epistola agli efesini - Chiesa Cristiana Evangelica Il Libro della Vita

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EPISTOLA AGLI EFESINI
INTRODUZIONE:
Efesini si è molto ispirata a Colossesi e propone una riflessione sulla natura e
sul compito della chiesa universale.
Ci sono dei paralleli e delle affinità anche con gli scritti del Qumrâm. Lo stile è
liturgico.
In questa epistola troviamo le numerose metafore che descrivono la Chiesa: il
corpo di Cristo (1:23 “che è il corpo di lui, il compimento di colui che porta a
compimento ogni cosa in tutti.“), il tempio di Cristo (2:20-22 “Siete stati
edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Cristo Gesù stesso
la pietra angolare, 21 sulla quale l'edificio intero, ben collegato insieme, si va
innalzando per essere un tempio santo nel Signore. 22 In lui voi pure entrate
a far parte dell'edificio che ha da servire come dimora a Dio per mezzo dello
Spirito.”), la sposa di Cristo (5:25-32 “Mariti, amate le vostre mogli, come
anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei, 26 per santificarla
dopo averla purificata lavandola con l'acqua della parola, 27 per farla
comparire davanti a sé, gloriosa, senza macchia, senza ruga o altri simili
difetti, ma santa e irreprensibile. 28 Allo stesso modo anche i mariti devono
amare le loro mogli, come la loro propria persona. Chi ama sua moglie ama se
stesso. 29 Infatti nessuno odia la propria persona, anzi la nutre e la cura
teneramente, come anche Cristo fa per la chiesa, 30 poiché siamo membra del
suo corpo. 31 Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua
moglie e i due diverranno una carne sola. 32 Questo mistero è grande; dico
questo riguardo a Cristo e alla chiesa.”).
CONTESTO:
Probabilmente la lettera viene scritta a causa del rapporto esclusivo tra i giudei
convertiti, che si separavano dai Gentili convertiti. Questo spiegherebbe il
tema, che è quello dell'unità cristiana.
TEMA:
L'unità della chiesa. 4:13 “ fino a che tutti giungiamo all'unità della fede e della
piena conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomini fatti, all'altezza della
statura perfetta di Cristo”.
STRUTTURA:
1:1-2
Indirizzo e saluti
1:3-14
Lunga benedizione (inno a Dio)
1:15-16
Rendimento di grazie
1:17-23
Intercessione perchè i destinatari conoscano di più Dio
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2:1-6:9
CORPO DELLA LETTERA:
Parte dogmatica > cap. 2-3 Paolo ricorda il passato pagano dei
destinatari. Cristo, mediante la croce, ha unito ciò che era diviso e
ha creato un solo corpo che si compone di giudei e pagani. Si
conclude con una intercessione seguita da una dossologia.
Parte parenetica > cap. 4-6:9 Si focalizza sull'unità della chiesa:
un solo corpo, un solo spirito, una sola speranza, un solo
battesimo...
I vari ministeri permettono alla chiesa di compiere ciò a cui è stata
destinata: l'unità della fede. Si conclude con i codici domestici
come Colossesi.
6:10-20
Esortazione finale che si concentra sul combattere le potenze del
male.
6:21-24
Conclusione. Efesini non contiene un elenco di saluti.
