L`Islam - ADI Venezia

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L’Islam
 “Islam” significa “sottomissione (ad Allah)”
 Questo termine viene preferito a “Maomettismo”
perché non mette l’enfasi sull’uomo. Il termine
“musulmano” in italiano deriva dal Persiano
“musliman”: lett. “appartenenti all’Islam”.
 Maometto nacque nel 570 d.C. A quarant’anni, ebbe
una visione dell’arcangelo Gabriele che gli disse,
“Recita!”
 Questa parola in Arabo è “Qur’an” da cui deriva il
nome del Corano. Il Corano è un recita di
rivelazioni di qualcosa si dice esista eternamente in
cielo nella forma di una tavola in Arabo.
 Maometto contestava l’idolatria e l’immoralità
attorno a lui
 Nel 622 d.C. fu costretto a fuggire dalla Mecca, e da
questo avvenimento (l’Hegira) prende inizio l’era
musulmana
 Nel 630, tornò vittorioso alla Mecca e distrusse
tutti gli idoli nel Ka’ba, tranne la Pietra Nera
1) Un solo Dio di nome Allah. Vede tutto, conosce
tutto, è onnipotente.
2) Gli angeli con il loro capo Gabriele. C’è anche un
angelo caduto - Shaitan - con i suoi seguaci, i
djinn (demoni).
3) Le Scritture - quattro libri ispirati:
i. Il Torah di Mosè
ii. Lo Zabur di Davide (i Salmi)
iii. L’Injil di Gesù (il Vangelo)
iv. Il Corano (la rivelazione ultima e definitiva)
4) I profeti - circa 28, comprendenti Adamo, Noè,
Abramo, Mosè, Davide, Giona e Gesù. L’ultimo e
definitivo profeta è Maometto.
5) Gli ultimi giorni - la risurrezione dei morti a
giudizio con il paradiso per i fedeli e l’inferno
per gli infedeli.
1) La confessione di fede. Un musulmano deve
recitare in pubblico lo Shahada, “La Ilaha Illa
Allah: Muhammad Rasul Allah” (“Non c’è Dio
fuori di Allah, e Maometto è il suo profeta.”)
2) La preghiera, cinque volte al giorno rivolti alla
Mecca (alba, mezzogiorno, metà pomeriggio,
tramonto, buio). È un obbligo. Ci si lava prima e
si inizia con la formula d’intento, “O Dio, io
intendo pregare”. Durante la preghiera, il
musulmano si prostra in sottomissione.
3) L’elemosina. Si deve donare 1/40 del reddito ai
poveri.
4) Il digiuno durante il mese di Ramadan. Durante
le ore del giorno, niente deve passare le labbra
(niente mangiare, bere, fumare, toccare una
persona dell’altro sesso, giocare d’azzardo). Ma
la notte, no!
5) Il pellegrinaggio (il Hadj). Almeno una volta
nella vita bisogna andare alla Mecca se si hanno
i mezzi.
 Le dottrine e la pratica dell’Islam poggiano non
soltanto sul Corano ma anche sulla tradizione, la
«Sunna» o consuetudine.
 Parole e azioni attribuite a Maometto sono state
raccolte in alcuni libri, detti «hadith», compilati
due o tre secoli dopo la morte di Maometto
 In alcuni paesi si applica la legge «sharia», basata
sul Corano e sugli hadith, assieme a l’Ijma
(consenso) di esperti giuridici e il Qiyas (analogia,
ossia applicare situazioni simili - per esempio,
estendere il divieto di alcolici alle droghe)
 Il 90% dei musulmani sono sunniti. La parola
deriva da sunna (consuetudine).
 La minoranza sciita (molto forte in Iran e Iraq)
deriva da uno scisma attorno alla questione della
guida del mondo islamico (umma).
 Gli sciiti ritengono che il leader dell’Islam debba
essere un discendente di Maometto - l’Imam mentre per i sunniti chiunque poteva essere
elevato a questo incarico.
