37 STAGIONE CONCERTISTICA - Amici della Musica

CITTÀ DI MONOPOLI
Assessorato alla Cultura
REGIONE PUGLIA
Assessorato alla Cultura
37a STAGIONE
CONCERTISTICA
2016 -2017
La musica è un elemento che accresce la gioia dell’ospitalità,
sia per chi la offre che per chi la riceve. Anche quest’anno
va, dunque, il mio plauso alla Stagione Concertistica
dell’Associazione “Amici della Musica - Orazio Fiume”, la quale
rappresenta senz’altro un’attrattiva non solo per i turisti ma
anche per l’intera cittadinanza.
Diciassette appuntamenti di cui ben cinque concerti-evento
che dall’autunno alla primavera ci faranno vivere e condividere
piacevoli momenti d’arte, di riflessione ed emozioni intense.
Anche per questa 37esima edizione mi piace sottolineare la
rassegna “Giovani Concertisti” che coinvolge giovani musicisti
del posto.
Voglio, pertanto, estendere il mio più sentito ringraziamento
agli organizzatori e, in particolare al prof. Angelo Giangrande,
agli artisti partecipanti, agli appassionati e a tutto il pubblico
che prenderà parte a questa manifestazione.
Emilio Romani
Sindaco di Monopoli
É un piacere, come sempre, augurare la miglior stagione
possibile ad una rassegna così longeva e ai suoi organizzatori
di grande esperienza.
Non v’è dubbio che essa garantisca una sana e costante
“ossigenazione culturale” alla Città intera, “in armonia” con la
sua naturale vocazione musicale e artistica.
Auguri autentici e sinceri, dunque, a tutti gli “Amici della
Musica” e un augurio a tutti coloro che parteciperanno, di
sicuro, come sempre numerosi, di un ottimo, distensivo,
intelligente ascolto.
Giorgio Spada
Consigliere delegato alla Cultura
Ci pregiamo presentare la nostra prossima stagione concertistica giunta
all’invidiabile traguardo della 37a edizione organizzata, come sempre,
grazie al contributo della Civica Amministrazione di Monopoli ma
anche all’attenzione del Ministero dei Beni ed Attività Culturali e della
Regione Puglia. Il cartellone predisposto come sempre con la preziosa
collaborazione del nostro Direttore Artistico M.° Giovanni Antonioni,
dimostra il grande sforzo compiuto per assicurare al nostro affezionato
pubblico una stagione di concerti di notevole spessore artistico che
comprende ancora una volta concerti che abbracciano diversi generi
musicali (classica, antica, contemporanea, jazz, etnica-popolare).
La stagione comprende ben 17 appuntamenti di cui ben cinque
concerti-evento che vedranno la presenza di concertisti che calcano
i palcoscenici di tutto il mondo! Il primo di questi sarà tenuto dal
famoso duo “MUSICA NUDA” con Petra Magoni (voce) e Ferruccio
Spinetti(contrabbasso). Altro concerto evento da non perdere sarà
quello di Rita MARCOTULLI 7et in un omaggio ai Pink Floyd e
di seguito il grande trombettista Paolo FRESU accompagnato dal
pianista Roberto CIPELLI. Inoltre avremo l’onore di ospitare ancora
una volta il famoso pianista Danilo REA che tanto successo ha
riscosso nelle passate stagioni. Questa volta ci presenterà un omaggio
ai Beatles ed ai Rolling Stones. Ancora un concerto evento sarà quello
del ben noto duo Francesco D’ORAZIO (vl) e Giampaolo NUTI
(pf) in un programma accattivante tra tango e jazz. Anche in questa
stagione abbiamo previsto il consueto Concerto di Capodanno con lo
STRAUSS KONZERT diretto dal M.° Raffaele DE SANIO con le più
belle melodie della tradizione viennese.
Ma sono meritevoli di attenzione anche gli altri appuntamenti tutti
tenuti da noti concertisti. Il Quartetto di Larry FRANCO in un
omaggio al famoso Nat King Cole e sua figlia Natalie. Seguirà un
concerto originale tenuto da un trio di fisarmoniche “FATUM TRIO”
con un repertorio basato su musiche etniche-minimalistiche.
La musica classica sarà presente con i concerti dell’ “ARS TRIO
di ROMA”, del Quartetto d’archi “GUADAGNINI” e del “CELLO
ENSEMBLE NINO ROTA” diretta dal M.° Michele Cellaro, del
nostro Conservatorio di Musica, che ci presenteranno brani dei più
celebri autori. Merita di essere particolarmente segnalato il concertospettacolo per ensemble vocale a 4 voci con accompagnamento
strumentale dell’Ensemble TERRA D’OTRANTO e voce recitante di
Paolo PANARO che presenteranno madrigali tratti dall’ultima stampa
di Jechet de Berchem alcuni dei quali mai eseguiti fino ad ora.
Con il Quartetto dell’ armonicista Max DE ALOE si potranno
ascoltare vecchi e graditissimi standard della tradizione jazz ma anche
qualche eco di tango e arie d’opera pucciniane rivisitate in chiave jazz,
oltre a brani originali del quartetto. Alla musica etnico-popolare sarà
dedicato il concerto dell’Orchestra Tzigana di Budapest che eseguirà
un programma dedicato alle canzoni e danze folcloristiche ungheresi.
Ancora con il trio di Pino DE VITTORIO avrà luogo un concerto dal
titolo “Le Tarantelle del Rimorso” che ci farà ascoltare “Tarantelle
e musica della Puglia”. Concluderà la stagione la consueta rassegna
dedicata ai “Giovani Concertisti” che presenterà i migliori allievi
del nostro Conservatorio di Musica che ci saranno presentati dalla
Direzione dello stesso che ringraziamo per la preziosa collaborazione.
Ci preme anche segnalare che a margine della presente stagione
saranno programmati, come nel passato, concerti per gli alunni delle
nostre scuole al fine di avvicinarli alla “nostra” musica.
Quindi una Stagione che sottoponiamo alla Vostra attenzione nella
speranza che vorrete continuare ad accordarci la Vostra adesione cosi
come Vi preghiamo di portarla a conoscenza di quanti possano essere
interessati.
Con l’occasione ci permettiamo sollecitare la sottoscrizione
dell’abbonamento che consente a Voi dei risparmi, a noi di poter far
fronte con tempestività agli impegni organizzativi. Ovviamente sono
confermate le agevolazioni per i nostri soci, i giovani e gli anziani.
Ci auguriamo, quindi, che i nostri molteplici sforzi trovino benevole
accoglienza nella nostra Città e non solo, il che ci consentirà di
continuare il nostro impegno volontaristico per assicurare una serie
costante di validi appuntamenti con la “buona musica”.
Monopoli, 6 ottobre 2016
Il Presidente Prof. Angelo Giangrande
13 gennaio 2017
PROGRAMMA GENERALE
Cinema Vittoria
RITA MARCOTULLI 7et
26 ottobre 2016
Auditorium “Bianco-Manghisi”
LARRY FRANCO TRIO
Omaggio a Natalie & Nat King Cole
Larry FRANCO - voce e pianoforte
Guido DI LEONE - chitarra
Ilario DE MARINIS - contrabbasso
Featuring DEE DEE JOY
2 novembre 2016
Cinema Vittoria
MUSICA NUDA
Concerto evento
FATUM TRIO
Auditorium “Bianco-Manghisi”
Rita MARCOTULLI - piano
Tore BRUNBORG - sax
Ares TAVOLAZZI - contrabbasso
Fausto MESOLELLA - chitarra
Alessandro PATERNESI - batteria
Pasquale MINIERI - suoni elettronici
RAIZ - voce
26 gennaio 2017
Auditorium “Bianco-Manghisi”
MAX DE ALOE QUARTET
7 febbraio 2017
Cinema Vittoria
23 febbraio 2017
Cinema Vittoria
DANILO REA - pianoforte
Omaggio ai Beatles e Rolling Stones
Trio di fisarmoniche
Massimiliano PITOCCO
Giuseppe SCIGLIANO
Angelo MIELE
25 novembre 2016
Auditorium “Bianco-Manghisi”
ARS TRIO di ROMA
14 dicembre 2016
Direttore Antal Szalai
Auditorium “Bianco-Manghisi”
CELLO ENSEMBLE “Nino ROTA”
Direttore Michele Cellaro
Cinema Vittoria
PAOLO FRESU - tromba
ROBERTO CIPELLI - pianoforte
Concerto evento
Audit.“Bianco-Manghisi” Concerto evento
FRANCESCO D’ORAZIO - violino
GIAMPAOLO NUTI - pianoforte
Tra tango e jazz
27 dicembre 2016
Concerto evento
ORCHESTRA TZIGANA di BUDAPEST
9 marzo 2017
Laura PIETROCINI - pianoforte
Marco FIORENTINI - violino
Valeriano TADDEO - violoncello
21 dicembre 2016
Omaggio ai Pink Floyd
Max DE ALOE - armonica cromatica
Roberto OLZER - pianoforte
Marco MISTRANGELO – contrabbasso
Nicola STRANIERI - batteria
Petra MAGONI - voce
Ferruccio SPINETTI - contrabbasso
16 novembre 2016
Concerto evento
Auditorium “Bianco-Manghisi”
23 marzo 2017
Quartetto d’Archi
Auditorium “Bianco-Manghisi”
“GUADAGNINI”
Fabrizio ZOFFOLI - violino
Giacomo COLETTI - violino
Matteo ROCCHI - viola
Alessandra CEFALIELLO - violoncello
6 aprile 2017
PINO DE VITTORIO
Auditorium “Bianco-Manghisi”
Tarantelle e musiche della Puglia
ENSEMBLE TERRA D’OTRANTO
Pino DE VITTORIO - voce, chitarra battente
Marcello VITALE - chitarra battente, chitarra classica
Leonardo MASSA - calascione
3 gennaio 2017
21 e 26 aprile 2017
“Dirò d’ Orlando... ”
Concerto di Capodanno
STRAUSS KONZERT
Una serata a Vienna
Auditorium “Bianco-Manghisi”
Rassegna
Auditorium “Bianco-Manghisi”
“GIOVANI CONCERTISTI”
in collaborazione con il Conservatorio di Musica “Nino Rota”
di Monopoli
INGRESSI
Porta ore 20,30 - Sipario ore 21,00
Mercoledì 26 ottobre 2016
Auditorium “Bianco-Manghisi”
successore di Nicola Arigliano in Italia. Dal 2013 è il Docente
della Cattedra di Canto Jazz presso L’Ist. Superiore di Studi
Musicali G.Paisiello di Taranto.