CORPO DELLA LETTERA:
CAP. 1 > In questo capitolo tra i saluti, l'intercessione, il rendimento di grazie,
troviamo una bella esposizione trinitaria. La chiesa esiste grazie al piano di Dio
Padre (1:3-6 “Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che
ci ha benedetti di ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo. 4 In
lui ci ha eletti prima della creazione del mondo perché fossimo santi e
irreprensibili dinanzi a lui, 5 avendoci predestinati nel suo amore a essere
adottati per mezzo di Gesù Cristo come suoi figli, secondo il disegno benevolo
della sua volontà, 6 a lode della gloria della sua grazia, che ci ha concessa nel
suo amato Figlio.”), la grazia è data tramite Dio il Figlio (1:6-12 “a lode della
gloria della sua grazia, che ci ha concessa nel suo amato Figlio. 7 In lui
abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, il perdono dei peccati secondo
le ricchezze della sua grazia, 8 che egli ha riversata abbondantemente su di
noi dandoci ogni sorta di sapienza e d'intelligenza, 9 facendoci conoscere il
mistero della sua volontà, secondo il disegno benevolo che aveva prestabilito
dentro di sé, 10 per realizzarlo quando i tempi fossero compiuti. Esso consiste
nel raccogliere sotto un solo capo, in Cristo, tutte le cose: tanto quelle che
sono nel cielo, quanto quelle che sono sulla terra. 11 In lui siamo anche stati
fatti eredi, essendo stati predestinati secondo il proposito di colui che compie
ogni cosa secondo la decisione della propria volontà, 12 per essere a lode della
sua gloria; noi, che per primi abbiamo sperato in Cristo.”) e l'applicazione di
questa grazia viene per mezzo della potenza dello Spirito Santo (1:13-14 “In
lui voi pure, dopo aver ascoltato la parola della verità, il vangelo della vostra
salvezza, e avendo creduto in lui, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo
che era stato promesso, 14 il quale è pegno della nostra eredità fino alla piena
redenzione di quelli che Dio si è acquistati a lode della sua gloria.”).
Nella preghiera per la chiesa, Paolo chiede che sia ripiena di sapienza,
conoscenza e rivelazone (1:17-18 “ affinché il Dio del nostro Signore Gesù
Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione perché
possiate conoscerlo pienamente; 18 egli illumini gli occhi del vostro cuore,
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affinché sappiate a quale speranza vi ha chiamati, qual è la ricchezza della
gloria della sua eredità che vi riserva tra i santi,”), e di potenza (1:19 “e qual è
verso di noi, che crediamo, l'immensità della sua potenza.“) e che viva sotto la
guida di Cristo (1:22-23 “Ogni cosa egli ha posta sotto i suoi piedi e lo ha dato
per capo supremo alla chiesa, 23 che è il corpo di lui, il compimento di colui
che porta a compimento ogni cosa in tutti”).
CAP. 2 > Dal v. 1 al v. 10 Paolo parla dela relazione tra Dio e la chiesa. C'è un
contrasto tra la vecchia vita e quella nuova in Cristo.
Dal v. 11 al v. 22 Paolo descrive la relazione del credente con il mondo. Il
credente deve ricordarsi che era nemico di Dio (11-12 “ Perciò, ricordatevi che
un tempo voi, stranieri di nascita, chiamati incirconcisi da quelli che si dicono
circoncisi, perché tali sono nella carne per mano d'uomo, voi, dico, 12
ricordatevi che in quel tempo eravate senza Cristo, esclusi dalla cittadinanza
d'Israele ed estranei ai patti della promessa, senza speranza e senza Dio nel
mondo”), ma ora è stato riconciliato in Gesù Cristo (13-18 “Ma ora, in Cristo
Gesù, voi che allora eravate lontani siete stati avvicinati mediante il sangue di
Cristo. 14 Lui, infatti, è la nostra pace; lui che dei due popoli ne ha fatto uno
solo e ha abbattuto il muro di separazione abolendo nel suo corpo terreno la
causa dell'inimicizia, 15 la legge fatta di comandamenti in forma di precetti,
per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo facendo la pace; 16 e
per riconciliarli tutti e due con Dio in un corpo unico mediante la sua croce,
sulla quale fece morire la loro inimicizia. 17 Con la sua venuta ha annunciato
la pace a voi che eravate lontani e la pace a quelli che erano vicini; 18 perché
per mezzo di lui gli uni e gli altri abbiamo accesso al Padre in un medesimo
Spirito.”) e incorporato nella famiglia di Dio. Ora il credente è il tempio di Dio
(19-22 “Così dunque non siete più né stranieri né ospiti; ma siete concittadini
dei santi e membri della famiglia di Dio. 20 Siete stati edificati sul fondamento
degli apostoli e dei profeti, essendo Cristo Gesù stesso la pietra angolare, 21
sulla quale l'edificio intero, ben collegato insieme, si va innalzando per essere
un tempio santo nel Signore. In lui voi pure entrate a far parte dell'edificio che
ha da servire come dimora a Dio per mezzo dello Spirito.“).
