“Messi davanti al fatto compiuto, anche i fedeli si sono

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C4SOCIETÀ E CULTURA
La Pietà
La Vergine delle Rocce
Madonna del Prato
La Vergine“cicciona”
La Madonna Sistina
La Pietà Vaticana di Michelangelo
Buonarroti, databile al 1497-1499 e
conservata nella basilica di San Pietro
è primo capolavoro dell'allora poco
più che 20enne Michelangelo
La prima versione della Vergine delle
Rocce è un dipinto a olio su tavola
trasportato su tela di Leonardo da
Vinci, databile al 1483-1486 e
conservato nel Louvre di Parigi.
La Madonna del Prato è un dipinto a olio
su tavola trasportato su tela, di Giovanni
Bellini, databile al 1505 circa e
conservato nella National Gallery
di Londra.
La Madonna col Bambino dell’artista
colombiano Fernando Botero suscitò
scalpore e si guadagnò l’appellativo di
“cicciona” alla sua apparizione nel
1993 a Petrasanta
Conservata alla Pinacoteca di Dresa
la tela dipinta da Raffaello Sanzio nel
1514 per i monaci benedettini della
chiesa di San Sisto a Piacenza come
stendardo da processione
La
MADONNA
nell’arte
IL SIMBOLO
Le religioni
La Madonnina del Penz
per alcuni è anche la
sintesi simbolica della
nuova Chiasso, la sua
rappresentazione
moderna. La metafora
di una cittadina sempre
più frontiera, ma anche
protesa verso il nuovo
L’estetica e la fede
MAURO SPIGNESI
Q
uando gli spalloni
scivolavano via
nella notte con i
loro carichi di sigarette e gli emigrati con le valigie
di cartone sfidavano la frontiera e
scommettevano su una nuova
vita, la Madonnina del Penz, piccola, con l’aureola, le vesti celesti
e bianche, incastonata in una nicchia blu come il cielo, li guardava
dall’alto. Li proteggeva da quassù,
poco sotto la curva che porta a
Pedrinate e s’apre sulla vallata di
Chiasso, su l’autostrada e lo
snodo ferroviario. Da quassù,
dove i contrabbandieri oggi non
ci sono più e alla stazione al posto
degli emigranti italiani ci sono gli
asilanti. E non c’è più neanche
quella Madonnina di gesso, sbeccata e rabberciata più volte, sistemata qui nel 1958, dove ora c’è la
Vergine realizzata da Selim cinquant’anni dopo: in bronzo, più
scura, più racchiusa, inclinata in
avanti, eppure sorprendente e
che tuttavia ha urtato come un Tir
la sensibilità religiosa. “Capisco
che la nuova statua sia spiazzante, ma è un invito a riflettere”,
avverte Cesare Conconi, presidente del Consiglio pastorale di
Chiasso: “Ammetto anche che ci
sia stato un passaggio violento, da
un’ iconografia classica, rassicurante, a una forma più moderna,
giocata sulla materia e sulle
espressioni: il segno dei tempi
che cambiano”.
Un segno che non è piaciuto ai
proprietari del terreno dove c’è la
statuetta, gli eredi Guerra, che
hanno rotto la vecchia convenzione e ora vogliono che la Madonnina venga portata via.
“Come si fa? È stata benedetta dal
vescovo, ora è un luogo di culto”,
racconta ancora sorpreso dalla
polemica il parroco don Gianfranco Feliciani: “E poi, bello e
brutto, sono categorie che nell’ambito della fede assumono un
senso ancora più relativo”. Eppure
questa Madonnina di bronzo,
raggomitolata come fosse avvolta
in un sudario dove spuntano le
mani, mani piccole, giunte in pre-
“Capisco che la nuova
effigie sia spiazzante,
ma è il segno del
violento mutamento,
un invito a riflettere”
ghiera, ha rotto un equilibrio.
“Confesso, sono una nostalgica”,
racconta Alida Ostinelli, davanti
alla nuova ‘grotta di Lourdes’ nel
bosco: “Qui si pregava, si diceva
anche il rosario, c’erano le panchine, qui ho accompagnato mia
madre e mia zia. Ci siamo cresciuti, con la vecchia Madonnina.
La nuova è troppo moderna”. Aggiunge Lucilla Castelletti, seduta
in una panchina nel parco mentre
gioca a carte con le amiche: “A
questo luogo sono affezionata, offre un grande senso di pace, lo zio
di mio marito arrivava quassù periodicamente a curare la scalinata
accanto alla statua”. E Franca Gag-
Bella, brutta o divina
Madonna mia
quante polemiche!
