CITTÀ DI MONOPOLI Assessorato alla Cultura REGIONE PUGLIA Assessorato alla Cultura 37a STAGIONE CONCERTISTICA 2016 -2017 La musica è un elemento che accresce la gioia dell’ospitalità, sia per chi la offre che per chi la riceve. Anche quest’anno va, dunque, il mio plauso alla Stagione Concertistica dell’Associazione “Amici della Musica - Orazio Fiume”, la quale rappresenta senz’altro un’attrattiva non solo per i turisti ma anche per l’intera cittadinanza. Diciassette appuntamenti di cui ben cinque concerti-evento che dall’autunno alla primavera ci faranno vivere e condividere piacevoli momenti d’arte, di riflessione ed emozioni intense. Anche per questa 37esima edizione mi piace sottolineare la rassegna “Giovani Concertisti” che coinvolge giovani musicisti del posto. Voglio, pertanto, estendere il mio più sentito ringraziamento agli organizzatori e, in particolare al prof. Angelo Giangrande, agli artisti partecipanti, agli appassionati e a tutto il pubblico che prenderà parte a questa manifestazione. Emilio Romani Sindaco di Monopoli É un piacere, come sempre, augurare la miglior stagione possibile ad una rassegna così longeva e ai suoi organizzatori di grande esperienza. Non v’è dubbio che essa garantisca una sana e costante “ossigenazione culturale” alla Città intera, “in armonia” con la sua naturale vocazione musicale e artistica. Auguri autentici e sinceri, dunque, a tutti gli “Amici della Musica” e un augurio a tutti coloro che parteciperanno, di sicuro, come sempre numerosi, di un ottimo, distensivo, intelligente ascolto. Giorgio Spada Consigliere delegato alla Cultura Ci pregiamo presentare la nostra prossima stagione concertistica giunta all’invidiabile traguardo della 37a edizione organizzata, come sempre, grazie al contributo della Civica Amministrazione di Monopoli ma anche all’attenzione del Ministero dei Beni ed Attività Culturali e della Regione Puglia. Il cartellone predisposto come sempre con la preziosa collaborazione del nostro Direttore Artistico M.° Giovanni Antonioni, dimostra il grande sforzo compiuto per assicurare al nostro affezionato pubblico una stagione di concerti di notevole spessore artistico che comprende ancora una volta concerti che abbracciano diversi generi musicali (classica, antica, contemporanea, jazz, etnica-popolare). La stagione comprende ben 17 appuntamenti di cui ben cinque concerti-evento che vedranno la presenza di concertisti che calcano i palcoscenici di tutto il mondo! Il primo di questi sarà tenuto dal famoso duo “MUSICA NUDA” con Petra Magoni (voce) e Ferruccio Spinetti(contrabbasso). Altro concerto evento da non perdere sarà quello di Rita MARCOTULLI 7et in un omaggio ai Pink Floyd e di seguito il grande trombettista Paolo FRESU accompagnato dal pianista Roberto CIPELLI. Inoltre avremo l’onore di ospitare ancora una volta il famoso pianista Danilo REA che tanto successo ha riscosso nelle passate stagioni. Questa volta ci presenterà un omaggio ai Beatles ed ai Rolling Stones. Ancora un concerto evento sarà quello del ben noto duo Francesco D’ORAZIO (vl) e Giampaolo NUTI (pf) in un programma accattivante tra tango e jazz. Anche in questa stagione abbiamo previsto il consueto Concerto di Capodanno con lo STRAUSS KONZERT diretto dal M.° Raffaele DE SANIO con le più belle melodie della tradizione viennese. Ma sono meritevoli di attenzione anche gli altri appuntamenti tutti tenuti da noti concertisti. Il Quartetto di Larry FRANCO in un omaggio al famoso Nat King Cole e sua figlia Natalie. Seguirà un concerto originale tenuto da un trio di fisarmoniche “FATUM TRIO” con un repertorio basato su musiche etniche-minimalistiche. La musica classica sarà presente con i concerti dell’ “ARS TRIO di ROMA”, del Quartetto d’archi “GUADAGNINI” e del “CELLO ENSEMBLE NINO ROTA” diretta dal M.° Michele Cellaro, del nostro Conservatorio di Musica, che ci presenteranno brani dei più celebri autori. Merita di essere particolarmente segnalato il concertospettacolo per ensemble vocale a 4 voci con accompagnamento strumentale dell’Ensemble TERRA D’OTRANTO e voce recitante di Paolo PANARO che presenteranno madrigali tratti dall’ultima stampa di Jechet de Berchem alcuni dei quali mai eseguiti fino ad ora. Con il Quartetto dell’ armonicista Max DE ALOE si potranno ascoltare vecchi e graditissimi standard della tradizione jazz ma anche qualche eco di tango e arie d’opera pucciniane rivisitate in chiave jazz, oltre a brani originali del quartetto. Alla musica etnico-popolare sarà dedicato il concerto dell’Orchestra Tzigana di Budapest che eseguirà un programma dedicato alle canzoni e danze folcloristiche ungheresi. Ancora con il trio di Pino DE VITTORIO avrà luogo un concerto dal titolo “Le Tarantelle del Rimorso” che ci farà ascoltare “Tarantelle e musica della Puglia”. Concluderà la stagione la consueta rassegna dedicata ai “Giovani Concertisti” che presenterà i migliori allievi del nostro Conservatorio di Musica che ci saranno presentati dalla Direzione dello stesso che ringraziamo per la preziosa collaborazione. Ci preme anche segnalare che a margine della presente stagione saranno programmati, come nel passato, concerti per gli alunni delle nostre scuole al fine di avvicinarli alla “nostra” musica. Quindi una Stagione che sottoponiamo alla Vostra attenzione nella speranza che vorrete continuare ad accordarci la Vostra adesione cosi come Vi preghiamo di portarla a conoscenza di quanti possano essere interessati. Con l’occasione ci permettiamo sollecitare la sottoscrizione dell’abbonamento che consente a Voi dei risparmi, a noi di poter far fronte con tempestività agli impegni organizzativi. Ovviamente sono confermate le agevolazioni per i nostri soci, i giovani e gli anziani. Ci auguriamo, quindi, che i nostri molteplici sforzi trovino benevole accoglienza nella nostra Città e non solo, il che ci consentirà di continuare il nostro impegno volontaristico per assicurare una serie costante di validi appuntamenti con la “buona musica”. Monopoli, 6 ottobre 2016 Il Presidente Prof. Angelo Giangrande 13 gennaio 2017 PROGRAMMA GENERALE Cinema Vittoria RITA MARCOTULLI 7et 26 ottobre 2016 Auditorium “Bianco-Manghisi” LARRY FRANCO TRIO Omaggio a Natalie & Nat King Cole Larry FRANCO - voce e pianoforte Guido DI LEONE - chitarra Ilario DE MARINIS - contrabbasso Featuring DEE DEE JOY 2 novembre 2016 Cinema Vittoria MUSICA NUDA Concerto evento FATUM TRIO Auditorium “Bianco-Manghisi” Rita MARCOTULLI - piano Tore BRUNBORG - sax Ares TAVOLAZZI - contrabbasso Fausto MESOLELLA - chitarra Alessandro PATERNESI - batteria Pasquale MINIERI - suoni elettronici RAIZ - voce 26 gennaio 2017 Auditorium “Bianco-Manghisi” MAX DE ALOE QUARTET 7 febbraio 2017 Cinema Vittoria 23 febbraio 2017 Cinema Vittoria DANILO REA - pianoforte Omaggio ai Beatles e Rolling Stones Trio di fisarmoniche Massimiliano PITOCCO Giuseppe SCIGLIANO Angelo MIELE 25 novembre 2016 Auditorium “Bianco-Manghisi” ARS TRIO di ROMA 14 dicembre 2016 Direttore Antal Szalai Auditorium “Bianco-Manghisi” CELLO ENSEMBLE “Nino ROTA” Direttore Michele Cellaro Cinema Vittoria PAOLO FRESU - tromba ROBERTO CIPELLI - pianoforte Concerto evento Audit.“Bianco-Manghisi” Concerto evento FRANCESCO D’ORAZIO - violino GIAMPAOLO NUTI - pianoforte Tra tango e jazz 27 dicembre 2016 Concerto evento ORCHESTRA TZIGANA di BUDAPEST 9 marzo 2017 Laura PIETROCINI - pianoforte Marco FIORENTINI - violino Valeriano TADDEO - violoncello 21 dicembre 2016 Omaggio ai Pink Floyd Max DE ALOE - armonica cromatica Roberto OLZER - pianoforte Marco MISTRANGELO – contrabbasso Nicola STRANIERI - batteria Petra MAGONI - voce Ferruccio SPINETTI - contrabbasso 16 novembre 2016 Concerto evento Auditorium “Bianco-Manghisi” 23 marzo 2017 Quartetto d’Archi Auditorium “Bianco-Manghisi” “GUADAGNINI” Fabrizio ZOFFOLI - violino Giacomo COLETTI - violino Matteo ROCCHI - viola Alessandra CEFALIELLO - violoncello 6 aprile 2017 PINO DE VITTORIO Auditorium “Bianco-Manghisi” Tarantelle e musiche della Puglia ENSEMBLE TERRA D’OTRANTO Pino DE VITTORIO - voce, chitarra battente Marcello VITALE - chitarra battente, chitarra classica Leonardo MASSA - calascione 3 gennaio 2017 21 e 26 aprile 2017 “Dirò d’ Orlando... ” Concerto di Capodanno STRAUSS KONZERT Una serata a Vienna Auditorium “Bianco-Manghisi” Rassegna Auditorium “Bianco-Manghisi” “GIOVANI CONCERTISTI” in collaborazione con il Conservatorio di Musica “Nino Rota” di Monopoli INGRESSI Porta ore 20,30 - Sipario ore 21,00 Mercoledì 26 ottobre 2016 Auditorium “Bianco-Manghisi” successore di Nicola Arigliano in Italia. Dal 2013 è il Docente della Cattedra di Canto Jazz presso L’Ist. Superiore di Studi Musicali G.Paisiello di Taranto. Guido DI LEONE - musicista jazz, chitarrista, didatta, è nato a LARRY FRANCO TRIO “UNFORGETTABLE”... NATALIE & NAT KING COLE Larry FRANCO - voce / pianoforte Guido DI LEONE - chitarra Ilario DE MARINIS - contrabbasso Featuring DEE DEE JOY - voce Un Omaggio a Natalie Cole scomparsa da poco a soli 65 anni e al padre Nat King Cole