CENTURIE PREMIERE PRIMA CENTURIA 1.Estant

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CENTURIE PREMIERE
PRIMA CENTURIA
1.Estant assis de nuit secret estude,
Seul reposè sur la selle d'aerain,
Flambe exigue sortant de solitude,
Fait proferer qui n'est à croire vain.
1.Ascendendo di notte nei miei occulti studi,
Solo e riposato sulla mia sella di rame,
L'esigua fiamma favorendo la solitudine
Fa prosperare quanto non è da credere vano.
1.Trento 14 novembre 2008. Ed è “ascendendo di notte nei miei
occulti studi”, meditando, che ho conosciuto Nostradamus. Trento 7
giugno 2009. Ed ora che mi ritrovo dopo aver terminato il libro,
rilegato e riletto decine di volte, colorato attraverso splendide foto,
ritornare sui miei passi, e trasformarlo in bianco e nero, ricollocando
il testo, riconoscendolo ancora troppo distante e difficile da
interpretare. Non è e non sarà mai, un libro per pochi, sebbene
nasconda innumerevoli profondità, alle quali non tutti potranno avere
accesso di comprensione, ma è importante che rimanga fedele allo
scopo per cui è stato scritto cinquecento anni fa. Una lettura, il più
possibile, accessibile a tutti. Nella stesura del mio primo testo, il mio
diario giornaliero, spontanea ricerca, nell'inseguire ciò che le
quartine mi svelavano al momento. Righe gettate con impeto,
ricollocate in modo corretto attraverso il calendario, confermando
l'evento storico descritto. Comunicare e scrivere non è il mio lavoro,
e nemmeno mi interessa averne merito, ma spero, scavando
attraverso le mie ricerche storiche ed esoteriche, di riuscire ad essere
in questa seconda stesura del libro, in parte più accessibile nel
dialogo, per una più generale comprensione. Amore ed intelligenza è
riuscire a comunicare con le persone, e farò il possibile affinché le
profezie di Nostradamus non siano solo la culla di miei errori
personali o astruse traduzioni difficilmente interpretabili. Erano già
velate da incomprensibile testo, non servirebbe a nulla una nuova e
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moderna interpretazione di ermetica lettura. Così eccomi nella
terribile esperienza di ricominciare, di gettare tutte le mie fatiche alle
ortiche.... probabilmente “Anarchia...” era proprio il titolo corretto.
Così il telegiornale visto giorni orsono, Obama e il suo saluto
all'Islam, la sua gioia e la sua disponibilità nel cercare
comunicazione, per un fine nobile, “la pace”, mi convincono a
ritornare sui miei passi. In fondo il libro è contemporaneo a questo
importante momento storico, e se ho errato nel trascriverlo, la sua
pubblicazione dovrà attendere ancora un po', ed il pianeta dovrà
frenare per aspettarci. E' bene precisare, per i tanti che probabilmente
non hanno conoscenza con la dimensione energetica, alcuni termini
di comprensione, per una semplicistica introduzione alla lettura del
testo. Vero che tutto si snocciola in una piattaforma storica, ma è
anche vero che Nostradamus, si rivolge ad un pubblico, che ora nel
nuovo millennio, ha sicuramente più dimestichezza con taluni
termini e concetti, che nella sua epoca avrebbero favorito roghi e
torture. Molto sommariamente, potremmo descrivere di come la
struttura fisica umana, è permeata e circondata da un campo
magnetico. Come una cipolla, strato dopo strato. Campi di energia a
vibrazione e frequenza diversa. Il corpo fisico, quello che la maggior
parte delle persone percepisce, è l'unico dai tanti riconosciuto. Pochi
riescono a percepire uno strano e leggero alone attorno agli oggetti,
alle persone, ai fiori, soprattutto quando il sole li illumina... Questo
leggero percepire, altro non è che il secondo corpo, meno denso del
fisico, chiamato corpo Astrale, e rilevabile attraverso la macchina
Kirlian, che lo fotografa. Rare sono le persone che avvertono il corpo
successivo, il Mentale, che si manifesta in modo ancora più
complesso e diverso. Vedere, cioè giungere, al corpo Buddico o
all'Atmico, è sicuramente un percorso di ben più difficile
comprensione. Fisico, Astrale inferiore e Astrale superiore, Mentale
inferiore e Mentale superiore detto Causale, Buddico ed Atmico,
sono i sette corpi dell'uomo. Cosi come il corpo fisico ha la sua vita,
in un contesto che riconosciamo guardandoci intorno, ogni
vibrazione ha il suo regno e la sua realtà. Così l'Astrale, ha tutta una
sua dimensione e vita parallela, di maggiore comprensione e
frequenza, rispetto al corpo precedente, il fisico appunto. Più alta è la
vibrazione della materia e più la rarefazione e la percezione risultano
difficili, attraverso i corpi successivi. Sette corpi, attraverso sette
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comprensioni sempre più profonde dello stesso pensiero. La
profondità nel comprendere e capire, è data dalla capacità di
compenetrare all'interno della nostra struttura vibrazionale, sempre
più instabile e rarefatta. Ogni corpo è separato dal precedente o dal
successivo. Comunicano tra di loro, attraverso gorghi energetici, detti
chakra, che come l'occhio di un ciclone, risucchiano o respingono
l'energia da un corpo all'altro. Ogni corpo ha sette chakra principali,
che comunicano con i sette chakra del corpo successivo. Nel corpo
fisico sono direttamente collegati al sistema endocrino. Ogni corpo
vibra una nota musicale diversa, ed è in base a questa frequenza
sonora, che un chakra ha maggior affinità di un altro ad essere il
leader di quel specifico campo magnetico. Maggiore è la conoscenza,
più chakra risuonano. Maggiore è la comprensione, maggiore è
l'armonia tra loro. Riuscire ad essere armoniosi e amorevoli è
sinonimo della propria crescita spirituale, animica ed energetica.
Particolari momenti di grande attenzione e concentrazione, possono
portare l'essere all'incontro con Dio. E' un delicato, quanto
amorevole dono concesso all'anima, che con grande sforzo di
meditazione, riesce a portare tutta la sua energia ad una elevata
frequenza, riuscendo a far vibrare i suoi chakra, contrapponendoli ad
una grande attenzione, che possa altresì controllarli nel non
oltrepassare qualsiasi limite. E' questo equilibrio, fermo in una ben
distinta nota musicale, che armonizzando ogni frequenza non ancora
amorevolmente e gentilmente sintonizzata, porta l'anima all'incontro
con il suo Sé superiore. Tecnica chiamata attivazione del Kundalini.
Purtroppo dai tanti testi esoterici o attraverso gli innumerevoli corsi
in voga nei secoli, tale tecnica è stata travisata e purtroppo mal
gestita, fuorviando innumerevoli anime. Ricercatori che credendo in
erronei percorsi di crescita spirituale, cercano inutilmente di attivare
questa frequenza attraverso i chakra con vibrazione più grave: cioè la
frequenza emessa dal chakra sessuale. Tale tecnica tantrica è il
maituna, scriteriato metodo che arrovella la mente ed i processi
mentali attraverso l'atto sessuale dei due partner. Affidarsi al leader
sessuale più basso vibrazionalmente, permette all'energia una scarsa
e bassa potenza, percepita erroneamente come forza. Effettivamente
il deposito del nostro carburante è situato in questo chakra, e
sappiamo benissimo quanto sia importante avere un serbatoio pieno
per poter fare un lungo viaggio, ma ruote, telaio, motore e volante
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sono altri chakra. Perdendo notti e giorni interi a cercare benzina,
sebbene vedo i sorrisetti dei tanti che immaginano la scena,
attraverso decine e decine di atti d'amore, con il partner o la partner
di turno, porta solo ad aggravare la propria situazione animica, ed ad
allontanarsi da Dio. Taniche e taniche di carburante, accelerano la
vibrazione di ogni nostro chakra, e se non siamo preparati
spiritualmente ed animicamente a tale responsabilità, il nostro fisico
verrà irrimediabilmente leso. Sarebbe come mettere benzina sul
fuoco, la fiammata brucerebbe qua e là, a caso, o il nostro fisico
attraverso malattia, o gli altri corpi, attraverso esaurimenti nervosi o
ben più gravi patologie. Il cuore è il motore. Ma è al volante che
dobbiamo meditare. Lì la nostra attenzione, mentre i tanti si
soffermano erroneamente nelle diverse parti corporee ed i relativi
chakra che li rappresentano, accelerando il loro roteare, senza dar
loro una meta, senza guidarli, fino a farli esplodere. Incamminandoci
ora con Nostradamus attraverso il suo meraviglioso viaggio,
inseguiremmo il percorso del fuoco sacro, il kundalini, cioè l'energia
sessuale, l'olio dell'unto, la FEDE, che guidata e condotta da
“motore-amore-cuore” e “volante-mente-ajna”, ripercorrerà la
storia, il nostro passato, per giungere alle soglie del presente, al fine
di rendervi partecipi di una maggiore conoscenza e comprensione
della nostra attuale crescita animica e dimensionale. Iniziando la
lettura della prima quartina, quindi, meditando, “ascendendo”, in
solitudine di notte, “riposato”, rilassato, illuminato da una fioca luce
che lo aiuta a concentrarsi, Nostradamus inizia a profetizzare.
“Solo”, inizia a meditare. “Solo e riposato”, quando la mente è
abbastanza calma e rilassata da permettere di proseguire oltre: oltre il
regno che lei governa: il fisico, l'astrale, il mentale, il buddico e
l'atmico. “Solo”, ricordando ai tanti ingannati dai sedicenti maestri,
che il maituna è soltanto l'ennesimo inganno della mente,
imprigionando l'anima, ingolosita, trattenuta e legata dai sensi.
“Sulla mia sella di rame”, seduto sul chakra sessuale, contenitore di
rame del mercurio liquido, l'olio dell'Unto, il Kundalini; “l'esigua
fiamma” che “favorendo la solitudine”, inizia a raccogliere
“quanto non è da credere vano”: i doni dell'occulto.
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2.Laverge en maì mise au milieude BRANCHES
De l'onde il moulle & le limbe & le pied.
Un peur & voix fremissent parles manches,
Splendeur divine. Le divin prés s'assied.
a
2.Il bastone in mano tra le BRACCIA
Avvolto dai piedi fino al limbo dall'onda.
Timoroso per la voce che mi pervade,
Splendore divino. La divinità mi possiede.
a
2.”Il bastone” dell'iniziato, il Kundalini, è percepito e vibrante: “tra
le braccia”, dato che l'energia attraversa la colonna vertebrale; ed il
veggente, “avvolto” dall'energia della divinazione, da capo a piedi,
attraverso tutti i chakra ed i corpi sottili, umilmente inizia ad
ascoltare la voce che lo pervade. Tutto intorno a lui si illumina,
collegandolo alla Divinità.
3.Quand la lictiere du tourbillon versèe,
Et seront faces de leurs manteaux couvers,
La repubblique par gens nouveaux vexée,
Lors blancs & rouges jugeront à l'envers.
3.Quando la mia visione si rovescia per il turbine,
E le loro facce saranno coperte dai loro mantelli,
La repubblica di gente nuova sarà riempita,
Allora i bianchi ed i rossi giudicheranno alla rovescia.
3.E se per affrontare le prime quartine del testo abbiamo avuto
bisogno di addentrarci nella diversa manifestazione della fisicità,
aprendo sommariamente concetti di bioenergetica, ora dovremmo
affrontare una più completa, sebbene sempre superficiale,
comprensione del tempo. Energia, l'anima che rarefacendosi scivola
in basso concretizzandosi nel corpo fisico, e kundalini, la
comprensione che riporta la sua armonia sonora e vibrazione, a più
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elevata frequenza. Tale armonia, una volta accelerata e compresa,
determinerà l'assenza di incomprensione. La non conoscenza,
l'erroneo percepire, l'ignoranza dell'anima, altro non è che
l'allontanamento da Dio. Luce eravamo, Lucifero, l'angelo, il chakra
più brillante, al fianco di Dio. Caduti, dimenticando amore e serenità,
ora dovremmo lentamente riattraversare la distanza che abbiamo
percorso dal suo Essere. Questa distanza crea tempo, cioè l'inganno,
la Maya, l'illusione, l'errata percezione di non essere eterni. Il tempo
nella dimensione fisica lo conosciamo perfettamente, ha un suo
ticchettare costante, e dai tanti è riconosciuto come l'unica realtà
incontestabile. Grave errore. Sappiamo bene per esperienza diretta,
quanto il tempo sia diversamente percepito da ognuno, ed addirittura
diversamente vissuto, in base al diverso stato d'animo. Attendere
l'esito di un esame mentre leggono il verdetto, gli ultimi cinque
minuti di scuola prima che suoni la campanella, non scorgere il
leggero respirare notturno di nostro figlio piccino nella culla, così
lontano e distante dal soffio precedente, porta a misurare quella
scarsa manciata di secondi o minuti, con un metro ben diverso da
come vedremmo scivolare via un'intera settimana di vacanza. Quasi
eterno il primo raffronto, troppo veloce il trascorrere del secondo.
Eppure il tempo è lo stesso. E' un inganno percettivo, soggettivo e
diverso per ognuno. Il tempo cambia in base alla percezione, alla
crescita animica, alla fede che abbiamo in Dio. Questo flusso
sanguigno del pianeta Terra, è ciò che scatena guerra ed
incomprensione. Il differente approccio a Dio, e lo scarso rispetto per
il limite che ognuno non sa superare, porta l'uomo a non tollerare
l'altro. Ed è nella quindicesima quartina, che il tempo
concretizzandosi, fissa la partenza storica e fisica del libro. Per chi
esoterista non è, il linguaggio verde, l'ermetica voce del cuore, il
segreto parlare degli uccelli, mai ascoltato e quindi non compreso,
rimanendo misterioso, oltre che rendere difficile la lettura di queste
prime righe, le trasformerà inevitabilmente anche in facilmente
criticabili, dato che, non conoscendone la provenienza, presterà la
frase ad ogni possibile fraintendimento. Nostradamus, che
introducendo le sue profezie minacciava gli inetti critici, il volgo
profano, gli stolti, gli astrologi ed i Barbari, ben comprendendo la
difficoltà dell'animo umano ad accettare l'oltre, sarà in questo libro
solo parzialmente svelato. La mia traduzione lo accompagnerà nel
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nuovo millennio fino al giorno che vedrà la stesura del mio libro,
all'incontro del suo, ora tradotto, nel presente e non oltre, rispettando
il velo che il veggente aveva posto sulle sue righe future.
Risvegliando soltanto le centurie del passato, ciò che ormai la storia
ha scritto, potendo affrancare la sua figura, quale uomo, veggente e
medium, per aprire una finestra su un mondo ancora negato dalla
razionale e perfetta scienza; ben consapevole che sebbene
l'esoterismo sia ciò che la scienza ancora non comprende, Dio, non
sia la finale evoluzione cosciente dell'uomo, ma ciò che lo ha creato,
immutato e perfetto, davanti alla piccolissima dimensione che
rappresentiamo. Nuovamente le mie scuse se non essendo una
storica, affidandomi a dei testi di scuola, a qualche atlante o qualche
cronologia storica che avevo nella mia biblioteca, lasciando agli
specialisti il compito di perfezionarlo, ora apprestandomi a tracciarne
il confine, mai decifrato e letto, svelando il libro ed i suoi misteri,
inseguendo il veggente che scruta e rilegge la storia, rispolvero titoli
in neretto e prefazioni generali dei capitoli. Così come i nostri testi
scolastici moderni ed attuali, Nostradamus completando la Prima e la
Seconda Guerra Mondiale, affronterà Spagna e Corea a parte,
terminando l'argomento nell'abbandonare la scala cronologica;
grossolanamente attraversando la Rivoluzione Francese, ben presto
tra le righe del grave Secondo conflitto Mondiale, ed oltre, fino a noi.
Qui il veggente inizia a rallentare, a frenarsi, ormai a qualche
decennio dal nostro naso. Ed eccomi, tra un cliente e l'altro, mentre
la mia giornata lavorativa in negozio prosegue, libri accatastati ed
internet, iniziare a giocare con Nostradamus, rileggendolo attraverso
il tempo. Troppo entusiasmante scoprire ed incastrare ogni pezzo,
che tra mille non avrebbe avuto altra collocazione, quanto
imbarazzante e presuntuoso il fissare certe date, gettando scredito
sulla mia sincera buona fede. Ma se i secoli si sono presi il disturbo
di farci dialogare, nuovi versi, mi spronavano a proseguire,
rincuorata dalla approvazione del veggente, e dello scopo per il quale
il libro era nato. Lasciando la stanza di Nostradamus, scenario fisico
delle prime due quartine, proseguendo accanto al veggente in
meditazione, raggiungeremo ora il corpo buddico, oltre il fisico,
l'astrale ed il mentale, mentre la visione si rovescia, capovolgendosi,
giungeremo ad un tempo, sempre più profondamente percepito, che
rarefacendosi, diviene vibrazionalmente sempre più ingannevole e
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tentatore. Nel regno buddico, il tempo, sviluppa addirittura una
sensazione di nulla eterno, vuoto spaziale essenziale nella struttura
generale animica, che ammorba molte anime, nell'erronea certezza di
essere giunti addirittura al termine del loro viaggio. Lo zen. Ma se
sette sono i chakra principali, sette sono i corpi, sette sono anche i
pianeti nella vecchia concezione astronomica. Sole, Mercurio,
Venere, Terra, Marte, Giove e Saturno. Ma pianeti e sistemi solari, e
galassie sono infinite, così come la nostra struttura energetica, ed il
buddico, il Nulla, non è che Saturno, un modesto pianeta nella
moltitudine
infinita.
Ogni
concetto
che
si
sviluppa
macroscopicamente è nelle infinitesimali microscopiche dimensioni
ripetuto. Tutto ciò che ci circonda è un riflesso di Dio e del suo
magico disegno, e come la struttura del DNA si attorciglia su se
stessa, ora il tempo, avvicinandosi al buddico, da a noi nel fisico,
l'ingannevole percezione di torcersi di quasi quarantacinque gradi.
Questo maggiore allontanamento dal regno fisico, ben consapevoli di
avere ancorato la nostra energia a Terra, porta ad una maggiore
comprensione, e per la distanza che permette una più vasta visuale e
per l'angolatura differente, che regala una ben diversa profondità
all'anima. Purtroppo l'uomo pioniere, a volte raggiunge tali
profondità senza aver ancorato bene le sue radici, lanciandosi in
avventure energetiche senza conoscenza, oppure ancora peggio, con
grande conoscenza, ma senza cuore e rispetto per alcuno. Niente ci è
vietato da Satana il Tempo. Poi, tramite il karma, saprà chiederci il
conto. Lucifero lo insegue e lo serve ovunque. E' come il paese dei
balocchi per Lucignolo, solo dopo esser stato trasformato in ciuco
farà esperienza. Lucignolo, la mente, il volante che ci conduce nei
sensi e nelle trappole del tempo, una volta imparato e compreso la
lezione, potrà esser utilizzato dal motore, il cuore Pinocchio, per
condurci fuori dall'inganno. Solo allora potremmo divenire un
bambino vero. Così al paese dei balocchi, il buddico, ci si trova in
tanti. Vittime, carnefici ed il Grillo Parlante. Anime rosse o nere,
luminosissime o spente, mentre chi sarà giunto a tale comprensione
dell'anima, sia con conoscenza che con coscienza, sarà grillo di se
stesso. Per rispetto ed amore al limite diverso altrui, simbolicamente,
occulterà la propria luce, riflesso di Dio, per non accecare o
disturbare chi ancora a voglia di giocare, o addirittura al contrario,
saprà prendersi l'autorità di punire chi ancora non ha compreso. Il
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libro più vecchio che abbiamo, sopravvissuto all'esplosione nucleare
di Atlantide, è il gioco dei Tarocchi. Scampato con questo semplice
inganno, essere gioco e non direttamente libro, a roghi e censure non
solo medievali. La nona carta descrive correttamente come
proseguire. L'eremita. Occultati da un pesante saio, modesto ed
umile, con la verga in mano, il kundalini attivato, Lucifero, la mente,
la lanterna al servizio del cammino, permetterà di riconoscere il
serpente, la tentazione, la Maya, l'illusione che in ogni momento
potrà ingannarci. Tutto intorno il deserto, il nulla, la desertica
condizione dell'anima, nella più profonda percezione temporale, alla
più breve distanza da Dio: l'arido limite che rappresentiamo. Così
tale regno ospiterà angeli e demoni indifferentemente, oltre alle
anime che tenteranno nel reciproco rispetto di superare gli ultimi
inganni della mente: i grilli parlanti. Riattraversando la quartina,
“quando la mia visione si rovescia per il turbine”, cioè
Nostradamus giungerà nel regno buddico, “e le loro facce saranno
coperte dai loro mantelli”, e tali anime raggiungeranno nuovamente
maggiore comprensione e amore, “la repubblica di gente nuova
sarà riempita”, il regno buddico sarà nuovamente testimone del loro
ritorno. “Allora i bianchi ed i rossi giudicheranno alla rovescia”,
allora, sia le anime che comprendono, i grilli parlanti, sia i demoni
rossi, sapranno osservarsi da una diversa prospettiva. Angeli, demoni
e diavoli. Il bianco, il rosso ed il nero. Tre dimensioni e tre realtà che
potranno indifferentemente raggiungere tale regno. Chi con amore,
guida di se stesso, la realtà angelica. Chi con sprezzante fervore,
impassibile del dolore altrui, assolutamente proiettato al futuro,
ignorando di creare disagio e disarmonia, nel suo proseguire. Chi,
implosione di se stesso, povero diavolo, annichilito e ferito dalla
corsa feroce e scattante del rosso, sentirà lacerare la sua anima,
violato nel rispetto della sua paura; opporrà resistenza, ucciderà
inconsapevole, avvertendo solo dolore. Rossi contro neri. Sinistra e
destra. Il buddico, corpo e regno purtroppo ancora legato alla legge
del tempo, Saturno-Satana-Kronos, sarà comunque testimone della
loro morte, vedendo ritornare nel regno fisico chi brillante e
luminoso, luciferico, e chi nero, guardiano e legge. Dei tanti, che
indossando il saio cercheranno di giungere alla porta, verra chiesta
prova di fede ed amore. Saranno traditi, e dovranno amare. Saranno
feriti ed accusati ingiustamente: dovranno amare. Vedranno tradire,
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ferire ed accusare ingiustamente, e dovranno amare. Se riusciranno a
porgere completa fiducia ed amore, giungeranno alla Porta: la morte,
l'Iniziazione... altrimenti la morte, il ritorno, di nuovo tra le spire
fisiche dell'ennesima incarnazione, sia che sia nel regno minerale,
vegetale, animale, umano, o peggio ancora tra gli infimi regni astrali.
4.Par l'univers sera faict ung monarque,
Qu'en paix & vie ne sera longuement:
Lors se perdra la piscature barque,
Sera regie en plus grand detriment.
4.Nell'universo sarà fatto un monarca,
Che non vivrà in pace a lungo:
Perdendo la barca che traghetta le anime,
Che sarà condotta invece con grande detrimento.
4.Proseguendo, racconta del figlio di Dio, che giungendo da oltre, dai
regni esterni e lontani rispetto a quelli che sono affidati al fratello
Satana, paragonando tutti i corpi, fisico, astrale, mentale, buddico,
atmico al globo terraqueo, e l'Universo ai regni Divini, raccontando
come è morto soffrendo, purtroppo ancora giovane, del suo regno
travagliato, troppo presto scivolato lontano dalla pace e nel quale
avrebbe dovuto con la barca della morte, traghettare le anime verso
la luce, il Maestro Gesù, perduta la barca, la vita, dovrà lasciare le
anime nella sofferenza, vedendole condurre la propria in malo
modo.
5.Chasses seront sans faire long combat
Par le pays seront plus fort grevés:
Bourg & cité auront plus grand debat,
Carcas.Narbòne aurot cueurs esprouvés.
5.Allontanati combatteranno a lungo
Nel paese saranno minacciati i più forti:
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Paesi e città saranno nel più grande dissidio,
Carcassone, Narbonne avranno il cuore provato.
5.Respinti con la morte dal buddico, vietando loro di passare o
rimanere, combatteranno a lungo. Saranno i “più forti”, i più
potenti, i più luminosi a cadere. “Allontanati combatteranno a
lungo”. Scacciati da quella comprensione, caduti, da quell'Eden,
dovranno resistere nella condizione fisica, lottando per molto tempo
prima di potervi far ritorno. Ed è il tempo, che trascorrendo, secolo
dopo secolo, millennio dopo millennio, manvantara attraverso
manvantara, avrà la meglio. Il manvantara è un ciclo cosmico di così
imponente vastità, che potrebbe quasi apparire eterno, ma prigioniero
di Satana la morte, anch'esso, è costretto a terminare, ripetendosi
nell'eterno ciclo della rinascita, sempre più lontano dalla memoria, da
Dio. Ucciso il Maestro Gesù, colui che doveva traghettare le anime
all'altra sponda, ritrovandoci alla porta, non potremmo passare. E' la
porta. Umiltà. Colui a cui dovremmo rispetto ed amore. Potremmo
giungere ovunque, chiedere perdono, sviluppando grazia e bontà, ma
se dovremmo essere umili, la testa dovrà chinarsi prima o poi, ormai
certi che non potremmo proseguire senza una Guida. “Paesi e città
saranno nel più grande dissidio”, il pianeta vivrà epoche buie, e
mentre i neri massacreranno i rossi, chi bianco cercherà di giungere
alla porta, perirà inevitabilmente nel conflitto. “Carcassone,
Narbonne avranno il cuore provato”, riportando ora il testo
attraverso l'ultimo concetto da spiegare, la fluidità della fede, il credo
del Cristo, il cuore di ognuno. La velocità dell'anima. Ogni chakra,
ogni regno ha la sua comprensione, così culturalmente, così come
amore. La differenza nella cultura è facilmente individuabile ed
accettata, ovviamente da chi dei due è meno ignorante, mentre è
sicuramente più difficile percepire la profondità delle fede di ognuno.
Celata nell'intimo, non può essere ricollocata all'interno di un confine
geografico, politico o tecnicamente definito religioso. Cosi se al
primo e più gretto livello, il chakra perineo, possiamo collocare
l'ateismo e la sua splendida genialità, non è detto che chi si definisce
tale, o nasce in un contesto che lo marchia con tale idioma, possa non
essere una delle persone più amorevoli, generose ed altruiste che
potremmo mai incontrare. Questo non è ateismo, è semplicemente
essere cristiani e non accettare di essere classificati in un contesto
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ripetuto attraverso i secoli e stravolto e fuorviato da generazioni e
generazioni di esseri umani. Cosi proseguendo nella nostra
ricollocazione etica e morale, troveremo nel regno successivo al
materialista ateo, il guardiano della porta: l'Islam. Oltre la religione
ebraica, fino al cristianesimo. Buddismo, Sikh ed Indù, termineranno
di spiegare l'amore per l'Eternità. Culto degli antenati,
Confucianesimo riabbracceranno l'ateismo, iniziando nuovamente il
ciclo. Tra le religioni sommariamente descritte, miriadi di rispettabili
quanto amabili espressioni di credo, ognuna preziosa e personale,
nella sua diversa e genuina particolarità. L'anima, allontanatasi da
Dio, serba ancestralmente l'anelito del ritorno, e solo nella sua più
infima condizione, l'ateismo, nega totalmente la sua esistenza.
Paradossalmente attraverso ogni credo, rimane invariata la struttura
geometrica delle tre diverse energie: chi ateo e rispetta comunque il
prossimo, chi ateo e vuole difendere il suo credo, proponendosi a
difensore e giustiziere della causa, e chi ateo e talmente indifferente
ai valori altrui, opprimendoli. Bianco, nero e rosso, sebbene in questo
contesto materialista usato ad esempio, profondamente lontano da
ogni memoria divina. Il regno successivo, l'astrale, ospita il credo
mussulmano, coloro che sono a guardia della porta. L'anima nel suo
lento risveglio, ora ricordando Dio, lo ama e gli obbedisce
ciecamente, non avvertendo la necessità che spinge altri culti, come
il buddismo, che per ricerca tende ad arrampicarsi attraverso vette ad
altri irraggiungibili. Oltre l'Islam, l'ebraismo, radice antica del
Cristianesimo. Qui il dramma, l'esplosione, la frammentazione del
credo, attraverso le micro fratture createsi, perse ognuna nel tentativo
di differenziarsi dall'unico nucleo, il cuore. Allontanandosi,
oltrepassato l'Armenia, giungeremmo ai piedi delle imponenti vette
del Buddha. Il globo terrestre ripete ciò che le nostre anime amano, e
se deserti e steppe, hanno a guardia l'Islam, l'ebraismo ed il
cristianesimo inizieranno a svilupparsi all'incontro delle terre fertili
con le desertiche. Cercando Dio e i suoi misteri, giungeremmo anche
fino alla vetta dell'Everest, ma altro non potremmo fare che
ridiscendere a valle, se vorremmo proseguire. Sotto, ai suoi piedi la
culla madre, l'Induismo, la radice. Ma obbiettivo non è giungere ai
fari anteriori della macchina che siamo, ma fermarci un po' prima,
inchinandoci dinnanzi al limite che ora sappiamo rappresentare: il
volante. Mente ed inganno di noi stessi. Ed è allora che le nostre
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mani a terra toccheranno il Rajasthan, ai piedi del Maestro. Sikh i
discepoli, ed il Maestro. Brama, Vishnu e Schiva, le tre forze
originate da Tempo e Anima, limite e fiamma figlia dell'eternità,
sviluppando la trina forza, generarono in India, la radice del credo
religioso terrestre. Diversamente riconosciuta nel Cristianesimo
come il Padre, la Madre e lo Spirito Santo. Mentre inseguivamo la
fede ed il suo divenire, era facile notare che attraversato le zone
desertiche arabe, giunti nella mezza luna fertile, l'amore
opportunamente è sbocciato. Non a caso i migliori giacimenti
petroliferi e minerali sono nelle terre islamiche nel sottosuolo,
mentre iniziano a produrre frutto e fiore allontanandosi dalle sabbie
desertiche, in superficie, nell'ebraismo. Esplodendo, massacrando il
cuore, vedremmo la nave frantumarsi sulle coste mediterranee,
portandosi a riva, diversamente relitto di se stessa. Oltre, tentando di
proseguire, ingannati dal sogno, non cercheremo di raggiungere
direttamente il Pakistan e l'India, ma attraversando l'Armenia,
giungeremmo in Tibet. E se giunti ai piedi del Maestro, la trinità non
ha più valore, ormai solo noi e Dio, l'Armenia tentandoci, svierà lo
sguardo dalla fede, riproponendoci il sogno che più intrappola ...
l'amore; deviando la nostra attenzione dalla meta. Avidità, crudeltà,
ira, lussuria, egoismo non sono nulla dinanzi alla speranza che
ognuno serba nel cuore: il sogno per eccellenza...trovare l'anima
gemella. Che poi ognuno la cerchi per fini diversi da un'altro, o che
dimostri il suo amore nello spietato e limitato vizioso ego, nulla
toglie alla speranza che vi ripone e che inevitabilmente lo intrappola.
Così la trinità se perde valore dinanzi ai piedi del Maestro, in
Armenia è offuscata ancora dall'illusione. Qui nasce la setta
antitrinitaria, che accettava come unico sacramento, il
consolamentum, concesso al malato nell'ora della morte, vedendo nei
due spiriti sempre in lotta tra loro, Dio e Satana, l'unione, dalla quale
nascevano le anime vittime imprigionate: l'abbraccio ed il limite
responsabile della nascita di tutti i mali dell'umanità, destinati a
durare fino all'opera di redenzione compiuta dal Cristo. L'eresia
ariana, definita dal primo concilio di Nicea nel 325, e dal concilio di
Costantinopoli nel 381, rigettando la dottrina della trinità e unicità di
Dio, o delle persone, cercava, sebbene con punti di vista diversi tra
loro, di non abbandonare la fede Cristiana, comprendendo che Dio e
l'uomo, il bene ed il male, potranno ricongiungersi solo attraverso
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una guida, il Maestro. Nel cristianesimo l'antitrinitarismo, la
negazione della dottrina della trinità di Dio, è considerata ortodossa
dalla maggior parte delle chiese cristiane. Antitrinitari dei primi
secoli furono, gli Ebioniti, i Pneumatomachi, gli Eunomiani, i
Monarchiani. Dopo la riforma del XVI secolo, alcuni gruppi di
derivazione protestante misero in discussione la formulazione
trinitaria, tra questi, gli Arminiani, i Mennoniti, i Dissenters e i
Deisti, fino alle moderne chiese non trinitarie, la Chiesa di Gesù
Cristo dei Santi degli ultimi giorni, i Cristadelfiani, la Living Church
of God, la Chiesa Scientista, la Chiesa dell'Unificazione, i Franchisti,
il gruppo Pentecostale, l'Iglesia ni Cristo, l'Armstrongismi. Tra i più
numerosi senz'altro i Testimoni di Geova; sorti tra la fine del XIX
secolo e l'inizio del XX, quando nel 1874 lo statunitense Charles
Russel radunando attorno a sé gli studenti biblici, successivamente
chiamati Testimoni di Geova, nel 1931, fondò il movimento religioso
che si fonda sull'interpretazione dell'Antico e del Nuovo Testamento.
Ecco il circumnavigare dell'anima, la ricerca che dedica più o meno
inconsapevolmente a Dio. Ogni costa mediterranea è permeata dello
sfacelo del Cristo, piccole e separate fazioni di fede, che
stiracchiandosi e strattonandosi, non potranno mai giungere ad un
fine comune. Da queste terre gli approdi oltremare: le Americhe,
l'Africa, le Indie, ed infine il Pacifico. Terre sempre più lontane da
Roma, la pietra. Caput mundi. Terre lontane, a cui giungerà soltanto
la parte finale di uno dei diversi abbracci del Cristo. Ma se il cuore
non sarà riunito, nuovamente integro, non si potrà proseguire.
L'anima destata dal suo sonno, uscita dall'ateismo, cercando Dio,
dovrà comprendere ed amare, fare esperienza, perché possa non
ricadere nuovamente negli stessi errori, soffrendo. Così implosi
nell'ateismo, uscendo diverremo mussulmani, fino alla comprensione
dell'ebraismo. Non rispettandoci e non conoscendo il limite che
rappresentiamo, uccideremo noi stessi, frantumando e spaccando il
cuore. Solo dopo aver perdonato, ed esserci perdonati, riunendo il
cuore, destra e sinistra, potremmo superare l'Armenia, e l'eresia
ariana. Giungendo in Tibet, la comprensione divenendo elevata,
permetterà di scegliere ancora due vie. Sotto, l'India, oltre la Cina,
attraversando il materialismo ed il culto degli antenati, avvicinandosi
sempre più all'ateismo, riconoscendo alla nostra persona
l'onnipotenza e la totale riverenza che non le spetta. Attraversare il
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Pacifico, esplosione dimenticata di vecchie culture, i Lemuri, e
vecchie memorie d'oro di Dio, raccogliendo cocci di brevi
esperienze, non garantirà il ritorno nella vecchia Europa con un
tesoro degno di nota, lasciandoci alle spalle le Americhe e la fossa
atlantidea. Così giunti al buddico, sia attraverso le steppe mongole,
sia da nord, che da sud, est o ovest, se non sapremo chinare il capo,
ci verrà vietato di proseguire. Cime altissime che ci permettono di
toccare il cielo, Dio, ma anche comprendere noi stessi. L'uomo e
Dio, il cielo e la terra, l'unione tra il sacro ed il profano. Solo
comprendendo questa frattura, ritornando sui nostri passi,
giungeremo all'Induismo, amando limite e Dio. Ma se ostinatamente
cercheremmo di restare al buddico, il tempo, che prima o poi
inarrestabile sopraggiungerà, rapirà la nostra vita, la nostra
comprensione, riportandoci assopiti tra le spire di una nuova
ennesima esperienza di vita corporea. Stare in vetta comprendendo
Dio ed amandolo, cioè essere nel regno buddico, ancora intrappolati
dall'eresia ariana, farà rotolare nuovamente l'anima al chakra perineo.
Il regno del Nulla, lo zen, è una delle più sottili e manifeste presenze
di Satana. Tutti noi, tutto il globo, ogni comprensione religiosa, che
non sia Dio il Padre è limite. E dopo aver raggiunto la vetta amando,
i bianchi, chi giunto non comprendendo perché ancora in cerca del
principe azzurro o della principessa da amare, i rossi, o chi
inseguendo l'irrispettoso amore per Dio vuole proteggerlo uccidendo
chi violenta, i neri, allo scoccare dell'orologio vedrà Satana, chiederà
il dovuto. Ecco ritrovare ora, attraverso le righe scritte da
Nostradamus, “Carcassone” e “Narbonne”, città che non negavano
l'eresia ariana. Narbonese e la città di Carcasso. Fondate dai romani
nel 118 a.c. Nel V secolo, quando i Visigoti le invasero,
impadronendosi della “Cité”, Carcasso, non imposero alla zona il
cristianesimo, ma lasciarono alla popolazione la libertà di culto e
l'eresia ariana. Città abitate da anime elette, i rossi ed i bianchi, che
raggiungendo una profonda conoscenza e coscienza, si erano
arrampicate fino alla vetta delle più alte cime animiche del globo,
senza una guida, senza il Maestro. E la carta del tarocco della torre,
la numero 16, che al buddico chiede amore e umiltà, se riceve solo
conoscenza non permette di proseguire, e le anime nere, i guardiani
potranno nuovamente intervenire. Non è la legge di Dio, Dio ama,
ma è la legge del limite temporale, di Satana, suo figlio: il karma.
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“Allontanati combatteranno a lungo, nel paese saranno
minacciati i più forti: paesi e città saranno nel più grande
dissidio, Carcassone, Narbonne avranno il cuore provato”. Così
parlando degli ospiti della provincia Narbonese e della città di
Carcasso, di Arnaldo Amaury, il legato papale di allora, famoso per
aver in quella occasione pronunciato la seguente frase “.....uccideteli
tutti, Dio riconoscerà i suoi.........”, di chi si occupò del massacro, chi
vittima innocente, chi eretico e chi cristiano, i bianchi, i rossi, i neri,
soffermandosi sul loro cuore, la Misericordia, scrive di quanto Dio e
la nostra anima possano esser feriti e fermati per l'ennesima volta.
6.L'oeil de Ravenne sera destitué,
Quand à ses pieds les aesles fallliront,
Les deux de Bresse auront constitué
Turin, Verseil que Gonsors fouleront.
6.L'occhio di Ravenna sarà destituito,
Quando ai suoi piedi le ali falliranno,
I due di Bressanone si saranno costituiti
Torino, Vercelli che opprimeranno BuonaSorte.
6.“L'occhio di Ravenna sarà destituito, quando ai suoi piedi le ali
falliranno”, l'eresia ariana verrà abbandonata, solo quando verrà
compreso l'inganno. Ed è spostando lo sguardo in Italia, dove i
Visigoti giungendovi vi posero le basi della loro roccaforte, Ravenna,
che Nostradamus ora raccoglie la nostra attenzione. ”L'occhio di
Ravenna”, il mausoleo barbaro, eretto dai Visigoti, la tomba, il
mausoleo del re, a rappresentanza di colui che dovrebbe guidarli e
condurli oltre, la guida alla quale loro si erano affidati, essendo
morta, dovrà ora essere destituita. Solo comprendendo che il Maestro
è morto, lo cercheremmo nuovamente. Umiltà, tappa
imprescindibile, potrà essere superata solo alla sua presenza. Ma per
i tanti, le centinaia, le migliaia, che non arriveranno nemmeno a metà
del cammino, o addirittura non si allontaneranno nemmeno dalla riga
della partenza, il traguardo è e sarà irraggiungibile. Senza Maestro,
non potremmo ne concludere, ne uscire. Fonte di amore e speranza,
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memore di Dio, conducendoci prima alla barca, avrà poi il compito
di farci attraversare. Chi come me è nato in una zona di montagna,
Trento è circondata da una corona altissima di vette spesso innevate,
sa che se si vuole arrampicare è bene non farlo mai da soli. In coppia
o i gruppo, con una guida. Affiderei la mia vita solo ad un esperto,
che conosca la montagna, e che mi dia la prova che oltre a conoscerla
l'abbia già scalata, e da essa ne sia anche sceso. Gesù era una guida.
Ora nel regno fisico, ora nel nuovo millennio, sebbene stiamo
viaggiando attraverso corpi, dimensioni e concetti aleatori e distanti,
saranno comunque i nostri piedi fisici a farci fare l'esperienza diretta.
Ecco perché rinasciamo in questa limitante realtà, distante e gretta,
rispetto all'Armonia Divina. Qui dobbiamo amare Dio, e qui
dobbiamo farci condurre. Il Maestro dovrà essere vivo, non ricordo o
mausoleo di se stesso, e se epoche buie non hanno potuto averlo tra
noi, è giunto il momento di riattraversare. Così, “l'occhio di
Ravenna sarà destituito”, il loro idolo, vuoto, senza vita, senza
valore, crollerà. “Le ali falliranno”, riportando Nostradamus alla
purezza simbolica, di cui Mercurio ne è il rappresentante.
Raccontano di come l'anima possa, raggiungere la profondità
demoniaca e viceversa l'angelica, indifferentemente indossandole,
carnose e glabre le prime, brillanti e splendide le seconde,
sottolineando che sebbene le catene siano diverse, e di ferro o d'oro,
entrambi permettono a Satana di trattenerci. Rossi e bianchi ambedue
al buddico, ma prigionieri ancora del sogno d'amore. Il tarocco XV, il
diavolo, racconta perfettamente come tiene incatenato la nostra parte
maschile e femminile, ancora separate nello sforzo di cercarsi. Ida e
Pingala, le due correnti vibrazionali, i due serpenti, uno ascensionale
ed uno in direzione opposta, che inseguono l'energia kundalini. Il
caduceo, simbolo riportato sul tarocco, e disegnato al posto del
chakra sessuale, altro non è che il Mercurio liquido: il nostro olio.
Mercurio con le ali ai piedi, il sesso non ancora compreso. Le anime,
in queste lande terrene, sole ed abbandonate dalla loro parte divina,
che disperatamente grida loro di raggiungerle, perdendosi in
scervellati e nevrotici meandri mentali, inseguono disperate e
fiduciose ogni partner che gli regala la speranza di una vita eterna
d'amore. Non esiste l'anima gemella. Esistono splendide anime, e
non è detto che uno preferisca affrontare il viaggio tutto solo, amarsi
non è vietato dalle leggi, ma credere che senza il nostro lui o lei di
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turno, senza fare il terribile maituna che tanto ha intrappolato e
ancora illude, non si possa giungere a casa, è falso. Dio è dentro di
noi, i nostri corpi sottili sono dentro di noi, sebbene per poterne
parlare e scrivere più volte usiamo aggettivi come “esterno”,
“lontano”, “distante”, “profondo”, ed un'altra qualsiasi anima che
cerchiamo e responsabilizziamo della nostra tristezza e sofferenza,
altro non è che un'altra anima in viaggio come noi. Concentrarsi,
meditando, è la strada per giungere a Dio, e se la compagna o il
compagno che amiamo prosegue accanto a noi, sarà l'amico di tante
liti e tante gioie che ognuno proiettando addosso all'altro sentirà
proprie, prima o poi, permettendo, una volta comprese di proseguire.
Crescendo, non è detto che lo faremo insieme, ed amarlo significherà
anche perdonare, che mentre uno dei due procede, l'altro potrà anche
indietreggiare o fermarsi. Perdere le ali ai piedi, cioè raggiungere e
mantenere il Kundalini lentamente compreso e amato, non più
soffocati dall'illusione, il nulla, il nirvana, vuoto mausoleo nel quale
avevamo riposto la nostra fiducia per una vita eterna, ci permette
finalmente di non essere più schiavi di Satana, e proseguire. Angeli,
splendidi, quasi immortali, serafini, cherubini, troni, non avendo a
suo tempo compreso e superato le nebbie, cadendo fra l'energia
sempre più rarefatta, piangendo e urlando di dolore, altro non hanno
fatto che non amare il volere di Dio e di suo figlio Satana. Dio lo
ama. Non possiamo giudicare o non rispettarLo. Solo amando e
accettando lentamente ciò che siamo, attraverso “forza”, “spazio” e
“tempo”, sempre diversamente compagni d'avventura, nella loro trina
diversa natura, oltre Maya destituita, accanto ad una Guida, una volta
ritornati al buddico potremmo nuovamente attendere alla Porta.
Nostradamus, proseguendo a ritroso nel suo viaggio attraverso la
Maya, accanto al maschile ed al femminile ancora schiavi del
demonio, riporta il lettore nello spazio temporale fisico e concreto di
Bressanone, dove i due saranno nuovamente legati e schiavi al
servizio del male. Così eccoci ospiti nel 1539, quando la Chiesa e la
Diocesi di Bressanone unendosi a quella di Trento, TridentumNettuno-le nebbie, si preparano al noto concilio Tridentino. Corpo e
anima. Maschile e femminile. Mente e cuore. Sud e Nord
dell'Europa. Bernardo da Cles, il Principe Vescovo di questa terra di
confine, ultimo baluardo germanico-ariano, ospitando la
Misericordia, la Chiesa, avrebbe dovuto aiutarla a non spaccarsi in
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due, tra germanici luterani da una parte, e cattolici dall'altra. Il
buddico e la Trinità Superiore, il causale e la Trinità Inferiore:
Plutone nel suo doppio aspetto, Dio e l'uomo. Coloro che hanno
compreso il Padre, la Madre e lo Spirito Santo cristianamente, e gli
eretici cristiani, che riconoscono Dio, l'uomo ed il Maestro.
Riconoscere per non farsi ingannare, amarle e perdonare per poter
proseguire. Noi, il discepolo Pietro, colui che tradirà tre volte prima
del canto del gallo. Ed è per paura, per non conoscenza, che
rinnegheranno per tre volte all'arianesimo di proseguire. Il destino
del Cristo era già stabilito, la crocifissione era già stata decisa. Nave
e mare, sono già stati scelti prima della nostra nascita: maktub, è
scritto. Ma abbiamo la bussola, possiamo scegliere la rotta, giusto o
sbagliato, bene o male, amare o tradire. Ora a Nettuno, il pianeta
simbolo in astrologia del caos, del dubbio, dell'inganno, ma anche
del misticismo, dell'intuito, della genialità, simbolo trentino, il
compito di rendersi garante e di ospitare il mondo intero, allora
conosciuto, i suoi vescovi e la legge del tempo. La piccola città di
Trento, che non a caso, cinta da alte mura, aveva la forma del cuore,
fu testimone e responsabile, dal 1545 al 1563 del Concilio, del grave
errore che separò il maschile dal femminile, nuovamente
incatenandoli a Satana. Il castello, dimora del Principe Vescovo, il
Buonconsiglio, cioè la “Buona Sorte”, ostacolato e non poco da
Torino e Vercelli, terre natali dove la Lega Lombarda ebbe origine.
Quest'ultima assemblata per combattere l'imperatore Federico
Barbarossa, il rosso ariano, il buddico che sopraggiungeva, nell'Italia
settentrionale. Lega nata per difendere la propria autonomia,
economica ed amministrativa, frapponendosi geograficamente tra i
due territori, il germanico a nord e il romano a sud, tra il Barbarossa
ed il Papa, i rossi ed i neri, nuovamente divisi, ospiti entrambi ora in
una città, che sebbene in territorio germanico, come lo dimostrano
anche ora ai nostri giorni i suoi sobborghi, all'interno delle mura è ed
è rimasta fedele alla fede cattolica ed al papato.
7.Tard arrivé l'execution faicte
Le vent contraire, letres au chemin prinses
Les coniures.XiIIj.dune secte
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Par le Rosseau senez les entreprinses.
Combien
7.Tardi arrivato l'esecuzione fatta
Il vento contrario, lettere nel camino prese
I congiurati XiIIj. di una setta
Per il Rosseau ormai sono pronti gli avvenimenti
Quante ... (Quante: Nostradamus
anticipando la quartina precedente
sottolinea maggiormente l'episodio)
7.Tra rinvii e perplessità, l'11 dicembre 1545, un messo papale recò a
Trento il Breve di Paolo III, il Papa, che indiceva l'apertura del
Concilio per il giorno 13. Presenti quattro cardinali, quattro
arcivescovi, ventuno vescovi, cinque generali di Ordini religiosi,
quarantadue teologi, otto giuristi, due ambasciatori e otto
rappresentanti della nobiltà locale. Era da poco aperto il Concilio
Tridentino che vi giunse la notizia della morte di Martin Lutero,
avvenuta il 18 febbraio 1546 nella sua cittadina natale Eisleben. Il
Principe vescovo Bernardo Clesio, morto il 30 luglio del 1539, pochi
giorni dopo aver unito la curia e la chiesa di Trento e Bressanone,
assalito da un colpo apoplettico, non poté presenziare le sedute,
rendendosi garante come uomo di stato, conosciuto per la sua aspra
battaglia per la difesa della cristianità. Era considerato il ponte tra il
re, Ferdinando I e il Papa. Fervido sostenitore delle antiche crociate,
atte a tutelare l'invasione turca, era noto per trattenere rapporti con
poeti e artisti, umanisti e teologi di tutta Europa, tentando a più
riprese, di avere alla propria corte anche Erasmo da Rotterdam, con il
quale era in frequente corrispondenza epistolare. Erasmo, contribuì
non poco, con i suoi scritti polemici e satirici a preparare il terreno
alla riforma luterana, spirito filosofico equilibrato, dissentendo da
Lutero che negava alla persona umana il libero arbitrio. Ma se il
Concilio e Lutero “tardi arrivato”, Clesio morto, “esecuzione
fatta”, le lettere di Erasmo, scritte a Bernardo per poter trovare una
comune intesa, furono “prese”. Il Clesio aveva già intuito che
avrebbe dovuto realizzare due programmi forti e d'azione: il Concilio
doveva partire dall'iniziativa del Papa, e la riforma si doveva operare
in profondità nelle singole diocesi, ma “i congiurati XiIIj di una
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setta”, i giudei, cioè l'antica religione cristiana, la radice antica del
credo del Cristo, la parte inferiore del mentale, che condusse il
Concilio, in venticinque sessioni, tra italiani, spagnoli, francesi,
greci, savoiardi, tedeschi, inglesi, croati e moravi, anche oltre le 237
presenze, ritraendosi ancora più nelle sue origini, distanziandosi
ulteriormente dal buddico e dal causale, intonando il Te Deum,
congedò i padri conciliari con il saluto “ite in pace” arroccandosi
nella netta divisione che ben conosciamo e giunge fino a noi:
Cattolici e Protestanti, gravemente divisi. La parte maschile e
femminile, corpo e anima che dovrebbero essere necessariamente
unite da Umiltà e comprensione, la nostra parte Divina e la nostra
parte terrena, condizione indispensabile una volta giunte a
Gerusalemme, la porta del cuore, perché la guardia, l'Islam, possa
aprire. Ma troppe volte, giunti al buddico, dimenticando una parte di
noi nel cammino, la porta non venne aperta, nascosta ed occultata dal
cristallo della nostra anima spezzata. Così vita dopo vita, tentativi
falliti, specchi e cristalli rotti, dimentichi dello scopo della ricerca,
con il pensiero e i piedi doloranti dai cocci calpestati, si appresta a
giungere il tempo dell'ultimo verso di questa quartina: “per il
Rosseau ormai sono pronti gli avvenimenti”. Charles Russel.
Leader e fondatore dei Testimoni di Geova. Ed è in particolare sulla
predizione, contenuta nel Vangelo di Matteo, del ritorno del Cristo,
preceduto da falsi profeti e accompagnato da drammatici fenomeni
naturali, che Nostradamus si sofferma. I Testimoni di Geova, in un
primo tempo attesero quel ritorno per il 1914, poi la data fu spostata
al 1925, predicendo che i personaggi del Vecchio Testamento
sarebbero risorti e avrebbero governato il mondo da Gerusalemme.
In seguito non furono fissate altre date, ma si diffuse la convinzione
che il Nuovo Millennio sarebbe iniziato nel 1975.... anticipando di
poco la reale e corretta data fornita da Nostradamus per il nuovo
ciclo dei settemila anni, il 16 luglio 1980. Il primo cenno del
vulcano.
8.Combien de foys prinse cité solaire
Seras, changeant les loys barbares & vaines.
Ton mal s'aproche: Plus seras tributaire
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La grand Hadrie reourira res veines.
8.Quante volte sarà presa la città solare
E sarà, cambiando le leggi in barbare e vane.
Il tuo male si avvicina: sarai Tanto tributaria
La grande Hadrie riaprirà le sue vene.
8.”La città solare”, il cuore, la piccola Trento, purtroppo più volte
“presa”, vinta, spezzata, cambiando con il Concilio “le leggi”, “in
barbare e vane”, avrà da pagare “Tanto” al suo karma. La “grande
Hadrie riaprirà le sue vene”. Ed è sangue, attraverso le vene,
ritornando al cuore, che da Adrianopoli, Hadria, dove i Visigoti
sconfissero e uccisero Valente nel 378 d.c. l'imperatore Romano
d'Oriente, che questo flusso ripartirà. Come un tempo, con l'Impero
Romano da poco diviso in Oriente e Occidente, tra Valentiniano ed il
fratello Valente, che successivamente rimasto mozzato in una testa,
permise all'orda Gota di entrare in Europa. Ed è riaprendo “le vene”,
le porte, la coscienza e la conoscenza della città, permettendole di
crescere o viceversa, implodere su se stessa ancora una volta, che
Nostradamus, contemporaneo al Concilio, avvertendo Trento
dell'errore che a breve compirà, le regala la speranza, sebbene
temporalmente distante di cinquecento anni, di aver nuovamente
l'opportunità di potersi scusare con il mondo intero. Carcassone e
Narbonne, cadendo dal buddico, destituito il mausoleo ostrogoto,
terre dell'Impero Romano d'Occidente, il maschile, potranno
finalmente ricongiungersi con il femminile, l'Impero Romano
d'Oriente, che a sud si concretizza nell'Islam. Circumnavigando il
mare Nostrum, inseguendo la fede, unico sangue, unico Dio,
entrambi figli dello stesso cuore, brandelli dello stesso muscolo,
diversi solo perché dolori e sofferenze gli hanno allontanati,
giungendo così al ponte che divide il fisico dall'astrale: l'Islam e
Costantinopoli.
9.De l'Orient viendra le cueur Punique
Facher Hadrie & les hoirs Romulides,
Accompaigne de la classe Libycque,
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Trembler Mellites: & proches isles vuides.
9.Dall'Oriente verrà il cuore Punico
Contrario all'Hadrie e agli eredi di Romolo,
Accompagnato dalla flotta Libica,
Tremore a Malta: isole vicine vuotate.
9.Sfogliando le pagine del tempo accanto a Nostradamus, lasciando
Trento ed il Concilio, morto Lutero ed il Clesio, le due figure che
potevano concretamente guidarlo, ormai mausolei delle loro idee,
imploderemo dal buddico al causale, negando l'eresia ariana per
accettare solo la Trinità Cristiana, scivoleremo alle soglie
dell'ebraismo. Accanto a Vercelli nel 1167 quando si costituì la Lega
Lombarda, al mausoleo di Teodorico nel 500, o tra le crociate catare
del 1200, risalendo l'invasione Gota ad Adrianopoli nel 378. Nei più
che stanno leggendo, s'impadronirà l'illusoria credenza che le righe
siano cronologicamente disordinate. Ma il veggente che insegue solo
la fede, la corda che lo porta a Dio, tra queste quartine ancora non
totalmente scritte nella dimensione fisica, attraversando le
dimensioni ultrasottili, non può che riferirsi attraverso simboli ed
eventi che possano aiutare a capire il tempo, in dimensioni dove il
tempo ha tutt'altri significati. Tra pochi versetti ci ritroveremo a
leggere la storia, ed il mio intervento si dovrà limitare a riportare
stralci storici, il più possibile sintetici, e molto probabilmente poco
curati. Storici e sociologi che rileggeranno il testo, collocheranno
sicuramente nell'episodio citato, nel periodo storico circoscritto,
qualche evento specifico che io probabilmente non conosco
culturalmente. Pioniere di dimensioni poco conosciute, posso
riportare tragitti e mappe distanti dal e nel tempo fisico, ma per tutto
ciò che possa riguardare il canonico studio storico, mi inchino,
ringraziando anticipatamente chi meglio sa di me. Il tempo, tra i
regni, invece, insegue conoscenza e coscienza. Non necessariamente
insieme. Uscire dall'illusione, è permesso mantenendo la nostra parte
fisica ben ancorata, mentre l'animica s'innalza. Flusso ascendente e
discendente contemporaneo. Meditando, attivando il kundalini,
giungendo a maggiore comprensione, il tempo arriverà ad annullarsi,
fino all'ultimo abbraccio con Dio. Non scorrerà più verso l'alto o
verso il basso, ma centrato in un unico punto, il volante, permetterà
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di far roteare attorno a sé tutto ciò che lo circonda. Solo allora,
l'intervento esterno e Divino, armonizzandosi con noi, il Maestro,
coccolandoci, ripiegherà la nostra energia, insegnandoci a non
invadere lo spazio altrui. E se il tempo, nella condizione fisica
ripercorre una scaletta cronologica orizzontale, nelle dimensioni
insegue parallelo il tragitto della nostra fede. Come una scala a
chiocciola, scalino dopo scalino. E se dal nostro limitato punto di
vista terrestre, l'episodio appare scollegato e distante, nelle
dimensioni, quel dato scalino, sebbene non sia direttamente il
successivo o il precedente, è lo scalino del piano successivo, situato
nella stessa posizione di quello che stavamo esaminando. Ma
dovendo comunicare, anche con chi non si è mai mosso dal piano
terra, vogliano concedermi il beneficio del dubbio per ancor poche
righe. Nostradamus a breve scenderà dai piani superiori, e la
comprensione sarà di semplice natura. Riportando il testo alla
quartina, inseguendo il veggente ed il tempo, eccoci nel vederlo
consegnare i fogli, quartina dopo quartina, semplicemente
consecutivi. Fosse anche che nei secoli qualcuno possa averli in
buona fede manomessi, nelle parole e nell'ordine, il grande mago
conosceva perfettamente la sequenza del loro arrivo. Ed ora
avvertendoci nuovamente, che compiendo scelte errate, non amando
Dio e l'uomo nella sua fede, il guardiano dovrà fermarci.
“Dall'Oriente verrà il cuore Punico”, avanzerà l'Islam, “contrario
all'Hadrie e agli eredi di Romolo”, opposto ad Adrianopoli e
Roma, l'arianesimo ed il cristianesimo, “accompagnato dalla flotta
Libica, Tremore a Malta: isole vicine vuotate”. Ritornando così,
nel Medioevo del VIII secolo, quando i punici, l'antica popolazione
fenicia che proveniva dal Mar Nero, inseguendo le coste a sud del
Mediterraneo, avanzando attraverso la penisola Iberica, prendendola
ai Visigoti, aggredendo le isole della Sicilia, la Sardegna, la Corsica,
Malta e Creta, dalle coste libiche, le costrinsero a convertirsi
all'Islam. E l'Impero Bizantino, il Regno dei Franchi, il Regno dei
Visigoti, l'Impero Sassanide dovettero indietreggiare. “Tremore a
Malta” nel 827, all'arrivo dell'Islam. Data testimone della fine del
predominio Arabo, che cedette la supremazia all'Islam persiano, dove
il capo dello stato, il vizir, secondo il modello persiano-bizantino,
circondato dalla sua corte, diventerà inaccessibile ai suoi sudditi. E
l'anima che sale e scende attraverso la sua consapevolezza, mutando
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il suo credo sempre più in direzione dell'Amore o dell'Ego, prima di
appiattirsi nel chakra perineo, nel caso la sua spinta fosse egoica.
L'ateismo nella sua forma più gretta, potrà avere ancora diritto di
scelta: Dio o il male. Da un punto di vista fisico, il chakra corona ed
il perineo sono l'inizio e la fine della nostra kundalini. Ma i piani,
inclinandosi di quasi quarantacinque gradi, sia ascensionalmente che
nel loro flusso contrario, una volta compresi o semplicemente
attraversati, disegneranno la forma di una grande “S”. L'ordine di
attraversamento sarà quindi... chakra sex, perineo, solare, cuore,
gola, corona, ajna. Ecco l'errore tibetano verso le vette più alte, il
chakra corona, o “tremore” peggio ancora, chi dall'implosione nel
perineo, le bestie di Satana, si rinchiuderà nel chakra base-sessuale,
divenendo una potente guida del male, ormai inaccessibile ad ogni
sussurro d'amore.
10.Serpens transmis dens la caige de fer
Ou les enfans septains du roy sont pris:
Les vieux & peres sortiront bas de l'enfer,
Ains mourir voir de fon fruict mort & crys.
10.Il Serpente trasmesso nella gabbia di ferro
Dove i giovani settari del re sono imprigionati:
I vecchi e i padri usciranno dal profondo inferno,
Così vedranno morire il risultato per morte e grida.
10.Ed eccoci dopo aver lasciato l'astrale, il chakra base-sessuale che
nei suoi piani più elevati e sublimi, è culla dell'Islam, guardiano della
porta di Dio, Arabo ed infine Persiano, giungere nel regno fisico, la
gabbia di ferro, il chakra perineo. “Il Serpente trasmesso nella
gabbia di ferro”, il kundalini imploso, “dove i giovani settari del
re sono imprigionati”, accanto a Satana, la mente, il tempo, nella
sua più gretta e cronologicamente limitante comprensione atea.
Ormai attorcigliato su se stesso, imprigionato, come lo è per tutti “i
settari del re”, i figli di Satana, coloro che adorano il male, il
pensiero che nega ogni credo, denigrando e rifiutando Dio, perché
razionalmente, scientificamente e analiticamente atei. Rivelandosi
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solo attraverso la loro materialità, mostrando la povera e cieca mente
nel suo più infimo e misero livello. Il tarocco del giudizio, e molti
testi religiosi parlano di questo grave momento di consapevolezza. “I
vecchi e i padri usciranno dal profondo inferno, così vedranno
morire il risultato per morte e grida”, vedendo le anime ormai
giunte al termine del manvantara, pronte a tornare nell'oblio Eterno,
attendendo di rinascere in un tempo diverso, perché ancora non
hanno compreso “amore”.
11.Le mouvemét de sens, cueur, pieds, & mains
Seront d'acord. Naples, Leon, Secille,
Glaifues, feus, eaux: puis aux nobles Romaìs
Plongés, tués, mors par cerveau debile.
11.Il movimento dei sensi, cuore, piedi e mani
Saranno d'accordo. Napoli, Leon, Sicilia,
Spade, fuochi, acque: poi ai nobili Romani
Sprofondati, trucidati, morti per il debole cervello.
11.Arrivato implodendo ora con i suoi scritti nel regno fisico,
Nostradamus dopo esser passato tra i corpi più elevati inseguendo il
serpente nella sua caduta, ricorda che il ritorno è possibile per
chiunque, dopo aver compreso che sia i sensi, che tanto
ingolosiscono e portano lontano, sia il cuore, i piedi e le mani, se
decideranno di andare nella stessa direzione potranno incamminarsi
verso Dio. “Il movimento dei sensi, cuore, piedi e mani, saranno
d'accordo”. Ogni anima è stata nera, a volte rossa, raramente bianca.