Guido DI LEONE - musicista jazz, chitarrista, didatta, è nato a
LARRY FRANCO TRIO
“UNFORGETTABLE”... NATALIE & NAT KING COLE
Larry FRANCO - voce / pianoforte
Guido DI LEONE - chitarra
Ilario DE MARINIS - contrabbasso
Featuring DEE DEE JOY - voce
Un Omaggio a Natalie Cole scomparsa da poco a soli 65 anni e
al padre Nat King Cole con Larry Franco; Dee Dee Joy; Guido
di Leone e Ilario De Marinis. Il trio di Larry Franco, che è
attivo da oltre 25 anni ed ha suonato in tutto il mondo questo
repertorio, vuole ricordare Natalie Cole con la voce di Dee Dee
Joy. Nel concerto si ascolteranno brani come Unforgettable,
Route 66, L.O.V.E. Monalisa, Non Dimenticar, For Sentimental
Reasons, Straighten Up And Fly Right, Almost Like Being In
Love, This Can’t Be Love, When I Fall In Love, Too Young …
L’omaggio a Nat King Cole, è in ordine di tempo il primo
progetto musicale di Larry Franco. Viene proposto in trio
“drumless” cercando di rispettare le sonorità dell’epoca.
Larry FRANCO
- Best Italian Jazz Singer 2008 by Italian Jazz Awards.
- Premio alla Carriera da Surrentum Jazz International nel 2013.
- Docente di Canto Jazz presso L’Istituto Superiore di Studi
Musicali G. Paisiello di Taranto.
Intraprende lo studio del pianoforte a sei anni. La sua carriera
musicale comincia come cantante di Big Band. Ha cantato per
radio e televisioni Nazionali ed estere. È stato pianista fisso di
Nicola Arigliano dal 1997 al 1998 da cui è nato il suo amore per
lo Swing Italiano. Dal 1997 ad oggi porta in giro per il Mondo i
suoi gruppi ed i suoi progetti esibendosi nei maggiori Festival Jazz
Internazionali e suonando per Istituti Italiani di Cultura, Consolati
ed Ambasciate che da loro è stato definito “Ambasciatore del Jazz
Italiano nel Mondo”. Ha inciso 16 Cd a suo nome e una decina
come ospite. Renzo Arbore lo ha battezzato come l’unico vero
Bari nel 1964, dove attualmente vive. Molto prolifico come compositore, ideatore di gruppi e arrangiatore, ha inciso un centinaio
di cd di cui circa la metà come leader. La sua spiccata capacità
di accompagnatore, e la buona conoscenza degli standard jazz,
lo porta spesso a suonare ed incidere frequentemente con i numerosi validissimi colleghi pugliesi, ma anche con noti artisti internazionali. Guido Di Leone è spesso impegnato nell’organizzazione di rassegne Jazz e nella conduzione di programmi musicali
televisivi. È direttore e docente di chitarra e armonia della scuola
musicale Il Pentagramma di Bari, da lui stesso fondata nel 1985.
Dal 2004 al 2014 ha insegnato chitarra jazz nei corsi accademici
di primo e secondo livello del Conservatorio Niccolò Piccinni di
Bari. Del 2002 è il testo “Metodo facile e completo di Teoria Jazz”
pubblicato dalla casa editrice “Sinfonica Jazz – Carish”, anche tradotto nel sistema per non vedenti “Braille”.
Ilario DE MARINIS - è nato a Trani nel 1948. Comincia la
sua carriera musicale suonando il basso elettrico in un gruppo
chiamato “The Praxis”. Studia contrabbasso al Conservatorio e
suona in Big Band, piccoli combo, oltre che con Dizzy Gillespie,
Chet Baker, Dusko Goykovic, Lee Koniz, Joe Newman, Ernie
Wilkins, Benny Bailey, Sal Nistico, Mark Murphy, Enrico Rava,
Paolo Fresu, Gunhild Carling, Ray Gelato, Franco Cerri, Nicola
Arigliano. Insieme con la Dixinitaly Jazz Band e con il Larry
Franco Quartet partecipa a diversi Festival jazz nel mondo. È
anche il Direttore Artistico del “Pugljazz” Jazz Festival. Ha inciso
una ventina di cd come sideman e fa parte stabilmente del Nat
King Cole trio di Larry Franco.
DEE DEE JOY - Debora La Gioia, in arte DEE DEE JOY, si dedica
contestualmente all’attività concertistica e al perfezionamento della
musica e del Canto Jazz frequentando il Conservatorio di Taranto
“G. Paisiello”. La sua musica è pervasa da suoni etnici, ispirati dal
suo amore per il Mediterraneo e per la Cultura Orientale. Il suo
canto morbido e intrigante, da cui traspare una grande sensibilità
musicale ed un grande amore per la musica colta del novecento, si
colora di sfumature sottili e profonde, pur raggiungendo momenti
di alta drammaticità interpretativa. A 12 anni si avvicina alla
musica cominciando a studiare pianoforte. Intraprende gli studi di
Canto Jazz con il M° Larry Franco e, successivamente, con il M°
Mario Rosini, con i quali successivamente condivide il progetto
“Loving Duets”, nato da una sua idea, con cui si esibisce in vari
teatri. Prosegue a tutt’oggi il Corso di Canto Jazz frequentando
il primo livello presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “G.
Paisiello” di Taranto per estendere le sue competenze; Inoltre
studia privatamente pianoforte Jazz e tromba. I suoi ultimi progetti:
“Abbassa la Tua Radio”, “Unforgettable Natalie e Nat King Cole”,
“From Italy To America … storie di Jazz !”
Mercoledì 2 novembre 2016
Cinema Vittoria
MUSICA NUDA
Petra MAGONI - voce
Ferruccio SPINETTI - contrabbasso
Un incontro fortuito voluto dal destino quello tra Petra Magoni
e Ferruccio Spinetti, duo che risponde al nome di Musica Nuda.
Cantante solista con all’attivo già quattro album, nel gennaio
2003 Petra Magoni aveva in programma un mini-tour in alcuni
piccoli club della “sua” Toscana con un amico chitarrista.
Proprio il giorno del loro primo concerto, quest’ultimo si
ammala. Petra, invece di annullare la data, chiede a Ferruccio,
già contrabbassista degli Avion Travel, di sostituirlo all’ultimo
minuto.
Il concerto ottiene un tale successo che i due protagonisti di
questo “Voice’n’bass” combo, nel giro di qualche settimana,
mettono insieme un intero repertorio composto dalle canzoni
che più amano e di slancio registrano in una sola giornata il loro
primo album “Musica Nuda”, titolo che darà poi il nome anche al
loro duo. In dodici anni di intensa attività concertistica in tutto il
mondo, Musica Nuda ha collezionato riconoscimenti prestigiosi
vantando nel proprio palmarès la “Targa Tenco 2006” nella
categoria interpreti, il premio per “Miglior Tour” al Mei di Faenza
2006 e “Les quatre clés de Télérama” in Francia nel 2007.
Nel corso degli anni, Ferruccio e Petra hanno portato il loro
progetto in giro per il mondo, riuscendo a raggiungere anche
spazi prestigiosi tra cui l’Olympia di Parigi, l’Hermitage di San
Pietroburgo. Inoltre, sono stati ospiti del Tanz Wuppertal Festival
di Pina Bausch e, sempre in Germania, hanno aperto i concerti
di Al Jarreau.
Nel marzo 2014 sono stati gli unici ospiti musicali della “Giornata
Mondiale del Teatro” che si è celebrata all’interno del Senato della
Repubblica, alla presenza del Presidente Pietro Grasso.
In 12 anni Petra e Ferruccio hanno realizzato più di 1000 concerti,
prodotto sei dischi in studio, due dischi live e un dvd.
“Musica Nuda” (Radio Fandango, 2004), un disco di sole cover
che ha avuto un incredibile successo con oltre 50.000 copie
vendute. “Musica Nuda 2”, (Radio Fandango, 2006) doppio
album in duo e con ospiti Stefano Bollani, Fausto Mesolella,
Nicola Stilo, Erik Truffaz. Un disco principalmente di cover,
dove sono presenti anche brani originali come l’intensa “Io
sono metà” con la partecipazione di Pacifico. “Quam Dilecta”
(Radio Fandango, 2006) un disco di musica sacra realizzato
nella Chiesa di San Nicola di Pisa. “Musica Nuda Live a Paris”
DVD (Bonsai, 2006) “Live à Fip” (Bonsai Music, 2007) registrato
il 1° febbraio, dal vivo, all’Auditorium di Radio France. “55/21”
(Blue Note, 2008) contiene sia cover che brani inediti con la
partecipazione di Stefano Bollani, Gianluca Petrella, Nicola Stilo,
Sanseverino e Jacques Higelin. “Complici” (Blue Note, 2011), è
un disco importante perché contiene quasi interamente brani
inediti, comprese tre cover, e segna un ritorno alle origini per
Petra e Ferruccio che si ritrovano, dopo alcuni anni di proficue
collaborazioni con diversi musicisti, di nuovo in duo, in sala da
soli, voce e contrabbasso.
Il disco contiene molti brani inediti e tre cover. “Banda Larga”
(Blue Note, 2013), un disco realizzato per festeggiare i primi 10
anni di attività, un’occasione di vestire a festa la musica nuda,
come si usa fare nelle grandi occasioni. In questo album, Petra e
Ferruccio sono accompagnati da un’orchestra sinfonica.
A vestire i brani di nuova luce è il polistrumentista Daniele Di
Gregorio, arrangiatore di Paolo Conte, che per l’album ha curato
l’architettura di tutte le composizioni, mantenendo intatta la
centralità della voce di Petra e del contrabbasso di Ferruccio.
Mercoledì 16 novembre 2016
Auditorium “Bianco-Manghisi”
FATUM TRIO
Trio di fisarmoniche
Massimiliano PITOCCO
Giuseppe SCIGLIANO
Angelo MIELE
Massimilisno PITOCCO - Ha iniziato lo studio del “Bayan”
con il M° A. Di Zio proseguendo a Parigi con il M° M. Bonnay
e diplomandosi al C.N.S, al Conservatorio della “ville de
Paris” e al C.N.R. Nel 92 si diploma in Organo a Pescara e nel
94 in Fisarmonica a Bari. È vincitore di numerosi concorsi
internazionali di Bayan, tra cui il 1° premio a Castelfidardo (1986
e 1988) e il 2° premio alla “Coppa del Mondo” (Svizzera 1989).
