IL BENESSERE ANIMALE Misure minime da rispettare Negli allevamenti OviCaprini INFORMAZIONE&ZOOTECNIA ARA UMBRIA IL BENESSERE ANIMALE Misure minime da rispettare Negli allevamenti OviCaprini A.R.A. Umbria Associazione Regionale Allevatori dell’Umbria SEDE LEGALE ED OPERATIVA di Perugia: Via O.P. Baldeschi, 59 06073Taverne di Corciano (PG) Tel.: (+39) 075 6979217 Fax: (+39) 075 6979221 E-mail: [email protected] PI: 00561490541 SEDE OPERATIVA di Terni: Viale D. Bramante 3/A 05100 Terni Tel.: (+39) 0744 300998 Fax: (+39) 0744 304870 E-mail: [email protected] Gli allevamenti animali sono da sempre la migliore soluzione per la produzione alimentare in quanto minimizzando lo sforzosi riesce a massimizzare il prodotto. L’allevatore è un mestiere che richiede pazienza, metodo e perseveranza. Nell’ultimo decennio la CEE ha fatto proprio e diffuso, con l’uso di norme, un concetto noto nella mente di chi lavora con passione nel settore e cioè che la migliore produttività qualitativa e quantitativa è ottenibile assicurando il benessere degli animali allevati. Informazione&Zootecnia Progetto realizzato da Associazione Regionale Allevatori dell’Umbria con il finanziamento del Piano di sviluppo rurale per l’Umbria 2007-2013, Misura 111 Azione A. UNIONE EUROPEA ARA Umbria Informazione&Zootecnia: Il benessere animale: Misure minime da rispettare negli allevamenti OviCaprini La direttiva 98/58/CE, emanata dalla Comunità Europea nel 1998, trae le sue origini dalla “Convenzione europea sulla protezione degli animali negli allevamenti STCE n°87”, emanata dalla Comunità europea nel 1976. In tale convenzione, la Comunità Europea aveva voluto gettare le basi normative per la tutela del benessere degli animali di allevamento, in particolare di quelli allevati nei sistemi intensivi. In attesa di ottenere risultati scientifici dettagliati per le diverse specie allevate e per i diversi sistemi di allevamento, la norma definisce gli elementi generali di base per la tutela degli animali allevati. Il D.Lgs 146/2001 si inserisce all’interno di un complesso di norme che tutelano il benessere degli animali da allevamento durante la fase di allevamento, trasporto e macellazione. Il D.Lgs 146/2001 si rivolge a tutti gli animali allevati a fini agricoli, indipendentemente dal numero di capi allevati, pertanto è da applicarsi non solo agli allevamenti di tipo industriale ma anche a quelli a carattere famigliare. Le misure indicate nel decreto sono misure MINIME da applicarsi negli allevamenti, pertanto rappresentano dei limiti al di sotto dei quali non è tollerabile mantenere gli animali. Tra gli uomini e gli animali si è stabilito una sorta di contratto sociale in cui le diverse parti hanno responsabilità le une verso le altre. Gli animali in cambio dei loro prodotti (uova, pellame, latte, carne, ecc.) ricevono un ricovero e un alimentazione adeguata alle loro necessità. L’allevatore, come custode primario degli animali, ed il consumatore, attraverso le sue scelte alimentari, svolgono ruoli importanti in questo contratto. Gli ovini e i caprini sono state tra le prime specie animali a subire il processo di addomesticamento da parte dell’uomo, da far risalire con molta probabilità al periodo Neolitico, periodo che vide la particolare trasformazione dell'uomo da cacciatore ad allevatore. Il patrimonio ovino UE consiste in circa 96 milioni di capi, di questi meno del 10% sono allevati in Italia, la metà del patrimonio ovino nazionale è concentrata in Sardegna. Negli ultimi anni in Europa si è riscontrata una crescita numerica del settore caprino, derivata dalla ricerca di un’alternativa alle politiche delle quote-latte imposte nell'allevamento del bovino. L'attuale patrimonio caprino del nostro Paese consiste in un totale di circa 955.000 capi, si distribuiscono maggiormente nelle regioni del Mezzogiorno. Nell’ultimo periodo studi hanno contribuito, unitamente a spinte culturali di carattere