Camera di Commercio di Genova
Ufficio E-Commerce e Commercio Estero
Sportello per l’Internazionalizzazione
In collaborazione con
Promexico
Trade and Investment Milano
NOME UFFICIALE
SUPERFICIE
POPOLAZIONE
DENSITA’
LINGUA
Stati Uniti Messicani
1.972.550 kmq
116.000.000 abitanti
57,1 abitanti/km2
Spagnolo e altre 68 lingue
amerinde
Cattolica(89%),
Protestantesimo(6%),
Atei(5%)
Città del Messico
Repubblica presidenziale
federale
Peso messicano
1 EUR=16,6546 MXN
(05/06/2013)
RELIGIONE
CAPITALE
FORMA ISTITUZIONALE
UNITA’ MONETARIA
TASSO DI CAMBIO
Fonte: MISE - Il Sole 24 Ore - Exchange-rate.org
2
Governo
Il Messico è uno Stato che confina a nord con gli Stati Uniti d’America, a sudest con il Belize e il Guatemala; si affaccia ad est sul Golfo del Messico e il Mar
dei Caraibi e ad ovest sull’Oceano Pacifico.
Il Messico è una democrazia rappresentativa composta da 31 Stati federali e
un Distretto Federale, quello di Città del Messico, che costituisce anche la sede
dei poteri della federazione.
Questo Stato fu occupato dal XII secolo A.C. da etnie amerinde che si
susseguirono nel tempo, quali Olmechi, Teotihuacàn, Zapotechi, Maya,
Toltechi, Aztechi.
In seguito, nel 1517 gli Spagnoli, con Francisco Hernàndez de Còrdoba,
raggiunsero la costa della penisola dello Yucatan; seguirono altre due
spedizioni; successivamente dopo la caduta di Tenochtitlan, Hernàn Cortès si
proclamò comandante generale del Paese e iniziò la conquista di un vasto
impero coloniale conosciuto come Nuova Spagna. La dominazione spagnola
durò tre secoli, dal 1525 al 1821.
Durante i primi anni dell’ottocento scoppiarono rivolte separatiste che
portarono all’indipendenza del Messico, con la firma dell’atto il 28 settembre
1821.
In seguito, nel 1910 cominciò la Rivoluzione Messicana, il cui scopo principale
era di mettere fine alla dittatura del Generale Porfirio Diaz, che era diventato
Presidente nel 1876, essendosi distinto nella Guerra che anni prima il Messico
aveva combattuto contro i francesi quando nel 1862 la Francia aveva invaso il
Paese con Napoleone III.
Nel 1910 Diaz partecipò alle elezioni, come Francisco Madero, e vinse. Molti
messicani, però, sostennero che ci fossero stati dei brogli e si ribellarono.
Questo fu il punto di partenza della Rivoluzione messicana; tra coloro che si
ribellarono c’erano anche Francisco Villa ed Emiliano Zapata.
Ben presto la Rivoluzione degenerò in una lotta di poteri fra i Rivoluzionari
nella quale Madero, Zapata e Villa vennero assassinati.
La Rivoluzione terminò nel 1917, anno in cui entrò in vigore la Nuova
Costituzione del Messico, ma le violenze proseguirono per molti anni, compresi
gli anni dal 1926 al 1929, con la cosiddetta Rivolta dei Cristeros, combattuta
dai messicani cattolici, a seguito delle misure anticlericali adottate dal Governo
di Plutarco Elìas Calles nel 1926 e della nuova Costituizione che prevedeva la
separazione tra Stato e Chiesa. La Rivolta si concluse con grandi e violente
repressioni attuate dal Governo nei confronti dei Cristeros.
