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DOMANDE SUL FILM
Compito: Rispondete alle domande dopo aver il film “Abel Il figlio del vento”.
Per ogni domanda, c’è soltanto una risposta giusta. Alla fine, prendete tutte le
lettere collegate alle risposte corrette e anagrammatele per trovare la soluzione
(Nome da 5 lettere + congiunzione + Nome da 4 lettere).
1. Tra quali montagne è ambientato “Abel il figlio del vento”?
r Le Ande (S)
r Le Alpi (L)
r Gli Appalachi (M)
2. Di che colore sono le piume di un’aquila appena nata?
r Bianche (A)
r Marroni (T)
r Nere (U)
3. Qual è la preda che il maschio di aquila reale cattura per sfamare i suoi piccoli?
r Camoscio (N)
r Marmotta (R)
r Faina (U)
4. Come vengono nutriti i piccoli?
r La femmina di aquila reale vomita pezzi di cibo (M)
r La femmina di aquila reale fa a pezzi la carne della sua preda (L)
r La femmina di aquila reale pone una preda di fronte ai piccoli e li incoraggia a mangiarla (D)
5. Di che colore sono gli artigli e le zampe di un’aquila reale?
r Artigli gialli e zampe nere (N)
r Artigli gialli e zampe gialle (E)
r Artigli neri e zampe gialle (K)
r Artigli neri e zampe nere (I)
6. Come fanno le aquile reali a catturare le loro prede?
r Mordendole con i loro becchi (A)
r Afferrandole con le loro zampe (B)
r Colpendole con le loro ali (L)
7. Sulle montagne dove nidifica una coppia di aquile?
r In una nicchia rocciosa riparata (A)
r Su un albero alto (D)
r In una nicchia del terreno (T)
8. Come muore “Abel”, l’aquila reale maschio?
r Cade durante un conflitto con un altro maschio per il territorio (E)
r Viene ferito mortalmente mentre sta cacciando (L)
r Viene colpito da un colpo sparato da un’arma da fuoco (I)
9. Qual è l’animale con cui Lukas nutre il giovane “Abel”?
r Un coniglio (A)
r Una pecora (R)
r Un pollo (S)
10. Quale animale fischia rumorosamente, per avvertire i propri
simili della presenza di un’aquila reale a caccia?
r Marmotta (E)
r Lepre artica (R)
r Volpe rossa (S)
Soluzione: __ __ __ __ __ __ __ __ __ _
CARATTERISTICHE DI UN’AQUILA REALE
Prendendo come esempio Abel, la guardia forestale Danzer descrive
alcune caratteristiche di un’aquila reale:
Grazie alle loro potenti zampe, che nei
rapaci si definiscono artigli, le aquile reali
possono afferrare le prede e trascinarle via,
anche se pesano quanto la stessa aquila. I
loro artigli lunghi e affilati funzionano come
delle pinze e uccidono rapidamente la
preda che l’aquila ha catturato.
Il becco, detto rostro, alla sua estremità,
possiede una sorta di gancio uncinato. Le
aquile reali lo utilizzano per strappare la pelle
o le piume della loro preda. In modo da
raggiungere più facilmente i muscoli e le
interiora. L’estremità del becco possiede
delle parti affilate, che scivolano come delle
forbici lungo le estremità superiori della parte
inferiore del becco. Questo permette
all’aquila di tagliare la carne in pezzi, in
modo da nutrire sé stessa o i suoi piccoli.
Compito: Descrivete, utilizzando le
informazioni fornite dalla guardia forestale,
questi due primi piani dell’aquila.
Fonte:Mebs,T.&D.Schmidt(2006):DieGreifvögelEuropas,
NordamerikasundVorderasiens,Kosmos,Stuttgart.
Termine tecnico: _____________________________
Termine tecnico:
Funzione: ____________________________________
_______________
______________________________________________
Funzione:
Strumento: Funziona come ____________________
_______________
_______________
_______________
_______________
Termine tecnico: _____________________________
Funzione: ____________________________________
Termine tecnico: _____________________________
______________________________________________
Funzione: ____________________________________
Strumento: Funziona come ____________________
______________________________________________
RESTI DI PREDE IN UN NIDO DI AQUILE REALI
Gli scienziati hanno trovato dei resti di varie prede animali in un grande nido di aquile reali.
