l'approvazione preventiva dell'Azienda ( vedi
anche capitolo 11 ).
1.6
Telecomando centralizzato e orologi di comando
1.61
Per esigenze tariffarie e per l'attivazione o la disattivazione di determinati
apparecchi utilizzatori, le Aziende installano presso i clienti ricettori o orologi
di comando, secondo le condizioni locali della rete.
Frequenze adottate:
1.62
AEC Airolo
senza telecomando
AEC Ascona
475 Hz
AMB Bellinzona
725 Hz
AECB Brusio
senza telecomando
CEEC Calanca
senza telecomando
AGE Chiasso
492 Hz
CEF Faido
senza telecomando
SES SA Locarno
475 Hz
AIL SA Lugano
183 Hz 1/3
AEM SA Massagno
492 Hz
AIM Mendrisio
725 Hz
AEC Mesocco
senza telecomando
AEC Ponte Tresa
183 Hz 1/3
IE Poschiavo
senza telecomando
AMS Stabio
283 Hz 1/3
Le installazioni e gli apparecchi dei clienti non devono perturbare il
funzionamento dell'impianto di telecomando ( vedi anche capitolo 11 ).
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agg. giugno 2009
5
PAE
Sezione 1
2.
ANNUNCIO E CONTROLLO
2.1
Annuncio
2.11
Obbligo dell'annuncio
2.111
L'esecuzione di nuovi impianti interni e l'estensione o la modifica di impianti
esistenti implicano l'obbligo dell'annuncio all'Azienda, secondo gli articoli 23 e
25 dell'OIBT.
2.112
L'annuncio d'installazione e l'annuncio d’installazione terminata devono
essere eseguiti mediante i moduli forniti dall'Azienda corredati dagli allegati
richiesti.
Questi documenti devono essere firmati dalla persona autorizzata ai sensi
dell'OIBT.
2.113
L'installatore è responsabile di qualsiasi danno diretto o indiretto causato al
cliente o all'Azienda da inosservanze delle disposizioni relative agli annunci.
2.12
Utilizzatori soggetti ad autorizzazione preventiva
2.121
Prima della stesura dell'avviso d'installazione è necessario informarsi presso
l'Azienda sulla possibilità d'installare apparecchi suscettibili di creare
perturbazioni, quali:
•
apparecchi o installazioni che causano armoniche e/o variazioni di
tensione
•
apparecchi per il condizionamento termico dei locali
•
pompe di calore
•
installazioni di produzione di energia elettrica funzionanti in parallelo con
la rete
•
installazioni di compensazione e filtri.
2.13
Avviso d'installazione
2.131
L'avviso d'installazione deve essere inviato all'Azienda prima dell'inizio dei
lavori e in particolare nei seguenti casi:
a) impianti nuovi (ai sensi dell'art. 2 dell'OIBT)
b) esecuzione di un nuovo allacciamento, potenziamento o modifica di un
allacciamento esistente
c) installazioni o modifiche, comportanti il montaggio o la sostituzione degli
apparecchi di misura o di comando.
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6
PAE
Sezione 1
d) estensione o modifica d'impianti comportanti una potenza superiore a
3.6 kVA.
e) la messa in opera o la modifica e l'estensione di quadri di distribuzione,
di conteggio o di comando, anche quando nessun utilizzatore viene
raccordato o smontato.
f)
impianti temporanei quali cantieri, fiere, feste e simili.
g) Installazioni comprendenti utilizzatori
preventiva citati al punto 2.121
soggetti
ad
autorizzazione
2.132
Se durante l'esecuzione dell'impianto viene decisa una modifica o
un'estensione dello stesso, l'installatore è tenuto ad inoltrare un avviso
complementare.
2.133
L'installazione progettata deve essere descritta mediante compilazione
accurata e completa dell'avviso d'installazione. In particolare devono figurare
l'intensità nominale dei dps e la potenza degli utilizzatori.
2.134
Le estensioni e le modifiche agli impianti esistenti devono pure essere
chiaramente descritte. Se per la chiarezza risultasse necessario, le nuove
parti d'impianto devono essere evidenziate in relazione all'impianto esistente.
2.135
Salvo impianti semplici destinati a case di abitazione, per quadri e armadi
contenenti apparecchiature di misura e di comando dell'Azienda, si devono
inviare i piani d'ubicazione, gli schemi e i disegni costruttivi per
l'approvazione preventiva.
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7
PAE
Sezione 1
2.2
Lavori d'installazione
2.21
Inizio dei lavori d'installazione
2.211
I lavori d’installazione citati al punto 2.131 iniziano solo quando l'installatore
avrà ricevuto l'avviso d'installazione approvato dall'Azienda. L’Azienda non è
responsabile per apparecchi ordinati e lavori intrapresi prima
dell’accettazione dell’avviso d'installazione.
2.212
L'approvazione dell'avviso d'installazione non significa necessariamente che
l'installazione annunciata sia conforme in tutti i punti alle NIBT e alle PAE.
L'installatore è il solo responsabile per l'esecuzione dell'impianto secondo le
prescrizioni ( vedi anche capitolo 10 ).
2.213
Nel caso d'impianti che possono causare perturbazioni sulla rete, l'Azienda
può esigere l'adozione di particolari misure prima della messa in servizio. Il
responsabile dell'installazione deve mettere gratuitamente a disposizione
dell'Azienda una persona competente che adatti l'impianto alle condizioni
d'esercizio richieste.
2.214
L'avviso d’installazione perde la sua validità se l'impianto non viene iniziato
entro un anno dall'approvazione.
2.215
Se i lavori si protraggono nel tempo l’Azienda, trascorsi 5 anni
dall’approvazione della richiesta, si riserva di chiedere la presentazione del
RaSi per la parte eseguita, e l’invio di un nuovo avviso d’installazione per il
prosieguo dei lavori.
2.22
Controllo intermedio
2.221
Nel corso dell'esecuzione dei lavori di montaggio, prima che le singole parti
vengano rese inaccessibili da placche, tavole di conteggio o altri dispositivi di
protezione, l’installatore deve verificare, mediante controlli e misure, la
conformità con le prescrizioni vigenti.
2.23
Annuncio di fine lavori
2.231
L'installatore deve preoccuparsi di ottenere l'allacciamento definitivo del
nuovo impianto in tempo utile per effettuare le misure.
2.232
A lavori ultimati la persona del mestiere, o il controllore delegato dalla ditta,
controlla l'impianto poi inoltra all'Azienda l'avviso d'installazione terminata e
richiesta contatori.
Con questo atto l'installatore attesta implicitamente che l'installazione
controllata è conforme con le prescrizioni NIBT e PAE vigenti.
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8
PAE
2.3
Sezione 1
Controlli e collaudo
Le Aziende richiedono l’uso del formulario RaSi ufficiale, oppure di uno
identico nei contenuti.
2.31
Controllo finale
2.311
Le misure possono essere eseguite solo dalla persona del mestiere o dal
controllore delegati dalla ditta e solo nel lasso di tempo da loro stessi
determinato e indicato nel modulo "Avviso d'installazione terminata".
La persona che esegue il controllo è autorizzata a:
•
congiungere con morsetti i conduttori predisposti per la posa dei contatori
•
togliere il sigillo dell'Azienda dal dps d'allacciamento
•
togliere la protezione dei morsetti dal dps d'allacciamento
•
mettere sotto tensione l'impianto.
Attenzione! Non è consentito alcun consumo di energia per la prova
di apparecchi o altro. La persona che esegue le misure è ritenuta
responsabile nei confronti dell'Azienda.
2.312
Le misure effettuate devono essere annotate sul modulo "Protocollo di prova
e di misura".
2.313
A misure ultimate:
•
disinserire il dps d'allacciamento
•
togliere i morsetti dai conduttori predisposti per il conteggio
•
applicare al dps d'allacciamento il proprio sigillo personale
•
far inoltrare all'Azienda il RaSi debitamente compilato, timbrato e firmato
conformemente alle disposizioni OIBT.
( è necessario almeno un RaSi per ogni circuito conteggiato )
2.32
Messa in servizio dell'impianto
2.321
Ricevuta la suddetta documentazione ( vedi punto 2.313 ) correttamente
compilata, timbrata e firmata, l'Azienda procede alla posa dei contatori
richiesti.
2.33
Controlli saltuari
2.331
L'Azienda procede ai controlli saltuari ( campionatura ) secondo le
disposizioni delle OIBT, entro un anno dalla messa in servizio. Nel caso
vengano riscontrati difetti, l’Azienda redigerà un rapporto fissando i termini
per la loro eliminazione. I relativi costi dell’Azienda saranno addebitati al
proprietario dell’impianto in base ai singoli regolamenti. L’installatore dopo
aver eliminato i difetti rispedisce all’Azienda la conferma della loro
eliminazione ed un nuovo RaSi debitamente compilato.
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9
PAE
Sezione 1
2.34
Controlli periodici
2.341
L'Azienda intima ai proprietari degli impianti, con un preavviso di 6 mesi sulla
data di scadenza, l’esecuzione dei controlli periodici.
2.342
Eventuali lavori devono essere notificati all'Azienda nel rispetto della
procedura indicata al punto 2.13 .
