Potenzialità dei P Sistemi per la Modellazione dell’Attività dei Canali Meccanosensibili nei Procarioti Anna Anselmo P Sistema Modello di calcolo ispirato alla struttura ed al funzionamento delle cellule. Utilizzato come modello discreto per processi cellulari Componenti necessari per la descrizione di un processo cellulare tramite P Sistema: • • • • Struttura cellulare Sostanze Biochimiche Reazioni cellulari Comunicazione di sostanze CANALI MECCANOSENSIBILI (Msc) Scoperti nel 1984 in cellule animali Canali proteici regolati da forze meccaniche In particolare da cambiamenti di pressione esercitati contro la membrana in cui sono localizzati. • Condizioni ambientali • Esperimenti di patch clamping Esperimenti di patch clamping (cattura di membrana) Viene praticata una suzione che fa si che il vetro aderisca strettamente al doppio strato lipidico. La resistenza tra l'interno della pipetta e il liquido extracellulare è così elevata da permettere la registrazione delle piccolissime variazioni di resistenza causate dall'apertura o chiusura di un singolo canale. • Localizzazione nella membrana cellulare Protezione contro downshifts osmotici • Funzione principale: permette la rapida uscita di sostanze chimiche e la diminuzione della pressione osmotica all’interno della cellula La pressione osmotica all’interno dalla cellula avvicina i valori osmotici del mezzo extracellulare CELLULA INTEGRA In particolare ci occuperemo degli shock iposmotici => diminuzione della concentrazione dell’ambiente extracellulare MODELLI per la descrizione del funzionamento di Msc in vitro esperimenti di patch clamping in vivo shock ipotonici SISTEMA comprende: • ambiente • regione • tensione di membrana • probabilità associate a regole di evoluzione In questo P sistema gli oggetti non vengono modificati dalle regole di evoluzione, ma solo scambiati tra la regione interna e l’ambiente extra-cellulare CANALI MECCANOSENSIBILI IN E.COLI Condizioni stazionarie Shock iposmotici La parete di peptoglicano nei batteri bilancia il turgore cellulare che in E.Coli è circa 4 atm. Acqua entra rapidamente nella cellula aumentando la pressione di turgore. ASSENZA di meccanismi che riducono turgore Pressione di turgore di E.Coli raggiunge 11atm (0,3 M) ATTIVAZIONE dei canali meccanosensibili Nessun danno alla cellula Il rilascio di soluti aumenta il potenziale osmotico del citoplasma diminuendo quindi la driving force per l’entrata dell’acqua Struttura di MscL in E.Coli Risponde a stimoli meccanici (tensione di membrana: non richiede componenti extramembrana x il gating). Codificata da un gene singolo di 412 bp 136 aa 15 kDa Struttura Secondaria: 2 domini di α-eliche transmembrana (M1 e M2) Loop divisibile in S1 e S2 N-terminale e C-terminale localizzati nel citoplasma Multimero con 5 subunità Stretch meccanico Aumento della tensione di membrana PROGRESSIONE ATTRAVERSO LE DIVERSE CONFORMAZIONI Conformazioni: C, conformazione chiusa CE, conformazione chiusa espansa SO1, conformazione semi-aperta in cui solo SO2, conformazione semi-aperta in cui solo SO3, conformazione semi-aperta in cui solo SO4, conformazione semi-aperta in cui solo aperte O, conformazione completamente aperta una subunità è aperta due subunità sono aperte tre subunità sono aperte quattro subunità sono Modello di membrana per l’attività di MscL In Vitro Qualche definizione…. Struttura di membrana: membrana insieme di membrane gerarchicamente racchiuse in un’unica membrana. Ogni coppia di parentesi quadrate = 1 membrana. Ciascuna membrana identifica una Regione. Regione Regole di evoluzione: regole di riscrittura con associato un target (determina la regione dove l’oggetto sarà comunicato dopo l’applicazione della regola). Configurazione: struttura di membrana con tutti i multinsiemi di oggetti associati ad una regione Computazione: sequenza di transizioni attraverso le configurazioni, ottenuta lasciando evolvere gli oggetti in tutte le regioni in maniera non deterministica e parallela. Simulazione di un