TUBO DIGERENTE: INTESTINO G. Mazzoni Tecniche di Radiodiagnostica (MED/50) A.A. 2015-2016 TUBO DIGERENTE: INTESTINO TENUE G. Mazzoni Tecniche di Radiodiagnostica (MED/50) A.A. 2015-2016 Tenue: riferimenti anatomici Comprende quella porzione del tubo digerente estesa tra stomaco ed intestino crasso ed è costituita da tre segmenti: duodeno, digiuno ed ileo Il duodeno viene valutato distintamente per le sue peculiari caratteristiche morfologiche e funzionali; il digiuno ed ileo costituiscono il cosiddetto intestino mesenteriale che inizia dall’angolo del Treitz e termina nello sfintere ileo-cecale in un ventaglio di anse, lunghe circa 6 metri, che rimangono adese alla parete posteriore dell’addome dal mesentere Lo sviluppo del tenue è tale che la parte digiunale occupa prevalentemente i quadranti superiore e medio di sinistra, mentre la parte ileale si dispone nei quadranti medio ed inferiore di destra Intestino tenue mesenteriale e crasso Magnaldi fig. 236 pag. 274 Tenue: riferimenti anatomici Il digiuno presenta un rilievo mucoso caratteristico, ricco di valvole conniventi, cioè pliche mucose brevi e curvilinee, che diventano meno frequenti passando verso l’ileo prossimale per scomparire a livello terminale Sulla superficie di queste valvole si trovano delle villosità o «villi intestinali» cui competono i processi digestivi e di stimolo al transito del contenuto intestinale. Anche essi sono di forma e numero variabile, più abbondanti nella porzione superiore del tenue rispetto a quella inferiore Clisma a doppio contrasto dell’intestino tenue 1: pliche conniventi – 2: sondino naso-diguinale nei vari tratti attraversati (dallo stomaco all’angolo del Treitz) – 3: anse digiunali – 4: anse ileali – 5: colon ascendente Magnaldi fig. 237 pag. 275 Tenue: riferimenti funzionali L’attività motoria del digiuno-ileo si distingue in tonica e fasica Il tono varia durante la digestione, è maggiore nella prima fase e tende a diminuire successivamente L’attività fasica è caratterizzata da movimenti peristaltici, pendolari e di segmentazione: • la peristalsi progredisce con la velocità di un cm/sec; è massima nel digiuno e si riduce gradualmente nell’ileo • i movimenti pendolari consistono in contrazioni ritmiche, così come i movimenti di segmentazione; entrambi mescolano il contenuto intestinale e ne facilitano la digestione Radiografia dell’addome (AP a paziente supino) 1a-b: profili dei muscoli psoas – 2: aria (a: nello stomaco; b: nel colon trasverso; c: nel tenue) – 3: residui fecali (a: nella flessura splenica del colon; b: nel colon discendente; c: nel sigma) – 4: rene destro – 5: fegato Magnaldi fig. 238 pag. 276 Tenue: esame baritato per os Lo studio preliminare del tenue può essere effettuato «in coda» allo studio a DC delle prime vie digestive Circa 2 ore dopo l’esame dello stomaco e del duodeno, il paziente viene richiamato per effettuare due radiogrammi panoramici (uno in decubito ed uno in stazione eretta) per valutare la progressione del pasto baritato La osservazione radioscopica delle varie anse, la non interruzione della loro opacizzazione, la normale distribuzione nei vari quadranti, la contrattilità vermicolare caratteristica, la opacizzazione in tempo normale e l’aspetto regolare dell’ultima ansa ileale sono tutti rilievi di grande importanza per un giudizio di negatività Rilievi di incertezza diagnostica o alterazioni di tale semeiotica oppure dati clinici di possibile patologia del tenue devono orientare per uno studio più selettivo Tenue: esame per os (tenue seriato) Lo studio baritato dell’intestino tenue mediante somministrazione orale di MdC rappresenta un’accettabile alternativa allo studio selettivo del tenute tramite enteroclisi nel caso in cui quest’ultima metodica non sia tecnicamente realizzabile Preparazione del paziente: assunzione il giorno prima dell’esame (mattina) di un primo purgante ad azione prolungata sul colon (sennosidi) e di 15 gr di solfato di magnesio (pomeriggio) seguiti dall’assunzione di 1,5-2 litri di acqua per poi rimanere a digiuno fino al momento dell’esame Preparazione del MdC: due dosi