Ha suonato in importanti teatri di tutto il mondo come quelli
di Monaco, Francoforte, il Concertgebouw di Amsterdam,
Bruxelles, Amburgo, Vienna, Parigi,vBudapest, Konzerthaus
di Berlino, la Tonhalle di Zurigo e Lucerna, Città del Mexico,
Sydney, Tokyo, Yokohama, San Paolo di Brasile, USA, il Parco
della Musica a Roma, il Goldoni di Venezia, il Bellini di Napoli,
il Verdi di Trieste, la Pergola di Firenze, la sala Verdi di Milano,
il Massimo di Palermo, il Petruzzelli di Bari, ecc. È titolare della
cattedra di Bayan al conservatorio “Santa Cecilia” in Roma.
Giuseppe SCIGLIANO - è stato il primo diplomato con il
massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio di Musica
“Santa Cecilia” di Roma sotto la guida del M° Massimiliano
Pitocco. Ha studiato Composizione e Direzione d’ Orchestra con
il M° Francesco Carotenuto. Ha collaborato con nomi illustri
del panorama musicale italiano e non. Vincitore di numerosi
concorsi nazionali e internazionali, ha suonato da solista e in
varie formazioni da camera in numerosi teatri come il Teatro
“San Carlo” di Napoli, il Teatro “Belli”, il Teatro “Universal” e il
Teatro “dell’Orologio” di Roma, il Teatro “Apollo” di Crotone,
l’Auditorium del Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma, il Teatro
“Rendano” di Cosenza, Bunka Kaikan di Tokyo (Japan), e tanti
altri. Si è esibito con numerose orchestre italiane e straniere
come la Filarmonica “Tchaikovsky”, l’Orchestra da camera della
Calabria, la Filarmonica di Roma, la Sinfonica del Conservatorio
“S. Cecilia” di Roma, la Sinfonica del “San Carlo” di Napoli. Nel
2006 in collaborazione con la casa di produzione Cecchi Gori
International ha inciso la colonna sonora composta da Franco
Piersanti del noto film “ IL CAIMANO” di Nanni Moretti. Nel
2012 fonda il Trio di Fisarmoniche Classiche “Fatum Trio” insieme
con Massimiliano Pitocco ed Angelo Miele. È stato dal 2007
docente di Fisarmonica Classica presso il Conservatorio di Musica
“P. I. Tchaikovsky” di Nocera Terinese (CZ).
Angelo MIELE - inizia gli studi musicali all’età di 3 anni sotto la
guida del padre proseguendo con il M° M. Pitocco, con il quale si
diploma in Fisarmonica all’età di 17 anni con il massimo dei voti
e la lode presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari. A 18 anni
consegue con il M° M. Battista il diploma in pianoforte presso
il Conservatorio “L. Perosi” di Campobasso con il massimo dei
voti, lode e menzione speciale. Si perfeziona con illustri nomi
del panorama fisarmonicistico (M. Vayrynen, F. Deschamps,
V. Semionov, O. Murray) ed è vincitore assoluto di concorsi
nazionali ed internazionali tra i quali: Rassegna Internaz. “Gorni
Kramer” (2000), “La Fisarmonica d’Oro” (Benevento, 2001),
Premio “A. Volpi” (Loreto, 2005), Concorso di Esecuz. Musicale
(Riccione, 2005),“Trofeo città di Atri” (2006), “Premio Internaz.
Città di Morcone” (2006), XIII Concorso Luigi Nono (2009), I
Festival Internaz. S. Cecilia (2010), Premio “S. Bizzarri” (2010).
Riceve inoltre il terzo premio al 59° e 60° Trophee Mondial de
l’accordeon (Portogallo 2009 e Spagna 2010), e il secondo premio
al prestigioso Premio Internaz. “Città di Castelfidardo”. È docente
di fisarmonica presso il Conservatorio “L. Perosi” di Campobasso.
Programma
A.Piazzolla Ballet tango
J. Wojtarowicz Libertin
Proms
Little
Story
First day of spring
V. Solotarjov Rondò Capriccioso Cafè Paris
Heart
F.Angelis
Impasse
Stars
Balkan Dance
K.Olczak
Maestoso Mesto
Venerdì 25 novembre 2016
Auditorium “Bianco-Manghisi”
ARS TRIO di ROMA
Laura PIETROCINI - pianoforte
Marco FIORENTINI - violino
Valeriano TADDEO - violoncello
Fin dal suo esordio nel 2001, l’Ars Trio di Roma si è imposto
come una delle giovani formazioni più interessanti del
panorama italiano ed internazionale. Perfezionatosi sotto la
guida del Trio di Trieste presso l’Accademia Musicale Chigiana
di Siena (con Diploma d’Onore al termine del corso), nello
stesso anno l’Ars Trio di Roma consegue anche il 1° Premio
nel Concorso Internazionale “Città di Pinerolo” e il 1° Premio
assoluto nel prestigioso Concorso Internazionale “Premio
Trio di Trieste” di Trieste, ultimo ensemble italiano ad aver
conseguito tale riconoscimento.
Da allora l’Ars Trio è stato ospite di importanti associazioni
concertistiche italiane, tra le quali: Istituzione Universitaria dei
Concerti - IUC di Roma, Amici della Musica di Firenze, Amici
della Musica di Vicenza, Amici della Musica di Padova, Amici
della Musica di Verona, Amici della Musica di Palermo, Asolo
Musica-Veneto Musica di Asolo, Teatro Nuovo “Giovanni
da Udine”, Soc.Filarmonica di Trento, Ass. Chamber Music
di Trieste, l’Accademia Filarmonica di Rovereto, Società
dei Concerti di Parma, Società Aquilana dei Concerti “B.
Barattelli”, Filarmonica Laudamo di Messina, Festival delle
Nazioni di Città di Castello, Società del Quartetto di Bergamo,
Gog di Genova, Bologna Festival, ecc. Per Radio3 Rai si è
inoltre esibito nella rassegna de “I Concerti del Quirinale”,
trasmessi in diretta radiofonica nazionale ed europea.
Intensa anche l’attività all’estero: nell’anno successivo al
debutto, il 2002, su invito del Cidim il Trio è stato impegnato
in una lunga tournée in Sud America (Cile, Argentina,
Uruguay e Brasile), dove si è esibito in prestigiosi teatri (Teatro
Coliseo di Buenos Aires, Teatro El Circulo di Rosario, Teatro
Argentino di La Plata, Teatro Oriente di Santiago del Cile, Sala
Balzo di Montevideo, Canal da Musica di Curitiba) con diretta
radiofonica nazionale a Montevideo e diretta televisiva per la
Radio Televisione brasiliana Tv Globo di Rio de Janeiro.
Negli anni successivi, il Trio è stato invitato ad esibirsi presso la
Sala Martinu-Palazzo Lichtenstejn di Praga (Cecoslovacchia),
la Sala delle Colonne della Filarmonica di Kiev (Ucraina),
la Stephaniensalle di Graz (Austria), ed ha partecipato ad
importanti festival in Germania quali il Scharwenka Festival
di Lubecca ed il Bachfest di Lipsia. Interprete di un vastissimo
repertorio che spazia dal classico al moderno (Mozart,
Beethoven, Brahms, Schubert, Schumann, Dvorak, Ravel,
Shostakovic), l’Ars Trio è da sempre molto attento anche
alla musica contemporanea, eseguendo regolarmente in
programma autori come Copland, Schedrin, Kagel e Henze;
nel 2005 ha eseguito in prima esecuzione assoluta il Triplo
Concerto per violino, violoncello, pianoforte e orchestra di
Michele Dall’Ongaro, composizione espressamente dedicata
all’Ars Trio di Roma.
Nel 2007 il Trio ha eseguito in prima italiana il Segundo Trio
di Luis De Pablo. Nel 2006, la rivista “Amadeus” ha dedicato la
propria copertina all’Ars Trio di Roma, interprete dell’incisione
dell’integrale delle opere per trio di Shostakovic pubblicata dal
mensile.
Dal 2005 l’Ars Trio di Roma è coinvolto nella promozione e
diffusione musicale anche come direzione artistica di “Musica
in Ateneo - dal Barocco a oggi”, rassegna espressamente rivolta
al mondo giovanile per una fruizione gratuita e di qualità della
musica classica e contemporanea negli spazi dell’Università.
Programma
L. V. Beethoven Trio op. 70 n. 2
Poco sostenuto -Allegro, ma non troppo
Allegretto
Allegretto ma non troppo
Finale. Allegro
J. Brahms
Trio op. 8
Allegro con brio
Scherzo
Adagio
Allegro
Mercoledì 14 dicembre 2016
Cinema Vittoria
PAOLO FRESU - ROBERTO CIPELLI
tromba
pianoforte
Paolo FRESU
“Fresu is one of those musicians who come from time to time to
remind us why jazz is so special and unique” (Buenos Aires Herald)
La banda del paese e i maggiori premi internazionali, la campagna
sarda e i dischi, la scoperta del jazz e le mille collaborazioni,
l’amore per le piccole cose e Parigi. Esiste davvero poca gente
capace di mettere insieme un tale abbecedario di elementi e
trasformarlo in un’incredibile e veloce crescita stilistica. Paolo
Fresu c’è riuscito proprio in un paese come l’Italia dove - per
troppo tempo - la cultura jazz era conosciuta quanto Shakespeare
o le tele di Matisse, dove Louis Armstrong è stato poco più che
fenomeno da baraccone di insane vetrine sanremesi e Miles Davis
scoperto “nero” e bravo ben dopo gli anni di massima creatività.
La “magia” sta nell’immensa naturalezza di un uomo che, come
pochi altri, è riuscito a trasportare il più profondo significato della
sua appunto magica terra nella più preziosa e libera delle arti.
