Ricostruire il seno è un passo NECESSARIO

Ricostruire il seno
è un passo NECESSARIO
di Alessandro Mazzucchelli
Dopo una mastectomia,
l’intervento ricostruttivo costituisce
una tappa verso la guarigione
ono oltre 30.000 l’anno molto meno demolitivi di un
le donne italiane che sco- tempo e, anche quando il
prono di avere un tumore bisturi deve per forza comprodel seno e molte di esse su- mettere la struttura fisica della
biscono un danno estetico alla donna, è possibile intervenire
mammella, legato all’interven- per ripristinare l’integrità corporea con tecniche
to chirurgico.
scientificamente
Oggi però in ItaÈ meglio
validate, che fanno
lia la ricostruzioattendere
parte integrante
ne del seno è una
realtà consolida- qualche tempo del trattamento.
dopo
Non a caso la ricota, grazie anche
al lavoro pionie- la radioterapia struzione del seno
è a carico del Sisteristico di Umberto Veronesi, che fin dagli anni ma sanitario italiano, che ne
settanta si è battuto, anche riconosce il ruolo fondamentacon l’aiuto di AIRC, per la le nel processo di guarigione.
messa a punto di un vero e
proprio protocollo scientifico COINVOLTO
che comprendesse anche ANCHE L’ALTRO SENO
l’aspetto apparentemente
“Non si deve pensare che la
‘superfluo’ della cura.
chirurgia estetica sia una forma
Grazie al lavoro della scuola di medicina che non ha bisosenologica italiana, infatti, si è gno di ricerca e sperimentazioarrivati a garantire interventi ne” spiega Mario Rietjens,
S
8 Fondamentale aprile 2007
Effetti collaterali
Gli interventi di chirurgia plastica ricostruttiva sono
relativamente sicuri ed efficaci, ma come tutti gli atti medici
possono dar luogo a complicanze.
Nel caso della ricostruzione del seno dopo un intervento di
mastectomia, il disturbo più frequente è una certa mancanza
di sensibilità del seno, che risulta meno innervato di quello
naturale. Anche la consistenza può apparire leggermente
diversa, ma in genere le donne sono comunque soddisfatte
del risultato.
In caso di operazioni complesse, che prevedano l’uso di lembi
muscolari asportati da altre aree del corpo (per esempio
dall’addome), vi possono essere disturbi locali come infezioni
o erniazioni, che possono variare dallo 0,5 al 3 per cento dei
casi. Tutto ciò viene comunque spiegato dal medico nella fase
preoperatoria. Ciò che invece non si può prevedere è la
cosiddetta retrazione capsulare, una reazione dell’organismo
alla protesi che avviene nel 5 per cento dei casi. Si tratta
di una sorta di indurimento dei tessuti sottocutanei che dà
al seno un aspetto duro e statico. Tale reazione è più frequente
in chi è stata sottoposta a radioterapia, ma raramente richiede
un intervento di aggiustamento: si ritorna in sala operatoria
solo se la capsula è tanto stretta da spostare la protesi dal
suo alloggiamento.
Grazia Neri/SPL
CHIRURGIA PLASTICA
Silicone riabilitato
vicedirettore dell’Unità di chirurgia ricostruttiva dell’Istituto
Negli anni passati gli interventi di chirurgia estetica e plastica
europeo di oncologia. “In realal seno sono andati più volte nell’occhio del ciclone,
tà si continua a studiare per
tanto è vero che la FDA, l’ente americano che presiede
identificare la tecnica più adatal controllo di farmaci e presidi medici, aveva interdetto
ta, il materiale più idoneo e il
l’uso di queste protesi, per poi riabilitarle di recente.
momento più opportuno in
I problemi di un tempo sono oggi del tutto superati,
cui procedere”.
soprattutto grazie all’utilizzo di un gel di silicone ad alta
Si sa, per esempio, che percoesività, mentre prima era più liquido, col rischio di sgonfiare
mettere la lenta espansione dei
il seno e indurre tossicità. Anche il problema della rottura
tessuti che dovranno contenere
dell’involucro è superato: solo in seguito a impatti importanti
la protesi nelle donne sottoposte
sulla parete toracica, come può avvenire in un incidente
stradale, la protesi – collocata sotto il muscolo pettorale –
a mastectomia radicale è una
potrebbe rompersi.
strategia utile a evitare le comInfine il silicone è considerato il materiale di scelta nella
plicanze. Le donne che si sottoricostruzione dopo mastectomia radicale in quanto,
pongono a radioterapia, inoltre,
contrariamente agli interventi a scopo puramente estetico,
devono talvolta attendere che
non sono più presenti alcuni muscoli che sostengono
l’effetto negativo della cura sulla
la mammella. È quindi necessario ricorrere a una protesi
cicatrizzazione sia svanito.
che si ‘autosostiene’.