Ciclo: sequenza finita di transizioni che partendo dalla configurazione iniziale Co finisce con una configurazione finale Cf. Modello di membrana per l’attività di MscL In Vitro corrispondente ad esperimenti di Patch Clamping Componente fondamentale: •TENSIONE che può assumere valori reali dell’insieme finito Tension = {tC, tCE, tSO1, tSO2, tSO3, tSO4, tO, tL} dove: • tC = valore iniziale della tensione di membrana • tCE = valore raggiunto durante l’espansione del canale MscL • tSO1, tSO2, tSO3, tSO4 = valori di tensioni di membrana quando il canale è parzialmente aperto • tO = valore corrispondente all’apertura completa di MscL • tL = valore corrispondente alla soglia litica di membrana Da esperimenti in vitro si sono potuti osservare i seguenti valori di tensione di membrana (dyne/cm): 1. 2. 3. 4. 5. tC Є [0,10) tCE = 10 tSO1, tSO2, tSO3, tSO4 Є (10,13) tO = 13 tL ≥ 14 no aspirazione applicata suzione canale parzialmente aperto completamente aperto lisi membrana Transizioni attraverso i valori di tensione sono dovuti a cambiamenti nella pressione applicata alla membrana (dipendenza lineare tra la tensione di membrana e la pressione applicata) Si considera un Ambiente Esterno (Env) ed una Regione Interna (Reg) 1. l’ambiente è fatto di soluti (simboli dell’alfabeto Vchem) e molecole d’acqua (w ∉ Vchem ); 2. la regione interna consiste di oggetti sullo stesso alfabeto dell’ambiente e si assume che al suo interno non avvenga nessun altro processo La notazione Env [t Reg indica la membrana (associata al parametro di tensione t) che separa l’ambiente esterno da quello interno. NB: in esperimenti in vitro l’attivazione di MscL è determinata dalla pressione negativa applicata artificialmente alla membrana Le soluzioni interne ed esterne non hanno nessun ruolo nel meccanismo di apertura del canale Regola dell’ambiente in vitro: cambiamento nel parametro di pressione p dovuto ad azione esterna ‹p,apply› [t prob [t' Per p Є R, t,t‘ Є Tension, prob Є [0,1] R Azione del parametro p ha conseguenze sulla tensione di membrana ed è applicata con una probabilità associata Transizioni delle tensioni di membrana per il modello in vitro Insieme R di regole di evoluzione per il modello in vitro 14 sottoinsiemi di regole Transizione da un valore fissato di tensione di membrana per un determinato valore di aspirazione Regole appartenenti allo stesso sottoinsieme hanno associati valori di probabilità la cui somma è 1. 1. [tC prob=1 [tC (no suction applied) Valori scelti arbitrariamente, ma con stretta attinenza al fenomeno biologico 2. ‹p,apply›[t C prob=0.01 [tCE for some p « 40 3. ‹p,apply›[tC prob=0.99 [tC for some p « 40 Tensione di membrana = tC e la pressione applicata è <<40mmHg la conformazione di MscL diventa CE con una probabilità molto bassa perché la suzione applicata è insufficiente per l’attivazione del canale 4. ‹p,apply›[tC 5. ‹p,apply›[tC 6. ‹p,apply›[tCE 7. ‹p,apply›[tCE 8. ‹p,apply›[tCE 9. ‹p,apply›[tCE 10. ‹p,apply›[tCE 11. ‹p,apply›[tCE prob=0.8 [tCE for some 0< p ≤40 prob=0.2 [tC for some 0< p ≤40 prob=0.05 [tC prob=0.5 [tSO1 prob=0.20 [tSO2 prob=0.15 [tSO3 prob=0.07 [tSO4 prob=0.03 [tO 12. ‹p,apply›[tSO1 (x,out) 13. ‹p,apply›[tSO1 (x,out) 14. ‹p,apply›[tSO1 (x,out) 15. ‹p,apply›[tSO1 (x,out) 16. ‹p,apply›[tSO1 (x,out) 17. ‹p,apply›[tSO1 (x,out) (x,out) for some p ≈ 40 for some p ≈ 40 for some p ≈ 40 for some p ≈ 40 for some p ≈ 40 for some p ≈ 40 prob=0.05 [tCE prob=0.5 [tSO1 prob=0.2 [tSO2 prob=0.15 [tSO3 prob=0.07 [tSO4 prob=0.03 [tO Transizione dalla CE alle altre conformazioni in risposta ad un’aspirazione di 40 mmHg for some p ≈ 40 for some p ≈ 40 for some p ≈ 40 for some p ≈ 40 for some p ≈ 40 for some p ≈ 40 Flusso di sostanze chimiche ed acqua quando il canale è aperto 18. ‹p,apply›[tSO2 (x,out) 19. ‹p,apply›[tSO2 (x,out) 20. ‹p,apply›[tSO2 (x,out) 21. ‹p,apply›[tSO2 (x,out) 22. ‹p,apply›[tSO2 (x,out) prob=0.1 [tSO1 for some p ≈ 40 prob=0.02 [tSO2 for some p ≈ 40 prob=0.5 [tSO3 for some p ≈ 40 prob=0.3 [tSO4 for