CERVICOBRACHIALGIA Dott.G.Colli Neuroriabilitazione Ospedale di Correggio Rocca Saporiti 27/11/2013 Signora lei ha una tendinite del sovraspinoso Ma se il suo collega mi ha detto che ho una cervicobrachialgia! Almeno il 10% degli adulti almeno 1 volta lamenta dolori e problematiche al collo. Solo l’1% di questi sviluppa deficit neurologici DEFINIZIONE Osteofiti nelle articolazioni zigoapofisarie creano riduzione degli spazi foraminali con compressione delle radici nervose La combinazione tra degenerazione dell’anulus fibroso e la pressione intervertebrale porta a prolasso del nucleo polposo attraverso l’anulus PROTUSIONE: dislocazione discale con base ampia, fino al 50% della circonferenza discale. BULGING: espansione generalizzata del disco, con base >50% della circonferenza discale. ERNIA DISCALE: dislocazione focale e localizzata del nucleo pulposo e di altro materiale discale Legamento longitudinale posteriore TOPOGRAFIA DELL’ERNIA • ERNIA MEDIANA • ERNIA PARAMEDIANA • ERNIA POSTEROLATERALE • ERNIA INTRAFORAMINALE (che occupa il forame intervertebrale) • ERNIA EXTRAFORAMINALE • ERNIA BILATERALE • ERNIA ANTERIORE • ERNIA INTRASPONGIOSA DI SCHMORL consiste in una erniazione del nucleo pulposo nel corpo vertebrale attraverso una soluzione di continuo del piatto vertebrale. EPIDEMIOLOGIA • In uno studio retrospettivo di 561 pz si è visto che l’età media di insorgenza è 47 anni, incidenza di 1/1000 maschi e 0,6 per le donne. C7 è la più interessata (70%) poi C6 (20%) C5, 8 e T1 l’altro 10% ANAMNESI • Dolore e parestesie con distribuzione precisa e stabili nel tempo • Nella spondilosi l’insorgenza è subdola • Nell’ernia è subacuta • Fumo, lavori usuranti, pregresse radicolopatie lombari correlano con cervicobrachialgia soprattutto da spondilosi • Farmaci assunti • Attenzione a come viene riferito il dolore!! PERCHE’ L’ERNIA FA MALE? La sintomatologia dolorosa in caso di ernie deriva sia dall’effetto meccanico di compressione del nucleo polposo sulle strutture adiacenti, compresa la radice nervosa che emerge in tale sede, sia per l’azione infiammatoria creata dalle sostanze irritanti rilasciate dall’erniazione OBIETTIVITÀ • Osservazione della postura del paziente, di come si sveste ecc • Valutare presenza di scoliosi, cifosi, della lordosi cervicale perdita • Valutazione ROM • Valutare forza, ROT e sensibilità nei diversi dermatomeri • Valutare anche possibili diagnosi differenziali Spurling test Molto specifico ma poco sensibile. No se instabilità, AR, rischio di metastasi UPPER LIMB TENSION TEST Molto sensibile TEST DI ABDUZIONE (SHOULDER ABDUCTION RELIEF TEST) • Specifico se il dolore si riduce o scompare SEMAFORI ROSSI • FEBBRE senza cause apparenti, CALO DI PESO • STORIA ONCOLOGICA • SEGNI O SINTOMI DI INTERESSAMENTO MIDOLLARE SINTOMI DI MIELOPATIA • CLAUDICATIO • PERDITA DI COORDINAZIONE • FREQUENTI CADUTE • RIGIDITA’ AGLI ARTI SUPERIORI E/O INFERIORI • DISTURBI DI SENSIBILITA’ A DIVERSI LIVELLI • ALTERAZIONI SUBACUTE A LIVELLO VESCICALE O INTESTINALE • SEGNI E SINTOMI DELLA SINDROME DEL MOTONEURONE SUPERIIORE SINTOMI DI MIELOPATIA • CLAUDICATIO • PERDITA DI COORDINAZIONE • FREQUENTI CADUTE • RIGIDITA’ AGLI ARTI SUPERIORI E/O INFERIORI • DISTURBI DI SENSIBILITA’ A DIVERSI LIVELLI • ALTERAZIONI SUBACUTE A LIVELLO VESCICALE O INTESTINALE • SEGNI E SINTOMI DELLA SINDROME DEL MOTONEURONE SUPERIIORE SINTOMI DI MIELOPATIA • CLAUDICATIO • PERDITA DI COORDINAZIONE • FREQUENTI CADUTE • RIGIDITA’ AGLI ARTI SUPERIORI E/O INFERIORI • DISTURBI DI SENSIBILITA’ A DIVERSI LIVELLI • ALTERAZIONI SUBACUTE A LIVELLO VESCICALE O INTESTINALE • SEGNI E SINTOMI DELLA SINDROME DEL MOTONEURONE SUPERIIORE SINTOMI DI MIELOPATIA • CLAUDICATIO • PERDITA DI COORDINAZIONE • FREQUENTI CADUTE • RIGIDITA’ AGLI ARTI SUPERIORI E/O INFERIORI • DISTURBI DI SENSIBILITA’ A DIVERSI LIVELLI • ALTERAZIONI SUBACUTE A LIVELLO VESCICALE O INTESTINALE • SEGNI E SINTOMI DELLA SINDROME DEL MOTONEURONE SUPERIIORE SINTOMI DI MIELOPATIA • CLAUDICATIO • PERDITA DI COORDINAZIONE • FREQUENTI CADUTE • RIGIDITA’ AGLI ARTI SUPERIORI E/O INFERIORI • DISTURBI DI SENSIBILITA’ A DIVERSI LIVELLI • ALTERAZIONI SUBACUTE A LIVELLO VESCICALE O INTESTINALE • SEGNI E SINTOMI DELLA SINDROME DEL MOTONEURONE SUPERIIORE Azione inibitoria Coordina il sistema sfintere detrusore Rilascia sfintere interno attiva il detrusore VESCICA NEUROLOGICA DISSINERGIA DETRUSORE –SFINTERIALE mancato o solo parziale rilassamento dello sfintere uretrale durante la fase di contrazione detrusoriale e di svuotamento dato dalla mancanza dell’attività di coordinazione eseguita dal centro pontino. SINTOMI DI MIELOPATIA • CLAUDICATIO • PERDITA DI COORDINAZIONE • FREQUENTI CADUTE • RIGIDITA’ AGLI ARTI SUPERIORI E/O INFERIORI • DISTURBI DI SENSIBILITA’ A DIVERSI LIVELLI • ALTERAZIONI SUBACUTE A LIVELLO VESCICALE O INTESTINALE • SEGNI E SINTOMI DELLA SINDROME DEL MOTONEURONE SUPERIORE SINDROME MOTONEURONE SUPERIORE Corteo di sintomi/segni che caratterizzano il comportamento motorio di un pz che ha subito una lesione del sistema corticospinale (Meyer,Esquenazi 2003). Sintomi negativi ↑ tono muscolare ↑ R.O.T. Reazioni cloni, associate cocontrazione Rilascio Babinski, Spasmi riflessi flessori Pattern motori di massa Spasticità SPASTICITA’ Sintomi positivi Perdita di destrezza distale Debolezza Perdita di selettività del controllo motorio Lentezza di movimento Generazione forza inadeguata Movimenti globali in sinergia IMAGING DEL SOSPETTO DI RADICOLOPATIA RX • Se si sospettano fratture • Se si vuole valutare la stabilità con le proiezioni oblique • Se si vuole vedere lo spazio interfaccettale • Uno studio di radiografie in asintomatici tra 50-65 anni ha mostrato nel 79% discopatie, sclerosi delle limitanti e eosteofiti • Nel 100% di maschi oltre i 70 anni e nel 96% di donne l’rx evidenzia spondilosi cervicale POCO INFORMATIVA !! TAC Per valutare fratture, stenosi del canale, stenosi foraminali, sindromi delle faccette, tumori, infezioni dell’osso RMN Ernie del disco, stenosi foraminali, lesioni del parenchima midollare da stenosi, tumore, infezione Con il gadolinio si può evidenziare fibrosi epidurali dopo chirurgia del rachide RMN Indicato se si sospetta un’interessamento midollare o se vi sono segni di radicolopatia persistenti. RMN Falsi positivi? Ernie discali si trovano nel 14% di asintomatici sotto i 40 anni e nel 28% sopra i 40 anni Falsi negativi? EMG/ENG • Non ci sono evidenze a favore o contro l’indicazione a prescrivere un EMG in pazienti con segni di radicolopatia cervicale dubbia anche dopo RMN. VANTAGGI: • E’ l’unica tecnica in grado di valutare