GATTACA - GLOSSARIO MINIMO DI BIOETICA A cura del Centro di Ateneo di Bioetica Il film presenta, attraverso una libera trattazione, precise tematiche di natura bioetica. Questo glossario minimo intende chiarire alcune delle questioni da esse implicate affinchè si possa meglio comprendere il film e valutarne il profilo bioetico. DNA (Acido DesossiriboNucleico): indica il materiale responsabile della trasmissione e dell’espressione dei caratteri ereditari presente nella parte nucleare (DNA nucleare) e in quella extranucleare (Dna mitocondriale) delle cellule di ogni organismo. Viene solitamente rappresentato con un modello di struttura a doppia elica e le informazioni genetiche dipendono dalle diverse sequenze in cui possono disporsi quattro semplici basi azotate: Adenina, Timina, Citosina e Guanina. Nel film la scala dell’appartamento dei due protagonisti simbolicamente rimanda al modello a doppia elica del DNA e il titolo è costituito dalle iniziali di una sequenza delle 4 basi azotate. CODICE E PATRIMONIO GENETICO: il codice genetico indica il sistema universale attraverso cui viene tradotta l'informazione presente nel materiale genetico di tutti gli esseri viventi. Si differenzia dal patrimonio genetico che fa riferimento al proprium di ogni singola specie. GENOMA O CORREDO GENETICO: indica la totalità del materiale genetico di un organismo che comprende sia i geni, ossia la porzione codificante, sia il resto del materiale non codificante. Il Genoma Umano designa, dunque, il patrimonio genetico della specie homo sapiens, ed è costituito da 46 cromosomi. Il Progetto Genoma Umano è un progetto di ricerca scientifica internazionale il cui obiettivo principale era quello di determinare la sequenza delle basi azotate che formano il DNA e di identificare e mappare i geni del genoma umano dal punto di vista sia fisico sia funzionale. GENOTIPO E FENOTIPO: il genotipo è l’insieme di tutti i geni che compongono il patrimonio genetico di un individuo ed è rintracciabile in ogni singola cellula del suo organismo. Il fenotipo è l’insieme delle caratteristiche morfologiche e funzionali di un organismo determinate dall’interazione fra la sua costituzione genetica e l’ambiente. Per fenotipo si intende, quindi, sia la specifica espressione di un gene sia l’insieme dei caratteri di un determinato organismo: comprende, pertanto tutti i prodotti o le manifestazioni dei geni di un essere vivente quali la sequenza amminoacidica delle sue proteine, l’attività dei suoi enzimi, la sua morfologia e il suo comportamento. RIDUZIONISMO GENETICO: tentativo di spiegare il comportamento dell’uomo facendo riferimento solamente ai meccanismi biochimici che regolano il suo organismo. Si tratta di una teoria per la quale le informazioni genetiche rappresenterebbero il criterio privilegiato, se non addirittura esclusivo, per interpretare l’agire umano. TERAPIA vs ENHANCEMENT: il termine terapia indica quegli interventi medici volti a ripristinare o stabilizzare le condizioni di salute di un individuo, in ragione, solitamente , diuna specifica condizione patologica. Con il termine enhancement, invece, si fa riferimento 1 all’intento di migliorare, in maniera temporanea o definitiva, le facoltà fisiche o psichiche di un individuo che, però, non presenta alcuna situazione patologica. EUGENETICA: il termine, coniato da Francis Galton (1869), in origine indicava la branca della genetica che, sulla base dell’evoluzionismo darwiniano, si preoccupava di individuare dei metodi - anche di tipo selettivo - per migliorare il patrimonio genetico umano e non. In seguito, il significato del termine si è modificato sino ad indicare l’insieme delle pratiche con cui tali metodi vengono applicati esclusivamente agli esseri umani allo scopo di migliorare la specie anche a discapito degli individui. È uso distinguere fra eugenetica negativa e eugenetica positiva. Per eugenetica negativa si intendono i metodi con cui si evita la riproduzione dei soggetti portatori di tratti indesiderati (se non gli si impedisce addirittura di nascere attraverso la selezione embrionale e l’aborto), mentre con eugenetica positiva si fa riferimento alle pratiche con le quali si incentiva la nascita dei possessori di caratteri genetici desiderati. Dal punto di vista politico si può parlare di eugenetica totalitaria (in primo luogo il riferimento è qui storicamente al nazismo) quando essa ha carattere impositivo e diventa parte della politica sanitaria dello Stato, o di eugenetica liberale nella misura in cui deriva dalla libertà che viene garantita ai generanti di decidere dei caratteri della propria progenie. TEST GENETICI: il termine indica gli interventi rivolti a ottenere informazioni sul patrimonio genetico di un organismo. I test genetici possono essere utili: per diagnosticare l’origine genetica di alcune patologie (test diagnostici); per predire l’insorgenza, in un paziente che non presenta sintomi, di una certa patologia la cui causa genetica è ormai nota (test presintomatici); per stabilire le predisposizioni genetiche a malattie comuni (test predittivi probabilistici); per verificare la presenza, nel proprio patrimonio genetico, di caratteri ereditari responsabili di determinate patologie di cui si può essere portatori (test asintomatici). Nel film i test genetici sono utilizzati sia per permettere l’ingresso a “Gattaca”, sia per verificare la salute del possibile partner attraverso l’analisi della saliva e del capello. DISABILITÀ: indica la relazione tra un ambiente (sia fisico