“Nei posti in cui si fa la
radioterapia intraoperatoria,
però, questo problema non esi- sul lato sano, per evitare asim- datamente con soluzione fisiologica per distendere la pelle
ste” spiega ancora Rietjens. “La metrie.
“Il seno riveste un ruolo che dovrà ricoprire il nuovo
radioterapia esterna viene fatta
quasi sempre a donne che troppo importante per l’auto- seno. La protesi viene inserita
hanno subito solo la quadran- stima della donna” spiega Vit- dopo qualche mese, al termine
tectomia, ovvero l’asportazione torio Zanini, responsabile del delle cure chemio e radioteraparziale della mammella. In Dipartimento di senologia e piche. Nel corso della ricostruquesto caso o si fa la plastica chirurgia plastica oncologica zione, d’accordo con la paziendurante l’intervento di qua- presso la Fondazione Maugeri te, si può ridurre o aumentare
drantectomia oppure si aspetta di Pavia. “Nei centri di eccel- il volume originale del seno”.
Talvolta si fa ricorso a tecniqualche mese prima di fare la lenza viene data a esso tutta
che più complesse, che consistocosidddetta ‘revisione estetica’ l’importanza che merita”.
Non importa l’età della no nel prelevare lembi muscoladel seno”.
In effetti anche gli interventi paziente: dal punto di vista tec- ri dal dorso per ricostruire la
conservativi cambiano la forma nico non vi sono sostanziali parete toracica. In questo caso, e
del seno e quindi possono differenze tra una ventenne e anche in altri in cui si è dovuto
asportare il capezzolo, lo si ridirichiedere l’intervento del chi- una donna di 75.
“Laddove è possibile, ven- segna con un tatuaggio.
rurgo plastico: “Non si tratta di
ricostruire il seno, inserendo gono conservati pelle, areola e
delle protesi, ma di rimodellar- capezzolo originali, grazie a NESSUN RISCHIO
diverse tecniche FUTURO
lo, con una tecnica simile a quella Se l’intervento messe a punto
La protesi di silicone non
usata per le donne è conservativo negli ultimi anni, intralcia eventuali terapie
una delle quali future né gli esami di controlche desiderano
la protesi
concepita proprio lo. Cionostante va tenuta
ridurne il volume.
non è
presso la Fonda- d’occhio e, dopo qualche
Ovviamente, per
ragioni di simmenecessaria zione Maugeri” anno, va cambiata. “Chi ha
spiega Zanini. una protesi deve controllarla
tria, si interviene
anche per rimpicciolire il seno “Salvo rari casi, nel corso dello annualmente con una semplistesso intervento chirurgico col ce ecografia. Se l’ecografia non
controlaterale”.
Anche quando si deve rico- quale è rimosso il tumore viene è chiara, allora si ricorre alla
struire del tutto un seno, inse- inserito un espansore, un sac- risonanza” spiega Rietjens.
rendo una protesi, si interviene chetto che viene gonfiato gra- “Dopo 10-15 anni, la protesi
Grazia Neri/SPL
LA RICERCA CONTINUA
di silicone va sostituita. Proprio qui all’IEO stiamo facendo uno studio sull’usura delle
protesi mammarie: così saremo in grado, modello per
modello, di stabilire quando è
ora di rifare l’intervento”.
Nessun problema, invece,
per i controlli legati al tumore
stesso: la mammografia continua a essere eseguita nel seno
controlaterale a quello operato
o sul tessuto ghiandolare residuo in caso di asportazione
parziale.
Anche se l’SSN rimborsa
gli interventi di ricostruzione
in caso di tumore, il problema
principale sta nella distribuzione delle strutture sul territorio. Basti pensare che, mentre i centri di eccellenza hanno
équipes multidisciplinari in
grado di effettuare la chirurgia
conservativa e l’eventuale ricostruzione, in altri centri gli
interventi di mastectomia
sono ancora assai frequenti.
Nei centri specializzati viceversa gli interventi conservativi sono oltre l’80 per cento
mentre la mastectomia è sotto
il 20 per cento.
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