l’integrità funzionale della radice • Riesce ad evidenziare segni di sofferenza radicolare anche quando è difficile la visita clinica (scarsa compliance, dolore, finzione) • Raramente falsi positivi • Può aiutare ad identificare la radice più sofferente in un quadro RMN di pluricompressione SVANTAGGI • E’ informativa se ci sono chiari e costanti segni di radicolopatia, mentre spesso fornisce risposte aspecifiche che non modificano l’iter diagnostico terapeutico • Se negativa non esclude una radicolopatia • Non fornisce l’eziologia Accidenti, Che stupida avevo l’ernia al disco ma l’ho lasciata a casa!! …e la lastra non me la guarda? LA RMN NON FA DIAGNOSI CORRELAZIONE TRA SINTOMATOLOGIA E IMMAGINI !! BLOCCO EPIDURALE CON ANESTETICO PER CONFERMARE DIAGNOSI DUBBIE TERAPIA LA PROGNOSI E’ MOLTO SPESSO BUONA (90% IN MEDIA NEI VARI STUDI) QUINDI IL GOLD STANDARD E’ LA TERAPIA CONSERVATIVA La prima cosa da escludere è che non vi siano deficit neurologici di forza che peggiorano e che non via siano segni di sofferenza midollare data da conpressione midollare. Se si escludono queste ipotesi si può tranquillamente indirizzare il pz a valutazione fisiatrica senza effettuare ulteriori indagini. TERAPIA TERAPIA CONSERVATIVA • Riposo da attività che scatenano il dolore • Terapia fisica con stretching, pompage, trazioni, massaggio decontratturante, posture • Breve ciclo di steroide per os • Farmaci per il dolore neuropatico per os o topici • Miorilassanti come il flexiban partendo con 5 mg alla sera poi 5 X 3 fino a 10 X 3 TERAPIA CONSERVATIVA • Riposo da attività che scatenano il dolore • Terapia fisica con stretching, pompage, trazioni, massaggio decontratturante, posture • Breve ciclo di steroide per os • Farmaci per il dolore neuropatico per os o topici • Miorilassanti come il flexiban partendo con 5 mg alla sera poi 5 X 3 fino a 10 X 3 TERAPIA CONSERVATIVA • Riposo da attività che scatenano il dolore • Terapia fisica con stretching, pompage, trazioni, massaggio decontratturante, posture • Breve ciclo di steroide per os • Farmaci per il dolore neuropatico per os o topici • Miorilassanti come il flexiban partendo con 5 mg alla sera poi 5 X 3 fino a 10 X 3 STEROIDE PER OS • Il razionale terapeutico è la presenza di mediatori infiammatori a livello del disco erniato che possono essere alla base del dolore radicolare • Può servire anche come conferma diagnostica • In una recente meta-analisi lo steroide dato per una sciatalgia non si è dimostrato più efficace del placebo (Roncoroni 2011) • Non ci sono studi di qualità sulla cervicobrachialgia TERAPIA CONSERVATIVA • Riposo da attività che scatenano il dolore • Terapia fisica con stretching, pompage, trazioni, massaggio decontratturante, posture • Breve ciclo di steroide per os • Farmaci per il dolore neuropatico per os o topici • Miorilassanti come il flexiban partendo con 5 mg alla sera poi 5 X 3 fino a 10 X 3 FARMACI PER IL DOLORE NEUROPATICO • Gabapentin e Pregabalin si sono dimostrati efficaci (Saldana 2010) • I farmaci di prima scelta sono anche: • SNRI (duloxetina e venlafaxina) • antidepressivi triciclici (amitriptilina) • Recente introduzione in Italia di cerotto alla lidocaina • Tramadolo e oppiacei sono di seconda linea TERAPIA INFILTRATIVA • Spesso efficace sul dolore • Da anestesisti esperti • Solo se vi è correlazione tra sintomi e immagini • Previo controllo INR • Da 1 a 3 infiltrazioni in base alla risposta TERAPIA INFILTRATIVA: COMPLICANZE • Dolore sul punto della puntura, mal di testa che cambia con la posizione (1%), nausea, vomito, sensazione di svenimento • Sanguinamento che può essere superficiale o profondo: l’ematoma epidurale è raro (1 ogni 10000 infiltrazioni circa) ma può avere serie conseguenze • Le infezioni sono più frequenti nei pazienti immunocompromessi e possono evolvere in meningiti o ascessi epidurali • Rarissimi sono i danni dei nervi CHIRURGIA ACDF anterior cervical discectomy and fusion • Rimuove sia i dischi che osteofiti • E’ poco invasivo per midollo e radici. • Può avere il rischio anche se basso di danneggiare esofago, trachea, arteria carotide o nervo laringeo ricorrente LAMINOFORAMINOTOMIA POSTERIORE •Si usa se vi è un singolo disco erniato lateralmente. •E’ conservativo su rachide e strutture anteriori •Può dare più dolore al collo nel post operatorio Protesi del disco COMPLICANZE DELLA CHIRURGIA • Lesioni midollari (<1%), • Lesioni radicolari (2-3%), • Disfagia temporanea (10% con il ACDF), STENOSI DEL CANALE MIDOLLARE • E’ la più comune causa di mielolesione sopra i 55 anni !! • Sottostimata e sottodiasgnosticata FISIOPATOLOGIA • Degenerazioni dei dischi, osteofiti delle faccette, dei corpi intervertebrali, ipertrofia o ossificazione dei legamenti • Il danno è sia da compressione diretta delle strutture nervose sia per ischemia midollare da compressione delle arterie che irrorano il midollo • Il diametro del canale si riduce in flessione mentre in estensione si può avere cedimento verso l’interno del legamento giallo CLINICA • Claudicatio neurogena • Ipostenia AASS e AAII • Riduzione sensibilità con un livello toracico alto o cervicale • Sintomi urinari • Dolore cervicale non sempre presente • Possibili sintomi e segni di tipo radicolare • Spesso la clinica è subdola e la diagnosi è tardiva e avviene dopo esclusione di altre cause anche molto più rare. DIAGNOSI DI MIELOPATIA DA SPONDILOSI • Occorre correzione tra storia anamnestica (es diturbi vescicali e claudicatio), esame obiettivo e immagni • La RMN da meglio informazioni sul parenchima midollare individuando altre cause possibili di mielopatia • La tac vede meglio le alterazioni ossee. • Si può calcolare il diametro anteroposteriore del canale midollare a livello cervicale. Se sopra i 16 mm è difficile che il midollo soffra, se è sotto i 10 è probabile. • Decorso: rapido peggioramento o fasi anche lunghe di stabilità • Terapia • Non ci sono esercizi specifici (la situazione peggiora sia in flessione che in estensione) • Terapia chirurgica: • Decompressione anteriore con discectomia e parziale asportazione del corpo vertebrale spesso in combinazione con una ricostruzione con osso autologo o materiale sintetico • Decompressione posteriore con laminectomia COMPLICANZE CHIRURGICHE (16%) • • • • Sofferenze radicolari Ematoma epidurale Infezione della ferita Instabilità del rachide Fattori prognostici negativi DIM: DISTURBO INTERVERTEBRALE MINORE • E’ molto più frequente delle radicolopatie • È una irregolarità funzionale del segmento vertebrale di natura meccanica e riflessa che lo rende doloroso quando è sottoposto a pressioni