Lezione 1 Introduzione alla Systems Biology Diego di Bernardo

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Lezione 1
Introduzione alla Systems Biology
Diego di Bernardo
TIGEM
Telethon I nstitute of Genetics and M edicine
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1
Schema della lezione
• Cenni di biologia
• Le teoria delle reti e le “reti biologiche”
• Metodi sperimentali: i microarray
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Systems Biology?
Una possibile definizione:
“Integrazione dei dati sperimentali in modelli
computazionali della cellula”
Motivazione:
Le nuove biotecnologie permettono la misura di migliaia
di segnali (geni, proteine, metaboliti) durante il
funzionamento della singola cellula.
Per essere interpretati in maniera corretta, tali misure
hanno bisogno di modelli.
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Biologia
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Cenni di Biologia Molecolare
• La cellula e’ composta per il 99% da C, N, O, H.
• Un polimero e’ una macromolecola composta da un numero di
molecole piu’ piccole e simili tra loro.
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Acidi Nucleici e proteine
• Polimeri:
– DNA (Informazione)
• nucleotidi
– RNA (Decodifica)
• ribonucleotidi
– Proteine (Prodotti)
• amino acidi
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Central Dogma
Transcription
copia
Gene (DNA)
Hard disk
Translation
elabora
mRNA
Memoria RAM
Proteina
Prodotto
I geni possono essere accesi o spenti a seconda delle
necessita’ della cellula
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Trascrizione e traduzione
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Regolazione della trascrizione: i fattori di trascrizione
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Regolazione Combinatoriale
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Esempio di regolazione
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Livelli di regolazione
M-RNA IS PROCESSED
(SPLICED)
TRANSCRIPTIONAL CONTROL
RNA PROCESSING CONTROL
RNA TRANSPORT CONTROL
RNA DEGRADATION
TRANSLATIONAL CONTROL
PROTEIN ACTIVITY
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Teoria delle reti
•
•
•
La cellula e’ il risultato di molti sub-componenti che
interagiscono fra loro.
La teoria dei grafi (reti) e’ utile per descrivere sistemi
complessi
Definizioni:
– grafo G={V,E} dove V insieme di vertici o
nodi, e E insieme degli archi
– grado k: numero di archi incidenti sul nodo
– digrafo: gli archi hanno una direzione (E
insieme ordinato di nodi)
– P(k) distribuzione di grado: probabilita’ che
un nodo abbia esattamente grado k:
P(k)=N(k)/N
– C(k) clustering: tendenza dei nodi a formare
agglomerati. Se A e’ connesso con B, e B
con C, allora e’ probabile che A sia
connesso con C?
Barabasi et al, Nature Review Genetics, 2004, 5:101: http://www.nd.edu/~networks/PDF/Wuchty03_NatureGenetics.pdf
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Teoria delle reti
• Random networks:
– I nodi hanno circa lo
stesso numero di archi
• Scale-free networks:
– P(k)=k-g Alcuni nodi
hanno molti archi
(hubs)
– Internet, reti
biologiche, reti sociali
• Hierarchical netoworks
– Modularita’
– Sono formate dalla
ripetizioni di cluster di
nodi. Sono scale-free.