Il presente di Paolo è – come al solito – turbinoso, degno dell’artista onnivoro e creativo che tutti riconoscono in lui. Oggi (a
parte un sorprendente lato letterario che è sfociato nella pubblicazioni di alcuni interessanti lavori editoriali e l’importante
consegna della Laurea Honoris Causa dell’Università la Bicocca di Milano in Psicologia dei processi sociali, decisionali e dei
comportamenti economici) è fatto del suo storico quintetto che
ha girato la boa dei 3 decenni di piena collaborazione e stima
reciproca, ma è anche quello del quartetto “Devil”, che riscatta
a pieno merito i successi del celebrato “Angel” che impose Paolo
all’attenzione europea qualche lustro fa. Crescono poi le importanti realtà contemporanee. Solo alcune di queste sono il duo
con Uri Caine, la collaborazione con Carla Bley e Steve Swallow
e il fortunato incontro con Ralph Towner che ha fatto da pon-
te all’ingresso del nome di Paolo nell’entourage della celebrata
e nobile etichetta ECM, che - oltre al lavoro con Towner - ha
poi pubblicato il bellissimo lavoro Mistico Mediterraneo con
Daniele Di Bonaventura e il coro polifonico corso A Filetta e
il disco in duo con il bandoneonista marchigiano. Il suo presente più attuale lo vede attivo, in ottica più esterofila, in trio
con Richard Galliano e il pianista svedese Jan Lundgren (“Mare
Nostrum”) e in diverse nuove avventure con nuovi importanti nomi dell’entourage jazzistico contemporaneo quali Omar
Sosa, Gianluca Petrella e – ancora – con Manu Katché, Eivind
Aarset, Dave Douglas, Oren Marshall o Arild Andersen. Musica
per il Cinema e “progetti speciali” come il suo straordinario “a
solo” teatrale che ha paralizzato 3.000 spettatori all’Auditorium
di Roma o un incantato teatro Metastasio a Prato chiudono il
cerchio insieme alla piccola grande e folle avventura che lo ha
portato a festeggiare nel 2011 i suoi 50 anni con 50 concerti,
in 50 giorni consecutivi, con 50 formazioni e progetti diversi di giorno in giorno in 50 capolavori paesaggistici della sua
Sardegna.
Roberto CIPELLI
Studia pianoforte principale presso il Conservatorio “G.Verdi”
di Milano e si avvicina al jazz nel 1975 quando, con il chitarrista
Riccardo Bianchi, fonda il “Quartetto Jazz Cremona”. Ha
studiato presso l’Istituto Nazionale Studi sul Jazz (I.N.S.J.)
di Parma e, in seguito, ha frequentato i seminari di “Siena
Jazz” sotto la guida di Franco D’Andrea. Nel 1982, proprio ai
seminari senesi, incontra il trombettista Paolo Fresu con il
quale fonda un quintetto che ancora oggi è concertisticamente
attivo dopo più di trent’anni anni d’intensa attività in tutto il
mondo. Ha una corposa esperienza nel campo della didattica.
E’ stato direttore delle master class del NonSole Jazz Festival
e docente di Pianoforte Jazz presso il Seminario Jazz di
Nuoro e di Gorle ; dal 1996 al 2009 ha curato la cattedra di
Jazz presso la Scuola Civica di Musica “C. Monteverdi “ di
Cremona. Ha insegnato Prassi esecutiva, Musica d’Insieme
e Tecnica dell’Improvvisazione presso il Conservatorio di
Brescia. Nel 2007 gli viene affidata la cattedra di jazz presso
il Conservatorio di Trento della quale oggi è responsabile di
Dipartimento. Dal 2014 è direttore artistico dei Seminari e
del Festival Internazionale “Nuoro Jazz”. E’ laureato con lode
in Musicologia presso l’Università di Bologna con una tesi di
Civiltà Musicale Afroamericana. Nel Maggio 2000 partecipa
alla seduta d’incisione francese del nuovo disco di Paolo
Fresu per la BMG France: “Melos”. Tra Settembre e Dicembre
2001 partecipa con il quintetto Fresu ad un lunghissimo tour
europeo che tocca Germania, Austria, Lussemburgo, Svizzera,
Portogallo, Azzorre, Spagna e Francia. Nel 2003 collabora
all’incisione del disco della cantante norvegese Rebekka
Bakken: The art of how to fall edito dalla Universal.
Mercoledì 21 dicembre 2016
Auditorium “Bianco-Manghisi”
del Messico, l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, la
Saarlandischer Rundfunk, l’Orchestra Filarmonica di Shangai,
l’Orchestra Filarmonica di Nagoya, e tante altre. Nel 2010
Francesco D’Orazio è stato insignito del XXIX Premio Abbiati
della Critica Musicale Italiana quale “Miglior Solista” dell’anno.
Suona il violino “Comte de Cabriac” di Giuseppe Guarneri
costruito a Cremona nel 1711 e un Jean Baptiste Vuillaume fatto
Parigi il 1863.
Giampaolo NUTI
FRANCESCO D’ORAZIO - violino
GIAMPAOLO NUTI - pianoforte
Francesco D’ORAZIO
Nato a Bari, si è diplomato in violino e viola sotto la guida
del padre, perfezionandosi con Denes Zsigmondy presso il
Mozarteum di Salisburgo e Yair Kless presso l’Accademia Rubin
di Tel Aviv. Si è laureato in Lettere con una tesi in Storia della
Musica sul compositore Virgilio Mortari. Il suo vasto repertorio
spazia dalla musica antica eseguita con strumenti originali alla
musica classica, romantica e contemporanea. Trai numerosi
compositori hanno scritto per lui figurano Ivan Fedele, Terry
Riley, Fabio Vacchi, Brett Dean, Michele dall’Ongaro, Michael
Nyman, Alessandro Solbiati, Marco Betta, Marcello Panni e Luis
De Pablo. Di particolare rilievo è stata la sua lunga collaborazione
con Luciano Berio del quale ha eseguito Divertimento per trio
d’archi in prima mondiale al Festival di Strasburgo, e inoltre
Sequenza VIII al Festival di Salisburgo e Corale per violino
e orchestra alla Cité de la Musique a Parigi e all’Auditorium
Nacional de Musica di Madrid diretto dall’autore. Ha tenuto le
prime esecuzioni italiane dei concerti per violino e orchestra di
John Adams, Unsuk Chin, Kaija Saariaho, Aaron Jay Kernis,
Michael Daugherty, Luis De Pablo e Michael Nyman. Ha tenuto
concerti in tutta Europa, Nord e Sud America, Messico, Cina,
Giappone e Australia. È stato ospite di prestigiose istituzioni
musicali. Nel Marzo 2011, diretto da Lorin Maazel, ha tenuto
a Washington il concerto celebrativo in USA per i 150 anni
dell’Unità d’Italia suonando per l’occasione lo Stradivari 1727
dello stesso Maazel. Ha tenuto concerti e registrazioni con la
London Symphony, la BBC Symphony Orchestra, l’Orchestra
Filarmonica della Scala, i Berliner Symphoniker, l’Orchestra
Sinfonica Nazionale della RAI, l’Orchestra Sinfonica Nazionale
d’Il de France, la OFUNAM e l’Orchestra Filarmonica di Città
È nato a Firenze, dove ha compiuto gli studi pianistici sotto la
guida di Antonio Bacchelli; successivamente ha studiato con
Franco Scala ad Imola ed ha seguito corsi di perfezionamento
in Italia e all’estero, sia di pianoforte che di musica da camera.
Ha compiuto inoltre studi di clavicembalo - diplomandosi
col massimo dei voti e lode - musica elettronica e direzione
d’orchestra. Vincitore di numerosi concorsi pianistici nazionali,
ha tenuto concerti in Austria, Germania, Irlanda, Francia,
Spagna, Svezia, Slovenia, Stati Uniti, Canada, Kenya, Perù,
Colombia e Messico, nonché nei maggiori centri italiani, dove
suona regolarmente in importanti stagioni e festival concertistici
sia come pianista che come cembalista. Ha eseguito concerti
di Bach, Haydn, Mozart, Beethoven e Liszt con l’Orchestra da
Camera Fiorentina, Chopin con la Filarmonica Marchigiana
e la Giovanile di Genova, Alkan con la Camerata Marciana
e Ciaikovsky con la Sinfonica di Lecce, nonché il Secondo
concerto di Shostakovich con la NRO al Festival di Breckenridge,
Colorado, e con la OFUNAM a Città del Messico, in diretta
televisiva. La sua discografia, comprende alcune importanti
integrali, recensite e premiate dalle riviste specializzate europee.
È attualmente docente di pianoforte al Conservatorio “A.
Boito” di Parma. Il suo eclettico repertorio solistico riserva
una particolare attenzione per le trascrizioni d’autore, il
contemporaneo e le composizioni meno eseguite anche
attraverso formule concertistiche innovative, volte a stabilire un
rapporto più immediato e coinvolgente con il pubblico.
Programma
Tra Tango e Jazz
Tradizionale/Jimmy Yancey
Duke Ellington
Joe “King” Oliver
Maurice Ravel
William Bolcom
Friedrich Gulda
Theo Lovendie
Charley Parker
Thelonius Monk
Astor Piazzolla
John Coltrane
Astor Piazzolla/SofiaGubaidulina
Pallet on the floor
Sophisticated Lady
Weatherbird
Blues dalla Sonata in sol
Graceful Ghost
da Play piano play 9-8-6
Amsterdam Tango
Ah-Lev-Cha
Blue Monk
Milonga in re
Tunji
Le Grand Tango
Martedì 27 dicembre 2016
Auditorium “Bianco-Manghisi”
“ Dirò d’Orlando... ”
Il Furioso di Ariosto e i madrigali del Capriccio di Berchem.
Nel V centenario della prima edizione dell’Orlando furioso di
Ludovico Ariosto e in occasione del 450° anniversario della morte di
Jachet de Berchem (1567).
Voce recitante Paolo PANARO
ENSEMBLE TERRA D’OTRANTO
Doriano LONGO - violino e viola da braccio
Luca TARANTINO - liuto
Pierluigi OSTUNI - tiorba
Nicola ZACCARIA - flauti a becco e traversa rinasc.
Ensemble madrigalistico
Maria Luisa DITURI - soprano
Vincenzo SCARAFILE - controtenore
Nicola VINCI - tenore
Angelo DE LEONARDIS - basso
Le vicende e le imprese dell’Orlando furioso si svolgono nello
scenario della guerra tra Saraceni e Cristiani contro Carlo Magno
e i suoi paladini. La guerra terminerà in un duello terribile a
Lipadusa, nella quale i Cristiani saranno vincitori.
Riprendendo l’azione lì dove il Boiardo l’aveva conclusa, Ariosto
narra della pagana Angelica, regina del Catai che, affidata dal Re
Carlo Magno al duca di Baviera, per evitare contese tra i suoi
paladini Orlando e Rinaldo, viene promessa a chi di loro si
mostrerà più valoroso in battaglia. Ma approfittando della rotta
dei Cristiani, Angelica fugge. Tra mille vicende, sprezzante dei
tanti cavalieri che incontrerà e userà ai suoi scopi, la bella pagana
s’intenerisce infine per un giovane ferito, l’umile fante saraceno
Medoro, che diviene suo sposo. L’infelice Orlando perde il senno
e, lasciando i compagni Cristiani, va incontro ad ogni tipo di
avventura per ritrovare la donna amata fino a giungere proprio
nel luogo che testimonia l’amore di Angelica e Medoro, ove
apprende la triste verità. Il paladino, impazzito, andrà errando
nella sua furia per la Francia e la Spagna, spargendo terrore
ovunque. Astolfo, cugino del paladino, in groppa a un ippogrifo,
mitico destriero alato, volerà fino in cima al paradiso terrestre
e di lì, scortato da san Giovanni, raggiungerà la Luna, dove si
raccoglie tutto ciò che gli uomini perdono sulla Terra. Lì egli
recupererà l’ampolla contenente il senno perduto di Orlando e il
paladino, dopo averne annusati i vapori, rinsavirà.