etico, ad aprire la strada ad una ampia sensibilizzazione dell’opinione pubblica che tende a tutelare il benessere animale sia nella fase di allevamento, sia nelle fasi di trasporto. La politica agricola comunitaria ha recepito a pieno tali indirizzi normativi, inserendo l’obiettivo “benessere animale” nel quadro della condizionalità (Reg CE 73/2009 e DM 30125/2009), come vincolo al rispetto di norme e tecniche di campo per accedere all’erogazione dei finanziamenti per lo sviluppo rurale. Enfasi ancora maggiore sui temi del benessere animale viene posta dalle normative comunitarie riguardanti la zootecnia biologica (Reg CE 834/07 e 889/08). UNIONE EUROPEA ARA Umbria Informazione&Zootecnia: Il benessere animale: Misure minime da rispettare negli allevamenti OviCaprini Dal punto di vista zootecnico, bisogna considerare che esistono delle relazioni di stretta connessione tra condizioni di salutebenessere e capacità produttiva del bestiame allevato. Tutti i fattori che comportano comparsa di malattia e riduzione del benessere sono responsabili a vario livello di perdita di efficienza produttiva e di redditività. Tutto ciò porta a considerare che i piani di sviluppo del settore della pastorizia possano trovare un importante punto di riferimento nel benessere animale, poiché azioni rivolte al miglioramento del benessere animale possono incidere in modo soddisfacente e concreto anche sul cruciale elemento della redditività. Non esistendo una normativa specifica per i piccoli ruminanti in materia di benessere animale, ci si rifà alla normativa orizzontale presente e valida per tutte le specie partendo dalle cinque libertà fondamentali del benessere, libertà dalla fame, dalla sete, dal dolore, di comportamento e dalla paura. Queste cinque libertà sono state oggetto di studio per cercare di individuare degli indicatori che possano permettere la loro misurabilità ed attualmente è stato lanciato dall’EFSA una campagna di richiesta a tutti coloro che vogliano partecipare per l’individuazione dei parametri e degli indicatori riguardanti il benessere nei piccoli ruminanti.(Tab. 1) Il progetto Welfare Quality®, finanziato dall’Unione Europea nel 2005 e di recente terminato, ha messo a punto uno schema di valutazione del benessere animale applicabile, nei sui principi generali, a tutte le specie di interesse zootecnico. Per ridurre il numero degli aspetti da considerare e facilitare la comprensione, tali elementi di benessere sono stati riuniti in 4 principi (alimentazione, salute, stabulazione e comportamento), sono poi stati identificati gli indicatori, che differiscono da specie a specie, da utilizzare UNIONE EUROPEA ARA Umbria Informazione&Zootecnia: Il benessere animale: Misure minime da rispettare negli allevamenti OviCaprini per ciascun criterio. Alcuni di questi indicatori, selezionati per i bovini ma Le buone pratiche allevatoriali si dovrebbero ispirare alle cinque libertà fondamentali in un ottica di pieno rispetto delle specie allevate anche se nelle fasi di sfavorevole congiuntura economica si verifica una riduzione degli investimenti per controllare e tutelare lo stato di salute e di benessere del gregge (esami e trattamenti antiparassitari, vaccinazioni, controllo e prevenzione di malattie infettive e metaboliche), nonché delle spese per garantire una corretta alimentazione del gregge. Atteggiamenti questa natura rischiano tuttavia di contribuire ad una ulteriore perdita di competitività del settore sia nell’immediato,sia soprattutto nel medio e lungo periodo, vanificando anche gli sforzi prodotti per il miglioramento genetico. estendibili anche agli ovini, sono riportati nella Tabella 2. pascolo se non ci sono luoghi di abbeverata naturali ed è bene predisporre scorte idriche in caso di lunghi periodi di siccità. Porre attenzione a : corretto posizionamento abbeveratoi numero e dimensioni adeguati alla numerosità del gruppo (problemi di accesso e