Regno: animale Tipo: vertebrato Classe: uccelli Ordine: falconiformi

Regno: animale
Tipo: vertebrato
Classe: uccelli
Ordine: falconiformi
Famiglia :accipitridi
HABITAT
L’ aquila di mare dalla testa bianca popola diversi
ambienti : dalle coste artiche circondate da vaste foreste
di conifere alle acque fresche dei laghi e dei fiumi
dell’entroterra.
E’ presente anche nelle zone meridionali degli Stati Uniti,
come per esempio la Florida, oppure nelle zone asciutte
dei deserti della penisola di Baja California, nel Messico
Settentrionale.
Quando non vola, si poggia spesso sulla cima di un alto
albero, sulla riva del mare, per avere una buona
panoramica e tenere sotto controllo i movimenti delle
prede che sono nelle vicinanze.
Le aquile che nidificano nell’entroterra migrano verso sud
durante l’inverno; alcune trascorrono i periodi non dedicati
alla riproduzione in zone aride lontane dall’acqua ed è in
questo tipo di ambiente che l‘aquila allarga la sua sfera di
caccia ad altre preda.
A volte l’aquila di mare si dà alla razzia: spesso molesta
con ripetuti attacchi il falco pescatore, un rapace che
si nutre di pesci e che dimora nel suo stesso tipo di
habitat. Essendo più piccoli, i falchi pescatori sono
spesso costretti a cedere la preda.
CARATTERISTICHE FISICHE:
Come la maggior parte dei rapaci diurni, l’aquila ha il
corpo robusto e massiccio, ma piuttosto piccolo: forma con
il collo una sorta di cono (una forma aerodinamica).
Il becco, come in tutte le aquile marine, è largo, adunco e
può ridurre in piccoli pezzi la carne delle carogne.
Le ali sono lunghe, con un profilo approssimativamente
rettangolare.
Gli occhi hanno una vista straordinaria che le permette di
localizzare senza sforzi una preda a grande distanza :
possiede una capacità visiva 4 - 8 volte superiore a quella
umana.
Gli occhi sono fissi nell’ orbita , così l’ aquila deve girare la
testa per guardarsi intorno.
Le creste sovraorbitali sono un’estensione ossea del
cranio che sovrasta gli occhi, che li protegge dai pericoli
mentre l’ aquila afferra saldamente la preda e li ripara
dall’abbagliante luce solare.
Le penne remiganti più grandi, cioè le penne che si
inseriscono all’estremità dell’ala , sono lunghissime e
acuminate. Queste caratteristiche favoriscono il volo ad
alta quota e permettono di raggiungere grandi velocità nel
volo in picchiata.
Dati essenziali:
PESO: 3 – 6 Kg
LUNGHEZZA: 75 – 90 Cm
APERTURA ALARE: 1,68 – 2,44 m
RIPRODUZIONE:
A seconda delle zone in cui vive, l’aquila può costruire il
nido su un albero, sul terreno o su un dirupo. Lo stesso nido
viene usato per molti anni ed è continuamente ingrandito:
un nido scoperto in Florida misurava 3 m in larghezza e 6
in profondità e pesava all’ incirca 2000 kg.
Diverse coppie possono nidificare in una zona
relativamente piccola. Le uova, solitamente 2, vengono
deposte in tempi diversi; poiché la cova comincia quando
viene deposto il primo uovo, i pulcini nascono in momenti
differenti. Il primogenito viene nutrito dai genitori nei
giorni antecedenti la nascita del fratellino, rimanendo
avvantaggiato per peso e robustezza. Se i genitori non
riescono a procacciare cibo sufficiente a entrambi, il
maggiore dei piccoli sopraffà il suo fratellino, facendolo
morire di fame. Il principio di “Caino e Abele”permette al
pulcino più anziano di sopravvivere senza difficoltà anche
in anni in cui il cibo scarseggia.
ALIMENTAZIONE
Le aquile afferrano e uccidono la preda con i forti artigli,
precipitandosi a picco da grandi altezze e ad incredibile
velocità. Talvolta si cibano di carogne, ma il loro cibo
preferito è il pesce. Poiché non possono sollevare nulla
che sia più pesante di loro stesse, con gli arti e il becco
fanno a pezzi la preda troppo pesante da trasportare.
Spesso la puliscono: pelano i polli, tolgono la pelle ai conigli
e la testa ai pesci, prima di trasportarla nei loro
rifugi.
Quando i salmoni risalgono la corrente per deporre le
uova, prima di morire, le aquile di mare si riuniscono in
quantità spettacolare per cibarsi dei pesci sfiniti e
moribondi.
Pur essendo specializzata nella pesca, l’aquila di mare si
nutre di una vasta gamma di altre prede, come uccelli
marini, uccelli acquatici, mammiferi e rettili.
Durante l’inverno, quando molti uccelli migrano verso sud,
allontanandosi dai territori di riproduzione, le carogne e
gli avanzi di cibo diventano un’importante fonte di
sostentamento.
COMPORTAMENTO
Come per molti rapaci, anche la femmina dell’ aquila di
mare è più grande del maschio: un fenomeno noto come
dimorfismo sessuale opposto.
E’ molto importante per la femmina essere grande e forte,
per mettersi al sicuro dagli attacchi dei maschi,
soprattutto quando ha dei piccoli a cui badare.
La differenza di dimensione tra i sessi riduce anche, per
certi versi, la competizione per il cibo, perché la femmina
è in grado di puntare anche a prede troppo grandi e pesanti
per il maschio.
CURIOSITA’
-Le aquile di mare cacciano le giovani lontre seguendo i
rumori che queste emettono mentre si nutrono di fuco.
-I ricercatori, dotando ogni uccello di una
ricetrasmittente, hanno notato che le aquile che
nidificano a nord possono coprire una distanza di 2000 km.
- La caccia spietata e i pesticidi hanno danneggiato molto
l’aquila di mare. Tra il 1917 e il 1953, i cacciatori hanno
ucciso in Alaska circa 140000 esemplari. In alcune zone,
l’uso diffusissimo del DDT, negli anni 60 e 70, causò la fine
del 50-100% delle copie da riproduzione; ciononostante,
durante gli anni novanta, la specie mostra notevoli segni di
ripresa.
Classe 4^B anno scol. 2007/08
ALUNNI: MARTA – ALESSANDRO – MARCO P. - ADRIANA