Lo Zinco è un oligoelemento, coinvolto in centinaia di reazioni metaboliche e cofattore di più di 80 enzimi. E’ il minerale che più di tutti influisce sul maggior numero di reazioni enzimatiche. Lo zinco è necessario per: la crescita, la sintesi del DNA e delle proteine, il funzionamento del sistema immunitario, del sistema riproduttivo (soprattutto la qualità e quantità degli spermatozoi), del fegato, degli organi di senso, la salute della pelle e il metabolismo degli zuccheri. Lo zinco è necessario per la corretta attività di molti ormoni: timici, tiroidei, sessuali, ormone della crescita, ecc. La pelle è un organo in continuo rinnovamento, e lo zinco sembra proteggere da malattie dermatologiche come: la dermatite, l’eczema secco, la dermatite atopica, la psoriasi, l’acne, la dermatite da pannolino (lo zinco è efficace sia per via orale che come applicazione topica sotto forma di ossido di zinco), l’herpes labialis ricorrente, l’epidermolisi bollosa, l’allergia al lattice, ecc. Lo zinco, inoltre, aiuta a rafforzare le difese immunitarie contro raffreddore e altri disturbi ricorrenti. La sua carenza si riscontra in patologie come: la fibrosi cistica, le malattie infiammatorie intestinali croniche, la celiachia e l’epatite acuta (“Nutrizione e Patologie del Bambino”. Faldella, Giorgi, Miniello, Salvioli. Il Pensiero Scientifico Editore). Lo Zinco si trova nei pesci, crostacei, ostriche, carne rossa, cereali integrali, legumi, frutta secca e semi. Viene eliminato attraverso il sudore e molte persone che ne sono carenti, presentano sintomi come: alterazioni cutanee, diarrea, perdita di capelli, disturbi mentali, infezioni ricorrenti. I maggiori benefici provocati dallo Zinco, sono stati osservati sul sistema immunitario, sulla guarigione delle ferite, sulla funzione sensoriale, sessuale e sulla salute della pelle. Avendo un ruolo indispensabile anche per la corretta divisione cellulare, è estremamente importante in gravidanza. Durante la gravidanza l’apporto raccomandato è di 15 mg/die, di questi oltre il 60% sono captati dal feto. Una carenza di zinco è associata a maggior rischio di: parto prematuro, basso peso alla nascita, ritardo nella crescita e pre-eclampsia. Una dieta povera di carne e ricca di fitati, fibre e calcio, malattie intestinali, celiachia e alte dosi di ferro, possono ridurre l’assorbimento e la disponibilità dello zinco. L’assunzione di integratori di zinco come ZINCUM COMPOSITUM del Dr. Giorgini è consigliata alla donna incinta, agli atleti, ai fumatori, agli anziani, a chi ha disturbi della fertilità e desidera avere un figlio. La quantità di zinco presente nel latte materno varia notevolmente nelle 24 ore, e nei mesi di lattazione. Dopo il 6 mese, si riduce notevolmente e l’alimentazione del neonato, che prevede solo latte materno, non è più consigliabile da questo periodo (da un punto di vista nutrizionale), se non viene integrata l’alimentazione con prodotti appositi. 16