some p ≈ 40 prob=0.08 [tO for some p ≈ 40 23. ‹p,apply›[tSO3 (x,out) 24. ‹p,apply›[tSO3 (x,out) 25. ‹p,apply›[tSO3 (x,out) 26. ‹p,apply›[tSO3 (x,out) 27. ‹p,apply›[tSO3 (x,out) prob=0.02 [tSO1 prob=0.3 [tSO2 prob=0.08 [tSO3 prob=0.5 [tSO4 prob=0.1 [tO for some p ≈ 40 for some p ≈ 40 for some p ≈ 40 for some p ≈ 40 for some p ≈ 40 28. ‹p,apply›[tSO4 (x,out) 29. ‹p,apply›[tSO4 (x,out) 30. ‹p,apply›[tSO4 (x,out) 31. ‹p,apply›[tSO4 (x,out) 32. ‹p,apply›[tSO4 (x,out) prob=0.02 [tSO1 prob=0.08 [tSO2 prob=0.3 [tSO3 prob=0.1 [tSO4 prob=0.5 [tO for some p ≈ 40 for some p ≈ 40 for some p ≈ 40 for some p ≈ 40 for some p ≈ 40 33. ‹p,apply›[tO (x,out) 34. ‹p,apply›[tO (x,out) 35. ‹p,apply›[tO (x,out) prob=0.9 [tC for some p ≈ 40, x ⊆ Mreg prob=0.01 [to for some p ≈ 40, x ⊆ Mreg prob=0.09 [tSO4 for some p ≈ 40, x ⊆ Mreg 36. [tO (x,out) 37. ‹p,apply›[tO (x,out) 38. ‹p,apply›[tO (x,out) Comunicazione di oggetti dalla regione interna prob=P (o l) [tL for some p > 40, x ⊆ Mreg all’ambiente prob=1-P (o l) [to for some p > 40, x ⊆ Mreg 39. ‹p,apply›[tC (x,out) 40. ‹p,apply›[tC (x,out) prob=0.99 [tL prob=0.01 [tCE prob=1 [tC 41. ‹p,apply›[tCE (x,out) 42. ‹p,apply›[tCE (x,out) 43. ‹p,apply›[tL prob=1 (no suction applied) prob=0.9 [tL prob=0.1 [tSO1 for some p >> 40 for some p >> 40 for some p >> 40 for some p >> 40 for all p ≥0 Distruzione membrana Multiset interni ed esterni mischiati nell’ambiente Definizione formale del modello in vitro per l’attività MscL π invitro = (V, µ, Tension, Menv, Mreg, R) Dove: • V = Vchem U {w} • µ Є {[t ]t, } Alfabeto del sistema dove Vchem= {a1,…,an} è l’insieme finito di simboli corrispondenti ai soluti Struttura di membrana: membrana etichettata con il parametro variabile t. Se la membrana non è più presente nel sistema (lisi) si usa la notazione • Tension = {tC, tCE, tSO1, tSO2, tSO3, tSO4, tO, tL} • Menv, Mreg •R Insieme di valori per la tensione t di membrana Multinsiemi presenti nell’ambiente e nella regione (all’inizio Menv = Mreg) Insieme di regole Valori tipici per buffers simmetrici usati in esperimenti in vitro: • 200 mM KCl • 40 mM MgCl2 Quindi si può definire: Menv = Mreg = a1200 a240 wN dove a1 = KCl, a2 = MgCl2, N = valore intero » soluti Il P sistema definito per la modellazione dei MscL durante esperimenti di patch clamping con buffers simmetrici può essere utilizzato anche per modellare esperimenti con buffers non simmetrici (Mreg ≠ Menv). CONFIGURAZIONI: C ( [ ], t, Menv, Mreg) C è una 4-tupla ( [ ], t, Menv, Mreg) oppure 2-tupla ( , Menv) Configurazione iniziale: Co = ([ ], tc, Menv, Mreg) con Menv = Mreg Configurazione finale: Cf = { ( [ ], tc, M’env, M’reg), ( , M’’env)}, con M’env, M’reg, M’’env tale che M’env U M’reg = Menv U Mreg e M’’env = Menv U Mreg Transizione da una configurazione all’altra può essere descritta come: זP : ({ [ ] } x Tension x Env x Reg) U ({ } x Env) ({ [ ] } x Tension x Env x Reg) U ({ } x Env) Con ( [ ], t, Menv, Mreg) → {([ ], t’, M’env, M’reg), ( , M’’env)} ( , Menv) → {( , Menv )} Modello per esperimenti In Vivo • Viene considerato un numero minore di conformazioni • Non vengono associati valori di probabilità alle regole di evoluzione • Aggiunto un nuovo valore di tensione di membrana raggiungibile dopo un ciclo • Ulteriori possibili transizioni attraverso valori di tensione di membrana in risposta a differenti condizioni ambientali Alcune considerazioni Nei modelli in vivo Configurazione iniziale del sistema corrisponde all’equilibrio biologico (situazione in cui non c’è attivazione di MscL) Possibili combinazioni di multinsiemi e concentrazioni: 1. Composizione e concentrazione dei multinsiemi diverse Menv ≠ Mreg, Conc(env) ≠ Conc(reg) ⇨ Corrisponde all’habitat naturale di E.Coli 2. Composizione dei multinsiemi diversa, ma concentrazioni uguali Menv ≠ Mreg, Conc(env) = Conc(reg) ⇨ Corrisponde all’habitat naturale di Halobacter salinarum 3. Composizione e concentrazione dei multinsiemi uguali Menv = Mreg, Conc(env) = Conc(reg) ⇨ Corrisponde agli esperimenti