2.343
Eventuali inadempienze ingiustificate vengono evase conformemente a
quanto previsto nell'articolo 36 dell'OIBT e dai regolamenti delle singole
Aziende.
2.35
Collaudi
2.351
I collaudi devono essere eseguiti conformemente all’art. 35 della OIBT
2.36
Spese amministrative
2.361
L’Azienda può addebitare al cliente o all’installatore, secondo il proprio
regolamento, le spese causate da interventi inutili, richiami, spostamenti, ecc.
Gennaio ’94
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10
PAE
Sezione 1
3.
DISPOSIZIONI PER L'APPLICAZIONE DELLE
MISURE DI PROTEZIONE
3.1
Sistema di protezione
3.11
Il sistema di protezione viene definito dall'Azienda. In genere si applica la
messa al neutro.
3.12
I sistemi di messa al neutro TN-S o TN-C-S rispettivamente la messa a terra
diretta TT devono rispettare i limiti imposti dalle NIBT.
3.13
L’uso di dispositivi protettivi a corrente di guasto ( RCDs ) è previsto solo
come complemento delle misure di protezione contro il contatto diretto
( NIBT 4.1.2.5.1 ).
3.2
Dispersori di terra
3.21
Generalità
3.21
La posa del dispersore di terra interviene in generale, al momento
dell'esecuzione delle fondazioni dello stabile. La collaborazione tra il
progettista e l'installatore elettricista deve instaurarsi prima dell'inizio dei
lavori di costruzione.
3.22
Indicazioni
3.22
Il tipo di dispersore di terra deve essere indicato sull'avviso d'installazione.
3.23
Dispersori di terra nelle nuove costruzioni
3.231
Nelle nuove costruzioni sono ammessi i seguenti dispersori di terra:
a) terra di fondazione secondo la norma SN 4113 [11]
b) solo con l'approvazione dell'Azienda: nastri e picchetti di terra, condotte
d'acqua metalliche, con giunti conduttori o altro.
3.24
Dispersori di terra nelle costruzioni esistenti
3.241
Il conduttore che serve alla messa a terra del PEN di rete, secondo le
NIBT 4.1.3.1.3.1, deve essere collegato al dispersore nel passaggio dalla
rete all'impianto interno, anche quando vengono modificati o estesi
allacciamenti, linee principali, installazioni di misura o di distribuzione.
Nelle reti con messa a terra diretta (TT) deve essere predisposto il
conduttore di messa a terra del PEN di rete ma non deve essere collegato.
3.242
Nelle costruzioni esistenti sono ammessi i seguenti dispersori di terra:
a) terra di fondazione secondo la norma SN 4113 [11]
b) nastri e condutture di messa a terra
Gennaio ’94
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11
PAE
Sezione 1
c) picchetti di messa a terra
d) condotte d'acqua metalliche con giunti conduttori.
3.25
Collegamento in parallelo di diversi dispersori di terra
3.251
Per evitare ogni problema di corrosione devono essere applicate le direttive
C2 della Commissione per i problemi di corrosione [12].
3.26
Messa a terra del PEN
3.261
Il conduttore di messa a terra del PEN di rete non deve essere introdotto
nello stesso tubo dei conduttori polari.
Qualora il conduttore protettivo venga introdotto in un tubo, questo non deve
essere metallico.
4.
ALLACCIAMENTI ELETTRICI DEI FABBRICATI
Gennaio ’94
agg. giugno 2009
12
PAE
Sezione 1
4.1
Esecuzione degl’allacciamenti
4.11
L'esecuzione degl’allacciamenti compete esclusivamente all'Azienda o a ditte
da essa incaricate. E' eseguita in cavo sotterraneo o in linea aerea, fino e
compreso il dps d'allacciamento 1).
4.12
L'Azienda determina il modo e il punto d'allacciamento alla rete; definisce
inoltre l'ubicazione del dps d'allacciamento, in collaborazione con il
progettista. Vedi allegato PAE 20.6.11.
Lo stesso non deve essere installato a quote per le quali esiste un rischio
d'allagamento.
4.13
In fase di progettazione, su richiesta del progettista, l'introduzione può essere
definita in base alla richiesta di potenza corredata dai piani di situazione e di
costruzione. Questi accordi preliminari devono essere confermati mediante
l'avviso d'installazione.
4.14
Per le case contigue o lottizzazioni l'Azienda può richiedere l'allacciamento
del complesso edile mediante un'unica introduzione e la centralizzazione
degli apparecchi di misura.
4.15
L'Azienda esegue l'introduzione quando tutte le pratiche tecnico
amministrative, previste dai propri regolamenti, saranno state espletate.
4.16
La messa in servizio dell'impianto può avvenire solo dopo che le condizioni
del punto 2.32 sono adempiute.
_________________________________________________________________________________
1)
SES, vedi regolamento particolare. AMB, solamente in cavo sotterraneo.
Gennaio ’94
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13
PAE
Sezione 1
5.
CONDUTTURE
5.1
Condutture principali (colonne)
5.11
Le condutture principali non devono venir interrotte nelle scatole di
derivazione.
5.12
I carichi delle linee trifasi devono essere ripartiti regolarmente sui 3 conduttori
polari.
5.13
I colori dei conduttori polari delle linee principali, fino ai dps d’utilizzatore o di
gruppo, devono essere ( vedi HD 308 ):
L1:
marrone
L2:
nero
L3:
grigio
Per i rimanenti conduttori vedi NIBT 5.1.4.3.2
Conduttore di neutro : blu/blu chiaro
Conduttore di protezione : verde-giallo
Conduttore PEN verde giallo con terminali contrassegnati in blu/blu chiaro
Conduttore del collegamento equipotenziale verde-giallo
5.14
Le condutture principali devono essere dimensionate per il carico prevedibile,
ma con sezioni non inferiori a 6 mm2 Cu (NIBT 5.2.4.1).
5.15
Si deve disporre affinché tutte le scatole di derivazione delle colonne
montanti siano piombabili e di facile accesso. In queste scatole, oltre ai
morsetti per i conduttori polari, si deve aver posto per almeno 5 morsetti per i
conduttori di comando, disposti in modo tale da permettere il passaggio
senza interruzione dei conduttori.
5.16
Nei tubi delle condutture principali non devono essere introdotti fili di
comando.
5.2
Condutture d'abbonato
5.21
La sezione delle condutture d'abbonato deve essere dimensionata per il
carico prevedibile; essa deve essere di almeno 2,5 mm2 Cu, ad eccezione
del punto 5.22.
5.22
Per le case unifamiliari, la sezione delle linee d'abbonato deve essere
almeno 6 mm2 Cu. Sezioni inferiori solo con approvazione dell'Azienda, per
casi particolari.
5.23
Nei tubi delle condutture di abbonato non devono essere introdotti fili di
comando.
Gennaio ’94
agg. giugno 2009
14
PAE
Sezione 1
5.24
Le linee di abbonato che transitano dietro il quadro di distribuzione di un altro
cliente devono essere inserite in un tubo separato o essere avvolte in una
guaina protettrice comune. In questo punto è vietato interrompere una linea
d'abbonato.
5.25
Le scatole di passaggio devono essere sistemate in locali utilizzati dal cliente
servito da questa conduttura e sempre accessibili.
5.3
Condutture di comando
5.31
Le condutture di comando devono avere una sezione di 1,5 mm2 ( Cu ).
5.32
Il conduttore polare d'alimentazione del ricettore deve essere dello stesso
colore della fase da cui è stato derivato.
5.33
I conduttori di comando in filo o cavo color grigio RAL 7001 (o più chiaro) con
contrassegni numerici color nero, sono definiti nell'allegato PAE 20.5.02.
5.34
Il neutro del circuito di comando deve essere raccordato al sezionatore della
valvola di comando. A partire da questo punto, deve essere totalmente
separato dagli altri conduttori neutri dell'installazione.
5.35
La valvola del circuito di comando e i rispettivi morsetti o morsettiera obbligatoria per più conduttori dello stesso comando - devono essere
provvisti di una copertura piombabile.
5.36
I conduttori di comando devono essere introdotti in un tubo separato. Questo
deve essere posato in ogni caso, anche se non immediatamente utilizzato,
fino alla distribuzione nei singoli appartamenti.
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15
PAE
Sezione 1
6.
QUADRI DI MISURA E DI DISTRIBUZIONE
6.1
Generalità
I quadri devono corrispondere alle norme OPBT e NIBT 5.3.9 e norma
EN60409
6.11
I contatori, ricevitori di telecomando, orologi, teleruttori, ecc. necessari per la
misura e il comando sono definiti in seguito con il termine generale di
"apparecchi di misura". Sono forniti dall'Azienda o dal cliente, che ne
rimangono proprietari, secondo le disposizioni di ogni singola Azienda.
6.12
I teleruttori non sono forniti dall'Azienda 1). Devono soddisfare le esigenze di
quest'ultima, in particolare per quanto concerne le caratteristiche tecniche e
la possibilità di apporvi il sigillo.
6.13
Gli impianti ancora dotati di ricevitori che agiscono direttamente sui circuiti di
potenza devono essere adattati dal cliente, per ricevitori solo comandi, nei
seguenti casi:
•
guasto del ricevitore
•
modifiche importanti degli impianti
•
aggiunta di un'esigenza di comando.