Grazie a questi ritrovamenti è possibile capire quali animali vengono cacciati da un’aquila reale nel
suo territorio. In questo esercizio gli scienziati mostrano le loro scoperte.
Compito: Scoprite a quali specie animali appartengono i resti (teschi, corna) trovati. Per riuscirci, tagliate
le foto e i nomi degli animali presenti nella seconda pagina, sistemateli vicino ai resti corretti e incollateli.
Incollate il nome della specie corretta qui.
Incollate il nome della specie corretta qui.
Incollate la foto della
specie corretta qui.
Incollate la foto della
specie corretta qui.
Incollate la foto della
specie corretta
qui.
Incollate il nome della specie corretta qui.
Incollate la foto della
specie corretta qui.
Incollate la foto della
specie corretta qui.
Incollate il nome della specie corretta qui.
Incollate il nome della specie corretta qui.
Fontidelleimmagini:LoKiLeCh,https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/b6/Murmeltiersch%C3%A4del.jpg?uselang=de,verändet;Xocolatl,
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/7/79/Fuchssch%C3%A4del.jpg,verändert;PierreSelim,https://commons.wikimedia.org/wiki/File:MHNT_-_Isard.JPG,
verändert;DidierDescouens,https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/7/7f/Grand_T%C3%A9tra_MHNT.jpg,verändert;Freephotos,
https://www.flickr.com/photos/79818573@N04/16706016385/in/photostream/,verändert
RESTI DI PREDE IN UN NIDO DI AQUILE REALI – FOGLIO DI LAVORO
Ecco i nomi degli animali e le foto da incollare sul foglio di lavoro “Resti di prede in un nido di aquile reali”.
Cervo
#
Gallo Cedrone
Camoscio
Marmotta
Volpe rossa
#
Fontidelleimmagini:Micmol,https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/cc/Marmotta_alpina.jpg?uselang=de,verändert;4028mdk09,
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/45/Rotfuchs_Portrait_2011.JPG,verändert;RichardBartz,
https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/4/42/Tetrao_urogallus_Richard_Bartz.jpg;Bobspicturebox,https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/
f/f4/Roe_buck_mansbridge.JPG/680px-Roe_buck_mansbridge.JPG;BöhringerFriedrich,https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/24/
G%C3%A4mse%2C_Rupicapra_rupicapra_02.JPG,verändert
SVILUPPO DI UN’AQUILA REALE
Compito:
1. Spiegate, utilizzando le informazioni che trovate qui sotto, i termini dente d’uovo, piume,
penne, penne copritrici e penne remiganti.
2. Mettete le immagini dei fotogrammi nell’ordine corretto, in base alle varie fasi di
sviluppo dell’animale. Per far questo, inserite i numeri da 1 a 7 nei cerchi.
I piccoli di aquila reale escono da uova maculate. In questa circostanza, il dente d’uovo si rivela
molto utile. Si tratta di una punta presente sul becco, in grado di rompere il guscio dall’interno.
Dopo la schiusa, le prime piume sono bianche e sottili e devono asciugare. In pochi giorni,
emergono delle piume più scure, ma l’animale rimane comunque bianco. Questo piumaggio
tiene il piccolo al caldo. Col tempo, delle piume lunghe e scure diventano visibili su diverse parti
del corpo. Sulle ali, emergono delle penne remiganti maculate e di colore scuro, che in seguito
permetteranno all’animale di volare. Lentamente, sul corpo crescono delle penne copritrici
marroni, che conferiscono all’animale una forma slanciata. Le penne copritrici cresceranno
anche sulla testa della giovane aquila e le piume originali non saranno più visibili. Ci vogliono
due mesi affinché la giovane aquila reale sviluppi tutte le sue penne.
Fonte:Fischer,W.(1976):Stein-,Kaffern-undKeilschwanzadler.DieNeueBrehmBücherei500,A.ZiemsenVerlag,DDRWittenbergLutherstadt.
Il dente d’uovo: ____________________________________________________________________
Piume: _____________________________________________________________________________
Penne copritrici: ____________________________________________________________________
Penne remiganti: ___________________________________________________________________
LA NASCITA E LA CRESCITA DELLE AQUILE REALI
Compito: Le descrizioni della nascita e la crescita delle aquile reali non sono in ordine. Collocate i
numeri correnti accanto a ciascuna riga del diagramma.
