CENTURIE PREMIERE PRIMA CENTURIA 1.Estant assis de nuit secret estude, Seul reposè sur la selle d'aerain, Flambe exigue sortant de solitude, Fait proferer qui n'est à croire vain. 1.Ascendendo di notte nei miei occulti studi, Solo e riposato sulla mia sella di rame, L'esigua fiamma favorendo la solitudine Fa prosperare quanto non è da credere vano. 1.Trento 14 novembre 2008. Ed è “ascendendo di notte nei miei occulti studi”, meditando, che ho conosciuto Nostradamus. Trento 7 giugno 2009. Ed ora che mi ritrovo dopo aver terminato il libro, rilegato e riletto decine di volte, colorato attraverso splendide foto, ritornare sui miei passi, e trasformarlo in bianco e nero, ricollocando il testo, riconoscendolo ancora troppo distante e difficile da interpretare. Non è e non sarà mai, un libro per pochi, sebbene nasconda innumerevoli profondità, alle quali non tutti potranno avere accesso di comprensione, ma è importante che rimanga fedele allo scopo per cui è stato scritto cinquecento anni fa. Una lettura, il più possibile, accessibile a tutti. Nella stesura del mio primo testo, il mio diario giornaliero, spontanea ricerca, nell'inseguire ciò che le quartine mi svelavano al momento. Righe gettate con impeto, ricollocate in modo corretto attraverso il calendario, confermando l'evento storico descritto. Comunicare e scrivere non è il mio lavoro, e nemmeno mi interessa averne merito, ma spero, scavando attraverso le mie ricerche storiche ed esoteriche, di riuscire ad essere in questa seconda stesura del libro, in parte più accessibile nel dialogo, per una più generale comprensione. Amore ed intelligenza è riuscire a comunicare con le persone, e farò il possibile affinché le profezie di Nostradamus non siano solo la culla di miei errori personali o astruse traduzioni difficilmente interpretabili. Erano già velate da incomprensibile testo, non servirebbe a nulla una nuova e 1 moderna interpretazione di ermetica lettura. Così eccomi nella terribile esperienza di ricominciare, di gettare tutte le mie fatiche alle ortiche.... probabilmente “Anarchia...” era proprio il titolo corretto. Così il telegiornale visto giorni orsono, Obama e il suo saluto all'Islam, la sua gioia e la sua disponibilità nel cercare comunicazione, per un fine nobile, “la pace”, mi convincono a ritornare sui miei passi. In fondo il libro è contemporaneo a questo importante momento storico, e se ho errato nel trascriverlo, la sua pubblicazione dovrà attendere ancora un po', ed il pianeta dovrà frenare per aspettarci. E' bene precisare, per i tanti che probabilmente non hanno conoscenza con la dimensione energetica, alcuni termini di comprensione, per una semplicistica introduzione alla lettura del testo. Vero che tutto si snocciola in una piattaforma storica, ma è anche vero che Nostradamus, si rivolge ad un pubblico, che ora nel nuovo millennio, ha sicuramente più dimestichezza con taluni termini e concetti, che nella sua epoca avrebbero favorito roghi e torture. Molto sommariamente, potremmo descrivere di come la struttura fisica umana, è permeata e circondata da un campo magnetico. Come una cipolla, strato dopo strato. Campi di energia a vibrazione e frequenza diversa. Il corpo fisico, quello che la maggior parte delle persone percepisce, è l'unico dai tanti riconosciuto. Pochi riescono a percepire uno strano e leggero alone attorno agli oggetti, alle persone, ai fiori, soprattutto quando il sole li illumina... Questo leggero percepire, altro non è che il secondo corpo, meno denso del fisico, chiamato corpo Astrale, e rilevabile attraverso la macchina Kirlian, che lo fotografa. Rare sono le persone che avvertono il corpo successivo, il Mentale, che si manifesta in modo ancora più complesso e diverso. Vedere, cioè giungere, al corpo Buddico o all'Atmico, è sicuramente un percorso di ben più difficile comprensione. Fisico, Astrale inferiore e Astrale superiore, Mentale inferiore e Mentale superiore detto Causale, Buddico ed Atmico, sono i sette corpi dell'uomo. Cosi come il corpo fisico ha la sua vita, in un contesto che riconosciamo guardandoci intorno, ogni vibrazione ha il suo regno e la sua realtà. Così l'Astrale, ha tutta una sua dimensione e vita parallela, di maggiore comprensione e frequenza, rispetto al corpo precedente, il fisico appunto. Più alta è la vibrazione della materia e più la rarefazione e la percezione risultano difficili, attraverso i corpi successivi. Sette corpi, attraverso sette 2 comprensioni sempre più profonde dello stesso pensiero. La profondità nel comprendere e capire, è data dalla capacità di compenetrare all'interno della nostra struttura vibrazionale, sempre più instabile e rarefatta. Ogni corpo è separato dal precedente o dal successivo. Comunicano tra di loro, attraverso gorghi energetici, detti chakra, che come l'occhio di un ciclone, risucchiano o respingono l'energia da un corpo all'altro. Ogni corpo ha sette chakra principali, che comunicano con i sette chakra del corpo successivo. Nel corpo fisico sono direttamente collegati al sistema endocrino. Ogni corpo vibra una nota musicale diversa, ed è in base a questa frequenza sonora, che un chakra ha maggior affinità di un altro ad essere il leader di quel specifico campo magnetico. Maggiore è la conoscenza, più chakra risuonano. Maggiore è la comprensione, maggiore è l'armonia tra loro. Riuscire ad essere armoniosi e amorevoli è sinonimo della propria crescita spirituale, animica ed energetica. Particolari momenti di grande attenzione e concentrazione, possono portare l'essere all'incontro con Dio. E' un delicato, quanto amorevole dono concesso all'anima, che con grande sforzo di meditazione, riesce a portare tutta la sua energia ad una elevata frequenza, riuscendo a far vibrare i suoi chakra, contrapponendoli ad una grande attenzione, che possa altresì controllarli nel non oltrepassare qualsiasi limite. E' questo equilibrio, fermo in una ben distinta nota musicale, che armonizzando ogni frequenza non ancora amorevolmente e gentilmente sintonizzata, porta l'anima all'incontro con il suo Sé superiore. Tecnica chiamata attivazione del Kundalini. Purtroppo dai tanti testi esoterici o attraverso gli innumerevoli corsi in voga nei secoli, tale tecnica è stata travisata e purtroppo mal gestita, fuorviando innumerevoli anime. Ricercatori che credendo in erronei percorsi di crescita spirituale, cercano inutilmente di attivare questa frequenza attraverso i chakra con vibrazione più grave: cioè la frequenza emessa dal chakra sessuale. Tale tecnica tantrica è il maituna, scriteriato metodo che arrovella la mente ed i processi mentali attraverso l'atto sessuale dei due partner. Affidarsi al leader sessuale più basso vibrazionalmente, permette all'energia una scarsa e bassa potenza, percepita erroneamente come forza. Effettivamente il deposito del nostro carburante è situato in questo chakra, e sappiamo benissimo quanto sia importante avere un serbatoio pieno per poter fare un lungo viaggio, ma ruote, telaio, motore e volante 3 sono altri chakra. Perdendo notti e giorni interi a cercare benzina, sebbene vedo i sorrisetti dei tanti che immaginano la scena, attraverso decine e decine di atti d'amore, con il partner o la partner di turno, porta solo ad aggravare la propria situazione animica, ed ad allontanarsi da Dio. Taniche e taniche di carburante, accelerano la vibrazione di ogni nostro chakra, e se non siamo preparati spiritualmente ed animicamente a tale responsabilità, il nostro fisico verrà irrimediabilmente leso. Sarebbe come mettere benzina sul fuoco, la fiammata brucerebbe qua e là, a caso, o il nostro fisico attraverso malattia, o gli altri corpi, attraverso esaurimenti nervosi o ben più gravi patologie. Il cuore è il motore. Ma è al volante che dobbiamo meditare. Lì la nostra attenzione, mentre i tanti si soffermano erroneamente nelle diverse parti corporee ed i relativi chakra che li rappresentano, accelerando il loro roteare, senza dar loro una meta, senza guidarli, fino a farli esplodere. Incamminandoci ora con Nostradamus attraverso il suo meraviglioso viaggio, inseguiremmo il percorso del fuoco sacro, il kundalini, cioè l'energia sessuale, l'olio dell'unto, la FEDE, che guidata e condotta da “motore-amore-cuore” e “volante-mente-ajna”, ripercorrerà la storia, il nostro passato, per giungere alle soglie del presente, al fine di rendervi partecipi di una maggiore conoscenza e comprensione della nostra attuale crescita animica e dimensionale. Iniziando la lettura della prima quartina, quindi, meditando, “ascendendo”, in solitudine di notte, “riposato”, rilassato, illuminato da una fioca luce che lo aiuta a concentrarsi, Nostradamus inizia a profetizzare. “Solo”, inizia a meditare. “Solo e riposato”, quando la mente è abbastanza calma e rilassata da permettere di proseguire oltre: oltre il regno che lei governa: il fisico, l'astrale, il mentale, il buddico e l'atmico. “Solo”, ricordando ai tanti ingannati dai sedicenti maestri, che il maituna è soltanto l'ennesimo inganno della mente, imprigionando l'anima, ingolosita, trattenuta e legata dai sensi. “Sulla mia sella di rame”, seduto sul chakra sessuale, contenitore di rame del mercurio liquido, l'olio dell'Unto, il Kundalini; “l'esigua fiamma” che “favorendo la solitudine”, inizia a raccogliere “quanto non è da credere vano”: i doni dell'occulto. 4 2.Laverge en maì mise au milieude BRANCHES De l'onde il moulle & le limbe & le pied. Un peur & voix fremissent parles manches, Splendeur divine. Le divin prés s'assied. a 2.Il bastone in mano tra le BRACCIA Avvolto dai piedi fino al limbo dall'onda. Timoroso per la voce che mi pervade, Splendore divino. La divinità mi possiede. a 2.”Il bastone” dell'iniziato, il Kundalini, è percepito e vibrante: “tra le braccia”, dato che l'energia attraversa la colonna vertebrale; ed il veggente, “avvolto” dall'energia della divinazione, da capo a piedi, attraverso tutti i chakra ed i corpi sottili, umilmente inizia ad ascoltare la voce che lo pervade. Tutto intorno a lui si illumina, collegandolo alla Divinità. 3.Quand la lictiere du tourbillon versèe, Et seront faces de leurs manteaux couvers, La repubblique par gens nouveaux vexée, Lors blancs & rouges jugeront à l'envers. 3.Quando la mia visione si rovescia per il turbine, E le loro facce saranno coperte dai loro mantelli, La repubblica di gente nuova sarà riempita, Allora i bianchi ed i rossi giudicheranno alla rovescia. 3.E se per affrontare le prime quartine del testo abbiamo avuto bisogno di addentrarci nella diversa manifestazione della fisicità, aprendo sommariamente concetti di bioenergetica, ora dovremmo affrontare una più completa, sebbene sempre superficiale, comprensione del tempo. Energia, l'anima che rarefacendosi scivola in basso concretizzandosi nel corpo fisico, e kundalini, la comprensione che riporta la sua armonia sonora e vibrazione, a più 5 elevata frequenza. Tale armonia, una volta accelerata e compresa, determinerà l'assenza di incomprensione. La non conoscenza, l'erroneo percepire, l'ignoranza dell'anima, altro non è che l'allontanamento da Dio. Luce eravamo, Lucifero, l'angelo, il chakra più brillante, al fianco di Dio. Caduti, dimenticando amore e serenità, ora dovremmo lentamente riattraversare la distanza che abbiamo percorso dal suo Essere. Questa distanza crea tempo, cioè l'inganno, la Maya, l'illusione, l'errata percezione di non essere eterni. Il tempo nella dimensione fisica lo conosciamo perfettamente, ha un suo ticchettare costante, e dai tanti è riconosciuto come l'unica realtà incontestabile. Grave errore. Sappiamo bene per esperienza diretta, quanto il tempo sia diversamente percepito da ognuno, ed addirittura diversamente vissuto, in base al diverso stato d'animo. Attendere l'esito di un esame mentre leggono il verdetto, gli ultimi cinque minuti di scuola prima che suoni la campanella, non scorgere il leggero respirare notturno di nostro figlio piccino nella culla, così lontano e distante dal soffio precedente, porta a misurare quella scarsa manciata di secondi o minuti, con un metro ben diverso da come vedremmo scivolare via un'intera settimana di vacanza. Quasi eterno il primo raffronto, troppo veloce il trascorrere del secondo. Eppure il tempo è lo stesso. E' un inganno percettivo, soggettivo e diverso per ognuno. Il tempo cambia in base alla percezione, alla crescita animica, alla fede che abbiamo in Dio. Questo flusso sanguigno del pianeta Terra, è ciò che scatena guerra ed incomprensione. Il differente approccio a Dio, e lo scarso rispetto per il limite che ognuno non sa superare, porta l'uomo a non tollerare l'altro. Ed è nella quindicesima quartina, che il tempo concretizzandosi, fissa la partenza storica e fisica del libro. Per chi esoterista non è, il linguaggio verde, l'ermetica voce del cuore, il segreto parlare degli uccelli, mai ascoltato e quindi non compreso, rimanendo misterioso, oltre che rendere difficile la lettura di queste prime righe, le trasformerà inevitabilmente anche in facilmente criticabili, dato che, non conoscendone la provenienza, presterà la frase ad ogni possibile fraintendimento. Nostradamus, che introducendo le sue profezie minacciava gli inetti critici, il volgo profano, gli stolti, gli astrologi ed i Barbari, ben comprendendo la difficoltà dell'animo umano ad accettare l'oltre, sarà in questo libro solo parzialmente svelato. La mia traduzione lo accompagnerà nel 6 nuovo millennio fino al giorno che vedrà la stesura del mio libro, all'incontro del suo, ora tradotto, nel presente e non oltre, rispettando il velo che il veggente aveva posto sulle sue righe future. Risvegliando soltanto le centurie del passato, ciò che ormai la storia ha scritto, potendo affrancare la sua figura, quale uomo, veggente e medium, per aprire una finestra su un mondo ancora negato dalla razionale e perfetta scienza; ben consapevole che sebbene l'esoterismo sia ciò che la scienza ancora non comprende, Dio, non sia la finale evoluzione cosciente dell'uomo, ma ciò che lo ha creato, immutato e perfetto, davanti alla piccolissima dimensione che rappresentiamo. Nuovamente le mie scuse se non essendo una storica, affidandomi a dei testi di scuola, a qualche atlante o qualche cronologia storica che avevo nella mia biblioteca, lasciando agli specialisti il compito di perfezionarlo, ora apprestandomi a tracciarne il confine, mai decifrato e letto, svelando il libro ed i suoi misteri, inseguendo il veggente che scruta e rilegge la storia, rispolvero titoli in neretto e prefazioni generali dei capitoli. Così come i nostri testi scolastici moderni ed attuali, Nostradamus completando la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, affronterà Spagna e Corea a parte, terminando l'argomento nell'abbandonare la scala cronologica; grossolanamente attraversando la Rivoluzione Francese, ben presto tra le righe del grave Secondo conflitto Mondiale, ed oltre, fino a noi. Qui il veggente inizia a rallentare, a frenarsi, ormai a qualche decennio dal nostro naso. Ed eccomi, tra un cliente e l'altro, mentre la mia giornata lavorativa in negozio prosegue, libri accatastati ed internet, iniziare a giocare con Nostradamus, rileggendolo attraverso il tempo. Troppo entusiasmante scoprire ed incastrare ogni pezzo, che tra mille non avrebbe avuto altra collocazione, quanto imbarazzante e presuntuoso il fissare certe date, gettando scredito sulla mia sincera buona fede. Ma se i secoli si sono presi il disturbo di farci dialogare, nuovi versi, mi spronavano a proseguire, rincuorata dalla approvazione del veggente, e dello scopo per il quale il libro era nato. Lasciando la stanza di Nostradamus, scenario fisico delle prime due quartine, proseguendo accanto al veggente in meditazione, raggiungeremo ora il corpo buddico, oltre il fisico, l'astrale ed il mentale, mentre la visione si rovescia, capovolgendosi, giungeremo ad un tempo, sempre più profondamente percepito, che rarefacendosi, diviene vibrazionalmente sempre più ingannevole e 7 tentatore. Nel regno buddico, il tempo, sviluppa addirittura una sensazione di nulla eterno, vuoto spaziale essenziale nella struttura generale animica, che ammorba molte anime, nell'erronea certezza di essere giunti addirittura al termine del loro viaggio. Lo zen. Ma se sette sono i chakra principali, sette sono i corpi, sette sono anche i pianeti nella vecchia concezione astronomica. Sole, Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove e Saturno. Ma pianeti e sistemi solari, e galassie sono infinite, così come la nostra struttura energetica, ed il buddico, il Nulla, non è che Saturno, un modesto pianeta nella moltitudine infinita. Ogni concetto che si sviluppa macroscopicamente è nelle infinitesimali microscopiche dimensioni ripetuto. Tutto ciò che ci circonda è un riflesso di Dio e del suo magico disegno, e come la struttura del DNA si attorciglia su se stessa, ora il tempo, avvicinandosi al buddico, da a noi nel fisico, l'ingannevole percezione di torcersi di quasi quarantacinque gradi. Questo maggiore allontanamento dal regno fisico, ben consapevoli di avere ancorato la nostra energia a Terra, porta ad una maggiore comprensione, e per la distanza che permette una più vasta visuale e per l'angolatura differente, che regala una ben diversa profondità all'anima. Purtroppo l'uomo pioniere, a volte raggiunge tali profondità senza aver ancorato bene le sue radici, lanciandosi in avventure energetiche senza conoscenza, oppure ancora peggio, con grande conoscenza, ma senza cuore e rispetto per alcuno. Niente ci è vietato da Satana il Tempo. Poi, tramite il karma, saprà chiederci il conto. Lucifero lo insegue e lo serve ovunque. E' come il paese dei balocchi per Lucignolo, solo dopo esser stato trasformato in ciuco farà esperienza. Lucignolo, la mente, il volante che ci conduce nei sensi e nelle trappole del tempo, una volta imparato e compreso la lezione, potrà esser utilizzato dal motore, il cuore Pinocchio, per condurci fuori dall'inganno. Solo allora potremmo divenire un bambino vero. Così al paese dei balocchi, il buddico, ci si trova in tanti. Vittime, carnefici ed il Grillo Parlante. Anime rosse o nere, luminosissime o spente, mentre chi sarà giunto a tale comprensione dell'anima, sia con conoscenza che con coscienza, sarà grillo di se stesso. Per rispetto ed amore al limite diverso altrui, simbolicamente, occulterà la propria luce, riflesso di Dio, per non accecare o disturbare chi ancora a voglia di giocare, o addirittura al contrario, saprà prendersi l'autorità di punire chi ancora non ha compreso. Il 8 libro più vecchio che abbiamo, sopravvissuto all'esplosione nucleare di Atlantide, è il gioco dei Tarocchi. Scampato con questo semplice inganno, essere gioco e non direttamente libro, a roghi e censure non solo medievali. La nona carta descrive correttamente come proseguire. L'eremita. Occultati da un pesante saio, modesto ed umile, con la verga in mano, il kundalini attivato, Lucifero, la mente, la lanterna al servizio del cammino, permetterà di riconoscere il serpente, la tentazione, la Maya, l'illusione che in ogni momento potrà ingannarci. Tutto intorno il deserto, il nulla, la desertica condizione dell'anima, nella più profonda percezione temporale, alla più breve distanza da Dio: l'arido limite che rappresentiamo. Così tale regno ospiterà angeli e demoni indifferentemente, oltre alle anime che tenteranno nel reciproco rispetto di superare gli ultimi inganni della mente: i grilli parlanti. Riattraversando la quartina, “quando la mia visione si rovescia per il turbine”, cioè Nostradamus giungerà nel regno buddico, “e le loro facce saranno coperte dai loro mantelli”, e tali anime raggiungeranno nuovamente maggiore comprensione e amore, “la repubblica di gente nuova sarà riempita”, il regno buddico sarà nuovamente testimone del loro ritorno. “Allora i bianchi ed i rossi giudicheranno alla rovescia”, allora, sia le anime che comprendono, i grilli parlanti, sia i demoni rossi, sapranno osservarsi da una diversa prospettiva. Angeli, demoni e diavoli. Il bianco, il rosso ed il nero. Tre dimensioni e tre realtà che potranno indifferentemente raggiungere tale regno. Chi con amore, guida di se stesso, la realtà angelica. Chi con sprezzante fervore, impassibile del dolore altrui, assolutamente proiettato al futuro, ignorando di creare disagio e disarmonia, nel suo proseguire. Chi, implosione di se stesso, povero diavolo, annichilito e ferito dalla corsa feroce e scattante del rosso, sentirà lacerare la sua anima, violato nel rispetto della sua paura; opporrà resistenza, ucciderà inconsapevole, avvertendo solo dolore. Rossi contro neri. Sinistra e destra. Il buddico, corpo e regno purtroppo ancora legato alla legge del tempo, Saturno-Satana-Kronos, sarà comunque testimone della loro morte, vedendo ritornare nel regno fisico chi brillante e luminoso, luciferico, e chi nero, guardiano e legge. Dei tanti, che indossando il saio cercheranno di giungere alla porta, verra chiesta prova di fede ed amore. Saranno traditi, e dovranno amare. Saranno feriti ed accusati ingiustamente: dovranno amare. Vedranno tradire, 9 ferire ed accusare ingiustamente, e dovranno amare. Se riusciranno a porgere completa fiducia ed amore, giungeranno alla Porta: la morte, l'Iniziazione... altrimenti la morte, il ritorno, di nuovo tra le spire fisiche dell'ennesima incarnazione, sia che sia nel regno minerale, vegetale, animale, umano, o peggio ancora tra gli infimi regni astrali. 4.Par l'univers sera faict ung monarque, Qu'en paix & vie ne sera longuement: Lors se perdra la piscature barque, Sera regie en plus grand detriment. 4.Nell'universo sarà fatto un monarca, Che non vivrà in pace a lungo: Perdendo la barca che traghetta le anime, Che sarà condotta invece con grande detrimento. 4.Proseguendo, racconta del figlio di Dio, che giungendo da oltre, dai regni esterni e lontani rispetto a quelli che sono affidati al fratello Satana, paragonando tutti i corpi, fisico, astrale, mentale, buddico, atmico al globo terraqueo, e l'Universo ai regni Divini, raccontando come è morto soffrendo, purtroppo ancora giovane, del suo regno travagliato, troppo presto scivolato lontano dalla pace e nel quale avrebbe dovuto con la barca della morte, traghettare le anime verso la luce, il Maestro Gesù, perduta la barca, la vita, dovrà lasciare le anime nella sofferenza, vedendole condurre la propria in malo modo. 5.Chasses seront sans faire long combat Par le pays seront plus fort grevés: Bourg & cité auront plus grand debat, Carcas.Narbòne aurot cueurs esprouvés. 5.Allontanati combatteranno a lungo Nel paese saranno minacciati i più forti: 10 Paesi e città saranno nel più grande dissidio, Carcassone, Narbonne avranno il cuore provato. 5.Respinti con la morte dal buddico, vietando loro di passare o rimanere, combatteranno a lungo. Saranno i “più forti”, i più potenti, i più luminosi a cadere. “Allontanati combatteranno a lungo”. Scacciati da quella comprensione, caduti, da quell'Eden, dovranno resistere nella condizione fisica, lottando per molto tempo prima di potervi far ritorno. Ed è il tempo, che trascorrendo, secolo dopo secolo, millennio dopo millennio, manvantara attraverso manvantara, avrà la meglio. Il manvantara è un ciclo cosmico di così imponente vastità, che potrebbe quasi apparire eterno, ma prigioniero di Satana la morte, anch'esso, è costretto a terminare, ripetendosi nell'eterno ciclo della rinascita, sempre più lontano dalla memoria, da Dio. Ucciso il Maestro Gesù, colui che doveva traghettare le anime all'altra sponda, ritrovandoci alla porta, non potremmo passare. E' la porta. Umiltà. Colui a cui dovremmo rispetto ed amore. Potremmo giungere ovunque, chiedere perdono, sviluppando grazia e bontà, ma se dovremmo essere umili, la testa dovrà chinarsi prima o poi, ormai certi che non potremmo proseguire senza una Guida. “Paesi e città saranno nel più grande dissidio”, il pianeta vivrà epoche buie, e mentre i neri massacreranno i rossi, chi bianco cercherà di giungere alla porta, perirà inevitabilmente nel conflitto. “Carcassone, Narbonne avranno il cuore provato”, riportando ora il testo attraverso l'ultimo concetto da spiegare, la fluidità della fede, il credo del Cristo, il cuore di ognuno. La velocità dell'anima. Ogni chakra, ogni regno ha la sua comprensione, così culturalmente, così come amore. La differenza nella cultura è facilmente individuabile ed accettata, ovviamente da chi dei due è meno ignorante, mentre è sicuramente più difficile percepire la profondità delle fede di ognuno. Celata nell'intimo, non può essere ricollocata all'interno di un confine geografico, politico o tecnicamente definito religioso. Cosi se al primo e più gretto livello, il chakra perineo, possiamo collocare l'ateismo e la sua splendida genialità, non è detto che chi si definisce tale, o nasce in un contesto che lo marchia con tale idioma, possa non essere una delle persone più amorevoli, generose ed altruiste che potremmo mai incontrare. Questo non è ateismo, è semplicemente essere cristiani e non accettare di essere classificati in un contesto 11 ripetuto attraverso i secoli e stravolto e fuorviato da generazioni e generazioni di esseri umani. Cosi proseguendo nella nostra ricollocazione etica e morale, troveremo nel regno successivo al materialista ateo, il guardiano della porta: l'Islam. Oltre la religione ebraica, fino al cristianesimo. Buddismo, Sikh ed Indù, termineranno di spiegare l'amore per l'Eternità. Culto degli antenati, Confucianesimo riabbracceranno l'ateismo, iniziando nuovamente il ciclo. Tra le religioni sommariamente descritte, miriadi di rispettabili quanto amabili espressioni di credo, ognuna preziosa e personale, nella sua diversa e genuina particolarità. L'anima, allontanatasi da Dio, serba ancestralmente l'anelito del ritorno, e solo nella sua più infima condizione, l'ateismo, nega totalmente la sua esistenza. Paradossalmente attraverso ogni credo, rimane invariata la struttura geometrica delle tre diverse energie: chi ateo e rispetta comunque il prossimo, chi ateo e vuole difendere il suo credo, proponendosi a difensore e giustiziere della causa, e chi ateo e talmente indifferente ai valori altrui, opprimendoli. Bianco, nero e rosso, sebbene in questo contesto materialista usato ad esempio, profondamente lontano da ogni memoria divina. Il regno successivo, l'astrale, ospita il credo mussulmano, coloro che sono a guardia della porta. L'anima nel suo lento risveglio, ora ricordando Dio, lo ama e gli obbedisce ciecamente, non avvertendo la necessità che spinge altri culti, come il buddismo, che per ricerca tende ad arrampicarsi attraverso vette ad altri irraggiungibili. Oltre l'Islam, l'ebraismo, radice antica del Cristianesimo. Qui il dramma, l'esplosione, la frammentazione del credo, attraverso le micro fratture createsi, perse ognuna nel tentativo di differenziarsi dall'unico nucleo, il cuore. Allontanandosi, oltrepassato l'Armenia, giungeremmo ai piedi delle imponenti vette del Buddha. Il globo terrestre ripete ciò che le nostre anime amano, e se deserti e steppe, hanno a guardia l'Islam, l'ebraismo ed il cristianesimo inizieranno a svilupparsi all'incontro delle terre fertili con le desertiche. Cercando Dio e i suoi misteri, giungeremmo anche fino alla vetta dell'Everest, ma altro non potremmo fare che ridiscendere a valle, se vorremmo proseguire. Sotto, ai suoi piedi la culla madre, l'Induismo, la radice. Ma obbiettivo non è giungere ai fari anteriori della macchina che siamo, ma fermarci un po' prima, inchinandoci dinnanzi al limite che ora sappiamo rappresentare: il volante. Mente ed inganno di noi stessi. Ed è allora che le nostre 12 mani a terra toccheranno il Rajasthan, ai piedi del Maestro. Sikh i discepoli, ed il Maestro. Brama, Vishnu e Schiva, le tre forze originate da Tempo e Anima, limite e fiamma figlia dell'eternità, sviluppando la trina forza, generarono in India, la radice del credo religioso terrestre. Diversamente riconosciuta nel Cristianesimo come il Padre, la Madre e lo Spirito Santo. Mentre inseguivamo la fede ed il suo divenire, era facile notare che attraversato le zone desertiche arabe, giunti nella mezza luna fertile, l'amore opportunamente è sbocciato. Non a caso i migliori giacimenti petroliferi e minerali sono nelle terre islamiche nel sottosuolo, mentre iniziano a produrre frutto e fiore allontanandosi dalle sabbie desertiche, in superficie, nell'ebraismo. Esplodendo, massacrando il cuore, vedremmo la nave frantumarsi sulle coste mediterranee, portandosi a riva, diversamente relitto di se stessa. Oltre, tentando di proseguire, ingannati dal sogno, non cercheremo di raggiungere direttamente il Pakistan e l'India, ma attraversando l'Armenia, giungeremmo in Tibet. E se giunti ai piedi del Maestro, la trinità non ha più valore, ormai solo noi e Dio, l'Armenia tentandoci, svierà lo sguardo dalla fede, riproponendoci il sogno che più intrappola ... l'amore; deviando la nostra attenzione dalla meta. Avidità, crudeltà, ira, lussuria, egoismo non sono nulla dinanzi alla speranza che ognuno serba nel cuore: il sogno per eccellenza...trovare l'anima gemella. Che poi ognuno la cerchi per fini diversi da un'altro, o che dimostri il suo amore nello spietato e limitato vizioso ego, nulla toglie alla speranza che vi ripone e che inevitabilmente lo intrappola. Così la trinità se perde valore dinanzi ai piedi del Maestro, in Armenia è offuscata ancora dall'illusione. Qui nasce la setta antitrinitaria, che accettava come unico sacramento, il consolamentum, concesso al malato nell'ora della morte, vedendo nei due spiriti sempre in lotta tra loro, Dio e Satana, l'unione, dalla quale nascevano le anime vittime imprigionate: l'abbraccio ed il limite responsabile della nascita di tutti i mali dell'umanità, destinati a durare fino all'opera di redenzione compiuta dal Cristo. L'eresia ariana, definita dal primo concilio di Nicea nel 325, e dal concilio di Costantinopoli nel 381, rigettando la dottrina della trinità e unicità di Dio, o delle persone, cercava, sebbene con punti di vista diversi tra loro, di non abbandonare la fede Cristiana, comprendendo che Dio e l'uomo, il bene ed il male, potranno ricongiungersi solo attraverso 13 una guida, il Maestro. Nel cristianesimo l'antitrinitarismo, la negazione della dottrina della trinità di Dio, è considerata ortodossa dalla maggior parte delle chiese cristiane. Antitrinitari dei primi secoli furono, gli Ebioniti, i Pneumatomachi, gli Eunomiani, i Monarchiani. Dopo la riforma del XVI secolo, alcuni gruppi di derivazione protestante misero in discussione la formulazione trinitaria, tra questi, gli Arminiani, i Mennoniti, i Dissenters e i Deisti, fino alle moderne chiese non trinitarie, la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni, i Cristadelfiani, la Living Church of God, la Chiesa Scientista, la Chiesa dell'Unificazione, i Franchisti, il gruppo Pentecostale, l'Iglesia ni Cristo, l'Armstrongismi. Tra i più numerosi senz'altro i Testimoni di Geova; sorti tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX, quando nel 1874 lo statunitense Charles Russel radunando attorno a sé gli studenti biblici, successivamente chiamati Testimoni di Geova, nel 1931, fondò il movimento religioso che si fonda sull'interpretazione dell'Antico e del Nuovo Testamento. Ecco il circumnavigare dell'anima, la ricerca che dedica più o meno inconsapevolmente a Dio. Ogni costa mediterranea è permeata dello sfacelo del Cristo, piccole e separate fazioni di fede, che stiracchiandosi e strattonandosi, non potranno mai giungere ad un fine comune. Da queste terre gli approdi oltremare: le Americhe, l'Africa, le Indie, ed infine il Pacifico. Terre sempre più lontane da Roma, la pietra. Caput mundi. Terre lontane, a cui giungerà soltanto la parte finale di uno dei diversi abbracci del Cristo. Ma se il cuore non sarà riunito, nuovamente integro, non si potrà proseguire. L'anima destata dal suo sonno, uscita dall'ateismo, cercando Dio, dovrà comprendere ed amare, fare esperienza, perché possa non ricadere nuovamente negli stessi errori, soffrendo. Così implosi nell'ateismo, uscendo diverremo mussulmani, fino alla comprensione dell'ebraismo. Non rispettandoci e non conoscendo il limite che rappresentiamo, uccideremo noi stessi, frantumando e spaccando il cuore. Solo dopo aver perdonato, ed esserci perdonati, riunendo il cuore, destra e sinistra, potremmo superare l'Armenia, e l'eresia ariana. Giungendo in Tibet, la comprensione divenendo elevata, permetterà di scegliere ancora due vie. Sotto, l'India, oltre la Cina, attraversando il materialismo ed il culto degli antenati, avvicinandosi sempre più all'ateismo, riconoscendo alla nostra persona l'onnipotenza e la totale riverenza che non le spetta. Attraversare il 14 Pacifico, esplosione dimenticata di vecchie culture, i Lemuri, e vecchie memorie d'oro di Dio, raccogliendo cocci di brevi esperienze, non garantirà il ritorno nella vecchia Europa con un tesoro degno di nota, lasciandoci alle spalle le Americhe e la fossa atlantidea. Così giunti al buddico, sia attraverso le steppe mongole, sia da nord, che da sud, est o ovest, se non sapremo chinare il capo, ci verrà vietato di proseguire. Cime altissime che ci permettono di toccare il cielo, Dio, ma anche comprendere noi stessi. L'uomo e Dio, il cielo e la terra, l'unione tra il sacro ed il profano. Solo comprendendo questa frattura, ritornando sui nostri passi, giungeremo all'Induismo, amando limite e Dio. Ma se ostinatamente cercheremmo di restare al buddico, il tempo, che prima o poi inarrestabile sopraggiungerà, rapirà la nostra vita, la nostra comprensione, riportandoci assopiti tra le spire di una nuova ennesima esperienza di vita corporea. Stare in vetta comprendendo Dio ed amandolo, cioè essere nel regno buddico, ancora intrappolati dall'eresia ariana, farà rotolare nuovamente l'anima al chakra perineo. Il regno del Nulla, lo zen, è una delle più sottili e manifeste presenze di Satana. Tutti noi, tutto il globo, ogni comprensione religiosa, che non sia Dio il Padre è limite. E dopo aver raggiunto la vetta amando, i bianchi, chi giunto non comprendendo perché ancora in cerca del principe azzurro o della principessa da amare, i rossi, o chi inseguendo l'irrispettoso amore per Dio vuole proteggerlo uccidendo chi violenta, i neri, allo scoccare dell'orologio vedrà Satana, chiederà il dovuto. Ecco ritrovare ora, attraverso le righe scritte da Nostradamus, “Carcassone” e “Narbonne”, città che non negavano l'eresia ariana. Narbonese e la città di Carcasso. Fondate dai romani nel 118 a.c. Nel V secolo, quando i Visigoti le invasero, impadronendosi della “Cité”, Carcasso, non imposero alla zona il cristianesimo, ma lasciarono alla popolazione la libertà di culto e l'eresia ariana. Città abitate da anime elette, i rossi ed i bianchi, che raggiungendo una profonda conoscenza e coscienza, si erano arrampicate fino alla vetta delle più alte cime animiche del globo, senza una guida, senza il Maestro. E la carta del tarocco della torre, la numero 16, che al buddico chiede amore e umiltà, se riceve solo conoscenza non permette di proseguire, e le anime nere, i guardiani potranno nuovamente intervenire. Non è la legge di Dio, Dio ama, ma è la legge del limite temporale, di Satana, suo figlio: il karma. 15 “Allontanati combatteranno a lungo, nel paese saranno minacciati i più forti: paesi e città saranno nel più grande dissidio, Carcassone, Narbonne avranno il cuore provato”. Così parlando degli ospiti della provincia Narbonese e della città di Carcasso, di Arnaldo Amaury, il legato papale di allora, famoso per aver in quella occasione pronunciato la seguente frase “.....uccideteli tutti, Dio riconoscerà i suoi.........”, di chi si occupò del massacro, chi vittima innocente, chi eretico e chi cristiano, i bianchi, i rossi, i neri, soffermandosi sul loro cuore, la Misericordia, scrive di quanto Dio e la nostra anima possano esser feriti e fermati per l'ennesima volta. 6.L'oeil de Ravenne sera destitué, Quand à ses pieds les aesles fallliront, Les deux de Bresse auront constitué Turin, Verseil que Gonsors fouleront. 6.L'occhio di Ravenna sarà destituito, Quando ai suoi piedi le ali falliranno, I due di Bressanone si saranno costituiti Torino, Vercelli che opprimeranno BuonaSorte. 6.“L'occhio di Ravenna sarà destituito, quando ai suoi piedi le ali falliranno”, l'eresia ariana verrà abbandonata, solo quando verrà compreso l'inganno. Ed è spostando lo sguardo in Italia, dove i Visigoti giungendovi vi posero le basi della loro roccaforte, Ravenna, che Nostradamus ora raccoglie la nostra attenzione. ”L'occhio di Ravenna”, il mausoleo barbaro, eretto dai Visigoti, la tomba, il mausoleo del re, a rappresentanza di colui che dovrebbe guidarli e condurli oltre, la guida alla quale loro si erano affidati, essendo morta, dovrà ora essere destituita. Solo comprendendo che il Maestro è morto, lo cercheremmo nuovamente. Umiltà, tappa imprescindibile, potrà essere superata solo alla sua presenza. Ma per i tanti, le centinaia, le migliaia, che non arriveranno nemmeno a metà del cammino, o addirittura non si allontaneranno nemmeno dalla riga della partenza, il traguardo è e sarà irraggiungibile. Senza Maestro, non potremmo ne concludere, ne uscire. Fonte di amore e speranza, 16 memore di Dio, conducendoci prima alla barca, avrà poi il compito di farci attraversare. Chi come me è nato in una zona di montagna, Trento è circondata da una corona altissima di vette spesso innevate, sa che se si vuole arrampicare è bene non farlo mai da soli. In coppia o i gruppo, con una guida. Affiderei la mia vita solo ad un esperto, che conosca la montagna, e che mi dia la prova che oltre a conoscerla l'abbia già scalata, e da essa ne sia anche sceso. Gesù era una guida. Ora nel regno fisico, ora nel nuovo millennio, sebbene stiamo viaggiando attraverso corpi, dimensioni e concetti aleatori e distanti, saranno comunque i nostri piedi fisici a farci fare l'esperienza diretta. Ecco perché rinasciamo in questa limitante realtà, distante e gretta, rispetto all'Armonia Divina. Qui dobbiamo amare Dio, e qui dobbiamo farci condurre. Il Maestro dovrà essere vivo, non ricordo o mausoleo di se stesso, e se epoche buie non hanno potuto averlo tra noi, è giunto il momento di riattraversare. Così, “l'occhio di Ravenna sarà destituito”, il loro idolo, vuoto, senza vita, senza valore, crollerà. “Le ali falliranno”, riportando Nostradamus alla purezza simbolica, di cui Mercurio ne è il rappresentante. Raccontano di come l'anima possa, raggiungere la profondità demoniaca e viceversa l'angelica, indifferentemente indossandole, carnose e glabre le prime, brillanti e splendide le seconde, sottolineando che sebbene le catene siano diverse, e di ferro o d'oro, entrambi permettono a Satana di trattenerci. Rossi e bianchi ambedue al buddico, ma prigionieri ancora del sogno d'amore. Il tarocco XV, il diavolo, racconta perfettamente come tiene incatenato la nostra parte maschile e femminile, ancora separate nello sforzo di cercarsi. Ida e Pingala, le due correnti vibrazionali, i due serpenti, uno ascensionale ed uno in direzione opposta, che inseguono l'energia kundalini. Il caduceo, simbolo riportato sul tarocco, e disegnato al posto del chakra sessuale, altro non è che il Mercurio liquido: il nostro olio. Mercurio con le ali ai piedi, il sesso non ancora compreso. Le anime, in queste lande terrene, sole ed abbandonate dalla loro parte divina, che disperatamente grida loro di raggiungerle, perdendosi in scervellati e nevrotici meandri mentali, inseguono disperate e fiduciose ogni partner che gli regala la speranza di una vita eterna d'amore. Non esiste l'anima gemella. Esistono splendide anime, e non è detto che uno preferisca affrontare il viaggio tutto solo, amarsi non è vietato dalle leggi, ma credere che senza il nostro lui o lei di 17 turno, senza fare il terribile maituna che tanto ha intrappolato e ancora illude, non si possa giungere a casa, è falso. Dio è dentro di noi, i nostri corpi sottili sono dentro di noi, sebbene per poterne parlare e scrivere più volte usiamo aggettivi come “esterno”, “lontano”, “distante”, “profondo”, ed un'altra qualsiasi anima che cerchiamo e responsabilizziamo della nostra tristezza e sofferenza, altro non è che un'altra anima in viaggio come noi. Concentrarsi, meditando, è la strada per giungere a Dio, e se la compagna o il compagno che amiamo prosegue accanto a noi, sarà l'amico di tante liti e tante gioie che ognuno proiettando addosso all'altro sentirà proprie, prima o poi, permettendo, una volta comprese di proseguire. Crescendo, non è detto che lo faremo insieme, ed amarlo significherà anche perdonare, che mentre uno dei due procede, l'altro potrà anche indietreggiare o fermarsi. Perdere le ali ai piedi, cioè raggiungere e mantenere il Kundalini lentamente compreso e amato, non più soffocati dall'illusione, il nulla, il nirvana, vuoto mausoleo nel quale avevamo riposto la nostra fiducia per una vita eterna, ci permette finalmente di non essere più schiavi di Satana, e proseguire. Angeli, splendidi, quasi immortali, serafini, cherubini, troni, non avendo a suo tempo compreso e superato le nebbie, cadendo fra l'energia sempre più rarefatta, piangendo e urlando di dolore, altro non hanno fatto che non amare il volere di Dio e di suo figlio Satana. Dio lo ama. Non possiamo giudicare o non rispettarLo. Solo amando e accettando lentamente ciò che siamo, attraverso “forza”, “spazio” e “tempo”, sempre diversamente compagni d'avventura, nella loro trina diversa natura, oltre Maya destituita, accanto ad una Guida, una volta ritornati al buddico potremmo nuovamente attendere alla Porta. Nostradamus, proseguendo a ritroso nel suo viaggio attraverso la Maya, accanto al maschile ed al femminile ancora schiavi del demonio, riporta il lettore nello spazio temporale fisico e concreto di Bressanone, dove i due saranno nuovamente legati e schiavi al servizio del male. Così eccoci ospiti nel 1539, quando la Chiesa e la Diocesi di Bressanone unendosi a quella di Trento, TridentumNettuno-le nebbie, si preparano al noto concilio Tridentino. Corpo e anima. Maschile e femminile. Mente e cuore. Sud e Nord dell'Europa. Bernardo da Cles, il Principe Vescovo di questa terra di confine, ultimo baluardo germanico-ariano, ospitando la Misericordia, la Chiesa, avrebbe dovuto aiutarla a non spaccarsi in 18 due, tra germanici luterani da una parte, e cattolici dall'altra. Il buddico e la Trinità Superiore, il causale e la Trinità Inferiore: Plutone nel suo doppio aspetto, Dio e l'uomo. Coloro che hanno compreso il Padre, la Madre e lo Spirito Santo cristianamente, e gli eretici cristiani, che riconoscono Dio, l'uomo ed il Maestro. Riconoscere per non farsi ingannare, amarle e perdonare per poter proseguire. Noi, il discepolo Pietro, colui che tradirà tre volte prima del canto del gallo. Ed è per paura, per non conoscenza, che rinnegheranno per tre volte all'arianesimo di proseguire. Il destino del Cristo era già stabilito, la crocifissione era già stata decisa. Nave e mare, sono già stati scelti prima della nostra nascita: maktub, è scritto. Ma abbiamo la bussola, possiamo scegliere la rotta, giusto o sbagliato, bene o male, amare o tradire. Ora a Nettuno, il pianeta simbolo in astrologia del caos, del dubbio, dell'inganno, ma anche del misticismo, dell'intuito, della genialità, simbolo trentino, il compito di rendersi garante e di ospitare il mondo intero, allora conosciuto, i suoi vescovi e la legge del tempo. La piccola città di Trento, che non a caso, cinta da alte mura, aveva la forma del cuore, fu testimone e responsabile, dal 1545 al 1563 del Concilio, del grave errore che separò il maschile dal femminile, nuovamente incatenandoli a Satana. Il castello, dimora del Principe Vescovo, il Buonconsiglio, cioè la “Buona Sorte”, ostacolato e non poco da Torino e Vercelli, terre natali dove la Lega Lombarda ebbe origine. Quest'ultima assemblata per combattere l'imperatore Federico Barbarossa, il rosso ariano, il buddico che sopraggiungeva, nell'Italia settentrionale. Lega nata per difendere la propria autonomia, economica ed amministrativa, frapponendosi geograficamente tra i due territori, il germanico a nord e il romano a sud, tra il Barbarossa ed il Papa, i rossi ed i neri, nuovamente divisi, ospiti entrambi ora in una città, che sebbene in territorio germanico, come lo dimostrano anche ora ai nostri giorni i suoi sobborghi, all'interno delle mura è ed è rimasta fedele alla fede cattolica ed al papato. 7.Tard arrivé l'execution faicte Le vent contraire, letres au chemin prinses Les coniures.XiIIj.dune secte 19 Par le Rosseau senez les entreprinses. Combien 7.Tardi arrivato l'esecuzione fatta Il vento contrario, lettere nel camino prese I congiurati XiIIj. di una setta Per il Rosseau ormai sono pronti gli avvenimenti Quante ... (Quante: Nostradamus anticipando la quartina precedente sottolinea maggiormente l'episodio) 7.Tra rinvii e perplessità, l'11 dicembre 1545, un messo papale recò a Trento il Breve di Paolo III, il Papa, che indiceva l'apertura del Concilio per il giorno 13. Presenti quattro cardinali, quattro arcivescovi, ventuno vescovi, cinque generali di Ordini religiosi, quarantadue teologi, otto giuristi, due ambasciatori e otto rappresentanti della nobiltà locale. Era da poco aperto il Concilio Tridentino che vi giunse la notizia della morte di Martin Lutero, avvenuta il 18 febbraio 1546 nella sua cittadina natale Eisleben. Il Principe vescovo Bernardo Clesio, morto il 30 luglio del 1539, pochi giorni dopo aver unito la curia e la chiesa di Trento e Bressanone, assalito da un colpo apoplettico, non poté presenziare le sedute, rendendosi garante come uomo di stato, conosciuto per la sua aspra battaglia per la difesa della cristianità. Era considerato il ponte tra il re, Ferdinando I e il Papa. Fervido sostenitore delle antiche crociate, atte a tutelare l'invasione turca, era noto per trattenere rapporti con poeti e artisti, umanisti e teologi di tutta Europa, tentando a più riprese, di avere alla propria corte anche Erasmo da Rotterdam, con il quale era in frequente corrispondenza epistolare. Erasmo, contribuì non poco, con i suoi scritti polemici e satirici a preparare il terreno alla riforma luterana, spirito filosofico equilibrato, dissentendo da Lutero che negava alla persona umana il libero arbitrio. Ma se il Concilio e Lutero “tardi arrivato”, Clesio morto, “esecuzione fatta”, le lettere di Erasmo, scritte a Bernardo per poter trovare una comune intesa, furono “prese”. Il Clesio aveva già intuito che avrebbe dovuto realizzare due programmi forti e d'azione: il Concilio doveva partire dall'iniziativa del Papa, e la riforma si doveva operare in profondità nelle singole diocesi, ma “i congiurati XiIIj di una 20 setta”, i giudei, cioè l'antica religione cristiana, la radice antica del credo del Cristo, la parte inferiore del mentale, che condusse il Concilio, in venticinque sessioni, tra italiani, spagnoli, francesi, greci, savoiardi, tedeschi, inglesi, croati e moravi, anche oltre le 237 presenze, ritraendosi ancora più nelle sue origini, distanziandosi ulteriormente dal buddico e dal causale, intonando il Te Deum, congedò i padri conciliari con il saluto “ite in pace” arroccandosi nella netta divisione che ben conosciamo e giunge fino a noi: Cattolici e Protestanti, gravemente divisi. La parte maschile e femminile, corpo e anima che dovrebbero essere necessariamente unite da Umiltà e comprensione, la nostra parte Divina e la nostra parte terrena, condizione indispensabile una volta giunte a Gerusalemme, la porta del cuore, perché la guardia, l'Islam, possa aprire. Ma troppe volte, giunti al buddico, dimenticando una parte di noi nel cammino, la porta non venne aperta, nascosta ed occultata dal cristallo della nostra anima spezzata. Così vita dopo vita, tentativi falliti, specchi e cristalli rotti, dimentichi dello scopo della ricerca, con il pensiero e i piedi doloranti dai cocci calpestati, si appresta a giungere il tempo dell'ultimo verso di questa quartina: “per il Rosseau ormai sono pronti gli avvenimenti”. Charles Russel. Leader e fondatore dei Testimoni di Geova. Ed è in particolare sulla predizione, contenuta nel Vangelo di Matteo, del ritorno del Cristo, preceduto da falsi profeti e accompagnato da drammatici fenomeni naturali, che Nostradamus si sofferma. I Testimoni di Geova, in un primo tempo attesero quel ritorno per il 1914, poi la data fu spostata al 1925, predicendo che i personaggi del Vecchio Testamento sarebbero risorti e avrebbero governato il mondo da Gerusalemme. In seguito non furono fissate altre date, ma si diffuse la convinzione che il Nuovo Millennio sarebbe iniziato nel 1975.... anticipando di poco la reale e corretta data fornita da Nostradamus per il nuovo ciclo dei settemila anni, il 16 luglio 1980. Il primo cenno del vulcano. 8.Combien de foys prinse cité solaire Seras, changeant les loys barbares & vaines. Ton mal s'aproche: Plus seras tributaire 21 La grand Hadrie reourira res veines. 8.Quante volte sarà presa la città solare E sarà, cambiando le leggi in barbare e vane. Il tuo male si avvicina: sarai Tanto tributaria La grande Hadrie riaprirà le sue vene. 8.”La città solare”, il cuore, la piccola Trento, purtroppo più volte “presa”, vinta, spezzata, cambiando con il Concilio “le leggi”, “in barbare e vane”, avrà da pagare “Tanto” al suo karma. La “grande Hadrie riaprirà le sue vene”. Ed è sangue, attraverso le vene, ritornando al cuore, che da Adrianopoli, Hadria, dove i Visigoti sconfissero e uccisero Valente nel 378 d.c. l'imperatore Romano d'Oriente, che questo flusso ripartirà. Come un tempo, con l'Impero Romano da poco diviso in Oriente e Occidente, tra Valentiniano ed il fratello Valente, che successivamente rimasto mozzato in una testa, permise all'orda Gota di entrare in Europa. Ed è riaprendo “le vene”, le porte, la coscienza e la conoscenza della città, permettendole di crescere o viceversa, implodere su se stessa ancora una volta, che Nostradamus, contemporaneo al Concilio, avvertendo Trento dell'errore che a breve compirà, le regala la speranza, sebbene temporalmente distante di cinquecento anni, di aver nuovamente l'opportunità di potersi scusare con il mondo intero. Carcassone e Narbonne, cadendo dal buddico, destituito il mausoleo ostrogoto, terre dell'Impero Romano d'Occidente, il maschile, potranno finalmente ricongiungersi con il femminile, l'Impero Romano d'Oriente, che a sud si concretizza nell'Islam. Circumnavigando il mare Nostrum, inseguendo la fede, unico sangue, unico Dio, entrambi figli dello stesso cuore, brandelli dello stesso muscolo, diversi solo perché dolori e sofferenze gli hanno allontanati, giungendo così al ponte che divide il fisico dall'astrale: l'Islam e Costantinopoli. 9.De l'Orient viendra le cueur Punique Facher Hadrie & les hoirs Romulides, Accompaigne de la classe Libycque, 22 Trembler Mellites: & proches isles vuides. 9.Dall'Oriente verrà il cuore Punico Contrario all'Hadrie e agli eredi di Romolo, Accompagnato dalla flotta Libica, Tremore a Malta: isole vicine vuotate. 9.Sfogliando le pagine del tempo accanto a Nostradamus, lasciando Trento ed il Concilio, morto Lutero ed il Clesio, le due figure che potevano concretamente guidarlo, ormai mausolei delle loro idee, imploderemo dal buddico al causale, negando l'eresia ariana per accettare solo la Trinità Cristiana, scivoleremo alle soglie dell'ebraismo. Accanto a Vercelli nel 1167 quando si costituì la Lega Lombarda, al mausoleo di Teodorico nel 500, o tra le crociate catare del 1200, risalendo l'invasione Gota ad Adrianopoli nel 378. Nei più che stanno leggendo, s'impadronirà l'illusoria credenza che le righe siano cronologicamente disordinate. Ma il veggente che insegue solo la fede, la corda che lo porta a Dio, tra queste quartine ancora non totalmente scritte nella dimensione fisica, attraversando le dimensioni ultrasottili, non può che riferirsi attraverso simboli ed eventi che possano aiutare a capire il tempo, in dimensioni dove il tempo ha tutt'altri significati. Tra pochi versetti ci ritroveremo a leggere la storia, ed il mio intervento si dovrà limitare a riportare stralci storici, il più possibile sintetici, e molto probabilmente poco curati. Storici e sociologi che rileggeranno il testo, collocheranno sicuramente nell'episodio citato, nel periodo storico circoscritto, qualche evento specifico che io probabilmente non conosco culturalmente. Pioniere di dimensioni poco conosciute, posso riportare tragitti e mappe distanti dal e nel tempo fisico, ma per tutto ciò che possa riguardare il canonico studio storico, mi inchino, ringraziando anticipatamente chi meglio sa di me. Il tempo, tra i regni, invece, insegue conoscenza e coscienza. Non necessariamente insieme. Uscire dall'illusione, è permesso mantenendo la nostra parte fisica ben ancorata, mentre l'animica s'innalza. Flusso ascendente e discendente contemporaneo. Meditando, attivando il kundalini, giungendo a maggiore comprensione, il tempo arriverà ad annullarsi, fino all'ultimo abbraccio con Dio. Non scorrerà più verso l'alto o verso il basso, ma centrato in un unico punto, il volante, permetterà 23 di far roteare attorno a sé tutto ciò che lo circonda. Solo allora, l'intervento esterno e Divino, armonizzandosi con noi, il Maestro, coccolandoci, ripiegherà la nostra energia, insegnandoci a non invadere lo spazio altrui. E se il tempo, nella condizione fisica ripercorre una scaletta cronologica orizzontale, nelle dimensioni insegue parallelo il tragitto della nostra fede. Come una scala a chiocciola, scalino dopo scalino. E se dal nostro limitato punto di vista terrestre, l'episodio appare scollegato e distante, nelle dimensioni, quel dato scalino, sebbene non sia direttamente il successivo o il precedente, è lo scalino del piano successivo, situato nella stessa posizione di quello che stavamo esaminando. Ma dovendo comunicare, anche con chi non si è mai mosso dal piano terra, vogliano concedermi il beneficio del dubbio per ancor poche righe. Nostradamus a breve scenderà dai piani superiori, e la comprensione sarà di semplice natura. Riportando il testo alla quartina, inseguendo il veggente ed il tempo, eccoci nel vederlo consegnare i fogli, quartina dopo quartina, semplicemente consecutivi. Fosse anche che nei secoli qualcuno possa averli in buona fede manomessi, nelle parole e nell'ordine, il grande mago conosceva perfettamente la sequenza del loro arrivo. Ed ora avvertendoci nuovamente, che compiendo scelte errate, non amando Dio e l'uomo nella sua fede, il guardiano dovrà fermarci. “Dall'Oriente verrà il cuore Punico”, avanzerà l'Islam, “contrario all'Hadrie e agli eredi di Romolo”, opposto ad Adrianopoli e Roma, l'arianesimo ed il cristianesimo, “accompagnato dalla flotta Libica, Tremore a Malta: isole vicine vuotate”. Ritornando così, nel Medioevo del VIII secolo, quando i punici, l'antica popolazione fenicia che proveniva dal Mar Nero, inseguendo le coste a sud del Mediterraneo, avanzando attraverso la penisola Iberica, prendendola ai Visigoti, aggredendo le isole della Sicilia, la Sardegna, la Corsica, Malta e Creta, dalle coste libiche, le costrinsero a convertirsi all'Islam. E l'Impero Bizantino, il Regno dei Franchi, il Regno dei Visigoti, l'Impero Sassanide dovettero indietreggiare. “Tremore a Malta” nel 827, all'arrivo dell'Islam. Data testimone della fine del predominio Arabo, che cedette la supremazia all'Islam persiano, dove il capo dello stato, il vizir, secondo il modello persiano-bizantino, circondato dalla sua corte, diventerà inaccessibile ai suoi sudditi. E l'anima che sale e scende attraverso la sua consapevolezza, mutando 24 il suo credo sempre più in direzione dell'Amore o dell'Ego, prima di appiattirsi nel chakra perineo, nel caso la sua spinta fosse egoica. L'ateismo nella sua forma più gretta, potrà avere ancora diritto di scelta: Dio o il male. Da un punto di vista fisico, il chakra corona ed il perineo sono l'inizio e la fine della nostra kundalini. Ma i piani, inclinandosi di quasi quarantacinque gradi, sia ascensionalmente che nel loro flusso contrario, una volta compresi o semplicemente attraversati, disegneranno la forma di una grande “S”. L'ordine di attraversamento sarà quindi... chakra sex, perineo, solare, cuore, gola, corona, ajna. Ecco l'errore tibetano verso le vette più alte, il chakra corona, o “tremore” peggio ancora, chi dall'implosione nel perineo, le bestie di Satana, si rinchiuderà nel chakra base-sessuale, divenendo una potente guida del male, ormai inaccessibile ad ogni sussurro d'amore. 10.Serpens transmis dens la caige de fer Ou les enfans septains du roy sont pris: Les vieux & peres sortiront bas de l'enfer, Ains mourir voir de fon fruict mort & crys. 10.Il Serpente trasmesso nella gabbia di ferro Dove i giovani settari del re sono imprigionati: I vecchi e i padri usciranno dal profondo inferno, Così vedranno morire il risultato per morte e grida. 10.Ed eccoci dopo aver lasciato l'astrale, il chakra base-sessuale che nei suoi piani più elevati e sublimi, è culla dell'Islam, guardiano della porta di Dio, Arabo ed infine Persiano, giungere nel regno fisico, la gabbia di ferro, il chakra perineo. “Il Serpente trasmesso nella gabbia di ferro”, il kundalini imploso, “dove i giovani settari del re sono imprigionati”, accanto a Satana, la mente, il tempo, nella sua più gretta e cronologicamente limitante comprensione atea. Ormai attorcigliato su se stesso, imprigionato, come lo è per tutti “i settari del re”, i figli di Satana, coloro che adorano il male, il pensiero che nega ogni credo, denigrando e rifiutando Dio, perché razionalmente, scientificamente e analiticamente atei. Rivelandosi 25 solo attraverso la loro materialità, mostrando la povera e cieca mente nel suo più infimo e misero livello. Il tarocco del giudizio, e molti testi religiosi parlano di questo grave momento di consapevolezza. “I vecchi e i padri usciranno dal profondo inferno, così vedranno morire il risultato per morte e grida”, vedendo le anime ormai giunte al termine del manvantara, pronte a tornare nell'oblio Eterno, attendendo di rinascere in un tempo diverso, perché ancora non hanno compreso “amore”. 11.Le mouvemét de sens, cueur, pieds, & mains Seront d'acord. Naples, Leon, Secille, Glaifues, feus, eaux: puis aux nobles Romaìs Plongés, tués, mors par cerveau debile. 11.Il movimento dei sensi, cuore, piedi e mani Saranno d'accordo. Napoli, Leon, Sicilia, Spade, fuochi, acque: poi ai nobili Romani Sprofondati, trucidati, morti per il debole cervello. 