Ciclo vitale Metodologie di scouting Interpretazione del dato Lotta chimica Limagrain Italia Spa Via Caduti sul Lavoro. 5 43011 Busseto (PR) www.lgseeds.it PIRALIDE: Come affrontare la IIa generazione picco ovideposizione mese di Luglio http://www.ent.iastate.edu/pest/cornborer/egg-laying-period-european-corn-borer 1 Inizio ovideposizione 20 giorni di ovideposizione 20 fine ovideposizione Molti studi identificano il periodo di ovideposizione con un andamento simmetrico (in realtà non così geometrico come rappresentato in figura) sulla base di un periodo di 20 giorni. Ipotizzando un campionamento ciclico ogni 2 giorni, l'inizio della deposizione delle uova probabilmente avviene 3 giorni prima della rilevazione delle prime masse-uovo. Ad esempio, se è stata trovata la prima massa-uovo il 4 Luglio, la deposizione delle uova probabilmente è iniziata il 1° Luglio. Un campionamento tempestivo e regolare consentirà di ridurre le discrepanze tra volo degli adulti e la deposizione delle uova. Stabilire l’inizio della ovideposizione è un passo fondamentale per stimare le proporzioni dell’attacco e quindi anche l’eventuale convenienza economica al trattamento. Lo sapevi? Fino alla 6° foglia le piante di Mais producono il DIMBOA , un benzossazinone presente come glucoside nelle foglie A contatto della saliva delle larve di Piralide (O. nubilalis) il glucoside si idrolizza diventando tossico per le larve SCOUTING, Tempi di indiiduazione delle masse uovo La presenza delle ovature si osserva quindi a pochi giorni dall’inizio degli sfarfallamenti degli adutli (mediamente 48 ore dopo l’accoppiamento) e la massima densità delle ovature si riscontra a 7-8 giorni dall’inizio delle ovideposizioni. Ai fini pratici, il campionamento delle ovature dovrebbe iniziare 7-8 giorni dopo l’inizio dello sfarfallamento della seconda generazione. picco ovideposizione mese di Luglio 7 8 Inizio ovideposizione (48 ore dopo accoppiamento) Da 3 a Inizio di massima densità delle ovature a 7-8 giorni dall’inizio dello sfarfallamento. Accoppiamento e ovideposizione sono sfalsati di circa 48 ore 7 fine ovideposizione circa 20 giorni dopo l’inizo dello sfarfallamento giorni per la schiusura delle uova Questo significa che durante lo scouting, quando rileviamo la prima ovatura la schiusa delle uova avverrà in un periodo variabile tra i 3 e i 7 giorni. In particolare inizialmente le larvette si nutrono del polline presente alle ascelle delle foglie (guaine) e verso il 3°-4° stadio le larve penetrano nello stocco creando delle gallerie, indebolendolo e rendendo la pianta suscettibile agli stroncamenti. le proporzioni del «problema» piralide 1 Adutlo X 10 Giorni di ovideposizione in X 1 Adulto ovidepone per un periodo di medio circa 1 giorno un adulto ovidepone una media di circa 1 Placca uova contiene dalla 10 Placche uovo Per giorno di ovideposizione X 15 30 Numero di uova per placca 15 alle = 30 10 10 giorni placche uovo uova 1500 Numero di uova e larve potenziali prodotte da ogni femmina ovideponente 3000 Esiste un modo per stimare quante larve avremo per pianta e il danno potenziale sulla resa? Come interpretare la tabella? Ipotizziamo di effettuare uno scouting a circa 8 giorni dall’inizio dell’ovideposizione e di rilevare 0,16 masse-uovo per pianta (quindi di aver contato 16 masse-uovo su 100 piante) Il valore medio che otteniamo è di 2,31 larve potenziali per pianta. 