Produzione Biologica di Idrogeno Prof. Giorgio Mario Giacometti, Università di Padova " ...Io credo che l'acqua sarà un giorno usata come combustibile poichè l'idrogeno e l'ossigeno che la costitiuiscono, usati separatamente o insieme, forniranno un inesauribile sorgente di calore e luce......." Jules Verne: L'Isola Misteriosa Un sogno ? Energia pulita, rinnovabile, a basso costo: E' soltanto un sogno della fervida fantasia dello scrittore o una geniale intuizione della sua provata capacità anticipatoria? Da dove estraiamo oggi l’energia? Milioni di barili di petrolio al giorno (equivalenti) 300 200 100 0 1860 1900 1940 1980 2020 2060 2100 Source: John F. Bookout (President of Shell USA) ,“Two Centuries of Fossil Fuel Energy” International Geological Congress, Washington DC; July 10,1985. Episodes, vol 12, 257-262 (1989). Pollution Variazioni nella composizione dell’atmosfera 340 320 300 280 260 1200 1400 1600 1800 310 290 270 1000 1200 1400 1600 1800 Source: IPCC Third Assessment Report (2001) 250 2000 1500 1250 1000 750 1000 2000 Atmospheric concentration N2O (pbb) 1000 1750 1200 1400 1600 1800 2000 Atmospheric concentration CH4 (ppb) 360 Atmospheric concentration CO2 (ppm) CO2, CH4, e N20 – Mille anni di storia I Ministeri: dell’Economia e delle Finanze dell’Istruzione, Università e Ricerca dell’Ambiente della Tutela del Territorio delle Politiche Agricole e Forestali Fondo Integrativo Speciale per la Ricerca (FISR) PROGETTO ESECUTIVO PROGRAMMA STRATEGICO: “NUOVI SISTEMI DI PRODUZIONE E GESTIONE DELL’ENERGIA” Progetto-Obiettivo: Vettore Idrogeno Titolo del Progetto: Metodologie Innovative per la Produzione di Idrogeno da Processi Biologici Partners: Università degli Studi di Padova Dipartimento di Biologia Dipartimento di Chimica CRIBI (Centro Interdipartimentale per la Biotecnologie Innovative) Università degli Studi di Firenze Dipartimento di Biotecnologie agrarie ENEA Centro Ricerche Casaccia CNR ICB (Istituto di Chimica Biomolecolare, Napoli) ICTP (Istituto di Chimica e Tecnologia dei Polimeri, Napoli) ISE (Istituto per lo Studio degli Ecosistemi, Firenze) Idrogeno da fonti rinnovabili eolico Energia Energia solare solare idroelettrico Biomassa Biomassa Calore Calore Energia Energia meccanica meccanica Elettricità Elettricità Termolisi Termolisi Elettrolisi Elettrolisi Idrogeno Idrogeno Conversione Conversione Fotolisi Fotolisi Linee del Progetto Linea 1 Identificazione in natura e dimostrazione su scala pilota di processi microbici ibridi per la produzione di idrogeno. Linea 2 Produzione di idrogeno dall'acqua mediante micro-organismi fotosintetici. Linea 3 Sviluppo di fotobioreattori ad alta efficienza per la produzione d' idrogeno Impianto integrato per la produzione di H2 CO2 O2 separatore di gas Acqua Bioreattore generatore H2 Alghe Bioreattore generatore H2 Batteri Biomassa H2 Acque di scarico Prodotti utili Thermotoga Neapolitana: una nuova promessa per la produzione di idrogeno da bio-massa? Chlamydomonas reinhrdtii Produzione fotosintetica di H2 da H2O Le alghe verdi unicellulari coltivate in carenza di zolfo sviluppano idrogeno stabilmente ed in quantità notevole 10 µm Recenti dati sperimentali mostrano che 10 litri di coltura algale possono produrre 1-2 litri di H2/giorno sostanzialmente puro La velocità di evoluzione di H2 aumenta di dieci volte se alla coltura si aggiunge un donatore di elettroni artificiale come il metilviologeno ridotto. Ciò dimostra la potenzialità di questo sistema Photosynthetic Pathways Sun Chl antenna H+ STROMA membrane PS II e- 2H2O H+ H+ PQ-pool e H+ H+ starch H2 Fd Cyt b6/f O2 LUMEN Chl antenna CO2 e H2ase ADP + P ATPase H+ PS I H+ H+ H+ ATP H+ Carenza di zolfo Si tratta di un metodo per deprimere l'attività