11.Arrivato implodendo ora con i suoi scritti nel regno fisico, Nostradamus dopo esser passato tra i corpi più elevati inseguendo il serpente nella sua caduta, ricorda che il ritorno è possibile per chiunque, dopo aver compreso che sia i sensi, che tanto ingolosiscono e portano lontano, sia il cuore, i piedi e le mani, se decideranno di andare nella stessa direzione potranno incamminarsi verso Dio. “Il movimento dei sensi, cuore, piedi e mani, saranno d'accordo”. Ogni anima è stata nera, a volte rossa, raramente bianca. Tutte le anime che ancora non comprendono e non sono pronte a staccarsi dalla materia sono nere, e chi decide di incamminarsi, nella più sincera volontà, combinando solo pasticci, diverrà rosso. Siamo anime piccine, come bambini in un negozio di cristalli, e sebbene la mamma dolcemente ci invita a non toccare, guai ne facciamo anche troppi. Se stiamo fermi non ci muoviamo e non possiamo uscire dalla materia, se decidiamo di proseguire, anche i più ubbidienti, qualche cristallo lo romperanno, ignorando la sua mano, che ci guiderebbe e proteggerebbe ovunque. Avere per madre il figlio di Dio, il Maestro, 26 è una bella sensazione, e giunti alla cassa, da Satana, cioè il proprietario, la mamma pagherà il conto, e se nulla dovremmo al Karma, Nulla non ci potrà fermare. I bimbi bravi, le anime che iniziano a comprendere il loro limite, cercando l'Umiltà, troveranno il Maestro, e per mezzo dell'iniziazione diventeranno bianchi, sia rossi capricciosi che neri impauriti. Così “Napoli, Leòn e Sicilia” potranno essere ripresi ai mussulmani, il guardiano dovrà aprire la porta, XII secolo, potendo ora lentamente risalire l'astrale, e divenuti nuovamente cristiani, cioè giunti al causale, i roghi, le battaglie, le rotte per mare saranno nuovamente comprese ed accettate. I massacri e le guerre, ricordo di esperienze fatte durante la caduta, testimoni di tanti morti in cui si è stati trucidati o viceversa si è massacrato qualcuno, mentre sprofondavamo nel nostro ego, nella depressione emotiva, nel ghiaccio dei nostri sentimenti, sempre più deboli e lontani dal cuore, serviranno come monito a ricordarci di quanto “ il debole cervello”, cioè una mente slegata e lasciata in balia a se stessa, non concentrata, distaccata dal cuore, possa sempre e solo condurre alla morte morale, al perineo. Giunti infine a Roma, dai “nobili romani”, come accadde nel III secolo prima con Diocleziano e successivamente con Costantino, alfine di proteggere l'integrità dell'Impero da un'eventuale disgregazione, la nostra struttura energetica, fisica e animica, riformeremo l'amministrazione. Le provincie preesistenti suddivise in 100 unità più piccole, raggruppate in dodici regioni, dette diocesi, ciascuna amministrata da un vicario imperiale. Eccoci nel rilegare il libro di Nostradamus, 100 unità più piccole, raggruppate in dodici centurie. Ogni anima ha il suo libro, le sue dodici centurie, così come ogni altro essere vivente, globi terracquei compresi. E la terra e l'epoca del 1500 che allora ospitavano il veggente, non avendo entrambi ancora concluso la loro coscienza e conoscenza, permisero in parte lo scritto, non ancora totalmente completato. Nostradamus terminò la I, II, III, IV, V, VI, VIII, IX, X centuria, scrisse 46 quartine della VII, più 1 precedente che la univa alla VI, ne aggiunse 8 all'VIII, solo 2 all XI ed infine 11 alla XII, attraverso la vibrazione percettiva che insegue la legge quantistica. Si sarebbero potute completare le ultime centurie, solo una volta che i corpi, fisico, astrale, mentale, buddico, atmico, ognuno con il loro tempo e ritmo, addentrandosi nella comprensione e riempito e saturato il loro spazio, avrebbero iniziato a versarsi nel 27 successivo, ma essendo anime vive e naturalmente ancora inserite in un contesto di crescita, anche il libro non poteva essere terminato, fotografato in un suo ancora divenire. Così Nostradamus, affidandoci la splendida foto della sua nave, la sua comprensione animica, che sebbene non abbia ancora attraversato completamente lo stretto, è prigioniera in una delle ultime chiuse, attende la prossima vita, dell'acqua, per poter finalmente proseguire, vedendo ora nella traduzione di parte del suo libro, aprirsi le ultime paratie della chiusa. 12.Dans peu dira faulce brute, fragile, De bas en hault eslevé promptement: Puys en instant desloyale & labile Qui de Veronne aura gouvernement. a ij 12.Tra poco si dirà falce brutale, debole, Dal basso in alto elevato rapidamente: Poi in un istante sleale e fugace Di Verona avrà il governo. a ij (simbolo ebraico, lavoro parzialmente completato, cioè primo capitolo) 12.Alla morte di Teodosio, nel 395 l'Impero Romano fu definitivamente diviso in due, e nel V secolo il potere politico in Occidente passò nelle mani delle tribù germaniche: Goti, Ostrogoti e Visigoti. La caduta dell'Impero Romano d'Occidente nel 476 non segnò il trapasso immediato a una fase di barbarie e i signori dei nuovi regni barbarici che mantennero rapporti con l'Imperatore d'Oriente a Costantinopoli, finsero di governare in suo nome. Gran parte dell'Europa occidentale conservò leggi e istituzioni romane e presto o tardi tutti i barbari si convertirono al cristianesimo, mantenendo intatto il credo ariano, l'eresia buddica. Dopo il fallito tentativo di arrestare la discesa dei Longobardi in Italia nel 568, i Bizantini furono incapaci di riaffermare la propria autorità, e Franchi e papato divennero gli eredi della romanità in Occidente. Così 28 mentre l'Islam, il guardiano, avanzava “dal basso in alto”, l'immaginario europeo, frammentato e sempre più debole, con la benedizione papale si avventurava nelle crociate. “ Poi in un istante sleale e fugace” ecco apparire chi “di Verona avrà il governo”: Venezia. Al centro dei principali traffici con l'Oriente, Venezia, si arricchì grazie alle crociate, e soprattuto durante la IV, nel 1203, saccheggiando, prese la città di Costantinopoli: il ponte del regno astrale. Fondò così l'Impero Latino d'Oriente su una parte dell'Impero Bizantino. Città bellissima, intelligente, mai ribelle. Chi si ribella ha sempre un padrone, mentre anarchica oltre le fondamenta, nata nel mare, ha costituito per tutta la sua lunga vita un fenomeno libero e unico nella storia delle istituzioni, anche in precedenza, quando liberatasi dall'influenza di Bisanzio non aderì mai all'impero. Eccezione anarchica, perché il dogado era una terra che non ricadeva ne sotto la sovranità dell'impero ne tanto meno della Chiesa, anche quando vennero stipulate le famose regalie, diritti spettanti all'autorità sovrana, sancite da Federico I a Roncaglia nel 1158, dove i Comuni riconoscevano all'imperatore le prerogative specifiche della sovranità, rivendicando la loro piena autonomia di governo. Si diede un solo statuto nel 1239, al quale furono apposte solo delle aggiunte, lasciando del tutto intatta la sostanza, conservando istituti che risalgono addirittura al diritto pregiustinianeo ed a quello bizantino. E Verona che dal 1405 divenne terra Veneta, ma non del dogado, solo nel 1613, vede Venezia staccare interamente le sue spire dai territori della terraferma, libera ora finalmente di proclamarsi de iure autonoma. Notai, giudici, medici, speziali, uomini dotti e letterati veronesi, che per amministrare la giustizia, trattare cause penali, civili, commerciali, marittime, senza una particolare distinzione dovettero sempre fare riferimento al doge, complicando enormemente il diritto. E se di Milano si diceva la spatiosa, di Verona, lodata per essere una delle più belle città italiane all'epoca di Nostradamus, per i suoi santi e la sua ricchezza, si fregiava del titolo di minor Jerusalem, piccola Gerusalemme. Per parecchi secoli la sacra dignità dell'urbe sarà paragonata a Gerusalemme, la più sacra delle città del mondo, fino al XV secolo, quando la dicitura “Verona, minor Jerusalem” verrà scelta nel 1474, a decorare il nuovo sigillo di Verona. Persino Dante, nella Divina, rammenta la Porta, Gerusalemme, che conduce a Dio le anime, nel bene e nel male. 29 Satana, il figlio che ha il possesso di questi regni, non permette di uscire, fino a quando la comprensione ed il saldo del karma non sarà completato. Folle ed impossibile la sua realizzazione, persino respirando uccidiamo altre anime, invisibili batteri, rinnovando perpetuamente il debito con lui. Ma non improbabile... si può giungere alla porta, ma se la porta è Umiltà, il Maestro, la nostra testa dovrà per forza chinarsi prima o poi. L'anarchia, nasce proprio in questa non scelta, non necessariamente nel rifiuto del Maestro, ma nella curiosità che alimenta e spinge i polmoni a sempre nuove avventure, ricerche, scoperte, indipendenti, autonome e soprattutto reali e tangibili, proprio perché toccate con mano... Marco Polo era veneziano, ma lo era anche il grande Casanova, a noi a quale chakra affidarsi. Così, mentre Satana pretende da noi il conto, Dio, il Padre ci aspetta amorevolmente comunque, sia che vogliamo uscire da questo grande cilindro con scala a chiocciola interna, dalla porta in basso, che viceversa da quella in alto. Oltre la Luce Amorevole, che attende solo il nostro ritorno. La porta piccola, Verona, e la porta grande, Gerusalemme, possono esser raggiunte indistintamente, sebbene il flusso armonico e musicale, vibri più gioioso nella direzione ascensionale, mentre nel basso il rumore ed il frastuono hanno il sopravvento. Da vera anarchica, vita dopo vita, ho scavato e riletto ogni anfratto possibile, splendido e sporco che fosse, e se la porta celeste donava serenità ed amore, anche nei rapporti con i quali si divide ogni nostra quotidianità, i gradini degli ultimi gironi in basso, oltre a morte, merda e sofferenza, promettevano ben più atroci incontri. Così sebbene alla porta, terminato anche l'inferno, che nelle ore quotidiane si regala come stupro, morte dei figli, suicidi, omicidi, follia, guerre e tutto ciò che la paura vi suggerisce, decisi di inchinarmi ad Umiltà, per proseguire e scoprire ed assaggiare l'oltre. Il misterioso Cavaliere, l'Amore della mia vita... il Maestro, che sebbene mi attendesse a Gerusalemme, scese anch'esso all'inferno, per potermi aprire. Chi però pioniere è nell'anima, compreso che oltre il cilindro, oltre le porte, l'avventura ed il buon senso non ti permetteranno più di tornare, ben consapevoli che questo forse recherebbe danno alle anime che ancora prigioniere vi vivono, terminato il libro, compresa la vita, coloratone i misteri attraverso splendide foto, gira i tacchi, e decide di uscire dall'altra porta: Gerusalemme. Solo un pazzo lo farebbe, un anarchico. Così il mio 30 cognome che già lo sapeva, e memore lo anagramma, riprova ora a risalire l'inferno, ora amando e ridando alla vita, il suo originale colore, bianco e nero, scivolando anche oltre l'aggettivo “Anarchia”, timorosa e consapevole, che anche il suo significato potrebbe intrappolare e schiavizzare, anche solo per le ricerche occulte fine a se stesse. Anarchici si rimane, ma anche gli anarchici si innamorano, ed eccomi nell'osservare lo stesso sguardo negl'occhi di Nostradamus, che giunto anche lui alla piccola porta, dopo aver perso gli affetti più cari, moglie e figli morti di peste, chiedersi se uscire o risalire, ritornare, provare a colorare correttamente tutto ciò, rivivendo errori e manchevolezze, ora con amore e speranza, non più soli, ma al fianco di Dio, il Nostro Amore, la nostra Anima, per scoprire ennesime sensazioni. Così il veggente, scrivendo dell'Impero Romano, diviso tra Occidente ed Oriente, maschile e femminile, sempre più fragile e lacerato dalle orde barbariche, sottolinea e parla in questa quartina, della frattura creatasi tra i due, il nulla, l'anarchia, che approfittandosi di “un istante sleale e fugace” diviene padrona della porta, la piccola Gerusalemme. Vero che Dio il Padre, aspetta ed abbraccia il figlio al suo ritorno, comunque, ma è altrettanto vero che ciò che esce da Gerusalemme, non è la stessa persona che esce da Verona. Ed eccoci ora rileggere Nostradamus, nelle sue prossime e più concrete quartine, dove ormai quasi tralasciando raffronti esoterici e paragoni sovrasensibili, inizia cronologicamente a scandagliare gli eventi futuri, diretto anch'esso a Gerusalemme. Ed il suo libro magico, che letto ora al contrario, tanto magico non lo è più, ci riporta tra le righe di questa quartina, nel dolore che lo cambiò, nella scelta che lo spinse a girare direzione di marcia, iniziandolo alle scritture. “Tra poco si dirà falce brutale, debole” , riconducendo il grande mago all'incubo che personalmente gli aveva rubato moglie e figli: la peste, che in un Europa soffocata da tumulti e sommosse, aggravata dalla recessione economica, dalle carestie, e dalle guerre dinastiche appare in modo così cruento e forte. La Morte Nera....figlia dell'anarchia. a ij 31 13.Les exiles par ire, haine intestine, Feront au roy grand coniuration: Secret mettront ennemis par la mine, Et ses vieux siens contre eux sedition. 13.Gli esiliati per ira, odio intestino, faranno al re grande congiura: Segretamente metteranno nemici con la mina, Ed i suoi vecchi contro la sedizione. 13.”Gli esiliati per ira, odio intestino, faranno al re grande congiura”, i popoli scacciati da Costantinopoli, l'impero Ottomano, furiosi per odio intestino, interno, cioè tra Impero Romano d'Oriente e Impero Romano d'Occidente, allora si uniranno al grande re, Solimano I il magnifico, per cercare vendetta. Nel 1500 gli Ottomani, controllando l'area a sud e a ovest del Mar Nero, con l'ascesa al trono di Solimano, 1520-1566, rivolsero la loro attenzione verso l'Europa, sia potenziando la flotta, che premeva in particolare sul Mediterraneo Orientale, sia in Moldavia. Respinti, dopo il fallimento dell'assedio di Vienna, continuarono ad esercitare una forte pressione alle frontiere dell'Impero Asburgico, sfruttando gli attriti europei per stringere un'alleanza con la Francia contro gli Asburgo e ottenere infine il controllo della Transilvania. I tentativi austriaci di sottrarre agli Ottomani il controllo della Transilvania sfociarono in una guerra. L'avanzata turca su Vienna fu arrestata, ma i turchi assediarono la città; l'assedio fallì, e dal 1687 il conflitto si trasformò in una guerra di conquista per gli Asburgo. L'acquisizione della Transilvania e dell'Ungheria turca trasformò l'Austria in una grande potenza europea, indebolendo i legami tradizionali con il Sacro Romano Impero. Nel XVI secolo l'Impero Ottomano si andò espandendo in Asia sud occidentale, in nord Africa e in Europa sud orientale, e la flotta ottomana rimase la più potente del Mediterraneo fino alla sua sconfitta per opera dei cristiani a Lepanto nel 1571. L'Impero Ottomano, frazionato, è ora divenuto, Croazia, Bosnia Erzegovina, Iugoslavia, Macedonia, Bulgaria, Grecia, Romania, Azerbaigian, Turchia, Siria, Transgiordania, Iraq, Iran, Palestina, Libano, Cipro, Arabia Saudita, Egitto, Libia e Algeria. E “gli esiliati per ira, odio intestino” che “segretamente metteranno nemici 32 con la mina”, vedono in alcune di queste terre, oltre che la patria meravigliosa dell'Islam, purtroppo anche la culla natia dei fanatici integralisti islamici, non nuovi agli attacchi terroristici, compiuti proprio attraverso persone imbottite di tritolo. “Ed i suoi vecchi contro la sedizione”, rappresentano chiaramente alcuni dei loro leader, fanatici religiosi, che sollevando le masse, in modo violento, contro la libertà e la democrazia occidentale, istigano alla ribellione ed alla guerra santa. 14.De gét esclave chansons, chàtz & requestes, Captifs par princes & seigneur aux prisons: A l'avenir par idiots sans testes Seront receus par divins oraisons. 14.Di gente schiava canzoni, canti e richieste, Imprigionato da principi e signori delle prigioni: L'avvenire sarà di idioti senza teste Saranno ricevuti per divine preghiere. 14.Riattraversando ora velocemente il vecchio millennio, ”di gente schiava”. Attraversando ora il XVI e il XIX secolo, assisteremo alla nascita delle colonie europee e degli imperi d'oltremare, alla nascita della tratta degli schiavi, e la formazione di un commercio che getterà le basi per la formazione di un mercato globale. Affari delle compagnie inglesi e olandesi delle Indie Orientali, che riceveranno notevoli impulsi, e bisogno di manodopera per le piantagioni, determinando la più massiccia compravendita di esseri umani mai vista sulla faccia della terra. Commercianti europei, soprattutto inglesi e portoghesi, svolgendo una massiccia tratta di schiavi africani attraverso l'Atlantico ... “di gente schiava canzoni, canti e richieste”, soddisfacendo ogni richiesta, al servizio di principi e ricchi borghesi “imprigionato da principi e signori delle prigioni”. E “l'avvenire sarà di idioti senza teste”, ormai prossimi alla Rivoluzione Francese, gettando le righe sulla prima grave frattura che creerà le basi per il crollo del regale potere divino, fino ad allora nei millenni rimasto immutato. “Saranno ricevuti per divine 33 preghiere”, determinando la fine del potere temporale, concesso ai nobili, investiti del loro ruolo secondo un potere ed un destino divino, e non per merito o scelta. Ed è nella Francia del maggio 1789, che re Luigi XVI, convocando gli Stati Generali, il parlamento di nobili, clero e borghesia, fu deposto. Imprigionato nel 1792, avendo l'Assemblea Nazionale abolito i Privilegi nobiliari ed ecclesiastici, per poi esser ghigliottinato nel 1793. “Senza teste”, e la Francia divenne repubblica. 15.Mars nous menasse par la force bellique Septante foys fera le sang espandre: Auge & ruyne de l'Ecclesiastique Et plus ceux qui d'eux riévoudròt entendre. 15.Marte ci minaccia con forza bellica Settanta volte farà il sangue versare: Auge e rovina dell'Ecclesiastico E molti che da loro non vorranno intendere nulla. 15.La traduzione nelle poche quartine fin ora attraversate, rivelando la grave bellicosità dell'essere umano, colorando di sangue le righe fino ad ora tradotte, rivela “Marte”, la “forza bellica” “che ci minaccia con forza”, unico protagonista. Così Nostradamus, ora datandosi nel tempo, rivela l'inizio delle nostre letture, cioè il periodo in cui sarà tradotto. ”Settanta volte farà il sangue versare: Auge e rovina dell'Ecclesiastico”, dopo la morte di settanta papi, dall'inizio (auge) alla fine (rovina), cronologicamente indietreggiando, giungeremo perfettamente al grande Scisma d'Occidente. Alla separazione del femminile e del maschile, Oriente Occidente. Tornando quindi al 1378 quando morto Gregorio XI, gli succederà Urbano VI, ed i cardinali francesi eleggendo l'antipapa Clemente VII e riconoscendolo legittimo, originarono così lo Scisma d'Occidente. Dal 1378 al 1415, compreso Urbano VI furono eletti 4 papi romani, mentre ad Avignone, sempre dal 1378 al 1449 con Clemente VII 6 antipapi. Nel 1417 concludendosi il Concilio di Costanza, si pose finalmente fine allo Scisma d'Occidente, eleggendo Martino V; dopo 34 di lui i successivi 59 pontefici. Complessivamente dalla frattura creatasi ad Avignone gli ecclesiastici ad oggi sono stati settantuno, papi e antipapi, e con Giovanni Paolo II il settantesimo che “farà il sangue versare”, da poco morto, cedendo il testimone a Benedetto XVI, lascia a lui il compito di giungere alla soglia delle profezie. Ed eccomi per la prima volta scavare tra i libri di Nostradamus. L'anno 2008, novembre, che mi vede comperare qualche libro in più, di quelli che già da bambina possedevo ed avevo provato a leggere... trascurati e presto abbandonati, mal tradotti e non interpretati. Lasciandomi addolorata, intuendo il grande profilo dello scrittore, rispolverato soltanto in occasione del nuovo anno o del nuovo millennio. Dolore che provo anche quando, ogni inizio anno, vedo l'astrologo di turno, generalizzare tutto un anno per tutti gli arieti o gli scorpioni del mondo, dalla Cina al Perù. Patetico. Come se a capodanno si intervistassero i dottori, e si lasciassero andare su previsioni di appendicite o tonsille, nemmeno su un paziente che non conoscono, ma sull'intera popolazione mondiale. L'Astrologia, sacra matematica ancorata ai miti, l'origine etimologica della nostra realtà fisica, è unica e personale, e se studiata correttamente, senza per questo esserne schiavi ed imprigionati mentalmente, riconoscendola nel suo limite scientifico e non divino, occuperà solo e soltanto il posto dignitoso che le spetta, tra le tanti arti e scienze, come i dotti e papi del tempo le riconoscevano. Così tra le tante perplessità, mi convinsi a rileggerlo, pensando che un personaggio colto e conosciuto come lui era al tempo, trascinandosi progressivamente in crescendo fino al giorno d'oggi, non poteva aver scritto qualcosa che non avrebbe proprio potuto esser letto e compreso. Nulla a che vedere poi, per il contenuto, che senza giudicarlo, può successivamente, dalle persone, essere apprezzato oppure no. Rimasto ermetico attraverso le prime due letture, si aprì di li a poco, vedendomi successivamente nel tradurlo. Inizialmente l'unica stranezza che mi balzò agli occhi, era dopo tutti questi secoli, la mancanza di una reale trascrizione del testo originale, accanto alla più sincera e genuina traduzione, innervosendo solo il mio senso di perfezione; ma incappando in buon testo appena finito di stampare da poco, dove era stato eseguito un buon lavoro filologico, aiutandomi con qualche dizionario e la somiglianza dell'antico provenzale alla lingua italiana, cercando in internet il testo originale, iniziai a 35 comprenderlo. Al momento non capii nulla, sottolineando l'apparente mancanza di logica temporale, e tutto, che poteva essere frainteso o utilizzato per un qualsiasi evento storico, sembrava salterellare tra il tempo senza un'ordine od una chiave per poterne fissare la partenza. Essendo astrologa, non mi era difficile datare qua è là sporadiche quartine, ma avendo stima per la scia energetica che ancora abbraccia Nostradamus, intuivo che la chiave era celata in qualche anfratto. Limpida e chiara, come la mente, quando calma permette la meditazione, il semplice ordine cronologico in cui sono state scritte, così come rammentava nella lettera scritta al figlio Caesarem, Cesare, in qualche settimana mi vede scrivere le prime righe, senza trama, senza tracce, senza sapere la meta e il traguardo, traducendo passo passo le sue quartine durante la lettura. Ciò che i secoli mi hanno consegnato, oltre gli intellettuali, gli atei e i materialisti, i razionali e gli scettici, esclusi fino ad oggi nell'interpretarlo....“e molti che da loro non vorranno intendere nulla”. 16.Faulx a l'estang ioinct vers le Sagitaire En son hault A V G E de l'exaltation, Peste, famine, mort de main militaire: Le siecle approche de renovation. 16.Falce nell'acquario quasi congiunta verso il Sagittario Nel suo AUGE d'esaltazione, Peste, fame, morte per mano militare: Il secolo si avvicina alla rinnovazione. 16.Bene, inseguendo ora Nostradamus attraverso il tempo, proseguendo, e non più attraverso segreti alchemici pensieri, riservati ai pochi, e che occultano le sue prime introduttive quartine, eccoci insieme, ora, sfogliare pagine e pagine di storia, attraverso gli ultimi secoli, fino alle soglie del nostro immediato, del nostro contemporaneo. Aprendo la sedicesima quartina, ”Falce nell'acquario quasi congiunta verso il Sagittario. Nel suo AUGE d'esaltazione, Peste, fame, morte per mano militare: Il secolo si avvicina alla rinnovazione.”: Saturno (falce) nell'acquario, quasi 36 congiunto al Sagittario, nel punto massimo (auge) di esaltazione, portando peste, fame, attraverso le guerre napoleoniche, ormai è prossimo alla fine del secolo. Il brillante Napoleone Bonaparte, cui erano stati affidati diversi incarichi di rilievo durante la rivoluzione francese, ritornando dalla Campagna d'Egitto per dirigere un colpo di stato, venne posto alla guida della Francia come Primo Console, riformando il sistema di amministrazione giuridico, la Chiesa e l'educazione. Ed ora nel 1804, appena dieci anni dopo l'esecuzione di Luigi XVI, vedremo Napoleone assumere il titolo di Imperatore, assegnando ai membri della propria famiglia le corone degli stati conquistati, sconvolgendo il consolidato ordine europeo e spazzando via stati e istituzioni nazionali. 17.Par quarante ans l'Iris n'aparoistra, Par quarante ans tous les iours sera veu: La terre aride en siccité croistra, Et grands deluges quand sera aperceu. Par 17.Per quarant'anni l'Iris non apparirà Per quarant'anni tutti i giorni sarà visto: La terra arida in secca crosta, E grande diluvio quando sarà intravisto. Per 17.”Per quarant'anni l'Iris non apparirà. Per quarant'anni tutti i giorni sarà visto”. Per quarant'anni la guerra non apparirà, per quarant'anni tutti giorni sarà vista. L'iris, l'antico fiore di luce di Firenze, detto anche bianco fiore di luce, sarà brillante come quello che accompagnerà concludendo i quarant'anni che lo vedranno, nelle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki, attraverso la bomba che gli darà forma. Ed ecco, proseguendo nel tempo accanto alle quartine di Nostradamus, un rapido stralcio dell'Iris: lasciato Napoleone, le rivalità militari e imperialistiche tra Gran Bretagna e Francia, Germania e Impero Austro Ungarico, che porteranno nel 1914 allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, causeranno milioni di morti, 37 ridisegnando la carta d'Europa. L'impero asburgico e quello Ottomano crollando, determineranno la nascita di numerosi piccoli stati, oltre che causare anche una crisi territoriale in Medio Oriente. Nel 1917, l'impero russo imploderà nella rivoluzione ed affonderà nella guerra civile. Gli ex-territori ottomani, dividendosi nella repubblica Turca, abbandoneranno Siria, Iraq e Transgiordania a Francia e Gran Bretagna, che alla fine della prima guerra mondiale, inizieranno a sviluppare movimenti per l'indipendenza. Nel 1939 l'espansionismo nazionalista della Germania, dell'Italia e del Giappone, porterà alla Seconda Guerra Mondiale, devastando Europa, Asia e URSS, ed uccidendo più di 50 milioni di persone, tra cui 21 milioni di cittadini sovietici e 6 milioni di ebrei. Terminato il grave conflitto, con lo scoppio di due bombe atomiche in Giappone, si aprirà l'era nucleare. L'intervento degli Stati Uniti, grazie all'aiuto dato durante la guerra, li trasformerà nella futura potenza mondiale. Dopo la guerra, l'Europa divisa in due blocchi, uno ad ovest, capitalista, sotto l'indiretto controllo degli USA, l'altro ad est, comunista, dominato dall'URSS, vedrà anche la Germania, divisa nel 1947 in ossequio alla stessa logica, giocando un ruolo fondamentale nella tensione che si venne a creare tra i due blocchi. Tra il 1945 e il 1952 esodi coatti di massa e persecuzioni colpirono molte persone. Dopo la guerra milioni di profughi vagarono per l'Europa; più di 31 milioni di persone furono costrette a lasciare le loro case e a stabilirsi in altri paesi nel tentativo di dare uniformità etnica e linguistica agli stati definiti dai nuovi confini. Secondo gli accordi di Potsdam, cosacchi e prigionieri di guerra russi furono rimpatriati con la forza, spesso per venir uccisi o imprigionati; milioni di tedeschi abbandonarono l'Europa orientale per sfuggire all'Armata Rossa; scambi di popoli accompagnarono gli spostamenti di confini, per esempio tra Polonia e repubbliche baltiche e tra Iugoslavia e Ungheria. Con l'occupazione della Carelia i russi allontanarono dalla regione i finlandesi e molti ebrei volarono in Palestina o negli USA. Dal 1914 al 1953, l'iris sarà visto. “ Per quarant'anni l'Iris non apparirà” e sarà pace. “La terra arida in secca crosta, e grande diluvio quando sarà intravisto”: l'attuale surriscaldamento, l'effetto serra, lo tsunami, “il grande diluvio”, le piogge torrenziali e monsoniche ormai stranamente europee, i cicloni sempre più imprevedibili e frequenti negli Stati Uniti d'America, ed i 38 quarant'anni che dal 1954 al 1994 sono trascorsi, accanto al terrorismo fondamentalista islamico che avanza, l'iris, la guerra, si comincerà ad intravedere. 18.Par la discorde negligence Gauloyse Sera passaige Mahommet ouvert: De sang trempe la terre & mer Senoyse Le port Phocen de voiles & nefs couvert. 18.Per la discorde negligenza Francese Sarà aperto passaggio a Maometto: Di sangue intriso la terra ed il mare Sinuese Il porto di Marsiglia di vele e navi coperto. 18.Ed è per lo sfruttamento e la poca considerazione morale ed economica in cui gli stati prima sfruttati dall'Europa, per un suo personale tornaconto, poi abbandonati alla propria ignoranza culturale e industriale, ex-colonie in Africa e Asia, che Nostradamus, ammonendo in particolare le ex-francesi, “per la discorde negligenza Francese, sarà aperto passaggio a Maometto”, porta la quartina attraverso il grave flusso dei profughi nord-africani alla ribalta nei nostri telegiornali di questo moderno e nuovo millennio. La gara per il controllo politico dell'Africa iniziò nel 1880. Il controllo europeo venne imposto con guerre di conquista. Nel 1914 l'Africa era interamente divisa, ed i confini che non tenevano in alcun conto le sue tradizioni culturali o linguistiche, vedevano in lotta gli europei per ampliare i propri imperi. Resistenze armate, sia in Africa che in Asia, contro la Francia in particolare, che la videro protagonista purtroppo in tragiche guerre e scontri armati. Eccone l'elenco: 1915-1916 contro l'Algeria; 1897-1900 contro l'Africa Equatoriale Francese; 1898-1904 contro il Madagascar; 1884-1898 contro l'Africa Occidentale Francese; 1885-1916 contro l'Indocina Francese. Nostradamus proseguendo “di sangue intriso la terra ed il mare Senuese, il porto di Marsiglia di vele e navi coperto”, scrivendo della bella Sinuessa, colonia latina, fondata nel 295, vicino a Capua e Nealopis, Napoli, altro non fa che descrivere il lato oscuro 39 della nostra bella Italia, tra lotta di Camorra e guerra per il potere e la gestione della criminalità. Splendido il libro appena uscito, e letto, di Roberto Saviano, Gomorra, che ne disegna gli spietati contorni. Così gli spostamenti facili e le comunicazioni veloci, dell'ultimo secolo, che hanno incoraggiato la diffusione del crimine organizzato ben oltre i confini nazionali, sottoponendo ad un processo di globalizzazione, hanno favorito la crescita dei reati come la corruzione negli affari e nella finanza, lo spaccio di droga, la prostituzione, il gioco d'azzardo, le estorsioni e il riciclaggio di denaro, assumendo dimensioni globali, vedendo in porti marittimi come Napoli e Marsiglia, la bocca che farà proseguire il flusso clandestino poi per via terra verso il nord Europa. Le stesse rotte che usavano i Fenici, i Punici o i Greci, per depredare e colonizzare le coste che si affacciavano un tempo al Mare Nostrum, così Afghanistan e Pakistan, attraverso il silenzioso consenso criminale di chi è corrotto, Iran, Iraq, Grecia, passando lo Stretto di Messina, arrivando a Sinuessa, consegnando parte del loro bottino alla bella francese, Massalia, ricalcano navigando le rotte un passato utilizzate per lo stesso scopo, depredando, portando nuova morte e nuovo male. 19.Lors que serpens viendront circuir l'are, Le sang Troien vexé par les Hespaignes Par eux grand nombre en sera faicte tare, Chief, fuyct cache aux mares dàs les saignes. 19.Allora che i serpenti verranno a girare nel deserto, Il sangue Troiano sarà versato dagli Spagnoli Da essi grande numero saranno misurati, Capo, fuggito nascosto nel fango. 19.Nostradamus, riavvolgendosi tra le righe, quasi giunto alle porte del nuovo millennio, ricorda come la storia, l'animo umano, ciclicamente si ripete, e le anime, che scacciate dal buddico, imploderanno all'ateo primo chakra, giungeranno nuovamente al giorno del loro giudizio. Le anime rosse, “i serpenti”, giunti nel 40 deserto, verseranno nuovamente “il sangue Troiano”. Hemeroscopium, Mainaca cioè Malaga, città spagnole, in origine colonie greche, nell'ottobre 1937, dopo aver concluso le elezioni, “da essi grande numero saranno misurati”, durante le quali giunse al potere il fronte popolare, con un governo di sinistra, videro innescare la rivolta dei gruppi conservatori. Seguì una sanguinosa guerra civile, che vide infine i nazionalisti di destra, guidati dal generale Franco, appoggiati da Germania e Italia, trionfare contro i gruppi repubblicani. Famosa, a questo proposito, fu la repressione di una rivolta dei minatori delle Asturie, ottobre 1934, che costò agli insorti circa 3.000 morti, 7.000 feriti e 40.000 incarcerati, tra il fango della miniera. “Capo, fuggito nascosto nel fango”. 20.Tours, Orleàs, Bloys, Angiers, Reìs, & nàtes Citès vexèes par subit changement: Par langues estràges seront tendues tentes Fluves, dards Renes, terre & mer trèblemèt. 20.Tours, Orleans, Bloys, Angiers e Nantes Città oppresse per l'improvviso cambiamento: Tra le lingue straniere saranno tesi tranelli Fiumi, dardi fiume Reno, terre e mare tremeranno. 20.“Città oppresse” dalla Grande Guerra, la Seconda Mondiale, che di li a poco esploderà, “Tours, Orleans, Bloys, Angiers e Nantes” per esser poi liberate dagli alleati. L'invasione alleata del Nord Europa, che cominciò con lo sbarco in Normandia, operazione Overlord. La più grande invasione da costa a costa della storia. Il 6 giugno 1944, otto divisioni della marina e dell'areonautica, con 6.500 navi e 12.000 aerei, che si attestarono in Normandia e che da qui liberarono la Francia. “Tra le lingue straniere saranno tesi tranelli” operazione decisa in una conferenza a Teheran, tra Churchill, Stalin e Roosevelt. Nei primi mesi del 1945 quando la guerra volse al suo epilogo. Fra il gennaio e il febbraio i Russi avanzeranno dalla Vistola all'Oder, sul quale la Wehrmacht riuscirà temporaneamente a bloccarli. Ma l'offensiva riprenderà 41 immediatamente sul fronte occidentale, dove gli Anglo-americani, dopo aver sconvolto la rete ferroviaria tedesca con bombardamenti aerei di proporzioni apocalittiche, procederanno oltre il “Reno” e raggiungeranno l'Elba. Qui essi si attestano ad attendere le truppe russe, che a loro volta occuperanno Vienna e, superato l'Oder, s'impadroniranno di Berlino. 21.Profonde argille blanche nourrir rochier, qui d'un abysme istra lacticineuse, En vain troubles ne l'oseront toucher Ignorants estre au fond terre argilleuse. 21.Profonda argilla bianca nutrirà la roccia, che da un abisso uscirà lattiginosa, Invano truppe non l'oseranno toccare Ignorando essere nel fondo terra argillosa. 21.Tra conflitti, morte e malattie, come semplicemente abbiamo studiato a scuola, ecco un ritaglietto, piccolo piccolo, collocato a lato del libro di storia: sereno e pacifico appunto scientifico, che serve a Nostradamus per accompagnare il suo esoterico calendario. La scoperta della penicillina, che nel 1928 porterà alla nascita degli antibiotici, potenti farmaci in grado di combattere malattie endemiche come la tubercolosi; sebbene, i sovradosaggi hanno fatto si che molti batteri sviluppassero resistenza agli antibiotici, dando via a ricerche per nuovi agenti contro la malattia. Tra i primi a beneficiare degli antibiotici furono i soldati americani feriti nel Pacifico durante la Seconda Guerra Mondiale. 22.Ce que vivra & n'aiant aucun sens, Viendra leser à mort son artifice: Autun, Chalon, Langres & les deux Sens, La gresle & glace fera grand malefice. a iij 42 22.Ciò che vivrà non avrà alcun senso, Verrà lasciato morire con il suo artificio: Autunno, Chalon, Langres e le due fazioni, La grandine e il ghiaccio faranno grande maleficio. a iij (simbolo cabalistico-lavoro svolto per la metà) 22.Le cure saranno efficaci, sebbene l'antibiotico lasciando vivere in un certo qual modo il virus lo strutturi a creare un anticorpo per guarire: “verrà lasciato morire con il suo artificio”. “La grandine e il ghiaccio faranno grande maleficio”: ed eccoci in piena guerra fredda. Durante il corso della seconda guerra Mondiale, USA, URSS e Gran Bretagna avendo solennemente dichiarato che dopo la vittoria i trattati di pace si sarebbero ispirati al principio dell'autodecisione dei popoli, in realtà, decisero le questioni fondamentali nella conferenza anglo-russa-americana di Teheran. USA e URSS, “le due fazioni”, decisero di dividere la Germania e l'Europa in due, come a suo tempo fecero gli inglesi, dopo aver colonizzato la Francia, nel 1200, separando le città francesi di “Chalon sur Marne” e “Langres”, una divenuta inglese e l'altra rimasta francese. Sorte che ben presto subì anche Berlino. a iij 23.Au mois troisiesme se levant le soleil, Sanglier, liepard au chàp mars pour còbatre. Liepard laisse au ciel extend son oeil, Un aigle autour du soleil voyt s'esbatre. 23.Al terzo mese levandosi il sole, Cinghiale, Leopardo nel campo tedesco per combattere. Leopardo lascerà nel cielo estendere il suo sguardo. Un'aquila intorno al sole veduta scontrarsi. 23.“Al terzo mese levandosi il sole” dopo quasi tre mesi nella 43 conferenza di Yalta, si decise la divisione dell'Europa in due zone d'influenza, dominate rispettivamente dagli Stati Uniti (leopardo) e dall'Unione Sovietica (cinghiale), mentre l'Inghilterra, che formalmente continuava ad apparire come una potenza in primo piano, si schierava dalla parte dell'America, ma in una posizione del tutto subordinata, al “Leopardo lascerà nel cielo estendere il suo sguardo”. L'alleanza fu resa più compatta ed efficiente mediante una speciale organizzazione che, dalle iniziali della sua denominazione inglese, ha preso il nome di N.A.T.O. La linea di demarcazione fra le due zone di influenza attraversando la Germania, dopo un periodo di occupazione impostole dai vincitori, finì col costituirsi in due stati: la Repubblica Federale Tedesca, nella zona di influenza statunitense, e la Repubblica Democratica Tedesca, nella zona d'influenza sovietica. “Un'aquila intorno al sole veduta scontrarsi”, sono i giorni che vedono protagonista il B17 o fortezza volante, il bombardiere americano, utilizzato dagli Stati Uniti per raid aerei ... solo diurni perché senza radar... su tutta l'Europa che devastò gran parte del territorio e delle città tedesche. 24.A citè neusue pensif pour condemner, Loysel de proye au ciel se vient offrir: Apres victoire a captifs pardonner, Cremòe & Màtoue gràds maux aura souffert 24.Da città nuova pensiero per condannare, L'uccello da prova in cielo si viene ad offrire: Dopo la vittoria perdona i prigionieri, Cremona e Mantova grandi mali avrà sofferto 24.“Da città nuova pensiero per condannare” “dopo la vittoria perdona i prigionieri”: al termine delle ostilità i dissensi fra gli alleati, rimasti in ombra fino a quando si trattava di battere il nemico comune, manifestandosi con asprezza nella guerra fredda, tra il blocco occidentale, liberale e capitalistico, guidato dagli Stati Uniti, e il blocco orientale comunista, guidato dalla Russia, nacque il Patto Atlantico. Un'alleanza militare, la N.A.T.O. , dominata dagli Stati 44 Uniti e nata a Washington, tra USA, Canada, Francia, Inghilterra, Italia, Norvegia, Danimarca, Islanda, Portogallo, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Turchia, Grecia, Repubblica Federale Tedesca e Spagna, mentre l'URSS raggruppava accanto a se, con il Patto di Varsavia, la Repubblica Democratica Tedesca, la Polonia, la Cecoslovacchia, l'Ungheria, la Romania, la Bulgaria e l'Albania. Ed ecco apparire “l'uccello da prova in cielo si viene ad offrire”, i Kamikaze. In America chiamato suicidio, in Giappone considerato una forma di sacrificio, il vento divino. Nella mitologia scintoista i kami, esseri superiori, sono presenti nei fiumi, nelle rocce, negli alberi e nei fenomeni naturali. Kaze significa vento. Ed è il nome dato ai piloti nipponici suicidi in memoria delle tempeste che nel XIII secolo travolsero le flotte inviate alla conquista del Giappone dall'Imperatore cinese Qiubilai, fondatore della dinastia mongola. Riuscirono ad infliggere al nemico notevoli perdite, benché abbattuti prima di raggiungere il bersaglio, carichi di bombe ad alto esplosivo, i loro caccia affondarono 34 navi e ne danneggiarono 280, mentre 1228 giovani kamikaze si inoltravano attraverso la morte. Lasciando ora il Giappone, tornando in Italia, alleati entrambi con i nazisti nella Seconda Guerra Mondiale, Nostradamus ricorda come nel 760 sia “Cremona” che “Mantova” allora longobarde, sconfitte e prese da Pipino, il re dei Franchi, cedute successivamente al Papa, per estendere maggiormente i confini dell'allora Europa cristiana, saranno presto riprese, e riconsegnate alla fede. Così il Giappone e l'Italia, restituite dagli alleati alla saggezza. 25.Perdù, trouvè, cachè de si long siecle Sera pasteur demi dieu honore, Ains que La Lune acheve son grand cycle Par autres veux sera deshonorè. 25.Perduto, trovato, nascosto da così lungo secolo Sarà pastore semi dio onorato Prima che La Luna compia il grande ciclo Da altri vecchi sarà disonorato. 45 25.L'India, che ha dovuto constatare come le promesse di autonomia fatte dall'Inghilterra nei momenti più critici della Seconda Guerra Mondiale non siano state mantenute, trova in Gandhi, 1869-1948, “pastore semi dio onorato” una guida altissima nella statura morale e politica. Questi predica la non violenza e la resistenza passiva, e riuscendo ad impegnare le masse popolari in vastissime operazioni dimostrative, le farà prendere coscienza dei propri diritti e maturare le premesse di una futura libertà. Nel 1935 gli Inglesi concederanno all'India una nuova costituzione, nella speranza di di frenare con concessioni parziali il nazionalismo indiano: ma in effetti questa non sarà che una tappa verso la ormai inevitabile indipendenza totale. L'India, che aveva già ottenuto un certo grado di autonomia grazie alle agitazioni promosse da Gandhi, poté proclamare la propria indipendenza il 15 agosto 1947 col pieno consenso del governo britannico. La popolazione mussulmana, peraltro, si staccò dal rimanente corpo dell'India e costituì il Pakistan: uno stato diviso in due zone territoriali non contigue, l'una nella vallata dell'Indo, l'altra intorno alle foci del Gange, Bengala Orientale. Fra l'India e il Pakistan sorsero gravi tensioni di natura politico-religiosa, in conseguenza delle quali perì lo stesso Gandhi, il 30 gennaio 1948, vittima del fanatismo di un indù che, assassinandolo, volle punire il suo atteggiamento di comprensione e di tolleranza nei confronti dei mussulmani. “Prima che la luna compia il grande ciclo”, prima che l'Islam completi il suo percorso evolutivo, giungendo all'Ebraismo, proseguendo nel Cristianesimo, oltre il Buddico, e le antiche radici dell'Induismo, fino ai piedi del Maestro, prima che lo stesso Gandhi possa naturalmente giungere alla sua naturale morte, “da altri vecchi sarà disonorato”, Gandhi sarà ucciso. 26.Le grand du fouldre tombe d'heure diurne, Mal & predict par porteur postulaire Suivant presaige tumbe d'heure nocturne, Conflit Reins, Londres, Etrusque pestifere. 26.La grande folgore caduta d'ora diurna, Male e predizioni alla progenie portate 46 seguendo il presagio accaduto nell'ora notturna, Conflitto Reims, Londra, Etrusca pestifere. 26......”ore 8.15 del 6 agosto 1945. Bel tempo, cielo senza nubi. Tre B-29 americani, provenendo da nord-est alla quota approssimativa di 8.500 metri, apparirono improvvisamente nel cielo di Hiroshima. Uno di essi fermò i motori, scese in picchiata sul centro della città, sganciò una bomba atomica e, con una repentina conversione a destra, si allontanò a tutta velocità in direzione nord-ovest. La bomba precipitò rapidamente lasciandosi dietro una coda di colore rossastro, e un minuto e mezzo dopo, ad una altezza di circa 570 metri, esplose in una sfera di fuoco del diametro di sessanta metri e della temperatura di trecentomila gradi di calore. Lo scoppio proiettò verso il suolo velocissime fiamme rosso, blu e marrone, radioattivando il quaranta per cento dell'area cittadina. Simultaneamente una colonna di fumo bianco a forma di fungo salì a tremila metri di altezza in quarantotto secondi, e in otto minuti e mezzo raggiunse i novemila metri, ai confini della stratosfera. Un quarto d'ora più tardi, una pioggia densa e vischiosa, che dopo due ore si trasformò in una sorta di pioggia minutissima, fece precipitare a terra le particelle radioattive di cui la nuvola era carica. La pressione dell'aria appiattì al suolo tutti gli edifici entro un raggio di due chilometri e mezzo. Venti minuti dopo l'esplosione, una serie di incendi, che ridussero in cenere gran parte degli edifici, divamparono in vari punti della città. In questo olocausto senza precedenti più di 240 mila persone persero la vita e più di 100 mila riportarono ferite più o meno gravi” ..... è ciò che è scritto nella didascalia esposta nell'attuale museo a Hiroshima. “Seguendo il presagio accaduto nell'ora notturna, conflitto Reims, Londra, Etrusca pestifere” tornando sul fronte europeo, Nostradamus raccontando della più grande guerra della storia, concludendo, nel descrivere il dramma ed il dolore delle città ora riprese e liberate dagli alleati. La guerra che iniziò con una serie di aggressioni e conquiste da parte della Germania nazista, tra il 1938 e il 1941, trasformata poi da Hitler in guerra totale, portando sulla scena Inghilterra, Russia e Stati Uniti, alleati contro Hitler, vedendo anche la città di Londra attaccata con missili balistici, dalle bombe V1 ai missili V2, settembre 1939-maggio 1941, nazisti, mentre, negli anni 47 successivi, la ritirata tedesca, accompagnata sotto una massiccia ondata di bombardamenti anglo-americani, accanto allo sbarco in Sicilia, in Normandia, nel Sud della Francia, ormai incapace di tener testa alle forze anglo-americane e sovietiche, nel maggio 1945, sull'Elba, terre etrusche, subire la resa incondizionata... “Etrusca pestifere”. 27.Dessoubz de chaine Guien du ciel frappe, Non loing de la est cachè le tresor, Qui par longs siecles avoit este grappè, Trouve moura: l'oeil crevè de ressort. La 27.Disotto della catena Guien dal cielo schiacciato, Non lontano di là è nascosto il tesoro, Qui per lunghi secoli è stato accumulato, Trovato morirà: l'occhio bucato dal soccorso. La 27.”Non lontano di là è nascosto il tesoro”. Nel XIX secolo i resti fossili, di cui si scoprì la natura, vennero usati per classificare le rocce e determinare la sequenza stratigrafica. I diversi strati venivano denominati con toponimi geografici: per esempio, le montagne del Giura, “disotto della catena Guien dal cielo schiacciato”, diedero il nome al giurassico, cui risalgono rocce contenenti fossili di dinosauro, “qui per lunghi secoli è stato accumulato”. Trovato, il fossile, il suo sguardo verrà alla luce con gli scavi.... “trovato morirà: l'occhio bucato dal soccorso”. 28.La tour de Bouq gaindra fuste Barbare, Un tèps apres barque hesperique, Bestail, gès, meubles tousdeux feròt gràt tare Taurus & Libra quelle mortelle picque! 48 28.La torre di Bouq ospiterà la nave barbara, Molto tempo dopo la barca italiana, Bestie, gente, mosse tutti e due faranno grande tara Germania e Italia quale mortale picca! 28.Rivolte politiche, guerre e difficoltà economiche diedero un potente impulso all'immigrazione. Nel 1816-17 a causa delle guerre napoleoniche, dalla Germania sud occidentale partì il primo flusso di emigranti per l'America settentrionale e il Canada. Nel 1881-90 i tedeschi che migrarono furono addirittura 1.300.000. Verso il 1900 anche l'Italia iniziò ad emigrare, non solo verso l'America Settentrionale ma anche in Argentina, fino a quando nel 1910 raggiunse il picco massimo di 2 milioni di persone, “bestie, gente, mosse tutti e due faranno grande tara”. Gli emigranti che lasciavano l'Europa per gli USA dovevano affrontare un viaggio durissimo, stipati tra la folla accalcata sulle navi. Spesso in fuga dalla fame e dalla guerra, venivano impiegati per i lavori pesanti, specie nella costruzione della ferrovie o della miniere d'oro e di stagno, “Germania e Italia quale mortale picca!”. “La torre di Bouq ospiterà la nave barbara, molto tempo dopo la barca italiana” e Boston, avrà il compito di accogliere le genti germaniche ed italiche. Il Boucher, è un tumulo, una torre funeraria, costruita in prossimità di Boston, dai nativi americani nel 700-400 a.c. 29.Quand le poisson terrestre & aquatique Par forte vague au graviet sera mis, Sa forme estrange suave & horrifique, Par mer aux murs bien tost les ennemis. 29.Quando il pesce terrestre e acquatico Con forte onda sulla spiaggia sarà messo, la sua forma strana persuasiva e orrifica, Per mare alle mura ben presto i nemici. 29.Deciso durante la Conferenza di Teheran lo sbarco in Normandia mostrò la potenza e le eccezionali capacità organizzative dell'esercito 49 americano, “con forte onda sulla spiaggia sarà messo”. La flotta d'invasione comprendeva unità di ogni tipo: 138 navi da guerra, 4.000 mezzi navali da sbarco, “Il pesce terrestre e acquatico” anfibi, circa 1.000 cacciatorpedinieri e 3.000 tra corvette, dragamine e rimorchiatori. Per la costruzione di un porto artificiale, “per mare alle mura”, che consentisse lo sbarco rapido e simultaneo di più navi furono fabbricati 136 grandi cassoni di cemento che, rimorchiati ed affondati nei pressi dei luoghi d'attracco, si sarebbero trasformati in veri e propri moli. 30.La nef estrange par le tourment marin Abourdera pres de port incongneu, Nonobstant signes de rameau palmerin Apres mort, pille: bon avis tard venu. 30.La nave straniera per tempesta marina Abborderà vicino al porto sconosciuto, Nonostante i segni del ramo di palma Dopo morte, dei predatori: buon avviso tardi arrivato. 30.Il ritorno degli ebrei nella terra promessa. “Nonostante i segni del ramo di palma”, nonostante siano giunti nella terra, culla delle religioni, della pace, la Palestina, “la nave straniera per tempesta marina, abborderà vicino al porto sconosciuto”, la nave giungerà ad Haifa, porto sconosciuto, dove saranno respinti. Nel 1948 la Gran Bretagna impose un blocco sui mari attorno ad Israele per impedire alle navi cariche di rifugiati ebrei di approdare, in fuga dai paesi nei quali fino ad ora avevano vissuto. L'episodio prima menzionato, vede i 700 ebrei, ai quali fu impedito di sbarcare, utilizzare la fune che li collegava alla costa, per giungere a terra. “Dopo morte, dei predatori: buon avviso tardi arrivato”, terminata la Seconda Guerra Mondiale, nel 1948 si è testimoni infine della creazione dello stato d'Israele. 50 31.Tant d'ans les guerres en Gaule dureront, Oultre la course du Castulon monarque, Victoire incerte trois grands couronneront Aigle, coq, lune, lyon, soleil en marque. 31.Molti anni le guerre in Francia dureranno, Oltre il corso di Castulon Monarca, Vittoria incerta tre un grande incoroneranno Aquila, gallo, luna, sole in marco. 31.“Molti anni le guerre in Francia dureranno”, con la Rivoluzione Francese, attraverso le guerre napoleoniche, fino alla Prima ed alla Seconda Guerra Mondiale, ed anche “oltre il corso di Castulon”. Castellòn de la Plana, in Spagna, testimone nel luglio del 1938, l'ultima città sul fronte controllato dalle forze nazionaliste, opposto alle repubblicane, vedendo il generale spagnolo Franco, guida dei nazionalisti di destra, che appoggiato da Germania ed Italia, trionferà contro i repubblicani. “Vittoria incerta tre un grande incoroneranno”. Germania (aquila), Francia (gallo), Spagna (luna), Italia (sole) in guerra (in marco-Marte), incoronando l'unico che vincerà: il male. 32.Le grand empire sera rost translatè En lieu petit qui bien tost viendra croistre: Lieu bien infime d'exigue comtè Ou au milieu viendra poser son sceptre a iiij*...errore nel manoscritto, che si ripete sia nell'edizione di Albi che di Vienna del 1555, mentre la giusta collocazione del simbolo, si dovrebbe trovare alla quartina numero 33, la successiva.. 32.Il grande impero sarà presto trasferito In un luogo piccolo che ben presto crescerà: Luogo davvero infimo d'esigua contea Dove nel mezzo verrà a posare il suo scettro 51 32.Israele! Fin dalla fine dell'800 il sionismo alimentò un flusso di ebrei verso la Palestina, tanto che, dopo che la regione fu assegnata come mandato all'Inghilterra, nel 1923, si affacciò il progetto, rimasto allora irrealizzato, della costituzione di uno stato ebraico. Negli anni trenta e dopo la Seconda Guerra Mondiale, in conseguenza alle atroci persecuzioni naziste, l'immigrazione degli Ebrei sopravvissuti al genocidio si fece più intensa. “Dove nel mezzo verrà a posare il suo scettro” dando inizio alla creazione di Israele, nel mezzo dello stato palestinese. Religioni e leggi diverse, tradizioni e culture opposte, che costrinsero 600.000 palestinesi ad abbandonare la loro patria pur di non soggiacere alla sovranità d'Israele, mentre l'Inghilterra, per non compromettere i discreti rapporti nella zona, con le popolazioni medio-orientali, cercava invano di frenare ed ostacolava il grande afflusso di immigrazione. Così, sebbene i confini di tanti e troppi stati, Europei, Africani, Americani, Asiatici, Australiani, sono sempre stati decisi e delineati nel sangue e attraverso la guerra, e non nel reciproco rispetto etnico, linguistico e culturale, ormai a mezzo secolo della fine del millennio, mentre il mondo stava cercando di porsi come obbiettivo il rispetto dei valori altrui, l'Inghilterra e il silenzioso consenso europeo e statunitense, non frenarono, ma addirittura aiutarono lo sventramento di uno Stato sovrano, che da ben 1300 anni era occupato da un popolo, che a lo stesso da il nome: Palestina. (aiij *...errore nel manoscritto, che si ripete sia nell'edizione di Albi che di Vienna del 1555, mentre la giusta collocazione del simbolo, si dovrebbe trovare alla quartina numero 33, la successiva.). 33.Prés d'un grant pont de plaine spatieuse, Le grand lyon par forces Cesarées Fera abbatre hors cité rigoreuse, Par effroy portes luy seront reserées. 33.Accanto ad un grande ponte in una pianura spaziosa, Il grande leone con forze Cesaree Farà abbattere fuori città rigorosa, Per paura le porte gli saranno sbarrate. 52 a iiij (simbolo cabalistico-lavoro terminato) 33.Tre milioni di uomini, il popolo palestinese, “per paura le porte gli saranno sbarrate”, dovrà andarsene, o perché cacciato, o per scelta personale, per paura, o incompatibilità religiosa e morale, costretto a fuggire, dalla propria casa e dalla propria terra. La Palestina, dove i palestinesi, vivevano prima della costituzione dello Stato di Israele, che ospita oggi solo 530 mila palestinesi, mantenuti in condizioni di inferiorità politica ed economica, vede i rimanenti, esiliati o dispersi, in Giordania, Siria, Egitto o nei paesi del Golfo Persico. Il milione che sono rimasti, e che vive nei territori occupati, creati da Israele nel 1967, la purtroppo famosa striscia di Gaza, sembra dimenticare il loro popolo esule, circa 700 mila, raccolti nei campi profughi, dove le condizioni di vita sono, fra tutte, le peggiori. Nostradamus, che nelle righe della quartina precedente era felicemente soddisfatto del ritorno alla Porta, a Gerusalemme, del popolo ebraico, non può esser indifferente all'allontanamento di chi da sempre vi è a guardia, il popolo mussulmano. E scrivendo dell'esodo palestinese, costretto ad abbandonare la riva occidentale del Giordano, oltrepassando il ponte di Allenby, “accanto ad un grande ponte in una pianura spaziosa”, per raggiungere la Giordania non occupata, vede gli israeliani contrapporre una difesa esagerata rispetto all'attacco palestinese: “il grande leone con forze Cesaree”. Fin da bambina, ancora poco comprendendo la politica, ma riconoscendo bene il terrore ed il sangue della guerra, ho visto nei telegiornali questi due splendidi popoli massacrarsi con le più giuste intenzioni. Terroristi, si ma perché costretti, casa loro, si ma da sempre la terra promessa, culla ebraica e poi cristiana, ma da secoli e secoli territorio legittimo mussulmano... mentre i bambini palestinesi morti nelle braccia delle loro madri, erano uguali ai figli uccisi delle israeliane. Madri che urlavano, gemevano, singhiozzavano, sangue che la mia prima televisione rifletteva in bianco e nero, ora sempre più rapido, vicino, colorato ed attuale, nei nuovi monitor al plasma e internet. Dialogo e tregue interrotte, giustamente, a volte e per un fronte o per l'altro, dimenticando lo scopo per cui quello stato, quegli stati, Palestina ed Israele, sovrani entrambi, esistono: LA PORTA. Così Satana che ci mette lo zampino, insanguinando gli animi, 53 insanguina la terra, frammenta il cristallo, mentendo all'anima, l'aiuta a disperdersi nelle atrocità e nei dolori, ormai dimentichi di proseguire e di andare oltre. Si assiste ormai da decenni all'assenza di flessibilità politica da parte di Israele nei confronti palestinesi, rifiutando di riconoscerne la nazionalità, contrapposta agli arabi, che non riconoscono l'entità sionista. Percepita da entrambi come un corpo estraneo, Israele ha reagito progressivamente trasformandosi in una sorta di fortezza assediata, che per difendersi è diventata in proporzione, la nazione più armata del mondo, finendo per dare un posto centrale all'esercito ed alle componenti militaristiche ed aggressive che, invece dell'integrazione, hanno mirato a raggiungere la superiorità assoluta in regione: “il grande leone con forze Cesaree”. a iiij 34.L'oyseau de proye volant a la fenestre Avant conflict faict aux Francoys pareure L'un bon prendra, l'un ambigue sinistre, La partie foyble tiendra par bon augure. 34.L'uccello da prova volante alla finestra Prima del conflitto fatto ai Francesi apparizione L'uomo buono prenderà, l'uomo ambiguo sinistro, La parte debole terrà per buon augurio. 34.”L'uccello da prova volante alla finestra, prima del conflitto fatto ai Francesi apparizione”: il 17 dicembre 1903, ecco fare la sua comparsa l'aeroplano. Nel 1909 il francese Louis Blériot attraversa la Manica, e nel 1910 il pilota franco-peruviano Jorge Chavez trasvola le Alpi, partendo dal suolo francese e precipitando verso Domodossola mentre si appresta ad atterrare; “l'uomo buono prenderà, l'uomo ambiguo sinistro”, l'uomo buono, l'aereo leggero volerà, l'uomo ambiguo, il veivolo più pesante, sinistro, precipiterà. Leonardo da Vinci, che sosteneva che per volare occorresse imitare l'ala battente degli uccelli, ali cave e forate, più leggere, intuirà 54 prontamente che “la parte debole terrà per buon augurio”, cioè più leggera, sarà in grado di volare. 35.Le lyon ieune le vieux surmontera, En champ bellique par singulier duelle, Dans caige d'or les yeux luy crevera: Deux classes une, puis mourir, morr cruelle. 35.Il leone giovane il vecchio sormonterà, in campo bellico a singolare duello, Dentro la gabbia d'oro gli occhi li bucherà: Due classi in uno, poi morire, morte crudele. 35.Quante volte, fin da bambina, vedendo il vecchio film che parla di questa quartina, sognando, ho ammirato la figura di Nostradamus. Ed ora giungendovi, traducendo riga dopo riga, ignorando totalmente il significato delle prossime quartine che affronterò, legate consecutivamente una all'altra e quindi isolate poco intuibili, sferrandomi un colpo basso da sola, ne ho smantellato il mito. Quante interpretazioni errate, senza che il veggente ermetico fosse svelato. Ed i grandi che lo studiavano da sempre, rivelando il limite della mente, quando ormai accanto al cuore, ancora non ha una Guida, mi vede ora nel riscriverla. ”Il leone giovane il vecchio sormonterà”, il figlio primogenito di Alessandro III, Nicola II, succedendo al padre nel 1894, debole ed indeciso, non riuscendo a dare un indirizzo politico confacente alle esigenze e alle aspettative della società russa in un periodo di trasformazioni economiche e sociali, appena un mese dopo, attraverso gli eventi rivoluzionari del febbraio 1917, “in campo bellico a singolare duello”, fu costretto ad abdicare. Nicola II fu arrestato con l'intera famiglia imperiale. Lo zar, la zarina ed i futuri eredi al trono, “due classi in uno, poi morire, morte crudele”. Nel 1917 il regime zarista, sconvolto dalla guerra e dalla crisi economica, crollò, ed il governo provvisorio che lo sostituì fallì nei piani di sviluppo economico. Nell'ottobre 1917 i bolscevichi assunsero il controllo delle truppe distanza a San Pietroburgo e di numerose città importanti. Scoppiò la guerra civile 55 provocata dal tentativo da parte degli antibolscevichi e dei filomonarchici, sostenuti dalle truppe di altre nazioni europee di rovesciare il regime; tuttavia i Bolscevichi Rossi, ben organizzati mantennero il potere nel cuore della Russia e nel 1921 sconfissero gli avversari, deboli e disuniti. Frattanto, altri gruppi nazionali ai margini del territorio russo, lottavano per l'indipendenza: Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia la ottennero e la conservarono, mentre l'indipendenza di Armenia, Azerbaigian e Georgia fu effimera. Nel 1924 i bolscevichi erano saldamente al potere e fu creata l'Unione Sovietica. “Dentro la gabbia d'oro gli occhi li bucherà” la casa che sarà testimone dell'eccidio, la casa di un'ex commerciante d'oro.... Casa Ipat'ev, la casa di Nikolaj Ipat'ev, un mercante di Ekaterimburg, dove l'ex zar Nicola II e numerosi membri della sua famiglia furono giustiziati. Negli anni 1880 Ivan Redikortsev, un ufficiale con partecipazioni nell'industria mineraria, commissionò una casa a due piani da costruirsi sul pendio di una collina. Nel 1898 la villa passò a Sharaviev, un commerciante in “oro” dalla scarsa reputazione. Dieci anni più tardi la casa venne acquistata da Nikolai Nikolayevich Ipatiev, un ingegnere militare, che trasformò il piano terra nel suo ufficio. Ipatiev venne convocato alla fine di aprile del 1918 nell'ufficio del Soviet degli Urali e gli venne ordinato di liberare quella che ben presto sarebbe stata chiamata "La casa dello scopo speciale". La famiglia Romanov si trasferì a Casa Ipatiev il 30 aprile e vi soggiornò 78 giorni. L'imperatore, la moglie, le loro quattro figlie Olga, Tatiana, Maria e Anastasia, il figlio Alessio, il dottore Eugene Botkin, la cameriera Anna Demidova ed il valletto Alexei Trupp vennero tutti assassinati da un commando della polizia segreta bolscevica agli ordini del capo della Ceka Yakov Yurovsky tra il 16 ed il 17 luglio 1918. Lo squadrone d'esecuzione comprendeva quattro bolscevichi russi e sette soldati. 36.Tard le monarque se viendra repentir De n'avoir mis a mort son adversaire: Mais viendra bien à plus hault consentir Que tout son sang par mort fera defaire. 56 36.Tardi il monarca si vedrà pentire Di non aver messo a morte il suo avversario: Ma verrà ben presto ad accordarsi ben più in alto Che tutto il suo sangue per morte sarà sparso. 