con Larry Franco; Dee Dee Joy; Guido di Leone e Ilario De Marinis. Il trio di Larry Franco, che è attivo da oltre 25 anni ed ha suonato in tutto il mondo questo repertorio, vuole ricordare Natalie Cole con la voce di Dee Dee Joy. Nel concerto si ascolteranno brani come Unforgettable, Route 66, L.O.V.E. Monalisa, Non Dimenticar, For Sentimental Reasons, Straighten Up And Fly Right, Almost Like Being In Love, This Can’t Be Love, When I Fall In Love, Too Young … L’omaggio a Nat King Cole, è in ordine di tempo il primo progetto musicale di Larry Franco. Viene proposto in trio “drumless” cercando di rispettare le sonorità dell’epoca. Larry FRANCO - Best Italian Jazz Singer 2008 by Italian Jazz Awards. - Premio alla Carriera da Surrentum Jazz International nel 2013. - Docente di Canto Jazz presso L’Istituto Superiore di Studi Musicali G. Paisiello di Taranto. Intraprende lo studio del pianoforte a sei anni. La sua carriera musicale comincia come cantante di Big Band. Ha cantato per radio e televisioni Nazionali ed estere. È stato pianista fisso di Nicola Arigliano dal 1997 al 1998 da cui è nato il suo amore per lo Swing Italiano. Dal 1997 ad oggi porta in giro per il Mondo i suoi gruppi ed i suoi progetti esibendosi nei maggiori Festival Jazz Internazionali e suonando per Istituti Italiani di Cultura, Consolati ed Ambasciate che da loro è stato definito “Ambasciatore del Jazz Italiano nel Mondo”. Ha inciso 16 Cd a suo nome e una decina come ospite. Renzo Arbore lo ha battezzato come l’unico vero Bari nel 1964, dove attualmente vive. Molto prolifico come compositore, ideatore di gruppi e arrangiatore, ha inciso un centinaio di cd di cui circa la metà come leader. La sua spiccata capacità di accompagnatore, e la buona conoscenza degli standard jazz, lo porta spesso a suonare ed incidere frequentemente con i numerosi validissimi colleghi pugliesi, ma anche con noti artisti internazionali. Guido Di Leone è spesso impegnato nell’organizzazione di rassegne Jazz e nella conduzione di programmi musicali televisivi. È direttore e docente di chitarra e armonia della scuola musicale Il Pentagramma di Bari, da lui stesso fondata nel 1985. Dal 2004 al 2014 ha insegnato chitarra jazz nei corsi accademici di primo e secondo livello del Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari. Del 2002 è il testo “Metodo facile e completo di Teoria Jazz” pubblicato dalla casa editrice “Sinfonica Jazz – Carish”, anche tradotto nel sistema per non vedenti “Braille”. Ilario DE MARINIS - è nato a Trani nel 1948. Comincia la sua carriera musicale suonando il basso elettrico in un gruppo chiamato “The Praxis”. Studia contrabbasso al Conservatorio e suona in Big Band, piccoli combo, oltre che con Dizzy Gillespie, Chet Baker, Dusko Goykovic, Lee Koniz, Joe Newman, Ernie Wilkins, Benny Bailey, Sal Nistico, Mark Murphy, Enrico Rava, Paolo Fresu, Gunhild Carling, Ray Gelato, Franco Cerri, Nicola Arigliano. Insieme con la Dixinitaly Jazz Band e con il Larry Franco Quartet partecipa a diversi Festival jazz nel mondo. È anche il Direttore Artistico del “Pugljazz” Jazz Festival. Ha inciso una ventina di cd come sideman e fa parte stabilmente del Nat King Cole trio di Larry Franco. DEE DEE JOY - Debora La Gioia, in arte DEE DEE JOY, si dedica contestualmente all’attività concertistica e al perfezionamento della musica e del Canto Jazz frequentando il Conservatorio di Taranto “G. Paisiello”. La sua musica è pervasa da suoni etnici, ispirati dal suo amore per il Mediterraneo e per la Cultura Orientale. Il suo canto morbido e intrigante, da cui traspare una grande sensibilità musicale ed un grande amore per la musica colta del novecento, si colora di sfumature sottili e profonde, pur raggiungendo momenti di alta drammaticità interpretativa. A 12 anni si avvicina alla musica cominciando a studiare pianoforte. Intraprende gli studi di Canto Jazz con il M° Larry Franco e, successivamente, con il M° Mario Rosini, con i quali successivamente condivide il progetto “Loving Duets”, nato da una sua idea, con cui si esibisce in vari teatri. Prosegue a tutt’oggi il Corso di Canto Jazz frequentando il primo livello presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “G. Paisiello” di Taranto per estendere le sue competenze; Inoltre studia privatamente pianoforte Jazz e tromba. I suoi ultimi progetti: “Abbassa la Tua Radio”, “Unforgettable Natalie e Nat King Cole”, “From Italy To America … storie di Jazz !” Mercoledì 2 novembre 2016 Cinema Vittoria MUSICA NUDA Petra MAGONI - voce Ferruccio SPINETTI - contrabbasso Un incontro fortuito voluto dal destino quello tra Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, duo che risponde al nome di Musica Nuda. Cantante solista con all’attivo già quattro album, nel gennaio 2003 Petra Magoni aveva in programma un mini-tour in alcuni piccoli club della “sua” Toscana con un amico chitarrista. Proprio il giorno del loro primo concerto, quest’ultimo si ammala. Petra, invece di annullare la data, chiede a Ferruccio, già contrabbassista degli Avion Travel, di sostituirlo all’ultimo minuto. Il concerto ottiene un tale successo che i due protagonisti di questo “Voice’n’bass” combo, nel giro di qualche settimana, mettono insieme un intero repertorio composto dalle canzoni che più amano e di slancio registrano in una sola giornata il loro primo album “Musica Nuda”, titolo che darà poi il nome anche al loro duo. In dodici anni di intensa attività concertistica in tutto il mondo, Musica Nuda ha collezionato riconoscimenti prestigiosi vantando nel proprio palmarès la “Targa Tenco 2006” nella categoria interpreti, il premio per “Miglior Tour” al Mei di Faenza 2006 e “Les quatre clés de Télérama” in Francia nel 2007. Nel corso degli anni, Ferruccio e Petra hanno portato il loro progetto in giro per il mondo, riuscendo a raggiungere anche spazi prestigiosi tra cui l’Olympia di Parigi, l’Hermitage di San Pietroburgo. Inoltre, sono stati ospiti del Tanz Wuppertal Festival di Pina Bausch e, sempre in Germania, hanno aperto i concerti di Al Jarreau. Nel marzo 2014 sono stati gli unici ospiti musicali della “Giornata Mondiale del Teatro” che si è celebrata all’interno del Senato della Repubblica, alla presenza del Presidente Pietro Grasso. In 12 anni Petra e Ferruccio hanno realizzato più di 1000 concerti, prodotto sei dischi in studio, due dischi live e un dvd. “Musica Nuda” (Radio Fandango, 2004), un disco di sole cover che ha avuto un incredibile successo con oltre 50.000 copie vendute. “Musica Nuda 2”, (Radio Fandango, 2006) doppio album in duo e con ospiti Stefano Bollani, Fausto Mesolella, Nicola Stilo, Erik Truffaz. Un disco principalmente di cover, dove sono presenti anche brani originali come l’intensa “Io sono metà” con la partecipazione di Pacifico. “Quam Dilecta” (Radio Fandango, 2006) un disco di musica sacra realizzato nella Chiesa di San Nicola di Pisa. “Musica Nuda Live a Paris” DVD (Bonsai, 2006) “Live à Fip” (Bonsai Music, 2007) registrato il 1° febbraio, dal vivo, all’Auditorium di Radio France. “55/21” (Blue Note, 2008) contiene sia cover che brani inediti con la partecipazione di Stefano Bollani, Gianluca Petrella, Nicola Stilo, Sanseverino e Jacques Higelin. “Complici” (Blue Note, 2011), è un disco importante perché contiene quasi interamente brani inediti, comprese tre cover, e segna un ritorno alle origini per Petra e Ferruccio che si ritrovano, dopo alcuni anni di proficue collaborazioni con diversi musicisti, di nuovo in duo, in sala da soli, voce e contrabbasso. Il disco contiene molti brani inediti e tre cover. “Banda Larga” (Blue Note, 2013), un disco realizzato per festeggiare i primi 10 anni di attività, un’occasione di vestire a festa la musica nuda, come si usa fare nelle grandi occasioni. In questo album, Petra e Ferruccio sono accompagnati da un’orchestra sinfonica. A vestire i brani di nuova luce è il polistrumentista Daniele Di Gregorio, arrangiatore di Paolo Conte, che per l’album ha curato l’architettura di tutte le composizioni, mantenendo intatta la centralità della voce di Petra e del contrabbasso di Ferruccio. Mercoledì 16 novembre 2016 Auditorium “Bianco-Manghisi” FATUM TRIO Trio di fisarmoniche Massimiliano PITOCCO Giuseppe SCIGLIANO Angelo MIELE Massimilisno PITOCCO - Ha iniziato lo studio del “Bayan” con il M° A. Di Zio proseguendo a Parigi con il M° M. Bonnay e diplomandosi al C.N.S, al Conservatorio della “ville de Paris” e al C.N.R. Nel 92 si diploma in Organo a Pescara e nel 94 in Fisarmonica a Bari. È vincitore di numerosi concorsi internazionali di Bayan, tra cui il 1° premio a Castelfidardo (1986 e 1988) e il 2° premio alla “Coppa del Mondo” (Svizzera 1989). Ha suonato in importanti teatri di tutto il mondo come quelli di Monaco, Francoforte, il Concertgebouw di Amsterdam, Bruxelles, Amburgo, Vienna, Parigi,vBudapest, Konzerthaus di Berlino, la Tonhalle di Zurigo e Lucerna, Città del Mexico, Sydney, Tokyo, Yokohama, San Paolo di Brasile, USA, il Parco della Musica a Roma, il