Alma Mater Studiorum – Università diBologna FACOLTA’ DI INGEGNERIA Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale Insegnamento: Ricerca Operativa OTTIMIZZAZIONE DEI PERCORSI NELLA RACCOLTA DEI RIFIUTI CASO HERA RAVENNA Tesi di Laurea di: Relatore: GESSICA ZARRI Chiar.mo Prof. Ing. DANIELE VIGO Correlatori: Chiar.mo Prof. Ing. PAOLO TOTH Chiar.mo Prof. Ing. ALBERTO CAPRARA Sessione III Anno Accademico 2004-2005 Indice Introduzione pag. 1 Capitolo 1 – Gestione dei rifiuti: problematiche e normativa pag. 3 1.1 Problematiche della gestione dei rifiuti pag. 3 1.2 Normativa comunitaria pag. 4 1.3 Normativa nazionale pag. 4 1.3.1. Definizioni inerenti alla gestione dei rifiuti pag. 5 1.3.2. Classificazione dei rifiuti pag. 7 1.3.3. Gestione integrata dei rifiuti pag. 9 1.3.4. Linee strategiche dell’Unione Europea pag. 9 1.3.5. Riciclaggio e recupero pag. 10 1.3.6. Territorializzazione pag. 10 1.3.7. Principio della responsabilità condivisa pag. 10 1.3.8. Tariffa di gestione dei rifiuti pag. 11 1.3.9. Impiego di tecnologie pulite pag. 11 1.3.10. Semplificazione delle procedure pag. 11 1.3.11. Quadro conoscitivo pag. 11 1.3.12. Gestione degli imballaggi pag. 12 1.3.13. Specifiche delle competenze pag. 13 1.3.14. Osservatorio Nazionale sui Rifiuti (ONR) pag. 13 1.4 Strumenti di pianificazione per la gestione dei rifiuti pag. 14 1.5 Rapporto Rifiuti 2004 pag. 15 Capitolo 2 – Algoritmi euristici per il Vehicle Routing Problem pag. 19 2.1 Il Vehicle Routing Problem pag. 19 2.2 Notazione utilizzate nella teoria dei grafi pag. 20 2.3 Descrizione del Capacitated Vehicle Routing Problem pag. 21 2.4 Varianti del VRP pag. 23 2.5 Metodi risolutivi per il VRP pag. 25 2.6 Procedure esatte per il VRP pag. 25 2.7 Procedure euristiche classiche per il VRP pag. 26 2.7.1. Metodi costruttivi pag. 27 2.7.2. Metodi a due fasi pag. 30 2.7.3. Metodi migliorativi pag. 34 2.8 Procedure metaeuristiche per il VRP pag. 34 2.8.1. Simulated Annealing (SA) pag. 35 2.8.2. Deterministic Annealing (DA) pag. 36 2.8.3. Tabu Search (TS) pag. 36 2.8.4. Algoritmi genetici (GA) pag. 38 2.8.5. Ant System pag. 40 2.8.6. Reti Neurali pag. 40 Capitolo 3 – Modello di pianificazione pag. 43 3.1 Descrizione del problema pag. 43 3.2 Descrizione del modello pag. 43 3.3 Modello della rete stradale pag. 44 3.4 Modello dati pag. 48 3.4.1. Cassonetti pag. 48 3.4.2. Punti raccolta pag. 49 3.4.3. Archi pag. 50 3.4.4. Nodi pag. 51 3.4.5. Veicoli pag. 51 3.4.6. Operatori pag. 51 3.5 Vincoli del problema pag. 52 3.6 Descrizione dell’algoritmo di ottimizzazione pag. 53 3.7 Criteri di pianificazione pag. 54 3.7.1. Calcolo di distanze, tempi e punteggi di priorità pag. 55 3.7.2. Costruzione dei viaggi ammissibili pag. 56 3.7.3. Omogeneizzazione ed ottimizzazione dei viaggi pag. 58 3.7.4. Determinazione dei percorsi a costo minimo pag. 58 Capitolo 4 – Attuale organizzazione del servizio di raccolta pag. 61 4.1 Servizio di raccolta dei rifiuti nel Comune di Ravenna pag. 61 4.2 Reparti di raccolta pag. 63 4.3 Caratteristiche degli attuali percorsi di raccolta pag. 65 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo pag. 69 5.1 Premessa pag. 69 5.2 Validazione del modello di rete stradale pag. 70 5.3 Parametri di input e tipologie di simulazioni pag. 75 5.4 Sommario dei dati pag. 76 5.5 Ottimizzazione degli attuali reparti di raccolta pag. 77 5.5.1. Ottimizzazione del reparto Forese 1 pag. 78 5.5.2. Ottimizzazione del reparto Forese 2 pag. 81 5.5.3. Ottimizzazione del reparto Forese 3 pag. 84 5.5.4. Ottimizzazione del reparto Forese 4 pag. 87 5.5.5. Ottimizzazione del reparto Forese 5 pag. 90 5.5.6. Ottimizzazione del reparto Forese 6 pag. 93 5.5.7. Ottimizzazione del reparto Forese 7 pag. 96 5.5.8. Ottimizzazione del reparto Forese 8 pag. 99 5.5.9. Ottimizzazione del reparto Forese 9 pag. 102 5.5.10. Ottimizzazione del reparto Forese 10 pag. 105 5.5.11. Ottimizzazione del reparto Forese 12 pag. 108 5.5.12. Ottimizzazione del reparto Forese 13 pag. 111 5.5.13. Resoconto delle simulazioni pag. 114 5.6 Simulazione del reparto Forese 1 con discarica di Savio pag. 118 5.7 Sperimentazione per i reparti Forese 7 e Forese 8 pag. 120 5.8 Sperimentazione per l’intero territorio pag. 124 Conclusioni pag. 129 Bibliografia pag. 131 Introduzione Introduzione La gestione dei servizi di raccolta e di smaltimento dei rifiuti è un settore di grande rilevanza economica e sociale, il cui assetto ha subito nell’ultimo decennio mutamenti considerevoli. L’aumento della quantità, delle tipologie e della pericolosità di rifiuti prodotti negli ultimi decenni, determinato dalla crescita economica e dal cambiamento dei consumi, ha generato una vera e propria fase di emergenza rifiuti, conosciuta da quasi tutti i paesi industrializzati. Il tentativo di rispondere a questo stato di emergenza ha portato ad una nuova politica di settore, imperniata sul risparmio di risorse e sul recupero energetico. Secondo questo nuovo orientamento il rifiuto è da considerarsi risorsa e da gestire con un approccio integrato, che responsabilizzi e faccia cooperare tutti i soggetti coinvolti, dalla produzione dei beni da cui si originano i rifiuti allo smaltimento degli stessi, per favorire il riutilizzo, il riciclaggio ed il recupero dei rifiuti ed ottimizzare lo smaltimento, nel rispetto della tutela ambientale e con l’obiettivo dell’autosufficienza nello smaltimento. Inoltre la conseguente riorganizzazione di diverse aziende municipalizzate del settore ha portato alla formazione di realtà economiche rilevanti, che devono far fronte alle esigenze di bacini di utenza molto più vasti di quelli serviti tradizionalmente. In una tale contesto è di fondamentale importanza il ruolo degli strumenti informatici per supportare il monitoraggio, l’analisi dei dati, la gestione e l’ottimizzazione del servizio. Particolarmente significativo è il loro contributo per la pianificazione dei percorsi di raccolta dei rifiuti, che risulta essere un problema di non facile soluzione, per la numerosità di fattori da cui dipende, la molteplicità di vincoli cui è soggetto e la varietà degli obiettivi cui è rivolto. Negli ultimi decenni si è assistito ad un crescente utilizzo di pacchetti software, basati su tecniche proprie della Ricerca Operativa, per la pianificazione dei processi distributivi. Tali tecniche, infatti, applicate alla risoluzione di numerose applicazioni pratiche riconducibili a problemi di instradamento, hanno permesso un risparmio sui costi totali del trasporto dal 5% al 20%. Il successo di tali tecniche è riconducibile ad una concomitanza di cause: lo sviluppo di nuovi modelli, che permettono di considerare tutte le caratteristiche dei problemi reali; l’elaborazione di nuovi algoritmi, che consentono di trovare buone soluzioni in tempi di calcolo relativamente brevi; lo sviluppo hardware e software nel campo dell’informatica; la crescente integrazione dei sistemi informativi nei processi produttivi e commerciali. Il risparmio sui costi di trasporto è particolarmente significativo per un’attività come quella della gestione dei rifiuti, nella quale i costi di raccolta e di trasporto incidono per più del 60% sui costi operativi di gestione. Il successo di tali tecniche è strettamente legato al contributo dell’esperienza di gestione, che permette di delineare il quadro conoscitivo del problema in esame, di indirizzare il processo di ricerca della soluzione organizzativa e di controllare e correggere le soluzioni ottenute. Oggetto del presente studio è l’ottimizzazione dei percorsi di raccolta dei rifiuti solidi urbani indifferenziati della zona periferica del comune di Ravenna, mediante l’applicazione di una procedura euristica di ottimizzazione. La sperimentazione dell’algoritmo è stata effettuata in collaborazione con HERA Ravenna, che ha fornito i dati reali necessari per la pianificazione. 5 Introduzione La procedura euristica utilizzata, pur non essendo in grado di determinare la soluzione ottima, tuttavia permette di ottenere soluzioni che tengono in considerazione i numerosi fattori da cui dipende il servizio e che sono ottenibili in tempi relativamente rapidi. 6 Capitolo 1 – Gestione dei rifiuti: problematiche e normativa CAPITOLO 1 Gestione dei rifiuti: problematiche e normativa 1.1 Problematiche della gestione dei rifiuti Le problematiche connesse alla gestione dei rifiuti hanno assunto negli ultimi decenni proporzioni sempre maggiori, conseguentemente al progressivo aumento sia della quantità di rifiuti prodotti, dovuto alla crescita economica e all’aumento dei consumi, sia delle tipologie di rifiuti prodotti, dovuto alla diversificazione dei processi produttivi. Questo ha generato impatti sempre più pesanti sull'ambiente e sulla salute, in particolare: • sulle acque, a causa di scarichi diretti o del percolato delle discariche; • sull'aria, a causa sia delle emissioni di metano dalle discariche, provenienti da processi degradativi della sostanza organica contenuta nei rifiuti, sia delle emissioni di sostanze inquinanti da impianti di incenerimento; • sul suolo, a causa di scarichi accidentali o discariche incontrollate con generazione di siti contaminati a scapito dell'ambiente e della collettività. La gestione dei rifiuti deve avere come obiettivo primo la riduzione del consumo di risorse ed un loro utilizzo ecoefficiente; a fronte di ciò una corretta politica di gestione dei rifiuti richiede una strategia integrata, vale a dire una strategia che riguardi l’intero ciclo del prodotto che a fine vita diventa rifiuto. L’obiettivo della diminuzione della quantità e della pericolosità dei rifiuti prodotti può essere perseguito solo mediante un’efficace politica di gestione e di prevenzione, volta a promuovere: • il riutilizzo ed il riciclo dei rifiuti con recupero dei materiali; • il recupero energetico; • la raccolta differenziata; • l’utilizzo di materiali riciclati; • una gestione più efficace; • una rete di impianti adeguata e dotata di tecnologie pulite e forme di recupero; • la produzione ed il consumo di beni a basso impatto ambientale. 7 Capitolo 1 – Gestione dei rifiuti: problematiche e normativa 1.2 Normativa comunitaria Le direttive comunitarie 91/156/CE, relativa ai rifiuti, 91/689/CE, inerente ai rifiuti pericolosi con la modifica 94/31/CE, 94/62/CE relativa agli imballaggi ed ai rifiuti di imballaggio e 93/259/CE inerente alle spedizioni transfrontaliere dei rifiuti, costituiscono un sistema compiuto di disciplina del settore dei rifiuti, cui devono far riferimento tutti i membri dell’Unione Europea. Tali direttive si rifanno a quattro principi fondamentali: 1) il principio di chi inquina paga, secondo il quale il costo della gestione dei rifiuti deve essere sostenuto da chi li genera, cioè incorporato nei prezzi di vendita dei prodotti o sopportato direttamente dalle comunità interessate; 2) il principio di prossimità, per cui i rifiuti devono essere smaltiti il più vicino possibile al luogo dove sono generati; 3) il principio di autosufficienza, secondo il quale ogni territorio omogeneo deve disporre di una capacità di smaltimento adeguata; 4) il principio della scala gerarchica, che impone di seguire un preciso ordine nella gestione dei rifiuti: riduzione, riuso, riciclo e smaltimento finale sicuro, al fine di circoscrivere il più possibile il ricorso alla discarica. L’azione comunitaria prevede cinque linee di intervento: • prevenzione della formazione dei rifiuti; • riciclaggio e riutilizzo; • ottimizzazione del trattamento finale, in modo da ridurre al minimo il ricorso alla discarica e comunque da garantire standard di alta sicurezza per la localizzazione dei siti e da limitare l’incenerimento. • bonifica dei siti inquinati; • trasporto dei rifiuti. 1.3 Normativa nazionale Il decreto legge n. 22 del 1997, meglio noto come decreto Ronchi, costituisce la legge quadro che disciplina la gestione dei rifiuti, dei rifiuti pericolosi, degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio in ambito nazionale, coerentemente con le direttive in materia di rifiuti emanate dall’Unione Europea. Tale decreto individua l’ambito, le tipologie di rifiuti, i principi base, le finalità, le indicazioni di metodo, gli strumenti, le competenze, i divieti e le relative sanzioni della gestione dei rifiuti. 8 Capitolo 1 – Gestione dei rifiuti: problematiche e normativa Il Dlgs 22/97 ha avviato una vera e propria riforma del settore dei rifiuti, promuovendo una gestione integrata, secondo un rigoroso ordine di priorità che prevede: • la riduzione della produzione dei rifiuti e della loro pericolosità; • il riutilizzo e il riciclo di rifiuti con recupero dei materiale, attraverso la raccolta differenziata; • il recupero energetico; • lo smaltimento per i rifiuti che residuano dalle operazioni di riciclo e di recupero energetico o che non hanno possibilità di recupero. Esso costituisce un'importante svolta sul piano legislativo e culturale per la sua ricchezza e le innovazioni normative: una tra tutte, l’introduzione del concetto di gestione integrata. Di seguito saranno illustrati gli aspetti qualificanti del decreto. 1.3.1 Definizioni inerenti alla gestione dei rifiuti L’ambito della gestione dei rifiuti richiede una serie di definizioni specifiche. Prima tra tutte, la definizione di rifiuto, inteso come qualsiasi sostanza o oggetto che rientri nelle categorie dell’allegato A del Dlgs 22/97 (di cui si riporta una sintesi nella tabella 1) e di cui il detentore si disfi o abbia deciso di disfarsi o abbia l’obbligo di disfarsi. E quindi le definizioni di: • produttore: la persona la cui attività ha prodotto rifiuti e la persona che ha effettuato operazioni che hanno mutato la natura o la composizione dei rifiuti (come operazioni di pretrattamento o di miscuglio); • detentore: il produttore dei rifiuti o la persona fisica o giuridica che li detiene; • gestione: la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento di rifiuti, compreso il controllo di queste operazioni ed il controllo delle discariche e degli impianti di smaltimento dopo la chiusura; • raccolta: l’operazione di prelievo, di cernita e di raggruppamento dei rifiuti per il loro trasporto; • raccolta differenziata: la raccolta idonea a raggruppare i rifiuti urbani in frazioni merceologiche omogenee; • smaltimento: le operazioni previste nell’allegato B del Dlgs 22/97, tra le quali si ricorda il deposito sul o nel suolo, il trattamento in ambiente terrestre (biodegradazione), l’iniezione in profondità, l'incenerimento; 9 Capitolo 1 – Gestione dei rifiuti: problematiche e normativa • recupero: le operazioni previste nell’allegato C del Dlgs 22/97, tra le quali si ricorda l'utilizzazione come combustibile o come altro mezzo per produrre energia, il riciclo ed il recupero di metalli, solventi, e sostanze organiche; • luogo di produzione dei rifiuti: uno o più edifici o stabilimenti o siti infrastrutturali collegati tra loro all’interno di un’area delimitata in cui si svolgono le attività di produzione dalle quali originano i rifiuti; • stoccaggio: le attività di smaltimento consistenti in operazioni di deposito preliminare dei rifiuti e le attività di recupero consistenti nelle operazioni di messa in riserva dei materiali; • deposito temporaneo: il raggruppamento dei rifiuti effettuato prima della raccolta nel luogo in cui sono prodotti; • bonifica: ogni intervento di rimozione della fonte inquinante e di quanto contaminato da essa; • messa in sicurezza: ogni intervento per il contenimento o l’isolamento definitivo della fonte inquinante rispetto alle matrici ambientali circostanti; • combustibile da rifiuti: il combustibile ricavato dai rifiuti urbani mediante trattamento finalizzato ad eliminare le sostanze pericolose per la combustione ed a garantire un adeguato potere calorico; • compost da rifiuti: prodotto ottenuto dal compostaggio della frazione organica dei rifiuti urbani. Categorie di rifiuti Q1 Q2 Q3 Q4 Q5 Q6 Q7 Q8 Q9 Q10 Q11 Q12 Q13 Q14 Q15 Q16 Descrizione Residui di produzione o di consumo Prodotti fuori norma Prodotti scaduti Sostanze accidentalmente riversate o perdute, compresi tutti i materiali da esse contaminati Sostanze volontariamente contaminate o insudiciate Elementi inutilizzabili Sostanze divenute inadatte all’impiego Residui di processi industriali Residui di procedimenti antinquinamento Residui di lavorazione/sagomatura Residui provenienti da estrazione di materie prime Sostanze contaminate Sostanza la cui utilizzazione è giuridicamente vietata Prodotti di cui il detentore non si serve più Prodotti provenienti da attività di riattamento di terreni Prodotti che non rientrano nelle categorie precedenti Tabella 1.1 Esempio di categorie di rifiuti 10 Capitolo 1 – Gestione dei rifiuti: problematiche e normativa 1.3.2 Classificazione dei rifiuti Coerentemente con le direttive europee (Catalogo CER), il Dlgs 22/97 definisce una classificazione dei rifiuti rispetto alla provenienza ed alla pericolosità, distinguendo i rifiuti urbani da quelli speciali e i rifiuti pericolosi da quelli non pericolosi. In particolare, sono rifiuti urbani: • rifiuti domestici provenienti da locali e luoghi ad uso di civile abitazione; • rifiuti non pericolosi, provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso non di civile abitazione, assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità; • rifiuti provenienti da spazzamento delle strade; • rifiuti di qualunque natura o provenienza giacenti su strade e aree pubbliche; • rifiuti vegetali provenienti da aree verdi. E sono rifiuti speciali: • rifiuti da attività agricole e agro-industriali; • rifiuti da attività di demolizione, costruzione e scavo; • rifiuti da lavorazioni industriali, artigianali, commerciali o di servizio; • rifiuti da attività di recupero e smaltimento di rifiuti; • rifiuti da attività sanitarie; • macchinari ed apparecchiature deteriorati e obsoleti; • veicoli a motori e rimorchi fuori uso e loro parti. Sono considerati rifiuti pericolosi i rifiuti non domestici precisati nell’allegato D del Dlgs 22/97, sulla base degli allegati G, H, I del decreto stesso, che indicano, rispettivamente, le categorie di rifiuti pericolosi, i costituenti che rendono pericolosi i rifiuti e le caratteristiche di pericolo dei rifiuti. In particolare, un rifiuto è pericoloso se presenta una caratteristica di pericolo, quale ad esempio la possibilità di esplosione, combustione, o tossicità, o contiene un costituente pericoloso, come ad esempio composti di amianto, nichel, fosforo o piombo. Fondamentale ai fini della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti è il criterio qualitativo e quantitativo in base al quale i rifiuti speciali non pericolosi possono essere assimilati ai rifiuti urbani: la determinazione di tale criterio di assimilazione è di competenza dei comuni. In particolare per il comune di Ravenna, sono da considerarsi rifiuti urbani anche i rifiuti speciali non pericolosi derivanti da attività industriali, artigianali, commerciali e di servizi, purché rispettino le seguenti condizioni: 11 Capitolo 1 – Gestione dei rifiuti: problematiche e normativa o la composizione merceologica deve essere analoga a quella dei rifiuti urbani; o la di produzione annua non deve superare la soglia limite definita da 2SKd, dove S è la superficie occupata dall’attività di produzione, e Kd è il coefficiente di produzione dei rifiuti (kg/m2) di ciascun’attività. Per ogni tipologia di rifiuto vengono adottate differenti modalità di trattamento. La tabella seguente mostra un esempio della classificazione europea dei rifiuti secondo il Catalogo Europeo dei Rifiuti (CER) Cod. CER 20 00 00 20 01 00 20 01 01 20 01 02 20 01 03 20 01 04 20 01 05 20 01 06 20 01 07 20 01 08 20 01 09 20 01 10 20 01 11 20 01 12 20 01 13 20 01 14 20 01 15 20 01 16 20 01 17 20 01 18 20 01 19 20 01 20 20 01 21 20 01 22 20 01 23 20 01 24 20 02 00 20 02 01 20 02 02 20 02 03 20 03 00 20 03 01 20 03 02 20 03 03 20 03 04 20 03 05 Descrizione rifiuti solidi urbani ed assimilabili raccolta differenziata carta e cartone vetro plastica (piccole dimensioni) altri tipi di plastica metallo (piccole dimensioni, es. lattine) altri tipi di metallo legno rifiuti di natura organica per compostaggio oli e grassi abiti prodotti tessili vernici, inchiostri, adesivi solventi acidi rifiuti alcalini detergenti prodotti fotochimici medicinali pesticidi batterie e pile tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio aerosol apparecchiature contenenti clorofluorocarburi apparecchiature elettroniche (schede elettroniche) rifiuti di giardini e parchi rifiuti compostabili terreno e rocce altri rifiuti non compostabili altri rifiuti urbani rifiuti urbani misti rifiuti di mercati rifiuti di pulizia delle strade fanghi di serbatoi settici veicoli fuori uso Tabella 1.2 Codice CER dei rifiuti solidi urbani 12 Pericolo * * * * * * Capitolo 1 – Gestione dei rifiuti: problematiche e normativa 1.3.3 Gestione integrata dei rifiuti Il quadro normativo promuove una gestione integrata dei rifiuti, intesa come il complesso delle attività volte ad ottimizzare il riutilizzo, il riciclaggio, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti. In particolare è posto in risalto il fatto che la gestione dei rifiuti è un’attività di pubblico interesse e in quanto tale deve essere svolta in un’ottica di profonda sinergia (responsabilizzazione e cooperazione) tra tutti i soggetti coinvolti nella produzione, nella distribuzione, nell’utilizzo e nel consumo di beni da cui si originano i rifiuti. Questo nuovo approccio permette di superare la separazione tra raccolta e smaltimento, che ha caratterizzato la filiera del servizio di igiene urbana (SIU) nel nostro paese negli scorsi decenni. 1.3.4 Linee strategiche dell’Unione Europea Coerentemente con le linee strategiche definite dall’Unione Europea., la normativa individua come obiettivi fondamentali della gestione dei rifiuti: 1) l’assicurazione di un’elevata protezione dell’ambiente e della salute pubblica; in riferimento a ciò, i rifiuti devono essere smaltiti senza determinare rischi per acqua, aria, suolo, fauna, flora, senza causare inconvenienti da rumori o da odori e senza danneggiare il paesaggio ed i siti di particolare interesse; 2) la riduzione della quantità e della pericolosità dei rifiuti prodotti; questo obiettivo deve essere perseguito mediante lo sviluppo e la promozione di: tecnologie pulite che permettano un risparmio di risorse naturali, strumenti ecologici per valutare l’impatto ambientale di uno specifico prodotto e prodotti concepiti per contribuire il meno possibile sulla quantità, sul volume, sulla pericolosità e sui rischi di inquinamento dei rifiuti; 3) la riduzione dello smaltimento dei rifiuti, mediante il reimpiego, il riciclaggio ed altre forme di recupero per ottenere materia prima dai rifiuti, l’impiego dei materiali recuperati e l’utilizzazione dei rifiuti come combustibile o altro mezzo per produrre energia; 4) la realizzazione dell’autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti non pericolosi in ambiti territoriali ottimali, mediante una rete integrata ed adeguata di impianti di smaltimento. Sempre in linea con le direttive comunitarie, il decreto disciplina il trasporto dei rifiuti e la bonifica ed il ripristino ambientale dei siti inquinati. 13 Capitolo 1 – Gestione dei rifiuti: problematiche e normativa In particolare, per quanto riguarda il trasporto dei rifiuti, la normativa prevede che durante il trasporto effettuato da enti o imprese i rifiuti devono essere accompagnati da un formulario di identificazione, nel quale sono indicati: il nome e l’indirizzo del produttore e del detentore; l’origine, la tipologia e la quantità del rifiuto; l’impianto di destinazione; la data e il percorso dell’istradamento; il nome e l’indirizzo del destinatario. Tali disposizioni non si applicano né al trasporto di rifiuti urbani effettuato dal soggetto che gestisce il servizio pubblico, né al trasporto di una quantità inferiore a 30 kg/gg effettuato dal produttore dei rifiuti stessi. 1.3.5 Riciclaggio e recupero Il provvedimento attribuisce un ruolo centrale al riciclaggio ed al recupero di materia prima ed energia, limitando lo smaltimento ai soli rifiuti che residuano dalle operazioni di riciclo e di recupero energetico o che non hanno possibilità di recupero. Questo aspetto rappresenta una vera e propria svolta rispetto alla passata politica di settore strettamente legata allo smaltimento finale ed in particolare allo stoccaggio definitivo in discarica. 1.3.6 Territorializzazione Il provvedimento individua nella territorializzazione dello smaltimento la strada per arrivare all'autosufficienza nello smaltimento in ambiti territoriali ottimali, individuando nella Provincia questo ambito ottimale. E’ comunque data la possibilità alla Regione di definire ambiti diversi, a seconda delle esigenze. Riportare la responsabilità vicina a chi produce i rifiuti è necessario per promuovere riciclaggio e recupero. 1.3.7 Principio della responsabilità condivisa Il Dlgs 22/97 disciplina gli oneri di detentori e produttori dei rifiuti. Il detentore dei rifiuti deve sostenere gli oneri relativi alle attività di smaltimento: deve consegnare i rifiuti ad un raccoglitore autorizzato o ad un soggetto che effettua la raccolta. Il produttore dei rifiuti speciali assolve i propri obblighi con le seguenti priorità: autosmaltimento dei rifiuti, conferimento dei rifiuti a terzi autorizzati, conferimento dei rifiuti a soggetti che gestiscono il servizio pubblico di raccolta dei rifiuti urbani, esportazione dei rifiuti secondo le modalità imposte dalla direttiva europea 93/259/CE. La responsabilità del detentore per il corretto recupero o smaltimento dei rifiuti è esclusa in caso di 14 Capitolo 1 – Gestione dei rifiuti: problematiche e normativa conferimento dei rifiuti al servizio pubblico di raccolta ed in caso di conferimento dei rifiuti a soggetti autorizzati alle attività di recupero o smaltimento. 1.3.8 Tariffa di gestione dei rifiuti Uno degli strumenti più incisivi per l’incentivazione della raccolta differenziata e della responsabilità condivisa è la sostituzione della tassa con la tariffa di gestione dei rifiuti e la relativa struttura tariffaria. Infatti, la tariffa, articolata per fasce di utenza, è costituita da una quota determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio e da una quota variabile rapportata alla quantità di rifiuti conferiti da ciascun utente. In particolare, nella modulazione della tariffa sono assicurate agevolazioni per le utenze domestiche e per la raccolta differenziata. 1.3.9 Impiego di tecnologie pulite La normativa individua come primo strumento per la riduzione della quantità e della pericolosità dei rifiuti prodotti lo sviluppo di tecnologie pulite, che consentano un risparmio di risorse naturali. Per favorire la sperimentazione e lo sviluppo delle tecnologie pulite il Dlgs 22/97 prevede specifici accordi di programma per settore tra la pubblica amministrazione e gli operatori economici. 1.3.10 Semplificazione delle procedure Il Dlgs 22/97 introduce delle semplificazioni procedurali per l’esercizio delle attività di raccolta e di trasporto, con particolare riferimento all’autosmaltimento e alla raccolta differenziata. Tale semplificazione è controbilanciata dalle responsabilità penali cui l’operatore economico va incontro se non rispetta le condizioni operative previste. 1.3.11 Quadro conoscitivo Per una corretta gestione dei rifiuti è fondamentale disporre di dati completi e aggiornati relativi a quantità e qualità dei rifiuti, raccolta differenziata, soggetti coinvolti e costi. Le informazioni sono raccolte mediante due principali strumenti: il Catasto dei rifiuti e i Registri di carico e scarico introdotti dal Dlgs 22/97. Il Catasto dei rifiuti è un registro, la cui organizzazione è a carico del Ministero dell’Ambiente, che contiene tutte le informazioni quantitative e qualitative relative alle fasi di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti, permettendo, 15 Capitolo 1 – Gestione dei rifiuti: problematiche e normativa così, di delineare un quadro conoscitivo completo ed aggiornato delle attività di gestione dei rifiuti, a livello provinciale, regionale e nazionale. Chiunque effettui attività di raccolta e di trasporto dei rifiuti deve comunicare annualmente le quantità e le caratteristiche qualitative dei rifiuti in oggetto. I comuni, i consorzi, le comunità e le aziende speciali finalizzate allo smaltimento dei rifiuti devono comunicare annualmente le informazioni relative a: quantità di rifiuti urbani, soggetti che hanno provveduto alla gestione dei rifiuti, operazioni svolte, tipologie e quantità di rifiuti gestiti, costi di gestione e di ammortamento tecnico e finanziario, proventi della tariffa, dati relativi alla raccolta differenziata. Le sezioni regionali e provinciali provvedono all’elaborazione dei dati e alla successiva trasmissione alla sezione nazionale. I Registri di carico e scarico sono a carico dei soggetti che effettuano, a titolo professionale, attività di raccolta e di trasporto dei rifiuti, e servono per annotare le caratteristiche qualitative e quantitative dei rifiuti: origine, quantità, caratteristiche e destinazione dei rifiuti, data di carico e scarico, mezzo utilizzato, trattamento previsto. 1.3.12 Gestione degli imballaggi Il Titolo III del Dlgs 22/97 disciplina la gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio, secondo il principio della “responsabilità condivisa”, al fine di: • ridurre la quantità e la pericolosità degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio, mediante la promozione allo sviluppo di tecnologie pulite ed alla produzione ed utilizzazione di imballaggi riutilizzabili; • incentivare il riciclaggio ed il recupero di materia prima, mediante la promozione alla raccolta differenziata e all’utilizzo di materiali riciclati. Il decreto stabilisce precisi obiettivi di recupero e di riciclaggio dei rifiuti di imballaggio, che devono essere perseguiti dai produttori e dagli utilizzatori di imballaggi. Obiettivi di recupero e di riciclaggio Entro 5 anni dall’entrata in vigore del Dgsl 22/97 minimi rifiuti di imballaggi da recuperare in peso almeno il 50% rifiuti di imballaggi da riciclare in peso almeno il 25% ciascun materiale di imballaggio da riciclare in peso almeno il 15% massimi Tabella 1.3 Obiettivi di recupero e di riciclo per imballaggi 16 65% 24% 25% Capitolo 1 – Gestione dei rifiuti: problematiche e normativa Il non raggiungimento di tali obiettivi comporta l’applicazione di misure di carattere pecuniario, proporzionate al mancato raggiungimento dei singoli obiettivi: tali somme vengono utilizzate per promuovere la prevenzione, la raccolta differenziata, il riciclaggio ed il recupero dei rifiuti di imballaggio. Per il raggiungimento degli obiettivi globali di recupero e di riciclaggio e per garantire il necessario raccordo con l’attività di raccolta differenziata, effettuata dalle pubbliche amministrazioni, i produttori e gli utilizzatori di imballaggi costituiscono il Consorzio Nazionale Imballaggi (CONAI). 