Studi clinici. Due protocolli clinici di immunoterapia con cellule dendritiche sono attivi presso l’Istituto Besta coordinati dal dott Finocchiaro: DENDR1 EUDRACT N° 2008-005035-15; DENDR2 - EUDRACT N° 2008-005038-62), nei quali è prevista la combinazione di immunoterapia con chemioterapia. Le nostre recenti osservazioni (Pellegatta et al, OncoImmunol 2013) su un gruppo di pazienti affetti da GBM recidivante supportano una significativa correlazione tra la risposta mediata dalle cellule NK e un aumento della sopravvivenza. Una serie di altri parametri immuno-attivanti e soppressivi sono stati investigati a livello sistemico durante il trattamento e il follow-up. In questo studi ci prefiggiamo inoltre di caratterizzare gli effetti della chemioterapia sulle componenti immuni coinvolte nella risposta anti-tumorale e, quando possibile, sul microambiente. Recentemente stiamo completando l’analisi della risposta immunologica di 22 pazienti affetti da GBM alla prima diagnosi (DENDR1). In seguito a intervento chirurgico e dopo leucaferesi i pazienti ricevono un trattamento standard di radioterapia e chemioterapia con temozolomide (RT-TMZ) e TMZ come adiuvante in combinazione con le vaccinazioni con DCs. Una caratterizzazione dell’attivazione del sistema immunitario è stata condotta su sangue periferico con particolare attenzione ai linfociti T CD8+ e alle cellule NK e NKT responsabili della risposta effettrice citotossica. L’aumento della risposta delle cellule NK e NKT ma non di linfociti CD8+ è al momento correlata significativamente con una prolungata sopravvivenza dei pazienti trattati Studi preclinici. L’immunoterapia con cellule dendritiche (DC) o con peptidi è uno dei trattamenti innovativi per il GBM, ma la sua efficacia clinica è ancora limitata: il targeting delle glioma stem cells (GSC), coinvolte nell’insorgenza di recidiva, fornisce una prospettiva di miglioramento. GSC ottenute da cellule di glioma murino GL261, usate per “caricare” DC, sono particolarmente efficaci nel contrastare la crescita tumorale (Pellegatta et al, 2006). L’obiettivo principale dei nostri studi è di studiare peptidi GSC in grado di sviluppare una risposta immunologicamente rilevante nel glioma murino GL261. I nostri recenti risultati (Cantini et al, 2012) supportano GLAST, glutamate aspartate transporter, come un antigene GSC-associato contro cui è possibile indurre una efficace risposta immune. La creazione di una linea murina di glioma esprimente in modo stabile la mutazione R132 di IDH1 (isocytrate dehydrogenase I), ha fornito un importante modello per valutare l’efficacia di un targeting specifico contro questa mutazione caratteristica di gliomi di basso grado (Yan et al, 2009). Breve descrizione studi e formazione di Serena Pellagatta. - Laurea in Scienze Biologiche, Università degli studi di Milano nel 1999 - Specializzazione in Applicazioni Biotecnologiche Università degli studi di Milano nel 2005 - PhD in Translational and Molecular Medicine, Università Bicocca-Milano nel 2008 - 2000-2001 Istituto Nazionale Tumori di Milano, Lab Immunobiologia dei tumori umani; - Gen 2002- ad oggi Istituto Neurologico C. Besta, Unità di Neuro-Oncologia Molecolare (da Apr 2010 dirigente biologo I livello); - Sett 2008 – Feb 2014 Visiting Senior Scientist presso Campus IFOM-IEO, Dipartimento di Oncologia Sperimentale; - Mar 2014 - ad oggi coordinatore laboratorio di “Immunologia dei gliomi maligni”, Unità di Neuro-Oncologia Molecolare, presso AmadeoLab.