Barabasi et al, Nature Review Genetics, 2004, 5:101: http://www.nd.edu/~networks/PDF/Wuchty03_NatureGenetics.pdf
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Matrice di adiacenza
0
0 -1
+1 +1 0
+1 0
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0
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Reti biologiche
• I processi biologici possono essere rappresentati come reti:
– Reti trascrizionali(proteina-DNA)=digrafo
• Nodi: geni e proteine
• Archi: un TF regola un gene
– Reti proteina-proteina = grafo
• Nodi: proteine
• Archi: esiste una interazione diretta tra due proteine
– Reti metaboliche:
• Nodi: prodotti
• Archi: se esiste un enzima (proteina) che trasforma un
prodotto in un altro
…oppure come Reti di influenza
• Nodi: geni
• Archi: esiste una “influenza” di un gene su un altro
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Esempio di rete trascrizionale
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Esempio di rete di interazione: proteina-proteina in lievito
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Esempio di rete metabolica
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Metodi Sperimentali
• Per sviluppare un modello della reti di
regolazione, abbiamo bisogno di misure:
– Esistono almeno 40’000 geni, cioe’ 40’000
specie di mRNA e 40’000 specie di proteine
– Una “rivoluzione” e’ stata la possibilita’ di
misurare tutti e 40’000 mRNA in maniera
parallela grazie ai microarray
– Non esisto ancora tecniche per misurate le
40’000 proteine…ma ci siamo quasi…
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Microarray
Affymetrix GeneChip
cDNA microarray
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cDNA: funzionamento
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cDNA: esperimento
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Risultato:
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Affymetrix GeneChip
Hybridized Probe Cell
Single stranded, fluorescently
labeled DNA target
Oligonucleotide probe
1.28cm
*
*
*
*
*
24µm
Each probe cell or feature contains
millions of copies of a specific
oligonucleotide probe
Over 250,000 different probes
complementary to genetic
information of interest
Image of Hybridized Probe Array
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Vantaggi:
•107 probe per
gene
•Standard
Svantaggi:
• ~900 €
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Analisi dei dati
• Problemi:
– Image analysis: identificazione degli spot e della loro
intensita’
– Normalizzazione: non posso confrontare piu’ array tra
loro se prima non correggo per la quantita’ totale di cRNA
(cDNA) che ho usato
– Qualita’: un microarray puo’ dare risultati “strani” a
causa di errori sperimentali, come li identifico?
– Esiste una vasta letteratura e molta ricerca in questa area
• Quali geni sono (relativamente) piu’ o meno espressi ?
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Misurare le interazioni tra proteine: Y2H
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Protein a
Protein b
known
unknown
Interaction
Le proteine a e b interagiscono
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Prima
1 sola proteina alla volta
Ora
Larga scala
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Yeast two hybrid
AD = Activation Domain
DBD = DNA Binding Domain
AD
T
DBD
ti
p
i
r
on
lex
p
m
Co
s
ran
c
transcription
gene
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bait
DBD
AD
fish
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AD
fish
bait
T
DBD
ti
p
i
r
on
lex
p
m
Co
s
ran
c
transcription
UAS
Reporter gene
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Lezione 2
Applicazioni della systems biology:
• Identificazione di reti biologiche
• Farmaci intelligenti
• Malattie genetiche
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Applicazioni della Systems Biology
• Ricerca di base
– capire il funzionamento di un processo
biologico
– Malattie genetiche: perche’ se manca quel gene
ho una malattia?
• Ricerca applicata
– capire il principio di azione dei farmaci
– Con quali gene/proteine/metaboliti va ad
interagire la molecola?
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Identificazione di reti biologiche
Rete di regolazione da identificare
Rete identificata
?
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38
“System Identification” e “reverse engineering”
?
INPUT(S)
OUTPUT(S)
Input: perturbazioni allo stato del sistema (esempio accendiamo un gene)
Output: misura della risposta alla perturbazione (risposta dei 40’000 geni)
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Identificare la rete significa capire cosa c’e’ nella
“scatola nera”
INPUT(S)
OUTPUT(S)
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Modello di rete con ODE
f (X1,X2,X3,u)
u
+u
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Studi preliminari su E. coli: rete del sistema SOS
Oltre 100 geni sono coinvolti
nel sistema SOS
Studio piloti su 9 geni
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7-9 training perturbations
used to recover 9 gene
SOS subnetwork
Insignificant changes set to
zero during data
preprocessing
0.6
0.4
0.2
0
-0.2
-0.4
recA
lexA
ssb
recF
dinI umuDC rpoD rpoH
rpoS
Gene
Perturbation
Example perturbation: lexA
Relative
Expression Change
Esperimenti di perturbazione
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D di Bernardo, TS
Gardner, JJ Collins
Science, 2003
Validazione di NIR
Network identified by NIR algorithm
(with 68% noise on data)
“Known” transcriptional network
recA
recA
umuDC
lexA
umuDC
rpoD
ssb
rpoS
recF
rpoH
lexA
rpoD
ssb
rpoS
recF
rpoH
dinI
dinI
Connection strengths
• Blue - previously observed connections
correctly identified by the algorithm
• Red - possible novel connections identified
by the algorithm or false positives
recA
lexA
ssb
recF
dinI
umuD
rpoD
rpoH
rpoS
recA
0.40
-0.18
-0.01
0
0.10
0
-0.01
0
0
lexA
0.39
-0.67
-0.01
0
0.09
-0.07
0
0
0
ssb
0.04
-1.19
-0.28
0
0.05
0
0.03
0
0
recF
0
0
0
0
0
0
0
0
0
dinI
0.28
0
0
0
-1.09
0.16
-0.04
0.01
0
umuDC
0.11
-0.40
-0.02
0
0.20
-0.15
0
0
0
rpoD
-0.17
0
-0.02
0
0.03
0
-0.51
0.02
0
rpoH
0.10
0
0
0
0.01
-0.03
0
0.52
0
rpoS
0.22
0
0
-1.68
0.67
0
0.08
0
-2.92
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44
Systems Biology e farmaci
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45
Meccanismo di azione dei farmaci
farmaco
Proteina
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Meccanismo di azione dei farmaci
complesso
proteina+farmaco
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Problema
• Con quale proteina interagisce il farmaco?