Poi tagliate il diagramma e le descrizioni e incollatele su un foglio bianco nell’ordine corretto.
Un anno nella vita di un’aquila reale
Numeri
Gen.
Feb.
Marzo
Aprile
Mag.
Giugno
Luglio
Agosto
Sett.
Ott.
Nov.
Dic.
1
La giovane aquila reale sta spesso sulle zampe nel
nido e inizia l’addestramento per imparare a volare.
I resti delle prede che erano stati portati nel nido,
ora vengono buttati fuori. Piano piano, la giovane
aquila prova a volare, con i genitori che tengono
una preda tra i loro artigli, così da attirare il piccolo
fuori dal nido.
4
Poco prima di deporre l’uovo, la femmina rimane per
diversi giorni nel nido, in modo da evitare che questo
si riempia di neve. In seguito, solitamente vengono
deposte due uova nello spazio di alcuni giorni.
Durante questo periodo, la femmina rimane sopra le
uova con le ali leggermente distese, mentre il
maschio si occupa di portarle il cibo per nutrirla.
2
Una coppia di aquile si sposta in un nido deserto
durante l’inverno. Si sistema in una buona posizione,
sotto una roccia sporgente, che serve come
protezione contro il vento e la pioggia. Le aquile
reali costruiscono il nido: il maschio porta dei rami,
mucchi di erba e pezzi di piante sempreverdi,
mentre la femmina prepara il nido utilizzando questi
materiali. Questa fase dura alcuni mesi. Anche dopo
che l’uovo è stato deposto, il nido viene migliorato,
pulito e imbottito con cura.
5
Alla fine dell’estate, inizia il periodo della crescita
delle piume. Sebbene ora la giovane aquila sia in
grado di volare, i suoi tentativi di catturare le prede
falliscono regolarmente. Inoltre, deve imparare a
volare tenendo le prede tra gli artigli. Quindi, la
giovane aquila dipende ancora dai genitori per il
cibo. Così, segue i suoi genitori nei voli per
procacciarsi il cibo e poi riceve da loro le prede.
Questa fase di ‘sostegno’ dura fino alla fine
dell’anno. Dopodiché, i genitori difendono le loro
prede dalla giovane aquila, che ormai viene
considerata un rivale.
3
Il maschio porta delle prede al nido per nutrire il
piccolo, mentre la femmina le fa a pezzi con il suo
becco. All’inizio, il piccolo riceve delle interiora
morbide da mangiare, ma dopo una settimana
anche dei pezzi di muscolo. Dopo un mese, le
giovani aquile iniziano a strappare da soli dei pezzi
delle prede. In seguito, inziano a mangiare anche la
pelle e le piume. Le parti non digeribili, vengono
vomitate in forma di palline di bolo.
6
I piccoli nascono alla fine della primavera. Il secondo
piccolo, di solito, esce alcuni giorni dopo il primo e,
per questo, quasi sempre è più debole. Non appena
le giovani aquile sono in grado di vedere (dopo 14
giorni circa), la più forte attacca la più debole.
Questi combattimenti possono provocare gravi
conseguenze, per cui l’aquila più debole viene
uccisa o gettata fuori dal nido. Soltanto se la prima
aquila è malata, la seconda ha delle possibilità di
sopravvivere.
#
LA STORIA DI CAINO E ABELE
Compito: Paragonate la storia biblica dei fratelli Caino e Abele a quella dei fratelli di
aquila reale del film.
Spiegate le somiglianze e le differenze presenti in queste storie.
storia di Caino e Abele
La
Adamo
ed Eva ebbero due figli, Caino e Abele.
Abele
era un pastore e Caino un agricoltore.
Molto
grano cresceva nei campi di Caino e lui ne
portò una parte a Dio come sacrificio per
ringraziarlo. Abele sacrificò invece uno dei suoi
agnelli. Dio gradì il sacrificio di Abele, ma non
fece
caso al sacrificio di Caino. Questo rese Caino
furioso.
Dio lo avvertì: “Perché sei arrabbiato?
