CICLOCONIO O OCCHIO DI PAVONE Spilocea oleagina (Cast.) Hugh. L'occhio di pavone o vaiolo è una delle più gravi avversità crittogamiche dell'olivo. È una malattia ad eziologia fungina diffusa, in vario grado, in tutte le aree di coltivazione dell'olivo. BIOLOGIA L'agente patogeno responsabile di questa malattia è il fungo Cycloconium oleaginum, attualmente indicato più correttamente con il binomio Spilocaea oleagina. Le infezioni prodotte da questo fungo possono avvenire durante tutto l'anno (nei climi miti); nelle nostre zone si ha una stasi invernale a causa delle basse temperature, ed una estiva dovuta a temperature troppo elevate e bassa umidità. Le condizioni favorevoli sono: ▪ ▪ ▪ temperatura compresa tra i 16-22°C elevata umidità nei periodi primaverili ed autunnali vegetazione scarsamente arieggiata sensibilità varietale (sono sensibili le cv Frantoio, Moraiolo e Canino e invece resistente la cv Lecchino). Le infezioni avvengono in primavera ed in autunno, quando le temperature sono favorevoli ed accompagnate da elevata umidità relativa. I conidi trasportati dal vento e dalla pioggia germinano entro le 2448 ore e perforano la cuticola originando un micelio. Il periodo di incubazione della malattia varia di norma da 1 a 3 mesi cosicchè la malattia può manifestarsi anche molto tempo dopo l'infezione. I sintomi dell'infezione sono particolarmente evidenti sulle foglie ove compaiono delle macchie, dapprima piccole e brunastre, che successivamente si ampliano, fino a raggiungere il diametro di 1012 mm., ed assumono un aspetto vellutato con una colorazione bruno grigiastra più scura nella parte periferica; in alcuni periodi le macchie risultano circondate da aloni di color giallo, verde o rosso brunastro che richiamano gli "occhi" della parte terminale della penna di pavone. DANNI Le foglie infette cadono anticipatamente provocando il disseccamento dei rametti. Vengono attaccati anche altri organi della pianta (piccioli, peduncoli, giovani rametti e frutti) provocando danni di minore entità. 1 Questa malattia può essere controllata utilizzando: - Adeguate pratiche agronomiche: regolari potature, concimazioni equilibrate (evitare eccesso di azoto), evitare l'impianto di oliveti in zone umide e ombreggiate, adottare sesti d'impianto non fitti e se possibile varietà resistenti. - Lotta chimica: si interviene con prodotti rameici nel periodo favorevole allo sviluppo del patogeno. Si consiglia di intervenire in primavera (subito dopo la potatura), e in autunno (dopo le prime piogge). Principi attivi consigliati: - ossicloruri - poltiglia bordolese - idrossido di rame 2