Nel marzo 1929 Calles fondò il Partido Nacional Revolucionario, al fine di
controllare i vari politici e ponendo se stesso a capo del partito. In seguito
Calles dovette lottare contro una cospirazione militare guidata da Josè Gonzalo
Escobar. Gli anni trenta furono poi segnati dalla presidenza di Làzaro Càrdenas
del Rìo dal 1934 al 1940, che si propose di rendere il Messico un Paese
socialista. Il Partito Rivoluzionario Istituzionale (PRI) prese il potere nel 1946 e
governò il Paese fino al 2000, quando ci fu la vittoria di Vicente Fox Quesada,
candidato del Partito Azione Nazionale, conservatore cristiano-democratico
(PAN). In seguito, nel 2005, le elezioni vennero vinte dal Partito Azione
3
Nazionale, con Felipe Calderòn, che rimase in carica fino a novembre 2012,
quando gli subentrò, a seguito di nuove elezioni, l’attuale presidente del
Messico, Enrique Peña Nieto, appartenente al Partito Rivoluzionario
Costituzionale.
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-
Guida
Rischio Paese dal punto di vista politico
Rischio Paese dal punto di vista economico
4
sono,
inoltre,
disponibili
Situazione economica generale
Il Messico fa parte del gruppo delle cinque principali economie emergenti, è
membro del G-20 e dell'OCSE. E' la seconda economia dell'America Latina ed è
considerato un partner economico di livello mondiale. Nel corso del 2011,
l'attività economica del Paese ha mostrato una tendenza molto positiva,
nonostante l'aumento dei prezzi delle materie prime e degli alimenti. Nel corso
del 2012, l’attività economica messicana ha mantenuto il ritmo di crescita del
2011, con un aumento del PIL del 3,9%, grazie anche al settore
automobilistico, che ha ottenuto grandi risultati, supportato dalla ripresa della
domanda statunitense e dalla ripresa dei consumi privati e degli investimenti di
capitale.
Per il 2013 si prevede una crescita del PIL in termini reali pari al 3,5%; tuttavia
permangono delle criticità legate alla diminuzione delle prospettive di crescita
dell’economia globale, specialmente di quella statunitense, a cui l’economia
messicana è particolarmente legata.
Per quanto riguarda l'inflazione, nel 2011 ha raggiunto il 3,8%. Questo
indicatore si è stabilizzato e tende ad abbassarsi, non risentendo più
dell'impatto del cambiamento tributario del 2010; ciò si traduce anche in un
minor ritmo di crescita delle tariffe e dei servizi. Durante gli ultimi anni, inoltre,
condizioni climatiche avverse e l’influenza aviaria messicana hanno causato
un’impennata nel prezzo dei beni alimentari ed il conseguente aumento del
tasso di inflazione; si prevede, comunque, che nel 2013 rimarrà sotto
controllo, leggermente al di sopra del target fissato dalla Banca Centrale, che
va’ dal 2 al 4%.
5
Principali indicatori macro economici
INDICATORI
2010
2011
2012
2013p
PIL(miliardi di USD a
prezzi cotrrenti)
Tasso di crescita del
PIL a prezzi costanti(
variazioni %)
PIL pro capite alla
parità di potere
d’acquisto(USD)
Indice dei prezzi al
consumo ( variazioni
%)
Tasso di
disoccupazione (%)
Indebitamento netto
(% sul PIL)
Debito pubblico(%
sul PIL)
Export beni e
servizi(% sul PIL)
Import beni e
servizi(% sul PIL)
Saldo di conto
corrente( miliardi di
USD)
Debito totale estero(
miliardi di USD)
1.035
1.154
1.201
1.347
5,6
3,9
3,9
3,5
13.977
14.653
15.300
15.881
4,2
3,8
4,1
3,9
5,4
5,2
4,5
4,6
-2,9
-2,5
-2,4
-2,1
36,8
35,4
35,3
34,8
30,3
31,7
33,7
33,7
31,5
33,0
34,6
34,8
-4,5
-11,1
-8,2
-17,8
200,1
210,9
219,1
239,0
Fonte: Agenzia ICE – Il Sole 24 Ore
Settori produttivi
I settori produttivi messicani hanno visto una crescita notevole negli ultimi
anni; il settore primario, in particolare, si è sviluppato maggiormente. Oggi il
Messico è il dodicesimo produttore ed esportatore mondiale di prodotti agricoli.
Per quanto riguarda il settore secondario i risultati migliori sono stati raggiunti
nelle costruzioni, nell’industria manifatturiera e nell’elettricità, mentre
l’industria mineraria ha subito una flessione.