di sospensione di solfato di bario a media concentrazione (60% p/v) ad una delle quali sono aggiunti due cucchiai di sorbitolo Tenue: esame per os (tenue seriato) Proiezioni radiografiche: • • • • • • Si esegue un primo radiogramma panoramico dell’addome senza MdC con il paziente in ortostatismo per escludere eventuali livelli idro-aerei Si invita il paziente a bere la prima dose di MdC baritato Si acquisisce il primo radiogramma (in decubito) dopo MdC, ottenendo così la rappresentazione in rilievo dello stomaco Sotto guida radioscopica si controlla la progressione del MdC, acquisendo i radiogrammi in successione (in decubito) Quando si evidenziano le prime anse digiunali, si invita il paziente ad assumere la seconda dose di MdC contenente sorbitolo che ha il compito di richiamare liquidi nel tratto ileo-digiunale e di favorire quindi il movimento peristaltico, facendo progredire il MdC verso il colon Il transito del tenue giunge a termine quando si evidenzia l’ultima ansa ileale ed il MdC, attraverso la valvola ileo-cecale, opacizza il colon Tenue: esame per os (tenue seriato) Rx in stazione eretta senza MdC Carriero fig. 4-5-6 pag. 193 Radiogramma in decubito supino Radiogramma in decubito prono Tenue: esame per os (tenue seriato) Radiogramma in decubito supino Carriero fig. 1-2-3 pag. 194 Radiogramma in decubito prono Radiogramma in decubito supino Tenue: esame per os (tenue seriato) Ultima ansa ileale Carriero fig. 1 pag. 195 Tenue: enteroclisi (o clisma) del tenue Questa tecnica consente giudizi di buon dettaglio, globali o di settore nello studio del tenue Ha avuto il suo massimo sviluppo negli anni ‘90 e una successiva progressiva riduzione dopo l’avvento e la diffusione della TCMD: la complessità delle manovre e tempi lunghi della metodica, la scarsa tollerabilità da parte del paziente, nonché la elevata dose di radiazioni erogate oltre alla non sempre affidabilità diagnostica spiegano la caduta di interesse per la metodica La tecnica prevede l’infusione continua di una discreta quantità (500 cc) di bario a bassa concentrazione (60%,diluito al 50%), ma a rapido transito (100-120 cc/min) direttamente all’inizio del tenue mesenteriale (angolo di Treitz) attraverso la sonda di Bilbao-Dotter, inserita per via nasale e dotata di guida metallica radiopaca Si eseguono radiogrammi panoramici o di settore con il paziente in decubito supino, intercalati da visione radioscopica e compressione dosata per focalizzare e documentare eventuali lesioni Dati tecnici: tempi di esposizione brevi (0,31-0,05 sec ) – kilovoltaggi alti (120130 kVp), fissi per tutto l’esame – amperaggi medio-alti (420-500 mA), utilizzando la tecnica automatica dell’esposizione «ad un punto» Tenue: enteroclisi (o clisma) del tenue Clisma del tenue Mazzucato fig. 8.102 pag. 895 Tenue: clisma del tenue a DC La variante a doppio contrasto (DC) presenta caratteristiche metodologiche del tutto sovrapponibili alla tecnica a contrasto singolo Per entrambe infatti, al fine di assicurare il migliore risultato iconografico è necessaria una buona preparazione intestinale del paziente: • il giorno prima dell’esame questi assume a colazione un primo purgante ad azione prolungata sul colon (sennosidi). Nel pomeriggio assume 15 gr di solfato di magnesio, con azione rapida sul tenue. Fino alle ore 21 assume 1,5-2 litri di acqua (per ovviare all’effetto di disidratazione del purgante), per rimanere a digiuno assoluto fino al momento dell’esame • circa 20 min prima dell’inizio dell’indagine, si può decidere di somministrare 10 mg di metoclopramide (1 fl i.m.) (Plasil) allo scopo di rendere più agevole l’intubazione (favorendo la distensione del piloro), di accelerare il transito della colonna baritata e di ostacolare il reflusso entero-gastrico Prima di introdurre il catetere si esegue un primo radiogramma dell’addome a vuoto in stazione eretta per valutare l’eventuale presenza di livelli idro-aerei Successivamente si procede all’introduzione del catetere per via orofaringea o nasofaringea (preferita) sotto guida radioscopica fino all’angolo di Treitz, preferendo l’uso di