Goldoni di Venezia, il Bellini di Napoli, il Verdi di Trieste, la Pergola di Firenze, la sala Verdi di Milano, il Massimo di Palermo, il Petruzzelli di Bari, ecc. È titolare della cattedra di Bayan al conservatorio “Santa Cecilia” in Roma. Giuseppe SCIGLIANO - è stato il primo diplomato con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio di Musica “Santa Cecilia” di Roma sotto la guida del M° Massimiliano Pitocco. Ha studiato Composizione e Direzione d’ Orchestra con il M° Francesco Carotenuto. Ha collaborato con nomi illustri del panorama musicale italiano e non. Vincitore di numerosi concorsi nazionali e internazionali, ha suonato da solista e in varie formazioni da camera in numerosi teatri come il Teatro “San Carlo” di Napoli, il Teatro “Belli”, il Teatro “Universal” e il Teatro “dell’Orologio” di Roma, il Teatro “Apollo” di Crotone, l’Auditorium del Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma, il Teatro “Rendano” di Cosenza, Bunka Kaikan di Tokyo (Japan), e tanti altri. Si è esibito con numerose orchestre italiane e straniere come la Filarmonica “Tchaikovsky”, l’Orchestra da camera della Calabria, la Filarmonica di Roma, la Sinfonica del Conservatorio “S. Cecilia” di Roma, la Sinfonica del “San Carlo” di Napoli. Nel 2006 in collaborazione con la casa di produzione Cecchi Gori International ha inciso la colonna sonora composta da Franco Piersanti del noto film “ IL CAIMANO” di Nanni Moretti. Nel 2012 fonda il Trio di Fisarmoniche Classiche “Fatum Trio” insieme con Massimiliano Pitocco ed Angelo Miele. È stato dal 2007 docente di Fisarmonica Classica presso il Conservatorio di Musica “P. I. Tchaikovsky” di Nocera Terinese (CZ). Angelo MIELE - inizia gli studi musicali all’età di 3 anni sotto la guida del padre proseguendo con il M° M. Pitocco, con il quale si diploma in Fisarmonica all’età di 17 anni con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari. A 18 anni consegue con il M° M. Battista il diploma in pianoforte presso il Conservatorio “L. Perosi” di Campobasso con il massimo dei voti, lode e menzione speciale. Si perfeziona con illustri nomi del panorama fisarmonicistico (M. Vayrynen, F. Deschamps, V. Semionov, O. Murray) ed è vincitore assoluto di concorsi nazionali ed internazionali tra i quali: Rassegna Internaz. “Gorni Kramer” (2000), “La Fisarmonica d’Oro” (Benevento, 2001), Premio “A. Volpi” (Loreto, 2005), Concorso di Esecuz. Musicale (Riccione, 2005),“Trofeo città di Atri” (2006), “Premio Internaz. Città di Morcone” (2006), XIII Concorso Luigi Nono (2009), I Festival Internaz. S. Cecilia (2010), Premio “S. Bizzarri” (2010). Riceve inoltre il terzo premio al 59° e 60° Trophee Mondial de l’accordeon (Portogallo 2009 e Spagna 2010), e il secondo premio al prestigioso Premio Internaz. “Città di Castelfidardo”. È docente di fisarmonica presso il Conservatorio “L. Perosi” di Campobasso. Programma A.Piazzolla Ballet tango J. Wojtarowicz Libertin Proms Little Story First day of spring V. Solotarjov Rondò Capriccioso Cafè Paris Heart F.Angelis Impasse Stars Balkan Dance K.Olczak Maestoso Mesto Venerdì 25 novembre 2016 Auditorium “Bianco-Manghisi” ARS TRIO di ROMA Laura PIETROCINI - pianoforte Marco FIORENTINI - violino Valeriano TADDEO - violoncello Fin dal suo esordio nel 2001, l’Ars Trio di Roma si è imposto come una delle giovani formazioni più interessanti del panorama italiano ed internazionale. Perfezionatosi sotto la guida del Trio di Trieste presso l’Accademia Musicale Chigiana di Siena (con Diploma d’Onore al termine del corso), nello stesso anno l’Ars Trio di Roma consegue anche il 1° Premio nel Concorso Internazionale “Città di Pinerolo” e il 1° Premio assoluto nel prestigioso Concorso Internazionale “Premio Trio di Trieste” di Trieste, ultimo ensemble italiano ad aver conseguito tale riconoscimento. Da allora l’Ars Trio è stato ospite di importanti associazioni concertistiche italiane, tra le quali: Istituzione Universitaria dei Concerti - IUC di Roma, Amici della Musica di Firenze, Amici della Musica di Vicenza, Amici della Musica di Padova, Amici della Musica di Verona, Amici della Musica di Palermo, Asolo Musica-Veneto Musica di Asolo, Teatro Nuovo “Giovanni da Udine”, Soc.Filarmonica di Trento, Ass. Chamber Music di Trieste, l’Accademia Filarmonica di Rovereto, Società dei Concerti di Parma, Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli”, Filarmonica Laudamo di Messina, Festival delle Nazioni di Città di Castello, Società del Quartetto di Bergamo, Gog di Genova, Bologna Festival, ecc. Per Radio3 Rai si è inoltre esibito nella rassegna de “I Concerti del Quirinale”, trasmessi in diretta radiofonica nazionale ed europea. Intensa anche l’attività all’estero: nell’anno successivo al debutto, il 2002, su invito del Cidim il Trio è stato impegnato in una lunga tournée in Sud America (Cile, Argentina, Uruguay e Brasile), dove si è esibito in prestigiosi teatri (Teatro Coliseo di Buenos Aires, Teatro El Circulo di Rosario, Teatro Argentino di La Plata, Teatro Oriente di Santiago del Cile, Sala Balzo di Montevideo, Canal da Musica di Curitiba) con diretta radiofonica nazionale a Montevideo e diretta televisiva per la Radio Televisione brasiliana Tv Globo di Rio de Janeiro. Negli anni successivi, il Trio è stato invitato ad esibirsi presso la Sala Martinu-Palazzo Lichtenstejn di Praga (Cecoslovacchia), la Sala delle Colonne della Filarmonica di Kiev (Ucraina), la Stephaniensalle di Graz (Austria), ed ha partecipato ad importanti festival in Germania quali il Scharwenka Festival di Lubecca ed il Bachfest di Lipsia. Interprete di un vastissimo repertorio che spazia dal classico al moderno (Mozart, Beethoven, Brahms, Schubert, Schumann, Dvorak, Ravel, Shostakovic), l’Ars Trio è da sempre molto attento anche alla musica contemporanea, eseguendo regolarmente in programma autori come Copland, Schedrin, Kagel e Henze; nel 2005 ha eseguito in prima esecuzione assoluta il Triplo Concerto per violino, violoncello, pianoforte e orchestra di Michele Dall’Ongaro, composizione espressamente dedicata all’Ars Trio di Roma. Nel 2007 il Trio ha eseguito in prima italiana il Segundo Trio di Luis De Pablo. Nel 2006, la rivista “Amadeus” ha dedicato la propria copertina all’Ars Trio di Roma, interprete dell’incisione dell’integrale delle opere per trio di Shostakovic pubblicata dal mensile. Dal 2005 l’Ars Trio di Roma è coinvolto nella promozione e diffusione musicale anche come direzione artistica di “Musica in Ateneo - dal Barocco a oggi”, rassegna espressamente rivolta al mondo giovanile per una fruizione gratuita e di qualità della musica classica e contemporanea negli spazi dell’Università. Programma L. V. Beethoven Trio op. 70 n. 2 Poco sostenuto -Allegro, ma non troppo Allegretto Allegretto ma non troppo Finale. Allegro J. Brahms Trio op. 8 Allegro con brio Scherzo Adagio Allegro Mercoledì 14 dicembre 2016 Cinema Vittoria PAOLO FRESU - ROBERTO CIPELLI tromba pianoforte Paolo FRESU “Fresu is one of those musicians who come from time to time to remind us why jazz is so special and unique” (Buenos Aires Herald) La banda del paese e i maggiori premi internazionali, la campagna sarda e i dischi, la scoperta del jazz e le mille collaborazioni, l’amore per le piccole cose e Parigi. Esiste davvero poca gente capace di mettere insieme un tale abbecedario di elementi e trasformarlo in un’incredibile e veloce crescita stilistica. Paolo Fresu c’è riuscito proprio in un paese come l’Italia dove - per troppo tempo - la cultura jazz era conosciuta quanto Shakespeare o le tele di Matisse, dove Louis Armstrong è stato poco più che fenomeno da baraccone di insane vetrine sanremesi e Miles Davis scoperto “nero” e bravo ben dopo gli anni di massima creatività. La “magia” sta nell’immensa naturalezza di un uomo che, come pochi altri, è riuscito a trasportare il più profondo significato della sua appunto magica terra nella più preziosa e libera delle arti. Il presente di Paolo è – come al solito – turbinoso, degno dell’artista onnivoro e creativo che tutti riconoscono in lui. Oggi (a parte un sorprendente lato letterario che è sfociato nella pubblicazioni di alcuni interessanti lavori editoriali e l’importante consegna della Laurea Honoris Causa dell’Università la Bicocca di Milano in Psicologia dei processi sociali, decisionali e dei comportamenti economici) è fatto del suo storico quintetto che ha girato la boa dei 3 decenni di piena collaborazione e stima reciproca, ma è anche quello del quartetto “Devil”, che riscatta a pieno merito i successi del celebrato “Angel” che impose Paolo all’attenzione europea qualche lustro fa. Crescono poi le importanti realtà contemporanee. Solo alcune di queste sono il duo con Uri Caine, la collaborazione con Carla Bley e Steve Swallow e il fortunato incontro con Ralph Towner che ha fatto da pon- te all’ingresso del nome di Paolo nell’entourage della celebrata e nobile etichetta ECM, che - oltre al lavoro con Towner - ha poi pubblicato il bellissimo lavoro