36.Nell'agosto 1917 un tentativo di colpo di stato reazionario, per quanto fallito, mettendo in evidenza la pericolosità di questa situazione ambigua, induce i bolscevichi a una nuova iniziativa rivoluzionaria. Lo zar Nicola II “si vedrà pentire, di non aver messo a morte il suo avversario”, Lenin. Quest'ultimo, che sin dagli ultimi mesi del 1900, studiando all'estero, prese a pubblicare l'Iskra, scintilla, un giornale che veniva diffuso clandestinamente in Russia, e che costituiva l'unico punto di riferimento comune per gli sparsi gruppi del movimento rivoluzionario, il governo provvisorio, venne anche appoggiato dalla borghesia liberale, “verrà ben presto ad accordarsi ben più in alto” e i soviet, appoggiati a loro volta dalle masse popolari. Rientrato in patria, fu anche deportato in Siberia, ma non per questo interruppe la sua attività di studioso e teorico della rivoluzione. Disseminando il paese di lutti e rovine, la guerra civile si conclude nel 1922 con la vittoria dell'Armata Rossa, l'URSS. Fermiamoci! Fermiamoci un attimo! Certo abbiamo letto, numeri e l'uno, divenendo centinaia, e poi migliaia, fino ai milioni, morte, morte, ed uomini che non sono più, e sangue, sangue... “che tutto il suo sangue sarà sparso”, in questo caso lo Zar, in altri milioni di persone, ma se questa traduzione fosse anche errata, questa storia e questo passato, facilmente scritto col senno di poi, è nostro, ed il sangue che cola tra le pagine che scorrono sul computer, non mi fanno luccicare gli occhi perché il monitor mi infastidisce. Quanto poco impara l'uomo da se stesso, dai suoi errori? La cronaca che trascriverò parla della morte di pochi, nobili, ricchi, lo Zar e la Zarina, non dei pezzenti e dei poveracci che fanno solo vertiginosamente alzare i numeri poi da trascrivere, ma una volta terminati i massacri, sfatato il mito del sangue blu, ora nel nuovo millennio, il rosso che rimane a terra, sul muro, schizzato ovunque, rattrista e gela il cuore, per l'ennesima volta, uguale in ognuno: Ekaterimburg. Redatto ad Alapaevsk, 18 luglio 1918: 57 Jakov Michajlovic' Jurovskij fu incaricato di occuparsi personalmente della preparazione, dell'esecuzione e del successivo occultamento dell'eccidio, tra i Romanov e le persone che le avevano seguite, sarebbero morte 11 persone. Venne nominato comandante della Casa a destinazione speciale, ossia della Casa Ipatiev, ove erano detenuti lo zar deposto Nicola II e tutta la sua famiglia, e nelle loro ultime settimane di vita gestì i ritmi di vita della casa. I Romanov vivevano sotto stretta sorveglianza, e la prolungata convivenza con le guardie rosse era costellata di soprusi e angherie da parte di quest'ultime verso l'ormai impotente famiglia, e specialmente verso le figlie adolescenti dell'ex sovrano Ol'ga, Tat'jana, Marija e Anastasija. Sotto il precedente comandante della casa i furti e gli scherzi triviali verso la famiglia erano all'ordine del giorno, e i Romanov avevano persino difficoltà a tutelare la salute cagionevole del figlio minore di Nicola II, Aleksej, malato di emofilia, e della ex zarina Aleksandra Fèdorovna, sofferente di sciatica. Con l'arrivo del commissario Jurovskij il regime della Casa a destinazione speciale cambiò. Le guardie furono disciplinate a non avere contatti con i prigionieri ed i furti cessarono improvvisamente. Jurovskij si informava giornalmente da Nicola Romanov circa la salute della moglie e del figlio, talvolta accettava di portare qualche richiesta all'esterno, e permise alle suore di un convento vicino di portare latte e uova fresche per i prigionieri. Nel frattempo effettuava tutti i preparativi per l'esecuzione. Nella seduta del Soviet dove si sarebbero decisi i bersagli dei carnefici, le guardie rosse si rifiutarono di sparare sui figli, e Jurovskij dovette chiamare exprigionieri di guerra austro-ungarici, che avevano aderito alla rivoluzione, a cui spiegò tutto in tedesco. La notte tra il 16 e il 17 luglio, alle 11 di sera, Jurovskij chiamò il suo assistente Medvedev e gli diede le seguenti disposizioni: raccogliere 11 revolver dai soldati della casa; avvisare il corpo di guardia della casa di non allarmarsi, se avesse udito degli spari. Al pianterreno era stata scelta una stanza con un tramezzo di legno stuccato , per evitare rimbalzi, da cui erano stati levati tutti i mobili. La squadra era pronta nella stanza accanto. I Romanov non avevano intuito nulla. A mezzanotte, Jurovskij svegliò i Romanov e ordinò loro di prepararsi per una partenza; spiegò che, in concomitanza dell'arrivo imminente dei 58 bianchi in città era scoppiata una sommossa, e che sarebbe stato più sicuro trasferirli altrove. Mezz'ora più tardi Nicola II, la moglie Aleksandra Fëdorovna, il medico dott. Botkin, l'inserviente Trupp, il cuoco Charitonov, poi i cinque figli, Ol'ga, Tat'jana, Marija, Anastasija, Aleksej, e la dama di compagnia Anna Demidova scesero le scale e Jurovskij li invitò ad entrare nella stanza del pianterreno. Nikolaj aveva in braccio Aleksej, gli altri portavano dei cuscinetti e delle piccole cose di vario genere. Entrando nella stanza vuota, Aleksandra Fëdorovna domandò: «Ma come, non c'è neppure una sedia? Non ci si può neppure sedere?» Il comandante ordinò di portare due sedie. Nikolaj fece sedere su una sedia Aleksej, mentre sull'altra prese posto Aleksandra Fëdorovna. Ai rimanenti il comandante ordinò di disporsi in fila. Alludendo alla sua professione di fotografo, il commissario li dispose come per una fotografia di notifica: seduti in prima fila Aleksandra Fëdorovna ed Aleksej, accanto a loro Nicola e alle loro spalle le figlie; sui lati i membri del seguito. Con rapidi gesti del braccio Jurovskij indicava a ciascuno dove doveva disporsi. Calmo, a bassa voce: «Prego, voi mettetevi qua, e voi qua... ecco, così, in fila...» I detenuti si disposero in due file. Nella prima c'era la famiglia dello zar, nella seconda la loro gente. Quando tutto fu pronto, Jurovskij chiamò il commando armato; e 10 uomini si ammassarono sulla porta attendendo l'ordine. Quando entrò la squadra, il comandante disse ai Romanov che in considerazione del fatto che i loro parenti continuavano l'attacco contro la Russia sovietica, il Comitato esecutivo degli Urali aveva deciso di giustiziarli. Nicola voltò le spalle alla squadra, volgendosi verso la famiglia, poi, come tornato in sé, si girò in direzione del comandante, chiedendo: «Come? Come?» Il comandante ripeté in fretta e ordinò alla squadra di puntare. Nicola non disse più nulla, si voltò di nuovo verso la famiglia, agli altri sfuggirono altre esclamazioni sconnesse. Tutto ciò durò alcuni secondi. Detta l'ultima parola, Jurovskij estrasse di colpo il revolver dalla tasca e sparò allo zar. La zarina e la figlia Ol'ga cercarono di farsi il segno della croce, ma non fecero in tempo. Gli uomini ammassati sulla porta tesero i revolver e bersagliarono sul gruppo: Aleksandra Fëdorovna cadde subito dopo il marito, seguita da Aleksej; dopo di loro si rivolsero alle figlie e al seguito. ...si formarono tre file di uomini che sparavano con le pistole. E la seconda e la terza fila sparavano al di 59 sopra delle spalle di quelli che erano davanti. Le braccia con i revolver, protese verso i condannati, erano così tante e così vicine l'una all'altra che quelli che erano davanti ebbero il dorso della mano ustionato dagli spari di quelli che erano dietro. Nella confusione generale, i pianti e le urla delle ragazze confondevano gli uomini, che non riuscivano a mirare correttamente; le figlie, avendo cucito alcuni gioielli nei vestiti, dovettero subire più colpi prima di cadere e far cessare le urla che disturbavano i carnefici. Il mio aiutante dovette consumare un intero caricatore. Le due figlie minori dello zar erano accovacciate per terra contro la parete, con le braccia strette sul capo. Intanto due stavano sparando contro le loro teste. Aleksej era disteso sul pavimento. Qualcuno sparava anche contro di lui. La frel'na, la tata Demidova, era sul pavimento ancora viva. I gioielli cuciti negli abiti facevano rimbalzare i proiettili sui corpi delle donne, che ferite e spaventate, non sembravano smettere di dibattersi in preda al dolore e al terrore. Allora mi slanciai nel locale dell'esecuzione e urlai di smetterla di sparare e di finire quelli che erano ancora vivi a colpi di baionetta... Uno dei compagni cominciò a spingere nel petto della frel'na la baionetta del suo fucile americano Winchester. La baionetta aveva l'aspetto di un pugnale, ma la punta non era acuminata e non penetrava. Ella si aggrappò con ambo le mani alla baionetta e cominciò ad urlare. Poi la colpirono con i calci dei fucili. Dopo circa venti minuti, l'esecuzione ebbe termine. Il sangue scorreva a rivoli. Quando arrivai io l'erede era ancora vivo e rantolava. Jurovskij gli si accostò e gli sparò due o tre colpi a bruciapelo. L'erede tacque. Quel quadro mi provocò un conato di nausea. Tuttavia, al momento di trasportare i corpi all'autocarro, il commando si accorse che non tutti erano morti. Quando deposero sulla barella una delle figlie, essa lanciò un urlo e si coprì il volto con una mano. Constatammo che erano vive anche le altre. Ormai non si poteva più sparare, perché le porte erano aperte, Ermakov prese il mio fucile con la baionetta innestata e a colpi di baionetta fini tutti coloro che erano ancora vivi. I cadaveri vennero caricati su una camionetta, che seguita dal commando di Jurovskij, si addentrò nel bosco di Koptjakij per passare alla fase dell'occultamento. A metà strada l'autocarro si impantanò: il commissario decise quindi di bruciare sul posto due corpi per confondere un'eventuale futura indagine dei bianchi. Nella sua nota 60 egli attesta che bruciò il corpo di Aleksej e di una donna, probabilmente Marija o Anastasija, che identifica con Anna Demidova. Dopo la prima cremazione e il disincaglio del carro, Jurovskij ed i suoi arrivarono nel luogo prescelto: una cava abbandonata chiamata la radura dei quattro fratelli, per la presenza di quattro ceppi di abeti. Lì i cadaveri vennero spogliati, e fu allora che gli uomini scoprirono i gioielli nascosti dalla zarina e dalle figlie, e fatti a pezzi con asce e coltelli; gettati nella cava, vennero cosparsi di acido solforico e poi dati alle fiamme. Il giorno seguente all'esecuzione, Sverdlov interrompe i lavori del comitato centrale di Mosca, e mormora qualcosa a Lenin; quest'ultimo allora dice ad alta voce: «Il compagno Sverdlov ha da fare una dichiarazione». «Devo dire» dice Sverdlov «che abbiamo ricevuto notizie da Ekaterinburg. Per decisione del Soviet regionale, è stato fucilato Nicola II in un tentativo di fuga mentre le truppe cecoslovacche si avvicinavano alla città. Il presidium del comitato esecutivo centrale panrusso approva tale decisione.» Segue un "silenzio generale", fino a quando Lenin non propone di continuare il lavoro interrotto. Il 20 luglio venne pubblicato a Ekaterinburg il decreto dell'eseguita esecuzione: Decreto del Comitato esecutivo del Soviet degli Urali dei deputati operai, contadini e dell'Armata rossa. Avendo notizia che bande cecoslovacche minacciano Ekaterinburg, capitale rossa degli Urali, e considerando che il boia coronato, qualora si desse alla latitanza, potrebbe sottrarsi al giudizio del popolo, il Comitato esecutivo, dando corso alla volontà del popolo, ha decretato di procedere all'esecuzione dell'ex zar Nikolaj Romanov, colpevole di innumerevoli crimini sanguinosi. Nonostante il Soviet centrale di Mosca avesse negato in seguito lo sterminio dell'intera famiglia, comunicando la sola fucilazione dello zar in un tentativo di fuga, e nonostante gli sforzi di Jurovskij e dei suoi uomini di occultare nel modo più assoluto ogni traccia dell'esecuzione di massa, i resti nella cava dei quattro fratelli sono stati portati alla luce nel 1979, mentre il corpo dello zar venne riesumato solo il 9 luglio 1993. 61 37.Ung peu devant que le soleil s'esconse Conflict donné, grand peuple dubieux: Prosligés, port marin ne faict responce, Pont & sepulchre en deux estranges lieux. Le 37.Un poco prima che il sole si nasconda Conflitto provocato, grande popolo dubbioso: Sbaragliati, porto marino senza risposta, Ponte e sepolcro in due luoghi stranieri. Il 37.”Un poco prima che il sole si nasconda” che arrivi la guerra, il 22 gennaio 1905 a Pietroburgo, si fece un'importante dimostrazione popolare, guidata dal pope Gapon, recando allo zar una petizione che invocava alcuni provvedimenti essenziali, la convocazione di un'assemblea costituente, il miglioramento del regime salariale e la graduale riforma agraria. Si concludeva così : “Sovrano! Non rifiutarti di aiutare il Tuo popolo! Abbatti il muro che esiste fra Te e il Tuo popolo. Ordina e giura che i nostri voti saranno realizzati, e Tu renderai felice la Russia. Se non lo farai, siamo pronti a morire qui; noi non abbiamo che due vie: o la libertà e la felicità o la tomba” .... la guardia imperiale aprì sulla massa un fuoco micidiale che provocò centinaia di morti e feriti... “conflitto provocato, grande popolo dubbioso”. L'indignazione popolare divampò allora diffusamente per tutta la Russia, e in molti luoghi si formarono i soviet, consigli degli operai, che assunsero per quanto possibile la guida del movimento. Quando risultò evidente che la ribellione, estesasi anche ad alcune unità della flotta e appoggiata da uno sciopero che bloccò l'intera vita nazionale, “sbaragliati, porto marino senza risposta”, non potendo più reprimerla nuovamente con la violenza, lo zar si risolse finalmente a sottoscrivere un Manifesto, ottobre 1905, nel quale si impegnava solennemente a concedere le fondamentali libertà politiche e ad istituire un parlamento elettivo o Duma. Tardi, ormai tardi, fame, miseria e soprusi, rabbia e disperazione avevano spinto gli animi alla guerra, ed il sangue di questo, seppur odiato re, del suo piccino, della madre e delle sorelle, delle persone care che gli erano rimaste accanto, era 62 dello stesso colore, sapore ed odore delle stragi che si seminarono attraverso la guerra civile del suo paese, venne sparso. Così come il sangue palestinese, israeliano, alla triste rincorsa di affermare chi ha torto o ragione, mentre generazioni e generazioni di delitti vengono seppelliti dall'animo umano. “Ponte e sepolcro in due luoghi stranieri”, riportando il testo in Palestina, attraverso il ponte sul Giordano, accanto al Santo Sepolcro, vedendo ormai prossima la nascita dello stato ebraico, disposto ad occupare e mantenere con la forza, la città Santa, Gerusalemme, senza prendere in considerazione il popolo palestinese, come lo zar, i bolscevichi bianchi ed i rossi, ognuno attraverso le loro giuste e perfette ragioni, seminando morte, sangue e dolore. 38.Le Sol & l'aigle au victeur paroistront: Responce vaine au vaincu l'on asseure, Par cor ne crys harnoys n'arresteront Vindicte, paix par mort si acheve à l'heure. 38.Il sole e l'aquila al vincitore appariranno: Risposta vana al vincitore verrà fatta, né corno ne grido le armature arresteranno vendetta, pace dalla morte sarà compiuta allora. 38.”Combattenti di terra, di mare e dell'aria! Camicie nere della rivoluzione e delle legioni! Uomini e donne d'Italia, dell'Impero e del regno d'Albania! Ascoltate! Un'ora segnata dal destino batte, batte nel cielo della nostra patria. L'ora delle decisioni irrevocabili. La dichiarazione di guerra è già stata consegnata agli ambasciatori di Gran Bretagna e di Francia. Scendiamo in campo contro le democrazie plutocratiche e reazionarie dell'Occidente, che, in ogni tempo, hanno ostacolato la marcia, e spesso insidiato l'esistenza medesima del popolo italiano... ....vincere! E vinceremo! Per dare finalmente un lungo periodo di pace con la giustizia all'Italia, all'Europa, al mondo. Popolo italiano! Corri alle armi, e dimostra la tua tenacia, il tuo coraggio, il tuo valore!” ... “né corno ne grido le armature arresteranno, vendetta, pace dalla morte sarà 63 compiuta allora”, alle diciotto del 10 giugno 1940, Mussolini dal balcone del palazzo di Piazza Venezia annunciò ai Romani la decisione di dichiarare guerra alla Francia ed alla Gran Bretagna. Ed “il sole e l'aquila” l'Italia e la Germania, alleati, “al vincitore appariranno”, si prostreranno al male. 39.De nuict dans lict le supresme estrangle Pour trop avoir subiourné, blond esleu, Par troys l'empire subroge exancle, A mort mettra carte, pacquet ne leu. 39.Di notte a letto il supremo soffocato Per troppo aver soggiornato, biondo eletto, Ad opera di tre l'impero asservito al sostituito, A morte metterà la carta, pacco non letto. 39.”Di notte a letto il supremo soffocato”, parlando di Rommel, generale dell'Afrika Korps, unità tedesca, coinvolto in un attentato contro Hitler, il 20 luglio 1944, che posto di fronte all'alternativa di togliersi la vita o di essere processato pubblicamente a Berlino, chiamando il figlio in camera da letto, riferendogli le seguenti parole: “Proprio adesso ho dovuto dire a tua madre che fra un quarto d'ora sarò morto... Hitler mi accusa di alto tradimento. In considerazione dei servizi resi in Africa, mi è stata offerta la possibilità di morire avvelenandomi. I due generali hanno portato con sé un veleno che uccide in tre secondi. Se accetto, contro la mia famiglia non sarà presa nessuna delle misure d'uso in simili casi... Avrò funerali a spese dello stato. Tutto è stato previsto fin nei minimi particolari. Fra un quarto d'ora riceverete per telefono dall'ospedale di Ulm la notizia che ho avuto una congestione cerebrale mentre mi recavo a una conferenza.” Rommel si rese perfettamente conto che se avesse scelto il processo, non sarebbe mai giunto vivo a Berlino, perché Hitler non avrebbe tollerato che uno dei suoi generali più popolari apparisse pubblicamente come nemico del regime nazista. “Biondo eletto” di pura razza ariana, “ad opera di tre l'impero asservito al sostituito”, Italia, Germania e Giappone, al servizio di Satana. 64 Rommel, che non giungerà mai alla conferenza, non avrà modo di leggere “il suo pacco”, a colui che mise “a morte la carta”, Hitler, attraverso i roghi di pulizia, oltre che etnica anche culturale ed intellettuale, dove migliaia di libri furono definitivamente distrutti, quando in tutte le principali città della Germania, il 10 maggio 1933, i nazisti inscenarono incendi di libri considerati dal regime “arte degenerata”. Furono bruciati libri dei più rappresentativi autori, tedeschi e non, come Brecht, Thomas e Heinrich Mann, Dòblin, Remarque, Schnitzler, Kraus, Broch, Hofmannstahl, Werfel, Hesse, Freud, Einstein, Kafka, oltre a opere del passato, come quelle di Heine, o scritti di autori “sovversivi” come Marx, Bebel, Bernstein. Questi atti barbarici, accompagnati da fiaccole di studenti e da discorsi infuocati di professori, ma in realtà organizzati dal ministero della propaganda, inauguravano un'epoca di cui a suo tempo Heinrich Heine aveva scritto profeticamente “Dove si bruciano i libri, là alla fine si bruciano gli uomini”. Il 22 settembre 1933 fu istituita legalmente la Camera di cultura del Reich, un'organizzazione di controllo e di censura mascherata da corporazione, che irreggimentava tutte le forme artistiche e culturali, dalla musica al teatro, dalle arti alla letteratura, al cinema, alla stampa, alla radio. Gòbbels, presidente della Camera di cultura, dichiarò: “La rivoluzione che noi abbiamo compiuto è una rivoluzione totale... è perciò del tutto irrilevante di quali mezzi essa si serva”. 40.La trombe faulse dissimulant folie Fera Bilance un changement de loys: Hystra d'Egypte qui veult que l'on deslie Edict changeant monnoyes & aloys. 40.La tromba falsa che finge follia Farà Bilancia un cambiamento delle leggi: Uscirà dall'Egitto chi vuole che lo elegga Editto che cambierà monete e metalli. 40.L'Egitto, nella strategia Britannica, nella seconda Guerra Mondiale, occuperà un posto di primo piano, tra le terre d'Africa. 65 Essendo l'ultimo paese confinante, tramite il Canale di Suez, il ponte di congiunzione fra i possedimenti africani, con il Medio Oriente, Irak, Palestina e Impero Indiano. “Farà Bilancia un cambiamento delle leggi”, l'Italia, bilancia, il 27 novembre 1940, con Germania e Giappone firma a Berlino il Patto Tripartito, che assegnava l'Europa continentale alla Germania, all'Italia il dominio del Mediterraneo e al Giappone il controllo dell'Asia meridionale e insulare. Queste tre potenze sarebbero state i pilastri del Nuovo Ordine, ispirato ai principi razzistici del nazifascismo, cui naturalmente aderirono gli stati vassalli, la Francia di Vichy, l'Ungheria, la Bulgaria e la Romania. Mentre nei primi mesi di guerra i Giapponesi passavano di vittoria in vittoria, la guerra in Estremo Oriente ebbe gravi ripercussioni, sul fronte libico-egiziano. Dopo la vittoriosa campagna di Rommel dell'aprile, sullo scorcio del 1941 gli Inglesi erano nuovamente riusciti ad occupare tutta la Cirenaica, ma due offensive sferrate dagli Italo-tedeschi fra il gennaio e il giugno 1942, costrinsero gli Inglesi a ritirarsi sin quasi a Tobruch, per infine farli retrocedere fino ad el-Alamein, segnando il punto di massima penetrazione delle truppe dell'Asse sul suolo egiziano. “La tromba falsa che finge follia” la guerra, in questo caso la Seconda Mondiale, che distrusse e rase al suolo città e popoli, lasciò danni materiali, mostruosi, che misero in ginocchio l'economia dell'intero pianeta. L'Unione Sovietica perdette quasi 20 milioni di persone, tra le quali molto perirono congelati, la Polonia 6 milioni di uomini, la Germania 5 milioni, il Giappone 2 milioni, la Iugoslavia 1 milione e 700.000, la Francia 800.000, l'Impero Britannico 500.000, l'Italia 450.000, la Romania altrettanti 450.000, gli Stati Uniti 300.000, e la Cina 15 milioni. La situazione economica era a pezzi, e l'Europa semidistrutta, con le industrie ed i trasporti paralizzati dai bombardamenti subiti, “cambierà monete e metalli”. Il segretario di stato, George Marshall, proponendo il piano d'aiuti per la ricostruzione dei paesi europei distrutti dalla guerra, portando in primo piano il dollaro, finanziò per oltre 12 miliardi e mezzo di dollari la ricostruzione post bellica nei paesi europei filoccidentali tra il 1948 e il 1951. La Gran Bretagna fu aiutata per 12,5 miliardi di dollari, l'Irlanda con 148 milioni. Norvegia 236 milioni, Svezia 107, Danimarca 273, Belgio e Lussemburgo 546, Paesi Bassi 1084, Germania dell'ovest 1391, Austria 678, Italia 1509, Francia 2714, 66 Spagna 1982, Portogallo 51, Grecia 707 e Turchia 225. Il governo militare sovietico rispondendo con un cambio della moneta della stessa proporzione, si adeguò alla riforma monetaria attuata nelle zone occidentali fatta nel giugno 1948. Negli anni che seguirono, gli anni cinquanta, gli USA si guadagnarono la fama di società opulenta; una situazione di prosperità economica e progresso sociale mai vissuta in precedenza, dopo la fine della Grande Depressione con la Seconda Guerra Mondiale. Milioni di americani godettero di un maggior benessere, la qualità della vita fu migliorata dalla disponibilità dei nuovi beni di consumo, attraverso nuove opportunità di prestiti, vedendo anche la nascita di nuovi quartieri residenziali nelle zone suburbane. L'impulso dato dalla guerra allo sviluppo economico e più tardi la corsa agli armamenti furono due fattori cruciali nella creazione della ricchezza nell'immediato dopoguerra, che con la riconversione industriale, vide un notevole sviluppo dei beni di consumo durevoli, orientatosi maggiormente verso l'interno, dando vita al consumismo, accanto alla posizione del sistema economico-finanziario internazionale, assicurando l'accesso ai mercati stranieri e alle materie prime, garantendone così il successo economico. 41.Siege en cité, & de nuict assaillie, Peueschapès: non loing de mer conflict. Femme de ioye, retours filz defaillie poison & lettres cachées dans le plic. 41.Sede in città e di notte assalito, Pochi scampati: non lontano dal mare conflitto, Prostituta, al ritorno del figlio fuggito veleno e lettere nascoste dentro il plico. 41.“Sede in città e di notte assalito, pochi scampati: non lontano dal mare conflitto”, portano il lettore nelle acque di Pearl Harbor, con la flotta americana, bombardata dagli aerei giapponesi il 7 dicembre 1941. L'attacco giapponese, preparato minuziosamente da mesi, ebbe nel fattore sorpresa l'elemento determinante. L'offensiva, 67 sferrata senza alcuna dichiarazione di guerra, fu imperniata su due successivi attacchi aerei: ad una prima ondata di oltre duecento veivoli giapponesi, decollati dalla portaerei dell'ammiraglio Nagumo al largo delle Hawaii, seguì nel giro di un'ora un secondo attacco, condotto da altri centosettanta aerei. Su nove corazzate americane ancorate nel porto ben otto vennero messe fuori combattimento, mentre altre ottantasei navi di medio tonnellaggio vennero distrutte. In poco più di due ore, perdendo solo trenta aerei, i Giapponesi avevano acquisito la superiorità navale nel Pacifico. “Prostituta, al ritorno del figlio fuggito”, descrivendo la portaerei giapponese, che alla fine dell'operazione di guerra, attende il ritorno dei suoi aerei, al largo delle Marianne. Così eccoci infine alla stesura assurda e mostruosa del “veleno e lettere nascoste dentro il plico”, il “Nuovo Ordine”, dettato da Hitler tra il 1924 e il 1926. Il “Mein Kampf” : “La mia battaglia”. Il dittatore, prevedendo la spartizione del mondo tra le poche nazioni ritenute degne di esercitare la sovranità, aveva redatto il testo allo scopo di pianificare ulteriormente il suo criminale disegno di occupazione, vedendo nei Tedeschi, il popolo dei signori, la naturale spettanza di governare l'intero pianeta, lasciando agli alleati un privilegio nel governare anch'essi i popoli sottomessi, costituiti da sottouomini, come schiavi, oppure eliminandoli, mediante la fame, la sterilizzazione, i campi di sterminio. Agli Ebrei spettava il primo posto nella gerarchia dell'annientamento, uccisi secondo la modalità della soluzione finale. Gli altri popoli sarebbero stati privati della loro classe dirigente ed intellettuale, e sebbene il compito di massacrare intere popolazioni presentava notevoli difficoltà tecniche, il Terzo Reich seppe approntare mezzi adeguati: furono create squadre speciali, Einsatzgruppen, dotate di furgone che immettevano gas di scarico nel carrozzone chiuso, situato dietro la cabina del pilota, sul quale veniva fatta salire la vittima, anticipando di poco gli organizzati e scientifici campi di sterminio, capaci di sopprimere e di cremare migliaia di persone al giorno.... . Veri ariani!...senza Misericordia, senza cuore. Le anime rosse ed eccelse, coloro che raggiungendo la profondità del buddico, solo con le loro forze, senza un Maestro, potenti menti senza cuore, riorganizzando i limiti terreni, attraverso ordine e pulizia, eliminano chi ancora non ha compreso. La giustizia contro il male. Il Mein Kampf, non è che solo una faccia della medaglia, quella gentile ed educata, sebbene 68 delirante e sufficientemente demoniaca, celando ai più, il vero ed occulto itinerario che Hitler seguiva. Lui, i sui intimi, occultisti tra i più potenti, gli ariani, anime del buddico, che ascoltando chi li guidava, le voci, i sogni, le visioni, i contatti medianici, ed ogni facoltà che a queste profondità dell'anima si rivelano, altro non fecero che seguire chi gliele donava: Satana. Ogni essere, che sia vivo o morto, che non sia il Figlio di Dio il Messia, l'unico cordone antakarana collegato con il Padre Celeste, è rinchiuso nei gironi donati a Satana. Certo, che tante e troppe volte, seguendo questi consigli, anche se ponderati e ritenuti certi, potremmo anche non sbagliare ed arrivare a meta, Satana è il tempo, deve pur divertirsi in qualche modo, ma al bordo di qualche esperienza, la torre di speranze crollerà. Così Himmler, Hitler, Goebbels, Gòring, Hess, Bormann, e tanti altri, perfettamente rovesciati nella loro potenza, capovolti nelle loro nozioni, iniziarono a pulire, zingari, ebrei, gemelli... “sapendo” “chi”, e “come” eliminare, per essere più luminosi. Consci di essere cristiani più evoluti, cercarono di eliminare gli ebrei, che consideravano pericolosamente un credo che avrebbe potuto minare la loro fede, riattirandola nelle loro ideologie, come pure eliminarono i gemelli, sebbene prima studiandoli, con crude vivisezioni, alfine di scoprire perché queste anime tornavano dal buddico ancora legate tra loro. Non ultimo, gli zingari, pericolosamente all'atmico, usciti senza casa, ne metà, girovaghi dell'occulto, settimo ed ultimo corpo che gli ariani non comprendevano, oltre la loro conoscenza, quindi necessariamente da studiare, alfine di scoprirne la dimensione e la vastità. Himmler, il più pignolo, lo specialista. Sadismo oltre ogni immaginazione, che razionalmente seguiva un percorso che non poteva essere altrimenti, in un'ottica che vedeva Hitler al centro del disegno divino. Frequenze così forti e sottili, da sollecitare ogni potenza, nel bene e nel male, al buddico, togliendo ogni possibile freno, lasciano l'anima in balia del peggiore dei carnefici, se stessi. Nessuna paura degli islamici, i guardiani della porta, dato che, procedendo in direzione contraria, allontanandosi, non li consideravano nemmeno, cercando invece confronto con il buddismo, fino alle spedizioni in Tibet, dopo aver attraversato l'Armenia, riconoscendosi. A parte il brivido sulla schiena, che lasciano questi orrori, questi crimini di guerra ormai passati, ben conscia che chi legge queste righe può esser passato 69 molto vicino ai forni crematori, ora a distanza di mezzo secolo, sono purtroppo incappata più volte in svariati corsi antisemiti e razzisti. Eleganti stage di energetica, gnosi, consapevolezza dei chakra, ognuno potentemente arrivato quasi alla vetta, al buddico. E se è difficile giungere alla vetta dell'Everest, o del K-2, lo è certo di più scendere. Così tra fotocopie e libbricini, manualetti e consigli, ci si portava a casa anche i temibili e pericolosissimi protocolli dei Priorati di Sion. Comparsi nel 1905, quando un prete russo di nome Sergei Nilus pubblicò, in appendice a una sua opera sulla venuta dell'Anticristo sulla Terra, un presunto documento segreto dal titolo I Protocolli di Sion, Anziani di Sion, che descriveva un ipotetico piano per la conquista del mondo da parte degli ebrei. Nilus asseriva che i Protocolli fossero opera del primo convegno sionista tenutosi a Basilea nel 1897, nel corso dei quali gli Anziani, i Savi, avrebbero indicato alle giovani generazioni gli strumenti per poter manipolare le masse e instaurare un nuovo ordine politico: la diffusione di idee liberali, la promozione della libertà di stampa, la contestazione dell'autorità tradizionale e dei valori cristiani patriottici, il controllo della finanza e dei mezzi di comunicazione. Già nel 1921, dopo che l'antisemitismo russo, il malcontento popolare scaricato in buona parte sugli ebrei, costrinse ad emigrare per sfuggire ai pogrom e all'ostilità della gente, molti ebrei dall'Europa orientale, il quotidiano Times di Londra, aveva cercato di dimostrare che si trattava di un falso; tuttavia negli anni trenta furono usati in Germania dalla propaganda nazista per giustificarla, diventando addirittura lettura obbligatoria per gli studenti, sia tedeschi che italiani. Il volumetto viene ancora ristampato ed è oggetto di studio nelle scuole, ad esempio in Arabia Saudita, per screditare e accusare “l'ebreo”, ed ora nella benestante Europa, elegantemente avvolta da cultura e sapere, movimenti pacifisti e tolleranti, terminato l'innocuo corso serale, congedandosi in baci e cordiali strette di mano, lascia tornare a casa i suoi “studenti” con il libriccino ed il dubbio. 42.Le dix Kalendes d'Apuril de faict Gotique Refuscité encor par gens malins: Le feu estainct, assemblée diabolique 70 Cherchant les or du d'Amant & Pselyn. b 42.Dalle dieci calende d'aprile, 23 luglio, del fatto tedesco Resuscitato ancora tra gente malvagia: Il fuoco estinto, assemblea diabolica Cercando l'oro d'Amant e Pselyn b 42.Ritornando tra le falde temporali della cronologia storica scandagliata da Nostradamus, vedremo ora i partiti tradizionali italiani, che si andavano ricostituendo nella clandestinità, accanto al nuovo Partito d'Azione, organizzarsi anche una fronda fascista, i cui esponenti, in una riunione del Gran Consiglio del Fascismo, tenutasi nella notte fra il 23 e il 24 luglio 1943, misero in minoranza Mussolini e votarono un ordine del giorno che in sostanza chiedeva le sue dimissioni. Vittorio Emanuele III, che già per conto suo andava maneggiando contro Mussolini, colse allora l'occasione per congedarlo e farlo imprigionare. Pietro Badoglio, che assunse il governo, in un proclama agli Italiani dichiarò: “Per ordine di S.M. il Re e Imperatore assumo il governo militare del paese, con pieni poteri.... la guerra continua...chiunque si illuda di intralciare il normale svolgimento o tenti di rubare l'ordine pubblico, sarà inesorabilmente colpito”: “resuscitato ancora tra gente malvagia: il fuoco estinto, assemblea diabolica”, riportando in auge il fascismo che sembrava quasi sradicato ed ormai sconfitto. E come durante la rivoluzione messicana, 1910-20, durante la quale la protratta dissipazione delle risorse naturali produsse una situazione esplosiva, tra il governo messicano ed i rivoluzionari, “cercando l'oro d'Amant e Pselyn”, le cittadine attorno a Tenochtitlan, gli Stati Uniti che vedevano minacciati i propri interessi in Europa, intervennero come allora in Messico, al tempo confiscando i terreni dei latifondisti, per poi stendere una nuova costituzione, ridimensionando il potere della Chiesa, ed ora, dichiarando guerra, aspettandone l'esito favorevole per, una volta terminato il conflitto, governare indirettamente. 71 43.Avant qu'avienne le changement d'empire, Il aviendra un cas bien merveilleux, Le champ mué, le pilier de porphyre Mis, translatè sus le rochier noilleux. 43.Prima che venga il cambiamento dell'impero, Avverrà un caso meraviglioso, Il campo mutato, la colonna di porfido Messa, trasferita sulla roccia rugosa. 43.Giunti all'apogeo nazista, prima che sopraggiunga l'inizio del tracollo tedesco, avverrà un fatto straordinario, che cambierà il vento nella sorte europea: “prima che venga il cambiamento dell'impero, avverrà un caso meraviglioso, il campo mutato”. Il 5 maggio 1941, gli Inglesi entrando ad Addis Abeba instaurando il potere del negus Hailè Selassiè, e tolsero a Vittorio Emanuele III la corona dell'Africa Orientale Italiana, cioè l'Etiopia, l'Eritrea e la Somalia, che con l'entrata delle truppe condotte da Badoglio, nel 1936 ad Addis Abeba, le aveva viste diventare colonie italiane. Allora le conseguenze dell'impresa etiopica furono rilevanti in Europa, e le democrazie occidentali e la Società delle Nazioni che ne uscirono screditate, vedendo il militarismo tedesco avvantaggiarsene, e dichiarando la loro ostilità, spinsero l'Italia ad accostarsi definitivamente alla Germania. Cominciò così quella stretta collaborazione italo-tedesca in vista della quale il duce dovette rinunciare a rendersi garante dell'indipendenza austriaca, rendendo molto precario l'ormai delicato e fragile equilibrio politico europeo, che li vedrà proseguire inevitabilmente verso la guerra. Ed è nel 1935, che le truppe italiane, ritrovando seminterrato e spezzato in cinque tronconi, l'obelisco di Axum, “la colonna di porfido”, dopo averlo trafugato, lo portarono a Roma, ricomponendolo e collocandolo al Circo Massimo, due anni dopo. 24 metri, 160 tonnellate di pietra basaltica, della valle di Axum, il cuore dell'identità etiope, dove la leggenda vuole vi fosse il palazzo della regina di Saba ...“la colonna di porfido, messa, trasferita sulla roccia rugosa”. La PIETRA, il sagrato Cristiano di Pietro, Roma, che accoglierà l'obelisco rubato da Axum, l'unico baluardo cristiano 72 in terra d'Africa. 44.En brief seront de sacrifices, Contrevenants seront mis à martyre: Plus ne seront moines abbés nenouices: Le miel sera beaucoup plus cher que cire. 44.In breve saranno i sacrifici, Chi si opporrà sarà messo al martirio Più non vi saranno monaci abati e novizi: Il miele sarà assai più caro della cera. 44.L'impero etiopico, retto dal negus Hailè Selassiè, era stato accolto nella Società delle Nazioni sin dal 1925, su proposta italiana e francese, cosicché, malgrado le sue strutture arretrate e semifeudali, si presentava agli occhi dell'oppinione pubblica internazionale come uno stato sovrano con pienezza di diritti, e tale era effettivamente. Perciò l'aggressione italiana, il 3 ottobre 1935, per quanto diplomaticamente preparata da una semi approvazione francese e da qualche contatto con l'Inghilterra, fu condannata dalla Società delle Nazioni, alla quale il negus si era rivolto sin dall'aprile per chiederne l'intervento nella controversia italo-etiopica, nata da alcuni incidenti di frontiera. La condanna fu seguita dalle sanzioni economiche, previste dal patto societario contro gli aggressori, ”in breve saranno i sacrifici”. Le sanzioni furono applicate molto blandamente, perché non si pose l'embargo alle materie prime di fondamentale importanza militare, come per esempio il carbone o il petrolio ...“il miele sarà assai più caro della cera”, permettendo all'Italia di proseguire la sua guerra indisturbata. “Chi si opporrà sarà messo al martirio”, è cronaca purtroppo, che sebbene l'invasione e la guerra in Etiopia fosse finita già da alcuni mesi, le truppe italiane proseguirono in svariati episodi a bruciare indisturbati i villaggi ed a fucilarne gli abitanti. Sproporzionata le risorse tecniche militari dei due eserciti, 200 mila Abissini, armati di lance e fucili, che dovettero fronteggiare un esercito di 330 mila soldati, 250 carri armati, 1.100 cannoni e 14.000 automezzi. “Più non vi saranno monaci abati e novizi” 73 rammentando di quanto l'animo umano possa giungere lontano, in quei giorni, sia accanto a Stalin che a Hitler. Ed è nella follia dell'epoca, che Stalin dopo aver fucilato e deportato nei campi di lavoro, i leader più prestigiosi della vecchia guardia bolscevica, accanto a centinaia di migliaia di quadri intermedi o inferiori del Partito e dell'Armata Rossa, in un clima di terrore sistematico, affermò come interprete indiscutibile dell'ortodossia marxistaleninista contro ogni deviazionismo, il Culto della Personalità, e l'arte, la letteratura, la scienza stessa dovettero uniformarsi, con risultati spesso disastrosi, alle direttive del regime e del capo carismatico che lo rappresentava. 45.Secteur de sectes grand preme au delateur: Beste en theatre, dressé le ieu scenique: Du faict antique ennobli l'inventeur, Par sectes monde confus & scismatique. 45.Settario di sette grande pena al delatore: Bestia in teatro, alzato il gioco scenico: Del fatto antico nobilitato l'inventore, Per le sette il mondo confuso e scismatico. 45.Il caso più clamoroso di interferenza ideologica nel campo delle scienze è legato all'opera del biologo e agronomo sovietico Trofim Denisovic' che, opponendosi ai risultati della scienza borghese, affermò che gli organismi viventi possono trasmettere alla propria discendenza anche i caratteri acquisiti, “del fatto antico nobilitato l'inventore”. La tesi fu accolta da Stalin ed ebbe il crisma dell'ufficialità, tanto che i genetisti, fedeli all'impostazione di Mendel e Morgan, secondo la quale gli organismi viventi trasmettono alla discendenza solo i caratteri già virtualmente presenti nel loro patrimonio genetico, furono emarginati e sottoposti ad una vera e propria persecuzione, benché le loro osservazioni fossero basate su solidissime basi sperimentali; “per le sette il mondo confuso e scismatico”, perché il lysenkismo fu considerato disastroso per la biologia sovietica, che solo in tempi recenti si è rimessa sulla via 74 della ricerca, considerata dai normali genetisti, seria e spregiudicata. E come Nostradamus ricorda, “gran pena al delatore” datagli appunto dal settario di sette, cioè le bestie di Satana, le anime spente e materialiste, bloccate ed atrofizzate nella parte più concreta ed ottusa delle dimensioni, il fisico, che ignorando totalmente i doni, ed i pregi, che si imparano vivendo, altro non sono che la semplice predisposizione karmica, nel fare o nel disfare, conseguentemente legati a doppia mandata con i nostri avi e la nostra prole, attraverso tutta la parentela allargata, sia che nel fisico si siano già manifestati, attraverso il codice genetico, sia che ancora larvalmente stiano per nascere. “Bestia in teatro, alzato il gioco scenico” fermano momentaneamente la degenerazione psicologica del dittatore Stalin, assorbita dal titanico sforzo di riedificare la Russia intera, richiamato ora dall'inizio dello “spettacolo”, il dilagante nazifascismo, mentre la Bestia, Hitler, si approssima a salire al potere, iniziando il cancellierato il 30 gennaio 1933. 46.Tout aupres d'Aux, de Lectore & Mirande Grand feu du ciel en troys nuicts tumbera: Cause aviendra bien stupende & mirande: Bien peu apres la terre tremblera. 46.Molto vicino ad Aux, di Lectore e Mirande Gran fuoco dal cielo e in tre notti crollerà: Evento accadrà davvero stupendo e mirabile: Poco dopo la terra tremerà. 46.“Molto vicino ad Aux, di Lectore e Mirande”, Auxerre, Lectoure e Mirande, vivino a Tolosa, “evento accadrà davvero stupendo e mirabile”: l'armistizio francese. La Francia che nella Seconda Guerra Mondiale venne divisa in due, accettando l'armistizio, vide la sua parte settentrionale rimanere ai Tedeschi, mentre la parte meridionale venne assegnata al governo Pétain, filonazista. Evitò così la sorte che toccò a Londra, nel 1940, dove i Tedeschi sferrando una violenta offensiva aerea, “gran fuoco dal cielo”, inizialmente rivolta a distruggere gli apprestamenti militari 75 britannici, successivamente concentrata solo sul centro cittadino, per quasi due mesi, la bombardarono gravemente; “poco dopo la terra tremerà”. Senza che si manifestasse il minimo cedimento, gli inglesi resistettero, fino a quando l'offensiva tedesca dovette essere al fine interrotta, dato che gli Inglesi avvisati tempestivamente dal radar, da poco inventato ed adottato, contrattaccarono efficacemente il nemico,“e in tre notti crollerà”. 47.Du lac Leman les sermons facheront: Desiours seront reduicts par les sepmaines, Puis mois, puis an, puis to us deffailliront, Les magistrats damneront leurloys vaines. Vingt 47.Dal lago Lemano i sermoni infastidiranno: Dei giorni saranno ridotti a delle settimane, Poi mesi, poi anni, poi tutti cadranno, I magistrati condanneranno le loro leggi vane. Vent' 47.“Dei giorni saranno ridotti a delle settimane, poi mesi, poi anni, poi tutti cadranno, i magistrati condanneranno le loro leggi vane”, ed eccoci leggendo, intravedere la fine della Grande Guerra, il secondo conflitto che coinvolse il mondo intero, fino al processo di Norimberga, nel 1945, quando i giudici delle quattro potenze vincitrici emisero le sentenze. Il tentativo di responsabilizzare l'intera umanità sui possibili rischi futuri rispetto ai crimini commessi. Hitler, Goebbels e Himmler si erano uccisi, e i 26 altissimi dirigenti del Terzo Reich che furono processati, Gòring, Hess, Ribbentrop, Ley, Keitel, Kaltenbrunner, Rosenberg, Frank, Frick, Streicher, Funk, Schacht, Krupp von Bohlen, Halbach, Doenitz, Roeder, Schirach, Sauckel, Jodl, Bormann, Franz von Papen, Seyss, Inquart, Speer, Neurath e Fritzche, vedono soltanto dodici di loro condannati a morte, eseguendo soltanto 10 delle sentenze. Gòering si era sottratto alla forca ingerendo una fialetta di cianuro e Borman era stato condannato in contumacia. La direzione del partito nazista, la 76 Gestapo, il SD e le SS sono dichiarate organizzazioni criminali. Processi contro i giudici, medici delle SS, sorveglianti dei campi di concentramento, diplomatici, generali, industriali e alti funzionari. A Parigi dal 19 luglio al 15 ottobre la conferenza delle nazioni vincitrici della guerra discusse uno schema di trattato di pace da imporre alle nazioni alleate della Germania, ed Italia, Romania, Bulgaria, Ungheria e Finlandia, dovettero ricostruire i loro governi. Giustiziato Mussolini, ed aver rapidamente condannato a morte i suoi più stretti collaboratori, anche l'Italia si appresta alle elezioni, e Vittorio Emanuele III, abdicando lascerà salire al trono Umberto II, suo figlio, già luogotenente del regno. Ma “dal lago Lemano i sermoni infastidiranno”, perché con un referendum istituzionale, il popolo sceglierà di non essere più una monarchia, eleggendo come capo dello stato Alcide Degasperi. Il re, che stava attendendo in Svizzera, “dal lago Lemano”, lascerà il paese recandosi in esilio in Portogallo. 48.Vingt ans du regne de la lune passés Sept mil ans autre tiendra sa monarchie: Quand le soleil prendra ses iours lassés Lors accomplir & mine ma prophetie. 48.Vent'anni del regno della luna sono passati Settemila anni un altro terrà la sua monarchia: Quando il sole prenderà i suoi giorni lasciati Allora si compierà e minerà la mia profezia. 48.Ed eccoci arrivati ora al perno dell'orologio, che sebbene calcolato solo attraverso il passare delle ore e dei giorni terrestri, calendario fisico, che tralascia lo scoccare delle dimensioni sovrasensibili, Nostradamus, come lui stesso ribadirà nelle lettera scritta al Re Enrico, che trascriverò più avanti, si nasconderà tra “enigmatiche sentenze”. Quattro righe della quartina in quattro tempi diversi, il primo islamico, il secondo ebraico, il terzo gregoriano e l'ultimo giuliano. Come all'interno dell'orologio osservandone il meccanismo, rotelle dentate entrambi perfette ed 77 armoniche, ma in dimensioni diverse, secondo lo scoccare dei quattro diversi calendari. Il veggente ora muovendosi attraverso quattro diversi calcoli temporali, quattro calendari, cerca di bloccare tutti i suoi scritti in un perno stabile, per la prima volta concretamente, datandosi. Il primo versetto, il calcolo lunare, cioè il calendario mussulmano, seguendo la luna, sebbene composto anch'esso di dodici mesi come quello solare, il nostro calendario, lo anticipa terminando circa dieci-undici giorni prima ogni anno. Il secondo calendario che utilizza è l'ebraico, che a differenza del mussulmano con radici nel 622, il principio dell'Egira, inizia nella genesi, 3.760 a.c., muovendosi in cicli di Metone, cicli dicianovennali. Il terzo calendario è esattamente quello che adoperiamo in quest'epoca, mentre l'ultimo, il giuliano, era quello utilizzato al tempo di Nostradamus. Quest'ultimo, compilato da Giulio Cesare, determinava tre anni bisestili di troppo ogni 385 anni. Ciò portava un graduale allontanamento di questo sistema dal calendario solare, rendendo la Pasqua difficile da calcolare, fatto che preoccupava non poco la Chiesa Cattolica. Pertanto con l'aiuto di un astrologo, papa Gregorio XIII, 1572-85, si ideò l'attuale calendario, in cui gli anni bisestili cadevano in anni divisibili per quattro. Il calendario giuliano fu usato per l'ultima volta mercoledì 4 ottobre 1582, data cui seguì giovedì 15 ottobre. Attraversando il tempo accanto a Nostradamus, quando scrive “vent'anni del regno della luna sono passati”, avendo come partenza le elezioni in Italia, il 2 giugno 1946, i passi non dovranno giungere al 2 giugno del 1966, cioè vent'anni dopo solari, ma fermarsi al 28 ottobre 1965, esattamente vent'anni dopo lunari, il 3 Rajab 1385. La stessa data nel calendario giuliano diverrebbe il 15 ottobre 1965, mentre nell'ebraico sarebbe il 2 Heshvan 5726. “Quando il sole prenderà i suoi giorni lasciati”, aggiungendo cioè alla data del calendario giuliano, gli undici giorni un tempo sottratti, si giungerà ad un lasso temporale tra il 15 ed il 26 ottobre 1965; “allora si compierà e minerà la mia profezia”, nascerà colui che leggerà ed aprirà le mie profezie: il giorno che mi ha rivisto nascere in quel di Trento, e che ora è il mio attuale compleanno. Per poter continuare nella lettura dell'ultimo versetto, tramite l'orologio ebraico, si dovrà addentrarsi e leggere la lettera scritta da Nostradamus al Re Enrico: chiave, opportunamente separata dal libro, che permette ora di proseguire nella lettura 78 dell'ultima frase da decodificare della quartina: *tra parentesi la mia interpretazione **(...) il punteggiato, oltre che sottolineare avvenimenti futuri dei quali mi riservo la non traduzione, può altresì riguardare piani sovrasensibili elevati, dei quali è proibito parlarne. “All'invincibile potentissimo e cattolicissimo Enrico secondo (non unico, ancora separato, diviso maschile-femminile), Re di Francia, Michele Nostradamus, suo umilissimo ed ubbidientissimo servitore e suddito. Vittoria e felicità Per quella sovrana visione che ho avuto, o Cristianissimo e Vittoriosissimo Re, dopo che il mio viso era stato per molto tempo offuscato, si presenta davanti alla deità di Vostra Maestà immensa, e la allora io sono stato sempre abbagliato (essendo il re rosso al buddico, luciferico), non desiderando che onorare e degnamente venerare quel giorno in cui per la prima volta mi presentai davanti ad essa, come una speciale tanto umana Maestà. Ora, cercando qualche occasione per la quale io possa manifestarle il buon cuore e franco coraggio attraverso quel mio potere, onde farmi adeguatamente conoscere dalla Nostra Serenissima Maestà. Ora, vedendo che in effetti, dichiararlo non mi era possibile, il mio singolare desiderio della mia tanto lunga ottenebrazione ed oscurità, mi hanno improvvisamente illuminato e trasportato al cospetto dell'occhio Sovrano (Dio), e del primo Monarca dell'universo (Satana); in tale modo ho dubitato a lungo a chi avrei dedicato queste tre ultime centurie che ancora rimangono delle mie Profezie, che completano il migliaio, e dopo avere a lungo riflettuto, con temeraria audacia mi sono indirizzato a Vostra Maestà, non restando stupito, come racconta l'autorevole autore Plutarco nella “Vita di Licurgo” come coloro che vedendo offerte e 79 doni che si offrivano per i sacrifici ai templi degli dei immortali di quei tempi, e per timore che non fossero troppo adeguati per spesa e valore non osavano presentarsi ai templi. Ciò nonostante, vedendo il vostro Reale splendore (Luciferico, l'ex angelo-demone Lucifero lavora per Satana), accompagnato da una incomparabile umanità, mi sono rivolto a voi, non come ai Re di Persia, dai quali non era affatto permesso di andarci né tanto meno di avvicinarsi (attraverso le sue rivelazioni avute in meditazione). Ma ad un Principe prudentissimo e così saggio, io ho consacrato i miei calcoli notturni e profetici, composti con spontaneo intuito, accompagnati da estro poetico, più che regola poetica, e la maggior parte dell'opera è composta secondo i canoni del calcolo Astronomico, corrispondenti agli anni, mesi e settimane di regioni, contrade e della maggior parte delle città e paesi di tutta l'Europa, comprendendo l'Africa ed una parte dell'Asia con il cambiamento delle regioni che si avvicinano a questi climi formati da identiche caratteristiche; qualcuno risponderà che avrebbe bisogno di castigarsi essendo il ritmo tanto facile (semplicemente consequenziali) come è difficile la comprensione del senso. E per questo, o umanissimo Re, la maggior parte delle quartine profetiche sono talmente intricate che non si riuscirebbe a scoprirne l'arcano né tanto meno alcuna interpretazione, tuttavia, sperando di lasciare per iscritto gli anni, le città, regioni, nelle quali si realizzerà la maggior parte, anche dell'anno 1585, e dell'anno 1606, a partire dall'età presente che è il 14 marzo 1557, andando ben oltre fino agli avvenimenti che si verificheranno dopo l'inizio del settimo millennio esattamente calcolato (16.7.1980), fintanto che il mio calcolo astronomico, e la mia scienza si è potuta estendere, allorché gli avversari di Gesù Cristo e della Chiesa cominceranno più numerosi a pullulare, tutto ciò è stato calcolato in giorni ed ore di elezione disposti quanto più esattamente mi è stato possibile. Ed il tutto “Minerva libera et non injuria” (con libero pensiero e senza ingiuria) computando quasi tanti avvenimenti del tempo futuro, quanti dei tempi passati, comprendendo il presente e ciò che con il passare del tempo di tutte le regioni si riconoscerà verificarsi esattamente come è scritto, senza aggiungervi nulla di superfluo secondo il detto: “Quod de futuris non est determinata omnino veritas” (In quanto, circa le 80 cose future, il vero non è assolutamente determinato). E' proprio vero, Sire, che per mio natura istinto che mi è stato trasmesso dai miei avi, non tema di presagire, aggiustando ed accordando quel naturale istinto, con i miei accurati calcoli, liberando l'animo, lo spirito, ed il coraggio da ogni inquietudine, sollecitudine e malumore, con il riposo e la tranquillità dello spirito (meditando). Il tutto che non mi appartiene, Dio Solo Eterno che è scrutatore degli ardimenti umani, pio, giusto e misericordioso, è il vero giudice, ed è Lui che io prego di volermi difendere dalle calunnie dei malvagi, che vorrebbero così calunniosamente scoprire per quale ragione tutti i vostri antichissimi progenitori, Re di Francia, hanno guarito dalle scrofole, e dalle altre nazioni hanno guarito dal morso dei serpenti ed altri hanno avuto una certa facoltà divinatoria ed altri casi che sarebbero troppo lunghi da raccontare qui. Ciò nonostante coloro ai quali la malvagità dello spirito maligno, non sarà repressa nel corso del tempo, dopo la mia terrena morte, varrà più il mio scritto che me vivente; tuttavia se io sbaglierò nel calcolo degli anni, non potrà essere imputato alla volontà di alcuno. Piacerà a Vostra più che imperiale Maestà, di perdonarmi, dichiarando davanti a Dio ed ai suoi Santi, che non ho alcuna pretesa di mettere per iscritto, in questa Epistola, niente che sia contro la vera Fede (la VERA FEDE) cattolica, nel riferire i miei calcoli Astronomici secondo il mio sapere, poiché lo spazio del tempo dei nostri antenati che ci hanno preceduto, sono tali, rimettendomi al giudizio più corretto, che il primo uomo Adamo visse prima di Noè circa 1242 anni, non contando i tempi secondo i calcoli dei Gentili (che ancora oggi datano l'anno zero, la nascita di Gesù, quattro anni dopo), come a scritto Varrone, ma solamente secondo le Sacre Scritture e secondo le debolezze (umiltà) del mio spirito ed i miei calcoli Astronomici. Dopo Noè, da lui e dal Diluvio Universale venne Abramo circa 1080 anni dopo, il quale è stato un abilissimo Astrologo, e secondo alcuni ha inventato per primo le lettere Caldee. Dopo circa 515 o 516 anni, venne Mosè, e tra il periodo di Davide e di Mosè è passato un tempo di circa 570 anni. Dopo di che, tra il tempo di Davide e il tempo del Nostro Salvatore e Redentore Gesù Cristo, nato dall'Unica Vergine, ci sono stati (secondo alcuni Cronografi) 1350 anni; qualcuno potrà obbiettare che questo calcolo non è esatto, perché differisce da quello di 81 Eusebio. E dopo il tempo della Redenzione Umana, fino alla detestabile seduzione dei Saraceni sono trascorsi circa 621 anni, e da questa data in avanti si può facilmente controllare quanto tempo è passato, se il mio calcolo non è buono e valido per tutte le nazioni, per il fatto che tutto è stato calcolato secondo il corso celeste (sia preveggenza), per associazioni di ispirate intenzioni in certe ore (sia aiuto del Maestro), di abbandono (in meditazione), per influsso dei miei antichi progenitori (...). Ma l'ingiuria del tempo, o Serenissimo Re, richiede che tali segreti avvenimenti non siano resi noti che tramite enigmatiche sentenze, non avendo che un solo significato e unica comprensione (la verità è una), senza averci aggiunto nulla di ambiguo né calcoli polivalenti; ma piuttosto sotto velata oscurità per naturale ispirazione avvicinandosi alla sentenza di uno dei mille e due Profeti, che vi sono stati dopo la creazione del mondo, come del calcolo e dalle Cronache Puniche di Joel: “Effundam spiritum meum super omnem carmen et prophetabunt, filii vestri et filiae vestrae” (effonderò il mio spirito su tutta la carne e diverranno profeti i vostri figli e le vostre figlie). Ma quella Profezia proveniva dalla bocca dello Spirito Santo (calcolo esatto dato dal Maestro) che è la Suprema Potenza Eterna, mentre a quella Celeste (Angeli o Demoni ancora controllati da Satana, sebbene siano anime dotate di Ridhi e Sidhi) ed alcune di queste hanno predetto grandi e meravigliosi avvenimenti. Io, da questo punto di vista, non mi attribuisco affatto tale titolo, a Dio piacendo, confermo che tutto proviene da Dio ed a Lui rendo grazie, onore e lode immortale, senza averci mescolato la Divinazione che proviene dal Fato (poteri che nelle estreme profondità, inferno e paradiso, sono comunque potenti, sebbene ancora intrappolati del male), ma da Dio a natura (dal Maestro all'umile discepolo), per la maggior parte accompagnata dal movimento dei corpi celesti, tanto che guardo come in uno specchio ardente, come per nebulosa visione, i grandi avvenimenti tristi, prodigiosi e le avventure calamitose che secondo i principali cultori, si avvicinano. In primo luogo nei templi di Dio poi in quelli che vi sono più vicino alla terra, si avvicinerà una tale decadenza con mille altre calamitose avventure, che si vedranno nel futuro; poiché Dio guarderà la lunga sterilità della Gran Dama (Satana, la mente), che poi concepirà due figli importanti (maschile-femminile, Adamo-Eva, la separazione dei 82 sessi), ma essendo essa in pericolo (il desiderio che allontana), quello che sarà unito per l'audacia dell'età pur essendo in pericolo di morte nel diciottesimo anno (primo ostacolo di Urano, la tentazione di Satana), non ancora passato il trentaseiesimo (Uranola caduta), partorirà tre maschi (cadendo, il duale separandosi diviene Brama-Vishnu-Shiva, Anurag Sagar) ed una femmina (la madre, scendendo nei corpi inferiori, si prepara a dividersi nuovamente) e ne avrà due che non ne ebbe mai dello stesso padre (...), i tre fratelli saranno talmente differenti, però uniti ed in accordo che i tre o quattro partiti d'Europa tremeranno; con il minore (Shiva-Carlo Magno), la Monarchia Cristiana sarà sostenuta ed accresciuta, le sette innalzate e tosto abbassate, gli arabi cacciati ed i Reami uniti, nuove leggi promulgate; degli altri fanciulli, il primo (Brama-Giulio Cesare) occuperà i leoni furiosi incoronati tenendo gli avi sopra le intrepide insegne. Il secondo (Vishnu-Napoleone Bonaparte) si spingerà così avanti accompagnato dai Latini che sarà fatta la seconda via tremante e furibonda al Monte di Giove, discendendo per salire sui Pirenei, non sarà ridato all'antica Monarchia, e ci sarà la terza inondazione di sangue umano, né si troverà per molto tempo Marzo in Quaresima (guerre mondiali). E sarà data la figlia (la madre, l'anima che è caduta e continua a cadere e dividersi, nuovamente è pronta a rifarlo) per la conservazione della Chiesa Cristiana, tenendosi (cadendo con lui) al suo dominatore della setta pagana dei nuovi infedeli, essa avrà due figli: uno fedele e l'altro infedele (Abele-Caino, rosso-nero, paradiso-inferno cattoliciprotestanti) per il crisma della Chiesa Cattolica, l'altro, per la sua grande confusione e tardo pentimento, la vorrà rovinare saranno tre regioni con grande differenza di fazioni: e precisamente la Romana, la Germania e la Spagna, che istituiranno diversi settori con mano militare, cedendo dai 50 e 52 gradi di latitudine e faranno atto di omaggio alle religioni lontane alla religione dell'Europa e del Settentrione di 48 gradi di latitudine (protestantesimo) che per primo tremerà per vana timidezza, poi le più occidentali, meridionali, tale sarà la loro potenza che ciò che si farà per concordia ed unione insuperabile delle conquiste belliche; saranno uguali per natura (cristiane) ma differenti molto per fede (cattolica-protestante). Dopo di ciò, la Dama Sterile (ormai giunta al 83 buddico), molto più potente della seconda, sarà accolta da due popoli, dal primo risoluto da colui che ha avuto il potere su tutto (Impero Romano), dal secondo e dal terzo (Germania-Spagna) che estenderanno le loro forze verso la parte orientale dell'Europa, fino ai Pannoni, dove è stato sconfitto e soccombente e per mare si estenderà verso la Trinacria Adriatica (Sicilia), Mirmidoni e Germanici completamente annientati, e sarà la compagine barbarica sconfitta e perseguitata dai Latini. Poi il grande impero dell'Anticristo comincerà nell'Attila e Zerses (Ariano) a scendere in gran numero, muovendosi, tanto che la venuta dello Spirito Santo procedendo da 48 gradi, trasmigrerà, sconfiggendo l'abominio dell'Anticristo: combattendo contro il Re che sarà il Gran Vicario di Gesù Cristo e contro la sua Chiesa ed il suo regno “per tempus et in occasione temporis” (nel momento in cui il tempo storicamente si