• Effetti indesiderati:
– Il farmaco interagisce anche con altre proteine
oltre quella “terapeutica”, possiamo
identificarle?
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Systems Biology e farmaci
D di Bernardo, TS
Gardner, JJ Collins
Nature Biotechnolgy, in
press
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Identificazione dei target dei farmaci
?
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L’algoritmo MNI riesce ad individuare i target di antimicotici
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Systems Biology e malattie genetiche
• Malettie genetiche:
– …AAACGACC… sequenza del gene “sano”
– …AAATGACC… sequenza del gene “mutato”
– La proteina prodotta non funziona piu’ come
deve
Problema: quale
processo biologico viene
alterato?
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Identificazione della rete di regolazione locale di un gene malattia
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Serie temporale da microarray
• Analisi dei dati:
• rumore
•punti mancanti
•geni che non cambiano
•outliers
smoothing
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Conclusioni
• L’analisi dei dati sperimentali attraverso modelli
computazionali riesce ad individuare interazioni
tra geni non visibili altrimenti.
• I modelli computazionali di reti genetiche sono
utili per indentificare i target di farmaci.
• La biologia computazionale e’ una realta’
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Lezione 3: Ingegneria e Systems Biology
• Cenni di system identification
• Il problema del "curse of dimensionality”
• Cosa ci resta da fare?
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Identificazione di sistemi
•
•
•
•
Definisci un modello
Definisci una funzione di costo per misurare la bonta’ di un modello
Definisci una strategia per trovare i parametri del modello che meglio
rappresentano i dati.
Esegui le misure sperimentali per raccogliere i dati
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Identificazione di sistemi
•
Modelli: probabilistici/deterministici
– Reti booleane
– Reti bayesiane
– Equazione differenziali ordinarie
• Modelli: statici/dinamici
– x1=f(x1,x2,…,xN)
STATICI
– x1(t)=f(t,x1,x2,…,xN) DINAMICI
•
Funzione di costo
–
–
–
–
•
Errore Quadratico Medio
Errore assoluto
Maximum Likelihood Estimation
…
Strategia per trovare la soluzione (dipende dalla f.c. scelta)
–
–
–
–
–
Algebre lineare (PCA, ICA)
Reti neurali
Simulated Annealing
Genetic algorithm
…
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Esempio:
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59
Modello: sistemi LTI
x’1(t) = a11x1+a12x2+...+a1nxn + u1
........................................ Transcriptional perturbations
x’n(t) = an1x1+an2x2+...+annxn + un
Oppure in forma matriciale:
x’=Ax+u
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Strategia
•
Perturbiamo un gene x i alla volta e misuriamo la risposta degli altri geni allo stato
stazionario:
x’(t) = 0 = A x+u
A x = -u
•
Se ripetiamo l’esperimento per tutti gli N geni possiamo risolvere direttamente:
A X=-U
A (N x N), X (N x N), U (NxN)
?
Dati
Dati
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Oppure:
•
Perturbiamo un gene e misuriamo la risposta dinamica degli altri geni:
?
