pressione (se tende ad abbassarsi per l’eccessiva sudorazione).
Le principali fonti naturali sono il sale da cucina, il sale marino, baccalà, acciughe sotto sale, uova di
pesce, insaccati (salumi), prosciutto, formaggi, olive, sottaceti, patatine, salsa di soja, senape, carote,
barbabietole, carciofi.
Il sangue contiene lo 0,9% di sale (sodio cloruro)
Una dieta a elevato contenuto di sodio è considerata responsabile di numerosi casi di pressione alta.
Il Cloro regola l’equilibrio acido-base del sangue. Contribuisce a eliminare le scorie dall’organismo
attivando le funzioni del fegato, organo centrale per la depurazione dalle tossine. Aiuta la digestione (lo
stomaco produce l’acido cloridrico che attiva gli enzimi digestivi)
Una sua carenza causa caduta di capelli e indebolimento della dentatura.
È presente principalmente in forma di cloruro di sodio (sale da cucina e di cloruro di potassio).
L’acqua del rubinetto contiene cloro, ma un tipo di cloro dannoso, ossidante (inattiva, ad esempio, la
vitamina E, rendendola inutilizzabile) e che distrugge la flora intestinale.
II Ferro è indispensabile per la vita dell'uomo, avendo un ruolo centrale nella formazione
dell'emoglobina, dei globuli rossi e nel trasporto dell'ossigeno dai polmoni ai tessuti e dello smaltimento
dell'anidride carbonica dai tessuti ai polmoni. È necessario anche per la sintesi della mioglobina, pigmento
rosso dei muscoli simile all’emoglobina. Il ferro è parte integrante di diversi enzimi chiave nella produzione
di energia, nel metabolismo e nella sintesi del DNA.
Il ferro è presente nel fegato, nella carne, nei molluschi, ma anche in numerosi vegetali, nei legumi,
nella frutta secca, nelle alghe (estremamente ricche di Ferro). Un'assunzione inadeguata di ferro è comune in
molti paesi, a causa di scorrette abitudini alimentari o di un diminuito assorbimento, specie negli anziani. Le
donne tendono ad essere maggiormente carenti rispetto agli uomini, per le periodiche perdite di sangue con il
ciclo mestruale.
Una carenza di ferro causa un'alterazione del processo di cessione dell'ossigeno ai tessuti e
dell'attività degli enzimi. Ciò può provocare: anemia, menorragia (mestruazioni abbondanti), disturbi
dell'apprendimento, compromissione delle difese immunitarie, e della performance fisica. L'anemia è
l'ultimo stadio di questa carenza. Infatti gli enzimi dipendenti dal ferro, coinvolti nella produzione di energia,
sono i primi a risentirne. In gravidanza le richieste di ferro aumentano, essendo indispensabile per la
formazione del sangue del feto e della mamma. Pur assumendo alimenti ricchi di ferro, è difficile soddisfare
le richieste, ed è consigliabile assumere regolarmente anche un integratore alimentare.
Lo Zinco è un oligoelemento, coinvolto in centinaia di reazioni metaboliche e cofattore di più di 80
enzimi. E' il minerale che più di tutti influisce sul maggior numero di reazioni enzimatiche. Lo zinco è
necessario per: la crescita, la sintesi del DNA e delle proteine, il funzionamento del sistema immunitario, del
sistema riproduttivo (soprattutto la qualità e quantità degli spermatozoi), del fegato, degli organi di senso, la
salute della pelle e il metabolismo degli zuccheri. Lo zinco è necessario per la corretta attività di molti
ormoni: timici, tiroidei, sessuali, ormone della crescita, ecc..
La pelle è un organo in continuo rinnovamento, e lo zinco sembra proteggere da malattie
dermatologiche come: la dermatite, l'eczema secco, la dermatite atopica, la psoriasi, l'acne, la dermatite da
pannolino (lo zinco è efficace sia per via orale che come applicazione topica sotto forma di ossido di zinco),
l'herpes labialis ricorrente, l'epidermolisi bollosa, l'allergia al lattice, ecc..
Lo zinco, inoltre, aiuta a prevenire il raffreddore, le infezioni ricorrenti l'asma e la diarrea.
La sua carenza si riscontra in patologie come: la fibrosi cistica, le malattie infiammatorie intestinali
croniche, la celiachia e l'epatite acuta (“Nutrizione e Patologie del Bambino”. Faldella, Giorgi, Miniello,
Salvioli. Il Pensiero Scientifico Editore).
Lo Zinco si trova nei pesci, crostacei, ostriche, carne rossa, cereali integrali, legumi, frutta secca e
semi. Viene eliminato attraverso il sudore e molte persone che ne sono carenti, presentano sintomi come:
alterazioni cutanee, diarrea, perdita di capelli, disturbi mentali, infezioni ricorrenti. I maggiori benefici
provocati dallo Zinco, sono stati osservati sul sistema immunitario, sulla guarigione delle ferite, sulla
funzione sensoriale, sessuale e sulla salute della pelle. Avendo un ruolo indispensabile anche per la corretta
divisione cellulare, è estremamente importante in gravidanza.
Durante la gravidanza l'apporto raccomandato è di 15 mg/die, di questi, oltre il 60% sono captati dal
feto. Una carenza di zinco è associata a maggior rischio di: parto prematuro, basso peso alla nascita, ritardo
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