LETTI PER VOI: “Time to Market e Accesso ai Nuovi Farmaci Oncologici” a cura di Cinzia Di Novi∗ Con una spesa per farmaci imponente di oltre 2.4 miliardi di euro annui, l’Italia si colloca al quinto posto nel ranking mondiale della spesa farmaceutica con un impatto dei farmaci oncologici di circa 1.3 miliardi di euro (più del cinquanta per cento). Nonostante la rilevanza della spesa farmaceutica l’investimento in R&D in Italia è relativamente basso rispetto agli altri Paesi Europei: l’Italia si colloca al quinto posto con una spesa almeno tre volte inferiore ai primi quattro (prima la Svizzera con 3 miliardi di euro). La natura del farmaco, che al tempo stesso è un prodotto industriale, soggetto a protezione brevettuale, e uno strumento terapeutico, comporta in ogni paese la necessità di regolamentazione che in Italia è particolarmente forte. A seguito della fase di sperimentazione, dopo aver presentato la documentazione inerente i risultati delle sperimentazioni chimiche sul farmaco, segue la fase della commercializzazione del farmaco per la quale è necessaria l’Autorizzazione per l’Immissione in Commercio da parte dell’ EMEA (European Medicines Agency) e mutuo riconoscimento dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) che assicurano che i farmaci autorizzati abbiano efficacia terapeutica. ∗ Università Ca’ Foscari, Venezia. Dipartimento di Economia, e-mail: [email protected]. Dopo il rilascio dell’Autorizzazione all’Immissione in Commercio, trascorre un lasso di tempo variabile prima che il medico ospedaliero possa prescrivere il farmaco. Il lasso di tempo dipenderà da commissioni territoriali o locali di vario livello e da eventuali inserimenti del farmaco nei prontuari regionali vincolanti. Il tempo che intercorre tra l’accesso al farmaco da parte del paziente e l’immissione dei farmaci sul mercato appare tra i più lunghi in Europa, in particolare per i farmaci oncologici. L’Italia, in questo senso, appare un interessante caso di studio. Di recente pubblicazione su “Annals of Oncology” un articolo che si occupa di quantificare il tempo che intercorre tra il completamento della fase di R&D e l’accesso al farmaco da parte dei pazienti nelle diverse regioni italiane. Lo studio, di cui forniremo qui di seguito un breve commento, utilizza dati che si basano su di un panel di farmaci oncologici approvati dall’EMEA nel periodo 2006-2008, ottenuti dallo “Europena Public Assessment Report”- EMEA. P. Russo, F. S. Mennini, P. D. Siviero, G. Rasi (2010) “Time to market and patient access to new oncology products in Italy: a multistep pathway from European context to regional health care providers”, Annals of Oncology, doi:10.1093/annonc/mdq097. Questo lavoro si propone di studiare i tempi complessivi di accesso ai farmaci oncologici in Italia basandosi sulla duration analysis o analisi di sopravvivenza. In generale l’analisi di sopravvivenza studia il verificarsi di un evento su uno o più gruppi di individui/osservazioni. Se ti indica il momento in cui si verifica l'evento di interesse per la i-esima unità statistica, si definisce durata (da qui duration analysis) il tempo trascorso dall'inizio del periodo di osservazione t0 al momento in cui si verifica l’evento stesso cioè (ti t0). In questo lavoro lo stato iniziale coincide con il completamento della fase di R&D e lo stato finale con la data di acquisto del farmaco da parte di una struttura pubblica (evento). L’acquisto da parte di una struttura pubblica costituisce una buona proxy di accesso al farmaco da parte del paziente. Lo studio si divide in due fasi: - una fase descrittiva: in cui vengono studiate le “curve di sopravvivenza” secondo il metodo Kaplan-Meier; - una fase inferenziale: attraverso la regressione di Cox (anche conosciuta come proportional hazard regression model). Il modello di regressione di Cox è utilizzato per stimare la probabilità (hazard) di avere l’evento “accesso al farmaco” al tempo ti dato anche l’inserimento in prontuario del farmaco oncologico e controllando per l’effetto esercitato da un insieme di variabili esplicative. Esiste un indiscutibile vantaggio dell’analisi sopra descritta rispetto ad una semplice regressione logistica che ignorerebbe l’informazione “tempo a evento” e non consentirebbe di trattare covariate tempo dipendenti. Il tempo medio di accesso al farmaco oncologico, nonostante la sua importanza, è di circa 2,3 anni (857 giorni). Una buona parte del tempo (circa il 31,8%) è richiesto dall’EMEA che verifica l’efficacia, la sicurezza e la qualità del farmaco; segue l’AIFA con il 28,2% del tempo. In seguito alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Determina AIFA di prezzo e rimborso (ovvero della messa a disposizione del farmaco al Servizio Sanitario Nazionale), l’inserimento del farmaco in prontuario vincolante implica ulteriori ritardi.