Il settore terziario ha registrato una crescita maggiore nel commercio, nei
servizi finanziari e nelle assicurazioni, nei servizi immobiliari, nei trasporti e
nella logistica, nei servizi professionali, in quelli tecnici e scientifici
6
Interscambio commerciale
Il Messico è il Paese con l’economia più aperta dell'America Latina, di cui
rappresenta il 35% delle esportazioni e il 40% delle importazioni. Durante
l’ultimo ventennio il valore delle esportazioni ed importazioni è cresciuto, in
rapporto al PIL, dal 38,8% al 59,7%.
Il Messico, inoltre, è membro del GATT-WTO dal 1986 e, negli ultimi due
decenni il Paese ha adottato una politica di pieno inserimento nell'economia
globale
e
di
crescente
liberalizzazione
degli
scambi.
Il Messico è l'unico Paese al mondo a vantare accordi preferenziali TLC con gli
USA attraverso il NAFTA (1994), con l'Unione Europea attraverso il TLCUEM
(2000) e con il Giappone (2005), per un totale di 44 Paesi, permettendo
l’accesso a un mercato potenziale di oltre 1 miliardo di consumatori e al 67%
del PIL mondiale.
Nel 2011 il commercio estero del Messico ha raggiunto i 700,4 miliardi USD.
Si può dire che oggi il Messico è la quattordicesima economia mondiale per PIL,
la seconda economia più importante e la terza economia più competitiva in
America Latina; inoltre è il sedicesimo esportatore e importatore mondiale.
Tabella Principali Paesi fornitori (dati in milioni di USD)
Paesi
Importazioni
Anni
2010
2011
Stati Uniti
Canada
Germania
Italia
Spagna
Francia
Paesi Bassi
Unione Europea
Giappone
Cina
Totale
145.007,4
8.607,5
11.076,773
3.985,829
3.232,306
3.024,438
2.810,778
32.422,2
15.014,7
45.607,6
301.481,8
184.001,477
9.645,449
12.862,671
4.982,749
3.843,193
3.359,611
3.061,136
37.773,938
16.493,499
52.248,010
350.481,457
Fonte: Agenzia ICE
Tabella Principali Paesi clienti (dati in milioni di USD)
Paese
Anni
Stati Uniti
Canada
Germania
Esportazioni
2010
238.357,5
10.700,6
3.571,738
7
2011
274.698,204
10.676,594
4.343,622
Italia
Spagna
Francia
Paesi Bassi
Unione Europea
Giappone
Cina
Totale
651.296
3.838,050
586.841
1.841,948
14.243,2
1.926,3
4.197,8
298.138,1
1.554,284
4.902,451
720.764
2.084,053
19.167,153
2.256,923
5,965,145
349.675,145
Fonte: GTI, Global Trade Information Services
Le imprese messicane hanno esportato prevalentemente macchinari elettrici e
industriali (37,9%), attrezzature di trasporto e veicoli stradali (17,8%),
automobile e parti di queste (17,3%), prodotti minerari (14,6%) e olio grezzo
(12%).
Le imprese messicane hanno importato prevalentemente macchinari elettrici
(37%), prodotti minerari (10,4%), attrezzature di trasporto e veicoli stradali
(8,6%), ferro, acciaio e prodotti legati a questi metalli (8,4%) e prodotti
chimici e derivati di questi (7,8%).
Interscambio commerciale con l’Italia
L'Italia è il secondo fornitore europeo del Messico, dopo la Germania e davanti
a Spagna e Francia ed è il nono partner commerciale del Messico a livello
mondiale. La bilancia commerciale Italia–Messico è in attivo per il nostro
Paese. Il sistema produttivo messicano è un grande acquirente di tecnologie
"Made in Italy”. Nel 2011, le imprese italiane hanno esportato in Messico con
un aumento rispetto all’anno precedente del 26,4%. I dati del 2011
evidenziano una forte crescita delle esportazioni messicane verso il nostro
Paese (+60,1%). I grandi investimenti diretti realizzati dai gruppi italiani in
Messico, negli ultimi anni, generano numerosi flussi commerciali diretti al
nostro Paese. Inoltre, secondo i dati della Segreteria di Economia Messicana, le
imprese italiane operanti nel Paese sono circa 1429.