12,5% di ovideposizione Number of egg Numero di massemasses/plant uovo per pianta 5 100 % di ovideposizione Giorni trascorsi dall’inizio dell’ovieposizione 6 7 .125 .180 .245 0.02 0.72 0.50 0.04 1.44 0.06 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 .320 .405 .500 0.37 0.28 0.22 0.18 0.15 0.13 0.12 0.11 0.10 0.10 0.09 0.09 0.09 0.09 1.00 0.74 0.56 0.44 0.36 0.30 0.26 0.24 0.22 0.21 0.20 0.19 0.18 0.18 0.18 2.24 1.56 1.14 0.88 0.69 0.56 0.47 0.41 0.37 0.34 0.32 0.30 0.29 0.29 0.28 0.28 0.08 2.96 2.06 1.51 1.16 0.91 0.74 0.62 0.54 0.49 0.45 0.42 0.40 0.39 0.38 0.37 0.37 0.10 3.68 2.56 1.88 1.44 1.14 0.92 0.77 0.68 0.61 0.56 0.53 0.50 0.48 0.47 0.46 0.46 0.12 4.40 3.06 2.24 1.72 1.36 1.10 0.92 0.81 0.73 0.67 0.63 0.60 0.58 0.56 0.55 0.55 0.14 5.12 3.56 2.61 2.00 1.58 1.28 1.08 0.94 0.85 0.78 0.73 0.70 0.67 0.65 0.64 0.64 0.16 5.92 4.11 3.02 2.31 1.83 1.48 1.24 1.09 0.98 0.90 0.85 0.80 0.77 0.76 0.74 0.74 0.18 6.64 4.61 3.39 2.59 2.05 1.66 1.40 1.22 1.10 1.01 0.95 0.90 0.87 0.85 0.83 0.83 0.20 7.36 5.11 3.76 2.88 2.27 1.84 1.55 1.35 1.22 1.12 1.05 1.00 0.96 0.94 0.92 0.92 0.22 8.08 5.61 4.12 3.16 2.49 2.02 1.70 1.49 1.34 1.22 1.10 1.10 1.06 1.03 1.02 1.01 0.24 8.80 6.11 4.49 3.44 2.72 2.20 1.85 1.62 1.46 1.34 1.26 1.20 1.15 1.12 1.11 1.10 0.26 9.60 6.67 4.90 3.75 2.96 2.40 2.02 1.76 1.59 1.46 1.37 1.30 1.26 1.22 1.21 1.20 0.28 10.32 7.12 5.27 4.03 3.19 2.58 2.17 1.90 1.71 1.57 1.47 1.40 1.35 1.32 1.30 1.29 0.30 11.04 7.67 5.63 4.31 3.41 2.76 2.32 2.03 1.83 1.68 1.58 1.50 1.45 1.41 1.39 1.38 0.50 18.40 12.78 9.39 7.19 5.68 4.60 3.87 3.38 3.05 2.80 2.63 2.50 2.41 2.35 2.31 2.30 0.75 27.60 19.17 14.08 10.78 8.52 6.90 5.80 5.07 4.57 4.21 3.94 3.75 3.61 3.52 3.47 3.45 1.00 36.80 25.56 18.78 14.38 11.36 9.20 7.73 6.76 6.09 5.61 5.23 5.00 4.82 4.69 4.62 4.60 1.25 46.00 31.94 23.47 17.97 14.20 11.50 9.66 8.46 7.62 7.01 6.57 6.25 6.02 5.87 5.78 5.75 1.50 55.20 38.33 28.16 21.56 17.04 13.80 11.60 10.15 9.14 8.41 7.89 7.50 7.46 7.23 6.93 6.90 .595 .680 .755 .820 .875 .920 .955 .980 .995 1.00 Numero di larve per pianta --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- ---------------------------------------------------------------------------------------------------------Fonte: http://www.ent.iastate.edu/pest/cornborer Ipotizzando quindi di aver interpolato i dati e di aver ottenuto un valore di 2,31 larve per pianta,quale potrà essere il danno potenziale in termini di calo di rendimento in presenza di un attacco di seconda generazione? Tabella: corn yield loss caused by European corn borer larvae and calculated economic injury level (larvae per plant) for various corn growth stages under average environmental and economic conditions (W. M. Bode, D. D. Calvin, and C. E. Mason). Stima produzione kg/ha 10000 11000 12000 13000 14000 15000 16000 Stima produzione/pianta Kg/pianta (70.000 piante/ha) 0,1429 0,1571 0,1714 0,1857 0,2000 0,2143 0,2286 Stadio vegetativo % di danno per larva 10 foglie (metodo del Kg di produzione persi/pianta/larva a differenti livelli produttivi 0,059 0,0084 0,0093 0,0101 0,0110 0,0118 0,0126 0,0135 (probabilmente 4 foglie non sono più fvisibili 0,050 0,0071 0,0079 0,0086 0,0093 0,0100 0,0107 0,0114 Fioritura 0,040 0,0057 0,0063 0,0069 0,0074 0,0080 0,0086 0,0091 Formazione granella 0,031 0,0044 0,0049 0,0053 0,0058 0,0062 0,0066 0,0071 Maturità 0,024 0,0034 0,0038 0,0041 0,0045 0,0048 0,0051 0,0055 collare), probabilmente 2 foglie non sono più visibili 16 foglie Se il nostro livello produttivo potenziale sarà di 130 q.li di granella secca/ha e lo scouting avviene in fase di fioritura allora il danno potenziale per larva sarà di 0,0074 Kg, il che si traduce nel caso di 2,31 larve pianta in 0,01716 kg/pianta, ovvero in 1200 Kg /ha. A 0,20 Euro al kg il danno economico potenziale sarà di almeno 240 Euro SCOUTING, Guida all’individuazione degli adulti durante lo sfarfallamento Esistono due modalità di cattura degli adutli, le trappole a feromoni o alimentari (dato di cattura difficile da correlare alle ovature in campo) e le trappole luminose, che hanno il vantaggio di essere più correlabili alla presenza in campo di ovaure ma che richiedono che l’operatore addetto al funzionamento della trappola sia in grado di classificare maschi e femmine annotandone la proporzione Femmina: apertura alare 3 cm circa, ali anteriori giallastre con linee scure dentellate Maschio: apertura alare 2,5 cm circa, ali di