1.3.13 Specifica delle competenze Per realizzare la gestione dei rifiuti il Dlgs 22/97 definisce e distingue le competenze delle diverse autorità. a) Competenze dello Stato: allo Stato spettano le funzioni di indirizzo e di coordinamento necessarie all’attuazione del decreto stesso; in particolare lo Stato deve definire le linee guida (obiettivi, criteri generali, metodologie) che devono essere seguite dalle Regioni e dalle Province per realizzare una gestione dei rifiuti integrata, con prefissati livelli di qualità e tesa al riciclaggio e al recupero di materia prima. b) Competenze delle Regioni: le Regioni hanno il compito di predisporre e regolamentare l’ambito, le infrastrutture e le modalità per l’attività di gestione dei rifiuti. c) Competenze delle Province: alle Province spettano le funzioni di programmazione, di verifica e di controllo delle attività di gestione dei rifiuti. d) Competenze dei Comuni: i Comuni effettuano la gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento, stabilendo le disposizioni necessarie per ottimizzare le forme di conferimento, raccolta e trasporto, in modo da promuovere la sicurezza delle operazioni ed il recupero dei rifiuti. 1.3.14 Osservatorio Nazionale sui Rifiuti (ONR) Al fine di garantire l’attuazione delle norme del Dgls 22/97 è istituito, presso il Ministero dell’Ambiente, l’Osservatorio Nazionale sui Rifiuti (ONR), che svolge le seguenti funzioni: • vigila sulla gestione dei rifiuti, degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio; • elabora ed aggiorna i criteri e gli obiettivi di azione; • verifica i costi di recupero e di smaltimento; 17 Capitolo 1 – Gestione dei rifiuti: problematiche e normativa • verifica i livelli di qualità dei servizi erogati; • predispone un rapporto annuale sulla gestione dei rifiuti, degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio. 1.4 Strumenti di pianificazione per la gestione dei rifiuti Le Regioni, sentite le Province e i Comuni, devono predisporre piani regionali per la pianificazione e l’organizzazione della gestione dei rifiuti. I piani regionali di gestione dei rifiuti sono elaborati sulla base dei principi fondamentali di cooperazione tra Regioni, Province e Comuni, di semplificazione dei procedimenti amministrativi e di riorganizzazione delle competenze e sono finalizzati alla promozione alla riduzione della quantità, dei volumi e della pericolosità dei rifiuti prodotti. Le indicazioni strategiche alla base dei piani regionali sono fondamentalmente rivolte a: • ridurre la produzione di rifiuti, mediante la promozione e lo sviluppo di strumenti di tipo volontario negoziale, attività di formazione e informazione, tecnologie innovative, programmi di finanziamento per il miglioramento del sistema di gestione dei rifiuti; • massimizzare il recupero ed il reimpiego dei rifiuti; • garantire un’adeguata sicurezza per l’ambiente e per la salute dei cittadini nelle attività di trasporto e di smaltimento, mediante la previsione di una rete integrata ed adeguata di impianti, che permetta l’autosufficienza dello smaltimento in ciascun ambito territoriale e lo smaltimento in un luogo prossimo al luogo di produzione; • aumentare la raccolta differenziata, mediante l’indicazione di criteri per la realizzazione delle stazioni ecologiche, per garantire condizioni di accessibilità in termini di tempo e di distanza alla maggior parte della cittadinanza; • realizzare un adeguato sistema di impianti, mediante la previsione di potenzialità, di bacino di utenza, e di localizzazione di tutti i tipi di impianti per il recupero e lo smaltimento. L’approvazione del piano regionale o il suo adeguamento è condizione necessaria per accedere ai finanziamenti nazionali. I principali strumenti di pianificazione sono: 18 Capitolo 1 – Gestione dei rifiuti: problematiche e normativa a) Piano Territoriale Regionale (PTR): il PTR è uno strumento programmatico che contiene gli indirizzi, gli obiettivi e le azioni che devono essere specificati, approfonditi ed attuati dalla pianificazione provinciale di settore; b) Piani Territoriali di Coordinamento Provinciale (PTCP): il PTCP è uno strumento di pianificazione che delinea le linee di azione della programmazione regionale sul territorio provinciale, il controllo e la verifica delle politiche settoriali e l’analisi dell’andamento tendenziale della produzione dei rifiuti; in particolare, esso analizza l’andamento della produzione dei rifiuti, stabilisce gli obiettivi prestazionali settoriali, e individua le zone non idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti urbani e speciali; c) Piani Provinciali per la Gestione dei Rifiuti (PPGR): il PPGR è un piano settoriale che contiene quanto previsto dal Dlgs 22/97; in particolare esso specifica e approfondisce il quadro conoscitivo, sviluppa gli obiettivi prestazionali di settore, definisce le modalità più opportune per il perseguimento di tali obiettivi, descrive il sistema impiantistico esistente e definisce quello di progetto. d) Piano d’ambito per l’organizzazione del servizio di gestione dei rifiuti urbani: il piano d’ambito, nel rispetto del quadro delineato dai piani precedenti, pianifica e programma le attività necessarie per l’organizzazione dei servizi di gestione dei rifiuti. La Provincia, quindi, pianifica il sistema di gestione dei rifiuti attraverso gli indirizzi contenuti nel PTCP e con le scelte indicate nel PPGR; la pianificazione contenuta nel sistema PTCP-PPGR definisce per i rifiuti urbani gli obiettivi generali e il sistema impiantistico necessari per garantire l’autonomia d’ambito; il Piano d’ambito, nel rispetto di questo quadro, pianifica e programma le attività necessarie per l’organizzazione dei servizi di gestione dei rifiuti 1.5 Rapporto Rifiuti 2004 L’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i Servizi Tecnici (APAT) e l’Osservatorio Nazionale sui Rifiuti (ONR) realizzano annualmente un rapporto sui rifiuti, che fornisce un quadro conoscitivo generale del ciclo di gestione dei rifiuti prodotti in Italia (raccolta differenziata, trattamento, recupero e smaltimento). Di seguito si riportano alcuni dei dati evidenziati dal Rapporto sui Rifiuti del 2004. 19 Capitolo 1 – Gestione dei rifiuti: problematiche e normativa In relazione alla produzione dei rifiuti urbani, si ha che: • la produzione di rifiuti urbani nel 2003 si attesta a circa 30 milioni di tonnellate, con un incremento, rispetto al 2002, intorno allo 0,6%.; • il tasso complessivo di crescita della produzione diminuisce, come nel triennio precedente, dopo il significativo incremento del biennio 1998-1999; • la produzione pro capite di rifiuti nel 2003 è di 524 kg/abitante⋅anno. produzione rifiuti (1.000 t) 31.000 30.000 28.958 29.000 29.409 29.864 30.039 2002 2003 28.364 28.000 27.000 26.000 25.800 25.900 1995 1996 26.605 26.846 1997 1998 25.000 24.000 23.000 1999 2000 2001 Figura 1.1 Produzione di rifiuti urbani in Italia negli anni 1995-2003 In relazione alla gestione dei rifiuti, i dati evidenziano: • una forte riduzione dello smaltimento in discarica del 20% in cinque anni; • un debole aumento del ricorso alla termovalorizzazione; • una lieve crescita del ricorso all’incenerimento, che non raggiunge ancora i livelli degli altri Paesi dell'Unione Europea (9,4% nel 2003 contro il 18% della media europea nel 2001). 7,6 2,4 8,8 9,0 51,2 21,0 discarica biostabilizzato + CDR altre forma di recupero incenerimento compost da frazioni selezionate frazione secca stoccata in Campania Figura 1.2 Gestione dei rifiuti urbani in Italia nel 2003 20 Capitolo 1 – Gestione dei rifiuti: problematiche e normativa In relazione alla raccolta differenziata, si ha che: • la raccolta differenziata, nel 2003, ammonta a oltre 6,4 milioni di tonnellate rispetto ai 5,7 milioni del 2002, passando così dal 19,2% del 2002 al 21,5% del 2003, con una crescita della quota percentuale del 3%; • a livello nazionale, quindi, non si è ancora conseguito l'obiettivo del Dlgs 22/97 per il 2001 • al Nord, la raccolta differenziata si attesta nel 2003 intorno a 4,6 milioni di tonnellate, per un valore percentuale del 33,5%, sfiorando, quindi, ma non raggiungendo, l’obiettivo del 35% fissato dal decreto Ronchi per il 2003; • al Centro la raccolta differenziata si attesta nel 2003 ad 1,1 milioni di tonnellate, per un valore percentuale del 17,1%, raggiungendo così con quattro anni di ritardo il target del 15% della normativa per il 1999; • al Sud, la raccolta differenziata si attesta intorno a 760 mila tonnellate, pari ad un valore percentuale pari al 7,7%; • su scala regionale, si rilevano elevati livelli di raccolta differenziata per Lombardia (40%) e Veneto (42%), seguono poi Trentino Alto Adige (27,7%) ed Emilia Romagna (26,3%). 40,0 35,0 30,0 25,0 33,5 30,6 28,6 24,4 23,1 20,0 17,1 14,6 12,8 11,4 9,0 15,0 10,0 5,0 21,5 19,2 17,4 14,4 13,1 7,7 6,3 4,7 2,02,4 0,0 Nord Centro Sud Italia 1999 2000 2001 2002 2003 obiettivo 1999 obiettivo 2000 obiettivo 2003 Figura 1.3 Raccolta differenziata in Italia negli anni 1999-2003 21 22 Capitolo 2 – Algoritmi euristici per il Vehicle Routing Problem CAPITOLO 2 Algoritmi euristici per il Vehicle Routing Problem 2.1 Il Vehicle Routing Problem Con il termine Vehicle Routing Problem (VRP) si intende un’intera classe di problemi che ha per oggetto lo studio di tecniche per la pianificazione dei percorsi di una flotta di veicoli, che svolgono un servizio di distribuzione di beni materiali tra un sistema di depositi ed un insieme di clienti. Si tratta quindi di problemi in cui bisogna strutturare un sistema di percorsi, veicoli e clienti che, nel rispetto dei vincoli imposti dal servizio, minimizzi i costi totali del servizio. Talvolta il problema può riguardare anche la pianificazione degli orari ed in tal caso si parla di Vehicle Routing and Scheduling Problem. Molteplici sono le applicazioni pratiche riconducibili ad un problema di instradamento, come: la raccolta dei rifiuti, oggetto di studio del presente lavoro, la consegna ed il prelievo delle merci, la pulizia delle strade mediante veicoli, la raccolta della posta nelle cassette postali, il servizio di scuolabus. Sempre più spesso la pianificazione dei sistemi di distribuzione è realizzata mediante pacchetti software, basati su tecniche di ricerca operativa e di programmazione lineare, conseguentemente ad i successi ottenuti da tali metodi in relazione a numerose applicazioni pratiche. La maggior parte dei problemi di Vehicle Routing sono problemi “difficili”, nel senso che per essi non si conoscono algoritmi esatti con tempo di esecuzione polinomiale nella dimensione del problema. Più precisamente, questi problemi appartengono ad una classe di problemi del tipo NP-difficili, cioè problemi che potrebbero essere risolti in tempo polinomiale da un algoritmo branch-andbound intelligente che ad ogni passo generi solo il figlio giusto; ma nella teoria della complessità viene considerato il caso peggiore o quello medio e, quindi, si dice che l’esecuzione di algoritmi che risolvano in modo esatto questi problemi richiede un tempo di calcolo esponenziale nella dimensione del problema. In riferimento all’elevata complessità del problema, gli approcci risolutivi sono di due tipi: • Procedure risolutive esatte, che cercano la soluzione ottima in tempi esponenziali; 23 Capitolo 2 – Algoritmi euristici per il Vehicle Routing Problem • Procedure risolutive euristiche, che ricercano una soluzione approssimata ma soddisfacente, in relazione ad opportuni criteri, con tempi molto inferiori. Molto spesso si preferisce realizzare buoni algoritmi euristici, piuttosto che algoritmi esatti, per cercare di trovare il giusto compromesso tra la qualità della soluzione trovata ed il tempo di calcolo speso per ottenerla. La risoluzione dei problemi di routing prevede la costruzione di un modello a grafo. I problemi possono essere modellati come problemi di Node Routing o come problemi di Arc Routing. Nei problemi di Arc Routing l’importanza fondamentale è rivestita dagli archi, che costituiscono la rete in cui il servizio viene svolto. Nei problemi di Node Routing, invece, l’importanza fondamentale risiede nei nodi, che in genere sono intesi come le locazioni dei clienti da servire, mentre gli archi sono sostanzialmente elementi dei percorsi che connettono i nodi. Nel presente studio l’approccio utilizzato si basa su un modello di riferimento di tipo Node Routing, che permette un’accurata descrizione del problema reale, anche se richiede un maggiore tempo di calcolo nel caso si abbia un’elevata densità dei punti di servizio lungo una strada. Con particolare riferimento al servizio di raccolta dei rifiuti, che è l’oggetto di studio del presente lavoro, il servizio deve essere modulato in base alla frequenza di svuotamento di ogni punto raccolta: se si utilizzasse un modello di tipo Arc Routing, l’attività di raccolta farebbe riferimento ai singoli archi, e quindi il servizio di un intero arco implicherebbe lo svuotamento di tutti i cassonetti appartenenti a quell’arco, indipendentemente dalla loro frequenza di servizio; mentre, se si utilizza un modello di tipo Node Routing, il servizio può essere modulato in riferimento alle caratteristiche specifiche di ogni punto di raccolta presente su un arco. 2.2 Notazione utilizzata nella teoria dei grafi La risoluzione dei problemi di tipo VRP passa attraverso la loro modellazione su un grafo. In relazione a ciò, è necessario introdurre qualche notazione utilizzata nella teoria dei grafi, per rendere la trattazione successiva più chiara. Per grafo si intende una struttura G = (V, A =D ∪ E), individuata da un insieme V di nodi i = 1,…,n, da un insieme A di archi del tipo (i, j), che congiunge i nodi i e j, costituito da un insieme D di archi orientati e da un insieme E di archi non orientati. Un arco (i, j) è orientato se rappresenta una connessione diretta dal nodo i al nodo j, mentre è non orientato se rappresenta un collegamento tra i 24 Capitolo 2 – Algoritmi euristici per il Vehicle Routing Problem nodi i e j senza specificarne il verso.Il grafo G è orientato se l’insieme E è vuoto, è non orientato se l’insieme D è vuoto ed è misto se entrambi gli insiemi D ed E sono non vuoti. Il grafo G è pesato se ad ogni arco (i, j) è associato un peso, corrispondente al costo cij del servizio su quell’arco. In genere si assume che il costo cij di un arco (i, j) sia positivo o nullo, cioè che: cij ≥ 0 ∀ (i, j) ∈ A. Il grafo G è connesso se per ogni coppia di nodi i e j del grafo esiste un cammino che li collega. In relazione ad un grafo misto G = (V, A =D ∪ E), si definiscono: o stella uscente del nodo i l’insieme, indicato con ∆+(i), di tutti i nodi j tali che (i, j) ∈ D; o grado uscente del nodo i, indicato con d+(i), la cardinalità di ∆+(i); o stella entrante del nodo i l’insieme, indicato con ∆-(i), di tutti i nodi l tali che (l, i) ∈ D; o grado entrante del nodo i,indicato con d-(i), la cardinalità di ∆-(i); o grado del nodo i in (V, E), indicato con d(i), la cardinalità dell’insieme ∆(i) di tutti i nodi m tali che (i, m) ∈ E. Un ciclo (o viaggio o tour) di un grafo G = (V, A) è una sequenza di nodi ik e di archi ak (orientati o non orientati) del tipo (i1, a1, i2, a2,…, ik, ak,…, ip, ap, ip+1), dove ak è l’arco che collega i nodi ik ed ik+1, tale che i1 = ip+1. Un ciclo è euleriano (euler tour) se contiene ogni arco del grafo G esattamente una volta, mentre è un postman tour se contiene ogni arco di G almeno una volta, ed è un covering tour se copre tutti gli archi del grafo G. Un grafo euleriano è un grafo che possiede un ciclo euleriano. E’ da notare che questa definizione dipende dall’insieme di archi considerato per G: un qualunque grafo può essere trasformato in un grafo euleriano aumentando il numero di archi. Un ciclo è hamiltoniano se visita una ed una sola volta tutti i vertici del grafo. Un grafo hamiltoniano è un grafo che contiene almeno un ciclo hamiltoniano. E’ da notare che non si conoscono condizioni semplici per verificare se un dato grafo G è hamiltoniano; condizioni necessarie, ma non sufficienti, sono che G sia connesso e con grado d(i) ≥ 2 per ogni nodo i di V. Un grafo orientato è hamiltoniano se esiste un ciclo semplice che passa una sola volta per tutti i vertici del grafo. 2.3 Descrizione del Capacitated Vehicle Routing Problem Esistono molte versioni del VRP, conseguenti al tentativo di modellare al meglio le molteplici situazioni pratiche riconducibili ad un problema di instradamento. Per una descrizione più approfondita del VRP, si fa riferimento alla versione più 25 Capitolo 2 – Algoritmi euristici per il Vehicle Routing Problem comune di questa classe di problemi: il Capacitated Vehicle Routing Problem (CVRP). Il CVRP consiste nel pianificare l’uso di una flotta di veicoli con capacità limitata, che devono visitare un certo numero di clienti per prelevare o consegnare della merce: si tratta quindi di stabilire quali clienti deve visitare ciascun veicolo ed in quale ordine, in modo da minimizzare i costi. Più specificatamente, la soluzione del CVRP consiste nel determinare un sistema di circuiti (route), ognuno percorso da un singolo veicolo, che partono da un determinato deposito e vi fanno ritorno, tali da rispettare i vincoli di capacità dei veicoli e da soddisfare i requisiti della clientela e del distributore, in modo da minimizzare il costo totale del trasporto. La risoluzione dei problemi di tipo VRP passa attraverso la loro modellazione su un grafo. La rete stradale e la rete di servizio sono rappresentate da un grafo connesso G = (V, A), dove V è l’insieme dei nodi ed A è l’insieme degli archi. I nodi del grafo rappresentano i nodi stradali, i clienti ed il deposito. Ad ogni nodo-cliente è associata una domanda di servizio. Gli archi rappresentano collegamenti tra i nodi; ad ogni arco (i, j) ∈ A è associato un costo non negativo cij, che rappresenta il costo di trasferimento dal nodo i al nodo j. In particolare, si ha che se la matrice dei costi è simmetrica, cioè se cij = cji ∀(i, j) ∈ A , allora il corrispondente problema è detto Symmetric CVRP (SCVRP); altrimenti se il grafo è diretto, la matrice dei costi è asimettrica ed il corrispondente problema è detto Asymettric CVRP (ACVRP). E’ da notare che in genere non è consentito l’uso di loop e ciò è imposto definendo cii = +∞ ∀ i ∈ V. Il CVRP può essere così formulato: dati una rete connessa G = (V, A), in cui ad ogni arco (i, j) ∈ A è associato un costo (distanza) ci j , una flotta di K veicoli identici di capacità C, un insieme N ⊂ V di clienti i, disposti su un sottoinsieme di nodi e caratterizzati da una domanda di, ed un deposito localizzato sul nodo 0 della rete, determinare un insieme di K circuiti, ognuno corrispondente al percorso di un veicolo, tali che ogni circuito transiti per il deposito, ciascun cliente sia assegnato ad un unico giro, la somma delle domande associate ad ogni circuito non ecceda la capacità C del veicolo e che il sistema di circuiti copra tutti i clienti, in modo da minimizzare il costo (lunghezza) totale dei K circuiti. Definita la seguente variabile binaria: 1 se e solo se (i, j) appartiene al route del veicolo k xkij = (2.1) 0 altrimenti 26 Capitolo 2 – Algoritmi euristici per il Vehicle Routing Problem il problema può essere così formulato: min ∑ ∑c ij xij (funzione obiettivo) (2.2) k∈K ( i , j )∈ A con i seguenti vincoli: ∑∑ x k ij = 1 ∀i ∈ V (2.3) k∈K j∈V ∑q ∑x i i∈V ∑x k ij ≤ C k ∀k ∈ K (2.4) j∈V k oj = 1 ∀k ∈ K (2.5) k ih − ∑ x hjk = 0 ∀h ∈ A, ∀k ∈ K (2.6) j∈V ∑x i∈V ∑x j∈V k i , n +1 = 1 ∀k ∈ K (2.7) i∈V xij ∈{0, 1} ∀i, j ∈ V (2.8) Il vincolo (2.2) impone che ogni cliente sia assegnato esattamente ad un solo veicolo che lo serva; il vincolo (2.3) assicura che nessun veicolo possa servire più clienti di quanti non permetta la sua capacità; il vincolo (2.4) impone che il veicolo parta dal deposito; il vincolo (2.5) impone che il veicolo lasci il generico nodo h solo se è entrato in tale nodo; il vincolo (2.6) impone che il veicolo torni al nodo fittizio n+1: tale vincolo è ridondante, ma permette di sottolineare la struttura dei route; infine il vincolo (2.7) definisce la natura binaria delle variabili xkij. Il CVRP è un problema NP-difficile, che generalizza il primo problema di routing della storia: il Travelling Salesman Problem (TSP), che richiede di determinare un circuito hamiltoniano di costo minimo che visiti tutti i vertici di u grafo G. Infatti un’istanza CVRP con un solo veicolo (K = 1) e con capacità del veicolo in grado di soddisfare l’intera domanda di servizio, si riduce ad un’istanza di TSP. 2.4 Varianti del VRP La molteplicità di problemi di tipo VRP è conseguente al tentativo di modellare al meglio le numerose situazioni pratiche riconducibili ad un problema di instradamento. Le diverse versioni del VRP si distinguono per modalità di servizio, caratteristiche dei veicoli, struttura dei vincoli, sistema di obiettivi. In relazione alla modalità di servizio, i clienti possono richiedere solo la consegna di merce o solo il prelievo o entrambi. 27 Capitolo 2 – Algoritmi euristici per il Vehicle Routing Problem Per quanto riguarda i veicoli, il servizio può essere svolto da uno o da più veicoli, e nel caso di più veicoli questi possono essere identici o diversi; inoltre i veicoli possono far riferimento ad un unico deposito o a più depositi. I costi del servizio possono essere determinati in base solo alla lunghezza dei percorsi, o in funzione di più parametri, come il numero dei percorsi, la lunghezza complessiva del tragitto o il tempo di percorrenza. I vincoli cui può essere soggetto il servizio sono molteplici e possono essere forti o deboli, cioè rilassabili in qualche misura; tra i vincoli più frequenti si ricordano: • veicoli con capacità limitata; • percorsi con lunghezza massima; • clienti con uno specifico arco temporale (time window) in cui deve essere prestato il servizio; • clienti con priorità di servizio e con eventuale penalità in seguito alla parziale o totale mancanza di servizio; • vincoli di precedenza definiti tra i clienti; • vincoli imposti dagli operatori relativi a orari, pause pranzo, straordinario. Gli obiettivi della pianificazione possono essere molteplici e spesso contrastanti; tipici obiettivi sono: • minimizzazione del costo globale del trasporto, che dipende dalla distanza totale percorsa, dal tempo totale impiegato e dai costi fissi di veicoli ed autisti; • minimizzazione del numero di veicoli ed autisti necessari per servire tutti i clienti; • bilanciamento dei route, in termini di tempi di percorrenza e/o di carico dei veicoli; • minimizzazione delle penali associate al parziale servizio fornito a parte dei clienti; • minimizzazione di una funzione di costo che corrisponde ad una media pesata di due o più delle funzioni precedenti. Infine è da considerare che spesso può essere necessario considerare una versione stocastica del problema, non essendo possibile conoscerne con certezza l’intera caratterizzazione, in termine di vincoli e di clienti che devono essere serviti. 28 Capitolo 2 – Algoritmi euristici per il Vehicle Routing Problem 2.5 Metodi risolutivi per il VRP La maggior parte dei VRP sono problemi “difficili”, nel senso che per essi non si conoscono algoritmi esatti con tempo di esecuzione polinomiale nella dimensione del problema. Proprio in riferimento all’elevata complessità del problema, gli approcci risolutivi possono essere di due tipi: Procedure risolutive esatte, che cercano la soluzione ottima in tempi esponenziali; Procedure risolutive euristiche, che ricercano una soluzione approssimata ma soddisfacente in relazione a opportuni criteri con tempi molto inferiori. E’ da notare che conviene utilizzare algoritmi euristici, anziché esatti, in particolare quando: • le dimensioni del problema sono eccessive rispetto a quelle risolvibili con gli algoritmi esatti; • i problemi, anche se di dimensioni limitate, devono essere risolti in tempi molto brevi; • i dati del problema sono approssimati e quindi non vale la pena di cercare soluzioni esatte; • i problemi sono simili ma non identici a quelli affrontati dagli algoritmi esatti: i metodi esatti sono molto meno generalizzabili dei metodi euristici; • i problemi sono dinamici, nel senso che le componenti sono una funzione del tempo. 2.6 Procedure esatte per il VRP Gli algoritmi esatti proposti per il VRP riescono a risolvere in modo esatto solo istanze piccole (al massimo un centinaio di clienti con al più cinque veicoli) e quindi in pratica si utilizzano quasi sempre algoritmi euristici. Tuttavia, lo studio degli algoritmi esatti è utile, poiché permette una maggiore conoscenza della natura del problema, alla luce della quale si possono sviluppare euristiche più efficaci e valutare gli errori delle euristiche e dei rilassamenti. I modelli di programmazione lineare che vengono utilizzati più di frequente per una risoluzione esatta del VRP sono: • modelli vehicle-flow, in cui il problema viene formulato mediante l’utilizzo di variabili intere, associate agli archi del grafo, che esprimono il numero di volte in cui un singolo arco è attraversato da un veicolo; la formulazione 29 Capitolo 2 – Algoritmi euristici per il Vehicle Routing Problem presentata in precedenza per il CVRP è un esempio di questo tipo di modello; • modelli commodity-flow, che rappresentano i problemi mediante delle variabili continue, associate agli archi del grafo, che rappresentano l’ammontare di merce trasportata dai veicoli che percorrono gli archi stessi; • modelli set-partioning e set-covering, che rappresentano il problema con un’ampia collezione di route ammissibili, ad ognuno dei quali è associata una variabile decisionale binaria. La risoluzione esatta del VRP procede applicando a questi modelli delle tecniche di tipo Branch-and-Bound e Branch-and-Cut, ovvero mediante la generazione di una partizione ricorsiva della regione ammissibile delle soluzioni (branching) e la successiva risoluzione implicita (bounding) dei sottoproblemi generati dalla partizione. In particolare la partizione viene rappresentata con una struttura ad albero ed i bounds come etichette dei nodi. E’ da notare che l’efficienza di tali tecniche dipende essenzialmente dalla scelta dei criteri di bounding per la valutazione del limite inferiore, piuttosto che dai criteri di branching per la generazione dei sottoproblemi. 2.7 Procedure euristiche classiche per il VRP Gli algoritmi euristici classici permettono di fornire una soluzione di buona qualità per un problema difficile come il VRP con un limitato tempo di calcolo. Gli algoritmi euristici classici si possono classificare in tre grandi famiglie: • euristici costruttivi, che operano costruendo gradualmente una soluzione ammissibile, cercando di contenere il costo totale della soluzione stessa; • euristici a due fasi, che operano componendo il problema in una fase di suddivisione dei nodi in gruppi (clustering) ed in una fase di costruzione di viaggi ammissibili (routing). • euristici migliorativi, che si applicano ad una soluzione preesistente, e non necessariamente ammissibile, per cercare di migliorarla, in genere mediante lo scambio di archi o nodi tra i diversi route. Nella presentazione dei diversi metodi si farà riferimento al problema CVRP, anche se gli stessi metodi, opportunamente riadattati, possono essere applicati anche a problemi più vincolati. 30 Capitolo 2 – Algoritmi euristici per il Vehicle Routing Problem 2.7.1 Metodi costruttivi Gli algoritmi euristici costruttivi costruiscono gradualmente una soluzione ammissibile in base a criteri di ottimizzazione opportunamente scelti e coerenti con l’obiettivo finale di minimizzazione dei costi, senza prevedere un meccanismo di retroazione, che provveda ad un miglioramento della soluzione corrente. La costruzione dei viaggi si basa su un criterio di aggregazione, cioè su una funzione, definita per l’insieme dei clienti, che consente, ad ogni passo della procedura, di determinare quale cliente aggiungere al percorso e in quale posizione aggiungerlo. I criteri di aggregazione più noti sono: • risparmio (saving): il risparmio di costo derivante dalla fusione di due viaggi distinti in un unico viaggio ammissibile; più precisamente dati due route (0,…, i, 0) e (0, j,…, 0), se essi possono essere fusi in un unico route ammissibile (0,…, i, j,…, 0) si ha un risparmio di costo (lunghezze) pari a sij = ci0 + c0 j - cij, avendo indicato il deposito con 0. • distanza extra (extra mileage): la distanza aggiuntiva che occorre percorrere per visitare il vertice aggiunto al percorso corrente; più precisamente dato un route in cui sono già inseriti due nodi i e j, la distanza extra conseguente all’aggiunta di un nodo k al route è data da m(k, i, j) = ck0 – cki + cij; • posizione radiale: angolo che il raggio congiungente il nodo da inserire con il deposito forma con il raggio congiungente il deposito al nodo già inserito; più precisamente dato un route in cui è già inserito il nodo i, la posizione radiale, rispetto al nodo i ed al deposito 0, del nodo k da aggiungere è data dall’angolo q(k, i) formato e dal raggio r(0, k) che congiunge il deposito 0 al nodo k e dal raggio r(0, i) che congiunge il deposito al nodo i; • criteri misti: criteri che tengono conto di tutti i criteri precedentemente descritti e anche della domanda di servizio qi del cliente i ed eventualmente del numero n di clienti ancora da assegnare; i criteri così ottenuti sono tali per cui tanto maggiori sono i valori dei termini s, 1/m, 1/n e qi ,tanto più grande risulta il valore dell’indice del criterio. La costruzione dei viaggi può seguire: • una modalità sequenziale, cioè viene costruito un viaggio alla volta fino all’esaurimento dei vertici ed in nessun caso si può decidere tra più percorsi in cui inserire un nodo; • una modalità parallela, cioè vengono costruiti più percorsi contemporaneamente ed il loro numero può essere fissato a priori o derivare dalla fusione progressiva di percorsi più piccoli già calcolati. 