Tutte le anime che ancora non comprendono e non sono pronte a
staccarsi dalla materia sono nere, e chi decide di incamminarsi, nella
più sincera volontà, combinando solo pasticci, diverrà rosso. Siamo
anime piccine, come bambini in un negozio di cristalli, e sebbene la
mamma dolcemente ci invita a non toccare, guai ne facciamo anche
troppi. Se stiamo fermi non ci muoviamo e non possiamo uscire dalla
materia, se decidiamo di proseguire, anche i più ubbidienti, qualche
cristallo lo romperanno, ignorando la sua mano, che ci guiderebbe e
proteggerebbe ovunque. Avere per madre il figlio di Dio, il Maestro,
26
è una bella sensazione, e giunti alla cassa, da Satana, cioè il
proprietario, la mamma pagherà il conto, e se nulla dovremmo al
Karma, Nulla non ci potrà fermare. I bimbi bravi, le anime che
iniziano a comprendere il loro limite, cercando l'Umiltà, troveranno
il Maestro, e per mezzo dell'iniziazione diventeranno bianchi, sia
rossi capricciosi che neri impauriti. Così “Napoli, Leòn e Sicilia”
potranno essere ripresi ai mussulmani, il guardiano dovrà aprire la
porta, XII secolo, potendo ora lentamente risalire l'astrale, e divenuti
nuovamente cristiani, cioè giunti al causale, i roghi, le battaglie, le
rotte per mare saranno nuovamente comprese ed accettate. I massacri
e le guerre, ricordo di esperienze fatte durante la caduta, testimoni di
tanti morti in cui si è stati trucidati o viceversa si è massacrato
qualcuno, mentre sprofondavamo nel nostro ego, nella depressione
emotiva, nel ghiaccio dei nostri sentimenti, sempre più deboli e
lontani dal cuore, serviranno come monito a ricordarci di quanto “ il
debole cervello”, cioè una mente slegata e lasciata in balia a se
stessa, non concentrata, distaccata dal cuore, possa sempre e solo
condurre alla morte morale, al perineo. Giunti infine a Roma, dai
“nobili romani”, come accadde nel III secolo prima con Diocleziano
e successivamente con Costantino, alfine di proteggere l'integrità
dell'Impero da un'eventuale disgregazione, la nostra struttura
energetica, fisica e animica, riformeremo l'amministrazione. Le
provincie preesistenti suddivise in 100 unità più piccole, raggruppate
in dodici regioni, dette diocesi, ciascuna amministrata da un vicario
imperiale. Eccoci nel rilegare il libro di Nostradamus, 100 unità più
piccole, raggruppate in dodici centurie. Ogni anima ha il suo libro, le
sue dodici centurie, così come ogni altro essere vivente, globi
terracquei compresi. E la terra e l'epoca del 1500 che allora
ospitavano il veggente, non avendo entrambi ancora concluso la loro
coscienza e conoscenza, permisero in parte lo scritto, non ancora
totalmente completato. Nostradamus terminò la I, II, III, IV, V, VI,
VIII, IX, X centuria, scrisse 46 quartine della VII, più 1 precedente
che la univa alla VI, ne aggiunse 8 all'VIII, solo 2 all XI ed infine 11
alla XII, attraverso la vibrazione percettiva che insegue la legge
quantistica. Si sarebbero potute completare le ultime centurie, solo
una volta che i corpi, fisico, astrale, mentale, buddico, atmico,
ognuno con il loro tempo e ritmo, addentrandosi nella comprensione
e riempito e saturato il loro spazio, avrebbero iniziato a versarsi nel
27
successivo, ma essendo anime vive e naturalmente ancora inserite in
un contesto di crescita, anche il libro non poteva essere terminato,
fotografato in un suo ancora divenire. Così Nostradamus, affidandoci
la splendida foto della sua nave, la sua comprensione animica, che
sebbene non abbia ancora attraversato completamente lo stretto, è
prigioniera in una delle ultime chiuse, attende la prossima vita,
dell'acqua, per poter finalmente proseguire, vedendo ora nella
traduzione di parte del suo libro, aprirsi le ultime paratie della chiusa.
12.Dans peu dira faulce brute, fragile,
De bas en hault eslevé promptement:
Puys en instant desloyale & labile
Qui de Veronne aura gouvernement.
a ij
12.Tra poco si dirà falce brutale, debole,
Dal basso in alto elevato rapidamente:
Poi in un istante sleale e fugace
Di Verona avrà il governo.
a ij
(simbolo ebraico, lavoro
parzialmente completato,
cioè primo capitolo)
12.Alla morte di Teodosio, nel 395 l'Impero Romano fu
definitivamente diviso in due, e nel V secolo il potere politico in
Occidente passò nelle mani delle tribù germaniche: Goti, Ostrogoti e
Visigoti. La caduta dell'Impero Romano d'Occidente nel 476 non
segnò il trapasso immediato a una fase di barbarie e i signori dei
nuovi regni barbarici che mantennero rapporti con l'Imperatore
d'Oriente a Costantinopoli, finsero di governare in suo nome. Gran
parte dell'Europa occidentale conservò leggi e istituzioni romane e
presto o tardi tutti i barbari si convertirono al cristianesimo,
mantenendo intatto il credo ariano, l'eresia buddica. Dopo il fallito
tentativo di arrestare la discesa dei Longobardi in Italia nel 568, i
Bizantini furono incapaci di riaffermare la propria autorità, e Franchi
e papato divennero gli eredi della romanità in Occidente. Così
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mentre l'Islam, il guardiano, avanzava “dal basso in alto”,
l'immaginario europeo, frammentato e sempre più debole, con la
benedizione papale si avventurava nelle crociate. “ Poi in un istante
sleale e fugace” ecco apparire chi “di Verona avrà il governo”:
Venezia. Al centro dei principali traffici con l'Oriente, Venezia, si
arricchì grazie alle crociate, e soprattuto durante la IV, nel 1203,
saccheggiando, prese la città di Costantinopoli: il ponte del regno
astrale. Fondò così l'Impero Latino d'Oriente su una parte dell'Impero
Bizantino. Città bellissima, intelligente, mai ribelle. Chi si ribella ha
sempre un padrone, mentre anarchica oltre le fondamenta, nata nel
mare, ha costituito per tutta la sua lunga vita un fenomeno libero e
unico nella storia delle istituzioni, anche in precedenza, quando
liberatasi dall'influenza di Bisanzio non aderì mai all'impero.
Eccezione anarchica, perché il dogado era una terra che non ricadeva
ne sotto la sovranità dell'impero ne tanto meno della Chiesa, anche
quando vennero stipulate le famose regalie, diritti spettanti
all'autorità sovrana, sancite da Federico I a Roncaglia nel 1158, dove
i Comuni riconoscevano all'imperatore le prerogative specifiche della
sovranità, rivendicando la loro piena autonomia di governo. Si diede
un solo statuto nel 1239, al quale furono apposte solo delle aggiunte,
lasciando del tutto intatta la sostanza, conservando istituti che
risalgono addirittura al diritto pregiustinianeo ed a quello bizantino.
E Verona che dal 1405 divenne terra Veneta, ma non del dogado, solo
nel 1613, vede Venezia staccare interamente le sue spire dai territori
della terraferma, libera ora finalmente di proclamarsi de iure
autonoma. Notai, giudici, medici, speziali, uomini dotti e letterati
veronesi, che per amministrare la giustizia, trattare cause penali,
civili, commerciali, marittime, senza una particolare distinzione
dovettero sempre fare riferimento al doge, complicando
enormemente il diritto. E se di Milano si diceva la spatiosa, di
Verona, lodata per essere una delle più belle città italiane all'epoca di
Nostradamus, per i suoi santi e la sua ricchezza, si fregiava del titolo
di minor Jerusalem, piccola Gerusalemme. Per parecchi secoli la
sacra dignità dell'urbe sarà paragonata a Gerusalemme, la più sacra
delle città del mondo, fino al XV secolo, quando la dicitura “Verona,
minor Jerusalem” verrà scelta nel 1474, a decorare il nuovo sigillo di
Verona. Persino Dante, nella Divina, rammenta la Porta,
Gerusalemme, che conduce a Dio le anime, nel bene e nel male.
29
Satana, il figlio che ha il possesso di questi regni, non permette di
uscire, fino a quando la comprensione ed il saldo del karma non sarà
completato. Folle ed impossibile la sua realizzazione, persino
respirando uccidiamo altre anime, invisibili batteri, rinnovando
perpetuamente il debito con lui. Ma non improbabile... si può
giungere alla porta, ma se la porta è Umiltà, il Maestro, la nostra
testa dovrà per forza chinarsi prima o poi. L'anarchia, nasce proprio
in questa non scelta, non necessariamente nel rifiuto del Maestro, ma
nella curiosità che alimenta e spinge i polmoni a sempre nuove
avventure, ricerche, scoperte, indipendenti, autonome e soprattutto
reali e tangibili, proprio perché toccate con mano... Marco Polo era
veneziano, ma lo era anche il grande Casanova, a noi a quale chakra
affidarsi. Così, mentre Satana pretende da noi il conto, Dio, il Padre
ci aspetta amorevolmente comunque, sia che vogliamo uscire da
questo grande cilindro con scala a chiocciola interna, dalla porta in
basso, che viceversa da quella in alto. Oltre la Luce Amorevole, che
attende solo il nostro ritorno. La porta piccola, Verona, e la porta
grande, Gerusalemme, possono esser raggiunte indistintamente,
sebbene il flusso armonico e musicale, vibri più gioioso nella
direzione ascensionale, mentre nel basso il rumore ed il frastuono
hanno il sopravvento. Da vera anarchica, vita dopo vita, ho scavato e
riletto ogni anfratto possibile, splendido e sporco che fosse, e se la
porta celeste donava serenità ed amore, anche nei rapporti con i quali
si divide ogni nostra quotidianità, i gradini degli ultimi gironi in
basso, oltre a morte, merda e sofferenza, promettevano ben più atroci
incontri. Così sebbene alla porta, terminato anche l'inferno, che nelle
ore quotidiane si regala come stupro, morte dei figli, suicidi, omicidi,
follia, guerre e tutto ciò che la paura vi suggerisce, decisi di
inchinarmi ad Umiltà, per proseguire e scoprire ed assaggiare l'oltre.
Il misterioso Cavaliere, l'Amore della mia vita... il Maestro, che
sebbene mi attendesse a Gerusalemme, scese anch'esso all'inferno,
per potermi aprire. Chi però pioniere è nell'anima, compreso che
oltre il cilindro, oltre le porte, l'avventura ed il buon senso non ti
permetteranno più di tornare, ben consapevoli che questo forse
recherebbe danno alle anime che ancora prigioniere vi vivono,
terminato il libro, compresa la vita, coloratone i misteri attraverso
splendide foto, gira i tacchi, e decide di uscire dall'altra porta:
Gerusalemme. Solo un pazzo lo farebbe, un anarchico. Così il mio
30
cognome che già lo sapeva, e memore lo anagramma, riprova ora a
risalire l'inferno, ora amando e ridando alla vita, il suo originale
colore, bianco e nero, scivolando anche oltre l'aggettivo “Anarchia”,
timorosa e consapevole, che anche il suo significato potrebbe
intrappolare e schiavizzare, anche solo per le ricerche occulte fine a
se stesse. Anarchici si rimane, ma anche gli anarchici si innamorano,
ed eccomi nell'osservare lo stesso sguardo negl'occhi di
Nostradamus, che giunto anche lui alla piccola porta, dopo aver
perso gli affetti più cari, moglie e figli morti di peste, chiedersi se
uscire o risalire, ritornare, provare a colorare correttamente tutto ciò,
rivivendo errori e manchevolezze, ora con amore e speranza, non più
soli, ma al fianco di Dio, il Nostro Amore, la nostra Anima, per
scoprire ennesime sensazioni. Così il veggente, scrivendo
dell'Impero Romano, diviso tra Occidente ed Oriente, maschile e
femminile, sempre più fragile e lacerato dalle orde barbariche,
sottolinea e parla in questa quartina, della frattura creatasi tra i due, il
nulla, l'anarchia, che approfittandosi di “un istante sleale e fugace”
diviene padrona della porta, la piccola Gerusalemme. Vero che Dio il
Padre, aspetta ed abbraccia il figlio al suo ritorno, comunque, ma è
altrettanto vero che ciò che esce da Gerusalemme, non è la stessa
persona che esce da Verona. Ed eccoci ora rileggere Nostradamus,
nelle sue prossime e più concrete quartine, dove ormai quasi
tralasciando raffronti esoterici e paragoni sovrasensibili, inizia
cronologicamente a scandagliare gli eventi futuri, diretto anch'esso a
Gerusalemme. Ed il suo libro magico, che letto ora al contrario, tanto
magico non lo è più, ci riporta tra le righe di questa quartina, nel
dolore che lo cambiò, nella scelta che lo spinse a girare direzione di
marcia, iniziandolo alle scritture. “Tra poco si dirà falce brutale,
debole” , riconducendo il grande mago all'incubo che personalmente
gli aveva rubato moglie e figli: la peste, che in un Europa soffocata
da tumulti e sommosse, aggravata dalla recessione economica, dalle
carestie, e dalle guerre dinastiche appare in modo così cruento e
forte. La Morte Nera....figlia dell'anarchia.
a ij
31
13.Les exiles par ire, haine intestine,
Feront au roy grand coniuration:
Secret mettront ennemis par la mine,
Et ses vieux siens contre eux sedition.
13.Gli esiliati per ira, odio intestino,
faranno al re grande congiura:
Segretamente metteranno nemici con la mina,
Ed i suoi vecchi contro la sedizione.
13.”Gli esiliati per ira, odio intestino, faranno al re grande
congiura”, i popoli scacciati da Costantinopoli, l'impero Ottomano,
furiosi per odio intestino, interno, cioè tra Impero Romano d'Oriente
e Impero Romano d'Occidente, allora si uniranno al grande re,
Solimano I il magnifico, per cercare vendetta. Nel 1500 gli
Ottomani, controllando l'area a sud e a ovest del Mar Nero, con
l'ascesa al trono di Solimano, 1520-1566, rivolsero la loro attenzione
verso l'Europa, sia potenziando la flotta, che premeva in particolare
sul Mediterraneo Orientale, sia in Moldavia. Respinti, dopo il
fallimento dell'assedio di Vienna, continuarono ad esercitare una
forte pressione alle frontiere dell'Impero Asburgico, sfruttando gli
attriti europei per stringere un'alleanza con la Francia contro gli
Asburgo e ottenere infine il controllo della Transilvania. I tentativi
austriaci di sottrarre agli Ottomani il controllo della Transilvania
sfociarono in una guerra. L'avanzata turca su Vienna fu arrestata, ma
i turchi assediarono la città; l'assedio fallì, e dal 1687 il conflitto si
trasformò in una guerra di conquista per gli Asburgo. L'acquisizione
della Transilvania e dell'Ungheria turca trasformò l'Austria in una
grande potenza europea, indebolendo i legami tradizionali con il
Sacro Romano Impero. Nel XVI secolo l'Impero Ottomano si andò
espandendo in Asia sud occidentale, in nord Africa e in Europa sud
orientale, e la flotta ottomana rimase la più potente del Mediterraneo
fino alla sua sconfitta per opera dei cristiani a Lepanto nel 1571.
L'Impero Ottomano, frazionato, è ora divenuto, Croazia, Bosnia
Erzegovina, Iugoslavia, Macedonia, Bulgaria, Grecia, Romania,
Azerbaigian, Turchia, Siria, Transgiordania, Iraq, Iran, Palestina,
Libano, Cipro, Arabia Saudita, Egitto, Libia e Algeria. E “gli esiliati
per ira, odio intestino” che “segretamente metteranno nemici
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con la mina”, vedono in alcune di queste terre, oltre che la patria
meravigliosa dell'Islam, purtroppo anche la culla natia dei fanatici
integralisti islamici, non nuovi agli attacchi terroristici, compiuti
proprio attraverso persone imbottite di tritolo. “Ed i suoi vecchi
contro la sedizione”, rappresentano chiaramente alcuni dei loro
leader, fanatici religiosi, che sollevando le masse, in modo violento,
contro la libertà e la democrazia occidentale, istigano alla ribellione
ed alla guerra santa.
14.De gét esclave chansons, chàtz & requestes,
Captifs par princes & seigneur aux prisons:
A l'avenir par idiots sans testes
Seront receus par divins oraisons.
14.Di gente schiava canzoni, canti e richieste,
Imprigionato da principi e signori delle prigioni:
L'avvenire sarà di idioti senza teste
Saranno ricevuti per divine preghiere.
14.Riattraversando ora velocemente il vecchio millennio, ”di gente
schiava”. Attraversando ora il XVI e il XIX secolo, assisteremo alla
nascita delle colonie europee e degli imperi d'oltremare, alla nascita
della tratta degli schiavi, e la formazione di un commercio che
getterà le basi per la formazione di un mercato globale. Affari delle
compagnie inglesi e olandesi delle Indie Orientali, che riceveranno
notevoli impulsi, e bisogno di manodopera per le piantagioni,
determinando la più massiccia compravendita di esseri umani mai
vista sulla faccia della terra. Commercianti europei, soprattutto
inglesi e portoghesi, svolgendo una massiccia tratta di schiavi
africani attraverso l'Atlantico ... “di gente schiava canzoni, canti e
richieste”, soddisfacendo ogni richiesta, al servizio di principi e
ricchi borghesi “imprigionato da principi e signori delle prigioni”.
E “l'avvenire sarà di idioti senza teste”, ormai prossimi alla
Rivoluzione Francese, gettando le righe sulla prima grave frattura
che creerà le basi per il crollo del regale potere divino, fino ad allora
nei millenni rimasto immutato. “Saranno ricevuti per divine
33
preghiere”, determinando la fine del potere temporale, concesso ai
nobili, investiti del loro ruolo secondo un potere ed un destino
divino, e non per merito o scelta. Ed è nella Francia del maggio
1789, che re Luigi XVI, convocando gli Stati Generali, il parlamento
di nobili, clero e borghesia, fu deposto. Imprigionato nel 1792,
avendo l'Assemblea Nazionale abolito i Privilegi nobiliari ed
ecclesiastici, per poi esser ghigliottinato nel 1793. “Senza teste”, e
la Francia divenne repubblica.
15.Mars nous menasse par la force bellique
Septante foys fera le sang espandre:
Auge & ruyne de l'Ecclesiastique
Et plus ceux qui d'eux riévoudròt entendre.
15.Marte ci minaccia con forza bellica
Settanta volte farà il sangue versare:
Auge e rovina dell'Ecclesiastico
E molti che da loro non vorranno intendere nulla.
15.La traduzione nelle poche quartine fin ora attraversate, rivelando
la grave bellicosità dell'essere umano, colorando di sangue le righe
fino ad ora tradotte, rivela “Marte”, la “forza bellica” “che ci
minaccia con forza”, unico protagonista. Così Nostradamus, ora
datandosi nel tempo, rivela l'inizio delle nostre letture, cioè il periodo
in cui sarà tradotto. ”Settanta volte farà il sangue versare: Auge e
rovina dell'Ecclesiastico”, dopo la morte di settanta papi, dall'inizio
(auge) alla fine (rovina), cronologicamente indietreggiando,
giungeremo perfettamente al grande Scisma d'Occidente. Alla
separazione del femminile e del maschile, Oriente Occidente.
Tornando quindi al 1378 quando morto Gregorio XI, gli succederà
Urbano VI, ed i cardinali francesi eleggendo l'antipapa Clemente VII
e riconoscendolo legittimo, originarono così lo Scisma d'Occidente.
Dal 1378 al 1415, compreso Urbano VI furono eletti 4 papi romani,
mentre ad Avignone, sempre dal 1378 al 1449 con Clemente VII 6
antipapi. Nel 1417 concludendosi il Concilio di Costanza, si pose
finalmente fine allo Scisma d'Occidente, eleggendo Martino V; dopo
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di lui i successivi 59 pontefici. Complessivamente dalla frattura
creatasi ad Avignone gli ecclesiastici ad oggi sono stati settantuno,
papi e antipapi, e con Giovanni Paolo II il settantesimo che “farà il
sangue versare”, da poco morto, cedendo il testimone a Benedetto
XVI, lascia a lui il compito di giungere alla soglia delle profezie. Ed
eccomi per la prima volta scavare tra i libri di Nostradamus. L'anno
2008, novembre, che mi vede comperare qualche libro in più, di
quelli che già da bambina possedevo ed avevo provato a leggere...
trascurati e presto abbandonati, mal tradotti e non interpretati.
Lasciandomi addolorata, intuendo il grande profilo dello scrittore,
rispolverato soltanto in occasione del nuovo anno o del nuovo
millennio. Dolore che provo anche quando, ogni inizio anno, vedo
l'astrologo di turno, generalizzare tutto un anno per tutti gli arieti o
gli scorpioni del mondo, dalla Cina al Perù. Patetico. Come se a
capodanno si intervistassero i dottori, e si lasciassero andare su
previsioni di appendicite o tonsille, nemmeno su un paziente che non
conoscono, ma sull'intera popolazione mondiale. L'Astrologia, sacra
matematica ancorata ai miti, l'origine etimologica della nostra realtà
fisica, è unica e personale, e se studiata correttamente, senza per
questo esserne schiavi ed imprigionati mentalmente, riconoscendola
nel suo limite scientifico e non divino, occuperà solo e soltanto il
posto dignitoso che le spetta, tra le tanti arti e scienze, come i dotti e
papi del tempo le riconoscevano. Così tra le tante perplessità, mi
convinsi a rileggerlo, pensando che un personaggio colto e
conosciuto come lui era al tempo, trascinandosi progressivamente in
crescendo fino al giorno d'oggi, non poteva aver scritto qualcosa che
non avrebbe proprio potuto esser letto e compreso. Nulla a che
vedere poi, per il contenuto, che senza giudicarlo, può
successivamente, dalle persone, essere apprezzato oppure no.
Rimasto ermetico attraverso le prime due letture, si aprì di li a poco,
vedendomi successivamente nel tradurlo. Inizialmente l'unica
stranezza che mi balzò agli occhi, era dopo tutti questi secoli, la
mancanza di una reale trascrizione del testo originale, accanto alla
più sincera e genuina traduzione, innervosendo solo il mio senso di
perfezione; ma incappando in buon testo appena finito di stampare da
poco, dove era stato eseguito un buon lavoro filologico, aiutandomi
con qualche dizionario e la somiglianza dell'antico provenzale alla
lingua italiana, cercando in internet il testo originale, iniziai a
35
comprenderlo. Al momento non capii nulla, sottolineando l'apparente
mancanza di logica temporale, e tutto, che poteva essere frainteso o
utilizzato per un qualsiasi evento storico, sembrava salterellare tra il
tempo senza un'ordine od una chiave per poterne fissare la partenza.
Essendo astrologa, non mi era difficile datare qua è là sporadiche
quartine, ma avendo stima per la scia energetica che ancora abbraccia
Nostradamus, intuivo che la chiave era celata in qualche anfratto.
Limpida e chiara, come la mente, quando calma permette la
meditazione, il semplice ordine cronologico in cui sono state scritte,
così come rammentava nella lettera scritta al figlio Caesarem,
Cesare, in qualche settimana mi vede scrivere le prime righe, senza
trama, senza tracce, senza sapere la meta e il traguardo, traducendo
passo passo le sue quartine durante la lettura. Ciò che i secoli mi
hanno consegnato, oltre gli intellettuali, gli atei e i materialisti, i
razionali e gli scettici, esclusi fino ad oggi nell'interpretarlo....“e
molti che da loro non vorranno intendere nulla”.
16.Faulx a l'estang ioinct vers le Sagitaire
En son hault A V G E de l'exaltation,
Peste, famine, mort de main militaire:
Le siecle approche de renovation.
16.Falce nell'acquario quasi congiunta verso il Sagittario
Nel suo AUGE d'esaltazione,
Peste, fame, morte per mano militare:
Il secolo si avvicina alla rinnovazione.
16.Bene, inseguendo ora Nostradamus attraverso il tempo,
proseguendo, e non più attraverso segreti alchemici pensieri, riservati
ai pochi, e che occultano le sue prime introduttive quartine, eccoci
insieme, ora, sfogliare pagine e pagine di storia, attraverso gli ultimi
secoli, fino alle soglie del nostro immediato, del nostro
contemporaneo. Aprendo la sedicesima quartina, ”Falce
nell'acquario quasi congiunta verso il Sagittario. Nel suo AUGE
d'esaltazione, Peste, fame, morte per mano militare: Il secolo si
avvicina alla rinnovazione.”: Saturno (falce) nell'acquario, quasi
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congiunto al Sagittario, nel punto massimo (auge) di esaltazione,
portando peste, fame, attraverso le guerre napoleoniche, ormai è
prossimo alla fine del secolo. Il brillante Napoleone Bonaparte, cui
erano stati affidati diversi incarichi di rilievo durante la rivoluzione
francese, ritornando dalla Campagna d'Egitto per dirigere un colpo di
stato, venne posto alla guida della Francia come Primo Console,
riformando il sistema di amministrazione giuridico, la Chiesa e
l'educazione. Ed ora nel 1804, appena dieci anni dopo l'esecuzione di
Luigi XVI, vedremo Napoleone assumere il titolo di Imperatore,
assegnando ai membri della propria famiglia le corone degli stati
conquistati, sconvolgendo il consolidato ordine europeo e spazzando
via stati e istituzioni nazionali.
17.Par quarante ans l'Iris n'aparoistra,
Par quarante ans tous les iours sera veu:
La terre aride en siccité croistra,
Et grands deluges quand sera aperceu.
Par
17.Per quarant'anni l'Iris non apparirà
Per quarant'anni tutti i giorni sarà visto:
La terra arida in secca crosta,
E grande diluvio quando sarà intravisto.
Per
17.”Per quarant'anni l'Iris non apparirà. Per quarant'anni tutti i
giorni sarà visto”. Per quarant'anni la guerra non apparirà, per
quarant'anni tutti giorni sarà vista. L'iris, l'antico fiore di luce di
Firenze, detto anche bianco fiore di luce, sarà brillante come quello
che accompagnerà concludendo i quarant'anni che lo vedranno, nelle
città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki, attraverso la bomba che gli
darà forma. Ed ecco, proseguendo nel tempo accanto alle quartine di
Nostradamus, un rapido stralcio dell'Iris: lasciato Napoleone, le
rivalità militari e imperialistiche tra Gran Bretagna e Francia,
Germania e Impero Austro Ungarico, che porteranno nel 1914 allo
scoppio della Prima Guerra Mondiale, causeranno milioni di morti,
37
ridisegnando la carta d'Europa. L'impero asburgico e quello
Ottomano crollando, determineranno la nascita di numerosi piccoli
stati, oltre che causare anche una crisi territoriale in Medio Oriente.
Nel 1917, l'impero russo imploderà nella rivoluzione ed affonderà
nella guerra civile. Gli ex-territori ottomani, dividendosi nella
repubblica Turca, abbandoneranno Siria, Iraq e Transgiordania a
Francia e Gran Bretagna, che alla fine della prima guerra mondiale,
inizieranno a sviluppare movimenti per l'indipendenza. Nel 1939
l'espansionismo nazionalista della Germania, dell'Italia e del
Giappone, porterà alla Seconda Guerra Mondiale, devastando
Europa, Asia e URSS, ed uccidendo più di 50 milioni di persone, tra
cui 21 milioni di cittadini sovietici e 6 milioni di ebrei. Terminato il
grave conflitto, con lo scoppio di due bombe atomiche in Giappone,
si aprirà l'era nucleare. L'intervento degli Stati Uniti, grazie all'aiuto
dato durante la guerra, li trasformerà nella futura potenza mondiale.
Dopo la guerra, l'Europa divisa in due blocchi, uno ad ovest,
capitalista, sotto l'indiretto controllo degli USA, l'altro ad est,
comunista, dominato dall'URSS, vedrà anche la Germania, divisa nel
1947 in ossequio alla stessa logica, giocando un ruolo fondamentale
nella tensione che si venne a creare tra i due blocchi. Tra il 1945 e il
1952 esodi coatti di massa e persecuzioni colpirono molte persone.
Dopo la guerra milioni di profughi vagarono per l'Europa; più di 31
milioni di persone furono costrette a lasciare le loro case e a stabilirsi
in altri paesi nel tentativo di dare uniformità etnica e linguistica agli
stati definiti dai nuovi confini. Secondo gli accordi di Potsdam,
cosacchi e prigionieri di guerra russi furono rimpatriati con la forza,
spesso per venir uccisi o imprigionati; milioni di tedeschi
abbandonarono l'Europa orientale per sfuggire all'Armata Rossa;
scambi di popoli accompagnarono gli spostamenti di confini, per
esempio tra Polonia e repubbliche baltiche e tra Iugoslavia e
Ungheria. Con l'occupazione della Carelia i russi allontanarono dalla
regione i finlandesi e molti ebrei volarono in Palestina o negli USA.
Dal 1914 al 1953, l'iris sarà visto. “ Per quarant'anni l'Iris non
apparirà” e sarà pace. “La terra arida in secca crosta, e grande
diluvio quando sarà intravisto”: l'attuale surriscaldamento, l'effetto
serra, lo tsunami, “il grande diluvio”, le piogge torrenziali e
monsoniche ormai stranamente europee, i cicloni sempre più
imprevedibili e frequenti negli Stati Uniti d'America, ed i
38
quarant'anni che dal 1954 al 1994 sono trascorsi, accanto al
terrorismo fondamentalista islamico che avanza, l'iris, la guerra, si
comincerà ad intravedere.
18.Par la discorde negligence Gauloyse
Sera passaige Mahommet ouvert:
De sang trempe la terre & mer Senoyse
Le port Phocen de voiles & nefs couvert.
18.Per la discorde negligenza Francese
Sarà aperto passaggio a Maometto:
Di sangue intriso la terra ed il mare Sinuese
Il porto di Marsiglia di vele e navi coperto.
18.Ed è per lo sfruttamento e la poca considerazione morale ed
economica in cui gli stati prima sfruttati dall'Europa, per un suo
personale tornaconto, poi abbandonati alla propria ignoranza
culturale e industriale, ex-colonie in Africa e Asia, che Nostradamus,
ammonendo in particolare le ex-francesi, “per la discorde
negligenza Francese, sarà aperto passaggio a Maometto”, porta la
quartina attraverso il grave flusso dei profughi nord-africani alla
ribalta nei nostri telegiornali di questo moderno e nuovo millennio.
La gara per il controllo politico dell'Africa iniziò nel 1880. Il
controllo europeo venne imposto con guerre di conquista. Nel 1914
l'Africa era interamente divisa, ed i confini che non tenevano in
alcun conto le sue tradizioni culturali o linguistiche, vedevano in
lotta gli europei per ampliare i propri imperi. Resistenze armate, sia
in Africa che in Asia, contro la Francia in particolare, che la videro
protagonista purtroppo in tragiche guerre e scontri armati. Eccone
l'elenco: 1915-1916 contro l'Algeria; 1897-1900 contro l'Africa
Equatoriale Francese; 1898-1904 contro il Madagascar; 1884-1898
contro l'Africa Occidentale Francese; 1885-1916 contro l'Indocina
Francese. Nostradamus proseguendo “di sangue intriso la terra ed
il mare Senuese, il porto di Marsiglia di vele e navi coperto”,
scrivendo della bella Sinuessa, colonia latina, fondata nel 295, vicino
a Capua e Nealopis, Napoli, altro non fa che descrivere il lato oscuro
39
della nostra bella Italia, tra lotta di Camorra e guerra per il potere e la
gestione della criminalità. Splendido il libro appena uscito, e letto, di
Roberto Saviano, Gomorra, che ne disegna gli spietati contorni. Così
gli spostamenti facili e le comunicazioni veloci, dell'ultimo secolo,
che hanno incoraggiato la diffusione del crimine organizzato ben
oltre i confini nazionali, sottoponendo ad un processo di
globalizzazione, hanno favorito la crescita dei reati come la
corruzione negli affari e nella finanza, lo spaccio di droga, la
prostituzione, il gioco d'azzardo, le estorsioni e il riciclaggio di
denaro, assumendo dimensioni globali, vedendo in porti marittimi
come Napoli e Marsiglia, la bocca che farà proseguire il flusso
clandestino poi per via terra verso il nord Europa. Le stesse rotte che
usavano i Fenici, i Punici o i Greci, per depredare e colonizzare le
coste che si affacciavano un tempo al Mare Nostrum, così
Afghanistan e Pakistan, attraverso il silenzioso consenso criminale di
chi è corrotto, Iran, Iraq, Grecia, passando lo Stretto di Messina,
arrivando a Sinuessa, consegnando parte del loro bottino alla bella
francese, Massalia, ricalcano navigando le rotte un passato utilizzate
per lo stesso scopo, depredando, portando nuova morte e nuovo
male.
19.Lors que serpens viendront circuir l'are,
Le sang Troien vexé par les Hespaignes
Par eux grand nombre en sera faicte tare,
Chief, fuyct cache aux mares dàs les saignes.
19.Allora che i serpenti verranno a girare nel deserto,
Il sangue Troiano sarà versato dagli Spagnoli
Da essi grande numero saranno misurati,
Capo, fuggito nascosto nel fango.
19.Nostradamus, riavvolgendosi tra le righe, quasi giunto alle porte
del nuovo millennio, ricorda come la storia, l'animo umano,
ciclicamente si ripete, e le anime, che scacciate dal buddico,
imploderanno all'ateo primo chakra, giungeranno nuovamente al
giorno del loro giudizio. Le anime rosse, “i serpenti”, giunti nel
40
deserto, verseranno nuovamente “il sangue Troiano”.
Hemeroscopium, Mainaca cioè Malaga, città spagnole, in origine
colonie greche, nell'ottobre 1937, dopo aver concluso le elezioni,
“da essi grande numero saranno misurati”, durante le quali giunse
al potere il fronte popolare, con un governo di sinistra, videro
innescare la rivolta dei gruppi conservatori. Seguì una sanguinosa
guerra civile, che vide infine i nazionalisti di destra, guidati dal
generale Franco, appoggiati da Germania e Italia, trionfare contro i
gruppi repubblicani. Famosa, a questo proposito, fu la repressione di
una rivolta dei minatori delle Asturie, ottobre 1934, che costò agli
insorti circa 3.000 morti, 7.000 feriti e 40.000 incarcerati, tra il fango
della miniera. “Capo, fuggito nascosto nel fango”.
20.Tours, Orleàs, Bloys, Angiers, Reìs, & nàtes
Citès vexèes par subit changement:
Par langues estràges seront tendues tentes
Fluves, dards Renes, terre & mer trèblemèt.
20.Tours, Orleans, Bloys, Angiers e Nantes
Città oppresse per l'improvviso cambiamento:
Tra le lingue straniere saranno tesi tranelli
Fiumi, dardi fiume Reno, terre e mare tremeranno.
20.“Città oppresse” dalla Grande Guerra, la Seconda Mondiale, che
di li a poco esploderà, “Tours, Orleans, Bloys, Angiers e Nantes”
per esser poi liberate dagli alleati. L'invasione alleata del Nord
Europa, che cominciò con lo sbarco in Normandia, operazione
Overlord. La più grande invasione da costa a costa della storia. Il 6
giugno 1944, otto divisioni della marina e dell'areonautica, con 6.500
navi e 12.000 aerei, che si attestarono in Normandia e che da qui
liberarono la Francia. “Tra le lingue straniere saranno tesi
tranelli” operazione decisa in una conferenza a Teheran, tra
Churchill, Stalin e Roosevelt. Nei primi mesi del 1945 quando la
guerra volse al suo epilogo. Fra il gennaio e il febbraio i Russi
avanzeranno dalla Vistola all'Oder, sul quale la Wehrmacht riuscirà
temporaneamente a bloccarli. Ma l'offensiva riprenderà
41
immediatamente sul fronte occidentale, dove gli Anglo-americani,
dopo aver sconvolto la rete ferroviaria tedesca con bombardamenti
aerei di proporzioni apocalittiche, procederanno oltre il “Reno” e
raggiungeranno l'Elba. Qui essi si attestano ad attendere le truppe
russe, che a loro volta occuperanno Vienna e, superato l'Oder,
s'impadroniranno di Berlino.
21.Profonde argille blanche nourrir rochier,
qui d'un abysme istra lacticineuse,
En vain troubles ne l'oseront toucher
Ignorants estre au fond terre argilleuse.
21.Profonda argilla bianca nutrirà la roccia,
che da un abisso uscirà lattiginosa,
Invano truppe non l'oseranno toccare
Ignorando essere nel fondo terra argillosa.
21.Tra conflitti, morte e malattie, come semplicemente abbiamo
studiato a scuola, ecco un ritaglietto, piccolo piccolo, collocato a lato
del libro di storia: sereno e pacifico appunto scientifico, che serve a
Nostradamus per accompagnare il suo esoterico calendario. La
scoperta della penicillina, che nel 1928 porterà alla nascita degli
antibiotici, potenti farmaci in grado di combattere malattie
endemiche come la tubercolosi; sebbene, i sovradosaggi hanno fatto
si che molti batteri sviluppassero resistenza agli antibiotici, dando via
a ricerche per nuovi agenti contro la malattia. Tra i primi a
beneficiare degli antibiotici furono i soldati americani feriti nel
Pacifico durante la Seconda Guerra Mondiale.
22.Ce que vivra & n'aiant aucun sens,
Viendra leser à mort son artifice:
Autun, Chalon, Langres & les deux Sens,
La gresle & glace fera grand malefice.
a iij
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22.Ciò che vivrà non avrà alcun senso,
Verrà lasciato morire con il suo artificio:
Autunno, Chalon, Langres e le due fazioni,
La grandine e il ghiaccio faranno grande maleficio.
a iij
(simbolo cabalistico-lavoro
svolto per la metà)
22.Le cure saranno efficaci, sebbene l'antibiotico lasciando vivere in
un certo qual modo il virus lo strutturi a creare un anticorpo per
guarire: “verrà lasciato morire con il suo artificio”. “La grandine
e il ghiaccio faranno grande maleficio”: ed eccoci in piena guerra
fredda. Durante il corso della seconda guerra Mondiale, USA, URSS
e Gran Bretagna avendo solennemente dichiarato che dopo la vittoria
i trattati di pace si sarebbero ispirati al principio dell'autodecisione
dei popoli, in realtà, decisero le questioni fondamentali nella
conferenza anglo-russa-americana di Teheran. USA e URSS, “le due
fazioni”, decisero di dividere la Germania e l'Europa in due, come a
suo tempo fecero gli inglesi, dopo aver colonizzato la Francia, nel
1200, separando le città francesi di “Chalon sur Marne” e
“Langres”, una divenuta inglese e l'altra rimasta francese. Sorte che
ben presto subì anche Berlino.
a iij
23.Au mois troisiesme se levant le soleil,
Sanglier, liepard au chàp mars pour còbatre.
Liepard laisse au ciel extend son oeil,
Un aigle autour du soleil voyt s'esbatre.
23.Al terzo mese levandosi il sole,
Cinghiale, Leopardo nel campo tedesco per combattere.
Leopardo lascerà nel cielo estendere il suo sguardo.
Un'aquila intorno al sole veduta scontrarsi.
23.“Al terzo mese levandosi il sole” dopo quasi tre mesi nella
43
conferenza di Yalta, si decise la divisione dell'Europa in due zone
d'influenza, dominate rispettivamente dagli Stati Uniti (leopardo) e
dall'Unione Sovietica (cinghiale), mentre l'Inghilterra, che
formalmente continuava ad apparire come una potenza in primo
piano, si schierava dalla parte dell'America, ma in una posizione del
tutto subordinata, al “Leopardo lascerà nel cielo estendere il suo
sguardo”. L'alleanza fu resa più compatta ed efficiente mediante una
speciale organizzazione che, dalle iniziali della sua denominazione
inglese, ha preso il nome di N.A.T.O. La linea di demarcazione fra le
due zone di influenza attraversando la Germania, dopo un periodo di
occupazione impostole dai vincitori, finì col costituirsi in due stati: la
Repubblica Federale Tedesca, nella zona di influenza statunitense, e
la Repubblica Democratica Tedesca, nella zona d'influenza sovietica.
“Un'aquila intorno al sole veduta scontrarsi”, sono i giorni che
vedono protagonista il B17 o fortezza volante, il bombardiere
americano, utilizzato dagli Stati Uniti per raid aerei ... solo diurni
perché senza radar... su tutta l'Europa che devastò gran parte del
territorio e delle città tedesche.
24.A citè neusue pensif pour condemner,
Loysel de proye au ciel se vient offrir:
Apres victoire a captifs pardonner,
Cremòe & Màtoue gràds maux aura souffert
24.Da città nuova pensiero per condannare,
L'uccello da prova in cielo si viene ad offrire:
Dopo la vittoria perdona i prigionieri,
Cremona e Mantova grandi mali avrà sofferto
24.“Da città nuova pensiero per condannare” “dopo la vittoria
perdona i prigionieri”: al termine delle ostilità i dissensi fra gli
alleati, rimasti in ombra fino a quando si trattava di battere il nemico
comune, manifestandosi con asprezza nella guerra fredda, tra il
blocco occidentale, liberale e capitalistico, guidato dagli Stati Uniti, e
il blocco orientale comunista, guidato dalla Russia, nacque il Patto
Atlantico. Un'alleanza militare, la N.A.T.O. , dominata dagli Stati
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Uniti e nata a Washington, tra USA, Canada, Francia, Inghilterra,
Italia, Norvegia, Danimarca, Islanda, Portogallo, Belgio, Olanda,
Lussemburgo, Turchia, Grecia, Repubblica Federale Tedesca e
Spagna, mentre l'URSS raggruppava accanto a se, con il Patto di
Varsavia, la Repubblica Democratica Tedesca, la Polonia, la
Cecoslovacchia, l'Ungheria, la Romania, la Bulgaria e l'Albania. Ed
ecco apparire “l'uccello da prova in cielo si viene ad offrire”, i
Kamikaze. In America chiamato suicidio, in Giappone considerato
una forma di sacrificio, il vento divino. Nella mitologia scintoista i
kami, esseri superiori, sono presenti nei fiumi, nelle rocce, negli
alberi e nei fenomeni naturali. Kaze significa vento. Ed è il nome
dato ai piloti nipponici suicidi in memoria delle tempeste che nel
XIII secolo travolsero le flotte inviate alla conquista del Giappone
dall'Imperatore cinese Qiubilai, fondatore della dinastia mongola.
Riuscirono ad infliggere al nemico notevoli perdite, benché abbattuti
prima di raggiungere il bersaglio, carichi di bombe ad alto esplosivo,
i loro caccia affondarono 34 navi e ne danneggiarono 280, mentre
1228 giovani kamikaze si inoltravano attraverso la morte. Lasciando
ora il Giappone, tornando in Italia, alleati entrambi con i nazisti nella
Seconda Guerra Mondiale, Nostradamus ricorda come nel 760 sia
“Cremona” che “Mantova” allora longobarde, sconfitte e prese da
Pipino, il re dei Franchi, cedute successivamente al Papa, per
estendere maggiormente i confini dell'allora Europa cristiana,
saranno presto riprese, e riconsegnate alla fede. Così il Giappone e
l'Italia, restituite dagli alleati alla saggezza.
25.Perdù, trouvè, cachè de si long siecle
Sera pasteur demi dieu honore,
Ains que La Lune acheve son grand cycle
Par autres veux sera deshonorè.
25.Perduto, trovato, nascosto da così lungo secolo
Sarà pastore semi dio onorato
Prima che La Luna compia il grande ciclo
Da altri vecchi sarà disonorato.
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25.L'India, che ha dovuto constatare come le promesse di autonomia
fatte dall'Inghilterra nei momenti più critici della Seconda Guerra
Mondiale non siano state mantenute, trova in Gandhi, 1869-1948,
“pastore semi dio onorato” una guida altissima nella statura morale
e politica. Questi predica la non violenza e la resistenza passiva, e
riuscendo ad impegnare le masse popolari in vastissime operazioni
dimostrative, le farà prendere coscienza dei propri diritti e maturare
le premesse di una futura libertà. Nel 1935 gli Inglesi concederanno
all'India una nuova costituzione, nella speranza di di frenare con
concessioni parziali il nazionalismo indiano: ma in effetti questa non
sarà che una tappa verso la ormai inevitabile indipendenza totale.
L'India, che aveva già ottenuto un certo grado di autonomia grazie
alle agitazioni promosse da Gandhi, poté proclamare la propria
indipendenza il 15 agosto 1947 col pieno consenso del governo
britannico. La popolazione mussulmana, peraltro, si staccò dal
rimanente corpo dell'India e costituì il Pakistan: uno stato diviso in
due zone territoriali non contigue, l'una nella vallata dell'Indo, l'altra
intorno alle foci del Gange, Bengala Orientale. Fra l'India e il
Pakistan sorsero gravi tensioni di natura politico-religiosa, in
conseguenza delle quali perì lo stesso Gandhi, il 30 gennaio 1948,
vittima del fanatismo di un indù che, assassinandolo, volle punire il
suo atteggiamento di comprensione e di tolleranza nei confronti dei
mussulmani. “Prima che la luna compia il grande ciclo”, prima
che l'Islam completi il suo percorso evolutivo, giungendo
all'Ebraismo, proseguendo nel Cristianesimo, oltre il Buddico, e le
antiche radici dell'Induismo, fino ai piedi del Maestro, prima che lo
stesso Gandhi possa naturalmente giungere alla sua naturale morte,
“da altri vecchi sarà disonorato”, Gandhi sarà ucciso.
26.Le grand du fouldre tombe d'heure diurne,
Mal & predict par porteur postulaire
Suivant presaige tumbe d'heure nocturne,
Conflit Reins, Londres, Etrusque pestifere.
26.La grande folgore caduta d'ora diurna,
Male e predizioni alla progenie portate
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seguendo il presagio accaduto nell'ora notturna,
Conflitto Reims, Londra, Etrusca pestifere.
26......”ore 8.15 del 6 agosto 1945. Bel tempo, cielo senza nubi. Tre
B-29 americani, provenendo da nord-est alla quota approssimativa
di 8.500 metri, apparirono improvvisamente nel cielo di Hiroshima.
Uno di essi fermò i motori, scese in picchiata sul centro della città,
sganciò una bomba atomica e, con una repentina conversione a
destra, si allontanò a tutta velocità in direzione nord-ovest. La
bomba precipitò rapidamente lasciandosi dietro una coda di colore
rossastro, e un minuto e mezzo dopo, ad una altezza di circa 570
metri, esplose in una sfera di fuoco del diametro di sessanta metri e
della temperatura di trecentomila gradi di calore. Lo scoppio
proiettò verso il suolo velocissime fiamme rosso, blu e marrone,
radioattivando il quaranta per cento dell'area cittadina.
Simultaneamente una colonna di fumo bianco a forma di fungo salì a
tremila metri di altezza in quarantotto secondi, e in otto minuti e
mezzo raggiunse i novemila metri, ai confini della stratosfera. Un
quarto d'ora più tardi, una pioggia densa e vischiosa, che dopo due
ore si trasformò in una sorta di pioggia minutissima, fece precipitare
a terra le particelle radioattive di cui la nuvola era carica. La
pressione dell'aria appiattì al suolo tutti gli edifici entro un raggio di
due chilometri e mezzo. Venti minuti dopo l'esplosione, una serie di
incendi, che ridussero in cenere gran parte degli edifici,
divamparono in vari punti della città. In questo olocausto senza
precedenti più di 240 mila persone persero la vita e più di 100 mila
riportarono ferite più o meno gravi” ..... è ciò che è scritto nella
didascalia esposta nell'attuale museo a Hiroshima. “Seguendo il
presagio accaduto nell'ora notturna, conflitto Reims, Londra,
Etrusca pestifere” tornando sul fronte europeo, Nostradamus
raccontando della più grande guerra della storia, concludendo, nel
descrivere il dramma ed il dolore delle città ora riprese e liberate
dagli alleati. La guerra che iniziò con una serie di aggressioni e
conquiste da parte della Germania nazista, tra il 1938 e il 1941,
trasformata poi da Hitler in guerra totale, portando sulla scena
Inghilterra, Russia e Stati Uniti, alleati contro Hitler, vedendo anche
la città di Londra attaccata con missili balistici, dalle bombe V1 ai
missili V2, settembre 1939-maggio 1941, nazisti, mentre, negli anni
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successivi, la ritirata tedesca, accompagnata sotto una massiccia
ondata di bombardamenti anglo-americani, accanto allo sbarco in
Sicilia, in Normandia, nel Sud della Francia, ormai incapace di tener
testa alle forze anglo-americane e sovietiche, nel maggio 1945,
sull'Elba, terre etrusche, subire la resa incondizionata... “Etrusca
pestifere”.
27.Dessoubz de chaine Guien du ciel frappe,
Non loing de la est cachè le tresor,
Qui par longs siecles avoit este grappè,
Trouve moura: l'oeil crevè de ressort.
La
27.Disotto della catena Guien dal cielo schiacciato,
Non lontano di là è nascosto il tesoro,
Qui per lunghi secoli è stato accumulato,
Trovato morirà: l'occhio bucato dal soccorso.
La
27.”Non lontano di là è nascosto il tesoro”. Nel XIX secolo i resti
fossili, di cui si scoprì la natura, vennero usati per classificare le
rocce e determinare la sequenza stratigrafica. I diversi strati venivano
denominati con toponimi geografici: per esempio, le montagne del
Giura, “disotto della catena Guien dal cielo schiacciato”, diedero
il nome al giurassico, cui risalgono rocce contenenti fossili di
dinosauro, “qui per lunghi secoli è stato accumulato”. Trovato, il
fossile, il suo sguardo verrà alla luce con gli scavi.... “trovato
morirà: l'occhio bucato dal soccorso”.
28.La tour de Bouq gaindra fuste Barbare,
Un tèps apres barque hesperique,
Bestail, gès, meubles tousdeux feròt gràt tare
Taurus & Libra quelle mortelle picque!
48
28.La torre di Bouq ospiterà la nave barbara,
Molto tempo dopo la barca italiana,
Bestie, gente, mosse tutti e due faranno grande tara
Germania e Italia quale mortale picca!
28.Rivolte politiche, guerre e difficoltà economiche diedero un
potente impulso all'immigrazione. Nel 1816-17 a causa delle guerre
napoleoniche, dalla Germania sud occidentale partì il primo flusso di
emigranti per l'America settentrionale e il Canada. Nel 1881-90 i
tedeschi che migrarono furono addirittura 1.300.000. Verso il 1900
anche l'Italia iniziò ad emigrare, non solo verso l'America
Settentrionale ma anche in Argentina, fino a quando nel 1910
raggiunse il picco massimo di 2 milioni di persone, “bestie, gente,
mosse tutti e due faranno grande tara”. Gli emigranti che
lasciavano l'Europa per gli USA dovevano affrontare un viaggio
durissimo, stipati tra la folla accalcata sulle navi. Spesso in fuga dalla
fame e dalla guerra, venivano impiegati per i lavori pesanti, specie
nella costruzione della ferrovie o della miniere d'oro e di stagno,
“Germania e Italia quale mortale picca!”. “La torre di Bouq
ospiterà la nave barbara, molto tempo dopo la barca italiana” e
Boston, avrà il compito di accogliere le genti germaniche ed italiche.
Il Boucher, è un tumulo, una torre funeraria, costruita in prossimità
di Boston, dai nativi americani nel 700-400 a.c.
29.Quand le poisson terrestre & aquatique
Par forte vague au graviet sera mis,
Sa forme estrange suave & horrifique,
Par mer aux murs bien tost les ennemis.
29.Quando il pesce terrestre e acquatico
Con forte onda sulla spiaggia sarà messo,
la sua forma strana persuasiva e orrifica,
Per mare alle mura ben presto i nemici.
29.Deciso durante la Conferenza di Teheran lo sbarco in Normandia
mostrò la potenza e le eccezionali capacità organizzative dell'esercito
49
americano, “con forte onda sulla spiaggia sarà messo”. La flotta
d'invasione comprendeva unità di ogni tipo: 138 navi da guerra,
4.000 mezzi navali da sbarco, “Il pesce terrestre e acquatico”
anfibi, circa 1.000 cacciatorpedinieri e 3.000 tra corvette, dragamine
e rimorchiatori. Per la costruzione di un porto artificiale, “per mare
alle mura”, che consentisse lo sbarco rapido e simultaneo di più navi
furono fabbricati 136 grandi cassoni di cemento che, rimorchiati ed
affondati nei pressi dei luoghi d'attracco, si sarebbero trasformati in
veri e propri moli.
30.La nef estrange par le tourment marin
Abourdera pres de port incongneu,
Nonobstant signes de rameau palmerin
Apres mort, pille: bon avis tard venu.
30.La nave straniera per tempesta marina
Abborderà vicino al porto sconosciuto,
Nonostante i segni del ramo di palma
Dopo morte, dei predatori: buon avviso tardi arrivato.
30.Il ritorno degli ebrei nella terra promessa. “Nonostante i segni
del ramo di palma”, nonostante siano giunti nella terra, culla delle
religioni, della pace, la Palestina, “la nave straniera per tempesta
marina, abborderà vicino al porto sconosciuto”, la nave giungerà
ad Haifa, porto sconosciuto, dove saranno respinti. Nel 1948 la Gran
Bretagna impose un blocco sui mari attorno ad Israele per impedire
alle navi cariche di rifugiati ebrei di approdare, in fuga dai paesi nei
quali fino ad ora avevano vissuto. L'episodio prima menzionato, vede
i 700 ebrei, ai quali fu impedito di sbarcare, utilizzare la fune che li
collegava alla costa, per giungere a terra. “Dopo morte, dei
predatori: buon avviso tardi arrivato”, terminata la Seconda
Guerra Mondiale, nel 1948 si è testimoni infine della creazione dello
stato d'Israele.
50
31.Tant d'ans les guerres en Gaule dureront,
Oultre la course du Castulon monarque,
Victoire incerte trois grands couronneront
Aigle, coq, lune, lyon, soleil en marque.
31.Molti anni le guerre in Francia dureranno,
Oltre il corso di Castulon Monarca,
Vittoria incerta tre un grande incoroneranno
Aquila, gallo, luna, sole in marco.
31.“Molti anni le guerre in Francia dureranno”, con la
Rivoluzione Francese, attraverso le guerre napoleoniche, fino alla
Prima ed alla Seconda Guerra Mondiale, ed anche “oltre il corso di
Castulon”. Castellòn de la Plana, in Spagna, testimone nel luglio del
1938, l'ultima città sul fronte controllato dalle forze nazionaliste,
opposto alle repubblicane, vedendo il generale spagnolo Franco,
guida dei nazionalisti di destra, che appoggiato da Germania ed
Italia, trionferà contro i repubblicani. “Vittoria incerta tre un
grande incoroneranno”. Germania (aquila), Francia (gallo),
Spagna (luna), Italia (sole) in guerra (in marco-Marte), incoronando
l'unico che vincerà: il male.
32.Le grand empire sera rost translatè
En lieu petit qui bien tost viendra croistre:
Lieu bien infime d'exigue comtè
Ou au milieu viendra poser son sceptre
a iiij*...errore nel manoscritto, che si
ripete sia nell'edizione di Albi che di Vienna del 1555, mentre la giusta
collocazione del simbolo, si dovrebbe trovare alla quartina numero 33,
la successiva..
32.Il grande impero sarà presto trasferito
In un luogo piccolo che ben presto crescerà:
Luogo davvero infimo d'esigua contea
Dove nel mezzo verrà a posare il suo scettro
51
32.Israele! Fin dalla fine dell'800 il sionismo alimentò un flusso di
ebrei verso la Palestina, tanto che, dopo che la regione fu assegnata
come mandato all'Inghilterra, nel 1923, si affacciò il progetto,
rimasto allora irrealizzato, della costituzione di uno stato ebraico.
Negli anni trenta e dopo la Seconda Guerra Mondiale, in
conseguenza alle atroci persecuzioni naziste, l'immigrazione degli
Ebrei sopravvissuti al genocidio si fece più intensa. “Dove nel
mezzo verrà a posare il suo scettro” dando inizio alla creazione di
Israele, nel mezzo dello stato palestinese. Religioni e leggi diverse,
tradizioni e culture opposte, che costrinsero 600.000 palestinesi ad
abbandonare la loro patria pur di non soggiacere alla sovranità
d'Israele, mentre l'Inghilterra, per non compromettere i discreti
rapporti nella zona, con le popolazioni medio-orientali, cercava
invano di frenare ed ostacolava il grande afflusso di immigrazione.
Così, sebbene i confini di tanti e troppi stati, Europei, Africani,
Americani, Asiatici, Australiani, sono sempre stati decisi e delineati
nel sangue e attraverso la guerra, e non nel reciproco rispetto etnico,
linguistico e culturale, ormai a mezzo secolo della fine del millennio,
mentre il mondo stava cercando di porsi come obbiettivo il rispetto
dei valori altrui, l'Inghilterra e il silenzioso consenso europeo e
statunitense, non frenarono, ma addirittura aiutarono lo sventramento
di uno Stato sovrano, che da ben 1300 anni era occupato da un
popolo, che a lo stesso da il nome: Palestina. (aiij *...errore nel
manoscritto, che si ripete sia nell'edizione di Albi che di Vienna del 1555,
mentre la giusta collocazione del simbolo, si dovrebbe trovare alla quartina
numero 33, la successiva.).
33.Prés d'un grant pont de plaine spatieuse,
Le grand lyon par forces Cesarées
Fera abbatre hors cité rigoreuse,
Par effroy portes luy seront reserées.
33.Accanto ad un grande ponte in una pianura spaziosa,
Il grande leone con forze Cesaree
Farà abbattere fuori città rigorosa,
Per paura le porte gli saranno sbarrate.
52
a iiij (simbolo cabalistico-lavoro
terminato)
33.Tre milioni di uomini, il popolo palestinese, “per paura le porte
gli saranno sbarrate”, dovrà andarsene, o perché cacciato, o per
scelta personale, per paura, o incompatibilità religiosa e morale,
costretto a fuggire, dalla propria casa e dalla propria terra. La
Palestina, dove i palestinesi, vivevano prima della costituzione dello
Stato di Israele, che ospita oggi solo 530 mila palestinesi, mantenuti
in condizioni di inferiorità politica ed economica, vede i rimanenti,
esiliati o dispersi, in Giordania, Siria, Egitto o nei paesi del Golfo
Persico. Il milione che sono rimasti, e che vive nei territori occupati,
creati da Israele nel 1967, la purtroppo famosa striscia di Gaza,
sembra dimenticare il loro popolo esule, circa 700 mila, raccolti nei
campi profughi, dove le condizioni di vita sono, fra tutte, le peggiori.
Nostradamus, che nelle righe della quartina precedente era
felicemente soddisfatto del ritorno alla Porta, a Gerusalemme, del
popolo ebraico, non può esser indifferente all'allontanamento di chi
da sempre vi è a guardia, il popolo mussulmano. E scrivendo
dell'esodo palestinese, costretto ad abbandonare la riva occidentale
del Giordano, oltrepassando il ponte di Allenby, “accanto ad un
grande ponte in una pianura spaziosa”, per raggiungere la
Giordania non occupata, vede gli israeliani contrapporre una difesa
esagerata rispetto all'attacco palestinese: “il grande leone con forze
Cesaree”. Fin da bambina, ancora poco comprendendo la politica,
ma riconoscendo bene il terrore ed il sangue della guerra, ho visto
nei telegiornali questi due splendidi popoli massacrarsi con le più
giuste intenzioni. Terroristi, si ma perché costretti, casa loro, si ma da
sempre la terra promessa, culla ebraica e poi cristiana, ma da secoli e
secoli territorio legittimo mussulmano... mentre i bambini palestinesi
morti nelle braccia delle loro madri, erano uguali ai figli uccisi delle
israeliane. Madri che urlavano, gemevano, singhiozzavano, sangue
che la mia prima televisione rifletteva in bianco e nero, ora sempre
più rapido, vicino, colorato ed attuale, nei nuovi monitor al plasma e
internet. Dialogo e tregue interrotte, giustamente, a volte e per un
fronte o per l'altro, dimenticando lo scopo per cui quello stato, quegli
stati, Palestina ed Israele, sovrani entrambi, esistono: LA PORTA.
Così Satana che ci mette lo zampino, insanguinando gli animi,
53
insanguina la terra, frammenta il cristallo, mentendo all'anima,
l'aiuta a disperdersi nelle atrocità e nei dolori, ormai dimentichi di
proseguire e di andare oltre. Si assiste ormai da decenni all'assenza di
flessibilità politica da parte di Israele nei confronti palestinesi,
rifiutando di riconoscerne la nazionalità, contrapposta agli arabi, che
non riconoscono l'entità sionista. Percepita da entrambi come un
corpo estraneo, Israele ha reagito progressivamente trasformandosi in
una sorta di fortezza assediata, che per difendersi è diventata in
proporzione, la nazione più armata del mondo, finendo per dare un
posto centrale all'esercito ed alle componenti militaristiche ed
aggressive che, invece dell'integrazione, hanno mirato a raggiungere
la superiorità assoluta in regione: “il grande leone con forze
Cesaree”.
a iiij
34.L'oyseau de proye volant a la fenestre
Avant conflict faict aux Francoys pareure
L'un bon prendra, l'un ambigue sinistre,
La partie foyble tiendra par bon augure.
34.L'uccello da prova volante alla finestra
Prima del conflitto fatto ai Francesi apparizione
L'uomo buono prenderà, l'uomo ambiguo sinistro,
La parte debole terrà per buon augurio.
34.”L'uccello da prova volante alla finestra, prima del conflitto
fatto ai Francesi apparizione”: il 17 dicembre 1903, ecco fare la
sua comparsa l'aeroplano. Nel 1909 il francese Louis Blériot
attraversa la Manica, e nel 1910 il pilota franco-peruviano Jorge
Chavez trasvola le Alpi, partendo dal suolo francese e precipitando
verso Domodossola mentre si appresta ad atterrare; “l'uomo buono
prenderà, l'uomo ambiguo sinistro”, l'uomo buono, l'aereo leggero
volerà, l'uomo ambiguo, il veivolo più pesante, sinistro, precipiterà.
Leonardo da Vinci, che sosteneva che per volare occorresse imitare
l'ala battente degli uccelli, ali cave e forate, più leggere, intuirà
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prontamente che “la parte debole terrà per buon augurio”, cioè
più leggera, sarà in grado di volare.
35.Le lyon ieune le vieux surmontera,
En champ bellique par singulier duelle,
Dans caige d'or les yeux luy crevera:
Deux classes une, puis mourir, morr cruelle.
35.Il leone giovane il vecchio sormonterà,
in campo bellico a singolare duello,
Dentro la gabbia d'oro gli occhi li bucherà:
Due classi in uno, poi morire, morte crudele.
35.Quante volte, fin da bambina, vedendo il vecchio film che parla di
questa quartina, sognando, ho ammirato la figura di Nostradamus. Ed
ora giungendovi, traducendo riga dopo riga, ignorando totalmente il
significato delle prossime quartine che affronterò, legate
consecutivamente una all'altra e quindi isolate poco intuibili,
sferrandomi un colpo basso da sola, ne ho smantellato il mito.
Quante interpretazioni errate, senza che il veggente ermetico fosse
svelato. Ed i grandi che lo studiavano da sempre, rivelando il limite
della mente, quando ormai accanto al cuore, ancora non ha una
Guida, mi vede ora nel riscriverla. ”Il leone giovane il vecchio
sormonterà”, il figlio primogenito di Alessandro III, Nicola II,
succedendo al padre nel 1894, debole ed indeciso, non riuscendo a
dare un indirizzo politico confacente alle esigenze e alle aspettative
della società russa in un periodo di trasformazioni economiche e
sociali, appena un mese dopo, attraverso gli eventi rivoluzionari del
febbraio 1917, “in campo bellico a singolare duello”, fu costretto
ad abdicare. Nicola II fu arrestato con l'intera famiglia imperiale. Lo
zar, la zarina ed i futuri eredi al trono, “due classi in uno, poi
morire, morte crudele”. Nel 1917 il regime zarista, sconvolto dalla
guerra e dalla crisi economica, crollò, ed il governo provvisorio che
lo sostituì fallì nei piani di sviluppo economico. Nell'ottobre 1917 i
bolscevichi assunsero il controllo delle truppe distanza a San
Pietroburgo e di numerose città importanti. Scoppiò la guerra civile
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provocata dal tentativo da parte degli antibolscevichi e dei
filomonarchici, sostenuti dalle truppe di altre nazioni europee di
rovesciare il regime; tuttavia i Bolscevichi Rossi, ben organizzati
mantennero il potere nel cuore della Russia e nel 1921 sconfissero gli
avversari, deboli e disuniti. Frattanto, altri gruppi nazionali ai
margini del territorio russo, lottavano per l'indipendenza: Finlandia,
Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia la ottennero e la conservarono,
mentre l'indipendenza di Armenia, Azerbaigian e Georgia fu
effimera. Nel 1924 i bolscevichi erano saldamente al potere e fu
creata l'Unione Sovietica. “Dentro la gabbia d'oro gli occhi li
bucherà” la casa che sarà testimone dell'eccidio, la casa di un'ex
commerciante d'oro.... Casa Ipat'ev, la casa di Nikolaj Ipat'ev, un
mercante di Ekaterimburg, dove l'ex zar Nicola II e numerosi
membri della sua famiglia furono giustiziati. Negli anni 1880 Ivan
Redikortsev, un ufficiale con partecipazioni nell'industria mineraria,
commissionò una casa a due piani da costruirsi sul pendio di una
collina. Nel 1898 la villa passò a Sharaviev, un commerciante in
“oro” dalla scarsa reputazione. Dieci anni più tardi la casa venne
acquistata da Nikolai Nikolayevich Ipatiev, un ingegnere militare,
che trasformò il piano terra nel suo ufficio. Ipatiev venne convocato
alla fine di aprile del 1918 nell'ufficio del Soviet degli Urali e gli
venne ordinato di liberare quella che ben presto sarebbe stata
chiamata "La casa dello scopo speciale". La famiglia Romanov si
trasferì a Casa Ipatiev il 30 aprile e vi soggiornò 78 giorni.