Mistico Mediterraneo con Daniele Di Bonaventura e il coro polifonico corso A Filetta e il disco in duo con il bandoneonista marchigiano. Il suo presente più attuale lo vede attivo, in ottica più esterofila, in trio con Richard Galliano e il pianista svedese Jan Lundgren (“Mare Nostrum”) e in diverse nuove avventure con nuovi importanti nomi dell’entourage jazzistico contemporaneo quali Omar Sosa, Gianluca Petrella e – ancora – con Manu Katché, Eivind Aarset, Dave Douglas, Oren Marshall o Arild Andersen. Musica per il Cinema e “progetti speciali” come il suo straordinario “a solo” teatrale che ha paralizzato 3.000 spettatori all’Auditorium di Roma o un incantato teatro Metastasio a Prato chiudono il cerchio insieme alla piccola grande e folle avventura che lo ha portato a festeggiare nel 2011 i suoi 50 anni con 50 concerti, in 50 giorni consecutivi, con 50 formazioni e progetti diversi di giorno in giorno in 50 capolavori paesaggistici della sua Sardegna. Roberto CIPELLI Studia pianoforte principale presso il Conservatorio “G.Verdi” di Milano e si avvicina al jazz nel 1975 quando, con il chitarrista Riccardo Bianchi, fonda il “Quartetto Jazz Cremona”. Ha studiato presso l’Istituto Nazionale Studi sul Jazz (I.N.S.J.) di Parma e, in seguito, ha frequentato i seminari di “Siena Jazz” sotto la guida di Franco D’Andrea. Nel 1982, proprio ai seminari senesi, incontra il trombettista Paolo Fresu con il quale fonda un quintetto che ancora oggi è concertisticamente attivo dopo più di trent’anni anni d’intensa attività in tutto il mondo. Ha una corposa esperienza nel campo della didattica. E’ stato direttore delle master class del NonSole Jazz Festival e docente di Pianoforte Jazz presso il Seminario Jazz di Nuoro e di Gorle ; dal 1996 al 2009 ha curato la cattedra di Jazz presso la Scuola Civica di Musica “C. Monteverdi “ di Cremona. Ha insegnato Prassi esecutiva, Musica d’Insieme e Tecnica dell’Improvvisazione presso il Conservatorio di Brescia. Nel 2007 gli viene affidata la cattedra di jazz presso il Conservatorio di Trento della quale oggi è responsabile di Dipartimento. Dal 2014 è direttore artistico dei Seminari e del Festival Internazionale “Nuoro Jazz”. E’ laureato con lode in Musicologia presso l’Università di Bologna con una tesi di Civiltà Musicale Afroamericana. Nel Maggio 2000 partecipa alla seduta d’incisione francese del nuovo disco di Paolo Fresu per la BMG France: “Melos”. Tra Settembre e Dicembre 2001 partecipa con il quintetto Fresu ad un lunghissimo tour europeo che tocca Germania, Austria, Lussemburgo, Svizzera, Portogallo, Azzorre, Spagna e Francia. Nel 2003 collabora all’incisione del disco della cantante norvegese Rebekka Bakken: The art of how to fall edito dalla Universal. Mercoledì 21 dicembre 2016 Auditorium “Bianco-Manghisi” del Messico, l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, la Saarlandischer Rundfunk, l’Orchestra Filarmonica di Shangai, l’Orchestra Filarmonica di Nagoya, e tante altre. Nel 2010 Francesco D’Orazio è stato insignito del XXIX Premio Abbiati della Critica Musicale Italiana quale “Miglior Solista” dell’anno. Suona il violino “Comte de Cabriac” di Giuseppe Guarneri costruito a Cremona nel 1711 e un Jean Baptiste Vuillaume fatto Parigi il 1863. Giampaolo NUTI FRANCESCO D’ORAZIO - violino GIAMPAOLO NUTI - pianoforte Francesco D’ORAZIO Nato a Bari, si è diplomato in violino e viola sotto la guida del padre, perfezionandosi con Denes Zsigmondy presso il Mozarteum di Salisburgo e Yair Kless presso l’Accademia Rubin di Tel Aviv. Si è laureato in Lettere con una tesi in Storia della Musica sul compositore Virgilio Mortari. Il suo vasto repertorio spazia dalla musica antica eseguita con strumenti originali alla musica classica, romantica e contemporanea. Trai numerosi compositori hanno scritto per lui figurano Ivan Fedele, Terry Riley, Fabio Vacchi, Brett Dean, Michele dall’Ongaro, Michael Nyman, Alessandro Solbiati, Marco Betta, Marcello Panni e Luis De Pablo. Di particolare rilievo è stata la sua lunga collaborazione con Luciano Berio del quale ha eseguito Divertimento per trio d’archi in prima mondiale al Festival di Strasburgo, e inoltre Sequenza VIII al Festival di Salisburgo e Corale per violino e orchestra alla Cité de la Musique a Parigi e all’Auditorium Nacional de Musica di Madrid diretto dall’autore. Ha tenuto le prime esecuzioni italiane dei concerti per violino e orchestra di John Adams, Unsuk Chin, Kaija Saariaho, Aaron Jay Kernis, Michael Daugherty, Luis De Pablo e Michael Nyman. Ha tenuto concerti in tutta Europa, Nord e Sud America, Messico, Cina, Giappone e Australia. È stato ospite di prestigiose istituzioni musicali. Nel Marzo 2011, diretto da Lorin Maazel, ha tenuto a Washington il concerto celebrativo in USA per i 150 anni dell’Unità d’Italia suonando per l’occasione lo Stradivari 1727 dello stesso Maazel. Ha tenuto concerti e registrazioni con la London Symphony, la BBC Symphony Orchestra, l’Orchestra Filarmonica della Scala, i Berliner Symphoniker, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, l’Orchestra Sinfonica Nazionale d’Il de France, la OFUNAM e l’Orchestra Filarmonica di Città È nato a Firenze, dove ha compiuto gli studi pianistici sotto la guida di Antonio Bacchelli; successivamente ha studiato con Franco Scala ad Imola ed ha seguito corsi di perfezionamento in Italia e all’estero, sia di pianoforte che di musica da camera. Ha compiuto inoltre studi di clavicembalo - diplomandosi col massimo dei voti e lode - musica elettronica e direzione d’orchestra. Vincitore di numerosi concorsi pianistici nazionali, ha tenuto concerti in Austria, Germania, Irlanda, Francia, Spagna, Svezia, Slovenia, Stati Uniti, Canada, Kenya, Perù, Colombia e Messico, nonché nei maggiori centri italiani, dove suona regolarmente in importanti stagioni e festival concertistici sia come pianista che come cembalista. Ha eseguito concerti di Bach, Haydn, Mozart, Beethoven e Liszt con l’Orchestra da Camera Fiorentina, Chopin con la Filarmonica Marchigiana e la Giovanile di Genova, Alkan con la Camerata Marciana e Ciaikovsky con la Sinfonica di Lecce, nonché il Secondo concerto di Shostakovich con la NRO al Festival di Breckenridge, Colorado, e con la OFUNAM a Città del Messico, in diretta televisiva. La sua discografia, comprende alcune importanti integrali, recensite e premiate dalle riviste specializzate europee. È attualmente docente di pianoforte al Conservatorio “A. Boito” di Parma. Il suo eclettico repertorio solistico riserva una particolare attenzione per le trascrizioni d’autore, il contemporaneo e le composizioni meno eseguite anche attraverso formule concertistiche innovative, volte a stabilire un rapporto più immediato e coinvolgente con il pubblico. Programma Tra Tango e Jazz Tradizionale/Jimmy Yancey Duke Ellington Joe “King” Oliver Maurice Ravel William Bolcom Friedrich Gulda Theo Lovendie Charley Parker Thelonius Monk Astor Piazzolla John Coltrane Astor Piazzolla/SofiaGubaidulina Pallet on the floor Sophisticated Lady Weatherbird Blues dalla Sonata in sol Graceful Ghost da Play piano play 9-8-6 Amsterdam Tango Ah-Lev-Cha Blue Monk Milonga in re Tunji Le Grand Tango Martedì 27 dicembre 2016 Auditorium “Bianco-Manghisi” “ Dirò d’Orlando... ” Il Furioso di Ariosto e i madrigali del Capriccio di Berchem. Nel V centenario della prima edizione dell’Orlando furioso di Ludovico Ariosto e in occasione del 450° anniversario della morte di Jachet de Berchem (1567). Voce recitante Paolo PANARO ENSEMBLE TERRA D’OTRANTO Doriano LONGO - violino e viola da braccio Luca TARANTINO - liuto Pierluigi OSTUNI - tiorba Nicola ZACCARIA - flauti a becco e traversa rinasc. Ensemble madrigalistico Maria Luisa DITURI - soprano Vincenzo SCARAFILE - controtenore Nicola VINCI - tenore Angelo DE LEONARDIS - basso Le vicende e le imprese dell’Orlando furioso si svolgono nello scenario della guerra tra Saraceni e Cristiani contro Carlo Magno e i suoi paladini. La guerra terminerà in un duello terribile a Lipadusa, nella quale i Cristiani saranno vincitori. Riprendendo l’azione lì dove il Boiardo l’aveva conclusa, Ariosto narra della pagana Angelica, regina del Catai che, affidata dal Re Carlo Magno al duca di Baviera, per evitare contese tra i suoi paladini Orlando e Rinaldo, viene promessa a chi di loro si mostrerà più valoroso in battaglia. Ma approfittando della rotta dei Cristiani, Angelica fugge. Tra mille vicende, sprezzante dei tanti cavalieri che incontrerà e userà ai suoi scopi, la bella pagana s’intenerisce infine per un giovane ferito, l’umile fante saraceno Medoro, che diviene suo sposo. L’infelice Orlando perde il senno e, lasciando i compagni Cristiani, va incontro ad ogni tipo di avventura per ritrovare la donna amata fino a giungere proprio nel luogo che testimonia l’amore di Angelica e Medoro, ove apprende la triste verità. Il paladino, impazzito, andrà errando nella sua furia per la Francia e la Spagna, spargendo terrore ovunque. Astolfo, cugino del