CAP. 3 > In 3:2 (“Senza dubbio avete udito parlare della dispensazione della
grazia di Dio affidatami per voi”) l‘autore sembra non conoscere i destinatari e
nella lettera non vi è nessun riferimento ad essi: i saluti sono come quelli di
Colossesi.
Per questo si pensa che Efesini sia una riedizione di Colossesi .
Dal v. 1 al 13 Paolo sostiene che la chiesa è chiamata rivelare la sapienza di
Dio a questo mondo. AL v. 3 “vale a dire che gli stranieri sono eredi con noi,
membra con noi di un medesimo corpo e con noi partecipi della promessa fatta
in Cristo Gesù mediante il vangelo” dice che i Gentili sono partecipi delle
promesse di Dio come il popolo ebraico e tutto ciò doveva avvenire per fede.
CAP. 4 > Qui comnincia a svilupare il tema dell'unità.
C'è unità anche nella diversità (1-17). C'è un solo Signore, una sola fede, un
solo battesimo, un unico Padre. Però c'è della diversità ecco perchè Paolo
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afferma che ci sono molte membra che formano un unico corpo in Cristo (716).
Dobbiamo mettere via la vecchia vita e indossare quella nuova come se fose
un vestito (vv. 22-25 “avete imparato per quanto concerne la vostra condotta
di prima a spogliarvi del vecchio uomo che si corrompe seguendo le passioni
ingannatrici; 23 a essere invece rinnovati nello spirito della vostra mente 24 e
a rivestire l'uomo nuovo che è creato a immagine di Dio nella giustizia e nella
santità
che
procedono
dalla
verità.
25 Perciò, bandita la menzogna, ognuno dica la verità al suo prossimo perché
siamo membra gli uni degli altri.”) e comportaci in modo degno della vocazione
che ci è stata rivolta (v. 1). Dobbiamo camminare (vv. 1-3 ):
● umilmente
● amorevolmente
● pacificamente
Il nostro modo di vivere deve corrispondere al nostro credo. Dobbiamo mettere
da parte la menzogna, l'amarezza, lal rabbia e le parole aspre. Siamo figli di
luce e pertanto non dobbiamo avere a che fare con le opere dlele tenebre (vv.
31-32 “Via da voi ogni amarezza, ogni cruccio e ira e clamore e parola
offensiva con ogni sorta di cattiveria! 32 Siate invece benevoli e misericordiosi
gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda come anche Dio vi ha perdonati
in Cristo.”).
CAP. 5 > Camminare nella purezza, nell'amore, nella luce, nella saggezza e
nella pienezza dello Spirito (1-21). Il cammino di un crsitiano deve essere un
cammino:
● nell'amore (v. 1-2 “Siate dunque imitatori di Dio, perché siete figli da lui
amati; 2 e camminate nell'amore come anche Cristo vi ha amati e ha
dato se stesso per noi in offerta e sacrificio a Dio quale profumo di odore
soave.”)
● nella luce (v. 8 “perché in passato eravate tenebre, ma ora siete luce nel
Signore. Comportatevi come figli di luce”)
● nella prudenza (vv. 15-16 “Guardate dunque con diligenza a come vi
comportate; non da stolti, ma da saggi; 16 ricuperando il tempo perché i
giorni sono malvagi.”)