instaurarsi di competizioni, stereotipie e inanizione) materiali idonei limitare contaminazione con feci e urine evitare lesioni agli occhi o in altre parti del corpo degli animali numero di capi previsto per ogni abbeveratoio singolo dovrebbe essere pari a 30 agnelli o 25 pecore 50 pecore/metro lineare in caso di abbeveratoi collettivi Libertà dalla fame: Gli alimenti devono essere: appetibili e di buona qualità privi di odori e sapori anormali adeguati a mantenere uno stato di perfetta salute e vigore in rapporto al periodo produttivo, allo stato fisiologico e all’età essere specifici per gli ovini e i caprini L’accesso all’alimento deve essere garantito a tutti gli animali nello stesso momento quindi è necessario prevedere un numero corretto di mangiatoie considerando che in 1 metro lineare possono mangiare solo 3 capi adulti contemporaneamente. Le dimensioni corrette sono quindi: 25 cm circa per un agnello dai 35 ai 45 cm per animali adulti Libertà dal disagio: gli animali devono avere disponibilità di ricoveri, tanto in estate per riparasi dal sole (tettoia o zone ombreggiate), quanto in invero ricoveri per ripararsi dalle intemperie o dalle basse temperature in particolare nelle ore notturne e nei luoghi caratterizzati da una forte escursione termica. I ricoveri devono essere riparati ai venti dominanti, avere buona disponibilità di luce naturale, con impianti idrici ed elettrici a norma. Le caratteristiche interne dei ricoveri devono essere: L’acqua di abbeverata deve essere di buona qualità pulita e limpida, a disposizione in ogni momento della giornata, presente anche al UNIONE EUROPEA superfici interne rivestite da materiali facilmente lavabili, disinfettabili e sostituibili quando necessario ARA Umbria Informazione&Zootecnia: Il benessere animale: Misure minime da rispettare negli allevamenti OviCaprini evitare impiego di prodotti tossici (vernici) pavimentazione priva di asperità e scivolosità pendenza idonea del pavimento CAPRINI: garantire superfici sopraelevate buona illuminazione dei locali, eventualmente anche tramite impianto elettrico La pavimentazione dei ricoveri deve essere fatta in modo da allontanare l’umidità dagli animali ed unitamente ad una attenta gestione della lettiera si possono così evitare problemi podali, non è consigliato, ed in effetti è raro, l’uso di pavimenti grigliati. Importante è la corretta ventilazione che è necessaria ad un adeguato ricambio d’aria e per allontanare i gas che si formano sia dalle fermentazioni delle lettiera sia per i normali processi ruminali degli animali sia per garantire adeguate condizioni di temperatura ed umidità . Libertà dal dolore: gli animali devono essere controllati quotidianamente per intervenire rapidamente in caso di necessità, soprattutto quando ci sono modifiche strutturali, di management, cambi di alimentazione, presenza di nuovo personale e variazione di dieta. Indice di buona salute è: sensorio vigile appetito e ruminazione regolari vello uniforme andatura regolare e movimenti agevoli e liberi assenza di lesioni visibili assenza di parassiti esterni Il D.Lgs 146/2001 precisa che “Gli animali malati o feriti devono ricevere immediatamente un trattamento appropriato e, qualora un animale non reagisca alle cure in questione, deve essere consultato un medico veterinario”. Gli animali ammalati in maniera evidente devono essere separati con una alimentazione ottimale, con lettiera in buone condizioni igieniche, acqua disponibile e con contatto visivo con il resto del gregge. Cattivi indicatori legati ad uno stato di salute precario sono: UNIONE EUROPEA apatia disturbi dell’appetito e dimagrimento diminuzione della produzione di latte ruminazione irregolare secrezioni oculo-nasali e scialorrea tosse persistente ARA Umbria Informazione&Zootecnia: Il benessere animale: Misure minime da rispettare negli allevamenti OviCaprini non eseguire tali operazioni in un periodo troppo vicino