Le narrazioni sceniche di Paolo Panaro sono una forma
assoluta di rappresentazione frutto di un lavoro trentennale
caparbiamente concentrato sulla forza della parola che diventa
suono, sulla poesia che prende corpo in scena, sulla capacità
fascinatoria che essa ha sul pubblico, sul suo essere punto di
arrivo e culmine della plurimillenaria storia del teatro e delle
letterature occidentali. L’ esecuzione musicale è il frutto della
collaborazione tra artisti pugliesi che da anni si occupano del
recupero e dello studio di partiture antiche, inedite o poco
conosciute, del repertorio sacro e profano italiano.
L’Ensemble Terra d’Otranto, e l’ensemble vocale nato in seno
ad esso per particolari produzioni, hanno infatti partecipato a
importanti stagioni concertistiche nazionali nonché registrazioni
di opere in prima esecuzione moderna. In particolare, l’ensemble
si è esibito in diretta per Rai Radio Tre ne I Concerti del
Quirinale, è stato presente nella Stagione dei Concerti da Camera
dell’Accademia di Santa Cecilia.
Su Jachet de Berchem - L’Ensemble Terra d’Otranto anticipa
quelle che, si augura, saranno le iniziative per far conoscere le
opere e la figura di un importante musicista di fine Rinascimento
che tanto lustro ha dato alla Città di Monopoli e alla Puglia. Infatti
nel 2017 ricorrerà il 450° anniversario della morte di Jachet de
Berchem. Nato a Berchem, nelle vicinanze di Anversa, nei Paesi
Bassi, Jachet de Berchem trascorre buona parte della sua vita in
Italia. Dapprima è a Venezia, dove ha modo di apprendere e
perfezionare le conoscenze musicali dell’epoca frequentando
le scuole di illustri maestri, tra cui Adrian Willaert e Philippe
Verdelot. In seguito frequenta gli ambienti musicali di Firenze
e Roma. Dalle esperienze maturate in questi che all’epoca erano
i più importanti centri musicali italiani, Berchem crea una sua
poetica, originale e innovativa: una sintesi perfetta tra rigore
della scuola veneziana, espressività della scuola fiorentina e
cantabilità della scuola romana. Agli inizi del 1553 Jachet [de]
Berchem giunge a Monopoli al seguito del nuovo governatore
di questa città, Andrea Marzato. La sua permanenza nella città
pugliese si rivelerà duratura e importante, tanto da sposarsi in
seconde nozze con Giustina de Simeonibus, nobildonna della
stessa città, e concepire le sue opere più rappresentative, tra cui
il Primo secondo et terzo libro del Capriccio di Iachetto Berchem
Con la Musica da lui composta sopra le Stanze del Furioso(…)In
Venetia Appresso di Antonio Gardano,1561.
Martedì 3 gennaio 2017
Auditorium “Bianco-Manghisi”
STRAUSS KONZERT
“ Una serata a Vienna ”
Raffaele DE SANIO
Gianni CUCINIELLO Violoncello
Direz. artistica / Violino Solista
Pietro PACILLOContrabbasso
Orazio SARCINA Violino Obblig. Libera GRANATIERO Soprano Luigi FACCHINIFlauto
Nicola STRANIEROTenore
Lo STRAUSS KONZERT mira a riavviare la tradizione del Caffé Concerto o Cafè Chantant sorto nel 1819 per volere di Josef
LANNER presso il Caffé Rehbun di Vienna, per poi diffondersi nei circoli privati, salotti prestigiosi e gran galà viennesi.
Lo Strauss Konzert promosso ed ideato nel 1996 dal Violinista
Raffaele De Sanio, si avvale della presenza di musicisti affermati
ognuno dei quali, grazie alle proprie spiccate qualità musicali, ha
avuto modo di acquisire una notevole esperienza concertistica
suonando presso importanti festival e con le più celebri orchestre
italiane ed europee. Attivo da anni, ha tenuto concerti per le più
prestigiose Associazioni Musicali italiane e straniere, riportando
sempre i più alti consensi del pubblico e della critica. Durante la
serata saranno eseguiti brani del repertorio solistico per violino
che spaziano da Brahms ai leggiadri Valzer di Strauss, ma anche
le più celebri arie d’opera e operetta possibili grazie alla pregiata
presenza di due voci liriche: un soprano e un tenore
Libera GRANATIERO soprano, debutta nel 2000 al Teatro ”U.
Giordano” di Foggia nel ruolo di Elisetta nel Matrimonio Segreto
Di D. Cimarosa. Successivamente si perfeziona con illustri cantanti, registi e direttori d’orchestra. Nel 2001 riceve una menzione
d’onore al concorso lirico internazionale U. Giordano di Foggia.
Ha all’attivo numerosissimi concerti lirico-sinfonici con l’orchestra
U. Giordano di Foggia e collaborazioni con l’Istituzione Sinfonica
Abruzzese. Numerose sono le produzioni liriche in cui è stata protagonista rispettivamente:
Il matrimonio segreto D. Cimarosa (Elisetta) - Serva Padrona
- G.B. Pergolesi (Serpina) - Barbiere di Siviglia G. Rossini (Berta) - Misha e i Lupi F. Lotoro (Misha) - Marcella U. Giordano(Eliana) - Cenerentola G. Rossini (Clorinda) - Suor Angelica G.
Puccini (Suor Genovieffa) - Elisir D’amore G. Donizetti (Adina)
- La notte di un nevrastenico N.Rota (Lei) - La traviata G. Verdi
(Violetta). Vanta collaborazioni con Rai Uno nelle trasmissioni
“Le note degli Angeli”, “ Pietrelcina come Betlemme” “Una voce
per Padre Pio” accanto ad artisti di fama internazionale.
Nicola STRANIERO - Tenore, le sue spiccate doti naturali si identificano subito già all’età di 17 anni e nel 2011 partecipa alla selezione per la trasmissione su RAIUNO “Talent Fest” entrando in
finale, duettando con il celebre soprano Cecilia GASDIA. Dopo
questa esperienza comincia a studiare Canto Lirico con il M° Maria Paola DE LUCA presso il Conservatorio di Salerno dall’età di
18 anni. Partecipa, nell’aprile 2013, alla rassegna europea “Suona
Francese” eseguendo pagine operistiche dalla Carmen di Bizet.
Partecipa al concerto di gala dedicato a Giuseppe Verdi per l’Associazione “The Winner Hill” a Foggia 2013. Debutta nel ruolo di
Alfredo Germont, in Traviata, per la Stagione Lirico Concertistica
“L’Opera in Concerto 2013” per l’Associazione Insieme per la Lirica di Lucera (FG) e nell’ambito del progetto didattico “L’Opera
sui Banchi di Scuola” a Foggia. Ha partecipato in qualità di allievo
effettivo alle Master Classes Di Teatro Lirico Amalfitana Coast luglio 2015 con il regista Riccardo Canessa e i maestri di pratica del
repertorio vocale Ernesto Pulignano, Maurizio Iaccarino e Giulia
De Luca coadiuvati dal vocal coach Maria Paola De Luca, partecipando ai concerti finali. E’ idoneo alle selezioni per il Coro Lirico
Umberto Giordano del Teatro Giordano di Foggia. Nel mese di
settembre 2015 è presente nella produzione de I Pagliacci di Leoncavallo in collaborazione con Fondazione del Petruzzelli, Politeama Greco di Lecce e Teatro Giordano sotto la direzione del
M° Elio ORCIUOLO collaborando con la filarmonica di Bologna
diretta dal M° YOSHIDA in Kyoto (Giappone). Debutta nell’estate
2016 nel ruolo di Gastone ne “La Traviata” sotto la direzione del
M° Elio ORCIUOLO e la regia di Riccardo CANESSA. Attualmente corista del Teatro G. Verdi di Salerno, sotto la direzione del
M° Daniel OREN.
Programma
Medley Valzer
da Traviata “Parigi o cara”
Trisch - Trasch Polka
Marcia Persiana
da Tosca “ Vissi d’arte ”
da Tosca “Recondita
armonia”
J.Brahms Danza Ungherese n.5
C. Bohm Moto Perpetuo
G.Puccini da Bohème
“O soave fanciulla”
J. Strauss
G.Verdi
J.Strauss
J.Strauss
G.Puccini
G.Puccini
G.Puccini da Bohème
“Quando m’en vo”
R. Leoncavallo da Pagliacci
“Vesti la giubba”
F.Schubert Gratzer Galopp
J.Lanner Hansjorgel Polka
V.Ranzato Fox della luna
F.Lehar
Tace il labbro
A.Piazzolla Libertango
F.Lehar
Tu che m’hai preso il cor
V.Robaudi Non ti scordar di me
V.Monti Ciarda
Venerdì 13 gennaio 2017
Cinema Vittoria
RITA MARCOTULLI 7et
Omaggio ai Pink Floyd
Rita MARCOTULLI - piano
Tore BRUNBORG - sax
Ares TAVOLAZZI - contrabbasso
Fausto MESOLELLA - chitarra
Alessandro PATERNESI - batteria
Pasquale MINIERI - suoni elettronici
RAIZ - voce
Quest’opera della pianista romana rischia di diventare uno
dei più sensazionali dischi mai prodotti in Italia. Un progetto
di Rita Marcotulli, che riunisce attorno a sé un numeroso
gruppo di musicisti di estrazioni diversissime, per omaggiare
l’indimenticata opera dei Pink Floyd .
Intanto diamo un’occhiata alla tracklist:
-Astronomy Domine (Barrett) -Melodico (Marcotulli) -Cirrus
Minor (Waters) -Intromoney (Rabbia) -Money (Waters)
-Goodbye Blue Sky (Waters) -Burning Bridges (WatersWright) -Saint Tropez (Waters) -Crying Song (Waters) -Set
The Control For The Heart Of The Sun (Waters) -Us And
Them (Waters-Wright).