del PSII , e minimizzare l'evoluzione di ossigeno. In queste condizioni la coltura raggiunge una sostanziale anaerobiosi, si ha rapida induzione di Hasi e evoluzione sostenuta di H2 Melis (2002) IJHE 27,1217 Problemi che si possono affrontare per migliorare l’efficienza del sistema 1. Metodi per separare nel tempo la produzione di ossigeno e idrogeno (alternativi alla carenza di zolfo) 2. Metodi per massimizzare l’efficienza fotosintetica (riduzione dell’antenna) 3. Metodi per ridurre la sensibilità della H2asi all’ossigeno (ingegnerizzazione dell’enzima) 4. Metodi per aumentare la concentrazione di H2asi nello stroma cellulare (sovraespressione) 5. Approfondimento della conoscenza delle vie del metabolismo energetico dell’organismo (clororespirazione, ossidasi alternative) Qual è il meccanismo attraverso cui la carenza di zolfo limita l'attività del PS 2? 16 integral subunits 3 lumenal subunits 36 Chlorophyll a 7 all trans carotenoids 1 heme b, 1heme c 1 non-heme iron 2 phephytins 2 bicarbonates Alla luce, la proteina D1 del PS2 necessita di sintesi continua per essere rimpiazzata nei centri di reazione dove viene continuamente degradata dalla fotoinibizione. In carenza di zolfo, la sintesi proteica è inibita in larga misura ed è possibile solo utilizzando zolfo endogeno. La deprivazione di zolfo è un metodo drastico per inibire il PS2, e dopo 3-4 giorni è necessario rivitalizzare le cellule. Nel periodo ditempo dal raggiungimento dell'anaerobiosi alla fine del ciclo, la produzione di H2 inizia gagliarda ma va decrescendo nel tempo fino a circa zero dopo 90-100 ore. Osservazione: Non è necessario inibire in modo generale la sintesi proteica per ottenere l’inibizione del PS2. Possibile soluzione: Ingegnerizzare C.reinhardtii in modo che l'attività del PS2 possa essere regolata a piacere mediante un segnale esterno (es. luce infrarossa ) Strategia utilizzata: Selezione di un mutante PS2-incompetente per l'assenza di un fattore nucleare X la cui espressione è posta sotto il controllo di un promotore attivabile da un segnale esterno (es. luce infrarossa). Il segnale (luce infrarossa) funziona come un interruttore che modula a piacere e specificamente l'attività del PS2 In queste condizioni, l'organismo non subisce alcuno stress e, in anaerobiosi, la produzione di H2 dovrebbe sostenersi al massimo livello per periodi significativamente più lunghi. Problemi che si possono affrontare per migliorare l’efficienza del sistema 1. Metodi per separare nel tempo la produzione di ossigeno e idrogeno (alternativi alla carenza di zolfo) 2. Metodi per massimizzare l’efficienza fotosintetica (riduzione dell’antenna) 3. Metodi per ridurre la sensibilità all’ossigeno della H2asi (ingegnerizzazione dell’enzima) 4. Metodi per aumentare la concentrazione di H2asi nello stroma cellulare (sovraespressione) 5. Approfondimento della conoscenza delle vie del metabolismo energetico dell’organismo (clororespirazione, ossidasi alternative) Il gradiente di luce nel bioreattore diminuisce l’efficienza di conversione della luce: le cellule degli strati esterni fanno ombra a quelle più interne Luce Luce Ecesso di luce dissipato in calore: bassa efficienza di conversione Bassa luce limita il metabolismo e la produzione di idrogeno Possibile solutione: CP26 ridurre le dimensioni dell’antenna LHCII LHCII CP29 CP24 RC ¾Ceppi che non esprimono LHCII sono diponibili. La luce viene assorbita meno dagli strati esterni e penetra più in profondità aumentando l’efficienza di conversione Tuttavia, c’è un problema CP26 LHCII LHCII CP29 CP24 RC ¾ Il sistema delle antenne non serve solo a catturare l’energia luminosa e trasmetterla al centro di reazione, ma fornisce anche un sistema di protezione contro