L'imperatore, la moglie, le loro quattro figlie Olga, Tatiana, Maria e
Anastasia, il figlio Alessio, il dottore Eugene Botkin, la cameriera
Anna Demidova ed il valletto Alexei Trupp vennero tutti assassinati
da un commando della polizia segreta bolscevica agli ordini del capo
della Ceka Yakov Yurovsky tra il 16 ed il 17 luglio 1918. Lo
squadrone d'esecuzione comprendeva quattro bolscevichi russi e
sette soldati.
36.Tard le monarque se viendra repentir
De n'avoir mis a mort son adversaire:
Mais viendra bien à plus hault consentir
Que tout son sang par mort fera defaire.
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36.Tardi il monarca si vedrà pentire
Di non aver messo a morte il suo avversario:
Ma verrà ben presto ad accordarsi ben più in alto
Che tutto il suo sangue per morte sarà sparso.
36.Nell'agosto 1917 un tentativo di colpo di stato reazionario, per
quanto fallito, mettendo in evidenza la pericolosità di questa
situazione ambigua, induce i bolscevichi a una nuova iniziativa
rivoluzionaria. Lo zar Nicola II “si vedrà pentire, di non aver
messo a morte il suo avversario”, Lenin. Quest'ultimo, che sin
dagli ultimi mesi del 1900, studiando all'estero, prese a pubblicare
l'Iskra, scintilla, un giornale che veniva diffuso clandestinamente in
Russia, e che costituiva l'unico punto di riferimento comune per gli
sparsi gruppi del movimento rivoluzionario, il governo provvisorio,
venne anche appoggiato dalla borghesia liberale, “verrà ben presto
ad accordarsi ben più in alto” e i soviet, appoggiati a loro volta
dalle masse popolari. Rientrato in patria, fu anche deportato in
Siberia, ma non per questo interruppe la sua attività di studioso e
teorico della rivoluzione. Disseminando il paese di lutti e rovine, la
guerra civile si conclude nel 1922 con la vittoria dell'Armata Rossa,
l'URSS. Fermiamoci! Fermiamoci un attimo! Certo abbiamo letto,
numeri e l'uno, divenendo centinaia, e poi migliaia, fino ai milioni,
morte, morte, ed uomini che non sono più, e sangue, sangue... “che
tutto il suo sangue sarà sparso”, in questo caso lo Zar, in altri
milioni di persone, ma se questa traduzione fosse anche errata, questa
storia e questo passato, facilmente scritto col senno di poi, è nostro,
ed il sangue che cola tra le pagine che scorrono sul computer, non mi
fanno luccicare gli occhi perché il monitor mi infastidisce. Quanto
poco impara l'uomo da se stesso, dai suoi errori? La cronaca che
trascriverò parla della morte di pochi, nobili, ricchi, lo Zar e la
Zarina, non dei pezzenti e dei poveracci che fanno solo
vertiginosamente alzare i numeri poi da trascrivere, ma una volta
terminati i massacri, sfatato il mito del sangue blu, ora nel nuovo
millennio, il rosso che rimane a terra, sul muro, schizzato ovunque,
rattrista e gela il cuore, per l'ennesima volta, uguale in ognuno:
Ekaterimburg. Redatto ad Alapaevsk, 18 luglio 1918:
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Jakov Michajlovic' Jurovskij fu incaricato di occuparsi
personalmente della preparazione, dell'esecuzione e del successivo
occultamento dell'eccidio, tra i Romanov e le persone che le avevano
seguite, sarebbero morte 11 persone. Venne nominato comandante
della Casa a destinazione speciale, ossia della Casa Ipatiev, ove
erano detenuti lo zar deposto Nicola II e tutta la sua famiglia, e nelle
loro ultime settimane di vita gestì i ritmi di vita della casa. I
Romanov vivevano sotto stretta sorveglianza, e la prolungata
convivenza con le guardie rosse era costellata di soprusi e angherie
da parte di quest'ultime verso l'ormai impotente famiglia, e
specialmente verso le figlie adolescenti dell'ex sovrano Ol'ga,
Tat'jana, Marija e Anastasija. Sotto il precedente comandante della
casa i furti e gli scherzi triviali verso la famiglia erano all'ordine del
giorno, e i Romanov avevano persino difficoltà a tutelare la salute
cagionevole del figlio minore di Nicola II, Aleksej, malato di
emofilia, e della ex zarina Aleksandra Fèdorovna, sofferente di
sciatica. Con l'arrivo del commissario Jurovskij il regime della Casa
a destinazione speciale cambiò. Le guardie furono disciplinate a non
avere contatti con i prigionieri ed i furti cessarono improvvisamente.
Jurovskij si informava giornalmente da Nicola Romanov circa la
salute della moglie e del figlio, talvolta accettava di portare qualche
richiesta all'esterno, e permise alle suore di un convento vicino di
portare latte e uova fresche per i prigionieri. Nel frattempo
effettuava tutti i preparativi per l'esecuzione. Nella seduta del Soviet
dove si sarebbero decisi i bersagli dei carnefici, le guardie rosse si
rifiutarono di sparare sui figli, e Jurovskij dovette chiamare exprigionieri di guerra austro-ungarici, che avevano aderito alla
rivoluzione, a cui spiegò tutto in tedesco. La notte tra il 16 e il 17
luglio, alle 11 di sera, Jurovskij chiamò il suo assistente Medvedev e
gli diede le seguenti disposizioni: raccogliere 11 revolver dai soldati
della casa; avvisare il corpo di guardia della casa di non allarmarsi,
se avesse udito degli spari. Al pianterreno era stata scelta una stanza
con un tramezzo di legno stuccato , per evitare rimbalzi, da cui
erano stati levati tutti i mobili. La squadra era pronta nella stanza
accanto. I Romanov non avevano intuito nulla. A mezzanotte,
Jurovskij svegliò i Romanov e ordinò loro di prepararsi per una
partenza; spiegò che, in concomitanza dell'arrivo imminente dei
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bianchi in città era scoppiata una sommossa, e che sarebbe stato più
sicuro trasferirli altrove. Mezz'ora più tardi Nicola II, la moglie
Aleksandra Fëdorovna, il medico dott. Botkin, l'inserviente Trupp, il
cuoco Charitonov, poi i cinque figli, Ol'ga, Tat'jana, Marija,
Anastasija, Aleksej, e la dama di compagnia Anna Demidova scesero
le scale e Jurovskij li invitò ad entrare nella stanza del pianterreno.
Nikolaj aveva in braccio Aleksej, gli altri portavano dei cuscinetti e
delle piccole cose di vario genere. Entrando nella stanza vuota,
Aleksandra Fëdorovna domandò: «Ma come, non c'è neppure una
sedia? Non ci si può neppure sedere?» Il comandante ordinò di
portare due sedie. Nikolaj fece sedere su una sedia Aleksej, mentre
sull'altra prese posto Aleksandra Fëdorovna. Ai rimanenti il
comandante ordinò di disporsi in fila. Alludendo alla sua professione
di fotografo, il commissario li dispose come per una fotografia di
notifica: seduti in prima fila Aleksandra Fëdorovna ed Aleksej,
accanto a loro Nicola e alle loro spalle le figlie; sui lati i membri del
seguito. Con rapidi gesti del braccio Jurovskij indicava a ciascuno
dove doveva disporsi. Calmo, a bassa voce: «Prego, voi mettetevi
qua, e voi qua... ecco, così, in fila...» I detenuti si disposero in due
file. Nella prima c'era la famiglia dello zar, nella seconda la loro
gente. Quando tutto fu pronto, Jurovskij chiamò il commando
armato; e 10 uomini si ammassarono sulla porta attendendo l'ordine.
Quando entrò la squadra, il comandante disse ai Romanov che in
considerazione del fatto che i loro parenti continuavano l'attacco
contro la Russia sovietica, il Comitato esecutivo degli Urali aveva
deciso di giustiziarli. Nicola voltò le spalle alla squadra, volgendosi
verso la famiglia, poi, come tornato in sé, si girò in direzione del
comandante, chiedendo: «Come? Come?» Il comandante ripeté in
fretta e ordinò alla squadra di puntare. Nicola non disse più nulla, si
voltò di nuovo verso la famiglia, agli altri sfuggirono altre
esclamazioni sconnesse. Tutto ciò durò alcuni secondi. Detta l'ultima
parola, Jurovskij estrasse di colpo il revolver dalla tasca e sparò allo
zar. La zarina e la figlia Ol'ga cercarono di farsi il segno della croce,
ma non fecero in tempo. Gli uomini ammassati sulla porta tesero i
revolver e bersagliarono sul gruppo: Aleksandra Fëdorovna cadde
subito dopo il marito, seguita da Aleksej; dopo di loro si rivolsero
alle figlie e al seguito. ...si formarono tre file di uomini che
sparavano con le pistole. E la seconda e la terza fila sparavano al di
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sopra delle spalle di quelli che erano davanti. Le braccia con i
revolver, protese verso i condannati, erano così tante e così vicine
l'una all'altra che quelli che erano davanti ebbero il dorso della
mano ustionato dagli spari di quelli che erano dietro. Nella
confusione generale, i pianti e le urla delle ragazze confondevano gli
uomini, che non riuscivano a mirare correttamente; le figlie, avendo
cucito alcuni gioielli nei vestiti, dovettero subire più colpi prima di
cadere e far cessare le urla che disturbavano i carnefici. Il mio
aiutante dovette consumare un intero caricatore. Le due figlie minori
dello zar erano accovacciate per terra contro la parete, con le
braccia strette sul capo. Intanto due stavano sparando contro le loro
teste. Aleksej era disteso sul pavimento. Qualcuno sparava anche
contro di lui. La frel'na, la tata Demidova, era sul pavimento ancora
viva. I gioielli cuciti negli abiti facevano rimbalzare i proiettili sui
corpi delle donne, che ferite e spaventate, non sembravano smettere
di dibattersi in preda al dolore e al terrore. Allora mi slanciai nel
locale dell'esecuzione e urlai di smetterla di sparare e di finire quelli
che erano ancora vivi a colpi di baionetta... Uno dei compagni
cominciò a spingere nel petto della frel'na la baionetta del suo fucile
americano Winchester. La baionetta aveva l'aspetto di un pugnale,
ma la punta non era acuminata e non penetrava. Ella si aggrappò
con ambo le mani alla baionetta e cominciò ad urlare. Poi la
colpirono con i calci dei fucili. Dopo circa venti minuti, l'esecuzione
ebbe termine. Il sangue scorreva a rivoli. Quando arrivai io l'erede
era ancora vivo e rantolava. Jurovskij gli si accostò e gli sparò due o
tre colpi a bruciapelo. L'erede tacque. Quel quadro mi provocò un
conato di nausea. Tuttavia, al momento di trasportare i corpi
all'autocarro, il commando si accorse che non tutti erano morti.
Quando deposero sulla barella una delle figlie, essa lanciò un urlo e
si coprì il volto con una mano. Constatammo che erano vive anche le
altre. Ormai non si poteva più sparare, perché le porte erano aperte,
Ermakov prese il mio fucile con la baionetta innestata e a colpi di
baionetta fini tutti coloro che erano ancora vivi. I cadaveri vennero
caricati su una camionetta, che seguita dal commando di Jurovskij,
si addentrò nel bosco di Koptjakij per passare alla fase
dell'occultamento. A metà strada l'autocarro si impantanò: il
commissario decise quindi di bruciare sul posto due corpi per
confondere un'eventuale futura indagine dei bianchi. Nella sua nota
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egli attesta che bruciò il corpo di Aleksej e di una donna,
probabilmente Marija o Anastasija, che identifica con Anna
Demidova. Dopo la prima cremazione e il disincaglio del carro,
Jurovskij ed i suoi arrivarono nel luogo prescelto: una cava
abbandonata chiamata la radura dei quattro fratelli, per la presenza
di quattro ceppi di abeti. Lì i cadaveri vennero spogliati, e fu allora
che gli uomini scoprirono i gioielli nascosti dalla zarina e dalle
figlie, e fatti a pezzi con asce e coltelli; gettati nella cava, vennero
cosparsi di acido solforico e poi dati alle fiamme.
Il giorno seguente all'esecuzione, Sverdlov interrompe i lavori del
comitato centrale di Mosca, e mormora qualcosa a Lenin;
quest'ultimo allora dice ad alta voce: «Il compagno Sverdlov ha da
fare una dichiarazione». «Devo dire» dice Sverdlov «che abbiamo
ricevuto notizie da Ekaterinburg. Per decisione del Soviet regionale,
è stato fucilato Nicola II in un tentativo di fuga mentre le truppe
cecoslovacche si avvicinavano alla città. Il presidium del comitato
esecutivo centrale panrusso approva tale decisione.» Segue un
"silenzio generale", fino a quando Lenin non propone di continuare il
lavoro interrotto. Il 20 luglio venne pubblicato a Ekaterinburg il
decreto dell'eseguita esecuzione: Decreto del Comitato esecutivo del
Soviet degli Urali dei deputati operai, contadini e dell'Armata rossa.
Avendo notizia che bande cecoslovacche minacciano Ekaterinburg,
capitale rossa degli Urali, e considerando che il boia coronato,
qualora si desse alla latitanza, potrebbe sottrarsi al giudizio del
popolo, il Comitato esecutivo, dando corso alla volontà del popolo,
ha decretato di procedere all'esecuzione dell'ex zar Nikolaj Romanov,
colpevole di innumerevoli crimini sanguinosi. Nonostante il Soviet
centrale di Mosca avesse negato in seguito lo sterminio dell'intera
famiglia, comunicando la sola fucilazione dello zar in un tentativo di
fuga, e nonostante gli sforzi di Jurovskij e dei suoi uomini di
occultare nel modo più assoluto ogni traccia dell'esecuzione di
massa, i resti nella cava dei quattro fratelli sono stati portati alla luce
nel 1979, mentre il corpo dello zar venne riesumato solo il 9 luglio
1993.
61
37.Ung peu devant que le soleil s'esconse
Conflict donné, grand peuple dubieux:
Prosligés, port marin ne faict responce,
Pont & sepulchre en deux estranges lieux.
Le
37.Un poco prima che il sole si nasconda
Conflitto provocato, grande popolo dubbioso:
Sbaragliati, porto marino senza risposta,
Ponte e sepolcro in due luoghi stranieri.
Il
37.”Un poco prima che il sole si nasconda” che arrivi la guerra, il
22 gennaio 1905 a Pietroburgo, si fece un'importante dimostrazione
popolare, guidata dal pope Gapon, recando allo zar una petizione che
invocava alcuni provvedimenti essenziali, la convocazione di
un'assemblea costituente, il miglioramento del regime salariale e la
graduale riforma agraria. Si concludeva così : “Sovrano! Non
rifiutarti di aiutare il Tuo popolo! Abbatti il muro che esiste fra Te e
il Tuo popolo. Ordina e giura che i nostri voti saranno realizzati, e
Tu renderai felice la Russia. Se non lo farai, siamo pronti a morire
qui; noi non abbiamo che due vie: o la libertà e la felicità o la
tomba” .... la guardia imperiale aprì sulla massa un fuoco micidiale
che provocò centinaia di morti e feriti... “conflitto provocato,
grande popolo dubbioso”. L'indignazione popolare divampò allora
diffusamente per tutta la Russia, e in molti luoghi si formarono i
soviet, consigli degli operai, che assunsero per quanto possibile la
guida del movimento. Quando risultò evidente che la ribellione,
estesasi anche ad alcune unità della flotta e appoggiata da uno
sciopero che bloccò l'intera vita nazionale, “sbaragliati, porto
marino senza risposta”, non potendo più reprimerla nuovamente
con la violenza, lo zar si risolse finalmente a sottoscrivere un
Manifesto, ottobre 1905, nel quale si impegnava solennemente a
concedere le fondamentali libertà politiche e ad istituire un
parlamento elettivo o Duma. Tardi, ormai tardi, fame, miseria e
soprusi, rabbia e disperazione avevano spinto gli animi alla guerra,
ed il sangue di questo, seppur odiato re, del suo piccino, della madre
e delle sorelle, delle persone care che gli erano rimaste accanto, era
62
dello stesso colore, sapore ed odore delle stragi che si seminarono
attraverso la guerra civile del suo paese, venne sparso. Così come il
sangue palestinese, israeliano, alla triste rincorsa di affermare chi ha
torto o ragione, mentre generazioni e generazioni di delitti vengono
seppelliti dall'animo umano. “Ponte e sepolcro in due luoghi
stranieri”, riportando il testo in Palestina, attraverso il ponte sul
Giordano, accanto al Santo Sepolcro, vedendo ormai prossima la
nascita dello stato ebraico, disposto ad occupare e mantenere con la
forza, la città Santa, Gerusalemme, senza prendere in considerazione
il popolo palestinese, come lo zar, i bolscevichi bianchi ed i rossi,
ognuno attraverso le loro giuste e perfette ragioni, seminando morte,
sangue e dolore.
38.Le Sol & l'aigle au victeur paroistront:
Responce vaine au vaincu l'on asseure,
Par cor ne crys harnoys n'arresteront
Vindicte, paix par mort si acheve à l'heure.
38.Il sole e l'aquila al vincitore appariranno:
Risposta vana al vincitore verrà fatta,
né corno ne grido le armature arresteranno
vendetta, pace dalla morte sarà compiuta allora.
38.”Combattenti di terra, di mare e dell'aria! Camicie nere della
rivoluzione e delle legioni! Uomini e donne d'Italia, dell'Impero e del
regno d'Albania! Ascoltate! Un'ora segnata dal destino batte, batte
nel cielo della nostra patria. L'ora delle decisioni irrevocabili. La
dichiarazione di guerra è già stata consegnata agli ambasciatori di
Gran Bretagna e di Francia. Scendiamo in campo contro le
democrazie plutocratiche e reazionarie dell'Occidente, che, in ogni
tempo, hanno ostacolato la marcia, e spesso insidiato l'esistenza
medesima del popolo italiano... ....vincere! E vinceremo! Per dare
finalmente un lungo periodo di pace con la giustizia all'Italia,
all'Europa, al mondo. Popolo italiano! Corri alle armi, e dimostra la
tua tenacia, il tuo coraggio, il tuo valore!” ... “né corno ne grido le
armature arresteranno, vendetta, pace dalla morte sarà
63
compiuta allora”, alle diciotto del 10 giugno 1940, Mussolini dal
balcone del palazzo di Piazza Venezia annunciò ai Romani la
decisione di dichiarare guerra alla Francia ed alla Gran Bretagna. Ed
“il sole e l'aquila” l'Italia e la Germania, alleati, “al vincitore
appariranno”, si prostreranno al male.
39.De nuict dans lict le supresme estrangle
Pour trop avoir subiourné, blond esleu,
Par troys l'empire subroge exancle,
A mort mettra carte, pacquet ne leu.
39.Di notte a letto il supremo soffocato
Per troppo aver soggiornato, biondo eletto,
Ad opera di tre l'impero asservito al sostituito,
A morte metterà la carta, pacco non letto.
39.”Di notte a letto il supremo soffocato”, parlando di Rommel,
generale dell'Afrika Korps, unità tedesca, coinvolto in un attentato
contro Hitler, il 20 luglio 1944, che posto di fronte all'alternativa di
togliersi la vita o di essere processato pubblicamente a Berlino,
chiamando il figlio in camera da letto, riferendogli le seguenti parole:
“Proprio adesso ho dovuto dire a tua madre che fra un quarto d'ora
sarò morto... Hitler mi accusa di alto tradimento. In considerazione
dei servizi resi in Africa, mi è stata offerta la possibilità di morire
avvelenandomi. I due generali hanno portato con sé un veleno che
uccide in tre secondi. Se accetto, contro la mia famiglia non sarà
presa nessuna delle misure d'uso in simili casi... Avrò funerali a
spese dello stato. Tutto è stato previsto fin nei minimi particolari.
Fra un quarto d'ora riceverete per telefono dall'ospedale di Ulm la
notizia che ho avuto una congestione cerebrale mentre mi recavo a
una conferenza.” Rommel si rese perfettamente conto che se avesse
scelto il processo, non sarebbe mai giunto vivo a Berlino, perché
Hitler non avrebbe tollerato che uno dei suoi generali più popolari
apparisse pubblicamente come nemico del regime nazista. “Biondo
eletto” di pura razza ariana, “ad opera di tre l'impero asservito al
sostituito”, Italia, Germania e Giappone, al servizio di Satana.
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Rommel, che non giungerà mai alla conferenza, non avrà modo di
leggere “il suo pacco”, a colui che mise “a morte la carta”, Hitler,
attraverso i roghi di pulizia, oltre che etnica anche culturale ed
intellettuale, dove migliaia di libri furono definitivamente distrutti,
quando in tutte le principali città della Germania, il 10 maggio 1933,
i nazisti inscenarono incendi di libri considerati dal regime “arte
degenerata”. Furono bruciati libri dei più rappresentativi autori,
tedeschi e non, come Brecht, Thomas e Heinrich Mann, Dòblin,
Remarque, Schnitzler, Kraus, Broch, Hofmannstahl, Werfel, Hesse,
Freud, Einstein, Kafka, oltre a opere del passato, come quelle di
Heine, o scritti di autori “sovversivi” come Marx, Bebel, Bernstein.
Questi atti barbarici, accompagnati da fiaccole di studenti e da
discorsi infuocati di professori, ma in realtà organizzati dal ministero
della propaganda, inauguravano un'epoca di cui a suo tempo
Heinrich Heine aveva scritto profeticamente “Dove si bruciano i
libri, là alla fine si bruciano gli uomini”. Il 22 settembre 1933 fu
istituita legalmente la Camera di cultura del Reich, un'organizzazione
di controllo e di censura mascherata da corporazione, che
irreggimentava tutte le forme artistiche e culturali, dalla musica al
teatro, dalle arti alla letteratura, al cinema, alla stampa, alla radio.
Gòbbels, presidente della Camera di cultura, dichiarò: “La
rivoluzione che noi abbiamo compiuto è una rivoluzione totale... è
perciò del tutto irrilevante di quali mezzi essa si serva”.
40.La trombe faulse dissimulant folie
Fera Bilance un changement de loys:
Hystra d'Egypte qui veult que l'on deslie
Edict changeant monnoyes & aloys.
40.La tromba falsa che finge follia
Farà Bilancia un cambiamento delle leggi:
Uscirà dall'Egitto chi vuole che lo elegga
Editto che cambierà monete e metalli.
40.L'Egitto, nella strategia Britannica, nella seconda Guerra
Mondiale, occuperà un posto di primo piano, tra le terre d'Africa.
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Essendo l'ultimo paese confinante, tramite il Canale di Suez, il ponte
di congiunzione fra i possedimenti africani, con il Medio Oriente,
Irak, Palestina e Impero Indiano. “Farà Bilancia un cambiamento
delle leggi”, l'Italia, bilancia, il 27 novembre 1940, con Germania e
Giappone firma a Berlino il Patto Tripartito, che assegnava l'Europa
continentale alla Germania, all'Italia il dominio del Mediterraneo e al
Giappone il controllo dell'Asia meridionale e insulare. Queste tre
potenze sarebbero state i pilastri del Nuovo Ordine, ispirato ai
principi razzistici del nazifascismo, cui naturalmente aderirono gli
stati vassalli, la Francia di Vichy, l'Ungheria, la Bulgaria e la
Romania. Mentre nei primi mesi di guerra i Giapponesi passavano di
vittoria in vittoria, la guerra in Estremo Oriente ebbe gravi
ripercussioni, sul fronte libico-egiziano. Dopo la vittoriosa campagna
di Rommel dell'aprile, sullo scorcio del 1941 gli Inglesi erano
nuovamente riusciti ad occupare tutta la Cirenaica, ma due offensive
sferrate dagli Italo-tedeschi fra il gennaio e il giugno 1942,
costrinsero gli Inglesi a ritirarsi sin quasi a Tobruch, per infine farli
retrocedere fino ad el-Alamein, segnando il punto di massima
penetrazione delle truppe dell'Asse sul suolo egiziano. “La tromba
falsa che finge follia” la guerra, in questo caso la Seconda
Mondiale, che distrusse e rase al suolo città e popoli, lasciò danni
materiali, mostruosi, che misero in ginocchio l'economia dell'intero
pianeta. L'Unione Sovietica perdette quasi 20 milioni di persone, tra
le quali molto perirono congelati, la Polonia 6 milioni di uomini, la
Germania 5 milioni, il Giappone 2 milioni, la Iugoslavia 1 milione e
700.000, la Francia 800.000, l'Impero Britannico 500.000, l'Italia
450.000, la Romania altrettanti 450.000, gli Stati Uniti 300.000, e la
Cina 15 milioni. La situazione economica era a pezzi, e l'Europa
semidistrutta, con le industrie ed i trasporti paralizzati dai
bombardamenti subiti, “cambierà monete e metalli”. Il segretario di
stato, George Marshall, proponendo il piano d'aiuti per la
ricostruzione dei paesi europei distrutti dalla guerra, portando in
primo piano il dollaro, finanziò per oltre 12 miliardi e mezzo di
dollari la ricostruzione post bellica nei paesi europei filoccidentali tra
il 1948 e il 1951. La Gran Bretagna fu aiutata per 12,5 miliardi di
dollari, l'Irlanda con 148 milioni. Norvegia 236 milioni, Svezia 107,
Danimarca 273, Belgio e Lussemburgo 546, Paesi Bassi 1084,
Germania dell'ovest 1391, Austria 678, Italia 1509, Francia 2714,
66
Spagna 1982, Portogallo 51, Grecia 707 e Turchia 225. Il governo
militare sovietico rispondendo con un cambio della moneta della
stessa proporzione, si adeguò alla riforma monetaria attuata nelle
zone occidentali fatta nel giugno 1948. Negli anni che seguirono, gli
anni cinquanta, gli USA si guadagnarono la fama di società opulenta;
una situazione di prosperità economica e progresso sociale mai
vissuta in precedenza, dopo la fine della Grande Depressione con la
Seconda Guerra Mondiale. Milioni di americani godettero di un
maggior benessere, la qualità della vita fu migliorata dalla
disponibilità dei nuovi beni di consumo, attraverso nuove
opportunità di prestiti, vedendo anche la nascita di nuovi quartieri
residenziali nelle zone suburbane. L'impulso dato dalla guerra allo
sviluppo economico e più tardi la corsa agli armamenti furono due
fattori cruciali nella creazione della ricchezza nell'immediato
dopoguerra, che con la riconversione industriale, vide un notevole
sviluppo dei beni di consumo durevoli, orientatosi maggiormente
verso l'interno, dando vita al consumismo, accanto alla posizione del
sistema economico-finanziario internazionale, assicurando l'accesso
ai mercati stranieri e alle materie prime, garantendone così il
successo economico.
41.Siege en cité, & de nuict assaillie,
Peueschapès: non loing de mer conflict.
Femme de ioye, retours filz defaillie
poison & lettres cachées dans le plic.
41.Sede in città e di notte assalito,
Pochi scampati: non lontano dal mare conflitto,
Prostituta, al ritorno del figlio fuggito
veleno e lettere nascoste dentro il plico.
41.“Sede in città e di notte assalito, pochi scampati: non lontano
dal mare conflitto”, portano il lettore nelle acque di Pearl Harbor,
con la flotta americana, bombardata dagli aerei giapponesi il 7
dicembre 1941. L'attacco giapponese, preparato minuziosamente da
mesi, ebbe nel fattore sorpresa l'elemento determinante. L'offensiva,
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sferrata senza alcuna dichiarazione di guerra, fu imperniata su due
successivi attacchi aerei: ad una prima ondata di oltre duecento
veivoli giapponesi, decollati dalla portaerei dell'ammiraglio Nagumo
al largo delle Hawaii, seguì nel giro di un'ora un secondo attacco,
condotto da altri centosettanta aerei. Su nove corazzate americane
ancorate nel porto ben otto vennero messe fuori combattimento,
mentre altre ottantasei navi di medio tonnellaggio vennero distrutte.
In poco più di due ore, perdendo solo trenta aerei, i Giapponesi
avevano acquisito la superiorità navale nel Pacifico. “Prostituta, al
ritorno del figlio fuggito”, descrivendo la portaerei giapponese, che
alla fine dell'operazione di guerra, attende il ritorno dei suoi aerei, al
largo delle Marianne. Così eccoci infine alla stesura assurda e
mostruosa del “veleno e lettere nascoste dentro il plico”, il “Nuovo
Ordine”, dettato da Hitler tra il 1924 e il 1926. Il “Mein Kampf” :
“La mia battaglia”. Il dittatore, prevedendo la spartizione del mondo
tra le poche nazioni ritenute degne di esercitare la sovranità, aveva
redatto il testo allo scopo di pianificare ulteriormente il suo criminale
disegno di occupazione, vedendo nei Tedeschi, il popolo dei signori,
la naturale spettanza di governare l'intero pianeta, lasciando agli
alleati un privilegio nel governare anch'essi i popoli sottomessi,
costituiti da sottouomini, come schiavi, oppure eliminandoli,
mediante la fame, la sterilizzazione, i campi di sterminio. Agli Ebrei
spettava il primo posto nella gerarchia dell'annientamento, uccisi
secondo la modalità della soluzione finale. Gli altri popoli sarebbero
stati privati della loro classe dirigente ed intellettuale, e sebbene il
compito di massacrare intere popolazioni presentava notevoli
difficoltà tecniche, il Terzo Reich seppe approntare mezzi adeguati:
furono create squadre speciali, Einsatzgruppen, dotate di furgone che
immettevano gas di scarico nel carrozzone chiuso, situato dietro la
cabina del pilota, sul quale veniva fatta salire la vittima, anticipando
di poco gli organizzati e scientifici campi di sterminio, capaci di
sopprimere e di cremare migliaia di persone al giorno.... . Veri
ariani!...senza Misericordia, senza cuore. Le anime rosse ed eccelse,
coloro che raggiungendo la profondità del buddico, solo con le loro
forze, senza un Maestro, potenti menti senza cuore, riorganizzando i
limiti terreni, attraverso ordine e pulizia, eliminano chi ancora non ha
compreso. La giustizia contro il male. Il Mein Kampf, non è che solo
una faccia della medaglia, quella gentile ed educata, sebbene
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delirante e sufficientemente demoniaca, celando ai più, il vero ed
occulto itinerario che Hitler seguiva. Lui, i sui intimi, occultisti tra i
più potenti, gli ariani, anime del buddico, che ascoltando chi li
guidava, le voci, i sogni, le visioni, i contatti medianici, ed ogni
facoltà che a queste profondità dell'anima si rivelano, altro non
fecero che seguire chi gliele donava: Satana. Ogni essere, che sia
vivo o morto, che non sia il Figlio di Dio il Messia, l'unico cordone
antakarana collegato con il Padre Celeste, è rinchiuso nei gironi
donati a Satana. Certo, che tante e troppe volte, seguendo questi
consigli, anche se ponderati e ritenuti certi, potremmo anche non
sbagliare ed arrivare a meta, Satana è il tempo, deve pur divertirsi in
qualche modo, ma al bordo di qualche esperienza, la torre di
speranze crollerà. Così Himmler, Hitler, Goebbels, Gòring, Hess,
Bormann, e tanti altri, perfettamente rovesciati nella loro potenza,
capovolti nelle loro nozioni, iniziarono a pulire, zingari, ebrei,
gemelli... “sapendo” “chi”, e “come” eliminare, per essere più
luminosi. Consci di essere cristiani più evoluti, cercarono di
eliminare gli ebrei, che consideravano pericolosamente un credo che
avrebbe potuto minare la loro fede, riattirandola nelle loro ideologie,
come pure eliminarono i gemelli, sebbene prima studiandoli, con
crude vivisezioni, alfine di scoprire perché queste anime tornavano
dal buddico ancora legate tra loro. Non ultimo, gli zingari,
pericolosamente all'atmico, usciti senza casa, ne metà, girovaghi
dell'occulto, settimo ed ultimo corpo che gli ariani non
comprendevano, oltre la loro conoscenza, quindi necessariamente da
studiare, alfine di scoprirne la dimensione e la vastità. Himmler, il
più pignolo, lo specialista. Sadismo oltre ogni immaginazione, che
razionalmente seguiva un percorso che non poteva essere altrimenti,
in un'ottica che vedeva Hitler al centro del disegno divino. Frequenze
così forti e sottili, da sollecitare ogni potenza, nel bene e nel male, al
buddico, togliendo ogni possibile freno, lasciano l'anima in balia del
peggiore dei carnefici, se stessi. Nessuna paura degli islamici, i
guardiani della porta, dato che, procedendo in direzione contraria,
allontanandosi, non li consideravano nemmeno, cercando invece
confronto con il buddismo, fino alle spedizioni in Tibet, dopo aver
attraversato l'Armenia, riconoscendosi. A parte il brivido sulla
schiena, che lasciano questi orrori, questi crimini di guerra ormai
passati, ben conscia che chi legge queste righe può esser passato
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molto vicino ai forni crematori, ora a distanza di mezzo secolo, sono
purtroppo incappata più volte in svariati corsi antisemiti e razzisti.
Eleganti stage di energetica, gnosi, consapevolezza dei chakra,
ognuno potentemente arrivato quasi alla vetta, al buddico. E se è
difficile giungere alla vetta dell'Everest, o del K-2, lo è certo di più
scendere. Così tra fotocopie e libbricini, manualetti e consigli, ci si
portava a casa anche i temibili e pericolosissimi protocolli dei
Priorati di Sion. Comparsi nel 1905, quando un prete russo di nome
Sergei Nilus pubblicò, in appendice a una sua opera sulla venuta
dell'Anticristo sulla Terra, un presunto documento segreto dal titolo I
Protocolli di Sion, Anziani di Sion, che descriveva un ipotetico piano
per la conquista del mondo da parte degli ebrei. Nilus asseriva che i
Protocolli fossero opera del primo convegno sionista tenutosi a
Basilea nel 1897, nel corso dei quali gli Anziani, i Savi, avrebbero
indicato alle giovani generazioni gli strumenti per poter manipolare
le masse e instaurare un nuovo ordine politico: la diffusione di idee
liberali, la promozione della libertà di stampa, la contestazione
dell'autorità tradizionale e dei valori cristiani patriottici, il controllo
della finanza e dei mezzi di comunicazione. Già nel 1921, dopo che
l'antisemitismo russo, il malcontento popolare scaricato in buona
parte sugli ebrei, costrinse ad emigrare per sfuggire ai pogrom e
all'ostilità della gente, molti ebrei dall'Europa orientale, il quotidiano
Times di Londra, aveva cercato di dimostrare che si trattava di un
falso; tuttavia negli anni trenta furono usati in Germania dalla
propaganda nazista per giustificarla, diventando addirittura lettura
obbligatoria per gli studenti, sia tedeschi che italiani. Il volumetto
viene ancora ristampato ed è oggetto di studio nelle scuole, ad
esempio in Arabia Saudita, per screditare e accusare “l'ebreo”, ed ora
nella benestante Europa, elegantemente avvolta da cultura e sapere,
movimenti pacifisti e tolleranti, terminato l'innocuo corso serale,
congedandosi in baci e cordiali strette di mano, lascia tornare a casa i
suoi “studenti” con il libriccino ed il dubbio.
42.Le dix Kalendes d'Apuril de faict Gotique
Refuscité encor par gens malins:
Le feu estainct, assemblée diabolique
70
Cherchant les or du d'Amant & Pselyn.
b
42.Dalle dieci calende d'aprile, 23 luglio, del fatto tedesco
Resuscitato ancora tra gente malvagia:
Il fuoco estinto, assemblea diabolica
Cercando l'oro d'Amant e Pselyn
b
42.Ritornando tra le falde temporali della cronologia storica
scandagliata da Nostradamus, vedremo ora i partiti tradizionali
italiani, che si andavano ricostituendo nella clandestinità, accanto al
nuovo Partito d'Azione, organizzarsi anche una fronda fascista, i cui
esponenti, in una riunione del Gran Consiglio del Fascismo, tenutasi
nella notte fra il 23 e il 24 luglio 1943, misero in minoranza
Mussolini e votarono un ordine del giorno che in sostanza chiedeva
le sue dimissioni. Vittorio Emanuele III, che già per conto suo
andava maneggiando contro Mussolini, colse allora l'occasione per
congedarlo e farlo imprigionare. Pietro Badoglio, che assunse il
governo, in un proclama agli Italiani dichiarò: “Per ordine di S.M. il
Re e Imperatore assumo il governo militare del paese, con pieni
poteri.... la guerra continua...chiunque si illuda di intralciare il
normale svolgimento o tenti di rubare l'ordine pubblico, sarà
inesorabilmente colpito”: “resuscitato ancora tra gente malvagia:
il fuoco estinto, assemblea diabolica”, riportando in auge il
fascismo che sembrava quasi sradicato ed ormai sconfitto. E come
durante la rivoluzione messicana, 1910-20, durante la quale la
protratta dissipazione delle risorse naturali produsse una situazione
esplosiva, tra il governo messicano ed i rivoluzionari, “cercando
l'oro d'Amant e Pselyn”, le cittadine attorno a Tenochtitlan, gli Stati
Uniti che vedevano minacciati i propri interessi in Europa,
intervennero come allora in Messico, al tempo confiscando i terreni
dei latifondisti, per poi stendere una nuova costituzione,
ridimensionando il potere della Chiesa, ed ora, dichiarando guerra,
aspettandone l'esito favorevole per, una volta terminato il conflitto,
governare indirettamente.
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43.Avant qu'avienne le changement d'empire,
Il aviendra un cas bien merveilleux,
Le champ mué, le pilier de porphyre
Mis, translatè sus le rochier noilleux.
43.Prima che venga il cambiamento dell'impero,
Avverrà un caso meraviglioso,
Il campo mutato, la colonna di porfido
Messa, trasferita sulla roccia rugosa.
43.Giunti all'apogeo nazista, prima che sopraggiunga l'inizio del
tracollo tedesco, avverrà un fatto straordinario, che cambierà il vento
nella sorte europea: “prima che venga il cambiamento
dell'impero, avverrà un caso meraviglioso, il campo mutato”. Il 5
maggio 1941, gli Inglesi entrando ad Addis Abeba instaurando il
potere del negus Hailè Selassiè, e tolsero a Vittorio Emanuele III la
corona dell'Africa Orientale Italiana, cioè l'Etiopia, l'Eritrea e la
Somalia, che con l'entrata delle truppe condotte da Badoglio, nel
1936 ad Addis Abeba, le aveva viste diventare colonie italiane.
Allora le conseguenze dell'impresa etiopica furono rilevanti in
Europa, e le democrazie occidentali e la Società delle Nazioni che ne
uscirono screditate, vedendo il militarismo tedesco avvantaggiarsene,
e dichiarando la loro ostilità, spinsero l'Italia ad accostarsi
definitivamente alla Germania. Cominciò così quella stretta
collaborazione italo-tedesca in vista della quale il duce dovette
rinunciare a rendersi garante dell'indipendenza austriaca, rendendo
molto precario l'ormai delicato e fragile equilibrio politico europeo,
che li vedrà proseguire inevitabilmente verso la guerra. Ed è nel
1935, che le truppe italiane, ritrovando seminterrato e spezzato in
cinque tronconi, l'obelisco di Axum, “la colonna di porfido”, dopo
averlo trafugato, lo portarono a Roma, ricomponendolo e
collocandolo al Circo Massimo, due anni dopo. 24 metri, 160
tonnellate di pietra basaltica, della valle di Axum, il cuore
dell'identità etiope, dove la leggenda vuole vi fosse il palazzo della
regina di Saba ...“la colonna di porfido, messa, trasferita sulla
roccia rugosa”. La PIETRA, il sagrato Cristiano di Pietro, Roma,
che accoglierà l'obelisco rubato da Axum, l'unico baluardo cristiano
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in terra d'Africa.
44.En brief seront de sacrifices,
Contrevenants seront mis à martyre:
Plus ne seront moines abbés nenouices:
Le miel sera beaucoup plus cher que cire.
44.In breve saranno i sacrifici,
Chi si opporrà sarà messo al martirio
Più non vi saranno monaci abati e novizi:
Il miele sarà assai più caro della cera.
44.L'impero etiopico, retto dal negus Hailè Selassiè, era stato accolto
nella Società delle Nazioni sin dal 1925, su proposta italiana e
francese, cosicché, malgrado le sue strutture arretrate e semifeudali,
si presentava agli occhi dell'oppinione pubblica internazionale come
uno stato sovrano con pienezza di diritti, e tale era effettivamente.
Perciò l'aggressione italiana, il 3 ottobre 1935, per quanto
diplomaticamente preparata da una semi approvazione francese e da
qualche contatto con l'Inghilterra, fu condannata dalla Società delle
Nazioni, alla quale il negus si era rivolto sin dall'aprile per chiederne
l'intervento nella controversia italo-etiopica, nata da alcuni incidenti
di frontiera. La condanna fu seguita dalle sanzioni economiche,
previste dal patto societario contro gli aggressori, ”in breve saranno
i sacrifici”. Le sanzioni furono applicate molto blandamente, perché
non si pose l'embargo alle materie prime di fondamentale importanza
militare, come per esempio il carbone o il petrolio ...“il miele sarà
assai più caro della cera”, permettendo all'Italia di proseguire la sua
guerra indisturbata. “Chi si opporrà sarà messo al martirio”, è
cronaca purtroppo, che sebbene l'invasione e la guerra in Etiopia
fosse finita già da alcuni mesi, le truppe italiane proseguirono in
svariati episodi a bruciare indisturbati i villaggi ed a fucilarne gli
abitanti. Sproporzionata le risorse tecniche militari dei due eserciti,
200 mila Abissini, armati di lance e fucili, che dovettero fronteggiare
un esercito di 330 mila soldati, 250 carri armati, 1.100 cannoni e
14.000 automezzi. “Più non vi saranno monaci abati e novizi”
73
rammentando di quanto l'animo umano possa giungere lontano, in
quei giorni, sia accanto a Stalin che a Hitler. Ed è nella follia
dell'epoca, che Stalin dopo aver fucilato e deportato nei campi di
lavoro, i leader più prestigiosi della vecchia guardia bolscevica,
accanto a centinaia di migliaia di quadri intermedi o inferiori del
Partito e dell'Armata Rossa, in un clima di terrore sistematico,
affermò come interprete indiscutibile dell'ortodossia marxistaleninista contro ogni deviazionismo, il Culto della Personalità, e
l'arte, la letteratura, la scienza stessa dovettero uniformarsi, con
risultati spesso disastrosi, alle direttive del regime e del capo
carismatico che lo rappresentava.
45.Secteur de sectes grand preme au delateur:
Beste en theatre, dressé le ieu scenique:
Du faict antique ennobli l'inventeur,
Par sectes monde confus & scismatique.
45.Settario di sette grande pena al delatore:
Bestia in teatro, alzato il gioco scenico:
Del fatto antico nobilitato l'inventore,
Per le sette il mondo confuso e scismatico.
45.Il caso più clamoroso di interferenza ideologica nel campo delle
scienze è legato all'opera del biologo e agronomo sovietico Trofim
Denisovic' che, opponendosi ai risultati della scienza borghese,
affermò che gli organismi viventi possono trasmettere alla propria
discendenza anche i caratteri acquisiti, “del fatto antico nobilitato
l'inventore”. La tesi fu accolta da Stalin ed ebbe il crisma
dell'ufficialità, tanto che i genetisti, fedeli all'impostazione di Mendel
e Morgan, secondo la quale gli organismi viventi trasmettono alla
discendenza solo i caratteri già virtualmente presenti nel loro
patrimonio genetico, furono emarginati e sottoposti ad una vera e
propria persecuzione, benché le loro osservazioni fossero basate su
solidissime basi sperimentali; “per le sette il mondo confuso e
scismatico”, perché il lysenkismo fu considerato disastroso per la
biologia sovietica, che solo in tempi recenti si è rimessa sulla via
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della ricerca, considerata dai normali genetisti, seria e spregiudicata.
E come Nostradamus ricorda, “gran pena al delatore” datagli
appunto dal settario di sette, cioè le bestie di Satana, le anime spente
e materialiste, bloccate ed atrofizzate nella parte più concreta ed
ottusa delle dimensioni, il fisico, che ignorando totalmente i doni, ed
i pregi, che si imparano vivendo, altro non sono che la semplice
predisposizione karmica, nel fare o nel disfare, conseguentemente
legati a doppia mandata con i nostri avi e la nostra prole, attraverso
tutta la parentela allargata, sia che nel fisico si siano già manifestati,
attraverso il codice genetico, sia che ancora larvalmente stiano per
nascere. “Bestia in teatro, alzato il gioco scenico” fermano
momentaneamente la degenerazione psicologica del dittatore Stalin,
assorbita dal titanico sforzo di riedificare la Russia intera, richiamato
ora dall'inizio dello “spettacolo”, il dilagante nazifascismo, mentre
la Bestia, Hitler, si approssima a salire al potere, iniziando il
cancellierato il 30 gennaio 1933.
46.Tout aupres d'Aux, de Lectore & Mirande
Grand feu du ciel en troys nuicts tumbera:
Cause aviendra bien stupende & mirande:
Bien peu apres la terre tremblera.
46.Molto vicino ad Aux, di Lectore e Mirande
Gran fuoco dal cielo e in tre notti crollerà:
Evento accadrà davvero stupendo e mirabile:
Poco dopo la terra tremerà.
46.“Molto vicino ad Aux, di Lectore e Mirande”, Auxerre,
Lectoure e Mirande, vivino a Tolosa, “evento accadrà davvero
stupendo e mirabile”: l'armistizio francese. La Francia che nella
Seconda Guerra Mondiale venne divisa in due, accettando
l'armistizio, vide la sua parte settentrionale rimanere ai Tedeschi,
mentre la parte meridionale venne assegnata al governo Pétain,
filonazista. Evitò così la sorte che toccò a Londra, nel 1940, dove i
Tedeschi sferrando una violenta offensiva aerea, “gran fuoco dal
cielo”, inizialmente rivolta a distruggere gli apprestamenti militari
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britannici, successivamente concentrata solo sul centro cittadino, per
quasi due mesi, la bombardarono gravemente; “poco dopo la terra
tremerà”. Senza che si manifestasse il minimo cedimento, gli inglesi
resistettero, fino a quando l'offensiva tedesca dovette essere al fine
interrotta, dato che gli Inglesi avvisati tempestivamente dal radar, da
poco inventato ed adottato, contrattaccarono efficacemente il
nemico,“e in tre notti crollerà”.
47.Du lac Leman les sermons facheront:
Desiours seront reduicts par les sepmaines,
Puis mois, puis an, puis to us deffailliront,
Les magistrats damneront leurloys vaines.
Vingt
47.Dal lago Lemano i sermoni infastidiranno:
Dei giorni saranno ridotti a delle settimane,
Poi mesi, poi anni, poi tutti cadranno,
I magistrati condanneranno le loro leggi vane.
Vent'
47.“Dei giorni saranno ridotti a delle settimane, poi mesi, poi
anni, poi tutti cadranno, i magistrati condanneranno le loro leggi
vane”, ed eccoci leggendo, intravedere la fine della Grande Guerra,
il secondo conflitto che coinvolse il mondo intero, fino al processo di
Norimberga, nel 1945, quando i giudici delle quattro potenze
vincitrici emisero le sentenze. Il tentativo di responsabilizzare l'intera
umanità sui possibili rischi futuri rispetto ai crimini commessi.
Hitler, Goebbels e Himmler si erano uccisi, e i 26 altissimi dirigenti
del Terzo Reich che furono processati, Gòring, Hess, Ribbentrop,
Ley, Keitel, Kaltenbrunner, Rosenberg, Frank, Frick, Streicher, Funk,
Schacht, Krupp von Bohlen, Halbach, Doenitz, Roeder, Schirach,
Sauckel, Jodl, Bormann, Franz von Papen, Seyss, Inquart, Speer,
Neurath e Fritzche, vedono soltanto dodici di loro condannati a
morte, eseguendo soltanto 10 delle sentenze. Gòering si era sottratto
alla forca ingerendo una fialetta di cianuro e Borman era stato
condannato in contumacia. La direzione del partito nazista, la
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Gestapo, il SD e le SS sono dichiarate organizzazioni criminali.
Processi contro i giudici, medici delle SS, sorveglianti dei campi di
concentramento, diplomatici, generali, industriali e alti funzionari. A
Parigi dal 19 luglio al 15 ottobre la conferenza delle nazioni
vincitrici della guerra discusse uno schema di trattato di pace da
imporre alle nazioni alleate della Germania, ed Italia, Romania,
Bulgaria, Ungheria e Finlandia, dovettero ricostruire i loro governi.
Giustiziato Mussolini, ed aver rapidamente condannato a morte i suoi
più stretti collaboratori, anche l'Italia si appresta alle elezioni, e
Vittorio Emanuele III, abdicando lascerà salire al trono Umberto II,
suo figlio, già luogotenente del regno. Ma “dal lago Lemano i
sermoni infastidiranno”, perché con un referendum istituzionale, il
popolo sceglierà di non essere più una monarchia, eleggendo come
capo dello stato Alcide Degasperi. Il re, che stava attendendo in
Svizzera, “dal lago Lemano”, lascerà il paese recandosi in esilio in
Portogallo.
48.Vingt ans du regne de la lune passés
Sept mil ans autre tiendra sa monarchie:
Quand le soleil prendra ses iours lassés
Lors accomplir & mine ma prophetie.
48.Vent'anni del regno della luna sono passati
Settemila anni un altro terrà la sua monarchia:
Quando il sole prenderà i suoi giorni lasciati
Allora si compierà e minerà la mia profezia.
48.Ed eccoci arrivati ora al perno dell'orologio, che sebbene
calcolato solo attraverso il passare delle ore e dei giorni terrestri,
calendario fisico, che tralascia lo scoccare delle dimensioni
sovrasensibili, Nostradamus, come lui stesso ribadirà nelle lettera
scritta al Re Enrico, che trascriverò più avanti, si nasconderà tra
“enigmatiche sentenze”. Quattro righe della quartina in quattro
tempi diversi, il primo islamico, il secondo ebraico, il terzo
gregoriano e l'ultimo giuliano. Come all'interno dell'orologio
osservandone il meccanismo, rotelle dentate entrambi perfette ed
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armoniche, ma in dimensioni diverse, secondo lo scoccare dei
quattro diversi calendari. Il veggente ora muovendosi attraverso
quattro diversi calcoli temporali, quattro calendari, cerca di bloccare
tutti i suoi scritti in un perno stabile, per la prima volta
concretamente, datandosi. Il primo versetto, il calcolo lunare, cioè il
calendario mussulmano, seguendo la luna, sebbene composto
anch'esso di dodici mesi come quello solare, il nostro calendario, lo
anticipa terminando circa dieci-undici giorni prima ogni anno. Il
secondo calendario che utilizza è l'ebraico, che a differenza del
mussulmano con radici nel 622, il principio dell'Egira, inizia nella
genesi, 3.760 a.c., muovendosi in cicli di Metone, cicli
dicianovennali. Il terzo calendario è esattamente quello che
adoperiamo in quest'epoca, mentre l'ultimo, il giuliano, era quello
utilizzato al tempo di Nostradamus. Quest'ultimo, compilato da
Giulio Cesare, determinava tre anni bisestili di troppo ogni 385 anni.
Ciò portava un graduale allontanamento di questo sistema dal
calendario solare, rendendo la Pasqua difficile da calcolare, fatto che
preoccupava non poco la Chiesa Cattolica. Pertanto con l'aiuto di un
astrologo, papa Gregorio XIII, 1572-85, si ideò l'attuale calendario,
in cui gli anni bisestili cadevano in anni divisibili per quattro. Il
calendario giuliano fu usato per l'ultima volta mercoledì 4 ottobre
1582, data cui seguì giovedì 15 ottobre. Attraversando il tempo
accanto a Nostradamus, quando scrive “vent'anni del regno della
luna sono passati”, avendo come partenza le elezioni in Italia, il 2
giugno 1946, i passi non dovranno giungere al 2 giugno del 1966,
cioè vent'anni dopo solari, ma fermarsi al 28 ottobre 1965,
esattamente vent'anni dopo lunari, il 3 Rajab 1385. La stessa data nel
calendario giuliano diverrebbe il 15 ottobre 1965, mentre nell'ebraico
sarebbe il 2 Heshvan 5726. “Quando il sole prenderà i suoi giorni
lasciati”, aggiungendo cioè alla data del calendario giuliano, gli
undici giorni un tempo sottratti, si giungerà ad un lasso temporale tra
il 15 ed il 26 ottobre 1965; “allora si compierà e minerà la mia
profezia”, nascerà colui che leggerà ed aprirà le mie profezie: il
giorno che mi ha rivisto nascere in quel di Trento, e che ora è il mio
attuale compleanno. Per poter continuare nella lettura dell'ultimo
versetto, tramite l'orologio ebraico, si dovrà addentrarsi e leggere la
lettera scritta da Nostradamus al Re Enrico: chiave, opportunamente
separata dal libro, che permette ora di proseguire nella lettura
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dell'ultima frase da decodificare della quartina:
*tra parentesi la mia interpretazione
**(...) il punteggiato, oltre che sottolineare avvenimenti futuri dei
quali mi riservo la non traduzione, può altresì riguardare piani
sovrasensibili elevati, dei quali è proibito parlarne.
“All'invincibile potentissimo e cattolicissimo Enrico secondo (non
unico, ancora separato, diviso maschile-femminile), Re di Francia,
Michele Nostradamus, suo umilissimo ed ubbidientissimo servitore
e suddito.
Vittoria e felicità
Per quella sovrana visione che ho avuto, o Cristianissimo e
Vittoriosissimo Re, dopo che il mio viso era stato per molto tempo
offuscato, si presenta davanti alla deità di Vostra Maestà immensa,
e la allora io sono stato sempre abbagliato (essendo il re rosso al
buddico, luciferico), non desiderando che onorare e degnamente
venerare quel giorno in cui per la prima volta mi presentai davanti
ad essa, come una speciale tanto umana Maestà. Ora, cercando
qualche occasione per la quale io possa manifestarle il buon cuore
e franco coraggio attraverso quel mio potere, onde farmi
adeguatamente conoscere dalla Nostra Serenissima Maestà. Ora,
vedendo che in effetti, dichiararlo non mi era possibile, il mio
singolare desiderio della mia tanto lunga ottenebrazione ed
oscurità, mi hanno improvvisamente illuminato e trasportato al
cospetto dell'occhio Sovrano (Dio), e del primo Monarca
dell'universo (Satana); in tale modo ho dubitato a lungo a chi avrei
dedicato queste tre ultime centurie che ancora rimangono delle mie
Profezie, che completano il migliaio, e dopo avere a lungo
riflettuto, con temeraria audacia mi sono indirizzato a Vostra
Maestà, non restando stupito, come racconta l'autorevole autore
Plutarco nella “Vita di Licurgo” come coloro che vedendo offerte e
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doni che si offrivano per i sacrifici ai templi degli dei immortali di
quei tempi, e per timore che non fossero troppo adeguati per spesa
e valore non osavano presentarsi ai templi. Ciò nonostante,
vedendo il vostro Reale splendore (Luciferico, l'ex angelo-demone
Lucifero lavora per Satana), accompagnato da una incomparabile
umanità, mi sono rivolto a voi, non come ai Re di Persia, dai quali
non era affatto permesso di andarci né tanto meno di avvicinarsi
(attraverso le sue rivelazioni avute in meditazione). Ma ad un
Principe prudentissimo e così saggio, io ho consacrato i miei
calcoli notturni e profetici, composti con spontaneo intuito,
accompagnati da estro poetico, più che regola poetica, e la maggior
parte dell'opera è composta secondo i canoni del calcolo
Astronomico, corrispondenti agli anni, mesi e settimane di regioni,
contrade e della maggior parte delle città e paesi di tutta l'Europa,
comprendendo l'Africa ed una parte dell'Asia con il cambiamento
delle regioni che si avvicinano a questi climi formati da identiche
caratteristiche; qualcuno risponderà che avrebbe bisogno di
castigarsi essendo il ritmo tanto facile (semplicemente
consequenziali) come è difficile la comprensione del senso. E per
questo, o umanissimo Re, la maggior parte delle quartine
profetiche sono talmente intricate che non si riuscirebbe a
scoprirne l'arcano né tanto meno alcuna interpretazione, tuttavia,
sperando di lasciare per iscritto gli anni, le città, regioni, nelle
quali si realizzerà la maggior parte, anche dell'anno 1585, e
dell'anno 1606, a partire dall'età presente che è il 14 marzo 1557,
andando ben oltre fino agli avvenimenti che si verificheranno dopo
l'inizio del settimo millennio esattamente calcolato (16.7.1980),
fintanto che il mio calcolo astronomico, e la mia scienza si è potuta
estendere, allorché gli avversari di Gesù Cristo e della Chiesa
cominceranno più numerosi a pullulare, tutto ciò è stato calcolato
in giorni ed ore di elezione disposti quanto più esattamente mi è
stato possibile. Ed il tutto “Minerva libera et non injuria” (con
libero pensiero e senza ingiuria) computando quasi tanti
avvenimenti del tempo futuro, quanti dei tempi passati,
comprendendo il presente e ciò che con il passare del tempo di tutte
le regioni si riconoscerà verificarsi esattamente come è scritto,
senza aggiungervi nulla di superfluo secondo il detto: “Quod de
futuris non est determinata omnino veritas” (In quanto, circa le
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cose future, il vero non è assolutamente determinato). E' proprio
vero, Sire, che per mio natura istinto che mi è stato trasmesso dai
miei avi, non tema di presagire, aggiustando ed accordando quel
naturale istinto, con i miei accurati calcoli, liberando l'animo, lo
spirito, ed il coraggio da ogni inquietudine, sollecitudine e
malumore, con il riposo e la tranquillità dello spirito (meditando).
Il tutto che non mi appartiene, Dio Solo Eterno che è scrutatore
degli ardimenti umani, pio, giusto e misericordioso, è il vero
giudice, ed è Lui che io prego di volermi difendere dalle calunnie
dei malvagi, che vorrebbero così calunniosamente scoprire per
quale ragione tutti i vostri antichissimi progenitori, Re di Francia,
hanno guarito dalle scrofole, e dalle altre nazioni hanno guarito
dal morso dei serpenti ed altri hanno avuto una certa facoltà
divinatoria ed altri casi che sarebbero troppo lunghi da raccontare
qui. Ciò nonostante coloro ai quali la malvagità dello spirito
maligno, non sarà repressa nel corso del tempo, dopo la mia
terrena morte, varrà più il mio scritto che me vivente; tuttavia se io
sbaglierò nel calcolo degli anni, non potrà essere imputato alla
volontà di alcuno. Piacerà a Vostra più che imperiale Maestà, di
perdonarmi, dichiarando davanti a Dio ed ai suoi Santi, che non
ho alcuna pretesa di mettere per iscritto, in questa Epistola, niente
che sia contro la vera Fede (la VERA FEDE) cattolica, nel riferire i
miei calcoli Astronomici secondo il mio sapere, poiché lo spazio del
tempo dei nostri antenati che ci hanno preceduto, sono tali,
rimettendomi al giudizio più corretto, che il primo uomo Adamo
visse prima di Noè circa 1242 anni, non contando i tempi secondo i
calcoli dei Gentili (che ancora oggi datano l'anno zero, la nascita di
Gesù, quattro anni dopo), come a scritto Varrone, ma solamente
secondo le Sacre Scritture e secondo le debolezze (umiltà) del mio
spirito ed i miei calcoli Astronomici. Dopo Noè, da lui e dal Diluvio
Universale venne Abramo circa 1080 anni dopo, il quale è stato un
abilissimo Astrologo, e secondo alcuni ha inventato per primo le
lettere Caldee. Dopo circa 515 o 516 anni, venne Mosè, e tra il
periodo di Davide e di Mosè è passato un tempo di circa 570 anni.