6.14
L'installatore può togliere i sigilli dell'Azienda solo dopo averne richiesta e
ricevuta l'autorizzazione. Nel caso che la necessità di togliere i sigilli si
verificasse fuori dagli orari di lavoro l'Azienda dovrà essere informata nel
successivo giorno lavorativo.
6.15
I sigilli ufficiali applicati ai contatori dagli uffici di taratura non possono essere
manomessi in nessun caso.
6.16
Gli apparecchi di misura devono essere identificabili mediante cartellini
indelebili indicanti la loro designazione, la cui esattezza compete
all'installatore rispettivamente al proprietario dell'impianto.
_________________________________________________________________________________
1)
AMB si, fino a 20A.
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16
PAE
Sezione 1
6.2
Ubicazione dell'installazione di misura
6.21
L'Azienda fissa l'ubicazione degli apparecchi di misura definendone i dettagli
relativi al caso specifico o mediante le prescrizioni generali d'Azienda.
Gli apparecchi di misura non devono essere sottoposti a vibrazioni o a
temperature anormali. Devono essere facilmente accessibili in ogni tempo,
protetti da sollecitazioni meccaniche e posati in luoghi asciutti, non allagabili
e senza pericoli di esplosioni. Devono disporre di un'illuminazione naturale o
artificiale.
6.22
Negli stabili plurifamiliari gli apparecchi di misura devono essere installati
all'esterno degli appartamenti. I contatori possono essere centralizzati o
raggruppati secondo le disposizioni delle singole Aziende. Devono
comunque essere facilmente accessibili al personale dell'Azienda e ai clienti.
Disposizioni e iscrizioni vedi allegati PAE 20.6.08 e .09 (vedi punto 6.41).
6.23
Nelle nuove costruzioni gli apparecchi di misura devono essere accessibili in
ogni momento. Nelle case unifamiliari, di vacanza, occupate saltuariamente,
o in altri casi richiesti dall'Azienda, questi apparecchi devono essere installati
in armadi direttamente accessibili dall'esterno; di regola non devono sporgere
sul suolo pubblico o di terzi.
Negli stabili provvisti di recinzioni sorvegliate elettronicamente o mediante
altri mezzi dissuasivi, i contatori devono essere ubicati all'esterno della zona
sorvegliata. Vedi allegato PAE 20.6.11/bis.
6.24
Nel caso di riattazioni o di modifiche sostanziali all'impianto elettrico gli
apparecchi di misura devono essere resi accessibili dall'esterno (vedi punto
6.23), o perlomeno spostati in un vano idoneo, nella parte bassa dello
stabile, piano terreno o cantinato.
Se l'allacciamento rimane aereo, deve essere predisposto un tubo per una
futura alimentazione in cavo.
6.25
Per ogni allacciamento di regola è fornito un solo ricevitore di telecomando o
orologio. L'Azienda si riserva di disporre diversamente. Lo spazio per
l'installazione dell'apparecchio di comando deve comunque essere riservato
sul quadro principale di conteggio. Nella scelta dell’ubicazione del quadro va
tenuto conto dei possibili disturbi fonici dovuti alle frequenze di comando.
6.26
I ricevitori destinati a più clienti devono essere sempre accessibili.
6.27
Nelle installazioni di misura centralizzate deve essere previsto lo spazio
necessario per eventuali estensioni.
6.28
L'Azienda può richiedere una tavola supplementare, necessaria al montaggio
di un contatore di energia reattiva o per altre applicazioni.
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PAE
Sezione 1
6.3
Posa dei contatori e dei ricevitori di telecomando
6.31
L'altezza dei quadri destinati alla posa degli apparecchi di misura e dei
ricevitori di telecomando non deve superare i 2 m. Il bordo inferiore degli
apparecchi di misura dell'Azienda non deve trovarsi a meno di 80 cm dal
pavimento (vedi allegato PAE 20.6.10).
6.32
Le tavole per la posa degli apparecchi di misura devono essere del tipo
normalizzato da 400 x 250 mm o 500 x 250 mm (vedi allegati PAE
20.6.01...04).
6.4
Disposizione e designazione degli apparecchi di misura
6.41
Negli stabili plurifamiliari (vedi punto 6.22), la successione dei contatori e dei
dps d'abbonato deve corrispondere alla designazione degli appartamenti
rispettando il senso sinistra - destra, guardando il quadro.
Disposizioni e iscrizioni vedi allegati PAE 20.6.08 e 20.6.09
6.42
Se l'attribuzione degli appartamenti, dei vani commerciali, ecc. non è stata
eseguita in modo chiaro, sulle tavole di conteggio deve figurare
provvisoriamente il piano e l'ubicazione (per es. II. piano, app. sud-est). Il
proprietario dello stabile deve procedere alla corretta designazione che verrà
in seguito riportata sulle rispettive tavole in modo definitivo.
6.43
Se le porte degli appartamenti o dei vani commerciali sono correttamente
definite (per es. numerazione delle placche di suoneria) le stesse definizioni
possono essere utilizzate per la designazione delle tavole di misura.
6.5
Nicchie e armadi di protezione
6.51
Le nicchie e gli armadi di protezione devono essere costruiti in modo che gli
apparecchi di misura possono essere raggiunti, controllati o sostituiti
facilmente in ogni momento.
6.52
Gli armadi di protezione esterni devono resistere alle intemperie ed essere
costruiti in modo da evitare fenomeni di condensazione. Devono essere
provvisti di una serratura a gambo quadrato di 6x6 mm o KABA 5'000.
6.53
La profondità utile per la posa degli apparecchi di misura deve essere
compresa tra 220 e 400 mm. Per i quadri esterni questa profondità può
essere ridotta a 180 mm.
Per casi particolari l'Azienda può concedere una profondità minore.
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PAE
Sezione 1
6.6
Installazione di misura con riduttori di corrente
6.61
Di regola i conteggi i cui dps d'abbonato superano gli 80 A, sono effettuati
con riduttori di corrente 1).
6.62
L'installatore deve prevedere la possibilità di eseguire ulteriori conteggi con
riduttori di corrente.
6.63
Ai riduttori di corrente che servono alla misura contrattuale non può essere
raccordato nessun impianto di misura privato.
6.64
La sezione dei conduttori tra i riduttori di corrente e gli apparecchi di misura,
è definita dall'Azienda in funzione del tipo di contatore e della potenza dei
riduttori di corrente.
Il cablaggio deve essere realizzato secondo l'allegato PAE 20.6.14.
6.7
Cablaggio degli apparecchi di misura
6.71
Tutte le parti di impianto a monte della misura devono essere piombabili.
6.72
Il conduttore neutro raccordato al contatore deve essere derivato dal
sezionatore neutro del dps d'abbonato e avere una sezione minima di 2,5
mm2 Cu.
6.73
I conduttori in entrata ai contatori devono essere contrassegnati con nastro
adesivo. La lunghezza dei conduttori deve includere una riserva di almeno 30
cm sul retro della tavola e sporgere dalla stessa di almeno 15 cm.
6.74
Nell'allacciamento degli apparecchi di misura è consentito solo un conduttore
per morsetto.
6.75
I conduttori flessibili devono essere provvisti di capicorda della lunghezza di
almeno 20 mm.
___________________________________________________________________________
1)
AIL, AMB e SES, se i dps d'abbonato superano i 63A.
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19
PAE
Sezione 1
7.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE CONTRO LA
SOVRACORRENTE
7.1
Dps d'allacciamento ( NIBT 4.3.2.5 )
7.11
Le coperture di protezione delle parti sotto tensione devono essere
piombabili.
7.12
I dps d'allacciamento degli stabili raccordati in cavo, devono essere
accessibili in ogni momento quindi di regola all'esterno di ogni spazio
custodito con serrature o dispositivi d'allarme, analogamente al punto 6.23.
7.13
Il dps d'allacciamento può essere, previo accordo con l'Azienda, costituito da
un interruttore magnetotermico o da una valvola ad alto potere di rottura
forniti dal cliente e montati direttamente nel quadro principale di distribuzione.
In questo caso i disegni esecutivi devono essere preventivamente approvati
dall'Azienda.
7.14
L'Azienda definisce la caratteristica d’interruzione del dps d'allacciamento.
7.2
Dps d'abbonato
7.21
Di regola il dps d'abbonato è prescritto a monte di ogni impianto di conteggio.
Può essere evitato solo nel caso di impianti con un unico cliente che
adottano un interruttore magnetotermico quale dps d'allacciamento.
Negli impianti che sono ancora sprovvisti del dps d'abbonato, questo deve
essere predisposto 1).
7.22
Le coperture di protezione delle parti sotto tensione devono essere
piombabili.
7.23
L'accessibilità ai dps d'abbonato deve essere garantita in ogni momento, al
cliente e al personale dell'Azienda.
7.24
I dps d'abbonato possono essere costituiti, secondo le esigenze delle singole
Aziende, da fusibili con tensione nominale di 500 V o da interruttori
automatici. Nelle abitazioni devono essere unipolari e selettivi per rapporto ai
dps installati a monte e a valle 2).
___________________________________________________________________________
1)
2)
SES, vedi regolamento particolare.
AMB, selettività non richiesta tra dps d'allacciamento e d’abbonato.