Anno 2011
Anno 2012
Variazione %
Importazioni
italiane
995.370
1.040.216
4,51%
Esportazioni
italiane
3.232.327
3.745.202
15,87%
Fonte: Agenzia ICE
8
Saldo
commerciale
+2.236.957
+2.704.986
I principali prodotti italiani esportati in Messico nel 2012 sono:
(valori in migliaia di euro)
- Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
343.388
- Prodotti della metallurgia
175.897
- Prodotti chimici
120.711
- Prodotti dell’agricoltura, pesca e silvicoltura
55.628
- Apparecchiature elettriche
53.710
I principali prodotti messicani importati in Italia sono:
- Macchinari e apparecchiature nca
1.115.997
- Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
470.940
- Prodotti della metallurgia
- Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
389.933
232.623
- Altri mezzi di trasporto
135.646
I settori che si ritengono strategici per potenziare la presenza italiana in
Messico sono l'automotive, le macchine agricole e i macchinari per la
trasformazione alimentare, i macchinari per le costruzioni e per l'industria
mineraria, le macchine da imballaggio, le attrezzature e macchinari per
alberghi e ristoranti. Inoltre, una piccola parte della società messicana, ma con
un potere acquisitivo importante, esprime una domanda crescente di beni di
consumo italiani; si può dire che il 5% della popolazione messicana, acquista
più del 50% dei prodotti di lusso dell'America Latina.
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Settore primario
Settore secondario
Settore terziario
Prospettive future
9
Guida
sono,
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Investimenti
Gli investimenti diretti esteri da e verso il Messico sono ingenti.
I principali Paesi di provenienza degli investimenti sono gli USA, con il 55% di
investimenti. Gli altri Paesi si collocano a distanza, come ad esempio la Spagna
(15%) e la Svizzera (6,3%).
Gli investimenti messicani sono rivolti soprattutto verso gli Stati Uniti e
l’America Latina.
I Paesi esteri investono in Messico in diversi settori, soprattutto quello
dell’industria manifatturiera (44,1%), dei servizi finanziari (18%) e del
commercio (9,5%).
Investimenti esteri da e verso Italia
Negli ultimi anni gli investimenti diretti esteri tra Italia e Messico sono
aumentati notevolmente, poiché le imprese italiane hanno saputo cogliere le
opportunità emergenti dalla dinamica economia messicana: l’Italia è oggi il
nono investitore in Messico tra i Paesi UE.
Nel periodo tra il mese di gennaio 1999 e il mese di dicembre 2011, le imprese
italiane stabilite in Messico hanno realizzato investimenti di 713,9 milioni di
USD.
Nel terzo trimestre 2011 si sono registrati nel Paese investimenti per 113,1
milioni di USD da parte di imprese italiane, con una crescita del 159% rispetto
allo stesso periodo dell’anno precedente, ossia 47,3 milioni di USD. Nel mese di
marzo 2012 le imprese messicane a partecipazione italiana erano 1.463.
Un altro fenomeno importante è quello dei piccoli/medi investimenti realizzati
da cittadini italiani nella “ Riviera Maya”; le località di Playa del Carmen e
Tulum sono diventate destinazioni turistiche di livello mondiale grazie alle
aziende italiane. Il Messico, negli ultimi anni, ha visto aumentare gli
investimenti provenienti dall’Italia soprattutto nel settore dell’automotive,
aerospaziale e delle energie rinnovabili.
Risultano invece più contenuti gli investimenti dei gruppi economici messicani
in Italia; il settore economico di maggiore interesse risulta essere l'industria
della trasformazione alimentare. I consumatori messicani, infatti, mostrano un
crescente interesse verso i prodotti alimentari Made in Italy; nel mercato del
largo consumo messicano, inoltre, i produttori italiani sono poco presenti e ciò
genera delle nuove opportunità per i grandi gruppi industriali messicani, che
possono investire in Italia ed acquistare asset produttivi nel nostro Paese e
soddisfare così la domanda messicana.
