Per saperne di più Ricostruire la storia La medicina nell’antichità Preistoria Durante la preistoria gli uomini pensavano che le malattie fossero provocate da demoni maligni o che fossero la conseguenza delle offese arrecate agli dei. Le cure consistevano in amuleti e riti magici oppure in preghiere e riti religiosi celebrati dai primi sacerdoti delle comunità. Quando si cominciò a capire che alcune piante sono in grado di curare le malattie o almeno i loro sintomi, nacque la figura del guaritore (spesso una donna) che conosceva le piante officinali (curative) e tramandava le sue conoscenze a un altro guaritore. Strumenti chirurgici mesopotamici. Mesopotamia I sacerdoti sumeri, assiri e babilonesi pensavano di riuscire a prevedere il futuro esaminando i visceri degli animali sacrificati agli dei. Queste pratiche consentirono di avere le prime nozioni di anatomia animale. Egitto Gli Egizi acquisirono le conoscenze sull’anatomia umana praticando l’imbalsamazione dei cadaveri. Il più grande medico egizio di cui si ha conoscenza, fu Imhotep. Sosteneva di essere il figlio del dio Ptah e divenne talmente famoso da diventare egli stesso una divinità. Gli Egizi pensavano che l’organo principale per l’esistenza fosse il cuore perché, sezionando i cadaveri, scoprirono che i vasi sanguigni arrivano in ogni parte del corpo. Erodoto riferisce che la medicina egizia era fortemente specializzata, questo significa che c’erano medici specialisti per le malattie degli occhi o dei denti, oppure quelli che si occupavano delle malattie caratteristiche dei bambini o delle donne. I chirurghi egizi, quando dovevano operare, usavano una sostanza anestetica derivata dal papavero. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 1 Per saperne di più Grecia In Grecia sorsero delle scuole di medicina, vere e proprie “università” che svolgevano ricerche e formavano nuovi medici. La più antica fu quella di Mileto, sulla costa della Turchia. I maestri di questa scuola scoprirono che per far nascere una nuova vita occorrono un genitore maschio e un genitore femmina; che l’embrione umano, all’inizio, è molto simile a quello dei pesci; e che gli organi di senso sono collegati al cervello per mezzo dei nervi. Visita medica. La scuola di Pitagora sorse a Crotone, in Calabria, e le sue conoscenze si diffusero in tutto il mondo antico. Pitagora riteneva che le malattie possono essere evitate rispettando regole alimentari e di igiene. Ippocrate, considerato più grande medico dell’antichità, fondò una scuola di grande successo nell’isola di Coo. I medici ancora oggi giurano di rispettare i malati e la loro professione recitando una formula simile a quella dei suoi studenti. Ippocrate fu il primo a osservare che le malattie si sviluppano manifestando sintomi diversi e insegnò a cercare i sintomi delle malattie attraverso la visita Strumenti chirurgici usati dai medici dell’antica Grecia. del corpo, la palpazione degli organi e l’ascoltazione del torace. Per curare i malati Ippocrate somministrava veri farmaci che preparava nel suo laboratorio miscelando erbe, minerali e parti di animali. Ippocrate fu un maestro anche nella chirurgia: insegnò a cauterizzare (bruciare) le ferite perché si rimarginassero più in fretta, a ricomporre e immobilizzare le fratture, a incidere gli ascessi. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 2 Per saperne di più Roma Nei tempi più antichi, non esistevano persone specializzate per esercitare la professione medica, le conoscenze mediche venivano tramandate di padre in figlio. Fu Giulio Cesare a emanare le prime leggi che istituivano le scuole dove si insegnava la medicina. Allo studio sui libri, di solito scritti in greco, gli studenti affiancavano le esercitazioni pratiche: il maestro portava con se gli alunni durante le visite ai pazienti ed essi si esercitavano a tastare il polso, ad esplorare gli occhi, a sentire il battito del cuore appoggiando l'orecchio sul petto, in modo da poter poi diagnosticare la malattia attraverso l'esame dei sintomi. L'insegnamento in queste scuole era di carattere privato e agli studenti non veniva rilasciato nessun diploma o attestato, di conseguenza non esisteva alcun controllo sulla preparazione dei medici. Ecco perché abbondavano i ciarlatani e gli imbroglioni che si spacciavano per medici senza avere nessuna conoscenza. I malati più ricchi si facevano curare dai medici Un medico al lavoro. privati nel loro ambulatorio, poi, se era necessario, venivano ricoverati in stanze annesse alle loro case. Le persone che non potevano permettersi di pagare i medici si rivolgevano ai maghi, che, in cambio di un modesto compenso, fornivano pozioni e formule magiche. Qualche volta, soprattutto in caso di epidemie, anche i templi fornivano assistenza ai malati. Presso le palestre c’erano studi medici che servivano per curare gli atleti infortunati. I soldati invece erano curati da medici militari che erano sottoposti agli ordini di un primario dell’accampamento e seguivano gli spostamenti dell’esercito. I chirurghi utilizzavano strumenti in bronzo, operavano senza anestesia, e facevano anche operazioni di chirurgia estetica per modificare e migliorare la forma del naso, delle palpebre, delle labbra e delle orecchie. Attività Sottolinea nel testo in rosso le frasi che descrivono le principali scoperte mediche fatte in Mesopotamia, Egitto, Grecia, Roma, in verde le pratiche che secondo te sono differenti da quelle odierne. Scrivi un testo che raccolga le tue osservazioni sulle scoperte mediche e sulle pratiche delle medicina antica. © 2006 RCS Libri S.p.A. - Divisione Education 3