31 Capitolo 2 – Algoritmi euristici per il Vehicle Routing Problem Di seguito si riportano gli algoritmi costruttivi più noti. 1) Algoritmo dei Risparmi [Clarke e Wright] L’algoritmo, applicabile ai problemi in cui il numero dei veicoli non è definito, costruisce la soluzione del VRP attraverso la fusione dei percorsi esistenti in base al criterio del risparmio. Questo algoritmo ha una versione parallela ed una sequenziale, che hanno in comune lo stesso passo iniziale. L’algoritmo è così sintetizzabile: • Passo 1 iniziale – Per ogni coppia di nodi i, j = 1,…, n, con i ≠ j, vengono calcolati i savings sij = ci0 + c0 j - cij; quindi vengono generati n percorsi del tipo (0, i, 0) per i = 1,…, n; infine i savings vengono ordinati in ordine decrescente. • Passo 2 sequenziale – Si considera a turno ogni generico percorso (0, i,…, j, 0) e si determina il primo saving ski o sjl che consenta di fonderlo con un altro percorso contenente l’arco (k, 0) o l’arco (0, l) per dar luogo ad un nuovo percorso ammissibile; se questo passo va a buon fine si crea il nuovo percorso con la fusione, altrimenti si applica questo passo al percorso successivo; l’algoritmo termina quando non è più possibile effettuare alcuna fusione. • Passo 2 parallelo – Si considerano i risparmi ordinati e si procede determinando se è possibile fondere insieme due percorsi ammissibili ottenendo un nuovo percorso ammissibile. Questo algoritmo presenta le prestazioni migliori nella sua versione parallela, anche se i risultati sono lontani dalle soluzioni ottime conosciute. E’ da notare che l’algoritmo, in entrambe le versioni, produce viaggi iniziali vantaggiosi, ma poi gli ultimi viaggi spesso sono molto lunghi.. Per ovviare a questo difetto, è stato proposto l’utilizzo di un parametro di forma λ, che modifica i risparmi secondo la formula: sij = ci0 + c0 j - λcij, per dare più enfasi alla distanza dei vertici da connettere mediante valori maggiori di λ. 2) Algoritmo di Inserzione [Mole e Jameson] L’algoritmo costruisce la soluzione del VRP attraverso l’espansione di un viaggio in costruzione, scegliendo i nodi da inserire nel viaggio in base sia al costo minimo di inserimento sia al risparmio massimo. In particolare, data una terna di nodi (i, j, k), si definiscono le due funzioni: α(i, k, j) = cik + ckj - λ cij 32 (2.9) Capitolo 2 – Algoritmi euristici per il Vehicle Routing Problem β(i, k, j) = µ c0k - α (i, k, j) (2.10) L’algoritmo si sviluppa seguendo tre passi fondamentali: • Passo 1 – Se esistono dei nodi liberi, si seleziona un generico nodo k tra questi e si crea un viaggio emergente (0, k, 0); in caso contrario l’algoritmo termina. • Passo 2 – Per ogni nodo k, si determinano, tra tutti i nodi r e s adiacenti al viaggio emergente, i vertici ik e jk che minimizzano il costo di inserzione ammissibile, cioè per i quali risulta α* (ik, k, jk) = min {α (r, k, s)}; se non esiste alcuna inserzione ammissibile, si torna al passo 1, altrimenti si sceglie, tra tutti i vertici che possono essere inseriti, il vertice k* che massimizza il risparmio, cioè per il quale risulta β (ik*, k*, jk*) = max{β (ik, k, jk) }e tale vertice viene inserito tra i vertici ik* e jk*. • Passo 3 – Si ottimizza il viaggio corrente con una procedura 3-opt, cioè si effettua un cambiamento nel viaggio sostituendo casualmente tre archi che lo compongono con tre nuovi archi anch’essi scelti a caso, nel rispetto della connessione del viaggio stesso, e si riprende dal passo 2. E’ da notare che i parametri λ e µ fanno da pesi, per cui la loro variazione consente una diversa regola di inserimento. 3) Algoritmo di Inserzione Sequenziale [Christofides, Mingozzi e Toth] L’algoritmo si sviluppa in due fasi, la prima sequenziale e la seconda parallela. • Passo 1 (inizio della fase sequenziale) – Si inizializza un indice di viaggio k pari a 1; • Passo 2 – Si seleziona tra i nodi non ancora assegnati un generico nodo ik per inizializzare il viaggio emergente k; per ogni nodo i non ancora assegnato, si calcola δi = c0i + λ ci ik . • Passo 3 – Si determina nell’insieme Sk , costituito dai nodi liberi che possono essere inseriti nel viaggio k in maniera ammissibile, il nodo i* che minimizza il costo δi ,cioè il nodo i* per il quale risulta δi* = min i∈ Sk {δi }, e si inserisce il nodo i* nel viaggio k; si ottimizza il viaggio k mediante una procedura 3-opt; si ripete il passo 3, finché nessun altro nodo può essere inserito nel viaggio k. • Passo 4 – Se tutti i nodi sono stati inseriti, la prima fase ha termine; altrimenti si aggiorna l’indice k del viaggio, aumentandolo di un’unità, e si torna al passo 2. 33 Capitolo 2 – Algoritmi euristici per il Vehicle Routing Problem • Passo 5 (inizio della fase parallela) – Si inizializzano K viaggi Rt = (0, it , 0), con t = 1,…, K, essendo K il numero di viaggi ottenuti al termine della fase sequenziale; l’insieme dei viaggi così inizializzati viene indicato con J = {R1,…, RK }. • Passo 6 – Per ogni nodo i non ancora assegnato ad un viaggio e per ogni viaggio Rt ∈ J, si calcola il costo εti = c0i + µ ci it ; si individua il viaggio Rt* in corrispondenza del quale si minimizza il costo εti, cioè per il quale risulta: εt*i = minRt∈ J {εti}; si associa il nodo i al viaggio Rt*; si ripete il passo 6 finché tutti i nodi sono associati ad un viaggio. • Passo 7 – Preso un qualsiasi viaggio Rt ∈ J, si pone J = J - {Rt }; per ogni nodo i associato al viaggio Rt scelto, si calcolano i costi minimi εt’i = minRt∈ J • {εti} e le differenze τ i = εt’i -εt i . Passo 8 – Si individua nell’insieme St, costituito dai nodi liberi associati al viaggio Rt e che vi possono essere inseriti in maniera ammissibile, il nodo i* che massimizza la differenza τ i, cioè il nodo i* per il quale risulti τ i* = maxi ∈ St {τi }; si inserisce il nodo i* nel viaggio Rt ; il viaggio così ottenuto viene ottimizzato nuovamente con una procedura 3-opt, il passo 8 viene ripetuto finché nessun altro vertice può essere inserito nel viaggio Rt . • Passo 9 – Se l’insieme J non è vuoto, si torna direttamente al passo 6; se, invece, l’insieme J è vuoto e non tutti i nodi sono stati inseriti, vengono creati nuovi viaggi a partire dal passo 1; se, infine, l’insieme J è vuoto e tutti i nodi sono stati inseriti, l’algoritmo termina. Questo algoritmo risulta essere migliore rispetto all’algoritmo di inserzione di Mole e Jameson, in termini sia di soluzioni trovate sia di tempi di calcolo. 2.7.2 Metodi a due fasi Gli algoritmi euristici migliorativi operano componendo il problema in una fase di suddivisione dei vertici in gruppi (clustering) ed in una fase di costruzione di viaggi ammissibili (routing). In base all’ordine in cui vengono eseguite queste fasi, gli euristici migliorativi si classificano in due categorie: • Algoritmi Cluster-First, Route-Second, che prima raggruppano i vertici in cluster e poi determinano un route per ogni cluster; 34 Capitolo 2 – Algoritmi euristici per il Vehicle Routing Problem • Algoritmi Route-First, Cluster-Second, che prima creano un route su tutti i vertici e poi lo suddividono. Di seguito vengono presentati gli algoritmi di tipo Cluster-First, Route-Second più noti: essi si differenziano sostanzialmente per il criterio di clustering utilizzato. 1) Algoritmo Sweep [Gillet e Miller ] L’algoritmo procede prima raggruppando i nodi in cluster a seconda della loro posizione angolare rispetto al deposito e poi risolvendo un’istanza TSP per ogni cluster in modo esatto o approssimato. Quindi il criterio di clustering utilizzato è di tipo geometrico: i cluster ammissibili vengono costruiti ruotando un raggio variabile centrato sul deposito Alcune implementazioni prevedono che al termine del procedimento i percorsi proposti vengano ottimizzati attraverso lo scambio di nodi tra cluster adiacenti. Tale procedimento presuppone di rappresentare ciascun nodo i, rispetto al deposito, con le sue coordinate polari (θi , ρi ), dove θi rappresenta l’angolo e ρi la lunghezza del raggio; l’angolo θi è calcolato rispetto al valore di riferimento θi* relativo ad un nodo arbitrario i*. L’algoritmo si sviluppa secondo i seguenti passi: • Passo1 – Si numerano i nodi secondo valori crescenti di θi . • Passo 2 – Si seleziona un veicolo libero k. • Passo 3 – Si assegnano progressivamente i nodi al veicolo k, a partire dal nodo libero con il minimo valore di θi , fino a quando non viene violato il vincolo di capacità del veicolo. Eventualmente, ad ogni inserimento è possibile ottimizzare la soluzione corrente con una procedura 3-opt. Se al termine di questo passo ci sono ancora dei nodi liberi, s riprende l’esecuzione a partire dal passo 2. • Passo 4 – Per ogni cluster così definito si risolve un’istanza TSP, in modo esatto o approssimato. 2) Algoritmo Generalized Assigment Based [Fisher e Jaikumar] L’algoritmo è applicabile solo quando è noto a priori il numero K dei veicoli. L’algoritmo prima raggruppa i nodi in cluster risolvendo un’istanza di assegnamento generalizzata (GAP), cioè in sostanza si attribuisce una disponibilità di merce pari a Q a K vertici opportunamente scelti per rappresentare i K viaggi e poi risolve il problema di assegnare i viaggi a tutti i clienti del VRP in modo ottimo, senza violare i vincoli per i quali ogni nodo 35 Capitolo 2 – Algoritmi euristici per il Vehicle Routing Problem deve essere assegnato ad un solo viaggio e la richiesta di merce a carico di ogni veicolo deve essere al più pari alla capacità del veicolo stesso. L’algoritmo si sviluppa secondo i seguenti passi: • Passo 1 – Si scelgono nell’insieme V dei vertici K vertici j1 ,…, jk per inizializzare i K cluster. • Passo 2 – Per ogni vertice libero i si calcola il costo dik per la sua allocazione nel cluster k, dato da: dik = min{c0,i + ci,jk + cjk,0, cjk,0 + cjk,i + ci,0}(c0,jk + cjk,0) . • Passo 3 – Si risolve un’istanza GAP con costi dij, richieste qi e disponibilità Q. • Passo 4 – Per ogni cluster formato si risolve un’istanza TSP, in modo esatto o approssimato. E’ da notare che per il passo 1 di inizializzazione, gli stessi autori propongono di suddividere il piano in K coni e di scegliere come vertici di inizializzazione K vertici fittizi posti sulle bisettrici. 3) Algoritmo Location Based [Bramel e Simchi-Levi] Questo algoritmo a due fasi prevede che la suddivisione dei nodi in cluster avvenga attraverso la risoluzione di un’istanza Capacitated Plant Location Problem (CPLP). Il CPLP si riferisce ad una situazione in cui un determinato numero di clienti deve poter usufruire di un servizio attivabile in diverse locazioni; ogni locazione ha un costo di attivazione e ogni collegamento utentelocazione, qualora possibile, ha un costo; ogni cliente quantifica espressamente la propria richiesta di servizio. Il CPLP consiste nel determinare quali locazioni fornitrici attivare e quali clienti assegnare a ciascuna locazione, in modo da minimizzare la somma dei costi fissi e dei costi di collegamento. Nel caso dell’algoritmo considerato, i clienti corrispondono ai clienti del VRP con la loro richiesta di merce, le locazioni sono le posizioni dei nodi stessi e ogni locazione ha associata una capacità massima pari alla capacità Q dei veicoli nel VRP. 4) Algoritmo di Branch and Bround troncato [Christofides, Mingozzi,Toth] L’algoritmo è molto utile per la risoluzione di problemi con K variabili. Questa procedura prevede la costruzione dell’albero di ricerca all’interno del quale ogni livello contiene diversi viaggi ammissibili; nell’implementazione proposta si effettua un solo branching ad ogni livello, mantenendo un solo viaggio 36 Capitolo 2 – Algoritmi euristici per il Vehicle Routing Problem considerato come il migliore mediante un’opportuna funzione. L’algoritmo si sviluppa seguendo quattro passi fondamentali. • Passo 1 – Indicato con V l’insieme dei nodi e con Fh l’insieme dei nodi non ancora visitati al livello h, si pone h = 1 e Fh = V - {0 }. • Passo 2 – Se l’insieme Fh è vuoto, cioè se tutti i nodi sono visitati, l’algoritmo ha termine; altrimenti si seleziona un nodo libero i ∈ Fh e si genera un insieme Ri contenente viaggi generati da i e dagli altri nodi in Fh , costruiti tramite metodi basati sui risparmi e sui costi di inserimento. • Passo 3 – Si valuta ogni viaggio r ∈ Ri , mediante una funzione f (r) basata sul costo di una buona soluzione al TSP sui nodi del viaggio e sul costo dell’albero di copertura minimo sui nodi non ancora visitati. • Passo 4 – Si determina il viaggio r* ∈ Ri che minimizza la funzione di costo, cioè il viaggio r* ∈ Ri per il quale risulta f (r* ) ≤ f (r) ∀ r ∈ Ri ; si incrementa il valore di h, aumentandolo di una unità e si tolgono dall’insieme Fh i nodi inseriti nel viaggio appena determinato; si torna al passo 2. Le prestazioni di questo algoritmo sono migliori di quelle dell’algoritmo sweep, in termini sia di soluzioni ottenute sia di tempo di calcolo. 5) Algoritmi Petal Questi algoritmi rappresentano la versione euristica del modello set-covering e set-partioning.In sostanza, si generano alcuni viaggi, detti petal, e questi vengono selezionati risolvendo un problema di set-partioning. Indicando con S l’insieme dei viaggi generati, con xk una variabile binaria tale che xk = 1 se e solo se il viaggio k appartiene alla soluzione, con aik una variabile binaria tale che aik = 1 se e solo se il nodo i appartiene al viaggio k e con dk il costo del viaggio k, il problema di set-partioning è del tipo: min Σk∈S (dk xk), con i vincoli:Σk∈S aik xk = 1 , ∀ i = 1,…,n e xk ∈ {0, 1}, ∀k ∈ S . Dal punto di vista del tempo di calcolo è da notare che, se i viaggi corrispondono a cluster contigui di nodi, il problema può essere risolto in tempo polinomiale. Dal punto di vista della qualità delle soluzioni, si possono ottenere grossi vantaggi dalla generazione di due viaggi accoppiati o intersecati (algoritmi 2-petal). Gli algoritmi Route-First, Cluster-Second prima costruiscono un tour come soluzione di un’istanza TSP su tutti i vertici del grafo in considerazione, ignorando qualsiasi vincolo proprio del VRP, come ad esempio la capacità del 37 Capitolo 2 – Algoritmi euristici per il Vehicle Routing Problem singolo veicolo; poi scompongono il tour in più percorsi tenendo presente i vincoli imposti dal problema: questi percorsi rappresentano la soluzione finale dell’istanza del VRP. E’ stato dimostrato che la seconda fase di ripartizione in percorsi equivale a risolvere un’istanza di cammino minimo su di un grafo aciclico e quindi può essere affrontata utilizzando, ad esempio, l’algoritmo di Dijkstra in tempo O(n2). Nella pratica questi algoritmi non danno risultati rilevanti. 2.7.3 Metodi migliorativi Gli algoritmi euristici migliorativi si applicano ad una soluzione preesistente di un’istanza di VRP per cercare di migliorarla, in genere mediante lo scambio di archi o nodi tra i diversi percorsi. Le strategie di miglioramento sono principalmente due: • modalità single-route, che cerca di migliorare un singolo percorso, • modalità multi-route, che cerca di migliorare l’intera soluzione mediante lo scambio di nodi o archi tra diversi percorsi. La maggior parte delle procedure di tipo single-route sono riconducibili al meccanismo di λ-opt proposto da Lin: λ nodi sono rimossi dal percorso e per ricomporre il percorso sono necessari λ nuovi collegamenti tra i nodi; nel generare i vari schemi di riconnessione, la procedura termina in presenza di un minimo locale quando non può essere effettuato nessun altro scambio utile. 2.8 Procedure metaeuristiche per il VRP Gli algoritmi metaeuristici approfondiscono le ricerca della soluzione ottima del VRP nelle zone più promettenti dello spazio delle soluzioni, mediante l’utilizzo di sofisticate regole di ricerca e di ricombinazione dei risultati parziali ottenuti. In particolare l’esecuzione di questi algoritmi è subordinata alla corretta valutazione ed impostazione di un certo numero di parametri, per riuscire ad adattare il metodo di risoluzione al problema in esame e ad ottenere la soluzione migliore.Questi metodi permettono di ottenere soluzioni in genere di qualità superiore rispetto a quelle ottenute con le procedure euristiche classiche, ma richiedono tempi sensibilmente maggiori. Un’altra caratteristica che spesso distingue gli algoritmi metaeuristici da quelli euristici classici è che il procedimento di ricerca può passare attraverso soluzioni non ammissibili e fasi non migliorative. 38 Capitolo 2 – Algoritmi euristici per il Vehicle Routing Problem Per la risoluzione del VRP sono state proposte una serie di procedure metaeuristiche, che possono essere raggruppate in sei categorie: • Simulated Annealing (SA); • Deterministic Annealing (DA); • Tabu Search (TS); • Algoritmi Genetici (GA); • Ant System (AS); • Reti Neurali (NN). 2.8.1 Simulated Annealing (SA) L’approccio risolutivo alla base del metodo SA consiste nel partire da una soluzione iniziale ammissibile xi e nel passare, ad ogni iterazione t, dalla soluzione corrente xt alla soluzione migliore tra quelle appartenenti allo spazio delle soluzioni vicine a xt (neighbourhood di xt ), fino a quando non risulta soddisfatto il criterio di arresto.Più precisamente, il metodo prevede che, ad ogni iterazione t, venga scelta casualmente una soluzione x appartenente al neighbourhood di xt , N(xt ), se il costo associato alla soluzione x scelta è inferiore alla soluzione xt, cioè se risulta che f(x) < f(xt ), avendo indicato con f(x) il costo della soluzione, allora x diventa la nuova soluzione, cioè la soluzione xt+1; altrimenti la nuova soluzione xt+1 è data da: x con probabilità pt xt+1 = (2.11) xt con probabilità 1 - pt In genere pt è una funzione è decrescente di t e di [f(x)-f(xt)] ed è così definita: pt = exp ([f(x)-f(xt)] / θ t ) dove θ t (2.12) è un parametro proprio dell’algoritmo, chiamato temperatura alla iterazio-ne t, che in genere è una funzione decrescente in t, per limitare la probabilità che all’aumentare delle iterazioni venga scelta la soluzione peggiore. La procedura termina quando viene soddisfatto un opportuno criterio; i criteri di arresto possono essere: • nel corso degli ultimi cicli di iterazioni il valore f* della migliore soluzione attuale non diminuisce di una percentuale prefissata; • nelle ultime iterazioni il numero di mosse accettate è inferiore ad una percentuale prefissata; • il numero di iterazioni eseguite è pari ad un numero prefissato. 39 Capitolo 2 – Algoritmi euristici per il Vehicle Routing Problem Algoritmi euristici di tipo SA per la risoluzione del VRP sono stati proposti da Osman e testati su numerose istanze: l’algoritmo di Osman impiega tempi di esecuzione relativamente lunghi per ottenere soluzioni discrete, ma comunque lontane dall’ottimo. 2.8.2 Deterministic Annealing (DA) L’approccio risolutivo generale alla base della tecnica DA è lo stesso del metodo SA: la ricerca parte da una soluzione iniziale ammissibile xi e ad ogni iterazione t, passa dalla soluzione corrente xt alla soluzione migliore tra quelle appartenenti al neighbourhood di xt , fino a quando non risulta soddisfatto un opportuno criterio di arresto. Le due tecniche si differenziano principalmente per il fatto che nella procedura DA le mosse effettuate nello spazio delle soluzioni sono scelte in base a regole deterministiche. Due implementazioni standard di questa tecnica sono: • threshold accepting: ad ogni iterazione t, la soluzione xt+1 è accettata solamente se f (xt+1) < f (xt ) + θ1 , essendo θ1 un parametro di soglia controllato dall’utente; • record-to-record-travel: ad ogni iterazione t, la soluzione xt+1 è accettata solo se f (xt+1) < θ2 f (xt ), essendo θ2 un parametro definito dall’utente e di solito poco maggiore di 1. L’implementazione record-to-record-travel in fase di test ha ottenuto ottimi risultati per qualità della soluzione e soprattutto per tempi di calcolo. 2.8.3 Tabu Search (TS) La tecnica Tabu Search, introdotta da Glover; è, tra le euristiche, quella più efficace e promettente. Si tratta di una tecnica di ricerca locale dotata di memoria, che permette di modificare l’aspetto dell’intorno in cui si concentra la ricerca e le modalità del processo di ricerca stessa. Più precisamente, la ricerca della soluzione migliore parte da una soluzione iniziale ammissibile e procede esplorando un sottoinsieme, opportunamente delineato, dello spazio delle soluzioni ammissibili vicine alla soluzione corrente. La tecnica prevede di memorizzare la storia del processo di ricerca, cioè la successione delle configurazioni che il sistema incontra, mediante strutture di memoria flessibile basate su attributi. Questo insieme di informazioni permette di individuare il 40 Capitolo 2 – Algoritmi euristici per il Vehicle Routing Problem campo di soluzioni più promettenti su cui focalizzare la ricerca, di imporre al processo delle regole che stabiliscano l’ammissibilità delle mosse tra le varie soluzioni, e di far seguire al processo delle opportune strategie di ricerca. Questo meccanismo è rivolto ad evitare che la ricerca della soluzione migliore sia caratterizzata da cicli o da stazionamenti in un intorno di minimo locale. Le buone soluzioni recentemente visionate sono marcate da un attributo, che le rende non selezionabili nelle iterazioni successive: le soluzioni marcate sono appunto dette soluzioni tabu. La soluzione marcata rimane proibita per un intervallo di tempo variabile e lo stato della soluzione marcata può cambiare se si verificano eventi particolari. Le mosse eseguibili dal processo di ricerca, cioè i passaggi dalla configurazione corrente alla successiva, sono limitate da opportune regole, dette tabu restriction, che servono per escludere la scelta di una mossa che vada ad annullare gli effetti prodotti da una mossa precedente. Il meccanismo di controllo che guida il processo di ricerca è costituito da due componenti principali: i criteri di aspirazione, che servono per determinare quando le tabu restriction possono essere violate e la memoria basata sulla frequenza di un evento, che fornisce informazioni per determinare le mosse migliori tra una serie di alternative possibili e per introdurre nel processo di ricerca una eventuale funzione di penalizzazione. La ricerca nello spazio delle soluzioni ammissibili viene indirizzata mediante opportune strategie: le strategie di intensificazione servono ad incoraggiare l’uso di buoni attributi per creare nuove soluzioni; le strategie di diversificazione tendono a generare nuove soluzioni, attraverso la combinazione di attributi legati a configurazioni molto diverse tra loro, per indagare nelle regioni del dominio non ancora esplorate. Tra le numerose tecniche di tipo TS applicate a problemi VRP, se ne riportano due ritenuti molto interessanti per i risultati ottenuti. 1) Memoria Adattativa [Rochat, Taillard, 1995] Il processo di ricerca viene reso più sofisticato mediante l’introduzione di memoria adattativa, cioè di una struttura dati contenente buone soluzioni, che viene dinamicamente aggiornata attraverso il processo di ricerca: periodicamente da questa struttura sono estratte delle soluzioni che vengono combinate tra loro per creare nuove buone soluzioni. In particolare per il VRP la combinazione di soluzioni diverse prevede l’estrazione e la ricombinazione di interi route; ma questo pone delle difficoltà, nel senso che se dalla memoria vengono estratti i route migliori per essere ricombinati, questi devono essere necessariamente 41 Capitolo 2 – Algoritmi euristici per il Vehicle Routing Problem disgiunti, cioè non devono avere nodi in comune; e quindi la ricombinazione produce dei route diversi che coprono porzioni limitate di nodi e perciò è necessario il reinserimento dei nodi esclusi mediante l’utilizzo di una procedura euristica costruttiva. L’introduzione di memoria adattativa nei metodi di ricerca ha permesso di ottenere alcuni dei migliori risultati noti sulle istanze più studiate. 2) Granular Tabu Search [Toth, Vigo, 1998] Questa strategia di ricerca si basa sull’osservazione che nelle migliori soluzioni, ottenute con altri metodi, gli archi più lunghi del grafo hanno in genere una bassa probabilità di appartenere alla soluzione ottima. Da qui l’idea di escludere a priori dalla procedura gli archi la cui lunghezza supera una certa soglia, detta soglia di granularità, in modo che il processo di ricerca non consideri mai le soluzioni meno promettenti. La soglia proposta dagli autori è definita da: v = β c , dove c è la lunghezza media degli archi in una soluzione ottenuta da una procedura euristica veloce, mentre β è un parametro di sparsificazione che determina la percentuale di archi da considerare, che in genere è scelto nell’intervallo [1, 2], in modo da considerare solo il 10-20% degli archi e il cui valore viene aggiornato dinamicamente tutte le volte che la soluzione rimane invariata per un certo numero di iterazioni. Le soluzioni del neighbourhood sono ottenute mediante un limitato numero di scambi di nodi all’interno dello stesso viaggio o tra viaggi distinti. La procedura proposta dagli autori prevede di esaminare tutti i possibili scambi in tempo O(|E(v)|, essendo E(v) = {i, j∈E : cij < v} ∪ I, dove I è un insieme di archi ritenuti importanti, come quelli incidenti il deposito o appartenenti a buone soluzioni calcolate in precedenza. L’implementazione del GTS permette di ottenere ottime soluzioni con tempi di esecuzione tra i più bassi nella categoria Tabu Search. 2.8.4 Algoritmi genetici Un algoritmo genetico è un metodo di risoluzione dei problemi, che considera un numero limitato di informazioni sul problema in esame e che procede imitando i processi tipici dell’evoluzione naturale. La tecnica base consiste nel mantenere memoria di stringhe di bit, dette cromosomi, che rappresentano la codifica binaria di una soluzione del problema. L’evoluzione della popolazione di cromosomi è ottenuta applicando degli operatori che simulino i più importanti fenomeni naturali di riproduzione e mutazione. Più specificatamente, si definisce 42 Capitolo 2 – Algoritmi euristici per il Vehicle Routing Problem { } una popolazione iniziale di cromosomi X1 = x11 ,..., x 1N , e ad ogni iterazione t = 1,…,T, sono applicate k volte le operazioni descritte dai passi 1-2-3, seguite dal passo 4: • Passo 1 (Riproduzione) – Si selezionano dalla popolazione Xt due cromosomi generatori, privilegiando statisticamente la scelta dei cromosomi migliori; • Passo 2 (Ricombinazione) – Si applica un operatore di scambio ai due generatori in modo da ottenere una coppia di cromosomi discendenti; • Passo 3 (Mutazione) – Si applica un operatore di mutazione casuale ai cromosomi discendenti. • Passo 4 (Rinnovo generazionale) – A partire dalla popolazione corrente X t, si crea la popolazione X t+1 , rimuovendo le 2k peggiori soluzioni e sostituendo-le con le 2k generate nelle k precedenti applicazioni dei passi 12-3. Al termine delle T iterazioni, si prende come soluzione finale la migliore dell’ultima generazione. Questa tecnica è assolutamente generale e può essere applicata per la risoluzione di diverse tipologie di problemi. Gli aspetti critici di questa tecnica sono la definizione degli operatori di scambio e di mutazione, che dipende dal tipo di problema affrontato, e la codifica di una soluzione in una stringa di bit, che richiede una serie di regole per stabilire l’ammissibilità delle soluzioni. Nel caso specifico dei problemi di VRP, i route che compongono una soluzione non sono codificati in una stringa di bit, ma in una sequenza di numeri interi, in modo che ogni intero rappresenti un determinato nodo e la posizione dell’intero nella sequenza indichi l’ordine di visita del nodo corrispondente nel route. In particolare l’intero 0, rappresentante il deposito, può comparire più volte nella sequenza ed è spesso utilizzato come carattere separatore tra i route. Per la struttura dati così definita, anche gli operatori di scambio e di mutazione devono essere definiti in maniera specifica: per quanto riguarda le operazioni di scambio, uno degli operatori più noti per il TSP, ma facilmente applicabile anche al VRP, è l’operatore order crossover definito da Oliver, Smith e Holland; mentre per le operazioni di mutazione sono stati proposti degli schemi di scambio o di rimozione e reinserimento (schemi RAR , Remove And Reinsert). A livello di applicazioni pratiche, questi algoritmi hanno dato i maggiori contributi per la risoluzione di istanze più vincolate rispetto al CVRP. 43 Capitolo 2 – Algoritmi euristici per il Vehicle Routing Problem 2.8.5 Ant System Questa strategia di risoluzione si rifà alla tecnica usata dalle formiche per la ricerca di cibo. Questi insetti, infatti, durante la ricerca di cibo marcano il cammino tramite la secrezione di una sostanza, il feromone, riconoscibile da tutti i loro simili, con una quantità che non è casuale, ma che dipende dalla qualità della fonte di cibo raggiungibile e dalla lunghezza del percorso. In questo modo nel corso del tempo sono delineati i percorsi più convenienti per l’approvvigionamen-to di cibo. Analogamente, in questa categoria di metaeuristici la ricerca della soluzione migliore si basa sui valori della funzione obiettivo, che rappresentano la qualità della soluzione e sui valori della memoria adattativa, che tengono traccia dei percorsi più convenienti. Più precisamente, ad ogni arco (i, j) del grafo sono associati due valori: la visibilità ni j, che è un valore costante pari all’inverso della lunghezza dell’arco e la traccia di feromone Γi j, che è un valore aggiornato dinamicamente durante l’esecuzione della procedura. Ad ogni iterazione, partendo da ogni vertice, si costruiscono dei viaggi utilizzando un metodo euristico che favorisca il collegamento di vertici vicini o di vertici connessi ad archi con un alto valore di Γi j.Alla fine di ogni iterazione vengono aggiornati i valori di Γi j per evitare soluzioni di scarsa qualità; in particolare, in riferimento ad un arco (i, j) del viaggio k avente lunghezza Lk , il valore di Γi j viene diminuito di una frazione pari a (1-p), con 0 ≤ p ≤ 1 e viene aumentato di una frazione che dipende dalla lunghezza del viaggio k e dal numero totale N di viaggi, nel modo seguente: N Γij = pΓij + ∑ (1 / Lk ) (2.13) k =1 Le applicazioni di questo metodo al VRP sono relativamente poche, e hanno dato risultati interessanti, anche se non confrontabili con quelli ottenuti con gli altri metaeuristici. 2.8.6 Reti Neurali Le Reti Neurali sono dei modelli computazionali la cui struttura è composta da diverse unità di elaborazione elementari, collegate tra loro da connessioni pesate: ciascuna cella di elaborazione è collegabile alle altre, i collegamenti sono modulati in base al peso della connessione ed il valore del peso associato alle connessioni varia dinamicamente nel tempo in funzione dell’esperienza acquisita durante la computazione. Gli algoritmi di questo tipo cercano di migliorare la 44 Capitolo 2 – Algoritmi euristici per il Vehicle Routing Problem soluzione trovata mediante tecniche, più o meno complesse, di machinelearning: la computazione nel suo procedere permette di acquisire una conoscenza del problema sempre più approfondita e questa va ad arricchire la computazione stessa, creando così un processo di avvicinamento progressivo alla soluzione migliore. L’applicazione di questi metodi al VRP ha dato risultati discreti, anche se non confrontabili con quelli ottenute dalle altre metaeuristiche. 