di patch clamping considerati nel modello in vitro Batteri Archea Alofili (Halobacter salinarum, Haloferax volcanii) Possono vivere in ambienti ipersalini (Mar Morto) No pressione di turgore • Strategia non dispendiosa La concentrazione di soluti all’interno della cellula è praticamente uguale alla concentrazione all’esterno La quantità di ciascun soluto però è molto differente all’interno rispetto all’esterno. • Richiede adattamenti del macchinario enzimatico per l’alta concentrazione intracellulare. • Limitata adattabilità delle cellule Un’altra strategia… Escherichia Coli Presenza all’interno della cellula di alti livelli di molecole organiche (glutammato, zuccheri, ecc.) Aumentano la pressione osmotica Diminuisce l’entrata di ioni sodio all’interno della cellula • Strategia dispendiosa (dipende dal soluto organico sintetizzato) • Nessuna modificazione del macchinario intracellulare • Velocità di adattamento delle cellule a cambiamenti della salinità esterna Occorrenza multipla dei MscL Per descrivere tutte le reazioni possibili è sufficiente considerare differenti probabilità per ciascun canale. Esempio: Membrana con due canali ‹p, apply› [tc ‹p, apply› [tc ‹p’, apply› [tCE ‹p’, apply› [tCE e così via… prob=0.8 [tCE prob=0.3 [tC per il canale 1 per il canale 2 [tSO1 prob=0.5 [tCE prob=0.7 per il canale 1 per il canale 2 p Є (0,40] p’ ≈ 40 Considerazioni Finali ed Estensioni Future Studio del parallelismo in Biologia e nei P sistemi Relazioni tra modelli In Vitro e In Vivo Occorrenza multipla di MscL Effetti di Inibitori ed Attivatori Risposte a breve e lungo termine alla Pressione Osmotica • Descrizione del funzionamento di altri canali meccanosensibili con diverse conduttività (MscS, MscM in E.Coli) • Descrizione di altre strutture coinvolte nell’ osmoregolazione in cellule procariotiche Relazioni tra modelli In Vitro e In Vivo per l’integrazione di informazioni note sui MscL nei procarioti Il potere intrinseco dei P sistemi per l’elaborazione di modelli sia in vivo che in vitro di processi biologici ha due ragioni: 1. P sistemi sono stati costituiti sull’assunzione che un progetto formale di computazione può essere astratto dal funzionamento delle cellule 2. La matematica discreta potrebbe essere più appropriata che la matematica continua per descrivere eventi molecolari discontinui come l’apertura e la chiusura dei MscL. Occorrenza multipla dei MscL Modelli (in vitro ed in vivo) simulano l’attività di un singolo canale ma in una singola cellula batterica se ne possono trovare 50-100. Modelli in vitro possono facilmente essere estesi per considerare l’occorrenza multipla di MscL. Condizioni ambientali fissate non tutti i MscL sono nella stessa conformazione. Applicazione aspirazione: CANALI completamente aperti, stati di semi-conduttività completamente chiusi Effetti di Inibitori ed Attivatori Inibitori: ione gadolinium, amiloride antibiotici aminoglicosidici Attivatori: molecole anfipatiche, molecole con gruppi idrofilici ed idrofobici per descrivere cambiamenti nell’attivazione dei MscL ed il funzionamento della cellula Esempi: Gadolinium inibisce il flusso osmotico di soluti da E.Coli e altri microrganismi durante shock iposmotico Gramicidina forma canali nel bilayer: quando aumenta la tensione nel doppio strato, due molecole di gramicidina si legano e il dimero formato è responsabile della formazione del canale Vantaggio: P sistema adatto alla predizione dell’azione di attivatori ed inibitori (non molto utilizzati in esperimenti biologici) Bibliografia • D. Besozzi, I.I. Ardelean, G.Mauri, The Potential of P Systems for Modelling the Activity of Mechanosensitive Channels in Prokaryotes • S. Sukharev, Mechanosensitive channels in bacteria as membrane tension reporters • S. Sukharev, M. Betanzos, C. Chiang, R. Guy, The gating mechanism of the large mechanosensitive channel MscL • M. Betanzos, C. Chiang, R. Guy, S. Sukharev, A large iris-like expansion of a mechanosensitive channel protein induced by membrane tension