10
Normativa sugli investimenti
Il Messico, come membro dell'OMC e dell'OCSE, ha firmato diversi accordi
multilaterali collegati agli investimenti diretti esteri. Dal 2001, a seguito
dell’introduzione di una regolamentazione su questo tema, gli IDE europei in
Messico sono aumentati in misura maggiore della media degli investimenti
esteri provenienti da altre aree del pianeta; mancando però un accordo quadro
sugli investimenti tra Unione Europea e Messico, sono stati conclusi numerosi
accorsi bilaterali sugli investimenti tra il Messico ed i Paesi europei.La
regolamentazione fondamentale degli IDE è data dalla Legge sugli investimenti
stranieri del 1993 nella quale vengono equiparati gli investimenti esteri e quelli
locali. Esiste un limite agli IDE, costituito dall'Art. 27 della Costituzione
messicana, che attribuisce solo allo Stato, o ad imprese o cittadini messicani
autorizzati con concessioni, il diritto di sfruttare le risorse e il suolo dello Stato.
I settori soggetti a limitazioni sono elencati negli Articoli 5-7 della Legge sugli
Investimenti Esteri, che li classifica a seconda della percentuale di
partecipazione, che va dallo 0% al 49%. La Legge contiene inoltre una sezione,
ossia il titolo VI, che riguarda i cosiddetti "investimenti neutrali”, una
fattispecie che permette a persone fisiche o giuridiche straniere di investire in
determinati settori, rinunciando al diritto di voto; spetta invece alla
Commissione Nazionale Interministeriale per gli Investimenti Esteri, presieduta
dal Ministro dell'Economia, il compito di decidere sugli investimenti esteri oltre
il 49% nelle attività indicate nell'Art. 8 della Legge. La Commissione inoltre
autorizza le persone giuridiche ad avviare attività commerciali in Messico ed a
realizzare investimenti neutrali.
La Legge sugli Investimenti Esteri prevede che tutte le società messicane
partecipate da Investimenti Esteri e gli stranieri che intraprendono attività
commerciali in Messico debbano registrarsi; la registrazione deve essere
rinnovata annualmente e deve essere consegnato annualmente il rendiconto su
redditi, spese e situazione economica.
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Brevetti e proprietà intellettuale
Parchi industriali e zone franche
11
Guida
sono,
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Normativa doganale
La disciplina doganale messicana è molto cambiata negli ultimi anni anche
grazie alle già citate adesioni ad aree di libero scambio, come il NAFTA, e
grazie agli accordi siglati con vari Stati, ad esempio il Trattato di Libero
Commercio con l’Unione Europea. Infatti, le iniziative governative messicane
puntano sulla politica di penetrazione nei mercati di libero scambio; oltre al
NAFTA il Messico è riuscito a sviluppare negli anni ’90 rapporti commerciali in
esenzione doganale con l’Alleanza del Pacifico, assieme a Colombia, Perù e
Cile. Facendo parte del NAFTA, nel 2003 il Messico ha eliminato ogni barriera
tariffaria nel commercio con Stati Uniti e Canada.
Il Messico ha omologato le classificazioni del proprio regime di importazioni a
quello dei Paesi più industrializzati, contenuto nel “Sistema Armonizzato per la
Classificazione delle Merci”. I dazi oscillano tra lo 0% ed il 35%, con una tariffa
media di circa l’1%, inoltre, su tutte le merci importate viene applicato il 16%
di imposta sul valore aggiunto (IVA) che, tuttavia, scende all'11% per i
prodotti provenienti dai Paesi limitrofi (entro 20 km dal confine), ma i Paesi
con cui esistono accordi commerciali possono godere di esenzioni.
Per le importazioni temporanee di componenti, materie prime e macchinari
destinati a programmi “maquila”, non vi sono obblighi di pagamento di alcun
onere doganale d’ importazione.
Normativa tributaria
A partire dal 1980, il sistema fiscale messicano è stato oggetto di importanti
riforme:
- introduzione di un’ imposta analoga all'IVA, Impuesto al valor Agregado
(VAT), pari al 16%.
- integrazione delle imposte sulle persone fisiche e sui redditi delle persone
giuridiche
- introduzione dell'indicizzazione al fine di neutralizzare gli effetti dell'inflazione
sull’ imposizione fiscale.
Il Codigo Fiscal de La Federaciòn contiene la normativa generale sui diritti e
doveri dei contribuenti, facoltà riservate alle autorità fiscali, infrazioni e reati.
