Andrea Frova Perché accade ciò che accade

Scelti per voi
Andrea Frova
Perché accade ciò che accade
Presentazione di Piero Angela
BUR 1995
Pagine 320
Lire 14.000
L’autore
Andrea Frova, veneziano di nascita, lombardo di studi, americano di
formazione professionale, romano di domicilio, di mestiere fisico. Al di
fuori della produzione tecnica, ha pubblicato libri di divulgazione
scientifica La rivoluzione elettronica (1981) e Luce colore visione (1984) –
oltre a un romanzo sulla vita di Bach, Bravo Sebastian.
L’indice
Presentazione di Piero Angela
Nota dell’autore
I. Atmosfera: cielo, orizzonte, astri, arcobaleno
II. Attrito e simili: elemento essenziale al vivere
III. Bestiole, gatti, uccelli, lucciole
IV. Colori: natura e arte, oggetti, attributi cromatici
V Elettricità: radio, fulmini, scosse e qualcos’altro
VI. Faccende domestiche: cose di tutti i giorni, cucina
VII Fluidi: soprattutto aria e acqua, onde, il volo e la vela
IX. Meccanica e spazio: gravità, urti, molle, trottole
XII. Sport: salti, sci, tuffi, palloni, palline, e di tutto un po’
XIII. Suono: strumenti, musica, eco, sibili e silenzi
XIV Test per neofiti
Risposte al test per neofiti
Glossario
Andrea Frova
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Perché accade ciò che accade
Scelti per voi
Dalla prefazione
Una delle cose più importanti (e più difficili) nella comunicazione è quella
di “accendere i cervelli”. Cioè far sì che per il destinatario il messaggio sia
non soltanto chiaro ma anche interessante, attraente.
È questa infatti la condizione che consente alla corteccia cerebrale di
attivarsi, grazie ad una serie di stimoli chimici che provengono dalle
strutture più profonde, e che permettono più facilmente ad un individuo di
memorizzare un’informazione. È quello che si chiama l’“attenzione”. Il
libro di Andrea Frova ha proprio questo merito. Non soltanto è scritto in
modo chiaro (e inutile dirlo, scientificamente corretto) ma riesce ad
“accendere” il cervello del lettore parlando di fisica, chimica, matematica,
biologia, attraverso i fatti della vita quotidiana.
Noi siamo molto interessati ai fatti della vita quotidiana (dalla pioggia
all’aereo, dal surf alla maionese); e osservarli attraverso l’occhio dello
scienziato ci permette di sollevare tanti “coperchi” e capire meglio cosa c’è
sotto. In questo modo la curiosità diventa una chiave d’accesso a una serie
di conoscenze, di leggi, di meccanismi, che se presentati in modo arido
risulterebbero invece poco attraenti (e poco “illuminanti”).
Ma c’è di più. Osservare il mondo con un approccio scientifico abitua
anche ad usare la qualità più preziosa che abbiamo: l’intelligenza. In un
mondo dominato dall’emotività e spesso dall’irrazionalità, è importante
abituare il pubblico (partendo anche dai piccoli fatti quotidiani) a capire in
modo più articolato le cose che ci circondano. Andrea Frova in questo
libro ci mostra che la scienza è ovunque, e che basta avere la curiosità di
saperne di più per aprire piacevolmente una dopo l’altra le scatole cinesi
della conoscenza.
Il libro tocca, occasionalmente, qualche aspetto dei cosiddetti fenomeni
paranormali, che tanto successo incontrano oggi presso un pubblico
disarmato, bombardato da informazioni giornalistiche incontrollate e
spesso false. È evidente che per molte persone è più forte il desiderio di
credere e di veder confermate le proprie speranze che quello di capire. Ma
per coloro che vogliono usare il cervello e non i sentimenti
nell’interpretazione della realtà, esiste una strada maestra, che è la strada
che da secoli usano gli scienziati per distinguere le illusioni dalla realtà e
che si basa sulla continua verifica dei fatti.
Un metodo che consente tra l’altro di tracciare un confine tra quello che si
sa e quello che non si sa. La scienza invece, come diceva Confucio,
consiste nel sapere “ciò che si sa, non sapere ciò che non si sa”. Cosa,
certo, molto più umile, ma al tempo stesso molto più forte.
È un libro per tutti coloro che hanno conservato la curiosità di scoprire e di
imparare. Lo consiglierei anche a molti insegnanti per “accendere” il
cervello dei loro allievi, là dove una didattica noiosa rischia a volte di
spegnerlo.
Andrea Frova
Perché accade ciò che accade