colore bruno con bande e maculature giallastre http://www.ent.iastate.edu/pest/cornborer/media-gallery/detail/183/3 SCOUTING, Guida all’individuazione delle masse uovo Generalmente (bibliografia americana) il 91 % delle ovature viene deposto sui 2/3 basali delle pagine inferiori delle 3 foglie sopra spiga, sulle brattee della spiga, sulla pagina inferiore delle tre foglie sotto la spiga. In linea generale la maggiore concentrazione è rilevabile nella pagina inferiore della fogla sopra e sotto spiga verso la nervatura centrale. http://www.ent.iastate.edu/pest/cornborer/mediagallery/detail/187/22 http://www.ent.iastate.edu/pest/cornborer/mediagallery/detail/187/26 Massa uovo nella pagina inferiore della foglia Particolare della massa uovo Fuoriuscita delle massa uovo larve http://www.ent.iastate.edu/pest/cornborer/mediagallery/detail/192/79 dalla Larve di differenti età http://www.ent.iastate.edu/pest/cornborer/mediagallery/detail/192/333 Massi uovo in fase «testa nera» pronte alla schiusa La penetrazione all’interno dello stocco avviene solo al raggiungimento dello stadio larvale di 3°, 4° età. SCOUTING, Guida al campionamento delle masse uovo Per campionare le masse-uovo si devono identificare 5 zone rappresentative di un appezzamento e all’interno di ogni zona monitorare 20 piante contigue sulla stessa fila (tot. 100 piante) . Le prima pianta deve essere segnata, al fine di effettuare il monitoraggio sulla stessa località e sulle stesse piante anche la volta successiva. Supponendo di individuare 2 masse uovo, il numero non va diviso per 100 al fine di ottenere la % di ovature ma per 91 in quanto la bibliografia ci mostra che solo il 91 % delle masse uovo viene deposta nelle parti oggetto delle osservazioni (pagina inferiore 3 foglie sopra e sotto spiga + brattee) Scouting ovature: 20 piante sulla fila 5 punti rappresentativi dell’appezzamento 20 piante sulla fila 20 piante sulla fila 20 piante sulla fila 20 piante sulla fila 20 piante sulla fila per la ripetibilità dello scouting: Segnare linizio della fila con un fiocco Segnare il punto in cui si trovano le file Evitare di campionare i bordi dell’appezzamento per almeno 30 metri LOTTA CHIMICA Quando e come intervenire La quantità e la diversità di offerta di insettiidi per la lotta chimica alla piralide ha subito un incremento negli ultimi anni, in funzione sia della gravità degli attacchi, sia della sempre maggior attenzione degli agricoltori verso il trattamento. Intervenire tardivamente sembra offrire i minori vantaggi, in quanto possiamo ritrovarci nella siuazione in cui molte gallerie siano già state scavate all’interno dello stocco, che il peduncolo della spiga sia già stato compromesso e/o che siano iniziate le rosure a carico della spiga. Individuare il momento ideale nel quale effettuare il trattamento non è facile, perché necessita della lettura incrociata dei picchi di sfarfallamento degli adulti e dell’attività di monitoraggio delle ovature. In linea di massima, una attività di scouting a partire dagli inizi di Luglio, effettuata con cadenza ogni 2 giorni ci consente con buona approssimazione di individuare le prime ovature e considerare che mediamente in circa una settimana avremo il massimo delle ovideposizioni Calcolare la convenienza economica al trattamento richiederebbe altresì l’individuazione esatta del picco di ovatura, quindi conseguentemente il numero di ovature/pianta e una serie di altri parametri grazie ai quali, unitamente all’uso di alcune tavole statistiche, (le tabelle di pagina 5,6) ottenere la soglia economica di intervento; non ultimo bisognerebbe conteggiare il costo/ora dello scouting In linea generale, negli utlimi anni la convenienza al trattamento sembra sussistere sempre, anche in funzione non solo della quantità di produzione compromessa ma della qualità della stessa, che viene minacciata dai molteplici problemi sanitari a carico della