L’anno fiscale in Messico intercorre dal 1 gennaio al 31 dicembre. In Messico
esiste un’imposta sul reddito delle persone fisiche che si basa su un sistema
che è configurato di seguito:
Reddito (USD)
Valore d’imposta
0,01 - 496,07
1,92 %
12
496,07 - 4.210,41
4.210,41 - 7.399,42
7.399,42 - 8.601,50
8.601,50 - 10.298,35
10.298,35 - 20.770,29
20.770,29 - 32.736,83
Oltre 32.736,83
6,40 %
10,88 %
16,00 %
17,92 %
21,36 %
23,52 %
30,00
Fonte: Assocamerestero – OCSE
Inoltre in Messico esiste una tassazione sulle attività d’impresa, che è pari al
28%.
Accordi Italia - Messico in materia fiscale
In data 8 Luglio 1991 è stato siglato l'Accordo contro la Doppia Imposizione e
la Prevenzione dell'Evasione Fiscale entrato in vigore il 12 marzo 1995 ed
applicabile dal 01 gennaio 1996. Il 19 Settembre 1997 è stato siglato l’Accordo
di Cooperazione tecnica e scientifica, entrato in vigore il 10/07/2000; mentre il
24 novembre 1999 è stato sottoscritto l'Accordo per la Promozione e
Protezione Reciproca degli Investimenti, in vigore dal 5 dicembre 2002, che
elimina il rischio di espropri dell’investimento italiano in Messico ed evita
discriminazioni di trattamento.
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Normativa societaria
Normativa del lavoro
13
Guida
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Generalità sul sistema bancario
Il sistema bancario messicano è solido e ben capitalizzato, con una grande
presenza di operatori stranieri e presenta una qualità degli asset molto buona.
Il portafoglio prestiti è adeguatamente diversificato e le fonti di
approvvigionamento sono solide. Il livello di intermediazione bancaria è
contenuto. Nonostante il sistema bancario del Paese nel complesso sia buono,
tuttavia burocrazia, corruzione e infrastrutture non adeguate costituiscono gli
ostacoli principali per gli investitori internazionali. Attualmente operano nel
Paese 42 banche commerciali. Il settore è piuttosto concentrato (le 6 principali
banche commerciali detengono il 76% degli asset totali) e vanta una forte
presenza internazionale (circa il 90% del sistema bancario messicano è
controllato da banche straniere). BBVA Bancomer, sussidiaria del gruppo
spagnolo BBVA, è la più grande banca commerciale e detiene il 21% degli
asset del settore. Nel Paese operano anche sei banche di sviluppo di proprietà
dello Stato specializzate nel facilitare l’accesso al credito ed al risparmio e nel
fornire attività di assistenza tecnica a favore soprattutto delle imprese.
La Bolsa Mexicana de Valores (BMV) è il solo mercato azionario in Messico.
L’indice azionario IPC (Índice de Precios y Cotizaciones) è il principale indice di
borsa e raggruppa i titoli delle 35 società con maggiore capitalizzazione di
borsa.
Il sistema bancario è controllato dalla Comisión Nacional Bancaria y de Valores.
Nel Paese operano 17 banche straniere grazie all’accordo Nafta. Sono attive
oltre 100 rappresentanze di banche tra le quali Intesa Sanpaolo e Unicredit.
L’intero sistema finanziario messicano è dominato dal controllo delle banche
straniere. Le maggiori banche straniere che esercitano questo controllo sono la
BBVA-Bancomer e la Citibank-Banamex.
La Banca Centrale del Messico è il Banco de México, organismo autonomo da
cui dipende il sistema bancario e l'offerta di moneta e promuove lo sviluppo del
sistema finanziario nel Paese.
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Tassi bancari
Sistema fieristico
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Ufficio E-Commerce e Commercio Estero
Sportello per l’Internazionalizzazione
C.C.I.A.A. Genova
Via Garibaldi, 4
16124 Genova
Tel: +39 010 2704560
Fax: +39 010 2704298
E-mail: [email protected]
T
Sito: www.ge.camcom.gov.it
T
15
T
T