paladino, in groppa a un ippogrifo, mitico destriero alato, volerà fino in cima al paradiso terrestre e di lì, scortato da san Giovanni, raggiungerà la Luna, dove si raccoglie tutto ciò che gli uomini perdono sulla Terra. Lì egli recupererà l’ampolla contenente il senno perduto di Orlando e il paladino, dopo averne annusati i vapori, rinsavirà. Le narrazioni sceniche di Paolo Panaro sono una forma assoluta di rappresentazione frutto di un lavoro trentennale caparbiamente concentrato sulla forza della parola che diventa suono, sulla poesia che prende corpo in scena, sulla capacità fascinatoria che essa ha sul pubblico, sul suo essere punto di arrivo e culmine della plurimillenaria storia del teatro e delle letterature occidentali. L’ esecuzione musicale è il frutto della collaborazione tra artisti pugliesi che da anni si occupano del recupero e dello studio di partiture antiche, inedite o poco conosciute, del repertorio sacro e profano italiano. L’Ensemble Terra d’Otranto, e l’ensemble vocale nato in seno ad esso per particolari produzioni, hanno infatti partecipato a importanti stagioni concertistiche nazionali nonché registrazioni di opere in prima esecuzione moderna. In particolare, l’ensemble si è esibito in diretta per Rai Radio Tre ne I Concerti del Quirinale, è stato presente nella Stagione dei Concerti da Camera dell’Accademia di Santa Cecilia. Su Jachet de Berchem - L’Ensemble Terra d’Otranto anticipa quelle che, si augura, saranno le iniziative per far conoscere le opere e la figura di un importante musicista di fine Rinascimento che tanto lustro ha dato alla Città di Monopoli e alla Puglia. Infatti nel 2017 ricorrerà il 450° anniversario della morte di Jachet de Berchem. Nato a Berchem, nelle vicinanze di Anversa, nei Paesi Bassi, Jachet de Berchem trascorre buona parte della sua vita in Italia. Dapprima è a Venezia, dove ha modo di apprendere e perfezionare le conoscenze musicali dell’epoca frequentando le scuole di illustri maestri, tra cui Adrian Willaert e Philippe Verdelot. In seguito frequenta gli ambienti musicali di Firenze e Roma. Dalle esperienze maturate in questi che all’epoca erano i più importanti centri musicali italiani, Berchem crea una sua poetica, originale e innovativa: una sintesi perfetta tra rigore della scuola veneziana, espressività della scuola fiorentina e cantabilità della scuola romana. Agli inizi del 1553 Jachet [de] Berchem giunge a Monopoli al seguito del nuovo governatore di questa città, Andrea Marzato. La sua permanenza nella città pugliese si rivelerà duratura e importante, tanto da sposarsi in seconde nozze con Giustina de Simeonibus, nobildonna della stessa città, e concepire le sue opere più rappresentative, tra cui il Primo secondo et terzo libro del Capriccio di Iachetto Berchem Con la Musica da lui composta sopra le Stanze del Furioso(…)In Venetia Appresso di Antonio Gardano,1561. Martedì 3 gennaio 2017 Auditorium “Bianco-Manghisi” STRAUSS KONZERT “ Una serata a Vienna ” Raffaele DE SANIO Gianni CUCINIELLO Violoncello Direz. artistica / Violino Solista Pietro PACILLOContrabbasso Orazio SARCINA Violino Obblig. Libera GRANATIERO Soprano Luigi FACCHINIFlauto Nicola STRANIEROTenore Lo STRAUSS KONZERT mira a riavviare la tradizione del Caffé Concerto o Cafè Chantant sorto nel 1819 per volere di Josef LANNER presso il Caffé Rehbun di Vienna, per poi diffondersi nei circoli privati, salotti prestigiosi e gran galà viennesi. Lo Strauss Konzert promosso ed ideato nel 1996 dal Violinista Raffaele De Sanio, si avvale della presenza di musicisti affermati ognuno dei quali, grazie alle proprie spiccate qualità musicali, ha avuto modo di acquisire una notevole esperienza concertistica suonando presso importanti festival e con le più celebri orchestre italiane ed europee. Attivo da anni, ha tenuto concerti per le più prestigiose Associazioni Musicali italiane e straniere, riportando sempre i più alti consensi del pubblico e della critica. Durante la serata saranno eseguiti brani del repertorio solistico per violino che spaziano da Brahms ai leggiadri Valzer di Strauss, ma anche le più celebri arie d’opera e operetta possibili grazie alla pregiata presenza di due voci liriche: un soprano e un tenore Libera GRANATIERO soprano, debutta nel 2000 al Teatro ”U. Giordano” di Foggia nel ruolo di Elisetta nel Matrimonio Segreto Di D. Cimarosa. Successivamente si perfeziona con illustri cantanti, registi e direttori d’orchestra. Nel 2001 riceve una menzione d’onore al concorso lirico internazionale U. Giordano di Foggia. Ha all’attivo numerosissimi concerti lirico-sinfonici con l’orchestra U. Giordano di Foggia e collaborazioni con l’Istituzione Sinfonica Abruzzese. Numerose sono le produzioni liriche in cui è stata protagonista rispettivamente: Il matrimonio segreto D. Cimarosa (Elisetta) - Serva Padrona - G.B. Pergolesi (Serpina) - Barbiere di Siviglia G. Rossini (Berta) - Misha e i Lupi F. Lotoro (Misha) - Marcella U. Giordano(Eliana) - Cenerentola G. Rossini (Clorinda) - Suor Angelica G. Puccini (Suor Genovieffa) - Elisir D’amore G. Donizetti (Adina) - La notte di un nevrastenico N.Rota (Lei) - La traviata G. Verdi (Violetta). Vanta collaborazioni con Rai Uno nelle trasmissioni “Le note degli Angeli”, “ Pietrelcina come Betlemme” “Una voce per Padre Pio” accanto ad artisti di fama internazionale. Nicola STRANIERO - Tenore, le sue spiccate doti naturali si identificano subito già all’età di 17 anni e nel 2011 partecipa alla selezione per la trasmissione su RAIUNO “Talent Fest” entrando in finale, duettando con il celebre soprano Cecilia GASDIA. Dopo questa esperienza comincia a studiare Canto Lirico con il M° Maria Paola DE LUCA presso il Conservatorio di Salerno dall’età di 18 anni. Partecipa, nell’aprile 2013, alla rassegna europea “Suona Francese” eseguendo pagine operistiche dalla Carmen di Bizet. Partecipa al concerto di gala dedicato a Giuseppe Verdi per l’Associazione “The Winner Hill” a Foggia 2013. Debutta nel ruolo di Alfredo Germont, in Traviata, per la Stagione Lirico Concertistica “L’Opera in Concerto 2013” per l’Associazione Insieme per la Lirica di Lucera (FG) e nell’ambito del progetto didattico “L’Opera sui Banchi di Scuola” a Foggia. Ha partecipato in qualità di allievo effettivo alle Master Classes Di Teatro Lirico Amalfitana Coast luglio 2015 con il regista Riccardo Canessa e i maestri di pratica del repertorio vocale Ernesto Pulignano, Maurizio Iaccarino e Giulia De Luca coadiuvati dal vocal coach Maria Paola De Luca, partecipando ai concerti finali. E’ idoneo alle selezioni per il Coro Lirico Umberto Giordano del Teatro Giordano di Foggia. Nel mese di settembre 2015 è presente nella produzione de I Pagliacci di Leoncavallo in collaborazione con Fondazione del Petruzzelli, Politeama Greco di Lecce e Teatro Giordano sotto la direzione del M° Elio ORCIUOLO collaborando con la filarmonica di Bologna diretta dal M° YOSHIDA in Kyoto (Giappone). Debutta nell’estate 2016 nel ruolo di Gastone ne “La Traviata” sotto la direzione del M° Elio ORCIUOLO e la regia di Riccardo CANESSA. Attualmente corista del Teatro G. Verdi di Salerno, sotto la direzione del M° Daniel OREN. Programma Medley Valzer da Traviata “Parigi o cara” Trisch - Trasch Polka Marcia Persiana da Tosca “ Vissi d’arte ” da Tosca “Recondita armonia” J.Brahms Danza Ungherese n.5 C. Bohm Moto Perpetuo G.Puccini da Bohème “O soave fanciulla” J. Strauss G.Verdi J.Strauss J.Strauss G.Puccini G.Puccini G.Puccini da Bohème “Quando m’en vo” R. Leoncavallo da Pagliacci “Vesti la giubba” F.Schubert Gratzer Galopp J.Lanner Hansjorgel Polka V.Ranzato Fox della luna F.Lehar Tace il labbro A.Piazzolla Libertango F.Lehar Tu che m’hai preso il cor V.Robaudi Non ti scordar di me V.Monti Ciarda Venerdì 13 gennaio 2017 Cinema Vittoria RITA MARCOTULLI 7et Omaggio ai Pink Floyd Rita MARCOTULLI - piano Tore BRUNBORG - sax Ares TAVOLAZZI - contrabbasso Fausto MESOLELLA - chitarra Alessandro PATERNESI - batteria Pasquale MINIERI - suoni elettronici RAIZ - voce Quest’opera della pianista romana rischia di diventare uno dei più sensazionali dischi mai prodotti in Italia. Un progetto di Rita Marcotulli, che riunisce attorno a sé un numeroso gruppo di musicisti di estrazioni diversissime, per omaggiare l’indimenticata opera dei Pink Floyd . Intanto diamo un’occhiata alla tracklist: -Astronomy Domine (Barrett) -Melodico (Marcotulli) -Cirrus Minor (Waters) -Intromoney (Rabbia) -Money (Waters) -Goodbye Blue Sky (Waters) -Burning Bridges (WatersWright) -Saint Tropez (Waters) -Crying Song (Waters) -Set The Control For The Heart Of The Sun (Waters) -Us And Them (Waters-Wright). Fa già venire l’acquolina in bocca, no? E per quanto riguarda la lista dei musicisti coinvolti: -Rita Marcotulli pianoforte e tastiere, -Tore Brunborg sax tenore e soprano, -Fausto Mesolella chitarra elettrica; -Ares Tavolazzi contrabbasso e basso elettrico; -Pasquale Minieri suoni; -Alessandro Paternesi batteria, -Raiz voce. C’è naturalmente la pianista del