specifiche. Interessa l’articolazione zigoapofisaria (faccette) • E’ la conseguenza di sforzi, posture falsi movimenti ecc • Non si vede nulla all’imaging • Causa segni e sintomi irradiati diversi dalla tipica radicolopatia D.I.M. Determina delle perturbazioni nei tessuti del metamero corrispondente che sono fonti di dolori loco regionali o a distanza e in particolare interessano: • Zone dolorose a livello cutaneo (cellulalgia) • Cordoni mialgici (mialgia) • Ipersensibilità delle inserzioni tenoperiostee (tenalgia) C2 • • • Cellulalgia • Angolo mascellare • Tempia Cordoni muscolari • Temporale • scaleni Periostalgia: • Bordo della mascella C3 • • Cellulagia: • Regione masseterica • sopracciglio Cordoni muscolari • • Muscoli masseterici Periostalgia: • mascella C4 • • Cellulagia: • Fossa sovraspinosa • Regione sotto e sovratentoriale Cordoni muscolari • Muscolo elevatore della scapola C5 • • • Cellulagia: • Fossa sovraspinosa • Faccia anterolaterale del braccio • Faccia antero esterna dell’avambraccio Cordoni muscolari • Deltoide • Piccolo rotondo • Gran dentato • Romboide • Eminenza tenar Periostalgia: • Articolazione acromion claveare • Apofsi coracoide • Faccia anteriore dello scafoide C6 • • • Cellulagia: • Faccia laterale del braccio • Faccia antero esterna dell’avambraccio Cordoni muscolari • Sottospinoso • Secondo interosseo dorsale Periostalgia: • Capo lungo bicipite • Epicondilo • Artt. Trapezio-metacarpale C8 • Cellulagia: • • • Faccia postero esterna della spalla, braccio e avambraccio Cordoni muscolari • Deltoide posteriore • tricipite Periostalgia: • Epicondilo • Zona posteriore della testa del radio SINDROMI A PARTENZA SPINALE CHE CAUSANO DOLORE AL COLLO SENZA IRRADIAZIONE • E’ una diagnosi non specifica legata a contratture muscolari, legate e meno a DIM • Spesso è legata allo stress, a posture (al lavoro, nel sonno) a aspetti emotivi • Si può fare diagnosi quando il dolore è al collo (più o meo irradiato all’AS) ma senza deficit di forza o di ROT (i pz possono riferire anche formicolii ma aspecifici). • Possono esserci dei tender point espressione di sofferenza di dischi, faccette, dolore neuropatico o mio fasciale. • • E’ dovuto a alterazione dell’architettura del disco. I nocicettori a livello del disco possono sostenere un dolore cronico al collo • Segni di discopatia all’rx sono assolutamente aspecifici. • Si ritrovano alla RMN nell’80 % di pz asintomatici con in media 39 anni. Quindi il termine discopatia si dovrebbe tenere per i pz che hanno questi segni in presenza di dolore assiale.. SONO TUTTE SOMATIZZAZIONI O SINDROMI DA INDENNIZZO? COLPO DI FRUSTA Studi legati ai crash test hanno dim ostrato che a seguito dei movim enti di accelerazione e decelerazione conseguenti ad un tamponamento la porzione superiore del rachide cervicale viene iperflessa, mentre la porzione più inferiore viene iperestesa. Questa condizione ad S porta a stress dei legamenti, muscoli e capsule della articolazioni zigoapofisarie SINTOMI • Rigidità e dolore al collo • Cefalea • Rigidità e dolore alla spalla • Dolore, ipostenia e parestesie all’arto superiore • Capogiri • Sintomi vegetativi come nausea e vomito • Possibile cronicizzazione della sintomatologia TRATTAMENTO Esercizi di automobilizzazione cauta ma precoce e frequente (più ripetizioni all’ora) si