VIRUS DEL MIRTILLO GIGANTE AMERICANO VIRUS DEL MIRTILLO GIGANTE AMERICANO Blueberry Scorch Virus (BlScV) è una malattia infettiva potenzialmente molto grave che può compromettere la coltivazione del mirtillo. Dalle indagini effettuate negli anni 2006 e 2007 (Pansa, et al. 2011) le cultivar più colpite, in ordine decrescente, sono state Blueray, Berkeley, Bluecrop, Bluechip, Coville, Duke, Patriot. E’ utile quindi che tutti i produttori eseguano un monitoraggio costante degli appezzamenti e intervengano tempestivamente in presenza di piante sospette SINTOMATOLOGIA Durante il periodo della fioritura-allegagione si possono evidenziare estese necrosi sui fiori e giovani germogli, clorosi e arrossamenti fogliari. Altro caratteristico sintomo può essere l’effetto “bruciatura” di foglie e fiori. Sui fiori, i sintomi possono essere confusi con danni da gelate tardive o attacchi precoci di botrite. I frutti, vanno incontro a disidratazione e rimangono attaccati alla pianta anche in estate. Anche le foglie possono seccare e rimanere attaccate al germoglio che rimane di colore verde. Su piante meno colpite, durante la stagione vegetativa, i nuovi germogli emessi possono non presentare sintomi ed assumere un aspetto sano. La comparsa dei primi sintomi può avvenire dopo 1 o 2 anni dall’infezione (periodo di latenza) e inizia a carico di uno o due rametti per poi diffondersi su tutta la pianta. La sintomatologia può variare in funzione della varietà, dell’annata e da pianta a pianta. Sintomi di BlScV su Berkeley TRASMISSIONE Il virus è trasmesso principalmente da afidi (Ericaphis scammelli), in modalità non persistente e per brevi durate. La trasmissione è possibile anche con l’utilizzo di materiale di propagazione infetto, mentre non si trasmette attraverso il contatto tra le piante o l’uso di forbici. Effetto “bruciatura” dei fiori e delle foglie LOTTA Non esiste una cura al virus per cui la lotta si basa esclusivamente sulla prevenzione dalle infezioni. Di seguito si riportano alcuni accorgimenti da attuare nella gestione dell’impianto: • Allestire i nuovi impianti solo con piante certificate virus esenti. • Durante la fioritura effettuare attenti controlli all’interno del frutteto. • In presenza di sintomi sospetti segnare la pianta e allertare i servizi di consulenza tecnica. E’ consigliabile raccogliere una decina di foglie fresche o un rametto da inviare al laboratorio di diagnostica per la conferma della positività. • Estirpare e bruciare tempestivamente i cespugli infetti. Il virus si trova anche all’interno delle radici per cui è necessario rimuoverle. • Le indagini sul vettore hanno dimostrato che le infestazioni afidiche, in particolare di E. scammelli, possono presentare gravità variabile in funzione di località e annata e, in alcuni casi, possono essere contenute in modo determinante dai limitatori naturali, quali gli imenotteri parassitoidi. 133