Inoltre, dobbiamo essere riempiti di Spirito Santo (vv. 18-20 “Non ubriacatevi!
Il vino porta alla dissolutezza. Ma siate ricolmi di Spirito, parlandovi con salmi,
inni e cantici spirituali, cantando e salmeggiando con il vostro cuore al
Signore; 20 ringraziando continuamente per ogni cosa Dio Padre, nel nome del
Signore nostro Gesù Cristo”).
Codici domestici: i mariti devono amare le mogli come Cristo ha amato la
Chiesa (22-23).
CAP. 6 > Continuano i codici domestici: i bambini devono essere sottomessi ai
genitori (vv. 1-3 “ Figli, ubbidite nel Signore ai vostri genitori, perché ciò è
giusto. 2 Onora tuo padre e tua madre (questo è il primo comandamento con
promessa) 3 affinché tu sia felice e abbia lunga vita sulla terra.”), ma allo
stesso tempo i padri non devono provocare l'ira dei loro bambini (v. 4 “E voi,
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padri, non irritate i vostri figli, ma allevateli nella disciplina e nell'istruzione del
Signore.“). Doveri dei servi e dei padroni. Poi si parla del conflitto della chiesa.
La chiesa vive in un ambiente ostile e deve indossare l'armatura di Cristo (1020) per resistere agli attacchi. Dobbiamo fortificarci nel Signore (v. 10 “Del
resto, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza.”) e imparare a
rivestirci dell'armatura di Cristo pregando del continuo.
Dal v. 21 al 24 c'è la conclusione e il verso finale è una dossologia.
PARTICOLARITA':
ECLESIOLOGIA: è il tema teologico dominante in questa epistola ed è molto
più sviluppato che nelle lettere di Paolo.
SOTERIOLOGIA:1 la dottrina della giustificazione per fede è trasformata.
INNO BATTESIMALE: 4:8 “Per questo è detto: «Salito in alto, egli ha portato
con sé dei prigionieri e ha fatto dei doni agli uomini».“ e 5:14 “poiché tutto ciò
che è manifesto, è luce. Per questo è detto: «Risvègliati, o tu che dormi, e
risorgi dai morti, e Cristo ti inonderà di luce”
TERMINI VARI: “mistero” - Paolo intendeva la salvezza, mentre Efesini intende
la partecipazione dei Gentili alla salvezza con i giudei.
HAPAXLEGOMENA: ci sono 35 hapaxlegomena. 41 termini non si trovano nel
Corpus Paolino.
AUTORE:
Colossesi ed Efesini hanno una stretta relazione nel vocabolario e nello stile.
Secondo l'autore apostoli e profeti costituiscono il fondamento della chiesa
della quale Cristo è la pietra angolare. Questa affermazione non sarebbe
concepibile per Paolo, che crede che Cristo è il fondamento della chiesa. Solo i
carismi di predicazione e direzione vengono ripresi in Efesini, il che denota una
struttura ecclesiale diversa da quella di Paolo. Paolo aveva abitato ad Efeso per
due anni ed è molto strano che abbia scritto una lettera in termini così generici
ad una chiesa che conosceva molto bene.
L'autore è diverso da quello di Colossesi (per le differenze teologiche), era
probabilmente un cristiano proveniente dal giudaismo ellenistico.
Conosceva tutte le epistole di Paolo tranne Filippesi. Ci sono legami anche con
1 Pietro. Ricorre a materiale esistente, forse elabora del materiale liturgico.
DESTINATARI:
Efeso è stata una città importante nella storia della Chiesa, infatti nel 431 d.C.
si è tenuto il Concilio di Efeso. Si sa solamente che erano dei pagano-cristiani
(2:11 “ Perciò, ricordatevi che un tempo voi, stranieri di nascita, chiamati
1 SOTERIOLOGIA: dottrina della salvezza
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incirconcisi da quelli che si dicono circoncisi, perché tali sono nella carne per
mano d'uomo, voi, dico,“), non c'è un elenco di saluti e non vengono
menzionati dei problemi specifici. E' una lettera circolare perchè la dicitura “agli
Efesini” è stata aggiunta sucessivamente. Forse si rivolgeva ad un gruppo di
chiese dell'Asia Minore.