sono dimostrate più efficaci che il collare che invece provoca: •Ipostenia dei muscoli del rachide cervicale con peggioramento delle contrattura, rigidità e del dolore e ritardo nella guarigione delle lesioni muscolari •Ridotto ROM con rigidità e dolore Calore e massaggio decontratturante Analgesici SINDROME DELLE FACCETTE SINDROME DELLE FACCETTE •Consiste nella degenerazione dell’articolazione zigoapofisaria (faccettale) che ha il compito di stabilizzare la colonna vertebrale e limitare i movimenti eccessivi •La “sindrome faccettaria” occorre quando le articolazioni vengono sforzate e danneggiate. Il danno può essere dovuto al graduale e quotidiano logoramento ma anche a traumatismi della schiena e del collo, e avviene dopo la degenerazione di un disco intervertebrale. •La cartilagine che tappezza le faccette articolari viene progressivamente distrutta. Le articolazioni diventano dolenti e rigide. Le ossa delle due vertebre si sfregano senza la scivolosa cartilagine in mezzo e questo può portare alla formazione di escrescenze ossee (osteofiti). SINDROME DELLE FACCETTE •Può causare dolore assiale sulle spinose o appena lateralmente. Il dolore si può irradiare a livello della spalla, scapola, occipite, parte prossimale dell’AS •Il dolore da sindrome faccettaria ha diverse caratteristiche a seconda della regione della colonna vertebrale danneggiata. Quando è affetta la parte più alta (cervicale) della colonna, il dolore si sente nella nuca ma può interessare anche le spalle e scendere lungo la schiena. Spesso è accompagnato da cefalee (mal di testa). BLOCCO DELLE FACCETTE ARTICOLARI •Si fa con l’aiuto della fluoroscopia •Può essere sia diagnostico che terapeutico per il dolore •Per confermare la corretta posizione si inietta una piccola quantità di mezzo di contrasto nell’articolazione. TRATTAMENTO DEL DOLORE AL COLLO •Modifica posture •Esercizi di auto mobilizzazione •Terapia antidolorifica (tramadolo) o miorilassante (ciclobenzaprima 10-30 mg/die) •Manipolazioni •Massaggi decontratturanti e pompage •TENS •Iniezione su trigger point dei muscoli del collo con lido o con lido + fans + miorilassante •ozonoterapia PATOLOGIE DEL PLESSO BRACHIALE • Traumatiche • Non traumatiche PLESSOPATIE NON TRAUMATICHE S. PARSONAGE TURNER • E’ una plessopatia idiopatica di tipo infiammatorio • Dolore intenso che necessita spesso di oppiacei • ipostenia • Parestesie e ipostesie • Comparsa in pochi giorni di ipotrofia dei muscoli innervati dal tronco interessato (più spesso il superiore e medio) • Spesso scapola alata RUOLO DELL’EMG/ENG • È in grado di dare informazioni diagnostiche e prognostiche (plessopatie) • E’ in grado di identificare una sofferenza del plesso anche quando le immagini e la clinica sono poco informative TERAPIA • Escludere altre cause di plessopatia • Terapia antidolorifica aggressiva e precoce • Esercizi di automobilizzazione • Trattamento fisico e/o manuale delle componenti contratturali • Fisioterapia volta al recupero del trofismo e forza muscolare • Ripresa delle attività normali appena possibile • Pazienza SINDROME DI HORNER • Causata da tumore polmonare o mammario per coinvolgimento diretto di: • Tronco del simpatico e ganglio stellato • Miosi • Ptosi • Enoftalmo (spesso assente) • Anidrosi dell’emivolto • Parte inferiore