Ernia inguinale - Azienda ospedaliera Perugia

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S.S. di Day Surgery
Responsabile: Prof. Carlo Fabbri
Informazioni per il paziente sulla chirurgia
dell’ernia inguinale
Gentile signore, gentile signora,
il suo medico, dott. ..........................................................., nel contesto delle cure a Lei rivolte, Le ha
proposto di sottoporsi a intervento di ernia inguinale.
Il presente modulo ha lo scopo di informarla sulle caratteristiche dell’intervento a cui verrà sottoposto. La preghiamo pertanto di leggerlo attentamente e di chiedere qualsiasi spiegazione, informazione o ulteriori dettagli che desidera sapere ai medici che la stanno curando.
Perché mi devo sottoporre a chirurgia dell’ernia inguinale?
Che cos’è l’ernia inguinale: per ernia si intende la fuoriuscita di un viscere o di una parte di esso
da una cavità che normalmente lo contiene. E’ una patologia molto comune e le più frequenti riguardano in particolare il canale inguinale (con una percentuale maggiore nell’uomo), dove passa il
funicolo spermatico che arriva al testicolo. A causa della debolezza intrinseca delle strutture muscolo-fasciali, in presenza di particolari fattori aggravanti quali sforzi fisici, tosse cronica e stitichezza (condizioni tutte che determinano un aumento della pressione all’interno dell’addome), la
parete addominale può cedere e consentire la fuoriuscita di parte del contenuto addominale configurando la formazione dell’ernia inguinale.
Per gli stessi motivi nelle donne una delle sedi più frequenti di formazione è la regione crurale alla
radice della coscia.
Diagnosi: in genere l’ernia si manifesta con la comparsa di una tumefazione in regione inguinale
che può essere accompagnata da un dolore gravativo o bruciore;
Prognosi: con il tempo l’ernia tende ad aumentare di volume sino, in casi estremi, allo strozzamento, quando la tumefazione non è più riducibile.
Indicazioni all’intervento: il riscontro di un ernia è di per se una condizione patologica e costituisce da sola una indicazione all’intervento chirurgico in quanto non esiste alcuna terapia medica per
il suo trattamento.
Non è indicato eseguire in elezione l‘intervento chirurgico, in quei pochi pazienti affetti da malattie
rare della placca neuromuscolare, con gravi patologie cardiache e respiratorie o con gravi deficit
della coagulazione, etc…. Tuttavia quando l’ernia si strozza, cioè la tumefazione presente
all’inguine è molto dolente e si apprezza di consistenza dura e non si riduce manualmente, occorre
presentarsi subito al più vicino ospedale perché potrebbe essere necessario un intervento chirurgico
di urgenza, poiché si può rischiare una ischemia intestinale con pericolo di resezione dello stesso.
In cosa consiste?
Tecniche/modalità di esecuzione: per questo tipo di intervento solitamente viene utilizzata la anestesia locale eseguita dal chirurgo; per le ernie bilaterali o in caso di coesistenza di altre patologie
può essere utilizzata la anestesia loco-regionale o generale.
L’intervento chirurgico consiste nella riduzione del viscere erniato e del confezionamento di una
plastica della parete addominale, ciò si attua posizionando materiali protesici che si oppongono alla fuoriuscita del viscere e che vengono “inglobati” nel tessuto cicatriziale, rinforzando definitivamente la parete addominale.
La tecnica chirurgica standard di plastica dell’ernia inguinale, oggi più comunemente usata, è quella “tension free” (senza tensione) che ha permesso di abbassare drasticamente l’incidenza delle recidive . La protesi è un materiale di marlex costituita da monofilamento di polipropilene, altamente
biocompatibile,con quasi nulla percentuale di reazione allergica.
Un plug (tappo) viene apposto nell’anello inguinale interno e una placca viene posizionata per la
plastica della parete con o senza punti di ancoraggio (secondo le diverse tecniche chirurgiche in uso).
I vantaggi di questa tecnica chirurgica sono molteplici: il minimo o assente dolore post-operatorio,
la mobilizzazione immediata, la mancanza di sequele anestesiologiche, la dimissione in giornata, e
il ritorno precoce alle proprie attività lavorative e/o sportive.
Innovatività della procedura: la procedura chirurgica con l’impiego di protesi (marlex mesh) è
stata da una quindicina di anni innovativa nel suo genere ma oggi è oramai consolidata e praticata
in tutte le scuole chirurgiche.
Decorso post-operatorio: l’intervento chirurgico oggi viene eseguito in regime di Day Surgery,
cioè la “chirurgia di un giorno” per cui il paziente entra la mattina alle ore 7.00 e, se non intervengono complicazioni, viene dimesso la sera alle ore 20.00; se viene operato di pomeriggio, la dimissione avviene la mattina seguente.
Per poter effettuare tutto ciò il paziente deve rientrare in quelle condizioni enunciate dai principi
della chirurgia breve (non deve vivere da solo, non risiedere a più di una ora di auto dall’ospedale,
disporre di telefono, etc..).
Complicanze: l’intervento chirurgico di plastica erniaria con mesh non è esente da complicanze,
che possono manifestarsi durante, subito dopo o a distanza di qualche tempo dall’intervento.