realizza). Una eclissi solare precederà e sarà la più oscura e tenebrosa che vi sia stata dopo la creazione del mondo, fino alla morte ed alla passione di Gesù Cristo, e da quel tempo fino ad ora, ed avverrà nel mese di ottobre (8.10.2014 ulteriore occultazione nell'eclisse Solare, di Urano e Luna), che qualche grande cambiamento sarà fatto, tale che si crederà che la terra abbia perduto il suo naturale movimento e si stia inabissando nelle tenebre eterne; il tempo invernale avanzerà e seguiranno estremi cambiamenti, mutazioni di regni, grandi terremoti, pullulazione della nuova Babilonia, miserabile figlia, ingrandita dalla abominazione del primo olocausto (dal 2 ottobre 1940, dove Hitler dando l'ordine che in Polonia bisognava tener basso il tenore della vita, non permettendo che esso si innalzi, assassinò 250.000 ebrei, dando inizio alla selezione della razza), e durerà soltanto 73 anni e 7 mesi ( fino al maggio 2013), poi uscirà dallo stelo quella che era stata così a lungo sterile (dal buddico, il chakra, il fiore sboccerà nell'atmico), procedendo dal cinquantesimo grado, che rinovellerà tutta la Chiesa Cristiana. Sarà fatta una grande Pace, unione e concordia tra uno dei fanciulli dei fronti sconvolti e separati dei diversi regni (Germania); e sarà fatta una tale pace che rimarrà appeso al più profondo baratro il suscitatore e promotore della fazione di guerra per la diversità delle religioni e sarà riunito il regno del Rabbioso che imiterà il saggio. E le contrade, città, paesi, regni, e provincie che avranno per prime le vie per salvarsi, 84 rendendosi ancora più prigioniere, saranno segretamente private della loro libertà e, perduta la perfetta religione, cominceranno a colpire a sinistra, per ritornare a destra, ristabilendo la santità sconfitta da lungo tempo con la loro antica scrittura, così che dopo il grande cane, sorgerà il più grosso mastino che tutto distruggerà, anche ciò che prima era stato perpetrato, verranno ricostruiti i templi come nei tempi remoti, e sarà restituito il clero al suo primitivo stato, e ricomincerà la costituzione, la lussuria, il fare e commettere mille misfatti (ateismo). Ed essendo prossima un'altra desolazione, allorché essa sarà al vertice della sua dignità, si innalzeranno dei potenti e delle forze militari, e gli saranno tolte le due spade (Islam), e non gli resteranno che le insegne, delle quali, per mezzo della curvatura che le attira, il popolo le farà proseguire diritto, e non vorrà concedersi ad essi per lo scopo opposto alla tagliante autorità, toccando terra, volendo stimolare fino ciò che nascerà da un ramo della da lungo tempo Sterile, che libererà tutti i popoli dell'universo da quella schiavitù benigna e volontaria (pace) rimettendosi alla protezione di Marte (guerra), spogliando Giove (consumismo, America Giappone) di tutti i suoi onori e dignità, per la città libera, fondata e situata in un'altra esigua Mesopotamia (Israele). E saranno il capo ed il governatore gettati dal centro e messi in aria, ignorando la cospirazione dei congiurati con il secondo Trasibulo, che da molto tempo aveva manipolato tutto ciò. Allora le sozzure, le abominazioni, saranno con grande disonore obbiettate, e manifestate alle tenebre della offuscata luce, e cesserà verso la fine del cambiamento del suo regno, e le chiavi della Chiesa saranno in difetto dell'amore di Dio, e parecchi di essi rinnegheranno la vera Fede, e delle tre sette, quella di mezzo, per i suoi cultori (protestanti), sarà un poco messa in minoranza. La prima interamente per l'Europa (cattolicesimo), la maggior parte dell'Africa sterminata dalla terza (animismo), grazie ai poveri di spirito, che adultereranno per errata educazione, e per libidinosa lussuria. Il popolo si solleverà, caccerà i seguaci dei legislatori e sembrerà che i regni siano stati indeboliti dagli Orientali (buddisti), che Dio Creatore abbia slegato Satana dalle prigioni infernali, per far nascere il grande Gog e Magog, che provocheranno una così abominevole frattura alle Chiese, che né i rossi né i bianchi senza occhi e senza mani non potranno più giudicare, e sarà loro negata 85 ogni potenza. Allora vi sarà la più grande persecuzione alle Chiese di quanta ne sia mai stata fatta. E durante questi avvenimenti sorgerà una epidemia così vasta che due terzi del mondo periranno (seconda guerra mondiale), tanto che non si riconosceranno gli appartenenti ai campi o alle case, e l'erba crescerà più alta delle ginocchia per le vie delle città; al Clero verrà fatta ogni angheria, ed i militari usurperanno ciò che proverrà dalla città del Sole di Malta e dalle isole Egadi e sarà aperta la grande catena del porto che prende il nome del bue marino. E sarà fatta una nuova incursione sulle spiagge del mare, volendo liberare Castulum dalla prima ripresa maomettana. E non saranno vani i loro assalti, e nel luogo che un tempo per la dimora di Abramo, saranno assaliti da persone che avranno in grande venerazione i Giovialisti (alleati degli americani). E la città di Achem sarà circondata ed assalita da tutte le parti con enorme massa di soldati. Saranno indebolite le loro forze marittime dagli Occidentali. Ed a questo regno verrà inflitta grande desolazione, le più grandi città saranno spopolate e quelli che vi entreranno, verranno sottomessi alla vendetta dell'ira di Dio. E il sepolcro tanto venerato sarà a lungo esposto alla vista del Cielo, del Sole, e della Luna. Ed il luogo sacro sarà trasformato in un ovile per armenti piccoli e grandi ed adattato per cose profane. Oh quali calamitose afflizioni colpiranno le donne incinte! La maggior parte saranno minacciate dal principale Capo Orientale, dai Settentrionali e dagli Occidentali vinti ed uccisi, sconfitti ed i restanti in fuga, ed i figli di molte donne imprigionati; allora si compirà la Profezia del Profeta reale: “Affinché udissero i gemiti dei prigionieri e liberassero i figli degli uccisi” (bomba atomica). Quella grande oppressione (seconda guerra Mondiale) che da loro sarà fatta sui Principi e Governatori dei Regni, perfino di quelli che saranno naviganti ed orientali e le loro lingue mescolate in grande società; la lingua dei Latini e degli Arabi per la comunicazione Punica (attraverso il Mediterraneo), e tutti questi Re Orientali (Giapponesi) saranno cacciati sconfitti, sterminati non solamente dalle forze dei Re d'Aquilone (ex paesi della corona d'Austria, l'impero che fù Austro Ungarico), e in prossimità del nostro secolo, per mezzo di tre (Germania-Italia-Giappone) segretamente uniti cercando la morte, ed insidiati per reciproche imboscate, il rinnovo del triumvirato durerà sette anni così che la 86 fama di quella setta si estenderà i Signori d'Aquilone vittoriosi sugli orientali ed intorno a loro sarà fatto gran rumore e tumulto bellico, che tutto l'Oriente tremerà di paura per questi fratelli, non fratelli Aquilonari. E perciò SIRE, che con questo discorso, Voi Mi aiuterete a scacciare Satana nella sua infernale dimensione, dove sarà rinchiuso per un lunghissimo millennio e non potrà più disturbarvi. Formulo queste previsioni in modo un poco confuso, e quando queste potranno avverarsi con l'adempimento di esse, per il computo del tempo che fugge, che non è per niente o ben poco conforme al meglio, il quale, tanto per studi astronomici che per altri mezzi, perfino delle Sacre Scritture, che non possono assolutamente sbagliare, tanti che se io volessi dare la datazione del tempo ad ogni quartina, si potrebbe fare, ma ciò non sarebbe gradito a tutti (Satana, Kal Niranjan, avendo chiesto a Dio, suo Padre, Sat Purush, di permettergli ad ogni nuova nascita, di cancellare la memoria passata agli uomini), neppure per interpretare fino a quando sire Vostra Maestà non mi abbia concesso ampia facoltà di farlo per non offrire ai calunniatori motivo per criticarmi. Nondimeno, contando gli anni dalla creazione del mondo fino alla nascita di Noè sono passati 1506 anni. E dopo la nascita di Noè fino al termine della fabbricazione dell'arca, avvicinandosi il Diluvio Universale, passarono 600 anni, non si sa se gli anni fossero solari o lunari, o delle due sorti, io giudico ciò che raccontano le Sacre Scritture cioè che siano solari. Alla fine di questi 600 anni, Noè entrò nell'arca per essere salvato dal Diluvio, e quel Diluvio fu universale sulla terra e durò un anno e due mesi. E dopo la fine del Diluvio fino alla nascita di Abramo passò un numero di anni pari a 295. Tra la nascita di Abramo e quella di Isacco passarono cento anni. Da Isacco a Giacobbe 60 anni. Quando entrò in Egitto fino alla sua uscita passarono 130 anni. Dopo l'entrata di Giacobbe in Egitto fino alla sua uscita passarono 430 anni. Dopo l'uscita dall'Egitto fino alla costruzione del Tempio di Salomone nel quarto anno del suo regno, passarono 480 anni. E dopo l'edificazione del Tempio, fino a Gesù Cristo secondo il calcolo dei geroglifici, passarono 490 anni. E così da questi calcoli che ho fatto, secondo le Sacre Scritture sono circa 417,3 anni e otto mesi più o meno. Ora da Gesù Cristo in poi, per la diversità delle sette, io lascio (cioè oltre a non considerarle corrette, abbandona nel 87 nominarne ancora delle altre), avendo considerato e calcolato le presenti Profezie, il tutto secondo l'origine degli avvenimenti, secondo le dottrine Astronomiche e secondo il mio istinto, e dopo qualche tempo ed in quello in cui Saturno tornerà al sette di aprile fino al 15 d'agosto, Giove dal 14 di giugno fino al 7 di ottobre, Marte dopo il 17 d'aprile fino al 22 di giugno, Venere dopo il 9 di aprile fino al 22 maggio, Mercurio dopo il 3 di febbraio fino al 24 dello stesso mese. E al 24 di giugno e dal 25 settembre fino al 16 ottobre, Saturno in Capricorno, Giove in Acquario, Marte in Scorpione, Venere in Pesci, Mercurio per un mese in Capricorno, Acquario e Pesci, la Luna in Acquario, la testa del Dragone in Bilancia; la coda del suo segno opposto, seguendo una congiunzione da Giove a Mercurio, con Marte in quadratura con Mercurio e la testa del Dragone sarà in congiunzione con Sole e Giove, l'annata sarà pacifica, senza eclissi ma non del tutto sarà l'inizio che comprenderà quello che durerà. E cominciando da quell'anno, avverrà la più grande persecuzione della Chiesa Cristiana, quale mai era stata fatta in Africa (schiavitù) e questa persecuzione durerà fino all'anno 1792 (rivoluzione francese) che si considererà essere un rinnovamento del secolo, dopo comincerà a sollevarsi il popolo Romano ed a cacciare alcune oscure tenebre riacquistando un poco del suo passato splendore noti senza però grandi divisioni e continui sconvolgimento, Venezia con grande forza e potenza innalzerà le sue ali molto in alto non molto dissimili ai fasti dell'antica Roma ( Napoleone). In quei tempi molte vele Bizantine alleate ai Liguri per appoggio alla Potenza Aquilonare (Inghilterra), causeranno qualche impedimento (a Napoleone), tanto che non sarà tenuta fede dai due Cretesi. Gli archi costruiti marziali (orologio) si uniranno alle onde di Nettuno. In Adriatico sarà fatta discordia grande (guerre Napoleoniche), ciò che era stato unito, sarà separato, si avvicinerà ad una casa, ciò che prima era è una grande città, comprendendo il più potente, la Mesopotamia dell'Europa a 45 gradi ed altri, di 41, 42 e 37 gradi. Ed in quel tempo, ed in quelle contrade la potenza infernale metterà contro la Chiesa di Gesù Cristo la potenza degli avversari della sua legge che sarà secondo l'Anticristo il quale perseguiterà quella Chiesa ed il suo vero Vicario (Napoleone si incoronerà da solo) con l'aiuto potenze dei Re temporali, che saranno per loro 88 ignoranza sedotti, lingue che taglieranno più che una spada tra le mani di insensati, suddetto regno dell'Anticristo non durerà che fino alla morte quest'ultimo (Hitler) e dell'altro nella città di Planco (Waterloo) accompagnato dal letto di Modena, Fulcy per Ferrara (campagna Napoleonica), tenuto dai Liguri Adriatici in prossimità della grande Trinacria (Sicilia). Poi passerà il monte di Giove (Grecia) L'Ercole Gallico (Napoleone) accompagnato da così gran numero di soldati, da molto lontano sarà rappresentato dall'Impero della sua ed allora e qualche tempo dopo sarà sparso abbondantemente sangue di innocenti da parte di individui che si erano innalzati attraverso matrimoni (parenti di Bonaparte incoronati), allora per grandi invasioni il ricordo cose contenute in tali strumenti decadrà, per fino le lettere (verrà meno il parlare francese), che per volontà divina sarà per gli Acquilonari ( divenendo l'inglese la lingua principale), ed una volta legato a Satana e sarà promulgata una pace universale fra gli uomini, sarà libera la Chiesa di Gesù Cristo da tutte le tribolazioni, così che Azostani (Ariani) , si vorrà mescolare il fiele con miele (rosso e bianco al buddico), e la loro funesta lusinga; ciò avverrà in vicinanza del settimo millennio (16.07.1980), quando Santuario di Gesù Cristo non sarà più calpestato dagli infedeli verranno dall'Acquilone (Inghilterra e gli eredi della corona d'Austria) , avvicinandosi il mondo a qualche grande conflagrazione, secondo i calcoli delle mie Profezie il corso dei tempi andrà molto più lontano. Nell'Epistola che negli anni passati avevo dedicata a mio figlio Cesare, avevo abbastanza chiaramente esposti alcuni eventi, senza presagi. Ma qui, o sire sono compresi molti grandi e meravigliosi avvenimenti che coloro che verran dopo, lo vedranno. E per quel calcolo Astrologico, rapportato alle Sacre Scritture, la persecuzione degli Ecclesiastici prenderà origine da potenza dei Re Acquilonari (Francia-Austria-Inghilterra-Spagna), uniti dagli Orientali (Giappone). Questa persecuzione durerà undici anni, od un po' meno, quando da loro verrà meno il principale Re Acquilonare (l'assassinio dell'arciduca d'Austria Francesco Ferdinando a Sarajevo nel giugno 1914), e trascorsi tali anni giungerà il suo alleato Meridionale e tutto il potere assoluto della Chiesa militante ed il santo popolo di Dio, osservante della Sua Legge, ed ogni ordine religioso, saranno fortemente perseguitati ed 89 afflitti, tanto che il sangue dei veri Ecclesiastici scorrerà ovunque, ed uno dei terribili Re temporali (Hitler)sarà molto onorato dai suoi aderenti, egli avrà sparso più sangue umano degli innocenti Ecclesiastici che non se ne potrà avere di più, come vino(sparso) e questo Re commetterà incredibili misfatti contro la Chiesa, scorrerà il sangue umano per le pubbliche strade e nei templi, come acqua per pioggia impetuosa, e arrossiranno di sangue i fiumi più vicini e per altra guerra navale si arrosserà il mare, tanto nel rapporto di un Re all'altro sarà detto: “Il mare si fece rosso per le battaglie navali” (Malta all'Inghilterra, 1940/43 oltre 1200 raid aerei). Poi nello stesso anno e nei successivi scoppierà la più terribile epidemia causata dalla precedente carestia e così grandi tribolazioni, mai avvenute dopo la fondazioni della Chiesa Cristiana ed in tutti i paesi latini, si espanderà in alcune contrade della Spagna (Guerra civile spagnola 1936-39). Allora il terzo Re Acquilonario udendo il lamento del popolo della sua principale regione, formerà una grande armata (Inghilterra- Francia- Stati Uniti- URSS) e passerà per i territori dei suoi ultimi avi e bisavoli e li rimetterà per la maggior parte nei loro insediamenti, il grande Vicario della cappa (Papa) sarà rimesso nel suo primitivo rango (pace), ma desolato e poi del tutto abbandonato ed il Sancta Sanctorum tornerà ad essere distrutto dal Paganesimo ed il Vecchio ed il Nuovo Testamento saranno banditi e bruciati, in seguito l'Anticristo sarà ancora per l'ultima volta il Principe infernale (seconda guerra mondiale), tremeranno tutti i regni della Cristianità, ed anche quelli degli infedeli per un periodo di 25 anni e vi saranno gravissime guerre e battaglie ed edifici bruciati, devastati, distrutti, con grande spargimento di sangue vergini, spose e vedove violate, neonati scagliati e maciullati contro le mura delle città e si commetteranno tanti mali per mezzo di Satana, principe infernale che quasi tutto il mondo si troverà distrutto e devastato, prima di ciò alcuni strani uccelli grideranno nell'aria: huy, huy e svaniranno dopo qualche tempo (Enola Gay B-29 americano, che sganciò l'atomica, Giappone 1945). Dopo che quel periodo (guerra) sarà durato a lungo, sarà quasi ripristinato un altro regno di Saturno (pace), secolo d'oro; Dio Creatore, ascoltando i lamenti del suo popolo, disporrà che Satana sia cacciato nell'abisso del baratro, nella fossa profonda. E dopo 90 comincerà fra Dio e gli uomini una pace universale che durerà per mille anni ed il potere Ecclesiastico ritornerà nel più grande splendore e poi ritornerà disunito. Faceva Michele Nostradamus in Salon, terra di Provenza Terminata la lettura, trovata la chiave, proseguendo con il versetto “settemila anni un altro terrà la sua monarchia”, utilizzeremo ora nuovamente il calendario gregoriano, per fissare attraverso il tempo, l'inizio del settimo millennio. Nostradamus, che dettando in due punti della stessa lettera, due cronologie dall'evidente risultato diverso, evidenziando solo la differenza tra il secondo calcolo e le Sacre Scritture, vuole confondendoci nel proporli entrambe, celare la reale chiave d'apertura dell'arcano, lasciando trapelare che tutto ciò non è frutto di errore, in una lettera scritta ad un Re, e per la quale si è preso dei mesi per poterla redarre, ma il palese intento nel confermare il primo calcolo, che lui reputa corretto, screditando i successivi, utilizzati comunque per datare ulteriormente l'inizio e la fine del settimo millennio. E se il suo conteggio traeva la partenza da Adamo, il secondo calcolo, anticipandolo, parte dalla Creazione; vedendo il primo punto d'incontro, con Noè, dopo 1506 anni, per arrivare infine al calendario islamico, nel 621, secondo Nostradamus, il nostro 16 luglio 622, il 27 Dhu I-Hijja, dopo 3515/6 anni. Dal calendario islamico, che utilizzeremo per fissare giorno e mese, ora dovremmo togliere la somma calcolata, di 5643/4 anni solari (1506 + 3515/6 + 621 = 5642/3 + più un anno, l'errore che riporta il nostro attuale calendario), giungendo al 5021/2 a.c. , anticipando l'inizio del calendario ebraico di 1261 anni. Nonostante la partenza islamica ed il conteggio ebraico, come abbiamo tolto, ora aggiungeremmo i settemila anni solari, secondo il calendario gregoriano, arrivando infine nell'anno 1979/80. E come il grande veggente rammenta nella prima parte della sua missiva, “tuttavia se io sbaglierò nel calcolo degli anni, non potrà essere imputato alla volontà di alcuno”, riferendosi alla data 1979 barra 1980, già intuiva che scrivendo dell'anno 1979, ci avrebbe visto nell'errore di calcolo, chiamarlo 1980.... il 16 luglio, l'inizio del nuovo ciclo dei settemila anni, dove 91 “un altro terrà la sua monarchia” (...). 49.Beaucoup beaucoup avant telles meneés Ceux d'Orient par la vertu lunaire La mil sept cent feront grand emmenées Subiugant presques le coing Aquilonaire. 49.Assai assai prima di questa condotta Quelli d'Oriente per la virtù lunare L'anno millesettecento farà grandi tumulti Soggiogando quasi la parte Acquilonare. 49.La lettera al Re, terminato il compito di datare la quartina precedente, prosegue ora lasciando direttamente la parola allo scrittore Nostradamus, passando a lui la penna per decodificare, ricollocata ora nel contesto corretto, le prossime quartine: “quelli d'Oriente per la virtù lunare” gli islamici, “assai assai prima di questa condotta”, molto, ma molto prima che tutto ciò accada, “l'anno millesettecento farà grandi tumulti, soggiogando quasi la parte Acquilonare”, nel millesettecento si assisterà a grandi rivoluzioni, quasi prendendo il sopravvento sull'Inghilterra, e le altre ex-monarchie europee. Riprendendomi tra le righe della lettera a Re Enrico, “... E cominciando da quell'anno, avverrà la più grande persecuzione della Chiesa Cristiana, quale mai era stata fatta in Africa e questa persecuzione durerà fino all'anno 1792 che si considererà essere un rinnovamento del secolo...”, l'anno che vedrà nella rivolta degli schiavi di Haiti, il comune desiderio di abolire la schiavitù, messa successivamente fuorilegge sia in Inghilterra nel 1807, sia in Brasile nel 1850 ed anche in America nel 1863. La grande persecuzione, al Cristo, al cuore di ognuno, la schiavitù che depredò l'Africa delle sue anime, schiavi poi nelle Americhe, in Europa, e che ora, dopo anni di soprusi e violenze, in grandi tumulti, sarà testimone della loro ribellione. “L'anno millesettecento farà grandi tumulti”, nel 1792, il 21 gennaio, con la decapitazione del Re di Francia, gravida di conseguenze, aspettando tutte le rivoluzioni 92 europee, che inevitabilmente cambieranno l'aspetto geografico e politico del nostro pianeta. Ri-ricordiamo che sui nostri manuali di scuola, seguendo il calendario errato, il ghigliottinamento è datato un anno dopo, cioè il 21.1.1793. Il veggente, proseguendo nel confermare il nostro passato, scriverà“...dopo comincerà a sollevarsi il popolo Romano ed a cacciare alcune oscure tenebre riacquistando un poco del suo passato splendore noti senza però grandi divisioni e continui sconvolgimento...” dove diversi fattori si uniranno per dar vita a un'inarrestabile domanda di mutamento politico. La rapida crescita della popolazione, la creazione delle prime società industriali, lo sviluppo delle colonie d'America e una nuova concezione dello stato e della libertà dell'individuo, aggravati dalla scontentezza dei crescenti oneri fiscali imposti dai vari sovrani per finanziare le guerre, dispendiose, aiutarono sia la ribellione Americana contro gli Inglesi, dell'America latina contro la Spagna, sia in Russia, vedendo dal 1768 al 1868, rivolte e sommosse anche a Ginevra, in Olanda, nei Paesi Bassi, in Ungheria, in Sardegna, in Corsica, in Irlanda, nella Serbia e in Cina, “soggiogando quasi la parte Aquilonaire”, la libertà. Ed ora è attraverso queste righe,“Venezia con grande forza e potenza innalzerà le sue ali molto in alto non molto dissimili ai fasti dell'antica Roma”, che si addentra nelle falde temporali dell'impero napoleonico, nel 1805. Momento storico, che vede l'anarchia, liberata dalle lacerazioni dolorosamente umane, prendendo a volte il sopravvento. Il 17 novembre 1878, l'anarchico Giovanni Passannante, ferisce il primo ministro Benedetto Cairoli, in un attentato fallito ai danni di Umberto I di Savoia. L'anarchico Ravachol, nel 1892, portò a termine alcuni attentati a Clichy, in Francia. Il 9 dicembre 1893, vede attentare la Camera dei deputati Francesi dall'anarchico Vaillant. Per vendicarlo, l'anarchico Emile Henry, il 12 febbraio dell'anno successivo, getterà una bomba al Cafè Terminus, causando un morto e venti feriti. Il presidente della Repubblica Francese, Marie-François Sadi Carnot, fu ucciso il 24 giugno 1894 dall'anarchico Sante Caserio. Pietro Acciarito, anarchico anch'esso, tentò di uccidere re Umberto I di Savoia, ad una corsa ippica sull'Appia, presso Roma, il 22 aprile 1897, ma fallì. L'8 agosto 1897, il presidente del consiglio spagnolo, Antonio Cànovas del Castillo, fu ucciso nella stazione termale di Sant'Aguida, dall'anarchico Michele Angiolillo. Luigi Lucheni, 93 anarchico, il 10 settembre 1898, uccise a Ginevra l'Imperatrice d'Austria Elisabetta di Baviera. Il 29 luglio 1900, a Monza, l'anarchia nella persona di Gaetano Bresci, ebbe la vita di re Umberto I di Savoia. Leon Czolgosz, anarchico, il 6 settembre 1901, colpì il presidente degli Stati Uniti d'America, William McKinley, che morì otto giorni dopo a causa delle ferite riportate. Richiudendo la parentesi anarchica, tornando ora a Napoleone, divenuto Primo Console, lo vedremo consolidare il proprio potere con l'appoggio della grande borghesia francese, che nel regime autoritario creato dalla Costituzione dell'anno VIII vede soddisfare le esigenze d'ordine e di tranquillità interna, accresce ulteriormente il suo prestigio con nuovi successi militari. Nella primavera del 1890 Napoleone dà inizio ad una seconda campagna d'Italia e, grazie a una serie di brillanti vittorie, riesce fra l'altro a restaurare la Repubblica Cisalpina e la Repubblica Ligure, ristabilendo così l'egemonia francese sulla penisola. Costretta l'Austria ad accettare la pace, il Bonaparte si trova di fronte la sola Inghilterra, ultimo tenace nemico sul mare, “in quei tempi molte vele Bizantine alleate ai Liguri per appoggio alla Potenza Aquilonare (l'Inghilterra), causeranno qualche impedimento, tanto che non sarà tenuta fede dai due Cretesi”, tanto che, durante la spedizione in Egitto, l'Inghilterra si riprenderà l'isola che fu dei Cretesi, Malta, occupata da Napoleone poi. “Gli archi costruiti marziali si uniranno alle onde di Nettuno”; scrivendo ora dell'orologio. Essenziale nell'affrontare Nettuno, il mare, favorito agli Inglesi. Per stabilire la propria latitudine in base all'altezza angolare del sole e della stella polare, necessari per calcolare esattamente la longitudine, si abbisognava dell'ora del meridiano di base, problema impossibile da risolvere, sino a quando non si poterono sostituire le clessidre con gli orologi a molla, muniti di bilanciere e dotati di un buon grado di precisione e di affidabilità. Nostradamus proseguendo ora nel rincorrere Napoleone, attraverso le sue campagne, le guerre napoleoniche, vedrà la fine del suo regno, solo attraverso la sconfitta subita a Waterloo: “””“In Adriatico sarà fatta discordia grande, ciò che era stato unito, sarà separato (isolando l'Inghilterra, dato che Napoleone conquisterà quasi l'intera Europa), si avvicinerà ad una casa, ciò che prima era è una grande città, comprendendo il più potente, la Mesopotamia dell'Europa a 45 gradi ed altri, di 41, 42 e 37 gradi. Ed in quel tempo, ed in quelle 94 contrade la potenza infernale metterà contro la Chiesa di Gesù Cristo la potenza degli avversari della sua legge che sarà secondo l'Anticristo il quale perseguiterà quella Chiesa ed il suo vero Vicario ( il 2 dicembre 1804 Bonaparte si incoronerà Imperatore senza il consenso papale) con l'aiuto potenze dei Re temporali, che saranno per loro ignoranza sedotti, lingue che taglieranno più che una spada tra le mani di insensati, suddetto regno dell'Anticristo (il regno del male) non durerà che fino alla morte quest'ultimo (parlando ora di Hitler) e dell'altro nella città di Planco ( Lucio Munazio Planco ;Waterloo) accompagnato dal letto di Modena, Fulcy per Ferrara (campagna d'Italia 1796/1797 napoleonica), tenuto dai Liguri Adriatici (Napoleone mandato in esilio sull'isola d'Elba) in prossimità della grande Trinacria (Sicilia). Poi passerà il monte di Giove (Grecia) L'Ercole Gallico (Napoleone) accompagnato da così gran numero di soldati, da molto lontano sarà rappresentato dall'Impero della sua ed allora e qualche tempo dopo sarà sparso abbondantemente sangue di innocenti da parte di individui che si erano innalzati attraverso matrimoni (avendo affidato alla propria famiglia regni da governare), allora per grandi invasioni il ricordo cose contenute in tali strumenti decadrà, per fino le lettere (verrà meno il parlare francese), che per volontà divina sarà per gli Acquilonari (lingua ora più utilizzata inglese)”””””, ed il veggente, ricordandoci dal tempo che lo vedeva affondare la penna, il millecinquecento, ormai prossimi al nuovo secolo che “”””“avvicinandosi il mondo a qualche grande conflagrazione (le guerre mondiali), secondo i calcoli delle mie Profezie il corso dei tempi andrà molto più lontano. Nell'Epistola che negli anni passati avevo dedicata a mio figlio Cesare, avevo abbastanza chiaramente esposti alcuni eventi, senza presagi. Ma qui, o sire sono compresi molti grandi e meravigliosi avvenimenti che coloro che verran dopo, lo vedranno.... .... E per quel calcolo Astrologico, rapportato alle Sacre Scritture, la persecuzione degli Ecclesiastici prenderà origine da potenza dei Re Acquilonari (Austria), uniti dagli Orientali (Giappone). Questa persecuzione durerà undici anni, od un po' meno, quando da loro verrà meno il principale Re Acquilonare (l'assassinio dell'arciduca d'Austria Francesco Ferdinando a Sarajevo nel giugno 1914), e trascorsi tali anni giungerà il suo alleato Meridionale e tutto il potere assoluto 95 della Chiesa militante ed il santo popolo di Dio, osservante della Sua Legge, ed ogni ordine religioso, saranno fortemente perseguitati ed afflitti, tanto che il sangue dei veri Ecclesiastici scorrerà ovunque, ed uno dei terribili Re temporali (Hitler) sarà molto onorato dai suoi aderenti, egli avrà sparso più sangue umano degli innocenti Ecclesiastici che non se ne potrà avere di più, come vino sparso e questo Re commetterà incredibili misfatti contro la Chiesa, scorrerà il sangue umano per le pubbliche strade e nei templi, come acqua per pioggia impetuosa, e arrossiranno di sangue i fiumi più vicini e per altra guerra navale si arrosserà il mare, tanto nel rapporto di un Re all'altro sarà detto: “Il mare si fece rosso per le battaglie navali” (Malta all'Inghilterra, 1940/43 oltre 1200 raid aerei). Poi nello stesso anno e nei successivi scoppierà la più terribile epidemia causata dalla precedente carestia e così grandi tribolazioni, mai avvenute dopo la fondazioni della Chiesa Cristiana ed in tutti i paesi latini, si espanderà in alcune contrade della Spagna (Guerra civile spagnola 1936-39). Allora il terzo Re Acquilonario udendo il lamento del popolo della sua principale regione, formerà una grande armata (InghilterraFrancia- Stati Uniti- URSS) e passerà per i territori dei suoi ultimi avi e bisavoli e li rimetterà per la maggior parte nei loro insediamenti, il grande Vicario della cappa (Papa) sarà rimesso nel suo primitivo rango (pace), ma desolato e poi del tutto abbandonato ed il Sancta Sanctorum tornerà ad essere distrutto dal Paganesimo ed il Vecchio ed il Nuovo Testamento saranno banditi e bruciati, in seguito l'Anticristo sarà ancora per l'ultima volta il Principe infernale, (seconda guerra mondiale) tremeranno tutti i regni della Cristianità, ed anche quelli degli infedeli per un periodo di 25 anni e vi saranno gravissime guerre e battaglie ed edifici bruciati, devastati, distrutti, con grande spargimento di sangue vergini, spose e vedove violate, neonati scagliati e maciullati contro le mura delle città e si commetteranno tanti mali per mezzo di Satana, principe infernale che quasi tutto il mondo si troverà distrutto e devastato, prima di ciò alcuni strani uccelli grideranno nell'aria: huy, huy e svaniranno dopo qualche tempo (Enola Gay B-29 che sganciò l'atomica, Giappone 1945) . Dopo che quel periodo (guerra) sarà durato a lungo, sarà quasi ripristinato un altro regno di Saturno (pace), secolo d'oro; Dio Creatore, ascoltando i lamenti 96 del suo popolo, disporrà che Satana sia cacciato nell'abisso del baratro, nella fossa profonda. E dopo comincerà fra Dio e gli uomini una pace universale che durerà per mille anni ed il potere Ecclesiastico ritornerà nel più grande splendore e poi ritornerà disunito””””. A Cesare Nostradamus, figlio, lunga vita e felicità. La tua tarda comparsa, figlio mio (la sua iniziazione, la rinascita), ha fatto impiegare il mio tempo in costanti veglie notturne (meditazioni e preghiere), riferendo per iscritto, a tua perpetua memoria, dopo la morte del tuo progenitore, per il comune profitto degli umani, di quanto la Divina Essenza, attraverso le rivoluzioni Astronomiche mi hanno consentito di conoscere. Poiché è piaciuto a Dio Immortale che tu sia venuto alla luce in questa spiaggia terrena, non voglio riferirmi ai tuoi anni, che non sono ancora sufficienti, ma ai tuoi mesi marziali incapaci di recepire nel tuo debole ingegno, quello che avrò raccolto alla fine dei miei giorni; vedo che non è possibile lasciarti per iscritto ciò che verrà cancellato dall'ingiuria del tempo; poiché la facoltà ereditata dall'occulta predizione rimarrà racchiusa dentro di me; considerando anche le avventure del destino umano che sono niente e che tutto è regolato e governato dalla potenza inestimabile di Dio, che ci ispira, non per baccante furore né per frenetico trasporto, ma per astronomiche osservazioni, "Essi soli ispirati dalla Divinità e dotati di spirito profetico, presagiscono gli eventi particolari". Quantunque per lungo tempo, per diverse volte io abbia predetto con molto anticipo, ciò che poi è accaduto, in particolari regioni, attribuendo tutto ciò alla virtù ed alla ispirazione divina ed avendo preannunziato altri lieti ed infausti avvenimenti, con evidente prontezza, anche questi poi verificatisi in diverse latitudini della terra; avendo voluto tacere e tralasciare a causa della ingiuria e non tanto del tempo presente, ma anche per la gran parte del, futuro, di mettere per iscritto, poiché i regni, i partiti, le religioni faranno cambiamenti opposti, rispetto al presente, diametralmente, che se io riferissi ciò che accadrà in 97 avvenire, quelli del regno, di un partito, di una religione, e di una fede, troverebbero disaccordo con la loro fantasia auricolare che condannerebbero ciò che nei secoli futuri si constaterà essere visto e percepito. Considerando pure la tendenza del vero Salvatore, "Non porgete ai cani ciò che è Santo, non offrite perle ai porci per evitare che le calpestino e rivolgendosi contro di voi vi lacerino". Che è stata la causa che ha trattenuto il mio linguaggio popolare, e la mia penna dalla carta; poi mi sono voluto dilungare dichiarando per gli avvenimenti comuni, con astruse ambigue sentenze gli eventi futuri, anche i più importanti e quello che ho percepito, qualsiasi umano cambiamento senza scandalizzare i fragili ascoltatori, e il tutto scritto in termini nebulosi più che profetici; poiché; "Tu hai tenuto celate queste cose ai sapienti ed ai saggi, cioè ai potenti ed ai re e le hai rivelate agli umili ed ai poveri", ed ai Profeti; per mezzo di Dio Immortale e dei buoni angeli, hanno ricevuto la facoltà di vaticinare, con la quale essi vedono gli eventi lontani e possono prevedere i futuri avvenimenti, poiché nulla si può realizzare senza di Lui; così grande è la potenza e la bontà per le sue creature che quando esse sono raccolte in se stesse, tuttavia soggette ad altri effetti per la similitudine delle cause del buon genio, quel calore e la forza profetica si avvicina a noi come succede ai raggi del sole che irradiano la loro influenza ai corpi elementari, e non elementari. Quanto a noi, che siamo esseri umani non possiamo conoscere nulla della nostra naturale cognizione, e versatilità d'ingegno degli astrusi segreti di Dio Creatore, "Poiché non ci è possibile conoscere né i tempi né i momenti". Sebbene al presente vi possano essere personaggi che Dio Creatore ha voluto loro rivelare con impressioni immaginative, alcuni segreti dell'avvenire secondo l'Astrologia critica, come per il passato, allorché certe potenze e facoltà volontarie, portavano ad esse come fiamma di fuoco che appare, sotto la sua ispirazione si giungeva a prevenire le divine ed umane ispirazioni. Poiché le opere divine, che sono assolute, Dio le viene a realizzare: la media che è fra gli angeli, la terza i malvagi. Ma figlio mio, io qui ti parlo un poco troppo astrusamente; ma per quanto riguarda le occulte vaticinazioni, che si ricevono attraverso il sottile spirito del fuoco, qualche volta l'intelligenza contemplando il più alto degli astri, restando vigili ed attenti alle occulte voci, sorpreso per scritti 98 redatti senza timore, salvo poi essere tacciato di inverecondo loquacità: ma perché? tutto proviene dalla Potenza Divina del Grande Dio Eterno da cui tutta la bontà procede. Inoltre, figlio mio, benché io abbia assunto il nome di Profeta io non me ne voglio attribuire il titolo, di così alta sublimità per il tempo presente, perché "Profeta è chiamato oggi colui che un tempo veniva chiamato veggente" poiché Profeta, in verità, figlio mio, è colui che vede cose lontane dalla naturale conoscenza di tutte le creature. E sopraggiunge il momento in cui il Profeta, attraverso la perfetta luce della profezia gli appaiono chiare tanto le cose divine che quelle umane, la qualcosa non si può spiegare visto che gli effetti della futura predizione si estendono lontano. Poiché i segreti di Dio sono incomprensibili, e la virtù operante contingente, e lontana dalla conoscenza naturale, che prende le mosse dal libero arbitrio, fa sembrare le cause che da sole non possono acquisire quelle nozioni, tali da essere conosciute né dagli uomini veggenti né attraverso altre conoscenze o facoltà occulte esistenti sotto la concavità del cielo, anche per gli avvenimenti presenti della totale eternità che racchiude in sé tutti i tempi. Ma attraverso quella indivisibile eternità, ed attraverso agitazione epilettica, gli eventi per mezzo dei movimenti celesti sono conosciuti. Io non dico affatto - figlio mio - affinché sia ben chiaro, che la conoscenza di queste materie non si può ancora imprimere nel tuo debole cervello, che le vicende future, ben lontane non siano alla portata delle creature ragionevoli, se sono nonostante tutto la creatura dell'anima intellettuale delle cause presenti lontane, né gli sono del tutto né troppo occulti né troppo espliciti; ma la perfetta conoscenza degli avvenimenti, non si può acquisire senza quella divina ispirazione: poiché tutta la ispirazione profetica riceve il suo principale impulso da Dio Creatore, poi dal Fato e dalla Natura. Perciò, essendo gli avvenimenti indifferenti, indifferentemente prodotti e non prodotti, il presagio in parte avviene quando è stato predetto. Poiché, il giudizio creato intellettualmente, non può vedere occultamente, se non attraverso la voce proveniente dal Limbo mediante la esigua fiamma, in quella parte delle vicende future si verranno ad orientare. E ancora - figlio mio - io ti, supplico di non volere mai impiegare il tuo intelletto in quelle chimere, e vanità che inaridiscono il corpo e portano a perdizione l'anima arrecando 99 turbe ai fragili sensi: perfino la vanità della più esecrabile magia condannata perfino dalle sacre scritture e dai canoni divini; ad eccezione della interpretazione dell'astrologia vaticinante, con la quale, e mediante l'ispirazione e la rivelazione divina attraverso continue veglie e calcoli, abbiamo redatto per iscritto le nostre profezie. E sebbene quella occulta Filosofia fosse riprovata (esiste! ma è prestata dal male, da Satana, e se non richiede a noi il prezzo, lo richiede a qualcuno a noi vicino...è Karma), non ho mai voluto presentare le loro furiose persuasioni: sebbene diversi volumi sono stati nascosti per molti secoli, mi siano stati palesati. Ma dubitando per ciò che ne deriverebbe, in questo caso, dopo la lettura ne ho fatto dono a Vulcano, e mentre egli li stava divorando, la fiamma lambiva l'aria rendendola di una chiarezza insolita, più chiara di una fiamma naturale, come luce di folgorante fulmine che illuminasse improvvisamente la casa, come se in essa fosse avvenuta una conflagrazione. Ed affinché per l'avvenire non se ne abusasse, perscrutando la perfetta trasformazione tanto lunare (femminile proveniente dall'interno) che solare (maschile proveniente dall'esterno), che sotterranea di metalli incorruttibili e dalle onde occulte li ho ridotti in cenere. Ma riguardo al giudizio che si viene a realizzare attraverso il giudizio celeste, ti voglio riferire che per avere conoscenza degli avvenimenti futuri occorre rigettare lontano le fantastiche immaginazioni che perverranno, limitando la particolarità dei luoghi delle divine soprannaturali ispirazioni, in accordo alle figure celesti, ai luoghi ed a una parte del tempo di qualità occulta per virtù, potenza e facoltà divina di fronte alla quale i tre tempi sono coesistenti con l'eternità, la rivoluzione, l'evento passato, presente e futuro «Poiché ogni cosa è chiara ed evidente ». Poiché figlio mio, tu possa facilmente comprendere, nonostante il tuo tenero cervello, che le cose che debbono accadere si possono profetizzare, con le luci notturne e celesti, che sono naturali per lo spirito della profezia; non che io mi voglia attribuire la nomina né la, facoltà profetica, ma per ispirazione rivelata, e come uomo mortale sono tanto lontano spiritualmente dal cielo, con i piedi in terra «Possa non sbagliarmi, ingannarmi, essere ingannato» sono un peccatore più grande di nessun altro in questo mondo, soggetto a tutte le umane afflizioni. Ma essendo stato più volte colto nella settimana dall'ispirazione, e 100 con lunghi calcoli rendendo gli studi notturni gradevoli con profumi, ho composto libri di profezie, contenenti ciascuno cento quartine astronomiche di profezie che ho voluto oscuramente correggere, che costituiscono vaticini, da ora all'anno 3797(...). Ciò probabilmente farà aggrottare la fronte a parecchi vedendo la così lunga estensione dei vaticini e sotto tutta la concavità della luna ciò avrà luogo e nozione: ciò comprenderà - figlio mio - le universali vicende dì tutta la terra. Se tu vivrai l'età naturale umana, vedrai nella tua latitudine e sotto il cielo della tua nascita le future vicende previste. Sebbene solo Dio Eterno sia il solo che conosce la luce della Sua eternità, che da lui stesso procede; e dico francamente a quelli ai quali la Sua immensa grandezza, che non ha limiti ed è incomprensibile, ha voluto rivelare dopo lunga melanconica ispirazione, che mediante quella causa occulta manifestata divinamente, principalmente da due cause principali che sono intrinseche nell'ispirato che profetizza, ma è quella che viene ad infondere chiarendo la luce soprannaturale, al personaggio che predice per la dottrina degli astri, e profetizza per ispirazione e rivelazione; la quale rappresenta una certa partecipazione della divina eternità; attraverso cui il profeta viene a comprendere ciò che il suo spirito divino gli ha donato tramite il Dio Creatore e per una naturale predisposizione; occorre conoscere che ciò che si predice è vero, ha origine eterna: e tale luce ed esigua fiamma è di tutta efficacia e profondità, non meno della naturale luce che rende i Filosofi così sicuri che attraverso i principi della causa prima hanno raggiunto i più profondi punti delle alte dottrine. Ma a tal fine - figlio mio - non voglio approfondire troppo per la capacità futura dei tuoi sensi, e credo che le parole faranno così grande ed incomparabile danno, e scopro che nel mondo, prima della universale conflagrazione vi saranno molte inondazioni che non vi saranno regioni che non siano sommerse dall'acqua, e per lungo tempo tutto perirà, etnie e topografie. Inoltre prima e dopo le inondazioni, in molti paesi le piogge saranno così scarse, e cadrà dal cielo grande quantità di fuoco e di pietre incandescenti che non vi resterà nulla che non sia consumato: e ciò avverrà improvvisamente prima dell’ultima conflagrazione (prima dell'ultima grande guerra). Quando il pianeta Marte concluderà il suo ciclo, ed al termine della sua ultima 101 rivoluzione, la ricomincerà: ciò avverrà quando i pianeti saranno congiunti gli uni in Acquario per molti anni gli altri in Cancro per più lunghi e continui anni. E intanto che siamo governati dalla Luna attraverso la potenza di Dio Eterno, prima che essa abbia concluso il suo ciclo il Sole seguirà, e poi Saturno. Poiché secondo i segni celesti, il regno di Saturno ritornerà, essendo tutto calcolato, il mondo si avvicina ad una rivoluzione distruttrice; e nel momento in cui scrivo prima di 177 anni , tre mesi e undici giorni, per epidemie, lunga carestia e guerre, e ancor più per inondazioni, il mondo, da ora a quel termine stabilito, prima e dopo per diverse volte verrà così diminuito e poca gente sopravviverà che non si troverà più chi lavorerà i campi che diverranno incolti per tanto tempo, quanto lo rimasero coltivati; e per quanto riguarda la visibile previsione celeste, sebbene già si sia al settimo millennio che tutto conclude, ci approssimiamo all'ottavo dove c'è il firmamento dell'ottava sfera che è in dimensione latitudinaria, ove il Gran Dio Eterno concluderà la rivoluzione: per cui le immagini celesti ritorneranno a muoversi ed il movimento superiore che rende con la terra stabile e ferma "Non si inclinerà per tutta l'infinita serie dei secoli": pertanto che il Suo volere sarà compiuto e cosi sarà e non altrimenti; sebbene con ambigue opinioni si dissenta dalle ragioni naturali con fantasticherie Maomettane, per cui qualche volta il Dio Creatore per mezzo dei ministri dei suoi messaggeri di fuoco trasmessi con fiamme, viene a proporre ai sensi esteriori, perfino ai nostri occhi, le cause delle future significative previsioni degli avvenimenti futuri, che si deve a colui che manifesta il presagio. Poiché il presagio che si ottiene dalla luce esteriore viene infallibilmente a giocare un ruolo con e attraverso la luce esteriore; in quanto veramente la parte che sembra avere per l'occhio dell'intelletto, non è in danno del senso immaginativo: la ragione è fin troppo evidente, perché tutto è previsto per ispirazione divina e per mezzo dello spirito angelico ispirato all'uomo profetizzante, rendendo sacri i vaticini, venendolo ad illuminare, eccitandogli la fantasia con diverse notturne apparizioni, che con diurna certezza profetizza attraverso interpretazioni astronomiche, congiunte alla santissima predizione futura, non consistente d'altra parte che nel libero arbitrio. Vieni dunque a comprendere - figlio mio - che io scopro con le mie 102 rivoluzioni che sono d'accordo alla rivelata ispirazione, che la spada mortale si avvicina a noi attualmente con epidemie, la guerra più orribile di quanto ve ne possa essere stata nella vita di tre uomini, e carestia che colpiranno la terra, e vi ritornerà spesso; poiché gli Astri concordano con questa rivoluzione, ed è anche detto "visiterò con la mia verga di ferro le loro iniquità e sferzandoli, li percuoterò". Poiché la misericordia del Signore non sarà affatto un tempo disseminato - figlio mio - quando la maggior parte delle mie profezie saranno accadute e saranno concluse e verificate. Allora, per molte volte, durante le sinistre tempeste "Li farò a pezzi» dirà il Signore, «li distruggerò e non avrò pietà di loro"; e mille altri fatti accadranno, con acque e continue piogge, come più chiaramente io ho redatto per iscritto nelle mie altre Profezie che sono composte dettagliatamente «in prosa» stabilendo i luoghi, i tempi, ed il termine prefissato che gli uomini nati dopo, conosceranno le vicende infallibilmente accadute come abbiamo indicato per gli altri, parlando più chiaramente nonostante siano mascherate, saranno comprese le intelligenze. «ma una buona volta si dovrà eliminare l'ignoranza» ed allora l'avvenimento sarà più schiarito. Concludendo - figlio mio - ricevi dunque questo regalo da tuo padre Michele Nostradamus, confidando di chiarirti ciascuna profezia delle quartine che seguono. Pregando Dio immortale che voglia concederti vita lunga in buona e prospera felicità. Salon, il l° marzo 1555. 50.De l'aquatique triplicité naistra D'un qui fera le ieudy pour la feste: Son bruit, loz, regne, sa puiffance croistra, Par terre & mer aux orients tempeste. 50.Dall'acquatica triplicità nascerà Uno che stabilirà il giovedì per la sua festa: Sua brutalità, legge, regno, sua potenza crescerà, Per terra e per mare all'oriente tempesta. 103 50.”Dall'acquatica triplicità” dagli alleati dell'Asse, di Nettuno, il caos, la Maya, “nascerà uno che stabilirà il giovedì per la sua festa”: il Giappone. Le sorti del Giappone nel dopoguerra furono in un certo senso simili a quelle della Germania Occidentale. Come in Europa gli Americani erano stati indotti a favorire la rinascita tedesca dalla crescente tensione con l'Unione Sovietica, così in Estremo Oriente essi furono costretti ad incoraggiare la ripresa del Giappone per poter contare su un solido alleato, che li aiutasse a contrastare le iniziative dell'Unione Sovietica e della Cina comunista di Mao, allora alleate fra loro. Dopo la resa del settembre 1945 il Giappone, diversamente della Germania, fu occupato dai soli Americani, che in realtà avevano sostenuto quasi per intero il peso della guerra nel Pacifico. In un primo tempo essi si proposero di democratizzare il Giappone e di distruggere la potenza economico-militare, in modo da sbarazzarsi per sempre della sua pericolosa concorrenza in estremo Oriente. Questi progetti dovettero però essere ben presto abbandonati, perché il regime democratico favoriva l'avanzata dei partiti e dei sindacati di sinistra, ostili agli americani, e perché la vittoria di Mao in Cina rendeva più che mai urgente il rafforzamento economico-militare del Giappone, se lo si voleva utilizzare come bastione contro il dilagare del comunismo in Asia. Il rovesciamento della politica statunitense nei confronti del Giappone fu determinato, in particolare, dalla guerra di Corea, 1950-1953, uno degli episodi più drammatici della guerra fredda, che costò complessivamente ai belligeranti oltre due milioni di caduti. Dopo la fine della guerra la penisola di Corea, già appartenente al Giappone, era stata occupata nella sua parte meridionale, dagli americani e nella parte settentrionale dai russi. Il 25 giugno 1950 il governo nord-coreano diede ordine al suo esercito di invadere la Corea del Sud, col proposito di unificare l'intera penisola sotto la propria autorità. Ne seguì un violentissimo conflitto,”per terra e per mare all'oriente tempesta” nel quale i cinesi di Mao intervennero in sostegno della Corea del Nord, spalleggiata anche dai russi, e gli americani intervennero in sostegno alla Corea del Sud. Il rischio dell'espansione della guerra era gravissimo, ma i russi e gli americani, consapevoli delle stragi che sarebbero derivate da una guerra atomica, mantennero il conflitto nelle sue dimensioni locali, e 104 nel luglio 1953, dopo due anni di trattative, lo risolsero con un armistizio che restaurava pressapoco le condizioni esistenti prima della guerra. La guerra fu un'enorme vantaggio per il Giappone, che diventò la base fondamentale delle forze armate statunitensi destinate all'impiego in Corea e ricevette commesse militari per circa due miliardi e mezzo di dollari, grazie alle quali poté accelerare la propria ripresa industriale: attraverso la guerra, “sua brutalità, legge, regno, sua potenza crescerà”. Nostradamus tra storia ed occulto, ora, oltrepassando il corpo buddico, giunto nel mausoleo Orientale, attraversando il cuore di Angkor, la capitale reale fondata da Yasovarman, sovrano cambogiano Khmer dal 889 al 910, giunge al Bakong, il tempio-mausoleo del re. A Ravenna il mausoleo di quel Maestro allora morto, e che bisogna ritrovare, ed ora, circondato da mura e dal fossato di protezione, questo edificio sacro, progettato per incarnare un complesso simbolismo cosmico: perfettamente simmetrico, nei suoi sette piani, effiggendo i sette cieli, i sette corpi sottili. Su ognuno dei quattro lati, 27 torri rappresentano il numero dei giorni di ogni ciclo lunare. Mentre su ciascuna delle sette terrazze spiccano 12 torri simboleggianti i mesi dell'anno, o il ciclo dei dodici anni del pianeta Giove, giovedì, il consumismo, la nuova epidemia del secolo... il sogno, nella sua irreale concretezza, l'avidità, irraggiungibile ed agognata, rendendo schiavi e brutalizzando i poveri, che occupano tutta la giornata al fine di raggiungere un benessere che mai li soddisfa, vedendo contrapposti i ricchi, alla ricerca di uno status quo idealizzato nella speranza di oltrepassare ogni raffronto... “uno che stabilirà il giovedì per la sua festa”. Il nuovo Dio, il denaro, il maestro che molti ora sembrano preferire. 51.Chef d'Aries, Iuppiter & Saturne, Dieu eternel quelles mutations! Puis par lòg siecle son maling téps retourne, Gaule & Itale quelles esmotions! 51.Capo d'Ariete, Giove e Saturno, Dio eterno quale mutazione! Che per lungo secolo il suo maligno tempo era tornato, 105 Francia e Italia quali emozioni! 51.Ed ora giunti in quel del 1999, quando Giove e Saturno, saranno ai primi gradi dell'Ariete, “Dio eterno quale mutazione!”. Il nuovo millennio! “Che per lungo secolo il suo maligno tempo era tornato, Francia e Italia quali emozioni!”, alla fine di un secolo strattonato da guerre e violenze, Francia e Italia ......la pace! 52.Les deux malins de Scorpion conioints, Le grand seigneur meurtri dedans sa salle: Peste à l'eglise par le nouveau roy ioint, L'Europe basse & Septentrionale. b ij 52.I due malvagi in Scorpione congiunti, Il gran signore morirà nella stanza: Peste alla chiesa per il nuovo re unto, L'Europa meridionale e settentrionale. b ij (parte prima di tre, conclusa) 52.Quando “i due malvagi in Scorpione congiunti”, Marte e Saturno saranno agli stessi gradi dello Scorpione, cioè nel 1984, cronologicamente proseguendo, “il gran signore morirà nella stanza”. Ed è il nostro uomo politico, contemporaneo, che il veggente ora omaggia, purtroppo, nelle sue quartine. Enrico Berlinguer. Iscritto al PCI fin da ragazzino, nato a Sassari da una famiglia aristocratica antifascista, venendo sin da subito apprezzato da Palmiro Togliatti, divenne successivamente segretario del partito dal 1972. Morì improvvisamente durante un comizio a Padova, stroncato da un ictus celebrale. Di lui, Indro Montanelli disse: “Un uomo introverso e malinconico, di immacolata onestà e sempre alle prese con una coscienza esigente, solitario, di abitudini spontanee, più turbato che alettato dalla prospettiva del potere, e in perfetta buona fede di cui ci resta un programma sociale, politico, economico, etico e morale non scritto basilare per il futuro democratico e di progresso del nostro Paese." Ed è dopo una 106 legislatura da parlamentare europeo, in vista delle successive elezioni del 1984, che Berlinguer si recò a Padova il 7 giugno, sul palco di Piazza della Frutta, dove effettuò un appassionato comizio. Poco dopo aver pronunciato la frase: "Compagni, lavorate tutti, casa per casa, strada per strada, azienda per azienda" venne colpito da un ictus. Il Presidente della Repubblica Pertini arrivò subito a Padova per recarsi da Berlinguer. Fece in tempo ad entrare nella “stanza” d'albergo, per vederlo e baciarlo sulla fronte. Poche ore dopo il decesso. Milioni di persone parteciparono al suo funerale che, in numero di partecipanti, fù il più imponente in tutta la storia d'Italia di allora. Funerali, morte, Marte e Saturno, attraverso lo Scorpione, riflesso plumbeo della costellazione, ora in India, come in Italia, al funerale del Primo Ministro Indiano, Indira Gandhi. E come di Berlinguer, ora della Gandhi, una breve presentazione. Figlia di Kamla e Jewaharlal Nehru, il Primo Ministro dell'India, fu nominata Primo Ministro dell'India il 19 gennaio 1966. Il suo governo procedette senza intoppi fino a quando, nel 1975, un tribunale la ritenne colpevole di brogli elettorali e la condannò all'interdizione dai pubblici uffici per sei anni. Nello stesso anno il paese, attraversato da spinte secessioniste, portarono la Gandhi a proclamare lo stato d'emergenza nazionale e a prendere misure severe contro le opposizioni. Quando il paese tornò alle urne nel 1977, il suo partito venne sconfitto e Indira, un anno dopo, fu addirittura incarcerata per alcuni giorni. Ma si riorganizzò e in pochi mesi fondò un nuovo partito, il Congresso nazionale indiano, che vinse le elezioni del gennaio 1980 e le consentì di ritornare alla guida del governo. Il suo secondo mandato iniziò il 14 gennaio di quell'anno. L'attentato nel 1984. Assassinata da due delle sue guardie del corpo di etnia sikh, Beant Singh e Satwant Singh, a causa di un lungo confronto innescato dal separatismo sikh ed il governo indiano. Il Sikhismo entrò in urto con la Gran Bretagna, fino dal 1845, avversando l'opera della Compagnia delle Indie che cercava di porre sotto controllo il sub-continente indiano, col benevolo incoraggiamento della Corona britannica. Lo scontro finì con una secca sconfitta dei sikh, che con il Trattato di Lahore, 1846, dovendo cedere alla Compagnia Orientale delle Indie parte del loro territorio, rinunciarono anche al Kashmir. Nel 1848, i sikh insorsero ancora una volta ma vennero nuovamente sconfitti. L'intero Punjab fu 107 assoggettato all'Impero Britannico, il loro tesoro, fra cui il noto diamante “Kooh i Noor”, ossia "Montagna di luce", sequestrato, ora incastonato nella corona della Regina d'Inghilterra, e il loro sovrano esiliato in Europa fino alla sua morte avvenuta nel 1893 a Parigi. Ciononostante, i sikh furono fra i soldati dell'esercito coloniale indiano che rimasero più fedeli alla Gran Bretagna in occasione del Mutiny, l'ammutinamento del 1857, una rivolta che viene oggi considerata da alcuni storici il primo episodio della guerra d'indipendenza indiana. Il 3 giugno 1984 il Primo Ministro indiano Indira Gandhi iniziò l'Operazione Blue Star e ordinò all'esercito indiano di circondare il complesso del Tempio d'Oro ad Amritsar, per uccidervi i militanti separatisti Sikh presenti. Così dopo l'attentato, dopo la sua morte, Indira lasciò il governo al figlio, “peste alla chiesa per il nuovo re unto”, Rajiv, che cominciò un profondo rinnovamento del partito. Inizialmente in politica interna favorendo una linea di conciliazione nazionale per cercare di arginare le spinte centrifughe causate da forze politiche regionali particolarmente forti tra i sikh, mentre in campo economico distaccandosi dal modello socialista tentando di accelerare la modernizzazione, con una politica più liberale ed enfatizzando molto l'efficienza. Però già alla fine del 1986 seguire questo programma risultò problematico. Così Rajiv volle cominciare una politica più accentratrice e personalistica mentre le spinte centrifughe peggioravano. Alla fine si trovò coinvolto in un grosso scandalo, nel quale erano implicati alcuni suoi collaboratori, accusati di avere incassato tangenti per l'accordo stipulato con una ditta svedese per forniture militari all'India. Nel 1989 il Partito del congresso venne pesantemente sconfitto alle elezioni generali. Il 21 maggio 1991 a Sriperumbudur, pochi giorni prima delle nuove elezioni generali dove avrebbe potuto ottenere un riscatto politico, Rajiv fu assassinato da un appartenente alle setta sikh o, secondo altre ipotesi, da un commando delle Tigri Tamil, l'organizzazione militare clandestina che lotta per l'indipendenza dei tamil di Sri Lanka. Il veggente terminando ora, accanto alla congiunzione, Marte Saturno, raggiungendo “l'Europa meridionale e settentrionale”, incontrerà l'uomo politico russo, Michail Sergejevic' Gorbaciov, futuro segretario generale del Partito Comunista Sovietico, alle prese con il totale disfacimento del suo paese. Uomo che avvierà un rinnovato sistema economico- 108 istituzionale, attraverso un programma vasto di riforme, noto come “perestrojka”, che favorirà la liberalizzazione sulle azioni di governo e garantirà la trasparenza dei processi decisionali, “glasnost”. Gorbaciov, impostando anche un processo di distensione nei confronti degli Stati Uniti e di apertura verso l'Europa dell'Est, instaurando rapporti più chiari e paritari con gli altri paesi socialisti, contribuirà con la sua azione decisiva alla riunificazione delle due Germanie. Forte la sua attività a favore del disarmo mondiale, riducendo gli impegni militari sia verso l'Europa Orientale sia verso i paesi in via di sviluppo, ottenendo per questo il premio nobel, nel 1990, per la pace. Accompagnando l'Unione Sovietica, e tutti i suoi stati satelliti legati dal regime comunista, nel pacifico processo di scioglimento dittatoriale, quale ormai era divenuto il fallito progetto leninista. Così, mentre Saturno e Marte insegnano, che nulla hanno potuto contro la pace e Gorbaciov, attraverso Berlinguer e la Gandhi, hanno donato morte. Tre rivoluzioni, tre modi di rovesciare, accompagnando, accomodando e rifiutando. E se Gorbaciov, ha accompagnato il volere del suo popolo, attraverso lo spiraglio di crescita che intuiva nella libertà e nella democrazia, sebbene ancora larvalmente abbozzate, Berlinguer, accomodando, ha cercato il compromesso. Impaurito del clima terroristico italiano, tra bombe ed attentati dell'epoca, temendo un golpe di destra, come purtroppo successo in Cile, per buon senso e per buon cuore ha cercato di fare un accordo con i partiti di centro, la Democrazia Cristiana, mentre la Gandhi, rifiutando ormai ogni processo di unione per le diverse esigenze religiose del paese, dovrà insieme al leader politico italiano affrontare ira e giustizia: Marte e Saturno. b ij 53.Las qu'on verra grand peuple tormentè Et la loy saincte en total ruine Par aultres loyx toute Chrestienté, Quand d'or d'argent trouvve nouvelle mine. 53.Allorché si vedrà grande popolo tormentato 109 E la legge santa in totale rovina Per altre leggi tutta la Cristianità, Quando d'oro e d'argento scoperta nuova miniera. 