Fa già venire l’acquolina in bocca, no? E per quanto riguarda
la lista dei musicisti coinvolti:
-Rita Marcotulli pianoforte e tastiere, -Tore Brunborg sax
tenore e soprano, -Fausto Mesolella chitarra elettrica; -Ares
Tavolazzi contrabbasso e basso elettrico; -Pasquale Minieri
suoni; -Alessandro Paternesi batteria, -Raiz voce.
C’è naturalmente la pianista del cuore, Rita Marcotulli. C’è
il sassofonista norvegese Tore Brunborg, da qualche tempo
uno dei suoi più assidui collaboratori. Ma anche uno dei suoi
contrabbassisti preferiti, Ares Tavolazzi, ed ai suoni elettronici
troviamo il musicista, nonché produttore discografico
pluripremiato, Pasquale Minieri. Chi non segue il jazz ed è
passato di qui per caso avrà probabilmente notato la presenza
del chitarrista degli Avion Travel, Fausto Mesolella.
All’eterogeneità dei musicisti coinvolti fa da controcanto
l’eterogeneità dei brani selezionati . Personalmente trovo assai
felice l’idea di abbracciare (quasi) l’intero arco della carriera
dei Pink Floyd, da “The Piper At The Gates Of Dawn” a “The
Wall”, saltando a piè pari le annose polemiche del tipo: “Io
ascolto solo Ummagumma, il resto è spazzatura commerciale”
oppure: “Dopo Atom Heart Mother, non hanno fatto più
niente di significativo”.
Ogni tributo ai Pink Floyd che si rispetti non può che iniziare
con una rassegna degli effetti sonori che hanno costellato
l’opera e i dischi dei nostri: cuori pulsanti, voci fuori campo,
scariche elettrostatiche, e chi più ne ha più ne metta. Citazione
nella citazione, Raiz recita il testo di “ Wish You Were Her e”
nelle prime battute di “ Astronomy Domine”. “ Cirrus Minor”
viene nobilitata da un intro sognante della Marcotulli, Raiz
espone il tema ed ancora la Marcotulli con Mesolella danno
vita ad un momento intensissimo, tra i più riusciti dell’album.
Il gruppo non sfigura in una cover stra-abusata quale è quella
di “ Money”, grazie ad un trattamento a base di funk ed una
sequenza di interventi strumentali di tutto rispetto, con
Tavolazzi che, qui come altrove, diteggia indiavolato sulle
corde del suo basso elettrico. Per chiudere in bellezza, Raiz
non si dimentica delle sue radici quando è il momento di
rappare e, strano a dirsi, il risultato è eccellente.
Persino una canzoncina innocua come “ Saint Tropez”, balzata
agli onori delle cronache perché nel testo c’è un riferimento
a Rita Pavone, viene rinvigorita da un arrangiamento
sbarazzino, che le dona un’aria “circense”. Molto coinvolgente
anche “ Set The Control For The Heart Of The Sun”, con Raiz
che tira fuori il suo cuore arabo e ci trasporta all’istante in un
suk mediorientale. Chiude l’happening una versione dilatata
di “ Us and Them”, che Rita aveva già inciso in solitudine nel
suo “The Light Side Of The Moon”. Il cerchio si chiude...
Impressionanti la varietà di stili toccata in questo viaggio
musicale , ed allo stesso tempo l’omogeneità che il tocco
inconfondibile di Rita Marcotulli riesce a dare al lavoro. Jazz
e Rock vanno perfettamente a braccetto , si fondono l’uno
nell’altro, e ogni intervento vocale e strumentale sembra essere
perfetto, l’unico possibile in tale contesto. La visionarietà dei
Pink Floyd sposa la passionalità della Marcotulli, e la sua
inesauribile capacità di evocare un universo sonoro cangiante,
suggestivo e personalissimo. Un capolavoro .
Rita MARCOTULLI
Allieva del Conservatorio Santa Cecilia e del Conservatorio
Licinio Refice e sorella della cantante jazz, Carla Marcotulli, Rita
Marcotulli comincia a suonare professionalmente all’interno
di piccoli gruppi negli anni settanta e successivamente inizia
a collaborare con svariati artisti internazionali come Chet
Baker, Jon Christensen, Palle Danielsson, Peter Erskine, Steve
Grossman, Joe Henderson, Helène La Barrière,Joe Lovano,
Charlie Mariano, Marilyn Mazur, Pat Metheny, Sal Nistico,
Michel Portal, Enrico Rava,Dewey Redman, Aldo Romano,
Kenny Wheeler, Norma Winstone. Nel 1988 si trasferisce in
Svezia, dove rimane fino al 1992. Tornata in Italia collabora
fra gli altri con Ambrogio Sparagna e Pino Daniele e nel
1996 accompagna Pat Metheny in un’esibizione al Festival di
Sanremo.
Più recentemente ha partecipato alla realizzazione del film
Basilicata coast to coast, per il quale si è occupata della colonna
sonora. Grazie a questo lavoro la Marcotulli ha ricevuto il
Ciak d’oro nel 2010, il Nastro d’argento alla migliore colonna
sonora nello stesso anno, il David di Donatello per il miglior
musicista nel 2011 (prima donna in assoluto a ricevere questo
riconoscimento) e il Premio Top Jazz 2011 come miglior artista
del jazz italiano secondo la rivista Musica Jazz.
Nel febbraio 2013 è membro della giuria di qualità alla 63ª
edizione del Festival di Sanremo, condotta da Fabio Fazio e
Luciana Littizzetto.
Giovedì 26 gennaio 2017
Auditorium “Bianco-Manghisi”
MAX DE ALOE QUARTET
Max DE ALOE - armonica cromatica
Roberto OLZER - pianoforte
Marco MISTRANGELO - contrabbasso
Nicola STRANIERI - batteria
BORDERLINE e ALTRI RACCONTI
Tra normalità e follia nell’arte
Borderline è il nuovo progetto e nuovo CD per il collaudatissimo
quartetto di Max De Aloe. Nel concerto si potranno ascoltare vecchi e
graditissimi standard della tradizione jazz (Thelonious Monk, George
Gerswhin, Henry Mancini, Jerome Kern) ma anche qualche eco di
tango e arie d’opera pucciniane rivisitate in chiave jazz, oltre a brani
originali del quartetto. Un progetto a largo respiro, in linea con la musica
di Max De Aloe e del suo quartetto, sempre capaci di miscelare non solo
differenti generi musicali ma anche mondi artistici apparentemente
lontani come hanno dimostrato alcuni recenti progetti e dischi: Lirico
incanto ( 2008) – rivisitazione di arie d’opera, Bradipo (2010) e Bjork
on the moon (2012) dedicato alla musica della grande cantante e
compositrice islandese. Un repertorio varie e coinvolgente che non
mancherà di affascinare anche un pubblico non solito ai concerti jazz.
Max DE ALOE - annovera nel suo curriculum prestigiose
collaborazioni in sala di registrazione e/o dal vivo con musicisti
del calibro di Kurt Rosenwinkel, Adam Nussbaum, Bill Carrothers,
Eliot Zigmund, Mike Melillo, Don Friedman, Garrison Fewell,
Dudu Manhenga, Franco Cerri, Renato Sellani, Gianni Coscia,
Gianni Basso, Dado Moroni, ecc. suonando in importanti
rassegne e festival in Italia e all’estero. Ha all’attivo nove album
come leader e una quindicina come ospite, ma anche spettacoli
in solo, realizzazioni di colonne sonore per spettacoli teatrali e
documentari, oltre a collaborazioni con poeti, scrittori e registi.
Nel “Top Jazz” 2008, il referendum che il mensile “Musica Jazz”
realizza ogni anno tra sessantacinque giornalisti di jazz di tutte
le testate specializzate e dei più noti quotidiani italiani, Max De
Aloe si è aggiudicato il terzo posto come “Musicista dell’anno”
nella categoria “Voce e miscellanea” e primo armonicista jazz
in Italia (stesso risultato ottenuto nel 2009 e 2010). Divide la sua
attività professionale tra quella concertistica e quella didattica. E’
fondatore e direttore del Centro Espressione Musicale di Gallarate,
dove insegna teoria musicale, pianoforte moderno e armonica
cromatica ed è stato docente dell’Accademia d’Arti e Mestieri dello
Spettacolo del Teatro alla Scala di Milano per i corsi finanziati dal
fondo sociale europeo. È endorser dell’ azienda tedesca Hohner, la
più accreditata azienda costruttrice di armoniche.
Martedì 7 febbraio 2017
Cinema Vittoria
Roberto OLZER - ha compiuto percorsi di studio, acquisendone
i relativi diplomi e lauree, in: Organo e Composizione Organistica
(1994), Filosofia (1997), Pianoforte (2003), Tecnica Alexander
(2008). Ha frequentato inoltre vari Seminari di improvvisazione
jazzistica (1994 – 2000). Nel contempo ha sviluppato la propria
attività musicale in più settori:
• come concertista, in ambito classico e jazzistico, come organista e
pianista, tanto in veste solistica che a capo di proprie formazioni o
all’interno di ensamble corali ed orchestrali.
• come arrangiatore, realizzando arrangiamenti per quartetti
d’archi, per il decimino di Ottoni del Teatro alla Scala di Milano,
per l’orchestra del Teatro Coccia di Novara, per le orchestre delle
Scuole ad indirizzo musicale.
• come compositore, pubblicando sinora “Tetragono” per clarinetto
e pianoforte; “Sciccareddu”; “Per Geometrico Destino” per soli,
coro e orchestra.
Ha al suo attivo 7 cd di cui 2 come leader.
Marco MISTRANGELO - bassista e contrabbassista, diplomato
al conservatorio di Piacenza, dal 1996 si dedica principalmente
al jazz e alla musica moderna. Ha collaborazioni con importanti
jazzisti italiani e stranieri. Nei primi mesi del 2007 forma il trio di
latin jazz “Iguazu” con il batterista/percussionista italo/argentino
Alex Battini. Vanta collaborazioni anche nel mondo della musica
leggera e d’autore. Ha inciso in questi anni oltre 20 cd spaziando
tra jazz, musica latina, canzone d’autore e musiche per il teatro.
Nicola STRANIERI - ha iniziato gli studi con Angelo Visconti,
studiando in seguito con Enrico Lucchini e Tullio De Piscopo.
Ha partecipato a diversi seminari tenuti da importanti musicisti
come Peter Erskine, Enrico Rava e John Riley. Svolge un’intensa
attività suonando in importanti jazz clubs e partecipando a diverse
rassegne e festivals in varie città italiane e straniere.
Annovera prestigiose collaborazioni in concerto ed in sala di
registrazione con numerosi musicisti jazz, di fama internazionale
ed italiani.