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20
PAE
Sezione 1
7.3
Dps di comando
7.31
I ricevitori di telecomando e gli orologi sono protetti da un gruppo L+N
piombabile, del tipo 25 A, 500 V, con fusibile di 10 A.
7.32
Il dps di comando deve essere ubicato in prossimità degli apparecchi da
esso protetti. Deve essere derivato da parti di impianto, protette da coperture
piombabili, a monte del dps d'abbonato.
La sezione della linea di raccordo deve essere di almeno 2,5 mm2 Cu.
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21
PAE
Sezione 1
10. RACCORDO DI UTILIZZATORI D'ENERGIA
10.1
Generalità
10.11
L'Azienda decide le condizioni di raccordo degli utilizzatori d'energia.
Spetta al cliente osservare le disposizioni federali, cantonali e comunali
relative all’uso parsimonioso dell’energia elettrica. Questo aspetto va chiarito
prima della presentazione dell’avviso d'installazione.
10.12
Il genere di utilizzatori e i relativi periodi di inserimento tramite telecomando,
sono definiti dalle singole Aziende.
10.13
Gli utilizzatori devono essere raccordati in modo da ottenere la migliore
ripartizione del carico sulle 3 fasi.
10.14
La tensione di alimentazione è definita in funzione della potenza degli
utilizzatori nel modo seguente:
fino a
3,5 kW
230 V
fino a
6,0 kW *
1x400/230 V
oltre
6,0 kW
3x400/230 V
* parti d’apparecchio possono essere alimentate a 230 V fino ad una potenza
di 3.5 kW
Questa norma tuttavia non si applica:
•
alle cucine, fornelli e forni alimentati dalla stessa linea (10.32)
•
ai bollitori ( 10.36 )
•
agli utilizzatori e alle installazioni suscettibili di provocare armoniche
(10.5) e/o variazioni di tensione (10.6).
Nota :
1) Rimane l'obbligatorietà del blocco telecomandato per gli apparecchi
assoggettati (come lavatrici e altri definiti dalle singole Aziende).
2) Esistono utilizzatori con possibilità di commutazione della tensione di
alimentazione (230 V o 400 V). In questo caso, nella misura del
possibile, deve essere adottata la tensione superiore.
10.15
Gli utilizzatori suscettibili di provocare distorsioni di tensione e/o variazioni di
tensione non devono perturbare la rete di distribuzione. Ciò concerne in
particolare i raddrizzatori, gli ondulatori, i regolatori mono o trifase e gli
apparecchi soggetti a frequenti inserimenti e disinserimenti (Regole tecniche
D.A.CH.CZ per la valutazione delle perturbazioni [2]).
10.16
Gli utilizzatori le cui caratteristiche non adempiono alle disposizioni del
capitolo 10 sono oggetto di una domanda di raccordo o di una richiesta di
deroga da presentare tempestivamente all'Azienda.
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PAE
Sezione 1
10.17
Le spese di ricerca e di eliminazione delle perturbazioni causate alla rete di
distribuzione sono a carico del proprietario degli apparecchi perturbatori.
10.2
Lampade a scarica
10.21
Gli impianti d’illuminazione con lampade a scarica, la cui potenza
complessiva per cliente non supera 1000 VA sono ammessi senza
compensazione.
10.22
Per impianti con potenze raccordate superiori a 1000 VA per cliente, occorre
osservare le disposizioni del capitolo 11.
10.23
In un impianto senza una batteria di compensazione centralizzata, almeno un
terzo delle lampade (arrotondato per eccesso), deve essere munito di
apparecchi ausiliari capacitivi.
La ripartizione delle lampade sovracompensate deve essere uniforme.
Le armature fluorescenti devono essere provviste di un marchio visibile a
montaggio ultimato che indichi se l'apparecchio ausiliario è induttivo o
capacitivo.
10.3
Utilizzatori calorici
10.31
Generalità
10.311 Gli impianti di riscaldamento dei locali, le installazioni di climatizzazione e
altri generi di utilizzatori termici a resistenza ohmica, non possono essere
regolati mediante dispositivi elettronici che provocano armoniche.
10.312 Le disposizioni relative alle variazioni di tensione, elencate al punto 10.6, si
applicano anche agli apparecchi regolati mediante treni d'onda.
10.313 Gli utilizzatori con potenza eccedente 25 kVA devono essere inseriti a gradini
in numero e potenza definiti dall'Azienda.
10.32
Cucine fornelli e forni
10.321 Le potenze e le tensioni di alimentazione di cucine, fornelli e forni alimentati
dalla stessa linea, sono indicate nella tabella 10.321.
Questa tabella non riguarda l'alimentazione di piccoli apparecchi, fino a 3,5
kW, per i quali è sufficiente un raccordo monofase.
Tabella 10.321
Utilizzatore
Attrezzatura per
cottura, placche e
forno alimentati
da una sola linea
1)
Potenza
fino a 10 kW
Tensione
1 x 400 V
1)
Potenza
oltre 10 kW
Tensione
3 x 400 V
se il contatore a monte è trifase, anche il raccordo deve essere trifase.
Gennaio ’94
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23
PAE
Sezione 1
10.322 Il raccordo di cucine non da incasso deve avvenire mediante presa.
10.33
Apparecchi ad uso comunitario quali lavatrici, asciugatrici, ecc.
10.331 Nelle case plurifamiliari i contatori a prepagamento per lavanderia, sono
forniti e installati a cura e a carico del proprietario dello stabile e inseriti a
valle del contatore d'Azienda.
10.34
Scalda acqua istantanei ( senza accumulazione )
10.341 In generale non sono ammessi
Per applicazioni particolari è richiesto l’accordo preventivo con l’Azienda.
10.35
Scalda acqua rapidi di piccola capacità ( inferiori ai 30 litri )
10.351 Sono ammessi con una potenza massima di 2 kW.
Per potenze superiori, o per più apparecchi per cliente, è richiesto l’accordo
preventivo con l’Azienda.
10.36
Bollitori ad accumulazione
10.361 La relazione tra capacità, tensione, potenza e tempi di carica è indicata nella
tabella 10.361.
Tabella 10.361
Capacità
litri
30
50
80
100
120
160
200
250
300
400
500
600
800
1'000
Gennaio ’94
Categorie
4 ore, 80 oC
Potenze W
600
1'000
1'600
2'000
2'400
3'200
di
4 ore, 60 oC
Potenze W
400
660
1'000
1'350
1'600
2'000
2'700
3'500
potenze
8 ore, 80 oC
Potenze W
300
500
800
1'000
1'200
1'600
2'000
2'500
3'000
4'000
5'000
6'000*
8'000*
10'000*
* Per l'installazione di bollitori con potenze
superiori a 5 kW, occorre chiedere
l'autorizzazione all’Azienda.
agg. giugno 2009
Tensione
V
1 x 230
o
1 x 400
1 x 400
o
3 x 400
3 x 400
24
PAE
Sezione 1
Nota:
I tempi di ricarica dei bollitori sono definiti dalle Aziende. Indicazioni
più precise sono contenute nelle prescrizioni complementari delle
singole Aziende, sezione 4 del classificatore.
10.362 Nel caso di capienza insufficiente del bollitore, le singole Aziende possono
concedere ricariche diurne su esplicita richiesta.
10.363 Le Aziende hanno la facoltà di programmare la ricarica dei bollitori anche
durante le ore a tariffa alta.
10.364 Nei bollitori ad accumulazione con ricarica diurna parziale, la potenza
d'inserimento diurno non deve superare la potenza notturna. Per le modalità
d'inserimento valgono le disposizioni delle singole Aziende.
10.37
Pompe di calore per la preparazione di acqua calda sanitaria
10.371 Deve essere inoltrata una domanda preliminare all’azienda [6]. Le
caratteristiche necessarie sono elencate nella sezione 2 del classificatore.
10.4
Condizionamento termico dei locali
10.41
Le norme per l'ottenimento dell'autorizzazione e le caratteristiche di un
impianto per il condizionamento termico dei locali sono elencate in un
apposito capitolo nella sezione 2 del classificatore.
Gennaio ’94
agg. giugno 2009
25
PAE
Sezione 1
10.5
Utilizzatori e installazioni che generano armoniche
10.51
Per il raccordo di apparecchi che producono armoniche al punto di fornitura,
e aventi potenze superiori a quelle della tabella 10.51, occorre presentare
una domanda preliminare per mezzo dell’apposito modulo [3].
Tabella 10.51
25
Potenza del singolo
generatore d’armoniche
[kVA]
2
Potenza complessiva 1)
(generatori d’armoniche)
[kVA]
6
32
3
8
40
4
10
63
6
16
80
7
20
100
9
25
125
11
31
160
14
40
200
18
50
250
22
62
315
28
79
‡ 400
36
100
DPS d'allacciamento
[A]
1) somma degli apparecchi esistenti e nuovi, sia fissi che mobili
Nota:
Sono considerati generatori di armoniche:
i convertitori di frequenza e di corrente, motori a corrente alternata con
controllo elettronico, cucine e forni a induzione, dimmer, televisori, ordinatori
(PC), e apparecchi periferici, lampade a scarica con aggregato elettronico e
apparecchi elettronici d’intrattenimento.