45 46 CAPITOLO 3 Modello di pianificazione 3.1 Descrizione del problema L’ottimizzazione dei percorsi di raccolta dei rifiuti solidi urbani nella zona periferica del comune di Ravenna è stata realizzata mediante l’applicazione di una procedura euristica di ottimizzazione, sviluppata presso il Dipartimento di Elettronica, Informatica e Sistemistica (DEIS) della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna e opportunamente adattata al problema specifico in esame. Il problema affrontato può essere posto nei seguenti termini: data una popolazione di cassonetti, dei quali è nota la posizione sulla rete stradale e la domanda di servizio e data una flotta dei veicoli, dei quali sono note le capacità, stabilire l’insieme dei viaggi da effettuare, all’interno di un orizzonte temporale di riferimento, per servire l’intera popolazione di cassonetti, rispettando i vincoli operativi imposti, al fine di minimizzare il costo complessivo del servizio. Il problema appartiene alla categoria ACVRP (Asymmetric Capacitated Vehicle Routing Problem) e viene trattato più specificatamente come CNRP (Capacitated Node Routing Problem). 3.2 Descrizione del modello La risoluzione del problema di ottimizzazione dei percorsi richiede la delineazione di un opportuno modello di pianificazione, che prevede la realizzazione di: un modello di rete stradale, che rappresenta la rete di trasporto e di servizio; un modello dati che sintetizza le informazioni più importanti. Punto di partenza per la costruzione del modello di pianificazione sono i sistemi aziendali di database geografici del tipo GIS (Geographic Information System), dai quali è possibile ricavare le informazioni necessarie, cioè la rappresentazione completa della rete stradale e della popolazione dei cassonetti. 47 Raccolta ed Elaborazione di Dati Database di: Punti Raccolta Nodi Stradali Archi Veico li Parametri Obiettivi ALGORITM O DI OTTIMIZZAZIONE Vincoli Risultati in output: Viaggi da co mpiere Indicatori prestazionali FINE soddisfacente insoddisfacente Figura 3.1 Schema del modello di pianificazione 3.3 Modello della rete stradale La rete stradale è rappresentata mediante un modello di tipo Node Routing, cioè mediante un grafo in cui i nodi rappresentano i punti di domanda di servizio (punti raccolta), i punti di riferimento del trasporto (deposito e discarica) ed i nodi stradali (incroci stradali e fine di strade) e gli archi rappresentano i collegamenti tra i nodi. Più precisamente, si utilizza un grafo misto, pesato e asimmetrico, del tipo G = (V, A ∪ E), dove V è l’insieme dei nodi, A è l’insieme degli archi orientati ed E è l’insieme degli archi non orientati. In particolare, sono modellati come archi orientati, cioè archi (i, j) che rappresentano un collegamento diretto dal nodo iniziale i al nodo finale j, i tratti stradali a senso unico ed i tratti stradali in cui è presente un punto raccolta, in modo che il cassonetto si trovi sul lato destro rispetto al senso di percorrenza ammesso. Ad ogni arco è associato un costo, rappresentato dalla lunghezza del tratto stradale 48 corrispondente. Il grafo è asimmetrico poiché numerosi sono i casi in cui la lunghezza del tragitto per spostarsi da un nodo i ad un nodo j non coincide con la lunghezza del tragitto inverso. Il processo di costruzione del grafo, si sviluppa, a partire dalla rete stradale reale, nelle seguenti fasi: 1) individuazione dei tratti stradali ammissibili; 2) raggruppamento dei cassonetti in punti raccolta; 3) rappresentazione del deposito e della discarica con nodi; 4) conversione dei punti raccolta in nodi; 5) verifica del rispetto dei vincoli. Innanzitutto è necessario individuare, tra tutti i tratti stradali della zona oggetto di pianificazione, i tratti da non considerare, ovvero le strade che non possono essere percorse dai veicoli per motivi logistici e le strade ritenute per esperienza non convenienti, cioè fondamentalmente le strade del centro città; questa selezione è stata condotta su indicazione del personale di HERA. I cassonetti dello stesso tratto stradale e vicini tra loro sono raggruppati in un unico punto raccolta. Il deposito e la discarica del servizio sono associati ai nodi a loro più prossimi. La rappresentazione dei punti raccolta mediante nodi è la fase più complessa. Nel database aziendale, infatti, i cassonetti sono associati agli archi stradali su cui sono posti, mentre il modello di grafo richiede che i punti di domanda del servizio siano rappresentati da nodi. E’ quindi necessario modificare la rete stradale, o meglio modificare tutti gli archi stradali su cui sono posizionati dei cassonetti, mediante l’introduzione di archi fittizi, in modo che i punti raccolta siano rappresentati da nodi e coerentemente con il fatto che il veicolo può svuotare solo i cassonetti che si trovano a destra rispetto al suo senso di marcia. Dai database geografici di HERA si ricavano tutte le informazioni necessarie per effettuare questa modifica, ovvero per ogni cassonetto il tratto stradale di appartenenza, il lato strada in cui è posizionato e le coordinate della sua posizione e per ogni tratto stradale i nodi iniziale e finale, la lunghezza e la modalità di percorrenza. E’ da notare che il lato su cui si trova il cassonetto è definito rispetto al nodo iniziale della strada e che i cassonetti posti su dei sensi unici sono posizionati in modo da trovarsi sul lato destro della strada rispetto al senso di percorrenza permesso. Le modalità di modifica dipendono dalla modalità di percorrenza del tratto stradale, cioè se è a doppio senso (arco bidirezionale) o a senso unico (arco unidirezionale) e dal lato strada in cui si trova il cassonetto; in relazione a ciò si possono distinguere quattro casi: 49 a) arco bidirezionale con un punto raccolta sul lato destro; b) arco bidirezionale con un punto raccolta sul lato sinistro; c) arco bidirezionale con un punto raccolta sul lato destro e un punto raccolta sul lato sinistro; d) arco unidirezionale con un cassonetto sul lato destro. Nel caso di un arco a doppio senso a di nodo iniziale N1 e di nodo finale N2 e di lunghezza L con un punto raccolta P posto sul lato destro di a rispetto a N1, l’arco a viene scomposto in tre archi: • un arco k1 orientato da N1 a P, di lunghezza L1 determinata in base alle coordinate del punto raccolta; • un arco k2 orientato da P a N2, di lunghezza L2 pari alla differenza (LL1); • un arco k3 orientato da N2 a N1, di lunghezza L. La figura seguente illustra questa scomposizione. k3 a N1 N2 N1 N2 P k1 k2 P Figura 3.2 Scomposizione di un arco su cui è presente un cassonetto La figura seguente illustra la corrisponde modifica alla struttura dati. ID_PUNTO ID_ARCO X_COORD Y_COORD LATO P XP a YP destro ID_ARCO NODO_INIZ NODO_FIN LUNGHEZZA TIPO_ARCO a N1 N2 L bidirezionale ID_ARCO NODO_INIZ NODO_FIN LUNGHEZZA TIPO_ARCO k1 N1 P L1 unidirezionale k2 P N2 L2 unidirezionale k3 N2 N1 L unidirezionale Figura 3.3 Modifiche apportate alla struttura dati 50 Nel caso di un arco a doppio senso a di nodo iniziale N1 e di nodo finale N2 e di lunghezza L con un punto raccolta P posto sul lato sinistro di a rispetto a N1, l’arco a viene scomposto in tre archi: • un arco k1 orientato da N2 a P, di lunghezza L1 determinata in base alle coordinate del punto raccolta; • un arco k2 orientato da P a N1, di lunghezza L2 pari alla differenza (LL1); • un arco k3 orientato da N1 a N2, di lunghezza L. Nel caso di un arco a doppio senso a di nodo iniziale N1 e di nodo finale N2 e di lunghezza L con un punto raccolta P1 posto sul lato destro e un punto raccolta P2 posto sul lato sinistro di a rispetto a N1, l’arco a viene scomposto in quattro archi: • un arco k1 orientato da N1 a P1, di lunghezza L1 determinata in base alle coordinate del punto raccolta P1; • un arco k2 orientato da P1 a N2, di lunghezza L2 pari a (L - L1); • un arco k3 orientato da N2 a P2, di lunghezza L3 determinata in base alle coordinate del punto raccolta P2; • un arco k4 orientato da P2 a N1, di lunghezza L4 pari a (L – L3). Nel caso di un arco unidirezionale a di nodo iniziale N1 e di nodo finale N2 e di lunghezza L con un punto raccolta P posto sul lato destro, l’arco a viene scomposto in due archi: • un arco k1 orientato da N1 a P, di lunghezza L1 determinata in base alle coordinate del punto raccolta P; • un arco k2 orientato da P a N2, di lunghezza L2 pari a (L - L1). Questo processo di modifica è stato realizzato in modo semiautomatico, dal sistema informatico aziendale ed in particolare grazie all’utilizzo delle funzionalità dei sistemi GIS. Una volta realizzata la conversione dei punti raccolta in nodi, la rete così ottenuta è stata modificata manualmente in corrispondenza di quei punti soggetti a particolari vincoli, in base al suggerimento del personale di HERA; in particolare la correzione si è focalizzata su alcuni tratti stradali critici che non permettono in alcun modo un’inversione di marcia del veicolo. 51 3.4 Modello dati I dati che caratterizzano il problema sono molteplici e spesso non disponibili. E’ necessario, quindi, fare una selezione per considerare solo i dati ritenuti più significativi nel caso specifico e applicare ipotesi semplificative per ricavare i dati importanti non disponibili. I dati che caratterizzano il problema vengono elencati in riferimento alle entità del modello: cassonetti, punti raccolta, archi, nodi, veicoli ed operatori. Per ognuno di essi è stato creato un database che riporta le principali informazioni. 3.4.1 Cassonetti Si è creato un database dei cassonetti, in cui ogni cassonetto è identificato da un codice del tipo Ck e dal reparto di raccolta a cui appartiene nell’attuale organizzazione del servizio e in cui sono presenti le informazioni più importanti, che sono in seguito illustrate. • Capacità Volumetrica [m3], cioè la massima quantità in volume di rifiuti che può essere contenuta in un cassonetto: questa informazione è immediatamente ricavabile dal tipo di cassonetto. • Capacità Massica [kg], cioè la massima capacità in massa di rifiuti che può essere contenuta in un cassonetto: questo dato si ricava moltiplicando la capacità volumetrica [m3] per la densità media dei rifiuti solidi urbani [kg/m3]; in particolare, per i rifiuti solidi urbani indifferenziati, la letteratura specifica indica un valore di circa 300 kg/m3. • Riempimento Medio Giornaliero [kg/g], cioè il livello di carico giornaliero dei cassonetti: questo dato è determinato con una certa approssimazione. • Periodo di Svuotamento [gg], cioè il numero di giorni che devono intercorrere tra due svuotamenti di un cassonetto: tale dato si ricava in base alla legge di riempimento ricavata, dividendo la capacità massica del cassonetto per il suo riempimento medio giornaliero. • Frequenza di Svuotamento [1/gg], cioè ogni quanti giorni va svuotato un cassonetto: questo dato è pari al reciproco dell’intervallo di svuotamento. • Frequenza di Svuotamento Imposta [1/gg], cioè la frequenza di svuotamento imposta dagli standard di qualità del servizio, che impongono di svuotare i cassonetti prima che raggiungano la capacità massima. Questo parametro rappresenta una soglia minima non oltrepassabile dalla frequenza di svuotamento del singolo cassonetto.Nel caso in esame la frequenza imposta è pari a 1/3gg. 52 • Collocazione, cioè le coordinate spaziali del cassonetto: questa informazione si è ricavata direttamente dal sistema GIS aziendale. • Tempo di Svuotamento Medio [sec], cioè il tempo medio necessario per svuotare un cassonetto: questo dato è stato assunto pari a 60 sec. La determinazione del riempimento medio giornaliero dei cassonetti si basa sulla analisi dei dati raccolti in relazione all’intera popolazione di cassonetti. Avendo a disposizione un certo numero di pesate effettuate nelle raccolte, il riempimento medio giornaliero RMGk del generico cassonetto k è determinato mediando i valori dei riempimenti medi giornalieri di tutte le raccolta, come: n ∑ RMG RMGk = i k i =1 (3.1) n essendo n il numero totale delle pesate a disposizione e RMGki il riempimento medio giornaliero del cassonetto k in riferimento alla raccolta i-esima, dato da: RMGki = Q _ raccki N _ giorni i (3.2) essendo Q_raccki la quantità in chili di rifiuto presente nel cassonetto k nel corso della raccolta i e N_giornii i giorni trascorsi dallo svuotamento precedente. In genere, come valore di RMGk viene considerato solo il valore medio della distribuzione, anche se il numero dei campioni analizzati è piuttosto scarso rispetto al problema in questione; di conseguenza è opportuno un continuo monitoraggio dell’andamento delle raccolte, per integrare i dati a disposizione con tutti i nuovi eventualmente disponibili. Una volta determino RMGk, è possibile ricavare il periodo di svuotamento Pk per ogni cassonetto k, cioè il numero di giorni che possono trascorrere tra due svuotamenti consecutivi, mediante la: Pk = CM k RMGk (3.3) dove CMk indica la capacità in chili del cassonetto k. La frequenza di svuotamento di ogni cassonetto è data dall’inverso del periodo. 3.4.2 Punti raccolta Un punto raccolta è costituito da uno o più cassonetti. Si è creato un database dei punti raccolta, in cui ogni punto raccolta è identificato da un codice del tipo Pn e in cui sono contenute tutte le informazioni ritenute necessarie. 53 • Numero dei cassonetti che costituiscono la postazione di raccolta, con l’indicazione degli attributi identificativi dei cassonetti stessi; • Domanda di servizio, cioè la quantità attesa di rifiuti del punto raccolta, calcolata come la somma dei riempimenti medi giornalieri dei cassonetti appartenenti al punto, moltiplicata per il numero dei giorni trascorsi dal precedente servizio. • Periodo di svuotamento, cioè il numero massimo di giorni che possono trascorrere tra due svuotamenti successivi del punto, che è determinato in base ai periodi di svuotamento dei cassonetti della postazione ed è pari al minimo di questi valori. • Frequenza di svuotamento, che è data dal reciproco del periodo di svuotamento del punto ed è pari al massimo delle frequenze di svuotamento dei cassonetti appartenenti al punto stesso. Nel caso specifico del problema in esame, i punti raccolta sono tutti caratterizzati dallo stesso profilo di servizio, che richiede una frequenza settimanale di svuotamento pari a due svuotamenti per settimana ed un intervallo massimo tra due svuotamenti successivi pari a tre giorni. 3.4.3 Archi Ogni arco è stato identificato da un codice del tipo An_ kn I database che raccolgono le informazioni sugli archi sono il risultato della raccolta dei dati disponibili nel sistema informatico aziendale dalla loro successiva elaborazione mediante il processo di creazione della rete di trasporto precedentemente descritto. Per ogni arco è necessario conoscere le seguenti informazioni. • Estremo iniziale ed estremo finale, cioè i nodi iniziale e finale dell’arco: questi dati sono ricavabili direttamente dalla rappresentazione della rete stradale disponibile nel sistema informatico aziendale. • Modalità di percorrenza, cioè se l’arco è percorribile in entrambi in sensi di marcia o meno: questa informazione deriva dal processo di costruzione della rete di trasporto. • Lunghezza, che è stata ricavata dal database aziendale. • Tipo di strada, cioè se è una strada privata, comunale, provinciale, o statale, al quale è associato la velocità di attraversamento. 54 • Velocità di attraversamento, cioè una indicazione sulla velocità media che può essere tenuta dal veicolo in un certo arco. La sua determinazione si basa sulle indicazioni degli operatori del servizio. Più specificatamente, i tratti stradali, e quindi gli archi che le rappresentano, sono state classificate in private, comunali, provinciali e statali ed ad ogni tipo è stato associato un valore della velocità media di percorrenza di rispettivamente 20, 35, 50 e 55 km/h. 3.4.4 Nodi Un nodo rappresenta un incrocio stradale, la terminazione di una strada senza uscita o un punto intermedio di una strada. Per ogni nodo è necessario conoscere: • Codice, che lo identifica in modo univoco; • Coordinate Geografiche, ricavate direttamente dal database aziendale. 3.4.5 Veicoli Per ogni veicolo della flotta è necessario conoscere: • Numero dei veicoli disponibili, che nel caso specifico è pari a quattro; • Tipologia: in questo caso tutti i veicoli sono dello stesso tipo, cioè sono dei compattatori a caricamento laterale; • Capacità Volumetrica [m3], cioè il volume del cassone del veicolo; • Portata [kg], cioè la quantità massima di rifiuti trasportabili dal veicolo: questo valore è pari a 11.000 kg. • Costo orario di utilizzo [€/h]: questo dato è pari a 32,00 €/h, • Tempo in discarica [s], cioè il tempo necessario per eseguire le operazioni di pesatura, svuotamento e pulitura del veicolo in discarica: questo dato è assunto pari a 45min, cioè 2.700s. 3.4.6 Operatori Per gli operatori che eseguono il servizio è necessario conoscere: • Numero di operatori disponibili; • Numero degli operatori per ogni veicolo: ogni veicolo richiede un solo operatore; • Durata ordinaria del turno di lavoro, cioè il tempo ordinario che un operatore ha per svolger il servizio: il turno di lavoro è pari a 6 ore. 55 • Durata massima del lavoro straordinario, cioè lo straordinario massimo ammesso: lo straordinario può essere al più di un’ora; • Durata della pausa: la pausa è di 15 minuti. • Costo orario ordinario: 24,00 €/h; • Costo orario straordinario: 31,20 €/h. Poiché ad ogni veicolo è associato un operatore, questi dati vengono attribuiti direttamente al veicolo. 3.5 Vincoli del problema I vincoli operativi imposti dal problema sono volti al rispetto dei limiti di capacità e di disponibilità dei veicoli. Più precisamente, la creazione dei viaggi deve rispettare i vincoli di seguito illustrati. • Ogni punto di raccolta, contenente uno o più cassonetti, deve essere servito interamente da uno stesso veicolo; ciò implica che la scelta del nuovo punto di raccolta da inserire nel viaggio deve essere accompagnata dalla valutazione che tutti i cassonetti del punto di raccolta considerato possano essere svuotati interamente. Indicando, quindi, con Di la domanda presente nel punto di raccolta i, con Qk la capacità massima del veicolo k, con Qracck la quantità di rifiuti già raccolta dal veicolo k prima di servire il punto di raccolta i e con Qresk la capacità residua del veicolo k, data dalla differenza tra Qk e Qracck, questo vincolo si traduce nella condizione: Qresk ≥ Di ∀i, k • (3.4) La quantità totale dei rifiuti raccolti non deve superare la capacità massima del veicolo; utilizzando la notazione precedente, questo vincolo si traduce nella condizione: Qresv (t) ≥ 0 ∀t • (3.5) La durata di ogni viaggio non deve superare una durata massima ammissibile, ciò per ricorrere il meno possibile a lavoro straordinario. Come durata massima ammissibile di ogni viaggio si assume la durata massima del servizio, Tmaxservizio, pari alla somma della durata ordinaria del servizio (otto ore giornaliere) e della durata massima del servizio straordinario (quattro ore giornaliere); mentre la durata del generico viaggio l , Tdl (t), è misurata durante la simulazione da opportuni variabili temporali che scandiscono il trascorrere del tempo in corrispondenza di ogni evento 56 rilevante della simulazione. Questo vincolo si traduce nella seguente condizione: Tdl(t) ≤ Tmaxservizio ∀t • (3.6) I viaggi devono soddisfare un criterio di minimizzazione dei tempi di servizio, in altre parole: Funzione Obiettivo: z = minTdl ∀t (3.7) 3.6 Descrizione dell’algoritmo di ottimizzazione L’algoritmo di ottimizzazione riceve in ingresso i database relativi alla rete stradale (archi e nodi), ai punti di raccolta, ai veicoli ed i parametri di input, elabora questi dati e restituisce in uscita l’itinerario di raccolta, in termini di ordine di punti serviti, con relativi distanze, durate e costi di realizzazione ed indicatori di qualità del servizio. I parametri di input sono i parametri introdotti dall’utente per rappresentare al meglio le caratteristiche del problema specifico, come: la durata dell’orizzonte temporale di riferimento, i giorni non lavorativi, i profili di servizio, le classi di velocità associate ai diversi tipi di strada, i valori dei pesi da utilizzare per il calcolo della priorità di servizio dei punti. In particolare, l’orizzonte temporale di riferimento è stato assunto pari ad una settimana, coerentemente con l’attuale organizzazione del servizio. La valutazione dei viaggi ottenuti dalla simulazione, e quindi il confronto tra le diverse soluzioni, si basa su una serie di indicatori prestazionali, che forniscono le seguenti informazioni: • Numero dei punti raccolta serviti; • Numero dei cassonetti serviti; • Numero dei cassonetti sovraccarichi; • Numero dei punti raccolta non serviti; • Numero di passaggi in discarica; • Quantità di rifiuti raccolti (kg); • Tempo necessario per spostarsi dalla zona di raccolta al deposito o alla discarica (h.m.s); • Tempo necessario per svuotare i cassonetti (h.m.s); • Tempo totale di servizio (h.m.s); • Lunghezza dei percorsi per spostarsi dalla zona di raccolta al deposito o alla discarica (km); 57 • Lunghezza totale del percorso di servizio (km); • Costo degli svuotamenti (€); • Costo del viaggio (€); • Costo totale del servizio (€); • Produttività del viaggio e produttività media di tutti i viaggi (kg/h); • Coefficiente di utilizzo del veicolo, dato dal rapporto tra il carico e la capacità totali del servizio. Qualora la soluzione ottenuta non risulti soddisfacente, è necessario modificare i parametri del problema, in modo da indirizzare più opportunamente la ricerca della soluzione organizzativa. Il software di simulazione è strutturato in modo modulare, cioè si basa su una serie di procedure che effettuano ciascuna operazioni relativamente semplici e che sono tra loro il più possibile indipendenti. Tale soluzione rende la struttura del programma flessibile e agevola l’eventuale sostituzione o modifica delle singole procedure. 3.7 Criteri di pianificazione Il processo di costruzione dei viaggi si sviluppa mediante singole inserzioni successive di cassonetti, basate sulla valutazione del grado di priorità di servizio dei cassonetti e sulla determinazione del costo minimo di inserimento; l’esecuzione di ogni inserzione richiede la verifica del rispetto dei vincoli operativi imposti. La procedura prevede, inoltre, una fase di rifinitura della soluzione ottenuta, che valuta la convenienza di eventuali spostamenti dei cassonetti all’interno dello stesso viaggio e di eventuali scambi di cassonetti tra i diversi viaggi. Qualora ci siano viaggi inseriti dall’utente, la procedura si limita a valutarli. Il processo di pianificazione si articola nelle seguenti fasi principali: 1) calcolo delle distanze, dei tempi e dei punteggi dei punti raccolta; 2) costruzione dei viaggi ammissibili; 3) omogeneizzazione degli scarichi ed ottimizzazione; 4) determinazione dei percorsi a costo minimo. 3.7.1 Calcolo di distanze, tempi e punteggi di priorità In questa fase la procedura determina le matrici delle distanze e dei tempi dei collegamenti tra i punti e tra questi ed il deposito e la discarica, quindi assegna 58 ad ogni punto raccolta un punteggio proporzionale alla sua priorità di servizio ed infine classifica i punti in base a tale punteggio secondo un ordine decrescente. Il punteggio di priorità di servizio serve per determinare il primo punto da inserire nel viaggio. Il punteggio indicante il grado di priorità di servizio di un punto è determinato in base ai seguenti parametri: • Numero di visite (NV): numero di visite settimanali richieste dal punto, • Intervallo di svuotamento (I): numero di giorni che intercorrono tra due svuotamenti successivi del punto; • Riempimento medio giornaliero (RPM): quantità media dei rifiuti accumulata dal punto in una giornata; • Posizione: posizione del punto rispetto al deposito e alla discarica associati al veicolo considerato; la posizione del punto deve tener conto sia dell’aspetto spaziale (lunghezza del tratto) sia dell’aspetto temporale (tempo di percorrenza del tratto) e quindi è costituita da due componenti DD e TT, così determinate: DD = Distanza (DEPOSITO, Punto) + Distanza (Punto, DISCARICA) (3.8) TT = Tempo (DEPOSITO, Punto) + Tempo (Punto, DISCARICA) (3.9) Più precisamente, il punteggio rappresentante la priorità di servizio di ogni punto è calcolato come media pesata di tali parametri, mediante la seguente relazione: P=Wvis⋅NV+Wriemp⋅RPM+Wpos⋅[MIN_DIST*DD+(1-MIN_DIST)*TT (3.10) essendo: • Wvis il coefficiente di pesatura per il numero di visite del punto; • Wriemp il coefficiente di pesatura per il riempimento del punto; • Wpos il coefficiente di pesatura della posizione del punto rispetto al deposito ed alla discarica; • MIN_DIST il coefficiente di pesatura dei tempi di spostamento e delle distanze dal punto al deposito e alla discarica. E’ da notare che, mediante questi coefficienti di pesatura, è possibile adattare il calcolo del punteggio alle specifiche esigenze dell’utente e quindi più in generale è possibile modellare il processo di raccolta secondo scenari diversi. Questa fase è realizzata mediante opportune procedure di supporto e funzioni di utilità, di cui ricordiamo le principali: CALCOLA_DISTANZE_E_TEMPI: procedura che calcola le matrici delle distanze e dei tempi tra i diversi punti e tra i singoli punti e i nodi deposito e discarica corrispondenti al veicolo considerato. 59 CALCOLA_SCORE: procedura che, dato un veicolo, e quindi dati il deposito e la discarica ad esso associati, calcola per ogni punto raccolta un punteggio proporzionale alla priorità di servizio. 3.7.2 Costruzione dei viaggi ammissibili Una volta assegnato il veicolo, risultano assegnati anche il deposito e la discarica a cui il veicolo fa riferimento: il viaggio di ogni veicolo si può considerare costituito da una o più porzioni, ciascuna delle quali inizia e termina nel deposito o nella discarica. E’ da notare che se un viaggio è costituito da una sola porzione, allora i punti iniziale e finale del viaggio coincidono con il deposito e la porzione coincide con il viaggio stesso; in generale, tuttavia, un viaggio è composto di più porzioni, delle quali la prima inizia dal deposito e termina in una discarica e l’ultima parte da una discarica e termina al deposito. Il processo di creazione dei viaggi si basa su di una tecnica di inserzione che si rifà all’euristica della cheapest insertion: per ogni veicolo i viaggi ammissibili sono costruiti a partire dal percorso iniziale, determinato in base al punteggio di priorità di servizio, mediante un processo di inserzioni successive, che riguardano un punto raccolta alla volta, secondo il criterio del minimo costo di inserimento. L’inserzione di un nuovo punto in un viaggio comporta un incremento del costo del viaggio (costo di inserzione), imputabile all’incremento di lunghezza e di durata del percorso necessari per servire il nuovo punto: il costo di inserzione è costituito da due componenti, una spaziale ed una temporale, la cui importanza relativa dipende dalla scelta del coefficiente di pesatura MIN_DIST. Più specificatamente, il costo di inserzione di un punto k tra due punti i e j già inseriti è dato da: Cins(i, k, j) = MIN_DIST × Dins(i, k, j)+ (1-MIN_DIST) × Tins(i, k, j) (3.11) essendo: • MIN_DIST il coefficiente di pesatura dei tempi e delle distanze di spostamento; • Dins(i, k, j) la distanza aggiuntiva di inserimento; • Tins(i, k, j) il tempo aggiuntivo di inserimento. La distanza e il tempo aggiuntivi di inserimento si determinano dalle espressioni: Dins (i, k, j) = Distanza (i, k) + Distanza (k, j) - Distanza (i, j) (3.12) Tins(i, k, j) = Tempo (i, k) + Tempo (k, j) – Tempo (i, j) (3.13) essendo: 60 • Distanza (i, k) la lunghezza del cammino a costo minimo che collega il punto i al punto k da inserire; • Distanza (k, j) la lunghezza del cammino a costo minimo che collega il punto k da inserire al punto j; • Distanza (i, j) la lunghezza del cammino a costo minimo che collega il punto i al punto j; • Tempo (i, k) il tempo totale necessario per percorrere il cammino a costo minimo che collega il punto i al punto k da inserire; • Tempo (k, j) il tempo totale necessario per percorrere il cammino a costo minimo che collega il punto k da inserire al punto j, • Tempo (i, j), il tempo totale necessario per percorrere il cammino a costo minimo che collega il punto i al punto j. Una volta assegnato il veicolo, risultano assegnati anche il deposito (DEP) e la discarica (DISC) cui il veicolo fa riferimento. Si determina per ogni gruppo di punti aventi lo stesso profilo, il numero di viaggi necessari per soddisfare il servizio, nel rispetto dei vincoli imposti dall’intervallo massimo di servizio e dalla capacità del veicolo. Inizialmente il viaggio viene costruito a partire dal punto di raccolta con massimo punteggio di priorità di servizio, cioè il punto che occupa la prima posizione del vettore p_sort: il punto viene inserito temporaneamente tra il deposito e la discarica. Si ottiene così un viaggio parziale costituito dai cammini minimi che collegano il deposito al punto ed il punto alla discarica. Successivamente ad ogni iterazione si determina, per ogni punto non ancora servito, il costo di inserzione in relazione a ciascuna delle possibili posizioni di inserimento, individuate dai punti già inseriti. Più precisamente, se sono già stati inseriti N punti (P1, P2,…, PN),le possibili posizioni di inserimento P* sono N+1, cioè sono le seguenti: DEP-P*-P1-P2-…-PN-DISC DEP-P1-P*-P2-…-PN-DISC DEP-P1-P2-P*-…-PN-DISC DEP-P1-P2-…-P*-PN-DISC DEP-P1-P2-…-PN-P*-DISC Il costo di inserzione minimo determina quale punto inserire e in quale posizione inserirlo.Una volta individuato il punto da inserire e la relativa posizione di inserimento, è necessario verificare se il veicolo è in grado di servire il nuovo punto, cioè se la capacità residua del veicolo è maggiore della domanda del punto: in caso affermativo, il punto viene inserito nel viaggio; in caso negativo, 61 viene cercata la discarica più vicina alla posizione dell’ultimo punto servito, il veicolo viene indirizzato verso tale discarica,dove il veicolo viene svuotato e quindi il viaggio riprende dal punto che prima non poteva essere servito. E’ da notare che, nel caso ci siano viaggi inseriti dall’utente, la procedura si limita a calcolare il viaggio, cioè a determinare il valore degli indicatori prestazionali del viaggio e a convalidare il viaggio. 