sondini con palloncino (per evitare il reflusso di MdC) e con cavetto a controllo di torsione Tenue: clisma del tenue a DC Addome a vuoto in stazione eretta Carriero fig. 3 pag. 200 Radiogramma a vuoto con il sondino in situ Carriero fig. 4 pag. 200 Tenue: clisma del tenue a DC Dopo aver introdotto il sondino, viene eseguito un secondo radiogramma a paziente supino per documentarne il posizionamento Si procede quindi all’introduzione del MdC attraverso il catetere. La somministrazione può avvenire manualmente con siringhe di varia grandezza o con pompe peristaltiche La quantità di MdC è di circa 350-450 ml a concentrazione superiore a quella indicata per l’enteroclisi con tecnica standard (80% p/v) ad una velocità di 90-110 cc/min La progressione del bario deve essere seguita in scopia, acquisendo radiogrammi mirati in caso di sospetta patologia Dopo la valutazione delle prima anse digiunali, si introduce la metil-cellulosa-0,5%, ad una velocità di flusso superiore a quella utilizzata per il bario, il cui compito è quello di spingere verso le pareti il bario favorendo l’effetto della verniciatura, distendere il lume intestinale e creare il doppio contrasto, facendo contestualmente progredire il MdC baritato nelle anse ileali L’indagine termina quando il MdC baritato attraversa la valvola ileo-cecale I radiogrammi a DC vengono ripresi con il paziente prevalentemente in decubito prono Tenue: clisma del tenue a DC Pompa per infusione di bario e metil-cellulosa Carriero fig. 1-2-3 pag. 202 Tenue: clisma del tenue a DC Progressiva opacizzazione delle anse digiuno-ileali Carriero fig. 1-2-3 pag. 201 Tenue: clisma del tenue a DC Clisma del tenue (radiogramma panoramico) Ultima ansa ileale Carriero fig. 4 pag. 201 Carriero fig. 5-6 pag. 201 Tenue: clisma del tenue a DC Clisma del tenue Mazzucato fig. 8.103 pag. 895 TUBO DIGERENTE: INTESTINO TENUE G. Mazzoni Tecniche di Radiodiagnostica (MED/50) A.A. 2015-2016 TUBO DIGERENTE: INTESTINO CRASSO G. Mazzoni Tecniche di Radiodiagnostica (MED/50) A.A. 2015-2016 Crasso: riferimenti anatomici E’ il segmento terminale del tubo digerente che comincia con l’intestino tenue mediante la valvola ileo-cecale e si apre all’esterno con l’orifizio anale Si divide in sei porzioni: cieco, ascendente, trasverso, discendente, sigma e retto: • il cieco si trova nella fossa iliaca destra, inferiormente ad un piano passante per la valvola ileo-cecale • il colon ascendente segue il cieco e si estende fino alla flessura epatica dove trapassa nel trasverso • il colon trasverso si estende dall’ipocondrio destro al sinistro, descrivendo una curva a largo raggio a concavità rivolta verso l’alto e raggiunge la flessura splenica L’intestino crasso nelle sue diverse porzioni. Carriero fig. 1 pag. 203 Crasso: riferimenti anatomici • il colon discendente va dalla flessura splenica al sigma e si differenzia dalle porzioni precedenti per il minore calibro e per le austra che sono più piccole e distanziate tra loro • il sigma si estende dalla cresta iliaca sino al 3^ metamero sacrale • il retto si continua al colon sigmoideo e termina nella linea pettinea da dove inizia il canale anale che si estende fino all’orifizio esterno La parete del colon è costituita da una tonaca sierosa (peritoneo), da una tonaca muscolare, da una tonaca sottomucosa e da una tonaca mucosa L’intestino crasso nelle sue diverse porzioni. Mazzucato fig. 8.125 pag. 923 Crasso: riferimenti anatomici La tonaca muscolare è formata da uno strato interno circolare ed uno esterno longitudinale le cui fibre si raccolgono in tre fasci detti tenie (mesocolica, omentale o epiploica e libera) Ai lati delle tenie la parete si solleva in gibbosità separate tra loro da solchi diretti trasversalmente; ai solchi corrispondono, sulla superficie interna, le pliche semilunari che formano delle concamerazioni chiamate austra, il cui disegno è più evidente nel colon trasverso, mentre va diminuendo nel discendente e nel sigma Sezione sagittale; le tenie e le pliche semilunari determinano le concavità australi Mazzucato fig. 8.108 pag. 903. Crasso: riferimenti funzionali