10.52
Generalità ( vedi norma EN 50160 e raccomandazione D.A.CH.CZ)
In condizioni normali di esercizio , durante qualunque periodo di una
settimana, il 95% dei valori efficaci di ogni tensione armonica, mediati sui 10
minuti, indicativamente deve essere minore o uguale rispetto ai valori indicati
nella tabella 10.52.
La distorsione armonica totale (THD) della tensione di alimentazione
( includendo tutte le armoniche fino al 40° ordine ) deve essere minore o
uguale all’8%.
Gennaio ’94
agg. giugno 2009
26
PAE
Sezione 1
Tabella 10.52
Ordine dispari delle armoniche
3.
5.
7.
9.
11.
13.
15.
17.
19.
21.
23.
25.
Ordine pari delle armoniche
5%
6%
5%
1,5%
3,5%
3%
0,5%
2%
1,5%
0,5%
1,5%
1,5%
2.
4.
6. – 24.
2%
1%
0,5%
10.53
L'Azienda può esigere la messa in opera di dispositivi atti a contenere il
valore percentuale di armoniche, da clienti i cui impianti causano
perturbazioni sulla rete eccedenti i limiti della tabella 10.52.
10.6
Utilizzatori, installazioni che provocano variazioni di tensione
10.61
Per il raccordo di motori le cui correnti d’avviamento superaro i valori della
tabella 10.61, occorre presentare prima dell’avviso d'installazione una
domanda preliminare per mezzo dell’apposito modulo [3].
Tabella 10.61
MOTORI
r
1/h
<1
< 20
< 30
< 60
< 120
r
1/min
< 0,3
< 0,5
<1
<2
Corrente d’avviamento
1x230 V
24 A
15 A
14 A
11 A
9A
3x400 V
48 A
30 A
28 A
22 A
18 A
Nota:
La frequenza “r” è il numero d’avviamenti al minuto, rispettivamente all’ora.
Per regimi irregolari, occorre prendere un numero rappresentativo di
inserimenti, su un intervallo di due ore di frequente utilizzazione, calcolando
poi la frequenza media al minuto, r [1/min].
Gennaio ’94
agg. giugno 2009
27
PAE
Sezione 1
Per motori con avviamento sotto sforzo (ventilatori, pompe, compressori),
l’avviamento stella-triangolo non è ideale ai fini della riduzione dello spunto di
corrente.
Lo si usa invece per avviamenti a vuoto, ottenendo fattori compresi fra 2.5 e
3.5 volte la corrente nominale.
Con l’aiuto di sistemi d’avviamento elettronici (softstarter e regolatori di
frequenza), si ottengono fattori tra 2.5 e 4.5, anche per avviamenti sotto
sforzo.
10.62
Per il raccordo di apparecchi e installazioni che causano variazioni di
tensione quali regolazioni statiche, a termostato, impianti di saldatura,
raggi X, che superano i valori della tabella 10.62, occorre presentare; prima
dell’avviso d'installazione, una domanda preliminare per mezzo dell’apposito
formulario [3].
Tabella 10.62
Regolazioni statiche / Comandi a termostato / Impianti di saldatura /
Installazioni raggi X
Frequenza r
1/min
Gennaio ’94
Tensione / potenza di raccordo max. [kW risp. kVA]
1 x 230 V
1 x 400/230 V
3 x 400/230 V
1000
0,26
0,9
1,6
500
0,38
1,3
2,3
100
0,67
2,3
4.0
50
0,8
2,8
4,8
10
1,2
4,1
7,2
5
1,5
5,2
9,0
2
2,0
7,0
12,0
£1
2,6
9,0
16,0
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28
PAE
Sezione 1
Potenza di raccordo max. [kW o kVA]
Diagramma per valori intermedi
Frequenza r [1/min.]
Nota:
La frequenza “r” rappresenta il numero delle variazioni di tensione al min
tenendo conto che normalmente i cicli d’inserimento/disinserimento sono
considerati “1” variazione di tensione.
Per regimi irregolari, occorre prendere un numero rappresentativo di
inserimenti/disinserimenti, su un intervallo di due ore di frequente
utilizzazione, calcolando poi la frequenza media al minuto r [1/min].
10.63
Ogni variazione di corrente assorbita comporta una variazione di tensione nel
punto di allacciamento alla rete 1) di conseguenza l'ampiezza delle variazioni
di tensione e la loro durata influenzano i limiti di ammissibilità.
Le variazioni di tensione ammissibili dipendono dalla frequenza con la quale
appaiono.
La figura 10.63 illustra tali limiti definiti secondo le Regole tecniche
D.A.CH.CZ per la valutazione delle perturbazioni [2]).
Per le pompe di calore vedi anche sezione 2 del classificatore.
_____________________________________________________________________
1)
Punto comune di raccordo alla rete di distribuzione (Regole tecniche D.A.CH.CZ per la
valutazione delle perturbazioni [2]). Nel caso normale: dps d'allacciamento.
Nota 1: nel caso di uno stabile a più clienti è considerato il dps di abbonato di ognuno di
essi.
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agg. giugno 2009
29
Gennaio ’94
agg. giugno 2009
Fig. 10.63 : curva dei limiti delle emissioni per le variazioni di tensione dlim (r)
dlim (r)
Pst = 1 soglia di sensibilità al Fliker in BT
PAE
Sezione 1
Nota 2: per clienti importanti, il limite di proprietà degli impianti.
30
PAE
Sezione 1
10.64
L'Azienda può esigere la messa in opera di dispositivi atti a contenere le
variazioni di tensione misurate nel punto di raccordo alla rete 1) da clienti i cui
impianti causano perturbazioni eccedenti i limiti elencati nel grafico 10.63.
10.65
Disposizioni supplementari per motori e saldatrici
( vedi anche punti 10.5 e 10.6 )
10.651 Motori con una potenza superiore a 7,5 kW (3x400 V) devono essere
provvisti di dispositivi di disinserimento a tensione nulla (comando ad impulso
o relais di disinnesco).
10.652 Per i motori degli impianti che richiedono un esercizio continuo (pompe,
impianti di raffreddamento, ecc.) l'Azienda esige che, in caso di interruzione
sulla rete di distribuzione, il loro reinserimento venga ritardato.
______________________________________________________________________
1)
Punto comune di raccordo alla rete di distribuzione (Regole tecniche D.A.CH.CZ per la
valutazione delle perturbazioni [2]). Nel caso normale: dps d'allacciamento.
Nota 1: nel caso di uno stabile a più clienti è considerato il dps di abbonato di ognuno di
essi.
Nota 2: per clienti importanti, il limite di proprietà degli impianti.
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31
PAE
Sezione 1
11. COMPENSAZIONE DELLA POTENZA REATTIVA
E IMPIANTI DI FILTRAGGIO
11.1
Generalità
11.11
La messa in opera di nuove installazioni di compensazione e di filtraggio,
come pure l'estensione di impianti di compensazione esistenti, possono
avvenire solo mediante presentazione di un avviso d'installazione corredato
dai dati tecnici necessari [10].
11.12
Gli impianti di compensazione non devono disturbare il funzionamento del
telecomando centralizzato (AES 2.66-93 [13]). L'eventuale messa in opera di
dispositivi atti a limitare le perturbazioni sono a carico del proprietario
dell'installazione.
11.13
Gli impianti di compensazione e di filtraggio, devono essere concepiti in
modo da garantire la compatibilità con i limiti esposti nella tabella 5-1 delle
Regole tecniche D.A.CH.CZ per la valutazione delle perturbazioni [2]).
riportata al punto 10.52.
11.2
Impianti di compensazione
11.21
La potenza reattiva deve essere compensata nei limiti delle disposizioni
tariffarie dell'Azienda. Una sovracompensazione deve essere evitata.
11.22
Gli impianti d'illuminazione con lampade a scarica la cui potenza complessiva
supera 1'000 VA per cliente, devono garantire un fattore di potenza
corrispondente alle disposizioni tariffarie dell'Azienda.
In assenza di indicazioni particolari il fattore di potenza deve essere almeno
pari a 0,9.
Se la frequenza di telecomando supera 350 Hz, la compensazione effettuata
direttamente nelle lampade deve essere dotata di un circuito di blocco a
frequenza musicale.
11.23
La compensazione dell'energia reattiva può essere realizzata in 3 modi:
a) individuale
b) per gruppi
c) centralizzata
L'inserimento dell'impianto di compensazione deve avvenire solo in
concomitanza con l'inserimento di carichi induttivi.
Gennaio ’94
agg. giugno 2009
32
PAE
Sezione 1
11.24
Gli impianti di compensazione centralizzati devono essere provvisti di un
sistema di disinserimento a tensione nulla. Al riapparire della tensione, il
reinserimento dei gruppi di compensazione deve avvenire per gradini.
La potenza, rispettivamente la suddivisione in gruppi della batteria, deve
essere adattata alle condizioni d'esercizio dell'impianto.
11.25
Un'installazione di compensazione centralizzata comune a più clienti di uno
stesso complesso può essere eseguita solo con il consenso dell'Azienda, la
quale può pretendere la messa in opera di un conteggio globale delle energie
attiva e reattiva per il controllo del fattore di potenza.
Nel caso di una compensazione insufficiente il titolare del contatore
padronale è ritenuto garante del pagamento della penalità per il prelievo
d'energia reattiva globale secondo le tariffe di ogni Azienda.