3.7.3 Omogeneizzazione ed ottimizzazione dei viaggi In questa fase la procedura valuta la convenienza di eventuali modifiche alla soluzione ottenuta, in particolare si valutano gli effetti sul costo di ogni viaggio conseguenti a: • scambi tra punti appartenenti a porzioni o viaggi diversi; • inserimenti di punti in una diversa posizione. L’obiettivo è di omogeneizzare il numero di passaggi in discarica e di minimizzare il costo di ogni viaggio. Tale fase viene condotta da due procedure dedicate: INTRA_INSERT: procedura che valuta gli effetti di inserimenti di punti, appartenenti a viaggi diversi, sulle distanza e sulle durate totali dei percorsi , e che, qualora trovi un’inserzione conveniente, la effettua nel rispetto dei vincoli imposti; INTRA_EXCHANGE: procedura che valuta gli effetti degli scambi di punti appartenenti a viaggi diversi sulle distanza e sulle durate totali dei percorsi , e che, qualora trovi uno scambio conveniente, lo effettua nel rispetto dei vincoli imposti. 3.7.4 Determinazione dei percorsi a costo minimo La costruzione dei viaggi ammissibili richiede preliminarmente la determinazione dei percorsi a costo minimo che collegano i nodi del grafo: tale calcolo è effettuato da una procedura dedicata che si rifà all’algoritmo di Dijkstra. In estrema sintesi, tale algoritmo permette, dato un grafo orientato G costituito da M nodi e da N archi, tutti aventi costo non negativo, di determinare il cammino minimo da un nodo s ad un nodo t. Il costo di un generico arco diretto (i,j) può essere valutato in termini temporali e quindi dato dal tempo di spostamento da i a j, o in termini spaziali e quindi dato dalla lunghezza dell’arco (i,j): nel problema in esame si considera l’aspetto temporale, coerentemente con il fatto che i costi del trasporto sono valutati in base al tempo di servizio. 62 La procedura, a partire dal grafo orientato rappresentativo della rete stradale, determina per un singolo nodo del grafo i percorsi minimi che lo collegano a tutti i nodi del grafo raggiungibili a partire dal nodo in esame. La procedura riceve in ingresso una struttura di tipo forward list che memorizza in una matrice gli indici di tutti glia archi diretti presente nel grafo, l’indice del nodo a partire dal quale calcolare i cammini minimi (nodo sorgente s) e l’orario corrente del viaggio simulato. Se il numero dei nodi del grafo è pari a M, la matrice sarà di tipo M×M e l’elemento forwi,j conterrà l’indice dell’arco di nodo iniziale i e nodo finale j se esiste l’arco diretto (i,j) o il valore –1 se tale arco non esiste nel grafo. E’ da notare che tale procedura richiede in ingresso anche l’orario corrente del viaggio simulato perché la modellazione della rete stradale prevede una classificazione delle strade in base alla relativa percorribilità nelle diverse ore della giornata e quindi la scelta del cammino minimo può risultare strettamente dipendente dall’orario in cui questa scelta deve compiersi. La determinazione dei cammini minimi che collegano il nodo sorgente s agli altri nodi avviene mediante la progressiva individuazione dei nodi immediati successori del nodo corrente, l’assegnamento temporaneo ai nodi raggiunti di etichette con il tempo di spostamento per giungervi da s, la permutazione di queste etichette da temporanee a permanenti e l’utilizzo di vettori per memorizzare i passi. Inizialmente, si assegna al nodo s un’etichetta con valore nullo, poiché nullo è il tempo di spostamento da s a se stesso, e a tutti gli altri nodi un’etichetta con il valore massimo ammesso, poiché questi nodi non sono ancora stati raggiunti. Quindi, si determinano tutti i nodi v successori di s, cioè quei nodi v per i quali esiste l’arco diretto (s, v) e questi vengono contrassegnati con un’etichetta di valore pari al tempo di percorrenza necessario per spostarsi da s a v, eventualmente modificato mediante opportuni coefficienti correttivi; quindi tra i nodi v immediatamente successori di s si individua il nodo x con la minima etichetta temporanea, cioè il nodo più vicino, in termini temporali, a s e si converte l’etichetta di x da temporanea a permanente. Il procedimento si ripete a partire dal nodo etichettato permanentemente più di recente (nodo recent), individuando i nodi successori e tra questi il più vicino; durante le iterazioni i valori delle etichette temporanee dei diversi nodi vengono aggiornate qualora risulti che il cammino da s ad essi attraverso il nodo recente è di costo inferiore al costo precedentemente determinato. Il processo continua fino a che non si rende permanente l’etichetta del nodo finale t. 63 PROCEDURA PIANIFICAZIONE Lettura di file di input Calcolo di matrice di distanze e tempi Calcolo di punteggio di priorità di servizio Ordinamento di punti raccolta Costruzione di viaggi ammissibili Verifica di vincoli Omogeneizzazione e ottimizzazione viaggi PROCEDURA CALCOLA_DISTANZE_ E_TEMPI PROCEDURA CALCOLA_SCORE: calcola di grado di priorità di punti raccolta PROCEDURA DIJKSTRA: calcola di grado di cammini minimi PROCEDURE INTRA-INSERT e INTRA-EXCHANGE: valutazione ed effettuazione di inserzioni e scambi di punti Calcolo di indicatori prestazionali Stampa viaggi Figura 3.4 Schema delle principali procedure dell’algoritmo di simulazione 64 Capitolo 4 – Attuale organizzazione del servizio di raccolta CAPITOLO 4 Attuale organizzazione del servizio di raccolta 4.1 Servizio di raccolta dei rifiuti nel Comune di Ravenna Il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani per il Comune di Ravenna viene svolto da HERA Spa, holding nata nel 2002 dalla fusione di SEABO Spa di Bologna e di undici aziende del perimetro romagnolo, compresa AREA Spa, che gestiva il servizio in precedenza. L’organizzazione del servizio e la conseguente definizione degli indicatori e degli standard di qualità sono definiti dal contratto di servizio, che regola il rapporto tra amministrazione comunale e gestore.Di seguito sono presentati gli elementi fondamentali dell’organizzazione del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani indifferenziati mediante cassonetti nella zona periferica del comune di Ravenna. I cassonetti sono posizionati dal gestore sul suolo pubblico e consentono il conferimento dei rifiuti 24 ore su 24 da parte degli utenti. Il posizionamento dei cassonetti deve soddisfare sia l’esigenza di fruibilità del servizio da parte degli utenti, che impone una distanza massima tra cassonetto e confine di proprietà dell’utenza, sia l’obbligo di contenimento dell’impatto ambientale, che prevede una distanza minima tra cassonetto ed abitazioni, monumenti ed attività commerciali. La definizione degli aspetti organizzativi ed in particolare la scelta delle attrezzature e dei mezzi più idonei per dimensioni e portate, sono notevolmente influenzate da: le caratteristiche delle zone del territorio, il numero e la tipologia delle utenze, il contesto urbanistico. La frequenza di svuotamento dei cassonetti è diversificata in base alla conformazione urbanistica ed alla stagionalità e prevede da un minimo di due ad un massimo di sette interventi ogni settimana. In ogni caso il numero dei cassonetti e la frequenza di svuotamento devono garantire una volumetria sufficiente alle necessità del bacino di utenza riferito al cassonetto stesso, tenuto conto del conferimento medio. Per la zona periferica la frequenza di svuotamento è di due giorni su sette. Gli orari di svolgimento rientrano in una fascia oraria compresa tra le 4.00 e le 19.00; i reparti di raccolta sono strutturati 65 Capitolo 4 – Attuale organizzazione del servizio di raccolta in modo da limitare al massimo le problematiche di rallentamento del servizio causate dal traffico veicolare. Il servizio è svolto con diverse tipi di mezzi; per la raccolta nella zona periferica del territorio, si utilizzano compattatori a caricamento laterale. E’ importante notare che nell’attività di gestione dei rifiuti, ovvero nelle attività di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti, il costo dell’attività di raccolta e di trasporto dei rifiuti ha un peso preponderante sui costi operativi di gestione, come si evince dalla seguente tabella che riporta i costi operativi di gestione dei rifiuti solidi urbani sostenuti da Hera per il servizio nell’anno 2002. Descrizione voce di costo Costi di raccolta di rifiuto indifferenziato (CRT) Costi di raccolta di rifiuto differenziato (CRD) Costi di trattamento e smaltimento di rifiuto indifferenziato (CTS) Costi di trattamento e riciclo di rifiuto differenziato (CTR) Costi operativi di gestione (CG) Valore (€) Peso % € 3.003.150,00 37,48% € 1.406.400,00 17,55% € 2.796.728,00 34,90% € 807.284,00 10,07% € 8.013.562,00 Tabella 4.1Costi operativi di gestione riferiti all’anno 2002 La pianificazione svolta dal presente lavoro ha considerato il servizio di raccolta del forese del comune di Ravenna: la zona è molto vasta (il comune di Ravenna con la sua estensione di un diametro di circa 40km è uno dei comuni italiani di maggiore ampiezza territoriale) e comprende una cinquantina di frazioni; inoltre è soggetta ad una spiccata espansione urbanistica, con conseguente aumento della domanda di servizio, e quindi necessita di un monitoraggio continuo per verificare la soddisfazione del bacino di utenza. A tal proposito è fondamentale il contributo del sistema GIS aziendale, che sostiene l’attuale organizzazione, permettendo di delineare un quadro conoscitivo completo e aggiornato. Un esempio delle informazioni da esso ricavabili è la figura 1.1, che illustra la distribuzione dei cassonetti nella zona periferica del comune di Ravenna. Il servizio riguarda lo svuotamento di cassonetti di tipo multi-materiale (raccolta indifferenziata) e viene realizzato con una raccolta automatizzata mediante veicoli compattatori a caricamento laterale.E’ da notare che l’utilizzo di veicoli a presa laterale impone che i cassonetti, per poter essere svuotati, si trovino sul lato destro della strada rispetto al senso di percorrenza del veicolo stesso. Ogni veicolo richiede un operatore (autista); i turni lavorativi degli operatori sono di 66 Capitolo 4 – Attuale organizzazione del servizio di raccolta sei ore con un’eventuale ora aggiuntiva di straordinario. Il servizio fa riferimento ad un unico deposito ed ad un’unica discarica, situati nella zona nord-est del territorio. I cassonetti serviti sono 1422, raggruppati in 811 punti raccolta. N W # S S # S # S # S # S # S # S # S # S # S S # S # S# # S # S # S # S # S # S # S # S# # S # S S # S S # S # S # S # S# # S # S # S S # S # ## S S # S # S S# S # S# # S # # ## S S b#S#S#S#S#S DEPO SITO # S S # S R T D U L IE N E L D IE ## S S # S # S# S S # S # S # S# S # S# # S # S S# S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S# # S# S# S # S S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S# # S # S # S # S # S# S # S# # S # S # S S # S # S S # S # S # S # S# # S # S # S S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # 69 1 1 12 07 56 S # S # Strade Ravenna Strade Cervia Contenitori S # # S S # S # S S # S # S # S # S # S # # S # S # S # S# S S# # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S# S # # S # S # S # S # S # S # S # S S # S # S # S # S # S # S # S # S# S# # S# S # S # S S # S# S # S# # S# S # S# S # S# S# S # S # S# S S # S # S# # S # S # S # S# S# S # S # S S # S S # S# # S # S # S # S # S # S# # S S # S # S# # S# S S# # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S# # S# S # S S S # S # ## S S S# # S 10 1 P 74 3 1 54 8 75 38 6 ## S S S # Legenda # 57 S# S S # ## S S # S # S # S # S # S # # S RO E MA S # ## S S # S # S S # S# # S # S # S # S S # S # S # S# S # S# # S S # S SS # S S # S # S# # S # S# # ## S S# S # S # S# # S S S # S # S# # S# # S DISCARICA RAVENNA PA R O EU S # ## S S# # S S S# # S # S# # S S # S S S# S# # S# S S# # S T L I O I S ## S S # b S S S# # S# # M ON T A I S# # S S # S # S # S # S # S # S # S# # S# S S# # S # S # S # S # S # S S # S # S # S # S # S # S # S# # S# # S S # S S # S # SS# # S # S # S # S # S # S # S# S # # S # S S# S# S# # S # S# S # S S # S# # S # S # S # S # S # S # S S # ## S S S # S # S # S # S # S S # S # S # S # # S # S # S # S # S # S# # S # S# S# # S # S S S S # S# # S # S# # S SS S# # S# # S S # # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S# S S# # S # S # S # S # S # S S # S# # S # S# # S # S # S # S # S S # S # S S # S # S # S# # S # S S # S # S# # S # S S# # S# S # S# S # S# S # S # S # S # S # S # S S# S# # S # S S# # S # S # S # S # S ## S S # S S # S# S# # S ## SS S# # ## S S S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S# # S S # S# # S # S # S # S# S# # S S S # S # E 8 1P 74 52 7 S ## S S # S # S ## S S # S # S ## S ## S S # S # S S # S # S # S # S # S # S # S # S # # b [DISCARICA SAVIO] S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # S # # S S S# # S S S# # S# # S # S # S# S# S # S# ## S S 0 10000 20000 Meters Figura 4.1 Distribuzione dei cassonetti nella zona periferica di Ravenna 4.2 Reparti di raccolta L’attuale organizzazione del servizio si basa su un raggruppamento dei cassonetti in dodici reparti di servizio, corrispondenti alle diverse frazioni del territorio: tali reparti sono indicati con i termini Forese 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 12, 13.Questa soluzione risulta essere di facile memorizzazione per gli 67 Capitolo 4 – Attuale organizzazione del servizio di raccolta operatori che eseguono il servizio, poiché i reparti sono riconducibili ad una o più frazioni ed è risultata piuttosto facile da modificare in seguito all’aggiunta di nuovi cassonetti, dovuta all’aumento della domanda nelle singole località che sono soggette ad un progressivo aumento di insediamento urbano. Ciascun reparto è servito da un percorso di raccolta, che parte dal deposito e vi fa ritorno a fine servizio, che comprende due passaggi in discarica e che viene effettuato con una frequenza bisettimanale e con un intervallo di tre giorni. I singoli percorsi sono effettuati nell’arco del turno di lavoro degli operatori, che comprende sei ore di lavoro ordinario con un’eventuale ora di lavoro straordinario. La tabella seguente illustra i diversi reparti con indicazione dei rispettivi giorni di raccolta, percorsi di massima ed orari di servizio. Reparti Giorni lun/gio F1 F2 mar/ven F3 mer/sab F4 lun/gio F5 mar/ven F6 mer/sab F7 lun/gio F8 mer/sab F9 mar/ven F10 lun/gio F12 merc/sab F13 mar/ven Zona e Località Sud-Est (Classe Sud, Fosso Ghiaia, Castiglione, Mensa Matellica) Nord-Ovest (S.Alberto, S. Romualdo, S.Antonio, Canalazzo, Mandriole) Sud-Est (Classe Nord, Fosso Ghiaia, Borgo Bevano, Savio, Mad. Albero) Sud_Ovest (S.P.Trento, Coccolia, Durazzano, Ducenta, M.Castello, Ghibullo, Roncalceci, Pilastro, Filetto) Sud (Borgo Faina, San Zaccaria, Casemurate, Borgo Osteria, Campiano) Sud-Ovest (S. Stefano, Carraie, Bastia, S.P.Vincoli) Nord-Est (Mezzano, Ammonite, Santerno, Borgo Anime) Nord-Est (Camerlona, B. Anime, B. Masotti, Torri, Savarna, Grattacoppa) Est (Classe, Porto Fuori) Orario 12.3018.30 12.3018.30 12.3018.30 12.3018.30 12.3018.30 12.3018.30 12.3018.30 12.3018.30 12.3018.30 Ovest (CTO, Romea Nord, Fornace Zarattini) 12.3018.30 Ovest (Longana, S.Marco, Villanova, 12.30S.Michele, Piangipane) 18.30 Sud ed Est (S.Bartolo, S.P.Campiano, 12.30S.P.Vincoli, Gambellara, Piangipane) 18.30 Tabella 4.2 Reparti di raccolta Ogni reparto comprende almeno un centinaio di cassonetti. Per ogni reparto sono disponibili dei dati relativi alla domanda media settimanale, che vengono riportati nella tabella seguente, insieme al numero di punti raccolta e di cassonetti, e alla capacità totale in litri e in chili, determinata da quella 68 Capitolo 4 – Attuale organizzazione del servizio di raccolta volumetrica, considerando un peso specifico del rifiuto indifferenziato pari a 0,25 t/m3. Reparto Numero punti Numero Capacità Capacità raccolta cassonetti tot (lt) tot (kg) 54 118 286.500 71.625 F1 79 119 268.000 67.000 F2 74 129 320.500 80.125 F3 70 106 238.300 59.575 F4 68 108 240.000 60.000 F5 69 103 239.500 59.875 F6 72 118 269.200 67.300 F7 66 114 254.200 63.550 F8 81 138 348.800 87.200 F9 43 120 305.100 76.275 F10 70 132 321.000 80.250 F12 65 117 276.400 69.100 F13 Conferimento medio (kg/sett) 36.036 35.910 35.819 35.735 35.735 35.924 35.714 35.938 35.959 35.679 35.693 35.014 Tabella 4.3 Dati sulle capacità e sui conferimenti medi di ogni reparto 4.3 Caratteristiche degli attuali percorsi di raccolta Di ogni percorso di raccolta sono state misurate le lunghezze dei rispettivi percorsi di servizio, distinguendo tra: lunghezza degli itinerari per spostarsi da un cassonetto all’altro (raccolta), lunghezza dei tragitti che collegano la zona di raccolta al deposito e alla discarica (spostamento) e lunghezza del collegamento tra deposito e discarica (ritorno). La misurazione dei percorsi è stata eseguita direttamente sulle mappe di servizio aziendali e poi tale misura è stata convalidata dai tecnici del servizio di raccolta. Inoltre per ogni percorso di raccolta è disponibile un’indicazione sulla durata media del servizio. I percorsi si differenziano molto per le lunghezze degli spostamenti a vuoto, data dalla somma della raccolta e dello spostamento, e per questo si è ritenuto significativo evidenziare per ogni percorso il peso in percentuale della distanza a vuoto sulla distanza totale. Le informazioni sono raccolta nelle tabelle 5.4 e 5.5. Dai dati raccolti si può notare come per tutti i percorsi, ad eccezione dell’itinerario identificato con F2 (Forese 2), la lunghezza degli spostamenti sia la componente preponderante della lunghezza dell’intero percorso. Ciò è dovuto al fatto che la zona periferica del comune di Ravenna è molto estesa e le posizioni del deposito e della discarica di Ravenna sono decentrate rispetto alla zona di interesse, poiché si trovano nella zona nord-est del territorio. L’itinerario F2, invece, presenta la minima distanza a vuoto, proprio perché riguarda la zona a nord-est del comune di Ravenna, in cui si trovano il deposito e la discarica. 69 Capitolo 4 – Attuale organizzazione del servizio di raccolta Reparto Raccolta Spostamento Ritorno (km) (km) (km) F1 F2 F3 F4 F5 F6 F7 F8 F9 F10 F12 F13 58,47 72,74 45,29 51,06 52,57 43,67 30,32 43,96 34,78 21,30 50,21 60,58 113,40 32,02 62,54 106,48 93,88 104,76 64,61 57,24 52,62 37,38 63,52 64,38 6,64 6,64 6,64 6,64 6,64 6,64 6,64 6,64 6,64 6,64 6,64 6,64 Distanza Vuoto (km) 120,04 38,66 69,18 113,12 100,52 111,40 71,25 63,88 59,26 44,02 70,16 71,02 Distanza Totale (km) 178,51 111,39 114,47 164,18 153,09 155,08 101,58 107,83 94,04 65,32 120,37 131,61 Durate medie (h.m.s) 6.56.48 5.46.52 5.58.29 6.23.01 6.24.54 6.17.27 5.45.49 5.44.28 5.50.41 4.50.06 6.17.44 6.06.49 Tabella 4.4Distanze e durate medie degli attuali percorsi di raccolta Reparto Distanza Vuoto Distanza Totale Peso di Distanza Vuoto (km) (km) (%) 120,04 178,51 67,25% F1 38,66 111,39 34,70% F2 69,18 114,47 60,43% F3 113,12 164,18 68,90% F4 100,52 153,09 65,66% F5 111,40 155,08 71,84% F6 71,25 101,58 70,15% F7 63,88 107,83 59,24% F8 59,26 94,04 63,01% F9 44,02 65,32 67,39% F10 70,16 120,37 58,29% F12 71,02 131,61 53,97% F13 Tabella 4.5 Peso di distanza a vuoto su distanza totale per ogni percorso di raccolta Dal punto di vista della minimizzazione delle distanze a vuoto, i percorsi più critici risultano essere naturalmente quelli che servono le zone più lontane dal deposito e dalla discarica; può risultare significativa una suddivisione seppur grossolana dei percorsi in base alla posizione del reparto cui si riferiscono, rispetto alla zona in cui si trovano il deposito e la discarica. o Il percorso F2 serve le zone a nord est del territorio, che sono quelle più vicine al deposito e alla discarica ed è per questo che per esso risultano minimi gli spostamenti a vuoto. 70 Capitolo 4 – Attuale organizzazione del servizio di raccolta o I percorsi F1 e F3 servono insieme la zona a sud-est del territorio, a partire dall’immediata periferia del comune di Ravenna fino al confine a sud con il territorio del comune di Cervia, quindi zone molto lontane dal deposito; in particolare tra i due quello più critico risulta essere il percorso F1, perché si estende più a sud con entrambi i viaggi, contrariamente al percorso F3, il cui primo viaggio descrive un circuito che termina in prossimità del punto di inizio e il cui secondo viaggio serve una zona più a nord. o I percorsi F4, F5 e F6 servono le zone a sud-ovest del territorio, intersecandosi tra loro. o I percorsi F7 e F8 servono delle zone a nord ovest del territorio, che sono facilmente raggiungibili dal deposito e dalla discarica. o I percorsi F9, F10 e F12 servono zone dell’immediata periferia; in particolare i reparti F9 e F10 sono ben collegati alla zona del deposito e della discarica, mentre lo spostamento dal deposito al reparto F12 richiede tempi più lunghi per la tipologia delle strade di collegamento. o Il percorso F13 è una sorta di percorso di rifinitura che copre con i suoi due viaggi zone piuttosto lontane una dall’altra ed è stato organizzato di fatto per servire quei cassonetti che rimangono non serviti dagli altri percorsi di raccolta. 71 72 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo CAPITOLO 5 Sperimentazione dell’algoritmo 5.1 Premessa L’algoritmo di ottimizzazione è stato sperimentato per la pianificazione dei percorsi di raccolta dei rifiuti solidi urbani indifferenziati (RSU) nel territorio periferico del comune di Ravenna. Il problema della pianificazione dei percorsi di raccolta dei RSU risulta di non facile soluzione, poiché richiede di considerare in maniera congiunta i numerosi fattori da cui dipende l’organizzazione del servizio. Le scelte organizzative sono influenzate in particolare dal fatto che: • l’attività di raccolta è soggetta a vincoli spaziali e temporali numerosi e rigidi; ad esempio: il veicolo può svuotare solo i cassonetti che si trovano sul lato destro della strada rispetto al senso di percorrenza e può fare inversione di marcia solo in strade sufficientemente larghe o in prossimità di piazzole; in alcune zone il servizio non può essere effettuato in ore notturne; • la pianificazione del servizio richiede la conoscenza di dati molteplici, variabili nel tempo ed alcuni non facilmente determinabili; ad esempio: il numero e la posizione dei cassonetti varia nel tempo, il riempimento medio giornaliero dei cassonetti è soggetto a variazioni stagionali; • la qualità del servizio dipende da fattori temporali e spaziali: lunghezza dei tragitti, tipo delle strade, velocità di percorrenza, orari di servizio; • la soluzione organizzativa, oltre a minimizzare le lunghezze e le durate dei percorsi di raccolta, dovrebbe anche essere di facile attuazione per gli operatori ed essere piuttosto flessibile, per essere facilmente modificabile in caso di aggiunta o spostamento dei cassonetti. La determinazione di una soluzione organizzativa richiede, quindi, di compiere diverse scelte di progettazione a livello operativo; tali scelte spesso necessitano, a posteriori, di un processo retroattivo di revisione, per il raggiungimento di un trade-off ottimale; è utile quindi un monitoraggio continuo dei dati delle raccolte, per poter studiare il problema in maniera approfondita e completa e per poter fronteggiare nel modo più corretto eventuali scostamenti significativi rispetto ai valori attesi. L’algoritmo di simulazione, pur non essendo in grado di 73 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo determinare la soluzione ottima, tuttavia permette di ottenere soluzioni che tengono in considerazione i numerosi fattori da cui dipende il servizio e che sono ottenibili in tempi relativamente rapidi (una simulazione relativa ad un centinaio di punti raccolta impiega poche decine di secondi). Inoltre la struttura del programma offre la possibilità di agire su determinati parametri di input e, quindi, di influenzare la soluzione con lo scopo di rendere il modello di riferimento il più possibile aderente alla situazione reale. In primo luogo, è importante ricordare che l’algoritmo è implementato non direttamente sulla rete stradale reale, ma sul modello che la rappresenta: prima di procedere con le sperimentazioni vere e proprie, è stato necessario verificare la correttezza del modello. In secondo luogo, è importante sottolineare come il risultato della simulazione dipenda dai valori scelti per i parametri di input: per tener conto di ciò, è stato necessario condurre diversi tipi di simulazione, ciascuna caratterizzata da valori diversi dei principali parametri di input. La sperimentazione vera e propria si è sviluppata in due fasi: ottimizzazione del servizio di raccolta, nel rispetto dell’attuale raggruppamento dei cassonetti in reparti; ottimizzazione del servizio di raccolta, prescindendo dall’attuale clustering. 5.2 Validazione del modello di rete stradale L’algoritmo di ottimizzazione fa riferimento non direttamente alla rete stradale reale, ma alla rete di archi che la rappresenta; per cui prima di procedere con le ottimizzazioni vere e proprie è stato necessario verificare la coerenza tra le distanze ed i tempi calcolati sul modello e quelli forniti da HERA. Essendo i dati disponibili riferiti ai singoli reparti di raccolta in cui è attualmente organizzato il servizio, le verifiche sono state condotte in relazione a questi percorsi, che sono indicati con: Forese 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 12, 13. Per effettuare questa verifica, si sono simulati gli attuali viaggi, nel rispetto dell’attuale ordine di cassonetti serviti, e si sono confrontati i risultati ottenuti con quelli disponibili, in termini di durata e lunghezza totali del servizio. In particolare, la lunghezza dell’intero percorso di servizio (Distanza Totale) è la risultante di due componenti: o Distanza Raccolta: lunghezza dell’itinerario seguito per spostarsi da un cassonetto all’altro; o Distanza Vuoto: lunghezza del tragitto che collega il deposito o la discarica alla zona di raccolta, che a sua volta è costituito da cinque componenti: 74 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo • Vuoto 1 (/Vuoto 3): tragitto che collega il deposito al primo punto raccolta servito nel primo (/secondo) viaggio; • Vuoto.2 (/ Vuoto 4): tragitto che collega l’ultimo punto servito dal primo (/secondo) viaggio alla discarica; • Vuoto.5: tragitto che collega la discarica al deposito. E’ da notare che i valori forniti da HERA delle durate dei singoli percorsi sono dei valori medi determinati in base a diverse misurazioni nel tempo. Le tabelle 6.1, 6.2, 6.3 illustrano, rispettivamente, le lunghezze dei percorsi fornite, quelle valutate e le relative differenze. Lunghezze Fornite (km) F1 F2 F3 F4 F5 F6 F7 F8 F9 F10 F12 F13 Vuoto 1 10,90 6,06 10,70 24,89 13,32 21,13 12,78 9,03 10,70 0,10 16,43 12,62 Vuoto 2 36,85 4,32 17,34 34,56 28,55 30,40 18,21 16,99 15,28 12,80 14,70 23,11 Vuoto 3 34,68 6,71 16,33 22,29 28,70 24,72 17,90 16,97 12,80 12,39 16,67 18,79 Vuoto Vuoto Distanza Distanza Distanza 4 5 Vuoto Raccolta Totale 30,98 6,64 120,04 58,47 178,51 14,92 6,64 38,66 72,74 111,39 18,17 6,64 69,18 45,29 114,47 24,75 6,64 113,12 51,06 164,18 23,31 6,64 100,52 52,57 153,09 28,52 6,64 111,40 43,67 155,08 15,73 6,64 71,25 30,32 101,58 14,25 6,64 63,88 43,96 107,83 13,85 6,64 59,26 34,78 94,04 12,08 6,64 44,02 21,30 65,32 15,73 6,64 70,16 50,21 120,37 9,86 6,64 71,02 60,58 131,61 Tabella 5.1 Lunghezze fornite dei percorsi di raccolta Lunghezze Valutate (km) F1 F2 F3 F4 F5 F6 F7 F8 F9 F10 F12 F13 Vuoto 1 10,90 6,02 10,51 23,63 13,31 18,59 12,03 9,22 10,59 0,10 15,41 12,70 Vuoto 2 30,81 4,32 17,10 32,28 28,13 30,74 16,19 16,54 15,24 12,80 14,63 23,15 Vuoto 3 32,39 6,73 16,33 22,29 28,44 24,58 15,87 16,50 12,72 12,53 14,96 16,33 Vuoto Vuoto Distanza Distanza Distanza 4 5 Vuoto Raccolta Totale 30,42 6,64 111,16 58,15 169,30 14,02 6,64 37,73 70,26 107,99 18,19 6,64 68,77 45,29 114,06 24,76 6,64 109,60 50,50 160,10 23,11 6,64 99,61 52,48 152,09 28,67 6,64 109,22 37,61 146,84 14,19 6,64 64,91 30,29 95,20 12,32 6,64 61,22 43,29 104,51 13,58 6,64 58,77 33,00 91,77 12,08 6,64 44,16 20,78 64,94 13,71 6,64 65,34 46,16 111,51 9,89 6,64 68,71 57,25 125,95 Tabella 5.2 Lunghezze valutate dei percorsi di raccolta 75 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo Distanze Distanza Vuoto Distanza Raccolta Distanza Totale Percorsi Differenza Variazione Differenza Variazione Differenza Variazione (km) (km) (km) -8,884 -7,40% -0,325 -0,56% -9,209 -5,16% F1 -0,93 -2,41% -2,474 -3,40% -3,404 -3,06% F2 -0,409 -0,59% 0 0,00% -0,409 -0,36% F3 -3,529 -3,12% -0,554 -1,09% -4,083 -2,49% F4 -0,905 -0,90% -0,088 -0,17% -0,993 -0,65% F5 -2,182 -1,96% -6,059 -13,87% -8,241 -5,31% F6 -6,338 -8,90% -0,034 -0,11% -6,372 -6,27% F7 -2,662 -4,17% -0,662 -1,51% -3,324 -3,08% F8 -0,492 -0,83% -1,781 -5,12% -2,273 -2,42% F9 0,14 0,32% -0,527 -2,47% -0,387 -0,59% F10 -4,815 -6,86% -4,046 -8,06% -8,861 -7,36% F12 -2,316 -3,26% -3,336 -5,51% -5,652 -4,29% F13 Tabella 5.3 Differenze tra lunghezze valutate e fornite dei percorsi di raccolta La tabella 6.4 illustra le durate dei singoli percorsi fornite, quelle valutate e le differenze tra esse. La determinazione dei tempi di servizio è effettuata dall’algoritmo in base sia alla lunghezza dei percorsi che alla tipologie degli archi, da cui dipende la velocità di percorrenza ammissibile; in particolare i tratti stradali, e quindi gli archi che le rappresentano, sono classificati in privati, comunali, provinciali e statali ed ad ogni tipo è associato un certo valore della velocità media di percorrenza di rispettivamente 20 km/h, 35 km/h, 50 km/h e 55 km/h. Percorsi F1 F2 F3 F4 F5 F6 F7 F8 F9 F10 F12 F13 Durata Totale Fornita (h.m.s) 6.56.48 5.46.52 5.58.29 6.23.01 6.24.54 6.17.27 5.45.49 5.44.28 5.50.41 4.50.06 6.17.44 6.06.49 Durata Totale Valutata (h.m.s) 6.48.27 5.43.32 5.57.24 6.22.20 6.22.52 6.05.49 5.28.43 5.36.15 5.47.01 4.49.58 6.00.09 5.57.06 Differenze Variazioni (h.m.s) 0.08.21 -2,00% 0.03.20 -0,96% 0.01.05 -0,30% 0.00.41 -0,18% 0.02.02 -0,53% 0.11.38 -3,08% 0.17.06 -4,94% 0.08.13 -2,39% 0.03.40 -1,05% 0.00.08 -0,05% 0.17.35 -4,65% 0.09.43 -2,65% Tabella 5.4 Durate fornite e valutate dei percorsi di raccolta 76 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo I risultati complessivi sono sintetizzati nella tabella seguente. Distanze e Durate di Servizio Valori Valori Differenze Variazioni Forniti Valutati Distanza Totale (km) 1.497,46 1.444,26 -53,21 -3,55% 932,51 899,19 -33,32 -3,57% Distanza Raccolta (km) 564,95 545,07 -19,89 -3,52% 1.23.32 -1,92% Distanza Vuoto (km) Durata Totale (h.m.s) 72.23.08 70.59.36 Tabella 5.5 Distanze e durate complessive I risultati mostrano che le durate e le distanze valutate dall’algoritmo di ottimizzazione sono sempre inferiori o circa uguali a quelle misurate sulla rete stradale. In particolare la differenza di lunghezza si attesta complessivamente intorno al 3.5% e quella di durata intorno all’1,9%. La successiva analisi dei risultati ha mostrato che tali differenze sono riconducibili al fatto che la simulazione, pur rispettando l’attuale sequenza di visita dei cassonetti, propone dei tragitti più convenienti per collegare i cassonetti tra loro e con il deposito o la discarica, rispetto a quelli attualmente utilizzati. Si riportano di seguito due esempi: • per il reparto Forese 9, il tragitto scelto dall’algoritmo per collegare i punti raccolta P742 e P743 è più breve di circa il 25% di quello attuale; • per il reparto Forese 7, il tragitto scelto dall’algoritmo per collegare la discarica al cassonetto da cui inizia il secondo carico è più breve di circa il 10% di quello attualmente utilizzato. Le figure 6.1 e 6.2 illustrano i due casi presi ad esempio. L’analisi condotta permette di affermare che la rete di archi modellata rappresenta in modo coerente la rete stradale reale. Questa congruenza tra modello e realtà rappresentata è stata ottenuta grazie al fatto che le fasi di codifica dei dati e di anali dei risultati sono state supportate dall’esperienza di gestione del personale di HERA. Inoltre, questa prima serie di simulazioni propone soluzioni che migliorano, seppur lievemente, l’attuale soluzione, in termini di riduzione delle durate e delle distanze complessive del servizio, rispettando l’attuale ordine di raccolta dei cassonetti. 