1) Complicanze che possono verificarsi durante la procedura:
- lesioni vascolari (da 0 a 2% dei casi secondo i dati della letteratura): possono verificarsi in rapporto ad alterazioni anatomiche o a difficoltà nell’isolamento delle strutture anatomiche, in tal casi
può formarsi localmente un ematoma (una raccolta di sangue) e più di rado una comunicazione tra
due vasi (fistola) o lo stravaso di sangue nel testicolo;
- malposizionamento della mesh (da 0 a 1,5%) dei casi, secondo i dati della letteratura): può verificarsi lo scivolamento del plug in cavità, l’accartocciamento della placca di mesh e/o sua dislocazione nei piani soprastanti e la non completa copertura della parete.
2) Complicanze che possono verificarsi dopo la procedura:
Subito dopo l’intervento o a distanza di qualche tempo possono manifestarsi complicanze tipo:
- febbre: lieve rialzo termico è normale dopo un intervento chirurgico, si tratta con paracetamolo;
- intolleranza alla protesi di marlex: per intolleranza del paziente a tali materiali, deve essere rimossa ;
- ematoma in corrispondenza della ferita: per stravaso ematico; durante le medicazioni viene evacuato;
- ecchimosi della parete e del testicolo: per piccoli stravasi, in circa 8-10 giorni si risolverà spontaneamente;
- sieroma ferita: raccolta di liquido sieroso che viene evacuato durante la medicazione ambulatoriale;
- infezione della ferita: per sovrapposizione batterica da contaminazione o in paziente immunocompromessi si può avere una raccolta purulenta che viene drenata e eventualmente trattata con terapia antibiotica orale;
- recidiva: a distanza di tempo (mesi o anni), l’ernia inguinale può recidivare per dislocamento
spontaneo della rete, per grandi sforzi fisici subiti dal paziente subito dopo l’intervento chirurgico,
etc..
Cosa comporta?
Come prepararsi all’intervento:
- la sera prima eseguire tricotomia della parte da operare,dalla mezzanotte
- la mattina non si deve mangiare
- si può assumere la terapia farmacologica personale concordata al momento della visita anestesiologica,
- portare biancheria personale.
Prescrizioni post-intervento: al momento della dimissione al paziente verranno date, dal medico
di reparto, indicazioni sulle norme comportamentali da seguire dopo l’intervento di ernia inguinale.
Comunque, in linea generale il paziente deve:
- mantenere una adeguata igiene personale, tramite il lavaggio delle mani, il lavaggio dei genitali e
della regione perianale.
- mantenere la pulizia della biancheria intima e delle lenzuola .
- non manipolare il cerotto applicato sulla ferita, nel caso cui si stacchi deve eseguire una nuova
medicazione o dal medico curante o presso il nostro ambulatorio.
- astenersi da sforzi fisici i primi 7-8 giorni o almeno sino alla rimozione dei punti di sutura.
- contattare il medico al più presto nei casi in cui:
• la zona circostante la ferita è arrossata, gonfia o dolente o secerne secrezioni (possibile infezione ferita);
• compare febbre (superiore a 38°C) non imputabile ad altre cause (possibile infezione generalizzata);
• compare rossore, prurito e gonfiore nella zona di contatto del cerotto (possibile allergia alla colla del cerotto).
Nel raro caso in cui si dovesse avere un sanguinamento dalla ferita occorre contattare il medico e /o
recarsi presso la struttura ospedaliera che ha eseguito l’intervento.
Efficienza ed idoneità della struttura: in questo Ospedale tali interventi vengono eseguiti da personale altamente esperto e qualificato, in una struttura provvista di apparecchiature idonee a fronteggiare le comuni situazioni di rischio.
Follow-up: al momento della dimissione le verrà consegnata una lettera in cui saranno indicate le
date delle medicazioni ambulatoriali,una visita di controllo verrà eseguita dopo quindici giorni.
Esistono alternative terapeutiche?
Alternative terapeutiche: tutte le terapie non chirurgiche quali cinti, compressioni, iniezioni sclerosanti sono da considerasi obsolete e da evitare.
Il trattamento delle ernie è solo chirurgico e non ci sono alternative.
Per quanto riguarda le tecniche chirurgiche alternative all’utilizzo della protesi: esistono tecniche
chirurgiche di sola plastica con punti in triplice strato, ma oggi non sono più usate per l’alto tasso
di recidiva e per la non fattibilità in regime di Day Surgery.
Rischi se rifiuto o ritardo il trattamento: in caso di rifiuto o ritardo di effettuazione di intervento
chirurgico, l’ernia inguinale può progressivamente crescere di misura ed estendersi alle strutture
vicine, creando limitazioni funzionali o lavorative e fino a complicarsi con lo strozzamento.
Il sottoscritto/a......................................................nato/a a ................................il ..................., dettagliatamente informato/a dal Dott. .......................................... di essere affetto/a da............................
e di necessitare di essere sottoposto/a a .........................................., dichiara di aver ricevuto il presente modulo informativo, che si impegna a leggere attentamente prima di fornire il consenso al
trattamento.
Firma e timbro del medico
che ha informato il paziente
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Perugia............................
Firma del paziente
o del rappresentante legale
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