11.3
Circuiti di blocco delle frequenze musicali in impianti di
compensazione
11.31
Le installazioni di compensazione la cui potenza è compresa tra 10 e 25 kvar
e la frequenza di telecomando superiore a 350 Hz devono essere dotate di
circuiti di blocco o di induttanze (bobine).
In casi eccezionali l'Azienda può prescrivere altre misure.
11.32
Per evitare fenomeni di risonanza causate da armoniche nella rete, le
installazioni di compensazione maggiori di 25 kvar, devono di regola essere
dotate d’induttanze (bobine).
Nel caso di ampliamento di una installazione esistente, occorre verificarne la
necessità.
Il tasso di reattanza induttiva deve essere scelto secondo la tabella 11.32
Tabella 11.32
Frequenza di telecomando
< 250 Hz
250 – 350 Hz
> 350 Hz
Tasso di reattanza induttiva 1)
‡ 14 % 2)
‡7%
‡5%
1) il tasso di reattanza induttiva è il rapporto tra la reattanza a 50 Hz della
bobina d’induttanza montata in serie con il condensatore e la reattanza a
50 Hz del condensatore
2) quale alternativa al tasso di ‡ 14 %, possono essere utilizzati impianti di
compensazione in parallelo con bobine accordate a diverse frequenze.
(vedi AES 2.66-93, fig. 4.3 [13]).
Per reti sprovviste di impianti di telecomando, occorre convenire con
l’Azienda il tasso più appropriato.
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33
PAE
Sezione 1
11.4
Installazioni di filtri
11.41
I filtri per le limitazioni di armoniche devono essere inseriti
contemporaneamente con gli apparecchi che le generano.
Se i filtri sono abbinati a un impianto di compensazione questi devono essere
inseriti in funzione della loro frequenza di risonanza procedendo dalla più
bassa, verso la più alta e disinseriti in senso inverso.
Altri sistemi devono essere preventivamente approvati dall'Azienda.
11.42
Se il valore ammissibile di tensioni armoniche misurato al punto di raccordo,
vedi punto 10.52, non può essere rispettato senza ricorrere a una
sovracompensazione, l'Azienda decide le misure da adottare.
11.43
In alternativa alle installazioni di filtri passivi, possono venire impiegati filtri
attivi, previo annuncio all’Azienda.
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34
PAE
Sezione 1
12. INSTALLAZIONI Dl PRODUZIONE DI
ENERGIA ELETTRICA
12.1
Impianti in parallelo con la rete di distribuzione
12.111 Generalità
Gli impianti di produzione fissi, raccordati direttamente alla rete, o tramite
presa, devono essere annunciati all'Azienda utilizzando l’apposito formulario
[7].
Per l'installazione, oltre all'osservanza del punto 1.12, vanno rispettate le
comunicazioni [8] e [9].
Nota concernente i piccoli impianti.
•
Impianti e apparecchi fino ad una potenza di 3,6 kVA (p.es. apparecchi
fotovoltaici con ondulatore integrato pronti all'uso), necessitano
unicamente della dichiarazione di conformità secondo OPBT.
•
L'Azienda può richiedere un'installazione di misura supplementare per
questi impianti.
•
Tali impianti vanno raccordati secondo le indicazioni del fabbricante.
Qualora sia necessaria un'installazione per il raccordo, essa va eseguita
nel rispetto dell'OIBT e soggiace all'obbligo dell'annuncio, citato al punto
2.1.
•
Impianti con potenza superiore a 3,6 kVA monofase o rispettivamente
10 kVA polifase vanno annunciati all'Azienda tramite avviso
d'installazione.
12.112 Autorizzazioni e presentazione dei progetti
Per gli impianti di produzione di potenza superiore ai 3 kVA monofase, o
rispettivamente 10 kVA polifase, é d'obbligo presentare il progetto
all'Ispettorato federale (ESTI) ed inoltrare una domanda d'autorizzazione [7]
all'Azienda.
12.113 Esercizio in parallelo alla rete di distribuzione
Occorre evitare l'immissione di perturbazioni inammissibili sulla rete, secondo
le Regole tecniche D.A.CH.CZ per la valutazione delle perturbazioni [2]).
Per quanto riguarda il fattore di potenza (cos j ) la compensazione della
potenza reattiva e l'impianto di filtraggio si deve procedere conformemente
alle disposizioni del capitolo 11.
Occorre posare al punto di sezionamento un cartellino d’avvertimento
"impianto di immissione in rete: attenzione tensione autogenerata".
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35
PAE
Sezione 1
12.114 Punto di sezionamento
Per l'esecuzione di lavori, occorre adempiere all'esigenza di sezionamento
dalla rete di distribuzione con assoluta sicurezza. Allo scopo occorre
prevedere un punto di sezionamento accessibile in ogni tempo, al personale
autorizzato, secondo le indicazioni dell'Azienda.
12.115 Interruttore di messa in parallelo con la rete
Anche in caso di più generatori in parallelo, è ammesso unicamente un
interruttore di accoppiamento, con le seguenti funzioni:
a) separazione immediata dell'installazione autoproduttrice, dalla rete di
distribuzione d'energia, nel caso di un difetto nell'impianto
autoproduttore;
b) separazione automatica dalla rete di distribuzione d'energia, in caso di
interruzione di quest'ultima. Per i generatori asincroni anche la batteria di
compensazione deve venire sezionata;
c) in caso di mancanza di tensione nella rete di distribuzione, l'impianto
autoproduttore non deve poter immettere tensione in rete.
L'interruttore di accoppiamento, rispettivamente l'interruttore del generatore
devono essere contrassegnati come tali.
12.116 Concetto di protezione
A complemento della domanda di autorizzazione o rispettivamente
dell'avviso d'installazione occorre presentare il concetto di protezione
completo dei dati tecnici dell'interruttore, scelta e regolazione degli organi di
protezione, schema di principio.
Occorre adempiere alle seguenti esigenze:
a) controllo delle sovracorrenti e della tensione: devono agire su tutte le
fasi. Tempo d’intervento secondo indicazioni dell'Azienda;
b) in caso di mancanza di tensione sulla rete di distribuzione, l'interruttore di
accoppiamento deve essere assicurato contro l'inserimento con un
chiavistellamento elettrico e/o meccanico. Queste sicurezze devono
escludere anche inserimenti di breve durata;
c) le protezioni richieste devono separare l'impianto autoproduttore su tutti i
poli;
d) l'interruttore deve sopportare la massima potenza di corto circuito della
rete (indicata dal distributore) e dell'installazione autoproduttrice;
e) al ritorno della tensione di rete, l’interruttore di accoppiamento potrà
essere reinserito solo con un determinato ritardo.
Altre protezioni con effetto corrispondente, possono essere adottate di caso
in caso, in accordo con l'Azienda.
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36
PAE
Sezione 1
12.117 Accoppiamento in parallelo
I generatori sincroni devono essere muniti di un dispositivo di accoppiamento
automatico.
Per i generatori asincroni la corrente di spunto ammissibile, è fissata
dall'Azienda.
12.118 Misura
L'energia prodotta dall'installazione autoproduttrice deve essere misurata dal
proprietario dell'installazione, l'Azienda può richiederne i dati relativi.
L'eventuale immissione d'energia in rete è misurata conformemente allo
schema di principio PAE 20.12.01.
Il contatore "Ritorno in rete" è fornito dall'Azienda a carico del cliente.
12.119 Collaudo e messa in servizio
L'esercente
dell'installazione
autoproduttrice
deve
dimostrare,
il
funzionamento corretto delle protezioni prescritte al momento della prima
messa in parallelo alla rete, che deve avvenire alla presenza del
rappresentante dell’Azienda.
Se l'installazione soggiace pure all'approvazione dell'ESTI il collaudo della
stessa deve avvenire alla presenza delle tre parti interessate.
In ogni caso una copia del protocollo di controllo va indirizzata all’Azienda.
12.120 Controllo periodico
Almeno ogni tre anni deve essere eseguito, dall'esercente dell'installazione
autoproduttrice, un controllo di funzionamento del dispositivo di
accoppiamento e di protezione. I dati saranno protocollati.
( STI 219.0201d [8] )
Una copia va indirizzata all'Azienda.
12.121 Sospensione dell'esercizio in parallelo
L'Azienda si riserva il diritto di sospendere l'esercizio in parallelo dell'impianto
autoproduttore, in caso di difetti agli organi di protezione, di lavori in rete, di
misure, di manutenzione o ampliamenti, come pure di perturbazioni in rete.
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PAE
Sezione 1
12.2
Impianti senza funzionamento in parallelo con la rete di
distribuzione
Il proprietario dell’impianto deve consegnare il RaSi all’ESTI al momento
della messa in servizio.
Per impedire il funzionamento in parallelo con la rete di distribuzione,
bisogna osservare le prescrizioni d'Azienda e utilizzare un interruttore con
chiavistellamento elettrico e/o meccanico, o un commutatore di sicurezza
equivalente.
Un cartellino d’avvertimento: "Attenzione tensione autogenerata, impianto
autoproduttore" deve essere apposto in corrispondenza del dps
d'allacciamento.