granella a seguito delle rosure delle larve. Una correlazione chiara sulla maggior/minor presenza di micotossine non è ancora certa LOTTA CHIMICA Quando e come intervenire I fattori da valutare e/o non sottovalutare sono molteplici in relazione al trattamento piralide: • Epoca di intervento • • • • Modalità di intervento Tipologia di insetticida «danni» collaterali Eventuali aggiunte di altri prodotti in miscela all’insetticida L’epoca di intervento non è mai fissa e anche se solitamente si colloca nel mese di luglio necessita sempre e comunque della fondamentale atttività di monitoraggio eseguita in campo ( cadenza 2 giorni) Nella fase iniziale dei trattamenti concentrarsi su prodotti con attività ovicida o ovo-larvicida Nella fase ascendente della ovideposizione, avvicinandosi al picco concentrarsi maggiormente su prodotti con attività larvicida e potenzialità ovicida Attualmente esistono sul mercato prodotti che coniugano molto bene l’attività ovicida con una buona azione anche sulle larve. Questi prodotti consentono quindi un’ottimo controllo della schiusa delle uova e un effeto abbattente sulle larve già attive Programmare l’irrigazione in funzione della data di intervento. Occorre grarantire alle attrezzature per il trattamento la portanza del terreno. Nel caso il trattamento dipenda da manodopera e attrezzatura esterna (la maggior parte dei casi) e ci si trovi a trattare a completa ovideposizione e quindi con larve già penetrate nelllo stocco (caso meno favorevole) concentrarsi sull’uso di un nomale pitetroide o estere fosforico LOTTA CHIMICA Quando e come intervenire I fattori da valutare e/o non sottovalutare sono molteplici in relazione al trattamento piralide: • Epoca di intervento • Modalità di intervento • • • Tipologia di insetticida «danni» collaterali Eventuali aggiunte di altri prodotti in miscela all’insetticida Esistono fondamentalmente due modalità di intervento • Trampolo • Atomizzatore con testata a cannone e turbina centrifuga Nel caso del trampolo l’efficienza è senza dubbio maggiore, in quanto tutta la superficie viene coperta in maniera uniforme e nel caso di attrezzature più recenti la manica d’aria consente alla soluzione insetticida di raggiungere la pagina inferiore delle foglie (dove si trovano le ovature) Non otterremo mai una efficienza del 100% in quanto incidono molteplici fattori a limitare il potere «curativo-preventivo» di un trattamento ; tendenziamente percentuali di abbattimento del 80% sono da considerarsi di successo e un fattore che senz’altro incide è il volume d’adacquamento. Non si deve assolutamente scendere sotto i 400 litri /ha. A volte conviene concordare un prezzo leggermente superiore per ottenere che l’operatore addetto al trattamento sia disposto ad investire più tempo nei cicli di carico/scarico botte. Un alto volume di bagnatura consente una maggiore uniformità di copertura. I «cannoni» sono limitati nell’efficienza da una gittata massima di 40 m, da una non uniforme distribuzone della soluzione insetticida e dalla limitata capacità di raggiungere la pagina inferiore delle foglie. LOTTA CHIMICA Quando e come intervenire I fattori da valutare e/o non sottovalutare sono molteplici in relazione al trattamento piralide: • • Epoca di intervento Modalità di intervento • Tipologia di insetticida • • «danni» collaterali Eventuali aggiunte di altri prodotti in miscela all’insetticida Prodotti ad attività ovicida e/o ovolarvicida Anthranilic diamide: Chlorantraniliprole Ossadiazine Esteri fosforici Gli insetticidi organofosfati inibiscono irreversibilmente l'acetilcolinesterasi, che è un enzima essenziale alla funzionalità nervosa degli insetti Il Chlorpyrifos o il clorpyrifos methile è tra i più comunemente utilizzati e alle volte in alcuni formulati commerciali viene miscelato con un piretroide LOTTA CHIMICA Quando e come intervenire I fattori da valutare e/o non sottovalutare