del plesso brachiale • Dolore pseudoradicolare • Ipostenia e ipotrofia degli interossei SINDROME DELLO STRETTO TORACICO • Spesso misconosciuta • Difficile da diagnosticare • Cause: • Costa sovrannumeraria • Megapofisi trasversa di C7 • Contrattura muscolare del trapezio SINTOMATOLOGIA • I sintomi dipendono dalla trazione e/o compressione sul plesso brachiale e sui vasi sottoclaveari. • Il sintomo principale è il dolore a livello della radice del collo e dell’arto superiore presente a riposo o che si sviluppa in seguito ad attività con l’arto specialmente se questa attività avviene con l’arto in elevazione. • I sintomi possono essere provocati anche da rotazioni del capo o da inspirazioni profonde. • Spesso vaghi e mal definiti, e possono interessare l’intero arto superiore o solo il cingolo scapolo-omerale e possono accompagnarsi a cefalee. FORMA NEUROLOGICA Disturbi sensitivi o motori a carico del plesso brachiale come parestesie, formicolii, disestesie, crampi o spasmi muscolari, senso di pesantezza e perdita della destrezza. I disturbi possono avere una distribuzione radicolare o diffusa. Le forme radicolari possono interessare il plesso superiore (C5, C6, C7) o inferiore (C8-T1) e simulare una discopatia cervicale FORMA VASCOLARE • I sintomi venosi sono più frequenti con edema intermittente, ingorgo venoso dell’arto e cianosi. • I sintomi arteriosi si manifestano con pallore, raffreddamento e paresi dell’arto. • L’iperattività del simpatico presente in questi casi può produrre il fenomeno di Raynaud e una ipersensibilità al freddo. FORMA NON SPECIFICA • Spesso sostenuta da alterazione dei tessuti molli non visibili se non a cielo aperto. • Sintomi molto variabili che possono interessare collo, arto superiore DIAGNOSI • Spesso non facile • valutazione dei nervi periferici nelle loro componenti sensitive e motorie • valutazione della sensibilità pallestesica e della discriminazione tattile epicritica • valutazione dei polsi periferici e di eventuali cianosi o alterazioni trofiche • test provocativi TEST DI ALLEN TEST DI ADSON RX • la radiografia standard del torace e del rachide cervicale • per accertare l’eventuale presenza di coste cervicali, • megalia delle apofisi trasverse cervicali, • anomalie della prima costa, • pseudartrosi della clavicola ECODOPPLER DINAMICO • Deficit di flusso durante manovre dinamiche TERAPIA • Esercizi di fisioterapia • Decompressione chirurgica • Anticoagulazione se presenti trombi TENDINOPATIA DELLA SPALLA • Può irradiarsi al collo e lungo l’arto superiore • Dolore spesso anche notturno • Spesso associato a compensi di rachide cervicale per permettere la funzionalità dell’arto superiore • La tendinopatia del sovraspinoso (spesso causata di impigement) va in dd con radicolopatia C5 • La tenosinovite del capo lungo del bicipite va in dd con radicolopatia C6 JOBE TEST PULM UP TEST TEST PER IL SOTTOSPINOSO TEST PER IL SOTTOSCAPOLARE TEST PER L’IMPINGEMENT HAWKINS TEST NEER TEST TEST CON LIDOCAINA • Si inietta lidocaina nello spazio subacromiale • Se positivo conferma che la patologia è a carico della cuffia e in particolare è un problema di impigement • In assenza di dolore il pz con solo tendinite presenta una forza normale IMAGING • Rx • Morfologia acromion • Calcificazioni IMAGING • Eco • Flogosi o