Attualmente svolge attività didattica presso la “Scuola di Musica
Dedalo” di Novara dove coordina la sezione di jazz e musica
moderna.
DANILO REA - pianoforte
Omaggio ai Beatles e Rolling Stones
“SOMETHING IN OUR WAY”
Il nuovo disco in piano solo ispirato ai successi dei beatles e dei rolling stones
“Something in our way”, ovvero i Beatles e i Rolling Stones
nell’universo jazz di Danilo Rea. I successi delle due band
britanniche icone della musica pop e rock dagli anni ’60, uniti
sul filo delle note del piano di Danilo alla memoria di tutti noi
e racchiusi nel suo nuovo disco in piano solo, pubblicato per
Warner Music Italy. Nell’album i brani di Lennon, McCartney
e Harrison, da sempre riferimento musicale e colonna della
formazione di Danilo, s’intrecciano con i pezzi di Jagger e
Richards. Nelle 16 tracce di “Something in our way”, le differenti
vie musicali delle due formazioni convivono, si alternano e
si uniscono nelle note di Rea, superando l’eterna dicotomia.
Dalla melodia di Let it be, all’appassionata Angie, passando per
il ritmo di Ob-la-dì Ob-la dà e l’energia di Jumpin’ Jack Flash,
Danilo scompone, riarrangia e ricostruisce, fino a restituire la
musica che si colora di nuove sfumature. Così, con il suo talento
capace di spaziare su qualunque repertorio, la sua sensibilità
musicale, il suo estro gentile e la sua forza creativa, Danilo
plasma la melodia schiudendo le porte a infinite possibilità che
si aprono agli ascoltatori.
Danilo REA
Nato a Vicenza quasi per caso, Danilo Rea è romano, ma non
d’adozione. È romano perché la sua storia in musica nasce
a Roma, tra le pareti di casa sua, dove l’incanto per i vecchi
vinili di Modugno è più forte, già da piccolissimo, di qualsiasi
divertimento: il vero gioco è suonare il piano, il vero incanto
è la musica, il vero sogno è la melodia, il vero abbandono è
nell’armonia. E la passione diventa studio al Conservatorio di
Santa Cecilia, dove si diploma in pianoforte con il massimo dei
voti e dove attualmente insegna nella cattedra di jazz. Studi
classici, rock e pop influenzano la sua formazione e convergono
attraverso il jazz, la sua vera passione, in uno stile inconfondibile
e unico composto di due ingredienti fondamentali: melodia
e improvvisazione. Appena maggiorenne esordisce con lo
storico Trio di Roma con Enzo Pietropaoli e Roberto Gatto;
parallelamente accompagna come pianista i più importanti
cantautori italiani: Mina lo vuole prima ancora di Gino Paoli,
ed entrambi gli restano fedeli negli anni, fino a oggi. Il suo
talento lo porta ben presto ad affermarsi anche sulla scena
internazionale e a suonare al fianco dei più grandi nomi del
jazz come Chet Baker, Lee Konitz, Steve Grossman, Bob
Berg, Phil Woods, Michael Brecker, Tony Oxley, Joe Lovano,
Gato Barbieri, Aldo Romano, Brad Mehldau, Danilo Pérez,
Michel Camilo, Luis Bacalov. Nel 1997, con Enzo Pietropaoli e
Fabrizio Sferra, fonda “Doctor 3”, il trio che per tre anni riceve
il premio della critica come miglior gruppo jazz, e che per più
di dieci anni lo porta a calcare i più importanti palcoscenici
italiani e all’estero. A partire dal 2000 Danilo Rea trova nella
dimensione in piano solo il momento ideale per dare forma
al proprio universo espressivo e al suo talento naturale per
l’improvvisazione. Tra le sue collaborazioni più recenti, i lavori
con Gino Paoli: già compagni di avventura nel progetto “Un
incontro in Jazz”, il sodalizio artistico prosegue con l’album
e il progetto live “Due come noi che…” (2012) e “Napoli con
Amore” (2013). Nel 2014 Danilo firma le musiche per il film
“Quando c’era Berlinguer” e nel 2015 quelle per “I bambini
sanno”; nell’estate dello stesso anno viene presentato in
anteprima mondiale a Umbria Jazz “…IN BACH?”, il progetto
live a quattro mani con Ramin Bahrami. Il 16 ottobre 2015 esce
“Something in our way” (Warner Music Italy), nuovo disco in
piano solo ispirato all’indimenticabile repertorio dei Beatles e
dei Rolling Stones. Dal 27 Aprile all’ 8 Maggio 2016, attraverso
il tour di Umbria Jazz in Cina 2016, i suoi concerti in piano
solo toccano prestigiose venue ed importanti teatri nelle città
di Pechino, Shangai, Qingdao e Canton.
Programma
“Something in our way”
1. Let it be
(Lennon/McCartney),
2. You can’t always get what you want (Jagger/Richards),
3. The long and winding road
(McCartney),
4. Street of Love (Jagger/Richards),
5. Here comes the sun (Harrison),
6. Angie (Jagger/Richards),
7. And I Love her(Lennon/McCartney),
8. Jumpin’ Jack Flash
(Jagger Richards),
9. Yesterday(Lennon/McCartney),
10. Lady Jane(Jagger/Richards),
11. You never give me your money(Lennon/McCartney),
12. Wild horses(Jagger/Richards),
13. Ob-la-dì Ob-la dà (Lennon/McCartney),
14. Paint it black(Jagger/Richards),
15. While my guitar gently weeps(Harrison),
16. As tears go by
(Jagger/Richards/Oldham).
Giovedì 23 febbraio 2017
Cinema Vittoria
Orchestra TZIGANA di BUDAPEST
Direttore Antal SZALAI
Antal Szalai é considerato il miglior violino solista tzigano
nel mondo ed é stato il beneficiario del premio “Ferenc Liszt
Award” nel 2005.
Proviene da una famiglia di musicisti tzigani e ha studiato il
violino al Bela Bartok Conservatory of Music in Ungheria.
L’Orchestra Tzigana di Budapest nasce nel 1969 su iniziativa
proprio del Maestro Antal Szalai in collaborazione con altri
musicisti provenienti da varie orchestre di Budapest.
L’intento del gruppo é di proporre e valorizzare il repertorio
orchestrale della musica tzigana: presentano brani di musica
nazionale dell’epoca della riforma, della musica tradizionale
tsardas ed arrangiamenti di canzoni popolari.
La tradizione dell’orchestra tzigana si avvia circa 300 anni
fa e da lf in poi viene costituita da un violino, una viola, un
violoncello ed un cimbalom.
Il loro repertorio é costituito non solo della musica ungherese
tsardas, ma comprende anche pezzi classici del calibro della
Rapsodia ungherese di Liszt, Brahms, Danze ungheresi, pezzi
provenienti dai membri della famiglia Strauss, e la musica
rurale ungherese tradizionale.
La loro terra e la loro energia originaria é destinata ad
appassionare il pubblico. Il modo di fare musica tzigana é
meglio espresso da Antal Szalai: “Gli tzigani sono persone
molto caratteriali ... e la musica tzigana viene dal cuore.
C’é molto sentimento ed é romantica”.
Dimenticate quindi le imitazioni. Non vi é alcun atteggiarsi qui
o pretesa ma l’originale, suonato con passione ed integrità. La
chiave di volta della musica tzigana ungherese é il violino, e
Szalai é un maestro.
Giovedì 9 marzo 2017
Auditorium “Bianco-Manghisi”
“Applauditissimo il direttore e violinista solista Antal Szalai
per il suo trascendentale virtuosismo e
per la carica emotiva che sprigiona”.
(Messagero Veneto)
“Szalai is everything a Gypsy violinist should be, playing
with swooning ardour and gorgeous tone.
But the joy is in the total experience.
This is a must see event, whatever
your musical tastes”.
(Sydney Morning Herald)
CELLO ENSEMBLE “NINO ROTA”
Programma
Anonimo
Czardas Focoso
Ede Reményi
Vola mia rondine
Anonimo
Due canzoni folcloristiche ungheresi (cimbalum solo)
Anonimo
Canzoni “kurucz” (flauto pastorale solo)
J. Brahms
Danza ungherese n°6, n°5
A. Kachaturian
Danza delle spade
G. Renz
Circus polka (cimbalum solo)
V. Monti
Czardas
F. Liszt
Rapsodia ungherese
Anonimo
Fantasia tzigana
Anonimo
Due chitarre (canzone romantica russa tzigana)
G. Boulanger
Sogno tzigano (violoncello solo)
G. Pasquale
Danza zigana spagnola
G. Dinicu
Hora di marzo
G. Dinicu
Hora e usignolo (flauto di Pan solo)
G. Bregovic
Djelem, djelem
Anonimo
Occhi neri (russa tzigana)
Anonimo
Canti tradizionali gitani
M. Theodorakis
La danza di Zorba
Anonimo
Ungherese concerto czardas
Violoncelli: Marcello FORTE - Giuseppe GRASSI
Fabio DE LEONARDIS - Antonia CHILLÀ
Tiziana DI GIUSEPPE - Francesco TANZI
Lilia MASTRANGELO - Annalisa DI LEO
Contrabbasso: Davide MILANO
Direttore:
Michele CELLARO
Il Cello Ensemble, realtà musicale nata da diversi anni per
volontà del M° Marcello Forte in seno alle classi di Violoncello
del Conservatorio di musica “Nino ROTA” di Monopoli,
vede protagonista il VIOLONCELLO, strumento versatile
capace di infinite possibilità sonore, varietà timbriche e
delicate sfumature melodiche. L’ensemble, formato da Maestri
di chiara fama e allievi diplomati ormai affermati in varie
realtà su territorio nazionale, vanta un repertorio vario e
accattivante, costituito da musiche originali ed arrangiamenti
di temi tratti dal repertorio classico-leggero che ben si prestano
alle molteplici sonorità dello strumento. L’aggiunta del
Contrabbasso, completamento perfetto per tutte le formazioni
orchestrali, consente all’ “insieme” di “adagiarsi” sui registri più
gravi, conferendo al “Cello Ensemble” un suono assolutamente
particolare e rendendo il programma variegato e brillante. Il
“Cello Ensemble Nino Rota”, diretto dal M° Michele Cellaro,
autore degli arrangiamenti, ha solcato palcoscenici di molti
Teatri d’Italia, lussuosi Giardini, Piazze e importanti Chiese:
Teatro La Vallisa di Bari, Teatro Comunale di Foggia, Palazzo
Gallone Vibo Valentia, Chiostro delle Monacelle Matera,
Sala Biblioteca Comunale di Martina Franca, Basilica di San
Giovanni Maggiore di Napoli, Sistema Bibliotecario di Vibo
Valentia, Teatro Comunale di Massafra, Castello Angioino di
Mola di Bari, Villa Neglia a Torre dell’Orso, Teatro Comunale
di Casarano, Villa Menelao a Turi, solo per citarne alcuni.