Quando
progetti cose buone, puoi guardare tutti
negli
occhi. Ma quando progetti cose cattive, il
peccato
ti aspetta e ti vuole divorare, ma tu puoi
sconfiggerlo”. Caino disse al fratello: “Vieni con
Lukas legge la storia di Caino e Abele
nella Bibbia
me nei campi”. Ma quando furono nei campi,
Caino uccise suo fratello Abele. Dio chiese a
Caino: “Dov’è tuo fratello Abele?”. Caino rispose:
“Non lo so. Sono forse il guardiano di mio
fratello?”.
Allora Dio gli disse: “Cosa hai fatto? Il
sangue di tuo fratello scorre in mezzo al terreno.
Non
potrai più essere un agricoltore, perché i
campi non ti daranno nessun frutto”. Caino perse
sua casa e dovette spostarsi da un posto
la
all’altro senza sosta. Per questo, Caino si lamentò:
“La
mia punizione è troppo dura. Mi hai cacciato
dai campi e lontano da te. Mi hai reso un
fuggiasco
e chiunque mi incontrerà, mi ucciderà”.
Allora, per evitare che Caino venisse ucciso per le
sue
azioni, Dio pose un segno sulla sua fronte per
proteggerlo.
1. Genesi 4
Fonte:
http://www.pfarre-kalksburg.at/html/kinderbibel.html
Gli aquilotti Caino e Abele nel nido
Somiglianze:_______________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
Differenze:__________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________
LA STRUTTURA DELLA PENNA DI UN VOLATILE
Lukas ama collezionare le penne degli uccelli. In particolare, è affascinato dalle grandi penne
remiganti del suo amico volatile, “Abel”. Lukas sa già che una normale penna è composta dal
calamo (che è solido) e dalle morbide piume. A occhio nudo, egli riesce a vedere le tante
barbe che partono dal calamo. Ora Lukas vorrebbe capire come le piume riescano a formare
una superficie coesa, anche se composta da barbe singole.
Compiti: Esaminate la penna di un volatile grazie a una lente di ingrandimento e fate
attenzione alla parte interna delle piume. Completate la figura con i nomi corretti relativi
alle varie parti della penna e inserite nella nuvoletta la vostra proposta a Lukas.
Suggerimento: Provate a spegnere una candela con le piume di una penna!
La mia risposta a Lukas:
La piuma di una penna è formata da
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IL VOLO
Compiti: 1. Spiegate, utilizzando il disegno (in alto) la salita durante il planaggio (= senza sbattere le ali).
2. Spiegate, utilizzando i fotogrammi (in basso) la propulsione durante il volo (=sbattendo le ali).
1. Ascesa:
La forma speciale dell’ala consente di sfruttare una forza
verso l’alto. Se la osservate attentamente, potrete notare
che l’ala di un volatile tende verso l’alto. Grazie a questo
arco, l’aria che si trova in alto scorre più velocemente
rispetto a quella che sta in basso. Questa differenza
produce una pressione minore sopra l’ala del volatile, che
spinge l’ala verso l’alto. D’altro canto, sotto l’ala c’è una
pressione maggiore, che porta l’ala verso l’alto. Grazie a
entrambe queste forze, il corpo del volatile riesce a
sconfiggere la forza di gravità. Così – anche se l’aquila non
sbatte le ali – non cade a terra mentre sta planando.
Pressione minore
Flusso d’aria
2. Propulsione:
Pressione maggiore
Durante il volo, gli animali sbattono le ali verso l’alto e il basso. Questo volo di potenza richiede una
grande forza muscolare. Durante il battito verso il basso, le penne remiganti dell’ala formano una
superficie impermeabile all’aria. Le ali non sbattono solo verso il basso, ma anche alle sue spalle, in
modo che il corpo del volatile venga spinto in avanti. Questa spinta si chiama propulsione. Invece,
con il battito verso l’alto, le ali sono leggermente piegate e le penne remiganti sono inclinate in
modo tale che l’aria ci passi attraverso. Questo significa che il volatile non perde quota durante il
battito verso l’alto.
Fonti:
Jaenicke,J.(2003):Biologieheuteentdecken1,einLehr-undArbeitsbuch,Schroedel,Braunschweig.
Schlüter,K.&B.Kremer(2013):ModelleundModellversuchefürdenBiologieunterricht,SchneiderVerlag,Hohengehren.