cuore, Rita Marcotulli. C’è il sassofonista norvegese Tore Brunborg, da qualche tempo uno dei suoi più assidui collaboratori. Ma anche uno dei suoi contrabbassisti preferiti, Ares Tavolazzi, ed ai suoni elettronici troviamo il musicista, nonché produttore discografico pluripremiato, Pasquale Minieri. Chi non segue il jazz ed è passato di qui per caso avrà probabilmente notato la presenza del chitarrista degli Avion Travel, Fausto Mesolella. All’eterogeneità dei musicisti coinvolti fa da controcanto l’eterogeneità dei brani selezionati . Personalmente trovo assai felice l’idea di abbracciare (quasi) l’intero arco della carriera dei Pink Floyd, da “The Piper At The Gates Of Dawn” a “The Wall”, saltando a piè pari le annose polemiche del tipo: “Io ascolto solo Ummagumma, il resto è spazzatura commerciale” oppure: “Dopo Atom Heart Mother, non hanno fatto più niente di significativo”. Ogni tributo ai Pink Floyd che si rispetti non può che iniziare con una rassegna degli effetti sonori che hanno costellato l’opera e i dischi dei nostri: cuori pulsanti, voci fuori campo, scariche elettrostatiche, e chi più ne ha più ne metta. Citazione nella citazione, Raiz recita il testo di “ Wish You Were Her e” nelle prime battute di “ Astronomy Domine”. “ Cirrus Minor” viene nobilitata da un intro sognante della Marcotulli, Raiz espone il tema ed ancora la Marcotulli con Mesolella danno vita ad un momento intensissimo, tra i più riusciti dell’album. Il gruppo non sfigura in una cover stra-abusata quale è quella di “ Money”, grazie ad un trattamento a base di funk ed una sequenza di interventi strumentali di tutto rispetto, con Tavolazzi che, qui come altrove, diteggia indiavolato sulle corde del suo basso elettrico. Per chiudere in bellezza, Raiz non si dimentica delle sue radici quando è il momento di rappare e, strano a dirsi, il risultato è eccellente. Persino una canzoncina innocua come “ Saint Tropez”, balzata agli onori delle cronache perché nel testo c’è un riferimento a Rita Pavone, viene rinvigorita da un arrangiamento sbarazzino, che le dona un’aria “circense”. Molto coinvolgente anche “ Set The Control For The Heart Of The Sun”, con Raiz che tira fuori il suo cuore arabo e ci trasporta all’istante in un suk mediorientale. Chiude l’happening una versione dilatata di “ Us and Them”, che Rita aveva già inciso in solitudine nel suo “The Light Side Of The Moon”. Il cerchio si chiude... Impressionanti la varietà di stili toccata in questo viaggio musicale , ed allo stesso tempo l’omogeneità che il tocco inconfondibile di Rita Marcotulli riesce a dare al lavoro. Jazz e Rock vanno perfettamente a braccetto , si fondono l’uno nell’altro, e ogni intervento vocale e strumentale sembra essere perfetto, l’unico possibile in tale contesto. La visionarietà dei Pink Floyd sposa la passionalità della Marcotulli, e la sua inesauribile capacità di evocare un universo sonoro cangiante, suggestivo e personalissimo. Un capolavoro . Rita MARCOTULLI Allieva del Conservatorio Santa Cecilia e del Conservatorio Licinio Refice e sorella della cantante jazz, Carla Marcotulli, Rita Marcotulli comincia a suonare professionalmente all’interno di piccoli gruppi negli anni settanta e successivamente inizia a collaborare con svariati artisti internazionali come Chet Baker, Jon Christensen, Palle Danielsson, Peter Erskine, Steve Grossman, Joe Henderson, Helène La Barrière,Joe Lovano, Charlie Mariano, Marilyn Mazur, Pat Metheny, Sal Nistico, Michel Portal, Enrico Rava,Dewey Redman, Aldo Romano, Kenny Wheeler, Norma Winstone. Nel 1988 si trasferisce in Svezia, dove rimane fino al 1992. Tornata in Italia collabora fra gli altri con Ambrogio Sparagna e Pino Daniele e nel 1996 accompagna Pat Metheny in un’esibizione al Festival di Sanremo. Più recentemente ha partecipato alla realizzazione del film Basilicata coast to coast, per il quale si è occupata della colonna sonora. Grazie a questo lavoro la Marcotulli ha ricevuto il Ciak d’oro nel 2010, il Nastro d’argento alla migliore colonna sonora nello stesso anno, il David di Donatello per il miglior musicista nel 2011 (prima donna in assoluto a ricevere questo riconoscimento) e il Premio Top Jazz 2011 come miglior artista del jazz italiano secondo la rivista Musica Jazz. Nel febbraio 2013 è membro della giuria di qualità alla 63ª edizione del Festival di Sanremo, condotta da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto. Giovedì 26 gennaio 2017 Auditorium “Bianco-Manghisi” MAX DE ALOE QUARTET Max DE ALOE - armonica cromatica Roberto OLZER - pianoforte Marco MISTRANGELO - contrabbasso Nicola STRANIERI - batteria BORDERLINE e ALTRI RACCONTI Tra normalità e follia nell’arte Borderline è il nuovo progetto e nuovo CD per il collaudatissimo quartetto di Max De Aloe. Nel concerto si potranno ascoltare vecchi e graditissimi standard della tradizione jazz (Thelonious Monk, George Gerswhin, Henry Mancini, Jerome Kern) ma anche qualche eco di tango e arie d’opera pucciniane rivisitate in chiave jazz, oltre a brani originali del quartetto. Un progetto a largo respiro, in linea con la musica di Max De Aloe e del suo quartetto, sempre capaci di miscelare non solo differenti generi musicali ma anche mondi artistici apparentemente lontani come hanno dimostrato alcuni recenti progetti e dischi: Lirico incanto ( 2008) – rivisitazione di arie d’opera, Bradipo (2010) e Bjork on the moon (2012) dedicato alla musica della grande cantante e compositrice islandese. Un repertorio varie e coinvolgente che non mancherà di affascinare anche un pubblico non solito ai concerti jazz. Max DE ALOE - annovera nel suo curriculum prestigiose collaborazioni in sala di registrazione e/o dal vivo con musicisti del calibro di Kurt Rosenwinkel, Adam Nussbaum, Bill Carrothers, Eliot Zigmund, Mike Melillo, Don Friedman, Garrison Fewell, Dudu Manhenga, Franco Cerri, Renato Sellani, Gianni Coscia, Gianni Basso, Dado Moroni, ecc. suonando in importanti rassegne e festival in Italia e all’estero. Ha all’attivo nove album come leader e una quindicina come ospite, ma anche spettacoli in solo, realizzazioni di colonne sonore per spettacoli teatrali e documentari, oltre a collaborazioni con poeti, scrittori e registi. Nel “Top Jazz” 2008, il referendum che il mensile “Musica Jazz” realizza ogni anno tra sessantacinque giornalisti di jazz di tutte le testate specializzate e dei più noti quotidiani italiani, Max De Aloe si è aggiudicato il terzo posto come “Musicista dell’anno” nella categoria “Voce e miscellanea” e primo armonicista jazz in Italia (stesso risultato ottenuto nel 2009 e 2010). Divide la sua attività professionale tra quella concertistica e quella didattica. E’ fondatore e direttore del Centro Espressione Musicale di Gallarate, dove insegna teoria musicale, pianoforte moderno e armonica cromatica ed è stato docente dell’Accademia d’Arti e Mestieri dello Spettacolo del Teatro alla Scala di Milano per i corsi finanziati dal fondo sociale europeo. È endorser dell’ azienda tedesca Hohner, la più accreditata azienda costruttrice di armoniche. Martedì 7 febbraio 2017 Cinema Vittoria Roberto OLZER - ha compiuto percorsi di studio, acquisendone i relativi diplomi e lauree, in: Organo e Composizione Organistica (1994), Filosofia (1997), Pianoforte (2003), Tecnica Alexander (2008). Ha frequentato inoltre vari Seminari di improvvisazione jazzistica (1994 – 2000). Nel contempo ha sviluppato la propria attività musicale in più settori: • come concertista, in ambito classico e jazzistico, come organista e pianista, tanto in veste solistica che a capo di proprie formazioni o all’interno di ensamble corali ed orchestrali. • come arrangiatore, realizzando arrangiamenti per quartetti d’archi, per il decimino di Ottoni del Teatro alla Scala di Milano, per l’orchestra del Teatro Coccia di Novara, per le orchestre delle Scuole ad indirizzo musicale. • come compositore, pubblicando sinora “Tetragono” per clarinetto e pianoforte; “Sciccareddu”; “Per Geometrico Destino” per soli, coro e orchestra. Ha al suo attivo 7 cd di cui 2 come leader. Marco MISTRANGELO - bassista e contrabbassista, diplomato al conservatorio di Piacenza, dal 1996 si dedica principalmente al jazz e alla musica moderna. Ha collaborazioni con importanti jazzisti italiani e stranieri. Nei primi mesi del 2007 forma il trio di latin jazz “Iguazu” con il batterista/percussionista italo/argentino Alex Battini. Vanta collaborazioni anche nel mondo della musica leggera e d’autore. Ha inciso in questi anni oltre 20 cd spaziando tra jazz, musica latina, canzone d’autore e musiche per il teatro. Nicola STRANIERI - ha iniziato gli studi con Angelo Visconti, studiando in seguito con Enrico Lucchini e Tullio De Piscopo. Ha partecipato a diversi seminari tenuti da importanti musicisti come Peter Erskine, Enrico Rava e John Riley. Svolge un’intensa attività suonando in importanti jazz clubs e partecipando a diverse rassegne e festivals in varie città italiane e straniere. Annovera prestigiose collaborazioni