l’eccesso di luce (dissipandone l’energia in calore) ¾In assenza di esso il fotosistema non sopravvive che per tempi molto limitati ! La dimensione dell’antenna deve essere ridotta senza limitare la sua funzione di fotoprotezione CP26 LHCII LHCII CP29 CP24 RC Per questo è necessario scegliere quali componenti dell’antenna eliminare Duplice ruolo dei complessi antenna: Cattura della luce e fotoprotezione I diversi membri della famiglia multigenica hanno funzioni specializzate. Possono essere più efficienti come antenna o nella fotoprotezione E’ quindi possibile: ¾Identificare e studiare in Chlamydomonas i geni specializzati nella cattura della luce e quelli specializzati nella fotoprotezione …. ¾.. E usare questa informazione per ottimizzare la crescita e l’efficienza di conversione nei foto-bioreattori Problemi che si possono affrontare per migliorare l’efficienza del sistema 1. Metodi per separare nel tempo la produzione di ossigeno e idrogeno (alternativi alla carenza di zolfo) 2. Metodi per massimizzare l’efficienza fotosintetica (riduzione dell’antenna) 3. Metodi per ridurre la sensibilità all’ossigeno della H2asi (ingegnerizzazione dell’enzima) 4. Metodi per aumentare la concentrazione di H2asi nello stroma cellulare (sovraespressione) 5. Approfondimento della conoscenza delle vie del metabolismo energetico dell’organismo (clororespirazione, ossidasi alternative) Mechanism of H2 Production Respiration Mitochondrial Starch and protein degradation ee- (20%) O2 NAD(P)H-PQ oxidoreductase PS II 2H2O H2 H2ase e(80%) PQ-pool regulation e- PS I Chlororespiration? PQ-oxidase (O2) CO2 Fd Benson-Calvin Cycle Ingegnerizzazione dell'enzima Sono stati ottenuti mutanti di C.reinhardtii selezionati per la produzione di idrogeno sotto pressione crescente di ossigeno. I fenotipi parzialmente resistenti all'ossigeno sembrano dovuti mutazioni puntuali nel gene dell'Hasi. Ciò suggerisce che dovrebbe essere possibile ottenere un enzima almeno parzialmente tollerante l'ossigeno mediante mutagenesi sito specifica. Conclusione: La realizzazione di un sistema per la produzione continuata di idrogeno, basato su un organismo fotosintetico eucariote, è teoricamente possibile, a portata dei mezzi e delle competenze impegnate nella ricerca e soddisfa contemporaneamente due requisiti fondamentali: Estrazione diretta dell'idrogeno dall'acqua a spese dell'energia solare, quindi con la massima efficienza teorica Produzione di H2 puro senza nessun tipo di contaminante o altro prodotto pericoloso per l'ambiente. Sulla base delle considerazioni esposte, quali sono le prospettive per un' applicazione pratica del " bio-idrogeno" nel futuro? 1. I problemi dell'effetto serra e l'inquinamento dell'aria nelle città rendono non più derogabile l'impiego di energie alternative, non inquinanti, come l'idrogeno 2. Un aumento considerevole della richiesta di idrogeno che si aggiunga a quella attuale di 6.4x109 GJ/anno renderebbe importante, anche da un punto di vista economico, prendere in seria considerazione l'opzione biotecnologica, per la quale tuttavia è necessario attrezzarsi col dovuto anticipo 3. Un vantaggio economico può provenire dal fatto che gli stessi impianti per la produzione del bio-idrogeno potranno fornire, come produzione laterale, composti ad alto valore aggiunto quali astaxantina, β-carotene, clorofilla, acidi grassi ω-3, ficocianine, proteine, vitamine. 4. L’aumento di conoscenze sui meccanismi catalitici dell’ Hasi aiuterà inoltre a produrre catalazzatori inorganici efficienti per la fotolisi diretta dell’acqua grazie per l'attenzione CO2 O2 separatore di gas Acqua Bioreattore generatore H2 Alghe Bioreattore generatore H2 Batteri Biomassa H2 Acque di scarico Prodotti utili