sono molteplici in relazione al trattamento piralide: • • Epoca di intervento Modalità di intervento • Tipologia di insetticida • • «danni» collaterali Eventuali aggiunte di altri prodotti in miscela all’insetticida I piretroidi sono una classe di insetticidi e acaricidi di sintesi. Sono gli anologhi sintetici delle piretrine, costituenti naturali dei fiori di Tanacetum cinerariifolium. Grazie alla similitudine della molecola, vanno difatti ad agire nello stesso modo dei corrispondenti di origine naturale, superando però il principale limite delle piretrine: la loro fotolabilità. Si hanno così a disposizione principi attivi molto più persistenti. Deltametrina Il deltametrina agisce su un elevato numero di insetti e sulle forme mobili degli acari, prevalentemente per contatto e secondariamente per ingestione. Ha un forte potere abbattente ed è fotostabile, perciò manifesta una discreta persistenza. Come gli altri piretroidi, ha un'azione neurotossica, provocando la paralisi degli insetti in brevissimo tempo. Non penetra all'interno dei tessuti vegetali, perciò è usato come prodotto di copertura. Cipermetrina ha azione immediata, snidante e abbattente, agisce sull'insetto per contatto, bloccando gli impulsi nervosi, pertanto ha effetto paralizzante, fotostabile e residuale Lambda-cialotrina Il meccanismo d’azione è essenzialmente per contatto ed è caratterizzato da un’azione rapida ed un elevato potere abbattente. La molecola a piccole dosi possiede, inoltre, un effetto repellente. Il sito d’azione è al livello dei canali del sodio delle pareti cellulari del sistema nervoso dell’insetto. Il risultato della loro azione è un sovra-eccitamento di tali cellule con conseguente paralisi totale irreversibile. LOTTA CHIMICA Quando e come intervenire I fattori da valutare e/o non sottovalutare sono molteplici in relazione al trattamento piralide: • • • Epoca di intervento Modalità di intervento Tipologia di insetticida • «danni» collaterali • Eventuali aggiunte di altri prodotti in miscela all’insetticida Occorre fare attenzione, nel caso dell’uso di piretroidi o di esteri fosforici al fenomeno dell’acaro insorgenza, ovvero all’esplosione della popolazione di ragno rosso (Tetranychus urticae). I danni si manifestano con intense depigmentazioni e bronzature sulle pagine fogliari, che causano sulle foglie stesse dei disseccamenti con cadute precoci Il trattamento a base di piretroidi può causare una drastica diminuzione delle popolazioni dell’entomofauna antagonista naturalie del ragno rosso che quindi aumenta esponenzialmente: Entomofauna utile: Acari Fitoseidi dei generi Amblyseius e Neoseius. Antocoridi del genere Orius. Tisanotteri (Aeolothrips intermedius). Ditteri Cecidomidi e Coleotteri Stafilinidi (genere Oligota). Coleotteri Coccinellidi (Stethorus punctillum) LOTTA CHIMICA Quando e come intervenire I fattori da valutare e/o non sottovalutare sono molteplici in relazione al trattamento piralide: • • • • • Epoca di intervento Modalità di intervento Tipologia di insetticida «danni» collaterali Eventuali aggiunte di altri prodotti in miscela all’insetticida Approfittando dell’entrata in campo per effettuare il trattamento insetticida si possono addizionare delle soluzioni azotate che possono aiutare la pianta a trovare una ulteriore, rapida e facilmente disponibile fonte di azoto in un momento in cui la pianta è al picco di assorbimento, e/o fungicidi a base di strobilurine Sovente il trattamento adulticida contro la diabrotica può essere associato a quello della piralide, nel caso in cui si superi la soglia di intervento (50 adutli diabrotica/trappola/settimana) e naturalmente vi siano le condizioni pe rintervenire contro la piralide Relativamente alla diabrotica rimandiamo all’utile guida: http://ita.arpalombardia.it/meteo/documentazione/diabrotica.pdf Limagrain Italia Spa Via Caduti sul Lavoro, 5 43011 Busseto (PR) www.lgseeds.it