in concerto ed in sala di registrazione con numerosi musicisti jazz, di fama internazionale ed italiani. Attualmente svolge attività didattica presso la “Scuola di Musica Dedalo” di Novara dove coordina la sezione di jazz e musica moderna. DANILO REA - pianoforte Omaggio ai Beatles e Rolling Stones “SOMETHING IN OUR WAY” Il nuovo disco in piano solo ispirato ai successi dei beatles e dei rolling stones “Something in our way”, ovvero i Beatles e i Rolling Stones nell’universo jazz di Danilo Rea. I successi delle due band britanniche icone della musica pop e rock dagli anni ’60, uniti sul filo delle note del piano di Danilo alla memoria di tutti noi e racchiusi nel suo nuovo disco in piano solo, pubblicato per Warner Music Italy. Nell’album i brani di Lennon, McCartney e Harrison, da sempre riferimento musicale e colonna della formazione di Danilo, s’intrecciano con i pezzi di Jagger e Richards. Nelle 16 tracce di “Something in our way”, le differenti vie musicali delle due formazioni convivono, si alternano e si uniscono nelle note di Rea, superando l’eterna dicotomia. Dalla melodia di Let it be, all’appassionata Angie, passando per il ritmo di Ob-la-dì Ob-la dà e l’energia di Jumpin’ Jack Flash, Danilo scompone, riarrangia e ricostruisce, fino a restituire la musica che si colora di nuove sfumature. Così, con il suo talento capace di spaziare su qualunque repertorio, la sua sensibilità musicale, il suo estro gentile e la sua forza creativa, Danilo plasma la melodia schiudendo le porte a infinite possibilità che si aprono agli ascoltatori. Danilo REA Nato a Vicenza quasi per caso, Danilo Rea è romano, ma non d’adozione. È romano perché la sua storia in musica nasce a Roma, tra le pareti di casa sua, dove l’incanto per i vecchi vinili di Modugno è più forte, già da piccolissimo, di qualsiasi divertimento: il vero gioco è suonare il piano, il vero incanto è la musica, il vero sogno è la melodia, il vero abbandono è nell’armonia. E la passione diventa studio al Conservatorio di Santa Cecilia, dove si diploma in pianoforte con il massimo dei voti e dove attualmente insegna nella cattedra di jazz. Studi classici, rock e pop influenzano la sua formazione e convergono attraverso il jazz, la sua vera passione, in uno stile inconfondibile e unico composto di due ingredienti fondamentali: melodia e improvvisazione. Appena maggiorenne esordisce con lo storico Trio di Roma con Enzo Pietropaoli e Roberto Gatto; parallelamente accompagna come pianista i più importanti cantautori italiani: Mina lo vuole prima ancora di Gino Paoli, ed entrambi gli restano fedeli negli anni, fino a oggi. Il suo talento lo porta ben presto ad affermarsi anche sulla scena internazionale e a suonare al fianco dei più grandi nomi del jazz come Chet Baker, Lee Konitz, Steve Grossman, Bob Berg, Phil Woods, Michael Brecker, Tony Oxley, Joe Lovano, Gato Barbieri, Aldo Romano, Brad Mehldau, Danilo Pérez, Michel Camilo, Luis Bacalov. Nel 1997, con Enzo Pietropaoli e Fabrizio Sferra, fonda “Doctor 3”, il trio che per tre anni riceve il premio della critica come miglior gruppo jazz, e che per più di dieci anni lo porta a calcare i più importanti palcoscenici italiani e all’estero. A partire dal 2000 Danilo Rea trova nella dimensione in piano solo il momento ideale per dare forma al proprio universo espressivo e al suo talento naturale per l’improvvisazione. Tra le sue collaborazioni più recenti, i lavori con Gino Paoli: già compagni di avventura nel progetto “Un incontro in Jazz”, il sodalizio artistico prosegue con l’album e il progetto live “Due come noi che…” (2012) e “Napoli con Amore” (2013). Nel 2014 Danilo firma le musiche per il film “Quando c’era Berlinguer” e nel 2015 quelle per “I bambini sanno”; nell’estate dello stesso anno viene presentato in anteprima mondiale a Umbria Jazz “…IN BACH?”, il progetto live a quattro mani con Ramin Bahrami. Il 16 ottobre 2015 esce “Something in our way” (Warner Music Italy), nuovo disco in piano solo ispirato all’indimenticabile repertorio dei Beatles e dei Rolling Stones. Dal 27 Aprile all’ 8 Maggio 2016, attraverso il tour di Umbria Jazz in Cina 2016, i suoi concerti in piano solo toccano prestigiose venue ed importanti teatri nelle città di Pechino, Shangai, Qingdao e Canton. Programma “Something in our way” 1. Let it be (Lennon/McCartney), 2. You can’t always get what you want (Jagger/Richards), 3. The long and winding road (McCartney), 4. Street of Love (Jagger/Richards), 5. Here comes the sun (Harrison), 6. Angie (Jagger/Richards), 7. And I Love her(Lennon/McCartney), 8. Jumpin’ Jack Flash (Jagger Richards), 9. Yesterday(Lennon/McCartney), 10. Lady Jane(Jagger/Richards), 11. You never give me your money(Lennon/McCartney), 12. Wild horses(Jagger/Richards), 13. Ob-la-dì Ob-la dà (Lennon/McCartney), 14. Paint it black(Jagger/Richards), 15. While my guitar gently weeps(Harrison), 16. As tears go by (Jagger/Richards/Oldham). Giovedì 23 febbraio 2017 Cinema Vittoria Orchestra TZIGANA di BUDAPEST Direttore Antal SZALAI Antal Szalai é considerato il miglior violino solista tzigano nel mondo ed é stato il beneficiario del premio “Ferenc Liszt Award” nel 2005. Proviene da una famiglia di musicisti tzigani e ha studiato il violino al Bela Bartok Conservatory of Music in Ungheria. L’Orchestra Tzigana di Budapest nasce nel 1969 su iniziativa proprio del Maestro Antal Szalai in collaborazione con altri musicisti provenienti da varie orchestre di Budapest. L’intento del gruppo é di proporre e valorizzare il repertorio orchestrale della musica tzigana: presentano brani di musica nazionale dell’epoca della riforma, della musica tradizionale tsardas ed arrangiamenti di canzoni popolari. La tradizione dell’orchestra tzigana si avvia circa 300 anni fa e da lf in poi viene costituita da un violino, una viola, un violoncello ed un cimbalom. Il loro repertorio é costituito non solo della musica ungherese tsardas, ma comprende anche pezzi classici del calibro della Rapsodia ungherese di Liszt, Brahms, Danze ungheresi, pezzi provenienti dai membri della famiglia Strauss, e la musica rurale ungherese tradizionale. La loro terra e la loro energia originaria é destinata ad appassionare il pubblico. Il modo di fare musica tzigana é meglio espresso da Antal Szalai: “Gli tzigani sono persone molto caratteriali ... e la musica tzigana viene dal cuore. C’é molto sentimento ed é romantica”. Dimenticate quindi le imitazioni. Non vi é alcun atteggiarsi qui o pretesa ma l’originale, suonato con passione ed integrità. La chiave di volta della musica tzigana ungherese é il violino, e Szalai é un maestro. Giovedì 9 marzo 2017 Auditorium “Bianco-Manghisi” “Applauditissimo il direttore e violinista solista Antal Szalai per il suo trascendentale virtuosismo e per la carica emotiva che sprigiona”. (Messagero Veneto) “Szalai is everything a Gypsy violinist should be, playing with swooning ardour and gorgeous tone. But the joy is in the total experience. This is a must see event, whatever your musical tastes”. (Sydney Morning Herald) CELLO ENSEMBLE “NINO ROTA” Programma Anonimo Czardas Focoso Ede Reményi Vola mia rondine Anonimo Due canzoni folcloristiche ungheresi (cimbalum solo) Anonimo Canzoni “kurucz” (flauto pastorale solo) J. Brahms Danza ungherese n°6, n°5 A. Kachaturian Danza delle spade G. Renz Circus polka (cimbalum solo) V. Monti Czardas F. Liszt Rapsodia ungherese Anonimo Fantasia tzigana Anonimo Due chitarre (canzone romantica russa tzigana) G. Boulanger Sogno tzigano (violoncello solo) G. Pasquale Danza zigana spagnola G. Dinicu Hora di marzo G. Dinicu Hora e usignolo (flauto di Pan solo) G. Bregovic Djelem, djelem Anonimo Occhi neri (russa tzigana) Anonimo Canti tradizionali gitani M. Theodorakis La danza di Zorba Anonimo Ungherese concerto czardas Violoncelli: Marcello FORTE - Giuseppe GRASSI Fabio DE LEONARDIS - Antonia CHILLÀ Tiziana DI GIUSEPPE - Francesco TANZI Lilia MASTRANGELO - Annalisa DI LEO Contrabbasso: Davide MILANO Direttore: Michele CELLARO Il Cello Ensemble, realtà musicale nata da diversi anni per volontà del M° Marcello Forte in seno alle classi di Violoncello del Conservatorio di musica “Nino ROTA” di Monopoli, vede protagonista il VIOLONCELLO, strumento versatile capace di infinite possibilità sonore, varietà timbriche e delicate sfumature melodiche. L’ensemble, formato da Maestri di chiara fama e allievi diplomati ormai affermati in varie realtà su territorio nazionale, vanta un repertorio vario e accattivante, costituito da musiche originali ed arrangiamenti di temi tratti dal repertorio classico-leggero che ben si prestano alle molteplici sonorità dello strumento. L’aggiunta del Contrabbasso, completamento perfetto per tutte le formazioni orchestrali, consente all’ “insieme” di “adagiarsi” sui registri più gravi, conferendo al “Cello Ensemble” un suono assolutamente particolare e rendendo il programma variegato e brillante. Il “Cello Ensemble Nino Rota”, diretto dal M° Michele Cellaro, autore degli