Dopo di che, tra il tempo di Davide e il tempo del Nostro Salvatore
e Redentore Gesù Cristo, nato dall'Unica Vergine, ci sono stati
(secondo alcuni Cronografi) 1350 anni; qualcuno potrà obbiettare
che questo calcolo non è esatto, perché differisce da quello di
81
Eusebio. E dopo il tempo della Redenzione Umana, fino alla
detestabile seduzione dei Saraceni sono trascorsi circa 621 anni, e
da questa data in avanti si può facilmente controllare quanto
tempo è passato, se il mio calcolo non è buono e valido per tutte le
nazioni, per il fatto che tutto è stato calcolato secondo il corso
celeste (sia preveggenza), per associazioni di ispirate intenzioni in
certe ore (sia aiuto del Maestro), di abbandono (in meditazione), per
influsso dei miei antichi progenitori (...). Ma l'ingiuria del tempo, o
Serenissimo Re, richiede che tali segreti avvenimenti non siano resi
noti che tramite enigmatiche sentenze, non avendo che un solo
significato e unica comprensione (la verità è una), senza averci
aggiunto nulla di ambiguo né calcoli polivalenti; ma piuttosto sotto
velata oscurità per naturale ispirazione avvicinandosi alla sentenza
di uno dei mille e due Profeti, che vi sono stati dopo la creazione
del mondo, come del calcolo e dalle Cronache Puniche di Joel:
“Effundam spiritum meum super omnem carmen et prophetabunt,
filii vestri et filiae vestrae” (effonderò il mio spirito su tutta la carne
e diverranno profeti i vostri figli e le vostre figlie). Ma quella
Profezia proveniva dalla bocca dello Spirito Santo (calcolo esatto
dato dal Maestro) che è la Suprema Potenza Eterna, mentre a
quella Celeste (Angeli o Demoni ancora controllati da Satana,
sebbene siano anime dotate di Ridhi e Sidhi) ed alcune di queste
hanno predetto grandi e meravigliosi avvenimenti. Io, da questo
punto di vista, non mi attribuisco affatto tale titolo, a Dio piacendo,
confermo che tutto proviene da Dio ed a Lui rendo grazie, onore e
lode immortale, senza averci mescolato la Divinazione che proviene
dal Fato (poteri che nelle estreme profondità, inferno e paradiso,
sono comunque potenti, sebbene ancora intrappolati del male), ma
da Dio a natura (dal Maestro all'umile discepolo), per la maggior
parte accompagnata dal movimento dei corpi celesti, tanto che
guardo come in uno specchio ardente, come per nebulosa visione, i
grandi avvenimenti tristi, prodigiosi e le avventure calamitose che
secondo i principali cultori, si avvicinano. In primo luogo nei
templi di Dio poi in quelli che vi sono più vicino alla terra, si
avvicinerà una tale decadenza con mille altre calamitose avventure,
che si vedranno nel futuro; poiché Dio guarderà la lunga sterilità
della Gran Dama (Satana, la mente), che poi concepirà due figli
importanti (maschile-femminile, Adamo-Eva, la separazione dei
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sessi), ma essendo essa in pericolo (il desiderio che allontana),
quello che sarà unito per l'audacia dell'età pur essendo in pericolo
di morte nel diciottesimo anno (primo ostacolo di Urano, la
tentazione di Satana), non ancora passato il trentaseiesimo (Uranola caduta), partorirà tre maschi (cadendo, il duale separandosi
diviene Brama-Vishnu-Shiva, Anurag Sagar) ed una femmina (la
madre, scendendo nei corpi inferiori, si prepara a dividersi
nuovamente) e ne avrà due che non ne ebbe mai dello stesso padre
(...), i tre fratelli saranno talmente differenti, però uniti ed in
accordo che i tre o quattro partiti d'Europa tremeranno; con il
minore (Shiva-Carlo Magno), la Monarchia Cristiana sarà
sostenuta ed accresciuta, le sette innalzate e tosto abbassate, gli
arabi cacciati ed i Reami uniti, nuove leggi promulgate; degli altri
fanciulli, il primo (Brama-Giulio Cesare) occuperà i leoni furiosi
incoronati tenendo gli avi sopra le intrepide insegne. Il secondo
(Vishnu-Napoleone Bonaparte) si spingerà così avanti
accompagnato dai Latini che sarà fatta la seconda via tremante e
furibonda al Monte di Giove, discendendo per salire sui Pirenei,
non sarà ridato all'antica Monarchia, e ci sarà la terza
inondazione di sangue umano, né si troverà per molto tempo
Marzo in Quaresima (guerre mondiali). E sarà data la figlia (la
madre, l'anima che è caduta e continua a cadere e dividersi,
nuovamente è pronta a rifarlo) per la conservazione della Chiesa
Cristiana, tenendosi (cadendo con lui) al suo dominatore della setta
pagana dei nuovi infedeli, essa avrà due figli: uno fedele e l'altro
infedele (Abele-Caino, rosso-nero, paradiso-inferno cattoliciprotestanti) per il crisma della Chiesa Cattolica, l'altro, per la sua
grande confusione e tardo pentimento, la vorrà rovinare saranno
tre regioni con grande differenza di fazioni: e precisamente la
Romana, la Germania e la Spagna, che istituiranno diversi settori
con mano militare, cedendo dai 50 e 52 gradi di latitudine e
faranno atto di omaggio alle religioni lontane alla religione
dell'Europa e del Settentrione di 48 gradi di latitudine
(protestantesimo) che per primo tremerà per vana timidezza, poi le
più occidentali, meridionali, tale sarà la loro potenza che ciò che si
farà per concordia ed unione insuperabile delle conquiste belliche;
saranno uguali per natura (cristiane) ma differenti molto per fede
(cattolica-protestante). Dopo di ciò, la Dama Sterile (ormai giunta al
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buddico), molto più potente della seconda, sarà accolta da due
popoli, dal primo risoluto da colui che ha avuto il potere su tutto
(Impero Romano), dal secondo e dal terzo (Germania-Spagna) che
estenderanno le loro forze verso la parte orientale dell'Europa, fino
ai Pannoni, dove è stato sconfitto e soccombente e per mare si
estenderà verso la Trinacria Adriatica (Sicilia), Mirmidoni e
Germanici completamente annientati, e sarà la compagine
barbarica sconfitta e perseguitata dai Latini. Poi il grande impero
dell'Anticristo comincerà nell'Attila e Zerses (Ariano) a scendere in
gran numero, muovendosi, tanto che la venuta dello Spirito Santo
procedendo da 48 gradi, trasmigrerà, sconfiggendo l'abominio
dell'Anticristo: combattendo contro il Re che sarà il Gran Vicario
di Gesù Cristo e contro la sua Chiesa ed il suo regno “per tempus
et in occasione temporis” (nel momento in cui il tempo storicamente
si realizza). Una eclissi solare precederà e sarà la più oscura e
tenebrosa che vi sia stata dopo la creazione del mondo, fino alla
morte ed alla passione di Gesù Cristo, e da quel tempo fino ad ora,
ed avverrà nel mese di ottobre (8.10.2014 ulteriore occultazione
nell'eclisse Solare, di Urano e Luna), che qualche grande
cambiamento sarà fatto, tale che si crederà che la terra abbia
perduto il suo naturale movimento e si stia inabissando nelle
tenebre eterne; il tempo invernale avanzerà e seguiranno estremi
cambiamenti, mutazioni di regni, grandi terremoti, pullulazione
della nuova Babilonia, miserabile figlia, ingrandita dalla
abominazione del primo olocausto (dal 2 ottobre 1940, dove Hitler
dando l'ordine che in Polonia bisognava tener basso il tenore della
vita, non permettendo che esso si innalzi, assassinò 250.000 ebrei,
dando inizio alla selezione della razza), e durerà soltanto 73 anni e
7 mesi ( fino al maggio 2013), poi uscirà dallo stelo quella che era
stata così a lungo sterile (dal buddico, il chakra, il fiore sboccerà
nell'atmico), procedendo dal cinquantesimo grado, che rinovellerà
tutta la Chiesa Cristiana. Sarà fatta una grande Pace, unione e
concordia tra uno dei fanciulli dei fronti sconvolti e separati dei
diversi regni (Germania); e sarà fatta una tale pace che rimarrà
appeso al più profondo baratro il suscitatore e promotore della
fazione di guerra per la diversità delle religioni e sarà riunito il
regno del Rabbioso che imiterà il saggio. E le contrade, città, paesi,
regni, e provincie che avranno per prime le vie per salvarsi,
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rendendosi ancora più prigioniere, saranno segretamente private
della loro libertà e, perduta la perfetta religione, cominceranno a
colpire a sinistra, per ritornare a destra, ristabilendo la santità
sconfitta da lungo tempo con la loro antica scrittura, così che dopo
il grande cane, sorgerà il più grosso mastino che tutto distruggerà,
anche ciò che prima era stato perpetrato, verranno ricostruiti i
templi come nei tempi remoti, e sarà restituito il clero al suo
primitivo stato, e ricomincerà la costituzione, la lussuria, il fare e
commettere mille misfatti (ateismo). Ed essendo prossima un'altra
desolazione, allorché essa sarà al vertice della sua dignità, si
innalzeranno dei potenti e delle forze militari, e gli saranno tolte le
due spade (Islam), e non gli resteranno che le insegne, delle quali,
per mezzo della curvatura che le attira, il popolo le farà proseguire
diritto, e non vorrà concedersi ad essi per lo scopo opposto alla
tagliante autorità, toccando terra, volendo stimolare fino ciò che
nascerà da un ramo della da lungo tempo Sterile, che libererà tutti
i popoli dell'universo da quella schiavitù benigna e volontaria
(pace) rimettendosi alla protezione di Marte (guerra), spogliando
Giove (consumismo, America Giappone) di tutti i suoi onori e
dignità, per la città libera, fondata e situata in un'altra esigua
Mesopotamia (Israele). E saranno il capo ed il governatore gettati
dal centro e messi in aria, ignorando la cospirazione dei congiurati
con il secondo Trasibulo, che da molto tempo aveva manipolato
tutto ciò. Allora le sozzure, le abominazioni, saranno con grande
disonore obbiettate, e manifestate alle tenebre della offuscata luce,
e cesserà verso la fine del cambiamento del suo regno, e le chiavi
della Chiesa saranno in difetto dell'amore di Dio, e parecchi di essi
rinnegheranno la vera Fede, e delle tre sette, quella di mezzo, per i
suoi cultori (protestanti), sarà un poco messa in minoranza. La
prima interamente per l'Europa (cattolicesimo), la maggior parte
dell'Africa sterminata dalla terza (animismo), grazie ai poveri di
spirito, che adultereranno per errata educazione, e per libidinosa
lussuria. Il popolo si solleverà, caccerà i seguaci dei legislatori e
sembrerà che i regni siano stati indeboliti dagli Orientali (buddisti),
che Dio Creatore abbia slegato Satana dalle prigioni infernali, per
far nascere il grande Gog e Magog, che provocheranno una così
abominevole frattura alle Chiese, che né i rossi né i bianchi senza
occhi e senza mani non potranno più giudicare, e sarà loro negata
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ogni potenza. Allora vi sarà la più grande persecuzione alle Chiese
di quanta ne sia mai stata fatta. E durante questi avvenimenti
sorgerà una epidemia così vasta che due terzi del mondo periranno
(seconda guerra mondiale), tanto che non si riconosceranno gli
appartenenti ai campi o alle case, e l'erba crescerà più alta delle
ginocchia per le vie delle città; al Clero verrà fatta ogni angheria,
ed i militari usurperanno ciò che proverrà dalla città del Sole di
Malta e dalle isole Egadi e sarà aperta la grande catena del porto
che prende il nome del bue marino. E sarà fatta una nuova
incursione sulle spiagge del mare, volendo liberare Castulum dalla
prima ripresa maomettana. E non saranno vani i loro assalti, e nel
luogo che un tempo per la dimora di Abramo, saranno assaliti da
persone che avranno in grande venerazione i Giovialisti (alleati
degli americani). E la città di Achem sarà circondata ed assalita da
tutte le parti con enorme massa di soldati. Saranno indebolite le
loro forze marittime dagli Occidentali. Ed a questo regno verrà
inflitta grande desolazione, le più grandi città saranno spopolate e
quelli che vi entreranno, verranno sottomessi alla vendetta dell'ira
di Dio. E il sepolcro tanto venerato sarà a lungo esposto alla vista
del Cielo, del Sole, e della Luna. Ed il luogo sacro sarà trasformato
in un ovile per armenti piccoli e grandi ed adattato per cose
profane. Oh quali calamitose afflizioni colpiranno le donne
incinte! La maggior parte saranno minacciate dal principale Capo
Orientale, dai Settentrionali e dagli Occidentali vinti ed uccisi,
sconfitti ed i restanti in fuga, ed i figli di molte donne imprigionati;
allora si compirà la Profezia del Profeta reale: “Affinché udissero i
gemiti dei prigionieri e liberassero i figli degli uccisi” (bomba
atomica). Quella grande oppressione (seconda guerra Mondiale) che
da loro sarà fatta sui Principi e Governatori dei Regni, perfino di
quelli che saranno naviganti ed orientali e le loro lingue mescolate
in grande società; la lingua dei Latini e degli Arabi per la
comunicazione Punica (attraverso il Mediterraneo), e tutti questi Re
Orientali (Giapponesi) saranno cacciati sconfitti, sterminati non
solamente dalle forze dei Re d'Aquilone (ex paesi della corona
d'Austria, l'impero che fù Austro Ungarico), e in prossimità del
nostro secolo, per mezzo di tre (Germania-Italia-Giappone)
segretamente uniti cercando la morte, ed insidiati per reciproche
imboscate, il rinnovo del triumvirato durerà sette anni così che la
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fama di quella setta si estenderà i Signori d'Aquilone vittoriosi
sugli orientali ed intorno a loro sarà fatto gran rumore e tumulto
bellico, che tutto l'Oriente tremerà di paura per questi fratelli, non
fratelli Aquilonari. E perciò SIRE, che con questo discorso, Voi Mi
aiuterete a scacciare Satana nella sua infernale dimensione, dove
sarà rinchiuso per un lunghissimo millennio e non potrà più
disturbarvi. Formulo queste previsioni in modo un poco confuso, e
quando queste potranno avverarsi con l'adempimento di esse, per il
computo del tempo che fugge, che non è per niente o ben poco
conforme al meglio, il quale, tanto per studi astronomici che per
altri mezzi, perfino delle Sacre Scritture, che non possono
assolutamente sbagliare, tanti che se io volessi dare la datazione
del tempo ad ogni quartina, si potrebbe fare, ma ciò non sarebbe
gradito a tutti (Satana, Kal Niranjan, avendo chiesto a Dio, suo
Padre, Sat Purush, di permettergli ad ogni nuova nascita, di
cancellare la memoria passata agli uomini), neppure per interpretare
fino a quando sire Vostra Maestà non mi abbia concesso ampia
facoltà di farlo per non offrire ai calunniatori motivo per
criticarmi. Nondimeno, contando gli anni dalla creazione del
mondo fino alla nascita di Noè sono passati 1506 anni. E dopo la
nascita di Noè fino al termine della fabbricazione dell'arca,
avvicinandosi il Diluvio Universale, passarono 600 anni, non si sa
se gli anni fossero solari o lunari, o delle due sorti, io giudico ciò
che raccontano le Sacre Scritture cioè che siano solari. Alla fine di
questi 600 anni, Noè entrò nell'arca per essere salvato dal Diluvio,
e quel Diluvio fu universale sulla terra e durò un anno e due mesi.
E dopo la fine del Diluvio fino alla nascita di Abramo passò un
numero di anni pari a 295. Tra la nascita di Abramo e quella di
Isacco passarono cento anni. Da Isacco a Giacobbe 60 anni.
Quando entrò in Egitto fino alla sua uscita passarono 130 anni.
Dopo l'entrata di Giacobbe in Egitto fino alla sua uscita passarono
430 anni. Dopo l'uscita dall'Egitto fino alla costruzione del Tempio
di Salomone nel quarto anno del suo regno, passarono 480 anni. E
dopo l'edificazione del Tempio, fino a Gesù Cristo secondo il
calcolo dei geroglifici, passarono 490 anni. E così da questi calcoli
che ho fatto, secondo le Sacre Scritture sono circa 417,3 anni e otto
mesi più o meno. Ora da Gesù Cristo in poi, per la diversità delle
sette, io lascio (cioè oltre a non considerarle corrette, abbandona nel
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nominarne ancora delle altre), avendo considerato e calcolato le
presenti Profezie, il tutto secondo l'origine degli avvenimenti,
secondo le dottrine Astronomiche e secondo il mio istinto, e dopo
qualche tempo ed in quello in cui Saturno tornerà al sette di aprile
fino al 15 d'agosto, Giove dal 14 di giugno fino al 7 di ottobre,
Marte dopo il 17 d'aprile fino al 22 di giugno, Venere dopo il 9 di
aprile fino al 22 maggio, Mercurio dopo il 3 di febbraio fino al 24
dello stesso mese. E al 24 di giugno e dal 25 settembre fino al 16
ottobre, Saturno in Capricorno, Giove in Acquario, Marte in
Scorpione, Venere in Pesci, Mercurio per un mese in Capricorno,
Acquario e Pesci, la Luna in Acquario, la testa del Dragone in
Bilancia; la coda del suo segno opposto, seguendo una
congiunzione da Giove a Mercurio, con Marte in quadratura con
Mercurio e la testa del Dragone sarà in congiunzione con Sole e
Giove, l'annata sarà pacifica, senza eclissi ma non del tutto sarà
l'inizio che comprenderà quello che durerà. E cominciando da
quell'anno, avverrà la più grande persecuzione della Chiesa
Cristiana, quale mai era stata fatta in Africa (schiavitù) e questa
persecuzione durerà fino all'anno 1792 (rivoluzione francese) che
si considererà essere un rinnovamento del secolo, dopo comincerà
a sollevarsi il popolo Romano ed a cacciare alcune oscure tenebre
riacquistando un poco del suo passato splendore noti senza però
grandi divisioni e continui sconvolgimento, Venezia con grande
forza e potenza innalzerà le sue ali molto in alto non molto
dissimili ai fasti dell'antica Roma ( Napoleone). In quei tempi molte
vele Bizantine alleate ai Liguri per appoggio alla Potenza
Aquilonare (Inghilterra), causeranno qualche impedimento (a
Napoleone), tanto che non sarà tenuta fede dai due Cretesi. Gli
archi costruiti marziali (orologio) si uniranno alle onde di Nettuno.
In Adriatico sarà fatta discordia grande (guerre Napoleoniche), ciò
che era stato unito, sarà separato, si avvicinerà ad una casa, ciò
che prima era è una grande città, comprendendo il più potente, la
Mesopotamia dell'Europa a 45 gradi ed altri, di 41, 42 e 37 gradi.
Ed in quel tempo, ed in quelle contrade la potenza infernale
metterà contro la Chiesa di Gesù Cristo la potenza degli avversari
della sua legge che sarà secondo l'Anticristo il quale perseguiterà
quella Chiesa ed il suo vero Vicario (Napoleone si incoronerà da
solo) con l'aiuto potenze dei Re temporali, che saranno per loro
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ignoranza sedotti, lingue che taglieranno più che una spada tra le
mani di insensati, suddetto regno dell'Anticristo non durerà che
fino alla morte quest'ultimo (Hitler) e dell'altro nella città di
Planco (Waterloo) accompagnato dal letto di Modena, Fulcy per
Ferrara (campagna Napoleonica), tenuto dai Liguri Adriatici in
prossimità della grande Trinacria (Sicilia). Poi passerà il monte di
Giove (Grecia) L'Ercole Gallico (Napoleone) accompagnato da così
gran numero di soldati, da molto lontano sarà rappresentato
dall'Impero della sua ed allora e qualche tempo dopo sarà sparso
abbondantemente sangue di innocenti da parte di individui che si
erano innalzati attraverso matrimoni (parenti di Bonaparte
incoronati), allora per grandi invasioni il ricordo cose contenute in
tali strumenti decadrà, per fino le lettere (verrà meno il parlare
francese), che per volontà divina sarà per gli Acquilonari (
divenendo l'inglese la lingua principale), ed una volta legato a
Satana e sarà promulgata una pace universale fra gli uomini, sarà
libera la Chiesa di Gesù Cristo da tutte le tribolazioni, così che
Azostani (Ariani) , si vorrà mescolare il fiele con miele (rosso e
bianco al buddico), e la loro funesta lusinga; ciò avverrà in
vicinanza del settimo millennio (16.07.1980), quando Santuario di
Gesù Cristo non sarà più calpestato dagli infedeli verranno
dall'Acquilone (Inghilterra e gli eredi della corona d'Austria) ,
avvicinandosi il mondo a qualche grande conflagrazione, secondo i
calcoli delle mie Profezie il corso dei tempi andrà molto più
lontano. Nell'Epistola che negli anni passati avevo dedicata a mio
figlio Cesare, avevo abbastanza chiaramente esposti alcuni eventi,
senza presagi. Ma qui, o sire sono compresi molti grandi e
meravigliosi avvenimenti che coloro che verran dopo, lo vedranno.
E per quel calcolo Astrologico, rapportato alle Sacre Scritture, la
persecuzione degli Ecclesiastici prenderà origine da potenza dei Re
Acquilonari (Francia-Austria-Inghilterra-Spagna), uniti dagli
Orientali (Giappone). Questa persecuzione durerà undici anni, od
un po' meno, quando da loro verrà meno il principale Re
Acquilonare (l'assassinio dell'arciduca d'Austria Francesco
Ferdinando a Sarajevo nel giugno 1914), e trascorsi tali anni
giungerà il suo alleato Meridionale e tutto il potere assoluto della
Chiesa militante ed il santo popolo di Dio, osservante della Sua
Legge, ed ogni ordine religioso, saranno fortemente perseguitati ed
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afflitti, tanto che il sangue dei veri Ecclesiastici scorrerà ovunque,
ed uno dei terribili Re temporali (Hitler)sarà molto onorato dai suoi
aderenti, egli avrà sparso più sangue umano degli innocenti
Ecclesiastici che non se ne potrà avere di più, come vino(sparso) e
questo Re commetterà incredibili misfatti contro la Chiesa,
scorrerà il sangue umano per le pubbliche strade e nei templi,
come acqua per pioggia impetuosa, e arrossiranno di sangue i
fiumi più vicini e per altra guerra navale si arrosserà il mare, tanto
nel rapporto di un Re all'altro sarà detto: “Il mare si fece rosso per
le battaglie navali” (Malta all'Inghilterra, 1940/43 oltre 1200 raid
aerei). Poi nello stesso anno e nei successivi scoppierà la più
terribile epidemia causata dalla precedente carestia e così grandi
tribolazioni, mai avvenute dopo la fondazioni della Chiesa
Cristiana ed in tutti i paesi latini, si espanderà in alcune contrade
della Spagna (Guerra civile spagnola 1936-39). Allora il terzo Re
Acquilonario udendo il lamento del popolo della sua principale
regione, formerà una grande armata (Inghilterra- Francia- Stati
Uniti- URSS) e passerà per i territori dei suoi ultimi avi e bisavoli e
li rimetterà per la maggior parte nei loro insediamenti, il grande
Vicario della cappa (Papa) sarà rimesso nel suo primitivo rango
(pace), ma desolato e poi del tutto abbandonato ed il Sancta
Sanctorum tornerà ad essere distrutto dal Paganesimo ed il
Vecchio ed il Nuovo Testamento saranno banditi e bruciati, in
seguito l'Anticristo sarà ancora per l'ultima volta il Principe
infernale (seconda guerra mondiale), tremeranno tutti i regni della
Cristianità, ed anche quelli degli infedeli per un periodo di 25 anni
e vi saranno gravissime guerre e battaglie ed edifici bruciati,
devastati, distrutti, con grande spargimento di sangue vergini,
spose e vedove violate, neonati scagliati e maciullati contro le mura
delle città e si commetteranno tanti mali per mezzo di Satana,
principe infernale che quasi tutto il mondo si troverà distrutto e
devastato, prima di ciò alcuni strani uccelli grideranno nell'aria:
huy, huy e svaniranno dopo qualche tempo (Enola Gay B-29
americano, che sganciò l'atomica, Giappone 1945). Dopo che quel
periodo (guerra) sarà durato a lungo, sarà quasi ripristinato un
altro regno di Saturno (pace), secolo d'oro; Dio Creatore,
ascoltando i lamenti del suo popolo, disporrà che Satana sia
cacciato nell'abisso del baratro, nella fossa profonda. E dopo
90
comincerà fra Dio e gli uomini una pace universale che durerà per
mille anni ed il potere Ecclesiastico ritornerà nel più grande
splendore e poi ritornerà disunito.
Faceva Michele Nostradamus in Salon, terra di Provenza
Terminata la lettura, trovata la chiave, proseguendo con il versetto
“settemila anni un altro terrà la sua monarchia”, utilizzeremo ora
nuovamente il calendario gregoriano, per fissare attraverso il tempo,
l'inizio del settimo millennio. Nostradamus, che dettando in due
punti della stessa lettera, due cronologie dall'evidente risultato
diverso, evidenziando solo la differenza tra il secondo calcolo e le
Sacre Scritture, vuole confondendoci nel proporli entrambe, celare la
reale chiave d'apertura dell'arcano, lasciando trapelare che tutto ciò
non è frutto di errore, in una lettera scritta ad un Re, e per la quale si
è preso dei mesi per poterla redarre, ma il palese intento nel
confermare il primo calcolo, che lui reputa corretto, screditando i
successivi, utilizzati comunque per datare ulteriormente l'inizio e la
fine del settimo millennio. E se il suo conteggio traeva la partenza da
Adamo, il secondo calcolo, anticipandolo, parte dalla Creazione;
vedendo il primo punto d'incontro, con Noè, dopo 1506 anni, per
arrivare infine al calendario islamico, nel 621, secondo Nostradamus,
il nostro 16 luglio 622, il 27 Dhu I-Hijja, dopo 3515/6 anni. Dal
calendario islamico, che utilizzeremo per fissare giorno e mese, ora
dovremmo togliere la somma calcolata, di 5643/4 anni solari (1506 +
3515/6 + 621 = 5642/3 + più un anno, l'errore che riporta il nostro
attuale calendario), giungendo al 5021/2 a.c. , anticipando l'inizio del
calendario ebraico di 1261 anni. Nonostante la partenza islamica ed
il conteggio ebraico, come abbiamo tolto, ora aggiungeremmo i
settemila anni solari, secondo il calendario gregoriano, arrivando
infine nell'anno 1979/80. E come il grande veggente rammenta nella
prima parte della sua missiva, “tuttavia se io sbaglierò nel calcolo
degli anni, non potrà essere imputato alla volontà di alcuno”,
riferendosi alla data 1979 barra 1980, già intuiva che scrivendo
dell'anno 1979, ci avrebbe visto nell'errore di calcolo, chiamarlo
1980.... il 16 luglio, l'inizio del nuovo ciclo dei settemila anni, dove
91
“un altro terrà la sua monarchia” (...).
49.Beaucoup beaucoup avant telles meneés
Ceux d'Orient par la vertu lunaire
La mil sept cent feront grand emmenées
Subiugant presques le coing Aquilonaire.
49.Assai assai prima di questa condotta
Quelli d'Oriente per la virtù lunare
L'anno millesettecento farà grandi tumulti
Soggiogando quasi la parte Acquilonare.
49.La lettera al Re, terminato il compito di datare la quartina
precedente, prosegue ora lasciando direttamente la parola allo
scrittore Nostradamus, passando a lui la penna per decodificare,
ricollocata ora nel contesto corretto, le prossime quartine: “quelli
d'Oriente per la virtù lunare” gli islamici, “assai assai prima di
questa condotta”, molto, ma molto prima che tutto ciò accada,
“l'anno millesettecento farà grandi tumulti, soggiogando quasi la
parte Acquilonare”, nel millesettecento si assisterà a grandi
rivoluzioni, quasi prendendo il sopravvento sull'Inghilterra, e le altre
ex-monarchie europee. Riprendendomi tra le righe della lettera a Re
Enrico, “... E cominciando da quell'anno, avverrà la più grande
persecuzione della Chiesa Cristiana, quale mai era stata fatta in
Africa e questa persecuzione durerà fino all'anno 1792 che si
considererà essere un rinnovamento del secolo...”, l'anno che vedrà
nella rivolta degli schiavi di Haiti, il comune desiderio di abolire la
schiavitù, messa successivamente fuorilegge sia in Inghilterra nel
1807, sia in Brasile nel 1850 ed anche in America nel 1863. La
grande persecuzione, al Cristo, al cuore di ognuno, la schiavitù che
depredò l'Africa delle sue anime, schiavi poi nelle Americhe, in
Europa, e che ora, dopo anni di soprusi e violenze, in grandi tumulti,
sarà testimone della loro ribellione. “L'anno millesettecento farà
grandi tumulti”, nel 1792, il 21 gennaio, con la decapitazione del
Re di Francia, gravida di conseguenze, aspettando tutte le rivoluzioni
92
europee, che inevitabilmente cambieranno l'aspetto geografico e
politico del nostro pianeta. Ri-ricordiamo che sui nostri manuali di
scuola, seguendo il calendario errato, il ghigliottinamento è datato un
anno dopo, cioè il 21.1.1793. Il veggente, proseguendo nel
confermare il nostro passato, scriverà“...dopo comincerà a sollevarsi
il popolo Romano ed a cacciare alcune oscure tenebre
riacquistando un poco del suo passato splendore noti senza però
grandi divisioni e continui sconvolgimento...” dove diversi fattori si
uniranno per dar vita a un'inarrestabile domanda di mutamento
politico. La rapida crescita della popolazione, la creazione delle
prime società industriali, lo sviluppo delle colonie d'America e una
nuova concezione dello stato e della libertà dell'individuo, aggravati
dalla scontentezza dei crescenti oneri fiscali imposti dai vari sovrani
per finanziare le guerre, dispendiose, aiutarono sia la ribellione
Americana contro gli Inglesi, dell'America latina contro la Spagna,
sia in Russia, vedendo dal 1768 al 1868, rivolte e sommosse anche a
Ginevra, in Olanda, nei Paesi Bassi, in Ungheria, in Sardegna, in
Corsica, in Irlanda, nella Serbia e in Cina, “soggiogando quasi la
parte Aquilonaire”, la libertà. Ed ora è attraverso queste
righe,“Venezia con grande forza e potenza innalzerà le sue ali
molto in alto non molto dissimili ai fasti dell'antica Roma”, che si
addentra nelle falde temporali dell'impero napoleonico, nel 1805.
Momento storico, che vede l'anarchia, liberata dalle lacerazioni
dolorosamente umane, prendendo a volte il sopravvento. Il 17
novembre 1878, l'anarchico Giovanni Passannante, ferisce il primo
ministro Benedetto Cairoli, in un attentato fallito ai danni di Umberto
I di Savoia. L'anarchico Ravachol, nel 1892, portò a termine alcuni
attentati a Clichy, in Francia. Il 9 dicembre 1893, vede attentare la
Camera dei deputati Francesi dall'anarchico Vaillant. Per vendicarlo,
l'anarchico Emile Henry, il 12 febbraio dell'anno successivo, getterà
una bomba al Cafè Terminus, causando un morto e venti feriti. Il
presidente della Repubblica Francese, Marie-François Sadi Carnot,
fu ucciso il 24 giugno 1894 dall'anarchico Sante Caserio. Pietro
Acciarito, anarchico anch'esso, tentò di uccidere re Umberto I di
Savoia, ad una corsa ippica sull'Appia, presso Roma, il 22 aprile
1897, ma fallì. L'8 agosto 1897, il presidente del consiglio spagnolo,
Antonio Cànovas del Castillo, fu ucciso nella stazione termale di
Sant'Aguida, dall'anarchico Michele Angiolillo. Luigi Lucheni,
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anarchico, il 10 settembre 1898, uccise a Ginevra l'Imperatrice
d'Austria Elisabetta di Baviera. Il 29 luglio 1900, a Monza, l'anarchia
nella persona di Gaetano Bresci, ebbe la vita di re Umberto I di
Savoia. Leon Czolgosz, anarchico, il 6 settembre 1901, colpì il
presidente degli Stati Uniti d'America, William McKinley, che morì
otto giorni dopo a causa delle ferite riportate. Richiudendo la
parentesi anarchica, tornando ora a Napoleone, divenuto Primo
Console, lo vedremo consolidare il proprio potere con l'appoggio
della grande borghesia francese, che nel regime autoritario creato
dalla Costituzione dell'anno VIII vede soddisfare le esigenze d'ordine
e di tranquillità interna, accresce ulteriormente il suo prestigio con
nuovi successi militari. Nella primavera del 1890 Napoleone dà
inizio ad una seconda campagna d'Italia e, grazie a una serie di
brillanti vittorie, riesce fra l'altro a restaurare la Repubblica Cisalpina
e la Repubblica Ligure, ristabilendo così l'egemonia francese sulla
penisola. Costretta l'Austria ad accettare la pace, il Bonaparte si trova
di fronte la sola Inghilterra, ultimo tenace nemico sul mare, “in quei
tempi molte vele Bizantine alleate ai Liguri per appoggio alla
Potenza
Aquilonare
(l'Inghilterra),
causeranno
qualche
impedimento, tanto che non sarà tenuta fede dai due Cretesi”, tanto
che, durante la spedizione in Egitto, l'Inghilterra si riprenderà l'isola
che fu dei Cretesi, Malta, occupata da Napoleone poi. “Gli archi
costruiti marziali si uniranno alle onde di Nettuno”; scrivendo ora
dell'orologio. Essenziale nell'affrontare Nettuno, il mare, favorito
agli Inglesi. Per stabilire la propria latitudine in base all'altezza
angolare del sole e della stella polare, necessari per calcolare
esattamente la longitudine, si abbisognava dell'ora del meridiano di
base, problema impossibile da risolvere, sino a quando non si
poterono sostituire le clessidre con gli orologi a molla, muniti di
bilanciere e dotati di un buon grado di precisione e di affidabilità.
Nostradamus proseguendo ora nel rincorrere Napoleone, attraverso le
sue campagne, le guerre napoleoniche, vedrà la fine del suo regno,
solo attraverso la sconfitta subita a Waterloo: “””“In Adriatico sarà
fatta discordia grande, ciò che era stato unito, sarà separato
(isolando l'Inghilterra, dato che Napoleone conquisterà quasi l'intera
Europa), si avvicinerà ad una casa, ciò che prima era è una grande
città, comprendendo il più potente, la Mesopotamia dell'Europa a
45 gradi ed altri, di 41, 42 e 37 gradi. Ed in quel tempo, ed in quelle
94
contrade la potenza infernale metterà contro la Chiesa di Gesù
Cristo la potenza degli avversari della sua legge che sarà secondo
l'Anticristo il quale perseguiterà quella Chiesa ed il suo vero
Vicario ( il 2 dicembre 1804 Bonaparte si incoronerà Imperatore
senza il consenso papale) con l'aiuto potenze dei Re temporali, che
saranno per loro ignoranza sedotti, lingue che taglieranno più che
una spada tra le mani di insensati, suddetto regno dell'Anticristo (il
regno del male) non durerà che fino alla morte quest'ultimo
(parlando ora di Hitler) e dell'altro nella città di Planco ( Lucio
Munazio Planco ;Waterloo) accompagnato dal letto di Modena,
Fulcy per Ferrara (campagna d'Italia 1796/1797 napoleonica),
tenuto dai Liguri Adriatici (Napoleone mandato in esilio sull'isola
d'Elba) in prossimità della grande Trinacria (Sicilia). Poi passerà il
monte di Giove (Grecia) L'Ercole Gallico (Napoleone)
accompagnato da così gran numero di soldati, da molto lontano
sarà rappresentato dall'Impero della sua ed allora e qualche tempo
dopo sarà sparso abbondantemente sangue di innocenti da parte di
individui che si erano innalzati attraverso matrimoni (avendo
affidato alla propria famiglia regni da governare), allora per grandi
invasioni il ricordo cose contenute in tali strumenti decadrà, per
fino le lettere (verrà meno il parlare francese), che per volontà
divina sarà per gli Acquilonari (lingua ora più utilizzata
inglese)”””””, ed il veggente, ricordandoci dal tempo che lo vedeva
affondare la penna, il millecinquecento, ormai prossimi al nuovo
secolo che “”””“avvicinandosi il mondo a qualche grande
conflagrazione (le guerre mondiali), secondo i calcoli delle mie
Profezie il corso dei tempi andrà molto più lontano. Nell'Epistola
che negli anni passati avevo dedicata a mio figlio Cesare, avevo
abbastanza chiaramente esposti alcuni eventi, senza presagi. Ma
qui, o sire sono compresi molti grandi e meravigliosi avvenimenti
che coloro che verran dopo, lo vedranno.... .... E per quel calcolo
Astrologico, rapportato alle Sacre Scritture, la persecuzione degli
Ecclesiastici prenderà origine da potenza dei Re Acquilonari
(Austria), uniti dagli Orientali (Giappone). Questa persecuzione
durerà undici anni, od un po' meno, quando da loro verrà meno il
principale Re Acquilonare (l'assassinio dell'arciduca d'Austria
Francesco Ferdinando a Sarajevo nel giugno 1914), e trascorsi tali
anni giungerà il suo alleato Meridionale e tutto il potere assoluto
95
della Chiesa militante ed il santo popolo di Dio, osservante della
Sua Legge, ed ogni ordine religioso, saranno fortemente
perseguitati ed afflitti, tanto che il sangue dei veri Ecclesiastici
scorrerà ovunque, ed uno dei terribili Re temporali (Hitler) sarà
molto onorato dai suoi aderenti, egli avrà sparso più sangue
umano degli innocenti Ecclesiastici che non se ne potrà avere di
più, come vino sparso e questo Re commetterà incredibili misfatti
contro la Chiesa, scorrerà il sangue umano per le pubbliche strade
e nei templi, come acqua per pioggia impetuosa, e arrossiranno di
sangue i fiumi più vicini e per altra guerra navale si arrosserà il
mare, tanto nel rapporto di un Re all'altro sarà detto: “Il mare si
fece rosso per le battaglie navali” (Malta all'Inghilterra, 1940/43
oltre 1200 raid aerei). Poi nello stesso anno e nei successivi
scoppierà la più terribile epidemia causata dalla precedente
carestia e così grandi tribolazioni, mai avvenute dopo la fondazioni
della Chiesa Cristiana ed in tutti i paesi latini, si espanderà in
alcune contrade della Spagna (Guerra civile spagnola 1936-39).
Allora il terzo Re Acquilonario udendo il lamento del popolo della
sua principale regione, formerà una grande armata (InghilterraFrancia- Stati Uniti- URSS) e passerà per i territori dei suoi ultimi
avi e bisavoli e li rimetterà per la maggior parte nei loro
insediamenti, il grande Vicario della cappa (Papa) sarà rimesso nel
suo primitivo rango (pace), ma desolato e poi del tutto abbandonato
ed il Sancta Sanctorum tornerà ad essere distrutto dal Paganesimo
ed il Vecchio ed il Nuovo Testamento saranno banditi e bruciati, in
seguito l'Anticristo sarà ancora per l'ultima volta il Principe
infernale, (seconda guerra mondiale) tremeranno tutti i regni della
Cristianità, ed anche quelli degli infedeli per un periodo di 25 anni
e vi saranno gravissime guerre e battaglie ed edifici bruciati,
devastati, distrutti, con grande spargimento di sangue vergini,
spose e vedove violate, neonati scagliati e maciullati contro le mura
delle città e si commetteranno tanti mali per mezzo di Satana,
principe infernale che quasi tutto il mondo si troverà distrutto e
devastato, prima di ciò alcuni strani uccelli grideranno nell'aria:
huy, huy e svaniranno dopo qualche tempo (Enola Gay B-29 che
sganciò l'atomica, Giappone 1945) . Dopo che quel periodo
(guerra) sarà durato a lungo, sarà quasi ripristinato un altro regno
di Saturno (pace), secolo d'oro; Dio Creatore, ascoltando i lamenti
96
del suo popolo, disporrà che Satana sia cacciato nell'abisso del
baratro, nella fossa profonda. E dopo comincerà fra Dio e gli
uomini una pace universale che durerà per mille anni ed il potere
Ecclesiastico ritornerà nel più grande splendore e poi ritornerà
disunito””””.
A Cesare Nostradamus, figlio, lunga vita e felicità.
La tua tarda comparsa, figlio mio (la sua iniziazione, la rinascita),
ha fatto impiegare il mio tempo in costanti veglie notturne
(meditazioni e preghiere), riferendo per iscritto, a tua perpetua
memoria, dopo la morte del tuo progenitore, per il comune profitto
degli umani, di quanto la Divina Essenza, attraverso le rivoluzioni
Astronomiche mi hanno consentito di conoscere. Poiché è piaciuto
a Dio Immortale che tu sia venuto alla luce in questa spiaggia
terrena, non voglio riferirmi ai tuoi anni, che non sono ancora
sufficienti, ma ai tuoi mesi marziali incapaci di recepire nel tuo
debole ingegno, quello che avrò raccolto alla fine dei miei giorni;
vedo che non è possibile lasciarti per iscritto ciò che verrà
cancellato dall'ingiuria del tempo; poiché la facoltà ereditata
dall'occulta predizione rimarrà racchiusa dentro di me;
considerando anche le avventure del destino umano che sono
niente e che tutto è regolato e governato dalla potenza inestimabile
di Dio, che ci ispira, non per baccante furore né per frenetico
trasporto, ma per astronomiche osservazioni, "Essi soli ispirati
dalla Divinità e dotati di spirito profetico, presagiscono gli eventi
particolari". Quantunque per lungo tempo, per diverse volte io
abbia predetto con molto anticipo, ciò che poi è accaduto, in
particolari regioni, attribuendo tutto ciò alla virtù ed alla
ispirazione divina ed avendo preannunziato altri lieti ed infausti
avvenimenti, con evidente prontezza, anche questi poi verificatisi in
diverse latitudini della terra; avendo voluto tacere e tralasciare a
causa della ingiuria e non tanto del tempo presente, ma anche per
la gran parte del, futuro, di mettere per iscritto, poiché i regni, i
partiti, le religioni faranno cambiamenti opposti, rispetto al
presente, diametralmente, che se io riferissi ciò che accadrà in
97
avvenire, quelli del regno, di un partito, di una religione, e di una
fede, troverebbero disaccordo con la loro fantasia auricolare che
condannerebbero ciò che nei secoli futuri si constaterà essere visto
e percepito. Considerando pure la tendenza del vero Salvatore,
"Non porgete ai cani ciò che è Santo, non offrite perle ai porci per
evitare che le calpestino e rivolgendosi contro di voi vi lacerino".
Che è stata la causa che ha trattenuto il mio linguaggio popolare, e
la mia penna dalla carta; poi mi sono voluto dilungare dichiarando
per gli avvenimenti comuni, con astruse ambigue sentenze gli
eventi futuri, anche i più importanti e quello che ho percepito,
qualsiasi umano cambiamento senza scandalizzare i fragili
ascoltatori, e il tutto scritto in termini nebulosi più che profetici;
poiché; "Tu hai tenuto celate queste cose ai sapienti ed ai saggi,
cioè ai potenti ed ai re e le hai rivelate agli umili ed ai poveri", ed
ai Profeti; per mezzo di Dio Immortale e dei buoni angeli, hanno
ricevuto la facoltà di vaticinare, con la quale essi vedono gli eventi
lontani e possono prevedere i futuri avvenimenti, poiché nulla si
può realizzare senza di Lui; così grande è la potenza e la bontà per
le sue creature che quando esse sono raccolte in se stesse, tuttavia
soggette ad altri effetti per la similitudine delle cause del buon
genio, quel calore e la forza profetica si avvicina a noi come
succede ai raggi del sole che irradiano la loro influenza ai corpi
elementari, e non elementari. Quanto a noi, che siamo esseri
umani non possiamo conoscere nulla della nostra naturale
cognizione, e versatilità d'ingegno degli astrusi segreti di Dio
Creatore, "Poiché non ci è possibile conoscere né i tempi né i
momenti". Sebbene al presente vi possano essere personaggi che
Dio Creatore ha voluto loro rivelare con impressioni immaginative,
alcuni segreti dell'avvenire secondo l'Astrologia critica, come per il
passato, allorché certe potenze e facoltà volontarie, portavano ad
esse come fiamma di fuoco che appare, sotto la sua ispirazione si
giungeva a prevenire le divine ed umane ispirazioni. Poiché le
opere divine, che sono assolute, Dio le viene a realizzare: la media
che è fra gli angeli, la terza i malvagi. Ma figlio mio, io qui ti parlo
un poco troppo astrusamente; ma per quanto riguarda le occulte
vaticinazioni, che si ricevono attraverso il sottile spirito del fuoco,
qualche volta l'intelligenza contemplando il più alto degli astri,
restando vigili ed attenti alle occulte voci, sorpreso per scritti
98
redatti senza timore, salvo poi essere tacciato di inverecondo
loquacità: ma perché? tutto proviene dalla Potenza Divina del
Grande Dio Eterno da cui tutta la bontà procede. Inoltre, figlio
mio, benché io abbia assunto il nome di Profeta io non me ne
voglio attribuire il titolo, di così alta sublimità per il tempo
presente, perché "Profeta è chiamato oggi colui che un tempo
veniva chiamato veggente" poiché Profeta, in verità, figlio mio, è
colui che vede cose lontane dalla naturale conoscenza di tutte le
creature. E sopraggiunge il momento in cui il Profeta, attraverso la
perfetta luce della profezia gli appaiono chiare tanto le cose divine
che quelle umane, la qualcosa non si può spiegare visto che gli
effetti della futura predizione si estendono lontano. Poiché i segreti
di Dio sono incomprensibili, e la virtù operante contingente, e
lontana dalla conoscenza naturale, che prende le mosse dal libero
arbitrio, fa sembrare le cause che da sole non possono acquisire
quelle nozioni, tali da essere conosciute né dagli uomini veggenti
né attraverso altre conoscenze o facoltà occulte esistenti sotto la
concavità del cielo, anche per gli avvenimenti presenti della totale
eternità che racchiude in sé tutti i tempi. Ma attraverso quella
indivisibile eternità, ed attraverso agitazione epilettica, gli eventi
per mezzo dei movimenti celesti sono conosciuti. Io non dico affatto
- figlio mio - affinché sia ben chiaro, che la conoscenza di queste
materie non si può ancora imprimere nel tuo debole cervello, che le
vicende future, ben lontane non siano alla portata delle creature
ragionevoli, se sono nonostante tutto la creatura dell'anima
intellettuale delle cause presenti lontane, né gli sono del tutto né
troppo occulti né troppo espliciti; ma la perfetta conoscenza degli
avvenimenti, non si può acquisire senza quella divina ispirazione:
poiché tutta la ispirazione profetica riceve il suo principale impulso
da Dio Creatore, poi dal Fato e dalla Natura. Perciò, essendo gli
avvenimenti indifferenti, indifferentemente prodotti e non prodotti,
il presagio in parte avviene quando è stato predetto. Poiché, il
giudizio creato intellettualmente, non può vedere occultamente, se
non attraverso la voce proveniente dal Limbo mediante la esigua
fiamma, in quella parte delle vicende future si verranno ad
orientare. E ancora - figlio mio - io ti, supplico di non volere mai
impiegare il tuo intelletto in quelle chimere, e vanità che
inaridiscono il corpo e portano a perdizione l'anima arrecando
99
turbe ai fragili sensi: perfino la vanità della più esecrabile magia
condannata perfino dalle sacre scritture e dai canoni divini; ad
eccezione della interpretazione dell'astrologia vaticinante, con la
quale, e mediante l'ispirazione e la rivelazione divina attraverso
continue veglie e calcoli, abbiamo redatto per iscritto le nostre
profezie. E sebbene quella occulta Filosofia fosse riprovata (esiste!
ma è prestata dal male, da Satana, e se non richiede a noi il prezzo, lo
richiede a qualcuno a noi vicino...è Karma), non ho mai voluto
presentare le loro furiose persuasioni: sebbene diversi volumi sono
stati nascosti per molti secoli, mi siano stati palesati. Ma dubitando
per ciò che ne deriverebbe, in questo caso, dopo la lettura ne ho
fatto dono a Vulcano, e mentre egli li stava divorando, la fiamma
lambiva l'aria rendendola di una chiarezza insolita, più chiara di
una fiamma naturale, come luce di folgorante fulmine che
illuminasse improvvisamente la casa, come se in essa fosse
avvenuta una conflagrazione. Ed affinché per l'avvenire non se ne
abusasse, perscrutando la perfetta trasformazione tanto lunare
(femminile proveniente dall'interno) che solare (maschile
proveniente dall'esterno), che sotterranea di metalli incorruttibili e
dalle onde occulte li ho ridotti in cenere. Ma riguardo al giudizio
che si viene a realizzare attraverso il giudizio celeste, ti voglio
riferire che per avere conoscenza degli avvenimenti futuri occorre
rigettare lontano le fantastiche immaginazioni che perverranno,
limitando la particolarità dei luoghi delle divine soprannaturali
ispirazioni, in accordo alle figure celesti, ai luoghi ed a una parte
del tempo di qualità occulta per virtù, potenza e facoltà divina di
fronte alla quale i tre tempi sono coesistenti con l'eternità, la
rivoluzione, l'evento passato, presente e futuro «Poiché ogni cosa è
chiara ed evidente ». Poiché figlio mio, tu possa facilmente
comprendere, nonostante il tuo tenero cervello, che le cose che
debbono accadere si possono profetizzare, con le luci notturne e
celesti, che sono naturali per lo spirito della profezia; non che io mi
voglia attribuire la nomina né la, facoltà profetica, ma per
ispirazione rivelata, e come uomo mortale sono tanto lontano
spiritualmente dal cielo, con i piedi in terra «Possa non sbagliarmi,
ingannarmi, essere ingannato» sono un peccatore più grande di
nessun altro in questo mondo, soggetto a tutte le umane afflizioni.
Ma essendo stato più volte colto nella settimana dall'ispirazione, e
100
con lunghi calcoli rendendo gli studi notturni gradevoli con
profumi, ho composto libri di profezie, contenenti ciascuno cento
quartine astronomiche di profezie che ho voluto oscuramente
correggere, che costituiscono vaticini, da ora all'anno 3797(...). Ciò
probabilmente farà aggrottare la fronte a parecchi vedendo la così
lunga estensione dei vaticini e sotto tutta la concavità della luna ciò
avrà luogo e nozione: ciò comprenderà - figlio mio - le universali
vicende dì tutta la terra. Se tu vivrai l'età naturale umana, vedrai
nella tua latitudine e sotto il cielo della tua nascita le future
vicende previste. Sebbene solo Dio Eterno sia il solo che conosce la
luce della Sua eternità, che da lui stesso procede; e dico
francamente a quelli ai quali la Sua immensa grandezza, che non
ha limiti ed è incomprensibile, ha voluto rivelare dopo lunga
melanconica ispirazione, che mediante quella causa occulta
manifestata divinamente, principalmente da due cause principali
che sono intrinseche nell'ispirato che profetizza, ma è quella che
viene ad infondere chiarendo la luce soprannaturale, al
personaggio che predice per la dottrina degli astri, e profetizza per
ispirazione e rivelazione; la quale rappresenta una certa
partecipazione della divina eternità; attraverso cui il profeta viene
a comprendere ciò che il suo spirito divino gli ha donato tramite il
Dio Creatore e per una naturale predisposizione; occorre
conoscere che ciò che si predice è vero, ha origine eterna: e tale
luce ed esigua fiamma è di tutta efficacia e profondità, non meno
della naturale luce che rende i Filosofi così sicuri che attraverso i
principi della causa prima hanno raggiunto i più profondi punti
delle alte dottrine. Ma a tal fine - figlio mio - non voglio
approfondire troppo per la capacità futura dei tuoi sensi, e credo
che le parole faranno così grande ed incomparabile danno, e
scopro che nel mondo, prima della universale conflagrazione vi
saranno molte inondazioni che non vi saranno regioni che non
siano sommerse dall'acqua, e per lungo tempo tutto perirà, etnie e
topografie. Inoltre prima e dopo le inondazioni, in molti paesi le
piogge saranno così scarse, e cadrà dal cielo grande quantità di
fuoco e di pietre incandescenti che non vi resterà nulla che non sia
consumato: e ciò avverrà improvvisamente prima dell’ultima
conflagrazione (prima dell'ultima grande guerra). Quando il pianeta
Marte concluderà il suo ciclo, ed al termine della sua ultima
101
rivoluzione, la ricomincerà: ciò avverrà quando i pianeti saranno
congiunti gli uni in Acquario per molti anni gli altri in Cancro per
più lunghi e continui anni. E intanto che siamo governati dalla
Luna attraverso la potenza di Dio Eterno, prima che essa abbia
concluso il suo ciclo il Sole seguirà, e poi Saturno. Poiché secondo
i segni celesti, il regno di Saturno ritornerà, essendo tutto
calcolato, il mondo si avvicina ad una rivoluzione distruttrice; e nel
momento in cui scrivo prima di 177 anni , tre mesi e undici giorni,
per epidemie, lunga carestia e guerre, e ancor più per inondazioni,
il mondo, da ora a quel termine stabilito, prima e dopo per diverse
volte verrà così diminuito e poca gente sopravviverà che non si
troverà più chi lavorerà i campi che diverranno incolti per tanto
tempo, quanto lo rimasero coltivati; e per quanto riguarda la
visibile previsione celeste, sebbene già si sia al settimo millennio
che tutto conclude, ci approssimiamo all'ottavo dove c'è il
firmamento dell'ottava sfera che è in dimensione latitudinaria, ove
il Gran Dio Eterno concluderà la rivoluzione: per cui le immagini
celesti ritorneranno a muoversi ed il movimento superiore che
rende con la terra stabile e ferma "Non si inclinerà per tutta
l'infinita serie dei secoli": pertanto che il Suo volere sarà compiuto
e cosi sarà e non altrimenti; sebbene con ambigue opinioni si
dissenta dalle ragioni naturali con fantasticherie Maomettane, per
cui qualche volta il Dio Creatore per mezzo dei ministri dei suoi
messaggeri di fuoco trasmessi con fiamme, viene a proporre ai
sensi esteriori, perfino ai nostri occhi, le cause delle future
significative previsioni degli avvenimenti futuri, che si deve a colui
che manifesta il presagio. Poiché il presagio che si ottiene dalla
luce esteriore viene infallibilmente a giocare un ruolo con e
attraverso la luce esteriore; in quanto veramente la parte che
sembra avere per l'occhio dell'intelletto, non è in danno del senso
immaginativo: la ragione è fin troppo evidente, perché tutto è
previsto per ispirazione divina e per mezzo dello spirito angelico
ispirato all'uomo profetizzante, rendendo sacri i vaticini, venendolo
ad illuminare, eccitandogli la fantasia con diverse notturne
apparizioni, che con diurna certezza profetizza attraverso
interpretazioni astronomiche, congiunte alla santissima predizione
futura, non consistente d'altra parte che nel libero arbitrio. Vieni
dunque a comprendere - figlio mio - che io scopro con le mie
102
rivoluzioni che sono d'accordo alla rivelata ispirazione, che la
spada mortale si avvicina a noi attualmente con epidemie, la
guerra più orribile di quanto ve ne possa essere stata nella vita di
tre uomini, e carestia che colpiranno la terra, e vi ritornerà spesso;
poiché gli Astri concordano con questa rivoluzione, ed è anche
detto "visiterò con la mia verga di ferro le loro iniquità e
sferzandoli, li percuoterò". Poiché la misericordia del Signore non
sarà affatto un tempo disseminato - figlio mio - quando la maggior
parte delle mie profezie saranno accadute e saranno concluse e
verificate. Allora, per molte volte, durante le sinistre tempeste "Li
farò a pezzi» dirà il Signore, «li distruggerò e non avrò pietà di
loro"; e mille altri fatti accadranno, con acque e continue piogge,
come più chiaramente io ho redatto per iscritto nelle mie altre
Profezie che sono composte dettagliatamente «in prosa» stabilendo
i luoghi, i tempi, ed il termine prefissato che gli uomini nati dopo,
conosceranno le vicende infallibilmente accadute come abbiamo
indicato per gli altri, parlando più chiaramente nonostante siano
mascherate, saranno comprese le intelligenze. «ma una buona
volta si dovrà eliminare l'ignoranza» ed allora l'avvenimento sarà
più schiarito. Concludendo - figlio mio - ricevi dunque questo
regalo da tuo padre Michele Nostradamus, confidando di chiarirti
ciascuna profezia delle quartine che seguono. Pregando Dio
immortale che voglia concederti vita lunga in buona e prospera
felicità.
Salon, il l° marzo 1555.
50.De l'aquatique triplicité naistra
D'un qui fera le ieudy pour la feste:
Son bruit, loz, regne, sa puiffance croistra,
Par terre & mer aux orients tempeste.
50.Dall'acquatica triplicità nascerà
Uno che stabilirà il giovedì per la sua festa:
Sua brutalità, legge, regno, sua potenza crescerà,
Per terra e per mare all'oriente tempesta.
103
50.”Dall'acquatica triplicità” dagli alleati dell'Asse, di Nettuno, il
caos, la Maya, “nascerà uno che stabilirà il giovedì per la sua
festa”: il Giappone. Le sorti del Giappone nel dopoguerra furono in
un certo senso simili a quelle della Germania Occidentale. Come in
Europa gli Americani erano stati indotti a favorire la rinascita tedesca
dalla crescente tensione con l'Unione Sovietica, così in Estremo
Oriente essi furono costretti ad incoraggiare la ripresa del Giappone
per poter contare su un solido alleato, che li aiutasse a contrastare le
iniziative dell'Unione Sovietica e della Cina comunista di Mao,
allora alleate fra loro. Dopo la resa del settembre 1945 il Giappone,
diversamente della Germania, fu occupato dai soli Americani, che in
realtà avevano sostenuto quasi per intero il peso della guerra nel
Pacifico. In un primo tempo essi si proposero di democratizzare il
Giappone e di distruggere la potenza economico-militare, in modo da
sbarazzarsi per sempre della sua pericolosa concorrenza in estremo
Oriente. Questi progetti dovettero però essere ben presto
abbandonati, perché il regime democratico favoriva l'avanzata dei
partiti e dei sindacati di sinistra, ostili agli americani, e perché la
vittoria di Mao in Cina rendeva più che mai urgente il rafforzamento
economico-militare del Giappone, se lo si voleva utilizzare come
bastione contro il dilagare del comunismo in Asia. Il rovesciamento
della politica statunitense nei confronti del Giappone fu determinato,
in particolare, dalla guerra di Corea, 1950-1953, uno degli episodi
più drammatici della guerra fredda, che costò complessivamente ai
belligeranti oltre due milioni di caduti. Dopo la fine della guerra la
penisola di Corea, già appartenente al Giappone, era stata occupata
nella sua parte meridionale, dagli americani e nella parte
settentrionale dai russi. Il 25 giugno 1950 il governo nord-coreano
diede ordine al suo esercito di invadere la Corea del Sud, col
proposito di unificare l'intera penisola sotto la propria autorità. Ne
seguì un violentissimo conflitto,”per terra e per mare all'oriente
tempesta” nel quale i cinesi di Mao intervennero in sostegno della
Corea del Nord, spalleggiata anche dai russi, e gli americani
intervennero in sostegno alla Corea del Sud. Il rischio
dell'espansione della guerra era gravissimo, ma i russi e gli
americani, consapevoli delle stragi che sarebbero derivate da una
guerra atomica, mantennero il conflitto nelle sue dimensioni locali, e
104
nel luglio 1953, dopo due anni di trattative, lo risolsero con un
armistizio che restaurava pressapoco le condizioni esistenti prima
della guerra. La guerra fu un'enorme vantaggio per il Giappone, che
diventò la base fondamentale delle forze armate statunitensi destinate
all'impiego in Corea e ricevette commesse militari per circa due
miliardi e mezzo di dollari, grazie alle quali poté accelerare la
propria ripresa industriale: attraverso la guerra, “sua brutalità,
legge, regno, sua potenza crescerà”. Nostradamus tra storia ed
occulto, ora, oltrepassando il corpo buddico, giunto nel mausoleo
Orientale, attraversando il cuore di Angkor, la capitale reale fondata
da Yasovarman, sovrano cambogiano Khmer dal 889 al 910, giunge
al Bakong, il tempio-mausoleo del re. A Ravenna il mausoleo di quel
Maestro allora morto, e che bisogna ritrovare, ed ora, circondato da
mura e dal fossato di protezione, questo edificio sacro, progettato per
incarnare un complesso simbolismo cosmico: perfettamente
simmetrico, nei suoi sette piani, effiggendo i sette cieli, i sette corpi
sottili. Su ognuno dei quattro lati, 27 torri rappresentano il numero
dei giorni di ogni ciclo lunare. Mentre su ciascuna delle sette terrazze
spiccano 12 torri simboleggianti i mesi dell'anno, o il ciclo dei dodici
anni del pianeta Giove, giovedì, il consumismo, la nuova epidemia
del secolo... il sogno, nella sua irreale concretezza, l'avidità,
irraggiungibile ed agognata, rendendo schiavi e brutalizzando i
poveri, che occupano tutta la giornata al fine di raggiungere un
benessere che mai li soddisfa, vedendo contrapposti i ricchi, alla
ricerca di uno status quo idealizzato nella speranza di oltrepassare
ogni raffronto... “uno che stabilirà il giovedì per la sua festa”. Il
nuovo Dio, il denaro, il maestro che molti ora sembrano preferire.
51.Chef d'Aries, Iuppiter & Saturne,
Dieu eternel quelles mutations!
Puis par lòg siecle son maling téps retourne,
Gaule & Itale quelles esmotions!
51.Capo d'Ariete, Giove e Saturno,
Dio eterno quale mutazione!
Che per lungo secolo il suo maligno tempo era tornato,
105
Francia e Italia quali emozioni!
51.Ed ora giunti in quel del 1999, quando Giove e Saturno, saranno
ai primi gradi dell'Ariete, “Dio eterno quale mutazione!”. Il nuovo
millennio! “Che per lungo secolo il suo maligno tempo era
tornato, Francia e Italia quali emozioni!”, alla fine di un secolo
strattonato da guerre e violenze, Francia e Italia ......la pace!
52.Les deux malins de Scorpion conioints,
Le grand seigneur meurtri dedans sa salle:
Peste à l'eglise par le nouveau roy ioint,
L'Europe basse & Septentrionale.
b ij
52.I due malvagi in Scorpione congiunti,
Il gran signore morirà nella stanza:
Peste alla chiesa per il nuovo re unto,
L'Europa meridionale e settentrionale.
b ij (parte prima di tre, conclusa)
52.Quando “i due malvagi in Scorpione congiunti”, Marte e
Saturno saranno agli stessi gradi dello Scorpione, cioè nel 1984,
cronologicamente proseguendo, “il gran signore morirà nella
stanza”. Ed è il nostro uomo politico, contemporaneo, che il
veggente ora omaggia, purtroppo, nelle sue quartine. Enrico
Berlinguer. Iscritto al PCI fin da ragazzino, nato a Sassari da una
famiglia aristocratica antifascista, venendo sin da subito apprezzato
da Palmiro Togliatti, divenne successivamente segretario del partito
dal 1972. Morì improvvisamente durante un comizio a Padova,
stroncato da un ictus celebrale. Di lui, Indro Montanelli disse: “Un
uomo introverso e malinconico, di immacolata onestà e sempre alle
prese con una coscienza esigente, solitario, di abitudini spontanee,
più turbato che alettato dalla prospettiva del potere, e in perfetta
buona fede di cui ci resta un programma sociale, politico,
economico, etico e morale non scritto basilare per il futuro
democratico e di progresso del nostro Paese." Ed è dopo una
106
legislatura da parlamentare europeo, in vista delle successive elezioni
del 1984, che Berlinguer si recò a Padova il 7 giugno, sul palco di
Piazza della Frutta, dove effettuò un appassionato comizio. Poco
dopo aver pronunciato la frase: "Compagni, lavorate tutti, casa per
casa, strada per strada, azienda per azienda" venne colpito da un
ictus. Il Presidente della Repubblica Pertini arrivò subito a Padova
per recarsi da Berlinguer. Fece in tempo ad entrare nella “stanza”
d'albergo, per vederlo e baciarlo sulla fronte. Poche ore dopo il
decesso. Milioni di persone parteciparono al suo funerale che, in
numero di partecipanti, fù il più imponente in tutta la storia d'Italia di
allora. Funerali, morte, Marte e Saturno, attraverso lo Scorpione,
riflesso plumbeo della costellazione, ora in India, come in Italia, al
funerale del Primo Ministro Indiano, Indira Gandhi. E come di
Berlinguer, ora della Gandhi, una breve presentazione. Figlia di
Kamla e Jewaharlal Nehru, il Primo Ministro dell'India, fu nominata
Primo Ministro dell'India il 19 gennaio 1966. Il suo governo
procedette senza intoppi fino a quando, nel 1975, un tribunale la
ritenne colpevole di brogli elettorali e la condannò all'interdizione
dai pubblici uffici per sei anni. Nello stesso anno il paese,
attraversato da spinte secessioniste, portarono la Gandhi a
proclamare lo stato d'emergenza nazionale e a prendere misure
severe contro le opposizioni. Quando il paese tornò alle urne nel
1977, il suo partito venne sconfitto e Indira, un anno dopo, fu
addirittura incarcerata per alcuni giorni. Ma si riorganizzò e in pochi
mesi fondò un nuovo partito, il Congresso nazionale indiano, che
vinse le elezioni del gennaio 1980 e le consentì di ritornare alla guida
del governo. Il suo secondo mandato iniziò il 14 gennaio di
quell'anno. L'attentato nel 1984. Assassinata da due delle sue guardie
del corpo di etnia sikh, Beant Singh e Satwant Singh, a causa di un
lungo confronto innescato dal separatismo sikh ed il governo
indiano. Il Sikhismo entrò in urto con la Gran Bretagna, fino dal
1845, avversando l'opera della Compagnia delle Indie che cercava di
porre sotto controllo il sub-continente indiano, col benevolo
incoraggiamento della Corona britannica. Lo scontro finì con una
secca sconfitta dei sikh, che con il Trattato di Lahore, 1846, dovendo
cedere alla Compagnia Orientale delle Indie parte del loro territorio,
rinunciarono anche al Kashmir. Nel 1848, i sikh insorsero ancora una
volta ma vennero nuovamente sconfitti. L'intero Punjab fu
107
assoggettato all'Impero Britannico, il loro tesoro, fra cui il noto
diamante “Kooh i Noor”, ossia "Montagna di luce", sequestrato, ora
incastonato nella corona della Regina d'Inghilterra, e il loro sovrano
esiliato in Europa fino alla sua morte avvenuta nel 1893 a Parigi.
Ciononostante, i sikh furono fra i soldati dell'esercito coloniale
indiano che rimasero più fedeli alla Gran Bretagna in occasione del
Mutiny, l'ammutinamento del 1857, una rivolta che viene oggi
considerata da alcuni storici il primo episodio della guerra
d'indipendenza indiana. Il 3 giugno 1984 il Primo Ministro indiano
Indira Gandhi iniziò l'Operazione Blue Star e ordinò all'esercito
indiano di circondare il complesso del Tempio d'Oro ad Amritsar, per
uccidervi i militanti separatisti Sikh presenti. Così dopo l'attentato,
dopo la sua morte, Indira lasciò il governo al figlio, “peste alla
chiesa per il nuovo re unto”, Rajiv, che cominciò un profondo
rinnovamento del partito. Inizialmente in politica interna favorendo
una linea di conciliazione nazionale per cercare di arginare le spinte
centrifughe causate da forze politiche regionali particolarmente forti
tra i sikh, mentre in campo economico distaccandosi dal modello
socialista tentando di accelerare la modernizzazione, con una politica
più liberale ed enfatizzando molto l'efficienza. Però già alla fine del
1986 seguire questo programma risultò problematico. Così Rajiv
volle cominciare una politica più accentratrice e personalistica
mentre le spinte centrifughe peggioravano. Alla fine si trovò
coinvolto in un grosso scandalo, nel quale erano implicati alcuni suoi
collaboratori, accusati di avere incassato tangenti per l'accordo
stipulato con una ditta svedese per forniture militari all'India. Nel
1989 il Partito del congresso venne pesantemente sconfitto alle
elezioni generali. Il 21 maggio 1991 a Sriperumbudur, pochi giorni
prima delle nuove elezioni generali dove avrebbe potuto ottenere un
riscatto politico, Rajiv fu assassinato da un appartenente alle setta
sikh o, secondo altre ipotesi, da un commando delle Tigri Tamil,
l'organizzazione militare clandestina che lotta per l'indipendenza dei
tamil di Sri Lanka. Il veggente terminando ora, accanto alla
congiunzione, Marte Saturno, raggiungendo “l'Europa meridionale
e settentrionale”, incontrerà l'uomo politico russo, Michail
Sergejevic' Gorbaciov, futuro segretario generale del Partito
Comunista Sovietico, alle prese con il totale disfacimento del suo
paese. Uomo che avvierà un rinnovato sistema economico-
108
istituzionale, attraverso un programma vasto di riforme, noto come
“perestrojka”, che favorirà la liberalizzazione sulle azioni di governo
e garantirà la trasparenza dei processi decisionali, “glasnost”.