53.”Allorché si vedrà grande popolo tormentato, e la legge santa in totale rovina, per altre leggi tutta la Cristianità”... quando si vedrà il gran popolo dell'India tormentato, e la legge santa in totale rovina, tale da stravolgere il Cuore, il Cristo, in ognuno, “tutta la Cristianità”, vedendo spegnere ogni luce, ogni fiamma che porta speranza, gioia e serenità, sia che sia Sikh, Indù, Buddista, Cristiano, Ebreo o Mussulmano, attraverso il Punjab, porta d'ingresso per l'India, paese che nella sua accezione geografica è esteso in gran parte nel Pakistan del Nord, dopo aver cacciato gli afgani da Amritsar nel 1765, allargando i propri confini fino a comprendere parte del Kashmir, Multan, Peshavar e Lahore. Con il 1947, questo territorio fu spartito fra l'Unione Indiana e il Pakistan con gravi disordini e numerosi lutti. Dopo vari tentativi si è definitivamente costituito nel 1966 l'attuale stato, comprendente i distretti abitati da popolazione di lingua punjabi. Prevalgono gli appartenenti alla religione sikh, sessanta per cento, accanto ad indù, cristiani e mussulmani, che nel 1947, non hanno preso parte al terribile esodo, conclusosi in un bagno di sangue per la secolare rivalità esistente fra i sikh e i mussulmani. Purtroppo, l'ennesimo episodio umano, raccontato dalle cronache, dove nascosto all'interno dell'ideologia religiosa, celato, rimane sempre l'oscuro limite umano, riportando tra le righe l'ennesimo bagno di sangue: “Quando le prime ondate di profughi sikh e indù cacciati dai mussulmani dal Punjab occidentale, giunsero nella zona di Amritsar, i sikh locali decisero che era giunto il momento di vendicarsi dei mussulmani accanto a loro. Per farlo si servirono del seguente metodo: alcuni uomini armati di fucile aprivano il fuoco all'ingresso del quartiere mussulmano di un villaggio, inducendo gli abitanti terrorizzati a lanciarsi di corsa verso l'estremità opposta; qui sparpagliati tra le canne da zucchero, li attendevano centinaia di altri sikh armati di forconi, sciabole e randelli e il massacro aveva inizio. Le carneficine perpetrate dai sikh furono ben presto caratterizzate da una particolare forma di efferatezza: i sessi circoncisi dei mussulmani divennero dei trofei. Gli assassini gli tagliavano per infilarli nella bocca della vittima stessa e 110 in quella delle donne mussulmane uccise a loro volta... Ad Amritsar travestiti da mussulmani si avvicinavano a quest'ultimi gettando loro negli occhi acido nitrico o solforico; incendiari lanciavano torce nelle case e nelle botteghe... Criminali comuni si erano messi alla testa dei massacratori”. Dopo l'uccisione di Indira Gandhi, i morti ed i tanti conflitti, che hanno visto protagonisti sikh e indù, la tensione continuò purtroppo fino agli anni novanta. Il Punjab visse così una sorta di stato d'assedio: i gruppi integralisti sikh rivendicando l'indipendenza, volevano la cacciata della comunità indù e sostenevano la radicalizzazione della guerra santa. Finanziati, oltre che dal Pakistan anche dalle ricche comunità sikh di Canada, Usa e Gran Bretagna, e dai maggiori esponenti della finanza locale, possessori di consistenti patrimoni. Una contrapposizione di origine religiosa, ma anche di natura politica, economica e finanziaria, trasformando Amritsar, la città del bacino d'ambrosia e dell'immortalità, centro religioso del sikhismo, in una città assediata in assetto di guerra, con le strade pattugliate da soldati armati di tutto punto. La comunità indù vivendo giorni di terrore, mentre ad ogni morto sikh nel resto dell'India, corrispondeva un morto indù nel Punjab, attraverso la guerra santa dichiarata dal Khalistan, lo stato autonomo a cui mirava il terrorismo sikh, mietendo vittime su vittime. Religione fortemente contraria agli idoli, ai rituali e al sistema caste, credendo invece in un Dio amorfo, che nasce nel 1499, frutto di un completo sincretismo, vedendo confluire la bhakti indù e il sufismo mussulmano, apice e conclusione del percorso religioso dell'anima, e del flusso inseguito da Nostradamus. Dall'alto in basso, dal polo Nord al Sud, anche diversamente percepito, da destra a sinistra del globo terreste: il centro, il nostro terzo occhio. Giungiamo così, ai piedi della religione più antica, nella cronologia esoterica, che scendendo attraverso i corpi, si concretizza nel fisico, ripetendo ciò che accade anche nel parto gemellare, nascendo per ultima, concepita per prima. Rovesciando il barattolo dell'esperienze umane, la fede, l'unico compito per il quale l'anima è scesa in queste grigie lande terrene, si rivela il tesoro. Satana, vizio-virtù, barattolo che imprigiona la Luce Divina, la nostra Anima, sporcata attraverso l'appagamento dei sensi e dei sogni sempre più difficili da realizzare, ricorda, non solo che le pareti del grande cilindro, altro non sono che i nostri peccati, i nostri debiti karmici, ma anche, che il fondo dello 111 stesso, oleoso e sporco ateismo, è e rimane comunque olio, sottile Essenza Divina. Rabbia e dolore, e risalendo, gioia e serenità. Anime, olio, gocce dell'Unto, di Dio, che giunte al primo riflesso di Luce, iniziano a comprendere quanto immenso sia Amore. Superando quindi l'obbligo delle fede, l'Amore Universale, lo svuotamento della nostra parte egoica, la realizzazione di essere nel vuoto, infine vuoto di noi stessi, cuore, mente, sensi, attraverso ogni diversa stratificazione energetica, oltre islamismo, ebraismo, cristianesimo, buddismo, induismo, diverremo sikh: discepoli del Maestro, colui che conduce a Dio. Sikh, i leoni, kaur, le principesse, senza distinzione di sesso, senza gerarchie: i discepoli e solo il Maestro. Il Ponte per colui che è Infinito ed Immenso. “Quando d'oro e d'argento scoperta nuova miniera”, quando uomini e donne, oro e argento, sole e luna, Satana la mente e l'Anima, si scopriranno, si ameranno, ognuno attraverso il loro maschilefemminile...saremmo liberi, liberi, liberi di attraversare, accanto al Maestro, accanto a Dio. 54.Deux revolts faits du malin falcigere, De regne & siecles faict permutation: Le mobil signe à son endroict si ingere Aux deux egaux & d'inclination. 54.Due rivolte fatte dal maligno saturnino, Del regno e secoli fatto lo scambio: Il segno mobile nella sua direzione si intromette Ai due eguali e d'inclinazione. 54.”Del regno e secoli fatto lo scambio”, ormai giunti alla fine del secolo e quasi del regno buddico, “fatto lo scambio”, nel settimo millennio, “il segno mobile nella sua direzione si intromette, ai due eguali e d'inclinazione”, Marte, entrando nel Sagittario, il segno mobile, incontrando agli stessi gradi Urano, ci consegnerà ai primi giorni di settembre dell'anno 1984. Rendendoci testimoni delle “due rivolte fatte dal maligno saturnino”, “la strage del Rapido 904” e la tremenda carestia che colpì l'Etiopia. La prima, la strage, 112 figlia della cosiddetta strategia della tensione, che nasce negli anni 1969, gli “anni di piombo”. Periodo in cui, l'Italia, vede i terroristi, cercare di destabilizzare il potere democristiano. La seconda, la grave carestia che ha colpito l'Etiopia, il risultato di golpe sanguinosi, rivolte, siccità su larga scala, rifugiati in fuga dalla guerra, nella conclusione di consegnare alla morte per fame un milione di persone. L'attentato venne compiuto domenica 23 dicembre 1984, nel fine settimana precedente le feste natalizie. Il treno era pieno di viaggiatori che ritornavano a casa o andavano in visita a parenti per le festività, ed esplose nei pressi del punto in cui poco più di dieci anni prima era avvenuta la Strage dell'Italicus; come quest'ultima e l'attentato del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna da inserirsi nel panorama della strategia della tensione. Al contrario del caso dell'Italicus, questa volta gli attentatori attesero che il veicolo penetrasse nel tunnel, per massimizzare l'effetto della detonazione: lo scoppio, avvenuto quasi metà della galleria, provocò un violento spostamento d'aria che frantumò tutti i finestrini e le porte. L'esplosione causò 17 morti e 267 feriti. Italia e Abissinia, da sempre incrociando i loro destini, ora anche tra le righe di queste centurie. Storicamente nota con il nome di Abissinia, l'Etiopia attorno al 970, perseguitando i cristiani aiutò a far crollare il Regno di Axum, allora l'unico paese cristiano in terra d'Africa. Comperata poi alla fine del XIX secolo, all'inizio della colonizzazione Europea, da una compagnia italiana, venduta da un sultano locale. Con l'apertura del Canale di Suez, l'interesse in zona aumentò, e l'Italia che nel 1896, ad Adua aveva perso il controllo della colonia, lasciato allora al negus Menelik II, la vede il 3 ottobre 1935, senza dichiarazione di guerra, attaccare l'impero etiope, giungendo fino ad Addis Abeba, conquistandola e ora rinominandola, Africa Orientale Italiana. Verrà liberata dagli Inglesi nel 1941, rimettendo al potere Haile Selassie, che verrà deposto nel 1974 da Haile Mariam Menghistu, creando un regime socialista. Regime che nel biennio 1984-1985 colpito dalla grave carestia, riuscirà anche a condurre il paese fortemente indebolito, nel 1988, nella guerra di confine contro l'Eritrea. 113 55.Sous l'opposite climat Babylonique Grande sera de sang effusion, Que terre & mer, aìr, ciel sera inique: Sectes, faim, regnes, pestes, confusion. 55.Sotto dirimpetto al clima Babilonico Grande sarà lo spargimento di sangue, Che terra e mare, aria, cielo saranno inquinati: Sette, fame, regni, peste, confusione. 55.”Sotto dirimpetto al clima Babilonico”, spostando, ora, Nostradamus in Iran, ad osservare il paese che nel 1980, cercherà di contrastare l'invasione dell'Iraq, attraverso il confine che li separa, scaricando morte e distruzione. “Grande sarà lo spargimento di sangue”, sanguinosa ed inconcludente guerra, che durò fino al 1988, fino a quando l'ONU negoziò un cessate il fuoco, tra Saddam Hussein leader iracheno sunnita, contro l'Iran sciita. Vedendo addirittura nel 1990, con lo scopo di ottenere le riserve petrolifere del Kuwait, il dittatore iracheno Saddam, invadere anche quest'ultimo paese, oltre che le stragi condotte a nord, nei territori curdi. L'ONU condannò l'azione, chiedendo l'immediato ritiro dell'Iraq, che rifiutandosi di obbedire, nel gennaio 1991, si vide attaccare da una coalizione di 29 stati guidati dagli USA, scatenando attacchi aerei e terrestri, contro il dittatore iracheno. Il Kuwait fu liberato e gli iracheni, sconfitti, sottoposti a dure sanzioni economiche. “Che terra e mare, aria, cielo saranno inquinati: sette, fame, regni, peste, confusione”, quando l'esercito iracheno, costretto a ritirarsi dal Kuwait, seminando vendetta, lasciò il mondo assistere impotente all'incendio di quasi tutti i 950 pozzi petroliferi del paese: una densa cappa di fumo nero oscurò l'intera regione e vaste aree del golfo furono ricoperte da una patina oleosa di petrolio. Molti pozzi continuarono a bruciare per mesi, immettendo nell'atmosfera ingenti quantità di fumi inquinanti e velenosi. 56.Vus verrés tost & tard faire grand change Horreurs extremes, & vindications, 114 Que si la lune conduicte par son ange Le ciel s'approche des inclinations. 56.Voi vedreste presto o tardi fare grande cambiamento Orrori estremi, e vendette Che se la luna condotta dal suo angelo Il cielo si avvicina alle inclinazioni. 56.Il petrolio, gli interessi economici legati ad esso, offrirono al leader iracheno lo spunto per l'aggressione al fazzoletto di terra che divideva l'Iraq dal mare. Conquistatolo, oltre la ricchezza petrolifera nascosta nel sottosuolo, avrebbe permesso al paese, un ben più vasto ed esteso territorio marittimo da controllare. Così dopo l'embargo commerciale, l'embargo militare, l'appello di Giovanni Paolo II, il piano di soluzione di crisi predisposto da Mitterand, presidente francese, dopo l'operazione “Scudo nel deserto”, inizia “Tempesta nel deserto”, la seconda Guerra del Golfo, dove ventotto paesi aprirono le ostilità contro l'Iraq. Quest'ultimo reagirà bombardando Israele, aspettandone la reazione, alfine di acuire il conflitto, grazie al cielo evitato, mentre nelle capitali europee la gente inizierà a scendere in piazza per chiedere l'interruzione della guerra. Si accusava il leader iracheno di costruire armi per la distruzione di massa, addirittura l'atomica, mentre attraverso ripetuti bombardamenti chimici, ”orrori estremi, e vendette”, Saddam, sterminava gran parte della popolazione curda. L'attacco all'Iraq, sia con raid aerei sia con operazioni di terra, portò alla conquista di Baghdad nel giro di venti giorni. La caduta del regime di Sadam Hussein aprirà incerti scenari politici nell'assetto geopolitico dell'area, e dopo che gli ispettori dell'ONU, nell'ultimo rapporto del gennaio del 2003, al palazzo di vetro, dovranno riferire che le accuse, con le quali gli Stati Uniti d'America erano scesi in guerra contro l'Iraq, il possesso di armi per la distruzione di massa, erano false, la grave frattura politica creatasi in Europa, con paesi contrari o favorevoli al conflitto armato, andò accentuandosi. “Voi vedreste presto o tardi fare grande cambiamento”, quando a Baghdad, dopo la caduta del regime dittatoriale, si insedierà il Consiglio del governo di transizione iracheno, composto da 13 sciiti, 5 sunniti, 1 turcomanno e 1 cristiano, il 13 luglio 2003, approvando 115 successivamente mediante referendum, la Costituzione del nuovo Iraq democratico, parlamentare e regionale; il voto contrario degli arabi sunniti non compenserà la grande maggioranza dei si, degli elettori arabi sciiti e curdi. Una settimana più tardi, in Inghilterra, verrà trovato il corpo senza vita di David Kelly, lo scienziato al centro della controversia fra governo inglese e BBC su presunte manomissioni dei dossier sulle armi di distruzione di massa, per le quali, gli Stati Uniti si erano sentiti autorizzati ad attaccare l'Iraq. A dicembre, presso la sua città natale, Tikrit, Saddam sarà catturato, e negl'anni successivi, dopo esser stato processato per i crimini di guerra commessi, da un giudice curdo, condannato a morte. Terribile osservare le fotografie attraverso le pagine dei dizionari, ricordando quelle dei telegiornali, dei primi video rubati attraverso lo schermo dei telefoni cellulari, mentre gli stessi serpenti umani scappano, file e file di persone, attraverso le montagne, padri con in braccio piccini, ragazzetti sporchi, impauriti ed infreddoliti, quattro stracci ed un fagotto in testa, i sacrifici di una vita di lavoro, in fuga come dal Punjab, ora in territorio Curdo...consegnandoci immagini di terrore, fame, disperazione e paura. E se l'animo umano, cercando Dio, attraverso il proprio limite, abbraccia più una fede che un'altra, giunto all'atmico, oltre la condizione angelica, l'ultimo passo deve ancora esser fatto. Amare e farsi amare da Dio, lasciandosi morire in esso, permettendo alla nostra parte più severa e cattiva di perdonarci. Destra o sinistra, nord o sud, Islam, ebraismo, cristianesimo, altro non sono che tappe del nostro cammino, passo prima o passo dopo, utili solo a capire il limite che siamo, dinnanzi a Dio. Compreso la radicale distanza dalla Divinità, unica ed assoluta, si comincia a percepire la sincera difficoltà di tornare a Dio. Allora si desidera una guida, il Maestro, ricollocando la nostra persona nell'umile condizione di chiedere soltanto aiuto. Allora ci si inchina, con il viso a terra, implorando clemenza. Oltre il buddico, il piano inclinato, l'illusione, il nulla che ci vedeva intrappolati nella nostra arroganza riflessa allo specchio... ora, abbassando lo sguardo, il viso, la nostra parte angelica, la nostra misericordia saprà proseguire... ”Che se la luna condotta dal suo angelo”, se riusciremo a controllare la mente, “il cielo si avvicina alle inclinazioni” oltrepasseremo l'illusione, la curva del corpo buddico. 116 (addì 14.12.2008) 57.Par grand discord la trombe tremblera. Accord rompu dressant la teste au ciel: Bouche sanglante dans le sang nagera: Au sol fa face ointe de laict & miel. 57.Per grande discordia la tromba tremerà. Accordo rotto alzando la testa al cielo: Bocca sanguinante dentro il sangue nuoterà: Al suolo la faccia unta di latte e miele. 57.”Per grande discordia la tromba tremerà”, tra manifestazioni di profondo dolore, accompagnando alla tomba l'ayatollah Khomeini, nel 1989. Ispiratore dell'odierna rinascita dell'Islam, leader che portò alla nascita della nuova Repubblica Islamica dell'Iran, fondata sulla rigida applicazione dei principi religiosi a ogni aspetto della vita quotidiana; vedendo i movimenti fondamentalistici islamici, tentare di preservare gli elementi basilari, fondamentali, della Sharia, o legge islamica, opponendosi al liberalismo. Le numerose manifestazioni di questa rinascita, specie in Sudan, Egitto, Algeria ed Afghanistan, suscitarono la reazione dell'ex URSS e dell'Occidente, che inizieranno a temere che il fondamentalismo possa minacciare la stabilità economica e politica del pianeta. Stabilità che gli stati d'Israele e di Palestina, non hanno ancora raggiunto, vedendo nuovamente nel 1998, il mancato rispetto da parte degli accordi presi per il ritiro della Cisgiordania, ostacolare seriamente il processo di pace, per l'ennesima volta: “accordo rotto alzando la testa al cielo”. Ed è l'ennesima foto, che svela e termina la quartina: “bocca sanguinante dentro il sangue nuoterà, al suolo la faccia unta di latte e miele”, quando non trovando un logico aggancio, sfogliando la cronologia storica che stavo leggendo, mi riaffiora alla memoria una foto, vista alcuni giorni or sono, in uno dei tanti libri che ormai ho abbandonato aperti per casa. Il cronista, immobile, che gela nell'obbiettivo, l'esecuzione a freddo, mentre il carnefice con la 117 pistola alla tempia della vittima, riempie di sangue la bocca e gli occhi, anche dell'ignaro spettatore. Gli occhi di quell'uomo, il protagonista, immobili ed increduli di tanta indifferenza mediatica, accanto alla nostra assenza dell'odore o del sapore di quel sangue, di quel luogo, mi lascia in bocca solo l'amara sensazione di non aver potuto aiutare... accanto ai presenti, senza reazione alcuna, senza compartecipazione, abbandonati al distacco, fissando nella pellicola quel gesto di disonore, di orrore, di cronaca, immortalando per sempre quell'attimo di atrocità, dimenticando di lanciare a terra, macchina fotografica, paura, terrore e provando il tutto per tutto, cercando per l'ennesima volta ad interrompere il male, ascoltando anche chi attraverso quell'immagine, considerata poi degna di essere premiata, quanto la nostra società sia narcotizzata. Fotografo, vittima, carnefice, entrambi anime ignare di essere fiamme di luce, spegnersi a vicenda. Certo ben conosciamo ciò che il demonio riesce a fare, nel bene e nel male, nel vizio e nel dolore, ma compreso che la mente, colei che “mente”, è solo Satana ... “tempo”, il tragitto che dovremo compiere per tornare a casa, sarà solo questione di tempo. E se è solo questione di Satana, ormai consci che nemmeno la morte ed il dolore, nostro o altrui, può ostacolarci, viverlo per quanto difficile, non sarà impossibile. “Non è eterno”, è limitato, dovrà finire, ed allora amiamolo, passerà più in fretta... ed è amando, il bene e il male, che inchinati a terra, al suolo, umili, assaggeremo il nettare di Dio... “al suolo la faccia unta di latte e miele”. Chi non conosce il sacro atto d'amore in cui si chiede scusa a Dio, pregando, prima arrabbiati con se stessi per gli errori fatti... “alzando la testa al cielo”, ed infine, pentiti o disperati, chinati in ginocchio, mentre il viso mestamente scende con lo sguardo verso il petto, gli occhi si socchiudono in preghiera, e la schiena curvandosi, distende e rilassa il collo, piegato in avanti. Il buddico. La curva nei corpi sottili. Mentre il Kundalini superando il chakra della gola, Satana, porterà conoscenza e coscienza, Ida Pingala, in bocca. Il sangue, il plasma, la fede, attraverso il Maestro potrà proseguire. Caronte, il traghettatore... “bocca sanguinante dentro il sangue nuoterà”. Ad un passo dall'Ajna, dalla Porta, meta finale del nostro cammino iniziatico. 118 58.Trenchè la ventre, naistra auec deux testes, Et quatre bras: quelques an entier viura: Iour qui Alquilloye celebrera ses feftes Fouffan, Turin, chief Ferrare suyura. 58.Tagliato il ventre, nascerà con due teste, E quattro braccia: qualche anno intero vivrà: Giorno in cui gli Aquiloni celebreranno la loro festa Foglia, Torino, il capo di Ferrara sarà. 58.”Tagliato il ventre, nascerà con due teste, e quattro braccia”, partorito attraverso il taglio cesareo, la mamma darà alla luce due gemellini siamesi: “giorno in cui gli Aquiloni celebreranno la loro festa”, il 2 giugno 2001, festa nazionale Italiana. “Qualche anno intero vivrà”, rimanendo uniti solo un paio d'anni, poi finalmente separati. Riporta così un articolo di cronaca: “Ventiquattro ore di sala operatoria per dare loro una vita indipendente e normale. L'equipe di chirurgia pediatrica del Children's Medical Center di Dallas, nel Texas, ha iniziato la propria lotta contro il tempo al fine separare Ahmed e Mohamed Ibrahim, gemellini egiziani di due anni uniti per la testa. Un'operazione estremamente complessa e ad altissimo rischio che vedrà l'esistenza dei due piccoli, nati il 2 giugno del 2001 con parto cesareo, appesa ad un filo per le prossime 18-24 ore senza contare le possibili complicazioni post operatorie apparse più volte, nel recente passato, al termine di interventi chirurgici così delicati. Eppure, nonostante gli allarmi dei medici texani i genitori dei bambini, Ibrahim Mohamed Ibrahim e la moglie Sabah Abu el- Wafa hanno deciso di correre ogni rischio pur di dare ai gemelli l'opportunità di una esistenza fatta di quotidiana normalità. I due bambini, secondo quanto spiegato dai medici alla famiglia, potrebbero non sopravvivere all'intervento, uno dei due od entrambi, e, anche in caso di buon esito dell'operazione dal punto di vista tecnico, non possono essere escluse sofferenze cerebrali: Ahmed e Mohamed, infatti, non condividono la materia grigia, entrambi hanno un singolo cervello, ma un ampio reticolato di vasi sanguigni il quale rende estremamente complessa la divisione della loro scatola cranica. L'attività dei chirurghi americani, destinata a 119 concludersi non prima di domenica è stata pianificata dagli esperti del Children's Medical Center già da diversi mesi. I due bambini, accompagnati dal padre, si trovano a Dallas da oltre un anno, la madre, arrivata negli Stati Uniti per l'intervento, era rimasta in Egitto insieme agli altri due figli della coppia, durante il quale hanno valutato tutte le ipotesi favorevoli e contrarie ad un intervento, avvertendo i familiari di tutti i possibili rischi e le possibili complicazioni legate ad una simile operazione che vedrà coinvolti 18 specialisti di neurochirurgia infantile. La vicenda americana di Ahmed e Mohamed trova, proprio in queste ore, una sorta di contraltare italiano. Tre giorni fa, due gemelline siamesi di 4 mesi nate a Salonicco e unite alla tempia sono arrivate a Roma e ricoverate al reparto di neurochirugia del Policlinico Gemelli, dove si sta valutando se sia possibile un intervento di separazione. Tuttavia, prima che i medici decidano sul da farsi e sciolgano la riserva di prognosi passera' un tempo indefinito.”. L'operazione chirurgica cui sono sottoposti, in Texas, i due fratellini egiziani non è che l'ultimo intervento di separazione di gemelli siamesi uniti per la testa avvenuti recentemente. Solo negli ultimi tre anni, sono stati cinque gli interventi di questo genere. Tre risolti con successo, uno con la morte di uno dei due gemelli e l'ultimo caso, risalente allo scorso luglio, con la morte di due sorelle iraniane di 29 anni. La prima coppia di gemelli congiunti di cui si abbia notizia nacque in Armenia, nel 945 a.c. I due fratelli erano uniti dalla vita all’addome. Morirono durante un tentativo di separazione. Le gemelle inglesi Mary e Eliza Chulkhurst vissero 34 anni, nel XII secolo. Sembra fossero unite all’anca e alle spalle. Molto famosi furono i gemelli congiunti Eng e Chang Bunker, nati nel Siam, Thailandia, nel 1811, e che diedero così inizio all’abitudine di denominare “siamesi” i gemelli uniti insieme. Sposarono due sorelle ed ebbero 21 figli. Due gemelli siamesi provenienti dalla Basilicata, Giovanni e Giacomo Tocci, uniti all’addome e al bacino, ispirarono nel 1877 a Mark Twain il racconto “I gemelli straordinari”. La medicina moderna ha già affrontato più volte il problema clinico e morale rappresentato dai gemelli siamesi, e ha tentato con alterne fortune numerosi interventi di separazione. Un caso divenuto storico, che fece il giro del mondo, fu la vicenda delle gemelle Foglia, due bambine piemontesi nate unite per il bacino nel 1958, e separate il 10 maggio 1965 120 all’ospedale Regina Margherita di Torino con un intervento chirurgico sbalorditivo per quell’epoca, il primo effettuato con successo in Europa. A eseguire l’intervento, il professor Luigi Solario, assistito da 24 medici. Tra i casi più recenti, va ricordato quello del giugno 1994, a Pretoria, Sudafrica, quando le sorelle Nthabiseng e Mahletse Makwaeba, unite per la testa, vengono separate all’età di nove mesi. Una muore subito dopo l’operazione. Nel giugno 1995 Hira e Nida Jamal, pakistane unite per la testa, vengono separate in un ospedale pediatrico di Toronto in Canada, quando hanno compiuto due anni di vita. Al St. David’s Hospital di Austin, Usa, nell’agosto 1995 vengono separate Nichelale e Micelle Teheda, tre mesi, congiunte per la testa. Una muore dopo circa due settimane dall’operazione. Nel settembre 1996 Doris e Bessy Gonzales, nate in Honduras da circa un anno, sono separate al Centro medico per bambini di Salt Lake City, negli States. Maria Hosè e Maria Fernanda, nate da pochi giorni in colombia unite per la testa, sono separate all’ospedale di Cartagena, ma muoino entrambe. Ha invece successo l’intervento di divisione eseguito al Royal Children’s Hospital di Brisbane, in Australia, sulle gemelle Tay-Iah e Monique Armstrong, di sei mesi, operate nell’ottobre 2000. Sempre a Brisbane, un anno dopo, si tenta lo stesso intervento su Bethany e Alyssa Nolan, di tre settimane unite per la testa, ma una delle due piccole muore durante l’operazione. Nel maggio del 2000 a Palermo l’equipe del professor Carlo Marcelletti tenta di separare Marta e Milagros, unite nella zona toracica. Muoiono entrambe sotto i ferri. Maria Teresa e Maria de Jesus Quiej-Alvarez, del Guatemale, vengono separate a un anno di vita dopo un intervento durato 20 ore al Mattel Children’s Hospital dell’università della California. Nell’aprile del 2001 all’ospedale di Singapore vengono separate con successo Ganga e Jamuna Shrestha, nepalesi di 11 mesi. L’intervento dura 75 ore. Ganga e Jamuna erano nate unite per il cranio. Un caso molto raro che colpisce una coppia di gemelli ogni due milioni di nascite. Le sorelline, ancora neonate, erano state divise da un’operazione, effettuata a Singapore, durata cinque giorni. Durante l'operazione Ganga era dovuta rimanere sotto i ferri per 5 ore più di Jamuna, poiché il suo cranio aveva richiesto un’operazione più complessa; sin dall’operazione Ganga era sempre apparsa più debole della sorella, che adesso gode di buona salute e conduce una vita 121 normale, mentre Ganga, piccolo angelo, ci lascia proprio in questi giorni, nei quali stò traducendo, il 14 ottobre 2008. Concludendo, “Foglia, Torino”, alla luce delle cronache nel 1965, le due gemelline Foglia, riporta il sogno di un unione perfetta, l'anima gemella, concretizzata in queste piccole anime tornate a vivere nel fisico, nel disagio purtroppo ora biologico, della nascita gemellare siamese. Legate, nella vita e nella morte, al desiderio della perfetta unione, riportandole al mausoleo di Teodorico, monito di quanto le illusioni conducano solo al nulla: “il capo di Ferrara sarà”. L'eterno sogno di tutto il globo, la ricerca dell'anima gemella. Inseguendolo ora fino al Mar Nero, in Armenia, dove il flusso proveniente dall'induismo e dai sikh, si divise, procedendo poi sulle due diverse sponde del nostro Mediterraneo, attraverso il buddismo, l'arianesimo, l'Islam, l'ebraismo e il cattolicesimo. In Armenia, nel 945 a.c. dove è ricordata la prima coppia di siamesi della storia. L'amore eterno, il sogno, la realtà siamese. 59.Les exiles deportés dans les isles Au chàgement d'ung plus cruel monarque, Seront meurtrys: & mis deux des scintilles Qui de parler ne seront estés parques. 59.Gli esiliati deportati nelle isole Al cambiamento di un crudelissimo monarca, saranno uccisi: e messi due di scintille Coloro che nel parlare non saranno stati parchi. 59.Lasciando il sogno, il capriccio, il legaccio che ci intrappolava, consci che l'Amore, Dio, esiste, oltre il Buddha, il sogno, amare non sarà comunque sbagliato. E Dio e Buddha. Il Reale ed il nulla. Vero che i migliori artisti che la storia non dimentica, attingono le loro opere dal sovrasensibile, magico e divino, dal Vero Amore, ma i tanti che nelle nebbie di Morfeo, sorelle minori di Verità, bugie donate da Satana, ci hanno, oltre che mentito, anche regalato un'amabile compagnia. A noi saper osservare e scegliere, amando, e se amare è non chiedere nulla in cambio, è anche saper scivolare oltre, 122 attraverso le cose, la pittura, la musica, i versi poetici, veri o bugiardi che siano, affinché i sensi non ci intrappolino nuovamente. Giusto o sbagliato, buono o cattivo, ha poca importanza; si deve tornare da Amore. Ma gli uomini fanno fatica a perdonare, e gli europei, con la scusa di restaurare le imponenti opere, patrimonio dell'UNESCO, hanno giustamente offeso i tanti bambini, donne e uomini, che da anni avrebbero avuto più bisogno d'aiuto, che la misera pietra. Opera d'arte millenaria, ”al cambiamento di un crudelissimo monarca”, i due saranno fatti brillare, i due Buddha giganti, in Afghanistan, saranno fatti esplodere: “messi due di scintille”. I Buddha di Bamiyan. Due enormi statue del Buddha scolpite da una setta buddista nelle pareti di roccia del Bamiyan in Afghanistan, a circa 230 chilometri dalla capitale Kabul e ad un'altezza di circa 2500 metri; la prima statua alta 38 m. e vecchia di 1.800 anni, fino ad allora la più alta al mondo, l'altra alta 53 m. è vecchia di 1.500 anni. Nel 2003 vennero inseriti, insieme all'intera zona archeologica circostante e al paesaggio culturale, nella lista dei Patrimoni mondiali dell'umanità dell'UNESCO. I corpi principali delle statue, sbozzati direttamente nella montagna, con dettagli modellati mediante fango misto a paglia, ricoperti di stucco, si trovavano sul percorso della Via della seta, un itinerario mercantile che univa i mercati della Cina con quelli dell'Asia centrale e meridionale, del Medio Oriente e dell'Europa. Bamiyan, fu la sede di numerosi monasteri Buddisti e un florido centro religioso, filosofico e artistico dal II secolo in poi, fino all'invasione islamica del IX secolo, ed i monaci del monastero, che vivevano come eremiti in piccole grotte scavate nella roccia ai lati delle statue, abbellivano le grotte con statue religiose e affreschi dai colori sgargianti. La setta lokottaravàdin dei mahasanghika considerava Buddha un essere trascendente, lokottara, cioè un dio, e il Buddha storico solo un fantasma, nirmànakàya, emanato da questo. Si pensa che le due statue siano state costruite nel III e nel V secolo dai Kushan e dagli Eftaliti all'apice dei loro imperi: da queste due tribù indoeuropee si è nel tempo formata la base delle popolazioni Pashtun, il gruppo etnico da cui provenne poi il seguito dei Talebani. Il pellegrino buddista cinese Xuanzang, giunto a Bamiyan intorno al 630, descrive la regione come un fiorente centro buddista, "con più di cento monasteri e più di mille monaci", e nota che entrambe le statue erano "decorate con oro e splendidi gioielli". 123 Il 18 marzo 2004 il New York Times riporta che un rappresentante dei Talebani disse che il governo prese la decisione di distruggerli per l’ira derivante dal fatto che una delegazione straniera offrì denaro per salvare le antiche statue mentre un milione di afgani rischiavano di morire di fame. Il 19 aprile, durante un’intervista ad un giornale pachistano, il Mullah Mohammed Omar dichiarò: “Io non volevo distruggere i Buddha di Bamiyan. In realtà alcuni stranieri vennero da me e dissero che loro avrebbero voluto restaurare le statue che erano state lievemente danneggiate a causa delle piogge. Questo mi scandalizzò. Pensai “questa gente insensibile non ha riguardo delle migliaia di essere umani che muoiono di fame, ma sono così preoccupati per oggetti inanimati come i Buddha. Questo era estremamente deplorevole, e questa è la ragione per cui ne ho ordinato la distruzione. Fossero venuti per ragioni umanitarie, non ne avrei mai ordinato la distruzione”. Il governo dei Talebani decretò che le statue, che erano sopravvissute intatte per più di 1500 anni, erano idolatre e contrarie all’Islam. I due Buddha vennero demoliti a colpi di dinamite e cannone dopo quasi un mese di intensi bombardamenti. Altri tentativi erano stati fatti in precedenza per distruggere i Buddha; quando Mahmud di Ghazni conquistò l'Afghanistan nel XII secolo, le statue dei Buddha e gli affreschi vennero risparmiate dalla distruzione, mentre Aurangzeb, l'ultimo imperatore Moghul, si distinse per il suo zelo religioso e usò l’artiglieria pesante in un tentativo di distruggere le statue. Anche Gengis Khan e Nadir Shah fecero sparare colpi di cannone sulle statue. Ma a parte alcuni danni di scarsa rilevanza, i due Buddha resistettero egregiamente fino alla fine del XX secolo. Nel marzo 2001, i Talebani, mussulmani iconoclasti, ordinarono la distruzione delle due statue, ritenendo idolatre quelle sculture. Così il Buddha, il fantasma, ultimo baluardo di Satana, nel rendersi immanifesto, scuotendo attaccamento e protezione nel cuore degli occidentali, e mescolando indignazione nella fede islamica, dopo aver fatto esplodere l'ennesimo conflitto, ora in Afghanistan, lascia gli uomini in balia dei loro istinti, tra morte e distruzione, coinvolgendo indirettamente USA e URSS. E la fede, l'amore per Dio, che separa gli uomini più di ogni altra cosa, sia quelli che non accettano il cambiamento e l'evoluzione degli uni, o la difficoltà a crescere degli altri, vede nelle tappe di comprensione diverse per ognuno, le varie 124 religioni, ancora un mezzo per dividersi e litigare, invece che, diversamente raggiunge Dio. Afghanistan, terra e polvere, incontro e scontro tra culture e religioni, troppo vicino all'URSS, per non essere controllato dagli USA, nell'eterno duale conflitto di potere e paura. Paese che scosse attraverso un sanguinoso colpo di stato, il 27 aprile 1978, la cosiddetta "rivoluzione di aprile", attraverso il rovesciamento e l'assassinio di Mohammed Daoud Khan e di gran parte della sua famiglia, il proprio leader politico. Divenne presidente del Consiglio rivoluzionario, Noor Mohammed Taraki, segretario generale del PDPA, primo ministro dell'appena costituita Repubblica Democratica dell'Afghanistan, fortemente sostenuta dall'URSS. Il PDPA, partito socialista filo-comunista, mise in atto un programma di governo socialista che prevedeva principalmente una riforma agraria che ridistribuiva le terre a 200.000 famiglie contadine, ed anche l'abrogazione dell’ushur, ovvero la decima dovuta ai latifondisti dai braccianti. Inoltre fu abrogata l'usura, i prezzi dei beni primari furono calmierati, i servizi sociali statalizzati e garantiti a tutti, e venne riconosciuto il diritto di voto alle donne e i sindacati legalizzati. Si svecchiò tutta la legislazione afghana col divieto dei matrimoni forzati, la sostituzione delle leggi tradizionali e religiose con altre laiche e marxiste e la messa al bando dei tribunali tribali. Gli uomini furono obbligati a tagliarsi la barba, le donne non potevano indossare il burqa, mentre le bambine poterono andare a scuola e non furono più oggetto di scambio economico nei matrimoni combinati. Si avviò anche una campagna di alfabetizzazione e scolarizzazione di massa e nelle aree rurali vennero costruite scuole e cliniche mediche. La religione islamica non venne penalizzata in alcun modo, ma le gerarchie religiose islamiche afgane preferirono denunciare il contrario perché in realtà fortemente penalizzati dalla riforma agraria e dall'abrogazione dell’ushur, di cui essi erano beneficiari. Ben presto le stesse gerarchie ecclesiastiche passarono a un'opposizione armata incoraggiando la jihad dei mujaheddin contro "il regime dei comunisti atei senza Dio”. In verità Taraki, amato dalla popolazione afghana, rifiutò sempre l'idea di definire il suo nuovo regime come "comunista", preferendo aggettivi come "rivoluzionario" e "nazionalista". Gli stessi rapporti con l'URSS si limitarono ad accordi di cooperazione commerciale per sostenere la modernizzazione delle infrastrutture economiche, in particolar modo 125 le miniere di minerali rari e i giacimenti di gas naturale. L'Unione Sovietica inviò anche degli appaltatori per costruire strade, ospedali e scuole e per scavare pozzi d'acqua; inoltre addestrò ed equipaggiò l'esercito afghano. Il governo rispose agli oppositori con un pesante intervento militare e arrestando, mandando in esilio e giustiziando molti mujaheddin. Nella nuova fase politica afghana intervennero anche gli Stati Uniti. L'amministrazione Carter avvertì subito l'esigenza di sostenere gli oppositori di Taraki, in funzione anticomunista, per creare un nuovo alleato in una zona geopolitica, ed infine vincere la Guerra fredda o quantomeno cancellare il ricordo della disfatta vietnamita del 1975 e della recente sconfitta con l'Iran, organizzando ed inviando, aiuti bellici ed economici segreti ai mujaheddin afgani. In pratica creando una rete internazionale sotterranea coinvolgente tutti i paesi arabi per rifornire i mujaheddin di soldi, armi e volontari per la guerra. Base dell'operazione sarebbe stato il Pakistan, dove venivano così costruiti anche campi di addestramento e centri di reclutamento. Buona parte dell'operazione fu finanziata col commercio clandestino di oppio afghano. A capo della guerriglia, su consiglio del Pakistan, fu posto Gulbuddin Hekmatyar, noto per la crudeltà con cui sfigurava, usando l'acido, le donne a suo dire non in linea coi precetti islamici. “Al cambiamento di un crudelissimo monarca, saranno uccisi”, vedendo i mujaheddin afgani di Hekmatyar diventare rapidamente una potente forza militare, distinguendosi in crudeltà con pratiche che prevedevano un lento scuoiamento vivo dei nemici e l'amputazione di dita, orecchi, naso e genitali. Taraki chiese aiuto all'URSS, ma questi preferì rimanere sostanzialmente fuori dalla guerra civile. La svolta arrivò nel settembre 1979, con l'uccisione di Taraki ad opera del suo vice primo ministro Hafizullah Amin, il quale, salito al potere, iniziò a perseguitare, cosa finora sempre rifiutata da Taraki, l’opposizione politica islamica, che così, inevitabilmente, si rafforzò e si radicalizzò. Visto il passato statunitense di Amin, l'ambiguità del personaggio e le reiterate scelte politiche autolesionistiche, soprattutto l'omicidio di Taraki, l'URSS ritenne di aver davanti un uomo della Cia. Il 24 dicembre 1979 l'esercito sovietico ricevette l'ordine di invadere l'Afghanistan, e tre giorni dopo entrò nella capitale Kabul. Qui l'Armata Rossa attaccò il palazzo presidenziale, uccise Amin sostituendolo con Babrak Karmal, già vicepresidente di 126 Taraki. Il primo gennaio 1980, 50.000 soldati, 2.000 carri armati T55 e 200 aerei si riversarono nel Paese passando dal Turkmenistan. Gran parte del mondo protestò contro l'invasione, in particolare gli Stati Uniti; dopo aver annunciato un embargo, lo misero in atto tagliando tutte le forniture di grano e di tecnologie, boicottando anche le XXII Olimpiadi che si tennero a Mosca. Col passaggio in USA dall'amministrazione democratica Carter, a quella repubblicana di Reagan, si alzò il livello dello scontro e i mujaheddin vennero propagandati come combattenti per la libertà. Tra questi vi era anche Osama bin Laden, uno dei principali organizzatori e finanziatori dei mujaheddin, sebbene lo stesso sia di origine araba, non afghana. Nel 1988 bin Laden abbandonò il MAK insieme ad alcuni dei suoi membri più militanti per formare Al-Qaida, con lo scopo di espandere la lotta di resistenza anti-sovietica e trasformarla in un movimento fondamentalista islamico mondiale. Con l'arrivo al Cremlino nel 1985 di Gorbaciov si andò affermando una politica estera sovietica più distensiva, e già dall'ottobre 1986 iniziò in sordina un ritiro unilaterale delle truppe sovietiche che si concluse il 15 febbraio 1989. La guerra finì, dopo 1 milione e mezzo di afgani morti, 3 milioni di disabili e mutilati, 5 milioni di profughi e milioni di mine, con gli accordi di Ginevra del 14 aprile 1988 che avviarono il ritiro dell'Armata Rossa. Per l'Unione Sovietica, che ebbe 13.833 morti, questo conflitto dall'esito infelice fu l'equivalente della guerra del Vietnam per gli Stati Uniti, che persero 58.226 uomini. Guida dell'Afghanistan dal 1996 al 2001, sarà Mohammed Omar, Mullah e guida spirituale dei Talebani afghani, nascosto da quando gli Stati Uniti hanno iniziato la guerra in Afghanistan, dopo gli attentati terroristici che li colpirono nelle torri gemelle e nel Pentagono nel 2001. E' ricercato dalle autorità americane per aver protetto Osama Bin Laden e Al Qaeda. Nonostante sia un uomo che è stato a capo di un paese di 25 milioni di abitanti di lui si sa poco. Omar ha concesso poche interviste, si è raramente incontrato con non-mussulmani e si hanno solo poche immagini di lui. I diplomatici lo descrivono come timido e di poche parole con gli estranei. Durante il suo periodo al potere, quasi tutti i contatti con l'esterno furono gestiti dal suo Ministro degli Esteri, Ahmad Abdul Wakil Muttawakil. Omar appartiene al gruppo etnico Pashtun e viene descritto come molto alto, secondo alcuni 1,98 m. Figlio di un bracciante, è cresciuto tra le 127 capanne di fango del villaggio di Singesar, secondo altri verrebbe invece da Nodeh, presso Kandahar. Perse il padre da giovane ed ebbe la responsabilità di mandare avanti la famiglia. Si dice che abbia almeno due mogli e cinque figli che studiano nella sua madrassa, e che abbia combattuto come guerrigliero nella fazione dei mujahideen anti-sovietici Harakat-i Inqilab-i Islami. Fu ferito quattro volte e perse un occhio a causa di un proiettile. La leggenda diffusa dai Talebani vuole che, dopo essere stato ferito, Omar abbia rimosso il suo stesso occhio ferito e abbia ricucito le palpebre. Tuttavia, secondo fonti di una struttura della Croce Rossa situata nei pressi del confine pakistano, sembra che Mohammed Omar sia stato ricoverato lì a causa di quell'infortunio, dove il suo occhio venne rimosso chirurgicamente. È possibile che abbia iniziato a studiare e insegnare in una madrassa della città di Quetta dopo essere stato dimesso dall'intervento. È certo che egli è stato un mullah in una madrassa di un villaggio nei pressi della città di Kandahar. In seguito al ritiro dei sovietici dall'Afghanistan, avvenuto nel 1989, e alla caduta del regime comunista di Kabul, nel 1992, il paese cadde in uno stato di anarchia, mentre varie fazioni di mujahideen entrarono in lotta per il potere, e Omar si pose a capo di un gruppo di combattenti noti come Talebani, gli studenti. I suoi soldati venivano dalle Scuole Coraniche dell'Afghanistan e dai campi profughi che si trovavano lungo il confine con il Pakistan; combatterono contro la corruzione dilagante che era emersa nel periodo della guerra civile e furono inizialmente accolti con piacere dagli afghani stanchi della dominazione dei signori della guerra. Secondo alcune fonti, nei primi mesi del 1994, Omar, alla guida di trenta uomini armati di sedici fucili, liberò due ragazze che erano state rapite e stuprate da comandanti locali. Il suo movimento acquistò forza durante quell'anno e arruolò velocemente reclute dalle scuole islamiche. Nel novembre 1994 il movimento di Omar riuscì a conquistare la provincia di Kandahar. Nell'aprile 1996 i sostenitori del Mullah Omar gli diedero il titolo di capo dei fedeli, Amir al-Mu'minin, dopo che egli aveva tirato fuori, secondo come raccontano, la tunica del Profeta Maometto da una serie di bauli in cui era chiusa a chiave che si trovavano in un tempio a Kandahar. Secondo la leggenda chi fosse riuscito a prendere la tunica sarebbe diventato il grande Re dell'Islam o Amir al-Mu'minin. Omar rinominò l'Afghanistan come Emirato Islamico dell'Afghanistan 128 nell'ottobre 1997. Nonostante questo il Mullah Omar non si trasferì a Kabul, che era stata per secoli la capitale dell'Afghanistan, ma governò dalla sua base di Kandahar. Sotto il Mullah Omar le autorità talebane applicarono una versione della sharia, la legge islamica, particolarmente severa. Alle donne non fu concesso lavorare, eccetto che nella cura della salute, o frequentare scuole. Un'interpretazione radicale del codice del vestiario islamico fu applicata: le donne potevano uscire di casa solo se coperte da un burqa. Gli uomini erano obbligati a lasciarsi crescere la barba e ad evitare vestiti o acconciature in stile occidentale. I cinema furono chiusi e la musica vietata. Il furto veniva punito con l'amputazione di una mano, lo stupro e l'omicidio con la pubblica esecuzione. Gli adulteri venivano lapidati. A Kabul le pene venivano eseguite di fronte alla folla in quello che era stato lo stadio di calcio della città. Da quando, nel 2001, è iniziata la guerra in Afghanistan, Omar si nasconde in località sconosciute e non è stato tuttora trovato. Il governo degli Stati Uniti offre fino a 10 milioni di dollari come ricompensa per informazioni che possano aiutare a catturarlo, mentre attraverso controlli ed arresti continua a cercare di frenare e tamponare il dilagare del terrorismo.“Gli esiliati deportati nelle isole”, vedendo dopo la guerra in Afghanistan, il governo degli Stati Uniti aprire un campo di prigionia all'interno della base, nella Baia di Guantanamo. Secondo stime non ufficiali, nella baia, vi sarebbero tenute ad oggi, oltre 500 persone che il governo americano riterrebbe collegate ad attività terroristiche. Solo per 10 di queste è stato formalizzato un capo d'imputazione con conseguente rinvio a giudizio. Circa le modalità di funzionamento della parte carceraria della base, si sono levate polemiche per le condizioni di reclusione e l'effettivo status giuridico-fattuale dei reclusi. Da parte di alcuni osservatori si sostiene infatti che i reclusi non sarebbero classificati dal governo USA come prigionieri di guerra, né come imputati di reati ordinari, il che potrebbe garantire loro processi e garanzie ordinarie, ma sarebbero invece ristretti come detainees , detenuti, senza dichiarato titolo. E detenuto senza meta, costretto a scappare peregrinando, e anche colui che nel parlare non è stato attento: “coloro che nel parlare non saranno stati parchi”, scrivendo ora dello scrittore anglo-indiano Salman Rushdie, autore di Versetti Satanici, condannato a morte dagli integralisti islamici iraniani nel 1987, 129 vedendo nel 1993, riconfermare la propria condanna a morte, che lo costringe clandestino, avendo offeso con le sue scritture il Corano, ed il nuovo leader iraniano. Dopo lo scià Reza Pahlevi, leader iraniano, sebbene basasse il suo potere su corruzione e terrore, avendo comunque dato l'avvio a una debole modernizzazione e laicizzazione dello stato, concedendo anche il voto alle donne, salì al governo la maggiore autorità sciita, l'ayatollah Khomeini. Lo scià costretto a fuggire nel 1979, considerato troppo vicino ai costumi americani, sentiti peccaminosi e distanti dal percorso religioso iraniano, vede ora la nuova guida, il nuovo leader politico e religioso Khomeini, fondare e regolare la nuova repubblica, sui principi religiosi della sharia, proponendo anche di esportare la rivoluzione islamica, in tutto il mondo mussulmano. Dopo la rivoluzione l''Iran si trasformò da principale alleato degli USA in suo nemico, rimanendo comunque distante e separato da ogni modello anche europeo o sovietico, ponendosi in un nuovo e alternativo “terzo modello”, ormai svincolato dalla vecchia Europa e dal cosiddetto nuovo mondo. Il mondo islamico religioso, diviso tra sunniti, da Sunnah, la tradizione, dove secondo loro nessuno può succedere a Maometto, in quanto egli è “il sigillo dei profeti” e con lui sarebbe terminata la rivelazione, e sciiti, coloro che alla morte di Maometto, ritenevano come successore legittimo, Alì, cugino e genero del Profeta, istruito poco prima della sua morte, sui più profondi segreti dell'Islam, dopo il processo di decolonizzazione dell'area mediorientale, la nascita di Israele, il conflitto palestinese che ne era scaturito, vede le èlites politiche di molti stati arabi, avviare un progetto di modernizzazione economica e sociale. Di contro, a questa ispirazione laica, il rafforzarsi del fondamentalismo, in movimenti che, nonostante la repressione subita da parte dei vari governi, assunsero ben presto un ruolo rilevante nella vita politica e civile dei paesi islamici. Ed è in questo particolare momento storico, che il nostro scrittore, Rushdie, decide di pubblicare il suo libro, scatenandone la reazione rabbiosa. 60.Un Empereur naistra pres d'Italie, Qui a l'Empire sera vendu bien cher, Diront avec quels gens il se ralie 130 Qu'on trouvera moins prince que boucher. 60.Un Imperatore nascerà vicino all'Italia, Che all'Impero costerà caro Diranno con quali genti egli si unirà Che si troverà meno principe che macellaio. 60.”Vicino all'Italia, che all'Impero costerà caro”: vedendo proclamare, nell'aprile 1992, repubblica dal popolo serbo, la BosniaErzegovina, presieduta da Radovan Karadzic'. La CEE e gli USA riconosceranno solo la Repubblica della Bosnia-Erzegovina presieduta dal mussulmano Alija Izetbegovic', il quale, però, sequestrato dai serbi, e liberato solo dopo un intervento ONU, non sarà riconosciuto come tale. Di li a poco le cose degenereranno, e sebbene nella lettura appena trascorsa, la guerra, sembra non averci mai abbandonato, per me, che trascorrevo le vacanze sull'Adriatico, cresciuta e nata in un'Europa di pace, vedere all'orizzonte, lampi e suoni che non erano temporale, mi lasciava esterrefatta di quanto l'essere umano si lasci sopraffare dai sensi. Non riuscii a fermarmi su quelle spiagge dorate ed illusorie che pochi minuti, tanti e sufficienti per annusare morte in un fronte, e idiozia ed indifferenza, tra gelati e palloncini colorati, dal mio bagnasciuga. La capitale Sarajevo sarà presto cinta d'assedio. Nei territori occupati dai serbi si scatenerà una violenta pulizia etnica, i mussulmani verranno rinchiusi in campi di concentramento e molti moriranno in seguito alle torture. Molte donne verranno stuprate e costrette a mettere al mondo figli concepiti durante le violenze sessuali. Le notizie di questi efferati gesti giungono in tutto il mondo, ma le nazioni occidentali non interverranno prontamente. Solo molto più tardi, vedremmo poi iniziare operazioni aeree, soccorsi di viveri dal cielo alla popolazione sotto assedio ed ormai stremata, bombardamenti, sanzioni sempre più dure, isolando definitivamente Serbia e Montenegro dal resto del mondo. “Un Imperatore nascerà vicino all'Italia, che all'Impero costerà caro, diranno con quali genti egli si unirà, che si troverà meno principe che macellaio”, eleggendo Slobodan Milosevic, che avrà come braccio destro il comandante Arkan, Zeliko Raknanovic, capo delle famigerate tigri, responsabile dei crimini commessi in Bosnia e Croazia. 131 61.La republique miserable infelice Sera vastée du nouveau magistrat: Leur grand amas de l'exil malefice Fera Sueve rauir leur grand contract. 61.La repubblica miserabile infelice sarà devastata dal nuovo direttore: Loro grande cumulo di esilio malefatta Farà lo Slavo rapire loro grande contratto. 61.”La repubblica miserabile infelice, sarà devastata dal nuovo direttore”: Slobodan Milosevic. Uomo politico serbo, presidente della Serbia, dal 1989 al 1997, e della Repubblica federale di Jugoslavia dal 1997 al 2000. Si iscrisse al partito comunista serbo nel 1959, e dopo esser stato il “direttore” di banca più importante di Belgrado dal 1978 al 1983, venne nominato segretario del partito. Abbracciò subito la causa nazionalista serba, e quando fu eletto presidente revocò immediatamente l'indipendenza al Kosovo, innescando così un conflitto che sarebbe sfociato dapprima in guerra civile e in seguito in un conflitto con le forze dell'ONU, che avrebbe segnato la sua fine politica. Nel 1991, dopo che Slovenia, Croazia e Bosnia-Erzegoviina si dichiararono indipendenti, intervenne l'esercito serbo per sostenere i suoi interessi economici in zona. La brutalità con cui i soldati serbi si comportarono, soprattutto contro le forze mussulmane della zona, attirò le feroci critiche della comunità internazionale. Dopo quattro anni di conflitto, favorito da una mancata coesione dell'opposizione, “farà lo Slavo rapire loro grande contratto”, sebbene stipulato un accordo di pace, vinse nuovamente le elezioni confermandosi ancora presidente. Nel 1999, dopo aver avviato la pulizia etnica nel Kosovo, ai danni della stragrande maggioranza della popolazione di etnia albanese, “loro grande cumulo di esilio malefatta”, fu costretto dalla NATO a ritirare le sue truppe. In seguito a questa grande sconfitta militare perderà le elezioni che si terranno nel 2000, e nel marzo dell'anno successivo, arrestato, sarà rinchiuso nel carcere di Belgrado. 132 62.La grande perte las que feront les letres: Avant le cicle de Latona parfaict, Feu, grand deluge plus par ignares sceptres Que de long siecle ne se verra refaict. b iij 62.La grande perdita che faranno le lettere: Prima che il ciclo di Luna sia completato, Fuoco, grande diluvio più per gli ignari scettri Che per lungo secolo non si vedrà rifatto. b iij (parte seconda di tre, conclusa) 62.Con la proclamazione dell'indipendenza del primo novembre 1991, la Cecenia, iniziò un conflitto che ancora non è terminato. Tra assalti ribelli e controffensiva russa, nel 1995 finalmente si raggiunge un armistizio, che prevedeva il ritiro dei russi ed il disarmo dei ceceni. Non durò a lungo, “la grande perdita che faranno le lettere”. Il governo russo rispose inviando 5.000 soldati e 800 carri armati, che rasero al suolo il villaggio che i ribelli ceceni avevano attaccato. Due anni dopo si ratificò il cessate il fuoco. Ma anche questa fu una pace fittizia, perché il conflitto riesploso nel 1999, la fine del millennio, “prima che il ciclo di Luna sia completato”, proclamò la Cecenia repubblica islamica indipendente. I russi, contrattaccando, risposero radendo al suolo la capitale Grozny, con un massiccio bombardamento, riassumendo il controllo di quasi tutto il territorio; “fuoco”... attendendo ora, il grande tsunami,“ grande diluvio più per gli ignari scettri, che per lungo secolo non si vedrà rifatto”. b iij 63.Les fleaux passés diminue le monde Long temps la paix terres inhabitées Seur marchera par ciel, terre, mer, & onde: Puis de nouveau les guerres suscitées. 133 63.Passate i flutti diminuito il mondo Lungo tempo la pace e terre inabitate Solitario marcerà per il cielo, terra, mare e onde: Poi di nuovo le guerre suscitate. 63.“Passate i flutti diminuito il mondo” dopo il terrificante spettacolo che la natura ha regalato in mondovisione, il 26 dicembre 2004, il maremoto dell' Oceano Indiano, il Grande Tsunami, “solitario marcerà per il cielo, terra, mare e onde”, causando 230.000 morti, “lungo tempo la pace e terre inabitate”. Uno dei più eclatanti disastri naturali registrati fra la fine del XX secolo e l'inizio del XXI. Ha avuto la sua origine e il suo sviluppo nell'arco di poche ore in una vasta area della Terra, attraverso l'intero sud-est asiatico, giungendo persino a lambire le coste dell'Africa orientale. L'epicentro al largo della costa nord-occidentale di Sumatra, in Indonesia, ha colpito e devastato parti delle regioni costiere dell'Indonesia, dello Sri Lanka, dell'India, della Thailandia, della Birmania, del Bangladesh, delle Maldive giungendo a colpire le coste della Somalia e del Kenya, ad oltre 4.500 km dall'epicentro del sisma. L'ipocentro del terremoto è stato localizzato ad ovest di Sumatra, ad una profondità di 30 km sotto il livello del mare, all'interno del cosiddetto Anello di fuoco del Pacifico, una regione geografica di cui è risaputa l'elevata sismicità. L'area investita direttamente dal terremoto è stata insolitamente ampia, si è stimato che su qualcosa come 1.200 km di faglia la placca Indiana si sia incuneata sotto quella Birmana, provocando l'innalzamento verticale del fondo oceanico dalla parte della placca Birmana di circa 10 m, creando così le condizioni ideali per generare delle grandi onde anomale che viaggiando a circa 800 km/h hanno in poco tempo raggiunto le coste di buona parte dell'Oceano Indiano, trasformandosi in terrificanti tsunami. La placca Indiana fa parte della più grande placca indoaustraliana che comprende l'Oceano Indiano ed il Golfo del Bengala, e sta spostandosi verso nord-est ad una velocità media di 6 cm annui, 5 metri ogni secolo, verso la placca Birmana. La placca Birmana, di cui fanno parte sia le isole Nicobare che le isole Andamane e la parte settentrionale di Sumatra, è a sua volta spinta verso ovest da parte della placca della Sonda, 134 della quale fa parte la parte meridionale di Sumatra. Sia la placca Birmana che la placca della Sonda fanno parte della placca Euroasiatica, e le attività tettoniche che risultano dalle loro interazioni, e delle relative faglie, hanno portato alla creazione della fossa della Sonda e dell'Arco della Sonda, la cui orogenesi è ancora attiva. Il terremoto è avvenuto soltanto tre giorni dopo che un violento terremoto, ha colpito una zona completamente disabitata ad ovest della Nuova Zelanda, a sud della Tasmania ed a nord dell'Isola Macquarie, in Australia. Dato che annualmente si verifica mediamente soltanto un terremoto di grandezza pari o maggiore ad 8,0 gradi, questo evento è statisticamente piuttosto raro, ed alcuni sismologi hanno speculato circa una possibile connessione tra i due terremoti, affermando che il precedente possa essere stato un possibile catalizzatore del successivo, anche perché i due terremoti sono avvenuti giusto sui due lati opposti della grande placca Indoaustraliana. Tra le varie ipotesi circolate vi è anche quella di una possibile reazione a catena tra placche vicine, dopo che lo stesso 26 dicembre una serie di scosse ha colpito la provincia Cinese dello Yunnan, raggiungendo i 5,0 gradi della scala Richter. Il terremoto ha anche leggermente alterato la rotazione terrestre. Si stima che il momento inerziale della Terra sia diminuito, e dato che il momento angolare si è in ogni caso conservato, questo dovrebbe aver generato un aumento della velocità angolare della rotazione terrestre. In altre parole, il terremoto potrebbe aver leggermente diminuito la durata del giorno. In ogni caso, per via degli effetti dovuti alle azioni tra la Terra e la Luna, la lunghezza di una giornata che aumenta ogni anno, implica che la presunta velocizzazione rotazionale dovuta al terremoto verrà velocemente azzerata. Similmente, l'immane rilascio di energia e il grandioso spostamento di masse potrebbe anche aver causato un leggero spostamento dell'asse di rotazione terrestre tra i 2 ed i 6 cm; questo spostamento è comunque piuttosto piccolo, e praticamente non significativo se comparato alla naturale nutazione dell'asse di 15 metri annui. Alcuni scienziati hanno anche ipotizzato, sulla base di alcuni modelli sismici, che le piccole isole a sud ovest di Sumatra potrebbero essersi spostate di circa 20 m, mentre la punta nord dell'isola si sarebbe addirittura spostata di circa 36 m. Questo è il secondo terremoto nella storia sufficientemente potente da poter innescare le oscillazioni libere della terra e permetterne la loro 135 misurazione con strumenti scientifici, il primo fu il terremoto del Cile del 1964. Le oscillazioni libere della terra erano state previste teoricamente, ma non era mai stato possibile studiarle direttamente prima del 1964, in quanto per poterle innescare è necessario un terremoto talmente potente da far risuonare l'intero pianeta, facendolo letteralmente vibrare e pulsare come un campana.... “Passate i flutti”, lo tsunami, “diminuito il mondo”, dopo aver seminato morte, ”di nuovo le guerre suscitate”, sarà prossimo il tempo che riporterà con sé la guerra. 