Emergono solo due problematiche: l'unità della chiesa e il contrasto tra la vita
cristiana e quella pagana.
LUOGO E DATA:
E' stata scritta dopo Colossesi tra l'80 e il 100 d.C. (Ignazio la conosceva 110
d.C.). Il luogo di redazione è sconosciuto, ma potrebbe essere Efeso o
comunque nell'Asia Minore, se si crede che non sia stato Paolo l'autore, mentre
tra il 58-62 d.C. se si pensa che sia Paolo l'autore (in questo caso scritta a
Cesarea o a Roma).
TEOLOGIA :
CRISTOLOGIA COSMICA: Dio e Gesù Cristo regnano su ogni sfera celeste.
Eoni,2 angeli e potenze demoniache seguono in una sfera intermedia e il
mondo umano costituisce la regione inferiore. Cristo è seduto alla destra di Dio
e Dio ha posto ogni cosa sotto i Suoi piedi. 2:13-16 “Ma ora, in Cristo Gesù,
voi che allora eravate lontani siete stati avvicinati mediante il sangue di Cristo.
14 Lui, infatti, è la nostra pace; lui che dei due popoli ne ha fatto uno solo e
ha abbattuto il muro di separazione abolendo nel suo corpo terreno la causa
dell'inimicizia, 15 la legge fatta di comandamenti in forma di precetti, per
creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo facendo la pace; 16 e per
riconciliarli tutti e due con Dio in un corpo unico mediante la sua croce, sulla
quale fece morire la loro inimicizia.”, la croce di Cristo è intesa come atto di
riconciliazione tra giudei e pagani in un solo corpo: la chiesa.
CHIESA: si tratta della chiesa universale. E' accentuata l'unità della chiesa. La
chiesa non è l'insieme di tutte le comunità locali, ma è un'entità spirituale alla
quale le chiese locali sono sottoposte. Negli scritti di Paolo la chiesa viene
intesa in senso locale. Cristo ha riconciliato giudei e pagani, quindi la chiesa è
la nuova manifestazione di Israele. I pagani, quindi, sono integrati e
partecipano alle promesse di Israele. In Efesini, l'unità della chiesa è
minacciata dall'esistenza di due blocchi: quello ebraico e quello pagano.
ESCATOLOGIA: è presentistica. L'avvemire non porterà niente di nuovo, ma
rivelerà ciò che c'è già.
ETICA: è necessario un distacco dal mondo. Il matrimonio viene concepito in
2 EONI: Secondo la filosofia gnostica, ciascuno degli esseri eterni che emanano da Dio e che
hanno la funzione di intermediari tra la divinità e la realtà sensibile Gli Eoni, ad uno sguardo
superficiale potrebbero essere equiparati agli angeli ebraico-cristiani, ma in quanto emanazioni
(e non "creazioni") del Dio primo, e quindi in quanto esseri divini a tutti gli effetti e non
semplicemente spirituali.
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modo diverso da Paolo.
Per riassumere schematicamente:
DATA
58-62 se l'autore è Paolo – 80-100 se non lo è.
AUTORE
Cristiano giudeo proveniente dall'ellenismo
LUOGO
Efeso o Roma
DESTINATARI
Lettera circolare
TEMA CENTRALE
Unità della chiesa
STRUTTURA
Ci sono due parti una dogmatica (cap. 2-3) e una
parenetica (cap. 4-6).
PARTICOLARITA'
INNI BATTESIMALI, HAPAXLEGOMENA
TEOLOGIA
CRISTOLOGIA
ETICA
COSMICA,
CHIESA,
ESCATOLOGIA,