Gennaio ’94
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38
PAE
Sezione 1
13. IMPIANTI TEMPORANEI
13.1
Impianti di cantiere
13.11
Generalità
Sono regolati dalle NIBT 2005 ed in particolare vanno considerati i punti:
•
4.6.3.4.1.5
•
4.7.2.3.1.5
•
5.2.1.9.3
•
5.4.3.2.5
Devono inoltre essere considerate anche le pubblicazioni Info
dell’Electrosuisse e della SUVA.
13.112 L'installatore ha l'obbligo di inoltrare un avviso d'installazione per ogni
allacciamento alla rete tramite l'apposito modulo.
Deve inoltre segnalare tempestivamente all'Azienda eventuali pericoli di
contatto con linee elettriche.
13.113 Quando l'impianto temporaneo causa perturbazioni intollerabili, l'Azienda può
richiedere le modifiche necessarie. Le spese che ne derivano sono a carico
del cliente.
13.114 Se l'Azienda deve eseguire un potenziamento della rete per permettere il
raccordo dell'impianto temporaneo, preleva un contributo.
13.12
Quadri elettrici per cantieri e impianti di distribuzione
13.121 I quadri elettrici per cantieri devono rispettare l’Ordinanza sui prodotti elettrici
a bassa tensione OPBT.
13.122 Gli impianti di distribuzione per il cantiere devono essere eseguiti con
materiale idoneo e mantenuti in perfetto stato.
13.13
Allacciamento alla rete
13.131 L'Azienda fissa il punto di raccordo e le modalità d'esecuzione
dell'allacciamento alla rete. (vedi eventualmente la sezione 4 del presente
classificatore).
13.132 L'installatore richiede per tempo il raccordo alla rete.
Gennaio ’94
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39
PAE
13.14
Sezione 1
Controllo finale
13.141 L'installatore mette in servizio l'impianto dopo aver eseguito il controllo finale
e le misure prescritte. Le annota sul protocollo di prova e di misura che invia
tempestivamente all'Azienda debitamente timbrato e firmato.
L’Azienda può subordinare l’alimentazione del cantiere alla ricezione di un
corretto protocollo di prova e di misura o al risultato positivo di un controllo
saltuario, secondo le disposizioni di Electrosuisse.
Entro 6 mesi dal raccordo alla rete l’organo di controllo indipendente esegue
il collaudo, ed all’Azienda deve pervenire il RaSi debitamente controfirmato.
13.142 A partire dalla data del raccordo alla rete decorre l’anno di periodicità per il
controllo periodico.
13.2
Impianti per manifestazioni
13.21
Generalità
13.211 Per le installazioni in mercati, circhi, esposizioni itineranti, ecc. oltre a quanto
già indicato nelle OIBT devono essere considerate anche le pubblicazioni
Info dell’Electrosuisse.
13.212 per tutto quello che è raccordato fisso, che sia un prodotto o che sia un’
installazione, è necessario un rapporto di sicurezza secondo OIBT, che deve
essere allestito da chi è autorizzato al controllo.
13.213 tutto quello che è allacciato con spina fino e compreso 25 A è considerato
prodotto. Non occorre alcun rapporto di sicurezza secondo OIBT. Chi mette
in circolazione il prodotto deve poter presentare su richiesta una
dichiarazione di conformità secondo l’ordinanza sui prodotti elettrici a bassa
tensione ( OPBT ) .
13.214 per tutto quello che è allacciato con spina > 32 A è necessario un rapporto di
sicurezza secondo OIBT che non sia datato da più di un anno oppure nel
caso di prodotti, di un attestato di conformità del fabbricante secondo OPBT.
Il rapporto di sicurezza deve essere allestito da chi è autorizzato al controllo.
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40
PAE
Sezione 1
14. DISPOSIZIONI FINALI
Le presenti prescrizioni d'Azienda PAE, annullano e sostituiscono le
precedenti.
Le Aziende si riservano di adattarle o di modificarle secondo l'evoluzione
delle regole della tecnica.
Entrano in vigore il 1° gennaio 1994.
•
Aggiornamento gennaio 1998:
NIBT, autoproduttori, potenze monofasi, ecc.
•
Aggiornamento ottobre 2003:
NIBT 2000, OIBT del 7 novembre 2001 e documenti di applicazione
•
Aggiornamento dicembre 2007:
NIBT 2005 e documenti di applicazione
•
Aggiornamento giugno 2009:
Installazioni di produzione e documenti di applicazione
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41
PAE
Sezione 1
16. LETTERATURA
(fascicoli, moduli, ecc.)
[1]
Regolamento per la fornitura di energia elettrica.
Ottenibile presso la rispettiva Azienda elettrica.
[2]
Regole tecniche per la valutazione delle perturbazioni della rete D.A.CH.CZ.
AES 301/004.
Ottenibile presso l' AES.
[3]
Formulario tecnico per la valutazione delle perturbazioni. AES 1.18-00
Ottenibile presso le Aziende elettriche.
[4]
Norme dell'Electrosuisse "Perturbazioni prodotte nella rete di distribuzione da
elettrodomestici e apparecchi analoghi".
Norma SN 413601-1, -2 e -3. 1)
Ottenibili presso l' Electrosuisse
[5]
Disposizioni per l'impiego di energia elettrica relativo al condizionamento
termico di locali e applicazioni analoghe.
Sezione 2 del classificatore.
[6]
Domanda di autorizzazione per il riscaldamento elettrico.
Ottenibile presso le Aziende elettriche.
[7]
Domanda di raccordo per impianti produttori di energia (IPE) con esercizio in
parallelo alla rete di distribuzione. Modulo ESI nr.7 IPE 2006
Ottenibile presso le Aziende elettriche.
[8]
Esercizio di generatori in parallelo con la rete.
Direttiva dell’ ESTI No. 219.0201. 2)
Ottenibile presso l' Electrosuisse.
[9]
Installazioni fotovoltaiche produttrici d’energia.
Direttiva dell’ ESTI No. 233.0690. 1)
Ottenibile presso l' Electrosuisse.
[10]
Raccolta di dati tecnici concernenti le
compensazione e di filtraggio.
Ottenibile presso i fornitori di questi impianti.
[11]
Raccomandazioni dell' Electrosuisse. Terre di fondazione.
Norma SN 414113. 1)
Ottenibile presso l' Electrosuisse.
installazioni
di
impianti
di
_________________________________________________________________________________
1)
Ottenibile solamente in francese o in tedesco.
2)
Ottenibile solamente in tedesco.
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42
PAE
Sezione 1
[12]
Direttive per la protezione contro la corrosione delle installazioni metalliche
interrate.
Direttiva della commissione contro la corrosione della SGK. No. C2. 1)
Ottenibile presso l' Electrosuisse.
[13]
Raccomandazione per la limitazione delle influenze intollerabili sui
telecomandi centralizzati a frequenza musicale. AES 2.66-93. 1)
Ottenibile presso l' AES.
_________________________________________________________________________
1)
Ottenibile solamente in francese o in tedesco.
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43
PAE
Sezione 1
18. INDIRIZZI
AES
ELECTROSUISSE
ESI
ESTI
INFEL
Gennaio ’94
Associazione delle aziende
elettriche svizzere
Hintere Bahnhofstrasse 10
Casella postale
5001 Aarau
email
internet
tel.
fax
Associazione per l’elettrotecnica,
la tecnica energetica e l’informatica
Luppmenstrasse 1
8320 Fehraltorf
email
internet
tel.
fax
Elettricità Svizzera Italiana
Vicolo Muggiasca 1a
CP 1415
6501 Bellinzona
email
internet
tel.
fax
Ispettorato federale degli impianti
a corrente forte
Luppmenstrasse 1
8320 Fehraltorf
email
internet
tel.
fax
Informazioni sull'uso dell'elettricità
Militärstrasse 36
CP 3080
8021 Zurigo
email
internet
tel.
fax
agg. giugno 2009
062 825 25 25
062 825 25 26
[email protected]
www.strom.ch
044 956 11 11
044 956 11 22
[email protected]
www.electrosuisse.ch
091 821 88 21
091 821 88 25
[email protected]
www.elettricita.ch
044 956 12 12
044 956 12 22
[email protected]
www.esti.ch
044 299 41 41
044 299 41 40
[email protected]
www.infel.ch
44
PAE
Sezione 1
20. ELENCO ALLEGATI
20.5.01
20.5.02
20.6.01
20.6.02
20.6.03
20.6.04
20.6.08
20.6.09
20.6.10
20.6.11
20.6.11/bis
20.6.14
20.12.01
20.12.02
20.12.03
20.12.04
Gennaio ’94
Schema di distribuzione tipo
Conduttori di comando numerati
Tavole normalizzate per apparecchi
Descrizione
Tavole normalizzate per apparecchi
Descrizione
Tavole Gr. I dimensioni
Tavole Gr. II dimensioni
Numerazione dei dps d'abbonato, dei contatori e dei quadretti di
distribuzione
Numerazione dei dps d'abbonato, dei contatori e dei quadretti di
distribuzione
Disposizione dei quadri negli stabili
Disposizione delle cassette di introduzione negli stabili
Disposizione delle nicchie esterne
Installazione di misura con trasformatori di corrente
Impianto di produzione d'energia (IAP) con possibilità di servizio in
parallelo con la rete di distribuzione
Impianto di soccorso con messa al neutro TN-S senza possibilità di
servizio in parallelo con la rete di distribuzione
Schema di principio per impianto di produzione (IPE).