64.De nuit soleil penseront avoir veu Quàd le pourceau demy-homme on verra, Bruict, chant, bataille, au ciel battre aperceu Et Bestes brutes a parler lon orra. 64.Di notte il sole penseranno di aver visto Quando il maiale metà-uomo si vedrà, Rumore, canto, battaglia, nel cielo sarà visto battere E bestie brute parlare si udrà. 64.”Quando il maiale metà-uomo si vedrà”, l'anno del maiale secondo il calendario cinese, ci consegnerà al tempo che dal 19 febbraio 1996 giungerà al 7 febbraio 2008, legato a metà con la nona luna nel bovaro e il nostro Sagittario, il “metà uomo”... .“Di notte il sole penseranno di aver visto”, il disastro dello Space Shuttle Columbia, l'incidente che causò la perdita, nel corso della missione, il primo febbraio 2003, della navicella STS-107. La navicella si disintegrò nei cieli del Texas durante la fase di rientro nell'atmosfera terrestre. Tutti e sette gli astronauti a bordo morirono. La missione STS-107 venne ritardata ben 13 volte nel corso di due anni, nonostante fosse programmata come la 107° missione, fu di fatto la 113°, dalla sua data di lancio originale, 11 gennaio 2001 a quella effettiva, 16 gennaio 2003. Il ben pubblicizzato lancio venne ritardato anche a causa di alcuni malfunzionamenti del sistema di propulsione dello Shuttle occorsi un mese prima del 19 luglio 2002, un'altra data di lancio programmata, ma la commissione di indagine 136 determinò che questo ritardo non ebbe nulla a che vedere con la catastrofe accaduta sei mesi più tardi. Il Presidente degli Stati uniti George W.Bush si rivolse alla nazione con queste parole: «Questo giorno ha portato terribili notizie e una grande tristezza nel nostro paese... È stato perso il Columbia; non ci sono sopravvissuti ... La causa in cui sono morti continuerà. Il nostro viaggio nello spazio andrà avanti.». Nelle aree scarsamente abitate a sudest di Dallas da Nacogdoches nel Texas orientale fino alla Lousiana e nella regione sudoccidentale dell'Arkansas furono ritrovati più di 2000 frammenti di detriti, tra cui resti umani. Non si dovrà attendere tanti giorni, per vedere aprire il successivo versetto, ”rumore, canto, battaglia, nel cielo sarà visto battere”, quando il 20 marzo 2003, in Iraq, inizierà la Seconda Guerra del Golfo. Una parte della coalizione formata dagli Stati Uniti d'America, cioè Regno Unito, Australia, Polonia e Italia, invase l'Iraq. Le truppe della coalizione prevalsero facilmente sull'esercito iracheno, tanto che il primo maggio 2003 il presidente statunitense Bush proclamò concluse le operazioni militari su larga scala. Tuttavia, nonostante numerosi Paesi si siano uniti alla coalizione inviando contingenti militari, il conflitto proseguì, trasformandosi in una guerra civile, vedendo da una parte le forze internazionali e il nuovo governo iracheno curdo e sciita, e dall'altra un movimento di resistenza sunnita, di cui fanno parte blocchi disparati che vanno da ex-membri del partito Baath e dell'esercito, a gruppi religiosi, etnici o tribali e a gruppi apertamente terroristici legati ad al-Qàida. La guerra iniziò la mattina del 20 marzo, poche ore dopo un ultimo rifiuto di Saddam di abbandonare il potere e andare in esilio. L'attacco di terra fu quasi contemporaneo a quello aereo. Il 9 aprile, tre settimane dopo l'inizio dell'invasione, gli americani entrarono a Baghdad e le rimanenti difese irachene crollarono: il 10 aprile i Curdi entrarono a Kirkuk e infine il 15 aprile cadde anche la città natale del rais, Tikrìt. Ed è allora che “bestie brute parlare si udrà”. Il primo di luglio 2004, quando il dittatore Saddam, venne portato per la prima volta, prigioniero, in tribunale, per rendere conto agli uomini dei delitti e dei crimini commessi. Sottoposto a processo da un tribunale iracheno assieme ad altri sette imputati, fra cui il fratellastro, tutti gerarchi del suo regime, per crimini contro l'umanità, il 5 novembre 2006 fù condannato a morte per impiccagione. Il giudice era curdo. L'esecuzione coincideva con 137 la festa del sacrificio, il 30 dicembre, la maggiore solennità islamica. 65.Enfant sans mains iamais veu si gràd foudre: L'enfant royal au ieu d'oefteuf blessé. Au puy brises: fulgures alant mouldre: Trois sous les chaines par le milieu troussés: 65.Fanciullo senza mani mai visto così grande Il piccolo principe al gioco della palla offeso. Alla collina spezzati: folgorati sotto la macina Tre sotto le catene nel mezzo disposti: 65.“Il piccolo principe al gioco della palla offeso”, parlando ora di Al-Sa'adi Gheddafi, terzo figlio di Muammar Gheddafi capo di stato libico. Sebbene ora entrato in politica, non è mai parso particolarmente interessato al ruolo consegnatoli dalla sua nascita regale, tanto è vero che ha sempre coltivato altri interessi, primo tra tutti il calcio: è stato infatti un calciatore professionista ed è stato presidente della Federazione calcistica libica e capitano della Nazionale del suo paese. Per quanto riguarda la sua carriera, dopo aver militato per anni nell'Al-Ittihad, è passato nella stagione 20032004 al Perugia. Con la maglia dei grifoni ha giocato soltanto una partita, contro la Juventus di cui era socio e tifoso, prima di cadere nel test antidoping. Nella stagione 2005-2006 passa all'Udinese, giocando anche qui una sola partita. Nella stagione 2006-2007 passa in forza alla Sampdoria, senza disputare alcuna partita. Nuovo versetto della quartina ora, nuovo principe: “fanciullo senza mani mai visto così grande”, non parlando solo di sangue blu, ma blu e giallo. Nato ad Urbino il 16 febbraio 1979, trasferendosi fin da piccino a Tavullia... il mitico numero 46, Valentino Rossi. Fin da piccino, mostrando subito il suo talento, con accanto il padre, sul kart, per poi passare alle minimoto, fino al motomondiale nel 1970, lasciando parlare soltanto i numeri che possono descrivere la superiorità imbarazzante del duo pilota-mezzo rispetto alla concorrenza: 11 vittorie su 17 gare, 16 podi complessivi, 1 solo ritiro, 367 punti su 425.......CAMPIONE DEL MONDO nel 1997, 138 1999, 2001, 2002, 2003, 2004, 2005, 2008, tralasciando le date che si collocherebbero nel mezzo, per i secondi o terzi posti, ai quali è giunto. Ed è rileggendo queste liete righe nella pace che tanti di noi conoscono e vivono, nella vecchia Europa, che il veggente, sebbene ritorni quasi subito nel sangue e nella morte quotidiana, apre uno spiraglio, un sorriso, su questo meraviglioso giovane e brillante campione italiano. Non solo genuino e spontaneo, sincero, ma anche speranza e monito, che, se l'uomo comprende le sue capacità, con amore, lealtà e rispetto, può diventare un campione. La pace, nel globo, è possibile. Ritornando ora, accanto a Nostradamus, nelle sue righe profetiche, non allontanandoci dal 2005, lo inseguiremo oltre le Alpi, il 5 settembre, a Sòlden in Austria, nel Tirolo: un elicottero, che perdendo il carico centra una cabina della funivia, causando nove vittime. La strage dei bambini:“alla collina spezzati: folgorati sotto la macina”. Terminando le rime, sbalzando nella lontana Cina, il 20 maggio 2006, alla titanica costruzione della Diga delle Tre Gole: “tre sotto le catene nel mezzo disposti”. Diga che ha un'altezza di 185 m ed una lunghezza complessiva di 2309,47 m. ha un bacino lungo più di 600 km esteso per più di 10.000 km² e contiene 22 miliardi di m³ con l'acqua all'altezza normale di 175 m sullo sbarramento, con una capienza massima di 39 miliardi di m³. La centrale elettrica è dotata di 26 turbine, e la produzione annua copre circa il 3% dell'energia elettrica consumata in Cina, che corrispondono a quasi 140 milioni di barili di petrolio. A monte della diga si trova la città di Chongqing. La costruzione prende il nome dalle 3 gole attraversate dal fiume: la Gola di Qutang, la Gola di Wuxia e la Gola di Xiling. La produzione di energia elettrica della Diga delle Tre Gole risparmierà al pianeta l'emissione di circa 50 milioni di tonnellate di anidride carbonica all'anno, inoltre ridurrà la produzione di altri gas e polveri inquinanti che sarebbero derivate dalla combustione di combustibili fossili. A tal proposito va ricordato che l'energia elettrica in Cina è prodotta in gran parte, 75-80%, con il carbone. Purtroppo però per la creazione del bacino sono stati sommersi più di 1.300 siti archeologici e molti centri urbani che hanno comportato il trasferimento di circa 1,4 milioni di abitanti: 116 le località finite direttamente sott'acqua. Molte specie animali e vegetali sono scomparse o scompariranno a causa della distruzione degli habitat in cui vivono ed al cambiamento delle condizioni 139 climatiche nella regione. Un esempio è dato dal lipote, un delfino d'acqua dolce che popolava le acque del fiume Yangtze, dichiarato estinto nel 2006. Gli scienziati della NASA Richard Chao e Benjamin Gross hanno calcolato che la grande massa d'acqua che si accumulerà nella diga a un'altezza superiore a quella precedente, una volta terminato il suo completamento nel 2009, causerà una diminuzione della velocità di rotazione della terra, e quindi a un allungamento della durata del giorno, seppur di un valore infinitesimale stimato in 60 miliardesimi di secondo. Così dopo il terremoto in Cile, il grande tsunami, anche la diga cercherà di interagire in ben più ampie dimensioni. Con il tempo, con Satana. Un monito, un avviso di Nostradamus. A chi si occupa di queste ciclopiche costruzioni. Ingegneri che sfidando il globo terrestre, Dio, l'armonia, ammassando e concentrando imponenti masse d'acqua, frenando il sistema, lo costringeranno a dover ripristinare la sua normale rotazione tra pianeta Terra e Sistema Solare: ed è accelerando, riequilibrandosi, che diviene Tsunami, terremoto....catastrofe. In magne dimensioni, ora, non più imprevedibile e misterioso castigo divino. 66.Celui qui lors portera les nouvelles, A pres un il viendra respirer. Viviers, Tournon, Mòtferrant & Pradelles, Greste & tempestes les fera souspirer. 66.Colui che allora porterà le notizie, Poco dopo respirerà. Viviers, Tournon-sur-Rhòne, Monferrato e Pradelles, Grandine e tempesta li faranno sospirare. 66.Ed eccoci al primo settembre 2003, alla nascita del TG24 di Sky. “Colui che allora porterà le notizie, poco dopo respirerà”, poco dopo nascerà. Il canale che propone 39 edizioni giornaliere del telegiornale, con aggiornamenti ogni mezz'ora, e che negli orari di punta fa durare le edizioni un'ora. SKY TG 24 è visibile anche nelle regioni del Quebec e dell'Ontario, in Canada, in una versione 140 modificata. Oltre a queste al mattino c'è SKY TG 24 Mattina che offre: una pagina sportiva, un'ampia panoramica sulle notizie del giorno una pagina finanziaria creata in aiuto con Bloomberg e una rassegna stampa digitale mediante touch-screen dedicata alle prime pagine del giorno. E mentre SKY non ha timore di oltrepassare l'Atlantico, la sorella svizzera appare più timorosa, tanto che dopo essersi accaparrata l'esclusiva televisiva nel trasmettere i Mondiali di calcio, a giugno e luglio del 2006, TSI 2, la seconda televisione della Svizzera Italiana, farà tremare i tifosi, “grandine e tempesta li faranno sospirare”, dato che dal 24 luglio 2006 ha creato qualche problema nella ricezione del multiplex RTSI nel nord Italia, e negli stati limitrofi, compresa la Francia, perché detenendo solo i diritti televisivi per gli eventi sportivi trasmessi per la Svizzera e non per l'estero, sebbene potessero essere ricevuti, le difficoltà a volte furono estreme, lasciando i tifosi sospirare.... “Viviers, Tournon-surRhòne, Monferrato e Pradelles, grandine e tempesta li faranno sospirare”. 67.La grand famine que ie sens approcher, Souvent tourner, puis estre universele, Si grande & longue qu'on viendra arracher Du bois racine, & l'enfant de mammelle O quel 67.La grande carestia che io sento avvicinarsi, Sovente torna, sarà universale, così grade e lunga che verrà a danneggiare Del bosco la radice, e il piccolo dalla mammella O quale 67.Al giorno d'oggi la carestia colpisce principalmente le nazioni africane, ma con le continue guerre, le agitazioni interne e l'instabilità economica, la carestia continua ad essere un problema per il quale soffrono milioni di individui nel mondo intero. Molti ritengono che la Rivoluzione verde sia ancora la risposta alla carestia. La Rivoluzione verde ebbe inizio nel XX secolo con i 141 raccolti ad alta resa e gli organismi ibridi, in quanto contribuisce ad aumentare e stabilizzare la produzione agricola. C'è chi critica il processo, facendo notare che i nuovi tipi di raccolti ad alta resa richiedono un utilizzo massiccio di fertilizzanti e pesticidi, cosa che danneggia l'ambiente; tuttavia possono essere un'opzione per i paesi in via di sviluppo che soffrono la carestia, visto che gli organismi possono essere adattati alle condizioni del paese. Essi possono essere sviluppati per fornire un nutrimento ottimale e consentire l'emergere di una popolazione ben nutrita e ben sviluppata. Alcuni dicono che i problemi della carestia e della malnutrizione sono il risultato di dilemmi etici nell'usare le tecnologie a nostra disposizione, così delle differenze culturali e di classe. Un interessante punto di vista è quello che le diete vegetariane consentono la disponibilità di cibo per una popolazione più ampia, a confronto con le diete onnivore. Un punto di vista minoritario è che tali diete possano aiutare a prevenire le carestie. Le moderne carestie non hanno avuto corso in nazioni che, nel loro complesso, non hanno sofferto di una scarsità di cibo. La più grande carestia mai registrata, in rapporto alla popolazione colpita, fu la Carestia delle patate in Irlanda, che cominciò nel 1845 e fu causata dal fatto che il cibo veniva inviato dall'Irlanda all'Inghilterra, poiché gli inglesi si potevano permettere di pagarlo di più. Allo stesso modo nel 1973 la carestia in Etiopia fu concentrata nella regione di Wollo, sebbene il cibo venisse inviato dalla stessa regione alla capitale Addis Abeba, i cui abitanti potevano permettersi di pagare prezzi più alti. Di contro, mentre nelle dittature dell'Etiopia e del Sudan si soffriva per la carestia tra la fine degli anni settanta e l'inizio degli anni ottanta, le democrazie del Botswana e dello Zimbabwe le evitarono, malgrado soffrissero di peggiori riduzioni nella produzione nazionale di cibo. Ciò fu possibile con il semplice espediente di creare impieghi a breve termine negli strati più esposti della popolazione, assicurandone il livello minimo di capacità salariale per acquistare il cibo, durante tale periodo, anche se tale misura fu accolta da pesanti critiche dai partiti politici dell'opposizione e da una pesante campagna mediatica. Poiché pastorizia e agricoltura permettono di sostenere una popolazione più vasta, sia in numero che densità, un cattivo raccolto o un cambiamento delle condizioni ambientali, quale la siccità, può creare una situazione in cui un gran numero di individui vivono in aree in 142 cui la capacità della terra di nutrirle è calata drasticamente. La totale assenza dell'agricoltura in un'area economicamente ricca non è causa di carestia, in quanto tale area è in grado di importare la gran maggioranza del cibo che le serve. I disastri, sia naturali che causati dall'uomo, sono stati associati con la condizione di carestia si da quando l'umanità ha imparato a scrivere. La Torah descrive come "sette anni magri" consumarono sette anni grassi, e come la "piaga delle locuste" poteva inghiottire tutto il cibo disponibile. La guerra, in particolare, era associata alla carestia, particolarmente in quelle epoche e in quei luoghi nei quali era costume condurre attacchi alla terra stessa, bruciandone i campi, o su coloro che la coltivavano. Come ha osservato l'economista Amartya Sen, la carestia è di solito un problema di distribuzione del cibo e di povertà, piuttosto che l'assoluta mancanza di cibo. In molti casi, come è accaduto nel caso del grande balzo in avanti, nella Corea del Nord nella metà degli anni novanta, o nello Zimbabwe all'inizio del 2000, la carestia è stato un risultato non intenzionale di politiche governative. La carestia può essere talvolta usata come strumento da un governo repressivo che intende eliminare gli oppositori, come nel caso della carestia ucraina degli anni trenta. In altri casi, come in Somalia, la carestia è causata dai disordini civili e dal conseguente collasso del sistema di distribuzione del cibo. La carestia non inizia ad uccidere le persone finché non ne distrugge la sussistenza. Individui e gruppi in situazioni di estrema scarsità di cibo possono tentare di ovviare con il razionamento, trovando mezzi alternativi per incrementare l'introito e così via, prima di intraprendere misure disperate, come vendere parte della terra che coltivano. Soltanto quando tutti i mezzi di autosussistenza sono esauriti la popolazione colpita inizia a migrare in cerca di cibo e cade vittima dell'inedia. La carestia può allora essere vista come un fenomeno sociale, che coinvolge i mercati, il prezzo del cibo e le strutture di supporto della società, ricordando a livello animico, che chi rifiuta la parola di Dio, il cibo dell'anima, karmicamente non avrà cibo di cui sfamarsi anche nella dimensione fisica, ed in un epoca, dove le anime tornando, sempre più attirate verso la gabbia di ferro, il perineo, l'ateismo, non si prospettano grandi e luculliani banchetti. “La grande carestia che io sento avvicinarsi ... sovente torna ... e sarà universale”. 143 68.O quel horrible & malheureux torment Troys innocens qu'on viendra à livrer. Poyson suspecte, mal garde tradiment Mis en horreur par bourreaux enyvrès. 68.O quale orribile e malefico tormento Tre innocenti si vedrà consegnare. Veleno sospetto, guardia incerta tradimento Messo in orrore da carnefici che faranno la strage. 68.La “questione Irlandese” risale ai primi anni del Novecento e si è alimentata di motivi sia politici sia religiosi. Nel 1920 l'Irlanda fù divisa dal governo Inglese in due parti: il nord Ulster, che restò legato al Regno Unito, e il sud, al quale vennero concessi prima una limitata autonomia, poi lo status di dominion e, infine, nel 1937, la piena sovranità, che sarà accompagnata nel 1949 alla fine della sudditanza alla corona inglese. Il nuovo stato si chiamò EIRE, nome nazionale originario della repubblica irlandese. Se i rapporti tra l'EIRE e Gran Bretagna si normalizzarono, nelle sei contrade dell'Ulster la questione restò aperta. “Veleno sospetto, guardia incerta tradimento”. I cattolici che erano in minoranza, chiedevano infatti il ricongiungimento con l'EIRE, mentre i protestanti volevano il mantenimento dell'unione con la Gran Bretagna. A partire dal 1968 il conflitto tra le due parti si trasformò in una cruenta guerra civile. In entrambi gli schieramenti le ali estreme, paramilitari, sia quelle dei cattolici, l'IRA, sia quelle dei protestanti, l'UDA e UVF, presero il sopravvento dando origine a una continua guerriglia e a sequenze di attentati, che si accompagnavano alla violenta repressione delle truppe britanniche. Il primo patto di pacificazione fu raggiunto nel 1998, quando le due parti in conflitto accettarono l'autogoverno dell'Ulster, sia pure sotto la sovranità della Gran Bretagna. Nel luglio 2005 l'IRA ha proclamato la fine della lotta armata e la necessità di sostenere lo sviluppo di progetti politici da realizzare esclusivamente con mezzi pacifici. Ed è purtroppo il 12 luglio 1998, in un incendio provocato da una bomba molotov, lanciata da estremisti protestanti, che muoiono tre bambini, 7, 9 e 10 anni. L'oppinione pubblica è 144 indignata contro l'autore del crimine e si rafforza il desiderio di porre fine a questa assurda lotta di religione. ”Tre innocenti si vedrà consegnare” “o quale orribile e malefico tormento” “messo in orrore da carnefici che faranno la strage”. 69.La grand montaigne ronde de sept estades, Apres paix, guerre, faim, inundation, Roulera loing abysmant grands contrades, Mesmes antiques, & grand fondation. 69.La grande montagna a spirale a sette strati, Dopo pace, guerra, fame, inondazione, Rotolerà lontano inabissando grandi contrade, Ugualmente antiche che con grandi fondamenta. 69.Lasciando lo tsunami, la Cecenia, la fame che tra breve giungerà, i bambini vittime innocenti di Solden e dei ribelli irlandesi, i due Principi, riavvolgendo la storia, torneremo momentaneamente, alla rapida diffusione dell'Islam nel Medioevo, dopo la nascita del califfato degli Abbasidi nel 750, dove vedremo divenire l'Impero Musulmano secondo solo a quello Cinese, sia per estensione che per raffinatezza culturale. Ricordando però, che verso il 1000, il mondo islamico, fratturandosi, si trovò diviso tra due califfati: quello abbaside, con base a Baghdad, e quello omayyade, che a occidente governava la Penisola Iberica. Capitale abbaside fu Samarra, dal 836 al 892, sulla sponda orientale del Tigri. Non aveva mura e aveva una struttura policentrica, con quartieri residenziali intorno ai palazzi ed alle moschee. Qui, la Grande Moschea di Al-Mutawakkil, con minareto a spirale a sette strati, la più grande dell'Islam:”la grande montagna a spirale a sette strati”. E l'uomo che cresce culturalmente senza fede, inseguendo solo un lato della sua spinta energetica, passati i primi sette corpi, il fisico, l'astrale inferiore, l'astrale superiore, il mentale inferiore, il mentale superiore-causale, il buddico, l'atmico, viene nuovamente avvertito che sebbene arrivato a Samarra, in cima al Grande Minareto, anche oltre il Guardiano, Satana, se stesso, non essendosi ancora reso conto che Dio, non solo 145 ve lo ha condotto, ma è l'artefice di ogni cosa, ”rotolerà lontano”, e ”dopo pace, guerra, fame, inondazione” “inabissando grandi contrade, ugualmente antiche che con grandi fondamenta”, implodendo dalla vetta, con sé porterà anche tutte le grandi religioni. E saremmo costretti a dover riaffrontare nuovamente il tutto, vedendo riportare la capitale a Bagdad, tra scontri e guerre, come lo fù allora, dopo la morte “dell'ottavo” califfo. E Dio, scintilla di luce dentro ogni cuore umano, finché non amato, protetto, attraverso i rapporti e i conflitti che quotidianamente incontriamo, non sarà compreso se non vedrà i nostri pensieri positivi divenire opera. Solo allora la quotidianità, le “non” liti con il marito, il figlio o la suocera, gli ostacoli sul lavoro, diverranno consapevolmente la nostra speciale missione di pace. Il piccolo grande vero contributo, per il quale il Cristo ci sarà grato..... “dopo pace” e dopo i quarant'anni dell'Iris di pace, ci sarà nuovamente la “guerra”, e gravi carestie, “fame”, ed infine il grande tsunami, “inondazione”. “Rotolerà lontano inabissando grandi contrade, ugualmente antiche che con grandi fondamenta” portando tra i suoi flutti, tanto che le baracche, che i grandi palazzi. 70.Pluie, faim, guerre en Perse non cessèe La foy trop grande trahira le monarque, Par la finie en Gaule commencée: Secret augure pour à ung estre parque. 70.Pioggia, fame, guerra in Persia non cesserà La fede troppo grande tradirà il monarca, Per la fine in Francia è cominciata: Segreto augurio per uno sarà parco. 70.Nel marzo del 2004, il Consiglio interinale di governo dell'Iraq, raggiunse un accordo su una "legge di transizione", che avrebbe dovuto accompagnare il paese nel delicato processo del passaggio dei poteri all’amministrazione civile nazionale. “Pioggia, fame, guerra in Persia non cesserà”. Nello stesso mese scoppiò il conflitto all’interno della comunità sciita, una cui ala radicale 146 minacciò di unirsi ai sunniti, insorti in diverse città del centro del paese e soprattutto a Falluja. L'8 giugno il Consiglio di sicurezza dell’ONU, con la risoluzione 1546, avviò la fase di passaggio della sovranità dall’amministrazione militare a un nuovo governo provvisorio iracheno. Questo, risultato di una difficile ricerca dell’equilibrio tra le diverse comunità e soprattutto tra quelle sciita e curda, si insediò il 28 giugno. Alla sua guida venne nominato lo sciita Iyad Allawi, uomo di fiducia degli Stati Uniti, i quali conservarono larghi poteri, specialmente in materia di sicurezza. Il nuovo governo, il cui principale compito era quello di far svolgere nuove elezioni e di redigere la nuova carta costituzionale, si trovò di fronte a una difficile situazione. Nella comunità sunnita, che svolgeva un ruolo pressoché marginale nel processo di transizione, si rafforzò intanto un’ala radicale, che intensificò la sua offensiva guerrigliera e terroristica, dirigendola contro le nuove istituzioni irachene e soprattutto contro le costituende forze di polizia. In Iraq si susseguirono così migliaia di mortali attentati e di atti di sabotaggio. La città di Najaf, uno dei principali santuari della guerriglia, venne stretta in un severo assedio dalle forze statunitensi e conquistata infine a novembre dopo diverse settimane di violentissimi combattimenti condotti casa per casa. Il governo di transizione promulgò una legge, in sei articoli, sul terrorismo. Il terrorismo venne definito "ogni attività criminale compiuta da individui o gruppi contro individui, gruppi o organizzazioni; il causare danno a proprietà nazionali e private con l'obiettivo di minare la sicurezza, o alla società causando rivolte e disturbi tra la popolazione". Secondo la legge, che faceva presa sul senso dell'onore delle tribù e sul nazionalismo di una parte del Paese, "il terrorismo è considerato immorale e disonorevole". In un clima di forte tensione, il 30 gennaio 2005 si svolsero le elezioni per eleggere il nuovo Parlamento. Sfidando le minacce della guerriglia, otto milioni e mezzo di iracheni si recarono tuttavia alle urne. Lo scrutinio segnò la rivincita degli sciiti e dei curdi, emarginati durante il regime bathista, sulla comunità sunnita, il cui elettorato in larga parte disertò le urne. Agli inizi di aprile Jalal Talabani, capo dell’Unione Pattriottica del Kurdistan, venne eletto alla presidenza del paese: i due vicepresidenti sono una sunnita e l'altro sciita. Alla fine del mese, dopo difficili trattative estese anche alla comunità sunnita nel tentativo di 147 coinvolgerla nel processo di transizione, si insediò il nuovo governo, alla cui guida fu nominato il leader dell’Alleanza unita irachena, lo sciita Ibràhìm al-Jafarì. Nello stesso mese prese avvio il processo contro Saddam Hussein: ”la fede troppo grande tradirà il monarca”. Nei primi mesi del 2006 si rafforzano le attività guerrigliere contro le forze d’occupazione e si intensificò lo scontro tra le comunità sciita e sunnita, con diversi attentati a moschee che provocarono la morte di centinaia di persone. Tragico è il bilancio dei tre anni di conflitto. I morti iracheni ammontano a diverse decine di migliaia, più di 100.000, secondo alcune fonti; pesanti anche le perdite delle forze di coalizione, le più elevate quelle delle degli Stati Uniti, con più di 3400 morti e migliaia di feriti; dati relativi alla fine del 2007. Inoltre secondo il programma alimentare delle Nazioni Unite, il governo succeduto alla guerra non è stato in grado di apportare significati miglioramenti alle condizioni di vita dei bambini iracheni, condizioni che si possono definire peggiori a quelle precedenti alla guerra, quando i bambini almeno avevano accesso al programma internazionale di aiuti umanitari. E se sciiti, sunniti e curdi, la ”fede”, scuotono l'Iraq, ”per la fine in Francia è cominciata”: la fine del laicismo. In molti paesi europei, come la Francia, e la Spagna, la secolarizzazione è molto diffusa e alcune leggi statali riflettono posizioni culturalmente indipendenti e anche opposte a quelle delle religioni maggioritarie. Altri paesi come quelli scandinavi, pur avendo ordinamenti statali che assegnano un ruolo pubblico alla Chiesa di Stato luterana, hanno ugualmente una popolazione e una legislazione "secolarizzata". Nel Regno Unito la regina ha il titolo di "Difensore della Fede", ed è governatore supremo della Chiesa anglicana e i vescovi anglicani hanno un seggio di diritto nella Camera dei Lord. Diverso è il caso degli Stati Uniti dove da sempre le chiese e lo stato sono nettamente separati, ma nel quale le chiese e le religioni hanno forte peso nella società. Anche negli Stati Uniti il dibattito sulla laicità dello Stato ha comunque una forte tradizione, legato però ad altri temi rispetto all'Europa, come la preghiera pubblica nelle scuole, il giuramento sulla bibbia, l'insegnamento del creazionismo o il ruolo della “religione civica” americana. In Francia la Costituzione invece proibisce il riconoscimento di qualsiasi religione, eccetto per alcune congregazioni preesistenti come i cappellani militari o in Alsazia- 148 Lorena, ma consente il riconoscimento di organizzazioni religiose sulla base di criteri formali di legge esterni alla dottrina religiosa: se il solo scopo dell'organizzazione è organizzare attività religiose o se l'organizzazione non turba l'ordine pubblico. Il laicismo è correntemente accettato da tutte le principali religioni francesi. Fanno eccezione alcuni correnti di estrema destra reazionarie e monarchiche che desiderano l'imposizione del Cristianesimo Cattolico come religione di stato con un ruolo civile e alcuni leader islamici che non riconoscono la superiorità della legge civile sui precetti religiosi, cosa peraltro in comune con i fedeli cristiani. Anche se non è loro proibito fare dichiarazioni su argomenti religiosi, i leader politici francesi solitamente non mostrano apertamente che alcune loro politiche possono essere direttamente ispirate da considerazioni religiose; le argomentazioni religiose in Francia sono considerate incompatibili con un dibattito politico ragionato. I francesi considerano infatti la religione una scelta privata, e ogni ostentazione pubblica è generalmente fuori luogo, gli ufficiali di stato francesi devono essere neutrali rispetto sia agli ideali politici che alla religione ed ogni pubblica espressione di affiliazione religiosa è proibita. La Francia non ha pienamente separato Chiesa e Stato fino all'emanazione della legge sul secolarismo nel 1905 proibendo allo Stato di riconoscere o sussidiare religioni, pur non proibendo il riconoscimento o i sussidi a quelle già presenti prima del 1905 come la Chiesa Cattolica. Il termine Laïcité è correntemente un concetto chiave della costituzione francese, in cui l'articolo ...1... (“uno”), ”Segreto augurio per uno sarà parco”, definisce la Francia come repubblica secolare, "La France est une République, une, indivisible, laïque et sociale". Molti ritengono che essere discreti verso le altrui religioni sia una necessità insita all'essere francese. Altri invece sostengono che è un atteggiamento ipocrita e contrario alla libertà di fede. Nostradamus, francese, lo reputa corretto nel suo “segreto augurio”. Questo concetto obbligatoriamente "privato" (“segreto”) di religione, che in passato ha permesso l'integrazione nella società francese di popoli di religioni anche molto diverse tra loro. Recentemente il dibattito politico, in Francia, ha portato alla controversa legge che ha proibito l'ostentazione di simboli religiosi vistosi come grandi hijab, turbanti Sikh, vistose croci cristiane e Stelle di Davide nelle scuole pubbliche. 149 Alcuni affermano che tale legge non aiuterà l'integrazione degli stranieri, ma che la ostacolerà, come hanno dimostrato le rivolte dei giovani islamici nelle periferie. ”Segreto augurio per uno sarà parco” , ma per la Francia, il laicismo, non è più un diritto costituzionale. “Per la fine in Francia è cominciata” 71.La tour marine troys foys prise & reprise Par Hespagnols, barbares, Ligurins: Marseille & Aix, Arles par ceux de Pise Vast, feu, fer, pillè Avignon des Thurins. 71.La torre marina tre volte sarà presa e ripresa Da Spagnoli, barbari, Liguri: Marsiglia e Aix, Arles per quelli di Pisa Devastazione, fuoco, ferro, saccheggiata Avignone dai Torinesi. 71.Il 4 maggio 2006, a “Pisa”, la polizia arresta 10 anarcoinsurrezionalisti con l'accusa di associazione con finalità di terrorismo ed eversione dell'ordine democratico, fabbricazione, detenzione e porto abusivo di cariche di esplosivo ad alto potenziale e attentati alla sicurezza degli impianti di pubblica utilità, commessi con finalità di terrorismo. Ed eccoci ora, penetrare maggiormente ed attraversare anche il bandolo della matassa. Già era difficile prendersi la responsabilità di una tale traduzione ed interpretazione, benché sentita e vissuta con quotidiana spontaneità; alla “data del mio compleanno” la certezza che il libro dovesse uscire anonimo, touche finale alla mia credibilità, rivelazione eccessivamente egocentrica, anche per la mia superba arroganza, ed ora infine, con l'ingrato compito assegnatomi, di Enola Gay, nell'intento di sganciare dissidi e dissapori che farebbero scoppiare una bomba ad ogni latitudine e longitudine possibile. Difficile emotivamente proseguire. Ed il libro, che lentamente si rivela sotto i miei occhi, sciogliendo le sue vele, sebbene sia una nave pirata, dichiara di aver solo il compito di prendere a bordo chi vuole attraversare. Libro ermetico, le centurie di Nostradamus, che avendo una chiave temporale, ha permesso di 150 essere aperto solo ora, nel Settimo millennio. Nostradamus, esoterista e uomo saggio, non aveva scritto un libro di profezie. Le sue quartine, ora tradotte, hanno solo il dovere di nascondere il reale libro, celato e nascosto tra le falde storiche, ora, facilmente ricollocate. Il veggente non ha nessuna intenzione di destare chi è ottuso e ottuso vuol rimanere, convincendo, o chi già sa' e non vuol sapere, ma ricorda ai tanti, che hanno intenzione di proseguire, leggendolo, che oltre il Terzo grave Conflitto Mondiale, Dio e l'uomo, hanno ancora del tempo per amarsi e crescere insieme. Le quartine, fino ad ora, non hanno fatto che rammentare terroristi, gruppi di estrema destra, di estrema sinistra, fanatici integralisti islamici, anarchici, contemporanei e del passato, guerre, riportando alla memoria anche lo scrittore Salman Rushdie, condannato a morte dall'integralismo islamico, dopo aver scritto Versetti Satanici. Rispetto per l'uomo e per la fede, primario nel dialogo e nel confronto altrui, facile nei confronti dell'Islam, impauriti da un'eventuale reazione: quasi l'unico metodo, sbagliato, la paura, per insegnare a moderare parole, gesti, articoli sui giornali. Religioni più moderate, invece, vedono perdere il senso del rispetto e del buon cuore, nei loro confronti. Islam, cristiani o atei che siano, devono essere entrambi amati. Non per paura, non per viltà. Berlinguer e Gandhi, rimasero vittime della forza, che gli eventi, inevitabilmente, in quell'anno si scatenarono. Cercando di dirigere quell'energia, quella ribellione, deviarla, come il leader italiano, frenarla, come la leader indiana, non aveva permesso di proseguire. Gorbaciov, attraverso gli eventi, al fianco della vulcanica forza, scivolando tra essa, ha accompagnato il suo popolo nelle sue scelte. L'ex-Unione Sovietica, distrutta, smembrata, i suoi bambini, nascosti nelle fogne, che sniffano colla, sono una realtà del crollo del regime comunista. Ma quando un vulcano deve eruttare, non può essere fermato. Al terminare della sua colata lavica, è facile fare la conta dei danni. E' potente, irruente, non gestibile. Non si potrà fermare la rabbia, l'esplosione che farà esplodere la Terza Guerra Mondiale, rimarranno solo macerie e cocci rotti, ma vivi, potremmo attraversare, se sapremmo rispettare errori e scelte altrui. Il vulcano dovrà eruttare, e non saranno certamente gli uomini a fermarlo. Così rieccomi a Pisa, proseguendo le ricerche, attraverso “Marsiglia e Aix, Arles” , inseguendo le correnti nazional-anarchiche, che in Francia 151 vorrebbero il cambiamento. Il nazional-Anarchismo è una corrente politica sincretica che è stata sviluppata intorno al 1990 da un tentativo di ex sostenitori della terza via di conciliare l'anarchismo con il nazionalismo e in alcuni casi con il separatismo razziale volontario ed il federalismo. I nazional-anarchici vedono le gerarchie insite nei governi e nel capitalismo come oppressive. Essi difendono l'azione collettiva organizzata secondo le linee dell'identità nazionale e propongono un ordine sociale decentralizzato nel quale singole comunità volontariamente stabiliscono e mantengono comunità distinte. I nazional-anarchici auspicano un'organizzazione sociale basata non più sullo Stato come figura istituzionale più importante, ma all'opposto su piccole entità quartierali di massimo 3.000 abitanti ciascuna, a fungere da base per le istituzioni superiori: comune, provincia, regione, Stato. A questi miniagglomerati sarebbe demandata la concessione dei servizi su base d'appalto. In pratica lo Stato verrebbe abolito e tutte le sue funzioni svolte da società private a cui viene dato in appalto dalla comunità il servizio da svolgere. Per i servizi pubblici su licenza, quali i trasporti ed il piccolo commercio, prospettano l'assegnazione di essi sulla base dell'offerta libera che gli interessati offrono all'ente pubblico: miniagglomerato, o comune, o provincia, ecc., come tassa. Ovverosia in un determinato settore le licenze verrebbero concesse al richiedente che sappia di poter far fronte coi suoi introiti lordi all'entità della tassa pagata. Questo per eliminare la corruzione nell'assegnazione e la stasi nel ricambio, concedendole a chi veramente si dimostri capace di far bene il lavoro a cui la licenza fa riferimento. I nazional-anarchici tendono a difendere pratiche economiche come il distributismo e il mutualismo, nelle quali l'enfasi è posta su una vasta proprietà dei mezzi di produzione, nella forma di piccoli commerci e cooperative operaie socializzate in un sistema corporativo in cui i presidenti nazionali delle corporazioni, verrebbero a rappresentare i ministri del corrispondente settore. Il concetto rivoluzionario-conservatore dell'anarchia è fondamentale nel nazional-anarchismo, come l'abolizione delle tasse. E' per l' abolizione del sistema carcerario come oggi lo conosciamo, sostituito da una "città" nella quale i detenuti possano vivere "liberamente" assieme ai loro congiunti come in una qualunque altra città, ma dalla quale non possano uscire se non con permessi-premio simili agli attuali. Il nazional- 152 anarchismo condivide con la maggior parte delle tendenze dell'anarchismo l'obbiettivo di riorganizzare le relazioni umane, con un enfasi nel sostituire le strutture gerarchiche di governi e capitalismo con locali e comuni decisioni. I nazional-anarchici rifiutano il liberalismo come causa primaria del declino sociale delle nazioni e delle identità culturali. I nazional-anarchici rifiutano anche il fascismo e il comunismo poiché statalisti e totalitari e rifiutano il nazionalsocialismo come una dittatura fallita di un governo totalitario. I nazional-anarchici propongono un modello di società nelle quali comunità che praticano il separatismo secondo i criteri dell'etnia, della religione o dell'orientamento sessuale siano in grado di coesistere al fianco di comunità mischiate o integrate senza usare la forza. Essi suggeriscono che "zone autonome" potrebbero esistere con le loro proprie regole per una residenza permanente in una comunità senza una rigorosa divisione etnica e la violenza proposta dal nazionalismo razzista. I nazional-anarchici considerano il genocidio, l'omicidio e e la conformità sociale come non necessari, tirannici ed un affronto alla "gente dal pensiero libertario". Alcuni sostenitori del nazional-anarchismo sostengono il separatismo etnico volontario, ma non l'odio razziale o la supremazia razziale, come la supremazia bianca o la supremazia nera. Alcuni nazional-anarchici, ritengono che la mescolanza di più etnie danneggi la diversità culturale, nel senso che il mescolamento delle culture distrugge una o tutte le culture le culture coinvolte. Essi inoltre affermano che il separatismo etnico ferma l'odio razziale per il fatto che permette alle culture indigene e alla biodiversità di continuare. I nazional-anarchici propongono che ogni comunità dovrebbe essere libera di praticare il sistema economico e politico che preferisce, fino a quando questo non interferisca con il diritto di scelta di altre comunità. Tuttavia, i nazional-anarchici generalmente credono che la protezione e la conservazione dell'ambiente siano ideali sui quali tutte le persone dovrebbero concordare. Le aree senza significativo sviluppo umano dovrebbero essere mantenute collettivamente, e l'esistenza di zone libere che permettano condivisioni tra comunità dovrebbe essere stabilita con l'accordo di tutte le parti coinvolte. Filosofie che si scontrano con stragi, sangue innocente e carne dilaniata, gli attentati per protesta, inconcludente metodo, guerriglia, che rafforza soltanto l'opposta fazione. Ma anche Gesù, ammonendo Pietro, l'apostolo, gli 153 ricordò che prima del canto del gallo, sarebbe stato tradito tre volte. Le tre Guerre Mondiali. E “la torre marina”, la torre dei “Torinesi”, “tre volte” “sarà presa e ripresa”. Tre volte l'uomo giungerà alla coscienza buddica, al limitare dei suoi desideri, prima di comprendere che Dio, Amore, lo attende. Tre sono i giorni di Giona. Buddico, regno corpo ed illusione, che sarà violato “da Spagnoli, barbari, Liguri”. La torre Balilla, detta anche Torre Marina, è un grattacielo costruito a Marina di Massa, voluto dal senatore Agnelli, per offrire il soggiorno estivo ai figli dei suoi operai, “Torinesi”, che lavoravano nella Fiat. Costa e mare che furono l'approdo, per chi violentò la cultura locale, nei secoli che precedettero la sua costruzione. Intorno all'800, Carlomagno, riformatore e guerriero, che aveva rinsaldato l'egemonia cristiana sull'Europa Occidentale, attraverso la conversione dei Sassoni e la sconfitta degli Avari, aveva esteso i confini orientali dell'impero fino alle terre slave. Istituì le marche, zone-cuscinetto di frontiera al fine di proteggere l'impero, da Slavi “barbari” e Arabi, quest'ultimi stanziati fino ad occupare quasi interamente anche l'attuale Spagna,“Spagnoli”, mentre da nord, i Vichinghi, che avevano già una terribile reputazione, cominciarono a compiere incursioni in Europa, attraverso il Mar Mediterraneo, circumnavigando la penisola Iberica. Così “Pisa”, che nel 860, venne raggiunta ed attaccata dal mare dai vichinghi norvegesi, nel 888 venne invasa dall'Islam, che dalla Spagna era salpato. Vichinghi, Dio e Loki, con l'eresia ariana; l'Islam, il guardiano della fede che sopraggiunge, sino alla completa implosione religiosa della città, ora attaccata dai “Liguri”, l'ateismo. E' di poche settimane fa, l'idea della campagna pubblicitaria, a promozione dell'ateismo, che vedrà proprio Genova come madrina italiana. Ed è di oggi, 13 gennaio 2009, a Londra, l'avvio della campagna ateista sugli autobus, con lo slogan:"There’s probably no God. Now stop worrying and enjoy your life." “Probabilmente non c'è nessun dio. Smettila di preoccuparti e goditi la vita”. Il primo autobus ha iniziato a viaggiare il 6 gennaio 2009, nella capitale inglese, mentre nello stesso mese anche in Spagna, a Barcellona, sono iniziati a girare mezzi pubblici con la scritta "Probablemente Dios no existe. Deja de preocuparte y disfruta de tu vida". La Campagna ateista su autobus, mira a posizionare inserzioni positiviste e razionaliste sui mezzi di trasporto nel Regno Unito, in 154 risposta alle pubblicità evangelico-cristiane. A tal proposito Repubblica scrive questo pezzo: "LA CATTIVA notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno". E' questa la versione italiana della campagna a favore dell'ateismo che dal 4 febbraio tappezzerà due autobus pubblici a Genova. Ma sarà solo l'inizio. O forse la fine di questa promozione dell'incredulità, a giudicare dalle animate polemiche e controffensive religiose seguite alla stessa iniziativa sui bus di Londra, in Spagna, a Washington e anche in Australia, dove è stata bloccata prima ancora di apparire per le strade. Non a caso l'apertura della campagna lanciata dall'Unione atei e agnostici razionalisti (Uaar) partirà da Genova. "E' una specie di sfida atea in casa di Angelo Bagnasco, presidente della Cei" spiega Raffaele Carcano, segretario generale della Uaar. "Dopo le polemiche sul gay pride di Genova, reo di essere stato fissato per il 13 giugno, giorno del Corpus Domini, e dopo le parole di Bagnasco per ostacolare lo svolgimento della manifestazione, dopo le frequenti uscite del cardinale in materia di scienza, diritti, riproduzione, l'Uaar ha deciso di riprendersi un po' di par condicio. E di fare pubblicità all'incredulità". Ricorrere agli spot scegliendo di mandare messaggi come se si trattasse di una nuova auto o di un detersivo dà l'idea delle condizioni degli atei costretti a riaffermare la propria presenza di fronte alla pervasività della presenza cattolica. "La chiesa ha e deve continuare ad avere libertà di parola" prosegue Carcano. "Purché vi sia adeguato spazio anche per chi cattolico non è. Pagando questa campagna pubblicitaria l'Uaar intende riconquistare all'incredulità un po' di quella par condicio che i mass media stentano a riconoscerle", con un messaggio "che vuole invitare a riflettere, con l'aggiunta di un pizzico di fiducia e ottimismo in chiave umanista". L'idea dei bus atei è stata della British Humanist Association e il successo è stato tale che è stata poi ripresa negli Stati Uniti, in Australia, in Spagna. Come già accaduto all'estero, anche gli atei italiani hanno lanciato una campagna per raccogliere i fondi necessari per estendere l'iniziativa con altri mezzi e in altre città. Reazioni permettendo. "Non abbiamo idea di cosa ci aspetta perché è sempre difficile fare previsioni" prosegue Carcano. 155 "Per fare un esempio nel mondo dell'editoria, la chiesa non critica i libri di Augias o di Maltese quando escono ma solo quando se ne comincia a parlare, allora si scatenano, come hanno fatto anche con Dan Brown. Anche noi avremmo potuto lanciare la nostra campagna partendo da Roma, ma abbiamo preferito evitare di fare del facile vittimismo". L'Unione degli atei italiani è quindi pronta e anche curiosa di vedere che tipo di reazioni ci saranno. "Vedremo cosa succederà nella laica Genova quando gireranno per la città mezzi pubblici che, al posto delle solite pubblicità, incoraggeranno a vivere senza il conforto della fede". Intanto la campagna sull'inesistenza di dio si diffonde nelle metropoli non solo europee. In Spagna - da oggi a Barcellona, presto a Madrid e Valencia, poi anche a Saragozza, Siviglia e Bilbao - lo slogan è stato tradotto da quello inglese: "There's probably no god. Now stop worrying and enjoy your life" (Probabilmente dio non esiste. Smettila di preoccuparti e goditi la vita). Il messaggio scelto dalla American Humanist Association per i bus di Washington è "Why believe in a god? Just be good for goodness' sake" (Perché credere in dio? Sii buono per amore della bontà). In Australia lo slogan creato suona come "gli atei dormono la domenica mattina". Nella cattolica Spagna i fondi sono stati raccolti dall'Unione atei e liberi pensatori (Ual) attraverso il sito busateo.org ma, mentre a Barcellona la campagna è partita oggi, a Madrid l'associazione degli atei (Amal) sta ancora negoziando l'affitto dello spazio pubblicitario su due autobus urbani con l'impresa di trasporti locale. A Londra l'iniziativa degli atei britannici ha raccolto donazioni che hanno ampiamente superato le aspettative al punto che la campagna sarà estesa in tutto il territorio nazionale su bus e metropolitane. Intanto Christian Voice, un'associazione cristiana, ha fatto pervenire una protesta ufficiale alla Advertising Standards Authority (Asa), sostenendo che la campagna viola le leggi sulla veridicità degli slogan perché il messaggio viene "presentato come un dato di fatto e ciò significa che, per non trasgredire le regole, dev'essere provato". L'associazione degli umanisti britannici non si è lasciata intimidire dalla lamentela e la sua direttrice, Hanne Stinson, ha dichiarato: "Mi dispiacerebbe per l'Asa, se venisse richiesto all'autorità di pronunciarsi sull'esistenza di Dio. Se comunque decidessero di aprire un'inchiesta, siamo disposti a collaborare". 156 Rita Celi 12.1.2009 Giungere a Dio, richiede fede salda: la torre pendente, “Pisa”, non ha buone fondamenta. Ed il veggente francese, indietreggiando sino al suo contemporaneo XVI secolo, rammenta che ”devastazione, fuoco, ferro” vi fù anche quando venne “saccheggiata Avignone dai Torinesi”. Testimoni ora, accanto a lui, vedremo il mondo cristiano di allora, sfaldarsi con la Riforma Protestante. Allora dando vita ad un esteso dibattito teologico, che innescherà una serie di guerre che indeboliranno il mondo e la fede di quel tempo. Spaccandolo in due. Nord Europa, “barbari” assumendo preminenza storica: nuove nazioni, Svezia, Russia e Danimarca combattendo per il controllo del Baltico, i Paesi Bassi insorgendo contro il governo cattolico della Spagna, “Spagnoli”, porteranno all'indipendenza il nord calvinista. Da Oriente, di contrappasso, l'espansione dell'Impero Ottomano, che condurrà l'Europa cristiana alla guerra contro l'Islam: ed i Turchi, sfruttando la disunità europea, ne approfitteranno per penetrare fino alle porte di Vienna. Così Carlo V, imperatore e sovrano della Spagna, delle Fiandre, gran parte dell'Italia, oltre ovviamente ai territori dell'Europa centrale degli Asburgo, essendone il sovrano, contrastato dai principi tedeschi, in particolare protestanti, Francesco I e Enrico II, re di Francia, che riproposero le pretese dei loro predecessori in Italia, si troverà coinvolto in guerre senza fine che non porteranno a nulla. Mentre i Torinesi, la Savoia, rimarrà cattolica, e Avignone protestante. “Devastazione, fuoco, ferro, saccheggiata Avignone dai Torinesi”, monito di come ciclicamente la storia ripropone l'ostacolo che non si è ancora superato. 72.Du tout Marseille des habitans changèe, Course & poursuitte iusques au pres de Lyò. Narbò. Tholoze par Bourdeaux outragee: Tués captifz presque d'un milion. b iiij 157 72.Del tutto Marsiglia cambiata degli abitanti, Fuggiti e scappati fino ai pressi di Lione. Narbonne, Tolosa e Bordò oltraggiate: Nuovamente fermati quasi un milione. b iiij 72.“Del tutto Marsiglia cambiata degli abitanti”, senza cercare tra i libri, ma semplicemente attraversando le vie della città, incrociando le centinaia e centinaia di nord africani che ormai popolano il porto, fuggiti e scappati dalla loro terra, in cerca di lavoro ed una nuova possibilità, avremmo modo di constatare personalmente che Marsiglia e tutta la costa mediterranea francese è altamente popolata dalle persone che provengono dalle sue ex-colonie. Ed è Balza, che la polizia arresterà in Aquitania, a Dax, il 23 settembre 2001, in fuga dopo l'ennesimo attentato dell'ETA: ”fuggiti e scappati fino ai pressi di Lione”. Oyarzabal Txarpetegui, detto Balza, presunto capo dell'ETA, organizzazione considerata responsabile di aver ucciso con una bomba un poliziotto basco, a Leaburu, in luglio, e prima di lui, solo dall'inizio dell'anno, aver ucciso altre 14 persone. Per arrivare a settembre, ad una nuova esplosione, quando il nitrato d'ammonio della fabbrica AZF, oltre a causare considerevoli danni materiali e ambientali, esplodendo velenosamente, uccide 31 persone e ne ferisce 2442; “Narbonne, Tolosa e Bordò oltraggiate”. Due esplosioni, uccidendo l'uomo e la natura. Ad azione, segue reazione. E' karma, è fisica. Poche centurie fa, avevamo parlato della diga delle Tre Gole. Ciclopica costruzione, inaugurata il 20 maggio 2006, obbligata a fermare un'imponente massa d'acqua, che la vedrà completamente riempita solo nel 2009. Rallentando il pianeta, che dovrà reagire, per ripristinare la sua normale velocità: “nuovamente fermati quasi un milione”, vedendoci spostare lo sguardo ad un'altra catastrofe ambientale, il Ciclone Nargis. E' stato un forte ciclone tropicale che si è abbattuto in Birmania il 2 maggio 2008 causando una catastrofica distruzione con almeno 78.000 morti e 56.000 dispersi. È il ciclone che ha causato più morti nell'Oceano Indiano del nord. Secondo fonti delle Nazioni Unite, i senzatetto furono ben oltre un milione. La tempesta tropicale di categoria 3, che si è abbattuta sulle coste meridionali della Birmania con raffiche di vento a 190 chilometri orari, ha spazzato via interi villaggi e lasciato 158 senza energia elettrica circa cinque regioni, tra cui anche Rangoon che conta cinque milioni di abitanti. I danni maggiori si sono registrati lungo il delta del fiume Irrawaddy. Qui, secondo i media locali, almeno 98.000 persone sono rimaste senza casa e in loro aiuto si sono mobilitati centinaia di migliaia di monaci. E sebbene il mondo fosse testimone della catastrofe, le associazioni umanitarie furono fermate e rifiutate dalla giunta militare birmana, che solo dopo morti e morti, consapevoli di quanto l'opinione pubblica fosse allarmata, e con loro, i governi, dato le dimensioni della catastrofe, permisero all'Onu di entrare nel paese e dirigere gli aiuti internazionali. b iiij ( addì 14.1.2009 ) 73.France à cinq pars par neglect assailie Tunys, Argiels esmeus par Persiens, Leon, Seville, Barcelonne faillie N'aura la classe par les Venitiens. 73.Francia in cinque parti per negligenza assalita Tunisi, Algeri incitati dai Persiani, Leòn, Siviglia, Barcellona battute Non avrà la flotta dei Veneziani. 73.Felice ora di riavvolgere il tempo, inseguendo Nostradamus indietreggiare, ritrovandoci con i suoi pensieri attraverso i secoli, metafora del conflitto che dovremo affrontare, vedendomi abbandonare attraverso le quartine, il contemporaneo. Riavvolgendo il testo, tornando alla riconquista cristiana, della Spagna araba, la Reconquista, che iniziò nel XI secolo e fu condotta dai regni di Navarra, “Leòn”, Castiglia, Aragona e Portogallo. Feroci contrassalti arabi, intorno al 1260, che vedono però la riconquista di tutta la 159 penisola, da parte dei cristiani, ad eccetto del piccolo regno di Granada. “Siviglia” cadde nel 1248. Il Leon-Castiglia che dominava sulla penisola iberica, mentre Aragona ampliava i suoi possedimenti a occidente; due regni, uniti in matrimonio tra Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia, che diedero il via alla crociata finale: Granada cadde nel 1492. Ultimo residuo della dominazione arabo-islamica nella penisola: “Leòn, Siviglia, Barcellona battute”. La Chiesa Romana, travagliata dal grande scisma d'Occidente, nel periodo compreso tra l'inizio del '300 e la metà del '400, sottoposta alla pressione delle grandi monarchie, ritrovò la sua unità solo nel 1417, con il Concilio di Costanza, mentre la secolare tensione tra Francia e Inghilterra sbocciò in una serie di conflitti, intervallati da lunghe tregue, detta la “Guerra dei Cent'anni”: dal 1337 al 1453. Significativo sarà il contributo di Giovanna d'Arco, trasformando il conflitto in guerra nazionale, al fine di liberare il proprio paese, la Francia, dagli oppositori protestanti. “Francia in cinque parti per negligenza assalita”, possedimenti inglesi e francesi, alleati nella Borgogna e territori papali, dopo tregue, lo strisciare della peste e rivolte contadine, vede la Francia, giungere alla conclusione del conflitto, vittoriosa. Ma dall'Oriente, a sud del Mediterraneo, l'avanzata dei Turchi Ottomani, inizialmente contrastata da Serbi ed Ungheresi, fin dal '300, si concluderà nel 1453 con la presa di Costantinopoli e Adrianopoli, e con la definitiva distruzione dell'impero bizantino. Nel 1400, il sultano turco ordinava orgogliosamente all'imperatore di Bisanzio di abbandonare la città, e per Costantinopoli sembrava giunta la fine. Quando sull'impero ottomano si abbatté violenta e improvvisa l'invasione mongola guidata da Tamerlano, un despota intelligente e crudele che aveva creato un grande impero, esteso dall'India alla penisola arabica. Per alcuni decenni le possibilità d'espansione dei turchi vennero annullate, senza che le potenze cristiane e l'impero d'Oriente riuscissero a ricacciarli dalla penisola balcanica. Morto Tamerlano e dissolto il suo impero, i turchi ripresero l'offensiva, e per l'Impero d'Oriente iniziò la fine, data l'indifferenza del mondo cristiano che poco o nulla fece di concreto per soccorrere il sovrano di Costantinopoli. “Non avrà la flotta dei Veneziani”: i mercanti genovesi e veneziani, cercarono addirittura intese politiche e commerciali con i turchi, mentre Maometto II stava attaccando le 160 mura della gloriosa capitale, che una leggenda diceva imprendibile. Vedendo solo Genova, mandare qualche debole aiuto, che unito alla flebile resistenza, non servirono però a frenare l'occupazione della città. Il millenario impero scompariva e al suo posto si stabiliva l'Impero Ottomano, che per più di tre secoli avrebbe oppresso i popoli balcanici comportandosi come un esercito sul territorio di guerra, accampato in territorio nemico. “Tunisi, Algeri incitati dai Persiani”, quando l'Impero Turco, per estendere sempre più le sue conquiste, alla Bosnia, attaccò via mare, anche il Friuli, 1477, e l'Italia Meridionale, invadendo Otranto nel 1480. 74.Apres seiourné vogueront en Epire: Le grand secours viendra vers Antioche, Le noir poil crespe tendra fort à l'empire: Barbe d'aerain le roustirà en broche. 74.Dopo aver soggiornato vagheranno in Epiro: Il grande soccorso verrà verso Antiochia, Il nero pelo crespo agognerà molto all'impero: Barba di rame si brucerà nella brace. 74.“Dopo aver soggiornato vagheranno in Epiro” “il nero pelo crespo agognerà molto all'impero”. Ormai ombra di se stesso, l'Impero d'Oriente, rinviava di qualche anno la sua caduta, grazie al modesto aiuto ricevuto da Genova. Esercito e marina, ormai inesistenti, le finanze spossate, il patriottismo solo un ricordo del passato, vede gli Imperatori pur di ottenere aiuti in Occidente, cercare di unire la chiesa Greca con quella Romana, provocando persino rivolte popolari; nel 1054, il patriarca di Costantinopoli che si era separato da Roma, scisma d'Oriente, cercare di unire i patriarcati di Alessandria, Antiochia e Gerusalemme, che insieme a Costantinopoli, costituiranno la Chiesa greco-ortodossa. Ma ormai non c'è artificio politico e diplomatico che possa arrestare il declino dell'Impero di fronte all'avanzata turca, che dopo un trentennio di attesa, preparandosi al balzo definitivo nella penisola balcanica, “dopo aver soggiornato”, superando i Dardanelli, conquistarono la 161 penisola di Gallipoli, occupando Tessalonica e Adrianopoli, dove si arresteranno per raccogliere le forze e prepararsi alla definitiva e successiva avanzata. “Il grande soccorso verrà verso Antiochia”, quando i turchi, ormai alle mura di Costantinopoli, certi dell'imminente vittoria, subiranno l'improvviso quanto violento attacco da un'orda mongola, guidata da Tamerlano, che frenò e vietò l'espansione turca per parecchi decenni, ”vagheranno in Epiro”, attraverso l'interno della penisola. Morto il grande condottiero mongolo, sebbene l'Ungheria riuscisse a contrastare gli attacchi turchi, le discordie con i popoli Slavi finiranno per compromettere ogni seria possibilità di resistenza, trascinando il grande impero ormai verso la sua fine. L'Islam, che di li a poco avrebbe penetrato e superato le ultime resistenze, sul fronte spagnolo, invece, avrebbe pagato con la vita dei suoi uomini, ricacciati e respinti oltre la penisola iberica. Ed è soprattutto dopo le nozze, in Spagna, di Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia, che il processo di accentramento del potere si fece più energico ed incisivo, dopo aver ripreso anche Granada, nel 1492, unendo anche il regno pirenaico di Navarra nel 1512, che lo spirito nazionale spagnolo, vomitando una coloritura religiosa razzistica, utilizzò come strumento, l'efficace e spietata inquisizione. Moriscos, il termine con cui venivano chiamati gli Arabi che assoggettati agli stati cristiani si convertivano al cattolicesimo, spesso dopo innumerevoli torture e violenze; Marrani, sia gli Arabi che gli Ebrei neoconvertiti. ”Barba di rame si brucierà nella brace”, barba saracena, islamica, che si brucierà nel candelabro ebraico, il menoràh, simboleggiante la luce eterna, ner tamid, che bruciò nel primo Tempio di Salomone, trascinando con la violenza l'anima nella fede altrui. 75.Le tyran Siene occuperà Savone: Le fort gaigné tiendra classe marine: Les deux armées par la marque d'Ancone Par effraieur le chef s'en examine. 