77 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo N & V & P743 &V V 101 & V 196 W E 68 S 75 & V Legenda 57 Strade Ravenna & V Contenitori Tragitti tragitto attuale: 589m tragitto proposto:411m V & & V& V 83 112 & V & V 145 70 V P742 & 65 58 & V & V 71 & V 0 100 200 Meters Figura 5.1 Tragitto di collegamento tra due cassonetti del reparto F9 N DISCARICA RAVENNA # b W E S Legenda Strade Ravenna strade Ravenna tragitto attuale: 17.898 m tragitto proposto: 15.860 m Contenitori & V inizio 2° carico F7 CIOLI GUIC & V # b DEPOSITO E LL I E STR DU I N DE M ONT I ATTI LIO 0 5000 10000 Meters Figura 5.2 Tragitto di collegamento tra la discarica ed un cassonetto del reparto F7 78 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo 5.3 Parametri di input e tipologie di simulazione Il risultato della simulazione dipende dalla scelta dei valori da assegnare ai parametri di input. I parametri di input su cui si è agito sono i seguenti: • MIN_DIST: coefficiente di pesatura dei tempi di spostamento e delle distanze dal punto al deposito e alla discarica; • Wvis: coefficiente di pesatura per il numero delle visite; • Wriemp: coefficiente di pesatura per il riempimento; • Wpos: coefficiente di pesatura della posizione rispetto al deposito e alla discarica. Per evidenziare l’influenza dei parametri di input sui risultati delle simulazioni, si sono condotte, per ogni zona considerata, sei tipologie di simulazioni, che sono illustrate nella tabella 6.6 Tipi di simulazione A A1 A2 B B1 B2 MIN_DIST 0,1 0,1 0,1 0,9 0,9 0,9 Wvis 10.000.000 10.000.000 10.000.000 10.000.000 10.000.000 10.000.000 Wriemp 1.000 1.000 1 1.000 1.000 1 W_pos 1.000 1 1.000 1.000 1 1.000 Tabella 5.6 Tipologie di simulazioni Le sperimentazioni condotte si dividono in due gruppi (pianificazioni di tipo A e B), ognuno dei quali caratterizzato da due valori del coefficiente di pesatura MIN_DIST. Questo parametro riflette gli effetti che la posizione di un punto produce sulla determinazione delle priorità di servizio dello stesso ed è il principale fattore nella determinazione della priorità del punteggio di inserzione di un punto in un viaggio. Quindi nel gruppo di sperimentazioni di tipo A, caratterizzato da un valore di MIN_DIST prossimo allo zero, è privilegiato l’aspetto temporale, mentre nel gruppo di sperimentazioni di tipo B, caratterizzato da un valore di MIN_DIST prossimo all’unità, è privilegiato l’aspetto spaziale. In tutte le sperimentazioni il criterio di priorità per la costruzione del viaggio è basato principalmente sulla numerosità delle visite imposte dal profilo del punto (coefficiente Wvis) e secondariamente sul riempimento medio giornaliero del punto (Wriemp) e sulla sua posizione rispetto al deposito e alla discarica (Wpos), questi ultimi due in peso diverso secondo il tipo di simulazione. 79 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo 5.4 Sommario dei dati Le simulazioni che saranno condotte si basano su una serie di dati comuni, di cui si riporta in seguito una sintesi. • • • • Rete stradale: o Numero dei nodi: 3.711; o Numero degli archi: 5.166; o Numero dei punti raccolta: 811; o Numero dei cassonetti: 1.422. Veicoli: o Tempo per svuotamento di singolo cassonetto: 1 min; o Tempo per le operazioni in discarica: 45 min; o Portata massima: 11.000 kg; o Lunghezza massima giornaliera percorribile: 1.000 km; o Costo orario: € 32,00; o Costo per svuotamento singolo cassonetto: € 2,75. Operatore: o Tempo massimo ordinario dell’operatore: 6h; o Tempo massimo totale dell’operatore: 7h; o Costo orario ordinario dell’operatore: € 24,00; o Costo orario straordinario dell’operatore: € 31,20; o Durata della pausa dell’operatore: 15 min. Profili di servizio: i punti raccolta considerati nella sperimentazione richiedono tutti una frequenza settimanale di svuotamento pari a due svuotamenti per settimana ed un intervallo massimo tra due svuotamenti successivi pari a tre giorni. • Capacità dei cassonetti: i tipi di cassonetti utilizzati sono sei ed ognuno è caratterizzato dalla seguenti capacità massiche: o Capacità_1: 325 kg; o Capacità_2: 375 kg; o Capacità_3: 425 kg; o Capacità_4: 450 kg; o Capacità_5: 600 kg; o Capacità_6: 800 kg. Il numero dei cassonetti da servire ed il numero dei veicoli da utilizzare varia secondo il tipo di simulazione. 80 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo 5.5 Ottimizzazione degli attuali reparti di raccolta La prima fase della sperimentazione è stata condotta nel rispetto dell’attuale raggruppamento dei cassonetti in reparti di raccolta. La scelta di rispettare l’attuale clustering dei cassonetti deriva da una serie di considerazioni: • le simulazioni condotte rispettando l’attuale suddivisione dei cassonetti consentono un’analisi più approfondita dell’attuale organizzazione, poiché permettono di evidenziare le zone di servizio più critiche o quelle potenzialmente migliorabili; • l’attuale organizzazione del servizio si basa su un raggruppamento dei cassonetti in zone di servizio corrispondenti alle diverse località del comune di Ravenna e questa soluzione ha dei vantaggi legati al fatto che la soluzione è da tempo in uso e quindi già ben memorizzata dagli operatori ed è facilmente modificabile qualora siano aggiunti ulteriori cassonetti nelle singole località, eventualità non remota visto che le zone in esame sono oggetto di una spiccata espansione urbanistica; • una soluzione che migliora,in termini di minimizzazione dei tempi e delle distanze, l’attuale organizzazione, senza però stravolgerla, è comunque auspicabile, perché non richiederebbe una riorganizzazione complessiva del servizio ed un nuovo addestramento del personale. Per ogni zona sono state eseguiti i sei tipi di simulazioni descritti in precedenza ed è stata riportata la soluzione migliore in termini di minimizzazione delle distanze e dei tempi totali del servizio. Ogni soluzione di pianificazione è caratterizzata da una serie di parametri prestazionali, così raggruppabili: • Caratteristiche del viaggio: viaggio, giorno raccolta, numero di punti serviti, numero di cassonetti serviti, carico, numero di punti sovraccarichi. • Tempi: tempo per spostarsi tra i punti di raccolta (tempo raccolta), tempo per spostarsi dalla zona di servizio al deposito o alla discarica (tempo a vuoto), tempo per svuotare i cassonetti (tempo di svuotamento), tempo del servizio. • Distanze: distanza di raccolta, distanza a vuoto, distanza totale. • Costi: costo di svuotamento, costo del servizio e costo totale. • Coefficienti di efficienza: produttività in termini di chilogrammi di rifiuti raccolti all’ora o al chilometro, coefficiente di utilizzo del veicolo. 81 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo 5.5.1 Ottimizzazione del reparto Forese 1 Dati Specifici Numero Punti Raccolta Numero Cassonetti Numero Veicoli 54 118 1 Reparto Forese 1 Viaggio Giorno Raccolta Numero Punti Serviti Numero Cassonetti Serviti Carico Tot. (kg) Numero Passaggi Discarica Tempo Tot.(h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Svuotamento Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Coeff. Utilizzo Veicolo Organizzazione Attuale Viaggio 1 Viaggio 2 Soluzione lunedì giovedì lunedì e giovedì 54 54 108 118 118 236 20.592 15.444 36.036 2 2 4 6.56.48 6.56.48 13.53.36 120,042 120,042 240,084 58,47 58,470 116,940 178,512 178,512 357,024 € 325,00 € 325,00 € 650,00 € 396,00 € 396,00 € 792,00 € 721,00 € 721,00 € 1.442,00 2.964,299 2.223,225 2.593,762 115,354 86,515 100,934 0,936 0,702 0,819 Reparto Forese 1 Viaggio Giorno Raccolta Numero Punti Serviti Numero Cassonetti Serviti Carico Tot. (kg) Numero Passaggi Discarica Numero Punti Sovraccarichi Tempo Vuoto (h.m.s) Tempo Raccolta (h.m.s) Tempo Servizio (h.m.s) Tempo Tot.(h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Svuotamento Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Coeff. Utilizzo Veicolo Ottimizzazione A Viaggio 1 Viaggio 2 Soluzione lunedì giovedì lunedì e giovedì 54 54 108 118 118 236 20.592 15.444 36.036 2 2 4 0 0 0 3.15.00 3.14.58 6.29.58 1.29.56 1.28.59 2.58.55 1.58.00 1.58.00 3.56.00 6.42.56 6.41.57 13.24.53 84,166 84,235 168,401 81,002 80,002 161,004 165,168 164,237 329,405 € 325,00 € 325,00 € 650,00 € 382,00 € 380,00 € 762,00 € 707,00 € 705,00 € 1.412,00 3.066,314 2.305,361 2.686,302 124,673 94,035 109,397 0,936 0,702 0,819 Tabelle 5.7 Dati relativi alla pianificazione del reparto F1 82 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo Le differenze tra soluzione ottimizzata e soluzione attuale sono riassunte nella seguente tabella. Reparto Forese 1 Tempo Tot.(h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Differenze 0.28.43 -71,683 44,064 -27,619 -€ 30,00 -€ 30,00 92,540 8,463 Variazioni -3,44% -29,86% 37,68% -7,74% -3,79% -2,08% 3,57% 8,38% Tabella 5.8 Differenze tra soluzione ottimizzata ed attuale per il reparto F1 La soluzione proposta dalla simulazione riesce a migliorare la soluzione attuale in termini totali grazie ad una riduzione notevole della componente a vuoto. La diminuzione della componente a vuoto è ottenuta mediante un diverso raggruppamento dei cassonetti tra primo e secondo carico, che permette lo spostamento dell’inizio e della fine dei carichi in corrispondenza di cassonetti più vicini alla discarica. E’ da notare la diminuzione della distanza a vuoto comporta un aumento della distanza di raccolta, ma tale aumento sia è inferiore in termini percentuali, sia ha minore incidenza sulla distanza totale, poiché per questo reparto la distanza a vuoto incide di oltre il 65% sulla distanza totale. 400 350 300 250 168 240 200 150 100 50 161 117 0 Soluzione Attuale Soluzione Proposta Dist. Raccolta (km) Dist. Vuoto (km) Grafico 5.1 Differenze tra distanze ottimizzate e distanze attuali per il reparto F1 83 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo 38 1 21 07 1 45 56 8 74P 1 2 5 7 && V V & V & V V& & V & V V & V & V & V & V & V & N W E V & && V V S V && V V & V & & V Legenda b & V V & # Strade Ravenna Strade Cervia Contenitori V 1° carico & V 2° carico & DISCARICA SAVIO V & V & V & V & V & V & V & V & V & V & V & & V V & V & V & V & V & V & V && V V V V& & V& & V & V & V& & V & V V & & V V & & V 0 8000 16000 Meters Figura 5.3 Soluzione attuale per il reparto Forese 1 83 1 12 07 1 54 65 8 74 2 5 1P 7 && V V & V & V V& V V& & V & V & V & V & V & N W E V & && V V S V && V & V V & Legenda b # DISCARICA SAVIO V && V V & V & V & V & V & V & V & V & V V & & V V & V & V& & V & V & V V& & V V V& & V& & V & V & & V V & V & V & V & V& & V 0 8000 16000 Meters Figura 5.4 Soluzione ottimizzata per il reparto Forese 1 84 Strade Ravenna Strade Cervia Contenitori V 1° carico & V 2° carico & Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo 5.5.2 Ottimizzazione del reparto Forese 2 Dati Specifici Numero Punti Raccolta Numero Cassonetti Numero Veicoli Reparto Forese 2 Viaggio Giorno Raccolta Numero Punti Serviti Numero Cassonetti Serviti Carico Tot. (kg) Numero Passaggi Discarica Tempo Tot.(h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Svuotamento Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Coeff. Utilizzo Veicolo Reparto Forese 2 Viaggio Giorno Raccolta Numero Punti Serviti Numero Cassonetti Serviti Carico Tot. (kg) Numero Passaggi Discarica Numero Punti Sovraccarichi Tempo Vuoto (h.m.s) Tempo Raccolta (h.m.s) Tempo Servizio (h.m.s) Tempo Tot.(h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Svuotamento Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Coeff. Utilizzo Veicolo 79 119 1 Organizzazione Attuale Viaggio 1 Viaggio 2 Soluzione martedì venerdì martedì e venerdì 79 79 158 119 119 238 20.520 15.390 35.910 2 2 4 5.46.52 5.46.52 11.33.44 38,658 38,658 77,316 72,735 72,735 145,470 111,393 111,393 222,786 € 327,00 € 327,00 € 654,00 € 323,00 € 323,00 € 646,00 € 650,00 € 650,00 € 1.300,00 3.549,491 2.662,118 3.105,804 184,213 138,159 161,186 0,933 0,700 0,816 Ottimizzazione B1 Viaggio 1 Viaggio 2 Soluzione martedì venerdì martedì e venerdì 79 79 158 119 119 238 20.520 15.390 35.910 2 2 4 0 0 0 2.10.41 2.11.33 4.22.14 1.28.42 1.42.03 3.10.45 1.59.00 1.59.00 3.58.00 5.38.23 5.52.36 11.30.59 27,173 27,862 55,035 76,110 87,619 163,729 103,283 115,481 218,764 € 327,00 € 327,00 € 654,00 € 316,00 € 329,00 € 645,00 € 643,00 € 656,00 € 1.299,00 3638,477 2.618,832 3.118,165 198,677 133,269 164,149 0,933 0,700 0,816 Tabelle 5.9 Dati relativi alla pianificazione del reparto F2 85 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo Le differenze tra soluzione ottimizzata e soluzione attuale sono riassunte nella seguente tabella. Reparto Forese 2 Tempo Tot.(h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Differenze 0.02.45 -22,281 18,259 -4,022 -€ 1,00 -€ 1,00 12,361 2,963 Variazioni -0,40% -28,82% 12,55% -1,81% -0,15% -0,08% 0,40% 1,84% Tabella 5.10 Differenze tra soluzione ottimizzata ed attuale per il reparto F2 La soluzione è pressoché identica a quella attuale in termini totali. In questo caso la diminuzione della componente a vuoto si traduce direttamente in un aumento della componente di raccolta. E’ da notare poi che per questo reparto la distanza a vuoto incide solo di un 30% sulla distanza totale, poiché la zona di interesse è vicina al deposito e alla discarica e, quindi, in termini di variazione percentuale la diminuzione della distanza a vuoto è maggiore dell’aumento della distanza di raccolta, ma in termini di chilometri le due variazioni si compensano. Per questa zona l’ottimizzazione del servizio è strettamente legata alla minimizzazione della componente di raccolta, ma, una volta assegnati i cassonetti da servire, i percorsi di raccolta possibili sono praticamente obbligati. 250 200 55 77 150 100 164 145 50 0 Soluzione Attuale Soluzione Proposta Dist. Raccolta (km) Dist. Vuoto (km) Grafico 5.2 Differenze tra distanze ottimizzate e distanze attuali per il reparto F2 86 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo & V V & N V && V& VV & V & && V V& V V & V & V & V & V& & V V & V V & V& & V& V & V & V & V & V & V & V V & V & V & V& & V & V & V& & V& V & V & V& & V& V V& & VV V& V & V && VV & V & V & V V & V & V& V& & V & & V W S b DISCARICA RAVENNA E # Legenda & V V& & V & V V & & V V & Strade Ravenna Contenitori V 1° carico & V 2° carico & V & CIOLI GUIC V & V & V & & V V & DEPOSITO b # & VV & V & 0 6000 12000 Meters Figura 5.5 Soluzione attuale per il reparto Forese 2 & V V & N V && V& V V & V & && V V& V V & V & V & V& & V V & V V & V& & V& V & V & V & V & V & V & V & V & V & V & V & V & V & V& & V V & & V& & V& V& V V& & VV V& V & V & V & V V & V & V& V& & V & & V & VV V& & W S b DISCARICA RAVENNA E # Legenda & V V& & V & V V & & V V & Strade Ravenna Contenitori V 1° carico & V 2° carico & V & CIOLI GUIC V & V & V && V V & DEPOSITO b # & VV & V & 0 6000 12000 Meters Figura 5.6 Soluzione attuale per il reparto Forese 2 87 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo 5.5.3 Ottimizzazione del reparto Forese 3 Dati Specifici Numero Punti Raccolta Numero Cassonetti Numero Veicoli 74 129 1 Reparto Forese 3 Viaggio Giorno Raccolta Numero Punti Serviti Numero Cassonetti Serviti Carico Tot. (kg) Numero Passaggi Discarica Tempo Tot.(h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Svuotamento Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Coeff. Utilizzo Veicolo Organizzazione Attuale Viaggio 1 Viaggio 2 Soluzione mercoledì sabato mercoledì e sabato 74 74 148 129 129 258 20.468 15.351 35.819 2 2 4 5.58.29 5.58.29 11.56.58 69,178 69,178 138,356 45,293 45,293 90,586 114,471 114,471 228,942 € 355,00 € 355,00 € 710,00 € 335,00 € 335,00 € 670,00 € 690,00 € 690,00 € 1.380,00 3.425,766 2.569,324 2.997,545 178,805 134,104 156,454 0,930 0,698 0,814 Reparto Forese 3 Viaggio Giorno Raccolta Numero Punti Serviti Numero Cassonetti Serviti Carico Tot. (kg) Numero Passaggi Discarica Numero Punti Sovraccarichi Tempo Vuoto (h.m.s) Tempo Raccolta (h.m.s) Tempo Servizio (h.m.s) Tempo Tot.(h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Svuotamento Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Coeff. Utilizzo Veicolo Viaggio 1 mercoledì 74 129 20.468 2 0 3.07.10 0.42.10 2.08.00 5.57.20 78,174 37,408 115,582 € 355,00 € 334,00 € 689,00 3436,791 177,086 0,930 Ottimizzazione B Viaggio 2 Soluzione sabato mercoledì e sabato 74 148 129 258 15.351 35.819 2 4 0 0 3.00.13 6.07.23 0.46.19 1.28.29 2.08.00 4.16.00 5.54.32 11.51.52 70,466 148,640 41,240 78,648 111,706 227,288 € 355,00 € 710,00 € 331,00 € 665,00 € 686,00 € 1.375,00 2.597,950 3.019,020 137,423 157,593 0,698 0,814 Tabelle 5.11 Dati relativi alla pianificazione per il reparto F3 88 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo Le differenze tra soluzione ottimizzata e soluzione attuale sono riassunte nella seguente tabella. Reparto Forese 3 Tempo Tot.(h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Svuotamento Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Differenze 0.05.06 10,284 -11,938 -1,654 € 0,00 -€ 5,00 -€ 5,00 21,475 1,139 Variazioni -0,71% 7,43% -13,18% -0,72% 0,00% -0,75% -0,36% 0,72% 0,73% Tabella 5.12 Differenze tra soluzione ottimizzata ed attuale per il reparto F3 La soluzione proposta dalla simulazione è molto simile alla soluzione attuale in termini di durate e distanze totali del servizio. In questo caso, la diminuzione della componente di raccolta è praticamente ininfluente, poiché è accompagnata da un aumento della componente a vuoto, che, seppur inferiore in termini percentuali, è praticamente uguale in termini di chilometri, dato che per questo reparto la distanza a vuoto è la componente preponderante della distanza totale. 250 200 150 138 148 90 79 100 50 0 Soluzione Attuale Soluzione Proposta Dist. Raccolta (km) Dist. Vuoto (km) Grafico 5.3 Differenze tra distanze ottimizzate e distanze attuali per il reparto F3 89 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo 47P 3 0 1 1 9 6 1 6 8 75 75 38 1 12 07 1 45 56 V & V & V& & && V V V V V& & V & V& & V V & V& & V & V& V & V & V V V& & V & V& & V & V V & V & 47P 2 1 7 8 5 N & V V & V & W E V & V & S V & V & V & V V && V V & V & V& & V& & V V& V & V & V & V & V & V & V & V & Legenda V & & V Strade Ravenna Strade Cervia Contenitori V 1° carico & V 2° carico & V && V V& & & V V V& V& & V V & V & V& V& & V V & V& & V & V & V & V & V & V V & V & DISCARICA SAVIO # 0 4000 b 8000 Meters Figura 5.7 Soluzione attuale per il reparto Forese 3 47P 3 9 6 1 0 1 1 6 8 57 75 38 1 12 07 1 54 56 V & & V V V& & V & V & V V& & V & V& & V V & V& & V & V& V & V & V V V& & V & V& & V & V V & V & 1 7 47P 2 8 5 N & V V & V & W E V & V & S V & V & V & V V && V V & V & V& & V& & V V& V & V & V & V & V & V & V & V & Legenda V & & V Strade Ravenna Strade Cervia Contenitori V 1° carico & V 2° carico & V && V V& & & V VV V& & V & V & V & V& V& & V V & V& & V & V & V V & V & V V& & V & DISCARICA SAVIO # 0 4000 b 8000 Meters Figura 5.8 Soluzione ottimizzata per il reparto Forese 3 90 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo 5.5.4 Ottimizzazione del reparto Forese 4 Dati Specifici Numero Punti Raccolta Numero Cassonetti Numero Veicoli 70 106 1 Reparto Forese 4 Viaggio Giorno Raccolta Numero Punti Serviti Numero Cassonetti Serviti Carico Tot. (kg) Numero Passaggi Discarica Tempo Tot. (h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Svuotamento Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Coeff. Utilizzo Veicolo Organizzazione Attuale Viaggio 1 Viaggio 2 Soluzione lunedì giovedì lunedì e giovedì 70 70 140 106 106 212 20.420 15.315 35.735 2 2 4 6.23.01 6.23.01 12.46.02 113,124 113,124 226,248 51,057 51,057 102,114 164,181 164,181 328,362 € 292,00 € 292,00 € 584,00 € 360,00 € 360,00 € 720,00 € 652,00 € 652,00 € 1.304,00 3.198,816 2.399,112 2.798,964 124,375 93,281 108,828 0,928 0,696 0,812 Reparto Forese 4 Viaggio Giorno Raccolta Numero Punti Serviti Numero Cassonetti Serviti Carico Tot. (kg) Numero Passaggi Discarica Numero Punti Sovraccarichi Tempo Vuoto (h.m.s) Tempo Raccolta (h.m.s) Tempo Servizio (h.m.s) Tempo Tot. (h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Svuotamento Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Coeff. Utilizzo Veicolo Ottimizzazione B1 Viaggio 1 Viaggio 2 Soluzione lunedì giovedì lunedì e giovedì 70 70 140 106 106 212 20.420 15.315 35.735 2 2 4 0 0 0 3.28.40 3.23.19 6.51.59 1.09.13 1.08.41 2.17.54 1.46.00 1.46.00 3.32.00 6.23.53 6.18.00 12.41.53 105,977 101,203 207,180 59,363 60,257 119,620 165,340 161,460 326,800 € 292,00 € 292,00 € 584,00 € 361,00 € 355,00 € 716,00 € 653,00 € 647,00 € 1.300,00 3191,595 2.430,952 2.814,210 123,503 94,853 109,348 0,928 0,696 0,812 Tabelle 5.13 Dati relativi alla pianificazione del reparto F4 91 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo Le differenze tra soluzione ottimizzata e soluzione attuale sono riassunte nella seguente tabella. Reparto Forese 4 Tempo Tot. (h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Differenze 0.04.09 -19,068 17,506 -1,562 -€ 4,00 -€ 4,00 15,246 0,520 Variazioni -0,54% -8,43% 17,14% -0,48% -0,56% -0,31% 0,54% 0,48% Tabella 5.14 Differenze tra soluzione ottimizzata ed attuale per il reparto F4 La soluzione proposta dalla simulazione è simile alla soluzione attuale in termini di durate e distanze totali del servizio. L’analisi dei risultati è simile a quella condotta per il reparto Forese 2: la diminuzione della distanza a vuoto è accompagnata da un aumento proporzionale della distanza di raccolta, poiché la diminuzione della componente a vuoto è ottenuta esclusivamente mediante lo avvicinamento dei punti di inizio e fine carico al deposito ed alla discarica. 350 300 250 200 226 207 102 119 150 100 50 0 Soluzione Attuale Dist. Raccolta (km) Soluzione Proposta Dist. Vuoto (km) Grafico 5.4 Differenze tra distanze ottimizzate e distanze attuali per il reparto F4 92 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo V & V& & V V& & V && VV & V V& V & V & & V V & V& V & & V && V V V & V V& & V & V & V& V V& V& & V V V& & V & V& V& & & V && V V V & V V& & V & N V V& V& & V& W E S V& & && V V& V V& V V& & V& & V & V V V V& & V V& V& & V & Legenda V& & V V& V& & V V & V& & V & V & V& V V & V & V & & V V& & V V & & V V& & V& V Strade Ravenna Contenitori V 1° carico & V 2° carico & & V V & V & & V V& & V 0 4000 8000 Meters Figura 5.9 Soluzione attuale per il reparto Forese 4 V & V& & V V& & V V & V& V V& V& & V V V& & V & V& V& & V & && V V V & V V& & && VV & V V& V & V & V & V & V& & & V V V& & V V & V V& & V & V & N V V& V& & V& W E S V& & && V V& V V& V V& & V& & V & V V V V& & V V & V& & V & Legenda V& & V V& V& & V V & V& & & V V & V & V& V V & V & V & & V V& & V V & & V V& & V& V 0 Strade Ravenna Contenitori V 1° carico & V 2° carico & & V V & V & V & & V V& & V 4000 8000 Meters Figura 5.10 Soluzione ottimizzata per il reparto Forese 4 93 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo 5.5.5 Ottimizzazione del reparto Forese 5 Dati Specifici Numero Punti Raccolta Numero Cassonetti Numero Veicoli Reparto Forese 5 Viaggio Giorno Raccolta Numero Punti Serviti Numero Cassonetti Serviti Carico Tot. (kg) Numero Passaggi Discarica Tempo Tot. (h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Svuotamento Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Coeff. Utilizzo Veicolo Reparto Forese 5 Viaggio Giorno Raccolta Numero Punti Serviti Numero Cassonetti Serviti Carico Tot. (kg) Numero Passaggi Discarica Numero Punti Sovraccarichi Tempo Vuoto (h.m.s) Tempo Raccolta (h.m.s) Tempo Servizio (h.m.s) Tempo Tot. (h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Svuotamento Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Coeff. Utilizzo Veicolo 1 Organizzazione Attuale Viaggio 1 Viaggio 2 Soluzione martedì venerdì martedì e venerdì 68 68 136 108 108 216 20.420 15.315 35.735 2 2 4 6.24.54 6.24.54 12.49.48 100,519 100,519 201,038 52,566 52,566 105,132 153,085 153,085 306,170 € 297,00 € 297,00 € 594,00 € 362,00 € 362,00 € 724,00 € 659,00 € 659,00 € 1.318,00 3.183,164 2.387,373 2.785,269 133,390 100,042 116,716 0,928 0,696 0,812 Viaggio 1 martedì 68 108 20.420 2 0 3.28.20 0.59.21 1.48.00 6.15.41 95,121 50,287 145,408 € 297,00 € 352,00 € 649,00 3261,257 140,432 0,928 Ottimizzazione B Viaggio 2 Soluzione venerdì martedì e venerdì 68 136 108 216 15.315 35.735 2 4 0 0 3.25.39 6.53.59 1.03.35 2.02.56 1.48.00 3.36.00 6.17.14 12.32.55 92,714 187,835 54,442 104,729 147,156 292,564 € 297,00 € 594,00 € 354,00 € 706,00 € 651,00 € 1.300,00 2.435,893 2.847,726 104,073 122,144 0,696 0,812 Tabella 5.15 Dati relativi alla pianificazione del reparto F5 94 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo Le differenze tra soluzione ottimizzata e soluzione attuale sono riassunte nella tabella seguente. Reparto Forese 5 Tempo Tot. (h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Differenze 0.16.53 -13,203 -0,403 -13,606 -€ 18,00 -€ 18,00 62,457 5,428 Variazioni -2,19% -6,57% -0,38% -4,44% -2,49% -1,37% 2,24% 4,65% Tabella 5.16 Differenze tra soluzione ottimizzata ed attuale per il reparto F5 La soluzione proposta dalla simulazione permette di migliorare la soluzione attuale in termini totali, mediante una diminuzione della componente a vuoto. Tale diminuzione è un miglioramento effettivo, vale a dire è ottenuta mediante un diverso raggruppamento dei cassonetti tra primo e secondo carico e quindi non si traduce in un aumento della componente di raccolta (che infatti rimane pressoché uguale) ed ha un effetto globale rilevante, poiché per questo reparto la distanza a vuoto incide di circa il 65% sulla distanza totale. 350 300 250 200 201 188 105 104 150 100 50 0 Soluzione Attuale Soluzione Proposta Dist. Raccolta (km) Dist. Vuoto (km) Grafico 5.5 Differenze tra distanze ottimizzate e distanze attuali per il reparto F5 95 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo V & V V& V & && V V & V & N W & V V& & V V & V & V & E S V& & V V & V& & & V V & V & V& & V& & V & V V V V & V & V & V & V & V & V & & V V & V & V & V & V& & V V & V & V & V & V & V V & V& & V& V& V& & V & V& & V & V & V & V& & VV V& V V & V & V& V & V & V V& & V & DISCARICA SAVIO Legenda b # Strade Ravenna Strade Cervia Contenitori V 1° carico & V 2° carico & & V V & V& & V& V 0 4000 8000 Meters Figura 5.11 Soluzione attuale per il reparto F5 V & V V& V & && V V & V & N W V & V V && V & V & V & E S V& & V V & V& & & V V & V & V& & V& & V V V& V V & V & V & V & V & V & V & & V V & V & V & V & V& & V V & V & V & V & V & V V & V& & V& V& V& V & V& & V & V& & V& & VV VV & V& V & V& V & V & V V& & V & DISCARICA SAVIO b Legenda # Strade Ravenna Strade Cervia Contenitori V 1° carico & V 2° carico & & V V & V& & V& V 0 4000 8000 Meters Figura 5.12 Soluzione ottimizzata per il reparto Forese 5 96 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo 5.5.6 Ottimizzazione del reparto Forese 6 Dati Specifici Numero Punti Raccolta Numero Cassonetti Numero Veicoli Reparto Forese 6 Viaggio Giorno Raccolta Numero Punti Serviti Numero Cassonetti Serviti Carico Tot. (kg) Numero Passaggi Discarica Tempo Tot. (h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Svuotamento Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Coeff. Utilizzo Veicolo Reparto Forese 6 Viaggio Giorno Raccolta Numero Punti Serviti Numero Cassonetti Serviti Carico Tot. (kg) Numero Passaggi Discarica Numero Punti Sovraccarichi Tempo Vuoto (h.m.s) Tempo Raccolta (h.m.s) Tempo Servizio (h.m.s) Tempo Tot. (h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Svuotamento Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Coeff. Utilizzo Veicolo 69 103 1 Organizzazione Attuale Viaggio 1 Viaggio 2 Soluzione mercoledì sabato mercoledì e sabato 69 69 138 103 103 206 20.528 15.396 35.924 2 2 4 6.17.27 6.17.27 12.34.54 111,404 111,404 222,808 43,673 43,673 87,346 155,077 155,077 310,154 € 283,00 € 283,00 € 566,00 € 354,00 € 354,00 € 708,00 € 637,00 € 637,00 € 1.274,00 3.263,161 2.447,371 2.855,266 132,373 99,280 115,826 0,933 0,700 0,816 Viaggio 1 mercoledì 69 103 20.528 2 0 3.29.52 0.46.49 1.43.00 5.59.41 98,983 39,028 138,011 € 283,00 € 336,00 € 619,00 3.424,345 148,742 0,933 Ottimizzazione A1 Viaggio 2 Soluzione sabato mercoledì e sabato 69 138 103 206 15.396 35.924 2 4 0 0 3.29.52 6.59.44 0.46.33 1.33.22 1.43.00 3.26.00 5.59.25 11.59.06 98,983 197,966 38,808 77,836 137,791 275,802 € 283,00 € 566,00 € 335,00 € 671,00 € 618,00 € 1.237,00 2.570,165 2.997,413 111,734 130,253 0,700 0,816 Tabella 5.17 Dati relativi alla pianificazione del reparto F6 97 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo Le differenze tra soluzione ottimizzata e soluzione attuale sono riassunte nella seguente tabella. Reparto Forese 6 Tempo Tot. (h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Differenze 0.35.48 -24,842 -9,510 -34,352 -€ 37,00 -€ 37,00 142,148 14,427 Variazioni -4,74% -11,15% -10,89% -11,08% -5,23% -2,90% 4,98% 12,46% Tabella 5.18 Differenze tra soluzione ottimizzata ed attuale per il reparto F6 La soluzione proposta dalla simulazione migliora notevolmente la soluzione attuale, grazie alla diminuzione sia della distanza a vuoto sia della distanza di raccolta. E’ da notare che la soluzione ottimizzata mantiene la stessa suddivisione dei cassonetti tra primo e secondo carico della soluzione attuale: la diminuzione della distanza a vuoto è ottenuta mediante lo spostamento dei punti d’inizio e di fine carico più a nord verso la discarica e il deposito e l’individuazione di tragitti di collegamento più brevi; la diminuzione della distanza di raccolta è ottenuta mediante una diversa sequenza di visita dei cassonetti, che permette di ridurre gli spostamenti tra i diversi punti di raccolta. 