I PROPRIETARI
Se non si arriva
ad un accordo
entro il 26
dicembre,
procedimento in
pretura. I
proprietari:
“Chiederemo di
restituirci il
terreno e di
riportarlo allo
stato originario”
Per la Vergine del Penz a Chiasso
scontro tra fede popolare e arte sacra
I fatti
IL VECCHIO GESSO
CONSENSO GENERALE
LE CRITICHE ALL’OPERA
IL VESCOVO BENEDICE
La prima statuina della
madonna era stata
collocata al Penz nel
1958. Era stata comprata
a Lourdes
La statuina in bronzo
secondo i critici non
rispetta i canoni
dell’iconografia legata al
miracolo di Lourdes
gina, di Lugano, avverte: “In sé
non è brutta. Ma è il contorno che
disturba, quella nicchia gigante
dove hanno sistemato la Madonnina mi pare incombente, è
troppo grande, manca forse la
proporzione”. Ma la disputa non è
solo stilistica, c’è<< anche una
questione
sentimentale:
La polemica
La statuina del 1958 era
diventata una tradizione
religiosa per Chiasso.
Rubata era stata
sostituita con una copia
Per la sistemazione della
statua in bronzo
interviene anche il
vescovo Grampa, che
benedice la madonnina
“Quando ero piccola salivamo
sino alla Madonnina del Penz soprattutto
d’estate”,
ricorda
Adriana Chiesa, 86 anni: “Il mio è
un ricordo bello, forse perché eravamo giovani e qui era tutto selvaggio”. Oggi è tutto cambiato. E la
nuova Madonnina è sintesi della
nuova Chiasso, la sua rappresen-
LA SVOLTA IN BRONZO
LA NICCHIA
Quella nicchia
gigante dove
hanno sistemato
la Madonnina a
molti pare
incombente, è
troppo grande,
manca forse
IL CASO IN PRETURA
I proprietari del terreno al la proporzione
La piccola statua in
bronzo che nel 2008
prende il posto della
vecchia madonna non
suscita consensi unanimi
Penz si rivolgono al
pretore per la rimozione
della statuetta in bronzo,
diversa dall’originale
tazione moderna, la metafora di
questa città sempre più frontiera,
vivace e seconda piazza finanziaria del cantone, affannosamente
multiculturale, con le sue contraddizioni e la voglia di svoltare.
Sospesa tra vecchio e nuovo.
Come la Madonnina dentro la
nicchia.
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La famiglia proprietaria del terreno spiega le sue ragioni
“Messi davanti al fatto compiuto,
anche i fedeli si sono lamentati”
“N
essuna polemica con Selim Abdullah, figurarsi. Ho anche alcune sue
opere a casa. E neppure con don Feliciani. Semplicemente è stato tradito il senso originario della convenzione”. L’avvocato Gian Mario Pagani è uno degli eredi, nonché il rappresentante legale della famiglia Chiesa, proprietaria del terreno dove è stata sistemata la
Madonnina. “Ero stato io, allora giovane avvocato, a firmare l’accordo con la parrocchia, che
prevedeva la cessione di quella porzione di bosco, un diritto che può essere interrotto senza
preavviso e motivazione. Allora era nata l’esigenza di riprodurre la grotta miracolosa e collocare una statuetta della Vergine (vedi foto), che
venne acquistata direttamente a Lourdes. Poi
venne rubata e se ne comprò un’altra uguale”.
Tre anni fa la nuova opera. “Quando l’ho saputo
ho chiesto chiarimenti, e ci hanno spiegato che
si trattava di un intervento conservativo. Ho
chiesto di vedere il modellino, per capire se si discostava dalla Vergine Immacolata. Niente, non
ho visto progetti e neppure quanto stava realizzando Selim. Ci hanno messo davanti al fatto
compiuto. E questo non possiamo tollerarlo,
perché qui si tratta di rispettare un patto,
peraltro molto preciso”. Così tra parrocchia e famiglia Chiesa, dopo
l’inaugurazione e la benedizione del
vescovo della nuova Madonnina, è cominciato uno scambio di lettere. “Nel
frattempo anche diversi fedeli si sono lamentati: l’opera che c’è oggi al Penz è il risultato di un concetto diverso di Madonna. Inoltre, al posto della nicchia c’è
una costruzione, e non ci sono più gli ex
voto, simbolo di devozione e sofferenza”. La
contrapposizione negli anni è cresciuta. Non è
servito neppure l’intervento del vescovo: “Che
ha convocato me e don Gianfranco. Ha preso
atto che l’immagine è diversa e che almeno la
statua va cambiata, si può portare in una chiesa
o in un altro luogo”. Ora se non ci sarà un accordo
entro il 26 dicembre parte il procedimento in
pretura. “Chiederemo di restituirci il terreno e di
riportarlo allo stato originario. Speriamo in un
accordo, ma se non ci sarà costruiremo a nostre
spese una nuova grotta e sistemeremo una Madonna come quella che c’è stata per cinquant’anni. Lo dobbiamo ai tanti fedeli”.
m. sp.
NEL 1958
Madonnina di gesso,
sbeccata e rabberciata
più volte, sistemata nel
1958, dove ora c’è la
Vergine realizzata da
Selim cinquant’anni dopo