Nell’autunno 2016 il “Cello Ensemble Nino Rota” è stato
impegnato in una serie di Concerti inseriti nel Cartellone
della stagione “Stili a Confronto”, promosso dalla ICO Magna
Grecia ( Istituzione Concertistico Orchestrale).
Giovedì 23 marzo 2017
Auditorium “Bianco-Manghisi”
Musica senza confini
A. Vivaldi
Concerto in sol min. per due violoncelli F.III n.2
G. Verdi
da “I Masnadieri” Preludio
da “Otello” Ave Maria e Finale atto IV
L. Laporte
Intermede - Pizzicato
J. Offenbach Can can
A. Piazzolla Oblivion, Libertango
K. J. Alford da “Il ponte sul fiume Kwei” Colonel Bogey March
E. Bernestein- I magnifici sette – (Tema conduttore)
Nino Rota
da “Il Gattopardo” Valzer del commiato
da “Romeo e Giulietta” Time for us
da Il giornalino di Gianburrasca
Viva la Pappa col pomodoro
G. Mirto
Hana Bi (Violoncello, Contrabbasso e Orchestra di Violoncelli)
Solisti: Marcello Forte, Michele Cellaro
M. Cellaro
FantastiCello (1a esecuzione)
Quartetto d’Archi GUADAGNINI
Fabrizio ZOFFOLI - violino
Giacomo COLETTI - violino
Matteo ROCCHI - viola
Alessandra CEFALIELLO - violoncello
Il Quartetto Guadagnini nasce nel 2012 dall’affiatamento di
quattro giovani musicisti provenienti da Ravenna, Pescara,
Bari e Roma. Vincitore nel 2014 del premio Piero Farulli,
in seno al XXXIII Premio Franco Abbiati, si qualifica
attualmente tra le più promettenti formazioni cameristiche
d’Europa, dedite al grande repertorio quartettistico classico
e romantico, con una particolare attenzione al repertorio del
Novecento e alla musica del nostro tempo. Il Guadagnini si è
già esibito nelle più importanti sale da concerti italiane, per
la Società del Quartetto di Milano, l’Accademia Filarmonica
Romana, lo Stradivari Festival di Cremona, a inaugurazione
del nuovo Auditorium Arvedi del Museo del Violino,
all’Unione Musicale di Torino, alla Società Umanitaria, al
Bologna Festival, agli Amici della Musica di Padova, al Teatro
Alighieri di Ravenna, per l’Associazione A. Mariani, al Teatro
Ponchielli, al Teatro Massimo di Pescara, al Teatro Savoia di
Campobasso, e per la Camerata musicale barese.
Attualmente impegnato in una tournée nazionale promossa
da CIDIM, il quartetto ha debuttato nel 2016 al Teatro La
Pergola di Firenze per gli Amici della Musica. Sono già previste
riprese dell’opera, nel 2016, al Teatro Metastasio di Prato e al
Teatro Stabile di Torino. La suite strumentale che sarà tratta
dal tale lavoro sarà inoltre dedicata dalla compositrice alla
formazione. Il Quartetto Guadagnini collabora inoltre con i
compositori Paolo Cavallone, di cui ha eseguito e registrato il
brano Mercutio (2009) e Raffaele Bellafronte, di cui ha inciso
per Tactus il brano For Five... in quintetto con il chitarrista
David di Ienno. Già vincitore del V Concorso Musicale
Marco Dall’Aquila e del XVI Concorso Internazionale
Pietro Argento di Gioia del Colle (BA), sul fronte della
propria formazione il quartetto sta completando un ciclo
di perfezionamento con il Quartetto di Cremona presso
l’Accademia “W. Stauffer” a Cremona. Sta inoltre seguendo
i corsi tenuti da Hatto Beyerle, storico violista del Quartetto
Alban Berg e loro grande estimatore, presso l’ECMA (la
European Chamber Music Academy, di cui lo stesso Beyerle
è fondatore e direttore artistico), oltre a beneficiare di alcune
lezioni private di Pavel Vernikov. Il Quartetto Guadagnini ha
il privilegio di poter suonare quattro strumenti d’eccezione, di
scuola piemontese, ricevuti in prestito da Gianni Accornero:
Fabrizio suona un bellissimo violino Giovanni Francesco
Pressenda, datato 1838, Giacomo un Francesco Guadagnini
del 1885, mentre Matteo e Alessandra, rispettivamente, una
viola e un violoncello di Annibale Fagnola, datati 1910. Si è
esibito su RAI 5 in Inventare il tempo, una trasmissione ideata
e condotta da Sandro Cappelletto, in una puntata dedicata
quartetto K465 “le dissonanze” di Wolfgang Amadeus
Mozart, su RAI 3 accanto a Corrado Augias e Giovanni
Bietti nella trasmissione “Visionari”, ed è ospite regolare di
trasmissioni ed emittenti radiofoniche dedicate alla grande
musica.
Programma
A. Dvorak
Quartetto op.96 “Americano”
Allegro ma non troppo
Lento
Molto vivace
Finale: vivace ma non troppo
J. Brahms
Quartetto op.51 n.1 in do min.
Allegro
Romanza - Poco adagio
Allegro molto moderato
e comodo
Allegro
Giovedì 6 aprile 2017
Auditorium “Bianco-Manghisi”
PINO DE VITTORIO
Tarantelle e musiche della Puglia
Pino DE VITTORIO - voce / chitarra battente
Marcello VITALE - chitarra battente / chitarra classica
Leonardo MASSA - calascione
Attore e cantante, Pino de Vittorio è nato a Leporano, in provincia di Taranto. Dopo gli inizi artistici consacrati a favorire la
rinascita della tradizione musicale delle Puglie, entra a far parte
della compagnia teatrale e musicale diretta da Roberto De Simone, partecipando – spesso interpretando ruoli principali – alle sue
maggiori produzioni (Mistero Napoletano, Li Zite ‘Ngalera, per
il Maggio Musicale Fiorentino; L’Opera Buffa del Giovedì Santo,
la nuova edizione de La Gatta Cenerentola per i festivals internazionali di New York, Buenos Aires, Francoforte, Rio de Janeiro,
San Paolo).
Nel 1984, è interprete, per il Teatro San Carlo di Napoli, di Crispino e la Comare dei fratelli Ricci, e dello Stabat Mater e del Requiem in Memoria di Pier Paolo Pasolini, sempre di De Simone.
Anche con queste creazioni partecipa a numerosi festival nazionali e internazionali.
Ancora una volta nell’ambito del Maggio Musicale Fiorentino, è
stato interprete sensibile in un adattamento moderno di Luciano
Berio de l’Orfeo di Monteverdi, e per le Settimane Internazionali
di Napoli, ha tenuto ruoli importanti ne l’Histoire du Soldat di
Stravinsky, diretto da Salvatore Accardo, e Pulcinella dello stesso
compositore, in una produzione di Massimo De Bernardt.
Ha cantato all’Accademia Chigiana di Siena e nelle più prestigiose
sale del mondo. Ha, inoltre, interpretato a Londra, per la famiglia
reale inglese, il ruolo di Amore nella Daphné di Marco Zenobi da
Gagliano. Pino De Vittorio è solista dell’orchestra vocale e stru-
mentale La Cappella della Pietà de’ Turchini, con la quale porta
avanti un lavoro di approfondimento del repertorio rinascimentale e barocco.
Nel 2014, all’Opéra de Paris, ha partecipato nel ruolo della Nutrice all’Incoronazione di Poppea, con la regia di Robert Wilson e la
direzione di Rinaldo Alessandrini, tale produzione è stata ripresa
a gennaio 2015 al Teatro alla Scala di Milano.
Programma
Le Tarantelle del Rimorso
tarantelle, serenate, canti d’amore e di lavoro, nenie e stornelli del Sud
Lu picuraru
Tarantella di Sannicandro
Venerdì 21 e Mercoledì 26
aprile 2017
Auditorium “Bianco-Manghisi”
in collaborazione con il
Conservatorio di Musica
“Nino Rota”
di Monopoli
Alla Carpinese
Pizzica taranta
Cori miu
Sona a battenti
Attaccati li tricci
Tarantella a Maria di Nardo’
Soje ciardine
Stornelli di Leporano
‘Stu pettu e’ fatto cimbalu d’amuri
‘Na via di rose
La bonasera
Ballo di S.Michele
Putadori - canto dei carrettieri
RASSEGNA
“GIOVANI
CONCERTISTI”
segnalati dal Conservatorio di Musica
“Nino Rota” di Monopoli
INGRESSI
Biglietto intero
Biglietto ridotto
€ 7,00
€ 5,00
DI EMANUELE DÕELIA
Ingresso concerto evento
Posto unico
€ 12,00
Ridotto per i soli soci
dell’Ass. “Amici della Musica” € 10,00
MONOPOLI
Abbonamento intero
compresi concerti-evento € 95,00
nei pressi d el CONSE RV ATORIO ÔÔNino RotaÕ Õ
Abbonamento ridotto
compresi concerti-evento € 75,00
Abbonamenti e biglietti ridotti per i soci
dell’Ass. Amici della Musica“Orazio Fiume” di Monopoli,
i giovani fino a 18 anni,
gli anziani oltre 65 anni
e i diversamente abili.
P.ZA S.ANTONIO, 34/35
TEL. 080/937297 8
STRUMENTI MUSICALI da STUDIO
ACCESSORI per STRUMENTI a FIATO,a CORDA e a PERCUSSIONE
TESTI ed EDIZIONI MUSICALI
MATERIALE DIDATTICO
GADGET
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www.amicimusicamonopoli.com
(Visa-Mastercard e prepagate)
ORARI
Porta ore 20:30 • Sipario ore 21:00
INFORMAZIONI
Artesuono Piazza S.Antonio, 34-35 Monopoli
Tel./Fax 080 9372978
Associazione Amici della Musica “Orazio Fiume”
Tel. 368 3718174 • Fax 080 2142402
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Locali di spettacolo
Cinema Vittoria - Via Rattazzi, 98
Auditorium “Bianco-Manghisi”
presso Casa di Riposo “Romanelli” in via Cappuccini
La Direzione si riserva la facoltà di apportare al presente programma
modifiche dovute a cause di forza maggiore.
di Latela R. & Fontana V.
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