MIDOLLO SPINALE E ATTIVITA’ RIFLESSA I sistemi motori sono costituiti da 4 componenti organizzati in modo gerarchico: CONTROLLO NERVOSO DEL MOVIMENTO MIDOLLO SPINALE Il midollo spinale è un cordone che decorre all’interno della colonna vertebrale, costituita da ossa chiamate vertebre, separate fra di loro da dischi intervertebrali. La colonna vertebrale è suddivisa in quattro parti: cervicale, toracica, lombare e sacrale. Nelle parti più basse alcune vertebre sono fuse insieme. Il midollo spinale è la principale via di connessione delle informazioni tra cervello e sistema nervoso periferico. E’ localizzato nel foro vertebrale ed è costituito da 31 segmenti: 8 cervicali, 12 toracici, 5 lombari, 5 sacrali ed 1 coccigeo. In sezione trasversale presenta sostanza bianca all’esterno e grigia all’interno. La materia grigia è organizzata in una struttura a forma di H o di farfalla che si modifica in forma e grandezza. RIFLESSI PROPRIETA’ DEI RIFLESSI 1. Tempo di latenza del riflesso 2. Convergenza e divergenza 3. Sommazione spaziale e temporale 4. Inibizione e facilitazione (es. Renshaw) 5. Assuefazione, disassuefazione e sensibilizzazione CLASSIFICAZIONE DEI RIFLESSI 1. Recettori: • Riflessi propriocettivi (profondi): originano dalla stimolazione dei propriocettori muscolari, tendinei e provocano la contrazione dei muscoli corrispondenti. Ruolo: mantenere la postura, controllare la lunghezza e la tensione muscolarie facilitare la locomozione • Riflessi esterocettivi (superficiali): originano dalla stimolazione della cute delle mucose. Ruolo: dare luogo, in genere, a risposte atte a proteggere l’area stimolata • Riflessi enterocettivi • Riflessi telecettivi CLASSIFICAZIONE DEI RIFLESSI 2. Centri nervosi • • • • • Riflessi spinali Riflessi tronco-encefalici Monosinaptici Oligosinaptici Polisinaptici CLASSIFICAZIONE DEI RIFLESSI 3. Effettori: • • • • Muscoli antigravitari (postura) Muscoli flessori (difesa) Ipsilaterale e controlaterale Ritmici: movimenti alternati di segno opposto (riflessi di grattamento e di locomozione) Il TONO MUSCOLARE è quello stato di lieve contrazione basale che posseggono i muscoli a riposo Esso dipende dal sistema nervoso centrale e periferico. E’ un tipico riflesso miotatico, che soggiace, però, al controllo dei centri più rostrali del nevrasse. Il TONO POSTURALE è invece la condizione di contrazione di certi muscoli o gruppi di muscoli scheletrici responsabili del mantenimento della stazione eretta o di altre posizioni del corpo. Anch’esso è un fenomeno riflesso (riflesso miotatico) che si estrinseca tramite motoneuroni e fibre muscolari di tipo tonico. RIFLESSI PROPRIOCETTIVI 1) Organi del Golgi PROPRIOCETTORI ARTICOLARI 2) Organi del Ruffini 3) Corpuscoli di Pacini 1) Fuso neuromuscolare PROPRIOCETTORI MUSCOLO- TENDINEI 2) Organi tendinei del Golgi FUSI NEUROMUSCOLARI Posizione: in parallelo rispetto il muscolo Morfologia Fibre a sacco nucleare Fibre a catena nucleare INNERVAZIONE Sensitiva o afferente Terminazioni anulo- spirali o Fibre primarie Terminazioni a fiorame o Fibre secondarie γ-motoneuroni statici Motoria o efferente γ-motoneuroni dinamici Sono dei misuratori della lunghezza dei muscoli rappresentandone un sistema di controllo. Evocano, infatti, riflessi atti a mantenere costante la lunghezza