Gorbaciov, impostando anche un processo di distensione nei
confronti degli Stati Uniti e di apertura verso l'Europa dell'Est,
instaurando rapporti più chiari e paritari con gli altri paesi socialisti,
contribuirà con la sua azione decisiva alla riunificazione delle due
Germanie. Forte la sua attività a favore del disarmo mondiale,
riducendo gli impegni militari sia verso l'Europa Orientale sia verso i
paesi in via di sviluppo, ottenendo per questo il premio nobel, nel
1990, per la pace. Accompagnando l'Unione Sovietica, e tutti i suoi
stati satelliti legati dal regime comunista, nel pacifico processo di
scioglimento dittatoriale, quale ormai era divenuto il fallito progetto
leninista. Così, mentre Saturno e Marte insegnano, che nulla hanno
potuto contro la pace e Gorbaciov, attraverso Berlinguer e la Gandhi,
hanno donato morte. Tre rivoluzioni, tre modi di rovesciare,
accompagnando, accomodando e rifiutando. E se Gorbaciov, ha
accompagnato il volere del suo popolo, attraverso lo spiraglio di
crescita che intuiva nella libertà e nella democrazia, sebbene ancora
larvalmente abbozzate, Berlinguer, accomodando, ha cercato il
compromesso. Impaurito del clima terroristico italiano, tra bombe ed
attentati dell'epoca, temendo un golpe di destra, come purtroppo
successo in Cile, per buon senso e per buon cuore ha cercato di fare
un accordo con i partiti di centro, la Democrazia Cristiana, mentre la
Gandhi, rifiutando ormai ogni processo di unione per le diverse
esigenze religiose del paese, dovrà insieme al leader politico italiano
affrontare ira e giustizia: Marte e Saturno.
b ij
53.Las qu'on verra grand peuple tormentè
Et la loy saincte en total ruine
Par aultres loyx toute Chrestienté,
Quand d'or d'argent trouvve nouvelle mine.
53.Allorché si vedrà grande popolo tormentato
109
E la legge santa in totale rovina
Per altre leggi tutta la Cristianità,
Quando d'oro e d'argento scoperta nuova miniera.
53.”Allorché si vedrà grande popolo tormentato, e la legge santa
in totale rovina, per altre leggi tutta la Cristianità”... quando si
vedrà il gran popolo dell'India tormentato, e la legge santa in totale
rovina, tale da stravolgere il Cuore, il Cristo, in ognuno, “tutta la
Cristianità”, vedendo spegnere ogni luce, ogni fiamma che porta
speranza, gioia e serenità, sia che sia Sikh, Indù, Buddista, Cristiano,
Ebreo o Mussulmano, attraverso il Punjab, porta d'ingresso per
l'India, paese che nella sua accezione geografica è esteso in gran
parte nel Pakistan del Nord, dopo aver cacciato gli afgani da
Amritsar nel 1765, allargando i propri confini fino a comprendere
parte del Kashmir, Multan, Peshavar e Lahore. Con il 1947, questo
territorio fu spartito fra l'Unione Indiana e il Pakistan con gravi
disordini e numerosi lutti. Dopo vari tentativi si è definitivamente
costituito nel 1966 l'attuale stato, comprendente i distretti abitati da
popolazione di lingua punjabi. Prevalgono gli appartenenti alla
religione sikh, sessanta per cento, accanto ad indù, cristiani e
mussulmani, che nel 1947, non hanno preso parte al terribile esodo,
conclusosi in un bagno di sangue per la secolare rivalità esistente fra
i sikh e i mussulmani. Purtroppo, l'ennesimo episodio umano,
raccontato dalle cronache, dove nascosto all'interno dell'ideologia
religiosa, celato, rimane sempre l'oscuro limite umano, riportando tra
le righe l'ennesimo bagno di sangue: “Quando le prime ondate di
profughi sikh e indù cacciati dai mussulmani dal Punjab occidentale,
giunsero nella zona di Amritsar, i sikh locali decisero che era giunto
il momento di vendicarsi dei mussulmani accanto a loro. Per farlo si
servirono del seguente metodo: alcuni uomini armati di fucile
aprivano il fuoco all'ingresso del quartiere mussulmano di un
villaggio, inducendo gli abitanti terrorizzati a lanciarsi di corsa
verso l'estremità opposta; qui sparpagliati tra le canne da zucchero,
li attendevano centinaia di altri sikh armati di forconi, sciabole e
randelli e il massacro aveva inizio. Le carneficine perpetrate dai sikh
furono ben presto caratterizzate da una particolare forma di
efferatezza: i sessi circoncisi dei mussulmani divennero dei trofei. Gli
assassini gli tagliavano per infilarli nella bocca della vittima stessa e
110
in quella delle donne mussulmane uccise a loro volta... Ad Amritsar
travestiti da mussulmani si avvicinavano a quest'ultimi gettando loro
negli occhi acido nitrico o solforico; incendiari lanciavano torce
nelle case e nelle botteghe... Criminali comuni si erano messi alla
testa dei massacratori”. Dopo l'uccisione di Indira Gandhi, i morti
ed i tanti conflitti, che hanno visto protagonisti sikh e indù, la
tensione continuò purtroppo fino agli anni novanta. Il Punjab visse
così una sorta di stato d'assedio: i gruppi integralisti sikh
rivendicando l'indipendenza, volevano la cacciata della comunità
indù e sostenevano la radicalizzazione della guerra santa. Finanziati,
oltre che dal Pakistan anche dalle ricche comunità sikh di Canada,
Usa e Gran Bretagna, e dai maggiori esponenti della finanza locale,
possessori di consistenti patrimoni. Una contrapposizione di origine
religiosa, ma anche di natura politica, economica e finanziaria,
trasformando Amritsar, la città del bacino d'ambrosia e
dell'immortalità, centro religioso del sikhismo, in una città assediata
in assetto di guerra, con le strade pattugliate da soldati armati di tutto
punto. La comunità indù vivendo giorni di terrore, mentre ad ogni
morto sikh nel resto dell'India, corrispondeva un morto indù nel
Punjab, attraverso la guerra santa dichiarata dal Khalistan, lo stato
autonomo a cui mirava il terrorismo sikh, mietendo vittime su
vittime. Religione fortemente contraria agli idoli, ai rituali e al
sistema caste, credendo invece in un Dio amorfo, che nasce nel 1499,
frutto di un completo sincretismo, vedendo confluire la bhakti indù e
il sufismo mussulmano, apice e conclusione del percorso religioso
dell'anima, e del flusso inseguito da Nostradamus. Dall'alto in basso,
dal polo Nord al Sud, anche diversamente percepito, da destra a
sinistra del globo terreste: il centro, il nostro terzo occhio.
Giungiamo così, ai piedi della religione più antica, nella cronologia
esoterica, che scendendo attraverso i corpi, si concretizza nel fisico,
ripetendo ciò che accade anche nel parto gemellare, nascendo per
ultima, concepita per prima. Rovesciando il barattolo dell'esperienze
umane, la fede, l'unico compito per il quale l'anima è scesa in queste
grigie lande terrene, si rivela il tesoro. Satana, vizio-virtù, barattolo
che imprigiona la Luce Divina, la nostra Anima, sporcata attraverso
l'appagamento dei sensi e dei sogni sempre più difficili da realizzare,
ricorda, non solo che le pareti del grande cilindro, altro non sono che
i nostri peccati, i nostri debiti karmici, ma anche, che il fondo dello
111
stesso, oleoso e sporco ateismo, è e rimane comunque olio, sottile
Essenza Divina. Rabbia e dolore, e risalendo, gioia e serenità.
Anime, olio, gocce dell'Unto, di Dio, che giunte al primo riflesso di
Luce, iniziano a comprendere quanto immenso sia Amore.
Superando quindi l'obbligo delle fede, l'Amore Universale, lo
svuotamento della nostra parte egoica, la realizzazione di essere nel
vuoto, infine vuoto di noi stessi, cuore, mente, sensi, attraverso ogni
diversa stratificazione energetica, oltre islamismo, ebraismo,
cristianesimo, buddismo, induismo, diverremo sikh: discepoli del
Maestro, colui che conduce a Dio. Sikh, i leoni, kaur, le principesse,
senza distinzione di sesso, senza gerarchie: i discepoli e solo il
Maestro. Il Ponte per colui che è Infinito ed Immenso. “Quando
d'oro e d'argento scoperta nuova miniera”, quando uomini e
donne, oro e argento, sole e luna, Satana la mente e l'Anima, si
scopriranno, si ameranno, ognuno attraverso il loro maschilefemminile...saremmo liberi, liberi, liberi di attraversare, accanto al
Maestro, accanto a Dio.
54.Deux revolts faits du malin falcigere,
De regne & siecles faict permutation:
Le mobil signe à son endroict si ingere
Aux deux egaux & d'inclination.
54.Due rivolte fatte dal maligno saturnino,
Del regno e secoli fatto lo scambio:
Il segno mobile nella sua direzione si intromette
Ai due eguali e d'inclinazione.
54.”Del regno e secoli fatto lo scambio”, ormai giunti alla fine del
secolo e quasi del regno buddico, “fatto lo scambio”, nel settimo
millennio, “il segno mobile nella sua direzione si intromette, ai
due eguali e d'inclinazione”, Marte, entrando nel Sagittario, il
segno mobile, incontrando agli stessi gradi Urano, ci consegnerà ai
primi giorni di settembre dell'anno 1984. Rendendoci testimoni delle
“due rivolte fatte dal maligno saturnino”, “la strage del Rapido
904” e la tremenda carestia che colpì l'Etiopia. La prima, la strage,
112
figlia della cosiddetta strategia della tensione, che nasce negli anni
1969, gli “anni di piombo”. Periodo in cui, l'Italia, vede i terroristi,
cercare di destabilizzare il potere democristiano. La seconda, la
grave carestia che ha colpito l'Etiopia, il risultato di golpe
sanguinosi, rivolte, siccità su larga scala, rifugiati in fuga dalla
guerra, nella conclusione di consegnare alla morte per fame un
milione di persone. L'attentato venne compiuto domenica 23
dicembre 1984, nel fine settimana precedente le feste natalizie. Il
treno era pieno di viaggiatori che ritornavano a casa o andavano in
visita a parenti per le festività, ed esplose nei pressi del punto in cui
poco più di dieci anni prima era avvenuta la Strage dell'Italicus;
come quest'ultima e l'attentato del 2 agosto 1980 alla stazione di
Bologna da inserirsi nel panorama della strategia della tensione. Al
contrario del caso dell'Italicus, questa volta gli attentatori attesero
che il veicolo penetrasse nel tunnel, per massimizzare l'effetto della
detonazione: lo scoppio, avvenuto quasi metà della galleria, provocò
un violento spostamento d'aria che frantumò tutti i finestrini e le
porte. L'esplosione causò 17 morti e 267 feriti. Italia e Abissinia, da
sempre incrociando i loro destini, ora anche tra le righe di queste
centurie. Storicamente nota con il nome di Abissinia, l'Etiopia
attorno al 970, perseguitando i cristiani aiutò a far crollare il Regno
di Axum, allora l'unico paese cristiano in terra d'Africa. Comperata
poi alla fine del XIX secolo, all'inizio della colonizzazione Europea,
da una compagnia italiana, venduta da un sultano locale. Con
l'apertura del Canale di Suez, l'interesse in zona aumentò, e l'Italia
che nel 1896, ad Adua aveva perso il controllo della colonia, lasciato
allora al negus Menelik II, la vede il 3 ottobre 1935, senza
dichiarazione di guerra, attaccare l'impero etiope, giungendo fino ad
Addis Abeba, conquistandola e ora rinominandola, Africa Orientale
Italiana. Verrà liberata dagli Inglesi nel 1941, rimettendo al potere
Haile Selassie, che verrà deposto nel 1974 da Haile Mariam
Menghistu, creando un regime socialista. Regime che nel biennio
1984-1985 colpito dalla grave carestia, riuscirà anche a condurre il
paese fortemente indebolito, nel 1988, nella guerra di confine contro
l'Eritrea.
113
55.Sous l'opposite climat Babylonique
Grande sera de sang effusion,
Que terre & mer, aìr, ciel sera inique:
Sectes, faim, regnes, pestes, confusion.
55.Sotto dirimpetto al clima Babilonico
Grande sarà lo spargimento di sangue,
Che terra e mare, aria, cielo saranno inquinati:
Sette, fame, regni, peste, confusione.
55.”Sotto dirimpetto al clima Babilonico”, spostando, ora,
Nostradamus in Iran, ad osservare il paese che nel 1980, cercherà di
contrastare l'invasione dell'Iraq, attraverso il confine che li separa,
scaricando morte e distruzione. “Grande sarà lo spargimento di
sangue”, sanguinosa ed inconcludente guerra, che durò fino al 1988,
fino a quando l'ONU negoziò un cessate il fuoco, tra Saddam
Hussein leader iracheno sunnita, contro l'Iran sciita. Vedendo
addirittura nel 1990, con lo scopo di ottenere le riserve petrolifere del
Kuwait, il dittatore iracheno Saddam, invadere anche quest'ultimo
paese, oltre che le stragi condotte a nord, nei territori curdi. L'ONU
condannò l'azione, chiedendo l'immediato ritiro dell'Iraq, che
rifiutandosi di obbedire, nel gennaio 1991, si vide attaccare da una
coalizione di 29 stati guidati dagli USA, scatenando attacchi aerei e
terrestri, contro il dittatore iracheno. Il Kuwait fu liberato e gli
iracheni, sconfitti, sottoposti a dure sanzioni economiche. “Che
terra e mare, aria, cielo saranno inquinati: sette, fame, regni,
peste, confusione”, quando l'esercito iracheno, costretto a ritirarsi
dal Kuwait, seminando vendetta, lasciò il mondo assistere impotente
all'incendio di quasi tutti i 950 pozzi petroliferi del paese: una densa
cappa di fumo nero oscurò l'intera regione e vaste aree del golfo
furono ricoperte da una patina oleosa di petrolio. Molti pozzi
continuarono a bruciare per mesi, immettendo nell'atmosfera ingenti
quantità di fumi inquinanti e velenosi.
56.Vus verrés tost & tard faire grand change
Horreurs extremes, & vindications,
114
Que si la lune conduicte par son ange
Le ciel s'approche des inclinations.
56.Voi vedreste presto o tardi fare grande cambiamento
Orrori estremi, e vendette
Che se la luna condotta dal suo angelo
Il cielo si avvicina alle inclinazioni.
56.Il petrolio, gli interessi economici legati ad esso, offrirono al
leader iracheno lo spunto per l'aggressione al fazzoletto di terra che
divideva l'Iraq dal mare. Conquistatolo, oltre la ricchezza petrolifera
nascosta nel sottosuolo, avrebbe permesso al paese, un ben più vasto
ed esteso territorio marittimo da controllare. Così dopo l'embargo
commerciale, l'embargo militare, l'appello di Giovanni Paolo II, il
piano di soluzione di crisi predisposto da Mitterand, presidente
francese, dopo l'operazione “Scudo nel deserto”, inizia “Tempesta
nel deserto”, la seconda Guerra del Golfo, dove ventotto paesi
aprirono le ostilità contro l'Iraq. Quest'ultimo reagirà bombardando
Israele, aspettandone la reazione, alfine di acuire il conflitto, grazie
al cielo evitato, mentre nelle capitali europee la gente inizierà a
scendere in piazza per chiedere l'interruzione della guerra. Si
accusava il leader iracheno di costruire armi per la distruzione di
massa, addirittura l'atomica, mentre attraverso ripetuti
bombardamenti chimici, ”orrori estremi, e vendette”, Saddam,
sterminava gran parte della popolazione curda. L'attacco all'Iraq, sia
con raid aerei sia con operazioni di terra, portò alla conquista di
Baghdad nel giro di venti giorni. La caduta del regime di Sadam
Hussein aprirà incerti scenari politici nell'assetto geopolitico
dell'area, e dopo che gli ispettori dell'ONU, nell'ultimo rapporto del
gennaio del 2003, al palazzo di vetro, dovranno riferire che le accuse,
con le quali gli Stati Uniti d'America erano scesi in guerra contro
l'Iraq, il possesso di armi per la distruzione di massa, erano false, la
grave frattura politica creatasi in Europa, con paesi contrari o
favorevoli al conflitto armato, andò accentuandosi. “Voi vedreste
presto o tardi fare grande cambiamento”, quando a Baghdad,
dopo la caduta del regime dittatoriale, si insedierà il Consiglio del
governo di transizione iracheno, composto da 13 sciiti, 5 sunniti, 1
turcomanno e 1 cristiano, il 13 luglio 2003, approvando
115
successivamente mediante referendum, la Costituzione del nuovo
Iraq democratico, parlamentare e regionale; il voto contrario degli
arabi sunniti non compenserà la grande maggioranza dei si, degli
elettori arabi sciiti e curdi. Una settimana più tardi, in Inghilterra,
verrà trovato il corpo senza vita di David Kelly, lo scienziato al
centro della controversia fra governo inglese e BBC su presunte
manomissioni dei dossier sulle armi di distruzione di massa, per le
quali, gli Stati Uniti si erano sentiti autorizzati ad attaccare l'Iraq. A
dicembre, presso la sua città natale, Tikrit, Saddam sarà catturato, e
negl'anni successivi, dopo esser stato processato per i crimini di
guerra commessi, da un giudice curdo, condannato a morte. Terribile
osservare le fotografie attraverso le pagine dei dizionari, ricordando
quelle dei telegiornali, dei primi video rubati attraverso lo schermo
dei telefoni cellulari, mentre gli stessi serpenti umani scappano, file e
file di persone, attraverso le montagne, padri con in braccio piccini,
ragazzetti sporchi, impauriti ed infreddoliti, quattro stracci ed un
fagotto in testa, i sacrifici di una vita di lavoro, in fuga come dal
Punjab, ora in territorio Curdo...consegnandoci immagini di terrore,
fame, disperazione e paura. E se l'animo umano, cercando Dio,
attraverso il proprio limite, abbraccia più una fede che un'altra,
giunto all'atmico, oltre la condizione angelica, l'ultimo passo deve
ancora esser fatto. Amare e farsi amare da Dio, lasciandosi morire in
esso, permettendo alla nostra parte più severa e cattiva di perdonarci.
Destra o sinistra, nord o sud, Islam, ebraismo, cristianesimo, altro
non sono che tappe del nostro cammino, passo prima o passo dopo,
utili solo a capire il limite che siamo, dinnanzi a Dio. Compreso la
radicale distanza dalla Divinità, unica ed assoluta, si comincia a
percepire la sincera difficoltà di tornare a Dio. Allora si desidera una
guida, il Maestro, ricollocando la nostra persona nell'umile
condizione di chiedere soltanto aiuto. Allora ci si inchina, con il viso
a terra, implorando clemenza. Oltre il buddico, il piano inclinato,
l'illusione, il nulla che ci vedeva intrappolati nella nostra arroganza
riflessa allo specchio... ora, abbassando lo sguardo, il viso, la nostra
parte angelica, la nostra misericordia saprà proseguire... ”Che se la
luna condotta dal suo angelo”, se riusciremo a controllare la mente,
“il cielo si avvicina alle inclinazioni” oltrepasseremo l'illusione, la
curva del corpo buddico.
116
(addì 14.12.2008)
57.Par grand discord la trombe tremblera.
Accord rompu dressant la teste au ciel:
Bouche sanglante dans le sang nagera:
Au sol fa face ointe de laict & miel.
57.Per grande discordia la tromba tremerà.
Accordo rotto alzando la testa al cielo:
Bocca sanguinante dentro il sangue nuoterà:
Al suolo la faccia unta di latte e miele.
57.”Per grande discordia la tromba tremerà”, tra manifestazioni
di profondo dolore, accompagnando alla tomba l'ayatollah Khomeini,
nel 1989. Ispiratore dell'odierna rinascita dell'Islam, leader che portò
alla nascita della nuova Repubblica Islamica dell'Iran, fondata sulla
rigida applicazione dei principi religiosi a ogni aspetto della vita
quotidiana; vedendo i movimenti fondamentalistici islamici, tentare
di preservare gli elementi basilari, fondamentali, della Sharia, o legge
islamica, opponendosi al liberalismo. Le numerose manifestazioni di
questa rinascita, specie in Sudan, Egitto, Algeria ed Afghanistan,
suscitarono la reazione dell'ex URSS e dell'Occidente, che
inizieranno a temere che il fondamentalismo possa minacciare la
stabilità economica e politica del pianeta. Stabilità che gli stati
d'Israele e di Palestina, non hanno ancora raggiunto, vedendo
nuovamente nel 1998, il mancato rispetto da parte degli accordi presi
per il ritiro della Cisgiordania, ostacolare seriamente il processo di
pace, per l'ennesima volta: “accordo rotto alzando la testa al
cielo”. Ed è l'ennesima foto, che svela e termina la quartina: “bocca
sanguinante dentro il sangue nuoterà, al suolo la faccia unta di
latte e miele”, quando non trovando un logico aggancio, sfogliando
la cronologia storica che stavo leggendo, mi riaffiora alla memoria
una foto, vista alcuni giorni or sono, in uno dei tanti libri che ormai
ho abbandonato aperti per casa. Il cronista, immobile, che gela
nell'obbiettivo, l'esecuzione a freddo, mentre il carnefice con la
117
pistola alla tempia della vittima, riempie di sangue la bocca e gli
occhi, anche dell'ignaro spettatore. Gli occhi di quell'uomo, il
protagonista, immobili ed increduli di tanta indifferenza mediatica,
accanto alla nostra assenza dell'odore o del sapore di quel sangue, di
quel luogo, mi lascia in bocca solo l'amara sensazione di non aver
potuto aiutare... accanto ai presenti, senza reazione alcuna, senza
compartecipazione, abbandonati al distacco, fissando nella pellicola
quel gesto di disonore, di orrore, di cronaca, immortalando per
sempre quell'attimo di atrocità, dimenticando di lanciare a terra,
macchina fotografica, paura, terrore e provando il tutto per tutto,
cercando per l'ennesima volta ad interrompere il male, ascoltando
anche chi attraverso quell'immagine, considerata poi degna di essere
premiata, quanto la nostra società sia narcotizzata. Fotografo,
vittima, carnefice, entrambi anime ignare di essere fiamme di luce,
spegnersi a vicenda. Certo ben conosciamo ciò che il demonio riesce
a fare, nel bene e nel male, nel vizio e nel dolore, ma compreso che
la mente, colei che “mente”, è solo Satana ... “tempo”, il tragitto che
dovremo compiere per tornare a casa, sarà solo questione di tempo. E
se è solo questione di Satana, ormai consci che nemmeno la morte ed
il dolore, nostro o altrui, può ostacolarci, viverlo per quanto difficile,
non sarà impossibile. “Non è eterno”, è limitato, dovrà finire, ed
allora amiamolo, passerà più in fretta... ed è amando, il bene e il
male, che inchinati a terra, al suolo, umili, assaggeremo il nettare di
Dio... “al suolo la faccia unta di latte e miele”. Chi non conosce il
sacro atto d'amore in cui si chiede scusa a Dio, pregando, prima
arrabbiati con se stessi per gli errori fatti... “alzando la testa al
cielo”, ed infine, pentiti o disperati, chinati in ginocchio, mentre il
viso mestamente scende con lo sguardo verso il petto, gli occhi si
socchiudono in preghiera, e la schiena curvandosi, distende e rilassa
il collo, piegato in avanti. Il buddico. La curva nei corpi sottili.
Mentre il Kundalini superando il chakra della gola, Satana, porterà
conoscenza e coscienza, Ida Pingala, in bocca. Il sangue, il plasma, la
fede, attraverso il Maestro potrà proseguire. Caronte, il
traghettatore... “bocca sanguinante dentro il sangue nuoterà”. Ad
un passo dall'Ajna, dalla Porta, meta finale del nostro cammino
iniziatico.
118
58.Trenchè la ventre, naistra auec deux testes,
Et quatre bras: quelques an entier viura:
Iour qui Alquilloye celebrera ses feftes
Fouffan, Turin, chief Ferrare suyura.
58.Tagliato il ventre, nascerà con due teste,
E quattro braccia: qualche anno intero vivrà:
Giorno in cui gli Aquiloni celebreranno la loro festa
Foglia, Torino, il capo di Ferrara sarà.
58.”Tagliato il ventre, nascerà con due teste, e quattro braccia”,
partorito attraverso il taglio cesareo, la mamma darà alla luce due
gemellini siamesi: “giorno in cui gli Aquiloni celebreranno la loro
festa”, il 2 giugno 2001, festa nazionale Italiana. “Qualche anno
intero vivrà”, rimanendo uniti solo un paio d'anni, poi finalmente
separati. Riporta così un articolo di cronaca: “Ventiquattro ore di
sala operatoria per dare loro una vita indipendente e normale.
L'equipe di chirurgia pediatrica del Children's Medical Center di
Dallas, nel Texas, ha iniziato la propria lotta contro il tempo al fine
separare Ahmed e Mohamed Ibrahim, gemellini egiziani di due anni
uniti per la testa. Un'operazione estremamente complessa e ad
altissimo rischio che vedrà l'esistenza dei due piccoli, nati il 2
giugno del 2001 con parto cesareo, appesa ad un filo per le prossime
18-24 ore senza contare le possibili complicazioni post operatorie
apparse più volte, nel recente passato, al termine di interventi
chirurgici così delicati. Eppure, nonostante gli allarmi dei medici
texani i genitori dei bambini, Ibrahim Mohamed Ibrahim e la moglie
Sabah Abu el- Wafa hanno deciso di correre ogni rischio pur di dare
ai gemelli l'opportunità di una esistenza fatta di quotidiana
normalità. I due bambini, secondo quanto spiegato dai medici alla
famiglia, potrebbero non sopravvivere all'intervento, uno dei due od
entrambi, e, anche in caso di buon esito dell'operazione dal punto di
vista tecnico, non possono essere escluse sofferenze cerebrali:
Ahmed e Mohamed, infatti, non condividono la materia grigia,
entrambi hanno un singolo cervello, ma un ampio reticolato di vasi
sanguigni il quale rende estremamente complessa la divisione della
loro scatola cranica. L'attività dei chirurghi americani, destinata a
119
concludersi non prima di domenica è stata pianificata dagli esperti
del Children's Medical Center già da diversi mesi. I due bambini,
accompagnati dal padre, si trovano a Dallas da oltre un anno, la
madre, arrivata negli Stati Uniti per l'intervento, era rimasta in
Egitto insieme agli altri due figli della coppia, durante il quale
hanno valutato tutte le ipotesi favorevoli e contrarie ad un
intervento, avvertendo i familiari di tutti i possibili rischi e le
possibili complicazioni legate ad una simile operazione che vedrà
coinvolti 18 specialisti di neurochirurgia infantile. La vicenda
americana di Ahmed e Mohamed trova, proprio in queste ore, una
sorta di contraltare italiano. Tre giorni fa, due gemelline siamesi di 4
mesi nate a Salonicco e unite alla tempia sono arrivate a Roma e
ricoverate al reparto di neurochirugia del Policlinico Gemelli, dove
si sta valutando se sia possibile un intervento di separazione.
Tuttavia, prima che i medici decidano sul da farsi e sciolgano la
riserva di prognosi passera' un tempo indefinito.”. L'operazione
chirurgica cui sono sottoposti, in Texas, i due fratellini egiziani non è
che l'ultimo intervento di separazione di gemelli siamesi uniti per la
testa avvenuti recentemente. Solo negli ultimi tre anni, sono stati
cinque gli interventi di questo genere. Tre risolti con successo, uno
con la morte di uno dei due gemelli e l'ultimo caso, risalente allo
scorso luglio, con la morte di due sorelle iraniane di 29 anni. La
prima coppia di gemelli congiunti di cui si abbia notizia nacque in
Armenia, nel 945 a.c. I due fratelli erano uniti dalla vita all’addome.
Morirono durante un tentativo di separazione. Le gemelle inglesi
Mary e Eliza Chulkhurst vissero 34 anni, nel XII secolo. Sembra
fossero unite all’anca e alle spalle. Molto famosi furono i gemelli
congiunti Eng e Chang Bunker, nati nel Siam, Thailandia, nel 1811, e
che diedero così inizio all’abitudine di denominare “siamesi” i
gemelli uniti insieme. Sposarono due sorelle ed ebbero 21 figli. Due
gemelli siamesi provenienti dalla Basilicata, Giovanni e Giacomo
Tocci, uniti all’addome e al bacino, ispirarono nel 1877 a Mark
Twain il racconto “I gemelli straordinari”. La medicina moderna ha
già affrontato più volte il problema clinico e morale rappresentato dai
gemelli siamesi, e ha tentato con alterne fortune numerosi interventi
di separazione. Un caso divenuto storico, che fece il giro del mondo,
fu la vicenda delle gemelle Foglia, due bambine piemontesi nate
unite per il bacino nel 1958, e separate il 10 maggio 1965
120
all’ospedale Regina Margherita di Torino con un intervento
chirurgico sbalorditivo per quell’epoca, il primo effettuato con
successo in Europa. A eseguire l’intervento, il professor Luigi
Solario, assistito da 24 medici. Tra i casi più recenti, va ricordato
quello del giugno 1994, a Pretoria, Sudafrica, quando le sorelle
Nthabiseng e Mahletse Makwaeba, unite per la testa, vengono
separate all’età di nove mesi. Una muore subito dopo l’operazione.
Nel giugno 1995 Hira e Nida Jamal, pakistane unite per la testa,
vengono separate in un ospedale pediatrico di Toronto in Canada,
quando hanno compiuto due anni di vita. Al St. David’s Hospital di
Austin, Usa, nell’agosto 1995 vengono separate Nichelale e Micelle
Teheda, tre mesi, congiunte per la testa. Una muore dopo circa due
settimane dall’operazione. Nel settembre 1996 Doris e Bessy
Gonzales, nate in Honduras da circa un anno, sono separate al Centro
medico per bambini di Salt Lake City, negli States. Maria Hosè e
Maria Fernanda, nate da pochi giorni in colombia unite per la testa,
sono separate all’ospedale di Cartagena, ma muoino entrambe. Ha
invece successo l’intervento di divisione eseguito al Royal Children’s
Hospital di Brisbane, in Australia, sulle gemelle Tay-Iah e Monique
Armstrong, di sei mesi, operate nell’ottobre 2000. Sempre a
Brisbane, un anno dopo, si tenta lo stesso intervento su Bethany e
Alyssa Nolan, di tre settimane unite per la testa, ma una delle due
piccole muore durante l’operazione. Nel maggio del 2000 a Palermo
l’equipe del professor Carlo Marcelletti tenta di separare Marta e
Milagros, unite nella zona toracica. Muoiono entrambe sotto i ferri.
Maria Teresa e Maria de Jesus Quiej-Alvarez, del Guatemale,
vengono separate a un anno di vita dopo un intervento durato 20 ore
al Mattel Children’s Hospital dell’università della California.
Nell’aprile del 2001 all’ospedale di Singapore vengono separate con
successo Ganga e Jamuna Shrestha, nepalesi di 11 mesi. L’intervento
dura 75 ore. Ganga e Jamuna erano nate unite per il cranio. Un caso
molto raro che colpisce una coppia di gemelli ogni due milioni di
nascite. Le sorelline, ancora neonate, erano state divise da
un’operazione, effettuata a Singapore, durata cinque giorni. Durante
l'operazione Ganga era dovuta rimanere sotto i ferri per 5 ore più di
Jamuna, poiché il suo cranio aveva richiesto un’operazione più
complessa; sin dall’operazione Ganga era sempre apparsa più debole
della sorella, che adesso gode di buona salute e conduce una vita
121
normale, mentre Ganga, piccolo angelo, ci lascia proprio in questi
giorni, nei quali stò traducendo, il 14 ottobre 2008. Concludendo,
“Foglia, Torino”, alla luce delle cronache nel 1965, le due gemelline
Foglia, riporta il sogno di un unione perfetta, l'anima gemella,
concretizzata in queste piccole anime tornate a vivere nel fisico, nel
disagio purtroppo ora biologico, della nascita gemellare siamese.
Legate, nella vita e nella morte, al desiderio della perfetta unione,
riportandole al mausoleo di Teodorico, monito di quanto le illusioni
conducano solo al nulla: “il capo di Ferrara sarà”. L'eterno sogno
di tutto il globo, la ricerca dell'anima gemella. Inseguendolo ora fino
al Mar Nero, in Armenia, dove il flusso proveniente dall'induismo e
dai sikh, si divise, procedendo poi sulle due diverse sponde del
nostro Mediterraneo, attraverso il buddismo, l'arianesimo, l'Islam,
l'ebraismo e il cattolicesimo. In Armenia, nel 945 a.c. dove è
ricordata la prima coppia di siamesi della storia. L'amore eterno, il
sogno, la realtà siamese.
59.Les exiles deportés dans les isles
Au chàgement d'ung plus cruel monarque,
Seront meurtrys: & mis deux des scintilles
Qui de parler ne seront estés parques.
59.Gli esiliati deportati nelle isole
Al cambiamento di un crudelissimo monarca,
saranno uccisi: e messi due di scintille
Coloro che nel parlare non saranno stati parchi.
59.Lasciando il sogno, il capriccio, il legaccio che ci intrappolava,
consci che l'Amore, Dio, esiste, oltre il Buddha, il sogno, amare non
sarà comunque sbagliato. E Dio e Buddha. Il Reale ed il nulla. Vero
che i migliori artisti che la storia non dimentica, attingono le loro
opere dal sovrasensibile, magico e divino, dal Vero Amore, ma i tanti
che nelle nebbie di Morfeo, sorelle minori di Verità, bugie donate da
Satana, ci hanno, oltre che mentito, anche regalato un'amabile
compagnia. A noi saper osservare e scegliere, amando, e se amare è
non chiedere nulla in cambio, è anche saper scivolare oltre,
122
attraverso le cose, la pittura, la musica, i versi poetici, veri o bugiardi
che siano, affinché i sensi non ci intrappolino nuovamente. Giusto o
sbagliato, buono o cattivo, ha poca importanza; si deve tornare da
Amore. Ma gli uomini fanno fatica a perdonare, e gli europei, con la
scusa di restaurare le imponenti opere, patrimonio dell'UNESCO,
hanno giustamente offeso i tanti bambini, donne e uomini, che da
anni avrebbero avuto più bisogno d'aiuto, che la misera pietra. Opera
d'arte millenaria, ”al cambiamento di un crudelissimo monarca”, i
due saranno fatti brillare, i due Buddha giganti, in Afghanistan,
saranno fatti esplodere: “messi due di scintille”. I Buddha di
Bamiyan. Due enormi statue del Buddha scolpite da una setta
buddista nelle pareti di roccia del Bamiyan in Afghanistan, a circa
230 chilometri dalla capitale Kabul e ad un'altezza di circa 2500
metri; la prima statua alta 38 m. e vecchia di 1.800 anni, fino ad
allora la più alta al mondo, l'altra alta 53 m. è vecchia di 1.500 anni.
Nel 2003 vennero inseriti, insieme all'intera zona archeologica
circostante e al paesaggio culturale, nella lista dei Patrimoni mondiali
dell'umanità dell'UNESCO. I corpi principali delle statue, sbozzati
direttamente nella montagna, con dettagli modellati mediante fango
misto a paglia, ricoperti di stucco, si trovavano sul percorso della Via
della seta, un itinerario mercantile che univa i mercati della Cina con
quelli dell'Asia centrale e meridionale, del Medio Oriente e
dell'Europa. Bamiyan, fu la sede di numerosi monasteri Buddisti e un
florido centro religioso, filosofico e artistico dal II secolo in poi, fino
all'invasione islamica del IX secolo, ed i monaci del monastero, che
vivevano come eremiti in piccole grotte scavate nella roccia ai lati
delle statue, abbellivano le grotte con statue religiose e affreschi dai
colori sgargianti. La setta lokottaravàdin dei mahasanghika
considerava Buddha un essere trascendente, lokottara, cioè un dio, e
il Buddha storico solo un fantasma, nirmànakàya, emanato da
questo. Si pensa che le due statue siano state costruite nel III e nel V
secolo dai Kushan e dagli Eftaliti all'apice dei loro imperi: da queste
due tribù indoeuropee si è nel tempo formata la base delle
popolazioni Pashtun, il gruppo etnico da cui provenne poi il seguito
dei Talebani. Il pellegrino buddista cinese Xuanzang, giunto a
Bamiyan intorno al 630, descrive la regione come un fiorente centro
buddista, "con più di cento monasteri e più di mille monaci", e nota
che entrambe le statue erano "decorate con oro e splendidi gioielli".
123
Il 18 marzo 2004 il New York Times riporta che un rappresentante
dei Talebani disse che il governo prese la decisione di distruggerli
per l’ira derivante dal fatto che una delegazione straniera offrì denaro
per salvare le antiche statue mentre un milione di afgani rischiavano
di morire di fame. Il 19 aprile, durante un’intervista ad un giornale
pachistano, il Mullah Mohammed Omar dichiarò: “Io non volevo
distruggere i Buddha di Bamiyan. In realtà alcuni stranieri vennero
da me e dissero che loro avrebbero voluto restaurare le statue che
erano state lievemente danneggiate a causa delle piogge. Questo mi
scandalizzò. Pensai “questa gente insensibile non ha riguardo delle
migliaia di essere umani che muoiono di fame, ma sono così
preoccupati per oggetti inanimati come i Buddha. Questo era
estremamente deplorevole, e questa è la ragione per cui ne ho
ordinato la distruzione. Fossero venuti per ragioni umanitarie, non
ne avrei mai ordinato la distruzione”. Il governo dei Talebani
decretò che le statue, che erano sopravvissute intatte per più di 1500
anni, erano idolatre e contrarie all’Islam. I due Buddha vennero
demoliti a colpi di dinamite e cannone dopo quasi un mese di intensi
bombardamenti. Altri tentativi erano stati fatti in precedenza per
distruggere i Buddha; quando Mahmud di Ghazni conquistò
l'Afghanistan nel XII secolo, le statue dei Buddha e gli affreschi
vennero risparmiate dalla distruzione, mentre Aurangzeb, l'ultimo
imperatore Moghul, si distinse per il suo zelo religioso e usò
l’artiglieria pesante in un tentativo di distruggere le statue. Anche
Gengis Khan e Nadir Shah fecero sparare colpi di cannone sulle
statue. Ma a parte alcuni danni di scarsa rilevanza, i due Buddha
resistettero egregiamente fino alla fine del XX secolo. Nel marzo
2001, i Talebani, mussulmani iconoclasti, ordinarono la distruzione
delle due statue, ritenendo idolatre quelle sculture. Così il Buddha, il
fantasma, ultimo baluardo di Satana, nel rendersi immanifesto,
scuotendo attaccamento e protezione nel cuore degli occidentali, e
mescolando indignazione nella fede islamica, dopo aver fatto
esplodere l'ennesimo conflitto, ora in Afghanistan, lascia gli uomini
in balia dei loro istinti, tra morte e distruzione, coinvolgendo
indirettamente USA e URSS. E la fede, l'amore per Dio, che separa
gli uomini più di ogni altra cosa, sia quelli che non accettano il
cambiamento e l'evoluzione degli uni, o la difficoltà a crescere degli
altri, vede nelle tappe di comprensione diverse per ognuno, le varie
124
religioni, ancora un mezzo per dividersi e litigare, invece che,
diversamente raggiunge Dio. Afghanistan, terra e polvere, incontro e
scontro tra culture e religioni, troppo vicino all'URSS, per non essere
controllato dagli USA, nell'eterno duale conflitto di potere e paura.
Paese che scosse attraverso un sanguinoso colpo di stato, il 27 aprile
1978, la cosiddetta "rivoluzione di aprile", attraverso il
rovesciamento e l'assassinio di Mohammed Daoud Khan e di gran
parte della sua famiglia, il proprio leader politico. Divenne
presidente del Consiglio rivoluzionario, Noor Mohammed Taraki,
segretario generale del PDPA, primo ministro dell'appena costituita
Repubblica Democratica dell'Afghanistan, fortemente sostenuta
dall'URSS. Il PDPA, partito socialista filo-comunista, mise in atto un
programma di governo socialista che prevedeva principalmente una
riforma agraria che ridistribuiva le terre a 200.000 famiglie
contadine, ed anche l'abrogazione dell’ushur, ovvero la decima
dovuta ai latifondisti dai braccianti. Inoltre fu abrogata l'usura, i
prezzi dei beni primari furono calmierati, i servizi sociali statalizzati
e garantiti a tutti, e venne riconosciuto il diritto di voto alle donne e i
sindacati legalizzati. Si svecchiò tutta la legislazione afghana col
divieto dei matrimoni forzati, la sostituzione delle leggi tradizionali e
religiose con altre laiche e marxiste e la messa al bando dei tribunali
tribali. Gli uomini furono obbligati a tagliarsi la barba, le donne non
potevano indossare il burqa, mentre le bambine poterono andare a
scuola e non furono più oggetto di scambio economico nei matrimoni
combinati. Si avviò anche una campagna di alfabetizzazione e
scolarizzazione di massa e nelle aree rurali vennero costruite scuole e
cliniche mediche. La religione islamica non venne penalizzata in
alcun modo, ma le gerarchie religiose islamiche afgane preferirono
denunciare il contrario perché in realtà fortemente penalizzati dalla
riforma agraria e dall'abrogazione dell’ushur, di cui essi erano
beneficiari. Ben presto le stesse gerarchie ecclesiastiche passarono a
un'opposizione armata incoraggiando la jihad dei mujaheddin contro
"il regime dei comunisti atei senza Dio”. In verità Taraki, amato dalla
popolazione afghana, rifiutò sempre l'idea di definire il suo nuovo
regime
come
"comunista",
preferendo
aggettivi
come
"rivoluzionario" e "nazionalista". Gli stessi rapporti con l'URSS si
limitarono ad accordi di cooperazione commerciale per sostenere la
modernizzazione delle infrastrutture economiche, in particolar modo
125
le miniere di minerali rari e i giacimenti di gas naturale. L'Unione
Sovietica inviò anche degli appaltatori per costruire strade, ospedali e
scuole e per scavare pozzi d'acqua; inoltre addestrò ed equipaggiò
l'esercito afghano. Il governo rispose agli oppositori con un pesante
intervento militare e arrestando, mandando in esilio e giustiziando
molti mujaheddin. Nella nuova fase politica afghana intervennero
anche gli Stati Uniti. L'amministrazione Carter avvertì subito
l'esigenza di sostenere gli oppositori di Taraki, in funzione
anticomunista, per creare un nuovo alleato in una zona geopolitica,
ed infine vincere la Guerra fredda o quantomeno cancellare il ricordo
della disfatta vietnamita del 1975 e della recente sconfitta con l'Iran,
organizzando ed inviando, aiuti bellici ed economici segreti ai
mujaheddin afgani. In pratica creando una rete internazionale
sotterranea coinvolgente tutti i paesi arabi per rifornire i mujaheddin
di soldi, armi e volontari per la guerra. Base dell'operazione sarebbe
stato il Pakistan, dove venivano così costruiti anche campi di
addestramento e centri di reclutamento. Buona parte dell'operazione
fu finanziata col commercio clandestino di oppio afghano. A capo
della guerriglia, su consiglio del Pakistan, fu posto Gulbuddin
Hekmatyar, noto per la crudeltà con cui sfigurava, usando l'acido, le
donne a suo dire non in linea coi precetti islamici. “Al cambiamento
di un crudelissimo monarca, saranno uccisi”, vedendo i
mujaheddin afgani di Hekmatyar diventare rapidamente una potente
forza militare, distinguendosi in crudeltà con pratiche che
prevedevano un lento scuoiamento vivo dei nemici e l'amputazione
di dita, orecchi, naso e genitali. Taraki chiese aiuto all'URSS, ma
questi preferì rimanere sostanzialmente fuori dalla guerra civile. La
svolta arrivò nel settembre 1979, con l'uccisione di Taraki ad opera
del suo vice primo ministro Hafizullah Amin, il quale, salito al
potere, iniziò a perseguitare, cosa finora sempre rifiutata da Taraki,
l’opposizione politica islamica, che così, inevitabilmente, si rafforzò
e si radicalizzò. Visto il passato statunitense di Amin, l'ambiguità del
personaggio e le reiterate scelte politiche autolesionistiche,
soprattutto l'omicidio di Taraki, l'URSS ritenne di aver davanti un
uomo della Cia. Il 24 dicembre 1979 l'esercito sovietico ricevette
l'ordine di invadere l'Afghanistan, e tre giorni dopo entrò nella
capitale Kabul. Qui l'Armata Rossa attaccò il palazzo presidenziale,
uccise Amin sostituendolo con Babrak Karmal, già vicepresidente di
126
Taraki. Il primo gennaio 1980, 50.000 soldati, 2.000 carri armati T55 e 200 aerei si riversarono nel Paese passando dal Turkmenistan.
Gran parte del mondo protestò contro l'invasione, in particolare gli
Stati Uniti; dopo aver annunciato un embargo, lo misero in atto
tagliando tutte le forniture di grano e di tecnologie, boicottando
anche le XXII Olimpiadi che si tennero a Mosca. Col passaggio in
USA dall'amministrazione democratica Carter, a quella repubblicana
di Reagan, si alzò il livello dello scontro e i mujaheddin vennero
propagandati come combattenti per la libertà. Tra questi vi era anche
Osama bin Laden, uno dei principali organizzatori e finanziatori dei
mujaheddin, sebbene lo stesso sia di origine araba, non afghana. Nel
1988 bin Laden abbandonò il MAK insieme ad alcuni dei suoi
membri più militanti per formare Al-Qaida, con lo scopo di
espandere la lotta di resistenza anti-sovietica e trasformarla in un
movimento fondamentalista islamico mondiale. Con l'arrivo al
Cremlino nel 1985 di Gorbaciov si andò affermando una politica
estera sovietica più distensiva, e già dall'ottobre 1986 iniziò in
sordina un ritiro unilaterale delle truppe sovietiche che si concluse il
15 febbraio 1989. La guerra finì, dopo 1 milione e mezzo di afgani
morti, 3 milioni di disabili e mutilati, 5 milioni di profughi e milioni
di mine, con gli accordi di Ginevra del 14 aprile 1988 che avviarono
il ritiro dell'Armata Rossa. Per l'Unione Sovietica, che ebbe 13.833
morti, questo conflitto dall'esito infelice fu l'equivalente della guerra
del Vietnam per gli Stati Uniti, che persero 58.226 uomini. Guida
dell'Afghanistan dal 1996 al 2001, sarà Mohammed Omar, Mullah e
guida spirituale dei Talebani afghani, nascosto da quando gli Stati
Uniti hanno iniziato la guerra in Afghanistan, dopo gli attentati
terroristici che li colpirono nelle torri gemelle e nel Pentagono nel
2001. E' ricercato dalle autorità americane per aver protetto Osama
Bin Laden e Al Qaeda. Nonostante sia un uomo che è stato a capo di
un paese di 25 milioni di abitanti di lui si sa poco. Omar ha concesso
poche interviste, si è raramente incontrato con non-mussulmani e si
hanno solo poche immagini di lui. I diplomatici lo descrivono come
timido e di poche parole con gli estranei. Durante il suo periodo al
potere, quasi tutti i contatti con l'esterno furono gestiti dal suo
Ministro degli Esteri, Ahmad Abdul Wakil Muttawakil. Omar
appartiene al gruppo etnico Pashtun e viene descritto come molto
alto, secondo alcuni 1,98 m. Figlio di un bracciante, è cresciuto tra le
127
capanne di fango del villaggio di Singesar, secondo altri verrebbe
invece da Nodeh, presso Kandahar. Perse il padre da giovane ed ebbe
la responsabilità di mandare avanti la famiglia. Si dice che abbia
almeno due mogli e cinque figli che studiano nella sua madrassa, e
che abbia combattuto come guerrigliero nella fazione dei mujahideen
anti-sovietici Harakat-i Inqilab-i Islami. Fu ferito quattro volte e
perse un occhio a causa di un proiettile. La leggenda diffusa dai
Talebani vuole che, dopo essere stato ferito, Omar abbia rimosso il
suo stesso occhio ferito e abbia ricucito le palpebre. Tuttavia,
secondo fonti di una struttura della Croce Rossa situata nei pressi del
confine pakistano, sembra che Mohammed Omar sia stato ricoverato
lì a causa di quell'infortunio, dove il suo occhio venne rimosso
chirurgicamente. È possibile che abbia iniziato a studiare e insegnare
in una madrassa della città di Quetta dopo essere stato dimesso
dall'intervento. È certo che egli è stato un mullah in una madrassa di
un villaggio nei pressi della città di Kandahar. In seguito al ritiro dei
sovietici dall'Afghanistan, avvenuto nel 1989, e alla caduta del
regime comunista di Kabul, nel 1992, il paese cadde in uno stato di
anarchia, mentre varie fazioni di mujahideen entrarono in lotta per il
potere, e Omar si pose a capo di un gruppo di combattenti noti come
Talebani, gli studenti. I suoi soldati venivano dalle Scuole Coraniche
dell'Afghanistan e dai campi profughi che si trovavano lungo il
confine con il Pakistan; combatterono contro la corruzione dilagante
che era emersa nel periodo della guerra civile e furono inizialmente
accolti con piacere dagli afghani stanchi della dominazione dei
signori della guerra. Secondo alcune fonti, nei primi mesi del 1994,
Omar, alla guida di trenta uomini armati di sedici fucili, liberò due
ragazze che erano state rapite e stuprate da comandanti locali. Il suo
movimento acquistò forza durante quell'anno e arruolò velocemente
reclute dalle scuole islamiche. Nel novembre 1994 il movimento di
Omar riuscì a conquistare la provincia di Kandahar. Nell'aprile 1996
i sostenitori del Mullah Omar gli diedero il titolo di capo dei fedeli,
Amir al-Mu'minin, dopo che egli aveva tirato fuori, secondo come
raccontano, la tunica del Profeta Maometto da una serie di bauli in
cui era chiusa a chiave che si trovavano in un tempio a Kandahar.
Secondo la leggenda chi fosse riuscito a prendere la tunica sarebbe
diventato il grande Re dell'Islam o Amir al-Mu'minin. Omar
rinominò l'Afghanistan come Emirato Islamico dell'Afghanistan
128
nell'ottobre 1997. Nonostante questo il Mullah Omar non si trasferì a
Kabul, che era stata per secoli la capitale dell'Afghanistan, ma
governò dalla sua base di Kandahar. Sotto il Mullah Omar le autorità
talebane applicarono una versione della sharia, la legge islamica,
particolarmente severa. Alle donne non fu concesso lavorare, eccetto
che nella cura della salute, o frequentare scuole. Un'interpretazione
radicale del codice del vestiario islamico fu applicata: le donne
potevano uscire di casa solo se coperte da un burqa. Gli uomini erano
obbligati a lasciarsi crescere la barba e ad evitare vestiti o
acconciature in stile occidentale. I cinema furono chiusi e la musica
vietata. Il furto veniva punito con l'amputazione di una mano, lo
stupro e l'omicidio con la pubblica esecuzione. Gli adulteri venivano
lapidati. A Kabul le pene venivano eseguite di fronte alla folla in
quello che era stato lo stadio di calcio della città. Da quando, nel
2001, è iniziata la guerra in Afghanistan, Omar si nasconde in
località sconosciute e non è stato tuttora trovato. Il governo degli
Stati Uniti offre fino a 10 milioni di dollari come ricompensa per
informazioni che possano aiutare a catturarlo, mentre attraverso
controlli ed arresti continua a cercare di frenare e tamponare il
dilagare del terrorismo.“Gli esiliati deportati nelle isole”, vedendo
dopo la guerra in Afghanistan, il governo degli Stati Uniti aprire un
campo di prigionia all'interno della base, nella Baia di Guantanamo.
Secondo stime non ufficiali, nella baia, vi sarebbero tenute ad oggi,
oltre 500 persone che il governo americano riterrebbe collegate ad
attività terroristiche. Solo per 10 di queste è stato formalizzato un
capo d'imputazione con conseguente rinvio a giudizio. Circa le
modalità di funzionamento della parte carceraria della base, si sono
levate polemiche per le condizioni di reclusione e l'effettivo status
giuridico-fattuale dei reclusi. Da parte di alcuni osservatori si
sostiene infatti che i reclusi non sarebbero classificati dal governo
USA come prigionieri di guerra, né come imputati di reati ordinari, il
che potrebbe garantire loro processi e garanzie ordinarie, ma
sarebbero invece ristretti come detainees , detenuti, senza dichiarato
titolo. E detenuto senza meta, costretto a scappare peregrinando, e
anche colui che nel parlare non è stato attento: “coloro che nel
parlare non saranno stati parchi”, scrivendo ora dello scrittore
anglo-indiano Salman Rushdie, autore di Versetti Satanici,
condannato a morte dagli integralisti islamici iraniani nel 1987,
129
vedendo nel 1993, riconfermare la propria condanna a morte, che lo
costringe clandestino, avendo offeso con le sue scritture il Corano, ed
il nuovo leader iraniano. Dopo lo scià Reza Pahlevi, leader iraniano,
sebbene basasse il suo potere su corruzione e terrore, avendo
comunque dato l'avvio a una debole modernizzazione e laicizzazione
dello stato, concedendo anche il voto alle donne, salì al governo la
maggiore autorità sciita, l'ayatollah Khomeini. Lo scià costretto a
fuggire nel 1979, considerato troppo vicino ai costumi americani,
sentiti peccaminosi e distanti dal percorso religioso iraniano, vede
ora la nuova guida, il nuovo leader politico e religioso Khomeini,
fondare e regolare la nuova repubblica, sui principi religiosi della
sharia, proponendo anche di esportare la rivoluzione islamica, in
tutto il mondo mussulmano. Dopo la rivoluzione l''Iran si trasformò
da principale alleato degli USA in suo nemico, rimanendo comunque
distante e separato da ogni modello anche europeo o sovietico,
ponendosi in un nuovo e alternativo “terzo modello”, ormai
svincolato dalla vecchia Europa e dal cosiddetto nuovo mondo. Il
mondo islamico religioso, diviso tra sunniti, da Sunnah, la tradizione,
dove secondo loro nessuno può succedere a Maometto, in quanto egli
è “il sigillo dei profeti” e con lui sarebbe terminata la rivelazione, e
sciiti, coloro che alla morte di Maometto, ritenevano come
successore legittimo, Alì, cugino e genero del Profeta, istruito poco
prima della sua morte, sui più profondi segreti dell'Islam, dopo il
processo di decolonizzazione dell'area mediorientale, la nascita di
Israele, il conflitto palestinese che ne era scaturito, vede le èlites
politiche di molti stati arabi, avviare un progetto di modernizzazione
economica e sociale. Di contro, a questa ispirazione laica, il
rafforzarsi del fondamentalismo, in movimenti che, nonostante la
repressione subita da parte dei vari governi, assunsero ben presto un
ruolo rilevante nella vita politica e civile dei paesi islamici. Ed è in
questo particolare momento storico, che il nostro scrittore, Rushdie,
decide di pubblicare il suo libro, scatenandone la reazione rabbiosa.
60.Un Empereur naistra pres d'Italie,
Qui a l'Empire sera vendu bien cher,
Diront avec quels gens il se ralie
130
Qu'on trouvera moins prince que boucher.
60.Un Imperatore nascerà vicino all'Italia,
Che all'Impero costerà caro
Diranno con quali genti egli si unirà
Che si troverà meno principe che macellaio.
60.”Vicino all'Italia, che all'Impero costerà caro”: vedendo
proclamare, nell'aprile 1992, repubblica dal popolo serbo, la BosniaErzegovina, presieduta da Radovan Karadzic'. La CEE e gli USA
riconosceranno solo la Repubblica della Bosnia-Erzegovina
presieduta dal mussulmano Alija Izetbegovic', il quale, però,
sequestrato dai serbi, e liberato solo dopo un intervento ONU, non
sarà riconosciuto come tale. Di li a poco le cose degenereranno, e
sebbene nella lettura appena trascorsa, la guerra, sembra non averci
mai abbandonato, per me, che trascorrevo le vacanze sull'Adriatico,
cresciuta e nata in un'Europa di pace, vedere all'orizzonte, lampi e
suoni che non erano temporale, mi lasciava esterrefatta di quanto
l'essere umano si lasci sopraffare dai sensi. Non riuscii a fermarmi su
quelle spiagge dorate ed illusorie che pochi minuti, tanti e sufficienti
per annusare morte in un fronte, e idiozia ed indifferenza, tra gelati e
palloncini colorati, dal mio bagnasciuga. La capitale Sarajevo sarà
presto cinta d'assedio. Nei territori occupati dai serbi si scatenerà una
violenta pulizia etnica, i mussulmani verranno rinchiusi in campi di
concentramento e molti moriranno in seguito alle torture. Molte
donne verranno stuprate e costrette a mettere al mondo figli concepiti
durante le violenze sessuali. Le notizie di questi efferati gesti
giungono in tutto il mondo, ma le nazioni occidentali non
interverranno prontamente. Solo molto più tardi, vedremmo poi
iniziare operazioni aeree, soccorsi di viveri dal cielo alla popolazione
sotto assedio ed ormai stremata, bombardamenti, sanzioni sempre più
dure, isolando definitivamente Serbia e Montenegro dal resto del
mondo. “Un Imperatore nascerà vicino all'Italia, che all'Impero
costerà caro, diranno con quali genti egli si unirà, che si troverà
meno principe che macellaio”, eleggendo Slobodan Milosevic, che
avrà come braccio destro il comandante Arkan, Zeliko Raknanovic,
capo delle famigerate tigri, responsabile dei crimini commessi in
Bosnia e Croazia.
131
61.La republique miserable infelice
Sera vastée du nouveau magistrat:
Leur grand amas de l'exil malefice
Fera Sueve rauir leur grand contract.
61.La repubblica miserabile infelice
sarà devastata dal nuovo direttore:
Loro grande cumulo di esilio malefatta
Farà lo Slavo rapire loro grande contratto.
61.”La repubblica miserabile infelice, sarà devastata dal nuovo
direttore”: Slobodan Milosevic. Uomo politico serbo, presidente
della Serbia, dal 1989 al 1997, e della Repubblica federale di
Jugoslavia dal 1997 al 2000. Si iscrisse al partito comunista serbo nel
1959, e dopo esser stato il “direttore” di banca più importante di
Belgrado dal 1978 al 1983, venne nominato segretario del partito.
Abbracciò subito la causa nazionalista serba, e quando fu eletto
presidente revocò immediatamente l'indipendenza al Kosovo,
innescando così un conflitto che sarebbe sfociato dapprima in guerra
civile e in seguito in un conflitto con le forze dell'ONU, che avrebbe
segnato la sua fine politica. Nel 1991, dopo che Slovenia, Croazia e
Bosnia-Erzegoviina si dichiararono indipendenti, intervenne
l'esercito serbo per sostenere i suoi interessi economici in zona. La
brutalità con cui i soldati serbi si comportarono, soprattutto contro le
forze mussulmane della zona, attirò le feroci critiche della comunità
internazionale. Dopo quattro anni di conflitto, favorito da una
mancata coesione dell'opposizione, “farà lo Slavo rapire loro
grande contratto”, sebbene stipulato un accordo di pace, vinse
nuovamente le elezioni confermandosi ancora presidente. Nel 1999,
dopo aver avviato la pulizia etnica nel Kosovo, ai danni della
stragrande maggioranza della popolazione di etnia albanese, “loro
grande cumulo di esilio malefatta”, fu costretto dalla NATO a
ritirare le sue truppe. In seguito a questa grande sconfitta militare
perderà le elezioni che si terranno nel 2000, e nel marzo dell'anno
successivo, arrestato, sarà rinchiuso nel carcere di Belgrado.
132
62.La grande perte las que feront les letres:
Avant le cicle de Latona parfaict,
Feu, grand deluge plus par ignares sceptres
Que de long siecle ne se verra refaict.
b iij
62.La grande perdita che faranno le lettere:
Prima che il ciclo di Luna sia completato,
Fuoco, grande diluvio più per gli ignari scettri
Che per lungo secolo non si vedrà rifatto.
b iij (parte seconda di tre, conclusa)
62.Con la proclamazione dell'indipendenza del primo novembre
1991, la Cecenia, iniziò un conflitto che ancora non è terminato. Tra
assalti ribelli e controffensiva russa, nel 1995 finalmente si raggiunge
un armistizio, che prevedeva il ritiro dei russi ed il disarmo dei
ceceni. Non durò a lungo, “la grande perdita che faranno le
lettere”. Il governo russo rispose inviando 5.000 soldati e 800 carri
armati, che rasero al suolo il villaggio che i ribelli ceceni avevano
attaccato. Due anni dopo si ratificò il cessate il fuoco. Ma anche
questa fu una pace fittizia, perché il conflitto riesploso nel 1999, la
fine del millennio, “prima che il ciclo di Luna sia completato”,
proclamò la Cecenia repubblica islamica indipendente. I russi,
contrattaccando, risposero radendo al suolo la capitale Grozny, con
un massiccio bombardamento, riassumendo il controllo di quasi tutto
il territorio; “fuoco”... attendendo ora, il grande tsunami,“ grande
diluvio più per gli ignari scettri, che per lungo secolo non si vedrà
rifatto”.
b iij
63.Les fleaux passés diminue le monde
Long temps la paix terres inhabitées
Seur marchera par ciel, terre, mer, & onde:
Puis de nouveau les guerres suscitées.
133
63.Passate i flutti diminuito il mondo
Lungo tempo la pace e terre inabitate
Solitario marcerà per il cielo, terra, mare e onde:
Poi di nuovo le guerre suscitate.
63.“Passate i flutti diminuito il mondo” dopo il terrificante
spettacolo che la natura ha regalato in mondovisione, il 26 dicembre
2004, il maremoto dell' Oceano Indiano, il Grande Tsunami,
“solitario marcerà per il cielo, terra, mare e onde”, causando
230.000 morti, “lungo tempo la pace e terre inabitate”. Uno dei
più eclatanti disastri naturali registrati fra la fine del XX secolo e
l'inizio del XXI. Ha avuto la sua origine e il suo sviluppo nell'arco di
poche ore in una vasta area della Terra, attraverso l'intero sud-est
asiatico, giungendo persino a lambire le coste dell'Africa orientale.
L'epicentro al largo della costa nord-occidentale di Sumatra, in
Indonesia, ha colpito e devastato parti delle regioni costiere
dell'Indonesia, dello Sri Lanka, dell'India, della Thailandia, della
Birmania, del Bangladesh, delle Maldive giungendo a colpire le
coste della Somalia e del Kenya, ad oltre 4.500 km dall'epicentro del
sisma. L'ipocentro del terremoto è stato localizzato ad ovest di
Sumatra, ad una profondità di 30 km sotto il livello del mare,
all'interno del cosiddetto Anello di fuoco del Pacifico, una regione
geografica di cui è risaputa l'elevata sismicità. L'area investita
direttamente dal terremoto è stata insolitamente ampia, si è stimato
che su qualcosa come 1.200 km di faglia la placca Indiana si sia
incuneata sotto quella Birmana, provocando l'innalzamento verticale
del fondo oceanico dalla parte della placca Birmana di circa 10 m,
creando così le condizioni ideali per generare delle grandi onde
anomale che viaggiando a circa 800 km/h hanno in poco tempo
raggiunto le coste di buona parte dell'Oceano Indiano,
trasformandosi in terrificanti tsunami. La placca Indiana fa parte
della più grande placca indoaustraliana che comprende l'Oceano
Indiano ed il Golfo del Bengala, e sta spostandosi verso nord-est ad
una velocità media di 6 cm annui, 5 metri ogni secolo, verso la
placca Birmana. La placca Birmana, di cui fanno parte sia le isole
Nicobare che le isole Andamane e la parte settentrionale di Sumatra,
è a sua volta spinta verso ovest da parte della placca della Sonda,
134
della quale fa parte la parte meridionale di Sumatra. Sia la placca
Birmana che la placca della Sonda fanno parte della placca
Euroasiatica, e le attività tettoniche che risultano dalle loro
interazioni, e delle relative faglie, hanno portato alla creazione della
fossa della Sonda e dell'Arco della Sonda, la cui orogenesi è ancora
attiva. Il terremoto è avvenuto soltanto tre giorni dopo che un
violento terremoto, ha colpito una zona completamente disabitata ad
ovest della Nuova Zelanda, a sud della Tasmania ed a nord dell'Isola
Macquarie, in
Australia. Dato che annualmente si verifica
mediamente soltanto un terremoto di grandezza pari o maggiore ad
8,0 gradi, questo evento è statisticamente piuttosto raro, ed alcuni
sismologi hanno speculato circa una possibile connessione tra i due
terremoti, affermando che il precedente possa essere stato un
possibile catalizzatore del successivo, anche perché i due terremoti
sono avvenuti giusto sui due lati opposti della grande placca
Indoaustraliana. Tra le varie ipotesi circolate vi è anche quella di una
possibile reazione a catena tra placche vicine, dopo che lo stesso 26
dicembre una serie di scosse ha colpito la provincia Cinese dello
Yunnan, raggiungendo i 5,0 gradi della scala Richter. Il terremoto ha
anche leggermente alterato la rotazione terrestre. Si stima che il
momento inerziale della Terra sia diminuito, e dato che il momento
angolare si è in ogni caso conservato, questo dovrebbe aver generato
un aumento della velocità angolare della rotazione terrestre. In altre
parole, il terremoto potrebbe aver leggermente diminuito la durata
del giorno. In ogni caso, per via degli effetti dovuti alle azioni tra la
Terra e la Luna, la lunghezza di una giornata che aumenta ogni anno,
implica che la presunta velocizzazione rotazionale dovuta al
terremoto verrà velocemente azzerata. Similmente, l'immane rilascio
di energia e il grandioso spostamento di masse potrebbe anche aver
causato un leggero spostamento dell'asse di rotazione terrestre tra i 2
ed i 6 cm; questo spostamento è comunque piuttosto piccolo, e
praticamente non significativo se comparato alla naturale nutazione
dell'asse di 15 metri annui. Alcuni scienziati hanno anche ipotizzato,
sulla base di alcuni modelli sismici, che le piccole isole a sud ovest
di Sumatra potrebbero essersi spostate di circa 20 m, mentre la punta
nord dell'isola si sarebbe addirittura spostata di circa 36 m. Questo è
il secondo terremoto nella storia sufficientemente potente da poter
innescare le oscillazioni libere della terra e permetterne la loro
135
misurazione con strumenti scientifici, il primo fu il terremoto del
Cile del 1964. Le oscillazioni libere della terra erano state previste
teoricamente, ma non era mai stato possibile studiarle direttamente
prima del 1964, in quanto per poterle innescare è necessario un
terremoto talmente potente da far risuonare l'intero pianeta,
facendolo letteralmente vibrare e pulsare come un campana....