75.La tiranna Siena occuperà Savona: Il forte vinto terrà la flotta marina: 162 I due eserciti per la regione d'Ancona Per paura il capo si controlla. 75.Nostradamus, rileggendo la storia, ripercorre ora le pagine italiane, che attraverso il XV secolo, vedono le maggiori signorie assumere le dimensioni di stati regionali fortemente accentrati; i signori che le governano riuscire a farsi concedere dal Papa e dall'Imperatore un titolo di nobiltà, cosicché le loro casate diventarono vere e proprie dinastie, nelle quali il potere si trasmette per diritto. Aumentarono gli scambi commerciali, si vedrà sviluppare la produzione e la tecnica, si cominceranno ad industrializzare le imprese con largo impiego di capitali. In Piemonte si vedrà affermarsi la dinastia dei Savoia, a Milano quella dei Visconti, anche Venezia e Firenze pervennero alla formazione di uno stato di ambito regionale, mentre decaddero varie regioni, Genova, lo Stato Pontificio e l'Italia Meridionale. La vita politica italiana del 400 sarà contrassegnata da guerre e contrasti, che mireranno all'espansionismo territoriale, vedendo le città di volta in volta, alleate o in lotta fra loro. Tra gli avvenimenti più rilevanti, la Guerra per la Successione del Regno di Napoli, 1435-1442, conclusasi con il sopravvento degli Aragonesi, e la Guerra di Successione al Ducato di Milano, 1477-1454, conclusasi con la Pace di Lodi, che riconobbe la signoria di Francesco Sforza sul ducato di Milano. Un equilibrio politico che si protrarrà per quarant'anni, ”per paura il capo si controlla”, favorendo un'abile organizzazione diplomatica che invierà ambasciatori permanenti, presso le corti più importanti, con funzione di osservatori. Pace che durerà fino alla discesa di Carlo VIII in Italia, nel 1494. La Sicilia, distaccatasi dal Regno di Napoli, e assegnata alla Dinastia Aragonese, venne sempre più decadendo sino a precipitare in una vera anarchia. Così, Carlo VIII re di Francia, garantitosi la neutralità della Spagna, scende in Italia per rivendicare l'eredità Angioina sul Regno di Napoli. Favorito dalle discordie tra gli stati della penisola, consegue lo scopo quasi senza colpo ferire, fino a quando Venezia, Milano e Stato Pontificio, alleandosi, minacciano di isolarlo nel Mezzogiorno d'Italia. Dalla sua calata ne approfittano i Fiorentini per liberarsi della signoria dei de'Medici, e per fondare nella città un regime repubblicano, inizialmente ispirato ai principi cristiano-democratici di Girolamo Savonarola. Così mente 163 Venezia sposterà il suo sguardo e le sue mire espansionistiche all'interno, sulla terra ferma, mirando ambiziosamente a tutta l'Italia settentrionale, Milano, Genova, Verona e la Casa Savoia dovranno contrattaccarla. Firenze, invece impegnandosi in una decisa politica di espansione in Toscana, acquistando Arezzo, occupando Pisa e conquistando Livorno, vede esclusa solo la repubblica di Siena, che difendeva tenacemente la sua indipendenza, non per questo frenando le sue mire espansionistiche: ”la tiranna Siena occuperà Savona”. Lo Stato Pontificio, avendo trasferito ad Avignone, la sede papale, stava attraversando un grave periodo di crisi e decadenza. L'assenza del Papa e i continui disordini, portò alla rivoluzione ispirata da ideali repubblicani, vedendo Cola di Rienzo proclamarsi tribuno del popolo. Ebbe il merito di combattere i soprusi dei nobili, ma si trasformò ben presto in un esoso tiranno, finché osteggiato da tutti fu costretto a fuggire e finì prigioniero ad Avignone. Fra il XIV e il XV secolo decadde definitivamente il Regno Angioino di Napoli, al quale già all'inizio del '300 gli Aragonesi avevano strappato la Sicilia. Le città marittime dell'Italia meridionale si erano infatti viste precludere il Mar Tirreno, dominato dagli Aragonesi, e le vie dei comunicazione verso l'Oriente, monopolizzate da Venezia, ”il forte vinto terrà la flotta marina”, mentre i grandi banchieri fiorentini avevano assunto il pieno controllo delle finanze statali napoletane. Evolvendosi la tecnica militare e scomparendo i tradizionali corpi cavallereschi, i signorotti avevano sempre più necessità di un esercito mercenario efficace e preparato. Nacquero così le compagnie di ventura. Soldati stranieri, Svizzeri, Inglesi, Germanici, uomini forti e temerari, soprattutto in fuga da una vita fatta di stenti e miseria. Soldati, che ancora oggi provengono dai cantoni Svizzeri, “i due eserciti per la regione d'Ancona”, allora Stato Pontificio. 76.D'un nom farouche tel proferé sera, Que les troys seurs auront fato le nom: Puis grand peuple par langue & faict duira Plus que nul autre aura bruit & renom. 76.D'un nome feroce tale sarà osannato, 164 Che le tre sorelle avranno fatto il nome: Poi il gran popolo per linguaggio e fatto condurrà Più di ogni altro avrà celebrità e fama. 76.Con i Turchi alle porte, Venezia e le altre città italiane, dopo decenni di contrasti, rinunciarono ognuna alle loro ambizioni, riconoscendo che la pace ed il buon vicinato, avrebbe garantito una maggior difesa dalla troppo vicina presenza islamica, stipulando la pace di Lodi, 1454, che diede l'avvio alla nuova politica dell'equilibrio. “Poi il gran popolo per linguaggio e fatto condurrà, più di ogni altro avrà celebrità e fama”, centro di questa politica di “equilibrio”, fu senza dubbio la grande personalità di Lorenzo il Magnifico, “l'ago della bilancia intra gli stati d'Italia”, che garantì all'Italia un periodo di relativa pace e progresso economico e civile. Con la sua morte, concludendo il sistema politico dell'equilibrio, si rese più evidente la decadenza politica e militare, e spianò in un certo qual modo la strada all'invasione di Carlo VIII, re di Francia, “d'un nome feroce tale sarà osannato” che segnò per gli stati italiani la fine dell'indipendenza. “Che le tre sorelle avranno fatto il nome”, le tre sorelle, la Germana, la Romana e la Spagna, consapevoli che i continui contrasti tra gli stati della penisola italiana, avrebbero favorito le ambizioni di conquista del re francese. Lo dimostrò impadronendosi facilmente del Regno di Napoli, dichiarando con la sua spedizione, che l'Italia poteva facilmente diventare terra di conquista. 77.Entre deux mers dressera promontoire Que puis mourra par le mords du cheval: Le sien Neptune pliera voyle noire, Par Calpre & classe aupres de Rocheval. D'un 77.Tra due mari eleverà promontorio Che poi morirà per il morso del cavallo: Il suo Nettuno ripiegherà la vela nera, Per Calpre e flotta vicino a Rocheval. 165 D'un 77.Uscendo lentamente dal Medioevo, eccoci entrare passo passo nel Rinascimento, periodo in cui si allargheranno e approfondiranno i temi intellettuali e culturali dell'uomo. L'individualismo, lo spirito critico, si discuterà il principio dell'autorità, la scienza sperimentale si addentrerà in misteri fino ad ora rimasti inesplorati. Decadranno gli studi di teologia, in favore agli interessi della vita terrena, le attività umane, a favore delle capacità conoscitive dell'intelligenza umana. Uomini come Erasmo da Rotterdam, Tommaso Moro, Niccolò Copernico, Machiavelli, accanto all'eccezzionale figura di Leonardo da Vinci. E l'Ariosto, e il Michelangelo, Brunelleschi, Bramante, Donatello, Raffaello, Tiziano, Botticelli, Piero della Francesca, e tanti altri che mi scuso nel non menzionare. Italiani, nobili nell'animo, figli di un felice matrimonio, la mente ed il cuore; pace e crescita morale, che porta frutto all'uomo. Grandi uomini, grandi invenzioni, accanto alle lontane esplorazioni. Tra queste, è di quell'epoca però, anche il diverso utilizzo della terribile polvere da sparo, la polvere pirica inventata dai cinesi, e modificata dagli arabi per scopi bellici; “il morso del cavallo”, i nuovi archibugi. Diversa invenzione, invece, per la stampa, che diffondono l'uso della carta, mentre le caravelle si apprestavano a salpare per le Indie, con Cristoforo Colombo, Diaz, Vasco da Gama e poi Magellano. Riuscire a raggiungere l'Oriente per la via dell'Occidente, attraverso l'Atlantico, impresa che riconosceva la sfericità della terra, ”per Calpre e flotta vicino a Rocheval”, salpando il 3 agosto 1492, dal porto di Palos presso Cadice. “Calpre”, Calpe è il nome antico di uno dei due monti che sovrastano Gibilterra e Capo Roche, “Rocheval”. Tra due mari, l'Atlantico ed il Pacifico, il 12 ottobre giungerà a San Salvador, convinto di aver toccato il sospirato Oriente: ”tra due mari eleverà promontorio”, eleverà il suo successo, la sua fama, e tornato in Spagna sarà accolto trionfalmente come un eroe. Nel suo penultimo viaggio, Colombo però cadde in disgrazia, “il suo Nettuno ripiegherà la vela nera”, e dovette subire perfino il carcere e le catene. In un secondo tempo riconosciuto innocente fu scarcerato e rilasciato, ma dopo pochi anni morì povero e triste a Valladolid nel 1506. 166 78.D'un chief viellard naistra sens hebete, Degenerant par savoir & par armes Le chef France par la soeur redounté: Champs diuisés, concedés aux gendarmes. 78.Da un vecchio leader nascerà decisione ebete, Degenerando nel sapere e nelle armistizio Il capo di Francia dalla sorella temuto: Campi divisi, concessi ai gendarmi. 78.Berlinguer e la Gandhi, non riuscirono a oltrepassare l'ostacolo che si presentò loro, in quel del nostro secolo, diversamente, Lorenzo il Magnifico, leader e guida affidabile, come Gorbaciov, cercò di neutralizzare le tensioni che man mano venivano creandosi, vedendo Venezia espandersi nei territori Estensi, e lo Stato Pontificio, cercando di ingrandirsi. Intervenne anche nelle vicende del Regno di Napoli, dove i baroni, ”campi divisi, concessi ai gendarmi”, per difendere i loro arcaici privilegi, si ribellarono anche al sovrano, Ferdinando d'Aragona, provocando l'insurrezione all'Aquila. Papa Innocenzo VIII, ”da un vecchio leader nascerà decisione ebete”, nella speranza di procurarsi vantaggi territoriali, appoggiando invece i baroni, fece occupare dalle sue truppe la città, ma fu ben presto costretto a ritirarle, per l'intervento di Lorenzo de'Medici. Ferdinando poté così schiacciare con estrema durezza la rivolta baronale, appena in tempo per impedire l'intromissione della Francia e della Spagna nelle vicende italiane: ”degenerando nel sapere e nelle armistizio, il capo di Francia dalla sorella (Italia) temuto”. La repressione contro i baroni fu di una durezza spietata; ancora oggi nei sotterranei della chiesa di Santa Barbara a Napoli, si conservano i resti mummificati di alcuni baroni ribelli fatti giustiziare da Ferdinando; imbalsamati per una sorta di macabra collezione. 79.Bazaz, Lectore, Condon, Ausch, & Agine Esmeus par loys, querele & monopole. 167 Car Bourd. Tholouze Bay metra en ruine Renouveler voulant leur tauropole. 79.Bazas, Lectoure, Condomois, Auch e Agen Ribelli per leggi, disputa e monopolio. Poiché Bordò. Tolosa Bay porterà in rovina Volendo rinnovare il loro sacrificio. 79.Carlo VIII venne pertanto attirato dal vuoto politico creatosi così nel Mezzogiorno d'Italia. Rapido e facile successo che conserverà solo per pochi mesi, perché una lega di principi italiani lo costringerà a ritirarsi precipitosamente in Francia, dopo però aver pericolosamente dimostrato la vulnerabilità italiana. Il suo successore, Luigi XII, nel 1499, scendendo nuovamente nella penisola, si impadronirà del Milanese, accordandosi con Federico II di Spagna, per la spartizione del Napoletano. Contemporaneamente appoggerà il Duca Valentino, figlio di Papa Alessandro VI, nel vano tentativo di costruire un solido stato nelle Romagne. Francia e Spagna alleate, otterranno una facile vittoria sul re di Napoli, Federico I d'Aragona, venendo poi alle armi per la spartizione del bottino. La Spagna avrà la meglio, e Luigi XII, dovrà cedere il dominio dell'intero regno napoletano. Morto Alessandro VI, dopo il breve pontificato di Pio III, Giulio II, il nuovo pontefice stringerà un'alleanza con Francia e Spagna, contro Venezia, che sarà costretta a cedere ampi territori allo Stato Pontificio. Indebolita Venezia, il Papa però si renderà conto del pericolo che potrebbe rappresentare la Francia, ora che l'Italia è enormemente frammentata, e costituirà prontamente una coalizione, la Lega Santa, al fine di costringere i francesi ad abbandonare il milanese, restituendo il dominio agli Sforza. Francesco I, successore di Luigi XII, riuscendo però a battere gli Sforza, alleandosi con gli Spagnoli, riprenderà il Milanese e consegnerà il Napoletano agli Spagnoli. L'Europa intanto, nella prima metà del '500 attraverso la Riforma Protestante, che fratturò l'unità cristiana europea, vede il formarsi di grandi imperi lontani. La colonizzazione americana e la rivoluzione copernicana scavando tra le antiche radici, ridanno vigore al mito della monarchia universale. Carlo V d'Asburgo, erede delle corone di Spagna, d'Austria, dei Paesi Bassi, eletto Sacro Romano Imperatore nel 1519, s'impegna per 168 tradurre quel mito in realtà. Incontrerà la tenace opposizione della Francia, decisa ad allearsi con gli Stati Italiani, i Principi Tedeschi protestanti ed il Sultano Turco, pur di non soffocare nella morsa dei domini asburgici. Dopo alterne vicende, guerre e sconfitte, morto Francesco I re di Francia, succedendogli Enrico II suo figlio, Carlo V si accorda, per dar fine alla guerra, abbandonando l'anacronistico disegno. La pace confermerà la Spagna come massima potenza in Italia, e la Francia conseguendo l'obbiettivo strategico di alleggerire la pressione asburgica sui suoi confini, ottiene il significativo rafforzamento delle sue frontiere nord-orientali. Potenze che entrambi usciranno dalla guerra in condizioni economiche e finanziarie disastrose. Attraverso la grave frattura religiosa venutasi a creare in Europa, riforma e controriforma, vedendo crescere l'antagonismo anglo-spagnolo, dove Filippo II, re di Spagna non volendo essere re di eretici, perseguiterà le minoranze ebree e mussulmane, mentre la regina d'Inghilterra, Elisabetta I, riprenderà la tradizione anglicana. In Francia, Filippo tenterà di risolvere a proprio vantaggio una gravissima crisi, scatenata dalle famiglie dei Guisa e dei Borboni, durante i regni dei deboli figli di Enrico II. I Calvinisti, detti Ugonotti in Francia, “Bazas, Lectoure, Condomois, Auch e Agen, ribelli per leggi, disputa e monopolio”, spalleggiati da Elisabetta d'Inghilterra, e i Guisa, appoggiati da Filippo e la Lega Cattolica. La guerra politico-religiosa minaccia di travolgere la Francia nell'anarchia, ma grazie alla solida classe borghese, che permette ad Enrico IV di Borbone, convertitosi al cattolicesimo, di superare la crisi ed eliminare le intromissioni spagnole, lo vedranno cedere libertà religiose agli ugonotti, avviando il paese verso la unificazione nazionale. Già indirettamente in urto in Francia e nei Paesi Bassi, Spagna e Inghilterra si affronteranno infine in uno scontro diretto: Filippo rispondendo alle ripetute provocazioni inglesi, inviando alla volta dell'isola Britannica una potentissima flotta, che dovrebbe annientare i nemici e deporre Elisabetta, subirà nelle acque della Manica una decisiva sconfitta, 1588. Costretto a rimpatriare dopo notevoli e gravissime perdite; ”poiché Bordò. Tolosa Bay (spiaggia) porterà in rovina, volendo rinnovare il loro sacrificio”.... nuovamente guerra. 169 80.De la sixiesme claire splendeur celeste Viendra tonner si fort en la Bourgoigne: Puis naistra monstre de tres hideuse beste. Mars, apvril, May, Iuìg gràd charpì & rògne. 80.Dalla sesta luminosa splendore celeste Tornerà a tuonare così forte in Borgogna: Poi nascerà mostro da orrendissima bestia Marzo, Aprile, Maggio, Giugno grande rottura e fastidio. 80.L'egemonia della penisola italica, sotto il dominio spagnolo, dal 1559 al 1713, appare come un'epoca di decadenza, benché l'economia continui a prosperare ed un genio come Galileo Galilei, illumini il cammino della scienza: “dalla sesta (il seicento) luminosa splendore celeste”. La Spagna insediata nel Milanese, nello Stato dei Presìdi, nel Napoletano, in Sicilia e in Sardegna, esercita una pesante egemonia sugli stati italici rimasti ancora indipendenti. La pax hispanica e controriformistica insterilisce il grande fervore dell'età rinascimentale, e la cultura si va facendo retorica, formalistica, lontana dai problemi reali, ed il Galilei, che rivendica i diritti della ragione nel campo dell'indagine scientifica, viene, appunto per questo, condannato dall'Inquisizione... “poi nascerà mostro da orrendissima bestia”. Col Seicento, e precisamente col Galilei, si conclude la grande storia degli Italiani, che dall'epoca comunale erano stati all'avanguardia in tutti i campi dell'attività umana. La Francia, uscendo da un trentennio di guerre civili, guidata da Enrico IV di Borbone, mostrandosi imparziale sia verso i cattolici che verso gli ugonotti, contrasterà invece efficacemente le tendenze anarchico-feudali della nobiltà, appoggiandosi alla borghesia, “tornerà a tuonare così forte in Borgogna”. Dopo l'assassinio di Enrico IV, e l'infelice periodo di reggenza di Maria de'Medici, il Richelieu riprendendo energeticamente la linea del sovrano, stroncherà le pretese della nobiltà. Il mondo germanico, minato da insanabili contraddizioni, precipiterà in un spaventoso conflitto, quando Ferdinando II d'Asburgo, promuoverà un'offensiva cattolica contro i protestanti. La guerra finirà per coinvolgere gran parte dell'Europa, vedendo uscire 170 la Germania in condizioni disastrose, mentre gli Asburgo d'Austria, saranno costretti a concedere ai principi tedeschi la più ampia autonomia, vedendo il loro titolo imperiale svuotato di ogni concreto contenuto. Nella prima metà del '600, la borghesia Inglese, in via di rapida ascesa, non è più disposta a lasciare nelle mani del re il potere esclusivo di decidere sulle condizioni generali dell'agricoltura, dell'industria, dei commerci e sulla politica complessiva del regno. Nascono così scontri tra Camera dei Comuni e Corona. La tensione si va inasprendo, e dopo l'insurrezione in Scozia, nel 1638, Carlo I, si troverà di fronte alla decisa volontà dei deputati di porre termine all'arbitrio regio: ne vale lo scioglimento precoce del Corto Parlamento, “Marzo, Aprile, Maggio, Giugno grande rottura e fastidio”, vedendo riprendere le rivendicazioni pochi mesi dopo dal Lungo Parlamento. Mentre la tensione si va inasprendo, un tentativo fallito di Carlo I, di arrestare i maggiori esponenti dell'opposizione parlamentare, fa precipitare la situazione e conduce il paese nella guerra civile. Dalla parte del re, nobili e regioni più arretrate del paese, dalla parte del Parlamento la Borghesia e le regioni più avanzate. 81.D'humain troupeau neuf seront mis à part De iugement & conseil separés: Leur fort sera divisé en depart kap. Thita lambda mors, bannis esgarès. 81.D'umano gregge nove saranno messi a parte da giudizio e consiglio separati: la loro sorte sarà divisa alla partenza kap. Thita lambda morte, banditi dispersi. 81.Riconducendoci ora nuovamente al Concilio di Trento, al bivio, dove cattolici e protestanti non hanno saputo proseguire, uno accanto all'altro, nel contemporaneo di Nostradamus. Il veggente francese, nelle sue prime quartine esoteriche e sovrasensibili, aveva toccato la soglia delle diverse religioni, proseguendo poi, nella storia, sino a Genova, il capolinea di quell'autobus ateista. Riavvolgendo ora il 171 testo, rispolvera la memoria, con fatti e storia già accaduta, a monito di cosa può essere reazione ad azione. Ora l'Unione Europea, allora il sogno irrealizzato della corona d'Austria, ritornare unito, allora la nascita dei nuovi stati in terra d'America, ora Obama, il Nord ed il Sud Americano, le nuove speranze. Pace e unità, che avevano cullato in Italia, eccelsi personaggi, sino a Lorenzo il Magnifico. Poi, dopo la frattura del Concilio di Trento, il brusco ritorno al buio: l'inquisizione. Ed ora, proseguendo, nel ricalcare storia già accaduta, conosciuta, rileggere tra le righe, reazioni che torneranno, al cuore di ognuno, come un boomerang, finché le scelte non diverranno reale fattore di crescita. Allora, il Concilio di Trento, si propose di risolvere i tre gravi problemi, che interessavano la cristianità, ora a noi, rileggendo l'errore, capire dove potremmo nuovamente essere intrappolati: difficile scelta d'amore e tolleranza. Amare Islam, Buddismo, Sikh, ateisti, qualsiasi altra scelta di cuore diversa dall'essere cristiano. Ed ecco i tre punti discussi durante il Concilio tridentino, cinquecento anni fà: a) il problema dell'unità: conciliazione tra cattolici e protestanti. b) il problema della fede: definizione dei dogmi della dottrina cattolica. c)il problema della riforma: riforma morale e disciplinare all'interno della chiesa...... Riguardo il problema dell'unità il Concilio non ottenne nessun risultato, i protestanti non presenziarono nemmeno, e nessuna delle due parti, a dire il vero, dimostrò un'effettiva volontà di riunione e conciliazione. Riguardo al problema della fede, invece, il Concilio definì con intransigenza i dogmi della dottrina cattolica, riconfermando la validità di tutti e sette i sacramenti, opponendosi al principio luterano delle Opere, per mezzo delle quali si può acquistare la salvezza, che ribadivano, “la fede senza opere è morta”. Contro la concezione protestante che la verità cristiana sono le Sacre Scritture, riconfermando come valida, la secolare tradizione esegetica, l'interpretazione delle stesse, che attraverso i vari Concili fino ad ora elaborati, avevano di non poco stravolto ed accomodato a proprio uso e profitto le Parole Sacre. Alessandro VI stabilì l'imposizione della Vulgata geronimiana come unica versione valida della Bibbia. Venne confermato il ruolo intermediario della Chiesa fra l'uomo e Dio, il riconoscimento del merito salvifico delle buone opere, riconosciute dal cattolicesimo come la riconferma del numero e del valore dei sacramenti, la riaffermazione dell'esistenza del 172 purgatorio, e la Transustanziazione, durante la quale il pane e il vino consacrati diventano in sostanza il corpo e il sangue di Cristo: accanto ad altre pratiche cattoliche che attirarono le ire dei riformatori liberali all’interno della Chiesa, come le indulgenze, i pellegrinaggi, la venerazione dei santi e delle reliquie e la venerazione della Vergine Maria, fortemente riaffermate come spiritualmente vitali. Riguardo il problema della Riforma, il Concilio intervenne nella rigenerazione dei costumi, proibizione al matrimonio agli ecclesiastici, limitazione dei benefici, obbligo della visita pastorale per i vescovi e residenza per i parroci. Venne istituita la preparazione culturale del clero, istituzioni di collegi ecclesiastici e di seminari diocesani; decisa anche la sistemazione disciplinare, ponendo l'obbligo del giuramento al Papa, e affermando solennemente il principio dell'assolutismo papale. Nello stesso momento venne organizzato il Tribunale dell'Inquisizione, e venne fatto redigere un indice di libri proibiti, che operò una severa censura dei libri ritenuti contrari alla Chiesa. Il Concilio di Trento si era veramente impegnato in una strenua opera di elaborazione teologica e dottrinale e di sistema disciplinare, che rese definitivo il contrasto con il mondo protestante, cambiando però l'organizzazione interna della chiesa e le posizioni del cattolicesimo: “D'umano gregge nove saranno messi a parte da giudizio e consiglio separati: la loro sorte sarà divisa alla partenza”. L'opera del Concilio separò l'esemplare spirito di carità e pietà religiosa, che animò l'azione di nuovi ordini religiosi, tra i quali sono da ricordare i seguenti.... I Teatini, fondati da San Gaetano da Thiene nel 1524, erano un ordine di sacerdoti devoti che si impegnarono a controllare la diffusione dell’eresia e contribuirono alla rigenerazione del clero. I Cappuccini, fondati dal francescano Matteo Basci nel 1528, dediti ad un'intensa opera di apostolato religioso e alla predicazione in mezzo al popolo. Ramo dell’ordine francescano noto per la preghiera e per la cura dei poveri e degli ammalati, che crebbe rapidamente sia in dimensioni che in popolarità. I padri cappuccini erano un ordine basato sull’imitazione della vita di Gesù così come descritta dai Vangeli. Le confraternite fondate dai cappuccini si interessarono così specialmente ai poveri e vivevano in maniera austera. Questi differenti approcci erano spesso complementari con le missioni nelle zone di campagna servite poveramente dalle esistenti strutture 173 parrocchiali. I membri degli ordini attivi nell’espansionismo delle missioni oltremare osservavano come le parrocchie di campagna, la cui povera situazione contribuiva alla crescita del Protestantesimo, spesso avessero bisogno di cristianizzazione alla stessa maniera dei barbari dell’Asia e delle Americhe. I Barnabitini, fondati da Sant'Antonio Maria Zaccaria nel 1530. I Filippini, fondati da San Filippo Neri nel 1548, e gli Scolopi, fondati dallo spagnolo San Giuseppe Calasanzio nel 1600, dediti all'istruzione dei giovani e dei fanciulli. I Fatebenefratelli, fondati dal portoghese San Giovanni di Dio nel 1540, con le Suore di Carità, fondate dal francese San Vincenzo de'Paoli nel 1634, dediti all'assistenza degli infermi. Ma l'ordine che più di ogni altro contribuì all'opera della Controriforma fu la Compagnia di Gesù, fondata a Roma nel 1538, dal nobile spagnolo Sant'Ignazio di Loyola. Nei propositi del suo fondatore la Compagnia di Gesù non doveva avere uno scopo ascetico e contemplativo, ma soprattutto pratico, educativo e attivo. I Gesuiti dovevano essere una specie di milizia spirituale, destinata a convertire gli infedeli e a combattere la riforma protestante con la propagazione delle fede cattolica e la ferma difesa dell'autorità papale. A capo dell'ordine ci fù un Generale, eletto a vita con poteri illimitati, i singoli membri, oltre ai tre soliti voti monastici, di obbedienza, povertà e castità, si impegnavano in un quarto voto di cieca e assoluta obbedienza alla volontà dei superiori e del Papa, dei quali dovevano farsi reggere “come se fossero un corpo morto, che si lascia portare in qualunque direzione e si lascia trattare in qualunque modo”. Il nuovo ordine si diffuse rapidamente, distinguendosi nelle seguenti attività: predicazione ed opere missionarie, in India, Estremo Oriente, nelle Americhe e Cina. Ed impegnandosi sul fronte dell'educazione, soprattutto delle classi più abbienti ed elevate, non escluse le famiglie regnanti, dove sovente confessori e consiglieri spirituali, influenzavano innegabilmente il campo morale e politico. Divenendo predicatori, educatori, e confessori di monarchi e principi, si attribuisce ai loro sforzi l’arresto del protestantesimo in Polonia, Boemia, Ungheria, Germania meridionale, Francia e Olanda spagnola. “D'umano gregge nove saranno messi a parte da giudizio e consiglio separati: la loro sorte sarà divisa alla partenza” “banditi dispersi”. L’involontario inizio della rivoluzione scientifica, costrinse anche la Chiesa 174 cattolica a sforzarsi nell’accuratezza di un calendario. Nel XVI secolo il calendario giuliano aveva perso il passo quasi di dieci giorni con le stagioni e i corpi celesti. Tra gli astronomi a cui fu chiesto di lavorare al problema di come il calendario potesse essere riformato c’era Niccolò Copernico, un canonico di Frombork in Polonia. Nella dedica al De revolutionibus orbium coelestium, 1543, Copernico menzionò la riforma del calendario proposta dal Concilio Lateranense V, 1512-1517, che sostituiva il sistema tolemaico con il modello eliocentrico. Questo esame della teoria copernicana fu un fattore che diede inizio alla rivoluzione scientifica che avrebbe alla fine sfidato la Chiesa in maniera più profonda rispetto a quanto gli oppositori protestanti avessero fatto sino ad allora. E' in questo periodo che nacque l'ordine religioso dei Somaschi. Fondatore della congregazione è Gerolamo Emiliani, un nobile veneziano che, dopo un'avventurosa giovinezza, decise, nel 1531, pur rimanendo laico, di dedicarsi ai poveri ed agli orfani. Girolamo era membro dell'associazione "Divino Amore" e dalla spiritualità di questa prende spunto per organizzare le opere di carità a Venezia, in modo particolare l'Ospedale degli Incurabili. La fama conquistata sul campo lo portò per il Veneto e la Lombardia, invitato dai vescovi a creare opere di carità nelle loro diocesi. I giovani che cominciarono a collaborare con Girolamo decisero, ben presto, di condividerne anche lo stile di vita e nacque, così, la Compagnia dei servi dei poveri. Morì a Somasca, Lecco, nel 1537 a causa della peste. La Compagnia si dedicò unicamente agli orfani, fino a quando, chiedendo aiuto ai diversi vescovi, per fondare seminari, sebbene aiutati con una certa riluttanza, venne loro permesso di aprire delle scuole “pubbliche”, che furono la principale attività dell'ordine per tutto il XVI secolo. Tra il 1650 ed il 1750 l'ordine tralasciò la gestione degli orfanotrofi per dedicarsi a quella scolastica. Si specializzò in particolare nell'insegnamento dei figli di famiglie povere, scegliendo diversamente ed in antitesi dai gesuiti. “D'umano gregge nove saranno messi a parte da giudizio e consiglio separati: la loro sorte sarà divisa alla partenza kap. Thita lambda morte, banditi dispersi”. Kap, thita, lambda, divennero angoli geometrici e incognite dal valore numerico aritmetico... e terminato il Concilio, furono “banditi”, allontanati, scissi, separati, restando “dispersi”. 175 82.Quand les colomnes de bois grande tréblée D'Auster conduicte couverte de rubriche Tant vuidera dehors grand assemblée, Trembler Vienne &le paìs d'Austriche. c 82.Quando le colonne di legno grandemente scosse D'Austera condotta coperta di rubrica tanto affluirà all'esterno grande assemblea, Tremerà Vienna e il paese d'Austria. c 82.Quando la Chiesa, “le due colonne di legno grandemente scosse”, e le norme cerimoniali dei libri liturgici, cosiddetti “rubrica”, affluiranno, finiranno all'esterno, al termine cioè, del Concilio tridentino, verranno promulgate le nuove idee, “affluirà all'esterno grande assemblea”, e “tremerà Vienna e il paese d'Austria”. Assisteremo allora alla grande divisione, provocata dalle guerre religiose, tra i protestanti della Germania settentrionale e i cattolici della Baviera e dell'Austria. Osservando l'impero cattolico degli Asburgo, rinforzando sempre più il suo assolutismo, sia in campo politico che religioso, mentre i protestanti e i principi tedeschi cercavano di ottenere una più completa libertà religiosa, e una maggiore autonomia dell'autorità imperiale. La situazione, aggravandosi, con l'Imperatore Rodolfo II, intollerante e minaccioso, spinse i principi protestanti a collegarsi tra loro nell'Unione Evangelica, del 1608, mentre l'anno seguente vedeva sul fronte contrapposto costituirsi la Lega Cattolica, che inevitabilmente portò di li a qualche anno allo scoppio della guerra. Guerra dei Trent'anni, che travolse oltre alla casa d'Austria e Spagna, la Boemia, la Danimarca, la Svezia e la Francia. “Quando le colonne di legno grandemente scosse”, ecco ora la fotografia del tubo di Roentgen focus, le due colonne di legno, che saranno scosse dai raggi X, scoperti casualmente nel 1895. 176 83.La gent estrange diusera butins, Saturne en Mars son regard furieux: Horri ble strange aux Tosquans & Latins, Grecs, qui seront à frapper curieux. 83.La gente straniera dividerà bottini, Saturno in Marte suo sguardo furioso: Orrenda strage dei Toscani e dei Latini, Greci, che saranno colpiti con desiderio. 83.Mentre l'Europa si frantuma rincorrendo ideali religiosi, “la gente straniera dividerà bottini”, spostandoci con lo sguardo ora in Russia, quando Ivan IV il Terribile, 1533-1584, assunse il titolo di Zar. Riprendendo e proseguendo energicamente l'opera di Ivan III il Grande, inserendo sempre più la Russia nella vita politica europea. Fino a quando, un potente proprietario terriero, Boris Godunov, fece assassinare Fedor, figlio di Ivan IV ultimo Zar della dinastia Rurik, e salì come usurpatore al trono governando in modo autocratico. Dopo di lui la corona passò alla famiglia dei Romanov, imparentata coi Rurik, la quale rimase sul trono di Russia per più di tre secoli. Pietro il Grande, 1689-1725, fu veramente il più grande degli Zar, con doti di ingegno, intraprendenza e volontà. E è inseguendo morte e guerra, sempre osservando “Saturno in Marte suo sguardo furioso”, che giungendo a Venezia, la vedremo impegnata a sostenere la rinnovata pressione turca, contro i suoi possedimenti sul Levante, segnandola inesorabilmente conducendola verso una sempre più evidente decadenza. Turchi che dovevano anche rispondere a più sconfitte subite dagli austriaci, e che videro improvvisamente i veneziani, prendere d'assalto con la propria flotta la penisola della Morea, il Peloponneso, e dopo due anni di guerra accanita, riuscire a conquistarla: “Greci, che saranno colpiti con desiderio”. Durante questo periodo, il predominio spagnolo in Italia, vedremo soprattutto lo Stato Pontificio e il Gran Ducato di Toscana, ”orrenda strage dei Toscani e dei Latini”, impegnati nell'opera della controriforma, dare poco impulso al progresso economico e civile, sempre più decadendo e perdendo importanza politica. Ed è di questi giorni, il rogo di Giordano Bruno, ed il processo di Galileo, ben lontano da quei giorni 177 di giubilo e crescita culturale e morale. 84.Lune obscurcie aux profondes tenebres, Son frere passe de couleur ferrugine: Le grand cachè long temps sous les latebres, Tiedera fer dans la plaie sanguine. 84.Luna oscurata alle profonde tenebre, suo fratello diventa color ferrigno: Il grande nascosto per lungo tempo in latebre, Terrà fermo nella piaga sanguinante. 84.“Luna oscurata alle profonde tenebre”, l'intuito, l'immaginazione, il genio, oscurato e bruciato dagli inquisitori, vedrà il sole, la vita, macchiato dal ferro, da Marte la guerra, “suo fratello diventa color ferrigno”. Intelletto ora costretto a nascondersi, vivere occultato: “il grande nascosto per lungo tempo in latebre, terrà fermo nella piaga sanguinante”, celandosi tra gli anfratti mistici ed occulti, che ignoranza e superstizione non hanno ancora classificato “scienza”. 85.Par la response de dame, roy troublè: Ambadassadeurs mespriseront leur vie: Le grand fes freres contrefera doublé Par deus mourront, ire, haine, envie. 85.Dal responso di dama, il re preoccupato: Ambasciatori rischieranno la loro vita: Il grande e i suoi fratelli inganneranno doppiamente A causa di due morranno, ira, odio, invidia. 85.Ed è in Francia, tra guerre e gravi lotte politiche religiose che ora il veggente ripercorre il suo viaggio, tra gli anni che lo vedranno, sebbene lui prosegua negli scritti, lasciare la sua vita terrena. Quando 178 alla morte di Enrico II, i figli Francesco II e Carlo IX, gli succedettero, regnando sotto la reggenza della madre, Caterina de'Medici. Difficile periodo di debolezza interna, tra Cattolici capeggiati dai Duchi di Guisa, e Ugonotti, calvinisti, capeggiati dai Borboni ed il re di Navarra. I primi favorevoli alla monarchia ed alla potenza spagnola, i secondi invece ostili alla monarchia, propendendo per l'Inghilterra e i Paesi Bassi. In un primo tempo, predominarono a corte i duchi di Guisa, poi Caterina de'Medici, che tenne sempre un contegno ambiguo e incerto, parve orientarsi verso una politica di equilibrio e concesse agli Ugonotti una limitata libertà di culto: “dal responso di dama, il re preoccupato”. Il conflitto religioso continuò peraltro ad inasprirsi ed insanguinò il paese con una serie di violenze e di eccidi, fino a culminare nella tragica notte di San Bartolomeo, il 24 agosto 1572, durante il quale il partito cattolico dei Guisa, accordatosi con la regina, organizzò il massacro di migliaia di ugonotti “ambasciatori rischieranno la loro vita”. La guerra civile proseguendo, accompagnò nelle braccia di Saturno Carlo IX, che morendo lasciò il trono al fratello Enrico III. Ed è così che iniziò la cosiddetta Guerra dei Tre Enrichi, durante la quale, per risolvere e discutere la futura successione, vide Enrico di Borbone, re di Navarra e capo degli Ugonotti, che aveva sposato la sorella di Enrico III, erede presuntivo al trono, opporsi ad Enrico III ed Enrico di Guisa, capo quest'ultimo della lega cattolica. Enrico III, temendo un eccessivo predominio, fece uccidere Enrico di Guisa, scatenando la vendetta di un frate domenicano, che per vendicare l'assassinio, lo uccise a meno di un anno dal rivale. Dei tre contendenti rimase soltanto Enrico di Borbone, 1589. “Il grande e i suoi fratelli inganneranno doppiamente, causa di due morranno, ira, odio, invidia”. Questi, proclamato dai suoi seguaci re di Francia, essendo l'unico legittimo erede al trono, venne comunque osteggiato dalla maggioranza cattolica del paese, dovendo così continuare la guerra contro la Lega Cattolica e gli spagnoli. Vedendolo infine, per porre fine alla contesa, abiurare la propria fede calvinista e convertirsi al cattolicesimo, atto che gli valse il riconoscimento ufficiale, anche dal Papa, ad essere re di Francia, col nome di Enrico IV, pronunciando la seguente frase: “Parigi val bene una messa”. 179 86.La grande royne quand se verta vaincu, Fera exces de masculin courraige: Sus cheval, fluve passera toute nue, Suite par fer: à foy fera oultrage. 86.La grande regina quando si vedrà vinta, Farà eccesso di virile coraggio: Sul cavallo, il fiume attraverserà tutta nuda, Incalzata dal ferro: alla fede farà oltraggio. 86.Enrico IV, venne anch'esso ucciso da un prete, probabilmente istigato dalla Spagna, lasciando il trono al figlio, Luigi XIII, che nei primi anni regnò sotto la reggenza della madre, Maria de'Medici. Per la Francia si aprì un periodo di grave crisi, dove se da un lato vedeva la nobiltà minacciare la monarchia, paventando addirittura di limitare le facoltà alla corona, la vedevano da altri lati, dover fronteggiare l'incombente minaccia di vendetta della Spagna. Il giovane Luigi XIII, in discordia con la madre, proclamandosi maggiorenne, la costrinse ad allontanarsi da Parigi, “la grande regina quando si vedrà vinta”, mentre il suo consigliere veniva fatto uccidere. Nobili ed Ugonotti, dal canto loro, erano passati all'aperta rivolta, e tutto il paese parve precipitare nella tragedia di una nuova guerra civile. Disordine e crisi rivoluzionaria che vennero raccolte nelle mani del nuovo ministro in carica, il cardinale Armando du Plessis, duca di Richelieu, che riuscendo a riconciliare Luigi XIII con la madre, “farà eccesso di virile coraggio”, riprese con grande energia ed intelligenza le direttive politiche di Enrico IV, mirando a consolidare l'interno, l'assolutismo monarchico, e a realizzare in politica estera, il programma antiasburgico, guerra contro la Spagna e l'Impero, rimasto interrotto con la morte di Enrico IV. Il Richelieu morirà dopo diciotto anni di operoso e costruttivo governo, nell'ultimo periodo della Guerra dei Trent'anni, seguito l'anno dopo da Luigi XIII. Divenne allora re di Francia il figlio, Luigi XIV, ancora fanciullo, sotto la reggenza della madre, Anna d'Austria, mentre la responsabilità del governo passava al cardinale Giulio Mazzarino, continuatore della politica del Richelieu. Il malcontento dei nobili, sempre più ribelle all'autorità della corona, destabilizzò il paese in 180 più guerre, la Guerra della Fronda parlamentare, e la Fronda dei Principi, mentre nella politica estera, la Guerra dei Trent'anni terminava. Fino alla pace dei Pirenei, alla quale seguirono le nozze tra il reggente francese e la figlia del re di Spagna, Maria Teresa d'Asburgo. Storia, sangue e guerre, la Morte, che inseguiremo ora sul suo cavallo apocalittico, nell'attraversare lo stretto letto d'acqua che divide la Francia dall'Inghilterra. “Sul cavallo, il fiume attraverserà tutta nuda, incalzata dal ferro: alla fede farà oltraggio”, alla corte di Maria la Cattolica, regina d'Inghilterra, detta la sanguinaria. Moglie di Filippo II di Spagna. Famosa per adottare metodi così volenti, rendendola oltre che impopolare degna del suo soprannome; alla sua morte, il trono passò alla grande Elisabetta, che ripristinò saldamente la religione anglicana, promuovendo una politica nettamente ostile al Papato e alla Spagna. 87.Ennofigèe feu du centre de terre Fera trembler au tour de citè neufue: Deux gràdsrochiers lòg tèps feront la guerre Puis Arethusa rougira nouveau fleuve Le diuin 87.Da Ennosigeo fuoco dal centro della terra Farà tremare attorno alla città nuova: Due grandi rocce a lungo si faranno guerra Poi Aretusta arrosserà nuovo fiume Il divino 87.Tutto ricondusse per l'ennesima volta alla guerra, contro la Spagna, nel 1588. In realtà, il contrasto tra i due paesi si spiega tenendo presenti non soltanto ragioni di ordine religioso, ma anche più essenziali ragioni di ordine politico-economico, in quanto l'Inghilterra inviava aiuti ai fiamminghi insorti contro la Spagna, e la potenza marittima inglese mirava a scalzare il predominio spagnolo sui mari. Famose le imprese di Francis Drake nel pacifico contro le navi spagnole: “da Ennosigeo (Nettuno) fuoco dal centro della terra, farà tremare attorno alla città nuova”... città nuova, le città 181 americane. Filippo II, come abbiamo visto, apprestò contro l'Inghilterra una poderosa armata navale, detta superbamente l'Invincibile Armata; ma le navi inglesi affrontarono audacemente nella Manica i pesanti galeoni spagnoli, li presero d'assalto con un micidiale fuoco di artiglierie ed inflissero all'armata nemica una terribile sconfitta, 1588. L'Invincibile Armata, travolta anche da una tempesta, venne annientata. Questo avvenimento segnò l'inizio della potenza navale inglese. “Due grandi rocce a lungo si faranno guerra, poi Aretusta (ninfa di Diana) arrosserà nuovo fiume”. 88.Le divin mal surprendra le grand prince Un peu deuant aura femme espousèe, Son puy & credità un coup viendra mince, Conseil mourra pour la teste rasèe. 88.Il divino male sorprenderà il grande principe un poco prima si sarà sposato, la sua eccellenza ed il suo credito diminuiranno, Reggente morirà per la testa rasata. 88.Raggiunto il buddico, la corona, splendidamente rappresentata nelle statue che ritraggono il Buddha, rigonfiandolo nell'estremità superiore, spingendo e cercando di andare oltre il limite umano, la fisicità che ci contraddistingue, il barattolo che ci raccoglie, permette alla Repubblica, per nascere, esigere la testa del suo sovrano. Così nell'Inghilterra della grande Elisabetta, di Giacomo I poi, ed infine di Carlo I, perseguitando i seguaci delle diverse religioni, Cattolici, Puritani, Presbiteriani o Indipendenti che fossero, si vedrà il re e l'esercito del Parlamento, guidato da Oliviero Cromwell, scontrarsi più volte duramente. Sanguinose battaglie, che portarono l'esercito del Parlamento, i cosiddetti Cavalieri, in prevalenza Puritani ed Indipendenti, detti Teste Rotonde, Rase, dall'uso di portare i capelli assai corti, esercito tenace, disciplinato ed animato da un'ardente fede religiosa, sconfiggere definitivamente i seguaci del re. Carlo I tentò di trovare riparo nella Scozia, ma, consegnato dagli stessi scozzesi al Parlamento, venne sottoposto ad un lungo processo da parte di 182 un'alta Corte di Giustizia, che lo condannò infine ad essere decapitato, 1649. Il Parlamento proclamò quindi la Repubblica a capo della quale fu posto Cromwell. Il Capo, la testa, il chakra la Corona, simbolo regale del leader e politico e fino ad ora ancora spirituale del proprio paese e del proprio popolo, che se non riesce a comprendere il buddico ed il nulla che rappresenta, avrà la testa mozzata, ne più ne meno che in prossimità del chakra della gola, oltrepassato senza aver con umiltà chinato il capo. 89.Touts ceux de Ilerde seròt dedans Mosselle, Metans à mort tous ceux de Loyre & Seine: Secours marin viendra pres d'haulte velle Quand Hespagnols ouvrira toute veine. 89.Tutti quelli di Illerde saranno dentro la Mosella, Mettendo a morte tutti quelli della Loira e della Senna: Soccorso marino verrà vicino ad alta vigna Quando gli Spagnoli apriranno tutte le vene. 89.Ed ecco l'Inghilterra ed il Cromwell, accettare l'alleanza con la Francia ed il Mazzarino, partecipando entrambi alla guerra contro la Spagna, che si concluse come sappiamo nella pace dei Pirenei, 1659. Come Cromwell aveva messo in fuga l'erede al trono, il figlio di Carlo I, una volta morto nel 1658, suo figlio Riccardo incapace di governare venne scalciato da Carlo II, figlio del re inglese decapitato, ripristinando così la monarchia in Inghilterra. La Pace dei Pirenei non solo riconobbe alla Francia il possesso dell'Artois ( “Soccorso marino verrà vicino ad alta vigna, quando gli Spagnoli apriranno tutte le vene” ) e del Rossiglione, ma sanzionò la fine della potenza mondiale degli Asburgo di Spagna e l'ascesa della nuova potenza francese. “Tutti quelli di Illerde saranno dentro la Mosella, mettendo a morte tutti quelli della Loira e della Senna” ...gli inglesi ai francesi e spagnoli e viceversa i francesi e spagnoli agli inglesi.... riassumendo.... la pace fu sottoscritta dal generale spagnolo don Luis de Haro e dal cardinale Mazarino, Primo Ministro di Francia, ponendo fine alla guerra fra il regno di Francia e l'impero 183 spagnolo; guerra proseguita dopo la pace di Westfalia, cui la Spagna non aveva aderito. Da una parte la Francia era intervenuta militarmente in Spagna fra il 1640 ed il 1652 a sostegno dei rivoltosi catalani, il che aveva portato all'annessione alla Francia, prima della città di Perpignano e poi di tutta la regione del Rossiglione, ma dall'altra la Spagna aveva sostenuto la rivolta della Fronda. La mancata adesione della Spagna al trattato di Westfalia adombrava il prosieguo della guerra ad oltranza, tanto che gli spagnoli avevano occupato il porto di Dunkerque nelle Fiandre, ma il Cardinale Mazarino si alleò con l'Inghilterra, promettendole, in caso di vittoria, Dunkerque e la Giamaica e l'esercito francese, al comando del maresciallo di Francia Henri de La Tour d'Auvergne, visconte di Turenne, inflisse una sonora sconfitta agli spagnoli, guidati dal Gran Condé, nella battaglia delle Dune, presso Dunkerque, il 14 giugno 1658. Questo indusse Filippo IV ad accettare le trattative di pace, che si svolsero su un isolotto del fiume Bidasoa, al confine fra i due stati, fra le cittadine di Irun ed Hendaye, chiamata isola dei Fagiani. La Spagna dovette dovette cedere alla Francia parte dell'Artois, delle Fiandre, della provincia dell'Hainaut e del Lussemburgo, oltre ad accettare la definitiva acquisizione da parte francese della Catalogna del Nord, ad eccezione della città di Llívia, che includeva la città di Perpignano, e l'intera regione del Rossiglione, la prima già occupata dai francesi nel 1640 e la seconda nel 1652. La catena montuosa dei Pirenei divenne così la nuova frontiera che separava la Spagna dalla Francia. Inoltre l'Isola dei Fagiani diventava un condominio francospagnolo. Infine veniva stabilito il matrimonio che avrebbe dovuto consolidare l'unione fra le due corone. Tuttavia ciò comportava la rinuncia al trono di Spagna da parte di Maria Teresa, rinuncia che Maria Teresa fece in cambio della corresponsione di una dote particolarmente elevata da parte del regno di Spagna, di 500.000 scudi d'oro. Somma peraltro mai corrisposta. Dopo l'estinzione del ramo spagnolo della dinastia degli Asburgo a causa della morte senza successori di Carlo II, i Borboni quindi rivendicarono per la loro casata nel 1700, sulla base del trattato dei Pirenei, il diritto al trono di Spagna, che avrebbe dovuto andare al nipote di Luigi XIV, Filippo d'Angiò. L'ascesa al trono di quest'ultimo, con il nome di Filippo V, diede origine alla guerra di successione spagnola. 184 90.Bordeaux, Poiters, au son de la campanè A grande classe ira iusques à l'Angon, Contre Gauloys sera leur tramontane, Quàd mòstres hideux naistra pres de Orgon. 90.Bordeaux, Poiters, al suono della campana grande flotta andrà fino ad Langon, contro i Francesi sarà la loro tramontana, Quando un mostro orribile nascerà vicino ad Orgon. 90.“Bordeaux, Poiters, al suono della campana, grande flotta andrà fino ad Langon, contro i Francesi sarà la loro tramontana”, al suono della campana, al matrimonio tra Luigi XIV e l'Infanta Maria Teresa, figlia di Filippo IV di Spagna, suggellando la Pace dei Pirenei, concludendo la guerra fra le due potenze europee. Il matrimonio fu celebrato dapprima in Spagna, a Fontarabie, per procura, don Louis de Haro rappresentava Luigi XIV, il 2 giugno 1660, mentre la cerimonia di insediamento di Maria Teresa come regina di Francia ebbe luogo presso il villaggio di SaintJean-de-Luz, al confine tra Francia e Spagna. Saint-Jean-de-Luz, in lingua basca Donibane-Lohitzune, è un comune francese situato nel dipartimento dei Pirenei atlantici nella regione dell'Aquitania. Antico villaggio di pescatori prima, armatori di navi per la caccia alla balena al giorno d'oggi, ma fino alla fine della Guerra dei trent'anni, un vero e proprio covo di corsari che tenevano a bada i commerci e l'esercito della vicinissima Spagna. Maria Teresa era allora appena poco più che tredicenne, e la rinuncia fu redatta dai rappresentanti francesi con la formula “In considerazione del pagamento di questa somma, i 500.000 scudi d'oro, la serenissima principessa Maria Teresa rinuncia ai suoi diritti...”. Questa somma, che era piuttosto gravosa per le finanze non floride del regno di Spagna, non fu mai corrisposta a Maria Teresa, il che faceva supporre che la rinuncia ai diritti ereditari della medesima non fosse più valida. Questo fu il pretesto diretto per la Guerra di devoluzione ed indiretto per la successiva Guerra d'Olanda.... e alla successione spagnola... dato che il defunto re Carlo II aveva indicato nel suo testamento come suo erede al trono 185 il duca d'Angiò, Filippo di Borbone....“quando un mostro orribile nascerà vicino ad Orgon”.... la guerra rinascerà... 91.Les dieux feront aux humains apparence, Ce quils seront auteurs de grand conflit: Avant ciel veu serain espèe & lance, Que vers main gauche sera plus grand afflit 91.Gli dei si renderanno visibili agli uomini, Perciò saranno responsabili di grande conflitto: Prima in cielo saranno viste spade e lance, Che verso sinistra faranno la più grande afflizione 91.“Gli dei si renderanno visibili agli uomini” direi che frase non fu più appropriata. Fino a ora, probabilmente, sarebbe stata l'unica quartina che avrei aperto e collocato isolatamente. E se Nostradamus conferma la sua origine divina, la sua vita ha fatto di tutto per renderlo noto agli uomini.... quando alla morte del Mazzarino, nel 1661, assunse direttamente la responsabilità del governo: Luigi XIV, il Re Sole. Dotato di grandi aspirazioni e di eccezionali qualità di uomo politico, portò all'apogeo la grandezza della monarchia francese, riassumendo con la celebre frase, “L'Etat c'est moi” lo Stato sono Io, il diritto divino di regnare e governare sulla Francia. Proseguendo l'opera del Richelieu e del Mazzarino, consolidò l'assolutismo monarchico, esautorando definitivamente l'ormai decaduta nobiltà feudale, che poté consolidare i suoi privilegi economici, incarichi onorifici, pensioni, ma fu privata di ogni effettiva importanza politica e ridotta ad una funzione puramente decorativa. I riottosi aristocratici di un tempo, attirati e quasi relegati nella splendida reggia di Versailles, si trasformarono allora in una massa di oziosi ed imbelli cortigiani, supinamente ossequianti alla volontà dispotica e all'autorità senza limiti del sovrano. Versailles più che una reggia era una cittadina, dove d'inverno si affollavano circa 5.000 persone la cui vita era regolata da un cerimoniale rigoroso. Lo splendore dei palazzi, dei parchi e di certi interni, non deve però trarre in inganno. Le famiglie più ricche aristocratiche occupavano 186 appartamenti confortevoli, ma la maggior parte degli ospiti era sistemata alla meglio in una fittissima rete di stanze e di corridoi, in ambienti che, per la mancanza di servizi e per il sovraffollamento, erano malsani e maleodoranti. L'igiene era del resto meno che approssimativa, lo stesso Re Sole si riduceva a poco più che una lavata di mani mattutina, il bagno completo era un avvenimento, e gli aristocratici supplivano alla mancanza di pulizia personale con un uso abbondantissimo di profumi. Sporchi, stipati, ma costantemente controllati, ai quali il re non concedeva facilmente di abbandonare la corte. Il potere assoluto di Luigi XIV era veramente senza limiti: egli instaurò una forma di governo personale, e accentrò in sé, con instancabile operosità, ogni funzione direttiva. Per abbassare sempre più la potenza della nobiltà feudale preferì poi affidare i vari incarichi esecutivi del governo e dell'amministrazione pubblica alla nuova classe della borghesia, che trasse così dal nuovo stato di cose un vantaggio non indifferente. Potere che non diresse solo intorno alla sua persona fisica, ma anche intorno alla Francia che lo rappresentava, “che verso sinistra faranno la più grande afflizione”, fino a quando, mirando ad assicurarsi la supremazia sull'Europa continentale, dopo la Guerra di Devoluzione, 1667-1668, e la Guerra d'Olanda, 1672-1678, ed un decennio di incontrastate aggressioni, incontra un ostacolo insormontabile: la Lega di Augusta. Stipulata nel 1688, tra l'Impero, la Spagna, l'Inghilterra, l'Olanda, i prìncipi tedeschi e il Duca di Savoia, dopo una lunga guerra, vedendolo costretto ad accettare la pace e a restituire i territori precedentemente occupati. Così come quando la sua regale persona cercò di conquistare, oltre a ciò che gli stava accanto e ciò che lo contornava, anche il cielo che lo sovrastava. “Perciò saranno responsabili di grande conflitto: prima in cielo saranno viste spade e lance”, quando l'assolutismo di Luigi XIV non si rivolse solo contro i nobili e i loro tradizionale privilegi politici, ma anche contro la Chiesa, gli ugonotti e i giansenisti. Attraverso la “Dichiarazione Gallicana”, 1682, che mirò a far dipendere dal re l'organizzazione ecclesiastica francese. 92.Sous un la paix par tout sera clamèe, 187 Mais non long temps pille & rebellion, Par refus ville, terre & mer entamèe, Morts & captifz le tiers d'un milion. c ij 92.Sotto uno la pace dovunque sarà reclamata, Ma non a lungo saccheggio e ribellione, Per rifiuto la città, terra e mare contaminati, Morti e prigionieri il terzo di un milione. c ij 92.“Sotto uno la pace dovunque sarà reclamata”, di fronte alla condanna del Papa, il re cristianissimo preferisce allora evitare lo scontro, “ma non a lungo saccheggio e ribellione”, e gli ugonotti sottoposti ad odiose vessazioni, vengono costretti a convertirsi al cattolicesimo, privati della libertà, con l'editto di Nantes e successivamente con quello di Fontainebleau nel 1685. L'espulsione dei protestanti a Parigi, i massacri dei Valdesi in Savoia, rifiutandone la sepoltura, il rapimento dei loro bambini, l'esecuzione delle persone sorprese in riunioni clandestine, portò i protestanti all'esodo e alla morte di circa 340.000 persone, “morti e prigionieri il terzo di un milione”. Operai, artigiani, commercianti, uomini di cultura, marinai, soldati, che abbandonando la Francia, individualmente o in massa, valicavano le Alpi con carovane di muli, o navigando sui fiumi per raggiungere il mare, dove venivano raccolti da imbarcazioni olandesi... “per rifiuto la città, terra e mare contaminati”. c ij 93.Terre Italique pres des monts tremblera, Lyon & coq non trop confederès, En lieu de peur l'un l'autre faidera Seul Castulon & Celtes moderès. 93.Terra Italica accanto ai monti tremerà, Leone e gallo non troppo alleati, Invece per paura l'un l'altro si aiuteranno 188 Solo Castulon e Celti saranno moderati. 93.“Terra Italica accanto ai monti tremerà”, parlando ora del terremoto che colpì il territorio di Nizza e l'entroterra ligure il 20 luglio 1564, dove in base ai disegni dell'epoca, si cercava per la prima volta di mappare e localizzare un'area epicentrale in base alla severità degli effetti riscontrati nelle varie località. L'interpretazione religiosa del terremoto come manifestazione della volontà divina e rovesciamento dell'ambiente umano, dominava fino ad allora tutte le testimonianze contenute negli annali monastici del medioevo. La visione provvidenziale e universalistica del fenomeno impediva di utilizzare tali testi senza un'approfondita ricerca documentaria ed epigrafica per attestare benefici, donazioni, esenzioni di decime e ricostruzioni di edifici a causa del determinato terremoto. Terremoto che colpì sia la Francia che l'Italia, ora entrambi coinvolte nella Guerra della Lega di Augusta. Il nuovo esercito francese sotto la guida dei più grandi generali del tempo, come il Condè, il Turenne, il Vendòme, il Luxembourg, e il Catinat, trascinati per quasi cinquant'anni da Luigi XIV in una serie di guerre su tutti i fronti dell'Europa. Ed è nel 1684 facendo bombardare Genova, per i suo legami con la Spagna, che il Re francese pretese ed ottenne dal Duca di Mantova la cessione di Casale. Italia e Francia non troppo alleati: “leone e gallo non troppo alleati”. Tale politica aggressiva suscitò la reazione di quasi tutti gli stati europei e, per opera di Guglielmo III d'Orange, fu costituita nel 1686 la Lega d'Augusta, alla quale parteciparono l'Olanda, l'Inghilterra, la Spagna, l'Impero, la Svezia, il Piemonte ed altri stati minori: “invece per paura l'un l'altro si aiuteranno”. Guerra che durò circa un decennio e fu combattuta su quasi tutti i fronti d'Europa. Conflitto che però non portò ad alcun risultato decisivo, lasciando i contendenti spossati ed esauriti nel loro potere militare ed economico. Si venne così alla Pace di Ryswick, nel 1697. “Solo Castulon e Celti saranno moderati”, gli unici risparmiati dalle conquiste belliche del monarca divino. 94.Au port Selin le tyran mis à mort La libertè non pourtant recouverèe: 189 Le nouveau Mars par vindicte & remort: Dame par force de frayeur honorèe. 94.Al porto Selin il tiranno messo a morte La libertà non per questo riconquistata: Il nuovo Marte per vendetta e rimorso: Dama con forza e spavento onorata. 94.Esauritesi le miniere americane di oro e d'argento, l'Europa e gli stati colonizzatori, iniziarono a dirigere lo sguardo anche oltre, e zucchero di canna, cotone, tabacco, caffè, droghe, assunsero un nuovo significato. Eccoci così nelle Indie, quando fra il 1700 ed il 1780 la situazione politica subirà un radicale mutamento. Nel 1700 l'Impero del Gran Moghul, una dinastia musulmana di origine mongola, si estese ancora sul subcontinente indiano, mentre i colonizzatori portoghesi, inglesi e francesi riuscirono a possedere e far propri alcuni scali commerciali sulle coste della penisola contesa. Nel 1780 l'Impero del Gran Moghul è di fatto scomparso, anche se formalmente cesserà di esistere solo nel 1858, “al porto Selin (Ceylon) il tiranno messo a morte”, mentre i possedimenti britannici saranno enormemente ampliati, “la libertà non per questo riconquistata”, dominando su vaste regioni. Ora, spostando nuovamente lo sguardo sul globo, alla corte di “cesare”, lo zar, alla reggenza di Sofia, sorella di Pietro il Grande. Quando Pietro riconquistò le coste del Golfo di Finlandia, disponendo di farvi sorgere la nuova città di Pietroburgo, che nel 1715 diverrà capitale dell'Impero Russo. Paese fino ad ora arretrato, con un'economia fondata sull'agricoltura rudimentale e sulla produzione di materie prime, senza nessuno sbocco sul Baltico o sul Mar Nero, con la Chiesa greco-ortodossa, bigotta, arrogante e xenofoba. Pietro, combattendo contro i pregiudizi e l'ignoranza di una società statica, s'impegnò a fondo per centralizzare e rendere efficienti le strutture statali, aumentare la produzione, ed introdurre in Russia idee e tecniche dell'occidente. Lasciando ai suoi successori un paese dotato di notevole prestigio internazionale e avviato ad ulteriori decisivi progressi. Pietroburgo, “la finestra della Russia sull'Europa”, sulle rive del Baltico, preparerà le condizioni per lo sviluppo della marina mercantile e militare, diffondendo idee destinate a dare in futuro 190 abbondanti frutti. Alla sua morte, nel 1725, la reggenza venne condotta dalla sorella Sofia, “dama con forza e spavento onorata”, sebbene amata, sempre temuta dal fratello. Significativo l'episodio del massacro degli strelizzi, fedelissimi di Sofia, nel 1698, nell'attuale piazza Rossa, “il nuovo Marte per vendetta e rimorso”, quando il corpo autonomo di soldati, strelizzi-arcieri, venne massacrato. In due anni furono appesi alle forche sino a 1200 uomini. Pietro rammentava ancora la rivolta del 1682, quando gli strelizzi trucidarono parecchi membri della sua famiglia materna. 