Le funzioni principali del colon sono il riassorbimento ed il trasporto Il riassorbimento dell’acqua avviene nella porzione prossimale del colon Il trasporto si compie mediante due tipi di movimenti del crasso che sono: • le contrazioni locali che conferiscono all’intestino un aspetto «a fisarmonica» • i movimenti colici che provocano la costrizione del lume intestinale Colon in fase di contrazione. Il rilievo mucoso risulta increspato con cancellazione delle pliche semilunari e delle austra Mazzucato fig. 8.112 pag. 905. Crasso: clisma opaco Il clisma opaco tradizionale è nato con la radiologia e per molti decenni è rimasto l’unico esame utilizzato per lo studio dell’intestino crasso, nonostante i suoi limiti diagnostici nello studio del lume colico. La metodica permette infatti di apprezzare lesioni stenosanti od infiltranti, ma è scarsamente sensibile nel rilievo delle lesioni vegetanti Tale metodica è oggi riservata soltanto per ricercare eventuali varianti morfologiche, per lo studio dei neonati e dei lattanti, per il controllo immediato di interventi chirurgici e nella stipsi del bambino Attraverso una sonda rettale viene introdotta una sospensione baritata in quantità tale da distendere l’intero colon (circa 800 cc) La progressione della colonna baritata è attentamente seguita sotto scopia in modo da individuare qualsiasi arresto temporaneo-duraturo I radiogrammi vengono ripresi nelle proiezioni opportune in modo da dissociare tutte le volute delle anse Crasso: clisma opaco Clisma opaco tradizionale con il paziente supino in proiezione OAD Mazzucato fig. 8.124 b pag. 922 Crasso: clisma a doppio contrasto (DC) Il clisma a DC, sviluppato a partire dagli anni ’70, deve il suo successo all’avvento di più elementi fra i quali giova ricordare la produzione di: • • • • • • sospensioni baritate micronizzate (dell’ordine di 3-4 micron), arricchite da sostanze anti-schiuma ed anti-bolle (dimetil-polisilossano e sostanze a base di carbossi-metilcellulosa) e caratterizzate da alta densità, elevato grado di adesività e bassa viscosità, al fine di ottenere sottili pellicole vernicianti opache, stabili ed uniformi catene televisive digitali ad elevato potere risolutivo, particolarmente utili per le visioni scopiche tubi radiogeni di adeguata potenza ed efficienza, in grado di esprimere piccole macchie focali immagini radiografiche digitali (IB con telecamera CCD ed oggi i moderni sistemi digitali a flat panel) farmaci ipotonizzanti (Buscopan) in grado di facilitare la distensione della mucosa in fase di insufflazione, riducendo lo spesso delle pliche semilunari Sonde (tipo Muller) a grossa oliva distale con fori di uscita anche laterali, predisposte per tre vie di comunicazione: una all’imbocco del raccordo per il contenitore del bario, una seconda via per la sacca di scarico ed una terza via per l’insufflazione di aria Crasso: clisma opaco a DC Al fine di assicurare il migliore risultato iconografico, è necessaria una buona preparazione intestinale del paziente: • il giorno prima dell’esame questi assume a colazione un primo purgante ad azione prolungata sul colon (sennosidi). Nel pomeriggio assume 15 gr di solfato di magnesio, con azione rapida sul tenue. Fino alle ore 21 assume 1,5-2 litri di acqua (per ovviare all’effetto di disidratazione del purgante), per rimanere a digiuno assoluto fino al momento dell’esame Prima di introdurre il catetere si esegue un primo radiogramma dell’addome a vuoto in stazione eretta per valutare l’eventuale presenza di livelli idro-aerei Quindi si invita il paziente ad assumere la posizione di decubito laterale e si introduce nell’ampolla rettale la sonda a grossa oliva distale di calibro adeguato (lubrificata con olio di vaselina) Si posiziona il paziente in decubito prono e si fa defluire per effetto gravitazionale il MdC baritato (1500-2000 ml) (80% p/v) sotto visione radioscopica fino al raggiungimento della porzione ciecale. Se possibile e necessario, alcuni giri su se stesso del paziente sono utili per la migliore l’adesività della sospensione baritata su tutti i segmenti del colon Si esegue