“Passate i flutti”, lo tsunami, “diminuito il mondo”, dopo aver
seminato morte, ”di nuovo le guerre suscitate”, sarà prossimo il
tempo che riporterà con sé la guerra.
64.De nuit soleil penseront avoir veu
Quàd le pourceau demy-homme on verra,
Bruict, chant, bataille, au ciel battre aperceu
Et Bestes brutes a parler lon orra.
64.Di notte il sole penseranno di aver visto
Quando il maiale metà-uomo si vedrà,
Rumore, canto, battaglia, nel cielo sarà visto battere
E bestie brute parlare si udrà.
64.”Quando il maiale metà-uomo si vedrà”, l'anno del maiale
secondo il calendario cinese, ci consegnerà al tempo che dal 19
febbraio 1996 giungerà al 7 febbraio 2008, legato a metà con la nona
luna nel bovaro e il nostro Sagittario, il “metà uomo”... .“Di notte il
sole penseranno di aver visto”, il disastro dello Space Shuttle
Columbia, l'incidente che causò la perdita, nel corso della missione,
il primo febbraio 2003, della navicella STS-107. La navicella si
disintegrò nei cieli del Texas durante la fase di rientro nell'atmosfera
terrestre. Tutti e sette gli astronauti a bordo morirono. La missione
STS-107 venne ritardata ben 13 volte nel corso di due anni,
nonostante fosse programmata come la 107° missione, fu di fatto la
113°, dalla sua data di lancio originale, 11 gennaio 2001 a quella
effettiva, 16 gennaio 2003. Il ben pubblicizzato lancio venne
ritardato anche a causa di alcuni malfunzionamenti del sistema di
propulsione dello Shuttle occorsi un mese prima del 19 luglio 2002,
un'altra data di lancio programmata, ma la commissione di indagine
136
determinò che questo ritardo non ebbe nulla a che vedere con la
catastrofe accaduta sei mesi più tardi. Il Presidente degli Stati uniti
George W.Bush si rivolse alla nazione con queste parole: «Questo
giorno ha portato terribili notizie e una grande tristezza nel nostro
paese... È stato perso il Columbia; non ci sono sopravvissuti ... La
causa in cui sono morti continuerà. Il nostro viaggio nello spazio
andrà avanti.». Nelle aree scarsamente abitate a sudest di Dallas da
Nacogdoches nel Texas orientale fino alla Lousiana e nella regione
sudoccidentale dell'Arkansas furono ritrovati più di 2000 frammenti
di detriti, tra cui resti umani. Non si dovrà attendere tanti giorni, per
vedere aprire il successivo versetto, ”rumore, canto, battaglia, nel
cielo sarà visto battere”, quando il 20 marzo 2003, in Iraq, inizierà
la Seconda Guerra del Golfo. Una parte della coalizione formata
dagli Stati Uniti d'America, cioè Regno Unito, Australia, Polonia e
Italia, invase l'Iraq. Le truppe della coalizione prevalsero facilmente
sull'esercito iracheno, tanto che il primo maggio 2003 il presidente
statunitense Bush proclamò concluse le operazioni militari su larga
scala. Tuttavia, nonostante numerosi Paesi si siano uniti alla
coalizione inviando contingenti militari, il conflitto proseguì,
trasformandosi in una guerra civile, vedendo da una parte le forze
internazionali e il nuovo governo iracheno curdo e sciita, e dall'altra
un movimento di resistenza sunnita, di cui fanno parte blocchi
disparati che vanno da ex-membri del partito Baath e dell'esercito, a
gruppi religiosi, etnici o tribali e a gruppi apertamente terroristici
legati ad al-Qàida. La guerra iniziò la mattina del 20 marzo, poche
ore dopo un ultimo rifiuto di Saddam di abbandonare il potere e
andare in esilio. L'attacco di terra fu quasi contemporaneo a quello
aereo. Il 9 aprile, tre settimane dopo l'inizio dell'invasione, gli
americani entrarono a Baghdad e le rimanenti difese irachene
crollarono: il 10 aprile i Curdi entrarono a Kirkuk e infine il 15 aprile
cadde anche la città natale del rais, Tikrìt. Ed è allora che “bestie
brute parlare si udrà”. Il primo di luglio 2004, quando il dittatore
Saddam, venne portato per la prima volta, prigioniero, in tribunale,
per rendere conto agli uomini dei delitti e dei crimini commessi.
Sottoposto a processo da un tribunale iracheno assieme ad altri sette
imputati, fra cui il fratellastro, tutti gerarchi del suo regime, per
crimini contro l'umanità, il 5 novembre 2006 fù condannato a morte
per impiccagione. Il giudice era curdo. L'esecuzione coincideva con
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la festa del sacrificio, il 30 dicembre, la maggiore solennità islamica.
65.Enfant sans mains iamais veu si gràd foudre:
L'enfant royal au ieu d'oefteuf blessé.
Au puy brises: fulgures alant mouldre:
Trois sous les chaines par le milieu troussés:
65.Fanciullo senza mani mai visto così grande
Il piccolo principe al gioco della palla offeso.
Alla collina spezzati: folgorati sotto la macina
Tre sotto le catene nel mezzo disposti:
65.“Il piccolo principe al gioco della palla offeso”, parlando ora di
Al-Sa'adi Gheddafi, terzo figlio di Muammar Gheddafi capo di stato
libico. Sebbene ora entrato in politica, non è mai parso
particolarmente interessato al ruolo consegnatoli dalla sua nascita
regale, tanto è vero che ha sempre coltivato altri interessi, primo tra
tutti il calcio: è stato infatti un calciatore professionista ed è stato
presidente della Federazione calcistica libica e capitano della
Nazionale del suo paese. Per quanto riguarda la sua carriera, dopo
aver militato per anni nell'Al-Ittihad, è passato nella stagione 20032004 al Perugia. Con la maglia dei grifoni ha giocato soltanto una
partita, contro la Juventus di cui era socio e tifoso, prima di cadere
nel test antidoping. Nella stagione 2005-2006 passa all'Udinese,
giocando anche qui una sola partita. Nella stagione 2006-2007 passa
in forza alla Sampdoria, senza disputare alcuna partita. Nuovo
versetto della quartina ora, nuovo principe: “fanciullo senza mani
mai visto così grande”, non parlando solo di sangue blu, ma blu e
giallo. Nato ad Urbino il 16 febbraio 1979, trasferendosi fin da
piccino a Tavullia... il mitico numero 46, Valentino Rossi. Fin da
piccino, mostrando subito il suo talento, con accanto il padre, sul
kart, per poi passare alle minimoto, fino al motomondiale nel 1970,
lasciando parlare soltanto i numeri che possono descrivere la
superiorità imbarazzante del duo pilota-mezzo rispetto alla
concorrenza: 11 vittorie su 17 gare, 16 podi complessivi, 1 solo
ritiro, 367 punti su 425.......CAMPIONE DEL MONDO nel 1997,
138
1999, 2001, 2002, 2003, 2004, 2005, 2008, tralasciando le date che si
collocherebbero nel mezzo, per i secondi o terzi posti, ai quali è
giunto. Ed è rileggendo queste liete righe nella pace che tanti di noi
conoscono e vivono, nella vecchia Europa, che il veggente, sebbene
ritorni quasi subito nel sangue e nella morte quotidiana, apre uno
spiraglio, un sorriso, su questo meraviglioso giovane e brillante
campione italiano. Non solo genuino e spontaneo, sincero, ma anche
speranza e monito, che, se l'uomo comprende le sue capacità, con
amore, lealtà e rispetto, può diventare un campione. La pace, nel
globo, è possibile. Ritornando ora, accanto a Nostradamus, nelle sue
righe profetiche, non allontanandoci dal 2005, lo inseguiremo oltre le
Alpi, il 5 settembre, a Sòlden in Austria, nel Tirolo: un elicottero, che
perdendo il carico centra una cabina della funivia, causando nove
vittime. La strage dei bambini:“alla collina spezzati: folgorati sotto
la macina”. Terminando le rime, sbalzando nella lontana Cina, il 20
maggio 2006, alla titanica costruzione della Diga delle Tre Gole:
“tre sotto le catene nel mezzo disposti”. Diga che ha un'altezza di
185 m ed una lunghezza complessiva di 2309,47 m. ha un bacino
lungo più di 600 km esteso per più di 10.000 km² e contiene 22
miliardi di m³ con l'acqua all'altezza normale di 175 m sullo
sbarramento, con una capienza massima di 39 miliardi di m³. La
centrale elettrica è dotata di 26 turbine, e la produzione annua copre
circa il 3% dell'energia elettrica consumata in Cina, che
corrispondono a quasi 140 milioni di barili di petrolio. A monte della
diga si trova la città di Chongqing. La costruzione prende il nome
dalle 3 gole attraversate dal fiume: la Gola di Qutang, la Gola di
Wuxia e la Gola di Xiling. La produzione di energia elettrica della
Diga delle Tre Gole risparmierà al pianeta l'emissione di circa 50
milioni di tonnellate di anidride carbonica all'anno, inoltre ridurrà la
produzione di altri gas e polveri inquinanti che sarebbero derivate
dalla combustione di combustibili fossili. A tal proposito va ricordato
che l'energia elettrica in Cina è prodotta in gran parte, 75-80%, con il
carbone. Purtroppo però per la creazione del bacino sono stati
sommersi più di 1.300 siti archeologici e molti centri urbani che
hanno comportato il trasferimento di circa 1,4 milioni di abitanti: 116
le località finite direttamente sott'acqua. Molte specie animali e
vegetali sono scomparse o scompariranno a causa della distruzione
degli habitat in cui vivono ed al cambiamento delle condizioni
139
climatiche nella regione. Un esempio è dato dal lipote, un delfino
d'acqua dolce che popolava le acque del fiume Yangtze, dichiarato
estinto nel 2006. Gli scienziati della NASA Richard Chao e
Benjamin Gross hanno calcolato che la grande massa d'acqua che si
accumulerà nella diga a un'altezza superiore a quella precedente, una
volta terminato il suo completamento nel 2009, causerà una
diminuzione della velocità di rotazione della terra, e quindi a un
allungamento della durata del giorno, seppur di un valore
infinitesimale stimato in 60 miliardesimi di secondo. Così dopo il
terremoto in Cile, il grande tsunami, anche la diga cercherà di
interagire in ben più ampie dimensioni. Con il tempo, con Satana. Un
monito, un avviso di Nostradamus. A chi si occupa di queste
ciclopiche costruzioni. Ingegneri che sfidando il globo terrestre, Dio,
l'armonia, ammassando e concentrando imponenti masse d'acqua,
frenando il sistema, lo costringeranno a dover ripristinare la sua
normale rotazione tra pianeta Terra e Sistema Solare: ed è
accelerando,
riequilibrandosi,
che
diviene
Tsunami,
terremoto....catastrofe. In magne dimensioni, ora, non più
imprevedibile e misterioso castigo divino.
66.Celui qui lors portera les nouvelles,
A pres un il viendra respirer.
Viviers, Tournon, Mòtferrant & Pradelles,
Greste & tempestes les fera souspirer.
66.Colui che allora porterà le notizie,
Poco dopo respirerà.
Viviers, Tournon-sur-Rhòne, Monferrato e Pradelles,
Grandine e tempesta li faranno sospirare.
66.Ed eccoci al primo settembre 2003, alla nascita del TG24 di Sky.
“Colui che allora porterà le notizie, poco dopo respirerà”, poco
dopo nascerà. Il canale che propone 39 edizioni giornaliere del
telegiornale, con aggiornamenti ogni mezz'ora, e che negli orari di
punta fa durare le edizioni un'ora. SKY TG 24 è visibile anche nelle
regioni del Quebec e dell'Ontario, in Canada, in una versione
140
modificata. Oltre a queste al mattino c'è SKY TG 24 Mattina che
offre: una pagina sportiva, un'ampia panoramica sulle notizie del
giorno una pagina finanziaria creata in aiuto con Bloomberg e una
rassegna stampa digitale mediante touch-screen dedicata alle prime
pagine del giorno. E mentre SKY non ha timore di oltrepassare
l'Atlantico, la sorella svizzera appare più timorosa, tanto che dopo
essersi accaparrata l'esclusiva televisiva nel trasmettere i Mondiali di
calcio, a giugno e luglio del 2006, TSI 2, la seconda televisione della
Svizzera Italiana, farà tremare i tifosi, “grandine e tempesta li
faranno sospirare”, dato che dal 24 luglio 2006 ha creato qualche
problema nella ricezione del multiplex RTSI nel nord Italia, e negli
stati limitrofi, compresa la Francia, perché detenendo solo i diritti
televisivi per gli eventi sportivi trasmessi per la Svizzera e non per
l'estero, sebbene potessero essere ricevuti, le difficoltà a volte furono
estreme, lasciando i tifosi sospirare.... “Viviers, Tournon-surRhòne, Monferrato e Pradelles, grandine e tempesta li faranno
sospirare”.
67.La grand famine que ie sens approcher,
Souvent tourner, puis estre universele,
Si grande & longue qu'on viendra arracher
Du bois racine, & l'enfant de mammelle
O quel
67.La grande carestia che io sento avvicinarsi,
Sovente torna, sarà universale,
così grade e lunga che verrà a danneggiare
Del bosco la radice, e il piccolo dalla mammella
O quale
67.Al giorno d'oggi la carestia colpisce principalmente le nazioni
africane, ma con le continue guerre, le agitazioni interne e
l'instabilità economica, la carestia continua ad essere un problema
per il quale soffrono milioni di individui nel mondo intero. Molti
ritengono che la Rivoluzione verde sia ancora la risposta alla
carestia. La Rivoluzione verde ebbe inizio nel XX secolo con i
141
raccolti ad alta resa e gli organismi ibridi, in quanto contribuisce ad
aumentare e stabilizzare la produzione agricola. C'è chi critica il
processo, facendo notare che i nuovi tipi di raccolti ad alta resa
richiedono un utilizzo massiccio di fertilizzanti e pesticidi, cosa che
danneggia l'ambiente; tuttavia possono essere un'opzione per i paesi
in via di sviluppo che soffrono la carestia, visto che gli organismi
possono essere adattati alle condizioni del paese. Essi possono essere
sviluppati per fornire un nutrimento ottimale e consentire l'emergere
di una popolazione ben nutrita e ben sviluppata. Alcuni dicono che i
problemi della carestia e della malnutrizione sono il risultato di
dilemmi etici nell'usare le tecnologie a nostra disposizione, così delle
differenze culturali e di classe. Un interessante punto di vista è quello
che le diete vegetariane consentono la disponibilità di cibo per una
popolazione più ampia, a confronto con le diete onnivore. Un punto
di vista minoritario è che tali diete possano aiutare a prevenire le
carestie. Le moderne carestie non hanno avuto corso in nazioni che,
nel loro complesso, non hanno sofferto di una scarsità di cibo. La più
grande carestia mai registrata, in rapporto alla popolazione colpita, fu
la Carestia delle patate in Irlanda, che cominciò nel 1845 e fu causata
dal fatto che il cibo veniva inviato dall'Irlanda all'Inghilterra, poiché
gli inglesi si potevano permettere di pagarlo di più. Allo stesso modo
nel 1973 la carestia in Etiopia fu concentrata nella regione di Wollo,
sebbene il cibo venisse inviato dalla stessa regione alla capitale
Addis Abeba, i cui abitanti potevano permettersi di pagare prezzi più
alti. Di contro, mentre nelle dittature dell'Etiopia e del Sudan si
soffriva per la carestia tra la fine degli anni settanta e l'inizio degli
anni ottanta, le democrazie del Botswana e dello Zimbabwe le
evitarono, malgrado soffrissero di peggiori riduzioni nella
produzione nazionale di cibo. Ciò fu possibile con il semplice
espediente di creare impieghi a breve termine negli strati più esposti
della popolazione, assicurandone il livello minimo di capacità
salariale per acquistare il cibo, durante tale periodo, anche se tale
misura fu accolta da pesanti critiche dai partiti politici
dell'opposizione e da una pesante campagna mediatica. Poiché
pastorizia e agricoltura permettono di sostenere una popolazione più
vasta, sia in numero che densità, un cattivo raccolto o un
cambiamento delle condizioni ambientali, quale la siccità, può creare
una situazione in cui un gran numero di individui vivono in aree in
142
cui la capacità della terra di nutrirle è calata drasticamente. La totale
assenza dell'agricoltura in un'area economicamente ricca non è causa
di carestia, in quanto tale area è in grado di importare la gran
maggioranza del cibo che le serve. I disastri, sia naturali che causati
dall'uomo, sono stati associati con la condizione di carestia si da
quando l'umanità ha imparato a scrivere. La Torah descrive come
"sette anni magri" consumarono sette anni grassi, e come la "piaga
delle locuste" poteva inghiottire tutto il cibo disponibile. La guerra,
in particolare, era associata alla carestia, particolarmente in quelle
epoche e in quei luoghi nei quali era costume condurre attacchi alla
terra stessa, bruciandone i campi, o su coloro che la coltivavano.
Come ha osservato l'economista Amartya Sen, la carestia è di solito
un problema di distribuzione del cibo e di povertà, piuttosto che
l'assoluta mancanza di cibo. In molti casi, come è accaduto nel caso
del grande balzo in avanti, nella Corea del Nord nella metà degli anni
novanta, o nello Zimbabwe all'inizio del 2000, la carestia è stato un
risultato non intenzionale di politiche governative. La carestia può
essere talvolta usata come strumento da un governo repressivo che
intende eliminare gli oppositori, come nel caso della carestia ucraina
degli anni trenta. In altri casi, come in Somalia, la carestia è causata
dai disordini civili e dal conseguente collasso del sistema di
distribuzione del cibo. La carestia non inizia ad uccidere le persone
finché non ne distrugge la sussistenza. Individui e gruppi in
situazioni di estrema scarsità di cibo possono tentare di ovviare con il
razionamento, trovando mezzi alternativi per incrementare l'introito e
così via, prima di intraprendere misure disperate, come vendere parte
della terra che coltivano. Soltanto quando tutti i mezzi di autosussistenza sono esauriti la popolazione colpita inizia a migrare in
cerca di cibo e cade vittima dell'inedia. La carestia può allora essere
vista come un fenomeno sociale, che coinvolge i mercati, il prezzo
del cibo e le strutture di supporto della società, ricordando a livello
animico, che chi rifiuta la parola di Dio, il cibo dell'anima,
karmicamente non avrà cibo di cui sfamarsi anche nella dimensione
fisica, ed in un epoca, dove le anime tornando, sempre più attirate
verso la gabbia di ferro, il perineo, l'ateismo, non si prospettano
grandi e luculliani banchetti. “La grande carestia che io sento
avvicinarsi ... sovente torna ... e sarà universale”.
143
68.O quel horrible & malheureux torment
Troys innocens qu'on viendra à livrer.
Poyson suspecte, mal garde tradiment
Mis en horreur par bourreaux enyvrès.
68.O quale orribile e malefico tormento
Tre innocenti si vedrà consegnare.
Veleno sospetto, guardia incerta tradimento
Messo in orrore da carnefici che faranno la strage.
68.La “questione Irlandese” risale ai primi anni del Novecento e si è
alimentata di motivi sia politici sia religiosi. Nel 1920 l'Irlanda fù
divisa dal governo Inglese in due parti: il nord Ulster, che restò
legato al Regno Unito, e il sud, al quale vennero concessi prima una
limitata autonomia, poi lo status di dominion e, infine, nel 1937, la
piena sovranità, che sarà accompagnata nel 1949 alla fine della
sudditanza alla corona inglese. Il nuovo stato si chiamò EIRE, nome
nazionale originario della repubblica irlandese. Se i rapporti tra
l'EIRE e Gran Bretagna si normalizzarono, nelle sei contrade
dell'Ulster la questione restò aperta. “Veleno sospetto, guardia
incerta tradimento”. I cattolici che erano in minoranza, chiedevano
infatti il ricongiungimento con l'EIRE, mentre i protestanti volevano
il mantenimento dell'unione con la Gran Bretagna. A partire dal 1968
il conflitto tra le due parti si trasformò in una cruenta guerra civile. In
entrambi gli schieramenti le ali estreme, paramilitari, sia quelle dei
cattolici, l'IRA, sia quelle dei protestanti, l'UDA e UVF, presero il
sopravvento dando origine a una continua guerriglia e a sequenze di
attentati, che si accompagnavano alla violenta repressione delle
truppe britanniche. Il primo patto di pacificazione fu raggiunto nel
1998, quando le due parti in conflitto accettarono l'autogoverno
dell'Ulster, sia pure sotto la sovranità della Gran Bretagna. Nel luglio
2005 l'IRA ha proclamato la fine della lotta armata e la necessità di
sostenere lo sviluppo di progetti politici da realizzare esclusivamente
con mezzi pacifici. Ed è purtroppo il 12 luglio 1998, in un incendio
provocato da una bomba molotov, lanciata da estremisti protestanti,
che muoiono tre bambini, 7, 9 e 10 anni. L'oppinione pubblica è
144
indignata contro l'autore del crimine e si rafforza il desiderio di porre
fine a questa assurda lotta di religione. ”Tre innocenti si vedrà
consegnare” “o quale orribile e malefico tormento” “messo in
orrore da carnefici che faranno la strage”.
69.La grand montaigne ronde de sept estades,
Apres paix, guerre, faim, inundation,
Roulera loing abysmant grands contrades,
Mesmes antiques, & grand fondation.
69.La grande montagna a spirale a sette strati,
Dopo pace, guerra, fame, inondazione,
Rotolerà lontano inabissando grandi contrade,
Ugualmente antiche che con grandi fondamenta.
69.Lasciando lo tsunami, la Cecenia, la fame che tra breve giungerà,
i bambini vittime innocenti di Solden e dei ribelli irlandesi, i due
Principi, riavvolgendo la storia, torneremo momentaneamente, alla
rapida diffusione dell'Islam nel Medioevo, dopo la nascita del
califfato degli Abbasidi nel 750, dove vedremo divenire l'Impero
Musulmano secondo solo a quello Cinese, sia per estensione che per
raffinatezza culturale. Ricordando però, che verso il 1000, il mondo
islamico, fratturandosi, si trovò diviso tra due califfati: quello
abbaside, con base a Baghdad, e quello omayyade, che a occidente
governava la Penisola Iberica. Capitale abbaside fu Samarra, dal 836
al 892, sulla sponda orientale del Tigri. Non aveva mura e aveva una
struttura policentrica, con quartieri residenziali intorno ai palazzi ed
alle moschee. Qui, la Grande Moschea di Al-Mutawakkil, con
minareto a spirale a sette strati, la più grande dell'Islam:”la grande
montagna a spirale a sette strati”. E l'uomo che cresce
culturalmente senza fede, inseguendo solo un lato della sua spinta
energetica, passati i primi sette corpi, il fisico, l'astrale inferiore,
l'astrale superiore, il mentale inferiore, il mentale superiore-causale,
il buddico, l'atmico, viene nuovamente avvertito che sebbene arrivato
a Samarra, in cima al Grande Minareto, anche oltre il Guardiano,
Satana, se stesso, non essendosi ancora reso conto che Dio, non solo
145
ve lo ha condotto, ma è l'artefice di ogni cosa, ”rotolerà lontano”, e
”dopo pace, guerra, fame, inondazione” “inabissando grandi
contrade, ugualmente antiche che con grandi fondamenta”,
implodendo dalla vetta, con sé porterà anche tutte le grandi religioni.
E saremmo costretti a dover riaffrontare nuovamente il tutto,
vedendo riportare la capitale a Bagdad, tra scontri e guerre, come lo
fù allora, dopo la morte “dell'ottavo” califfo. E Dio, scintilla di luce
dentro ogni cuore umano, finché non amato, protetto, attraverso i
rapporti e i conflitti che quotidianamente incontriamo, non sarà
compreso se non vedrà i nostri pensieri positivi divenire opera. Solo
allora la quotidianità, le “non” liti con il marito, il figlio o la suocera,
gli ostacoli sul lavoro, diverranno consapevolmente la nostra speciale
missione di pace. Il piccolo grande vero contributo, per il quale il
Cristo ci sarà grato..... “dopo pace” e dopo i quarant'anni dell'Iris di
pace, ci sarà nuovamente la “guerra”, e gravi carestie, “fame”, ed
infine il grande tsunami, “inondazione”. “Rotolerà lontano
inabissando grandi contrade, ugualmente antiche che con grandi
fondamenta” portando tra i suoi flutti, tanto che le baracche, che i
grandi palazzi.
70.Pluie, faim, guerre en Perse non cessèe
La foy trop grande trahira le monarque,
Par la finie en Gaule commencée:
Secret augure pour à ung estre parque.
70.Pioggia, fame, guerra in Persia non cesserà
La fede troppo grande tradirà il monarca,
Per la fine in Francia è cominciata:
Segreto augurio per uno sarà parco.
70.Nel marzo del 2004, il Consiglio interinale di governo dell'Iraq,
raggiunse un accordo su una "legge di transizione", che avrebbe
dovuto accompagnare il paese nel delicato processo del passaggio
dei poteri all’amministrazione civile nazionale. “Pioggia, fame,
guerra in Persia non cesserà”. Nello stesso mese scoppiò il
conflitto all’interno della comunità sciita, una cui ala radicale
146
minacciò di unirsi ai sunniti, insorti in diverse città del centro del
paese e soprattutto a Falluja. L'8 giugno il Consiglio di sicurezza
dell’ONU, con la risoluzione 1546, avviò la fase di passaggio della
sovranità dall’amministrazione militare a un nuovo governo
provvisorio iracheno. Questo, risultato di una difficile ricerca
dell’equilibrio tra le diverse comunità e soprattutto tra quelle sciita e
curda, si insediò il 28 giugno. Alla sua guida venne nominato lo
sciita Iyad Allawi, uomo di fiducia degli Stati Uniti, i quali
conservarono larghi poteri, specialmente in materia di sicurezza. Il
nuovo governo, il cui principale compito era quello di far svolgere
nuove elezioni e di redigere la nuova carta costituzionale, si trovò di
fronte a una difficile situazione. Nella comunità sunnita, che
svolgeva un ruolo pressoché marginale nel processo di transizione, si
rafforzò intanto un’ala radicale, che intensificò la sua offensiva
guerrigliera e terroristica, dirigendola contro le nuove istituzioni
irachene e soprattutto contro le costituende forze di polizia. In Iraq si
susseguirono così migliaia di mortali attentati e di atti di sabotaggio.
La città di Najaf, uno dei principali santuari della guerriglia, venne
stretta in un severo assedio dalle forze statunitensi e conquistata
infine a novembre dopo diverse settimane di violentissimi
combattimenti condotti casa per casa. Il governo di transizione
promulgò una legge, in sei articoli, sul terrorismo. Il terrorismo
venne definito "ogni attività criminale compiuta da individui o
gruppi contro individui, gruppi o organizzazioni; il causare danno a
proprietà nazionali e private con l'obiettivo di minare la sicurezza, o
alla società causando rivolte e disturbi tra la popolazione". Secondo
la legge, che faceva presa sul senso dell'onore delle tribù e sul
nazionalismo di una parte del Paese, "il terrorismo è considerato
immorale e disonorevole". In un clima di forte tensione, il 30
gennaio 2005 si svolsero le elezioni per eleggere il nuovo
Parlamento. Sfidando le minacce della guerriglia, otto milioni e
mezzo di iracheni si recarono tuttavia alle urne. Lo scrutinio segnò la
rivincita degli sciiti e dei curdi, emarginati durante il regime bathista,
sulla comunità sunnita, il cui elettorato in larga parte disertò le urne.
Agli inizi di aprile Jalal Talabani, capo dell’Unione Pattriottica del
Kurdistan, venne eletto alla presidenza del paese: i due vicepresidenti sono una sunnita e l'altro sciita. Alla fine del mese, dopo
difficili trattative estese anche alla comunità sunnita nel tentativo di
147
coinvolgerla nel processo di transizione, si insediò il nuovo governo,
alla cui guida fu nominato il leader dell’Alleanza unita irachena, lo
sciita Ibràhìm al-Jafarì. Nello stesso mese prese avvio il processo
contro Saddam Hussein: ”la fede troppo grande tradirà il
monarca”. Nei primi mesi del 2006 si rafforzano le attività
guerrigliere contro le forze d’occupazione e si intensificò lo scontro
tra le comunità sciita e sunnita, con diversi attentati a moschee che
provocarono la morte di centinaia di persone. Tragico è il bilancio
dei tre anni di conflitto. I morti iracheni ammontano a diverse decine
di migliaia, più di 100.000, secondo alcune fonti; pesanti anche le
perdite delle forze di coalizione, le più elevate quelle delle degli Stati
Uniti, con più di 3400 morti e migliaia di feriti; dati relativi alla fine
del 2007. Inoltre secondo il programma alimentare delle Nazioni
Unite, il governo succeduto alla guerra non è stato in grado di
apportare significati miglioramenti alle condizioni di vita dei
bambini iracheni, condizioni che si possono definire peggiori a
quelle precedenti alla guerra, quando i bambini almeno avevano
accesso al programma internazionale di aiuti umanitari. E se sciiti,
sunniti e curdi, la ”fede”, scuotono l'Iraq, ”per la fine in Francia è
cominciata”: la fine del laicismo. In molti paesi europei, come la
Francia, e la Spagna, la secolarizzazione è molto diffusa e alcune
leggi statali riflettono posizioni culturalmente indipendenti e anche
opposte a quelle delle religioni maggioritarie. Altri paesi come quelli
scandinavi, pur avendo ordinamenti statali che assegnano un ruolo
pubblico alla Chiesa di Stato luterana, hanno ugualmente una
popolazione e una legislazione "secolarizzata". Nel Regno Unito la
regina ha il titolo di "Difensore della Fede", ed è governatore
supremo della Chiesa anglicana e i vescovi anglicani hanno un
seggio di diritto nella Camera dei Lord. Diverso è il caso degli Stati
Uniti dove da sempre le chiese e lo stato sono nettamente separati,
ma nel quale le chiese e le religioni hanno forte peso nella società.
Anche negli Stati Uniti il dibattito sulla laicità dello Stato ha
comunque una forte tradizione, legato però ad altri temi rispetto
all'Europa, come la preghiera pubblica nelle scuole, il giuramento
sulla bibbia, l'insegnamento del creazionismo o il ruolo della
“religione civica” americana. In Francia la Costituzione invece
proibisce il riconoscimento di qualsiasi religione, eccetto per alcune
congregazioni preesistenti come i cappellani militari o in Alsazia-
148
Lorena, ma consente il riconoscimento di organizzazioni religiose
sulla base di criteri formali di legge esterni alla dottrina religiosa: se
il solo scopo dell'organizzazione è organizzare attività religiose o se
l'organizzazione non turba l'ordine pubblico. Il laicismo è
correntemente accettato da tutte le principali religioni francesi.
Fanno eccezione alcuni correnti di estrema destra reazionarie e
monarchiche che desiderano l'imposizione del Cristianesimo
Cattolico come religione di stato con un ruolo civile e alcuni leader
islamici che non riconoscono la superiorità della legge civile sui
precetti religiosi, cosa peraltro in comune con i fedeli cristiani.
Anche se non è loro proibito fare dichiarazioni su argomenti
religiosi, i leader politici francesi solitamente non mostrano
apertamente che alcune loro politiche possono essere direttamente
ispirate da considerazioni religiose; le argomentazioni religiose in
Francia sono considerate incompatibili con un dibattito politico
ragionato. I francesi considerano infatti la religione una scelta
privata, e ogni ostentazione pubblica è generalmente fuori luogo, gli
ufficiali di stato francesi devono essere neutrali rispetto sia agli ideali
politici che alla religione ed ogni pubblica espressione di affiliazione
religiosa è proibita. La Francia non ha pienamente separato Chiesa e
Stato fino all'emanazione della legge sul secolarismo nel 1905
proibendo allo Stato di riconoscere o sussidiare religioni, pur non
proibendo il riconoscimento o i sussidi a quelle già presenti prima
del 1905 come la Chiesa Cattolica. Il termine Laïcité è correntemente
un concetto chiave della costituzione francese, in cui l'articolo ...1...
(“uno”), ”Segreto augurio per uno sarà parco”, definisce la
Francia come repubblica secolare, "La France est une République,
une, indivisible, laïque et sociale". Molti ritengono che essere
discreti verso le altrui religioni sia una necessità insita all'essere
francese. Altri invece sostengono che è un atteggiamento ipocrita e
contrario alla libertà di fede. Nostradamus, francese, lo reputa
corretto nel suo “segreto augurio”. Questo concetto
obbligatoriamente "privato" (“segreto”) di religione, che in passato
ha permesso l'integrazione nella società francese di popoli di
religioni anche molto diverse tra loro. Recentemente il dibattito
politico, in Francia, ha portato alla controversa legge che ha proibito
l'ostentazione di simboli religiosi vistosi come grandi hijab, turbanti
Sikh, vistose croci cristiane e Stelle di Davide nelle scuole pubbliche.
149
Alcuni affermano che tale legge non aiuterà l'integrazione degli
stranieri, ma che la ostacolerà, come hanno dimostrato le rivolte dei
giovani islamici nelle periferie. ”Segreto augurio per uno sarà
parco” , ma per la Francia, il laicismo, non è più un diritto
costituzionale. “Per la fine in Francia è cominciata”
71.La tour marine troys foys prise & reprise
Par Hespagnols, barbares, Ligurins:
Marseille & Aix, Arles par ceux de Pise
Vast, feu, fer, pillè Avignon des Thurins.
71.La torre marina tre volte sarà presa e ripresa
Da Spagnoli, barbari, Liguri:
Marsiglia e Aix, Arles per quelli di Pisa
Devastazione, fuoco, ferro, saccheggiata Avignone
dai Torinesi.
71.Il 4 maggio 2006, a “Pisa”, la polizia arresta 10 anarcoinsurrezionalisti con l'accusa di associazione con finalità di
terrorismo ed eversione dell'ordine democratico, fabbricazione,
detenzione e porto abusivo di cariche di esplosivo ad alto potenziale
e attentati alla sicurezza degli impianti di pubblica utilità, commessi
con finalità di terrorismo. Ed eccoci ora, penetrare maggiormente ed
attraversare anche il bandolo della matassa. Già era difficile
prendersi la responsabilità di una tale traduzione ed interpretazione,
benché sentita e vissuta con quotidiana spontaneità; alla “data del
mio compleanno” la certezza che il libro dovesse uscire anonimo,
touche finale alla mia credibilità, rivelazione eccessivamente
egocentrica, anche per la mia superba arroganza, ed ora infine, con
l'ingrato compito assegnatomi, di Enola Gay, nell'intento di sganciare
dissidi e dissapori che farebbero scoppiare una bomba ad ogni
latitudine e longitudine possibile. Difficile emotivamente proseguire.
Ed il libro, che lentamente si rivela sotto i miei occhi, sciogliendo le
sue vele, sebbene sia una nave pirata, dichiara di aver solo il compito
di prendere a bordo chi vuole attraversare. Libro ermetico, le centurie
di Nostradamus, che avendo una chiave temporale, ha permesso di
150
essere aperto solo ora, nel Settimo millennio. Nostradamus,
esoterista e uomo saggio, non aveva scritto un libro di profezie. Le
sue quartine, ora tradotte, hanno solo il dovere di nascondere il reale
libro, celato e nascosto tra le falde storiche, ora, facilmente
ricollocate. Il veggente non ha nessuna intenzione di destare chi è
ottuso e ottuso vuol rimanere, convincendo, o chi già sa' e non vuol
sapere, ma ricorda ai tanti, che hanno intenzione di proseguire,
leggendolo, che oltre il Terzo grave Conflitto Mondiale, Dio e
l'uomo, hanno ancora del tempo per amarsi e crescere insieme. Le
quartine, fino ad ora, non hanno fatto che rammentare terroristi,
gruppi di estrema destra, di estrema sinistra, fanatici integralisti
islamici, anarchici, contemporanei e del passato, guerre, riportando
alla memoria anche lo scrittore Salman Rushdie, condannato a morte
dall'integralismo islamico, dopo aver scritto Versetti Satanici.
Rispetto per l'uomo e per la fede, primario nel dialogo e nel
confronto altrui, facile nei confronti dell'Islam, impauriti da
un'eventuale reazione: quasi l'unico metodo, sbagliato, la paura, per
insegnare a moderare parole, gesti, articoli sui giornali. Religioni più
moderate, invece, vedono perdere il senso del rispetto e del buon
cuore, nei loro confronti. Islam, cristiani o atei che siano, devono
essere entrambi amati. Non per paura, non per viltà. Berlinguer e
Gandhi, rimasero vittime della forza, che gli eventi, inevitabilmente,
in quell'anno si scatenarono. Cercando di dirigere quell'energia,
quella ribellione, deviarla, come il leader italiano, frenarla, come la
leader indiana, non aveva permesso di proseguire. Gorbaciov,
attraverso gli eventi, al fianco della vulcanica forza, scivolando tra
essa, ha accompagnato il suo popolo nelle sue scelte. L'ex-Unione
Sovietica, distrutta, smembrata, i suoi bambini, nascosti nelle fogne,
che sniffano colla, sono una realtà del crollo del regime comunista.
Ma quando un vulcano deve eruttare, non può essere fermato. Al
terminare della sua colata lavica, è facile fare la conta dei danni. E'
potente, irruente, non gestibile. Non si potrà fermare la rabbia,
l'esplosione che farà esplodere la Terza Guerra Mondiale, rimarranno
solo macerie e cocci rotti, ma vivi, potremmo attraversare, se
sapremmo rispettare errori e scelte altrui. Il vulcano dovrà eruttare, e
non saranno certamente gli uomini a fermarlo. Così rieccomi a Pisa,
proseguendo le ricerche, attraverso “Marsiglia e Aix, Arles” ,
inseguendo le correnti nazional-anarchiche, che in Francia
151
vorrebbero il cambiamento. Il nazional-Anarchismo è una corrente
politica sincretica che è stata sviluppata intorno al 1990 da un
tentativo di ex sostenitori della terza via di conciliare l'anarchismo
con il nazionalismo e in alcuni casi con il separatismo razziale
volontario ed il federalismo. I nazional-anarchici vedono le gerarchie
insite nei governi e nel capitalismo come oppressive. Essi difendono
l'azione collettiva organizzata secondo le linee dell'identità nazionale
e propongono un ordine sociale decentralizzato nel quale singole
comunità volontariamente stabiliscono e mantengono comunità
distinte. I nazional-anarchici auspicano un'organizzazione sociale
basata non più sullo Stato come figura istituzionale più importante,
ma all'opposto su piccole entità quartierali di massimo 3.000 abitanti
ciascuna, a fungere da base per le istituzioni superiori: comune,
provincia, regione, Stato. A questi miniagglomerati sarebbe
demandata la concessione dei servizi su base d'appalto. In pratica lo
Stato verrebbe abolito e tutte le sue funzioni svolte da società private
a cui viene dato in appalto dalla comunità il servizio da svolgere. Per
i servizi pubblici su licenza, quali i trasporti ed il piccolo commercio,
prospettano l'assegnazione di essi sulla base dell'offerta libera che gli
interessati offrono all'ente pubblico: miniagglomerato, o comune, o
provincia, ecc., come tassa. Ovverosia in un determinato settore le
licenze verrebbero concesse al richiedente che sappia di poter far
fronte coi suoi introiti lordi all'entità della tassa pagata. Questo per
eliminare la corruzione nell'assegnazione e la stasi nel ricambio,
concedendole a chi veramente si dimostri capace di far bene il lavoro
a cui la licenza fa riferimento. I nazional-anarchici tendono a
difendere pratiche economiche come il distributismo e il mutualismo,
nelle quali l'enfasi è posta su una vasta proprietà dei mezzi di
produzione, nella forma di piccoli commerci e cooperative operaie
socializzate in un sistema corporativo in cui i presidenti nazionali
delle corporazioni, verrebbero a rappresentare i ministri del
corrispondente settore. Il concetto rivoluzionario-conservatore
dell'anarchia è fondamentale nel nazional-anarchismo, come
l'abolizione delle tasse. E' per l' abolizione del sistema carcerario
come oggi lo conosciamo, sostituito da una "città" nella quale i
detenuti possano vivere "liberamente" assieme ai loro congiunti
come in una qualunque altra città, ma dalla quale non possano uscire
se non con permessi-premio simili agli attuali. Il nazional-
152
anarchismo condivide con la maggior parte delle tendenze
dell'anarchismo l'obbiettivo di riorganizzare le relazioni umane, con
un enfasi nel sostituire le strutture gerarchiche di governi e
capitalismo con locali e comuni decisioni. I nazional-anarchici
rifiutano il liberalismo come causa primaria del declino sociale delle
nazioni e delle identità culturali. I nazional-anarchici rifiutano anche
il fascismo e il comunismo poiché statalisti e totalitari e rifiutano il
nazionalsocialismo come una dittatura fallita di un governo
totalitario. I nazional-anarchici propongono un modello di società
nelle quali comunità che praticano il separatismo secondo i criteri
dell'etnia, della religione o dell'orientamento sessuale siano in grado
di coesistere al fianco di comunità mischiate o integrate senza usare
la forza. Essi suggeriscono che "zone autonome" potrebbero esistere
con le loro proprie regole per una residenza permanente in una
comunità senza una rigorosa divisione etnica e la violenza proposta
dal nazionalismo razzista. I nazional-anarchici considerano il
genocidio, l'omicidio e e la conformità sociale come non necessari,
tirannici ed un affronto alla "gente dal pensiero libertario". Alcuni
sostenitori del nazional-anarchismo sostengono il separatismo etnico
volontario, ma non l'odio razziale o la supremazia razziale, come la
supremazia bianca o la supremazia nera. Alcuni nazional-anarchici,
ritengono che la mescolanza di più etnie danneggi la diversità
culturale, nel senso che il mescolamento delle culture distrugge una o
tutte le culture le culture coinvolte. Essi inoltre affermano che il
separatismo etnico ferma l'odio razziale per il fatto che permette alle
culture indigene e alla biodiversità di continuare. I nazional-anarchici
propongono che ogni comunità dovrebbe essere libera di praticare il
sistema economico e politico che preferisce, fino a quando questo
non interferisca con il diritto di scelta di altre comunità. Tuttavia, i
nazional-anarchici generalmente credono che la protezione e la
conservazione dell'ambiente siano ideali sui quali tutte le persone
dovrebbero concordare. Le aree senza significativo sviluppo umano
dovrebbero essere mantenute collettivamente, e l'esistenza di zone
libere che permettano condivisioni tra comunità dovrebbe essere
stabilita con l'accordo di tutte le parti coinvolte. Filosofie che si
scontrano con stragi, sangue innocente e carne dilaniata, gli attentati
per protesta, inconcludente metodo, guerriglia, che rafforza soltanto
l'opposta fazione. Ma anche Gesù, ammonendo Pietro, l'apostolo, gli
153
ricordò che prima del canto del gallo, sarebbe stato tradito tre volte.
Le tre Guerre Mondiali. E “la torre marina”, la torre dei
“Torinesi”, “tre volte” “sarà presa e ripresa”. Tre volte l'uomo
giungerà alla coscienza buddica, al limitare dei suoi desideri, prima
di comprendere che Dio, Amore, lo attende. Tre sono i giorni di
Giona. Buddico, regno corpo ed illusione, che sarà violato “da
Spagnoli, barbari, Liguri”. La torre Balilla, detta anche Torre
Marina, è un grattacielo costruito a Marina di Massa, voluto dal
senatore Agnelli, per offrire il soggiorno estivo ai figli dei suoi
operai, “Torinesi”, che lavoravano nella Fiat. Costa e mare che
furono l'approdo, per chi violentò la cultura locale, nei secoli che
precedettero la sua costruzione. Intorno all'800, Carlomagno,
riformatore e guerriero, che aveva rinsaldato l'egemonia cristiana
sull'Europa Occidentale, attraverso la conversione dei Sassoni e la
sconfitta degli Avari, aveva esteso i confini orientali dell'impero fino
alle terre slave. Istituì le marche, zone-cuscinetto di frontiera al fine
di proteggere l'impero, da Slavi “barbari” e Arabi, quest'ultimi
stanziati fino ad occupare quasi interamente anche l'attuale
Spagna,“Spagnoli”, mentre da nord, i Vichinghi, che avevano già
una terribile reputazione, cominciarono a compiere incursioni in
Europa, attraverso il Mar Mediterraneo, circumnavigando la penisola
Iberica. Così “Pisa”, che nel 860, venne raggiunta ed attaccata dal
mare dai vichinghi norvegesi, nel 888 venne invasa dall'Islam, che
dalla Spagna era salpato. Vichinghi, Dio e Loki, con l'eresia ariana;
l'Islam, il guardiano della fede che sopraggiunge, sino alla completa
implosione religiosa della città, ora attaccata dai “Liguri”, l'ateismo.
E' di poche settimane fa, l'idea della campagna pubblicitaria, a
promozione dell'ateismo, che vedrà proprio Genova come madrina
italiana. Ed è di oggi, 13 gennaio 2009, a Londra, l'avvio della
campagna ateista sugli autobus, con lo slogan:"There’s probably no
God. Now stop worrying and enjoy your life." “Probabilmente non
c'è nessun dio. Smettila di preoccuparti e goditi la vita”. Il primo
autobus ha iniziato a viaggiare il 6 gennaio 2009, nella capitale
inglese, mentre nello stesso mese anche in Spagna, a Barcellona,
sono iniziati a girare mezzi pubblici con la scritta "Probablemente
Dios no existe. Deja de preocuparte y disfruta de tu vida". La
Campagna ateista su autobus, mira a posizionare inserzioni
positiviste e razionaliste sui mezzi di trasporto nel Regno Unito, in
154
risposta alle pubblicità evangelico-cristiane. A tal proposito
Repubblica scrive questo pezzo:
"LA CATTIVA notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non
ne hai bisogno". E' questa la versione italiana della campagna a
favore dell'ateismo che dal 4 febbraio tappezzerà due autobus
pubblici a Genova. Ma sarà solo l'inizio. O forse la fine di questa
promozione dell'incredulità, a giudicare dalle animate polemiche e
controffensive religiose seguite alla stessa iniziativa sui bus di
Londra, in Spagna, a Washington e anche in Australia, dove è stata
bloccata prima ancora di apparire per le strade. Non a caso
l'apertura della campagna lanciata dall'Unione atei e agnostici
razionalisti (Uaar) partirà da Genova. "E' una specie di sfida atea in
casa di Angelo Bagnasco, presidente della Cei" spiega Raffaele
Carcano, segretario generale della Uaar. "Dopo le polemiche sul
gay pride di Genova, reo di essere stato fissato per il 13 giugno,
giorno del Corpus Domini, e dopo le parole di Bagnasco per
ostacolare lo svolgimento della manifestazione, dopo le frequenti
uscite del cardinale in materia di scienza, diritti, riproduzione,
l'Uaar ha deciso di riprendersi un po' di par condicio. E di fare
pubblicità all'incredulità". Ricorrere agli spot scegliendo di mandare
messaggi come se si trattasse di una nuova auto o di un detersivo dà
l'idea delle condizioni degli atei costretti a riaffermare la propria
presenza di fronte alla pervasività della presenza cattolica. "La
chiesa ha e deve continuare ad avere libertà di parola" prosegue
Carcano. "Purché vi sia adeguato spazio anche per chi cattolico non
è. Pagando questa campagna pubblicitaria l'Uaar intende
riconquistare all'incredulità un po' di quella par condicio che i mass
media stentano a riconoscerle", con un messaggio "che vuole
invitare a riflettere, con l'aggiunta di un pizzico di fiducia e
ottimismo in chiave umanista". L'idea dei bus atei è stata della
British Humanist Association e il successo è stato tale che è stata poi
ripresa negli Stati Uniti, in Australia, in Spagna. Come già accaduto
all'estero, anche gli atei italiani hanno lanciato una campagna per
raccogliere i fondi necessari per estendere l'iniziativa con altri mezzi
e in altre città. Reazioni permettendo. "Non abbiamo idea di cosa ci
aspetta perché è sempre difficile fare previsioni" prosegue Carcano.
155
"Per fare un esempio nel mondo dell'editoria, la chiesa non critica i
libri di Augias o di Maltese quando escono ma solo quando se ne
comincia a parlare, allora si scatenano, come hanno fatto anche con
Dan Brown. Anche noi avremmo potuto lanciare la nostra campagna
partendo da Roma, ma abbiamo preferito evitare di fare del facile
vittimismo". L'Unione degli atei italiani è quindi pronta e anche
curiosa di vedere che tipo di reazioni ci saranno. "Vedremo cosa
succederà nella laica Genova quando gireranno per la città mezzi
pubblici che, al posto delle solite pubblicità, incoraggeranno a
vivere senza il conforto della fede". Intanto la campagna
sull'inesistenza di dio si diffonde nelle metropoli non solo europee. In
Spagna - da oggi a Barcellona, presto a Madrid e Valencia, poi
anche a Saragozza, Siviglia e Bilbao - lo slogan è stato tradotto da
quello inglese: "There's probably no god. Now stop worrying and
enjoy your life" (Probabilmente dio non esiste. Smettila di
preoccuparti e goditi la vita). Il messaggio scelto dalla American
Humanist Association per i bus di Washington è "Why believe in a
god? Just be good for goodness' sake" (Perché credere in dio? Sii
buono per amore della bontà). In Australia lo slogan creato suona
come "gli atei dormono la domenica mattina". Nella cattolica
Spagna i fondi sono stati raccolti dall'Unione atei e liberi pensatori
(Ual) attraverso il sito busateo.org ma, mentre a Barcellona la
campagna è partita oggi, a Madrid l'associazione degli atei (Amal)
sta ancora negoziando l'affitto dello spazio pubblicitario su due
autobus urbani con l'impresa di trasporti locale. A Londra
l'iniziativa degli atei britannici ha raccolto donazioni che hanno
ampiamente superato le aspettative al punto che la campagna sarà
estesa in tutto il territorio nazionale su bus e metropolitane. Intanto
Christian Voice, un'associazione cristiana, ha fatto pervenire una
protesta ufficiale alla Advertising Standards Authority (Asa),
sostenendo che la campagna viola le leggi sulla veridicità degli
slogan perché il messaggio viene "presentato come un dato di fatto e
ciò significa che, per non trasgredire le regole, dev'essere provato".
L'associazione degli umanisti britannici non si è lasciata intimidire
dalla lamentela e la sua direttrice, Hanne Stinson, ha dichiarato:
"Mi dispiacerebbe per l'Asa, se venisse richiesto all'autorità di
pronunciarsi sull'esistenza di Dio. Se comunque decidessero di
aprire
un'inchiesta,
siamo
disposti
a
collaborare".
156
Rita Celi 12.1.2009
Giungere a Dio, richiede fede salda: la torre pendente, “Pisa”, non
ha buone fondamenta. Ed il veggente francese, indietreggiando sino
al suo contemporaneo XVI secolo, rammenta che ”devastazione,
fuoco, ferro” vi fù anche quando venne “saccheggiata Avignone
dai Torinesi”. Testimoni ora, accanto a lui, vedremo il mondo
cristiano di allora, sfaldarsi con la Riforma Protestante. Allora dando
vita ad un esteso dibattito teologico, che innescherà una serie di
guerre che indeboliranno il mondo e la fede di quel tempo.
Spaccandolo in due. Nord Europa, “barbari” assumendo
preminenza storica: nuove nazioni, Svezia, Russia e Danimarca
combattendo per il controllo del Baltico, i Paesi Bassi insorgendo
contro il governo cattolico della Spagna, “Spagnoli”, porteranno
all'indipendenza il nord calvinista. Da Oriente, di contrappasso,
l'espansione dell'Impero Ottomano, che condurrà l'Europa cristiana
alla guerra contro l'Islam: ed i Turchi, sfruttando la disunità europea,
ne approfitteranno per penetrare fino alle porte di Vienna. Così Carlo
V, imperatore e sovrano della Spagna, delle Fiandre, gran parte
dell'Italia, oltre ovviamente ai territori dell'Europa centrale degli
Asburgo, essendone il sovrano, contrastato dai principi tedeschi, in
particolare protestanti, Francesco I e Enrico II, re di Francia, che
riproposero le pretese dei loro predecessori in Italia, si troverà
coinvolto in guerre senza fine che non porteranno a nulla. Mentre i
Torinesi, la Savoia, rimarrà cattolica, e Avignone protestante.
“Devastazione, fuoco, ferro, saccheggiata Avignone dai Torinesi”,
monito di come ciclicamente la storia ripropone l'ostacolo che non si
è ancora superato.
72.Du tout Marseille des habitans changèe,
Course & poursuitte iusques au pres de Lyò.
Narbò. Tholoze par Bourdeaux outragee:
Tués captifz presque d'un milion.
b iiij
157
72.Del tutto Marsiglia cambiata degli abitanti,
Fuggiti e scappati fino ai pressi di Lione.
Narbonne, Tolosa e Bordò oltraggiate:
Nuovamente fermati quasi un milione.
b iiij
72.“Del tutto Marsiglia cambiata degli abitanti”, senza cercare tra
i libri, ma semplicemente attraversando le vie della città, incrociando
le centinaia e centinaia di nord africani che ormai popolano il porto,
fuggiti e scappati dalla loro terra, in cerca di lavoro ed una nuova
possibilità, avremmo modo di constatare personalmente che
Marsiglia e tutta la costa mediterranea francese è altamente popolata
dalle persone che provengono dalle sue ex-colonie. Ed è Balza, che
la polizia arresterà in Aquitania, a Dax, il 23 settembre 2001, in fuga
dopo l'ennesimo attentato dell'ETA: ”fuggiti e scappati fino ai
pressi di Lione”. Oyarzabal Txarpetegui, detto Balza, presunto capo
dell'ETA, organizzazione considerata responsabile di aver ucciso con
una bomba un poliziotto basco, a Leaburu, in luglio, e prima di lui,
solo dall'inizio dell'anno, aver ucciso altre 14 persone. Per arrivare a
settembre, ad una nuova esplosione, quando il nitrato d'ammonio
della fabbrica AZF, oltre a causare considerevoli danni materiali e
ambientali, esplodendo velenosamente, uccide 31 persone e ne
ferisce 2442; “Narbonne, Tolosa e Bordò oltraggiate”. Due
esplosioni, uccidendo l'uomo e la natura. Ad azione, segue reazione.
E' karma, è fisica. Poche centurie fa, avevamo parlato della diga
delle Tre Gole. Ciclopica costruzione, inaugurata il 20 maggio 2006,
obbligata a fermare un'imponente massa d'acqua, che la vedrà
completamente riempita solo nel 2009. Rallentando il pianeta, che
dovrà reagire, per ripristinare la sua normale velocità: “nuovamente
fermati quasi un milione”, vedendoci spostare lo sguardo ad
un'altra catastrofe ambientale, il Ciclone Nargis. E' stato un forte
ciclone tropicale che si è abbattuto in Birmania il 2 maggio 2008
causando una catastrofica distruzione con almeno 78.000 morti e
56.000 dispersi. È il ciclone che ha causato più morti nell'Oceano
Indiano del nord. Secondo fonti delle Nazioni Unite, i senzatetto
furono ben oltre un milione. La tempesta tropicale di categoria 3, che
si è abbattuta sulle coste meridionali della Birmania con raffiche di
vento a 190 chilometri orari, ha spazzato via interi villaggi e lasciato
158
senza energia elettrica circa cinque regioni, tra cui anche Rangoon
che conta cinque milioni di abitanti. I danni maggiori si sono
registrati lungo il delta del fiume Irrawaddy. Qui, secondo i media
locali, almeno 98.000 persone sono rimaste senza casa e in loro aiuto
si sono mobilitati centinaia di migliaia di monaci. E sebbene il
mondo fosse testimone della catastrofe, le associazioni umanitarie
furono fermate e rifiutate dalla giunta militare birmana, che solo
dopo morti e morti, consapevoli di quanto l'opinione pubblica fosse
allarmata, e con loro, i governi, dato le dimensioni della catastrofe,
permisero all'Onu di entrare nel paese e dirigere gli aiuti
internazionali.
b iiij
( addì 14.1.2009 )
73.France à cinq pars par neglect assailie
Tunys, Argiels esmeus par Persiens,
Leon, Seville, Barcelonne faillie
N'aura la classe par les Venitiens.
73.Francia in cinque parti per negligenza assalita
Tunisi, Algeri incitati dai Persiani,
Leòn, Siviglia, Barcellona battute
Non avrà la flotta dei Veneziani.
73.Felice ora di riavvolgere il tempo, inseguendo Nostradamus
indietreggiare, ritrovandoci con i suoi pensieri attraverso i secoli,
metafora del conflitto che dovremo affrontare, vedendomi
abbandonare attraverso le quartine, il contemporaneo. Riavvolgendo
il testo, tornando alla riconquista cristiana, della Spagna araba, la
Reconquista, che iniziò nel XI secolo e fu condotta dai regni di
Navarra, “Leòn”, Castiglia, Aragona e Portogallo. Feroci contrassalti
arabi, intorno al 1260, che vedono però la riconquista di tutta la
159
penisola, da parte dei cristiani, ad eccetto del piccolo regno di
Granada. “Siviglia” cadde nel 1248. Il Leon-Castiglia che dominava
sulla penisola iberica, mentre Aragona ampliava i suoi possedimenti
a occidente; due regni, uniti in matrimonio tra Ferdinando d'Aragona
e Isabella di Castiglia, che diedero il via alla crociata finale: Granada
cadde nel 1492. Ultimo residuo della dominazione arabo-islamica
nella penisola: “Leòn, Siviglia, Barcellona battute”. La Chiesa
Romana, travagliata dal grande scisma d'Occidente, nel periodo
compreso tra l'inizio del '300 e la metà del '400, sottoposta alla
pressione delle grandi monarchie, ritrovò la sua unità solo nel 1417,
con il Concilio di Costanza, mentre la secolare tensione tra Francia e
Inghilterra sbocciò in una serie di conflitti, intervallati da lunghe
tregue, detta la “Guerra dei Cent'anni”: dal 1337 al 1453.
Significativo sarà il contributo di Giovanna d'Arco, trasformando il
conflitto in guerra nazionale, al fine di liberare il proprio paese, la
Francia, dagli oppositori protestanti. “Francia in cinque parti per
negligenza assalita”, possedimenti inglesi e francesi, alleati nella
Borgogna e territori papali, dopo tregue, lo strisciare della peste e
rivolte contadine, vede la Francia, giungere alla conclusione del
conflitto, vittoriosa. Ma dall'Oriente, a sud del Mediterraneo,
l'avanzata dei Turchi Ottomani, inizialmente contrastata da Serbi ed
Ungheresi, fin dal '300, si concluderà nel 1453 con la presa di
Costantinopoli e Adrianopoli, e con la definitiva distruzione
dell'impero bizantino. Nel 1400, il sultano turco ordinava
orgogliosamente all'imperatore di Bisanzio di abbandonare la città, e
per Costantinopoli sembrava giunta la fine. Quando sull'impero
ottomano si abbatté violenta e improvvisa l'invasione mongola
guidata da Tamerlano, un despota intelligente e crudele che aveva
creato un grande impero, esteso dall'India alla penisola arabica. Per
alcuni decenni le possibilità d'espansione dei turchi vennero
annullate, senza che le potenze cristiane e l'impero d'Oriente
riuscissero a ricacciarli dalla penisola balcanica. Morto Tamerlano e
dissolto il suo impero, i turchi ripresero l'offensiva, e per l'Impero
d'Oriente iniziò la fine, data l'indifferenza del mondo cristiano che
poco o nulla fece di concreto per soccorrere il sovrano di
Costantinopoli. “Non avrà la flotta dei Veneziani”: i mercanti
genovesi e veneziani, cercarono addirittura intese politiche e
commerciali con i turchi, mentre Maometto II stava attaccando le
160
mura della gloriosa capitale, che una leggenda diceva imprendibile.
Vedendo solo Genova, mandare qualche debole aiuto, che unito alla
flebile resistenza, non servirono però a frenare l'occupazione della
città. Il millenario impero scompariva e al suo posto si stabiliva
l'Impero Ottomano, che per più di tre secoli avrebbe oppresso i
popoli balcanici comportandosi come un esercito sul territorio di
guerra, accampato in territorio nemico. “Tunisi, Algeri incitati dai
Persiani”, quando l'Impero Turco, per estendere sempre più le sue
conquiste, alla Bosnia, attaccò via mare, anche il Friuli, 1477, e
l'Italia Meridionale, invadendo Otranto nel 1480.
74.Apres seiourné vogueront en Epire:
Le grand secours viendra vers Antioche,
Le noir poil crespe tendra fort à l'empire:
Barbe d'aerain le roustirà en broche.
74.Dopo aver soggiornato vagheranno in Epiro:
Il grande soccorso verrà verso Antiochia,
Il nero pelo crespo agognerà molto all'impero:
Barba di rame si brucerà nella brace.
74.“Dopo aver soggiornato vagheranno in Epiro” “il nero pelo
crespo agognerà molto all'impero”. Ormai ombra di se stesso,
l'Impero d'Oriente, rinviava di qualche anno la sua caduta, grazie al
modesto aiuto ricevuto da Genova. Esercito e marina, ormai
inesistenti, le finanze spossate, il patriottismo solo un ricordo del
passato, vede gli Imperatori pur di ottenere aiuti in Occidente,
cercare di unire la chiesa Greca con quella Romana, provocando
persino rivolte popolari; nel 1054, il patriarca di Costantinopoli che
si era separato da Roma, scisma d'Oriente, cercare di unire i
patriarcati di Alessandria, Antiochia e Gerusalemme, che insieme a
Costantinopoli, costituiranno la Chiesa greco-ortodossa. Ma ormai
non c'è artificio politico e diplomatico che possa arrestare il declino
dell'Impero di fronte all'avanzata turca, che dopo un trentennio di
attesa, preparandosi al balzo definitivo nella penisola balcanica,
“dopo aver soggiornato”, superando i Dardanelli, conquistarono la
161
penisola di Gallipoli, occupando Tessalonica e Adrianopoli, dove si
arresteranno per raccogliere le forze e prepararsi alla definitiva e
successiva avanzata. “Il grande soccorso verrà verso Antiochia”,
quando i turchi, ormai alle mura di Costantinopoli, certi
dell'imminente vittoria, subiranno l'improvviso quanto violento
attacco da un'orda mongola, guidata da Tamerlano, che frenò e vietò
l'espansione turca per parecchi decenni, ”vagheranno in Epiro”,
attraverso l'interno della penisola. Morto il grande condottiero
mongolo, sebbene l'Ungheria riuscisse a contrastare gli attacchi
turchi, le discordie con i popoli Slavi finiranno per compromettere
ogni seria possibilità di resistenza, trascinando il grande impero
ormai verso la sua fine. L'Islam, che di li a poco avrebbe penetrato e
superato le ultime resistenze, sul fronte spagnolo, invece, avrebbe
pagato con la vita dei suoi uomini, ricacciati e respinti oltre la
penisola iberica. Ed è soprattutto dopo le nozze, in Spagna, di
Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia, che il processo di
accentramento del potere si fece più energico ed incisivo, dopo aver
ripreso anche Granada, nel 1492, unendo anche il regno pirenaico di
Navarra nel 1512, che lo spirito nazionale spagnolo, vomitando una
coloritura religiosa razzistica, utilizzò come strumento, l'efficace e
spietata inquisizione. Moriscos, il termine con cui venivano chiamati
gli Arabi che assoggettati agli stati cristiani si convertivano al
cattolicesimo, spesso dopo innumerevoli torture e violenze; Marrani,
sia gli Arabi che gli Ebrei neoconvertiti. ”Barba di rame si brucierà
nella brace”, barba saracena, islamica, che si brucierà nel
candelabro ebraico, il menoràh, simboleggiante la luce eterna, ner
tamid, che bruciò nel primo Tempio di Salomone, trascinando con la
violenza l'anima nella fede altrui.