Misura dell’energia prodotta in esubero immessa in rete
Schema di principio per impianto di produzione (IPE).
Misura dell’energia prodotta e immessa integralmente in rete
agg. giugno 2009
45
PRESCRIZIONI UNIFICATE
Allegato
PAE 20.5.01
SCHEMA DI DISTRIBUZIONE TIPO
_________________________________________________________________________________
Gennaio ’94
agg. giugno 2009
Allegato
PAE 20.5.02
PRESCRIZIONI UNIFICATE
CONDUTTORI DI COMANDO NUMERATI
_________________________________________________________________________________
No
Funzione
Osservazioni
0
Neutro
1
Jolly
Da contrassegnare alle estremità
2
Tariffa
Cambio tariffa
3
Utilizzatori controllati
tutto l'anno
Elettrodomestici sottoposti a blocco
secondo le disposizioni delle singole Aziende
4
Bollitori
Bollitori ad accumulazione
5
Riscaldamenti
Inserimento e blocco dei riscaldamenti
secondo le disposizioni delle singole Aziende
6
Bivalenza
Commutazione di impianti di riscaldamento
o industriali su fonti energetiche autonome
7
Illuminazione
Impianti di illuminazione inseriti:
- dall'imbrunire all'alba
- dall'imbrunire a tarda sera
8
Periodo misura punta
Attivazione degli orari durante i quali viene
registrata la punta di prelievo
9
Azzeramento punta
Azzeramento della punta registrata
10
Forni
Forni industriali, artigianali e hobby
con inserimento telecomandato
11
Utilizzatori stagionali
Utilizzatori previsti per funzionamento
solo estivo (piscine, ecc.)
12
Utilizzatori controllati
solo d'inverno
Esenzione dal blocco nelle ore di punta
durante la stagione estiva
(termopompe reversibili, ecc.)
N.B.:
- alimentazione ricettore:
conduttore polare, colore di fase
conduttore neutro, celeste
- il conduttore jolly ha funzione di riserva;
può ricevere, in aggiunta, un altro No di funzione.
Gennaio ’94
agg. giugno 2009
VSE
AES
Prescrizioni unificate
Tavole normalizzate per apparecchi
Descrizioni
Allegato
PAE 20.6.01
_________________________________________________________________________________
1.
GENERALITA'
Le tavole sono costituite da una placca e da 3 dispositivi scorrevoli, per il
fissaggio degli apparecchi.
2.
TIPO DI TAVOLE
2.11
Grandezza I 400 x 250 mm
Grandezza II 500 x 250 mm
(allegato PAE 20.6.03)
(allegato PAE 20.6.04)
Osservazioni.
Se la fileria è eseguita con conduttori rigidi, si raccomandano le seguenti
tavole:
- Grandezza I per linee d’abbonato fino a 16 mm2
- Grandezza II per linee d’abbonato di 25 mm2 e oltre.
Se si utilizzano conduttori flessibili, la scelta delle tavole non dipende dalla
sezione delle linee d'abbonato.
2.12
Le tavole possono essere costruite solo con materiali difficilmente combustibili
(vedi NIBT 9.1 "Difficilmente combustibile").
La loro resistenza meccanica deve bastare affinchè durante la posa, o in
servizio normale, non si deformino o non vibrino in modo da non danneggiare
gli apparecchi o da non perturbare il loro funzionamento.
2.13
Quattro fori, conformemente al disegno dell'allegato PAE 20.6.05, devono
essere previsti per il fissaggio di una tavola. Dispositivi complementari di
montaggio sono ammessi a condizione che questi non vengano a trovarsi
sotto gli apparecchi.
2.14
La faccia posteriore della tavola non deve avere nervature o altri profili
sporgenti su una fascia di 25 mm a partire dai suoi bordi. Lo spazio per il
cablaggio deve avere almeno 50 mm di profondità su tutta la superficie della
tavola. In questo spazio qualche elemento di costruzione può sporgere al
massimo 20 mm. Tubi o canali per il cablaggio devono essere disposti in
modo perpendicolare tra loro, a lato delle aperture per il passaggio dei
conduttori, in modo da non ostruirle.
Gennaio ’94
agg. giugno 2009
VSE
AES
Prescrizioni unificate
Tavole normalizzate per apparecchi
Descrizioni
Allegato
PAE 20.6.02
_________________________________________________________________________________
2.2
Introduzione dei conduttori
2.21
Tavola grandezza I apertura per il passaggio dei conduttori, dimensioni e
disposizioni secondo disegno dell'allegato PAE 20.6.03
2.22
Tavola grandezza II apertura per il passaggio dei conduttori, dimensioni e
disposizioni secondo disegno dell'allegato PAE 20.6.04
2.23
Per gli apparecchi con morsettiere di piccole dimensioni è necessaria una
piastra di copertura con apertura per il passaggio dei conduttori ridotta a
90 x 20 mm.
2.24
Sulle tavole inutilizzate le aperture per il passaggio dei conduttori devono
essere chiuse con inserti di copertura.
3.
CARTELLINI
3.11
I cartellini devono essere fissati in alto a destra in modo durevole. L'eventuale
etichetta mobile con l'iscrizione non deve perdersi.
Osservazioni.
Il collaggio non è considerato come fissaggio durevole in quanto il suo
controllo non è possibile.
Gennaio ’94
agg. giugno 2009
PRESCRIZIONI UNIFICATE
Allegato
PAE 20.6.03
TAVOLE GR.I DIMENSIONI
_________________________________________________________________________________
Gennaio ’94
agg. giugno 2009
PRESCRIZIONI UNIFICATE
Allegato
PAE 20.6.04
TAVOLE GR.II DIMENSIONI
_________________________________________________________________________________
Gennaio ’94
agg. giugno 2009
PRESCRIZIONI UNIFICATE
Allegato
PAE 20.6.08
NUMERAZIONE DEI DPS D’ABBONATO,
DEI CONTATORI E DEI QUADRETTI DI DISTRIBUZIONE
_________________________________________________________________________________
Gennaio ’94
agg. giugno 2009
PRESCRIZIONI UNIFICATE
Allegato
PAE 20.6.09
NUMERAZIONE DEI DPS D’ABBONATO,
DEI CONTATORI E DEI QUADRETTI DI DISTRIBUZIONE
_________________________________________________________________________________
Gennaio ’94
agg. giugno 2009
PRESCRIZIONI UNIFICATE
Allegato
PAE 20.6.10
DISPOSIZIONE DEI QUADRI NEGLI STABILI
_________________________________________________________________________________
Gennaio ’94
agg. giugno 2009
PRESCRIZIONI UNIFICATE
Allegato
PAE 20.6.11
DISPOSIZIONE DELLE CASSETTE DI
INTRODUZIONE NEGLI STABILI
_________________________________________________________________________________
Gennaio ’94
agg. giugno 2009
PRESCRIZIONI UNIFICATE
Allegato
PAE 20.6.11/bis
DISPOSIZIONE DELLE NICCHIE ESTERNE
_________________________________________________________________________________
Misure in cm
*) Per serrature vedi punto 6.52 ed eventuali disposizioni delle singole Aziende
**) Vedi punto 6.53
Gennaio ’94
agg. giugno 2009
PRESCRIZIONI UNIFICATE
Allegato
PAE 20.6.14
INSTALLAZIONE DI MISURA CON
TRASFORMATORI DI CORRENTE IN BT
( schema generico, vedi prescrizioni delle singole Aziende )
_________________________________________________________________________________
Gennaio ’94
agg. giugno 2009
PRESCRIZIONI UNIFICATE
Allegato
PAE 20.12.01
Schema di principio per impianto di soccorso con possibilità
di servizio in parallelo con la rete di distribuzione
__________________________________________________________
Gennaio ’94
agg. giugno 2009
PRESCRIZIONI UNIFICATE
Allegato
PAE 20.12.02
Schema di principio per Impianto di soccorso con messa
al neutro TN-S senza possibilità di servizio in parallelo
con la rete di distribuzione
__________________________________________________________
Gennaio ’94
agg. giugno 2009
PRESCRIZIONI UNIFICATE
Allegato
PAE 20.12.03
Schema di principio per impianto di produzione (IPE),
Misura dell’energia prodotta in esubero immessa in rete
__________________________________________________________
1)
2)
3)
4)
Gennaio ’94
Cartellino: impianto di immissione in rete: attenzione tensione autogenerata
Punto di sezionamento accessibile in ogni tempo
Cartellino: punto di separazione rete / impianto con generatore
Dps dell’IPE
Interruttore del generatore
agg. giugno 2009
PRESCRIZIONI UNIFICATE
Allegato
PAE 20.12.04
Schema di principio per impianto di produzione (IPE),
Misura dell’energia prodotta ed immessa integralmente in rete
__________________________________________________________
1)
2)
3)
4)
Gennaio ’94
Cartellino: impianto di immissione in rete: attenzione tensione autogenerata
Punto di sezionamento accessibile in ogni tempo
Cartellino: punto di separazione rete / impianto con generatore
Dps dell’IPE
Interruttore del generatore
agg. giugno 2009
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