arrangiamenti, ha solcato palcoscenici di molti Teatri d’Italia, lussuosi Giardini, Piazze e importanti Chiese: Teatro La Vallisa di Bari, Teatro Comunale di Foggia, Palazzo Gallone Vibo Valentia, Chiostro delle Monacelle Matera, Sala Biblioteca Comunale di Martina Franca, Basilica di San Giovanni Maggiore di Napoli, Sistema Bibliotecario di Vibo Valentia, Teatro Comunale di Massafra, Castello Angioino di Mola di Bari, Villa Neglia a Torre dell’Orso, Teatro Comunale di Casarano, Villa Menelao a Turi, solo per citarne alcuni. Nell’autunno 2016 il “Cello Ensemble Nino Rota” è stato impegnato in una serie di Concerti inseriti nel Cartellone della stagione “Stili a Confronto”, promosso dalla ICO Magna Grecia ( Istituzione Concertistico Orchestrale). Giovedì 23 marzo 2017 Auditorium “Bianco-Manghisi” Musica senza confini A. Vivaldi Concerto in sol min. per due violoncelli F.III n.2 G. Verdi da “I Masnadieri” Preludio da “Otello” Ave Maria e Finale atto IV L. Laporte Intermede - Pizzicato J. Offenbach Can can A. Piazzolla Oblivion, Libertango K. J. Alford da “Il ponte sul fiume Kwei” Colonel Bogey March E. Bernestein- I magnifici sette – (Tema conduttore) Nino Rota da “Il Gattopardo” Valzer del commiato da “Romeo e Giulietta” Time for us da Il giornalino di Gianburrasca Viva la Pappa col pomodoro G. Mirto Hana Bi (Violoncello, Contrabbasso e Orchestra di Violoncelli) Solisti: Marcello Forte, Michele Cellaro M. Cellaro FantastiCello (1a esecuzione) Quartetto d’Archi GUADAGNINI Fabrizio ZOFFOLI - violino Giacomo COLETTI - violino Matteo ROCCHI - viola Alessandra CEFALIELLO - violoncello Il Quartetto Guadagnini nasce nel 2012 dall’affiatamento di quattro giovani musicisti provenienti da Ravenna, Pescara, Bari e Roma. Vincitore nel 2014 del premio Piero Farulli, in seno al XXXIII Premio Franco Abbiati, si qualifica attualmente tra le più promettenti formazioni cameristiche d’Europa, dedite al grande repertorio quartettistico classico e romantico, con una particolare attenzione al repertorio del Novecento e alla musica del nostro tempo. Il Guadagnini si è già esibito nelle più importanti sale da concerti italiane, per la Società del Quartetto di Milano, l’Accademia Filarmonica Romana, lo Stradivari Festival di Cremona, a inaugurazione del nuovo Auditorium Arvedi del Museo del Violino, all’Unione Musicale di Torino, alla Società Umanitaria, al Bologna Festival, agli Amici della Musica di Padova, al Teatro Alighieri di Ravenna, per l’Associazione A. Mariani, al Teatro Ponchielli, al Teatro Massimo di Pescara, al Teatro Savoia di Campobasso, e per la Camerata musicale barese. Attualmente impegnato in una tournée nazionale promossa da CIDIM, il quartetto ha debuttato nel 2016 al Teatro La Pergola di Firenze per gli Amici della Musica. Sono già previste riprese dell’opera, nel 2016, al Teatro Metastasio di Prato e al Teatro Stabile di Torino. La suite strumentale che sarà tratta dal tale lavoro sarà inoltre dedicata dalla compositrice alla formazione. Il Quartetto Guadagnini collabora inoltre con i compositori Paolo Cavallone, di cui ha eseguito e registrato il brano Mercutio (2009) e Raffaele Bellafronte, di cui ha inciso per Tactus il brano For Five... in quintetto con il chitarrista David di Ienno. Già vincitore del V Concorso Musicale Marco Dall’Aquila e del XVI Concorso Internazionale Pietro Argento di Gioia del Colle (BA), sul fronte della propria formazione il quartetto sta completando un ciclo di perfezionamento con il Quartetto di Cremona presso l’Accademia “W. Stauffer” a Cremona. Sta inoltre seguendo i corsi tenuti da Hatto Beyerle, storico violista del Quartetto Alban Berg e loro grande estimatore, presso l’ECMA (la European Chamber Music Academy, di cui lo stesso Beyerle è fondatore e direttore artistico), oltre a beneficiare di alcune lezioni private di Pavel Vernikov. Il Quartetto Guadagnini ha il privilegio di poter suonare quattro strumenti d’eccezione, di scuola piemontese, ricevuti in prestito da Gianni Accornero: Fabrizio suona un bellissimo violino Giovanni Francesco Pressenda, datato 1838, Giacomo un Francesco Guadagnini del 1885, mentre Matteo e Alessandra, rispettivamente, una viola e un violoncello di Annibale Fagnola, datati 1910. Si è esibito su RAI 5 in Inventare il tempo, una trasmissione ideata e condotta da Sandro Cappelletto, in una puntata dedicata quartetto K465 “le dissonanze” di Wolfgang Amadeus Mozart, su RAI 3 accanto a Corrado Augias e Giovanni Bietti nella trasmissione “Visionari”, ed è ospite regolare di trasmissioni ed emittenti radiofoniche dedicate alla grande musica. Programma A. Dvorak Quartetto op.96 “Americano” Allegro ma non troppo Lento Molto vivace Finale: vivace ma non troppo J. Brahms Quartetto op.51 n.1 in do min. Allegro Romanza - Poco adagio Allegro molto moderato e comodo Allegro Giovedì 6 aprile 2017 Auditorium “Bianco-Manghisi” PINO DE VITTORIO Tarantelle e musiche della Puglia Pino DE VITTORIO - voce / chitarra battente Marcello VITALE - chitarra battente / chitarra classica Leonardo MASSA - calascione Attore e cantante, Pino de Vittorio è nato a Leporano, in provincia di Taranto. Dopo gli inizi artistici consacrati a favorire la rinascita della tradizione musicale delle Puglie, entra a far parte della compagnia teatrale e musicale diretta da Roberto De Simone, partecipando – spesso interpretando ruoli principali – alle sue maggiori produzioni (Mistero Napoletano, Li Zite ‘Ngalera, per il Maggio Musicale Fiorentino; L’Opera Buffa del Giovedì Santo, la nuova edizione de La Gatta Cenerentola per i festivals internazionali di New York, Buenos Aires, Francoforte, Rio de Janeiro, San Paolo). Nel 1984, è interprete, per il Teatro San Carlo di Napoli, di Crispino e la Comare dei fratelli Ricci, e dello Stabat Mater e del Requiem in Memoria di Pier Paolo Pasolini, sempre di De Simone. Anche con queste creazioni partecipa a numerosi festival nazionali e internazionali. Ancora una volta nell’ambito del Maggio Musicale Fiorentino, è stato interprete sensibile in un adattamento moderno di Luciano Berio de l’Orfeo di Monteverdi, e per le Settimane Internazionali di Napoli, ha tenuto ruoli importanti ne l’Histoire du Soldat di Stravinsky, diretto da Salvatore Accardo, e Pulcinella dello stesso compositore, in una produzione di Massimo De Bernardt. Ha cantato all’Accademia Chigiana di Siena e nelle più prestigiose sale del mondo. Ha, inoltre, interpretato a Londra, per la famiglia reale inglese, il ruolo di Amore nella Daphné di Marco Zenobi da Gagliano. Pino De Vittorio è solista dell’orchestra vocale e stru- mentale La Cappella della Pietà de’ Turchini, con la quale porta avanti un lavoro di approfondimento del repertorio rinascimentale e barocco. Nel 2014, all’Opéra de Paris, ha partecipato nel ruolo della Nutrice all’Incoronazione di Poppea, con la regia di Robert Wilson e la direzione di Rinaldo Alessandrini, tale produzione è stata ripresa a gennaio 2015 al Teatro alla Scala di Milano. Programma Le Tarantelle del Rimorso tarantelle, serenate, canti d’amore e di lavoro, nenie e stornelli del Sud Lu picuraru Tarantella di Sannicandro Venerdì 21 e Mercoledì 26 aprile 2017 Auditorium “Bianco-Manghisi” in collaborazione con il Conservatorio di Musica “Nino Rota” di Monopoli Alla Carpinese Pizzica taranta Cori miu Sona a battenti Attaccati li tricci Tarantella a Maria di Nardo’ Soje ciardine Stornelli di Leporano ‘Stu pettu e’ fatto cimbalu d’amuri ‘Na via di rose La bonasera Ballo di S.Michele Putadori - canto dei carrettieri RASSEGNA “GIOVANI CONCERTISTI” segnalati dal Conservatorio di Musica “Nino Rota” di Monopoli INGRESSI Biglietto intero Biglietto ridotto € 7,00 € 5,00 DI EMANUELE DÕELIA Ingresso concerto evento Posto unico € 12,00 Ridotto per i soli soci dell’Ass. “Amici della Musica” € 10,00 MONOPOLI Abbonamento intero compresi concerti-evento € 95,00 nei pressi d el CONSE RV ATORIO ÔÔNino RotaÕ Õ Abbonamento ridotto compresi concerti-evento € 75,00 Abbonamenti e biglietti ridotti per i soci dell’Ass. Amici della Musica“Orazio Fiume” di Monopoli, i giovani fino a 18 anni, gli anziani oltre 65 anni e i diversamente abili. P.ZA S.ANTONIO, 34/35 TEL. 080/937297 8 STRUMENTI MUSICALI da STUDIO ACCESSORI per STRUMENTI a FIATO,a CORDA e a PERCUSSIONE TESTI ed EDIZIONI MUSICALI MATERIALE DIDATTICO GADGET Abbonamenti e Biglietti Online www.amicimusicamonopoli.com (Visa-Mastercard e prepagate) ORARI Porta ore 20:30 • Sipario ore 21:00 INFORMAZIONI Artesuono Piazza S.Antonio, 34-35 Monopoli Tel./Fax 080 9372978 Associazione Amici della Musica “Orazio Fiume” Tel. 368 3718174 • Fax 080 2142402 www.amicimusicamonopoli.com [email protected] Seguiteci su Facebook. Locali di spettacolo Cinema Vittoria - Via Rattazzi, 98 Auditorium “Bianco-Manghisi” presso Casa di Riposo “Romanelli” in via Cappuccini La Direzione si riserva la facoltà di apportare al presente programma modifiche dovute a cause di forza maggiore. di Latela R. & Fontana V. 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