350 300 250 200 223 198 150 100 50 87 77 0 Soluzione Attuale Soluzione Proposta Dist. Raccolta (km) Dist. Vuoto (km) Grafico 5.6 Differenze tra distanze ottimizzate e distanze attuali per il reparto F6 98 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo V & N W & V V & V V& & V & V& & V V& V& V& & V V & V & V & V & V & V & V& & V& V V & V& & V V & V & V& & V& & V& V V & V V& V& & V V & V & V& & V V && V V& & V V& V& & V V& & V V & V& V & V& & V & V & V & V V & V & V & V & V & V & V & V& V& & V V& E S Legenda Strade Ravenna Contenitori V 1° carico & V 2° carico & V & & V V & V& V& & V & V V & V & V & V & 0 3000 6000 Meters Figura 5.13 Soluzione attuale per il reparto Forese 6 V & N W & V V V & V& & V & V& & V V& V& V & V V& & V & V & V& & V V & V& & V& V V & V& & V V & V & V& & V& & V& V V & V V& V& & V V & V & V & V& V && V V& & V V& V& & V V& & V V V& V& & V& & V & V & V & V& V V & V & V & V & V & V & V& V& & V V& E S Legenda Strade Ravenna Contenitori V 1° carico & V 2° carico & V & & V V & V& V& & V & V V & V & V & V & 0 3000 6000 Meters Figura 5.14 Soluzione ottimizzata per il reparto Forese 6 99 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo 5.5.7 Ottimizzazione del reparto Forese 7 Dati Specifici Numero Punti Raccolta Numero Cassonetti Numero Veicoli 72 118 1 Reparto Forese 7 Viaggio Giorno Raccolta Numero Punti Serviti Numero Cassonetti Serviti Carico Tot. (kg) Numero Passaggi Discarica Tempo Tot. (h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Svuotamento Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Coeff. Utilizzo Veicolo Organizzazione Attuale Viaggio 1 Viaggio 2 Soluzione lunedì giovedì lunedì e giovedì 72 72 144 118 118 236 20.408 15.306 35.714 2 2 4 5.45.49 5.45.49 11.31.38 71,252 71,252 142,504 30,324 30,324 60,648 101,576 101,576 203,152 € 325,00 € 325,00 € 650,00 € 323,00 € 323,00 € 646,00 € 648,00 € 648,00 € 1.296,00 3.540,836 2.655,627 3.098,231 200,914 150,685 175,799 0,928 0,696 0,812 Reparto Forese 7 Viaggio Giorno Raccolta Numero Punti Serviti Numero Cassonetti Serviti Carico Tot. (kg) Numero Passaggi Discarica Numero Punti Sovraccarichi Tempo Vuoto (h.m.s) Tempo Raccolta (h.m.s) Tempo Servizio (h.m.s) Tempo Tot. (h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Svuotamento Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Coeff. Utilizzo Veicolo Ottimizzazione B1 Viaggio 1 Viaggio 2 Soluzione lunedì giovedì lunedì e giovedì 72 72 144 118 118 236 20.408 15.306 35.714 2 2 4 0 0 0 2.56.12 2.52.58 5.49.10 0.40.55 0.37.38 1.18.33 1.58.00 1.58.00 3.56.00 5.35.07 5.28.36 11.03.43 66,931 63,503 130,434 34,332 31,727 66,059 101,263 95,230 196,493 € 325,00 € 325,00 € 650,00 € 313,00 € 307,00 € 620,00 € 638,00 € 632,00 € 1.270,00 3653,892 2.794,766 3.228,546 201,535 160,727 181,757 0,928 0,696 0,812 Tabella 5.19 Dati relativi alla pianificazione del reparto F7 100 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo Le differenze tra soluzione ottimizzata e soluzione attuale sono riassunte nella seguente tabella. Reparto Forese 7 Tempo Tot. (h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Differenze 0.27.55 -12,070 5,411 -6,659 -€ 26,00 -€ 26,00 130,315 5,958 Variazioni -4,04% -8,47% 8,92% -3,28% -4,02% -2,01% 4,21% 3,39% Tabella 5.20 Differenze tra soluzione ottimizzata ed attuale per il reparto F7 La soluzione proposta dalla simulazione migliora la soluzione attuale in termini totali, mediante una riduzione della componente a vuoto. Tale diminuzione è accompagnata da un aumento della componente di raccolta, che comunque ha minore incidenza globale, poiché per questo reparto la distanza a vuoto è la parte preponderante della distanza totale. E’ da notare che l’aumento della distanza di raccolta dipende sostanzialmente dalla modalità di suddivisione dei cassonetti tra primo e secondo carico: nella soluzione attuale i due carichi si dividono in modo abbastanza netto la zona d’interesse, mentre nella soluzione proposta le due zone si sovrappongono, per cui entrambi i viaggi di fatto attraversano l’intera zona. D’altra parte questa scelta ha il vantaggio di ridurre notevolmente i tragitti per spostarsi dal deposito e dalla discarica ai punti di raccolta. 250 200 150 142 130 61 66 100 50 0 Soluzione Attuale Soluzione Proposta Dist. Raccolta (km) Dist. Vuoto (km) Grafico 5.7 Differenze tra distanze ottimizzate e distanze attuali per il reparto F7 101 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo V & V & V & V& V& && V V& V & V V& & V& & V V& & V V& V & V & V & V & VV V& & V & V& & V& V & V V & V& V V& V V& V& V& V& & V& V & V& V& V & V& V& V & & V& V& V& & V V & V & V& & V& & V V& V& V V & & V V & & V V V& & V & & V V V & & V & V & N W E S V & Legenda Strade Ravenna Contenitori V 1° carico & V 2° carico & V & V & & V V & V& V& & V& V& V & V& V& V& V & V& V& V& V V& VV& & V& V V V& & V& V& & V & & V V& & VV& V & 0 2000 4000 Meters Figura 5.15 Soluzione attuale per il reparto Forese 7 V & V & V & V& V& && V V& V & V V& & V& & V & V& & V V& V & V V & V & VV V& & V & V& & V& V & V& V & V& V V& V& V& V V& V& & V& V & V & V & V & & V& V& V & & V & V V & V V & V & V& & V& & V V& V& V V & & V V & & V V V& & V& & V V V& & V & V & V & W E S Legenda Strade Ravenna Contenitori V 1° carico & V 2° carico & & V V & V & V & V& V& & V& V& V & V& V& V& V & V& V& V& V & V VV& & V& V V V& & V& V& & V & & V V V& & V & V & 0 N 2000 4000 Meters Figura 5.16 Soluzione ottimizzata per il reparto Forese 7 102 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo 5.5.8 Ottimizzazione del reparto Forese 8 Dati Specifici Numero Punti Raccolta Numero Cassonetti Numero Veicoli Reparto Forese 8 Viaggio Giorno Raccolta Numero Punti Serviti Numero Cassonetti Serviti Carico Tot. (kg) Numero Passaggi Discarica Tempo Tot. (h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Svuotamento Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Coeff. Utilizzo Veicolo Reparto Forese 8 Viaggio Giorno Raccolta Numero Punti Serviti Numero Cassonetti Serviti Carico Tot. (kg) Numero Passaggi Discarica Numero Punti Sovraccarichi Tempo Vuoto (h.m.s) Tempo Raccolta (h.m.s) Tempo Servizio (h.m.s) Tempo Tot. (h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Svuotamento Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Coeff. Utilizzo Veicolo 66 114 1 Organizzazione Attuale Viaggio 1 Viaggio 2 Soluzione mercoledì sabato mercoledì e sabato 66 66 132 114 114 228 20.536 15.402 35.938 2 2 4 5.44.28 5.44.28 11.28.56 63,878 63,878 127,756 43,956 43,956 87,912 107,834 107,834 215,668 € 314,00 € 314,00 € 628,00 € 321,00 € 321,00 € 642,00 € 635,00 € 635,00 € 1.270,00 3.577,008 2.682,756 3.129,882 190,441 142,831 166,636 0,933 0,700 0,817 Viaggio 1 mercoledì 66 114 20.536 2 0 2.50.56 0.49.59 1.54.00 5.34.55 60,640 41,747 102,387 € 314,00 € 313,00 € 627,00 3679,005 200,572 0,933 Ottimizzazione B Viaggio 2 Soluzione sabato mercoledì e sabato 66 132 114 228 15.402 35.938 2 4 0 0 2.49.56 5.40.52 0.47.51 1.37.50 1.54.00 3.48.00 5.31.47 11.06.42 61,241 121,881 40,259 82,006 101,500 203,887 € 314,00 € 628,00 € 310,00 € 623,00 € 624,00 € 1.251,00 2.785,312 3.234,258 151,744 176,264 0,700 0,817 Tabella 5.21 Dati relativi alla pianificazione del reparto F8 103 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo Le differenze tra soluzione ottimizzata e soluzione attuale sono riassunte nella seguente tabella. Reparto Forese 8 Tempo Tot. (h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Differenze 0.22.14 -5,875 -5,906 -11,781 -€ 19,00 -€ 19,00 104,376 9,629 Variazioni -3,23% -4,60% -6,72% -5,46% -2,96% -1,50% 3,33% 5,78% Tabella 5.22 Differenze tra soluzione ottimizzata ed attuale per il reparto F8 La soluzione proposta dalla simulazione migliora la soluzione attuale, mediante una diminuzione congiunta della distanza a vuoto e della distanza di raccolta, ottenuta grazie ad una nuova ripartizione dei cassonetti tra primo e secondo carico, che prevede di servire per primi e per ultimi i cassonetti più vicini al deposito e alla discarica. 250 200 150 127 121 100 50 88 82 0 Soluzione Attuale Soluzione Proposta Dist. Raccolta (km) Dist. Vuoto (km) Grafico 5.8 Differenze tra distanze ottimizzate e distanze attuali per il reparto F8 104 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo V V& & V V && V& & V& V& & V V& V & V V V & V V & V& & V V & V& & V& & V & V& & V& & V V V & V & V & V& V& & V& V V & V & V & V & V& & V& V& V & V & V & V & V& V& V & V & V V& & V& & V & V V V & V & N W E S V & V& V V& & V & V& V& && V V && V V& V& V & V & VV & Legenda V & V& & V && V V V V V & V& & & Strade Ravenna Contenitori V 1° carico & V 2° carico & && V V V & V & && V V& V& V& V V& V && V 0 4000 8000 Meters Figura 5.17 Soluzione attuale per il reparto Forese 8 V V& & V V && V& & V& V& & V V& V & V V V & V V & V& & V V & V& & V & V & V& & V& & V V & V & V & V & V V& & V& V & V & V & V & V & V & V & V & V & V & & V& & V V& V V & V & V& & V& & V V & V & V V & V & N W E S V & V& V V& & V & V& V& && V V && V V& V& V & VV & Legenda V & V& & V && V V V V V & V& & & Strade Ravenna Contenitori V 1° carico & V 2° carico & && V V V & V & && V V& V& V& V V& V && V 0 4000 8000 Meters Figura 5.18 Soluzione ottimizzata per il reparto Forese 8 105 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo 5.5.9 Ottimizzazione del reparto Forese 9 Dati Specifici Numero Punti Raccolta Numero Cassonetti Numero Veicoli Reparto Forese 9 Viaggio Giorno Raccolta Numero Punti Serviti Numero Cassonetti Serviti Carico Tot. (kg) Numero Passaggi Discarica Tempo Tot. (h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Svuotamento Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Coeff. Utilizzo Veicolo Reparto Forese 9 Viaggio Giorno Raccolta Numero Punti Serviti Numero Cassonetti Serviti Carico Tot. (kg) Numero Passaggi Discarica Numero Punti Sovraccarichi Tempo Vuoto (h.m.s) Tempo Raccolta (h.m.s) Tempo Servizio (h.m.s) Tempo Tot. (h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Svuotamento Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Coeff. Utilizzo Veicolo 81 138 1 Organizzazione Attuale Viaggio 1 Viaggio 2 Soluzione martedì venerdì martedì e venerdì 81 81 162 138 138 276 20.548 15.411 35.959 2 2 4 5.50.41 5.50.41 11.41.22 59,259 59,259 118,518 34,782 34,782 69,564 94,041 94,041 188,082 € 380,00 € 380,00 € 760,00 € 327,00 € 327,00 € 654,00 € 707,00 € 707,00 € 1.414,00 3.515,650 2.636,738 3.076,194 218,500 163,875 191,188 0,934 0,701 0,817 Viaggio 1 martedì 81 138 20.548 2 0 2.43.38 0.39.00 2.18.00 5.40.38 55,844 30,974 86,818 € 380,00 € 318,00 € 698,00 3619,376 236,679 0,934 Ottimizzazione B Viaggio 2 Soluzione venerdì martedì e venerdì 81 162 138 276 15.411 35.959 2 4 0 0 2.46.40 5.30.18 0.35.15 1.14.15 2.18.00 4.36.00 5.39.55 11.20.33 58,052 113,896 27,614 58,588 85,666 172,484 € 380,00 € 760,00 € 317,00 € 635,00 € 697,00 € 1.395,00 2.720,255 3.170,289 179,896 208,477 0,701 0,817 Tabella 5.23 Dati relativi alla pianificazione del reparto F9 106 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo Le differenze tra soluzione ottimizzata e soluzione attuale sono riassunte nella seguente tabella. Reparto Forese 9 Tempo Tot. (h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Differenze 0.20.49 -4,622 -10,976 -15,598 -€ 19,00 -€ 19,00 94,095 17,289 Variazioni -2,97% -3,90% -15,78% -8,29% -2,91% -1,34% 3,06% 9,04% Tabella 5.24 Differenze tra soluzione ottimizzata ed attuale per il reparto F9 La soluzione proposta dalla simulazione migliora la soluzione attuale, mediante una diminuzione congiunta della distanza a vuoto e della distanza di raccolta. In particolare la diminuzione della distanza di raccolta è ottenuta fondamentalmente mediante l’individuazione di un tragitto più vantaggioso per spostarsi tra le due località del reparto. 200 180 160 140 120 119 114 100 80 60 40 69 58 20 0 Soluzione Attuale Soluzione Proposta Dist. Raccolta (km) Dist. Vuoto (km) Grafico 5.9 Differenze tra distanze ottimizzate e distanze attuali per il reparto F9 107 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo V & V & V & & V V & V& & V & V V & & VV & & V & V & V V& & V & V V& & V & V& & V& & V & V V V & V V & V & V V & & V& & V& V& V V& V& V& V & V& V V& & V& V& V V& V & V& & V & V & V & V & V & V& V V& V& & V V& V& & V& & V V & V& & V& V V& V V& & V& N W E S MEA & V V & Legenda V & V V & && V V & V V & & V & V& & VV V& & V& V V& & V& & V V & Strade Ravenna Contenitori V 1° carico & V 2° carico & P7 43 101 196 68 75 57 83 11 2 145 70 P472 65 58 71 VV & && V V& & V V& & VV& V V& V& & V & 0 2000 4000 Meters Figura 5.19 Soluzione attuale per il reparto Forese 9 V & V & V & & V & V V& & V V & V & & VV & & V & V & V V& & V & V V& & V & V& & V & V & V & V& V VV & & V & V & & V& & V& V& V VV V& V& V & V& V V& & V& V& V V& V & V& & V & V & V & V V & V& V & V& V& & V V& V& & V& & V V & V& & V & V & V & V V& & V N W E S MEA & V V & Legenda V & V V & && V V & V V & & V & V& & VV V& & V& V V& & V& & V V & Strade Ravenna Contenitori V 1° carico & V 2° carico & P743 101 196 68 75 57 83 11 2 14 5 70 P742 65 58 71 VV & && V V& & V V& & VV& V V& V& & V & 0 2000 4000 Meters Figura 5.20 Soluzione ottimizzata per il reparto Forese 9 108 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo 5.5.10 Ottimizzazione del reparto Forese 10 Dati Specifici Numero Punti Raccolta Numero Cassonetti Numero Veicoli 43 120 1 Reparto Forese 10 Viaggio Giorno Raccolta Numero Punti Serviti Numero Cassonetti Serviti Carico Tot. (kg) Numero Passaggi Discarica Tempo Tot. (h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Svuotamento Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Coeff. Utilizzo Veicolo Organizzazione Attuale Viaggio 1 Viaggio 2 Soluzione lunedì giovedì lunedì e giovedì 43 43 86 120 120 240 20.388 15.291 35.679 2 2 4 4.50.06 4.50.06 9.40.12 44,02 44,020 88,040 21,302 21,302 42,604 65,322 65,322 130,644 € 330,00 € 330,00 € 660,00 € 271,00 € 271,00 € 542,00 € 601,00 € 601,00 € 1.202,00 4.216,753 3.162,565 3.689,659 312,115 234,087 273,101 0,927 0,695 0,811 Reparto Forese 10 Viaggio Giorno Raccolta Numero Punti Serviti Numero Cassonetti Serviti Carico Tot. (kg) Numero Passaggi Discarica Numero Punti Sovraccarichi Tempo Vuoto (h.m.s) Tempo Raccolta (h.m.s) Tempo Servizio (h.m.s) Tempo Tot. (h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Svuotamento Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Coeff. Utilizzo Veicolo Ottimizzazione A2 Viaggio 1 Viaggio 2 Soluzione lunedì giovedì lunedì e giovedì 43 43 86 120 120 240 20.388 15.291 35.679 2 2 4 0 0 0 2.28.25 2.26.35 4.55.00 0.23.35 0.22.43 0.46.18 2.00.00 2.00.00 4.00.00 4.52.00 4.49.18 9.41.18 45,800 44,044 89,844 21,170 20,300 41,470 66,970 64,344 131,314 € 330,00 € 330,00 € 660,00 € 273,00 € 270,00 € 543,00 € 603,00 € 600,00 € 1.203,00 4.189,315 3.171,310 3.682,677 304,435 237,645 271,708 0,927 0,695 0,811 Tabella 5.25 Dati relativi alla pianificazione del reparto F10 109 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo Le differenze tra soluzione ottimizzata e soluzione attuale sono riassunte nella seguente tabella. Reparto Forese 10 Tempo Tot. (h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Differenze 0.01.06 1,804 -1,134 0,670 € 1,00 € 1,00 -6,982 -1,393 Variazioni 0,19% 2,05% -2,66% 0,51% 0,18% 0,08% -0,19% -0,51% Tabella 5.26 Differenze tra soluzione ottimizzata ed attuale per il reparto F10 La soluzione proposta dalla simulazione è pressoché identica a quell’attuale sia in termini di componente a vuoto sia in termini di componente di raccolta. Ciò dipende dalle caratteristiche stesse del reparto in esame: una volta assegnati i cassonetti che devono essere raccolti, i tragitti possibili per collegare i cassonetti tra loro e con il deposito o la discarica sono praticamente obbligati. 140 120 100 80 88 90 42 41 60 40 20 0 Soluzione Attuale Dist. Raccolta (km) Soluzione Proposta Dist. Vuoto (km) Grafico 5.10 Differenze tra distanze ottimizzate e distanze attuali per il reparto F10 110 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo N DEPOSITO # b W V & && V V V& & V V V& & E S V& & V & V V & Legenda L EL D V & V& & V V & V & V V & V& & V& & & V V & V& V& V& VV V & V& & V& V& & V V & V & V & V & V & V & V & V & V & V & V & V & V & V & V V& & V& & V V & V& & V & V & V V& V& VV V& V& & V & V& & VV& & V V& & 0 Strade Ravenna Contenitori V 1° carico & V 2° carico & 3000 6000 Meters Figura 5.21 Soluzione attuale per il reparto F10 N DEPOSITO # b W V & && V V V& & V& V V& E S V& & V & V V & Legenda L EL D V & V& & V V & V & V V & V& & V& & & V V & V& V& & V& VV V & V& & V& V & V V & V & V & V & & V & V & V & V & V & V & V V & V & V & V & V & V& & VV & V& & V & V & V & V& V VV V& V& & V & V& & VV& & V V& & 0 Strade Ravenna Contenitori V 1° carico & V 2° carico & 3000 6000 Meters Figura 5.22 Soluzione ottimizzata per il reparto Forese 10 111 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo 5.5.11 Ottimizzazione del reparto Forese 12 Dati Specifici Numero Punti Raccolta Numero Cassonetti Numero Veicoli Reparto Forese F12 Viaggio Giorno Raccolta Numero Punti Serviti Numero Cassonetti Serviti Carico Tot. (kg) Numero Passaggi Discarica Tempo Tot. (h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Svuotamento Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Coeff. Utilizzo Veicolo Reparto Forese F12 Viaggio Giorno Raccolta Numero Punti Serviti Numero Cassonetti Serviti Carico Tot. (kg) Numero Passaggi Discarica Numero Punti Sovraccarichi Tempo Vuoto (h.m.s) Tempo Raccolta (h.m.s) Tempo Servizio (h.m.s) Tempo Tot. (h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Svuotamento Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Coeff. Utilizzo Veicolo 70 132 1 Organizzazione Attuale Viaggio 1 Viaggio 2 Soluzione mercoledì sabato mercoledì e sabato 70 70 140 132 132 264 20.396 15.297 35.693 2 2 4 6.17.44 6.17.44 12.35.28 70,156 70,156 140,312 50,21 50,210 100,420 120,366 120,366 240,732 € 363,00 € 363,00 € 726,00 € 355,00 € 355,00 € 710,00 € 718,00 € 718,00 € 1.436,00 3.239,746 2.429,809 2.834,778 169,450 127,087 148,269 0,927 0,695 0,811 Viaggio 1 mercoledì 70 132 20.396 2 0 2.54.06 0.52.36 2.12.00 5.58.42 65,834 45,076 110,910 € 363,00 € 335,00 € 698,00 3411,653 183,897 0,927 Ottimizzazione A2 Viaggio 2 Soluzione sabato mercoledì e sabato 70 140 132 264 15.297 35.693 2 4 0 0 2.53.32 5.47.38 0.55.39 1.48.15 2.12.00 4.24.00 6.01.11 11.59.53 65,341 131,175 47,596 92,672 112,937 223,847 € 363,00 € 726,00 € 337,00 € 672,00 € 700,00 € 1.398,00 2.541,147 2.974,899 135,447 159,453 0,695 0,811 Tabella 5.27 Dati relativi alla pianificazione del reparto F12 112 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo Le differenze tra soluzione ottimizzata e soluzione attuale sono riassunte nella seguente tabella. Reparto Forese F12 Tempo Tot. (h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Differenze 0.35.35 -9,137 -7,748 -16,885 -€ 38,00 -€ 38,00 140,121 11,184 Variazioni -4,71% -6,51% -7,72% -7,01% -5,35% -2,65% 4,94% 7,54% Tabella 5.28 Differenze tra soluzione ottimizzata ed attuale per il reparto F12 La soluzione proposta dalla simulazione migliora quell’attuale in termini di distanza totale, mediante una riduzione congiunta della distanza a vuoto e della distanza di raccolta. E’ da notare che la soluzione ottimizzata mantiene praticamente lo stesso ordine di visita dei cassonetti della soluzione attuale: il miglioramento è imputabile esclusivamente all’individuazione di tragitti più convenienti per collegare i cassonetti tra loro e con il deposito o la discarica. 250 200 140 131 150 100 50 100 92 0 Soluzione Attuale Dist. Raccolta (km) Soluzione Proposta Dist. Vuoto (km) Grafico 5.11 Differenze tra distanze ottimizzate e distanze attuali per il reparto F12 113 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo & V N & V V & V & V & V & V & V V& & V& & V & V V V& & V& V & V & V& & V & V & V & V V & V& & V V & V& & V & V & V & V V & V & V & V & V & V & V & V & V& & V & V & V & V& V & V & V& V & V & V& & V V V& V& V V& & V& V V& && V W E S & V V & V & & VV V & V& & V & V & V& & V& V Legenda Strade Ravenna Contenitori V 1° carico & V 2° carico & V & & V V & V & V & V& & V & V V & V & V & V V V& & V & & V & V & 0 5000 10000 Meters Figura 5.23 Soluzione attuale per il reparto Forese 12 & V N & V V & V & V & V & V & V V& & V & & V & V V V& & V& V & V & V& & & V V & V & V V & V& V & V & V& & V & V & V & V V & V & V & V& & V & V & V & V & V& V & V & V V& V & V V& V& & V & V& & V V& V& V& V V& & V& V V& && V W E S & V V & V & & VV V & V& & V & V & V& & V& V Legenda Strade Ravenna Contenitori V 1° carico & V 2° carico & V & V & & V V & V & V& & V & V V & V & V & V V V& & V & & V & V & 0 5000 10000 Meters Figura 5.24 Soluzione ottimizzata per il reparto Forese 12 114 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo 5.5.12 Ottimizzazione del reparto Forese 13 Dati Specifici Numero Punti Raccolta Numero Cassonetti Numero Veicoli 65 117 1 Reparto Forese 13 Viaggio Giorno Raccolta Numero Punti Serviti Numero Cassonetti Serviti Carico Tot. (kg) Numero Passaggi Discarica Tempo Tot. (h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Svuotamento Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Coeff. Utilizzo Veicolo Organizzazione Attuale Viaggio 1 Viaggio 2 Soluzione martedì venerdì martedì e venerdì 65 65 130 117 117 234 20.008 15.006 35.014 2 2 4 6.06.49 6.06.49 12.13.38 71,022 71,022 142,044 60,583 60,583 121,166 131,605 131,605 263,210 € 322,00 € 322,00 € 644,00 € 343,00 € 343,00 € 686,00 € 665,00 € 665,00 € 1.330,00 3.272,698 2.454,523 2.863,610 152,031 114,023 133,027 0,909 0,682 0,796 Reparto Forese 13 Viaggio Giorno Raccolta Numero Punti Serviti Numero Cassonetti Serviti Carico Tot. (kg) Numero Passaggi Discarica Numero Punti Sovraccarichi Tempo Vuoto (h.m.s) Tempo Raccolta (h.m.s) Tempo Servizio (h.m.s) Tempo Tot. (h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Svuotamento Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Coeff. Utilizzo Veicolo Ottimizzazione A1 Viaggio 1 Viaggio 2 Soluzione martedì venerdì martedì e venerdì 65 65 130 117 117 234 20.008 15.006 35.014 2 2 4 0 0 0 2.46.00 2.36.53 5.22.53 1.13.01 1.40.21 2.53.22 1.57.00 1.57.00 3.54.00 5.56.01 6.14.14 12.10.15 64,276 54,654 118,930 63,523 91,119 154,642 127,799 145,773 273,572 € 322,00 € 322,00 € 644,00 € 332,00 € 351,00 € 683,00 € 654,00 € 673,00 € 1.327,00 3371,977 2.405,879 2.876,878 156,558 102,941 127,988 0,909 0,682 0,796 Tabella 5.29 Dati relativi alla pianificazione del reparto F12 115 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo Le differenze tra soluzione ottimizzata e soluzione attuale sono riassunte nella seguente tabella. Reparto Forese 13 Tempo Tot. (h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Differenze 0.03.23 -23,114 33,476 10,362 -€ 3,00 -€ 3,00 13,267 -5,039 Variazioni -0,46% -16,27% 27,63% 3,94% -0,44% -0,23% 0,46% -3,79% Tabella 5.30 Differenze tra soluzione ottimizzata ed attuale per il reparto F13 La soluzione ottimizzata propone un percorso di servizio complessivo più lungo, ma più veloce, rispetto a quello attuale. Il miglioramento è comunque debole, poiché la diminuzione della componente a vuoto è fittizia, nel senso che si traduce in un aumento della componente di raccolta. Questo reparto si distingue da tutti gli altri per il fatto che non serve un gruppo di cassonetti omogeneamente distribuiti sul territorio e corrispondenti a determinate località, ma serve due zone molto lontane tra loro, poiché serve in pratica per svuotare i cassonetti che non so-no stati serviti dai percorsi precedenti. Questo raggruppamento è molto lontano dalla logica di clustering dell’algoritmo, che si basa essenzialmente sulla distanza dei punti di raccolta rispetto a deposito e discarica e sul bilanciamento dei percorsi. Infatti nella simulazione finale, che prescinde dall’attuale cluster, i cassonetti ora del reparto F13, sono distribuiti tra tutti i viaggi proposti. 300 250 200 119 142 150 100 50 154 121 0 Soluzione Attuale Soluzione Proposta Dist. Raccolta (km) Dist. Vuoto (km) Grafico 5.12 Differenze tra distanze ottimizzate ed attuali per il reparto Forese 13 116 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo ICCIOLI GU V V & && V & V V & V & V & V & DEPOSITO b N # V & & V V & V & && V V V& & V V & V & V & V & V V & & W I E T S R D U I LE N L E D E N A MOT I I O I T L P A U O E R S RO MEA 10 1 7P 4 3 6 8 69 1 57 1 21 75 83 70 1 45 65 7P 4 2 8 5 1 7 V && V V& & V V & V & V& & V & V & V V & V & V & V & Legenda Strade Ravenna Contenitori V 1° carico & V 2° carico & V & & V V & V& & V V V& & V& & V V & V & V & V & V & & V V & V & V& & V& V& V& V& V & V & V& V & V V & V & V & 0 9000 18000 Meters Figura 5.25 Soluzione attuale per il reparto Forese 13 ICCIOLI GU V V & && V & V V & V & V & V & && V V V& & V V & V & V & V & DEPOSITO b N # V & & V V & V & V V & & W IE S TR D U LE IN L E D E T A MO N I T L I I O P A UO E R S RO MEA 01 1 7P 43 8 6 69 1 57 1 21 75 38 1 54 07 56 7P 4 28 1 5 7 V && V V& & V V & V & V& & V & V & V V & V & V & V & Legenda Strade Ravenna Contenitori V 1° carico & V 2° carico & V & V & & V V& & V V V& & V& & V V & V & V & V & V & & V V & V & V& & V& V& V& V& V & V & V& V V V& & V V& & 0 9000 18000 Meters Figura 5.26 Soluzione ottimizzata per il reparto Forese 13 117 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo 5.5.14 Resoconto delle simulazioni La serie di ottimizzazioni effettuate permette di migliorare l’attuale soluzione organizzativa di tutti i reparti, riducendo le distanze ed i tempi totali, ad eccezione del reparto Forese13, per il quale è proposto un percorso di servizio più lungo in termini di chilometri, ma più veloce da percorrere rispetto a quello attuale. Differenze F1 F2 F3 F4 F5 F6 F7 F8 F9 F10 F12 F13 Totali Variazioni F1 F2 F3 F4 F5 F6 F7 F8 F9 F10 F12 F13 Totali Distanza Distanza Distanza Vuoto Raccolta Totale (km) (km) (km) -71,683 44,064 -27,619 -22,281 18,259 -4,022 10,284 -11,938 -1,654 -19,068 17,506 -1,562 -13,203 -0,403 -13,606 -24,842 -9,51 -34,352 -12,07 5,411 -6,659 -5,875 -5,906 -11,781 -4,622 -10,976 -15,598 1,804 -1,134 0,67 -9,137 -7,748 -16,885 -23,114 33,476 10,362 -193,807 71,101 -122,706 Tempo Totale (h.m.s) -0.28.43 -0.02.45 -0.05.06 -0.04.09 -0.16.53 -0.35.48 -0.27.55 -0.22.14 -0.20.49 0.01.06 -0.35.35 -0.03.23 -3.22.14 Distanza Distanza Distanza Tempo Vuoto Raccolta Totale Totale -29,86% 37,68% -7,74% -3,44% -28,82% 12,55% -1,81% -0,40% 7,43% -13,18% -0,72% -0,71% -8,43% 17,14% -0,48% -0,54% -6,57% -0,38% -4,44% -2,19% -11,15% -10,89% -11,08% -4,74% -8,47% 8,92% -3,28% -4,04% -4,60% -6,72% -5,46% -3,23% -3,90% -15,78% -8,29% -2,97% 2,05% -2,66% 0,51% -0,19% -6,51% -7,72% -7,01% -4,71% -16,27% 27,63% 3,94% -0,46% -10,39% 6,29% -4,10% -2,33% Costo Totale -€ 30,00 -€ 1,00 -€ 5,00 -€ 4,00 -€ 18,00 -€ 37,00 -€ 26,00 -€ 19,00 -€ 19,00 € 1,00 -€ 38,00 -€ 3,00 -€ 201,00 Costo Totale -2,08% -0,08% -0,36% -0,31% -1,37% -2,90% -2,01% -1,50% -1,34% -0,08% -2,65% -0,23% -1,26% Tabelle 5.31 Resoconto delle differenze tra soluzioni ottimizzate ed attuali Per quanto riguarda le lunghezze dei percorsi, il miglioramento si attesta complessivamente intorno al 4%, corrispondente ad una diminuzione di circa 120 km. Relativamente alle durate dei percorsi, il miglioramento si attesta complessivamente intorno al 2,3%, corrispondente ad una diminuzione di oltre 3 118 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo ore; a ciò corrisponde un risparmio complessivo sui costi dei servizio di circa 200 € a settimana, pari al 1,2%. Il grado di miglioramento varia sensibilmente a seconda dei reparti, come illustrato nel seguente grafico. -12% -10% -8% -6% -4% -2% 0% 2% 4% 6% F6 F9 F1 F12 F8 F5 Distanza Totale Costo Totale Var. Media Tempi F7 F2 F3 F4 F10 F13 Tempo Totale Var. Media Distanza Var. Media Costi Grafico 5.13 Risultati complessivi di ottimizzazione I risultati migliori, in termini di minimizzazione dei tempi e delle distanze totali, si sono ottenuti con la riduzione congiunta delle distanza a vuoto e di raccolta o con la riduzione della sola distanza a vuoto per quei reparti in cui essa è preponderante. Gli strumenti che hanno portato al miglioramento sono: l’individuazione di percorsi più convenienti, una diversa distribuzione dei cassonetti tra primo e secondo carico; l’avvicinamento dei punti di inizio e fine carico al deposito o alla discarica; un diverso percorso tra primo e secondo carico, che considera i diversi livelli di domanda del servizio nel corso della settimana. 