un secondo radiogramma panoramico con paziente in decubito prono a completo riempimento del viscere Crasso: clisma opaco a DC Radiogramma dell’addome a vuoto in stazione eretta Carriero fig. 4 pag. 206 Radiogramma a pieno riempimento in posizione prona Carriero fig. 5 pag. 206 Crasso: clisma opaco a DC Si provvede a drenare nella sacca di scarico, collegata alla sonda rettale, il quantitativo di bario in eccesso e quindi libero nel lume intestinale (di solito pari a circa la metà o poco più della sospensione iniettata) in modo che le pareti del colon risultino appena verniciate dal MdC baritato Vengono successivamente iniettati e.v. 20 mg di N-butilbromuro di Joscina (Buscopan) in modo da ridurre il tono e la motilità del colon per tutta la durata dell’esame Si procede infine ad insufflare aria nel colon sotto controllo radioscopico tramite apposito dispositivo di gomma collegato alla sonda, per completare la distensione delle anse resa possibile dall’effetto ipotonizzante, favorire l’adesione del MdC baritato alla parete mucosa del viscere e generare il doppio contrasto. Il variare dei decubiti può perfezionare la distribuzione omogenea dell’aria nei vari tratti del crasso Si esegue un radiogramma dopo vuotamento e dopo insufflazione con il paziente in decubito prono Successivamente: • Radiogramma mirato sul retto a paziente prono con il raggio inclinato craniocaudalmente di circa 30° • Radiogramma mirato sul retto in proiezione LL sinistra o destra Crasso: clisma opaco a DC Radiogramma mirato sul retto a paziente prono Radiogramma dopo vuotamento in decubito prono Radiogramma mirato sul retto in proiezione LL Carriero fig. 6 pag. 206 Carriero fig. 3 pag. 206 Carriero fig. 4 pag. 207 Crasso: clisma opaco a DC Successivamente vengono eseguiti i seguenti radiogrammi: • Radiogramma panoramico a paziente supino • Radiogramma mirato sul sigma, con paziente obliquato di circa 45° (posizione dello schermidore: OAD) • Radiogramma mirato sul cieco (AP) Quindi al paziente viene posto in ortostatismo per completare l’esame con i seguenti radiogrammi: • Radiogramma panoramico in AP • Radiogramma mirato sulla flessura epatica con paziente obliquato di circa 45° (posizione del pugilatore: OAS) • Radiogramma mirato sulla flessura splenica con paziente obliquato di circa 45° (posizione dello schermidore: OAD) L’esame può essere integrato con vari radiogrammi (sia panoramici che soprattutto di dettaglio a varia inclinazione) per dirimere dubbi sulla natura di certe immagini che pongano alternative diagnostiche di tipo organico o di tipo fittizio o immagini parassite Crasso: clisma opaco a DC Radiogramma mirato sul sigma (OAD) Radiogramma panoramico a paziente supino Radiogramma mirato sul cieco (AP) Carriero fig. 5 pag. 207 Carriero fig. 6 pag. 207 Carriero fig. 3 pag. 207 Crasso: clisma opaco a DC Radiogramma mirato sulla flessura epatica (OAS) Radiogramma panoramico in ortostatismo Radiogramma mirato sulla flessura splenica (OAD) Carriero fig. 3 pag. 208 Carriero fig. 4 pag. 208 Carriero fig. 2 pag. 208 Crasso: clisma opaco a DC PROIEZIONI 1.- AP a paziente eretto, a vuoto (panoramica) 2.- PA a paziente prono, a pieno riempimento (panoramica) 3.- PA a paziente prono dopo vuotamento (panoramica) 4.- PA a paziente prono con inclinazione di 30° (mirata sul retto) 5.- LL in decubito laterale destro o sinistro (mirata sul retto) 6.- AP a paziente supino (panoramica) 7.- OAD a paziente supino con inclinazione di 45° (mirata sul sigma) 8.- AP a paziente supino (mirata sul cieco) 9.-AP a paziente eretto (panoramica) 10.-OAS a paziente eretto (mirata sulla flessura epatica) 11.-OAD a paziente eretto (mirata sulla flessura splenica) Nei radiogrammi in posizione supina il bario si raccoglie nel retto e nelle flessure epatica e splenica che sono posteriori, mentre l’aria tende a distendere il sigma ed il trasverso; viceversa avviene nella posizione prona Nei radiogrammi in ortostatismo bario ed aria assumono la posizione propria dei livelli idro-aerei TUBO DIGERENTE: INTESTINO CRASSO G. Mazzoni Tecniche di Radiodiagnostica (MED/50) A.A. 2015-2016