75.Le tyran Siene occuperà Savone:
Le fort gaigné tiendra classe marine:
Les deux armées par la marque d'Ancone
Par effraieur le chef s'en examine.
75.La tiranna Siena occuperà Savona:
Il forte vinto terrà la flotta marina:
162
I due eserciti per la regione d'Ancona
Per paura il capo si controlla.
75.Nostradamus, rileggendo la storia, ripercorre ora le pagine
italiane, che attraverso il XV secolo, vedono le maggiori signorie
assumere le dimensioni di stati regionali fortemente accentrati; i
signori che le governano riuscire a farsi concedere dal Papa e
dall'Imperatore un titolo di nobiltà, cosicché le loro casate
diventarono vere e proprie dinastie, nelle quali il potere si trasmette
per diritto. Aumentarono gli scambi commerciali, si vedrà sviluppare
la produzione e la tecnica, si cominceranno ad industrializzare le
imprese con largo impiego di capitali. In Piemonte si vedrà
affermarsi la dinastia dei Savoia, a Milano quella dei Visconti, anche
Venezia e Firenze pervennero alla formazione di uno stato di ambito
regionale, mentre decaddero varie regioni, Genova, lo Stato
Pontificio e l'Italia Meridionale. La vita politica italiana del 400 sarà
contrassegnata da guerre e contrasti, che mireranno
all'espansionismo territoriale, vedendo le città di volta in volta,
alleate o in lotta fra loro. Tra gli avvenimenti più rilevanti, la Guerra
per la Successione del Regno di Napoli, 1435-1442, conclusasi con il
sopravvento degli Aragonesi, e la Guerra di Successione al Ducato di
Milano, 1477-1454, conclusasi con la Pace di Lodi, che riconobbe la
signoria di Francesco Sforza sul ducato di Milano. Un equilibrio
politico che si protrarrà per quarant'anni, ”per paura il capo si
controlla”, favorendo un'abile organizzazione diplomatica che
invierà ambasciatori permanenti, presso le corti più importanti, con
funzione di osservatori. Pace che durerà fino alla discesa di Carlo
VIII in Italia, nel 1494. La Sicilia, distaccatasi dal Regno di Napoli, e
assegnata alla Dinastia Aragonese, venne sempre più decadendo sino
a precipitare in una vera anarchia. Così, Carlo VIII re di Francia,
garantitosi la neutralità della Spagna, scende in Italia per rivendicare
l'eredità Angioina sul Regno di Napoli. Favorito dalle discordie tra
gli stati della penisola, consegue lo scopo quasi senza colpo ferire,
fino a quando Venezia, Milano e Stato Pontificio, alleandosi,
minacciano di isolarlo nel Mezzogiorno d'Italia. Dalla sua calata ne
approfittano i Fiorentini per liberarsi della signoria dei de'Medici, e
per fondare nella città un regime repubblicano, inizialmente ispirato
ai principi cristiano-democratici di Girolamo Savonarola. Così mente
163
Venezia sposterà il suo sguardo e le sue mire espansionistiche
all'interno, sulla terra ferma, mirando ambiziosamente a tutta l'Italia
settentrionale, Milano, Genova, Verona e la Casa Savoia dovranno
contrattaccarla. Firenze, invece impegnandosi in una decisa politica
di espansione in Toscana, acquistando Arezzo, occupando Pisa e
conquistando Livorno, vede esclusa solo la repubblica di Siena, che
difendeva tenacemente la sua indipendenza, non per questo frenando
le sue mire espansionistiche: ”la tiranna Siena occuperà Savona”.
Lo Stato Pontificio, avendo trasferito ad Avignone, la sede papale,
stava attraversando un grave periodo di crisi e decadenza. L'assenza
del Papa e i continui disordini, portò alla rivoluzione ispirata da
ideali repubblicani, vedendo Cola di Rienzo proclamarsi tribuno del
popolo. Ebbe il merito di combattere i soprusi dei nobili, ma si
trasformò ben presto in un esoso tiranno, finché osteggiato da tutti fu
costretto a fuggire e finì prigioniero ad Avignone. Fra il XIV e il XV
secolo decadde definitivamente il Regno Angioino di Napoli, al
quale già all'inizio del '300 gli Aragonesi avevano strappato la
Sicilia. Le città marittime dell'Italia meridionale si erano infatti viste
precludere il Mar Tirreno, dominato dagli Aragonesi, e le vie dei
comunicazione verso l'Oriente, monopolizzate da Venezia, ”il forte
vinto terrà la flotta marina”, mentre i grandi banchieri fiorentini
avevano assunto il pieno controllo delle finanze statali napoletane.
Evolvendosi la tecnica militare e scomparendo i tradizionali corpi
cavallereschi, i signorotti avevano sempre più necessità di un esercito
mercenario efficace e preparato. Nacquero così le compagnie di
ventura. Soldati stranieri, Svizzeri, Inglesi, Germanici, uomini forti e
temerari, soprattutto in fuga da una vita fatta di stenti e miseria.
Soldati, che ancora oggi provengono dai cantoni Svizzeri, “i due
eserciti per la regione d'Ancona”, allora Stato Pontificio.
76.D'un nom farouche tel proferé sera,
Que les troys seurs auront fato le nom:
Puis grand peuple par langue & faict duira
Plus que nul autre aura bruit & renom.
76.D'un nome feroce tale sarà osannato,
164
Che le tre sorelle avranno fatto il nome:
Poi il gran popolo per linguaggio e fatto condurrà
Più di ogni altro avrà celebrità e fama.
76.Con i Turchi alle porte, Venezia e le altre città italiane, dopo
decenni di contrasti, rinunciarono ognuna alle loro ambizioni,
riconoscendo che la pace ed il buon vicinato, avrebbe garantito una
maggior difesa dalla troppo vicina presenza islamica, stipulando la
pace di Lodi, 1454,
che diede l'avvio alla nuova politica
dell'equilibrio. “Poi il gran popolo per linguaggio e fatto
condurrà, più di ogni altro avrà celebrità e fama”, centro di
questa politica di “equilibrio”, fu senza dubbio la grande personalità
di Lorenzo il Magnifico, “l'ago della bilancia intra gli stati d'Italia”,
che garantì all'Italia un periodo di relativa pace e progresso
economico e civile. Con la sua morte, concludendo il sistema politico
dell'equilibrio, si rese più evidente la decadenza politica e militare, e
spianò in un certo qual modo la strada all'invasione di Carlo VIII, re
di Francia, “d'un nome feroce tale sarà osannato” che segnò per
gli stati italiani la fine dell'indipendenza. “Che le tre sorelle
avranno fatto il nome”, le tre sorelle, la Germana, la Romana e la
Spagna, consapevoli che i continui contrasti tra gli stati della
penisola italiana, avrebbero favorito le ambizioni di conquista del re
francese. Lo dimostrò impadronendosi facilmente del Regno di
Napoli, dichiarando con la sua spedizione, che l'Italia poteva
facilmente diventare terra di conquista.
77.Entre deux mers dressera promontoire
Que puis mourra par le mords du cheval:
Le sien Neptune pliera voyle noire,
Par Calpre & classe aupres de Rocheval.
D'un
77.Tra due mari eleverà promontorio
Che poi morirà per il morso del cavallo:
Il suo Nettuno ripiegherà la vela nera,
Per Calpre e flotta vicino a Rocheval.
165
D'un
77.Uscendo lentamente dal Medioevo, eccoci entrare passo passo nel
Rinascimento, periodo in cui si allargheranno e approfondiranno i
temi intellettuali e culturali dell'uomo. L'individualismo, lo spirito
critico, si discuterà il principio dell'autorità, la scienza sperimentale
si addentrerà in misteri fino ad ora rimasti inesplorati. Decadranno
gli studi di teologia, in favore agli interessi della vita terrena, le
attività umane, a favore delle capacità conoscitive dell'intelligenza
umana. Uomini come Erasmo da Rotterdam, Tommaso Moro,
Niccolò Copernico, Machiavelli, accanto all'eccezzionale figura di
Leonardo da Vinci. E l'Ariosto, e il Michelangelo, Brunelleschi,
Bramante, Donatello, Raffaello, Tiziano, Botticelli, Piero della
Francesca, e tanti altri che mi scuso nel non menzionare. Italiani,
nobili nell'animo, figli di un felice matrimonio, la mente ed il cuore;
pace e crescita morale, che porta frutto all'uomo. Grandi uomini,
grandi invenzioni, accanto alle lontane esplorazioni. Tra queste, è di
quell'epoca però, anche il diverso utilizzo della terribile polvere da
sparo, la polvere pirica inventata dai cinesi, e modificata dagli arabi
per scopi bellici; “il morso del cavallo”, i nuovi archibugi. Diversa
invenzione, invece, per la stampa, che diffondono l'uso della carta,
mentre le caravelle si apprestavano a salpare per le Indie, con
Cristoforo Colombo, Diaz, Vasco da Gama e poi Magellano. Riuscire
a raggiungere l'Oriente per la via dell'Occidente, attraverso
l'Atlantico, impresa che riconosceva la sfericità della terra, ”per
Calpre e flotta vicino a Rocheval”, salpando il 3 agosto 1492, dal
porto di Palos presso Cadice. “Calpre”, Calpe è il nome antico di
uno dei due monti che sovrastano Gibilterra e Capo Roche,
“Rocheval”. Tra due mari, l'Atlantico ed il Pacifico, il 12 ottobre
giungerà a San Salvador, convinto di aver toccato il sospirato
Oriente: ”tra due mari eleverà promontorio”, eleverà il suo
successo, la sua fama, e tornato in Spagna sarà accolto trionfalmente
come un eroe. Nel suo penultimo viaggio, Colombo però cadde in
disgrazia, “il suo Nettuno ripiegherà la vela nera”, e dovette subire
perfino il carcere e le catene. In un secondo tempo riconosciuto
innocente fu scarcerato e rilasciato, ma dopo pochi anni morì povero
e triste a Valladolid nel 1506.
166
78.D'un chief viellard naistra sens hebete,
Degenerant par savoir & par armes
Le chef France par la soeur redounté:
Champs diuisés, concedés aux gendarmes.
78.Da un vecchio leader nascerà decisione ebete,
Degenerando nel sapere e nelle armistizio
Il capo di Francia dalla sorella temuto:
Campi divisi, concessi ai gendarmi.
78.Berlinguer e la Gandhi, non riuscirono a oltrepassare l'ostacolo
che si presentò loro, in quel del nostro secolo, diversamente, Lorenzo
il Magnifico, leader e guida affidabile, come Gorbaciov, cercò di
neutralizzare le tensioni che man mano venivano creandosi, vedendo
Venezia espandersi nei territori Estensi, e lo Stato Pontificio,
cercando di ingrandirsi. Intervenne anche nelle vicende del Regno di
Napoli, dove i baroni, ”campi divisi, concessi ai gendarmi”, per
difendere i loro arcaici privilegi, si ribellarono anche al sovrano,
Ferdinando d'Aragona, provocando l'insurrezione all'Aquila. Papa
Innocenzo VIII, ”da un vecchio leader nascerà decisione ebete”,
nella speranza di procurarsi vantaggi territoriali, appoggiando invece
i baroni, fece occupare dalle sue truppe la città, ma fu ben presto
costretto a ritirarle, per l'intervento di Lorenzo de'Medici. Ferdinando
poté così schiacciare con estrema durezza la rivolta baronale, appena
in tempo per impedire l'intromissione della Francia e della Spagna
nelle vicende italiane: ”degenerando nel sapere e nelle armistizio,
il capo di Francia dalla sorella (Italia) temuto”. La repressione
contro i baroni fu di una durezza spietata; ancora oggi nei sotterranei
della chiesa di Santa Barbara a Napoli, si conservano i resti
mummificati di alcuni baroni ribelli fatti giustiziare da Ferdinando;
imbalsamati per una sorta di macabra collezione.
79.Bazaz, Lectore, Condon, Ausch, & Agine
Esmeus par loys, querele & monopole.
167
Car Bourd. Tholouze Bay metra en ruine
Renouveler voulant leur tauropole.
79.Bazas, Lectoure, Condomois, Auch e Agen
Ribelli per leggi, disputa e monopolio.
Poiché Bordò. Tolosa Bay porterà in rovina
Volendo rinnovare il loro sacrificio.
79.Carlo VIII venne pertanto attirato dal vuoto politico creatosi così
nel Mezzogiorno d'Italia. Rapido e facile successo che conserverà
solo per pochi mesi, perché una lega di principi italiani lo costringerà
a ritirarsi precipitosamente in Francia, dopo però aver
pericolosamente dimostrato la vulnerabilità italiana. Il suo
successore, Luigi XII, nel 1499, scendendo nuovamente nella
penisola, si impadronirà del Milanese, accordandosi con Federico II
di Spagna, per la spartizione del Napoletano. Contemporaneamente
appoggerà il Duca Valentino, figlio di Papa Alessandro VI, nel vano
tentativo di costruire un solido stato nelle Romagne. Francia e
Spagna alleate, otterranno una facile vittoria sul re di Napoli,
Federico I d'Aragona, venendo poi alle armi per la spartizione del
bottino. La Spagna avrà la meglio, e Luigi XII, dovrà cedere il
dominio dell'intero regno napoletano. Morto Alessandro VI, dopo il
breve pontificato di Pio III, Giulio II, il nuovo pontefice stringerà
un'alleanza con Francia e Spagna, contro Venezia, che sarà costretta a
cedere ampi territori allo Stato Pontificio. Indebolita Venezia, il Papa
però si renderà conto del pericolo che potrebbe rappresentare la
Francia, ora che l'Italia è enormemente frammentata, e costituirà
prontamente una coalizione, la Lega Santa, al fine di costringere i
francesi ad abbandonare il milanese, restituendo il dominio agli
Sforza. Francesco I, successore di Luigi XII, riuscendo però a battere
gli Sforza, alleandosi con gli Spagnoli, riprenderà il Milanese e
consegnerà il Napoletano agli Spagnoli. L'Europa intanto, nella
prima metà del '500 attraverso la Riforma Protestante, che fratturò
l'unità cristiana europea, vede il formarsi di grandi imperi lontani. La
colonizzazione americana e la rivoluzione copernicana scavando tra
le antiche radici, ridanno vigore al mito della monarchia universale.
Carlo V d'Asburgo, erede delle corone di Spagna, d'Austria, dei Paesi
Bassi, eletto Sacro Romano Imperatore nel 1519, s'impegna per
168
tradurre quel mito in realtà. Incontrerà la tenace opposizione della
Francia, decisa ad allearsi con gli Stati Italiani, i Principi Tedeschi
protestanti ed il Sultano Turco, pur di non soffocare nella morsa dei
domini asburgici. Dopo alterne vicende, guerre e sconfitte, morto
Francesco I re di Francia, succedendogli Enrico II suo figlio, Carlo V
si accorda, per dar fine alla guerra, abbandonando l'anacronistico
disegno. La pace confermerà la Spagna come massima potenza in
Italia, e la Francia conseguendo l'obbiettivo strategico di alleggerire
la pressione asburgica sui suoi confini, ottiene il significativo
rafforzamento delle sue frontiere nord-orientali. Potenze che
entrambi usciranno dalla guerra in condizioni economiche e
finanziarie disastrose. Attraverso la grave frattura religiosa venutasi a
creare in Europa, riforma e controriforma, vedendo crescere
l'antagonismo anglo-spagnolo, dove Filippo II, re di Spagna non
volendo essere re di eretici, perseguiterà le minoranze ebree e
mussulmane, mentre la regina d'Inghilterra, Elisabetta I, riprenderà la
tradizione anglicana. In Francia, Filippo tenterà di risolvere a proprio
vantaggio una gravissima crisi, scatenata dalle famiglie dei Guisa e
dei Borboni, durante i regni dei deboli figli di Enrico II. I Calvinisti,
detti Ugonotti in Francia, “Bazas, Lectoure, Condomois, Auch e
Agen, ribelli per leggi, disputa e monopolio”, spalleggiati da
Elisabetta d'Inghilterra, e i Guisa, appoggiati da Filippo e la Lega
Cattolica. La guerra politico-religiosa minaccia di travolgere la
Francia nell'anarchia, ma grazie alla solida classe borghese, che
permette ad Enrico IV di Borbone, convertitosi al cattolicesimo, di
superare la crisi ed eliminare le intromissioni spagnole, lo vedranno
cedere libertà religiose agli ugonotti, avviando il paese verso la
unificazione nazionale. Già indirettamente in urto in Francia e nei
Paesi Bassi, Spagna e Inghilterra si affronteranno infine in uno
scontro diretto: Filippo rispondendo alle ripetute provocazioni
inglesi, inviando alla volta dell'isola Britannica una potentissima
flotta, che dovrebbe annientare i nemici e deporre Elisabetta, subirà
nelle acque della Manica una decisiva sconfitta, 1588. Costretto a
rimpatriare dopo notevoli e gravissime perdite; ”poiché Bordò.
Tolosa Bay (spiaggia) porterà in rovina, volendo rinnovare il loro
sacrificio”.... nuovamente guerra.
169
80.De la sixiesme claire splendeur celeste
Viendra tonner si fort en la Bourgoigne:
Puis naistra monstre de tres hideuse beste.
Mars, apvril, May, Iuìg gràd charpì & rògne.
80.Dalla sesta luminosa splendore celeste
Tornerà a tuonare così forte in Borgogna:
Poi nascerà mostro da orrendissima bestia
Marzo, Aprile, Maggio, Giugno grande rottura e fastidio.
80.L'egemonia della penisola italica, sotto il dominio spagnolo, dal
1559 al 1713, appare come un'epoca di decadenza, benché
l'economia continui a prosperare ed un genio come Galileo Galilei,
illumini il cammino della scienza: “dalla sesta (il seicento)
luminosa splendore celeste”. La Spagna insediata nel Milanese,
nello Stato dei Presìdi, nel Napoletano, in Sicilia e in Sardegna,
esercita una pesante egemonia sugli stati italici rimasti ancora
indipendenti. La pax hispanica e controriformistica insterilisce il
grande fervore dell'età rinascimentale, e la cultura si va facendo
retorica, formalistica, lontana dai problemi reali, ed il Galilei, che
rivendica i diritti della ragione nel campo dell'indagine scientifica,
viene, appunto per questo, condannato dall'Inquisizione... “poi
nascerà mostro da orrendissima bestia”. Col Seicento, e
precisamente col Galilei, si conclude la grande storia degli Italiani,
che dall'epoca comunale erano stati all'avanguardia in tutti i campi
dell'attività umana. La Francia, uscendo da un trentennio di guerre
civili, guidata da Enrico IV di Borbone, mostrandosi imparziale sia
verso i cattolici che verso gli ugonotti, contrasterà invece
efficacemente le tendenze anarchico-feudali della nobiltà,
appoggiandosi alla borghesia, “tornerà a tuonare così forte in
Borgogna”. Dopo l'assassinio di Enrico IV, e l'infelice periodo di
reggenza di Maria de'Medici, il Richelieu riprendendo
energeticamente la linea del sovrano, stroncherà le pretese della
nobiltà. Il mondo germanico, minato da insanabili contraddizioni,
precipiterà in un spaventoso conflitto, quando Ferdinando II
d'Asburgo, promuoverà un'offensiva cattolica contro i protestanti. La
guerra finirà per coinvolgere gran parte dell'Europa, vedendo uscire
170
la Germania in condizioni disastrose, mentre gli Asburgo d'Austria,
saranno costretti a concedere ai principi tedeschi la più ampia
autonomia, vedendo il loro titolo imperiale svuotato di ogni concreto
contenuto. Nella prima metà del '600, la borghesia Inglese, in via di
rapida ascesa, non è più disposta a lasciare nelle mani del re il potere
esclusivo di decidere sulle condizioni generali dell'agricoltura,
dell'industria, dei commerci e sulla politica complessiva del regno.
Nascono così scontri tra Camera dei Comuni e Corona. La tensione
si va inasprendo, e dopo l'insurrezione in Scozia, nel 1638, Carlo I, si
troverà di fronte alla decisa volontà dei deputati di porre termine
all'arbitrio regio: ne vale lo scioglimento precoce del Corto
Parlamento, “Marzo, Aprile, Maggio, Giugno grande rottura e
fastidio”, vedendo riprendere le rivendicazioni pochi mesi dopo dal
Lungo Parlamento. Mentre la tensione si va inasprendo, un tentativo
fallito di Carlo I, di arrestare i maggiori esponenti dell'opposizione
parlamentare, fa precipitare la situazione e conduce il paese nella
guerra civile. Dalla parte del re, nobili e regioni più arretrate del
paese, dalla parte del Parlamento la Borghesia e le regioni più
avanzate.
81.D'humain troupeau neuf seront mis à part
De iugement & conseil separés:
Leur fort sera divisé en depart
kap. Thita lambda mors, bannis esgarès.
81.D'umano gregge nove saranno messi a parte
da giudizio e consiglio separati:
la loro sorte sarà divisa alla partenza
kap. Thita lambda morte, banditi dispersi.
81.Riconducendoci ora nuovamente al Concilio di Trento, al bivio,
dove cattolici e protestanti non hanno saputo proseguire, uno accanto
all'altro, nel contemporaneo di Nostradamus. Il veggente francese,
nelle sue prime quartine esoteriche e sovrasensibili, aveva toccato la
soglia delle diverse religioni, proseguendo poi, nella storia, sino a
Genova, il capolinea di quell'autobus ateista. Riavvolgendo ora il
171
testo, rispolvera la memoria, con fatti e storia già accaduta, a monito
di cosa può essere reazione ad azione. Ora l'Unione Europea, allora il
sogno irrealizzato della corona d'Austria, ritornare unito, allora la
nascita dei nuovi stati in terra d'America, ora Obama, il Nord ed il
Sud Americano, le nuove speranze. Pace e unità, che avevano cullato
in Italia, eccelsi personaggi, sino a Lorenzo il Magnifico. Poi, dopo
la frattura del Concilio di Trento, il brusco ritorno al buio:
l'inquisizione. Ed ora, proseguendo, nel ricalcare storia già accaduta,
conosciuta, rileggere tra le righe, reazioni che torneranno, al cuore di
ognuno, come un boomerang, finché le scelte non diverranno reale
fattore di crescita. Allora, il Concilio di Trento, si propose di
risolvere i tre gravi problemi, che interessavano la cristianità, ora a
noi, rileggendo l'errore, capire dove potremmo nuovamente essere
intrappolati: difficile scelta d'amore e tolleranza. Amare Islam,
Buddismo, Sikh, ateisti, qualsiasi altra scelta di cuore diversa
dall'essere cristiano. Ed ecco i tre punti discussi durante il Concilio
tridentino, cinquecento anni fà: a) il problema dell'unità:
conciliazione tra cattolici e protestanti. b) il problema della fede:
definizione dei dogmi della dottrina cattolica. c)il problema della
riforma: riforma morale e disciplinare all'interno della chiesa......
Riguardo il problema dell'unità il Concilio non ottenne nessun
risultato, i protestanti non presenziarono nemmeno, e nessuna delle
due parti, a dire il vero, dimostrò un'effettiva volontà di riunione e
conciliazione. Riguardo al problema della fede, invece, il Concilio
definì con intransigenza i dogmi della dottrina cattolica,
riconfermando la validità di tutti e sette i sacramenti, opponendosi al
principio luterano delle Opere, per mezzo delle quali si può
acquistare la salvezza, che ribadivano, “la fede senza opere è morta”.
Contro la concezione protestante che la verità cristiana sono le Sacre
Scritture, riconfermando come valida, la secolare tradizione
esegetica, l'interpretazione delle stesse, che attraverso i vari Concili
fino ad ora elaborati, avevano di non poco stravolto ed accomodato a
proprio uso e profitto le Parole Sacre. Alessandro VI stabilì
l'imposizione della Vulgata geronimiana come unica versione valida
della Bibbia. Venne confermato il ruolo intermediario della Chiesa
fra l'uomo e Dio, il riconoscimento del merito salvifico delle buone
opere, riconosciute dal cattolicesimo come la riconferma del numero
e del valore dei sacramenti, la riaffermazione dell'esistenza del
172
purgatorio, e la Transustanziazione, durante la quale il pane e il vino
consacrati diventano in sostanza il corpo e il sangue di Cristo:
accanto ad altre pratiche cattoliche che attirarono le ire dei
riformatori liberali all’interno della Chiesa, come le indulgenze, i
pellegrinaggi, la venerazione dei santi e delle reliquie e la
venerazione della Vergine Maria, fortemente riaffermate come
spiritualmente vitali. Riguardo il problema della Riforma, il Concilio
intervenne nella rigenerazione dei costumi, proibizione al
matrimonio agli ecclesiastici, limitazione dei benefici, obbligo della
visita pastorale per i vescovi e residenza per i parroci. Venne istituita
la preparazione culturale del clero, istituzioni di collegi ecclesiastici
e di seminari diocesani; decisa anche la sistemazione disciplinare,
ponendo l'obbligo del giuramento al Papa, e affermando
solennemente il principio dell'assolutismo papale. Nello stesso
momento venne organizzato il Tribunale dell'Inquisizione, e venne
fatto redigere un indice di libri proibiti, che operò una severa censura
dei libri ritenuti contrari alla Chiesa. Il Concilio di Trento si era
veramente impegnato in una strenua opera di elaborazione teologica
e dottrinale e di sistema disciplinare, che rese definitivo il contrasto
con il mondo protestante, cambiando però l'organizzazione interna
della chiesa e le posizioni del cattolicesimo: “D'umano gregge
nove saranno messi a parte da giudizio e consiglio separati: la
loro sorte sarà divisa alla partenza”. L'opera del Concilio separò
l'esemplare spirito di carità e pietà religiosa, che animò l'azione di
nuovi ordini religiosi, tra i quali sono da ricordare i seguenti.... I
Teatini, fondati da San Gaetano da Thiene nel 1524, erano un ordine
di sacerdoti devoti che si impegnarono a controllare la diffusione
dell’eresia e contribuirono alla rigenerazione del clero. I Cappuccini,
fondati dal francescano Matteo Basci nel 1528, dediti ad un'intensa
opera di apostolato religioso e alla predicazione in mezzo al popolo.
Ramo dell’ordine francescano noto per la preghiera e per la cura dei
poveri e degli ammalati, che crebbe rapidamente sia in dimensioni
che in popolarità. I padri cappuccini erano un ordine basato
sull’imitazione della vita di Gesù così come descritta dai Vangeli. Le
confraternite fondate dai cappuccini si interessarono così
specialmente ai poveri e vivevano in maniera austera. Questi
differenti approcci erano spesso complementari con le missioni nelle
zone di campagna servite poveramente dalle esistenti strutture
173
parrocchiali. I membri degli ordini attivi nell’espansionismo delle
missioni oltremare osservavano come le parrocchie di campagna, la
cui povera situazione contribuiva alla crescita del Protestantesimo,
spesso avessero bisogno di cristianizzazione alla stessa maniera dei
barbari dell’Asia e delle Americhe. I Barnabitini, fondati da
Sant'Antonio Maria Zaccaria nel 1530. I Filippini, fondati da San
Filippo Neri nel 1548, e gli Scolopi, fondati dallo spagnolo San
Giuseppe Calasanzio nel 1600, dediti all'istruzione dei giovani e dei
fanciulli. I Fatebenefratelli, fondati dal portoghese San Giovanni di
Dio nel 1540, con le Suore di Carità, fondate dal francese San
Vincenzo de'Paoli nel 1634, dediti all'assistenza degli infermi. Ma
l'ordine che più di ogni altro contribuì all'opera della Controriforma
fu la Compagnia di Gesù, fondata a Roma nel 1538, dal nobile
spagnolo Sant'Ignazio di Loyola. Nei propositi del suo fondatore la
Compagnia di Gesù non doveva avere uno scopo ascetico e
contemplativo, ma soprattutto pratico, educativo e attivo. I Gesuiti
dovevano essere una specie di milizia spirituale, destinata a
convertire gli infedeli e a combattere la riforma protestante con la
propagazione delle fede cattolica e la ferma difesa dell'autorità
papale. A capo dell'ordine ci fù un Generale, eletto a vita con poteri
illimitati, i singoli membri, oltre ai tre soliti voti monastici, di
obbedienza, povertà e castità, si impegnavano in un quarto voto di
cieca e assoluta obbedienza alla volontà dei superiori e del Papa, dei
quali dovevano farsi reggere “come se fossero un corpo morto, che si
lascia portare in qualunque direzione e si lascia trattare in
qualunque modo”. Il nuovo ordine si diffuse rapidamente,
distinguendosi nelle seguenti attività: predicazione ed opere
missionarie, in India, Estremo Oriente, nelle Americhe e Cina. Ed
impegnandosi sul fronte dell'educazione, soprattutto delle classi più
abbienti ed elevate, non escluse le famiglie regnanti, dove sovente
confessori e consiglieri spirituali, influenzavano innegabilmente il
campo morale e politico. Divenendo predicatori, educatori, e
confessori di monarchi e principi, si attribuisce ai loro sforzi l’arresto
del protestantesimo in Polonia, Boemia, Ungheria, Germania
meridionale, Francia e Olanda spagnola. “D'umano gregge nove
saranno messi a parte da giudizio e consiglio separati: la loro
sorte sarà divisa alla partenza” “banditi dispersi”. L’involontario
inizio della rivoluzione scientifica, costrinse anche la Chiesa
174
cattolica a sforzarsi nell’accuratezza di un calendario. Nel XVI
secolo il calendario giuliano aveva perso il passo quasi di dieci giorni
con le stagioni e i corpi celesti. Tra gli astronomi a cui fu chiesto di
lavorare al problema di come il calendario potesse essere riformato
c’era Niccolò Copernico, un canonico di Frombork in Polonia. Nella
dedica al De revolutionibus orbium coelestium, 1543, Copernico
menzionò la riforma del calendario proposta dal Concilio
Lateranense V, 1512-1517, che sostituiva il sistema tolemaico con il
modello eliocentrico. Questo esame della teoria copernicana fu un
fattore che diede inizio alla rivoluzione scientifica che avrebbe alla
fine sfidato la Chiesa in maniera più profonda rispetto a quanto gli
oppositori protestanti avessero fatto sino ad allora. E' in questo
periodo che nacque l'ordine religioso dei Somaschi. Fondatore della
congregazione è Gerolamo Emiliani, un nobile veneziano che, dopo
un'avventurosa giovinezza, decise, nel 1531, pur rimanendo laico, di
dedicarsi ai poveri ed agli orfani. Girolamo era membro
dell'associazione "Divino Amore" e dalla spiritualità di questa prende
spunto per organizzare le opere di carità a Venezia, in modo
particolare l'Ospedale degli Incurabili. La fama conquistata sul
campo lo portò per il Veneto e la Lombardia, invitato dai vescovi a
creare opere di carità nelle loro diocesi. I giovani che cominciarono a
collaborare con Girolamo decisero, ben presto, di condividerne anche
lo stile di vita e nacque, così, la Compagnia dei servi dei poveri.
Morì a Somasca, Lecco, nel 1537 a causa della peste. La Compagnia
si dedicò unicamente agli orfani, fino a quando, chiedendo aiuto ai
diversi vescovi, per fondare seminari, sebbene aiutati con una certa
riluttanza, venne loro permesso di aprire delle scuole “pubbliche”,
che furono la principale attività dell'ordine per tutto il XVI secolo.
Tra il 1650 ed il 1750 l'ordine tralasciò la gestione degli orfanotrofi
per dedicarsi a quella scolastica. Si specializzò in particolare
nell'insegnamento dei figli di famiglie povere, scegliendo
diversamente ed in antitesi dai gesuiti. “D'umano gregge nove
saranno messi a parte da giudizio e consiglio separati: la loro
sorte sarà divisa alla partenza kap. Thita lambda morte, banditi
dispersi”. Kap, thita, lambda, divennero angoli geometrici e
incognite dal valore numerico aritmetico... e terminato il Concilio,
furono “banditi”, allontanati, scissi, separati, restando “dispersi”.
175
82.Quand les colomnes de bois grande tréblée
D'Auster conduicte couverte de rubriche
Tant vuidera dehors grand assemblée,
Trembler Vienne &le paìs d'Austriche.
c
82.Quando le colonne di legno grandemente scosse
D'Austera condotta coperta di rubrica
tanto affluirà all'esterno grande assemblea,
Tremerà Vienna e il paese d'Austria.
c
82.Quando la Chiesa, “le due colonne di legno grandemente
scosse”, e le norme cerimoniali dei libri liturgici, cosiddetti
“rubrica”, affluiranno, finiranno all'esterno, al termine cioè, del
Concilio tridentino, verranno promulgate le nuove idee, “affluirà
all'esterno grande assemblea”, e “tremerà Vienna e il paese
d'Austria”. Assisteremo allora alla grande divisione, provocata dalle
guerre religiose, tra i protestanti della Germania settentrionale e i
cattolici della Baviera e dell'Austria. Osservando l'impero cattolico
degli Asburgo, rinforzando sempre più il suo assolutismo, sia in
campo politico che religioso, mentre i protestanti e i principi tedeschi
cercavano di ottenere una più completa libertà religiosa, e una
maggiore autonomia dell'autorità imperiale. La situazione,
aggravandosi, con l'Imperatore Rodolfo II, intollerante e minaccioso,
spinse i principi protestanti a collegarsi tra loro nell'Unione
Evangelica, del 1608, mentre l'anno seguente vedeva sul fronte
contrapposto costituirsi la Lega Cattolica, che inevitabilmente portò
di li a qualche anno allo scoppio della guerra. Guerra dei Trent'anni,
che travolse oltre alla casa d'Austria e Spagna, la Boemia, la
Danimarca, la Svezia e la Francia. “Quando le colonne di legno
grandemente scosse”, ecco ora la fotografia del tubo di Roentgen
focus, le due colonne di legno, che saranno scosse dai raggi X,
scoperti casualmente nel 1895.
176
83.La gent estrange diusera butins,
Saturne en Mars son regard furieux:
Horri ble strange aux Tosquans & Latins,
Grecs, qui seront à frapper curieux.
83.La gente straniera dividerà bottini,
Saturno in Marte suo sguardo furioso:
Orrenda strage dei Toscani e dei Latini,
Greci, che saranno colpiti con desiderio.
83.Mentre l'Europa si frantuma rincorrendo ideali religiosi, “la gente
straniera dividerà bottini”, spostandoci con lo sguardo ora in
Russia, quando Ivan IV il Terribile, 1533-1584, assunse il titolo di
Zar. Riprendendo e proseguendo energicamente l'opera di Ivan III il
Grande, inserendo sempre più la Russia nella vita politica europea.
Fino a quando, un potente proprietario terriero, Boris Godunov, fece
assassinare Fedor, figlio di Ivan IV ultimo Zar della dinastia Rurik, e
salì come usurpatore al trono governando in modo autocratico. Dopo
di lui la corona passò alla famiglia dei Romanov, imparentata coi
Rurik, la quale rimase sul trono di Russia per più di tre secoli. Pietro
il Grande, 1689-1725, fu veramente il più grande degli Zar, con doti
di ingegno, intraprendenza e volontà. E è inseguendo morte e guerra,
sempre osservando “Saturno in Marte suo sguardo furioso”, che
giungendo a Venezia, la vedremo impegnata a sostenere la rinnovata
pressione turca, contro i suoi possedimenti sul Levante, segnandola
inesorabilmente conducendola verso una sempre più evidente
decadenza. Turchi che dovevano anche rispondere a più sconfitte
subite dagli austriaci, e che videro improvvisamente i veneziani,
prendere d'assalto con la propria flotta la penisola della Morea, il
Peloponneso, e dopo due anni di guerra accanita, riuscire a
conquistarla: “Greci, che saranno colpiti con desiderio”. Durante
questo periodo, il predominio spagnolo in Italia, vedremo soprattutto
lo Stato Pontificio e il Gran Ducato di Toscana, ”orrenda strage dei
Toscani e dei Latini”, impegnati nell'opera della controriforma, dare
poco impulso al progresso economico e civile, sempre più decadendo
e perdendo importanza politica. Ed è di questi giorni, il rogo di
Giordano Bruno, ed il processo di Galileo, ben lontano da quei giorni
177
di giubilo e crescita culturale e morale.
84.Lune obscurcie aux profondes tenebres,
Son frere passe de couleur ferrugine:
Le grand cachè long temps sous les latebres,
Tiedera fer dans la plaie sanguine.
84.Luna oscurata alle profonde tenebre,
suo fratello diventa color ferrigno:
Il grande nascosto per lungo tempo in latebre,
Terrà fermo nella piaga sanguinante.
84.“Luna oscurata alle profonde tenebre”, l'intuito,
l'immaginazione, il genio, oscurato e bruciato dagli inquisitori, vedrà
il sole, la vita, macchiato dal ferro, da Marte la guerra, “suo fratello
diventa color ferrigno”. Intelletto ora costretto a nascondersi, vivere
occultato: “il grande nascosto per lungo tempo in latebre, terrà
fermo nella piaga sanguinante”, celandosi tra gli anfratti mistici ed
occulti, che ignoranza e superstizione non hanno ancora classificato
“scienza”.
85.Par la response de dame, roy troublè:
Ambadassadeurs mespriseront leur vie:
Le grand fes freres contrefera doublé
Par deus mourront, ire, haine, envie.
85.Dal responso di dama, il re preoccupato:
Ambasciatori rischieranno la loro vita:
Il grande e i suoi fratelli inganneranno doppiamente
A causa di due morranno, ira, odio, invidia.
85.Ed è in Francia, tra guerre e gravi lotte politiche religiose che ora
il veggente ripercorre il suo viaggio, tra gli anni che lo vedranno,
sebbene lui prosegua negli scritti, lasciare la sua vita terrena. Quando
178
alla morte di Enrico II, i figli Francesco II e Carlo IX, gli
succedettero, regnando sotto la reggenza della madre, Caterina
de'Medici. Difficile periodo di debolezza interna, tra Cattolici
capeggiati dai Duchi di Guisa, e Ugonotti, calvinisti, capeggiati dai
Borboni ed il re di Navarra. I primi favorevoli alla monarchia ed alla
potenza spagnola, i secondi invece ostili alla monarchia,
propendendo per l'Inghilterra e i Paesi Bassi. In un primo tempo,
predominarono a corte i duchi di Guisa, poi Caterina de'Medici, che
tenne sempre un contegno ambiguo e incerto, parve orientarsi verso
una politica di equilibrio e concesse agli Ugonotti una limitata libertà
di culto: “dal responso di dama, il re preoccupato”. Il conflitto
religioso continuò peraltro ad inasprirsi ed insanguinò il paese con
una serie di violenze e di eccidi, fino a culminare nella tragica notte
di San Bartolomeo, il 24 agosto 1572, durante il quale il partito
cattolico dei Guisa, accordatosi con la regina, organizzò il massacro
di migliaia di ugonotti “ambasciatori rischieranno la loro vita”. La
guerra civile proseguendo, accompagnò nelle braccia di Saturno
Carlo IX, che morendo lasciò il trono al fratello Enrico III. Ed è così
che iniziò la cosiddetta Guerra dei Tre Enrichi, durante la quale, per
risolvere e discutere la futura successione, vide Enrico di Borbone, re
di Navarra e capo degli Ugonotti, che aveva sposato la sorella di
Enrico III, erede presuntivo al trono, opporsi ad Enrico III ed Enrico
di Guisa, capo quest'ultimo della lega cattolica. Enrico III, temendo
un eccessivo predominio, fece uccidere Enrico di Guisa, scatenando
la vendetta di un frate domenicano, che per vendicare l'assassinio, lo
uccise a meno di un anno dal rivale. Dei tre contendenti rimase
soltanto Enrico di Borbone, 1589. “Il grande e i suoi fratelli
inganneranno doppiamente, causa di due morranno, ira, odio,
invidia”. Questi, proclamato dai suoi seguaci re di Francia, essendo
l'unico legittimo erede al trono, venne comunque osteggiato dalla
maggioranza cattolica del paese, dovendo così continuare la guerra
contro la Lega Cattolica e gli spagnoli. Vedendolo infine, per porre
fine alla contesa, abiurare la propria fede calvinista e convertirsi al
cattolicesimo, atto che gli valse il riconoscimento ufficiale, anche dal
Papa, ad essere re di Francia, col nome di Enrico IV, pronunciando la
seguente frase: “Parigi val bene una messa”.
179
86.La grande royne quand se verta vaincu,
Fera exces de masculin courraige:
Sus cheval, fluve passera toute nue,
Suite par fer: à foy fera oultrage.
86.La grande regina quando si vedrà vinta,
Farà eccesso di virile coraggio:
Sul cavallo, il fiume attraverserà tutta nuda,
Incalzata dal ferro: alla fede farà oltraggio.
86.Enrico IV, venne anch'esso ucciso da un prete, probabilmente
istigato dalla Spagna, lasciando il trono al figlio, Luigi XIII, che nei
primi anni regnò sotto la reggenza della madre, Maria de'Medici. Per
la Francia si aprì un periodo di grave crisi, dove se da un lato vedeva
la nobiltà minacciare la monarchia, paventando addirittura di limitare
le facoltà alla corona, la vedevano da altri lati, dover fronteggiare
l'incombente minaccia di vendetta della Spagna. Il giovane Luigi
XIII, in discordia con la madre, proclamandosi maggiorenne, la
costrinse ad allontanarsi da Parigi, “la grande regina quando si
vedrà vinta”, mentre il suo consigliere veniva fatto uccidere. Nobili
ed Ugonotti, dal canto loro, erano passati all'aperta rivolta, e tutto il
paese parve precipitare nella tragedia di una nuova guerra civile.
Disordine e crisi rivoluzionaria che vennero raccolte nelle mani del
nuovo ministro in carica, il cardinale Armando du Plessis, duca di
Richelieu, che riuscendo a riconciliare Luigi XIII con la madre,
“farà eccesso di virile coraggio”, riprese con grande energia ed
intelligenza le direttive politiche di Enrico IV, mirando a consolidare
l'interno, l'assolutismo monarchico, e a realizzare in politica estera, il
programma antiasburgico, guerra contro la Spagna e l'Impero,
rimasto interrotto con la morte di Enrico IV. Il Richelieu morirà dopo
diciotto anni di operoso e costruttivo governo, nell'ultimo periodo
della Guerra dei Trent'anni, seguito l'anno dopo da Luigi XIII.
Divenne allora re di Francia il figlio, Luigi XIV, ancora fanciullo,
sotto la reggenza della madre, Anna d'Austria, mentre la
responsabilità del governo passava al cardinale Giulio Mazzarino,
continuatore della politica del Richelieu. Il malcontento dei nobili,
sempre più ribelle all'autorità della corona, destabilizzò il paese in
180
più guerre, la Guerra della Fronda parlamentare, e la Fronda dei
Principi, mentre nella politica estera, la Guerra dei Trent'anni
terminava. Fino alla pace dei Pirenei, alla quale seguirono le nozze
tra il reggente francese e la figlia del re di Spagna, Maria Teresa
d'Asburgo. Storia, sangue e guerre, la Morte, che inseguiremo ora sul
suo cavallo apocalittico, nell'attraversare lo stretto letto d'acqua che
divide la Francia dall'Inghilterra. “Sul cavallo, il fiume attraverserà
tutta nuda, incalzata dal ferro: alla fede farà oltraggio”, alla corte
di Maria la Cattolica, regina d'Inghilterra, detta la sanguinaria.
Moglie di Filippo II di Spagna. Famosa per adottare metodi così
volenti, rendendola oltre che impopolare degna del suo soprannome;
alla sua morte, il trono passò alla grande Elisabetta, che ripristinò
saldamente la religione anglicana, promuovendo una politica
nettamente ostile al Papato e alla Spagna.
87.Ennofigèe feu du centre de terre
Fera trembler au tour de citè neufue:
Deux gràdsrochiers lòg tèps feront la guerre
Puis Arethusa rougira nouveau fleuve
Le diuin
87.Da Ennosigeo fuoco dal centro della terra
Farà tremare attorno alla città nuova:
Due grandi rocce a lungo si faranno guerra
Poi Aretusta arrosserà nuovo fiume
Il divino
87.Tutto ricondusse per l'ennesima volta alla guerra, contro la
Spagna, nel 1588. In realtà, il contrasto tra i due paesi si spiega
tenendo presenti non soltanto ragioni di ordine religioso, ma anche
più essenziali ragioni di ordine politico-economico, in quanto
l'Inghilterra inviava aiuti ai fiamminghi insorti contro la Spagna, e la
potenza marittima inglese mirava a scalzare il predominio spagnolo
sui mari. Famose le imprese di Francis Drake nel pacifico contro le
navi spagnole: “da Ennosigeo (Nettuno) fuoco dal centro della
terra, farà tremare attorno alla città nuova”... città nuova, le città
181
americane. Filippo II, come abbiamo visto, apprestò contro
l'Inghilterra una poderosa armata navale, detta superbamente
l'Invincibile Armata; ma le navi inglesi affrontarono audacemente
nella Manica i pesanti galeoni spagnoli, li presero d'assalto con un
micidiale fuoco di artiglierie ed inflissero all'armata nemica una
terribile sconfitta, 1588. L'Invincibile Armata, travolta anche da una
tempesta, venne annientata. Questo avvenimento segnò l'inizio della
potenza navale inglese. “Due grandi rocce a lungo si faranno
guerra, poi Aretusta (ninfa di Diana) arrosserà nuovo fiume”.
88.Le divin mal surprendra le grand prince
Un peu deuant aura femme espousèe,
Son puy & credità un coup viendra mince,
Conseil mourra pour la teste rasèe.
88.Il divino male sorprenderà il grande principe
un poco prima si sarà sposato,
la sua eccellenza ed il suo credito diminuiranno,
Reggente morirà per la testa rasata.
88.Raggiunto il buddico, la corona, splendidamente rappresentata
nelle statue che ritraggono il Buddha, rigonfiandolo nell'estremità
superiore, spingendo e cercando di andare oltre il limite umano, la
fisicità che ci contraddistingue, il barattolo che ci raccoglie, permette
alla Repubblica, per nascere, esigere la testa del suo sovrano. Così
nell'Inghilterra della grande Elisabetta, di Giacomo I poi, ed infine di
Carlo I, perseguitando i seguaci delle diverse religioni, Cattolici,
Puritani, Presbiteriani o Indipendenti che fossero, si vedrà il re e
l'esercito del Parlamento, guidato da Oliviero Cromwell, scontrarsi
più volte duramente. Sanguinose battaglie, che portarono l'esercito
del Parlamento, i cosiddetti Cavalieri, in prevalenza Puritani ed
Indipendenti, detti Teste Rotonde, Rase, dall'uso di portare i capelli
assai corti, esercito tenace, disciplinato ed animato da un'ardente fede
religiosa, sconfiggere definitivamente i seguaci del re. Carlo I tentò
di trovare riparo nella Scozia, ma, consegnato dagli stessi scozzesi al
Parlamento, venne sottoposto ad un lungo processo da parte di
182
un'alta Corte di Giustizia, che lo condannò infine ad essere
decapitato, 1649. Il Parlamento proclamò quindi la Repubblica a
capo della quale fu posto Cromwell. Il Capo, la testa, il chakra la
Corona, simbolo regale del leader e politico e fino ad ora ancora
spirituale del proprio paese e del proprio popolo, che se non riesce a
comprendere il buddico ed il nulla che rappresenta, avrà la testa
mozzata, ne più ne meno che in prossimità del chakra della gola,
oltrepassato senza aver con umiltà chinato il capo.
89.Touts ceux de Ilerde seròt dedans Mosselle,
Metans à mort tous ceux de Loyre & Seine:
Secours marin viendra pres d'haulte velle
Quand Hespagnols ouvrira toute veine.
89.Tutti quelli di Illerde saranno dentro la Mosella,
Mettendo a morte tutti quelli della Loira e della Senna:
Soccorso marino verrà vicino ad alta vigna
Quando gli Spagnoli apriranno tutte le vene.
89.Ed ecco l'Inghilterra ed il Cromwell, accettare l'alleanza con la
Francia ed il Mazzarino, partecipando entrambi alla guerra contro la
Spagna, che si concluse come sappiamo nella pace dei Pirenei, 1659.
Come Cromwell aveva messo in fuga l'erede al trono, il figlio di
Carlo I, una volta morto nel 1658, suo figlio Riccardo incapace di
governare venne scalciato da Carlo II, figlio del re inglese decapitato,
ripristinando così la monarchia in Inghilterra. La Pace dei Pirenei
non solo riconobbe alla Francia il possesso dell'Artois ( “Soccorso
marino verrà vicino ad alta vigna, quando gli Spagnoli
apriranno tutte le vene” ) e del Rossiglione, ma sanzionò la fine
della potenza mondiale degli Asburgo di Spagna e l'ascesa della
nuova potenza francese. “Tutti quelli di Illerde saranno dentro la
Mosella, mettendo a morte tutti quelli della Loira e della Senna”
...gli inglesi ai francesi e spagnoli e viceversa i francesi e spagnoli
agli inglesi.... riassumendo.... la pace fu sottoscritta dal generale
spagnolo don Luis de Haro e dal cardinale Mazarino, Primo Ministro
di Francia, ponendo fine alla guerra fra il regno di Francia e l'impero
183
spagnolo; guerra proseguita dopo la pace di Westfalia, cui la Spagna
non aveva aderito. Da una parte la Francia era intervenuta
militarmente in Spagna fra il 1640 ed il 1652 a sostegno dei rivoltosi
catalani, il che aveva portato all'annessione alla Francia, prima della
città di Perpignano e poi di tutta la regione del Rossiglione, ma
dall'altra la Spagna aveva sostenuto la rivolta della Fronda. La
mancata adesione della Spagna al trattato di Westfalia adombrava il
prosieguo della guerra ad oltranza, tanto che gli spagnoli avevano
occupato il porto di Dunkerque nelle Fiandre, ma il Cardinale
Mazarino si alleò con l'Inghilterra, promettendole, in caso di vittoria,
Dunkerque e la Giamaica e l'esercito francese, al comando del
maresciallo di Francia Henri de La Tour d'Auvergne, visconte di
Turenne, inflisse una sonora sconfitta agli spagnoli, guidati dal Gran
Condé, nella battaglia delle Dune, presso Dunkerque, il 14 giugno
1658. Questo indusse Filippo IV ad accettare le trattative di pace, che
si svolsero su un isolotto del fiume Bidasoa, al confine fra i due stati,
fra le cittadine di Irun ed Hendaye, chiamata isola dei Fagiani. La
Spagna dovette dovette cedere alla Francia parte dell'Artois, delle
Fiandre, della provincia dell'Hainaut e del Lussemburgo, oltre ad
accettare la definitiva acquisizione da parte francese della Catalogna
del Nord, ad eccezione della città di Llívia, che includeva la città di
Perpignano, e l'intera regione del Rossiglione, la prima già occupata
dai francesi nel 1640 e la seconda nel 1652. La catena montuosa dei
Pirenei divenne così la nuova frontiera che separava la Spagna dalla
Francia. Inoltre l'Isola dei Fagiani diventava un condominio francospagnolo. Infine veniva stabilito il matrimonio che avrebbe dovuto
consolidare l'unione fra le due corone. Tuttavia ciò comportava la
rinuncia al trono di Spagna da parte di Maria Teresa, rinuncia che
Maria Teresa fece in cambio della corresponsione di una dote
particolarmente elevata da parte del regno di Spagna, di 500.000
scudi d'oro. Somma peraltro mai corrisposta. Dopo l'estinzione del
ramo spagnolo della dinastia degli Asburgo a causa della morte senza
successori di Carlo II, i Borboni quindi rivendicarono per la loro
casata nel 1700, sulla base del trattato dei Pirenei, il diritto al trono di
Spagna, che avrebbe dovuto andare al nipote di Luigi XIV, Filippo
d'Angiò. L'ascesa al trono di quest'ultimo, con il nome di Filippo V,
diede origine alla guerra di successione spagnola.
184
90.Bordeaux, Poiters, au son de la campanè
A grande classe ira iusques à l'Angon,
Contre Gauloys sera leur tramontane,
Quàd mòstres hideux naistra pres de Orgon.
90.Bordeaux, Poiters, al suono della campana
grande flotta andrà fino ad Langon,
contro i Francesi sarà la loro tramontana,
Quando un mostro orribile nascerà vicino ad Orgon.
90.“Bordeaux, Poiters, al suono della campana, grande flotta
andrà fino ad Langon, contro i Francesi sarà la loro
tramontana”, al suono della campana, al matrimonio tra Luigi XIV
e l'Infanta Maria Teresa, figlia di Filippo IV di Spagna, suggellando
la Pace dei Pirenei, concludendo la guerra fra le due potenze
europee. Il matrimonio fu celebrato dapprima in Spagna, a
Fontarabie, per procura, don Louis de Haro rappresentava Luigi XIV,
il 2 giugno 1660, mentre la cerimonia di insediamento di Maria
Teresa come regina di Francia ebbe luogo presso il villaggio di SaintJean-de-Luz, al confine tra Francia e Spagna. Saint-Jean-de-Luz, in
lingua basca Donibane-Lohitzune, è un comune francese situato nel
dipartimento dei Pirenei atlantici nella regione dell'Aquitania. Antico
villaggio di pescatori prima, armatori di navi per la caccia alla balena
al giorno d'oggi, ma fino alla fine della Guerra dei trent'anni, un vero
e proprio covo di corsari che tenevano a bada i commerci e l'esercito
della vicinissima Spagna. Maria Teresa era allora appena poco più
che tredicenne, e la rinuncia fu redatta dai rappresentanti francesi con
la formula “In considerazione del pagamento di questa somma, i
500.000 scudi d'oro, la serenissima principessa Maria Teresa
rinuncia ai suoi diritti...”. Questa somma, che era piuttosto gravosa
per le finanze non floride del regno di Spagna, non fu mai corrisposta
a Maria Teresa, il che faceva supporre che la rinuncia ai diritti
ereditari della medesima non fosse più valida. Questo fu il pretesto
diretto per la Guerra di devoluzione ed indiretto per la successiva
Guerra d'Olanda.... e alla successione spagnola... dato che il defunto
re Carlo II aveva indicato nel suo testamento come suo erede al trono
185
il duca d'Angiò, Filippo di Borbone....“quando un mostro orribile
nascerà vicino ad Orgon”.... la guerra rinascerà...
91.Les dieux feront aux humains apparence,
Ce quils seront auteurs de grand conflit:
Avant ciel veu serain espèe & lance,
Que vers main gauche sera plus grand afflit
91.Gli dei si renderanno visibili agli uomini,
Perciò saranno responsabili di grande conflitto:
Prima in cielo saranno viste spade e lance,
Che verso sinistra faranno la più grande afflizione
91.“Gli dei si renderanno visibili agli uomini” direi che frase non
fu più appropriata. Fino a ora, probabilmente, sarebbe stata l'unica
quartina che avrei aperto e collocato isolatamente. E se Nostradamus
conferma la sua origine divina, la sua vita ha fatto di tutto per
renderlo noto agli uomini.... quando alla morte del Mazzarino, nel
1661, assunse direttamente la responsabilità del governo: Luigi XIV,
il Re Sole. Dotato di grandi aspirazioni e di eccezionali qualità di
uomo politico, portò all'apogeo la grandezza della monarchia
francese, riassumendo con la celebre frase, “L'Etat c'est moi” lo
Stato sono Io, il diritto divino di regnare e governare sulla Francia.
Proseguendo l'opera del Richelieu e del Mazzarino, consolidò
l'assolutismo monarchico, esautorando definitivamente l'ormai
decaduta nobiltà feudale, che poté consolidare i suoi privilegi
economici, incarichi onorifici, pensioni, ma fu privata di ogni
effettiva importanza politica e ridotta ad una funzione puramente
decorativa. I riottosi aristocratici di un tempo, attirati e quasi relegati
nella splendida reggia di Versailles, si trasformarono allora in una
massa di oziosi ed imbelli cortigiani, supinamente ossequianti alla
volontà dispotica e all'autorità senza limiti del sovrano. Versailles più
che una reggia era una cittadina, dove d'inverno si affollavano circa
5.000 persone la cui vita era regolata da un cerimoniale rigoroso. Lo
splendore dei palazzi, dei parchi e di certi interni, non deve però
trarre in inganno. Le famiglie più ricche aristocratiche occupavano
186
appartamenti confortevoli, ma la maggior parte degli ospiti era
sistemata alla meglio in una fittissima rete di stanze e di corridoi, in
ambienti che, per la mancanza di servizi e per il sovraffollamento,
erano malsani e maleodoranti. L'igiene era del resto meno che
approssimativa, lo stesso Re Sole si riduceva a poco più che una
lavata di mani mattutina, il bagno completo era un avvenimento, e gli
aristocratici supplivano alla mancanza di pulizia personale con un
uso abbondantissimo di profumi. Sporchi, stipati, ma costantemente
controllati, ai quali il re non concedeva facilmente di abbandonare la
corte. Il potere assoluto di Luigi XIV era veramente senza limiti: egli
instaurò una forma di governo personale, e accentrò in sé, con
instancabile operosità, ogni funzione direttiva. Per abbassare sempre
più la potenza della nobiltà feudale preferì poi affidare i vari
incarichi esecutivi del governo e dell'amministrazione pubblica alla
nuova classe della borghesia, che trasse così dal nuovo stato di cose
un vantaggio non indifferente. Potere che non diresse solo intorno
alla sua persona fisica, ma anche intorno alla Francia che lo
rappresentava, “che verso sinistra faranno la più grande
afflizione”, fino a quando, mirando ad assicurarsi la supremazia
sull'Europa continentale, dopo la Guerra di Devoluzione, 1667-1668,
e la Guerra d'Olanda, 1672-1678, ed un decennio di incontrastate
aggressioni, incontra un ostacolo insormontabile: la Lega di Augusta.
Stipulata nel 1688, tra l'Impero, la Spagna, l'Inghilterra, l'Olanda, i
prìncipi tedeschi e il Duca di Savoia, dopo una lunga guerra,
vedendolo costretto ad accettare la pace e a restituire i territori
precedentemente occupati. Così come quando la sua regale persona
cercò di conquistare, oltre a ciò che gli stava accanto e ciò che lo
contornava, anche il cielo che lo sovrastava. “Perciò saranno
responsabili di grande conflitto: prima in cielo saranno viste
spade e lance”, quando l'assolutismo di Luigi XIV non si rivolse
solo contro i nobili e i loro tradizionale privilegi politici, ma anche
contro la Chiesa, gli ugonotti e i giansenisti. Attraverso la
“Dichiarazione Gallicana”, 1682, che mirò a far dipendere dal re
l'organizzazione ecclesiastica francese.
92.Sous un la paix par tout sera clamèe,
187
Mais non long temps pille & rebellion,
Par refus ville, terre & mer entamèe,
Morts & captifz le tiers d'un milion.
c ij
92.Sotto uno la pace dovunque sarà reclamata,
Ma non a lungo saccheggio e ribellione,
Per rifiuto la città, terra e mare contaminati,
Morti e prigionieri il terzo di un milione.
c ij
92.“Sotto uno la pace dovunque sarà reclamata”, di fronte alla
condanna del Papa, il re cristianissimo preferisce allora evitare lo
scontro, “ma non a lungo saccheggio e ribellione”, e gli ugonotti
sottoposti ad odiose vessazioni, vengono costretti a convertirsi al
cattolicesimo, privati della libertà, con l'editto di Nantes e
successivamente con quello di Fontainebleau nel 1685. L'espulsione
dei protestanti a Parigi, i massacri dei Valdesi in Savoia, rifiutandone
la sepoltura, il rapimento dei loro bambini, l'esecuzione delle persone
sorprese in riunioni clandestine, portò i protestanti all'esodo e alla
morte di circa 340.000 persone, “morti e prigionieri il terzo di un
milione”. Operai, artigiani, commercianti, uomini di cultura,
marinai, soldati, che abbandonando la Francia, individualmente o in
massa, valicavano le Alpi con carovane di muli, o navigando sui
fiumi per raggiungere il mare, dove venivano raccolti da
imbarcazioni olandesi... “per rifiuto la città, terra e mare
contaminati”. c ij
93.Terre Italique pres des monts tremblera,
Lyon & coq non trop confederès,
En lieu de peur l'un l'autre faidera
Seul Castulon & Celtes moderès.
93.Terra Italica accanto ai monti tremerà,
Leone e gallo non troppo alleati,
Invece per paura l'un l'altro si aiuteranno
188
Solo Castulon e Celti saranno moderati.
93.“Terra Italica accanto ai monti tremerà”, parlando ora del
terremoto che colpì il territorio di Nizza e l'entroterra ligure il 20
luglio 1564, dove in base ai disegni dell'epoca, si cercava per la
prima volta di mappare e localizzare un'area epicentrale in base alla
severità degli effetti riscontrati nelle varie località. L'interpretazione
religiosa del terremoto come manifestazione della volontà divina e
rovesciamento dell'ambiente umano, dominava fino ad allora tutte le
testimonianze contenute negli annali monastici del medioevo. La
visione provvidenziale e universalistica del fenomeno impediva di
utilizzare tali testi senza un'approfondita ricerca documentaria ed
epigrafica per attestare benefici, donazioni, esenzioni di decime e
ricostruzioni di edifici a causa del determinato terremoto. Terremoto
che colpì sia la Francia che l'Italia, ora entrambi coinvolte nella
Guerra della Lega di Augusta. Il nuovo esercito francese sotto la
guida dei più grandi generali del tempo, come il Condè, il Turenne, il
Vendòme, il Luxembourg, e il Catinat, trascinati per quasi
cinquant'anni da Luigi XIV in una serie di guerre su tutti i fronti
dell'Europa. Ed è nel 1684 facendo bombardare Genova, per i suo
legami con la Spagna, che il Re francese pretese ed ottenne dal Duca
di Mantova la cessione di Casale. Italia e Francia non troppo alleati:
“leone e gallo non troppo alleati”. Tale politica aggressiva suscitò
la reazione di quasi tutti gli stati europei e, per opera di Guglielmo III
d'Orange, fu costituita nel 1686 la Lega d'Augusta, alla quale
parteciparono l'Olanda, l'Inghilterra, la Spagna, l'Impero, la Svezia, il
Piemonte ed altri stati minori: “invece per paura l'un l'altro si
aiuteranno”. Guerra che durò circa un decennio e fu combattuta su
quasi tutti i fronti d'Europa. Conflitto che però non portò ad alcun
risultato decisivo, lasciando i contendenti spossati ed esauriti nel loro
potere militare ed economico. Si venne così alla Pace di Ryswick, nel
1697. “Solo Castulon e Celti saranno moderati”, gli unici
risparmiati dalle conquiste belliche del monarca divino.
94.Au port Selin le tyran mis à mort
La libertè non pourtant recouverèe:
189
Le nouveau Mars par vindicte & remort:
Dame par force de frayeur honorèe.
94.Al porto Selin il tiranno messo a morte
La libertà non per questo riconquistata:
Il nuovo Marte per vendetta e rimorso:
Dama con forza e spavento onorata.
94.Esauritesi le miniere americane di oro e d'argento, l'Europa e gli
stati colonizzatori, iniziarono a dirigere lo sguardo anche oltre, e
zucchero di canna, cotone, tabacco, caffè, droghe, assunsero un
nuovo significato. Eccoci così nelle Indie, quando fra il 1700 ed il
1780 la situazione politica subirà un radicale mutamento. Nel 1700
l'Impero del Gran Moghul, una dinastia musulmana di origine
mongola, si estese ancora sul subcontinente indiano, mentre i
colonizzatori portoghesi, inglesi e francesi riuscirono a possedere e
far propri alcuni scali commerciali sulle coste della penisola contesa.
Nel 1780 l'Impero del Gran Moghul è di fatto scomparso, anche se
formalmente cesserà di esistere solo nel 1858, “al porto Selin
(Ceylon) il tiranno messo a morte”, mentre i possedimenti
britannici saranno enormemente ampliati, “la libertà non per
questo riconquistata”, dominando su vaste regioni. Ora, spostando
nuovamente lo sguardo sul globo, alla corte di “cesare”, lo zar, alla
reggenza di Sofia, sorella di Pietro il Grande. Quando Pietro
riconquistò le coste del Golfo di Finlandia, disponendo di farvi
sorgere la nuova città di Pietroburgo, che nel 1715 diverrà capitale
dell'Impero Russo. Paese fino ad ora arretrato, con un'economia
fondata sull'agricoltura rudimentale e sulla produzione di materie
prime, senza nessuno sbocco sul Baltico o sul Mar Nero, con la
Chiesa greco-ortodossa, bigotta, arrogante e xenofoba. Pietro,
combattendo contro i pregiudizi e l'ignoranza di una società statica,
s'impegnò a fondo per centralizzare e rendere efficienti le strutture
statali, aumentare la produzione, ed introdurre in Russia idee e
tecniche dell'occidente. Lasciando ai suoi successori un paese dotato
di notevole prestigio internazionale e avviato ad ulteriori decisivi
progressi. Pietroburgo, “la finestra della Russia sull'Europa”, sulle
rive del Baltico, preparerà le condizioni per lo sviluppo della marina
mercantile e militare, diffondendo idee destinate a dare in futuro
190
abbondanti frutti. Alla sua morte, nel 1725, la reggenza venne
condotta dalla sorella Sofia, “dama con forza e spavento onorata”,
sebbene amata, sempre temuta dal fratello. Significativo l'episodio
del massacro degli strelizzi, fedelissimi di Sofia, nel 1698,
nell'attuale piazza Rossa, “il nuovo Marte per vendetta e rimorso”,
quando il corpo autonomo di soldati, strelizzi-arcieri, venne
massacrato. In due anni furono appesi alle forche sino a 1200
uomini. Pietro rammentava ancora la rivolta del 1682, quando gli
strelizzi trucidarono parecchi membri della sua famiglia materna.