sia culturale), inteso come facilitatore o barriera dello sviluppo delle capacità umane, e lo stato di salute (patologie e menomazioni) di una persona e può, di fatto, riguardare, in tempi e con modalità differenti, ogni uomo. Questa definizione è quella introdotta dal modello biopsicosociale dell’ICF (International Classification of Functioning, Disability and Health) adottato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità che sostituisce la comprensione della disabilità come handicap. INGEGNERIA GENETICA: insieme delle tecniche di modificazione del patrimonio genetico degli organismi viventi sia animali sia vegetali. Il progressivo sviluppo di tecniche sempre più complesse e perfezionate di ingegneria genetica è alla base delle diverse biotecnologie per la creazione di vegetali e animali geneticamente modificati, nonchè di alcune forme di sperimentazione di terapia genica sugli esseri umani. Le mutazioni genetiche sono solitamente ottenute introducendo, modificando o “silenziando” alcuni geni. L’ingegneria genetica è pensata solitamente con lo scopo o di “migliorare” le condizioni di un vivente, e quindi tende a diventare uno strumento di enhancement, o di dare luogo a nuove forme di sperimentazione a scopo terapeutico. Nel film, diversi personaggi vengono ritenuti“validi” in quanto generati in vitro e dotati di caratteri desiderabili attraverso tecniche di ingegneria genetica. EMBRIONE UMANO: il termine “embrione” fa riferimento ad una delle fasi che è possibile individuare nello sviluppo di un essere umano. Attraverso la manipolazione in vitro della vita nascente è stato possibile evidenziare con precisione i vari momenti di tale sviluppo. Queste fasi possono essere sinteticamente, così, indicate: a partire dalla fecondazione dell’oocita si ha 2 lo zigote e, successivamente, con la divisione cellulare, ha avvio la fase embrionale che si suddivide in morula, blastula, gastrula, e dalla nona/dodicesima settimana si è soliti parlare di feto. È comune usare l’espressione “embrione umano” ma, propriamente sarebbe più corretto parlare, di “essere umano allo stadio embrionale” poiché tale locuzione permette di comprendere meglio che la parola “embrione” indica una fase dello sviluppo di un individuo e non un individuo a sé stante. GENERAZIONE EXTRACORPOREA: insieme di tecniche riproduttive utilizzate nei programmi sorti originariamente per occuparsi dell’infertilità e della sterilità umane e che oggi vengono anche adoperate, per esempio, per selezionare gli embrioni sani nel caso i genitori siano portatori di malattie ereditarie. Di fatto la generazione è realizzata da figure estranee alla coppia, quali il medico e il biologo, e si pone il problema etico-giuridico della tutela degli embrioni umani generati dal momento che, prima del trasferimento, non si trovano all’interno del grembo della madre. Queste tecniche si differenziano a seconda che vengano usati i gameti della coppia genetica e sociale (la cosiddetta FIVET o ICSI “omologa”), oppure che vengano usati gli ovociti o gli spermatozoi di un estraneo alla coppia, definito donatore/donatrice di gameti (le cosiddette FIVET e ICSI “eterologhe”). Le tecniche più diffuse sono la FIVET (Fertilizzazione In Vitro e Embryo Transfert) e la ICSI (Iniezione Intra-Citolplasmatica di Sperma). Nella prima, dopo il prelievo dalla donna, sottoposta a importante stimolazione ovarica, di un certo numero di ovociti (o gameti femminili), e il prelievo di spermatozoi (o gameti maschili) dall’uomo, la fertilizzazione avviene in laboratorio in un terreno di coltura; nella seconda, invece, la fertilizzazione avviene inserendo direttamente, tramite microiniezione, uno spermatozoo nell’ovocita. In entrambi i casi si procede al trasferimento degli embrioni umani così ottenuti nel grembo materno. Entrambe queste tecniche prevedono, però, la generazione di più embrioni rispetto a quelli che poi successivamente vengono trasferiti in utero e, quindi, comportano la distruzione o la crioconservazione di quelli che risultano in eccesso o non idonei. Una volta avvenuto il trasferimento in utero, si verifica se e quanti embrioni riescono ad annidarsi e se la gravidanza prosegue. Le tecniche di generazione extracorporea sollevano diverse problematiche dal punto di vista etico e l’accesso a tali tecniche è regolato da legislazioni che variano a seconda degli Stati. DIAGNOSI PRENATALE E PREIMPIANTO: con il primo termine si indicano tutte le tecniche tramite le quali, durante la gravidanza, si intende verificare la salute del nascituro. Con il secondo , invece, ci si riferisce alle tecniche diagnostiche applicate agli embrioni umani generati in vitro durante i cicli di fecondazione assistita. Attraverso tali tecniche è possibile analizzare le caratteristiche genetiche degli embrioni verificandone lo stato di salute o la presenza di particolari caratteri desiderati o indesiderati. La selezione degli embrioni in base al sesso, per esempio, è attualmente prevista da alcune legislazioni. L’esito della diagnosi preimpianto diventa spesso determinante per la decisione di trasferire in utero gli embrioni analizzati, dando luogo a quell’inquietante figura a cui alcuni autori si riferiscono con l’espressione “generazione con riserva”. SELEZIONE EMBRIONALE: pratica con cui si decide quali degli embrioni generati in vitro, a seguito degli esiti della diagnosi preimpianto, devono essere trasferiti nell’utero di una donna. Gli embrioni ritenuti non idonei al trasferimento vengono distrutti o crioconservati. 3