 Gli sciiti hanno cinque dottrine fondamentali:
1) Monoteismo: Lo sciismo riconosce, come
tutte le altre scuole islamiche, l’Unità Divina e
il testo sacro del Corano. Esso considera che il
Corano abbia un senso evidente ed uno
nascosto.
2) Profezia: Lo sciismo riconosce il profeta
Maometto ed attribuisce a lui e agli altri
Profeti biblici la qualità dell’infallibilità
assoluta, compresa la totale astensione dai
peccati, mentre il sunnismo gliela riconosce
solo in materia di fede.
 Gli sciiti hanno cinque dottrine fondamentali:
3) Imamato: La concezione dell’Imamato da
parte degli sciiti, diversamente dal Califfato
contemplato dagli altri musulmani, incarna
sia l’autorità temporale che quella spirituale,
ed è considerato la continuazione del ciclo
della profezia.
4) Giustizia: Gli sciiti affermano che Dio è giusto
e che non agisce mai ingiustamente. Di
conseguenza ricompensa coloro che credono
e compiono buone opere e punisce i
malfattori.
 Gli sciiti hanno cinque
dottrine fondamentali:
5) Giudizio finale: il
dodicesimo imam si
ritiene nascosto e
che tornerà come
Mahdi per regnare
sulla terra assieme a
Gesù (Isa) prima del
giudizio finale.
Gesù tornerebbe a
Damasco sul
«minareto di Gesù».
 Sfida morale: I musulmani dicono che la società
corrotta dell’occidente dimostra il fallimento del
cristianesimo. L’Islam viene considerato vincente
(anche grazie al petrolio!) ed il Cristianesimo
perdente.
 Sfida religiosa: I musulmani dicono che la
rivelazione in Gesù è superata da una rivelazione
successiva anche se Gesù viene onorato come un
grande profeta.
 Sfida dello zelo: L’Islam è una religione
missionaria che si espande con vigore.
 L’Islam contrasta l’espansione del Vangelo con
forza, se non violenza. Viene inculcato fin da
piccoli che “Un musulmano non può diventare
cristiano”. I convertiti dall’Islam corrono un
pericolo in quanto sono una testimonianza
vivente che questo detto non è vero.
 L’Islam nega il cuore del Cristianesimo - che Gesù
è il Figlio di Dio.
 Vivere con coerenza una vita di fedeltà al Signore
(Colossesi 3:17; 1 Corinzi 10:31). Maometto era
deluso di ebrei e cristiani poco coerenti. Non
deludiamo i musulmani con la poca coerenza con
ciò che predichiamo.
 Dare la giusta importanza alla vita comunitaria
(Atti 2:42; Ebrei 10:24,25; Galati 6:1-10). L’Islam non
viene considerato una religione ma una società
organizzata. Il convertito dall’Islam si trova
bandito dalla società in cui è vissuto ed ha
bisogno di trovare nella Chiesa la vera società.
 In Gesù, Dio ha parlato in modo personale e
definitivo (Ebrei 1:1-3; Matteo 17:5; Atti 3:22,23).
Anche i musulmani chiamano Gesù “la Parola di
Dio”.
 Essere zelanti nel testimoniare della nostra fede
(1 Corinzi 9:16; Atti 4:19,20,33; Marco 16:20). Il
musulmano considera un onore recitare la sua
confessione di fede.
 Avere costanza anche nella persecuzione
(2 Timoteo 2:11-13; Ebrei 10:32-36; Atti 14:22).
 L’Islam ha un concetto sbagliato di che cosa
significa “Figlio di Dio”. Mentre non possiamo
nascondere questa verità, diamo enfasi al fatto
che Gesù viene chiamato “la Parola di Dio”.
Mettiamo in risalto l’unicità di Gesù, la Sua
nascita ed il Suo ritorno, a cui pure i musulmani
credono.
 Siamo chiamati dai musulmani “il Popolo del
Libro”. Viviamo all’altezza di questo nome.
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