rottura dei tendini • Borsiti • Raccolte IMAGING • RMN Solo se vi è indicazione chirurgica TRATTAMENTO • Fisioterapia • Terapie fisiche • Infiltrazioni (intrarticolari, peitendinee o intrabursali) • Trattamento chirurgico EPICONDILITE • Dolore a livello dell’epicondilo dove si inserisce il tendine comune degli estensori. • Il dolore può essere anche molto intenso e limitante e irradiarsi prossimalmente • Spesso compensi di tronco e rachide cervicale per sentire meno dolore • Può dipendere da DIM di C6 TRATTAMENTO • Fisioterapia (massaggio trasverso, stretching ecc) • Terapie fisiche • Tutore pneumatico • Infiltrazioni • Trattamento chirurgico TUNNEL CARPALE • Dolore e parestesie nel territorio del mediano • Tipicamente peggiora di notte • Il paziente tende a muovere la mano a scuoterla • Può irradiare al gomito e alla spalla • Ipostenia e ipotrofia eminenza taenar DIAGNOSI DIFFERENZIALE CON RADICOLOPATIA C6 DIAGNOSI STRUMENTALE • ENG comparativa bilaterale: • Conferma il quadro • Stratifica la gravità di sofferenza del nervo • Determina l’urgenza dell’intervento di decompressione SINDROME DI DE QUERVAIN • Tenosinovite dell’abduttore lungo del pollice e dell’estensore breve del pollice • Può andare in dd con radicolopatia C6-C7 TERAPIA • Ultrasuoni • Laser • Infiltrazioni con steroide • Massaggio trasverso NEUROPATIE COMPRESSIVE DEL NERVO ULNARE Va in dd con radicolopatia C8-T1 COMPRESSIONE AL GOMITO • Nella doccia epitrocleo-olecranica • Nel tunnel cubitale sotto all’aponeurosi del FUC COMPRESSIONE AL POLSO Sintomi e segni • Ipostenia interossei (segno di Froment) • Atrofia dell’eminenza ipotenar • Atrofia dell’adduttore del pollice • Deficit sensitivo sul lato ulnare della mano Come si fa dd tra neuropatia ulnare e radicolopatia C8-T1? Nella radicolopatia C8-T1 il deficit sentivo e le parestesie interessano anche il lato ulnare dell’avambraccio (ramo che si stacca prima del gomito) NEUROPATIA DEL RADIALE • Neuropatia ascellare • Nella doccia radiale • Compressione dell’interosseo posteriore all’arcata di Frohse. LESIONI ASCELLARI • Ipostenia tricipite e estensori del carpo e supinatore, estensori del pollice • L’estensione delle IF è indenne (interossei) • Ipoestesia nella superficie dorsale di braccio, avambraccio e dorso della mano e prime 4 dita • Ipo/areflessia del riflesso tricipitale (C6-C7) e radiale (C5-C6) COMPRESSIONE NELLA DOCCIA RADIALE DELL’OMERO Uguale alla compressione ascellare ma il muscolo triciipite e il riflesso tricipitale sono indenni COMPRESSIONE DELL’INTEROSSEO POSTERIORE SOTTO ALL’ARCATA DI FROHSE • Essendo un nervo solo motorio non ci sono segni sensitivi • Ipostenia dell’estensore delle dita e pollice, dell’estensore ulnare del carpo MONO/POLINEUROPATIE DIABETICHE FIBROMIALGIA DIAGNOSI • Dolore diffuso da almeno 3 mesi • Presenza di almeno 11 dei 18 tender point • Enzimi muscolari nella norma • I sintomi peggiorano nei momenti di stress e di cambio atmosferico e si riducono nei momenti di riposo o dopo trattamenti rilassanti • Alterazione della qualità del sonno • Intestino irritabile • Atteggiamento della/del paziente TERAPIA • Antalgici puri • Miorilassanti • Antidepressivi inibitori di reuptake della serotonina e della noradrenalina • Vit D, magnesio, carnitina • Attività fisica come pilates, yoga ecc GRAZIE