95.Devant monstier trouvè enfant besson
D'heroic sang de moine & vestutisque:
Son bruit par secte langue & puissance son
Qu'on dira fort elevè le vopisque.
95.Davanti al monastero trovato il fanciullo
D'eroico sangue di monaco antico:
La sua fama per lingua settaria e sua potenza
Che si dirà ben elevato il vopisco.
95.Mentre nell'Europa orientale è in corso la prima fase della
Seconda Guerra del Nord, in Occidente si combatte la guerra di
successione spagnola, 1700-1713. Carlo II d'Asburgo, re di Spagna, è
privo di discendenti diretti, e lascerà la corona a Filippo di Borbone,
nipote di Luigi XIV, a condizione che le corone di Spagna e Francia
non fossero in nessun caso riunite. Un mese più tardi del testamento
redatto, Carlo II moriva, e il Re Sole, venendo meno agli impegni
presi non solo presentò suo nipote alla corte di Versailles come Re di
Spagna, ma si comportò in modo tale da far temere a tutti i sovrani
europei che, grazie al notevolissimo incremento di potenza così
conseguito dalla Casa di Borbone, egli intendeva riprendere in pieno
il programma di egemonia ripetutamente tentato senza successo negli
ultimi decenni. Così dopo ripetute paure, minacce e conflitti, si
giungerà alla pace di Utrecht e Rastadt, 1713-1714, durante le quali
Filippo V di Borbone veniva riconosciuto come Re di Spagna,
rinunciando formalmente ad ogni diritto di successione al trono di
191
Francia. Meno di un anno più tardi, morirà Luigi XIV, mentre
Versailles, Parigi e tutta la Francia esplodeva in un giubilo immenso.
La fine di un regno troppo lungo, troppo oppressivo, e nel suo ultimo
periodo, troppo ricco di sciagure militari e disastri finanziari.
Centinaia di canzoni, epigrammi, satire, libelli, con abati, libertini,
cortigiani ed operai che sfogarono in versi e in motti il lungo rancore.
“Davanti al monastero trovato il fanciullo” il giovane Re, ancora
bambino, che aspetterà il feretro del padre, “d'eroico sangue di
monaco antico: la sua fama per lingua settaria e sua potenza, che
si dirà ben elevato il vopisco”, e la reggenza promettendo un'era di
libertà. C'era in tutti la fretta bramosa di liquidare il passato, e lungo
la strada che avrebbe seguito il corteo funebre per andare all'abbazia
di San Dionigi, erano state erette delle baracche e delle tende dove si
beveva tra risa e canti. Scarso popolo accompagnò i funerali, tra
bestemmie e improperii, e col fango ed i sassi scagliati sul feretro
parve voler significare l'aborrimento che gli ispirava la spoglia di
quello che era stato il Re Sole, l'arbitro d'Europa, il più possente
monarca del mondo. Nell'eccitazione ci fù anche chi propose
d'adoperar le fiaccole funerarie del Re per incendiar le residenze dei
gesuiti. Le esequie solenni avvennero il 25 di ottobre, tra una tale
confusione, mentre il Parlamento esultava, lasciando solo qualche
servo più intimo e i capi dei gesuiti, forse l'unico rimpianto sincero.
96.Celui qu'aura la charge de destruire
Temples, & sectes, changès par fantasie,
Plus aux rochiers qu'aux vivàs vièdra nuire
Par langue ornèe d'oreilles ressaisies.
96.Colui che avrà l'incarico di distruggere
Templi, e sette, cambiati dalla fantasia,
Più alle rocce che ai viventi nuocerà
Per lingua ornata d'orecchie stanche.
96.Benché travagliata da numerosissime guerre, l'epoca che si
concluse con la morte di Luigi XIV, fù tra le più fervide e creative.
Al seicento dobbiamo infatti, in primo luogo, la fondazione della
192
moderna metodologia scientifica, cui daranno contributi decisivi,
oltre che il Galilei, filosofi e ricercatori di tutte le nazioni europee.
Nella sua prima opera, il tedesco Giovanni Keplero, Tubinga 1597,
sostenne che il numero dei pianeti e le dimensioni delle loro orbite
erano deducibili da una precisa relazione tra le sfere planetarie e i
cinque solidi regolari o cosmici. Cubo, sfera, tetraedro, dodecaedro,
icosaedro, ed infine ottaedro, rinchiudendovi i relativi pianeti,
Saturno, Giove, Marte, Terra, Venere e Mercurio. Come Galilei,
Keplero riteneva che l'intero Universo fosse scritto in caratteri
matematici, ma diversamente dal Galilei, egli cercava nell'Universo
misteriose armonie e attribuiva ai numeri ed alle figure geometriche
un significato metafisico che andava ben oltre l'ambito della
semplice scienza. Inoltrandosi su questa strada, scoprì le
meravigliose leggi che portano il suo nome.... “Colui che avrà
l'incarico di distruggere, templi, e sette, cambiati dalla fantasia”,
colui che avrà l'incarico di inoltrare la sua coscienza, traendone i
doni divini delle nuove scoperte scientifiche, portando con sé
conoscenza, distruggerà i vecchi inganni, tramandati attraverso lo
stravolgimento della Bibbia ed altri libri sacri. Keplero, “più alle
rocce che ai viventi nuocerà”, cambiando le leggi della fisica, “per
lingua ornata d'orecchie stanche”, aiutando gli uomini a
proseguire attraverso un cammino meno ipocrita ed ignorante, ma
sempre più coerente con Dio e l'inevitabile crescita spirituale,
animica e culturale che accompagna.
97.Ceque fer flamme n'asceu paracheuer,
La doulce langue au conseil viendra faire.
Par repos, songe, le roy fera resver.
Plus l'ennemi en feu, fang militaire.
Le chef
97.Ciò che ferro e fiamma non hanno saputo realizzare,
La dolce lingua il consiglio verrà fare.
Con riposo e sogno il re farà fantasticare
Più il nemico nel fuoco e nel sangue militare.
Il capo
193
97.La scienza grazie all'opera di geni come Galilei, Keplero,
Cartesio, Pascal, Leibniz, Newton, non solo elaborerà
un'efficacissima e fecondissima metodologia, ma compirà progressi
quantitativi e qualitativi d'importanza fondamentale. “Ciò che ferro
e fiamma non hanno saputo realizzare” il genio, il pensiero
umano, lo saprà fare: “la dolce lingua il consiglio verrà fare”.
Aumentando la ricchezza globale, dato il benessere che le macchine
e le nuove leggi della fisica regalavano, risparmiando alla fatica
umana, aumentando il numero dei benestanti, il valore reale dei
salari... “con riposo e sogno il re farà fantasticare”, ma
progressivamente questo squilibrio economico andrà diminuendo,
lascerà ai ceti più poveri pagarne le conseguenze. Trascinando e
stravolgendo i governi e le reggenze, ogni lume, al fine di aumentare
la propria supremazia bellica, “più il nemico nel fuoco e nel sangue
militare”, che per il progresso ed il benessere comune umano.
98.Le chef qu'aura conduit peuple infini
Loing de son ciel, de meurs & làgue estràge:
Cinq mil en Crete & Thessale fini,
Le chef fuiant sauvé en marine grange.
98.Il capo che avrà condotto il popolo infinito
Lontano dal suo cielo, da abitudini e lingua straniera:
Cinquemila a Creta e Tessalia finiranno,
Il capo in fuga sarà salvato in un granaio marino.
98...da una lettera del Galilei al cognato Benedetto Landucci, agosto
1609, Venezia:””“Dovete dunque sapere, come sono circa due mesi
che qua fu sparsa fama che in Fiandra era stato presentato al conte
Mauritio un occhiale, fabbricato con tale artifitio, che le cose molto
lontane le faceva vedere come vicinissime, sì che un huomo per la
sua distantia di due miglia si poteva distintamente vedere. Questo mi
parve effetto tanto meraviglioso, che mi dette occasione di pensarvi
sopra; e parendomi che dovessi havere fondamento sulla scientia di
prospettiva, mi messi a pensare sopra la sua fabbrica: la quale
194
finalmente ritrovai, e così perfettamente che uno che ne ho
fabbricato supera di assai la fama di quello di Fiandra. Et essendo
arrivata a Venetia voce che ne havevo fabbricato uno, sono sei giorni
che sono stato chiamato dalla Serenissima Signoria, alla quale mi è
convenuto mostrarlo et insieme a tutto il Senato, con infinito stupore
di tutti; e sono stati moltissimi i gentil' huomini e senatori, li quali,
benché vecchi, hanno più di una volta fatte le scale dè più alti
campanili di Venetia per scoprire in mare vele e vasselli tanto
lontani, che venendo a tutte vele verso il porto, passavano due ore e
più di tempo avanti che, senza il mio occhiale, potessero essere
veduti: perché insomma l'effetto di questo strumento è il
rappresentare quell'oggetto che è, verbi gratia (per così dire),
lontano 50 miglia, così grande come se fussi lontano miglia 5.”””.
“Il capo che avrà condotto il popolo infinito, lontano dal suo
cielo, da abitudini e lingua straniera”, l'inventore, colui che
condurrà l'uomo lontano dal suo cielo, cioè oltre ciò che l'occhio
umano può osservare, oltre i confini geografici .””””..lontano 50
miglia, così grande come se fussi lontano miglia 5”””. Oltre il porto
di Venezia, ormai consci che Napoleone Buonaparte, il ventisettenne
generale francese, acquistando la Lombardia, con una contrattazione,
cancellava dalla storia la gloriosa repubblica veneziana, e dopo aver
sconfitto presso Lodi gli Austriaci, occupando Milano, estendendo le
operazioni anche nel Veneto e nell'Italia centrale, portò i suoi uomini
in guerre ben oltre quel porto, ben oltre il mare osservato dallo
sguardo umano. Rivelando energica personalità, eccezzionale
intelligenza tattica e geniali dote strategiche, Napoleone dopo la serie
di travolgenti vittorie italiane, salperà per l'Egitto nel maggio 1798, “
in un granaio marino”, l'ex-granaio della Roma imperiale.
Spedizione concepita dal Bonaparte per interrompere le
comunicazioni tra l'Inghilterra e l'India, unico stato ancora in armi
con la Francia. Priva di rinforzi e rifornimenti dalla madre patria,
l'armata francese, sebbene avesse conseguito già buoni successi
strategici, attraverso la Siria, rimane isolata sul suolo di Palestina, “il
capo in fuga sarà salvato .... cinquemila a Creta e Tessalia
finiranno”, bloccata in ogni suo sforzo o effettivo progresso
militare. Durante il soggiorno forzato egiziano, il Bonaparte ebbe
comunque il merito di aver promosso importanti imprese
scientifiche, tra le quali la decifrazione dei geroglifici egiziani, aver
195
creato industrie locali, ed aver risvegliato la vita civile ed economica
dell'Egitto.
99.Le grand monarque que fera compaignie
Avecq deux roys unis par amitiè:
O quel souspir fera la grand mesnie:
Enfants Narbon à l'entour quel pitie!
99.Il grande monarca che farà unione
Con due re uniti per amicizia:
O quale sospiro farà la grande famiglia:
Fanciulli Narbon e intorno che pietà!
99.Durante l'assenza del Bonaparte si era formata in Europa, la
seconda coalizione contro la Francia, alla quale presero parte
l'Inghilterra, l'Austria, la Russia e la Turchia. Un poderoso esercito
austro-russo scendendo in Italia, sconfisse ripetutamente l'esercito
francese, mentre in tutta la penisola si scatenava un generale moto di
reazione contro i francesi. Il Bonaparte prese allora l'ardita decisione
di abbandonare l'Egitto, sbarcando in Francia nell'ottobre 1799. Si
ebbe così il colpo di stato del 18 brumaio, 9 novembre 1799.
Napoleone accordandosi col fratello Luciano e col Sieyés, contando
sull'appoggio del Fouché e del Talleyrand, si avocò i pieni poteri
militari e impose con la forza al Consiglio dei Cinquecento e al
Consiglio degli Anziani di proclamare la soppressione del Direttorio
e la creazione di un nuovo governo provvisorio affidato ai tre
consoli, Bonaparte, Sieyés, Roger-Ducos: “il grande monarca che
farà unione, con due re uniti per amicizia”. In breve fu elaborata e
promulgata la costituzione, dove il potere esecutivo era esercitato da
un consolato che durava in carica dieci anni: Primo Console
Napoleone, affiancato da altri due consoli in posizione subordinata e
con funzioni consultive. Il potere legislativo invece, sarà esercitato
da quattro assemblee, lasciando di fatto però tutto il potere centrato
nelle mani del Bonaparte. Dopo vari interventi militari che lo
coinvolsero nell'ambito europeo, Napoleone si fa eleggere console a
vita, nel 1802, addirittura conferendosi il titolo di Imperatore dei
196
Francesi, quando nel dicembre 1804, alla solenne cerimonia nella
chiesa di Notre-Dame, prendendo la corona dalle mani del Pontefice
si incorona addirittura da sé. L'anno seguente l'Italia venne
trasformata in Regno Italico e l'Imperatore Napoleone I assume
anche il titolo di Re d'Italia. Così dopo il 1806, anche la Germania
sarà sotto la Presidenza di Napoleone, l'Olanda concessa a Luigi
Bonaparte, fratello di Napoleone, il Regno di Napoli assegnato a
Giuseppe Bonaparte, fratello maggiore dell'Imperatore, il Regno di
Westfalia assegnato al fratello Gerolamo, “o quale sospiro farà la
grande famiglia”, mentre ciò che ancora non era possedimento
francese, venne occupato, come Spagna e Portogallo, essendo
deliberatamente ostili alla Francia. Papa Pio VII che aveva lanciato la
scomunica all'Imperatore, venne fatto prigioniero e condotto in
Francia, mentre lo Stato Pontificio venne anch'esso occupato, ed
aggregato al Regno Francese. Napoleone decise il “blocco
continentale”, il famoso decreto deciso a Berlino nel 1806, che
avrebbe dovuto impedire e vietare ogni rapporto commerciale con
l'Inghilterra, unico baluardo ancora libero ed ostile, costringendo
l'Imperatore ad una politica estera sempre più aggressiva, ora diretta
verso la Russia, 1812. Conquistando e sbaragliando il cammino
giunse fino a Mosca, dove aspettando inutilmente che lo zar
avanzasse proposte di pace, il pericolo dell'imminente inverno
obbligò Napoleone ad ordinare la ritirata, durante la quale i soldati
della Grande Armata, incalzati dai Cosacchi e decimati dal freddo,
dalla fame e dalle malattie, subirono una delle più tragiche disfatte
della storia. “Fanciulli Narbon e intorno che pietà!”. Dei 500.000
ragazzi partiti per la Campagna di Russia, ne ritornarono solo
20.000, gli altri morti, dispersi o prigionieri.
100.Long temps au ciel sera veu gris oiseau
Au pres de Dole & de Tousquane terre,
Tenant au bec un verdoiant rameau,
Mourra tost grand, & finira la guerre.
c iij
100.A lungo nel cielo sarà visto un grigio uccello
197
Vicino a Dole e alla terra Toscana,
Tenendo nel becco un verdeggiante ramo,
Morirà allora un grande e finirà la guerra.
c iij
100.Ritornato speditamente a Parigi, riuscì ad organizzare un nuovo
esercito, ma gli avversari, coalizzati al fine di liberarsi del suo giogo,
entrando a Parigi, nel marzo 1814, lo costrinsero a rinunciare
incondizionatamente ai troni di Francia e d'Italia, costringendolo
sull'Isola d'Elba, della quale ne aveva assunto la sovranità; “a lungo
nel cielo sarà visto un grigio uccello”, l'amaro uccello della
sconfitta, “vicino a Dole e alla terra Toscana”. In Francia intanto
veniva restaurata la monarchia dei Borboni, vedendo salire al trono
Luigi XVIII, fratello del giustiziato Luigi XVI. Le incertezze
politiche della restaurazione borbonica avevano determinato in tutta
la Francia uno stato di tensione e di generale malcontento, di cui
pensò di poterne nuovamente approfittare Napoleone, che fuggendo
dall'isola d'Elba con poche centinaia di seguaci, sbarcò
improvvisamente nelle vicinanze di Cannes. Accolto dall'entusiasmo
dei veterani e dal consenso della popolazione, mosse decisamente
verso la capitale, esercitando il suo ascendente sulle truppe
borboniche inviate per arrestarlo, che si misero ai suoi ordini, e dopo
appena venti giorni di marcia trionfale poté rientrare in Parigi senza
colpo ferire, mentre Luigi XVIII trovava rifugio in Belgio. Il
rinnovato pericolo della potenza napoleonica rinnovò l'immediato
formarsi della Settima Coalizione, 1815, alla quale presero parte
l'Inghilterra, l'Austria, la Prussia, la Russia e la Spagna. Napoleone,
per quanto inferiore di forze, si oppose arditamente alla coalizione, e
prese l'offensiva invadendo il Belgio. Fu definitivamente sconfitto
nella battaglia di Waterloo dall'esercito inglese e dall'esercito
prussiano. La Francia venne nuovamente invasa dalle armate
straniere e restituita ai Borboni, mentre Napoleone considerato
prigioniero di guerra, fu deportato nella lontana isola di Sant'Elena,
in mezzo all'Atlantico, dove morì dopo sei anni di prigionia; 5
maggio 1821. “Tenendo nel becco un verdeggiante ramo, morirà
allora un grande e finirà la guerra”.
c iij
198
CENTURIE SECONDE
SECONDA CENTURIA
1.VERS Aquitaine par insults Britanniques,
De par eux mesmes grades incursions.
Pluies, gelèes feròt terroirs iniques,
Port Selyn fortes fera invasions.
1.Verso Aquitania arriverà dalla Britannia,
Per essi stessi grandi spostamenti.
Piogge, gelate faranno terreni iniqui,
Al porto di Ceylon farà forti attacchi.
1.Tra i 1816 e il 1817 non ci fù solo la grande politica europea, con la
gestione dell'eredità napoleonica, a dominare le cronache: notizie
allarmanti sul clima, “piogge, gelate faranno terreni iniqui”,
sull'andamento dei raccolti e sul prezzo dei cereali si inseguirono da
una parte all'altra dell'Atlantico. Per qualche tempo lo spettro della
carestia tornò ad aleggiare, e pioggia e freddo caratterizzarono i mesi
della primavera e dell'estate. Le temperature segnarono i record
negativi delle medie stagionali sia sulla costa atlantica degli Stati
Uniti sia in Europa. L'effetto congiunto di basse temperature e di
abbondanti precipitazioni fu disastroso per i raccolti. In Alabama e
South Carolina, assieme al grano, furono danneggiati anche tabacco e
cotone, e molti agricoltori furono costretti ad emigrare, “per essi
stessi grandi spostamenti”. In Irlanda caddero addirittura 142 giorni
di pioggia tra estate ed autunno, e orzo e patate furono gravemente
danneggiati. Nei Paesi Bassi l'associazione di basse temperature,
precipitazioni intense e violenti temporali estivi causò una tale crisi
dei raccolti da far temere la carestia. Per la Francia la vendemmia fu
una delle più tardive, addirittura il 29 ottobre, “verso Aquitania
arriverà dalla Britannia”. Venne minata anche la semina nella
primavera successiva, ed in Germania, dopo un'estate freddissima ed
umida, seguita da un autunno insolitamente rigido, con la prima neve
199
che cadde ad ottobre; la superficie seminabile rimase sepolta da
ghiaccio e neve per quasi tre quarti. Nei territori della monarchia
asburgica le cose non andarono meglio, tempeste e freddo
decimarono il bestiame, il pessimo raccolto di patate, e le nevicate in
aprile e maggio, fecero aumentare il prezzo del grano
vertiginosamente. Mentre in Italia il frumento all'inizio di settembre
non era stato ancora raccolto, perché il maltempo ne aveva impedito
la maturazione. Marocco, Tunisia e Algeria come pure l'Impero
Ottomano diedero pessimi raccolti, vietandone quindi l'esportazione
al fine di evitare la carestia locale, mentre in India furono registrate
eccezionali precipitazioni, danni ai raccolti di riso ed epidemia di
colera, “al porto di Ceylon farà forti attacchi”. I dati relativi al
1816-17 indicarono una improvvisa e forte oscillazione oltre i limiti
registrati su base plurisecolare. La neve che cadde in Ungheria non
era bianca, ma color sanguigno, la stessa che si presentò agli abitanti
di Taranto negli stessi mesi dell'anno, fatto già di per se stupefacente
a quella latitudine, poi se color rosso e giallo... a quelli del Maryland
la neve che cadde tra aprile e maggio sembrò di color rossastro.
Fenomeni inquietanti, con sentire apocalittico, addirittura collegati ad
una eclissi appena avvenuta. Tutto ciò, invece, conseguenza
dell'eruzione spaventosa, avvenuta nel 1815 sull'isola di Sumbawa in
Indonesia, del vulcano di Tomboro: 12.000 morti, ed il boato
avvertito anche a 2.000 chilometri di distanza, con una quantità
enorme di polvere vulcanica prodotta dall'eruzione che venne
depositata nella stratosfera. Secondo i calcoli dei vulcanologi una
delle più grandi eruzioni dal 1500 in poi. Nevi colorate, lunghi e rossi
crepuscoli, l'alone di nebbia intorno al sole e la debolezza dei raggi
solari, furono il risultato di due anni che il globo terrestre impiegò
per raccogliere la polvere e farla precipitare ai suoi poli, ripulendo
nuovamente la stratosfera. Ma dalle cronache di quegl'anni emerge,
in Europa, anche una situazione di inquietudine sociale che sfociò
qua e là in sommosse e in violente repressioni. Aumentarono
paurosamente i mendicanti e i vagabondi, tanto che furono irrigidite
le leggi contro il furto ed il vagabondaggio, mentre vennero fondate
case di lavoro obbligatorio e istituite mense per i poveri. Nel solo
distretto di San Gallo in Svizzera, nel mese di ottobre del 1817,
furono distribuite 400.000 zuppe, mentre a Norimberga 100.000.
Accanto alle misura di carità e di polizia, l'incremento di suicidi ed
200
infanticidi, si offrirono posti di lavoro per rispondere al numero
crescente di indigenti che affollavano la città. I timori di ribellioni
sociali furono forti, sia in Inghilterra, dopo aver attuato una forte
riconversione produttiva che ridusse sul lastrico molti operai, che in
Francia, al ritorno dei Borboni, dopo aver visto l'emigrazione della
nobiltà, aprendosi la fase del “terrore bianco”, una vasta azione di
rivalsa che colpì duramente i gruppi sociali emersi con la fase
rivoluzionaria. Anche nel continente europeo, la fine del blocco
commerciale e della politica protezionistica di Napoleone significò
una crisi industriale di larga portata. Così riassumendo le righe ed i
secoli, se il vulcano indonesiano aveva diffuso i suoi effetti negativi
un po' dovunque, altri “vulcani” di tipo sociale e politico ne
frastagliarono e complicarono l'azione, lasciandoci ora tra le letture
di queste righe, attendere l'eruzione, a breve, del nostro vulcano,
ospite del nostro nuovo millennio.
2.La teste blue fera la teste blanche
Autant de mal que France a fait leur bien.
Mort a l'anthène grand pèdu sus la branche,
Quand prins des siès le roy dira combien.
Pour
2.La testa blu farà la testa bianca
Tanto male quanto la Francia ha fatto loro bene.
Morto col capo grande appoggiato al legno,
Quando preso dai suoi il re dirà quanti.
Per
2.Il Regno di Francia restituito ai Borboni, nella persona di Luigi
XVIII, veniva privato di tutte le conquiste dell'età rivoluzionaria,
salvo l'ex possedimento pontificio di Avignone, “la testa blu (il re di
Francia) farà la testa bianca (al Papa), tanto male quanto la
Francia ha fatto loro bene; dovendo anche pagare una gravosissima
indennità di guerra e provvedere al mantenimento delle truppe
inviate dai vincitori a presidiare il paese sino a pagamento ultimato.
In campo coloniale la Francia perdeva inoltre Tobago, le isole
201
Seicelle e Santa Lucia che andavano all'Inghilterra, e questa, a danno
dell'Olanda, si annetteva anche Ceylon e la Colonia del Capo.
Mantenne una parte della Guaiana, le isole Guadalupa e Martinica,
controllando le coste del Senegal, alcuni scali del Madagascar e
alcuni stanziamenti in India, come Pondichèry e Chandernagor. Il
Congresso di Vienna provvide oltre che ad un ordine europeo, alla
sistemazione della penisola italiana, dove il principio di legittimità fù
rispettato solo nella misura in cui non si urtava gli interessi delle
potenze, e in particolar modo dell'Austria. E così lo Stato Pontificio,
con Pio VII, 1800-1823, cedendo il territorio di Avignone alla
Francia, conservando i suoi confini tradizionali, riconosceva
all'Austria il diritto di tenere guarnigioni nelle cittadelle di Ferrara e
di Comacchio. Alla prova dei fatti la restaurazione territoriale
d'Europa si era dimostrata più facile della restaurazione politicosociale. Mentre i reazionari più intransigenti premevano per un
ritorno totale al passato e volevano cancellare del tutto le innovazioni
diffuse dalla rivoluzione e dalle armate napoleoniche, i reazionari più
realistici, che erano poi la maggioranza, intendevano invece
utilizzare almeno in parte i risultati più positivi alle innovazioni
attuate da Napoleone nell'amministrazione statale, nel sistema
giudiziario, nella finanza e nelle istituzioni scolastiche; questo
progetto più moderato mirava anche a non esasperare i nuovi ceti
borghesi, che non avrebbero potuto accettare un radicale ritorno al
vecchio regime. La restaurazione politica comportava comunque un
accostamento delle monarchie e dell'aristocrazia alla Chiesa
Cattolica, un riavvicinamento fra il trono e l'altare che permettesse
alle gerarchie ecclesiastiche di tornare a svolgere nei confronti delle
masse rurali quelle suggestioni conservatrici che già avevano
esercitato in passato; perciò i governi assoluti abbandonarono la
settecentesca politica del giurisdizionalismo e, pur senza rinunciare
alla propria sovranità, concessero larghi spazi alle organizzazioni
ecclesiastiche e in particolare alla Compagnia di Gesù ricostituita nel
1814. Il paese in cui il problema della restaurazione politica e sociale
raggiunse i toni più drammatici fu la Francia, dove le nuove idee si
affermarono attraverso il lungo travaglio rivoluzionario. Il nuovo
sovrano Luigi XVIII, fratello dello scomparso Luigi XVI, “morto
(Re di Francia) col capo grande appoggiato al legno
(ghigliottinato)”, era sostanzialmente un moderato e non condivideva
202
le idee dei reazionari puri; questi, guidati da un altro fratello del
sovrano, il conte di Artois, “ quando preso dai suoi il re dirà
quanti”, avrebbero voluto attuare una politica vendicativa nei
confronti dei fautori del passato rivoluzionario e napoleonico, e
soprattutto avrebbero desiderato riacquistare tutti i loro privilegi
tradizionali, riappropriandosi anche delle terre che a suo tempo la
Repubblica aveva confiscato ai nobili proprietari terrieri. Costoro
scatenarono inizialmente un vero Terrore Bianco, che portò al
massacro, specialmente nel sud del paese, di vecchi giacobini e di
seguaci di Napoleone.
3.Pour la chaleur solaire sus la mer
De Negrepont les poissons demis cuits:
Les habitants les viendront entamer
Quàd Rod. & Gennes leur faura le biscuit
3.Per il calore solare sul mare
Di Negroponto i pesci mezzi cotti:
Gli abitanti li verranno a contaminare
Quando Rod. e Gennes loro froderà il biscotto.
3.L'ordine conservatore imposto dal Congresso di Vienna, suscitò in
Europa un diffuso malcontento, particolarmente vivo negli ambienti
borghesi, studenteschi e militari. Di qui uno stato di cronica
inquietudine che nel gennaio 1820 sfociò nell'ammutinamento delle
truppe spagnole, riunite a Cadice e destinate alla repressione dei
movimenti indipendentistici che da tempo agitavano le Colonie
dell'America Latina. Contemporaneamente liberali piemontesi
insorgevano a loro volta, mentre nel marzo 1821 anche in Grecia
divampava una rivoluzione nazionale intesa a liberare il paese dal
dominio turco. I ricchi ceti mercantili greci, residenti a
Costantinopoli, che nel marzo guidarono la rivolta, erano costituiti da
marinai, contadini e pastori ridotti a vivere in condizioni di estrema
arretratezza. Lo zar appoggiando indirettamente l'insurrezione,
inviava in loro soccorso un proprio alto ufficiale, mentre i turchi
alfine di reprimere, usarono metodi talmente barbarici, torture e
203
roghi, da alzare lo sdegno dell'oppinione pubblica europea, incline a
vedere negli insorti nientemeno che gli eredi della Grecia classica,
“per il calore solare (roghi di Satana) sul mare di Negroponto i
pesci (le anime) mezzi cotti”. Mentre nella baia di Navarino la flotta
anglo-franco-russa finì per scontrarsi con quella turco-egiziana, che
venne letteralmente annientata, 1827. Il sultano indignato per
l'affronto subito, attaccò la Russia, ma fù duramente sconfitto, e con
la pace di Adrianopoli del 1829, dovette riconoscere l'autonomia dei
principati di Serbia, Moldavia e Valacchia e fu costretto a cedere
alcune zone dell'Armenia allo zar. Nel febbraio 1830, le potenze, con
la conferenza di Londra, riconoscendo l'indipendenza della Grecia,
lasciavano la Macedonia e la Tessaglia sotto il dominio turco. Ed è
da questa Europa del primo Ottocento che nasce la rivoluzione
industriale, sebbene l'attività economica di gran lunga predominante
è ancora l'agricoltura, praticata con metodi arretrati, con scarsa
produttività rendendo gravose le condizioni di massa dei contadini,
opprimendoli nella miseria e da vincoli di servaggio. Al progressivo
decollo della rivoluzione industriale si legherà un imponente
sviluppo del sapere scientifico-tecnico che coinvolgerà l'intero
universo delle conoscenze naturalistiche e matematiche,
conseguendo grandiosi risultati pratici. L'ipotesi evoluzionistica, la
fondazione delle geometrie non euclidee, l'enunciazione del principio
delle forze multiple, l'invenzione e il miglioramento della macchina a
vapore, la sua applicazione alle ferrovie e alla navigazione, la messa
appunto del telegrafo sono soltanto alcuni esempi di tale progresso.
Al rapido avanzamento delle scienze e della tecnica non
corrisponderà però un adeguato progresso delle istituzioni politiche,
cercando di contrapporre agli ideali di libertà, solo la forza delle
armi. Nasceranno così sotterranei, i movimenti della Carboneria
italiana, i Sublimi Maestri Perfetti, la Massoneria, serpeggiando e
crescendo nascosti, “gli abitanti li verranno a contaminare”, dove
minoranze di borghesi, ufficiali e nobili, aperti alle esigenze di
rinnovamento, per sottrarsi alla persecuzione delle polizie, li
vedranno ritrovarsi in riunioni segrete ed all'ombra di chi poteva
ostacolarne il libero pensiero. Nel quindicennio 1831-1846 gli Stati
Italiani si manterranno sostanzialmente fedeli alle tradizioni
dell'ancien règime, e le stesse riforme promosse da Carlo Alberto, re
di Sardegna, da Ferdinando II di Napoli e da Leopoldo II di Toscana,
204
non si muoveranno nella direzione del liberalismo, ma riprenderanno
la direzione del dispotismo illuminato settecentesco, ormai
decisamente anacronistico. Diversa la situazione dello Stato
Pontificio, mantenuto nella più assoluta arretratezza, sia del
Lombardo-Veneto, che godrà almeno dell'efficiente amministrazione
austriaca. Ma le forze di opposizione che in questo periodo andando
consolidandosi, si riveleranno soprattutto nella persona del Mazzini;
1831. Proveniente dalle file della Carboneria, riesaminando
criticamente l'operato delle sette segrete, rifiutandone l'illusoria
fiducia nei prìncipi, l'eccesso di segretezza, la mancanza di
ispirazione religiosa e morale, approdando nella fondazione della
Giovine Italia, un'associazione che mirava ad educare il popolo
mediante il pensiero e l'azione, alfine di prepararlo a diventare
protagonista del proprio riscatto e unico sovrano di una repubblica
democratica unitaria. Nato a Genova il 22 maggio del 1805 da
Giacomo, professore universitario ex giacobino, e da Maria Drago,
donna di alta sensibilità morale e religiosa ispirata al giansenismo,
studente di legge nella sua città natale, fin dall'adolescenza più aperto
agli interessi politici e letterari che non alla giurisprudenza.
“Quando Rod. e Gennes loro froderà il biscotto”, quando destra e
sinistra, cuore e mente, saranno nuovamente uniti, il figlio, nato a
Genova, non produrrà limitato ateismo, ma unità, italiana allora,
culturale e animica, un domani. Ed è inseguendo Nostradamus, che
velocemente conclude ora queste sue quartine, accelerando
vertiginosamente i pensieri, nell'attraversare nuovamente Genova,
con la nascita di Giuseppe Mazzini, che il telegiornale, mi riporta col
pensiero al futuro che già si cominciava a intravedere nella
settantunesima quartina della Prima Centuria, trascritta qualche
settimana fà..... “La torre marina tre volte presa e ripresa, da
Spagnoli, barbari, Liguri....(Genova)...”, mentre scrivevo degli
anarco-insurrezionalisti e del loro arresto a Pisa, accusati di
programmare attentati. Allora attendendo la campagna ateista sugli
autobus, oggi ascoltando la notizia del rinvenimento di 64 candelotti
di esplosivo da cava in gelatina tipo 2B, lo stesso rinvenuto a Pisa;
valige smarrite sui treni che donate in beneficenza alla Comunità di
San Benedetto di Genova, faranno scoprire l'incauto abbandono ed il
conseguente smarrimento avvenuto nei mesi precedenti. 12 kg,
trovati sabato sera 31 gennaio 2009, in uno zainetto con fili,
205
detonatore e dispositivo di collegamento. Secondo indiscrezioni, in
una tasca dello zaino, é stato trovato anche un verbale in spagnolo,
riguardante una perquisizione della polizia panamense presso
un'abitazione condotta nel Paese centroamericano, che dichiarava
che non aveva portato al ritrovamento di armi o droga.
4.Depuis Monech iusques au pres Secile
Toute la plage demourra desolèe,
Il ny aura fauxbourg, citè, ne vile
Que par Barbares pillèe & vollèe.
4.Da Monaco fin presso la Sicilia
Tutta la spiaggia resterà desolata,
Non ci sarà sobborgo, paese né città
Che da Barbari non sia saccheggiata e derubata.
4.Concludendo il millennio accanto al veggente, ora attraverso al
tributo che Satana si riprende, se non attraverso la guerra, con la
malattia, attraverso prove, sofferenze e scalini ancora non affrontati e
superati dalla coscienza collettiva, scomparsa la peste dal territorio
italiano da quasi due secoli, altre malattie, epidemiche o endemiche,
legate cioè a territori, regimi alimentari e caratteristiche abitative
definite, mieteranno tributi umani fino alla metà dell'800: vaiolo, tifo,
morbillo, scarlattina, tubercolosi, malaria e pellagra. Nessuna però
seppe riaccendere antiche paure e coinvolgere l'opinione pubblica
alla stessa maniera di quella che divenne la malattia epidemica per
antonomasia del secolo scorso: il colera. Sconosciuto in Europa,
proveniente dalla regione indiana, anche chiamato morbo asiatico, il
colera comparve in Russia nel 1829 e si diffuse verso occidente.
Giunto in Italia dalla Francia nell'estate 1835, il morbo asiatico si
diffuse dapprima in Piemonte e in Toscana, quindi negli altri Stati
Italiani, con l'eccezzione di alcuni territori, come il Ducato di
Modena, nei quali vennero applicati ferrei cordoni sanitari. 236.000
morti, dove la percentuale di decessi di gran lunga più alta fu
registrata in Sicilia: “da Monaco fin presso la Sicilia, tutta la
spiaggia resterà desolata, non ci sarà sobborgo, paese né città,
206
che da Barbari non sia saccheggiata e derubata”. Le epidemie
successive ebbero un'intensità minore, sia perché i medici iniziarono
a comprendere lo stretto rapporto tra igiene pubblica e prevenzione,
evacuando i rifiuti organici, alfine di garantire la potabilità dei pozzi
cittadini, sia sventrando vecchi quartieri, malsani ed attraversati
molte volte da fogne a cielo aperto. Solo un cinquantennio dopo si
riuscì ad identificare, isolare e analizzare il bacillo. Oltre il mistero
durato a lungo, circa le cause ed il protrarsi della ricerca della terapia
idonea, individuata solo agli inizi del 1900, un altro fattore ispirò la
grande paura del colera, la violenza e la rapidità del suo decorso:
bacillo che entrando nell'organismo per via orale, distruggendo in
breve tempo l'epitelio intestinale, dando luogo a vomiti, diarrea e
dolori addominali, facendo perdere i liquidi ed i sali in modo
abbondante, uccide disidratando rapidamente fino alla morte per
collasso.
5.Qu'en dans poisson, fer & letre enfermèe
Hors sortira qui pui puys fera la guerre,
Aura par mer sa classe bien ramèe
Apparoissant pres de Latine terre.
5.Chi dall'interno d'un pesce, ferro e lettera chiusa
Fuori uscirà che poi farà la guerra,
Avrà per mare la sua flotta ben fitta
Apparendo presso la terra latina.
5.Lasciato il vecchio millennio, vedremo tra il 1905 ed il 1915 Albert
Einstein porre le basi di quella teoria della relatività che, per la sua
enorme importanza teorico-pratica, sarà destinata a dare il nome alla
nostra epoca. Conquiste che non saranno solo il prodotto di un
singolo genio, bensì il risultato di un lungo processo, che prenderà le
mosse dalla fondazione galileiana della fisica, accompagnando
l'uomo e la sua ricerca attraverso spazi non ancora esplorati. Urano,
Nettuno e Plutone. Oltrepassato Saturno con lo sguardo, che per gli
antichi ha sempre rappresentato il confine della conoscenza, la pietra
da raggiungere, sarà ora nel nostro fine millennio, la pietra di
207
fondamento per le nuove esplorazioni, portandoci ora in uno spaziotempo di nuove scoperte ed invenzioni, uraniane, attraverso l'intuito
ed il genio, cioè Nettuno: forza che potrebbero però scatenare,
Plutone, il vulcano. Visibili dopo che Galileo ha messo a punto la sua
invenzione, portando ora l'essere umano ad attraversare con lo
sguardo e la coscienza, dimensioni e realtà più sottili, attraverso la
mente. Ma è da questo viaggio, che l'anarchico veneziano Marco
Polo riporterà conoscenza, differentemente premiato dal genovese
Cristoforo Colombo, che per riuscire a raggiungere l'Oriente per la
via dell'Occidente attraversò l'Atlantico. Così Nettuno che fù
cavalcato, ora si riscrive attraverso queste righe nella sua vera e
doppia natura, tra e sotto le acque, dove già nel XVI secolo,
Alessandro il Grande, vi si immergeva con un sommergibile di vetro:
“chi dall'interno d'un pesce”, oltre i limiti che la natura stringeva
attorno al suo sapere. Ma bisognerà aspettare la guerra civile
americana per vedere realizzato il primo vero sommergibile della
storia, in realtà assai semplice e di portata limitata anche perché a
propulsione umana, che per ottenere l'immersione, ovvero con
scarsità di ossigeno, e l'energia necessaria a muoversi, si dovettero
adottare dei motori diesel, da usare in superficie, abbinati a
generatori elettrici e batterie da usare durante l'immersione. Fino alla
seconda guerra mondiale, il fronte dove i sommergibili furono
maggiormente usati, “chi dall'interno d'un pesce, ferro e lettera
chiusa, fuori uscirà che poi farà la guerra, avrà per mare la sua
flotta ben fitta, apparendo presso la terra latina”, quando nella
battaglia dell'Atlantico, i tedeschi cercarono di impedire i
rifornimenti alla Gran Bretagna provenienti dalle colonie britanniche
e dagli Stati Uniti ed anche gli aiuti che angloamericani inviavano in
Unione Sovietica. Fino all'introduzione della propulsione nucleare,
nel secondo dopoguerra, che permise tempi di permanenza sott'acqua
di settimane o addirittura mesi.
6.Aupres des portes & dedans deux cités
Seront deux fleaux onques n'aperceu un tel,
Faim dedans peste, de fer hors gens boutès,
Crier secours au grand Dieu immortel.
208
6.Accanto a delle porte e dentro due città
Saranno due flagelli che mai tali si videro,
Fame dentro peste, di ferro fuori gente colpita,
Gridare soccorso al gran Dio immortale.
6.Oltre Saturno, accompagnati da Urano, attraverso Nettuno, ora
giunti a Plutone, confine uomo-Dio, avremo come dono, morte ed
orrore, o cambiamento e rinascita. Dono e potenza tali, non solo di
uno, ma della collettività. Generazioni e generazioni sono state
spazzate via dai conflitti umani: Atlantidei prima, e Lemuriani, oltre,
e l'uomo, che ricominciando dopo il conflitto nucleare, dimentica,
chiama Genesi, i sopravvissuti all'olocausto. Chi prevede l'arrivo
apocalittico di un asteroide, chi alieni, omettendo di riconoscere il
pericolo più violento e vicino a noi.... la nostra stupida e limitata
follia. Rimangono caverne che testimoniano la presenza tramite
graffiti dell'uomo accanto ai dinosauri, o piramidi egizie,
imponentemente costruite con tecniche simili alle sorelle al di là
dell'Atlantico, tra i Maya, superstiti entrambi di quell'Oceano,
l'Atlantico, che sommerse il suo continente dopo l'esplosione. Scalini
e la testimonianza di civiltà, anche dopo le coste africane che si
affacciano sull'Atlantico, che si inabissano nelle acque, scandagliati e
scoperti, derisi e dimenticati, testimonianza della civiltà sommersa.
Ma Plutone, la sua natura affascinante, la morte, è anche mistero, e
come tale deve rimanere, non tutti riescono ad accettarlo, ma
deriderla o scatenarlo non aiuterà a superarlo. Non si doma un
vulcano, non si provoca. Eccoci giunti all'apice di questa conoscenza,
l'uomo ed il suo genio, che utilizzandolo per scopi bellici, vedono
uno dei suoi più grandi esponenti nonché creatore, cercare di frenare
la bestia, che nel nostro intimo cerca di prendere il sopravvento.
Albert Einstein, che assieme a Leo Szilard, avevano spronato la
prima ricerca sulla bomba nel 1939 con una lettera scritta a quattro
mani indirizzata al presidente Franklin Roosevelt, una volta saputo
dell'effettivo potere distruttivo della bomba. Szilard, che in seguito
avrebbe giocato un ruolo importante nel Progetto Manhattan,
sostenne “Se i tedeschi avessero gettato bombe atomiche sulle città
al posto nostro, avremmo definito lo sgancio di bombe atomiche sulle
città come un crimine di guerra, e avremmo condannato a morte i
209
tedeschi colpevoli di questo crimine a Norimberga e li avremmo
impiccati.”. Ma scelto l'obbiettivo, pianificato l'attacco, “accanto a
delle porte e dentro due città, saranno due flagelli che mai tali si
videro, fame dentro peste, di ferro fuori gente colpita”, vennero
suggeriti come obiettivi le città di Kyōto, Hiroshima, Yokohama,
Kokura e Nagasaki oppure gli arsenali militari. Nel corso della
riunione tenutasi negli Stati Uniti nel maggio del 1945, si decise di
non utilizzare la bomba atomica esclusivamente su un obiettivo
militare, per evitare di mancare l'obiettivo, e quindi "sprecare" la
bomba. Nella decisione finale, difatti, dovevano essere tenuti in
maggior conto gli effetti psicologici che l'utilizzo della bomba
atomica doveva avere sul governo giapponese. Inoltre era opinione
diffusa che la nuova bomba dovesse avere un effetto sufficientemente
spettacolare affinché fosse riconosciuta a livello mondiale. Alla fine
la scelta non cadde su Kyōto, noto centro intellettuale giapponese che
proprio per questo dopo fu risparmiata e sostituita con Kokura,
Nagasaki, e su Hiroshima, che ospitava un importante deposito
dell'esercito, in cui un'esplosione nucleare avrebbe avuto effetti
maggiormente catastrofici dato che le colline che la circondavano
avrebbero amplificato l'effetto della bomba. Nel 1945, Hiroshima era
una città di grande importanza militare e industriale. Vi erano anche
alcune basi militari nelle vicinanze, come il quartier generale della
Quinta Divisione e quello del Maresciallo Shunroku Hata, secondo
quartier generale dell'esercito a cui faceva capo l'intero sistema
difensivo del Giappone meridionale. Hiroshima era una base minore,
dedita al rifornimento e all'appoggio per le forze armate. La città era
soprattutto un centro per le comunicazioni, per lo stoccaggio delle
merci, e un punto di smistamento delle truppe. Era stata
deliberatamente tenuta fuori dalle rotte dei bombardieri, proprio per
permettere lo studio degli effetti di una bomba atomica in un
ambiente ideale. La priorità per lo sgancio della bomba fu infine data
proprio a Hiroshima a fronte della segnalazione che essa era l'unico,
tra gli obiettivi, che non avesse al suo interno e nei dintorni campi
per i prigionieri di guerra. Il centro della città conteneva una quantità
di edifici di cemento armato, e alcune strutture più leggere. In
periferia, l'area era congestionata da una miriade di piccole strutture
di legno, usate come locali da lavoro, posizionate tra una casa e
l'altra. Alcuni stabilimenti industriali si estendevano non lontano dal
210
limite periferico della città. Le case erano di legno, con soffitti
leggeri, e molti edifici industriali avevano a loro volta pareti a
incastro di legno. La città nella sua interezza era potenzialmente ad
altissimo rischio d'incendio. La scelta della data del 6 agosto si basò
sul fatto che nei giorni precedenti diverse nubi stratificate coprivano
la città, mentre il giorno dell'attacco il tempo era variabile. Va detto
che fino all'ultimo non fu chiaro quale città colpire: si pensava ancora
a Kokura, ma tutto dipendeva dalle condizioni meteorologiche. Per la
scelta fu deciso di far decollare, prima della missione vera e propria,
un B-29 senza armamento, il cui compito era quello di indicare al
comando la situazione del tempo sopra le città scelte per lo sgancio.
Quando gli altri B-29 stavano già volando ricevettero l'ok per
bombardare Hiroshima dato che il cielo sopra Kokura era troppo
coperto per permettere lo sganciamento. Tutti i dettagli, la
pianificazione precisa della tabella di volo, la bomba di gravità,
l'armamento della bomba con i suoi 60 kg di uranio-235, tutto venne
studiato nei minimi dettagli e tutto si svolse così come era stato
stabilito a tavolino. Circa un'ora prima del bombardamento, la rete
radar giapponese lanciò un allarme immediato, rilevando
l'avvicinamento di un gran numero di velivoli americani diretti nella
zona meridionale del Giappone. L'allarme venne diffuso anche
attraverso trasmissioni radio in moltissime città del Giappone, e fra
queste anche Hiroshima. Gli aerei si avvicinarono alle coste
dell'arcipelago giapponese a un'altezza molto elevata. Poco prima
delle 08:00, la stazione radar di Hiroshima stabilì che il numero di
velivoli entrati nello spazio aereo giapponese era basso,
probabilmente non più di tre, perciò l'allarme aereo venne
ridimensionato: il comando militare giapponese infatti aveva deciso,
per risparmiare il carburante, di non far alzare in volo i propri aerei
per le formazioni aeree americane di piccole dimensioni. I tre
aeroplani americani erano i bombardieri Enola Gay, The Great
Artiste e un altro aereo, in seguito chiamato Necessary Evil: l'unica
funzione di questo aereo fu quello di documentare, attraverso una
serie di fotografie, gli effetti dell'impiego dell'arma atomica. Il
normale allarme aereo non venne azionato, dato che veniva
normalmente attivato solo all'approssimarsi dei bombardieri. Alle
08:15 l'Enola Gay lanciò "Little Boy" sul centro di Hiroshima.
L'esplosione si verificò a circa 600 metri dal suolo, con uno scoppio
211
equivalente a 13 chilotoni di TNT, uccidendo sul colpo tra le 70.000
e le 80.000 persone. Circa il 90% degli edifici venne completamente
raso al suolo. Testimone oculare del bombardamento di Hiroshima fu
il padre gesuita e futuro generale dei gesuiti Pedro Arrupe, che allora
si trovava in missione in Giappone presso la comunità cattolica della
città e che portò aiuto ai sopravvissuti. Riguardo al bombardamento
atomico egli scrisse: « Ero nella mia stanza con un altro prete alle
8.15, quando improvvisamente vedemmo una luce accecante, come
un bagliore al magnesio. Non appena aprii la porta che si affacciava
sulla città, sentimmo un'esplosione formidabile simile al colpo di
vento di un uragano. Allo stesso tempo porte, finestre e muri
precipitarono su di noi in pezzi. Salimmo su una collina per avere
una migliore vista. Da lì potemmo vedere una città in rovina: di
fronte a noi c'era una Hiroshima decimata. Poiché ciò accadde
mentre in tutte le cucine si stava preparando il primo pasto, le
fiamme, a contatto con la corrente elettrica, entro due ore e mezza
trasformarono la città intera in un'enorme vampa. Non dimenticherò
mai la mia prima vista di quello che fu l'effetto della bomba atomica:
un gruppo di giovani donne, di diciotto o venti anni, che si
aggrappavano l'un l'altra mentre si trascinavano lungo la strada.
Continuammo a cercare un qualche modo per entrare nella città, ma
fu impossibile. Facemmo allora l'unica cosa che poteva essere fatta
in presenza di una tale carneficina di massa: cademmo sulle nostre
ginocchia e pregammo per avere una guida, poiché eravamo privi di
ogni aiuto umano, “gridare soccorso al gran Dio immortale”.
L'esplosione ebbe luogo il 6 agosto. Il giorno seguente, il 7 agosto,
alle cinque di mattina, prima di cominciare a prenderci cura dei
feriti e seppellire i morti, celebrai Messa nella casa. In questi
momenti forti uno si sente più vicino a Dio, sente più profondamente
il valore dell'aiuto di Dio. In effetti ciò che ci circondava non
incoraggiava la devozione per la celebrazione per la Messa. La
cappella, metà distrutta, era stipata di feriti che stavano sdraiati sul
pavimento molto vicini l'uno all'altro mentre, soffrendo terribilmente,
si contorcevano per il dolore ». Così contemporaneamente anche
l'operatore di controllo di Tokyo della Società Radiotelevisiva
Giapponese notò come la stazione di Hiroshima non fosse più in
onda. Tentò di ristabilire il programma usando un'altra linea
telefonica, ma anche questo tentativo fallì. Circa venti minuti più
212
tardi il centro telegrafico ferroviario di Tokyo si accorse che la linea
telegrafica principale aveva smesso di funzionare subito a nord di
Hiroshima. Da alcune piccole fermate ferroviarie entro 16 km dalla
città giunsero notizie ufficiose e confuse di una terribile esplosione
ad Hiroshima. Tutte queste notizie furono trasmesse ai quartier
generali del Comando generale giapponese. Le basi militari
cercarono ripetutamente di mettersi in contatto con la Stazione di
Controllo dell'Esercito di Hiroshima. L'assoluto silenzio da quella
città sconcertò gli uomini dei quartier generali; sapevano che non
c'era stata nessuna potente incursione nemica e che ad Hiroshima al
momento non c'era nessun ragguardevole deposito di esplosivi. Un
giovane ufficiale del Comando generale giapponese fu incaricato di
volare immediatamente ad Hiroshima, atterrare, rilevare i danni e
quindi tornare a Tokyo con informazioni attendibili per il comando.
Nei quartier generali c'era la sensazione diffusa che non fosse
accaduto nulla di serio, che si stesse esagerando la portata di un
problema di dimensioni limitate. L'ufficiale del comando andò
all'aeroporto e decollò in direzione sud-ovest. Dopo circa tre ore di
volo, quando mancavano ancora circa 160 km ad Hiroshima,
l'ufficiale e il suo copilota videro una grande nuvola di fumo
provocata dalla bomba. Nel chiaro pomeriggio, stavano bruciando le
macerie di Hiroshima. Il loro aereo raggiunse presto la città, attorno
alla quale volavano increduli. Una grande cicatrice sul terreno ancora
ardente e coperta da una spessa nuvola di fumo era tutto ciò che era
rimasto. Atterrarono a sud della città e l'ufficiale del comando, dopo
aver comunicato con Tokyo, cominciò immediatamente ad
organizzare le operazioni di soccorso. La mattina del 9 agosto 1945
l'equipaggio del Bockscar, il bombardiere designato per la missione,
si alzò in volo con a bordo la bomba atomica soprannominata "Fat
Man", alla volta di Kokura, l'obiettivo iniziale della missione.
Tuttavia le nubi non permisero di individuare esattamente l'obiettivo,
e dopo tre passaggi sopra la città, e ormai a corto del carburante
necessario per il viaggio di ritorno, l'aereo venne dirottato
sull'obiettivo secondario, Nagasaki. Intorno alle 07:50 ora di Tokyo,
il silenzio sulla città giapponese venne squarciato dall'allarme aereo,
allarme che durò fino alle 08:30, quando cessò. Alle 10:53 i sistemi
radar giapponesi segnalarono la presenza di solo due bombardieri, e
il comando giapponese ritenne che si trattasse solamente di aerei da
213
ricognizione, e non venne lanciato nessun allarme. Poco dopo, alle
11:00, l'osservatore del bombardiere, creduto aereo di ricognizione,
sganciò gli strumenti attaccati a tre paracadute: questi strumenti
contenevano dei messaggi diretti al professore Ryokichi Sagane,
fisico nucleare dell'Università Imperiale di Tokyo che aveva studiato
all'Università di Berkeley assieme a tre degli scienziati responsabili
della bomba atomica, perché informasse la popolazione dell'immane
pericolo che stavano per correre. I messaggi vennero ritrovati dalle
autorità militari ma non furono consegnati. Alle 11:02, alcuni minuti
dopo aver iniziato a sorvolare Nagasaki, il capitano avvistò
visivamente, così come era stato ordinato, il nuovo obiettivo.
Tuttavia ancora una volta le nubi nascosero l'obiettivo. Dato che non
era pensabile tornare indietro e rischiare un ammaraggio a causa
della mancanza di carburante con un'atomica armata a bordo, il
comandante decise, in contrasto con gli ordini, di accendere il radar
in modo da individuare l'obiettivo anche attraverso le nubi. Così "Fat
Man", che conteneva circa 6,4 kg di plutonio-239, venne sganciata
sulla zona industriale della città. La bomba esplose a circa 470 metri
d'altezza vicino a fabbriche d'armi; a quasi 4 km a nord-ovest da
dove previsto. Questo "sbaglio" salvò gran parte della città, protetta
dalle colline circostanti, dato che la bomba cadde nella Valle di
Urakami. Tuttavia il computo delle vittime rimase drammaticamente
elevato. Secondo la maggior parte delle valutazioni, circa 40.000 dei
240.000 residenti a Nagasaki vennero uccisi all'istante, e oltre 55.000
rimasero feriti. Il numero totale degli abitanti uccisi viene comunque
valutato intorno alle 80.000 persone, incluse le persone esposte alle
radiazioni nei mesi seguenti. I superstiti del bombardamento vennero
chiamati hibakusha, una parola giapponese che significa
letteralmente "persona esposta alla bomba". Superstiti e soccorritori
che diverranno successivamente il nucleo del pacifismo giapponese
del dopoguerra, portando il Giappone ad essere il paladino
dell'abolizione delle armi nucleari in tutto il mondo. Durante il
periodo post-bellico, si utilizzò questo termine al posto di
"sopravvissuti" per non esaltare la vita, cosa che all'epoca sarebbe
stato considerato come una grave mancanza di rispetto nei confronti
dei molti morti. Nel 2006 si stima che siano ancora 266.000 gli
hibakusha ancora in vita in Giappone.
214
7.Entre plufieurs aux isles deportès
L'un estre nay à deux dens en la gorge
Mourront de faim les arbres esbrotès
Pour eux neuf roy novel edict leur forge.
c iiij
7.Fra molti alle isole deportati
L'uno nato con due denti nella gola
Moriranno di fame gli alberi stupefatti
Per essi nuovo re nuovo editto emanerà.
c iiij
7.Il limite umano accanto al vulcano. Amare, odiare o frapporsi al
cambiamento. Così rieccoci, sbagliando, raggiungere l'Oriente per la
via dell'Occidente, nel 1494 accanto a Cristoforo Colombo, alla
Punta del Pescatore, sbarcando accanto a lui alla baia dei Taìno, il
popolo indigeno precolombiano che le diede il nome. Insenatura di
116 km², nella punta sud-est dell'isola di Cuba, occupata dai
britannici nel XVIII secolo, fu da questi rinominata Cumberland
durante il conflitto con la Spagna a margine della guerra di
successione austriaca. Durante la guerra ispano-americana
Cumberland, cioè Guantanamo, divenne base per la flotta
statunitense che vi si riparò nel 1898 a causa di una stagione dalle
severe condizioni meteorologiche. Le truppe imbarcate furono
inviate a terra per espugnare, insieme agli scout cubani le postazioni
spagnole. Ottenuto il controllo dell'area, vi si costruì la base, che
tuttora vi è ospitata ed il cui nome convenzionale militare è GTMO o
"Gitmo". Finita la guerra, gli Stati Uniti, che avevano conquistato
alla Spagna tutta l'isola cubana, siglarono con la neonata repubblica,
il Cuban-American Treaty del 23 febbraio 1903, con il quale si
stabiliva una concessione perpetua sulla baia, che sarebbe rimasta di
demanio cubano, ma assegnata in gestione "uti dominus" agli
stranieri. In realtà alla completezza e soprattutto alla perennità del
diritto americano si giunse con un accordo di ratifica sottoscritto nel
1934. Il territorio della baia venne affittato nel 1903 come punto di
rifornimento per il carbone che alimentava le navi americane ed
215
attualmente ospita una base navale degli Stati Uniti. La legittimità
della presenza della base militare è contestata dal governo cubano
che considera la baia come un'area occupata da forze straniere. Ed è
dall'11 gennaio 2002, che il governo degli Stati Uniti vi ha anche
aperto un campo di prigionia all'interno della base, dove sarebbero
detenute oltre 500 persone, “fra molti alle isole deportati”, del
quale Amnesty International, nel rapporto 2006 riporta che: “I
Tribunali di revisione dello status di combattente, CSRT, istituiti dal
governo nel 2004, hanno reso noto, nel marzo 2004, che il 93% dei
554 detenuti esaminati erano da considerarsi a tutti gli effetti
“combattenti nemici”. I detenuti non avevano un rappresentante
legale e molti di loro hanno rinunciato a partecipare alle udienze dei
CSRT, che potevano avvalersi di prove segrete e di testimonianze
estorte sotto tortura.”. Nell'agosto 2005, un imprecisato numero di
reclusi ha ripreso lo sciopero della fame già iniziato a giugno per
protestare contro la perdurante mancanza di accesso a una corte
indipendente e contro le dure condizioni di detenzione, che sarebbero
state caratterizzate anche da violenze e pestaggi. Più di 200 detenuti
avrebbero partecipato almeno a una fase della protesta. Diversi
detenuti hanno denunciato di essere stati vittime di aggressioni
fisiche e verbali e di venir alimentati a forza: alcuni hanno riportato
lesioni causate dall'inserimento brutale di cannule e tubi nel naso. Il
governo ha negato qualsiasi maltrattamento. A fine anno lo sciopero
della fame era ancora in corso. Solo nel dicembre 2008 inizia a
essere affrontato il problema della chiusura della base, dopo che il
neoeletto presidente Barack Obama intende procederne alla chiusura,
ed è del 21 gennaio 2009 la notizia che il Presidente statunitense ha
firmato l'ordine di chiusura del carcere, che sarà smantellato entro
l'anno, “per essi nuovo re nuovo editto emanerà”. Il nuovo re che
avrà il compito di far attraversare il pianeta attraverso la Terza
Guerra Mondiale: Obama. Congedandomi, in questo mio primo
libro, con il monito di Nostradamus, che ricorda ad ognuno la latente
potenza distruttiva, a suo tempo sfociata nella Prima Guerra
Mondiale, “L'uno nato con due denti nella gola”, e la Seconda
Grande Guerra: “moriranno di fame gli alberi stupefatti”.
Abbiamo già ampiamente commentato, purtroppo, nella quartina
precedente, la Seconda Guerra Mondiale, di quando gli alberi,
increduli, stupefatti, moriranno all'esplosione dell'atomica,
216
addentrandoci ora nella gola che ospitò, oltre ai due denti, anche la
Prima Guerra Mondiale. Durante la Prima Grande Guerra, saranno
fatti brillare anche fino a 50.000 chilogrammi di esplosivo
contemporaneamente, “nella gola”. Pasubio, il massiccio calcareo
situato al confine fra le province di Vicenza e Trento. Crinale che si
sviluppa in direzione nord-sud, dal Cogolo Alto alla massima altezza
del Pasubio, Cima Palon, 2239 m, estendendosi oltre al Dente
italiano e al Dente austriaco: “l'uno nato con due denti nella gola”.
Si tratta della Zona Sacra del Pasubio, così dichiarata dal Regio
Decreto n. 1386 nel 1922 in quanto il massiccio fu teatro dei cruenti
combattimenti della Prima “uno” Guerra Mondiale ed in particolare,
vedendo la prima linea passare in corrispondenza del suddetto
crinale. L'intero paesaggio del Pasubio fu sconvolto dai
combattimenti durati tre anni e mezzo; ovunque la superficie,
martoriata dai crateri delle bombe, fa notare ancor oggi trincee e
camminamenti, gallerie e ricoveri. Fitta rete di sentieri che permette
di percorrerlo in ogni direzione, ottenuta nel corso della guerra,
sfruttando anche i preesistenti percorsi utilizzati dai pastori, unici
abitanti del luogo. La Zona Sacra è accessibile anche mediante due
strade carrozzabili, oggi chiuse al traffico veicolare; la più famosa
via d’accesso al Pasubio è stata costruita nel corso della Prima
Guerra Mondiale e rappresenta una delle maggiori opere belliche di
tutto il conflitto, che non ha probabilmente pari in nessun luogo. Si
tratta della strada delle 52 gallerie, una mulattiera che permetteva
all’esercito italiano il collegamento fra la base del monte e la zona
alta al riparo dal tiro nemico, mentre la seconda e già attiva strada
degli Scarubbi, era sotto il fuoco austriaco in ogni stagione dell’anno.
Un’altra considerevole opera bellica del Pasubio è costituita dal
sistema sotterraneo dei due Denti. Si tratta di due speroni rocciosi
che superano di poco i 2200 metri, sul crinale principale, posti l’uno
di fronte all’altro, divisi da una selletta. Dopo le prime fasi del
conflitto il dente meridionale fu fortificato dagli italiani e quello
settentrionale dagli austriaci, da cui i loro nomi. Si tratta di vere e
proprie fortezze naturali, in cui furono scavati ricoveri, postazioni
d’artiglieria e feritoie. In particolare nella seconda fase del conflitto,
in corrispondenza dell’inverno 1917-18, teatro di una guerra
parallela denominata “guerra sotterranea” in quanto da ambo le parti
vi era il progetto di arrivare a far saltare con l’esplosivo le postazioni
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nemiche. Mentre quelle austro-ungariche seguivano un certo progetto
iniziale, le gallerie italiane contorte e intricate, evidenziavano il fatto
che furono scavate per porre rimedio ai tentativi nemici di far saltare
il Dente. La guerra di mine furono caratterizzate da numerosi scoppi
e alterne vicende fino alla grande mina austriaca del 13 marzo 1918,
quando 50.000 chilogrammi di esplosivo squarciarono l’avamposto
del Dente Italiano senza peraltro produrre gli effetti desiderati quanto
a perdite del nemico poiché era previsto per poche ore dopo lo
scoppio di una mina italiana, tanto che il presidio al Dente era già
stato ridotto al minimo.
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