del muscolo. TIPI DI RISPOSTA DELLE FIBRE INTRAFUSALI 1) Accelerazione COMPONENTI DINAMICHE 2) Velocità di aluungamento COMPONENTI STATICHE: informazioni sulla lunghezza del muscolo ORGANO TENDINEO DEL GOLGI Posizione: in serie rispetto il muscolo Stimolo adeguato: tensione del muscolo sviluppata dalla contrazione del muscolo stesso. Sono pertanto dei misuratori di tensione del muscolo, rappresentandone un sistema di controllo. Evocano riflessi, di tipo inibitorio, atti a mantenere costante la tensione del muscolo. RIFLESSI OCULARI 1. miosi : restringimento della pupilla. 2. midriasi : dilatazione della pupilla. 3. riflesso alla luce o fotomotore: avvicinando una sorgente luminosa all'occhio in esame, si ottiene miosi. Si ottiene pure miosi consensuale dell'altro occhio. 4. riflesso all'accomodazione: si ricerca facendo guardare al soggetto in esame un oggetto lontano e facen-dogli quindi fissare d'un tratto un oggetto a breve distanza dal naso (20-30 cm.). Nella prima condizione si ottiene midriasi e nella seconda miosi. 5. riflesso alla convergenza: facendo convergere lo sguardo del soggetto in esame, ad esempio avvicinando progressivamente un dito fino a 3-4 cm. dalla punta del naso, si ottiene miosi. 6. riflesso al dolore: uno stimolo doloroso in qualsiasi sede, ad esempio un pizzicotto od una pun-tura della cute, provocano una risposta midriatica. PUPILLE pupille isocoriche : uguaglianza del diametro delle due pupille pupille anisocoriche : differenza del diametro delle due pupille pupille isocicliche: contorno circolare regolare delle pupille hippus : ritmico dilatarsi e restringersi della rima pupillare. ANIMALE SPINALE Si ottiene effettuando una sezione trasversa completa del midollo spinale. EFFETTI DELLA SEZIONE DEL MIDOLLO SPINALE Si distinguono tre stadi: 1. SHOCK SPINALE 2. STADIO DELL’ATTIVITA’ RIFLESSA O DELL’AUTOMATISMO MIDOLLARE 3. STADIO TERMINALE 1. SHOCK SPINALE • Paralisi di tutti i muscoli innervati dal segmento di midollo caudale alla sezione. • Anestesia totale ovvero perdita della sensibilità tattile, profonda e termodolorifica nelle zone cutanee innervate dal segmento di midollo caudale alla sezione. • Abolizione di tutti i riflessi superficiali e profondi. • Perdita del controllo della volontà sulla minzione e sulla defecazione. • Caduta della pressione arteriosa. 2. STADIO DELL’ATTIVITA’ RIFLESSA • • • • Ricomparsa dei riflessi spinali. Comparsa della motilità involontaria. Ricomparsa del tono muscolare. Riflessi di difesa o di automatismo midollare. 3. STADIO TERMINALE • • • • • Flaccidità muscolare Atrofia muscolare Scomparsa dei riflessi Incontinenza rettale e vescicale. Morte. SISTEMA MEDIALE (filogeneticamente più antico) (MOTILITA’ SEMIAUTOMATICA E POSTURA) SISTEMA LATERALE (filogeneticamente più recente) (MOTILITA’ VOLONTARIA SPECIE MANUALE) •RUBRO SPINALE •VESTIBOLO SPINALE •RETICOLO SPINALE PONTO-MESENCEFALICO •TETTO SPINALE + •PIRAMIDALE DIRETTO + •PIRAMIDALE CROCIATO 1) Interruzione del motoneurone centrale a qualsiasi livello essa avvenga porta ad una paralisi di tipo SPASTICO. 2) La lesione del motoneurone periferico (cioè della cellula dei nuclei dei nervi cranici o della cellula radicolare anteriore del midollo o delle fibre nervose, che da esse si dipartono), è invece FLACCIDA.