X’=AX + u
X’ derivata della concetrazione del gene a t1…tM
X concentrazione del gene a t1…tM
(N x M)
(N x M)
u perturbazione a t1…tM (N x M)
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Funzione di costo
• Se facciomo M esperimenti (M>N) il sistema e’
sovradeterminato (piu’ equazioni che incognite)
• Possiamo scegliere la soluzione che minimizza
una funzione di costo: Errore Quadratico Medio:
f.c.=minA{||AX+U||2}
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Reti Booleane
– Gene {0,1}
– Gene x1= f(x1,x2,…,xN)
– f(.) e’ una funzione booleana
• Esempio f(x1)= (x1 AND x2) NOT (x3 OR x4)
A
At = At-1 OR Ct-1
C
Bt = At-1 AND Ct-1
Ct = NOT At-1
Boolean circuits
B
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Reti bayesiane
•
X e’ condizionalmente indipendente da Y se:
–
•
•
P(X | Y, Z) = P(X | Z)
Rete bayesiana
–
GRAFO che rappresente le dipendenze
–
nodi: gene
–
archi: esite un arco da X a Y se Y dipende da X
Identificazione di reti bayesiane
–
Dati D={d1,d2,…,dM} trova il grafo G che meglio rappresenta D
–
F.C.= max P(G/D)=P(D/G)P(G)
n
P ( X 1 , X 2 ,..., X n ) = ∏ P ( X i | parents( X i ))
i =1
X2
X€
4
X1
X5
X3
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66
Principali problemi da risolvere
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67
Principali problemi da risolvere
Molti dati sperimentali sono necessari per l’identificazione:
• Struttura del modello
• Numero di esperimenti
– Booleana N geni
– 2N
– Boolena N geni, grado k
– k 2k log(N)
– Lineari
– k log(k/N)
N geni, grado k
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Possibili soluzioni
• Riduzione della dimensionalita’
– PCA, ICA
• Smoothing e interpolazione
• Introdurre dei “constrains”
– La rete deve essere sparsa (non tutti i geni sono
connessi tra loro). La rete e’ scale-free
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Dalle reti trascrizionale a modelli completi:
• Le reti biologiche possono essere suddivise in:
– Trascrizionali
– Proteina-proteina
– Metaboliche
• In realta’ questa suddivisione non esiste
• Bisogna integrare questi tre tipi di rete:
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70
Systems Biology and Gene networks
Research group:
Diego di Bernardo, PI - engineering
Alberto Ambesi, MD student - medicine
Mukesh Bansal, PhD student - physics
Giusy Della Gatta, PhD student - biology
Silvana Capasso, PhD student - engineering
http://www.tigem.it/Research/DiBernardo.h t m
External collaborators:
Dr Timothy Gardner: Biomedical Engineering, Boston University
Prof. James Collins: Biomedical Engineering, Boston University
Dr Pietro Lio’: Computer Laboratory, University of Cambridge
Dr Umberto Amato, Dr Italia De Feis, Dr Claudia Angelini: CNR Institute of Applied
Mathematics, Italy
Internal collaborators:
Dr Caterina Missero
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71
Bibliografia
• Reti biologiche:
–
Barabasi AL, Oltvai ZN. Network biology: understanding the cell's functional organization. Nat Rev Genet. 2004 Feb;5(2):101-13. Review.
–
Yook SH, Oltvai ZN, Barabasi AL. Functional and topological characterization of protein interaction networks. Proteomics. 2004 Apr;4(4):92842.
–
de Jong H. Modeling and simulation of genetic regulatory systems: a literature review. J Comput Biol. 2002;9(1):67-103. Review.
• Identificazione di reti biologiche:
–
Gardner TS, di Bernardo D, Lorenz D, Collins JJ. Inferring genetic networks and identifying compound mode of action via expression profiling.
Science. 2003 Jul 4;301(5629):102-5.
–
Chemogenomic profiling on a genome wide scale using reverse-engineereeing gene networks . Diego di Bernardo Michael J. Thompson,
Timothy S. Gardner et al. Nature Biotechnology, In press (esce sul numero di Marzo).
www.tigem.it/research/DiBernardo.htm
72
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