I pericoli del gioco d`azzardo in scena al Vulkano

I pericoli del gioco d'azzardo in scena al Vulkano di San
Bartolo con "Il giocatore" di Martinelli
Lunedì 26 Gennaio 2015
Dal 30 gennaio al 15 febbraio. Ravenna Teatro organizza anche quattro giornate di
approfondimento dal titolo "Per non morire di gioco d’azzardo" (11-14 febbraio)
Dopo essere stato presentato come opera lirica al Festival di Spoleto per Opera Nova 2014, "Il giocatore" di Marco
Martinelli, ideato da Marco Martinelli ed Ermanna Montanari, viene presentato in una nuova modalità scenica a Vulkano a
San Bartolo per Ravenna viso-in-aria dal 28 gennaio 30 gennaio al 15 febbraio.
Con "Il giocatore", Marco Martinelli ci porta a contatto con il pericolo del gioco d’azzardo, indaga la doppiezza dell’animo
umano attratto morbosamente da sfide autodistruttive. Una dipendenza interpretata magnificamente da un Alessandro
Argnani trasfigurato nei panni di un giocatore vittima dei suoi aguzzini.
Il Teatro delle Albe torna nel intimo spazio scenico di Vulkano a San Bartolo dopo aver appassionato molte persone con
Amore e anarchia con Luigi Dadina e Michela Marangoni. Contemporaneamente Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi di
Marco Martinelli con Ermanna Montanari nei panni del premio Nobel per la Pace sta proseguendo la fortunata tournée che
porterà lo spettacolo in scena a Parma (teatro Al Parco, 21 febbraio), Udine (Palamostre, 27 febbraio) e Milano (teatro Elfo
Puccini dal 3 al 14 marzo).
"Il giocatore racconta la caduta vertiginosa di un giocatore di slot machine, di un annegare nell’azzardo, dove ogni legame
affettivo viene sacrificato sull’altare del niente - : spiega Marco Martinelli, drammaturgo e regista dello spettacolo. - Amara è la
sua fine e, nel suo malato sogno di potenza, delira da solo dal fondo di un fossato di campagna, colpito a morte dai suoi
strozzini, allo stesso tempo vittima e carnefice di se stesso. Il gioco è una sfinge. Come una sfinge, ci interroga sulla nostra
natura. E se siamo noi a interrogarlo, a interrogarne il concetto, l’essenza, la presenza millenaria nella storia dell’umanità,
come un oracolo antico ci fornisce risposte ambigue: il gioco può manifestarsi come la voragine dell’autodistruzione solitaria,
oppure, al contrario, come il senso più alto e bello dello stare insieme, del miracolo della convivenza. Il gioco può rivelarsi
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strumento demonico o danza angelica, inferno o paradiso, perché va al fondo della nostra enigmatica natura umana. Il bivio è
lì, davanti ai nostri occhi incerti e titubanti di pellegrini, e non vi è nessuna guida sicura che possa suggerirci la strada: è la
nostra sorte che è in gioco, e tocca a noi e solo a noi scommettere su quale via prendere. E la scommessa non la si fa una
volta per tutte: è una sfida da rinnovare ogni giorno, ad ogni ora di ogni giorno il bivio si ripresenta, implacabile. Dobbiamo
puntare, in fondo, sulla strada da percorrere, è il nostro destino, la nostra destinazione: e siamo incastrati, non ci è possibile
non scegliere, non possiamo non stare al gioco, al gioco della vita e della morte, non possiamo eludere e scappare. Il prezzo,
e le conseguenze della giocata, saremo solo noi a pagarli: quel che, forse, possiamo e dobbiamo scegliere, è da chi e da che
cosa lasciarci afferrare".
Dall’11 al 14 febbraio alla Casa Circondariale di Ravenna, al Palazzo del Cinema e dei Congressi, e al Teatro Rasi si svolgerà
Per non morire di gioco d’azzardo, quattro giornate di approfondimento tra proiezioni di documentari, incontri e un
convegno, con la partecipazione di artisti, giornalisti e studiosi che stanno indagando questo fenomeno. Il progetto è
realizzato da Ravenna Teatro grazie alla collaborazione del Comune di Ravenna Assessorato ai Servizi Sociali, Gruppo dello
Zuccherificio e Ravenna Cinema.
Il giocatore di Marco Martinelli, con Alessandro Argnani, musiche originali appositamente composte da Cristian Carrara,
spazio scenico e costumi di Ermanna Montanari e luci di Enrico Isola.
Biglietti intero 8 euro - ridotto *soci Coop Adriatica, ARCI e Abbonati alla Stagione di Prosa, under30 e over65, partecipanti
non-scuola e MEME 5 euro
Informazioni e prenotazioni (posti limitati . prenotazione consigliata Ravenna Teatro - tel. 0544 36239 - 333 7605760 (attivo le
sere di spettacolo) lunedì dalle 15 alle 18 e da martedì a venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 [email protected] - facebook.com/ravennateatro
VulKano · via Cella 261 San Bartolo (per accedere a VulKano è necessario sottoscrivere la tessera associativa di 0.50€) |
Cultura, Spettacolo
Commenti
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Ma non erano andati in pensione. Che pizza quei due.26/01/2015 - BILANCIA
È un teatro di servizio, quindi. Si sviscera un problema e poi si propone la soluzione. Un welfare-theatre. Molto
interessante.26/01/2015 - peterstillman
... oppure un sottoprodotto del teatro padagogico alla Brecht. Ma molto più comico.28/01/2015 - Raskolnikov
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