95.Devant monstier trouvè enfant besson D'heroic sang de moine & vestutisque: Son bruit par secte langue & puissance son Qu'on dira fort elevè le vopisque. 95.Davanti al monastero trovato il fanciullo D'eroico sangue di monaco antico: La sua fama per lingua settaria e sua potenza Che si dirà ben elevato il vopisco. 95.Mentre nell'Europa orientale è in corso la prima fase della Seconda Guerra del Nord, in Occidente si combatte la guerra di successione spagnola, 1700-1713. Carlo II d'Asburgo, re di Spagna, è privo di discendenti diretti, e lascerà la corona a Filippo di Borbone, nipote di Luigi XIV, a condizione che le corone di Spagna e Francia non fossero in nessun caso riunite. Un mese più tardi del testamento redatto, Carlo II moriva, e il Re Sole, venendo meno agli impegni presi non solo presentò suo nipote alla corte di Versailles come Re di Spagna, ma si comportò in modo tale da far temere a tutti i sovrani europei che, grazie al notevolissimo incremento di potenza così conseguito dalla Casa di Borbone, egli intendeva riprendere in pieno il programma di egemonia ripetutamente tentato senza successo negli ultimi decenni. Così dopo ripetute paure, minacce e conflitti, si giungerà alla pace di Utrecht e Rastadt, 1713-1714, durante le quali Filippo V di Borbone veniva riconosciuto come Re di Spagna, rinunciando formalmente ad ogni diritto di successione al trono di 191 Francia. Meno di un anno più tardi, morirà Luigi XIV, mentre Versailles, Parigi e tutta la Francia esplodeva in un giubilo immenso. La fine di un regno troppo lungo, troppo oppressivo, e nel suo ultimo periodo, troppo ricco di sciagure militari e disastri finanziari. Centinaia di canzoni, epigrammi, satire, libelli, con abati, libertini, cortigiani ed operai che sfogarono in versi e in motti il lungo rancore. “Davanti al monastero trovato il fanciullo” il giovane Re, ancora bambino, che aspetterà il feretro del padre, “d'eroico sangue di monaco antico: la sua fama per lingua settaria e sua potenza, che si dirà ben elevato il vopisco”, e la reggenza promettendo un'era di libertà. C'era in tutti la fretta bramosa di liquidare il passato, e lungo la strada che avrebbe seguito il corteo funebre per andare all'abbazia di San Dionigi, erano state erette delle baracche e delle tende dove si beveva tra risa e canti. Scarso popolo accompagnò i funerali, tra bestemmie e improperii, e col fango ed i sassi scagliati sul feretro parve voler significare l'aborrimento che gli ispirava la spoglia di quello che era stato il Re Sole, l'arbitro d'Europa, il più possente monarca del mondo. Nell'eccitazione ci fù anche chi propose d'adoperar le fiaccole funerarie del Re per incendiar le residenze dei gesuiti. Le esequie solenni avvennero il 25 di ottobre, tra una tale confusione, mentre il Parlamento esultava, lasciando solo qualche servo più intimo e i capi dei gesuiti, forse l'unico rimpianto sincero. 96.Celui qu'aura la charge de destruire Temples, & sectes, changès par fantasie, Plus aux rochiers qu'aux vivàs vièdra nuire Par langue ornèe d'oreilles ressaisies. 96.Colui che avrà l'incarico di distruggere Templi, e sette, cambiati dalla fantasia, Più alle rocce che ai viventi nuocerà Per lingua ornata d'orecchie stanche. 96.Benché travagliata da numerosissime guerre, l'epoca che si concluse con la morte di Luigi XIV, fù tra le più fervide e creative. Al seicento dobbiamo infatti, in primo luogo, la fondazione della 192 moderna metodologia scientifica, cui daranno contributi decisivi, oltre che il Galilei, filosofi e ricercatori di tutte le nazioni europee. Nella sua prima opera, il tedesco Giovanni Keplero, Tubinga 1597, sostenne che il numero dei pianeti e le dimensioni delle loro orbite erano deducibili da una precisa relazione tra le sfere planetarie e i cinque solidi regolari o cosmici. Cubo, sfera, tetraedro, dodecaedro, icosaedro, ed infine ottaedro, rinchiudendovi i relativi pianeti, Saturno, Giove, Marte, Terra, Venere e Mercurio. Come Galilei, Keplero riteneva che l'intero Universo fosse scritto in caratteri matematici, ma diversamente dal Galilei, egli cercava nell'Universo misteriose armonie e attribuiva ai numeri ed alle figure geometriche un significato metafisico che andava ben oltre l'ambito della semplice scienza. Inoltrandosi su questa strada, scoprì le meravigliose leggi che portano il suo nome.... “Colui che avrà l'incarico di distruggere, templi, e sette, cambiati dalla fantasia”, colui che avrà l'incarico di inoltrare la sua coscienza, traendone i doni divini delle nuove scoperte scientifiche, portando con sé conoscenza, distruggerà i vecchi inganni, tramandati attraverso lo stravolgimento della Bibbia ed altri libri sacri. Keplero, “più alle rocce che ai viventi nuocerà”, cambiando le leggi della fisica, “per lingua ornata d'orecchie stanche”, aiutando gli uomini a proseguire attraverso un cammino meno ipocrita ed ignorante, ma sempre più coerente con Dio e l'inevitabile crescita spirituale, animica e culturale che accompagna. 97.Ceque fer flamme n'asceu paracheuer, La doulce langue au conseil viendra faire. Par repos, songe, le roy fera resver. Plus l'ennemi en feu, fang militaire. Le chef 97.Ciò che ferro e fiamma non hanno saputo realizzare, La dolce lingua il consiglio verrà fare. Con riposo e sogno il re farà fantasticare Più il nemico nel fuoco e nel sangue militare. Il capo 193 97.La scienza grazie all'opera di geni come Galilei, Keplero, Cartesio, Pascal, Leibniz, Newton, non solo elaborerà un'efficacissima e fecondissima metodologia, ma compirà progressi quantitativi e qualitativi d'importanza fondamentale. “Ciò che ferro e fiamma non hanno saputo realizzare” il genio, il pensiero umano, lo saprà fare: “la dolce lingua il consiglio verrà fare”. Aumentando la ricchezza globale, dato il benessere che le macchine e le nuove leggi della fisica regalavano, risparmiando alla fatica umana, aumentando il numero dei benestanti, il valore reale dei salari... “con riposo e sogno il re farà fantasticare”, ma progressivamente questo squilibrio economico andrà diminuendo, lascerà ai ceti più poveri pagarne le conseguenze. Trascinando e stravolgendo i governi e le reggenze, ogni lume, al fine di aumentare la propria supremazia bellica, “più il nemico nel fuoco e nel sangue militare”, che per il progresso ed il benessere comune umano. 98.Le chef qu'aura conduit peuple infini Loing de son ciel, de meurs & làgue estràge: Cinq mil en Crete & Thessale fini, Le chef fuiant sauvé en marine grange. 98.Il capo che avrà condotto il popolo infinito Lontano dal suo cielo, da abitudini e lingua straniera: Cinquemila a Creta e Tessalia finiranno, Il capo in fuga sarà salvato in un granaio marino. 98...da una lettera del Galilei al cognato Benedetto Landucci, agosto 1609, Venezia:””“Dovete dunque sapere, come sono circa due mesi che qua fu sparsa fama che in Fiandra era stato presentato al conte Mauritio un occhiale, fabbricato con tale artifitio, che le cose molto lontane le faceva vedere come vicinissime, sì che un huomo per la sua distantia di due miglia si poteva distintamente vedere. Questo mi parve effetto tanto meraviglioso, che mi dette occasione di pensarvi sopra; e parendomi che dovessi havere fondamento sulla scientia di prospettiva, mi messi a pensare sopra la sua fabbrica: la quale 194 finalmente ritrovai, e così perfettamente che uno che ne ho fabbricato supera di assai la fama di quello di Fiandra. Et essendo arrivata a Venetia voce che ne havevo fabbricato uno, sono sei giorni che sono stato chiamato dalla Serenissima Signoria, alla quale mi è convenuto mostrarlo et insieme a tutto il Senato, con infinito stupore di tutti; e sono stati moltissimi i gentil' huomini e senatori, li quali, benché vecchi, hanno più di una volta fatte le scale dè più alti campanili di Venetia per scoprire in mare vele e vasselli tanto lontani, che venendo a tutte vele verso il porto, passavano due ore e più di tempo avanti che, senza il mio occhiale, potessero essere veduti: perché insomma l'effetto di questo strumento è il rappresentare quell'oggetto che è, verbi gratia (per così dire), lontano 50 miglia, così grande come se fussi lontano miglia 5.”””. “Il capo che avrà condotto il popolo infinito, lontano dal suo cielo, da abitudini e lingua straniera”, l'inventore, colui che condurrà l'uomo lontano dal suo cielo, cioè oltre ciò che l'occhio umano può osservare, oltre i confini geografici .””””..lontano 50 miglia, così grande come se fussi lontano miglia 5”””. Oltre il porto di Venezia, ormai consci che Napoleone Buonaparte, il ventisettenne generale francese, acquistando la Lombardia, con una contrattazione, cancellava dalla storia la gloriosa repubblica veneziana, e dopo aver sconfitto presso Lodi gli Austriaci, occupando Milano, estendendo le operazioni anche nel Veneto e nell'Italia centrale, portò i suoi uomini in guerre ben oltre quel porto, ben oltre il mare osservato dallo sguardo umano. Rivelando energica personalità, eccezzionale intelligenza tattica e geniali dote strategiche, Napoleone dopo la serie di travolgenti vittorie italiane, salperà per l'Egitto nel maggio 1798, “ in un granaio marino”, l'ex-granaio della Roma imperiale. Spedizione concepita dal Bonaparte per interrompere le comunicazioni tra l'Inghilterra e l'India, unico stato ancora in armi con la Francia. Priva di rinforzi e rifornimenti dalla madre patria, l'armata francese, sebbene avesse conseguito già buoni successi strategici, attraverso la Siria, rimane isolata sul suolo di Palestina, “il capo in fuga sarà salvato .... cinquemila a Creta e Tessalia finiranno”, bloccata in ogni suo sforzo o effettivo progresso militare. Durante il soggiorno forzato egiziano, il Bonaparte ebbe comunque il merito di aver promosso importanti imprese scientifiche, tra le quali la decifrazione dei geroglifici egiziani, aver 195 creato industrie locali, ed aver risvegliato la vita civile ed economica dell'Egitto. 99.Le grand monarque que fera compaignie Avecq deux roys unis par amitiè: O quel souspir fera la grand mesnie: Enfants Narbon à l'entour quel pitie! 99.Il grande monarca che farà unione Con due re uniti per amicizia: O quale sospiro farà la grande famiglia: Fanciulli Narbon e intorno che pietà! 99.Durante l'assenza del Bonaparte si era formata in Europa, la seconda coalizione contro la Francia, alla quale presero parte l'Inghilterra, l'Austria, la Russia e la Turchia. Un poderoso esercito austro-russo scendendo in Italia, sconfisse ripetutamente l'esercito francese, mentre in tutta la penisola si scatenava un generale moto di reazione contro i francesi. Il Bonaparte prese allora l'ardita decisione di abbandonare l'Egitto, sbarcando in Francia nell'ottobre 1799. Si ebbe così il colpo di stato del 18 brumaio, 9 novembre 1799. Napoleone accordandosi col fratello Luciano e col Sieyés, contando sull'appoggio del Fouché e del Talleyrand, si avocò i pieni poteri militari e impose con la forza al Consiglio dei Cinquecento e al Consiglio degli Anziani di proclamare la soppressione del Direttorio e la creazione di un nuovo governo provvisorio affidato ai tre consoli, Bonaparte, Sieyés, Roger-Ducos: “il grande monarca che farà unione, con due re uniti per amicizia”. In breve fu elaborata e promulgata la costituzione, dove il potere esecutivo era esercitato da un consolato che durava in carica dieci anni: Primo Console Napoleone, affiancato da altri due consoli in posizione subordinata e con funzioni consultive. Il potere legislativo invece, sarà esercitato da quattro assemblee, lasciando di fatto però tutto il potere centrato nelle mani del Bonaparte. Dopo vari interventi militari che lo coinvolsero nell'ambito europeo, Napoleone si fa eleggere console a vita, nel 1802, addirittura conferendosi il titolo di Imperatore dei 196 Francesi, quando nel dicembre 1804, alla solenne cerimonia nella chiesa di Notre-Dame, prendendo la corona dalle mani del Pontefice si incorona addirittura da sé. L'anno seguente l'Italia venne trasformata in Regno Italico e l'Imperatore Napoleone I assume anche il titolo di Re d'Italia. Così dopo il 1806, anche la Germania sarà sotto la Presidenza di Napoleone, l'Olanda concessa a Luigi Bonaparte, fratello di Napoleone, il Regno di Napoli assegnato a Giuseppe Bonaparte, fratello maggiore dell'Imperatore, il Regno di Westfalia assegnato al fratello Gerolamo, “o quale sospiro farà la grande famiglia”, mentre ciò che ancora non era possedimento francese, venne occupato, come Spagna e Portogallo, essendo deliberatamente ostili alla Francia. Papa Pio VII che aveva lanciato la scomunica all'Imperatore, venne fatto prigioniero e condotto in Francia, mentre lo Stato Pontificio venne anch'esso occupato, ed aggregato al Regno Francese. Napoleone decise il “blocco continentale”, il famoso decreto deciso a Berlino nel 1806, che avrebbe dovuto impedire e vietare ogni rapporto commerciale con l'Inghilterra, unico baluardo ancora libero ed ostile, costringendo l'Imperatore ad una politica estera sempre più aggressiva, ora diretta verso la Russia, 1812. Conquistando e sbaragliando il cammino giunse fino a Mosca, dove aspettando inutilmente che lo zar avanzasse proposte di pace, il pericolo dell'imminente inverno obbligò Napoleone ad ordinare la ritirata, durante la quale i soldati della Grande Armata, incalzati dai Cosacchi e decimati dal freddo, dalla fame e dalle malattie, subirono una delle più tragiche disfatte della storia. “Fanciulli Narbon e intorno che pietà!”. Dei 500.000 ragazzi partiti per la Campagna di Russia, ne ritornarono solo 20.000, gli altri morti, dispersi o prigionieri. 100.Long temps au ciel sera veu gris oiseau Au pres de Dole & de Tousquane terre, Tenant au bec un verdoiant rameau, Mourra tost grand, & finira la guerre. c iij 100.A lungo nel cielo sarà visto un grigio uccello 197 Vicino a Dole e alla terra Toscana, Tenendo nel becco un verdeggiante ramo, Morirà allora un grande e finirà la guerra. c iij 100.Ritornato speditamente a Parigi, riuscì ad organizzare un nuovo esercito, ma gli avversari, coalizzati al fine di liberarsi del suo giogo, entrando a Parigi, nel marzo 1814, lo costrinsero a rinunciare incondizionatamente ai troni di Francia e d'Italia, costringendolo sull'Isola d'Elba, della quale ne aveva assunto la sovranità; “a lungo nel cielo sarà visto un grigio uccello”, l'amaro uccello della sconfitta, “vicino a Dole e alla terra Toscana”. In Francia intanto veniva restaurata la monarchia dei Borboni, vedendo salire al trono Luigi XVIII, fratello del giustiziato Luigi XVI. Le incertezze politiche della restaurazione borbonica avevano determinato in tutta la Francia uno stato di tensione e di generale malcontento, di cui pensò di poterne nuovamente approfittare Napoleone, che fuggendo dall'isola d'Elba con poche centinaia di seguaci, sbarcò improvvisamente nelle vicinanze di Cannes. Accolto dall'entusiasmo dei veterani e dal consenso della popolazione, mosse decisamente verso la capitale, esercitando il suo ascendente sulle truppe borboniche inviate per arrestarlo, che si misero ai suoi ordini, e dopo appena venti giorni di marcia trionfale poté rientrare in Parigi senza colpo ferire, mentre Luigi XVIII trovava rifugio in Belgio. Il rinnovato pericolo della potenza napoleonica rinnovò l'immediato formarsi della Settima Coalizione, 1815, alla quale presero parte l'Inghilterra, l'Austria, la Prussia, la Russia e la Spagna. Napoleone, per quanto inferiore di forze, si oppose arditamente alla coalizione, e prese l'offensiva invadendo il Belgio. Fu definitivamente sconfitto nella battaglia di Waterloo dall'esercito inglese e dall'esercito prussiano. La Francia venne nuovamente invasa dalle armate straniere e restituita ai Borboni, mentre Napoleone considerato prigioniero di guerra, fu deportato nella lontana isola di Sant'Elena, in mezzo all'Atlantico, dove morì dopo sei anni di prigionia; 5 maggio 1821. “Tenendo nel becco un verdeggiante ramo, morirà allora un grande e finirà la guerra”. c iij 198 CENTURIE SECONDE SECONDA CENTURIA 1.VERS Aquitaine par insults Britanniques, De par eux mesmes grades incursions. Pluies, gelèes feròt terroirs iniques, Port Selyn fortes fera invasions. 1.Verso Aquitania arriverà dalla Britannia, Per essi stessi grandi spostamenti. Piogge, gelate faranno terreni iniqui, Al porto di Ceylon farà forti attacchi. 1.Tra i 1816 e il 1817 non ci fù solo la grande politica europea, con la gestione dell'eredità napoleonica, a dominare le cronache: notizie allarmanti sul clima, “piogge, gelate faranno terreni iniqui”, sull'andamento dei raccolti e sul prezzo dei cereali si inseguirono da una parte all'altra dell'Atlantico. Per qualche tempo lo spettro della carestia tornò ad aleggiare, e pioggia e freddo caratterizzarono i mesi della primavera e dell'estate. Le temperature segnarono i record negativi delle medie stagionali sia sulla costa atlantica degli Stati Uniti sia in Europa. L'effetto congiunto di basse temperature e di abbondanti precipitazioni fu disastroso per i raccolti. In Alabama e South Carolina, assieme al grano, furono danneggiati anche tabacco e cotone, e molti agricoltori furono costretti ad emigrare, “per essi stessi grandi spostamenti”. In Irlanda caddero addirittura 142 giorni di pioggia tra estate ed autunno, e orzo e patate furono gravemente danneggiati. Nei Paesi Bassi l'associazione di basse temperature, precipitazioni intense e violenti temporali estivi causò una tale crisi dei raccolti da far temere la carestia. Per la Francia la vendemmia fu una delle più tardive, addirittura il 29 ottobre, “verso Aquitania arriverà dalla Britannia”. Venne minata anche la semina nella primavera successiva, ed in Germania, dopo un'estate freddissima ed umida, seguita da un autunno insolitamente rigido, con la prima neve 199 che cadde ad ottobre; la superficie seminabile rimase sepolta da ghiaccio e neve per quasi tre quarti. Nei territori della monarchia asburgica le cose non andarono meglio, tempeste e freddo decimarono il bestiame, il pessimo raccolto di patate, e le nevicate in aprile e maggio, fecero aumentare il prezzo del grano vertiginosamente. Mentre in Italia il frumento all'inizio di settembre non era stato ancora raccolto, perché il maltempo ne aveva impedito la maturazione. Marocco, Tunisia e Algeria come pure l'Impero Ottomano diedero pessimi raccolti, vietandone quindi l'esportazione al fine di evitare la carestia locale, mentre in India furono registrate eccezionali precipitazioni, danni ai raccolti di riso ed epidemia di colera, “al porto di Ceylon farà forti attacchi”. I dati relativi al 1816-17 indicarono una improvvisa e forte oscillazione oltre i limiti registrati su base plurisecolare. La neve che cadde in Ungheria non era bianca, ma color sanguigno, la stessa che si presentò agli abitanti di Taranto negli stessi mesi dell'anno, fatto già di per se stupefacente a quella latitudine, poi se color rosso e giallo... a quelli del Maryland la neve che cadde tra aprile e maggio sembrò di color rossastro. Fenomeni inquietanti, con sentire apocalittico, addirittura collegati ad una eclissi appena avvenuta. Tutto ciò, invece, conseguenza dell'eruzione spaventosa, avvenuta nel 1815 sull'isola di Sumbawa in Indonesia, del vulcano di Tomboro: 12.000 morti, ed il boato avvertito anche a 2.000 chilometri di distanza, con una quantità enorme di polvere vulcanica prodotta dall'eruzione che venne depositata nella stratosfera. Secondo i calcoli dei vulcanologi una delle più grandi eruzioni dal 1500 in poi. Nevi colorate, lunghi e rossi crepuscoli, l'alone di nebbia intorno al sole e la debolezza dei raggi solari, furono il risultato di due anni che il globo terrestre impiegò per raccogliere la polvere e farla precipitare ai suoi poli, ripulendo nuovamente la stratosfera. Ma dalle cronache di quegl'anni emerge, in Europa, anche una situazione di inquietudine sociale che sfociò qua e là in sommosse e in violente repressioni. Aumentarono paurosamente i mendicanti e i vagabondi, tanto che furono irrigidite le leggi contro il furto ed il vagabondaggio, mentre vennero fondate case di lavoro obbligatorio e istituite mense per i poveri. Nel solo distretto di San Gallo in Svizzera, nel mese di ottobre del 1817, furono distribuite 400.000 zuppe, mentre a Norimberga 100.000. Accanto alle misura di carità e di polizia, l'incremento di suicidi ed 200 infanticidi, si offrirono posti di lavoro per rispondere al numero crescente di indigenti che affollavano la città. I timori di ribellioni sociali furono forti, sia in Inghilterra, dopo aver attuato una forte riconversione produttiva che ridusse sul lastrico molti operai, che in Francia, al ritorno dei Borboni, dopo aver visto l'emigrazione della nobiltà, aprendosi la fase del “terrore bianco”, una vasta azione di rivalsa che colpì duramente i gruppi sociali emersi con la fase rivoluzionaria. Anche nel continente europeo, la fine del blocco commerciale e della politica protezionistica di Napoleone significò una crisi industriale di larga portata. Così riassumendo le righe ed i secoli, se il vulcano indonesiano aveva diffuso i suoi effetti negativi un po' dovunque, altri “vulcani” di tipo sociale e politico ne frastagliarono e complicarono l'azione, lasciandoci ora tra le letture di queste righe, attendere l'eruzione, a breve, del nostro vulcano, ospite del nostro nuovo millennio. 2.La teste blue fera la teste blanche Autant de mal que France a fait leur bien. Mort a l'anthène grand pèdu sus la branche, Quand prins des siès le roy dira combien. Pour 2.La testa blu farà la testa bianca Tanto male quanto la Francia ha fatto loro bene. Morto col capo grande appoggiato al legno, Quando preso dai suoi il re dirà quanti. Per 2.Il Regno di Francia restituito ai Borboni, nella persona di Luigi XVIII, veniva privato di tutte le conquiste dell'età rivoluzionaria, salvo l'ex possedimento pontificio di Avignone, “la testa blu (il re di Francia) farà la testa bianca (al Papa), tanto male quanto la Francia ha fatto loro bene; dovendo anche pagare una gravosissima indennità di guerra e provvedere al mantenimento delle truppe inviate dai vincitori a presidiare il paese sino a pagamento ultimato. In campo coloniale la Francia perdeva inoltre Tobago, le isole 201 Seicelle e Santa Lucia che andavano all'Inghilterra, e questa, a danno dell'Olanda, si annetteva anche Ceylon e la Colonia del Capo. Mantenne una parte della Guaiana, le isole Guadalupa e Martinica, controllando le coste del Senegal, alcuni scali del Madagascar e alcuni stanziamenti in India, come Pondichèry e Chandernagor. Il Congresso di Vienna provvide oltre che ad un ordine europeo, alla sistemazione della penisola italiana, dove il principio di legittimità fù rispettato solo nella misura in cui non si urtava gli interessi delle potenze, e in particolar modo dell'Austria. E così lo Stato Pontificio, con Pio VII, 1800-1823, cedendo il territorio di Avignone alla Francia, conservando i suoi confini tradizionali, riconosceva all'Austria il diritto di tenere guarnigioni nelle cittadelle di Ferrara e di Comacchio. Alla prova dei fatti la restaurazione territoriale d'Europa si era dimostrata più facile della restaurazione politicosociale. Mentre i reazionari più intransigenti premevano per un ritorno totale al passato e volevano cancellare del tutto le innovazioni diffuse dalla rivoluzione e dalle armate napoleoniche, i reazionari più realistici, che erano poi la maggioranza, intendevano invece utilizzare almeno in parte i risultati più positivi alle innovazioni attuate da Napoleone nell'amministrazione statale, nel sistema giudiziario, nella finanza e nelle istituzioni scolastiche; questo progetto più moderato mirava anche a non esasperare i nuovi ceti borghesi, che non avrebbero potuto accettare un radicale ritorno al vecchio regime. La restaurazione politica comportava comunque un accostamento delle monarchie e dell'aristocrazia alla Chiesa Cattolica, un riavvicinamento fra il trono e l'altare che permettesse alle gerarchie ecclesiastiche di tornare a svolgere nei confronti delle masse rurali quelle suggestioni conservatrici che già avevano esercitato in passato; perciò i governi assoluti abbandonarono la settecentesca politica del giurisdizionalismo e, pur senza rinunciare alla propria sovranità, concessero larghi spazi alle organizzazioni ecclesiastiche e in particolare alla Compagnia di Gesù ricostituita nel 1814. Il paese in cui il problema della restaurazione politica e sociale raggiunse i toni più drammatici fu la Francia, dove le nuove idee si affermarono attraverso il lungo travaglio rivoluzionario. Il nuovo sovrano Luigi XVIII, fratello dello scomparso Luigi XVI, “morto (Re di Francia) col capo grande appoggiato al legno (ghigliottinato)”, era sostanzialmente un moderato e non condivideva 202 le idee dei reazionari puri; questi, guidati da un altro fratello del sovrano, il conte di Artois, “ quando preso dai suoi il re dirà quanti”, avrebbero voluto attuare una politica vendicativa nei confronti dei fautori del passato rivoluzionario e napoleonico, e soprattutto avrebbero desiderato riacquistare tutti i loro privilegi tradizionali, riappropriandosi anche delle terre che a suo tempo la Repubblica aveva confiscato ai nobili proprietari terrieri. Costoro scatenarono inizialmente un vero Terrore Bianco, che portò al massacro, specialmente nel sud del paese, di vecchi giacobini e di seguaci di Napoleone. 3.Pour la chaleur solaire sus la mer De Negrepont les poissons demis cuits: Les habitants les viendront entamer Quàd Rod. & Gennes leur faura le biscuit 3.Per il calore solare sul mare Di Negroponto i pesci mezzi cotti: Gli abitanti li verranno a contaminare Quando Rod. e Gennes loro froderà il biscotto. 3.L'ordine conservatore imposto dal Congresso di Vienna, suscitò in Europa un diffuso malcontento, particolarmente vivo negli ambienti borghesi, studenteschi e militari. Di qui uno stato di cronica inquietudine che nel gennaio 1820 sfociò nell'ammutinamento delle truppe spagnole, riunite a Cadice e destinate alla repressione dei movimenti indipendentistici che da tempo agitavano le Colonie dell'America Latina. Contemporaneamente liberali piemontesi insorgevano a loro volta, mentre nel marzo 1821 anche in Grecia divampava una rivoluzione nazionale intesa a liberare il paese dal dominio turco. I ricchi ceti mercantili greci, residenti a Costantinopoli, che nel marzo guidarono la rivolta, erano costituiti da marinai, contadini e pastori ridotti a vivere in condizioni di estrema arretratezza. Lo zar appoggiando indirettamente l'insurrezione, inviava in loro soccorso un proprio alto ufficiale, mentre i turchi alfine di reprimere, usarono metodi talmente barbarici, torture e 203 roghi, da alzare lo sdegno dell'oppinione pubblica europea, incline a vedere negli insorti nientemeno che gli eredi della Grecia classica, “per il calore solare (roghi di Satana) sul mare di Negroponto i pesci (le anime) mezzi cotti”. Mentre nella baia di Navarino la flotta anglo-franco-russa finì per scontrarsi con quella turco-egiziana, che venne letteralmente annientata, 1827. Il sultano indignato per l'affronto subito, attaccò la Russia, ma fù duramente sconfitto, e con la pace di Adrianopoli del 1829, dovette riconoscere l'autonomia dei principati di Serbia, Moldavia e Valacchia e fu costretto a cedere alcune zone dell'Armenia allo zar. Nel febbraio 1830, le potenze, con la conferenza di Londra, riconoscendo l'indipendenza della Grecia, lasciavano la Macedonia e la Tessaglia sotto il dominio turco. Ed è da questa Europa del primo Ottocento che nasce la rivoluzione industriale, sebbene l'attività economica di gran lunga predominante è ancora l'agricoltura, praticata con metodi arretrati, con scarsa produttività rendendo gravose le condizioni di massa dei contadini, opprimendoli nella miseria e da vincoli di servaggio. Al progressivo decollo della rivoluzione industriale si legherà un imponente sviluppo del sapere scientifico-tecnico che coinvolgerà l'intero universo delle conoscenze naturalistiche e matematiche, conseguendo grandiosi risultati pratici. L'ipotesi evoluzionistica, la fondazione delle geometrie non euclidee, l'enunciazione del principio delle forze multiple, l'invenzione e il miglioramento della macchina a vapore, la sua applicazione alle ferrovie e alla navigazione, la messa appunto del telegrafo sono soltanto alcuni esempi di tale progresso. Al rapido avanzamento delle scienze e della tecnica non corrisponderà però un adeguato progresso delle istituzioni politiche, cercando di contrapporre agli ideali di libertà, solo la forza delle armi. Nasceranno così sotterranei, i movimenti della Carboneria italiana, i Sublimi Maestri Perfetti, la Massoneria, serpeggiando e crescendo nascosti, “gli abitanti li verranno a contaminare”, dove minoranze di borghesi, ufficiali e nobili, aperti alle esigenze di rinnovamento, per sottrarsi alla persecuzione delle polizie, li vedranno ritrovarsi in riunioni segrete ed all'ombra di chi poteva ostacolarne il libero pensiero. Nel quindicennio 1831-1846 gli Stati Italiani si manterranno sostanzialmente fedeli alle tradizioni dell'ancien règime, e le stesse riforme promosse da Carlo Alberto, re di Sardegna, da Ferdinando II di Napoli e da Leopoldo II di Toscana, 204 non si muoveranno nella direzione del liberalismo, ma riprenderanno la direzione del dispotismo illuminato settecentesco, ormai decisamente anacronistico. Diversa la situazione dello Stato Pontificio, mantenuto nella più assoluta arretratezza, sia del Lombardo-Veneto, che godrà almeno dell'efficiente amministrazione austriaca. Ma le forze di opposizione che in questo periodo andando consolidandosi, si riveleranno soprattutto nella persona del Mazzini; 1831. Proveniente dalle file della Carboneria, riesaminando criticamente l'operato delle sette segrete, rifiutandone l'illusoria fiducia nei prìncipi, l'eccesso di segretezza, la mancanza di ispirazione religiosa e morale, approdando nella fondazione della Giovine Italia, un'associazione che mirava ad educare il popolo mediante il pensiero e l'azione, alfine di prepararlo a diventare protagonista del proprio riscatto e unico sovrano di una repubblica democratica unitaria. Nato a Genova il 22 maggio del 1805 da Giacomo, professore universitario ex giacobino, e da Maria Drago, donna di alta sensibilità morale e religiosa ispirata al giansenismo, studente di legge nella sua città natale, fin dall'adolescenza più aperto agli interessi politici e letterari che non alla giurisprudenza. “Quando Rod. e Gennes loro froderà il biscotto”, quando destra e sinistra, cuore e mente, saranno nuovamente uniti, il figlio, nato a Genova, non produrrà limitato ateismo, ma unità, italiana allora, culturale e animica, un domani. Ed è inseguendo Nostradamus, che velocemente conclude ora queste sue quartine, accelerando vertiginosamente i pensieri, nell'attraversare nuovamente Genova, con la nascita di Giuseppe Mazzini, che il telegiornale, mi riporta col pensiero al futuro che già si cominciava a intravedere nella settantunesima quartina della Prima Centuria, trascritta qualche settimana fà..... “La torre marina tre volte presa e ripresa, da Spagnoli, barbari, Liguri....(Genova)...”, mentre scrivevo degli anarco-insurrezionalisti e del loro arresto a Pisa, accusati di programmare attentati. Allora attendendo la campagna ateista sugli autobus, oggi ascoltando la notizia del rinvenimento di 64 candelotti di esplosivo da cava in gelatina tipo 2B, lo stesso rinvenuto a Pisa; valige smarrite sui treni che donate in beneficenza alla Comunità di San Benedetto di Genova, faranno scoprire l'incauto abbandono ed il conseguente smarrimento avvenuto nei mesi precedenti. 12 kg, trovati sabato sera 31 gennaio 2009, in uno zainetto con fili, 205 detonatore e dispositivo di collegamento. Secondo indiscrezioni, in una tasca dello zaino, é stato trovato anche un verbale in spagnolo, riguardante una perquisizione della polizia panamense presso un'abitazione condotta nel Paese centroamericano, che dichiarava che non aveva portato al ritrovamento di armi o droga. 4.Depuis Monech iusques au pres Secile Toute la plage demourra desolèe, Il ny aura fauxbourg, citè, ne vile Que par Barbares pillèe & vollèe. 4.Da Monaco fin presso la Sicilia Tutta la spiaggia resterà desolata, Non ci sarà sobborgo, paese né città Che da Barbari non sia saccheggiata e derubata. 4.Concludendo il millennio accanto al veggente, ora attraverso al tributo che Satana si riprende, se non attraverso la guerra, con la malattia, attraverso prove, sofferenze e scalini ancora non affrontati e superati dalla coscienza collettiva, scomparsa la peste dal territorio italiano da quasi due secoli, altre malattie, epidemiche o endemiche, legate cioè a territori, regimi alimentari e caratteristiche abitative definite, mieteranno tributi umani fino alla metà dell'800: vaiolo, tifo, morbillo, scarlattina, tubercolosi, malaria e pellagra. Nessuna però seppe riaccendere antiche paure e coinvolgere l'opinione pubblica alla stessa maniera di quella che divenne la malattia epidemica per antonomasia del secolo scorso: il colera. Sconosciuto in Europa, proveniente dalla regione indiana, anche chiamato morbo asiatico, il colera comparve in Russia nel 1829 e si diffuse verso occidente. Giunto in Italia dalla Francia nell'estate 1835, il morbo asiatico si diffuse dapprima in Piemonte e in Toscana, quindi negli altri Stati Italiani, con l'eccezzione di alcuni territori, come il Ducato di Modena, nei quali vennero applicati ferrei cordoni sanitari. 236.000 morti, dove la percentuale di decessi di gran lunga più alta fu registrata in Sicilia: “da Monaco fin presso la Sicilia, tutta la spiaggia resterà desolata, non ci sarà sobborgo, paese né città, 206 che da Barbari non sia saccheggiata e derubata”. Le epidemie successive ebbero un'intensità minore, sia perché i medici iniziarono a comprendere lo stretto rapporto tra igiene pubblica e prevenzione, evacuando i rifiuti organici, alfine di garantire la potabilità dei pozzi cittadini, sia sventrando vecchi quartieri, malsani ed attraversati molte volte da fogne a cielo aperto. Solo un cinquantennio dopo si riuscì ad identificare, isolare e analizzare il bacillo. Oltre il mistero durato a lungo, circa le cause ed il protrarsi della ricerca della terapia idonea, individuata solo agli inizi del 1900, un altro fattore ispirò la grande paura del colera, la violenza e la rapidità del suo decorso: bacillo che entrando nell'organismo per via orale, distruggendo in breve tempo l'epitelio intestinale, dando luogo a vomiti, diarrea e dolori addominali, facendo perdere i liquidi ed i sali in modo abbondante, uccide disidratando rapidamente fino alla morte per collasso. 5.Qu'en dans poisson, fer & letre enfermèe Hors sortira qui pui puys fera la guerre, Aura par mer sa classe bien ramèe Apparoissant pres de Latine terre. 5.Chi dall'interno d'un pesce, ferro e lettera chiusa Fuori uscirà che poi farà la guerra, Avrà per mare la sua flotta ben fitta Apparendo presso la terra latina. 5.Lasciato il vecchio millennio, vedremo tra il 1905 ed il 1915 Albert Einstein porre le basi di quella teoria della relatività che, per la sua enorme importanza teorico-pratica, sarà destinata a dare il nome alla nostra epoca. Conquiste che non saranno solo il prodotto di un singolo genio, bensì il risultato di un lungo processo, che prenderà le mosse dalla fondazione galileiana della fisica, accompagnando l'uomo e la sua ricerca attraverso spazi non ancora esplorati. Urano, Nettuno e Plutone. Oltrepassato Saturno con lo sguardo, che per gli antichi ha sempre rappresentato il confine della conoscenza, la pietra da raggiungere, sarà ora nel nostro fine millennio, la pietra di 207 fondamento per le nuove esplorazioni, portandoci ora in uno spaziotempo di nuove scoperte ed invenzioni, uraniane, attraverso l'intuito ed il genio, cioè Nettuno: forza che potrebbero però scatenare, Plutone, il vulcano. Visibili dopo che Galileo ha messo a punto la sua invenzione, portando ora l'essere umano ad attraversare con lo sguardo e la coscienza, dimensioni e realtà più sottili, attraverso la mente. Ma è da questo viaggio, che l'anarchico veneziano Marco Polo riporterà conoscenza, differentemente premiato dal genovese Cristoforo Colombo, che per riuscire a raggiungere l'Oriente per la via dell'Occidente attraversò l'Atlantico. Così Nettuno che fù cavalcato, ora si riscrive attraverso queste righe nella sua vera e doppia natura, tra e sotto le acque, dove già nel XVI secolo, Alessandro il Grande, vi si immergeva con un sommergibile di vetro: “chi dall'interno d'un pesce”, oltre i limiti che la natura stringeva attorno al suo sapere. Ma bisognerà aspettare la guerra civile americana per vedere realizzato il primo vero sommergibile della storia, in realtà assai semplice e di portata limitata anche perché a propulsione umana, che per ottenere l'immersione, ovvero con scarsità di ossigeno, e l'energia necessaria a muoversi, si dovettero adottare dei motori diesel, da usare in superficie, abbinati a generatori elettrici e batterie da usare durante l'immersione. Fino alla seconda guerra mondiale, il fronte dove i sommergibili furono maggiormente usati, “chi dall'interno d'un pesce, ferro e lettera chiusa, fuori uscirà che poi farà la guerra, avrà per mare la sua flotta ben fitta, apparendo presso la terra latina”, quando nella battaglia dell'Atlantico, i tedeschi cercarono di impedire i rifornimenti alla Gran Bretagna provenienti dalle colonie britanniche e dagli Stati Uniti ed anche gli aiuti che angloamericani inviavano in Unione Sovietica. Fino all'introduzione della propulsione nucleare, nel secondo dopoguerra, che permise tempi di permanenza sott'acqua di settimane o addirittura mesi. 6.Aupres des portes & dedans deux cités Seront deux fleaux onques n'aperceu un tel, Faim dedans peste, de fer hors gens boutès, Crier secours au grand Dieu immortel. 208 6.Accanto a delle porte e dentro due città Saranno due flagelli che mai tali si videro, Fame dentro peste, di ferro fuori gente colpita, Gridare soccorso al gran Dio immortale. 6.Oltre Saturno, accompagnati da Urano, attraverso Nettuno, ora giunti a Plutone, confine uomo-Dio, avremo come dono, morte ed orrore, o cambiamento e rinascita. Dono e potenza tali, non solo di uno, ma della collettività. Generazioni e generazioni sono state spazzate via dai conflitti umani: Atlantidei prima, e Lemuriani, oltre, e l'uomo, che ricominciando dopo il conflitto nucleare, dimentica, chiama Genesi, i sopravvissuti all'olocausto. Chi prevede l'arrivo apocalittico di un asteroide, chi alieni, omettendo di riconoscere il pericolo più violento e vicino a noi.... la nostra stupida e limitata follia. Rimangono caverne che testimoniano la presenza tramite graffiti dell'uomo accanto ai dinosauri, o piramidi egizie, imponentemente costruite con tecniche simili alle sorelle al di là dell'Atlantico, tra i Maya, superstiti entrambi di quell'Oceano, l'Atlantico, che sommerse il suo continente dopo l'esplosione. Scalini e la testimonianza di civiltà, anche dopo le coste africane che si affacciano sull'Atlantico, che si inabissano nelle acque, scandagliati e scoperti, derisi e dimenticati, testimonianza della civiltà sommersa. Ma Plutone, la sua natura affascinante, la morte, è anche mistero, e come tale deve rimanere, non tutti riescono ad accettarlo, ma deriderla o scatenarlo non aiuterà a superarlo. Non si doma un vulcano, non si provoca. Eccoci giunti all'apice di questa conoscenza, l'uomo ed il suo genio, che utilizzandolo per scopi bellici, vedono uno dei suoi più grandi esponenti nonché creatore, cercare di frenare la bestia, che nel nostro intimo cerca di prendere il sopravvento. Albert Einstein, che assieme a Leo Szilard, avevano spronato la prima ricerca sulla bomba nel 1939 con una lettera scritta a quattro mani indirizzata al presidente Franklin Roosevelt, una volta saputo dell'effettivo potere distruttivo della bomba. Szilard, che in seguito avrebbe giocato un ruolo importante nel Progetto Manhattan, sostenne “Se i tedeschi avessero gettato bombe atomiche sulle città al posto nostro, avremmo definito lo sgancio di bombe atomiche sulle città come un crimine di guerra, e avremmo condannato a morte i 209 tedeschi colpevoli di questo crimine a Norimberga e li avremmo impiccati.”. Ma scelto l'obbiettivo, pianificato l'attacco, “accanto a delle porte e dentro due città, saranno due flagelli che mai tali si videro, fame dentro peste, di ferro fuori gente colpita”, vennero suggeriti come obiettivi le città di Kyōto, Hiroshima, Yokohama, Kokura e Nagasaki oppure gli arsenali militari. Nel corso della riunione tenutasi negli Stati Uniti nel maggio del 1945, si decise di non utilizzare la bomba atomica esclusivamente su un obiettivo militare, per evitare di mancare l'obiettivo, e quindi "sprecare" la bomba. Nella decisione finale, difatti, dovevano essere tenuti in maggior conto gli effetti psicologici che l'utilizzo della bomba atomica doveva avere sul governo giapponese. Inoltre era opinione diffusa che la nuova bomba dovesse avere un effetto sufficientemente spettacolare affinché fosse riconosciuta a livello mondiale. Alla fine la scelta non cadde su Kyōto, noto centro intellettuale giapponese che proprio per questo dopo fu risparmiata e sostituita con Kokura, Nagasaki, e su Hiroshima, che ospitava un importante deposito dell'esercito, in cui un'esplosione nucleare avrebbe avuto effetti maggiormente catastrofici dato che le colline che la circondavano avrebbero amplificato l'effetto della bomba. Nel 1945, Hiroshima era una città di grande importanza militare e industriale. Vi erano anche alcune basi militari nelle vicinanze, come il quartier generale della Quinta Divisione e quello del Maresciallo Shunroku Hata, secondo quartier generale dell'esercito a cui faceva capo l'intero sistema difensivo del Giappone meridionale. Hiroshima era una base minore, dedita al rifornimento e all'appoggio per le forze armate. La città era soprattutto un centro per le comunicazioni, per lo stoccaggio delle merci, e un punto di smistamento delle truppe. Era stata deliberatamente tenuta fuori dalle rotte dei bombardieri, proprio per permettere lo studio degli effetti di una bomba atomica in un ambiente ideale. La priorità per lo sgancio della bomba fu infine data proprio a Hiroshima a fronte della segnalazione che essa era l'unico, tra gli obiettivi, che non avesse al suo interno e nei dintorni campi per i prigionieri di guerra. Il centro della città conteneva una quantità di edifici di cemento armato, e alcune strutture più leggere. In periferia, l'area era congestionata da una miriade di piccole strutture di legno, usate come locali da lavoro, posizionate tra una casa e l'altra. Alcuni stabilimenti industriali si estendevano non lontano dal 210 limite periferico della città. Le case erano di legno, con soffitti leggeri, e molti edifici industriali avevano a loro volta pareti a incastro di legno. La città nella sua interezza era potenzialmente ad altissimo rischio d'incendio. La scelta della data del 6 agosto si basò sul fatto che nei giorni precedenti diverse nubi stratificate coprivano la città, mentre il giorno dell'attacco il tempo era variabile. Va detto che fino all'ultimo non fu chiaro quale città colpire: si pensava ancora a Kokura, ma tutto dipendeva dalle condizioni meteorologiche. Per la scelta fu deciso di far decollare, prima della missione vera e propria, un B-29 senza armamento, il cui compito era quello di indicare al comando la situazione del tempo sopra le città scelte per lo sgancio. Quando gli altri B-29 stavano già volando ricevettero l'ok per bombardare Hiroshima dato che il cielo sopra Kokura era troppo coperto per permettere lo sganciamento. Tutti i dettagli, la pianificazione precisa della tabella di volo, la bomba di gravità, l'armamento della bomba con i suoi 60 kg di uranio-235, tutto venne studiato nei minimi dettagli e tutto si svolse così come era stato stabilito a tavolino. Circa un'ora prima del bombardamento, la rete radar giapponese lanciò un allarme immediato, rilevando l'avvicinamento di un gran numero di velivoli americani diretti nella zona meridionale del Giappone. L'allarme venne diffuso anche attraverso trasmissioni radio in moltissime città del Giappone, e fra queste anche Hiroshima. Gli aerei si avvicinarono alle coste dell'arcipelago giapponese a un'altezza molto elevata. Poco prima delle 08:00, la stazione radar di Hiroshima stabilì che il numero di velivoli entrati nello spazio aereo giapponese era basso, probabilmente non più di tre, perciò l'allarme aereo venne ridimensionato: il comando militare giapponese infatti aveva deciso, per risparmiare il carburante, di non far alzare in volo i propri aerei per le formazioni aeree americane di piccole dimensioni. I tre aeroplani americani erano i bombardieri Enola Gay, The Great Artiste e un altro aereo, in seguito chiamato Necessary Evil: l'unica funzione di questo aereo fu quello di documentare, attraverso una serie di fotografie, gli effetti dell'impiego dell'arma atomica. Il normale allarme aereo non venne azionato, dato che veniva normalmente attivato solo all'approssimarsi dei bombardieri. Alle 08:15 l'Enola Gay lanciò "Little Boy" sul centro di Hiroshima. L'esplosione si verificò a circa 600 metri dal suolo, con uno scoppio 211 equivalente a 13 chilotoni di TNT, uccidendo sul colpo tra le 70.000 e le 80.000 persone. Circa il 90% degli edifici venne completamente raso al suolo. Testimone oculare del bombardamento di Hiroshima fu il padre gesuita e futuro generale dei gesuiti Pedro Arrupe, che allora si trovava in missione in Giappone presso la comunità cattolica della città e che portò aiuto ai sopravvissuti. Riguardo al bombardamento atomico egli scrisse: « Ero nella mia stanza con un altro prete alle 8.15, quando improvvisamente vedemmo una luce accecante, come un bagliore al magnesio. Non appena aprii la porta che si affacciava sulla città, sentimmo un'esplosione formidabile simile al colpo di vento di un uragano. Allo stesso tempo porte, finestre e muri precipitarono su di noi in pezzi. Salimmo su una collina per avere una migliore vista. Da lì potemmo vedere una città in rovina: di fronte a noi c'era una Hiroshima decimata. Poiché ciò accadde mentre in tutte le cucine si stava preparando il primo pasto, le fiamme, a contatto con la corrente elettrica, entro due ore e mezza trasformarono la città intera in un'enorme vampa. Non dimenticherò mai la mia prima vista di quello che fu l'effetto della bomba atomica: un gruppo di giovani donne, di diciotto o venti anni, che si aggrappavano l'un l'altra mentre si trascinavano lungo la strada. Continuammo a cercare un qualche modo per entrare nella città, ma fu impossibile. Facemmo allora l'unica cosa che poteva essere fatta in presenza di una tale carneficina di massa: cademmo sulle nostre ginocchia e pregammo per avere una guida, poiché eravamo privi di ogni aiuto umano, “gridare soccorso al gran Dio immortale”. L'esplosione ebbe luogo il 6 agosto. Il giorno seguente, il 7 agosto, alle cinque di mattina, prima di cominciare a prenderci cura dei feriti e seppellire i morti, celebrai Messa nella casa. In questi momenti forti uno si sente più vicino a Dio, sente più profondamente il valore dell'aiuto di Dio. In effetti ciò che ci circondava non incoraggiava la devozione per la celebrazione per la Messa. La cappella, metà distrutta, era stipata di feriti che stavano sdraiati sul pavimento molto vicini l'uno all'altro mentre, soffrendo terribilmente, si contorcevano per il dolore ». Così contemporaneamente anche l'operatore di controllo di Tokyo della Società Radiotelevisiva Giapponese notò come la stazione di Hiroshima non fosse più in onda. Tentò di ristabilire il programma usando un'altra linea telefonica, ma anche questo tentativo fallì. Circa venti minuti più 212 tardi il centro telegrafico ferroviario di Tokyo si accorse che la linea telegrafica principale aveva smesso di funzionare subito a nord di Hiroshima. Da alcune piccole fermate ferroviarie entro 16 km dalla città giunsero notizie ufficiose e confuse di una terribile esplosione ad Hiroshima. Tutte queste notizie furono trasmesse ai quartier generali del Comando generale giapponese. Le basi militari cercarono ripetutamente di mettersi in contatto con la Stazione di Controllo dell'Esercito di Hiroshima. L'assoluto silenzio da quella città sconcertò gli uomini dei quartier generali; sapevano che non c'era stata nessuna potente incursione nemica e che ad Hiroshima al momento non c'era nessun ragguardevole deposito di esplosivi. Un giovane ufficiale del Comando generale giapponese fu incaricato di volare immediatamente ad Hiroshima, atterrare, rilevare i danni e quindi tornare a Tokyo con informazioni attendibili per il comando. Nei quartier generali c'era la sensazione diffusa che non fosse accaduto nulla di serio, che si stesse esagerando la portata di un problema di dimensioni limitate. L'ufficiale del comando andò all'aeroporto e decollò in direzione sud-ovest. Dopo circa tre ore di volo, quando mancavano ancora circa 160 km ad Hiroshima, l'ufficiale e il suo copilota videro una grande nuvola di fumo provocata dalla bomba. Nel chiaro pomeriggio, stavano bruciando le macerie di Hiroshima. Il loro aereo raggiunse presto la città, attorno alla quale volavano increduli. Una grande cicatrice sul terreno ancora ardente e coperta da una spessa nuvola di fumo era tutto ciò che era rimasto. Atterrarono a sud della città e l'ufficiale del comando, dopo aver comunicato con Tokyo, cominciò immediatamente ad organizzare le operazioni di soccorso. La mattina del 9 agosto 1945 l'equipaggio del Bockscar, il bombardiere designato per la missione, si alzò in volo con a bordo la bomba atomica soprannominata "Fat Man", alla volta di Kokura, l'obiettivo iniziale della missione. Tuttavia le nubi non permisero di individuare esattamente l'obiettivo, e dopo tre passaggi sopra la città, e ormai a corto del carburante necessario per il viaggio di ritorno, l'aereo venne dirottato sull'obiettivo secondario, Nagasaki. Intorno alle 07:50 ora di Tokyo, il silenzio sulla città giapponese venne squarciato dall'allarme aereo, allarme che durò fino alle 08:30, quando cessò. Alle 10:53 i sistemi radar giapponesi segnalarono la presenza di solo due bombardieri, e il comando giapponese ritenne che si trattasse solamente di aerei da 213 ricognizione, e non venne lanciato nessun allarme. Poco dopo, alle 11:00, l'osservatore del bombardiere, creduto aereo di ricognizione, sganciò gli strumenti attaccati a tre paracadute: questi strumenti contenevano dei messaggi diretti al professore Ryokichi Sagane, fisico nucleare dell'Università Imperiale di Tokyo che aveva studiato all'Università di Berkeley assieme a tre degli scienziati responsabili della bomba atomica, perché informasse la popolazione dell'immane pericolo che stavano per correre. I messaggi vennero ritrovati dalle autorità militari ma non furono consegnati. Alle 11:02, alcuni minuti dopo aver iniziato a sorvolare Nagasaki, il capitano avvistò visivamente, così come era stato ordinato, il nuovo obiettivo. Tuttavia ancora una volta le nubi nascosero l'obiettivo. Dato che non era pensabile tornare indietro e rischiare un ammaraggio a causa della mancanza di carburante con un'atomica armata a bordo, il comandante decise, in contrasto con gli ordini, di accendere il radar in modo da individuare l'obiettivo anche attraverso le nubi. Così "Fat Man", che conteneva circa 6,4 kg di plutonio-239, venne sganciata sulla zona industriale della città. La bomba esplose a circa 470 metri d'altezza vicino a fabbriche d'armi; a quasi 4 km a nord-ovest da dove previsto. Questo "sbaglio" salvò gran parte della città, protetta dalle colline circostanti, dato che la bomba cadde nella Valle di Urakami. Tuttavia il computo delle vittime rimase drammaticamente elevato. Secondo la maggior parte delle valutazioni, circa 40.000 dei 240.000 residenti a Nagasaki vennero uccisi all'istante, e oltre 55.000 rimasero feriti. Il numero totale degli abitanti uccisi viene comunque valutato intorno alle 80.000 persone, incluse le persone esposte alle radiazioni nei mesi seguenti. I superstiti del bombardamento vennero chiamati hibakusha, una parola giapponese che significa letteralmente "persona esposta alla bomba". Superstiti e soccorritori che diverranno successivamente il nucleo del pacifismo giapponese del dopoguerra, portando il Giappone ad essere il paladino dell'abolizione delle armi nucleari in tutto il mondo. Durante il periodo post-bellico, si utilizzò questo termine al posto di "sopravvissuti" per non esaltare la vita, cosa che all'epoca sarebbe stato considerato come una grave mancanza di rispetto nei confronti dei molti morti. Nel 2006 si stima che siano ancora 266.000 gli hibakusha ancora in vita in Giappone. 214 7.Entre plufieurs aux isles deportès L'un estre nay à deux dens en la gorge Mourront de faim les arbres esbrotès Pour eux neuf roy novel edict leur forge. c iiij 7.Fra molti alle isole deportati L'uno nato con due denti nella gola Moriranno di fame gli alberi stupefatti Per essi nuovo re nuovo editto emanerà. c iiij 7.Il limite umano accanto al vulcano. Amare, odiare o frapporsi al cambiamento. Così rieccoci, sbagliando, raggiungere l'Oriente per la via dell'Occidente, nel 1494 accanto a Cristoforo Colombo, alla Punta del Pescatore, sbarcando accanto a lui alla baia dei Taìno, il popolo indigeno precolombiano che le diede il nome. Insenatura di 116 km², nella punta sud-est dell'isola di Cuba, occupata dai britannici nel XVIII secolo, fu da questi rinominata Cumberland durante il conflitto con la Spagna a margine della guerra di successione austriaca. Durante la guerra ispano-americana Cumberland, cioè Guantanamo, divenne base per la flotta statunitense che vi si riparò nel 1898 a causa di una stagione dalle severe condizioni meteorologiche. Le truppe imbarcate furono inviate a terra per espugnare, insieme agli scout cubani le postazioni spagnole. Ottenuto il controllo dell'area, vi si costruì la base, che tuttora vi è ospitata ed il cui nome convenzionale militare è GTMO o "Gitmo". Finita la guerra, gli Stati Uniti, che avevano conquistato alla Spagna tutta l'isola cubana, siglarono con la neonata repubblica, il Cuban-American Treaty del 23 febbraio 1903, con il quale si stabiliva una concessione perpetua sulla baia, che sarebbe rimasta di demanio cubano, ma assegnata in gestione "uti dominus" agli stranieri. In realtà alla completezza e soprattutto alla perennità del diritto americano si giunse con un accordo di ratifica sottoscritto nel 1934. Il territorio della baia venne affittato nel 1903 come punto di rifornimento per il carbone che alimentava le navi americane ed 215 attualmente ospita una base navale degli Stati Uniti. La legittimità della presenza della base militare è contestata dal governo cubano che considera la baia come un'area occupata da forze straniere. Ed è dall'11 gennaio 2002, che il governo degli Stati Uniti vi ha anche aperto un campo di prigionia all'interno della base, dove sarebbero detenute oltre 500 persone, “fra molti alle isole deportati”, del quale Amnesty International, nel rapporto 2006 riporta che: “I Tribunali di revisione dello status di combattente, CSRT, istituiti dal governo nel 2004, hanno reso noto, nel marzo 2004, che il 93% dei 554 detenuti esaminati erano da considerarsi a tutti gli effetti “combattenti nemici”. I detenuti non avevano un rappresentante legale e molti di loro hanno rinunciato a partecipare alle udienze dei CSRT, che potevano avvalersi di prove segrete e di testimonianze estorte sotto tortura.”. Nell'agosto 2005, un imprecisato numero di reclusi ha ripreso lo sciopero della fame già iniziato a giugno per protestare contro la perdurante mancanza di accesso a una corte indipendente e contro le dure condizioni di detenzione, che sarebbero state caratterizzate anche da violenze e pestaggi. Più di 200 detenuti avrebbero partecipato almeno a una fase della protesta. Diversi detenuti hanno denunciato di essere stati vittime di aggressioni fisiche e verbali e di venir alimentati a forza: alcuni hanno riportato lesioni causate dall'inserimento brutale di cannule e tubi nel naso. Il governo ha negato qualsiasi maltrattamento. A fine anno lo sciopero della fame era ancora in corso. Solo nel dicembre 2008 inizia a essere affrontato il problema della chiusura della base, dopo che il neoeletto presidente Barack Obama intende procederne alla chiusura, ed è del 21 gennaio 2009 la notizia che il Presidente statunitense ha firmato l'ordine di chiusura del carcere, che sarà smantellato entro l'anno, “per essi nuovo re nuovo editto emanerà”. Il nuovo re che avrà il compito di far attraversare il pianeta attraverso la Terza Guerra Mondiale: Obama. Congedandomi, in questo mio primo libro, con il monito di Nostradamus, che ricorda ad ognuno la latente potenza distruttiva, a suo tempo sfociata nella Prima Guerra Mondiale, “L'uno nato con due denti nella gola”, e la Seconda Grande Guerra: “moriranno di fame gli alberi stupefatti”. Abbiamo già ampiamente commentato, purtroppo, nella quartina precedente, la Seconda Guerra Mondiale, di quando gli alberi, increduli, stupefatti, moriranno all'esplosione dell'atomica, 216 addentrandoci ora nella gola che ospitò, oltre ai due denti, anche la Prima Guerra Mondiale. Durante la Prima Grande Guerra, saranno fatti brillare anche fino a 50.000 chilogrammi di esplosivo contemporaneamente, “nella gola”. Pasubio, il massiccio calcareo situato al confine fra le province di Vicenza e Trento. Crinale che si sviluppa in direzione nord-sud, dal Cogolo Alto alla massima altezza del Pasubio, Cima Palon, 2239 m, estendendosi oltre al Dente italiano e al Dente austriaco: “l'uno nato con due denti nella gola”. Si tratta della Zona Sacra del Pasubio, così dichiarata dal Regio Decreto n. 1386 nel 1922 in quanto il massiccio fu teatro dei cruenti combattimenti della Prima “uno” Guerra Mondiale ed in particolare, vedendo la prima linea passare in corrispondenza del suddetto crinale. L'intero paesaggio del Pasubio fu sconvolto dai combattimenti durati tre anni e mezzo; ovunque la superficie, martoriata dai crateri delle bombe, fa notare ancor oggi trincee e camminamenti, gallerie e ricoveri. Fitta rete di sentieri che permette di percorrerlo in ogni direzione, ottenuta nel corso della guerra, sfruttando anche i preesistenti percorsi utilizzati dai pastori, unici abitanti del luogo. La Zona Sacra è accessibile anche mediante due strade carrozzabili, oggi chiuse al traffico veicolare; la più famosa via d’accesso al Pasubio è stata costruita nel corso della Prima Guerra Mondiale e rappresenta una delle maggiori opere belliche di tutto il conflitto, che non ha probabilmente pari in nessun luogo. Si tratta della strada delle 52 gallerie, una mulattiera che permetteva all’esercito italiano il collegamento fra la base del monte e la zona alta al riparo dal tiro nemico, mentre la seconda e già attiva strada degli Scarubbi, era sotto il fuoco austriaco in ogni stagione dell’anno. Un’altra considerevole opera bellica del Pasubio è costituita dal sistema sotterraneo dei due Denti. Si tratta di due speroni rocciosi che superano di poco i 2200 metri, sul crinale principale, posti l’uno di fronte all’altro, divisi da una selletta. Dopo le prime fasi del conflitto il dente meridionale fu fortificato dagli italiani e quello settentrionale dagli austriaci, da cui i loro nomi. Si tratta di vere e proprie fortezze naturali, in cui furono scavati ricoveri, postazioni d’artiglieria e feritoie. In particolare nella seconda fase del conflitto, in corrispondenza dell’inverno 1917-18, teatro di una guerra parallela denominata “guerra sotterranea” in quanto da ambo le parti vi era il progetto di arrivare a far saltare con l’esplosivo le postazioni 217 nemiche. Mentre quelle austro-ungariche seguivano un certo progetto iniziale, le gallerie italiane contorte e intricate, evidenziavano il fatto che furono scavate per porre rimedio ai tentativi nemici di far saltare il Dente. La guerra di mine furono caratterizzate da numerosi scoppi e alterne vicende fino alla grande mina austriaca del 13 marzo 1918, quando 50.000 chilogrammi di esplosivo squarciarono l’avamposto del Dente Italiano senza peraltro produrre gli effetti desiderati quanto a perdite del nemico poiché era previsto per poche ore dopo lo scoppio di una mina italiana, tanto che il presidio al Dente era già stato ridotto al minimo. c iiij 218