ATTENZIONE! E’ importante sottolineare che gli strumenti compensativi non risolvono tutti i problemi degli allievi con DSA. Non annullano le difficoltà, ma facilitano il successo negli apprendimenti. Non vale quindi l’equazione: Soggetto con DSA+strumento compensativo=persona senza DSA. E’ necessario un adattamento sia da parte del bambino/ragazzo, sia da parte dell’ambiente: il computer e gli strumenti compensativi sono “solo” dei mediatori, dei mezzi per cui risulta essenziale un reciproco impegno, anche da parte degli insegnanti, a non sottovalutare le difficoltà e soprattutto a valorizzare le abilità. Non dimentichiamo: il primo mediatore didattico e’ l’insegnante. I PRINCIPALI STRUMENTI COMPENSATIVI INCLUDONO: L’utilizzo di libri in formato digitale ascoltati per mezzo di sintesi vocale e di programmi che ne consentano la gestione. L’utilizzo del computer con programmi di video-scrittura, dotati di correttore e controllo ortografici e grammaticali e sintesi vocale). L’utilizzo del registratore audio L’utilizzo della tavola pitagorica e delle tavole delle addizioni e delle sottrazioni. L’utilizzo della calcolatrice (anche nella versione parlante). L’utilizzo di tabelle delle regole ortografiche e grammaticali. L’utilizzo della tabella delle misure e delle formule geometriche. L’utilizzo di schemi (ad es. mappe concettuali) durante le interrogazioni. L’utilizzo della tabella dei mesi, dell’alfabeto nei diversi caratteri. Lettura di testi da parte dell’insegnante, di un adulto esperto, di un compagno di classe. LE PRINCIPALI MISURE DISPENSATIVE COMPRENDONO : La dispensa dalla lettura ad alta voce (a meno che non espressamente richiesta). La dispensa dalla studio mnemonico delle tabelline. La dispensa dalla scrittura veloce sotto dettatura. La dispensa dall’uso del vocabolario cartaceo. La dispensa, ove necessario, dallo studio della lingua straniera in forma scritta. Nelle verifiche scritte si dovrà o concedere più tempo per lo svolgimento della prova oppure ridurre il numero di esercizi, senza modificare gli obiettivi; eventualmente, si recupererà oralmente quanto non verificato per iscritto. Ricorso a prove scritte nelle materie tradizionalmente orali (storia, geografia, scienze). Valutazione delle prove scritte con modalità che tengano conto principalmente del contenuto piuttosto che della forma (ad es. errori ortografici e nell’utilizzo della punteggiatura non dovrebbero essere penalizzati). La valutazione nella lingua straniera dovrebbe privilegiare l’orale rispetto allo scritto (da cui, tuttavia, il bambino non può essere dispensato); nello scritto si privilegeranno esercizi di completamento e/o a risposta multipla. L’organizzazione di interrogazioni programmate. I COMPITI PER CASA Non dovrebbero essere dettati o fatti copiare dalla lavagna, ma essere messi a disposizione su fotocopia; quando ciò non sia possibile, l’insegnante dovrebbe accertarsi che siano stati correttamente trascritti sul diario. Dovrebbero venire assegnati in misura ridotta, soprattutto quando la riduzione non pregiudica i contenuti dell’apprendimento; la riduzione dovrebbe essere prevista soprattutto laddove il bambino è contemporaneamente impegnato in un intervento specialistico che impegna parte delle sue ore pomeridiane. Caratteristiche dei libri di testo: www.biblioaid.it IN SINTESI… COSA DEVE FARE L’INSEGNANTE CON UN RAGAZZO DSA. Fornire più tempo per copiare alla lavagna. Condurre ogni sforzo per costruire la fiducia in sé. Lasciare lavorare il ragazzo con il testo aperto. Fargli capire che comprendete le sue difficoltà senza compatirlo. Se non ha una diagnosi, e si ha un sospetto, mettersi in osservazione assieme ai colleghi. Se le difficoltà continueranno a presentarsi, chiedere un incontro con i genitori ed eventualmente con la ASL. Fargli usare, dove necessario, gli strumenti compensativi (tabelle, mappe concettuali, calcolatrice, registratore, personal computer con correttore ortografico). Ridurre lo studio delle lingue straniere in forma scritta. Incoraggiare il ragazzo e lodarlo. Preferire l’uso di matite o penne cancellabili. IN SINTESI… COSA DEVE FARE L’INSEGNANTE CON UN RAGAZZO DSA. Trovare qualcosa in cui riesce bene. Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove, anche durante gli esami finali. Assegnare meno compiti: ad es. fargli usare testi ridotti non per contenuto ma per quantità di pagine. Compiti ridotti, adattati o scritti al computer. Predisporre verifiche scalari. Programmare e concordare con l’alunno le verifiche. Valutare il contenuto del lavoro scritto, non l'ortografia, evitando di correggere gli innumerevoli errori nella scrittura. Valutare le risposte orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua straniera). Far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte sia orali. Utilizzare fotocopie pronte invece di copiatura dalla lavagna o di scrittura sotto dettatura. IN SINTESI… COSA NON DEVE FARE L’ INSEGNANTE CON UN RAGAZZO DSA. Non farlo leggere ad alta voce (se vuole leggere non impedirglielo). Non correggere "tutti" gli errori nei testi scritti. Non dare liste di parole da imparare a memoria. Non paragonarlo ad altri. Non definirlo lento, pigro, svogliato o stupido. Non farlo ricopiare il lavoro già svolto, perché scorretto o disordinato. Non ridicolizzarlo. Evitare l’utilizzo contemporaneo dei quattro caratteri (stampatello maiuscolo, stampatello minuscolo, corsivo minuscolo, corsivo maiuscolo). Evitare l’utilizzo contemporaneo dei quattro caratteri (stampatello maiuscolo, stampatello minuscolo, corsivo minuscolo, corsivo maiuscolo). Evitare di prendere appunti. Evitare lo studio mnemonico delle tabelline. Evitare lo studio della lingua straniera in forma scritta. Evitare il rispetto della tempistica per la consegna dei compiti scritti. Evitare la quantità dei compiti a casa. Evitare di copiare dalla lavagna. LA NORMATIVA VIGENTE SUI DSA LEGGE n.170 8 Ottobre 2010 Decreto Attuativo n. 5669 12 Luglio 2011 LINEE GUIDA PER IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI ALUNNI E DEGLI STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Allegate a D.M.12 Luglio 2011. Cosa dice la LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico. LEGGE N. 170 DELL’8 OTTOBRE 2010 La legge è stata ottenuta grazie a 10 anni di impegno di parlamentari di diversi schieramenti. Si inserisce coerentemente nel sistema scolastico italiano (Note, Decreti, Circolari…). Il 12 luglio 2011 è stato pubblicato il Decreto Attuativo (n. 5669) a cui sono allegate le Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA. Art. 1 E’ in vigore dal 2 Novembre 2010 la Legge n.170 che riconosce e definisce dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia quali Disturbi Specifici di Apprendimento denominati (DSA), che si manifestano in bambini con capacità cognitive adeguate e in assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma che possono costituire una limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana. La nuova Legge stimola la scuola ad individuare precocemente i DSA e definisce i luoghi del percorso diagnostico. Viene sancito il diritto degli alunni con diagnosi di DSA ad usufruire di misure educative e didattiche idonee lungo tutto il percorso scolastico. AI FINI DELLA NUOVA LEGGE COSA SI INTENDE PER DISLESSIA? DISLESSIA ART.1 Legge 8 Ottobre 2010 n.170 DISLESSIA un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà nell' imparare a leggere, in particolare nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero nella correttezza e nella rapidità della lettura. DISGRAFIA un disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nella realizzazione grafica. DISORTOGRAFIA un disturbo specifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nei processi linguistici di transcodifica. DISCALCULIA un disturbo specifico che si manifesta con una difficoltà negli automatismi del calcolo e dell’elaborazione dei numeri. ART. 2 FINALITA’ a) garantire il diritto all'istruzione; b) favorire il successo scolastico, anche attraverso misure didattiche di supporto, garantire una formazione adeguata e promuovere lo sviluppo delle potenzialità; c) ridurre i disagi relazionali ed emozionali; d) adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti; e) preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori nei confronti delle problematiche legate ai DSA; f) favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi; g) incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari durante il percorso di istruzione e di formazione; h) assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale COSA IMPLICA PER LA SCUOLA E IL DS: Curare la formazione delle classi per garantire allo studente con DSA un’équipe adeguata. Assicurare ai C. di C. risorse e informazioni adeguate. Garantire iniziative di recupero, se necessarie. COSA IMPLICA PER IL C. di C.: Acquisire conoscenze precise sull’allievo con DSA. Adottare una didattica inclusiva. Adottare una didattica individualizzata e personalizzata. Adottare misure compensative e dispensative idonee Redigere e revisionare periodicamente il PDP. Collaborare con la famiglia.