alla nascita (v. compromissione di un corretto legame madre-figlio) e neanche dopo la maturità sessuale (DL146) metodi incruenti (anelli di gomma, pinza burdizzo) senza l’impiego di anestesia preferibilmente entro la prima settimana di vita Animali con età > 3 mesi = anestesia (DEFRA) metodi chirurgici eseguiti esclusivamente da un medico veterinario (con adeguato piano anestetico) Effettuare il taglio della coda in modo tale che il moncone residuo sia in grado di coprire l’ano nel maschio e la vulva tumefazioni articolazioni e zoppia diarrea e meteorismo strofinamenti e grattamenti frequenti disturbi comportamentali isolamento dal resto del gregge Le operazioni che coinvolgono l’animale devono essere fatte dopo attenta riflessione e con la consapevolezza che pratiche errate oltre a nuocere all’animale possono anche invalidarne le sue capacità produttive future. La degemmazione e la decornuazione devono essere fatte il più presto possibile dalla nascita (2-3 giorni) evitando di farle su animali adulti. Tenere presente che in razze con le corna è buona norma porre attenzione che le corna non provochino lesioni all’animale per un loro sviluppo anomalo. Per la castrazione ed il taglio della coda è bene ricordare che: prediligere la stagione fredda (v. miasi cutanee, infezioni) Libertà di comportamento: sono strettamente correlate con la possibilità di movimento e, per animali gregari come i piccoli ruminanti, la possibilità di stare nel gregge. In allevamenti con conduzione UNIONE EUROPEA ARA Umbria Informazione&Zootecnia: Il benessere animale: Misure minime da rispettare negli allevamenti OviCaprini intensiva o semi-intensiva lo spazio minimo che gli animali devono avere è: agnello 0,3-0,8 m2 pecora 1 m2 pecora con agnello 1,3 m2 ariete 2,5 m2 Libertà da paura: importante è il rapporto che si instaura tra gli animali ed il personale dell’azienda che entra a contatto quotidianamente con il gregge. Il personale deve essere sempre calmo, vigile attento ad ogni segnale anomalo, non deve alzare la voce né tanto meno percuotere gli animali. il personale che si rapporta con gli animali deve essere adeguatamente preparato, le strutture devono essere adeguate a garantire il movimento degli animali senza che si procurino lesioni. Anche le manipolazioni degli animali stessi devono essere il più possibile contenute ed eseguita nel modo più calmo e sereno possibile: evitare il sollevamento di pecore e le capre dalla testa, dalle corna, dagli arti, dalla coda o dal vello operazioni di contenimento di durata minore possibile predisposizione di recinti utili per la agevole movimentazione degli animali in caso di trattamenti o di spostamenti strutture atte a facilitare il carico e scarico degli animali dagli automezzi (pedane, scivoli, etc.) Negli allevamenti da latte un momento stressante per gli animali , nonché l’unico momento che quotidianamente mette a contatto animali ed uomo è la mungitura. Fino qualche tempo fa effettuata manualmente ora quasi del tutto meccanizzata. E’ importante che la zona mungitura sia: confortevole ed adeguata al numero di animali che stazionano prima della mungitura effettiva, riparata dai venti dominanti ed ombreggiata d’estate, con superfici che non arrechino danno agli animali Luminosa e dotata di illuminazione artificiale Pulizia regolare dopo ogni mungitura Impedire l’accesso ad altri animali (cani, gatti, roditori, insetti) UNIONE EUROPEA ARA Umbria Informazione&Zootecnia: Il benessere animale: Misure minime da rispettare negli allevamenti OviCaprini Prodotti detergenti e disinfettanti conservati in un locale apposito distinto dalla sala mungitura Corretto funzionamento dell’impianto di mungitura Buona manutenzione dell’impianto Addestramento personale addetto I fattori che comportano comparsa di malattia e riduzione del benessere sono responsabili a vario livello di perdita di efficienza produttiva e di redditività UNIONE EUROPEA