Si spalancano le porte di fiInfernofl, al via lo

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24 maggio 2017
Si spalancano le porte di “Inferno”,
al via lo spettacolo itinerante
Alla Tomba di Dante
Dal 25 maggio al 3 luglio
Inferno, diretto da Marco Martinelli ed Ermanna Montanari e commissionato da
Ravenna Festival, è lo spettacolo che inaugura il programma della XXVIII
edizione del Festival il 25 maggio (34 repliche fino al 3 luglio, esclusi i lunedì e
sabato 17 giugno). A seguito, nei mesi scorsi, di una “Chiamata pubblica”
aperta a tutti, sono 700 i cittadini (ravennati e non) coinvolti con gli attori e le
guide del Teatro delle Albe all’interno di un Teatro Rasi – ex convento delle
clarisse – completamente trasformato nella città di Dite.
Marco Martinelli ed Ermanna Montanari hanno raccolto la scommessa di
trasfigurare in teatro il capolavoro che ha dato origine alla lingua e alla
letteratura italiana. La parola “teatron”, “visione”, la ritroviamo nella definizione
che Dante stesso dà della sua opera, “mirabile visione”, mirabile teatro quindi,
capace di accogliere nel suo campo visivo l’umanità nelle sue molteplici
esperienze. La chiave con cui le Albe tradurranno il “trasumanar” dantesco è
pensare l’opera nei termini della sacra rappresentazione medievale e del
teatro rivoluzionario di massa di Majakovskij: tutta la città è un palcoscenico,
tutti i cittadini sono chiamati a partecipare, a “farsi luogo”, a farsi comunità.
Ezra Pound definisce Dante l'Everyman: infatti è l'umanità intera che fa quel
viaggio, difficile ma salvifico, dallo smarrimento nella “selva oscura” fino alla
visione celeste. Non si costruiscono edifici teatrali nell’epoca di Dante, il
palcoscenico è ovunque, dalle chiese alle piazze: e nei “misteri” i giullari
professionisti vengono affiancati da centinaia di cittadini, molti in veste di
“figuranti”, altri che pensano a costruire le scene, i costumi, le luci. È una città
intera che si mette in scena, e mette in scena la propria visione civile e
filosofica.
“Quella della Divina Commedia – spiegano Montanari e Martinelli – è una
sfida che culliamo dall’adolescenza, da quando, nella stessa aula scolastica
del liceo Dante Alighieri di Ravenna, ascoltavamo per la prima volta la musica
di quei versi. Questo è il nostro intento: misurarci con quella poesia vertiginosa
senza tradirla e senza rimanerne schiacciati. Prendere seriamente l’intento
dell’autore, anacronistico e presuntuoso rispetto ai nostri tempi, quando dice
che scopo del suo poema è quello di indicare al lettore la via verso la ‘felicità’”.
I cori. I 700 cittadini (600 ravennati, 100 da fuori città) che hanno risposto alla
chiamata pubblica per partecipare a Inferno sono stati divisi in vari cori, tra cui
il coro dei cittadini (canti I e II), quello “dei Soldati”, “di Paolo e Francesca”
(canto V), degli “Avari e scialacquatori” (canto VII), il coro “Erinni e Arpie”
(canti VIII, IX e XIII), il “Flegetonte” (canto XII), gli “Usurai, i Ruffiani e i
Simoniaci” (canto XVII, XVIII, XIX), il coro dei diavoli, guidati da Malacoda
(canto XXI), dei “serpenti” (canti XXIV e XXV). A questi si aggiungono i cori
esterni di “scene e tecnici”, “costumi, trucco e parrucco”, “musicisti” e
“organizzatori”.
La struttura dello spettacolo. Nell’Inferno delle Albe Dante sarà lo
spettatore, che farà il viaggio fisico e spirituale attraverso i gironi infernali. E se
il Dante “figura” è lo spettatore, il suo Virgilio, la sua guida, lo attenderà al
sepolcro del Sommo Poeta, nel cuore del centro storico di Ravenna, dove la
rappresentazione avrà inizio: qui lo spettatore sarà infatti accolto da una
enigmatica coppia di “custodi” di quello spazio (gli stessi Montanari e
Martinelli). Da lì i custodi-guide condurranno lo spettatore-Dante fino al teatro
Rasi – già chiesa romanica di Santa Chiara, convertita in teatro alla fine
dell’Ottocento – che si trasformerà per 34 giorni (34 come i canti dell’Inferno)
nell’universo infero. Lo spettatore si troverà ad attraversare tutto lo spazio del
teatro, completamente trasformato nelle bolge infernali. Non ci si siederà
dunque davanti a un sipario chiuso attendendo l’inizio della rappresentazione,
ma ci si sposterà da un luogo all’altro del teatro, per incontrare cori e masse di
dannati e figure singole ed emblematiche, cui daranno voce e corpo gli attori
delle Albe e altri attori ospiti: Paolo e Francesca, Farinata degli Uberti,
Cavalcante Cavalcanti, le tre Erinni, Pier delle Vigne, Brunetto Latini,
Malacoda e Malebranche, Vanni Fucci, Ulisse, il conte Ugolino.
Info e prevendite: tel. 0544 249244 – www.ravennafestival.org
Biglietti: 20 euro (18 ridotto) il biglietto per INFERNO, spettacolo itinerante
con partenza dalla Tomba di Dante Alighieri alle ore 20.
Collegamento sorgente: http://www.ravenna24ore.it/news/ravenna/0076640-si-spalancano-porteinferno-al-spettacolo-itinerante
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