Wink,M.(2013):OrnithologiefürEinsteiger,SpringerSpektrum,Heidelberg.
CORRENTI ASCENSIONALI IN MONTAGNA
Lukas osserva Abel per molto tempo durante il suo volo sulla
vallata. Vorrebbe sapere come fanno le aquile reali a
planare per così tanto tempo senza sbattere le ali.
Allora, la guardia forestale Danzer gli spiega: “Le aquile reali
hanno delle ali lunghe e larghe, che permettono loro di
planare risparmiando energia. Per salire, sfruttano le correnti
ascensionali. Queste correnti verso l’alto partono dalle pareti
rocciose, dove l’aria scorre lungo la cresta di una montagna,
e nella vallata, quando il sole riscalda il terreno. In questo
caso, le superfici rocciose e asciutte si riscaldano
maggiormente, rispetto alle foreste umide e ai pascoli di
montagna. L’aria calda scorre verso l’alto sulle superfici
calde. L’aquila sfrutta questo ‘ascensore’”
Compiti: Effettuate l’esperimento descritto in Figura 1 e annotate le vostre osservazioni.
Descrivete la Figura 2 utilizzando le vostre osservazioni e basandovi sulle spiegazioni della guardia
forestale.
1. Fissate un ampio cilindro di vetro (Ø 5 cm) all’asticella.
2. Fate cadere una piuma nel cilindro e annotate le vostre osservazioni.
3. Ora accendete una candela e posizionatela sotto il cilindro.
4. Fate cadere un’altra piuma nel cilindro e annotate le vostre osservazioni.
Osservazioni:
Osservazioni:
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Figura 1: Esperimento
Corrente ascensionale calda
Volo dell’aquila reale
Figura 2: Correnti ascensionali in montagna
Descrizione della Figura 2:
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MINACCE E SALVAGUARDIA DELLE AQUILE REALI
Poco prima che l’aquila reale Abel venga liberate nella natura, Lukas e la guardia forestale
Danzer hanno una conversazione…
Perchéleaquilereali
vivonosolosulleAlpie
nonnelresto
dell’EuropaCentrale?
Nonèstatosemprecosì.Lorohannotrovatounrifugiotraqueste
montagne.Untempo,leaquilerealieranodiffuseintuttal’Europa
Centrale.
Theyevensettledinthenorthernplain.
Manoncisonopareti
roccioseeripideper
costruireunnido!
Cosaèsuccesso?
E’vero,manellezonesenzadirupiprotetti,costruivanoinidi
sopraadeivecchialberialti.Tuttavia,noncisonopiùaquilereali
inquellezone.
Neldiciannovesimosecolo,èiniziataunacacciaintensiva.E
anchesulleAlpi,leaquilerealisonosopravvissuteastento.Molti
animalisonostatiuccisidaicacciatoriditrofei.Icollezionistidi
uovasvuotavanoinidi.Inoltre,leaquilerealivenivanospesso
considerateunflagello.
Cosasignificacheerano
considerateun
“flagello”?
Gliagricoltoritemevanoperlasicurezzadelleloropecore.Ei
cacciatorinonvolevanodividereleloropredeconleaquilereali.
Leaquilerealidelle
Alpisonoancorain
pericolo?
Sì,purtroppoècosì.Selecoppiediaquilerealivengono
disturbate,spessosmettonodinutrireipiccoli.Imaggiori
problemiarrivanodagliscalatori,leseggiovieeideltaplanichesi
avvicinanotroppoalleparetirocciose.
Oggi,lacacciaèproibita.Eiproblemipossonoessereevitati
creandodellezoneprotette.
Comepossiamo
proteggereleaquile
realisullemontagne?
Perfarsìchela
popolazionediaquile
realicrescainbreve
tempo,gliscienziati
stannocercandodi
ripeterequellochehai
fattocon“Abel”:i
piccolisecondogeniti
vengonosalvatidagli
attacchidei
primogeniti.Inseguito,
vengononutriti,
addestratiepoiliberati
nellanatura,come
Fonte:Fischer,W.(1976):Stein-,Kaffern-undKeilschwanzadler.DieNeueBrehmBücherei500,A.ZiemsenVerlag,DDRWittenbergLutherstadt.
accadutoad“Abel”.
MINACCE
MISURE DI SALVAGUARDIA
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