119 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo In particolare, si possono evidenziare tre situazioni: • Situazioni in cui il miglioramento è ottenuto mediante una riduzione congiunta della componente a vuoto e della componente di raccolta. o Per i reparti Forese 6, Forese 9 e Forese 12 la soluzione ottimizzata mantiene fondamentalmente la stessa suddivisione dei cassonetti tra primo e secondo carico della soluzione attuale: i miglioramenti sono imputabili all’individuazione di tragitti più convenienti e alla scelta di una diversa sequenza di visita dei cassonetti. o Per il reparto Forese 8, il miglioramento è ottenuto grazie anche ad una nuova ripartizione dei cassonetti tra i due carichi. o Per il reparto Forese 5, il miglioramento è riconducibile quasi esclusivamente alla diminuzione della componente a vuoto, ottenuta mediante un diverso raggruppamento dei cassonetti tra primo e secondo carico, che ha un effetto significativo nel complessivo, poiché per questo reparto la distanza a vuoto incide di circa il 65% sulla distanza totale, mentre la componente di raccolta è pressoché uguale a quella attuale. • Situazioni in cui il miglioramento è ottenuto con una riduzione della componente a vuoto. o Per i reparti Forese 1 e Forese 7 la diminuzione della componente a vuoto è ottenuta mediante un nuovo raggruppamento dei cassonetti tra primo e secondo carico e l’avvicinamento dei punti di inizio e fine carico alla discarica; questa diminuzione comporta un aumento della componente di raccolta, ma complessivamente la soluzione risulta migliore di quella attuale, poiché per questi reparti la componente a vuoto è preponderante. o Per i reparti Forese 2 e Forese 4, la diminuzione della componente a vuoto è ottenuta spostando i punti di inizio e fine carico e lasciando di fatto invariate la suddivisione dei cassonetti tra i due carichi e la sequenza di visita; di conseguenza tale diminuzione si traduce direttamente in un aumento della componente di raccolta e quindi la soluzione ottimizzata è praticamente identica a quella attuale in termini totali. o Per il reparto Forese 13, la riduzione della componente a vuoto non è completamente fittizia, nel senso che non si traduce direttamente in un aumento della componente di raccolta, poiché è ottenuta anche tramite l’individuazione di tragitti più convenienti; per cui la soluzione 120 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo ottimizzata riesce a migliorare quella attuale in termini di tempi totali, proponendo un percorso di servizio più lungo in termini di lunghezze, ma più breve in termini di tempo. • Situazioni in cui il miglioramento è ottenuto mediante una riduzione della componente di raccolta. o Per il reparto Forese 3, la diminuzione della componente di raccolta è fittizia, nel senso che è ottenuta esclusivamente allontanando i punti di inizio e fine carico rispetto alla discarica e lasciando praticamente invariate la suddivisione dei cassonetti tra i due carichi e la sequenza di visita dei cassonetti; infatti questa diminuzione si traduce direttamente in un aumento della componente a vuoto e quindi la soluzione ottimizzata è molto simile a quella attuale per distanze e tempi totali. o Per il reparto Forese 10, la soluzione proposta dalla simulazione è pressoché identica a quella attuale per tempi e distanze, struttura dei due carichi e sequenza di visita dei cassonetti; ciò dipende dalle caratteristiche stesse del reparto: una volta assegnati i cassonetti che devono essere raccolti, i tragitti possibili per collegare i cassonetti tra loro e con il deposito o la discarica sono praticamente obbligati. Il risultato delle simulazioni si può, quindi, considerare soddisfacente, poiché le soluzioni proposte migliorano o al più sono molto prossime a quelle attuali. Pur avendo verificato la correttezza della rete di archi utilizzata come modello, le soluzioni proposte dalla simulazione andrebbero realizzate per verificarne la piena fattibilità e la tempistica precisa. E’ da notare che in questa prima fase della sperimentazione, le potenzialità pianificative dell’algoritmo sono comunque state ridotte, poiché si è vincolato l’algoritmo all’attuale organizzazione, che si basa sulla suddivisione del territorio in reparti, corrispondenti alle località del territorio, mentre la logica pianificativa dell’algoritmo si basa essenzialmente sulla posizione dei punti raccolta rispetto al deposito e alla discarica e sul bilanciamento dei percorsi. Per tener conto di ciò, sono state eseguite anche delle simulazioni che prescindono dall’attuale clustering dei cassonetti, come illustrato nei paragrafi successivi. In ogni modo, questa prima fase della sperimentazione ha portato ad una maggiore conoscenza del territorio oggetto di pianificazione, alla luce della quale è possibile condurre delle simulazioni più specifiche, relative a singoli reparti di raccolta. 121 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo 5.6 Simulazione del reparto Forese 1 con discarica di Savio Il reparto Forese1 serve una zona a sud-est del territorio, prossima ad una discarica sita in località Savio, attualmente non utilizzata, ma il cui ripristino Hera sta valutando. # b DISCARICA RAVENNA N W b DEPOSITO # S TR D U IE N S IE T A M O N I L LE D E T L I O I PA U O E R A RO ME 01 96 1 1 8 6 57 Legenda 74 3 P 83 1 21 75 56 1 54 07 8 74 52 1P 7 & V & V & V & V & & V V & V & V & V & V & V & V Strade Ravenna Strade Cervia Contenitori & V Forese 1 & V V& & V b & V # 0 10000 20000 Meters & V & V & V V & V& & V & V & V & & V V V & V& & V V& V & V& & V V & V& V& & V V& & V V [DISCARICA SAVIO] Figura 5.27 Posizione del reparto Forese 1 rispetto a deposito e discariche Si è quindi simulato l’attuale percorso di raccolta lasciando invariato l’ordine di raccolta dei cassonetti, ma supponendo che la discarica utilizzata dal veicolo non fosse quella di Ravenna, ma quella di Savio: le tabelle 6.31 e 6.32 sintetizzano i risultati ottenuti. Per evidenziare le differenze tra le due soluzioni, sono stati valutati, anche per la soluzione attuale, il tempo a vuoto e quello di raccolta, assumendo una velocità media di 30km/h per il percorso a vuoto e di 53 km/h per il percorso di raccolta, su indicazioni del personale di HERA. I risultati mostrano che la soluzione simulata migliora notevolmente quella attuale, grazie ad una significativa riduzione della componente a vuoto. Il risultato positivo della prova deriva dalle peculiarità stesse del reparto Forese 1: i cassonetti sono posizionati in modo che la raccolta avvenga solo nella zona vicina alla discarica di Savio e lungo il tragitto di spostamento dal deposito alla zona di servizio e non nel viaggio di ritorno. E’ da notare che, con lo strumento dell’algoritmo di simulazione così come è strutturato, non è possibile valutare a pieno l’eventuale vantaggio derivante dall’utilizzo di una nuova discarica, poiché tale vantaggio deriverebbe dall’utilizzo congiunto delle due discariche, mentre nella simulazio- 122 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo ne è possibile associare ad ogni veicolo una sola discarica. Il veicolo, infatti, nel far rientro dalla discarica di Savio al deposito, che è vicino alla discarica di Ravenna, non serve nessuno dei cassonetti che incontra. Reparto Forese 1 Giorno Raccolta Numero Punti Serviti Numero Cassonetti Serviti Carico Tot. (kg) Numero Passaggi Discarica Tempo Vuoto (h.m.s) Tempo Raccolta (h.m.s) Tempo Servizio (h.m.s) Tempo Tot. (h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Svuotamento Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Coeff. Utilizzo Veicolo Soluzione con Soluzione con Discarica Ravenna Discarica Savio lunedì e giovedì lunedì e giovedì 108 108 236 236 36.036 36.036 4 4 7.46.04 5.56.28 2.11.32 2.10.50 3.56.00 3.56.00 13.53.36 12.03.18 240,084 130,904 116,94 116,29 357,024 247,194 € 650,00 € 650,00 € 792,00 € 676,00 € 1.442,00 € 1.326,00 2.593,762 2.989,299 100,934 145,780 0,819 Tabella 5.32 Dati relativi alla pianificazione del reparto F1 con discarica di Savio Reparto Forese 1 Tempo Vuoto (h.m.s) Tempo Raccolta (h.m.s) Tempo Servizio (h.m.s) Tempo Tot. (h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Svuotamento Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Differenze 1.49.36 0.00.42 0.00.00 1.50.18 -109,18 -0,65 -109,83 € 0,00 -€ 116,00 -€ 116,00 395,537 44,846 Variazioni -23,52% -0,53% 0,00% -13,23% -45,48% -0,56% -30,76% 0,00% -14,65% -8,04% 13,23% 30,76% Tabella 5.33 Differenze tra soluzione con discarica di Savio ed attuale E’ da notare, inoltre, che questa situazione è stata simulata anche permettendo all’algoritmo di variare l’attuale sequenza di visita dei cassonetti: i risultati della simulazione sono pressoché identici a quelli ottenuti imponendo la sequenza di 123 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo visita: questo dimostra come la criticità del reparto in esame è legata fondamentalmente alla posizione della zona di interesse rispetto alla discarica. 5.7 Sperimentazione per i reparti Forese 7 e Forese 8 In questa fase della sperimentazione si sono simulati insieme due gruppi di cassonetti, appartenenti attualmente a due reparti di raccolta diversi, lasciando all’algoritmo la scelta dei cluster. Per questa sperimentazione si sono scelti i reparti Forese 7 e Forese 8, che interessano zone vicine tra loro. Le tabelle seguenti riportano i risultati relativi alle soluzioni dell’intera settimana di servizio. Reparti F7 e F8 Numero Viaggi Numero Punti Serviti Numero Cassonetti Serviti Carico Tot. (kg) Numero Passaggi Discarica Numero Punti Sovraccarichi Tempo Vuoto (h.m.s) Tempo Raccolta (h.m.s) Tempo Servizio (h.m.s) Tempo Tot. (h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Svuotamento Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Coeff. Utilizzo Veicolo Soluzione Attuale 4 276 464 71.652 8 23.00.34 270,26 148,56 418,82 € 1.276,00 € 1.288,00 € 2.564,00 3.114,026 171,081 0,814 Soluzione Ottimizzata B1 4 276 464 71.652 8 0 11.38.48 2.47.36 7.44.00 22.10.24 257,813 141,591 399,404 € 1.276,00 € 1.235,00 € 2.511,00 3.231,449 179,397 0,814 Tabella 5.34 Dati relativi alla pianificazione dei reparti F7 e F8 Reparti F7 e F8 Tempo Tot. (h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Svuotamento Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Differenze 0.50.10 -12,447 -6,969 -19,416 € 0,00 -€ 53,00 -€ 53,00 117,424 8,317 Variazioni -3,63% -4,61% -4,69% -4,64% 0,00% -4,11% -2,07% 3,77% 4,86% Tabella 5.35 Differenze tra soluzione ottimizzata e soluzione attuale 124 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo La soluzione proposta dall’algoritmo migliora quella attuale, riducendo sia la distanza a vuoto che la distanza di raccolta, e permettendo un risparmio di tempo di circa un’ora. Nella soluzione proposta i cassonetti sono suddivisi in due gruppi ed ogni gruppo è servito da due viaggi settimanali, che prevedono ciascuno due passaggi in discarica, come nella soluzione attuale. Il miglioramento proposto è ottenuto mediante un diverso raggruppamento dei cassonetti, basato sulla distanza dei cassonetti dal deposito e dalla discarica e sul bilanciamento delle lunghezze percorse dai due viaggi. Più precisamente, dei due viaggi proposti dall’algoritmo, uno serve i cassonetti mediamente lontani dalla zona in cui si trovano il deposito e la discarica e l’altro serve i cassonetti più lontani e quelli più vicini al deposito e alla discarica. Nell’attuale organizzazione, invece, un viaggio serve i cassonetti più vicini al deposito e l’altro i cassonetti mediamente e più lontani dal deposito. Questo diverso raggruppamento dei cassonetti è illustrato nella figura 6.28. Inoltre, mentre la soluzione attuale propone percorsi identici per i due viaggi effettuati nell’arco della settimana, la soluzione ottimizzata propone percorsi diversi che tengono conto del diverso livello di carico nei due giorni di servizio. N Strade Ravenna Contenitori V Forese 7 e 8 & Cluster attuale Cluster proposto 1° viaggio 2° viaggio 2°viaggio W E S V V& & V & & V V & V& & V & V& V & V & V & V V & V V & V & V& & V & V & V & V & V & V & V V & V& & V & V & V & V& V & V& & V V& V & V & V & V & V& & V& V & V V & V& & V & V & VV & V & V & V& V V & V& & V& V& V& & V V & V& & V& V V & V & & V V & V & V & V & V & V & V & V & V & V & V & V & V& V & V& & V & V & V & V & V& V V & V & V & V & V & VV & V & V & V & V& V & V& & V & V & V & V & V& & V& V & V V V V& V& & V& & V V& & V& & V V& & V& V & V& V& V & V & V & V& V& V& & V V V & V & & V V & & V V & V & V & V V& & V & V & V & V& & V V & V & V & V & V & V & V & V & V & V & V& V & V& V V& & V & b DISCARICA RAVENNA && V V& V& V V & V& V && V DEPOSITO # # b I E LE L DU I N STR M ONTI DE ATTI LIO 0 3000 6000 Meters Figura 5.28 Raggruppamento proposto per i cassonetti dei reparti F7 e F8 125 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo Dai risultati ottenuti si può notare che nella simulazione eseguita la portata dei veicoli non è sfruttata a pieno. Alla luce di ciò si è provato a simulare la stessa situazione ipotizzando di rilassare il vincolo dei turni da sei ore, per cercare di sfruttare al massimo le dodici ore lavorative giornaliere. I risultati ottenuti sono riportati nelle tabelle seguenti. Reparti F7 e F8 Numero Viaggi Giorni Raccolta Numero Punti Serviti Numero Cassonetti Serviti Carico Tot. (kg) Numero Passaggi Discarica Numero Punti Sovraccarichi Tempo Vuoto (h.m.s) Tempo Raccolta (h.m.s) Tempo Servizio (h.m.s) Tempo Tot. (h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Svuotamento Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Coeff. Utilizzo Veicolo Soluzione Attuale 4 lun., giov., merc., sab. 276 464 71.652 8 23.00.34 270,26 148,56 418,82 € 1.276,00 € 1.288,00 € 2.564,00 3.114,026 171,081 0,814 Soluzione Ottimizzata B1 2 lun., giov. 276 464 71.652 7 0 9.41.16 2.55.41 7.44.00 20.20.57 217,821 148,125 365,946 € 1.276,00 € 1.199,00 € 2.475,00 3.521,127 195,799 0,931 Tabella 5.36 Dati relativi alla pianificazione dei reparti F7 e F8 Reparti F7 e F8 Tempo Tot. (h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Svuotamento Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Coeff. Utilizzo Veicolo Differenze 2.39.37 -52,439 -0,435 -52,874 € 0,00 -€ 89,00 -€ 89,00 407,101 24,718 0,117 Variazioni -11,56% -19,40% -0,29% -12,62% 0,00% -6,91% -3,47% 13,07% 14,45% 14,37% Tabella 5.37 Differenze tra soluzione ottimizzata ed attuale per i reparti F7 e F8 La soluzione proposta evidenzia come la domanda di servizio della zona considerata possa essere soddisfatta con un’organizzazione che prevede sette 126 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo passaggi in discarica, anziché otto: il passaggio in discarica in più che si ha nell’organizzazione attuale è imputabile esclusivamente al vincolo temporale dei turni da sei ore e non al vincolo della capacità del veicolo. La soluzione proposta permette un miglioramento notevole della distanza e del tempo totali: si ha un risparmio di più di due ore e mezza, ovvero di un 40% del turno lavorativo. 500 400 300 270 258 217 148 141 148 200 100 0 Soluzione attuale Soluzione Soluzione ottimizzata ottimizzata 6h 12h Dist. Raccolta (km) Dist. Vuoto (km) Grafico 5.14 Differenze tra distanze ottimizzate ed attuale per i reparti F7 e F8 Inoltre è da considerare anche l’ulteriore risparmio derivante da un passaggio in meno in discarica. Questo costo non era stato considerato nelle simulazioni precedenti, poiché le soluzioni ottimizzate richiedevano lo stesso numero di passaggi in discarica delle rispettive soluzioni attuali. Il passaggio in discarica, ovvero le operazioni di pesatura, svuotamento e pulitura del veicolo, ha un costo di circa cinque euro, per cui, con una certa approssimazione, nell’arco di un anno si ha un risparmio di circa 240 €, pari al costo di dieci ore di servizio (un turno e mezzo) dell’operatore. E’ da notare che il costo del servizio nella soluzione ottimizzata è piuttosto elevato poiché deve tenere conto delle ore di lavoro straordinario dell’operatore nei due viaggi. Naturalmente questa soluzione richiederebbe una riorganizzazione complessiva dei turni lavorativi, poiché la tempistica dei viaggi proposti non è congruente con la suddivisione del lavoro in turni di sei ore:per attuare questa soluzione si dovrebbe prevedere un cambio dell’operatore durante l’esecuzione dei singoli viaggi. 127 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo 5.8 Sperimentazione per l’intero territorio Nell’ultima fase della sperimentazione si è simulato il servizio di raccolta di tutti i cassonetti della zona, prescindendo dall’attuale suddivisione del territorio in reparti e rilassando il vincolo temporale dei turni da sei ore. Per evidenziare le differenze ottenute, si sono valutati per la soluzione attuale il tempo a vuoto e quello di raccolta a partire dai tempi totali disponibili e assumendo, su indicazione del personale di HERA, che il tempo a vuoto incida del 77% sul tempo totale. Numero Reparti Numero Viaggi Numero Veicoli Numero Punti Serviti Numero Cassonetti Serviti Carico Tot. (kg) Numero Passaggi Discarica Tempo Vuoto (h.m.s) Tempo Raccolta (h.m.s) Tempo Servizio (h.m.s) Tempo Tot. (h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Svuotamento Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Coeff. Utilizzo Veicolo Organizzazione Attuale 12 24 4 1.622 2.844 429.156 48 75.24.10 22.00.06 47.22.00 144.46.16 1.865,024 1.129,902 2.994,926 € 7.821,00 € 8.140,00 € 15.961,00 2.964,399 143,294 0,813 Ottimizzazione B1 6 12 2 1.622 2.844 429.156 41 59.21.29 25.53.42 47.22.00 132.37.11 1.476,655 1.337,081 2.813,736 € 7.821,00 € 7.434,00 € 15.255,00 3.235,989 152,522 0,952 Tabella 5.38 Dati relativi alla pianificazione dell’intero territorio La soluzione proposta dalla simulazione si differenzia notevolmente da quella attuale in termini di organizzazione del servizio. In relazione alla modalità di raggruppamento dei punti di raccolta, nella soluzione simulata i cassonetti sono raggruppati in base alla distanza relativa dei punti raccolta dalla zona del deposito e della discarica, anziché in base alle località. Tale cluster è finalizzato al bilancia-mento delle lunghezze dei percorsi: il servizio di raccolta dei cassonetti vicino alla discarica o al deposito è distribuito tra tutti i percorsi all’inizio o alla fine di ogni percorso; in genere ogni viaggio comprende sia carichi che servono cassonetti molto lontani dal deposito sia carichi che servono cassonetti molto vicini. In relazione all’organizzazione dei viaggi, l’algoritmo 128 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo propone una soluzione in cui ogni viaggio dura circa undici ore e prevede in media tre passaggi in discarica; ogni viaggio è effettuato da due operatori e perciò richiede un cambio dell’operatore durante l’esecuzione del viaggio stesso; l’intero servizio è eseguito con due veicoli anziché quattro. Le principali differenze tra le soluzioni sono sintetizzate nella tabella e nei grafici seguenti. Differenze -6 -12 -2 -7 16.02.41 3.53.36 0.00.00 12.09.05 -388,369 207,179 -181,190 -€ 706,00 -€ 706,00 271,590 9,228 0,139 Numero Reparti Numero Viaggi Numero Veicoli Numero Passaggi Discarica Tempo Vuoto (h.m.s) Tempo Raccolta (h.m.s) Tempo Servizio (h.m.s) Tempo Tot. (h.m.s) Distanza Vuoto (km) Distanza Raccolta (km) Distanza Totale (km) Costo Servizio Costo Totale Produttività (kg/h) Produttività (kg/km) Coeff. Utilizzo Veicolo Variazioni -21,28% 17,70% 0,00% -8,39% -20,82% 18,34% -6,05% -8,67% -4,42% 9,16% 6,44% Tabella 5.39 Differenze tra soluzione ottimizzata e soluzione attuale 3.000 2.000 1.865 1.477 Dist. Vuoto (km) 1.000 1.130 1.337 Soluzione attuale Soluzione proposta Dist. Raccolta (km) 0 Grafico 5.15 Differenze tra distanze ottimizzate e distanze attuali 100 80 22 26 60 40 Tempo Vuoto (h) 75 20 59 Tempo Raccolta (h) 0 Soluzione attuale Soluzione proposta Grafico 5.16 Differenze tra tempi ottimizzati e tempi attuali 129 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo N \& \ & \ & U % % U U % U % U % U % U % U % U % U % U % U % U % U % U % U % U % U % U % U % U % U % U % U % % U U % U % U % U % U % \ \& & \& \& \\& \& \& \& & \& \& & \& \\& & \& \& \& \& \& \\& & \& \& \& \& \ \& \& \& \& \& \& \& \ \&& W S b DISCARICA RAVENNA # \&& \ \& & \ Legenda U % U % U % \ & U % ³#³# U % U % U % U % ³#³³# U % ³³# U % # ³ # ³ # \ & ³#³#³# #³#³³# ³## U ³# ³#% ³#³#³#% ³#³# \ \& & U$% U% ³#³#³#³# H \ & U U x% UU% % b # S #S # H $ {{x{x {% xU S # ³#³#³#³³# ³³{³# \{xx{x & H $ # \ & x H $ ³#³# # S # { S # xH ³# {xH {$ H $ H $ x H $ $ { H $H x $ {{{xx{x {x x { x { H $ H $ H $ S # H $ H $ S # H $ H ${x # H $ S # H $H #S # H $ S #S S #S $ $$H S #S H $ #S # # H $ S #S S #S H $H S # $H S #S $H # # H $H S # $H $ H H $ $ a% % $H $ a a % a% a % aa% $H $H a% a a% % a% a a a% a % a% % $H a% % $H a% a % H $H a% % a % a % a% % a% a T $ H $ a % a % T $ $ a a% % a% % a % T $ $H a T $H T $ H $ a# % T$ $ a % H $H T $ T $ · # · # a % a % T $ H $ T $ · # T$ $ T$ ·# ·#·#··# T ·#·# $ H $H $H T $ x ·# { {x{x {x$ T{x {x{xx{xx{ T $ H $ x{ ³"³" ·# T ·$ # { ·$ #$ T T T $ T T$ $ T $ ³"³"³"³"³³"" ³" ]']]']'' T $ T $ T $ ³³""³"³" ³"³"³"³" ³"³"³{"{xx ³ " ³ " ³ " ³ " ³ " [x{x T ³"³"³" {x{x{x{x{x{% T$ $ {x T T$ $ ] ' ³"³³""³³""³³""³"³" [% % [% ]']' [% ³" {x [ [ % [% % ] ' T $ [ T $ T $ ³" T [[% T $ {x [% % T$ $ T T$ $ T$ $ T [ % T $ [ % [ % [ % [ % [ % [ % ] ' [ % [ % [% % ³³""³³""³³"" [% % [ % ] ' x [ % [ % { ] ' ] ' ] ' · # [ % [ % ] ' · # [[% [{x{x{x{x ]']']']' ]']' ³³"" x { ³" {x{{xx{{x{xx{x ³"³"³" ]' ·# ³" % ·# b ]' [ [ % ] ' ³"³" ]']']]'' [ % ]']' ]']]'']']']']']']]]'']'']']' ·#·# ³"³"³" % [ [[% % ·# ]' ]]'' [% % ·# #·# [ ··# ·# ·#·#··# #··# # ]']']']' ·#·# ·# # DEPOSITO IE T IA MO N S TR DU I N L E LE D I O I T L PA R O E U RO MEA 74 3 10 P 1 1 21 8 75 83 6 75 69 1 07 1 45 65 1P 74 2 8 7 5 DISCARICA SAVIO # #·#·# ··# · # # ·#·#·#·#··# 0 E 3000 6000 9000 12000 15000 Meters Figura 5.29 Reparti di raccolta attuali 130 Strade Ravenna Strade Cervia Contenitori ·# Forese 1 S # Forese 10 H $ Forese 12 {x Forese 13 \ Forese 2 & T Forese 3 $ ³" Forese 4 ]' Forese 5 [ Forese 6 % ³# Forese 7 U Forese 8 % a Forese 9 % Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo N $ Z Z $ $ Z Z Z$ $ Z$ Z$ Z Z$ Z$ Z$ $ % C C % Z $ Z $ Z $ Z $ Z$ $ C % Z C % C % C % C % C % Z $ C % Z$ $ Z$ $ Z $ Z C % Z Z$ Z Z$ $ Z$ Z $ C % % C C % C % C % C % C % C % C % C % C % C % C % C % C % C % C % C % C % C % C C % C % C% % C % C % Z$ $ Z C % C % C % C % C % Z$ $ Z C % C % C % C % C % C % C % C % C % Z $ C % Z $ C % C % C % C % Z$ $ C % C % Z $ C % Z $ Z C % C % Z$ $ C % Z$ Z$ C % Z$ C % Z $ Z³# C % C % C % C % Z$ $ C % Z $ Z$ Z $ Z Z$ $ Z Z$ Z C % ³# $ C % C % C % Z C% % Z$ $ Z C C % ³ # Z$ $ C % C % C % ³ # ³C # % Z$ C% % C ³% # ³ # C % ³ # C ³³## C C % Z $ C % C % C % ³ # C% % ³#$ ³# Z ³# ³# # # Z $ Z ³# ³³# ³#³#³# Z $ Z$ $ Z Z$ $ C % ³% # Z $ Z$ $ ³³#³# # Z $ Z C % Z $ Z $ Z $ Z $ Z $ ³ ³ # Z $ C C % Z $ Z $ C % Z $ Z $ ³#³# % C$ Z Z$ Z Z$ Z$ Z$ Z$ Z$ Z$ $ Z Z$ $$ Z W S b DISCARICA RAVENNA E # Legenda Z $ $ Z Z b $$ Z Z $ Z $ Z $ # DEPOSITO I E S TR DU IE N T A I MO N L LE D I I O T L P A R O EU RO MEA ³#³# ³#³#³#³³# ³## # \ & ³#³#³³# ³# #³³# #³³# ³³# # ³# ³ # ³#³#³# \ C % ³# ³# \& C % ³# ³# # ³#& C % ³³# C % ³# ³## \% & C % \& & ³#³³# \C & ³# # ³³##³#³# ³#³³# # \ ³# \³#³& & ³ # \ \³& & \ & \ & \#& \ & ³ # ³ # \ \& & \& \³#³# & \³& \\& & \ & \ & \# \& & [ % \& \ \& \ & \ & \ & \ & \& \\& & \ & \ & \ & \& & \& \& \& \& \ & & \ & \& & \ & & \ \ & \& \ \ & \ & \ \ \& & \ & \ & \ & \ & \& \ & \& & \ & \ \ \ & \ \& [& % \& & \& \ \& \& \& \& \& & \ \ \& & \ & " ´ ´"´´""´"´"´""´" ´´""´´""´" & \ \ & ´" " ´ ´" \& & \% \& [& % \ & ´"´"´" ´" ´" \% [[% [% ´´"´"´´""´"´"´" ´" ´"´´"´" ´" [ [% " " " " " " [ [% % ´´"´´"´´""´""" ´"´´´" ´"´"´"´"´"´"´"´´´" "´´´"´´""´´"" ´´ ´"´""´"& " ´"´ ´´"´\"´"´ ´"´"´" [ % [ b [% % "´ ´" ´" [ % " ´ [ % [% ´"´"´ " [% % [% [% [% [% % [ % [% % [% [% ´"´" ´"´%́ [% [ [ % " [ [% [ % [ [ % [% [ % [% % [" %́ [ [% [% % [% ´´" [[ [% [% [% [% [% [% % [% [% [ [ % [% % [% [% [ % [[ % 01 74P 3 1 1 12 8 57 38 6 57 69 1 07 1 45 65 74P 12 8 7 5 DISCARICA SAVIO Strade Ravenna Strade Cervia Contenitori Z Reparto N1 $ ³# Reparto N2 C Reparto N3 % \ Reparto N4 & ´" Reparto N5 [ Reparto N6 % # [% [ [% [% % % [ [ % [ % [ % [% % [ 0 3000 6000 9000 12000 15000 Meters Figura 5.30 Reparti di raccolta proposti dalla simulazione 131 Capitolo 5 – Sperimentazione dell’algoritmo La soluzione proposta presenta, rispetto all’attuale organizzazione, notevoli vantaggi in termini di minimizzazione di distanze, durate e costi: la lunghezza totale del percorso di servizio diminuisce di circa il 6%, la durata dell’intero servizio si riduce di 12 ore nell’arco della settimana ed i costi diminuiscono di un 4%, corrispondenti ad un risparmio di circa 700€ la settimana. Inoltre, in relazione ai costi variabili, è da considerare anche il risparmio derivante dal minor numero di passaggi in discarica: alle operazioni di pesatura, svuotamento e pulizia dei veicoli in discarica è associato un costo di circa 5 €. A grandi linee, il risparmio imputabile ai costi variabili è così valutabile: Risparmi Costo Servizio settimana Costo Costi Passaggi in Discarica Variabili Totali € 700,00 € 35,00 € 735,00 mese € 2.800,00 € 140,00 € 2.940,00 anno € 33.600,00 € 1.680,00 € 35.280,00 Tabella 5.40 Risparmi su costi variabili E’ da notare, poi, che la riduzione della lunghezza totale del percorso di servizio si traduce in un risparmio sui costi di ammortamento del veicolo utilizzato, poiché permette di assegnare al veicolo stesso una vita utile prevista maggiore di quella gli si assegnerebbe con la soluzione attuale. Infine l’utilizzo di due veicoli anziché quattro induce ulteriori risparmi. La soluzione per essere attuata richiede, però, una riorganizzazione dell’intero sistema organizzativo, che permetta di far coincidere la tempistica con la suddivi-sione del lavoro degli operatori in turni da sei ore: questo potrebbe essere realizza-to mediante un sistema che preveda un cambio dell’operatore durante l’esecuzione dei singoli viaggi. Inoltre la soluzione richiede un addestramento degli operatori e potrebbe risultare di più difficile attuazione da parte degli operatori, poiché meno intuitiva e più difficile da memorizzare rispetto a quella attuale. 132 Conclusioni Conclusioni I risultati ottenuti dalle sperimentazioni permettono di affermare che il modello di pianificazione delineato nel presente studio rappresenta in modo piuttosto attendibile la realtà in esame. Per ridurre il più possibile il divario, inevitabilmente presente, tra il modello e la situazione reale da esso rappresentata, le fasi di codifica delle informazioni e di verifica dei risultati sono state condotte seguendo le indicazioni fornite dal personale di Hera, in base alla loro esperienza. La sperimentazione dell’algoritmo ha condotto a risultati del tutto soddisfacenti, permettendo di migliorare l’attuale soluzione organizzativa, in termini di minimizzazione delle distanze e dei tempi totali del servizio, con conseguente riduzione dei costi complessivi. Il miglioramento, rispetto agli attuali percorsi di raccolta, è stato ottenuto mediante l’individuazione di tragitti più convenienti, il clustering dei cassonetti in base alla loro posizione rispetto al deposito e alla discarica, la costruzione dei viaggi coerente con i diversi livelli di domanda del servizio, il bilanciamento dei percorsi. Le soluzioni sono state ricavate in tempi relativamente : tempi dell’ordine di poche decine di secondi per le simulazioni relative ai singoli reparti di raccolta, quindi per un numero complessivo di circa 135 punti raccolta; tempi dell’ordine di pochi minuti per la sperimentazione globale, relativa a circa 1600 punti raccolta. L’aderenza del modello alla realtà e la bontà dei risultati dipendono fortemente dalla quantità e dalla qualità delle informazioni disponibili, in particolare sui livelli di domanda e sui vincoli stradali, per cui è importante un monitoraggio continuo del servizio, per approfondire ed aggiornare il quadro conoscitivo. Naturalmente solo l’implementazione dei percorsi di raccolta proposti dall’algoritmo permetterebbe di verificare la piena fattibilità e la precisa tempistica dei viaggi ed, eventualmente, di modificare i parametri del problema, in modo da indirizzare più opportunamente la ricerca della soluzione organizzativa. Le soluzioni ottenute sono solo una parte di tutte quelle che è possibile ottenere e, quindi, non si può avere la certezza che la soluzione trovata sia la migliore; in ogni caso, i risultati delle simulazioni permettono una maggiore conoscenza della realtà in esame, poiché consentono di evidenziarne gli aspetti 133 Conclusioni particolarmente critici o quelli potenzialmente migliorabili, e, quindi, possono essere prese come punto di partenza per un’analisi più approfondita del problema di pianificazione. Strumenti informatici come quello utilizzato nel presente studio, se sostenuti da un efficace sistema informativo ed indirizzati da un’opportuna esperienza di gestione risultano essere un supporto fondamentale per la gestione del servizio di raccolta dei rifiuti. 134 Bibliografia Bibliografia [1] Decreto Legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, recante: “Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE sugli imballaggi e rifiuti di imballaggio”. [2] Comune di Ravenna Settore Lavori Pubblici, “Regolamento di gestione dei rifiuti solidi urbani e assimilati”. [3] Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i servizi Tecnici, Osservatorio Nazionale sui Rifiuti, “Rapporto Rifiuti 2004”. [4] S. Martello, “Lezioni di Ricerca operativa”, Progetto Leonardo, editore Esculapio, 1995. [5] R. De Franceschi, “Algoritmi euristici per il Vehicle Routing Problem”, Università degli studi di Padova, Dic 2003. [6] G. Clarke and J.W. Wright, “Scheduling of Vehicles from a central depot to a number of delivery points”, Operation Research 12, 568-581, 1964. [7] F. Latini, “Algoritmi euristici per la pianificazione della raccolta dei rifiuti solidi urbani”, pp 109-123, Università degli studi di Bologna, Dic 2002 [8] Mole, R.H. Jameson, S.R., “A sequential route-building algorithm employing a generalized savings criterion”, Operation Research Quarterly, 27, 503-511, 1976. [9] N. Christofides, A. Mingozzi, P. Toth, “The Vehicle Routing Problem”, a cura di N.Christofides, A. Mingozzi, P. Toth ans C. Sandi, Wiley, Chichester, Combinatorial Optimization, pp315-338,1979. [10] Gillet, B.E. and Miller, L.R., “A heuristic algorithm for the vehicle dispatch problem”, Operation Research 22, 340-349, 1974. 135 Bibliografia [11] Fisher, M.L. and Jaikumar, R., “A generalized assigment heuristic for vehicle routing”, Networks 11, 109-124, 1981. [12] Bramel, J.B. and Simchi-Levi, D., “A location based heuristic for general routing problems”, Operation Research 43, 649-660, 1995. [13] S. Lin e B.W. Kernighan, “An effective heuristic algorithm for the travelling salesman problem”, Operation Research 21, 698-516, 1973. [14] N. Christofides e S. Elion, “An algorithm for the vehicle dispatching problem”, Operation Research Quarterly 20, 309-318, 1985. [15] Dueck, G. and Scheurer, T., “Treshold accepting: ageneral purpose optimisation algorithm”, Journal of Computational Physics, 104, 86-92, 1993. [16] Dueck G., “New optimisation heuristics: The great deluge algorithm and the record-to-record travel”, Journal of Computational Physics, 104, 86-92, 1993. [17] F. Glover e M. Laguna, “Tabu Search”, Kluwer, Boston, 1997. [18] Rochat, Y. And Taillard, E.D., “Probabilistic diversification and intensification in local search for vehicle routing”, Journal of Heuristics, 1, 147-167, 1995. [19] Toth, P. and Vigo, D., “The granular tabu search (and its application to the vehicle routing problem)”, Working Paper, DEIS, University of Bologna, 1998. 136